Rinnovato il CCNL Industria Alimentare,CCNL
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Rinnovato il CCNL Industria Alimentare,CCNL
Rinnovato il CCNL Industria Alimentare Rinnovato il CCNL Industria Alimentare CROGI: VINCE IL CONTRATTO VINCONO I DIRITTI ====>>>leggi la sintesi Aumento salariale di 105 euro, Rls di sito, congedo retribuito di sei mesi per donne vittime di violenza “Oggi, dopo una lunga trattativa, abbiamo rinnovato il Contratto dell’industria alimentare, che interessa oltre 400mila lavoratori. È stato un rinnovo segnato dall’inclusivita’ e che recepisce lo spirito e le linee contenute nella proposta di nuovo modello contrattuale avanzata nelle scorse settimane da Cgil, Cisl e Uil”. Lo dichiara Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil nazionale. “Un aumento salariale di 105 euro mensili; Rls di sito per assicurare stessi diritti in termini di sicurezza sul luogo di lavoro; inclusione dei lavoratori stagionali storici nei processi di stabilizzazione; importanza della contrattazione di secondo livello; creazione di un fondo per chi è stato licenziato e per le trasformazioni volontarie in part time, creando una sorta di ponte generazionale in grado di produrre vera e reale occupazione; congedo retribuito per le donne vittime di violenza da tre a sei mesi, raddoppiando quindi quanto previsto dal dlgs 80/2015. Infine il contratto decorre dal 01.12.2015 al 30.11.2019. Questi sono alcuni punti qualificanti di un rinnovo contrattuale con il quale, grazie allo straordinario coinvolgimento e partecipazione di tutti i lavoratori, abbiamo dato una risposta concreta rispetto al valore del contratto nazionale di lavoro, che tanti avrebbero voluto cancellare e che invece si conferma strumento di tutela e difesa dei diritti normativi e salariali di lavoratori e lavoratrici. Abbiamo rinnovato il contratto guardando al futuro, alla partecipazione e alla professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici che con il loro contributo fanno grande un settore come quello dell’industria alimentare, volano per l’economia del Paese e fiore all’occhiello del nostro Made in Italy”. CCNL Alimentare: riaperto il tavolo, sospeso lo sciopero del 29 Si riapre, a partire dal 2 febbraio, il tavolo per il rinnovo del CCNL Industria Alimentare. Un risultato importante ottenuto grazie alla grande capacità di mobilitazione messa in atto in questi giorni da Fai, Flai, Uila e grazie alla straordinaria partecipazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore. Nel ritenere un valore avere riconquistato il tavolo negoziale per una trattativa ad oltranza, Fai, Flai e Uila hanno deciso di sospendere le iniziative programmate, a partire dallo sciopero del 29. DICHIARAZIONE DI STEFANIA CROGI Crogi: “Un risultato importante raggiunto grazie alla lotta e alla determinazione di tutti i lavoratori” “Le iniziative messe in campo con il blocco degli straordinari e della flessibilità e la straordinaria riuscita delle quattro ore di sciopero hanno colto un primo importante risultato, cioè la riapertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto”. Lo comunica in una nota Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil. “Si tratta di un risultato raggiunto grazie alla lotta e alla determinazione di tutti i lavoratori che, unitariamente, si sono mobilitati per il rinnovo del contratto. Il 2 febbraio è stata convocata la delegazione trattante con l’impegno che il confronto proseguirà ad oltranza. È chiaro che ora la fase più difficile sarà quella di ottenere risposte soddisfacenti rispetto ai contenuti della Piattaforma presentata, in particolare in merito a salario, diritti e tutele per tutti i lavoratori e il principio dell’inclusività per chi presta a vario titolo attività lavorativa in un medesimo sito produttivo Primi scioperi a sostegno del rinnovo del contratto industria alimentare Primi scioperi a sostegno del rinnovo del contratto industria alimentare: forte e decisa l’adesione e la partecipazione degli oltre 68.000 lavoratori della nostra Regione Partita da alcuni giorni la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’industria alimentare privata, proclamata dalle segreterie nazionali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL, a sostegno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 30 novembre 2015 e che coinvolge oltre 400.000 lavoratori sul territorio nazionale e, in Emilia Romagna, oltre 68.000. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno giudicato insoddisfacenti le risposte fornite da Federalimentare sul tema del salario e su alcune richieste contenute in piattaforma relative a istituti fondamentali del contratto. Fai, Flai e Uila hanno giudicato, in particolare, inaccettabile la pretesa di Federalimentare di voler concludere un accordo basato esclusivamente sulla penalizzazione complessiva delle retribuzioni, prevedendo nessun aumento economico nel 2016, mentre, dal 2017, un aumento di 7 euro al mese! Nel contempo, Federalimentare ha chiesto come contropartita il blocco degli scatti di anzianità e l’eliminazione dei premi di produzione congelati. Federalimentare ha anche rivendicato l’innalzamento delle ore di flessibilità contrattuale, l’aumento del periodo di calcolo della durata media settimanale della prestazione lavorativa, compreso lo straordinario, prevendo così uno scenario in cui si disarticolava completamente l’orario di lavoro settimanale. Nessuna disponibilità a trattare su alcuni importanti temi come quello degli appalti, per garantire un minimo di diritti e tutele ai lavoratori coinvolti. Nessuna disponibilità per armonizzare le procedure dei licenziamenti collettivi o per mantenere le norme contrattuali che regolano i licenziamenti individuali. Una rottura pesante, in controtendenza rispetto alla tradizione di rinnovi contrattuali che questa categoria può vantare nelle sua storia di relazioni sindacali. Una rottura che si è consumata dopo 14 incontri tecnici e 2 plenarie. Vista l’impossibilità di trovare una soluzione che potesse conciliare le parti, nella notte dell’11 gennaio 2016, la delegazione trattante e le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila, hanno dichiarato lo stato di agitazione con un pacchetto di 12 ore di sciopero: 4 a livello aziendale, articolate, da svolgersi entro il 22 gennaio, mentre le altre 8 ore per il 29 gennaio. Le prime aziende che hanno scioperato nel territorio regionale evidenziano altissime percentuali di adesione, fra queste: Barilla, Parmalat, Nestlè, Felinese, Alcisa, Cannamela, Ferrarini in cui si sono fermate le produzioni; nei vari stabilimenti di Grandi Salumifici Italiani presenti nel territorio regionale l’astensione dal lavoro va, mediamente, oltre il 90%; stessa percentuale anche alla Felsineo e Boschi. Dati che evidenziano l’altissima attenzione e preoccupazione dei lavoratori, i quali non comprendono la rigidità e la provocazione di Federalimentare e che vogliono conquistare un contratto dignitoso e coerente con la storia contrattuale di questa categoria e che redistribuisca un po’ della ricchezza che questo settore ha creato anche in questi anni di crisi. CCNL ALIMENTARE: interrotte le trattative, ecco le motivazioni, parte la LOTTA I NO DI FEDERALIMENTARE ALLA NOSTRA PIATTAFORMA: L’applicazione del CCNL dell’industria alimentare a tutti i lavoratori utilizzati lungo la stessa filiera produttiva La garanzia di continuità occupazionale in caso di cambio di appalto Il riconoscimento della “comunità di sito” L’armonizzazione delle procedure dei licenziamenti collettivi con l’applicazione della legge 223/91 per tutti i lavoratori, (prima e dopo il Jobs act) Il mantenimento delle norme contrattuali che regolano i licenziamenti individuali LE RICHIESTE DI FEDERALIMENTARE : Possibilità di spalmare solo una parte degli aumenti retributivi sui minimi tabellari e la necessità di non prevedere aumenti per il 2016 Eliminazione degli scatti di anzianità e del premio di produzione congelato Alzamento delle ore di flessibilità contrattuale Aumento del periodo di calcolo della durata media settimanale della prestazione lavorativa Contrattazione di secondo livello ad invarianza di costi Fai-Flai-Uila PROCLAMANO L’immediato blocco degli straordinari e di tutte le flessibilità contrattuali La programmazione di un fitto calendario di assemblee in tutti i luoghi di lavoro Un pacchetto di 4 ore di sciopero articolato a livello aziendale entro il 22 gennaio 8 ore di sciopero nazionale di tutto il settore dell’industria alimentare per venerdì 29 gennaio scarica il volantino! E partecipa alla LOTTA!!!