vegetazione e fauna bioindicatori essenziali per la valutazione degli
Transcript
vegetazione e fauna bioindicatori essenziali per la valutazione degli
Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali 45° Congresso Internazionale SISV Cagliari, 22 - 24 giugno 2009 VEGETAZIONE E FAUNA BIOINDICATORI ESSENZIALI PER LA VALUTAZIONE DEGLI AGROECOSISTEMI Fabio Taffetani, Michele Rismondo Lo studio dell’agroecosistema • Agroecosistemi ‐ storicamente hanno arricchito, gestito e conservato una grande biodiversità ‐ attualmente prevalgono logiche agroindustriali (monocultura ripetuta, semplificazione ambientale, abuso di fitofarmaci e della genetica) • Conservazione biodiversità ‐ obiettivo largamente condiviso all’interno dell’UE (PAC, Countdown 2010) ‐ ma concretamente eluso sia dalla ricerca che nella sua applicazione alle politiche agro‐ ambientali • Ricerca settore agronomico ‐ ricerca indirizzata principalmente alle dinamiche produttive: ‐ miglioramento tecniche colturali per ottimizzare quantità prodotto ‐ riduzione sostanze chimiche se direttamente o indirettamente (DDT) nocive alla salute umana • Ricerca settore ambientale ‐ attenzione alla conservazione aree di maggior valore naturalistico, considerate come principali serbatoi di biodiversità ‐ completamente trascurate le ampie superfici ad intensa utilizzazione agronomica spesso già caratterizzate da un assai ridotto livello di biodiversità STUDI DELLA VEGETAZIONE IN AREE AGRICOLE RAPPRESENTATIVE Regione FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia UDINE Comune AIELLO DEL FRIULI Regione VENETO Provincia PADOVA-TREVISO Comune BADOERE, QUINTO Località PARCO DEL SILE Regione FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia GORIZIA Comune S.CANZIAN D’ISONZO Regione MARCHE Regione EMILIA ROMAGNA Provincia BOLOGNA Comune OZZANO DELL’EMILIA Località BACINO RIO CENTONARA STUDI DELLA VEGETAZIONE IN AREE AGRICOLE SPERIMENTALI Regione MARCHE Provincia ANCONA Comune FALCONARA Località ROCCA PRIORA Regione MARCHE Provincia ANCONA Comune SERRA DE’CONTI Località BACINI SPESCIASPESCIA-BOTTIGLIE Regione MARCHE Provincia MACERATA-FERMO Comune SARNANO-AMANDOLA-MONTEMONACO Località COLLE-VIDONI-ISOLA S.BIAGIO RISULTATI ANALISI DEL PAESAGGIO VEGETALE Studio integrato del paesaggio vegetale in aree sperimentali per la valutazione delle misure agro‐ambientali del PSR Marche Bacino Bottiglie (60 Ha) - Comune di Serra de’Conti – Provincia di Ancona Bacino Spescia (80 Ha) - Comune di Serra de’Conti – Provincia di Ancona SERIE DI VEGETAZIONE DEI BACINI SPESCIA E BOTTIGLIE (SERRA DE CONTI) SERIE COLLINARE EDAFOXEROFILA SU SUOLI ARENACEI DELLA ROVERELLA ROSO SEMPERVIRENTIS-QUERCO PUBESCENTIS sigmetum 1. Bosco Roso sempervirentis-Quercetum pubescentis 2. Mantello Spartio juncei-Cytisetum sessilifolii 3. Orlo forestale, aggr. a Bromus erectus e Osyris alba 4. Infestanti dei cereali Biforo testiculatae-Adonidetum commensali girasole Linario spuriae-Stachyetum annuae cupanianae; SERIE COLLINARE CLIMACICA SU SUOLI ARENACEI DEL CERRO LONICERO XYLOSTEI-QUERCO CERRIDIS sigmetum 1. Bosco Lonicero xylostei-Quercetum cerridis 2. Mantello Corno sanguineae-Ligustretum vulgaris 3. Orlo Centaureo neapolitanae-Galietum albi 4. Prateria Centaureo bracteatae-Brometum erecti 5. Megaforbie nitrofile Pulicario dysentericae-Galietum albi 6. Infestanti del vigneto, aggr. a Cynodon dactylon e Convolvulus arvensis 7. Infestanti dei cereali Biforo testiculatae-Adonidetum commensali barbabietola Linario spuriae-Stachyetum annuae cupanianae; SERIE DI VEGETAZIONE DEI BACINI SPESCIA E BOTTIGLIE (SERRA DE CONTI) SERIE COLLINARE CLIMACICA SU SUOLI MARNOSI DEL CARPINO NERO ASPARAGO ACUTIFOLII-OSTRYO CARPINIFOLIAE sigmetum 1. Bosco Asparago acutifolii-Ostryetum carpinifoliae 2. Vegetazione erbacea di margine aggr. a Agropyron repens 3. Megaforbie nitrofile, aggr.a Ballota nigra 4. Infestanti del vigneto aggr. a Cynodon dactylon e Convolvulus arvensis 5. Infestanti dei cereali Biforo-testiculatae-Adonidetum cupanianae; commensali del girasole e della barbabietola Linario spuriae-Stachyetum annuae SERIE COLLINARE EDAFOIGROFILA SU SUOLI MARNOSI DELL’OLMO SYMPHYTO BULBOSI-ULMO MINORIS sigmetum 6. Bosco Symphyto bulbosi-Ulmetum minoris 7. Mantello Corno-Ligustretum ed arbusteto Clematido-Rubetum ulmifolii 8. Commensali del vigneto, aggr. a Cynodon dactylon e Convolvulus arvensis 9. Commensali dei cereali Biforo testiculatae-Adonidetum cupanianae CARTA DEL PAESAGGIO DEL BACINO BOTTIGLIE (SERRA DEI CONTI) CARTA DEL PAESAGGIO DEL BACINO SPESCIA (SERRA DEI CONTI) MODELLO AGROECOSISTEMA Sistema di bioindicatori per il monitoraggio integrato degli ecosistemi rurali indicatori essenziali, semplici, speditivi comprensibili ed utilizzabili dai diversi ricercatori e professionisti (agronomi, zoologi, biologi, tecnici regionali, architetti, ingegneri, ecc.) MODELLIZZAZIONE AGROECOSISTEMA ELABORAZIONI GIS DATI DI BASE FOTOINTERPRETAZIONE (ortofoto digitali) GEOLOGIA, MORFOLOGIA, IDROLOGIA, CLIMA, BIOCLIMA, FLORA… SPAZIALIZZAZIONE DELLE COMPONENTI BIOLOGICHE E FISICHE DEL TERRITORIO ANALISI VEGETAZIONALE ANALIS FLORISTICA E RILEVAMENTO DELLA VEGETAZIONE PRODOTTI CARTOGRAFICI CARTE FISICHE (geologia -suoli - geomorf.zonaz. climat.) CARTE TEMATICHE FAUNISTICHE CARTA DELLA VEGETAZIONE CARTA DEGLI INDICI FAUNISTICI ANALISI FITOSOCIOLOGICA (associazioni vegetali) ANALISI SINFITOSOCIOLOGICA (serie di vegetazione) CARTA DELLE SERIE DI VEGETAZ. CARTA DEGLI INDICI VEGETAZIONALI ANALISI FAUNISTICA TRAPPOLAGGIO (carabidi-micromammiferi) ANALISI DEI DATI (riconoscimento,analisi genetica di popolazione) INDICATORI FAUNISTICI (impatto lavorazioni agricole, frammentazione) MODELLO BIOINDICATORI AGROECOSISTEMA CARTA DELLE UNITÀ DI PAESAGGIO. ANALISI GEOSINFITOSOCIOLOGICA (geoserie di vegetazione) DATABASE FLORA DATABASE AUTOECOLOGIA DELLA VEGETAZIONE QUADRO SINTASSONOMICO DATABASE SINATSSONOMIA DATABASE FLORA E VEGETAZIONE classi sintassonomiche forme biologiche tipi corologici valore evolutivo delle classi INDICI SINTETICI •Indice di Maturità (M) •Indice di Igrofilia (H) •Indice di Xerofilia (X) •Indice di Alofilia (A) •Indice di Biodiversità •Indice degli Adattamenti •Indice della Corologia SISTEMA DI BIOINDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL’AGROECOSISTEMA Esalta il valore descrittivo delle specie e delle cenosi erbacee (7 dei 9 livelli di maturità sono costituiti da classi di vegetazione erbacea) TRIFOLIO-GERANIETEA FESTUCO-BROMETEA Cenosi di specie erbacee perenni legate agli ambienti ecotonali di margine forestale Orlo forestale Asparago acutifolii-Osyridetum albae bosco Cenosi di specie erbacee perenni legate agli ambienti saltuariamente sottoposti a pascolo o sfalcio Prateria a forasacco Centaureo bracteataeBrometum erecti mantello maturità orlo STELLARIETEA ARTEMISIETEA Cenosi di specie erbecee annuali legate agli ambienti annualmente rinnovati Cenosi di specie erbacee perenni invasive legate agli ambienti antropizzati ricchi di nutrienti Margine di megaforbie nitrofile aggr. a Avena sativa Commensali dei vigneti aggr. a Diplotaxis erucoides prateria nitrofile frutteti disturbo Commensali dei campi di cereali Biforo testiculataeAdonidetum cupanianae commensali SISTEMA DI BIOINDICATORI DEGLI AGROECOSISTEMI ANALISI QUALITATIVE 9 Rilevamento del paesaggio vegetale anche in aree ad elevata artificializzazione 9 Inquadramento nel sistema gerarchico del paesaggio alle diverse scale 9 Suddivisione del territorio in aree omogenee (potenzialità, stato di conservazione, ecc.) ANALISI QUANTITATIVE DATABASE DELLA VEGETAZIONE 9Costituzione di un database (condivisibile ed aggiornabile), attribuzione di ogni taxon ad una classe di vegetazione basato sulla INDICI SINTETICI 9 Attribuzione numerica di un valore di maturità alle diverse classi di vegetazione 9 Evidenziazione eventuale presenza di fattori limitanti (igrofilia, xerofilia, alofilia) 9 Misurazione della tendenza alla strutturazione/ringiovanimento su base ecologica 9 Misura della banalizzazione e della resilienza floristica su base corologica 9 Ricchezza floristica (biodiversità specifica), n° specie per unità di superficie ANALISI CARTOGRAFICA SU GIS 9Base cartografica GIS unità di vegetazione – unità di paesaggio 9Spazializzazione cartografica degli indici del sistema 9Possibilità applicazione a diversa scala (rilievo → cenosi → serie → paesaggio) INDICI SINTETICI CONTENUTI NEL SISTEMA Indice di Maturità (IM) Grado di maturità della cenosi vegetale in relazione al grado di disturbo antropico Indici di Xerofilia (IX), Igrofilia (IH) e Alofilia (IA) Presenza di specie adattate ad ambienti condizionati da fattori limitanti nel terreno Indice di Biodiversità floristica (sp/mq) Abbondanza relativa delle specie per unità di superficie nelle diverse cenosi vegetali Indice degli adattamenti ecologici (forme biologiche) Misura le modalità di sopravvivenza della singola specie per superare la stagione avversa. Confrontando il rapporto tra specie annuali e perenni esprime la tendenza pioniera e il grado di disturbo delle formazioni erbacee. Indice delle influenze biogeografiche (tipi corologici) Indica il grado di banalizzazione delle cenosi vegetali in relazione alle pratiche agronomiche attraverso la presenza di endemiche e del rapporto tra neofite (specie avventizie) e archeofite APPLICAZIONE DEL MODELLO Alcuni esempi di misurazione dei bioindicatori sintetici su base floristica e vegetazionale negli agroecosistemi dei bacini di Bottiglie e Spescia 12 6 10 5 8 4 MATURITÀ (IM) 6 3 BIODIVERSITÀ (sp/mq) 4 2 2 1 0 0 ESEMPI DI INDICI SINTETICI SERRA DE’ CONTI – Bacino Bottiglie Serie del cerro 1 - Bosco di cerro 2 – Mantello 3 – Orlo forestale 4 – Prateria a Bromus erectus 5 – Megaforbie nitrofile 6 – Commensali vigneto 7 – Commensali cereali FORME BIOLOGICHE • Arboree (fanerofite) • Arbustive (nanofanerofite) Specie perenni • Piante con bulbi, rizomi e tuberi (geofite) • Erbacee (emicriptofite) Specie annuali • Erbacee (terofite) 1 2 3 4 5 IM 1 2 3 6 7 sp/mq 4 5 6 7 ANALISI COMPARATIVA DELLE AREE DI STUDIO Bottiglie 9 Elevata parcellizzazione 9 Diversificazione colturale 9 Agricoltura biologica (Mis.F2) 9 Elevata complessità strutturale del sistema Spescia 9 Macro-parcellizzazione 9 Ridotta diversificazione colturale 9 Agricoltura convenzionale (diserbo Uso del suolo ‐ Bottiglie 22% sup.coltivate aree semi‐naturali 78% Uso del suolo ‐ Spescia 5% sup.coltivate su colture e margini) 9 Semplificazione sistema strutturale aree semi‐naturali del Rocca Priora 9 Massimo sfruttamento delle superfici coltivabili (per ogni 95% Uso del suolo ‐ Rocca Priora 11% appezzamento) 9 Ridotta diversificazione colturale 9 Basso impatto (Mis.F1) 9 Presenza di terreni a riposo (2007) sup.coltivate aree semi‐naturali 89% CONFRONTO Indice di Maturità IM CARTA INDICE MATURITA’ VALORI STRUTTURA VEGETAZIONE MATURITA' 9 BOSCHI Boschi climacici ARBUSTETI e PREBOSCHI 8 Mantelli forestali, arbusteti e garighe 7 APERTURA O PREPARAZIONE AL BOSCO Orli e aperture forestali di erbacee perenni RUDERALI ED ORLI NITRIFICATI 6 Erbacee perenni ruderali, nitrofile e mesofile 5 4 3 2 1 0 PRATERIE MATURE Pascoli e prati‐pascoli di erbacee perenni PRATERIE REGOLARMENTE SFALCIATE Prati e margini erbosi perenni soggetti a sfalcio FASE A MEGAFORBIE Margini erbosi di ruderali nitrofile perenni COLONIZZAZIONE PIONIERA Praterie e calpestii di erbacee annuali SPONTANEE DEI COLTIVI Vegetazione commensale dei coltivi SOLO PIANTE COLTIVATE Specie coltivate e/o esotiche INDICATORI FAUNISTICI Coleotteri Carabidi (per integrare la misurazione degli impatti di pratiche agronomiche non misurati o misurabili dalle piante) Micromammiferi (per la valutazione del livello di isolamento e del grado di frammentazione della rete ecologica) I Carabidi come biondicatori sono utilizzati come efficaci indicatori ambientali, sia in condizioni di elevata naturalità, che in aree antropizzate (Brandmayr & Pizzolotto, 1994; Brandmayr et al., 2002; Rainio & Niemelä, 2003) grazie a molte caratteristiche vantaggiose • • • • • • • • Presentano una larga diffusione in quasi tutti gli ambienti Si distribuiscono secondo chiare preferenze di habitat Vivono prevalentemente entro i primi centimetri di spessore del suolo e hanno una limitata capacità di dispersione (tendenza alla riduzione della funzione alare) Producono (salvo rare eccezioni) una generazione all’anno e per di più anche differenziata nel periodo stagionale Rappresentano un elemento importante nella rete alimentare (sono predatori di piccoli invertebrati e fanno parte della dieta di anfibi, rettili, uccelli e piccoli mammiferi) Facilità di campionamento (trappole a caduta) con dati di tipo quantitativo su presenza e frequenza delle specie Sono facilmente manipolabili (grazie alla durezza dell’esoscheletro) nella fase di determinazione Sono un gruppo di artropodi ben conosciuto dal punto di vista tassonomico, biogeografico, biologico e autoecologico CATEGORIE TROFICHE Zoofagi Predatori olfattivo-tattili di numerose popolazioni (afidi, formiche, lumache, lombrichi) Presenti soprattutto in ambienti forestali Predatori visivi: presenti su suoli nudi o con vegetazione arbustiva o erbacea poco densa Es. Leistus fulvibarbis Fitofagi (spermofagi eslcusivi) Alimentazione a base di semi di piante erbacee, come graminacee, crucifere e ombrellifere Presenti soprattutto in habitat dominati dalle erbe, come pascoli, praterie, margini erbosi Es. Ophonus azureus Zoo-fitofagi (zoo-spermofagi) Specie opportuniste particolarmente abbondanti e presenti in popolazioni numerose nei coltivi e nelle aree antropizzate. Es. Pseudophonus rufipes Totale bacini Categorie trofiche 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Bottiglie Spescia Zoofagi Symphyto bulbosi-Ulmetum minoris 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Bottiglie Spescia Zoofagi Fitofagi Zoo-Fitofagi Fitofagi Zoo-Fitofagi CATEGORIE RIPRODUTTIVE Riproduttori autunnali Specie che svernano allo stadio larvale, predominanti nei siti più naturali o poco alterati, che corrispondono soprattutto ai boschi e in seconda misura alle praterie stabili. Es. Carabus violaceus Riproduttori bimodali Specie in cui lo svernamento può avvenire sia allo stadio larvale sia a quello adulto. Es. Abax parallelepipedus Riproduttori primaverili Specie che svernano allo stadio adulto, predominanti nei siti più disturbati che corrispondono soprattutto agli ambienti ruderali ed antropizzati. Es. Brachinus crepitans Totale bacini Categorie riproduttive 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Bottiglie Spescia Autunnali Centaureo bracteatae-Brometum erecti 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Bottiglie Spescia Autunnali Bimodali Primaverili Bimodali Primaverili CONFORMAZIONE ALARE E’ noto che le ali metatoraciche dei Carabidi tendono a rudimentarsi se l’ambiente è stabile e poco soggetto a cambiamenti nel tempo, mentre gli individui più adatti al volo sono quelli che migrano con maggiore facilità (Brandmayr & Pizzolotto, 1994) Brachitteri Specie con ali metatoraciche di lunghezza inferiore a quella delle elitre, incapaci di volare, sono presenti soprattutto in ambienti stabili e scarsamente alterati. Es. Carabus coriaceus Macrotteri Specie con ali metatoraciche di lunghezza superiore a quella delle elitre, in grado di volare, sono presenti soprattutto in ambienti degradati ed antropizzati. Es. Poecilus cupreus Conformazione alare Totale bacini 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Bottiglie Spescia Brachitteri Agropyro-Dactyletum 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Bottiglie Spescia Brachitteri Macrotteri Macrotteri I Micromammiferi come bioindicatori Valutazione grado di frammentazione e di complessità strutturale del territorio a scala di dettaglio. Grazie alla loro territorialità, alle abitudini alimentari e alla limitata possibilità di spostamento, evidenziano la presenza di corridoi ecologici misurabili attraverso l’intensità degli scambi genetici tra popolamenti. Metodi di indagine: 9 Censimento faunistico attraverso l’analisi del contenuto delle borre di barbagianni (Tyto alba Scopoli). 9 Trappolaggio diretto per lo studio di alcune popolazioni (densità, sex ratio, ripartizione in classi di età, stato riproduttivo). 9 Analisi della struttura genomica tramite marcatori citologici e molecolari Barbagianni (Tyto alba Scopoli) Arvicola rossastra (Clethrionomis glareolus) Paesaggi agricoli Aspetto paesaggistico ingannevole Funzionalità idrogeologica compromessa Fenomeni diffusi di erosione Proposte di integrazioni sulla Condizionalità DISERBO Sfalcio e diserbo sono pratiche agronomiche del tutto differenziate e in nessun caso alternative: 1. lo sfalcio permette la maturazione e favorisce l’adattamento ecologico delle cenosi erbacee alle condizioni pedo-climatiche; 2. le varie forme di diserbo chimico determinano il completo azzeramento dello stesso processo di maturazione; 3. processo di maturazione per il quale sono necessarie diverse decine di anni. Divieto di eseguire qualsiasi forma di diserbo nelle aree non produttive. L’utilizzo di erbicidi di fatto determina • diminuzione della complessità del sistema cancellando le tipologie mature di vegetazione erbacea; • ritorno dei margini erbosi all’inizio della propria condizione dinamica; • invasione di specie ruderali, ancora più aggressive per le stesse aree coltivate confinanti che si vorrebbero proteggere; • rischio di erosione e smottamenti per il denudamento del terreno, la scarsa copertura e radicazione delle cenosi ruderali; • perdita della biodiversità (floristica e faunistica) locale; • limitazione della capacità di rispristino delle cenosi erbacee e di riequilibrio delle catene alimentari; • esposizione alla proliferazione di zoocenosi dannose. A VOLTE UN’IMMAGINE PUO’ ESSERE PIU’ EFFICACE DI TANTE PAROLE! GRAZIE PER L’ATTENZIONE