25 Ottobre 2007

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25 Ottobre 2007
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
25 ottobre 2007 - Anno LXXIX - N. 17 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com
Prossimo numero: 8 novembre
COOP: rinnovo del contratto
e miglioramenti salariali
Parrucchieri:
il rischio di affittare
postazioni di lavoro
p.2
Robbiani rieletto in Parlamento:
un sentito grazie a tutti
p.3
Firmato il nuovo contratto
p. 9
2
SINDACATO ATTUALITÀ
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nCOIFFURESUISSE
Affitto sedie: un gioco con il fuoco
L'affitto di sedie è illegale. Molti parrucchieri non sanno tuttavia
resistere e continuano a cadere in questa trappola. Che con il
noleggio di posti di lavoro si possano fare degli affari lucrativi è
pura illusione e nasconde molti rischi per locatore e locatario.
F
inalmente essere il capo di sé stessi. Per molti giovani parrucchieri e parrucchiere questo è un sogno che il progetto «affitto
sedie» permette di realizzare in fretta. Dall’altro lato, il locatore
pensa al guadagno con la possibilità di incassare comodamente del
denaro senza dover espletare il suo mestiere. Ma l’affitto di sedie è una
trappola di costi, nella quale cadono sempre più spesso i «Figarò» svizzeri.
Un trucco semplice, ma ingiusto. Come hanno dimostrato ricerche
effettuate dal quotidiano «24 Heures», l’affitto di una sedia a Losanna
costa fra i 500 e i 1500 franchi. Da non dimenticare poi un’eventuale
partecipazione alla cifra d’affari. In base alla legge, al di sotto di una
cifra d’affari annua di 75.000 franchi non si paga l'imposta sul valore
aggiunto. È quindi evidente che un salone suddivida le sue sedie e le
affitti a terzi per ridurre la cifra d’affari e per incassare affitti supplementari.
Molti di coloro che affittano delle sedie dimenticano che non sono
assicurati automaticamente né versano i contributi sociali. Un’impresa
pericolosa, se si pensa per esempio alla situazione in caso una locataria si ammalasse o rimanesse incinta, subisse un infortunio e non fosse
assicurata. Il locatore può essere ritenuto responsabile del mancato
pagamento delle assicurazioni sociali (AVS, cassa pensione, FAK) e
dell’imposta sul valore aggiunto. Ciò malgrado si possono leggere inserzioni nelle vetrine e nei giornali relative all’affitto di sedie, con la possibilità quindi di diventare il capo di sé stessi. Sembra sia urgentemente
necessaria una chiarificazione.
Ritorno alla dura realtà
La parrucchiera V. R. (23 anni) voleva finalmente essere il capo di sé
stessa, come riportava il «24 Heures». Al termine della formazione ha
affittato una sedia per due mesi e si è subito trovata intrappolata nei
costi: prodotti, assicurazioni e tutti i costi di esercizio erano unicamente
a suo carico. Era impossibile registrare un guadagno, e la convinzione
di essere indipendente è sparita velocemente. Ma gli errori sono stati di
lezione per la giovane parrucchiera. Oggi lavora con soddisfazione in un
grande salone di Losanna con un salario corretto.
Probelma
a
livello
svizzero
Secondo
«24 Heures»,
per le parrucchiere
di
Losanna non
è assolutamnete
un
segreto dove
si può presumibilmente
trovare una
quantità di
pecore nere.
Ma nessuna
vuole esprimersi sulla
tematica
o
tradire i colleghi. In occasione
di
un'assemblea generale straordinaria tenutasi
nella primavera scorsa, i
membri della
s e z i o n e
vodese sono
stati resi nuovamente attenti su questa pericolosa pratica («24
Heures» ha riportato la notizia).
Si è potuto constatare che il problema non è solamente comunale o
cantonale, bensì lo è a livello svizzero.
n SPORTELLO FORMIKA ALL’OCST
FORMiKA all’OCST
Ora:
Telefono:
Mobile:
E-mail:
D
Da qualche tempo la mia impresa di pittura
ha iniziato a funzionare bene. Per far fronte
all’aumento dei lavori amministrativi, circa 6
mesi fa ho potuto assumere una segretaria. È
una persona molto brava e motivata, ma ho
l’impressione che parliamo due lingue diverse
quando si tratta della corrispondenza con i
clienti. Cosa possiamo fare per trovare una
linea unica nel linguaggio verso l’esterno?
P. S.
R
La comunicazione scritta rispecchia la cultura che vive la sua azienda. È il suo biglietto da
visita. Sempre più spesso il cliente sceglie la
collaborazione con una ditta a seconda dei criteri, che hanno poco o niente a che fare con il
prodotto offerto. Fiducia, simpatia e la sensazione di essere unici sono fattori decisivi. Ha
successo chi mette in discussione il proprio
modo di scrivere ed è pronto a cambiare.
Personalizzare la comunicazione scritta, renderla comprensibile, dialogare con il lettore –
ecco qualche ricetta da provare. La sua collaboratrice è motivata, lei è aperto al dialogo.
su appuntamento
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Usate due linguaggi diversi? Fate il punto della
situazione e ponetevi qualche domanda: Qual
è l’obiettivo della vostra lettera? Chi è il destinatario? Arrivate al cuore del lettore e suscitate interesse? Esprimete emozioni? Frasi fatte,
parole piatte (noiose, inespressive, senza
colore) fanno parte del passato. Mettete insieme le vostre forze! Sono certa che siete una
squadra vincente.
Yvonne Esposito
Comunicazione scritta, Caslano
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SINDACATO POLITICA
n ELEZIONI FEDERALI
Un immenso grazie
Meinrado Robbiani
L
e elezioni federali sono ormai alle spalle.
E’ innanzitutto d’obbligo, da parte mia,
esprimere un immenso “Grazie!” per il
vasto sostegno che mi è stato tributato.
Ne sono soddisfatto personalmente ma
soprattutto per il movimento che rappresento.
L’appoggio fornito alla mia persona coincide
infatti con un equivalente suffragio in favore
dell’OCST, che potrà così continuare ad essere rappresentata anche nel parlamento federale. L’attività da me condotta sul terreno politico è un prolungamento quasi naturale dell’impegno nel sindacato. Consente di completarlo, portando in ambito parlamentare le preoccupazioni e le attese raccolte tra le persone
e le categorie che fanno capo all’OCST.
All’orizzonte si prospettano del resto non pochi
temi, che esercitano un riverbero decisivo
sulle lavoratrici e sui lavoratori come pure su
chi è già al beneficio del pensionamento.
Tutte le assicurazioni sociali sono in fase di
discussione o in procinto di esserlo; giovani e
lavoratori più anziani sono al centro dell’attenzione; la politica familiare conserva un’evidente attualità; la regolazione del mercato del
lavoro in parallelo alla libera circolazione tornerà presto alla ribalta. L’elenco dei temi più
vicini al campo di impegno del sindacato
potrebbe proseguire ulteriormente; basti citare
i settori della fiscalità, del servizio pubblico,
dell’integrazione. I dibattiti su questi e sugli
altri temi che il parlamento è chiamato ad
affrontare continueranno del resto a svilupparsi sotto la corrosiva pressione di chi intende
comprimere gli spazi e i costi della sicurezza
sociale. L’esito delle elezioni fa anzi in modo
che il clima politico si prospetti ancora più teso
di quanto sia stato nell’ultimo quadriennio. C’è
da attendersi un incremento delle spinte verso
più ampi tagli nella socialità e verso la contrazione del ruolo dello Stato. E’ perciò utile che il
movimento cristiano-sociale possa continuare
a fare udire la sua voce e a fornire un contributo, seppur numericamente limitato, alla tutela
della solidarietà e della coesione sociale. E’
con questi intendimenti che mi sforzerò di operare. Continuerò tuttavia a necessitare della
vicinanza e soprattutto dei suggerimenti di tutti
coloro che hanno rinnovato a me ed all’OCST
la loro fiducia. A loro l’invito a vivere con me
questo impegno.
L’OCST guarda al nuovo parlamento federale
L’
OCST non può evidentemente rimanere indifferente di fronte al risultato
delle elezioni federali. Oltre ad esservi
stata coinvolta direttamente con la candidatura del suo segretario cantonale Meinrado
Robbiani, che è stato riconfermato in modo
brillante in Consiglio nazionale, guarda alla
nuova composizione del parlamento per cercare
di
individuarne
l’orientamento.
All’orizzonte si profilano infatti non poche
scelte che interessano da vicino il sindacato. Da questo profilo, l’ulteriore avanzata della destra non può che preoccupare.
La sua stessa concezione dello Stato
contrasta con la portata dei mutamenti in
atto nel mondo del lavoro e nel corpo
sociale. Al bisogno di una funzione regolatrice ancora più dinamica ed efficace da
parte dello Stato, contrappone l’obiettivo
di una drastica contrazione dell’apparato
pubblico. Questa visione si abbatte in
modo particolarmente netto sul servizio
pubblico, che si vorrebbe privatizzare
totalmente. Sul versante della sicurezza
sociale la musica non è diversa. Ci si
oppone ad adeguarla alla mutata realtà sociale, rafforzandone gli strumenti, per perseguire
unicamente la stabilizzazione finanziaria delle
assicurazioni sociali grazie in particolare alla
riduzione delle loro prestazioni. L’impatto effettivo della destra su questi e sugli altri temi che
coinvolgono maggiormente il sindacato dipenderà tuttavia dal ruolo che svolgeranno le
forze politiche al centro del parlamento. Con la
contrazione della sinistra, solo in parte bilanciata dall’avanzata dei verdi, la polarizzazione
delle ultime legislature viene un poco scalfita.
Viene invece valorizzato il meccanismo delle
alleanze a più voci, con un centro politico che
disporrà di un più ampio peso strategico. E’
perciò decisivo riuscire, dall’interno, a pesare
sulle forze di centro affinché mantengano una
tangibile sensibilità sociale in risposta ai bisogni di una popolazione resa insicura dalle
radicali trasformazioni in corso. L’OCST,
sia direttamente sia per il tramite di
Travail.Suisse, intende contribuirvi. E’
indispensabile che le preoccupazioni e le
attese, che il sindacato porta alla luce
nell’ambito della sua attività, possano
essere adeguatamente tenute in considerazione in ambito parlamentare. Già nel
breve termine non mancheranno le occasioni per verificare se allo spostamento
numerico verso destra del parlamento
corrisponde un equivalente sbilanciamento dal profilo delle sue scelte; se il
centro e la sinistra riusciranno a fare da
indispensabile contrappeso.
SINDACATO ATTUALITÀ
4
USATO SICURO
GARANZIA DI QUALITÀ
Dopo il voto, l’impegno
continua con entusiasmo
Davina Fitas*
C
ari associati, colleghi, elettori ed amici, so
che molti di voi mi sono stati molto vicini
durante la campagna elettorale, per cui più
che i prevedibili ringraziamenti voglio manifestarvi
la mia profonda gratitudine. Non è stato facile conciliare lavoro e impegno politico, senza togliere
niente a nessuno dei due, e quando ho dovuto scegliere ho scelto il lavoro.
L’esperienza è stata arricchente, perché prendere contatto, parlare, convincere e dare fiducia a
tante persone molto diverse tra loro,
sicuramente è un buon allenamento,
sia personale (si diventa più aperti),
sia professionale. Mi sono dovuta
confrontare con personalità politiche
di indiscusso calibro, e mi è piaciuto,
nel senso che ho potuto imparare
molto e valutare le mie capacità.
Anche la frequentazione quasi quotidiana con gli altri candidati della lista
Generazione Giovani è stata gratificante.
La campagna è finita, ma è adesso che comincia il “gioco” sul serio,
lavorando per voi, cercando di arrivare sempre ad
una soluzione nei mille diversi casi che dobbiamo e
vogliamo affrontare.
In realtà chi si occupa di politica, come noi sindacalisti OCST, lo fa per i propri associati: per tenere
viva la vostra voce in parlamento e ad ogni livello
dell’amministrazione pubblica e privata.
Io continuerò a farlo con entusiasmo e decisione,
forte del consenso e dell’approvazione spontanea
che ho ricevuto da persone che incontravo sul lavoro, compresi i non residenti che non potevano –
ovviamente – votarmi. E in fondo è questo che
conta, non i numeri.
Inoltre sono molto contenta di aver
potuto condividere questa campagna
elettorale – anche se su due liste differenti ma “parallele” – con il segretario cantonale Meinrado Robbiani,
permettendomi di trovare conferma
ogni volta della sua capacità di
comunicare l’essenziale con fermezza e lucidità. I suoi ottimi risultati
sono un riconoscimento sentito.
Di lavoro da fare c’è n’è comunque
ancora molto; io di entusiasmo ne ho
ancora: chi vuole partecipare?
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SINDACATO VENDITA
Per il personale COOP rinnovo del CCL
e miglioramenti salariali
Segretariato cantonale OCST
seguenti modalità:
La direzione Coop ha riconfermato il rinnovo del contratto collettivo nazionale, concedendo ulteriori significative prestazioni
che ne rafforzano i contenuti e garantiscono importanti diritti per il personale. In quest’occasione, il segretario cantonale
Meinrado Robbiani e il vice segretario
Nando Ceruso, si sono recati a Basilea per
la firma dello stesso.
u I collaboratori a tempo parziale ottengono
questo aumento salariale in modo proporzionale (pro rata temporis).
L'
OCST si conferma un partner serio e
affidabile, molto apprezzato e rispettato nella comunità contrattuale di Coop
Svizzera, in seno alla quale da il suo valido
contributo a sostegno delle politiche sociali e
salariali del personale.
Va detto senza indugio che l'OCST ha sviluppato la sua attività sindacale in uno spirito
di dialogo e di concertazione costruttivo al fine
di andare incontro alle esigenze dell’azienda e
per favorire migliori condizioni sociali e salariali al personale.
In tale contesto va dato merito all'OCST di
avere sempre messo al centro delle sue attenzioni la difesa del personale occupato nelle
regioni discoste dalla Svizzera centrale, rivendicando un trattamento paritario tra il personale, a prescindere dalla regione in cui lavora e
dal sesso di appartenenza. Non sono infatti
mancati puntuali interventi in difesa della
donna lavoratrice, che in passato si vedeva
sovente trattata in maniera diversa (spesso
subordinata) rispetto ai colleghi di sesso
maschile, pur esercitando lo stesso lavoro
e assumendo le stesse responsabilità.
Oggi si può dire che molte lacune sono
colmate e che il personale Coop gode di
un contratto di tutto rispetto, certamente
tra i migliori nel settore del commercio e
un bel pò in avanti, dal profilo sociale e
salariale, riguardo anche ai contratti di
categoria di altri importanti settori. Di ciò
va dato merito anche alla lungimiranza
della direzione, e dei suoi esperti in materia di risorse umane e di politica sociale,
che si dimostra sensibile alle tematiche
sollevate dai partner sindacali nelle diverse
sedute di trattativa e durante gli incontri di
monitoraggio tese a valutare l'evoluzione
degli eventi e dell'applicazione dei contenuti
contrattuali nelle diverse regioni. Vediamo di
seguito i punti più importanti del nuovo contratto.
Aumenti salariali dal 1° gennaio 2008
u Coop mette a disposizione dal 1° gennaio 2008 il 2,5% del monte salari complessivo
per aumenti salariali.
u I collaboratori che guadagnano fino a
CHF 4000 lordi mensili, lavorano a tempo
pieno (41 ore/settimana) e sono stati assunti
in azienda prima del 1° luglio 2007 ottengono
un aumento salariale generale di CHF 100
mensili.
u I salari di riferimento ai sensi dell'art. 42.2
vengono aumentati di CHF 100 secondo le
SALARIO PERCEPITO
(FINO AL 31/12/2007)
SALARIO PERCEPITO
(DALL’ 1/1/2008)
Collaboratori
non specializzati
CHF 3500
CHF 3600
Formazione biennale
CHF 3600
CHF 3700
Formazione triennale
CHF 3800
CHF 3900
Formazione quadriennale
CHF 4000
CHF 4100
CATEGORIA
u Il salario orario minimo al 1° gennaio
2008 sarà di CHF 20.30.
u I collaboratori il cui salario mensile lordo
è superiore a CHF 4000 ottengono un aumento salariale individuale.
u Per adattamenti strutturali dei salari delle
donne è disponibile lo 0,5% del monte salari.
u Come riconoscimento per l'impegno profuso nel 2007 , tutti i collaboratori di Coop che
nel gennaio 2008 si ritrovano in un rapporto di
lavoro non disdetto riceveranno a metà gennaio 2008 un premio speciale sotto forma di una
carta regalo del seguente valore:
u Non otterranno alcun aumento salariale:
1) i collaboratori con adeguamenti salariali
fissati per contratto nonché con contratti di
CATEGORIE
DI COLLABORATORI
conto in particolare dei seguenti fattori:
prestazioni;
adattamento dei salari femminili;
parità salariale all'interno
della funzione.
u Coop proseguirà ai sensi del regolamento speciale il progetto Coop Child Care, varato
al 1° gennaio 2007, per genitori single (donne
e uomini) che lavorano da Coop a tempo pieno
o parziale.
Con il rinnovo del contratto collettivo, gli
adeguamenti salariali e i contributi speciali che
la Coop devolve alle famiglie monoparentali,
incrementa il potere d’acquisto dei suoi collaboratori e nel contempo favorisce anche una
PREMIO
Tempo pieno
CHF 500
Tempo parziale
CHF 300
Persone in formazione
CHF 300
Ausiliari
(minimo 100 ore nel 2007)
CHF 200
lavoro a tempo determinato;
2) i collaboratori che sono entrati nell'azienda Coop dopo il 1° luglio 2007;
3) i collaboratori che hanno ottenuto un
aumento salariale dopo il 1° ottobre dell'anno
corrente;
4) i collaboratori che andranno in pensione
nel corso del 2008 (pensionamento anticipato od ordinario);
5) i collaboratori che finora non hanno lavorato nel 2007 (cosiddetti collaboratori in
malattia da tempo prolungato);
6) i collaboratori con rapporto di lavoro
disdetto.
u Nel contesto dell’aumento individuale per
i salari superiori a CHF 4000, occorre tenere
politica sociale d’avanguardia attenta alla parità di trattamento tra uomo e donna e all’equità
nella retribuzione salariale estesa ai collaboratori a tutti i livelli.
L’OCST si ritiene soddisfatta di avere un
partner responsabile e affidabile con il quale si
può veramente continuare a collaborare e sviluppare un rapporto di concertazione orientato a favorire le migliori possibilità all’impresa e
nel contempo buone prospettive e condizioni
di lavoro per tutti i collaboratori e collaboratrici
Coop.
6
SINDACATO SOCIALITÀ
25 Ottobre 2007
AIDS: la dignità della persona
tra vita e lavoro
Manuela Puggioni*
Il termine AIDS è un acronimo tratto dall’inglese
«Acquired
Immunodeficiency
Sindrome», in italiano «sindrome da immunodeficienza
acquisita».
L’immunodeficienza – quale grave compromissione del sistema immunitario - comporta una ridotta resistenza dell’organismo
agli agenti patogeni con la conseguenza
che il soggetto è vittima di gravi malattie
infettive e tumori che conducono in breve
tempo alla morte. Bisogna anche ricordare
la particolare situazione in cui versano le
persone che hanno contratto il virus, i
cosiddetti sieropositivi, che non hanno
ancora manifestato i sintomi della malattia
e che possono quindi condurre «una vita
normale», grazie alla somministrazione di
farmaci antiretrovirali.
L’
AIDS non colpisce solo il malato ma
l’intera società, instillando negli individui sani paure, molto spesso fortunatamente infondate, che generano comportamenti discriminatori contro il soggetto malato, o sieropositivo, che si trova, suo
malgrado, emarginato.
Combattere la paura significa conoscere i
modi in cui si contrae la malattia. Vincere la
paura porta alla cancellazione della discriminazione e dell’emarginazione sociale degli
individui malati.
«I nuovi farmaci permettono una maggiore
aspettativa di vita ma, oggi bisogna creare le
condizioni perché aumenti anche la qualità
della vita. Ai malati bisogna garantire assistenza e un posto di lavoro. Il lavoro non è
solo un diritto, è la dimensione della dignità umana della persona.»
Così si esprimeva Don Ciotti, in occasione
della giornata mondiale sull’AIDS, durante un
convegno del Gruppo Abele sul rapporto tra
malati e lavoro.
Sempre più spesso, infatti, le voci più autorevoli che si occupano del sociale, richiamano
l’attenzione dell’opinione pubblica su aspetti
centrali, evidenziando la necessità di tutelare
la qualità della vita, soprattutto dei sieropositivi. In effetti è palese e prioritaria la necessità di
favorire l’integrazione nel mondo del lavoro.
Attraverso il lavoro, infatti, l’individuo, non solo
ottiene il necessario e l’indispensabile per
vivere, ma soprattutto esprime se stesso.
Garantire il lavoro anche ai sieropositivi pertanto dev’essere un obiettivo fondamentale
della società e non solo una garanzia a favore
dell’individuo più sfortunato.
Di recente siamo stati interessati come
servizio giuridico da lavoratori sieropositivi, che ci hanno chiesto quali sono le regole da seguire, prima e durante il rapporto di
lavoro, soprattutto dal profilo previdenziale.
In Svizzera vivono circa 20’000 persone sieropositive, di cui circa 14'000 sono inserite nel
mondo del lavoro. Ciò significa che di fatto la
realtà lavorativa degli occupati sieropositivi è
molto più concreta e radicata, di quanto si
possa immaginare, non distinguendosi in
misura sostanziale dagli altri lavoratori.
Le domande rivolte concernono l’obbligo
di fornire informazioni circa lo stato di salute, la protezione dei dati personali, la previdenza professionale, le assicurazioni perdita di guadagno e la sicurezza assoluta di
non correre il minimo rischio di contagiare
qualcuno.
Colloquio di lavoro e candidatura
Durante il colloquio, il datore di lavoro può
richiedere tutte le informazioni inerenti l’attività
lavorativa per cui si è candidati, non sono pertanto ammessi e, se posti, è possibile non
rispondere, quesiti che riguardino la vita privata, la salute, l’eventuale stato di gravidanza, le
proprie convinzioni religiose e gli orientamenti
politici, la propria vita sessuale.
Si è tenuti però a fornire le indicazioni sulle
precedenti attività lavorative, descrivendo
mansioni e compiti e informando il datore di
lavoro di eventuali impedimenti fisici presenti,
che di fatto non consentono il normale svolgimento dell’attività lavorativa. Il lavoratore candidato deve pertanto onestamente dichiarare
se ci sono nel suo stato di salute delle cause
che non lo rendono idoneo all’impiego.
Naturalmente nulla vieta di informare il datore di lavoro dello stato di sieropositività. A
volte, prima dell’assunzione, viene richiesta
una visita medica: le direttive per i medici del
lavoro rilasciate dalla federazione FMH
(Federazione dei medici svizzeri) sanciscono
che tale esame si deve limitare all’accertamento dell’idoneità della persona a svolgere
l’attività prevista. Il responso del medico indicherà pertanto se il candidato è idoneo o non
idoneo all’attività. Il medico non dovrà segnalare patologie, che non interferiranno con lo
svolgimento delle mansioni lavorative, anche
alla luce del segreto professionale e al rispetto delle norme vigenti in tema di protezione dei
dati e della professionalità.
L’assicurazione indennità giornaliera in
caso di malattia
Le disposizioni di legge prevedono garanzie
insufficienti per i lavoratori. In base all’art.
324a del Codice delle obbligazioni, dev’essere
garantito il salario durante periodi di inabilità
lavorativa, per un determinato lasso di tempo,
che varia, a seconda dell’anzianità di servizio.
Si va da un minimo di tre settimane nel primo
anno di lavoro, a un massimo di 6 mesi dopo
20 anni di lavoro nell’azienda.
Fortunatamente, soprattutto grazie ai contratti collettivi di lavoro, il datore di lavoro sottoscrive un’assicurazione d’indennità giornaliera perdita di salario.
La legge consente agli assicuratori d’indennità giornaliera di accertare lo stato di salute
degli assicurati e detta verifica viene di solito
effettuata tramite questionari, che devono
essere firmati e sottoscritti dagli interessati,
che dovranno essere sinceri e precisi. Molti
assicuratori peraltro rinunciano alla preventiva
verifica e assicurano tutta la cerchia dei collaboratori, senza riserve e restrizioni. Una minoranza invece constata le eventuali malattie
pre-esistenti e chiede in modo specifico se si è
sieropositivi o se si ha mai effettuato un test
per la ricerca di anticorpi HIV.
Le assicurazioni, in caso di malattie insorte
quando non si era ancora assicurati, possono
limitare o escludere il diritto alle prestazioni,
anche per un lungo periodo, per tutte le eventuali ricadute, o per le conseguenze della sieropositività, mentre, in caso di compilazione
dolosamente inesatta del formulario sul proprio stato di salute configurerebbe una violazione dell’obbligo di notifica, con la possibile
richiesta di rimborso di indennità giornaliere
già eventualmente erogate e l’esclusione definitiva dalla copertura assicurativa.
Evidentemente, l’assicurazione in ogni
caso deve mantenere l’assoluto riserbo
circa l’accettazione o meno del lavoratore
sieropositivo nella cerchia degli assicurati,
sulla base dei criteri sopra esposti.
Assicurazione vecchiaia e invalidità
(AVS-AI)
Previdenza professionale obbligatoria e
sovra obbligatoria
I cosiddetti primo (AVS-AI) e secondo pilastro (LPP) hanno lo scopo di garantire nella
vecchiaia e in caso di invalidità il mantenimento di un tenore di vita dignitoso. Tutti i lavoratori sono obbligatoriamente assicurati in
entrambi i pilastri e, nell’ambito della previdenza professionale se conseguono un reddito
annuo superiore attualmente a franchi 19'890
annui. L’assicurazione relativa al rischio di
invalidità o decesso decorre dall’anno in cui si
compiono i 18 anni
Tutti i lavoratori, anche portatori di patologie
pre-esistenti che svolgono attività lavorativa
dipendente devono essere obbligatoriamente
integralmente assicurati all’AVS/AI e alla LPP,
indipendentemente dal loro stato di salute.
Per quanto attiene alla copertura del secondo pilastro sovraobbligatoria e che va al di là
del minimo di legge, è possibile che l’Istituto di
Previdenza richieda delle informazioni sullo
stato di salute degli assicurati, anche in questa
ipotesi occorre rispondere in modo veritiero.
La Cassa Pensione, per la parte di copertura sovraobbligatoria, può applicare una
riserva di cinque anni al massimo relativa a
tutte le malattie preesistenti e quindi anche
alle conseguenze connesse alla sieropositività.
Considerazioni finali
Dopo aver indicato le nozioni di base riguardanti le coperture assicurative, gli interventi
ancora possibili dovrebbero incentrarsi su tre
livelli: politico (per il perseguimento di una
maggiore giustizia sociale anche in questo
25 Ottobre 2007
ambito), culturale (per individuare e contrastare le cause della discriminazione sociale) e
operativo (fornitura di servizi, accompagnamento domiciliare, sostegno psicologico, inserimento nel mondo del lavoro e interventi idonei ad evitare nella misura massima possibile
il contagio). Il decorso della malattia è fortunatamente cambiato con l’introduzione di nuove
terapie mediche, dall’altro la cronicizzazione
della malattia ha fatto sorgere bisogni diversi.
E ancora, il miglioramento delle condizioni cliniche non è andato di pari passo a quello delle
condizioni sociali e economiche. Oggi più che
essere considerato ammalato e quindi parte di
una categoria sociale debole, il sieropositivo
dev’essere considerato un elemento attivo del
mondo del lavoro, che con le sue capacità,
attitudini e doti lavora, interagisce e ha il diritto di sentirsi realizzato al di là della malattia.
Naturalmente il sieropositivo deve essere
responsabile dei propri comportamenti e del
potenziale contagio, nel caso per esempio di
ferite.
Per questo, fermo restando il suo diritto alla
riservatezza, se volesse intraprendere un’attività lavorativa, dove esiste il pericolo concreto
di ferirsi, dovrebbe pretendere che si pongano
in essere misure adeguate di prevenzione.
E’ questo un aspetto fondamentale sul
quale occorre attivamente intervenire, onde
far coesistere i diritti fondamentali di tutti i
lavoratori, senza discriminazioni a carico dei
sieropositivi, ma anche senza pericoli per chi
non lo è.
* Servizio giuridico OCST
SINDACATO ATTUALITÀ
7
n ENAIP
“VORARBEITER”, il corso per capo squadra
I
n italiano è il capo squadra o capo gruppo,
dalle misurazioni di cantiere alla gestione del
in tedesco, o meglio, in schwyzzerdüütsch,
personale e degli apprendisti. Da questo corso
è quella figura professionale che sul cantienascono i futuri quadri del settore edile. Per
re viene chiamata “il vorarbeiter”. Come vuole
questo motivo molti datori di lavoro guardano
la migliore tradizione del linguaggio di cantiecon interesse alla nostra attività di formazione
re, l’articolo è rigorosamente in italiano il
che aggiorniamo ed ampliamo continuamente.
sostantivo in tedesco.
Il prossimo corso per VORARBEITER inizieIl 7 luglio 2007 si è concluso il primo corso
rà sabato 3 novembre 2007. Per informazioni
pilota per “vorarbeiter” organizzato dal CIFLrivolgersi a: CIFL-ENAIP, Luzernerstr. 131,
ENAIP di Littau. Risultato di questo esperi6014 Littau Tel. 041 – 250 40 56
mento sono gli otto diplomati (vedi foto)
che hanno frequentato il corso e superato con successo l’esame finale.
Superato con successo non sta a indicare quanto lavoro e quanti sacrifici in
termini di tempo ci sono voluti per
“superare con successo l’esame finale”. Bene! Questi giovanotti ce l’hanno
fatta. E noi, organizzatori e istruttori
tutti, ci rallegriamo con loro per il buon
successo ottenuto.
Il corso di “vorarbeiter”, della durata
di 300 ore di lezione, è indirizzato a tutti
coloro che lavorano nel settore dell’ediNella foto, da sinistra: Antonio Romeo (istruttore), José
lizia. Le materie sono molteplici e spaMarques, Giuseppe Mantuano, Gerardo Caputo, Francesco
ziano dalle installazioni di un cantiere
Mancari, Ilario Cardia, Sandro Gullo, Alessandro Giardino,
alla compilazione dei rapporti di lavoro,
Roberto Molin (istruttore) José Gil, non presente.
MOBILITIAMOCI PER DIFENDERE IL REDDITO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
CONTRO LA COMPENSAZIONE PARZIALE DEL RINCARO!
◆ Assemblea dei dipendenti
dello Stato
9 novembre 2007 ore 18
Aula Magna Scuole elementari
Canavèe di Mendrisio
◆ Assemblea straordinaria
dei docenti
23 novembre 2007 ore 18
Sede OCST a Lugano
◆ Assemblea dei funzionari
di Polizia
30 novembre 2007 ore 15
Aula Magna Scuola cantonale
di commercio di Bellinzona
L’OCST vi invita a partecipare alle assemblee per opporsi alla decisione del Governo di penalizzare anche nei prossimi quattro anni i salari dei dipendenti dello Stato e dei docenti.
8
ATTUALITÀ SOCIALE
25 Ottobre 2007
n PRESTAZIONI AGGIUNTIVE ALL’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA
Quando e perchè possono essere utili
Monza Nino
L
e prestazioni dell’assicurazione di base
(LaMal) sono definite dalla legge e sono
identiche per tutte le casse malati. Le
differenze riscontrabili tra le diverse casse
malati riguardano il prezzo e l’assistenza prestata.
Inoltre, è bene ricordare che, ogni cassa
deve accettare i nuovi clienti dell'assicurazione di base senza riserve e senza prevedere la
compilazione di questionari sanitari.
Tuttavia l’assicurazione obbligatoria delle
cure medico – sanitarie (LaMal) assume soltanto una parte dei costi in caso di malattia o
d’infortunio.
Sono infatti solo parzialmente coperti (a
titolo di esempio) i costi di trasporto necessari per motivi di salute (viene coperto il 50% dei
costi con il massimo di CHF 500 per anno civile), i costi di salvataggio (coperti solo in
Svizzera), le cure termali (CHF 10 al giorno
per massimo 21 giorni), le spese di trattamento o di ospedalizzazione all’estero, le spese
per occhiali e lenti a contatto (viene dato un
contributo di CHF 180 per anno civile fino al
termine del 18° anno; poi una volta ogni 5
anni), le visite mediche di prevenzione generale e ginecologiche.
Queste prestazioni vengono erogate previa deduzione della partecipazione ai costi
(franchigia)
Non vengono coperti i medicinali fuori
lista, le medicine alternative e i relativi medicinali, le spese d’ortodonzia e i trattamenti dentari, l’aiuto domiciliare, i trattamenti psicoterapeutici, i ricoveri ospedalieri in camera semiprivata e privata (con la possibilità della libera
scelta del medico)
È bene ricordare che, la copertura per le
spese di ospedalizzazione prevista dall’assicurazione di base, riguarda i costi sostenuti
per il ricovero nel reparto comune del cantone
di residenza
Per questo, chi vuole avere la possibilità di
scegliere di farsi ricoverare nella camera
comune, fuori cantone di residenza, negli
ospedali di tutta la Svizzera deve stipulare una
copertura complementare.
Scegliere questa copertura, può essere
dovuto al fatto che si desidera essere in grado
di avvalersi, in caso di bisogno, anche di strutture ospedaliere di altri cantoni, senza doversi
sobbarcare ulteriori costi, oppure dal fatto che
si preferisca farsi operare fuori cantone, per
motivi non medici, come ad esempio la vicinanza di parenti, o per il fatto che si abita nei
pressi del confine cantonale, e che l’ospedale
più vicino si trovi in un altro cantone.
Coloro che invece preferiscono curarsi utilizzando i metodi alternativi quali la medicina
antroposofica, omeopatia, terapia neurale,
fitoterapia e medicina tradizionale cinese possono trovare risposta alle loro esigenze solo
stipulando delle assicurazioni complementari.
Le offerte predisposte dalle casse malati
nell’ambito delle assicurazioni complementari
sono numerose ed estremamente variegate.
Risulta pertanto difficoltoso poter operare un
paragone tra le varie assicurazioni complementari.
La scelta di stipulare
delle
assicurazioni
complementari, tuttavia, puo’ essere necessaria per dare adeguata copertura alle proprie esigenze riguardanti la tutela della
salute.
Anche in questo
caso, è possibile trovare un aiuto concreto e
valido nello scegliere a
chi affidare la propria
copertura sanitaria,
con CAST SA la società di consulenza assicurativa dell’OCST.
Da ricordare:
l’assicurazione obbligatoria
(LAMal) può essere disdettat
a
disdettata
fino al 30 novembre 2007.
assicurative a prezzi interessanti, con casse
malati serie ed affidabili e che, in particolare
nel settore delle assicurazioni complementari,
riscuotono un elevato grado di soddisfazione
da parte degli assicurati. (riguardo a ampiezza
delle prestazioni, costi contenuti, chiarezza
delle informazioni fornite, velocità nei rimborsi).
Per soddisfare al meglio le proprie esigenze
ed avere offerte personalizzate che prevedano
anche prestazioni maggiori di quelle garantite
dall’Assicurazione di base potete contattare i
consulenti di CAST SA presso la sede di
Lugano - via Balestra 19
Tel. 091/921.21.04 - 091/921.21.05 - Fax
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Oppure potete recarvi personalmete presso
le sedi locali dell’OCST.
CAST SA, ha stipulato una convenzione con
la cassa malati KPT/CPT che consente ai soci
del sindacato OCST di usufruire di sconti nel
settore delle assicurazioni complementari.
CAST SA è in grado
di proporre soluzioni
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I nostri recapiti
Servizi
Il CAST offre
u Consulenza nella scelta della soluzione
assicurativa più adeguata
u Mediazione e assistenza nei confronti
delle compagnie di assicurazione
Settori assicurativi
uMalattia (assicurazione obbligatoria, assicurazioni complementari, indennità giornaliera per la perdita di salario)
uAssicurazioni sociali (assicurazioni infortuni e
previdenza professionale)
uDiverse assicurazioni private
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da Lunedì a Venerdì
08:30 - 12:00
13:30 - 17:30
25 Ottobre 2007
SINDACATO ATTUALITÀ
9
n TRASPORTI PUBBLICI LUGANESI
Firmato il nuovo contratto collettivo di lavoro
È
ogni dipendente all’interno dell’azienda.
stato sottoscritto il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) dei
Le discussioni per un aggiornamento del contratto si sono svolte sulTrasporti pubblici luganesi SA (TPL), alla presenza dei segretari
l’arco degli ultimi 2 anni in uno spirito di aperto e costruttivo confronto tra
sindacali Lorenzo Jelmini per la nostra organizzazione, Pietro
le parti. Le richieste avanGianolli
SEV,
Luca
zate dai rappresentanti
Cremonesi
Transfair.
del personale sono state
Presenti per la direzione
discusse ed approfondite
il presidente avv. Guido
con la direzione trovando
Brioschi e i direttori
soluzioni che permettono
Giorgio Marcionni e
una gestione ottimale del
Franco Greco.
personale migliorando
La firma del contratto
ulteriormente l’ambiente
conclude una serie di
di lavoro e questo a sicudiscussioni
per
un
ro vantaggio dell’efficienaggiornamento
delle
za aziendale.
condizioni
lavorative,
A seguito di queste
adottate il 1° gennaio
trattative si può dunque
2002, e tendenti a
affermare che la TPL
migliorare alcuni aspetti
dispone oggi di un nuovo
di dettaglio nei rapporti
contratto che rappresentra il datore di lavoro ed il
ta uno strumento di
dipendente. In particolagestione moderno e ben
re è stato semplificato e
strutturato, ciò che la
migliorato il sistema di
rende sicuramente attratclassificazione delle funtiva nel contesto dei
zioni. La nuova scala
datori di lavoro nel settosalariale, che sostituisce
re del trasporto pubblico
quella ereditata dal
ticinese. Il CCL entra in
Regolamento organico
del comune di Lugano,
vigore retroattivamente
Da sinistra: il direttore Giorgio Marcionni, Luca Cremonesi di Transfair, Pietro Gianolli
favorisce una visione più
al 1° gennaio 2007 e
del SEV, Guido Brioschi presidente del CdA e Lorenzo Jelmini segretario sindacale OCST.
lineare della carriera di
avrà una durata di 3 anni.
Progetto Ymago: malgrado le promesse
la Posta si prende gioco dei suoi collaboratori!
Lorenzo Jelmini
L’
OCST è molto preoccupata per le conseguenze che sta causando il progetto
di ristrutturazione degli uffici postali
Ymago, in fase di attuazione da alcuni mesi. La
nuova organizzazione prevede la concentrazione di molte attività e responsabilità in pochi uffici denominati Uffici principali (sono solo 13 in
Ticino) che hanno ora il compito di amministrare più uffici secondari. Questi vengono di conseguenza declassati e le responsabilità dei
responsabili decisamente ridotte.
Promesse non mantenute
La direzione della Posta aveva sempre garantito che tale riorganizzazione non avrebbe avuto
conseguenze sull’occupazione negli uffici postali. Niente di più falso, anche perché, nel frattempo è stato introdotto un nuovo calcolo dell’orario
lavorativo dei collaboratori ed è stato ridotto il
tempo messo a disposizione dell’utenza!
In questi giorni i responsabili di molti uffici
postali secondari hanno così ricevuto l’ordine di
rivedere al ribasso il calcolo del fabbisogno di
personale, che tradotto significa tagliare ore di
lavoro ai collaboratori. L’attuazione del nuovo
piano partirà già dal primo di novembre. Questo
significa che ai collaboratori verrà imposta una
modifica contrattuale, senza neppure rispettare
i termini di preavviso previsti dal CCL della
Posta.
Non vuoi accettare? Puoi sempre emigrare!
I collaboratori che non possono o non vogliono accettare riduzioni nell’orario di lavoro, che
evidentemente significa riduzione di stipendio,
verranno collocati nel sistema denominato
“migrazione” (un nome, un programma) ossia
verrà loro proposta una alternativa lavorativa in
Posta. Anche in questo caso la direzione del
Gigante giallo si prende gioco dei suoi collaboratori, poiché dovendo tagliare ore in quasi tutti
gli uffici non sarà possibile concedere alternative, se non quella di abbandonare l’azienda.
Tutto questo, inoltre, viene attuato senza la
minima possibilità di discutere ed i collaboratori
lamentano forti pressioni affinché venga presa
una decisione in brevissimo tempo. Palese la
mancanza di rispetto del personale, delle regole del CCL e pure del piano sociale di cui peraltro i responsabili della ristrutturazione non
fanno neppure menzione.
Ma la Posta non fa utili miliardari?
Ricordiamo, che questo avviene dopo che la
Posta ha dichiarato per il 2007 un utile aziendale che supererà il miliardo di franchi, e tutte le
unità, compresa l’unità che gestisce gli uffici
postali, hanno contribuito a questo risultato. Ma
presso la Posta, al peggio sembra proprio non
ci sia fine, considerato come gli obiettivi attribuiti agli uffici postali siano stati aumentati del 5%!
Ai colloqui fatevi rappresentare dal sindacato
L’OCST non può accettare questo procedere
al limite del Mobbing e i peggioramenti che causerà alle condizioni lavorative, all’occupazione
in Ticino e al servizio reso alla popolazione.
Siamo dunque intenzionati a denunciare agli
organi preposti dal CCL Posta e a dare battaglia
con ogni mezzo a questo ulteriore tentativo di
ridimensionare il servizio postale nella nostra
regione. Invitiamo inoltre tutte le collaboratrici
ed i collaboratori toccati da queste misure a
contattare il sindacato. Occorre ricordare che in
questa fase di colloqui con i responsabili, i
dipendenti possono farsi assistere dal proprio
rappresentante sindacale. Un’opportunità che
bisogna assolutamente sfruttare per difendere i
propri diritti contro lo strapotere di Gygi e dei
suoi compagni di merenda.
10
INFO BALCANI
25 Ottobre 2007
Pagina a cura di Slavko Bojanic
n POLOZEN I OSVETEN KAMEN-TEMELNIKOT NA PRVATA MAKEDONSKA PRAVOSLVNA CRKVA VO SVAJCARIJA
Na 22 septemvri, vo Tringen, kanton Luzern, se polozi
i se osveti kamen-temelnikot na crkvata "Sveti Naum"
Maja Risteska
T
okmu vo godinata koga Makedonskata
Pravoslavna Crkva ja cesti i ja proslavuva 40-godisninata od obnovuvanjeto na
Ohridskata Arhiepiskopija i 15-godisninata od
osnovanjeto na crkovnata opstina "Sv. Naum"
vo Tringen, se postavi i se osveti kamentemelnikot na prvata makedonska pravoslavna crkva vo Svajcarija.
Na 22 septemvri, vo Tringen, kanton Luzern,
na praznikot "Svetite pravednici Joakim i Ana",
se udrija temelite na hramot Bozji, velelepen
pametnik koj ke bide naseto najgolemo bogat-
stvo bidejki ke bide graden so ljubov i silna
vera.
Svedoci bevme na pocnuvanjeto na izgrada
na Crkva, koja ke ostane svedok i raskazuvac
za naseto vreme, za nasata generacija, a ke
bide neprocenlivo bogatstvo za idnite mladi
pokolenija. Site sme ucesnici vo izgradbata na
Bozjiot hram i nema dolgo da pomine koga toj
ke stane najubavoto, najsvetoto i najposetenoto katce za site Makedonci, za site dobronamernici i za site onie koi go pocituvaat deloto
Gospodovo.
Ovoj den ke bide zapameten i ke ni bide
patokaz po koj treba da cekorime vo zivotot,
po patot evangelski, po patot na Sveti Naum
za da ja zacuvame verata na nasite pradedovci. Crkvata ke ni bide nepresusen izvor na
duhovni dobra od kade sekoja Nedela i sekoj
praznik ke gi hranime i napojuvame nasite
dusi i postojano ke bideme pod zakrila na
golemiot cudotvorec i ucitel Naum Ohridski.
So svetata arhierejska liturgija cinonacalstvuvase Negovoto Blazenstvo Arhiepiskopot
Ohridski i Semakedonski G.G. Stefan so sosluzenie so Evropskiot mitropoli G. Pimen i
Kumanovsko-ohridskiot Mitropolit G. Kiril.
Na postavuvanjeto na kamen-temelnikot prisustvuvaa i pretstavnici na katolickata i protestantska crkva od opstinata Tringen.
OBAVJESTENJE
GRADJANIMA BiH!
AMBASADA BiH
ORGANIZUJE
KONZULARNI DAN
u subotu 3. novembra
od 10:00 sati
U SINDIKATU OCST
U LUGANU
Ovo je poslednji konzularni dan
u ovoj godini. Godisnji raspored
odrzavanja konzularnih dana
tokom 2008. godine objavit
cemo pocetkom iduce godine.
25 Ottobre 2007
SINDACATO SOCIALITÀ
11
Italia: esito del voto sul welfare,
i sindacati esultano
Il protocollo sul welfare è passato con
l'81,62% dei Si, mentre i No si sono fermati
al 18,38%. Sono questi i dati definitivi forniti dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil nel
corso della conferenza stampa di presentazione dell'esito della consultazione dei
lavoratori di venerdi’ scorso 12 ottobre
2007.
l’unica strada, anche se naturalmente sta a
Prodi decidere. «Non daremo mai il nostro
consenso – ribadisce Bonanni – a modifiche
che prescindono dalle parti contraenti l’accordo, altrimenti non ha senso fare un accordo.
Dunque, no ai correttori di bozza nel
Governo.»
«U
n risultato straordinario» l’affermazione
dei sindacati «se
confrontato con quello del '95
sulla riforma Dini, che incassò
solo il 64% dei voti favorevoli contro il 36% dei No.»
I votanti sono stati 5.115.054, i
voti validi, invece, pari a
5.041.810. I voti per il SI
4.114.939 contro i 926.871 dei
No. Infine 73.244, le schede bianche/nulle.
Hanno votato a favore del protocollo il 78,32%
dei lavoratori attivi (4.012.468 votanti) mentre
tra i pensionati la percentuale è salita al
93,50% (1.102.586 votanti).
Per il leader della Cisl Raffaele Bonanni il
protocollo sul welfare deve essere approvato
entro la fine dell’anno e quindi, la fiducia e’
Convolti in questo referendum, anche tutti
gli italiani all’Estero tramite la collaborazione
attiva dei patronati dei tre sindacati Nazionali:
INAS CISL , INAS CGIL, ITAL UIL.
Buona l’affluenza alle urne con larga maggioranza del si anche da parte della comunità
dei connazionali emigrati.
«Un voto favorevole all'Accordo che aumen-
ta le pensioni basse e regolamenta il mercato
del lavoro» affermano i Patronati. «Un Si deciso, perché l’accordo tra governo e sindacati,
tra le tante cose, prevede l’aumento delle pensioni per circa 3.500.000 pensionati a basso
reddito, in Italia ed all’estero, che beneficeranno di una somma aggiuntiva annua commisurata al numero degli anni di contributi versati.» Ed ancora «Migliore totalizzazione dei periodi lavorativi per il
calcolo della pensione contributiva.
Per i giovani, infatti, che sono nel
sistema contributivo sarà possibile
cumulare tutti i contributi maturati in
qualsiasi gestione pensionistica, per
ottenere un’unica pensione.» Queste
solo alcune delle tante motivazioni
che hanno spinto i tre patronati ad
essere uniti per la tutela dei cittadini
in Italia ed all’Estero.
Visto il consenso di lavoratori e pensionati,
spetta ora a CGIL, CISL e UIL valutare le ultime novità emerse dal Consiglio dei Ministri in
questi giorni, affinché al centro dell’attenzione
ci siano sempre gli interessi dei lavoratori.
Valeria Angrisani
Addetto Stampa Inas Cisl Svizzera
n INAS CISL
Trattamento minimo ed assistenza
D
rato il minimo vitale.
L’importo della pensione, per richiedere tale prestazione, deve essere
sommato anche alle pensioni estere ed i redditi del coniuge per le persone sposate. Spesso i pensionati dicono: “io non ho alcun reddito, ho solo
la pensione!”. A tal proposito si fa presente che le pensioni estere valgono
come redditi ai fini delle integrazioni richieste. Nella tabella sotto sono illuStefano I.
strati i limiti previsti dalla legge per l’anno 2007 in merito al trattamento minimo. Regolamento CEE 1247/92 ha stabilito la non
esportabilità, negli altri Stati membri, delle prestazioni a carattere
Limiti di reddito personale
non contributivo. Pertanto il pensionato non avrà più diritto alle
per l’anno 2007
seguenti prestazioni nel caso sposti la propria residenza in
Svizzera, in uno degli Stati dell’UE (Unione Europea) o della SEE
Integrazione intera
sino a € 5.669,82
(Spazio Economico Europeo):
◆ quota di integrazione al trattamento minimo sia delle pensioIntegrazione parziale
da € 5.669,82 a € 11.339,64
ni liquidate in regime CEE, sia di quelle liquidate in convenzione
Nessuna integrazione
oltre € 11.339,64
bilaterale che di quelle liquidate con diritto autonomo.
◆ integrazione dell'Assegno d'invalidità.
◆ assegno mensile per l'assistenza personale e continuativa ai
Limiti di reddito con il coniuge per l’anno 2007
pensionati per inabilità.
(decorrenza pensione successiva al 1994)
◆ pensione sociale o assegno sociale (prestazioni per le quali
già era prevista la residenza in Italia).
Integrazione intera
sino a € 17.009,46
Sono soggetti ai regolamenti comunitari i cittadini svizzeri, degli
Stati membri dell’Unione Europea o della SEE, gli apolidi, i profuIntegrazione parziale
da € 17.009,46 a € 22.679,28
ghi, nonché i loro familiari o superstiti indipendentemente dalla
oltre € 22.679,28
Nessuna integrazione
loro cittadinanza. Secondo tale normativa comunitaria, lei non
potrà richiedere l’integrazione al trattamento minimo e l’assistenza sociale, ma potrà richiedere quest’ultima solo nel Paese in cui
risiede, cioè in Svizzera, secondo le disposizioni locali.
Caro signor Stefano,
il “trattamento minimo” è un’integrazione che lo Stato corrisponde al penValeria Angrisani
sionato quando la sua pensione, ottenuta in base al calcolo dei contributi
Addetto stampa Inas Cisl Svizzera
versati, ha un importo molto basso, al di sotto di quello che viene consideHo 67 anni e sono pensionato. Spesso alla tv si parla di aumenti sulla
pensione, posso richiedere tali prestazioni anch’io, visto che dall’Italia ricevo una pensione davvero modesta avendo lavorato per un breve periodo?
Posso chiedere l’assistenza sociale anche in Italia?
R
12
SINDACATO EDILIZIA
25 Ottobre 2007
Alptransit: cronaca di uno sciopero di
24 ore, fermi i cantieri nel cuore delle Alpi
Paolo Locatelli*
U
no sciopero in notturna che, come
quello condotto lo scorso 12 e 13 ottobre 2007, coinvolge quattro distinti
cantieri di preminente valenza nazionale
(Bodio, Faido, Amsteg e Sedrun) non nasce di
sicuro “dall’oggi al domani”.
Da almeno un mese, ad ogni cambio turno,
nelle mense e sui posti di lavoro, molti sinda-
calisti hanno sistematicamente incontrato tutti
i lavoratori: un’attività sindacale di preparazione molto accurata, volta principalmente a spie-
favore dello
sciopero di 24
ore.
gare i motivi
per i quali,
anche sul cantiere del secolo, i lavoratori
sarebbe stati
chiamati da lì
a breve ad
incrociare le
braccia.
Un lavoro di
preparazione,
molto intenso,
contraddistinto
da discussioni
e scambi di
opinioni critiche ma comunque obiettive, chiare e costruttive: senza il Contratto Nazionale Mantello,
tutto il settore dell’edilizia rischia di andare alla
deriva. Ed anche nel cantiere delle Nuove
Trasversali Alpine, dove lavora gente ruvida,
che gira tutta l’Europa per costruire tunnel
sacrificando affetti familiari per guadagnarsi la
pagnotta, questo rischio è stato recepito. Ne fa
fede, tra le varie prese di posizione, l’intervista
rilasciata da un lavoratore germanico davanti
al cameraman della RTSI: “So esattamente
cosa vuol dire rimanere senza contratto collettivo: ogni volta che cambio cantiere devo “rinegoziare” le mie condizioni di lavoro … e questo
non è un bene per me ed
i miei compagni di lavoro”.
Un lavoro di preparazione allo sciopero
estremamente corretto,
come si usa in una logica di democrazia sindacale. Tutti i lavoratori
(nessuno escluso) sono
stati chiamati ad esprimersi preliminarmente
sullo sciopero attraverso una votazione segreta: l’adesione è stata
massiccia, su tutti i cantieri Alptransit i lavoratori si sono espressi a
larga maggioranza a
Ma torniamo
alla notte dello
sciopero:
erano le 19.45
e con un nutrito gruppo di
sindacalisti ci
si è presentati
davanti ai portali dei cantieri
di
Bodio,
F a i d o ,
Amsteg.
Inizia quindi lo sciopero e con esso le prime
discussioni con le rispettive Direzioni dei lavori: primo ostacolo da superare, senza incidenti
nonostante il clima di controllato nervosismo, è
rappresentato dal cambio turno alle ore 22.00.
Si trattava infatti di far uscire dal fronte del tunnel le squadre dei turni 14.00/22.00 e, contemporaneamente, gestire le sciolte “entranti”: il
tutto si è svolto con il massimo ordine, anche
perché
l’obiettivo
condi vi so
era quello
di creare i
presupposti per uno
sciopero
che si svolg e s s e
s e n z a
eccessi di
sorta.
Il secondo ostacolo, che ha portato la tensione a livelli alti, si è verificato quando il responsabile del consorzio TAT, cantiere Faido, ci
aveva chiesto di fare entrare una squadra
completa alle 22.00 sul fronte est: una ventina
di lavoratori, stante a quanto chiedeva la
Direzione lavori, doveva infatti entrare nel tunnel per “la messa in sicurezza della fresa”. I
lavoratori per primi, quelli che aveva appena
lasciato il fronte est, ci dicevano “guardate che
non è assolutamente necessario, proprio oggi
SINDACATO EDILIZIA
25 Ottobre 2007
pomeriggio
c’è stata la
festa dei quadri e la fresa è
stata fermata
per quattro ore … al massimo, possono entrare 5 o 6 lavoratori, ma solamente per poche
ore, il tempo per assicurare la fresa”. Grossa
discussione con la Direzione lavori, sopralluogo al fronte est, e decisione finale: la Direzione
decide di “non insistere”. Sono le 23.00 di
venerdì, e la tensione a Faido si placa.
Per farla breve, a partire dalle ore 22.00 di
venerdì sera, i cantieri Alptransit di Bodio,
Faido e Amsteg si fermano. Alle 06.00 di
13
sabato mattina, anche i lavoratori di Sedrun
incrociano le braccia.
Durante la mattinata di sabato, diversi lavoratori dei cantieri di Sedrun e Amsteg raggiungono Faido. Un momento di festa, durante il
quale la solidarietà e l’empatia tra persone che
non si conoscono emerge in modo naturale.
La rubrica di Edilio
CNM edilizia: urge ora “voltare pagina”!
Uno sciopero, per chi crede ancora alla concertazione e alla necessità di costruire il futuro di un settore
attraverso il dialogo tra partner sociali, rappresenta la necessità di ripristinare “un rapporto di forza”: dinnanzi ad una disdetta di un contratto nazionale mantello, in uno dei settori professionali più importanti del
nostro Paese, intimata unilateralmente dalla Società Svizzera Impresari Costruttori per la fine del mese di
settembre 2007, lo sciopero è quindi la conseguenza ineluttabile in risposta ad un atto di forza. Sostenere
che, la disdetta al CNM edilizia – dopo 70 anni di vita, di vantaggio reciproco e pilastro a garanzia della
pace assoluta sul lavoro – non sia un atto di forza è perlomeno una tesi stravagante.
Se a Zurigo il 22 settembre 2007 confluiscono 17'000 lavoratori e simpatizzanti, se il cantiere Alptransit
rimane fermo per 24 ore, se a Ginevra, Neuchâtel e Berna oltre 5'000 lavoratori hanno incrociato le braccia lo scorso 15 ottobre 2007 … vorrà pur significare qualcosa: i lavoratori rivogliono il proprio Contratto
Collettivo di Lavoro! Punto.
Ora siamo nella fase più delicata: dopo aver mostrato i muscoli ed una determinazione anche nel brevemedio termine, dopo essersi detto qualsiasi cosa l’uno contro l’altro … si deve trovare la capacità – sinonimo anche di intelligenza e senso di responsabilità – di sedersi nuovamente al tavolo delle trattative ed iniziare una vera negoziazione. Questo deve avvenire al più presto: questo, secondo le nostre attese, deve
avvenire il prossimo 5 novembre 2007 quando le parti si ritroveranno a Zurigo.
Lo sciopero, qualsiasi sciopero in qualsiasi ramo professionale, non è un’arma “fine a se stessa”. Non si
sciopera per il piacere di scioperare! Si sciopera per ripristinare una adeguata forza contrattuale e per
dare una spinta nella direzione giusta: sediamoci al tavolo per negoziare soluzioni.
Un nostro anziano simpatizzante, ricordando la sua vita sui cantieri e per anni attivo nei lavori di costruzione del tunnel del Gottardo (una vita di fatica, sofferenza e sacrificio), si è rivolto all’OCST per offrirci questo suo sincero messaggio: “Abbiamo lottato per anni per salari dignitosi, orari di lavoro sopportabili, il prepensionamento … con la disdetta al CNM mi sembra di vedere la pellicola di un film che si riavvolge …
non sono nato per scioperare, ma ho passato una vita lavorando duramente … sono vicino ai miei colleghi
di lavoro che oggi, scioperando, chiedono con forza di non perdere tutto ciò che si sono guadagnati con il
proprio sudore sulla fronte”. Alzi la mano chi non è d’accordo.
SINDACATO EDILIZIA
14
Sono le 20.00 di
sabato: ad Amsteg,
Faido e Bodio lo
sciopero è terminato. Alle 21.00 i lavoratori che entrano
nel tunnel sono già
pronti ai portali; alle
22.00 sono tutti al
fronte per ricominciare il proprio turno
di lavoro. Alle 06.00
di domenica mattina, anche i colleghi di
Sedrun riprendono a lavorare.
Uno sciopero, come sottolineato la scorsa
settimana dalla nostra Organizzazione
Sindacale, non si svolge mai in un clima da
picnic tra educande: gli interessi contrapposti,
il nervosismo, l’eccessiva esuberanza di taluni
(sia da parte sindacale che padronale) e le
dinamiche che
anche involontariamente si innescano, rischiano
sempre di far
degenerare la
situazione.
Allo sciopero
nei
cantieri
Alptransit
di Bodio,
F a i d o ,
Amsteg e
Sedrun, di
queste
degenerazioni non
ne abbiamo viste:
un merito
certamente va rico-
25 Ottobre 2007
nosciuto alla Direzione lavori del consorzio
TAT ed ai propri quadri, ai sindacalisti responsabili, ai lavoratori e alla Polizia cantonale: a
quest’ultima va in particolare dato atto per un
impiego ed una presenza professionale,
discreta, controllata ed intelligente.
Assemblea
dipendenti case anziani
sottoposte
al contratto ROCA
del Mendrisiotto
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15
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16
25 Ottobre 2007
Pagina a cura di Angela M. Carlucci
n EDILIZIA: NUOVO CNM OSTACOLATO DAGLI IMPRESARI COSTRUTTORI
Sospesi i lavori ai cantieri AlpTransit
La disdetta unilaterale del Contratto nazionale mantello dell’edilizia (CNM) è opera
della Società svizzera degli impresari
costruttori (SSIC). Durante le trattative per
un nuovo CNM, la SSIC non ha dimostrato
alcuna disponibilità ad accogliere e valutare le proposte sindacali. I lavoratori non
possono, dunque, che difendersi. Il 13 ottobre 2007 alle ore 20 i lavoratori dei cantieri
AlpTransit (NFTA) di Faido, Bodio e Amsteg
hanno sospeso l’attività. Da quel momento
nel cantiere del secolo non si è più lavorato e le macchine non si sono mosse. I lavoratori chiedono un nuovo contratto collettivo a sostegno delle loro condizioni di lavoro e dei loro salari. Lunedì, 15 ottobre si
sono svolte grandi manifestazioni di protesta a Berna, Friburgo, Ginevra ed il 17 ottobre si sono svolti degli scioperi a Glarona.
In tutte queste località c’è stata una gran
paralisi dei cantieri. Solo se regnerà la
solidarietà con i lavoratori edili, la classe operaia uscirà forte e vincente dalle
prossime trattative.
mi e orari di lavoro minimo a carattere obbligatorio per tutte le ditte. Sono i minatori a pagare con la loro salute: lavorano nelle gallerie e
sono esposti a rischi estremi e dannosi alla
salute. I minatori lo sanno: senza contratto collettivo di lavoro gli incidenti aumenteranno. La
mancanza del contratto nazionale mantello
significa per i lavoratori edili più stress e dunque più rischi di incidenti.
Le promesse degli impresari costruttori sono
vuote. Mentono ai lavoratori edili affermando
che rispetteranno sempre le condizioni di lavoro attuali, anche se hanno disdetto il contratto.
La realtà è ben diversa: molteplici aziende edili
NFTA (nuova ferrovia trasversale alpina) non
hanno rispettato negli anni passati le normative e i contratti esistenti. In mancanza di condizioni minime di lavoro e di controlli efficaci,
l’aumento a dismisura del dumping salariale
sociale è già realtà.
A
maggio gli impresari edili hanno
disdetto unilateralmente il contratto
nazionale mantello per l’edilizia per
imporre condizioni peggiorative. A partire
dal 1° ottobre non esistono più salari mini-
Proposte sindacali ostacolate inducono
sospensione del lavoro
Nello scorso mese di maggio, gli impresari
costruttori hanno interrotto le trattative per poi
disdire il contratto nazionale mantello. Non si
sono dimostrati propensi a trattare seriamente con i sindacati, nonostante il fatto che i sindacati abbiano presentato una fila di proposte
concrete che tengono conto delle necessità
delle aziende. I costruttori edili hanno rifiutato
ogni proposta, ostacolando possibili soluzioni
e fino ad oggi perseverano nelle loro pretese.
Dopo la disdetta unilaterale del contratto
nazionale mantello, gli impresari non si sono
dichiarati disposti ad accettare le proposte di
soluzioni dei sindacati e dunque i lavoratori
hanno adottato e continuano ad adottare l’ultimo mezzo a loro disposizione.
Per i sindacati ed i lavoratori è chiaro che
senza contratto firmato persiste un massiccio rischio di dumping salariale e seri
pericoli per la salute dei lavoratori nell’edilizia.
Il 5 novembre le parti sociali hanno stabilito nuove trattative. Al fine di agevolare
le prossime trattative per un nuovo CNM, i
sindacati si limitano a scioperi sporadici in
alcune regioni come già avvenuto a
Berna, Friburgo, Ginevra e Glarona.
n RISOLUZIONE DEI LAVORATORI DEI CANTIERI NFTA, ADOTTATA IL 13 OTTOBRE 2007
Lottiamo per un nuovo CNM
con rivendicazioni chiare ed obbiettive
I
lavoratori dei cantieri NFTA di Faido, Bodio,
Amsteg e Sedrun sono i primi edili ad
entrare in sciopero per denunciare il vuoto
contrattuale in cui è precipitata l’edilizia.
Incrociando le braccia lanciano un chiaro
segnale: sono pronti a lottare per conquistare
un nuovo Contratto nazionale mantello (CNM)
nell’edilizia.
Il lavoro nelle gallerie è veramente usurante:
ne sono la triste prova i 12 colleghi che hanno
perso la vita nei cantieri NFTA dall’inizio dei
lavori. Tanto più grande è quindi l’indignazione
dei lavoratori nei confronti della Società
Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC)
che ha disdetto il CNM, spalancando le porte
al dumping salariale e ad altre degradazioni
delle condizioni di lavoro. Lo scorso anno
numerosi edili hanno già dovuto sperimentare
in prima persona il valore delle raccomanda-
zioni unilaterali della SSIC: gli aumenti salariali generosamente promessi sono ben lungi
dall’essere stati accordati a tutti!
L’indignazione è viva anche nei confronti dei
loro datori di lavoro: Implenia, Frutiger,
Pizzarotti, Bilfinger Berger e Murer Strabag
sono i pezzi da novanta dell’edilizia svizzera
che realizzano profitti grazie ai lavori NFTA.
Anche loro hanno votato a favore della disdetta del Contratto nazionale mantello, sbeffeggiando i loro stessi dipendenti. Lavorando tra
grandi pericoli e mettendo a dura prova la loro
salute i lavoratori dei cantieri NFTA costruiscono una delle più grandi opere svizzere del
nostro secolo. A titolo di ringraziamento vengono privati del CNM, il contratto che garantisce le loro condizioni di lavoro. Ma i lavoratori
dei cantieri NFTA non sono disposti ad accettare un simile affronto. Ecco perché sono i
primi ad entrare in sciopero.
I lavoratori di tutti i
cantieri
NFTA sono
inoltre solidali con i
colleghi di
Sedrun e
sostengono le loro rivendicazioni. I minatori di Sedrun
devono sopportare condizioni di lavoro particolarmente gravose per la loro salute e subiscono un trattamento peggiore in materia di
indennità per i pasti e retribuzione del tempo di
viaggio.
Gli scioperanti dei cantieri NFTA lanciano un
appello a tutti i lavoratori edili della Svizzera
affinché si uniscano a loro e incrocino le braccia. Lottiamo insieme finché avremo ottenuto
un nuovo Contratto nazionale mantello.
17
25 Ottobre 2007
Pagina a cura di Angela M. Carlucci
COOP: eque condizioni di lavoro in un ambiente difficile
ll contratto collettivo di lavoro (CCL) con la
Coop è stato sottoscritto con successo.
Anche nei prossimi anni, gli impiegati della
Coop svolgeranno il loro lavoro a condizioni d’impiego favorevoli. Inoltre, per l’anno
prossimo è previsto presso la Coop un
aumento salariale del 2,5%. Gli impiegati
con un salario fino a 4000 franchi riceveranno un aumento generale di 100 franchi e
i salari minimi verranno aumentanti
anch’essi di 100 franchi. L’accordo salariale garantisce aumenti mirati dei salari,
soprattutto per le donne. Il responsabile
del settore commercio al dettaglio Carlo
Mathieu, dichiara per il Syna di esser soddisfatto dell’esito e prevede che circa il
90% delle collaboratrici e dei collaboratori
della Coop beneficeranno dell’aumento
salariale.
I
l nuovo contratto collettivo di lavoro con la
Coop presenta dei miglioramenti, senza
aver dovuto accettare alcun peggioramento delle condizioni di lavoro. Nel nuovo CCL,
collaboratrici e collaboratori sono maggiormente protetti da discriminazioni: di genere, in
base alle preferenze sessuali, per appartenenza nazionale e/o religiosa come anche per via
dell’età. Altre novità: I dipendenti a
partire dal 63° anno di vita hanno diritto ad otto settimane di vacanze e i
padri ottengono 5 giorni di congedo
per la nascita dei propri figli.
L’indennità di perdita di guadagno per
il servizio obbligatorio fino a tre settimane è stata innalzata al 100 per
cento.
Più stima per collaboratrici e collaboratori
Per il Syna, il lavoro nel commercio
al dettaglio va stimato di più:
L’economia è sana, anche grazie all’impegno
e all’apporto quotidiano dei dipendenti. La
spietata lotta concorrenziale nel settore del
commercio al dettaglio continuerà anche negli
anni a venire. Per il Syna è in maggior misura
importante che il nuovo CCL con la Coop
garantisca eque condizioni di lavoro fino al
2010. I dipendenti sono fieri del loro lavoro nel
commercio al dettaglio. Parallelamente sono
preoccupati: I loro mestieri avvertono tensione
per via degli hard-discounter come Aldi e Lidl,
che fanno pressione sui prezzi. Non è ammissibile che la lotta concorrenziale di svolga sulla
spalle dei dipendenti.
Aldi amministra i dipendenti come le proprie
merci, senza tener conto delle esigenze e
delle situazioni del personale. Agendo in tal
modo, spesso è al limite della legalità; nel
caso di Aldi, sfrutta le disposizioni lacunose
per il personale del commercio al dettaglio
svizzero. Per l’anno prossimo è attesa l’entrata della società Lidl sul mercato svizzero e i
due discounter faranno la loro pressione sui
prezzi a discapito dei dipendenti.
Per questo spettacolo a venire, il Syna non
si limiterà meramente al ruolo di spettatore
inattivo.
n GIORNATA MONDIALE DELLA POVERTÀ
Potenziare una politica sociale di prevenzione
In Svizzera un milione di persone è colpita
dalla povertà, secondo la Caritas. Di fronte
a questo numero scioccante, è urgente che
la Svizzera si munisca di una strategia contro la povertà, orientata verso un’idea di
politica sociale di prevenzione, è quanto
afferma Martin Flügel, responsabile politiche sociali di Travail.Suisse, organizzazione mantello dei sindacati cristiani.
L
a Svizzera ha bisogno di una strategia
contro la povertà, una che si orienti nettamente all’idea di una politica sociale di
prevenzione, affinché la povertà possa essere
combattuta e ovviata sempre ed ovunque. In
primo piano vi sono tre elementi fondamentali.
Assicurare che i bambini siano accuditi
in modo ottimale:
soprattutto le famiglie meno abbienti hanno
bisogno di un secondo guadagno. Affinché
questa situazione di doppio impiego non porti
ad avere bimbi non seguiti opportunamente, è
dovere di una politica sociale di prevenzione
assicurare, per queste famiglie, soluzioni per i
figli che siano di ottima qualità e a prezzi
accessibili. Altrimenti consiste il rischio che la
povertà sia ereditata sin dalla primissima età.
Scuole integrative a tempo pieno
per favorire pari opportunità per tutti:
la formazione ha un ruolo primario
nella lotta contro la povertà. Le pari
opportunità sono garantite solamente se
non avviene una forte selezione scolastica in base a criteri di rendimento e nelle
scuole a tempo pieno anche i bimbi
appartenenti a classi sociali inferiori
hanno accesso ad aiuto compiti e vengono seguiti nel loro iter scolastico.
Ogni giovane deve poter seguire un
percorso di formazione professionale:
l’assenza di formazione professionale
rende poveri. Per assicurare a tutti i giovani di poter svolgere almeno una forma-
zione professionale, c’è bisogno di più offerte
di formazione di base e di maggiore impegno
da parte dei datori di lavoro.
Le forze sindacali cristiane fanno appello al
Consiglio federale di voler elaborare a breve
termine la strategia contro la povertà già
richiesta dal Parlamento svizzero nel 2006, e
di sviluppare e mettere in atto le misure ivi
contenute per una politica sociale di prevenzione.
La lotta alla povertà non può attendere.
18
25 Ottobre 2007
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
Sindicatos e patrões
em rota de colisão!
Bloqueio dos túneis do Neat
Syna, OCTC e Unia
O
s sindicatos face a consequente insistências dos patrões decidiram bloquear o maior estaleiro da Europa. O
braço de ferro entre os sindicatos e os patrões
por causa do contrato colectivo de trabalho
continua. Depois da grandiosa manifestação
de Zurique, em que os trabalhadores deixam
um sinal claro que estão dispostos a bater até
as ultimas consequências pelo CCT, os patrões continuam a insistir com arrogância, com
manobras intimidatórias e deturpando as verdadeiras razões da crise, que afectou o sector
da construção.
Segunda-feira, levou-se
à cabo mais acções de
em
Berna,
protesto
Genebra.
Fribourg,
Também nesses locais o
sucesso foi grande que
culminou , uma grande
manifestação em Berna e
Genève.
Greve em Glarus
Neste momento que
estou a escrever este artigo (quinta feira 17.10.2007), estou ao lado dos
trabalhadores que estão em greve em Glarus.
Nesta localidade bloqueamos o estaleiro de
uma firma que manifestou publicamente con-
Os sindicatos em pleno
exercício dos seus deveres,
convocou os seus membros
para uma acção de greve de
24 horas, nos túneis de
Faido, Bodio e Sedrum e
Amsteg.
Na sexta-feira 12 e 13 de
Outubro os sindicatos Syna,
Unia e OCST, ocupou sem
grande resistência, ao quatro
túneis, tendo os trabalhadores aderido ao protesto. Foi
explicado aos colegas as
razões dessa atitude. A coordenação feita pelo OCST, Syna e Unia foi perfeita, o que levou aos menos convictos a aderirem à greve. No dia seguinte sábado levamos todos os trabalhadores dos 4 estaleiros a
uma assembleia informativa no túnel de
Faido.
Estiveram presentes os mídias de toda a
Suiça, e foi elaborado um comunicado.
Greve, Berna, Freiburg e
Genebra
tra os sindicatos e o contrato colectivo de trabalho.
A próxima paralisação está prevista para o
dia 1 de Novembro em Zurique. Tudo depende da decisão dos patrões e dos resultados
das negociações a nível da direcção dos
Patrões e dos sindicatos que está a ter lugar
hoje e na próxima semana. Caso não haja
resultados positivos, não nos resta outra solução senão continuar as acções de luta e endurece-las caso seja necessário.
A nossa reivindicação é clara e objectiva.
Queremos o contrato colectivo de trabalho e
negociações sérias. Fazemos apelo a todos
os trabalhadores para que sejam solidários,
só assim seremos fortes.
Resolução dos trabalhadores dos estaleiros NFTA
Comunicado de 13 de Outubro de 2007
Lutamos por novo CCT
Os trabalhadores dos estaleiros NFTA de
Faido, de Bodio, de Amsteg e de Sedrun
foram os primeiros trabalhadores da construção a entrarem em greve para denunciar o
vazio contratual no qual se encontra à indústria da construção. Cruzando os braços
lançam um sinal claro: estão prontos a
lutar para conquistar um novo Contrato
Colectivo de Trabalho (CCT) na indústria
da construção. O trabalho na galeria é
extremamente duro: a prova triste são os
12 colegas que perderam a vida nos estaleiros NFTA desde o inicio dos trabalhos.
Muito maior é por conseguinte a indignação dos trabalhadores no que diz respeito
a Sociedade Suíça de Empresários Construtores (SSEC) que rescindiram o
CCT, abrindo as portas ao dumping salarial e outras degradações das condições
de trabalho. O ano passado grande número de trabalhadores da construção viveram na pele as consequências da decisão unilateral dos patrões de atribuir aumentos salariais, ser estado acordado e que depois não
foram atribuídos à todos! A indignação é
mesmo viva no que diz respeito aos seus
empregadores: Implenia, Frutiger, Pizzarotti,
Bilfinger Pastor e Murar Strabag, são parte de
19
25 Ottobre 2007
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
noventa empresa da indústria
da construção suíça que realizam lucros fabulosos graças
aos trabalhos da NFTA. Estes
mesmos, votaram em prol da
rescisão do Contrato Colectivo
de Trabalho, fazendo pouco
dos
seus
dependentes.
Trabalhando sobe perigo constante pondo em risco a sua
saúde, os trabalhadores dos
estaleiros NFTA constroem
uma mais das grandes obras
suíças do nosso século. Como
agradecimento vêem-se privados de CCT, o contrato que
garante as suas condições de
trabalho. Mas os trabalhadores dos estaleiros NFTA não
são dispostos a aceitar um
semelhante afronta. Aí está porque são os primeiros a entrar em greve. Os trabalhadores
dos estaleiros NFTA são além disso solidários
com os colegas de Sedrun e apoiam sua reivindicação. Os mineiros de Sedrun devem
suportar condições de trabalho particularmente pesadas para o saúde e sofrem um tratamento pior em matéria de indemnização para
as refeições e retribuição do tempo de viagem. Os grevistas dos estaleiros NFTA lançam um apelo à todos os trabalhadores de
construção da Suíça de modo que se unam
cruzem os braços. Lutamos conjuntamente
até teremos obtido um novo Contrato nacional
de trabalho.
Reacção da entidade
patronal face as acções de
luta dos sindicatos
Comunicado de imprensa de 15 de Outubro
2007
As Greves: falta de legitimação
A Sociedade a Suíça dos Empresários
(SSE) condena as acções perturbadoras e as
demonstrações dos sindicatos. Estas causam
custos elevados e envenenam o clima para as
negociações acordadas. Além disso, o SSE
constata que os trabalhadores da construção
não se deixam provocar por estas acções e
que os líderes sindicais beneficiam apenas de
um modesto apoio. Não se deixa de qualquer
modo provocar e visam sempre uma solução
para um novo contrato colectivo de trabalho.
De acordo com o SSE, as acções de protesto
de grande envergadura em larga escala,
anunciadas pelos sindicatos tiveram apenas
um fraco eco, com excepção de Genebra.
Por conseguinte, nenhum trabalhador da construção se encontrava no posto de trabalho na
estação de comboios no início
da acção. Quando esta acção
atingiu o seu "ponto culminante",
participaram no máximo 10 à
15% dos trabalhadores activos
na Cidade federal e os arredores. Aparentemente, a grande
maioria destes não manifestou
nenhum interesse em relação às
greves. O absentismo prova que
negaram aos sindicatos a sua
presença. Os sindicatos afectam
o clima das negociações. A SSE
tem programado para dia 5 de
Novembro de 2007a próxima
ronda negocial e nesta empenhado num novo contrato colectivo de trabalho, e está também pronta para
discutir soluções que saem do quadro convencional. Os sindicatos são chamados à
apresentar propostas concretas e de contribuir para melhorar o clima das negociações
abandonando as suas acções provocadoras
e a sua campanha de difamações. Porque
cada nova acção da parte dos sindicatos terá
por efeito de reforçar a dúvida quanto ao interesse que manifestam para verdadeiramente
obter um acordo rápido.
Desinformação dos sindicatos
Em Berna, os empresários tinham decidido
não trabalhar esta segunda-feira de manhã.
Comentário ao comunicado dos patrôes:
Se é verdade que estão empenhados num
novo contrato, porque rescindiram o actual?
Se é verdade que os sindicatos mentem em
relação aos números de participantes nas
manifestações e greves, quem eram os 17
000 da manifestação de Zurique, Quem são
os que manifestaram em Genebra e Berna?
Porque é que não se trabalhou no NEAT 12 e
13 de Outubro? Quem eram trabalhadores
que paralisaram ontem e Glarus? Apelo aos
patrões que não se envergonhem da atitude
errada que tomaram com a rescisão do
Contrato Colectivo de Trabalho, errar é humano. Voltem para a mesa das negociações com
seriedade, humildade e vontade de chegar a
um acordo.
Quem avisa amigo é.
20
25 Ottobre 2007
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
La salute dell’anziano
Il blog per sentirsi
meno soli
Carlo Franscini
arrivare a tarda età in buona forma e mantenere una discreta salute il più a lungo possibile.
Ha raccomandato di alimentarsi in modo
appropriato, di bere molta acqua, the, succhi e
spremute, anche se nell’anziano lo stimolo alla
sete è molto basso, di seguire sempre i consigli del proprio medico, condurre una vita sana
e cercare nel limite del possibile di fare dell’attività fisica, camminare, paseggiare, muoversi,
praticare qualche sport in modo leggero, coltivare interessi, amicizie. Ha avuto per noi
anziani parole di
incitamento e ci ha
spronati a conservare entusiasmo e
voglia di vivere, a
non lasciarci andare, a sentirci utili per
noi e anche per gli
altri. Ci ha ben illustrato anche quali
sono i segnali che il
nostro corpo ci può
dare e capire quali
sono i sintomi che ci
devono allarmare.
Ci ha sollecitati ad
eseguire dei normali controlli di routine che
possono aiutarci a conservare al meglio la
nostra salute.
Alla conferenza era presente una brillante
signora di Bodio che ha festeggiato i 93 anni,
lei è stata l’esempio di come si può arrivare a
una certa età e conservare mente lucida e
corpo sano.
Una conferenza apprezzata da tutti, sicuramente consigliabile anche alle altre sezioni,
perchè credo che ad ognuno di noi interessi
vivere il più a lungo possibile e nel miglior
modo possibile.
edda, 86 anni, insegnante di scuola elementare in pensione, è una delle blogger
più anziane d’Italia. Ha passato gli ottanta ma dice di provare interesse per tutto ciò che
avviene intorno a lei. Vive a Castel San Niccolò
in provincia di Arezzo e tra i post lancia inviti ad
apprezzare la lingua italiana, consiglia come
stare vicini ai parenti più anziani, e snocciola
poesie e aforismi.
Nedda parla di internet come di una grossa
opportunità, una finestra sul mondo, un modo
per viaggiare altrove e sentirsi meno soli.
Questa net-nonna sempre in gamba esce
poco di casa e sfrutta il blog per conoscere
nuove persone e scambiare informazioni.
Molto interessante il suo “vocabolario” in cui
spiega in modo semplice ed efficace il significato di tanti termini inglesi usati nella lingua
italiana.
Dice Nedda “questa faccenda dei siti mi intriga parecchio perché li trovo un modo nuovo di
incontrare, sia pure virtualmente, persone
nuove, per scambiarsi idee, esperienze, paure e
speranze. Sono nonna e trisnonna e seguo il
consiglio dato da un dirigente agli anziani invitati a partecipare ad un corso per imparare a usare
il computer. “...non abbia a succedere che un
vostro nipotino vi dica “stai lontano dal mio
computer, potresti combinare guai”.
Collegiata S. Antonio, Santa Messa in suffragio dei soci defunti.
u Martedì 27 novembre, Sala Teatro del
Centro Parrocchiale, ore 14.30 Assemblea
ordinaria annuale.
Tre Valli
u Assemblea e castagnata. Martedì 6 novembre, ore 14.30 ristorante Birreria Bocciodromo,
Faido. Trasferimento con torpedoni o mezzi
propri. Ore 14.30 Assemblea ordinaria. Tema
attualità politica cantonale (relatore Gianni
Guidicelli); Relazione presidenziale; Conti
Consuntivi 2007; Programma 2008; Eventuali.
Ore 15.30 parte ricreativa (tombola-danze,
ecc.); ore 16.30 castagnata con lardo. Allieterà
il pomeriggio la Bandella Briosa. Contributo fr.
10 (non soci fr. 25). Iscrizioni entro il 31 ottobre, tel. 091 8730120.
L’
AAPI sezione Tre Valli ha organizzato
giovedì 18 ottobre, al Centro Giovani di
Bodio, un’interessante conferenza sul
tema “La salute dell’anziano”.
Il relatore dott. Guido Ongaro, specialista in
geriatria ha saputo coinvolgere e appassionare tutti i quaranta presenti. Ha esposto in
maniera chiara e dettagliata, utilizzando un
proiettore, diverse
schede che ben raffiguravano come
nel corso degli ultimi due secoli l’età
media di vita si è
molto prolungata,
passando da un’età
massima di circa
45-50 anni raggiunta alla fine del 1900
per aumentare man
mano fino ad arrivare alla fine del XX
secolo a una media
di vita attestata
sugli 80-85-90 anni.
Il dottor Ongaro
ha anche spiegato i diversi fattori che hanno
permesso di allungare la vita. Innanzitutto la
ricerca fatta in ambito medico, con la scoperta
di numerosi medicinali, ha portato ad esempio
la penicillina, che ha permesso di debellare
moltissime malattie che un tempo erano causa
di morte. Lo stile di vita più sano, una migliore
alimentazione, il benessere raggiunto, minori
fatiche negli ambienti di lavoro, e più cure
hanno permesso di allungare la vita.
Ai numerosi presenti, arrivati dalla Val di
Blenio, dalla Riviera e dalla Leventina, il dottor
Ongaro ha dato anche degli ottimi consigli per
N
n AGENDA
Bellinzona
u La tradizionale castagnata, preceduta
dalla tombola avrà luogo venerdì 26 ottobre
alle ore 14.15 al Ristorante Orello a Gnosca.
Contributo per bibite ecc. fr. 5. Chi desidera
il trasporto telefoni allo 091 8293419 o
8572284.
u Cineforum: venerdì 16 novembre, ore
14,30 nella sede ACLI in via Gerretta a
Bellinzona.
u Coro: 9 e 23 novembre nella sede ACLI a
Bellinzona.
Locarno
u Pranzo mensile in comune, giovedì 8
novembre, ore 12, al ristorante Stella
d’Italia, in via Mantegazza 5, a Locarno.
Interessati annunciarsi da subito al segretariato di Locarno, tel. 091 7513052.
u Giovedì 15 novembre, ore 9, nella chiesa
Lugano
u Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 091 9102021.
Mendrisio
u Assemblea sezionale e castagnata,
venerdì 9 novembre, ore 14.30 all’Oratorio
di Ligornetto. Sarà l’occasione per conoscere il nuovo segretario cantonale dell’AAPI,
Claudio Franscella. Seguiranno la castagnata e i canti del coro sezionale.
Posteggi gratuiti vicino all’oratorio.
Iscrizioni: telefonare allo 091 6405111 entro
il 2 novembre.
21
25 Ottobre 2007
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
Vivere il tempo della terza età
Riportiamo i dati emersi dall’indagine
Censis realizzata in Italia su un campione
di 1.000 persone con almeno sessant’anni.
Riteniamo che possa essere interessante
la lettura di questi dati anche per gli anziani ticinesi che non si differenziano di molto
come abitudini e stile di vita dei vicini
seniores della penisola. L’indagine ha consentito di analizzare come gli anziani distribuiscono il loro tempo tra le diverse attività quotidiane, ma anche la presenza e
l’eventuale intensità del nesso tra i contenuti della vita quotidiana e lo stato di salute e, infine, il clima sociale prevalente, con
riferimento all’esistenza o meno di forme di
discriminazione.
C
ura di se stessi, relazioni, attività intellettive e spiritualità sono i contenuti più
significativi della giornata-tipo degli
anziani.
Se la giornata tipo è sostanzialmente analoga per gran parte degli anziani, esistono però
minoranze, spesso consistenti, che si caratterizzano per l’impegno con cui si dedicano a
specifiche attività che denotano anche una
soggettività particolarmente forte.
Spiccano, ad esempio, gli internauti longevi,
frequentatori quotidiani del web ed esempio
concreto del possibile virtuoso incontro tra esigenze della terza età e nuove tecnologie; poi,
i volontari che, all’interno di organizzazioni o in
modo autonomo, partecipano ad iniziative solidali, utili per i beneficiari e la comunità e gratificanti per coloro che le realizzano; e ancora
gli adepti della wellness, attenti al benessere
corporeo, spesso perseguito combinando la
pratica, più o meno regolare, di attività sportive e stili di vita salutari.
Questi sempre più eterogenei percorsi di
vita degli anziani si svolgono in un clima sociale non certo favorevole, dominato dal giovanilismo e dove è alto il rischio di ritrovarsi soli e
particolarmente vulnerabili al deterioramento
del proprio stato di salute.
Non è infatti una forzatura indicare tra i fattori di origine e/o scatenanti l’insorgenza di
patologie, in particolare di quelle del tono del-
l’umore, anche una condizione di marginalità
che può, appunto, attivare spirali regressive.
Alla luce di queste dinamiche soggettive, sul
piano sociale è chiaro che l’invecchiamento è
anche una occasione per promuovere la
modernizzazione delle politiche sociali e sanitarie, attivando come forma più incisiva di prevenzione e tutela della salute la moltiplicazione delle opportunità di socialità per gli anziani.
Più relazioni e maggiore coinvolgimento
comunitario sono, infatti, la base per una vec-
chiaia serena nonché fattori di protezione indispensabili rispetto al circolo vizioso, solitudinedepressione, che tanto preoccupa gli anziani.
Del resto, quest’ultimi sono già oggi una
componente rilevante delle reti di tutela che
contribuisce alla creazione di una rilevante ricchezza sociale troppo spesso sottovalutata;
con la scelta di impiegare il proprio tempo in
attività utili i pensionati stanno dando, dunque,
anche un contributo decisivo alla coesione
della società.
Per questo è importante immaginare un pacchetto ampio e articolato di investimenti sociali che non solo risponderebbero ad alcune esigenze primarie degli anziani, ma avrebbero
anche ricadute positive sulla comunità e sulla
spesa pubblica, in particolare quella sanitaria
e per farmaci.
Dalla creazione di spazi pubblici adeguati,
sicuri, facilmente raggiungibili, dove è possibile praticare la relazionalità, ad un massiccio
impegno sull’housing, con la creazione di
ambienti domestici funzionali ai bisogni degli
anziani e la diffusione di dispositivi compensativi, che permettano di svolgere da soli le attività del quotidiano, anche quando alcune funzioni fisiche o psichiche cominciano ad essere
intaccate.
E’ questa la strada per migliorare la qualità
della vita delle persone che vivono in casa propria e per ritardare l’istituzionalizzazione dei
non autosufficienti, senza che ciò significhi la
penalizzazione delle famiglie, costrette ad
internalizzare i costi di assistenza, e degli
anziani stessi privati delle condizioni necessarie per valorizzare le potenzialità residue.
1.a parte (continua)
Condoglianze al presidente dell’OCST Romano Rossi per la scomparsa
della cara moglie Anita
I
l Comitato cantonale, i Presidenti e i
Comitati sezionali dell’Associazione
Anziani Pensionati Invalidi dell’OCST,
sono vicini con il ricordo e la preghiera,
al presidente Romano Rossi, ai figli
Veronica e Francesco e ai familiari tutti,
in questo momento di dolore per la
scomparsa della loro cara congiunta
Anita.
Anita è tornata alla Casa del Padre, dopo
una vita dedicata alla famiglia e al prossimo. Una grave malattia l’ha tolta all’affetto dei suoi cari, ma di lei rimane il
ricordo del tanto bene fatto per gli altri,
un bene discreto, silenzioso, nascosto,
sull’esempio tracciato da Madre Teresa di
Calcutta.
Questa Santa, con la sua vita e con le
sue opere ha affascinato Anita, e lei, non
più giovanissima, ha trascorso un periodo
di volontariato a Calcutta, nella casa
della Sofferenza fondata da Madre Teresa
e ha toccato con mano le miserie umane
più aberranti, ha confortato malati e moribondi, ha svolto mansioni umili, si è fatta
piccola tra i piccoli, si è messa al servizio
del prossimo disinteressatamente.
Anita ha attuato le indicazioni di Madre
Teresa. Ha trovato il tempo di pregare, il
tempo per amare e per essere amata, ha
trovato il tempo di dare. È il segreto dell’eterna giovinezza, è il privilegio dato da
Dio.
Ha trovato il tempo di fare la carità, ha
trovato la chiave del Paradiso.
La sua è stata una vita di preghiera e di
servizio, spesa per gli altri, ci ha insegnato che il bene lo si può fare sempre, a
qualunque età.
22
SINDACATO IN...FORMAZIONE
25 Ottobre 2007
I CORSI ALL’OCST
CONTABILITÀ
Teoria livello base
Inizio imminente
Minimo 10 partecipanti
Lunedì e mercoledì, serale (30 ore)
Costo: Fr. 300 soci, Fr. 500 non soci.
Teoria livello avanzato
Dal 12 novembre al 17 dicembre
Minimo 10 partecipanti
lunedì e mercoledì, serale (30 ore)
Costo: Fr. 300 soci, Fr.500 non soci.
LINGUE
Corsi serali di lingue
Preparazione esami internazionali
Tedesco - Francese - Inglese Spagnolo Inizio imminente
Minimo 10 partecipanti (30 o 60 ore)
Costo: Fr. 300 soci, Fr. 400 non soci
per i corsi di 30 ore; Fr. 550 soci, Fr.
750 non soci per i corsi di 60 ore.
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Minimo 10 partecipanti
Giovedì ore 19:00 (60 ore totali)
Costo: Fr. 750 soci, Fr. 950 non soci
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Dal 28.1.2008
130 ore
Tutti i lunedì
9-12 / 13-16
A
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Dal 12 no
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Minimo 10
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400 soc
Costo: Fr.
n soci.
n
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Fr. 60 o
ALTRI CORSI
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CNC macchine a contr
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dicembre
Dal 12 novembre al 12
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10
Minimo
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Costo: Fr. 400 soci,
Fr. 600 non soci.
Costo: Fr. 1.300 soci,
Fr. 1.700 non soci
Per info:
Centro formazione professionale OCST
Via S. Balestra 19 – 6901 Lugano
+41(0)91/921.15.51
Tel.
Fax
+41(0)91/923.53.65
E-mail: [email protected]
FORMAT Lingua Sagl
Via S. Balestra 21 - CP 6216 - 6901 Lugano
Tel. +41(0)91 921 26 00
Fax +41(0)91 921 26 66
E-mail [email protected]
Web www.formatlingua.ch
nale
Custode d’immobili, corso bien
fessiopro
tato
ttes
all’a
ione
araz
prep
di
nale federale (APF)
0 alle
2 sere + sabato mattina, dalle 19.1
0
12.3
alle
8.30
dalle
ato
sab
il
5,
21.5
Durata: 4 semestri
Costo totale Fr. 5’612
Esami nel 2009
INFORMATICA
Introduzione all’informatica
Dal 5 novembre
Minimo 10 partecipanti
(36 ore)
Lunedì e mercoledì, diurno o serale
soci.
Costo: Fr. 350 soci, Fr. 550 non
ECDL Start (4 moduli)
Inizio imminente
Minimo 10 partecipanti
Lunedì e mercoledì, serale (78 ore)
Costo: Fr. 792 soci, Fr.1’377 non soci.
Word 2003 specialist
Dal 5 novembre
Minimo 10 partecipanti
(30 ore)
Lunedì e mercoledì, diurno o serale
soci.
non
Costo: Fr. 350 soci, Fr. 550
Excel 2003 specialist
Dal 6 novembre
Minimo 10 partecipanti
ore)
Martedì e giovedì diurno o serale (30
soci.
non
550
Fr.
soci,
Costo: Fr. 350
GIORNALE APERTO
25 Ottobre 2007
23
n LE DOMANDE DEI LETTORI
La 5a revisione dell’AI sopprime le rendite completive per il coniuge
D
Egregio signor Ragusa,
sono un luganese invalido (grado 100%) e
percepisco una rendita intera dell’AI. Alcuni giorni fa ho ricevuto una comunicazione da parte
della Cassa di compensazione AVS del Cantone
Zurigo con cui mi viene comunicato che dal 1°
gennaio 2008 non riceverò più la rendita completiva per mia moglie, come invece avvenuto
fin’ora. Ricevo anche una piccola rendita dalla
Cassa Pensione.
Le posso assicurare che la rendita completiva
è una parte essenziale del mio bilancio familiare, è possibile una soppressione del genere?
Mi rivolgo al vostro Patronato ACLI per avere
dei chiarimenti ed eventualmente dei consigli.
Grazie per la risposta e cordiali saluti.
Giovanni – Lugano
R
Gentile signor Giovanni,
purtroppo le devo confermare la soppressione
della rendita completiva a partire dal 1° gennaio
2008. Questa è una diretta conseguenza della
5a revisione della legge federale sull’assicurazione per l’invalidità (LAI) approvata dal popolo
bero essere soddisfatti i requisiti perché rientri
svizzero con la votazione del 17 giugno scorso,
nel diritto alla Prestazione complementare. Tra
con l’intento dichiarato di risparmiare sulle prel’altro questo diritto potrebbe comportare dei
stazioni dell’AI.
vantaggi economici superiori agli svantaggi deriLei ha sicuramente una rendita da prima del
vanti dal taglio della completiva. La PC però è
2004, quando la 4a revisione dell’AI aveva staconcessa solo su richiesta dell’interessato.
bilito che ai beneficiari di nuove rendite non fosLa invito quindi a recarsi presso l’ufficio del
sero più accordate rendite completive. Con quePatronato ACLI a Lei più vicino per un’analisi
sta nuova modifica che entrerà in vigore il 1°
approfondita delle varie possibilità.
gennaio 2008 saranno soppresse tutte le rendiCon i migliori saluti.
te completive per il coniuge in corso. Come Lei
altre 64000 persone, titolari di rendite di invalidiAldo Ragusa – Patronato ACLI – Lugano
tà, riceveranno a dicembre 2007 l’ultimo pagae-mail: [email protected]
mento della rendita completiva, vedendosi ridurre quelle che consideravano delle entrate sicure
a cui fino a ieri avevano diritto.
Se Lei fosse beneficiario di
una Prestazione complementaUffici del Patronato ACLI nel Cantone Ticino:
re (PC), la riduzione del suo
Lugano, via S. Balestra
19, tel 091 9239716;
reddito, mediante una revisione,
Bellinzona, via G. Motta 3, tel 091 8254379; Biasca, via
sarebbe completamente comPini 9, tel 091 8622332;
pensata da un aumento della
Giubiasco, via Berta 22 c/o Casa Parrocchiale, ogni merPC.
coledì dalle 10 alle 12; Locarno, via A. Nessi 22 A, tel 091
Se invece Lei non ha la PC,
7522309 (solo il giovedì); Chiasso, Corso S. Gottardo 48,
con il cambiamento delle sue
tel 091 6900247 (solo il martedì pomeriggio).
condizioni economiche potreb-
n VITA NOSTRA
Felicitazioni
● ad Alessandro Rossi, socio settore idraulico,
e alla moglie Ksenia, per la nascita di Simone,
al quale facciamo tanti auguri per un futuro
felice in compagnia del nonno Pierangelo.
Auguri
● a Gennj Buccheri e Manuel Davoli di Porlezza,
nostri associati, che il 15 settembre, nel
Santuario Madonna della Caravina di Valsolda,
attorniati da parenti e amici, si sono sposati.
● a Raffaele Bottinelli, valido e apprezzato collaboratore del nostro giornale, e a Samuela
Volpatti, che oggi, giovedì 25 ottobre a Cagno,
si uniscono in matrimonio.
Condoglianze
● ai familiari di Gabriella Galli di Chiasso,
socia segretariato di Mendrisio, deceduta in
questi giorni.
● ai familiari per la scomparsa di Costantina
Corongiu di Mendrisio, socia sezione
Pensionati OSC Mendrisio.
● ai familiari e parenti per la scomparsa del
loro caro congiunto Giovanni Niosi di Chiasso,
socio AAPI Mendrisio.
● ai familiari, per la scomparsa del loro caro
congiunto Livio Dalessi di Cavergno, socio
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
Maurizia Conti, Nicoletta Di Marco
tel. 0919211551, fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
della sezione Edili Locarno.
a Rosina Zimmermann, socia sezione AAPI
Locarno, per il decesso del caro marito Leo.
● a Franco Blaconà, socio sezione NLM
Locarno, e Saverio, socio sezione Alberghi, e
familiari, per il decesso del fratello Emilio.
● a Ivo Sandi, socio sezione autorimesse
Locarno, e a tutti i familiari, per il decesso
della cara moglie Giselda.
● ai familiari di Luigi Meoli, socio sezione AAPI
Locarno, deceduto nelle scorse settimane.
● a Mariuccia e Luigi Giacomini, sezione AAPI
Locarno, Franca e Leonardo Matasci colleghi
del segretariato di Locarno, per il decesso della
sorella, rispettivamente cognata e zia Vittorina
Bianchi avvenuto nelle scorse settimane.
● ai familiari di Eugenio Fiorini, socio sezione
AAPI Locarno, in particolare alla moglie Sonia,
per la scomparsa del loro caro congiunto.
● a Fausto e Pierina Cajocca, soci sezione
AAPI Locarno e Fabio, socio sezione
Impiegati dello Stato Locarno, per la prematura scomparsa del caro figlio, rispettivamente
fratello, Amedeo. Condoglianze che estendiamo a tutti i familiari e parenti.
● Lunedì della scorsa settimana abbiamo
●
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Corriere del Ticino Sa Muzzano
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Tiratura confermata REMP
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via Balestra 19, 6900 Lugano
accompagnato alla dimora del Padre
Giuseppina Pozzoni membro onorario del
Comitato AAPI di Locarno. Cristiano Sociale
convinta da sempre, Giusy fece parte sin dalla
sua fondazione, venticinque anni fa, del
Comitato AAPI di Locarno dove rimase, collaborando attivamente, fino a quando la salute
glielo permise. Ai figli Roberto, della sezione
elettricisti Locarno, Gabriele, della sezione
impiegati Comunali Locarno e membro del
Comitato Cantonale OCST e a tutti i familiari, a
nome della sezione AAPI e del Segretariato
OCST Locarno porgiamo le più sentite condoglianze.
In memoria
● A dieci anni dalla scomparsa, 17 ottobre
1997, ricordiamo con affetto e rimpianto il collega Rodolfo Bianchi, dipendente del segretariato regionale del Luganese.
CONCORSO FOTOGRAFICO TUTTI AL
LAVORO. L’associato che ha inviato la
foto dal titolo “Cometa” contatti p.f.
la redazione, tel. 091 9211551.
Consiglio esecutivo
Presidente: Romano Rossi
Vicepresidente: Bruno Ongaro
Membri
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamnati
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Bellinzona Paolo Locatelli
Locarno
Arturo Trezzini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli