progetto esecutivo - Regione Emilia Romagna

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progetto esecutivo - Regione Emilia Romagna
GIUNTA REGIONALE
DIREZIONE GENERALE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA
Servizio Tecnico Bacino Po di Volano e della Costa
L.R. 17/2004 - INTERVENTI E OPERE DI DIFESA DELLA COSTA
DELIBERA DI GIUNTA 991/2014
C.U.P. N. E52G140000000002
4S2B301 - MANUTENZIONE DELLE OPERE DI DIFESA DEL LITORALE MEDIANTE
RIPASCIMENTO - COMUNE DI COMACCHIO FE
PROGETTO ESECUTIVO
IMPORTO € 200.000,00
01 RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA, CRONOPROGRAMMA, Q. ECONOMICO
Gruppo di progettazione del Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano e della Costa
Progettista
Dott. Maurizio Farina______________________________________
Collaboratore progettazione
Dott. Christian Morolli_____________________________________
Collaboratore progettazione
Geom. Roberto Piccoli_____________________________________
Il Responsabile Unico del Procedimento
dott. Claudio Miccoli
Ferrara, giugno 2015
GIUNTA REGIONALE
DIREZIONE GENERALE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA
Servizio Tecnico Bacino Po di Volano e della Costa
INDICE
PREMESSA
2
1 INTRODUZIONE: ELEMENTI CONOSCITIVI PROPEDEUTICI ALLA REDAZIONE DEL
PROGETTO
3
1.1
L’evento del 5-6 febbraio 2015
3
1.2
Obiettivi e criteri informativi per l’intervento in progetto
4
1.3
Modalita’ di esecuzione dei lavori
1.3.1
1.3.2
2
Tempi di realizzazione
Misure operative e prescrizioni per la fase esecutiva
VINCOLI AMBIENTALI, PROCEDURE E AUTORIZZAZIONI
2.1
2.2
2.3
Vincoli ambientali che interessano le aree di intervento
4
5
5
6
6
2.1.1
2.1.2
Aree protette e siti Rete Natura 2000
Vincolo paesaggistico
6
6
2.1.3
Poligono militare Echo 346 “Foce Reno”
6
ProcedurE autorizzative necessarie
6
2.2.1
2.2.2
Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA)
6
7
2.2.3
Nulla osta dell’Ente gestore dell’area protetta
7
2.2.4
2.2.5
Autorizzazione paesaggistica
Autorizzazione per immersione deliberata in mare
8
8
2.2.6
Autorizzazione allo scavo in aree potenzialmente oggetto di presenza di ordigni bellici
11
Disponibilità delle aree
11
3
CRONOPROGRAMMA
13
4
QUADRO ECONOMICO E IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO
14
4.1
Prezzi unitari e misurazione
14
4.2
Quadro economico
14
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1
GIUNTA REGIONALE
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PREMESSA
La delibera GR n. 991/2014 ha programmato una serie di interventi sulla costa regionale ai sensi
della L.R. 17/2004 - Interventi e opere di difesa della costa (manutenzione straordinaria), per
l'importo complessivo di € 2.700.000. Tra questi figura l'intervento:
CODICE
SIMADA
C.U.P.
4S2B301
E52G1400
00000002
Cap. 39360
PRO
V.
COMUNE
FE
COMACCHIO
TITOLO INTERVENTO
Importo
Manutenzione delle opere di difesa del litorale
mediante ripascimento
200.000,00
Le risorse finanziarie necessarie per far fronte alle richieste di interventi e opere di difesa della
costa di € 2.700.000,00 (Allegato C delibera GR n. 991/2014), da parte del Servizio Tecnico Po di
Volano e della Costa, risultano allocate al Capitolo 39360 "Spese per la realizzazione di interventi
e opere di difesa della costa (ART. 29, L.R. 28 luglio 2004, n.17)", afferente all'U.P.B.
1.4.2.3.14555, del Bilancio di previsione regionale per l'esercizio finanziario 2014, ai sensi del
richiamato art. 19, della L.R. 28/2013;
Con determinazione n° 463 del 22/01/2015 è stato af fidato l'incarico di progettazione e direzione
lavori.
Con determinazione n. 6619 del 28/05/2015 è stato approvato il progetto preliminare e la quota
servizi per analisi sedimenti.
Alla data di redazione del progetto esecutivo risulta in corso l'affidamento ad ARPA dell'incarico
per le analisi dei sedimenti. Considerati l'imminente avvio della stagione balneare e i tempi
operativi del laboratorio per le analisi, si è deciso in accordo con ARPA, di anticipare l'esecuzione
dei campioni e l'avvio delle analisi. I campionamenti sono stati effettuati il 16/06/2015.
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1
INTRODUZIONE: ELEMENTI CONOSCITIVI PROPEDEUTICI ALLA REDAZIONE
DEL PROGETTO
1.1
L’EVENTO DEL 5-6 FEBBRAIO 2015
La strategia regionale di difesa della costa, prevede una manutenzione costante della spiaggia quale primo
elemento difesa dall'ingressione marina. Gli interventi di manutenzione sono basati essenzialmente sul
ripascimento delle spiagge, emerse e sommerse, che , a causa degli eventi di mareggiata con forte erosione
del litorale, presentano condizioni morfologiche inadeguate a sostenere il "ruolo" di difesa loro affidato
(ampiezza troppo esigua, quota insufficiente, profilo non idoneo). Gli interventi di manutenzione possono
essere di tipo ordinario o straordinario, a seconda dell'entità del ripascimento e interessano settori di
spiaggia più o meno ampi a seconda delle esigenze e, inevitabilmente, dei finanziamenti disponibili.
Per valutare i tratti di litorale in comune di Comacchio sui quali intervenire con il finanziamento in oggetto
reso disponibile dall'amministrazione regionale non si può prescindere dai gravi danni causati
dall'eccezionale evento del 5-6 febbraio 2015.
Già nelle prime ore del mattino del 5 febbraio il livello di marea registrato al mareografo di Porto Corsini ha
superato, per alcune ore, la quota di 1 m s.l.m. Contestualmente l’intensità dell’onda è aumentata e, alla boa
ondametrica Nausica (posta al largo di Cesenatico), si sono registrati valori di altezza d’onda superiori ai 3
metri. In serata, a partire dalle 22, entrambe i fenomeni si sono via via intensificati, in funzione dell’intensità
del vento che ha raggiunto valori di 80-100 km/h. Il dato più rilevante è la durata della fase di alta marea che
si è protratta per ben 12 ore con valori superiori a 1 m s.l.m, raggiungendo il picco massimo di 1.21 m alle
ore 23.40 del 5 febbraio. Contestualmente la boa onda metrica registrava valori d’onda di 4. 24 m
(informazione da ARPASIMC). A Porto Garibaldi la massima marea registrata è stata di 1.18 m alle 1 del 6
Febbraio.
Livelli di onda e marea significativi (anche se di minore intensità) si sono comunque registrati anche nella
notte tra il 6 e il 7 Febbraio, rendendo molto difficile anche il deflusso delle acque. Date le caratteristiche
meteo marine, sulla base dei dati fino ad oggi disponibili, l'evento è catalogabile con un tempo di ritorno di
quasi 100 anni, per le caratteristiche di marea (la centennale è 1.28), e un Tr di circa 10 anni per l’altezza
d’onda.
Con i due report redatti nei giorni successivi, in comune di Comacchio sono stati accertati i seguenti danni:
Lido di Volano – grave erosione della spiaggia, degli argini invernali e del ripascimento in corso con
sabbiodotto avviato a dicembre scorso; allagamento di alcuni stabilimenti balneari (Virna, Pinguino).
Lido di Volano sud - abbassamento delle quote di spiaggia di 50 cm nella zona dei pennelli in pali di legno;
erosioni a tergo della difesa in pali longitudinale; frane diffuse e collassi del rivestimento in pietrame della
difesa radente della pineta di Volano e Bocche del Bianco; avvenuta ingressione del mare nella pineta; qui si
sta intervenendo con la somma urgenza.
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Lido delle Nazioni nord - a nord del Lido smantellati circa 300 m dell'argine in sabbia di difesa dell'abitato
(argine dell'eremita); ingressione del mare nella pineta; qui si sta intervenendo con la somma urgenza.
Lido delle Nazioni - grave erosione della spiaggia; erosione degli argini invernali; allagamenti e danni alle
strutture di stabilimenti balneari; ingressione del mare in corso Italia
Lidi di Pomposa - Scacchi - gravi erosioni di spiaggia e degli argini invernali
Porto Garibaldi - Lido degli Estensi - Tracimazione del portocanale e dal muretto sotto il ponte della Romea;
allagamenti diffusi nell'intorno del porto di abitazioni e attività commerciali, erosioni di spiaggia, chiusura
della viabilità allagata.
Lido di Spina - allagamenti nell'abitato per tracimazione delle valli retrostanti, grave erosione della spiaggia;
allagamenti di stabilimenti balneari (zona Mirco, Marrakech, Bussola); rottura dell'argine di difesa dell'abitato
a nord del bagno Jamaica e a lato della strada del campeggio e ingressione del mare; qui si è intervenuto il
6-8 febbraio con una somma urgenza; frana in argine del canale Logonovo da ripristinare con lo stesso
pronto intervento.
1.2
OBIETTIVI E CRITERI INFORMATIVI PER L’INTERVENTO IN PROGETTO
L'intervento ha l'obiettivo di difendere dalle possibili ingressioni marine l'abitato di Lido di Spina, nel tratto
critico compreso fra i bagni Piramidi e Jamaica, mediante il rinforzo della arginatura di difesa a mare in
sabbia ed il suo ripristino qualora venga danneggiato da mareggiate invernali.
1.3
MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI
L'intervento potrà essere eseguito in due fasi temporali: la prima fase da eseguire nell'autunno 2015 (periodo
ottobre-dicembre) servirà per la formazione di argini invernali a protezione da possibili ingressioni marine
invernali; la seconda fase da eseguire a inizio 2016 (periodo febbraio-marzo) servirà al ripristino dei tratti
dell'argine danneggiati dalle mareggiate invernali e al ripristino della quota di sicurezza della spiaggia.
L'area di scavo è costituita dal deposito litoraneo di foce canale Logonovo. Lo scavo è previsto, entro l’area
indicata in planimetria, fino alla quota di –1 m l.m.m sulla spiaggia emersa e fino alla quota di –3 m l.m.m. al
limite a mare dell'area di scavo, per un volume complessivo di circa mc 32.000. I volumi del ripascimento a
consuntivo potranno arrivare a 40.000 mc in funzione della distanza dei siti di scarico e di una eventuale
perizia di variante.
I lavori di scavo potranno essere eseguiti con draga o mezzi terrestri (escavatori o dragline). Il trasporto della
sabbia potrà avvenire mediante tubazione sabbiodotto o con mezzi gommati.
Per le dimensioni e forma degli argini invernali si fa riferimento alla direttiva tecnica regionale 2006 che
prevede: larghezza in sommità 3-4 m; quota sommitale +2,5 m. sul medio mare (altezza sulla spiaggia circa
1-1,5 m), pendenza del lato mare non inferiore a 1 su 4; pendenza del lato terra non inferiore a 1 su 2;
l’argine sarà ubicato in posizione arretrata, possibilmente al disopra della linea delle mareggiate ordinarie.
Per il ripascimento primaverile si farà riferimento alla morfologia della spiaggia riscontrata dai rilievi all'avvio
dei lavori; in generale si prevede l'innalzamento della spiaggia emersa fino a quota +2,5 m sul l.m.m. e una
pendenza non inferiore a 1 su 20.
Non essendo prevedibile con certezza la morfologia delle spiagge all'avvio dei lavori, in particolare per la
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seconda fase dell'intervento, i tratti sui quali intervenire e le quantità di scavo e di deposito saranno indicati,
a seguito di rilievi plano-altimetrici, negli atti di consegna e di ripresa dei lavori.
1.3.1
Tempi di realizzazione
La durata dei lavori è fissata in 120 gg. naturali consecutivi, al netto delle eventuali sospensioni.
1.3.2
Misure operative e prescrizioni per la fase esecutiva
Oltre alle normali e migliori pratiche di gestione e sicurezza dei cantieri, sono definite le seguenti prescrizioni:
1. Devono essere adottate tutte le precauzioni e misure necessarie al fine di minimizzare i rischi
connessi alla fase di cantiere e di esercizio, in particolare per prevenire versamenti accidentali (da
macchinari, automezzi e gruppi elettrogeni) di sostanze inquinanti.
2. Al fine di mitigare gli effetti di eventuali eventi accidentali con sversamenti in mare di sostanze
inquinanti quali oli o combustibili, i mezzi d’opera dovranno essere dotati di strumenti per operazioni
di pronto intervento atte a contenere gli eventuali sversamenti (barriere galleggianti, materiale
assorbente, ecc.).
3. E’ necessario che gli interventi vengano realizzati al di fuori del periodo della balneazione e della
nidificazione (periodo aprile-agosto).
4. Tutti i rifiuti prodotti in fase di cantiere devono essere recuperati e smaltiti in modo idoneo e secondo
la normativa vigente.
5. Al fine di tutelare le aree di pregio naturalistiche che caratterizzano alcuni tratti di spiaggia oggetto di
ripascimento e le zone limitrofe, in fase esecutiva si dovranno garantire tutti gli accorgimenti atti a
non alterare le caratteristiche e minimizzare il disturbo; in particolare dovranno essere evitati in tali
aree il deposito temporaneo di attrezzature, lo scarico di sostanze inquinanti o rifiuti di qualunque
genere.
6. I lavori di ripascimento dovranno essere organizzati, nel tempo e nello spazio, in modo da non
arrecare disturbo alla fauna, programmando i lavori al di fuori del periodo più critico della
riproduzione e nidificazione (aprile – agosto); la possibilità di derogare alla data del 20 febbraio, al
fine di consentire la conclusione dei lavori in tempi brevi ed utili agli obiettivi di difesa del territorio,
dovrà essere assoggetta a richiesta di autorizzazione presso gli Enti competenti (Corpo Forestale
dello Stato e Ente di Gestione dei Parchi e della Biodiversità – Delta del Po).
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VINCOLI AMBIENTALI, PROCEDURE E AUTORIZZAZIONI
2.1
VINCOLI AMBIENTALI CHE INTERESSANO LE AREE DI INTERVENTO
2.1.1
Aree protette e siti Rete Natura 2000
Le aree di intervento, ed in particolare alcuni tratti delle spiagge in cui è previsto il ripascimento in località
Lido di Spina ricadono all’interno del perimetro di siti della Rete Natura 2000, specificatamente (si veda
elaborato 05-Planimetria generale):
-
SIC/ZPS IT4060003 “Vene di Bellocchio, Sacca di Bellocchio, foce del fiume Reno, Pineta di
Bellocchio” per il tratto di ripascimento di Lido di Spina;
La competenza gestionale dell'area SIC/ZPS (in quanto ricadenti in area del Parco Regionale Delta del Po) è
dell'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità -Delta del Po.
L’intervento interessa, altresì, anche ambiti del territorio del Parco Regionale del Delta del Po, precisamente:
-
Tratto di ripascimento a Lido di Spina sud, ricadente in zona RNS (Riserva Naturale dello
Stato) del Piano di Stazione Valli di Comacchio.
La competenza gestionale per le aree del Parco Regionale del Delta del Po è dell'Ente di gestione per i
Parchi e la Biodiversità -Delta del Po), mentre per le RNS è in capo al Corpo forestale dello Stato (Ufficio
Territoriale per la Biodiversità di Punta Marina).
2.1.2
Vincolo paesaggistico
L’area di intervento interessa il territorio costiero e zone protette (Parco Regionale Delta del Po) e come tale
è oggetto delle tutele previste dall’art. 142 del D.Lgs. 22/01/2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del
paesaggio”. La competenza del vincolo paesaggistico è in capo ai Comuni (Comacchio), in collaborazione
con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.
2.1.3
Poligono militare Echo 346 “Foce Reno”
L’area di ripascimento di Lido di Spina sud è prossima al poligono di tiro militare ECHO 346 “Foce Reno”.
L’attività di addestramento che si svolge in tale aree prevede l’individuazione di aree per le quali sono
interdetti l’ancoraggio e la pesca. Non sussistono vincoli ostativi l’intervento in progetto. In occasione delle
giornate di addestramento, la capitaneria di porto comunica ai naviganti gli orari di interdizione alla
navigazione.
2.2
2.2.1
PROCEDURE AUTORIZZATIVE NECESSARIE
Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Il progetto attuale costituisce manutenzione ordinaria di un intervento precedente già assoggettato a VIA
conclusasi positivamente, e ne adotta le medesime modalità operative; pertanto la procedura di VIA non
si rende necessaria.
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2.2.2
Procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA)
Per quanto concerne la localizzazione dell’area di ripascimento in zona SIC/ZPS, si richiama la Delibera
G.R. 1191/2007 “Approvazione direttiva contenente i criteri di indirizzo per l'individuazione la conservazione
la gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS nonché le linee guida per l'effettuazione della valutazione
di incidenza ai sensi dell'art. 2 comma 2 della L.R. n. 7/04”, che specifica la necessità di procedere alla
Valutazione di Incidenza Ambientale anche per gli interventi di Difesa del suolo e della costa ricadenti in
ambiti Rete Natura 2000.
Con D.G. RER n. 667/2009 è stato approvato il "Disciplinare tecnico per la manutenzione ordinaria dei corsi
d'acqua naturali ed artificiali e delle opere di difesa della costa nei Siti della Rete Natura 2000”; tale
disciplinare fissa i criteri dimensionali, le modalità realizzative, la durata dei cantieri ed i tempi di
realizzazione per gli interventi di difesa del suolo e della costa che, se rispettati, determinano la non
necessità di svolgere la procedura di Valutazione di Incidenza ancorché gli interventi ricadano all’interno dei
siti della Rete Natura 2000.
Il progetto in esame risulta coerente e in linea con quanto definito nella succitata Delibera
rispettando i criteri sopra richiamati per quanto concerne modalità operative e organizzazione del
cantiere. il progetto prevede la possibilità di realizzare parte dei lavori, in funzione delle necessità,
anche nel mese di marzo, quindi nel periodo in cui è usualmente prescritto il divieto di effettuazione
lavori.
La previsione di derogare a tale usuale prescrizione è determinata dalla potenziale necessità di intervenire
con il ripristino delle difese in seguito agli effetti sulle spiagge in oggetto prodotti dagli eventi meteorici
(mareggiate) che si verificano abitualmente nella stagione invernale ma che son probabili, purtroppo, anche
nei mesi primaverili.
In caso di necessità, pertanto, si dovrà intervenire con ripascimenti e ripristino della spiaggia e degli argini di
difesa del territorio costiero almeno fino a tutto il mese di marzo, ritenendo comunque (anche sulla base
delle precedenti esperienze) di non arrecare un significativo disturbo alla fase riproduttiva dell’avifauna.
In relazione all’iter procedurale previsto dalla D.G. RER n. 1191/2007, considerata la ridotta entità delle
opere in progetto, si è ritenuto opportuno procedere con il Livello 1 – Fase di pre-valutazione, ritenendola
esaustiva per la descrizione degli effetti del progetto sulle componenti biotiche e abiotiche del SIC/ZPS
IT4060003 ““Vene di Bellocchio, Sacca di Bellocchio, foce del fiume Reno, Pineta di Bellocchio”.
Allo scopo è stato compilato l’apposito Modulo A1 (elaborato 03).
2.2.3
Nulla osta dell’Ente gestore dell’area protetta
Per la realizzazione degli interventi è necessaria l'acquisizione del nulla osta da parte dell’Ente di gestione
per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po, ai sensi della L.R. 6/2005.
Per le aree appartenente a Riserve naturali dello Stato occorrerà acquisire il parere favorevole del
competente Ufficio ministeriale del Corpo forestale dello Stato (Ufficio Territoriale per la biodiversità di Punta
Marina).
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2.2.4
Autorizzazione paesaggistica
L'intervento in progetto si configura come intervento di manutenzione di precedenti interventi e ripristino del
profilo di spiaggia precedente alle ultime gravose mareggiate pertanto, ai sensi dell’art. 149 del D.Lgs. 42/04
si ritiene che esso non necessiti di autorizzazione paesaggistica. D’altra parte, considerate le modalità di
intervento (escavo di spiaggia sommersa nell’area di prelievo e formazione di un profilo di spiaggia con
maggiore ampiezza quote più elevate nell’area di ripascimento), lo stato dei luoghi non subirà apprezzabili
modifiche da un punto di vista estetico - percettivo e più in generale paesaggistico.
2.2.5
Autorizzazione per immersione deliberata in mare
Ai sensi dell’art. 109 del D.Lgs. 152/2006 come modificato dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, è prevista
l’autorizzazione da parte dell’autorità competente, individuata nella Regione Emilia Romagna (Servizio
Difesa del Suolo e della Costa), per gli interventi di “omissis…immersione deliberata in mare da navi ovvero
aeromobili e da strutture ubicate nelle acque del mare o in ambiti ad esso contigui, quali spiagge, lagune e
stagni salmastri e terrapieni costieri, dei seguenti materiali:
a) materiali di escavo di fondali marini o salmastri o di terreni litoranei emersi.
b) ….;
c) ….”
1. L'autorizzazione all'immersione in mare dei materiali di cui al comma 1, lettera a), e' rilasciata
dall'autorità competente solo quando e' dimostrata, nell'ambito della relativa istruttoria, l'impossibilità
tecnica o economica del loro utilizzo ai fini di ripascimento o di recupero oppure del loro smaltimento
alternativo in conformità alle modalità stabilite con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio, di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, delle politiche agricole e
forestali, delle attività produttive previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da emanarsi entro centoventi giorni
dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto.
Verifica di compatibilità dei sedimenti ai fini del ripascimento
Ai fini della verifica di compatibilità dei sedimenti ai sensi del Decreto Ministero dell’Ambiente 24 gennaio
1996 “Direttive inerenti ... la movimentazione di sedimenti in ambiente marino” e delle direttive regionali in
materia, dovranno essere effettuate le necessarie analisi su campioni di sedimenti che saranno impiegati per
il ripascimento, oltre alla caratterizzazione dei siti in cui è previsto il ripascimento.
Le aree di scavo e quelle di ripascimento sono individuate nella tavola 5, in cui sono anche indicati i punti
per il prelievo dei campioni. Il piano di caratterizzazione dei materiali definisce il numero e la localizzazione
dei punti di prelievo oltre ai parametri di indagine (tabella seguente) ed è stato condiviso con il servizio
Provinciale di Ferrara dell'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale (ARPA) ed elaborato in coerenza con
la vigente normativa, con particolare riferimento a:
•
Decreto Ministeriale 24 gennaio 1996 - Direttive inerenti le attività istruttorie per il rilascio delle
autorizzazioni di cui all'art. 11 della legge 10 maggio 1976, n. 319 e successive modificazioni ed
integrazioni, relative allo scarico nelle acque del mare o in ambienti ad esso contigui, di materiali
provenienti da escavo di fondali di ambienti marini o salmastri o di terreni litoranei emersi, nonchè da
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ogni altra movimentazione di sedimenti in ambiente marino. Pubblicato sulla G.U. n. 31 del 7
febbraio 1996.
•
Manuale ICRAM-APAT 2007 “Manuale per la movimentazione di sedimenti marini”
•
Allegato 1 del Decreto 14 aprile 2009, n. 56 Regolamento recante “Criteri tecnici per il monitoraggio
dei corpi idrici e l’identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai
sensi dell’art. 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo”, pubblicato sulla G.U. n. 124 del 30
maggio 2009.
Prima dell'esecuzione dell'intervento, saranno caratterizzati i sedimenti per le aree di prelievo e di
destinazione, secondo un piano di caratterizzazione. I materiali saranno portati a ripascimento solo
in caso di parere positivo rilasciato dal competente servizio provinciale dell'Agenzia Regionale di
Protezione Ambientale (ARPA).
Piano di caratterizzazione
In ragione della continuità con cui le aree di scavo e quelle di refluimento sono state oggetto di
caratterizzazione oltre che per il fatto che, nelle aree di prelievo, le sabbie sono di recente accumulo, il piano
di caratterizzazione condiviso con ARPA è semplificato sia per il numero e profondità dei campioni da
prelevare sia per i parametri di indagine. I campioni saranno prelevati sullo strato superficiale (profondità 020 cm) della spiaggia emersa, presso le aree di scavo e di ripascimento, nei punti elencati nella seguente
tabella ed indicativamente indicati nella Tavola di progetto. Al momento del prelievo saranno registrate le
effettive coordinate dei punti di prelievo, rilevate tramite GPS.
Tabella 1. Elenco dei punti di prelievo per la caratterizzazione dei materiali presso le aree di scavo e di
ripascimento
Area di scavo
Punti prelievo
"Foce Logonovo"
SP1, SP2, SP3, SP4
Area refluimento
"Lido di Spina"
SP5
La seguente tabella riporta l'elenco dei parametri di indagine da ricercare nei singoli campioni di sedimento,
come individuati nel Piano di caratterizzazione.
Tabella 2. Elenco dei parametri di indagine e relative unità di misura, previsti dal piano di caratterizzazione
Parametri
U.M.
Metalli
Hg
mg/kg s.s.
As
mg/kg s.s.
Cd
mg/kg s.s.
Pb
mg/kg s.s.
Cr tot
mg/kg s.s.
Cu
mg/kg s.s.
Ni
mg/kg s.s.
Zn
mg/kg s.s.
Al
mg/kg s.s.
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GIUNTA REGIONALE
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Servizio Tecnico Bacino Po di Volano e della Costa
Cromo esavalente
mg/kg s.s.
Idrocarburi
Idrocarburi pesanti (C>12)
ng/g s.s.
Idrocarburi (C<=12)
ng/g s.s.
Pesticidi organoclorurati
Esaclorocicloesano alfa (HCH alfa)
µg/kg s.s.
Esaclorocicloesano beta (HCH beta)
µg/kg s.s.
Esaclorocicloesano gamma (lindano)
µg/kg s.s.
Esaclorobenzene
µg/kg s.s.
Aldrin
µg/kg s.s.
Dieldrin
µg/kg s.s.
2,4' - DDE
µg/kg s.s.
4,4' - DDE
µg/kg s.s.
2,4' - DDD
µg/kg s.s.
4,4' - DDD
µg/kg s.s.
2,4' - DDT
µg/kg s.s.
4,4' - DDT
µg/kg s.s.
IPA
Naftalene
ng/g s.s.
Acenaftilene
ng/g s.s.
Acenaftene
ng/g s.s.
Fluorene
ng/g s.s.
Fenantrene
ng/g s.s.
Antracene
ng/g s.s.
Fluorantene
ng/g s.s.
Pirene
ng/g s.s.
Crisene
ng/g s.s.
Benzo(a)antracene
ng/g s.s.
Benzo(b)+(j)fluorantene
ng/g s.s.
Benzo(k)fluorantene
ng/g s.s.
Benzo(a)pirene
ng/g s.s.
Indeno(1,2,3-cd)pirene
ng/g s.s.
Dibenzo(a,h)antracene
ng/g s.s.
Benzo(g,h,i)perilene
ng/g s.s.
Sommatoria IPA
(1)
ng/g s.s.
PCB
Sommatoria PCB
(2)
ng/g s.s.
Analisi microbiologiche
Coliformi totali
MPN/g s.s.
Coliformi fecali
MPN/g s.s.
Streptococchi fecali
MPN/g s.s.
Salmonelle
MPN/g s.s.
Clostridi Solfito-riduttori
u.f.c./g s.s.
Escherichia coli
MPN/g s.s.
(1) la sommatoria IPA fa riferimento alla tabella 3/B del D.M. 56/09; ai fini di tale sommatoria i valori delle singole sostanze inferiori al limite di
quantificazione sono considerati zero.
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(2) PCB: sommatoria dei congeneri PCB 28, PCB 52, PCB 77, PCB 81, PCB 101, PCB 118, PCB 126, PCB 128, PCB 138, PCB 153, PCB 156, PCB 169,
PCB 180, secondo la tabella 3/B del D.M. 56/09; ai fini di tale sommatoria i valori delle singole sostanze inferiori al limite di quantificazione sono considerati
zero.
2.2.6
Autorizzazione allo scavo in aree potenzialmente oggetto di presenza di ordigni
bellici
In fase di elaborazione del Progetto Esecutivo è prevista la redazione del Piano di Sicurezza e
Coordinamento ai sensi del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro - D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e finalizzato a
descrivere e valutare tutti i rischi per la salute dei lavoratori e le modalità di prevenzione per garantire la
sicurezza sul cantiere: il.
La legge 177/2012 definisce l’obiettivo di prevenire i rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni
bellici inesplosi che, con marcata frequenza, interessano cantieri temporanei o mobili dove sono previste
attività di scavo. La legge apporta alcune modifiche al D. Lgs.81/08, introducendo l’obbligo di valutazione
preventiva i dei rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi.
Le novità introdotte dalla legge 177/2012 sanciscono che:
•
la valutazione del rischio di rinvenire ordigni bellici è effettuata dal coordinatore in fase di
progettazione
•
l’attività di bonifica va effettuata da imprese con possesso di specifici requisiti tecnico professionali
esplicitati dall’art 104 comma 4-bis
•
le imprese devono essere iscritte in apposito albo istituito presso il Ministero della difesa, con uso di
idonee attrezzature e personale dotato di brevetti per l'espletamento delle attività relative alla
bonifica sistematica.
Le modifiche introdotte con la legge 177/2012 apportate al T.U. 81/2008 sono operative dalla data del 18
aprile 2013.
Per quanto riguarda i lavori in oggetto, si segnala quanto segue:
- il canale Logonovo è un canale artificiale, realizzato negli anni ’60, quindi dopo la fine della seconda guerra
mondiale;
- negli anni successivi, anche recenti, la foce del canale Logonovo è stata interessata da lavori di
escavazione;
- con comunicazione in data 28/10/1985, prot. n. 8291 del 30/10/1985 la 6^ Direzione Genio Militare di
Bologna ha dichiarato di ritenere non necessaria alcuna bonifica in corrispondenza del canale Logonovo, in
quanto di costruzione post- bellica;
Sulla base di tali considerazioni è ragionevole ritenere non sussista alcun pericolo correlato alla
presenza di ordigni bellici inesplosi, pertanto non si ritiene necessario prevedere alcuna indagine
preliminare finalizzata all’individuazione di ordigni bellici.
2.3
DISPONIBILITÀ DELLE AREE
Le aree di intervento appartengono tutte al demanio marittimo.
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Alcuni tratti del litorale interessato dall’intervento sono oggetto di concessione per lo svolgimento dell’attività
balneare, altre sono, invece, spiagge libere in cui, comunque, l’attività balneare è consentita.
Prima dell’avvio dei lavori si procederà alla richiesta di consegna delle aree da parte del Servizio Turismo e
Qualità Aree Turistiche della Regione Emilia Romagna e del comune di Comacchio , secondo le modalità
previste.
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3
CRONOPROGRAMMA
CRONOPROGRAMMA (GIORNI)
120
115
110
105
100
95
90
85
80
75
70
Sistemazione finale e
smobilizzo cantiere
65
Scavo carico trasporto e
posa in opera sabbia da foce
Logonovo a Spina sud
Sospensione dicembre-febbraio
Accantieramento e sicurezza
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Consegna lavori presunta:
12/10/2015
Ultimazione lavori presunta:
31/03/2016
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4
QUADRO ECONOMICO E IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO
4.1
PREZZI UNITARI E MISURAZIONE
I prezzi assunti a base della stima dei lavori sono stati dedotti dal vigente Elenco regionale dei prezzi per
lavori e servizi di difesa del suolo, della costa e bonifica, indagini geognostiche, rilievi topografici e
sicurezza (Deliberazione della Giunta Regionale numero 697 in data 15/06/2015).
4.2
QUADRO ECONOMICO
L’importo del progetto, risultante dalla stima dei lavori istituita sulla base del computo metrico ed
applicando a detta quantità i prezzi unitari determinati come al paragrafo precedente, ammonta
complessivamente a € 200.000,00 ed è ripartito:
LAVORI
A1
LAVORI A BASE D’APPALTO
€
133.561,40
A2
ONERI DI SICUREZZA (non soggetti a ribasso)
€
11.091,00
TOTALE LAVORI
€
144.652,40
€
20.227,60
€
2.893,05
A
SOMME A DISPOSIZIONE
B1
B2
B
INCARICO
PER
PRELIEVO,
ANALISI
E
RAPPORTO
TECNICO
SEDIMENTI AI SENSI DEL D.LGS. 152/2006 (IVA COMPRESA)
INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE ART. 92 D.LGS. 163/06 E S.M.I.
AGGIUNTO ALL'ART. 13 BIS LEGGE N. 114/2014 - (2%)
B3
ONERI DI PROGETTAZIONE ex artt. 90, 111, 112 D.Lgs. 163/06 e art.
270 DPR 207/2010
€
201,71
B4
ONERI DI VERIFICA ex artt. 90, 111, 112 D.Lgs. 163/06 e art. 270 DPR
207/2010
€
201,71
B5
IVA SUI LAVORI (TOTALE A) - (22%)
€
31.823,53
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€
55.347,60
IMPORTO COMPLESSIVO
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-
€ 200.000,00