UTB comunicato unitario 19-10-11
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UTB comunicato unitario 19-10-11
Comunicato sindacale unitario Apprendiamo che il sindacato autonomo Fe.Si.Fo Safecops Cisal sta contattando i lavoratori forestali dell’UTB, prospettandogli un prossimo passaggio a ruolo. Attualmente questi lavoratori hanno un rapporto di lavoro di tipo privatistico. Al riguardo vogliamo precisare quanto segue: • Questo sindacato autonomo rappresenta solo la categoria dei lavoratori pubblici non quelli privati e, non essendo firmatario del CCNL forestali e del Protocollo Aggiuntivo, non ha alcun titolo a rappresentare gli operai forestali dell’UTB; • Le deleghe che eventualmente i lavoratori firmeranno, per stessa ammissione del Safecops (che le fa sottoscrivere senza data e a solo scopo di conteggio), non hanno nessun valore e l’Amministrazione del CFS non può prenderle in considerazione; • Dicono di aver bisogno di 800 adesioni per proporre il passaggio a ruolo. Ricordiamo che il passaggio a ruolo è un argomento su cui Fai, Flai e Uila sono d’accordo, e al riguardo il CFS non ha mai espresso parere contrario. Conseguentemente non occorrono firme di nessun tipo per ottenere questo risultato. Il passaggio a ruolo degli OTI dell’UTB non è avvenuto in quanto subordinato a modifiche di legge (L. 124/1985) e alla possibilità dell’ampliamento della pianta organica del personale dello Stato col conseguente reperimento delle risorse. Ribadiamo che Fai, Flai e Uila non sono state mai contrarie ad un eventuale passaggio a ruolo, e da sempre sono in contatto con i colleghi del sindacato Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego al fine di poter cogliere tutte le opportunità che si possano presentare per il passaggio a ruolo. Anche nell’ultima riunione di Commissione (15 giorni fa) ci è stato ribadito che concretamente su tale questione non è stato fatto nessun passo avanti e che non ci sono novità (ricordate il tavolo istituito dall’ex Capo di gabinetto del Ministro, Dott. Ambrosio, riunitosi solo 2 volte e di cui non si sa più niente ?). A noi piace stare con i piedi per terra essendo consapevoli delle difficoltà esistenti per concretizzare questa aspirazione dei lavoratori, soprattutto in un momento di crisi economica in cui il pubblico impiego sta, forse, pagando più di altri (blocco dei contratti, differimento del TFR). Oltretutto è dovere delle scriventi Organizzazioni Sindacali, a tutti i livelli, tutelare quotidianamente i lavoratori forestali UTB e cercare di risolvere l’ormai annosa questione del rinnovo del Protocollo Aggiuntivo, senza fermarsi in attesa di un ipotetico passaggio a ruolo. Quando decidemmo, tre anni fa di percorrere la strada della stabilizzazione ( senza che i lavoratori dovessero affrontare le prove di un concorso pubblico), era perché avevamo avuto contatti con la Funzione Pubblica, la quale aveva escluso tassativamente la possibilità di inserire in pianta organica la bellezza di 1800 lavoratori. Oggi con i pesanti tagli che il governo sta imponendo a tutta l’amministrazione pubblica (per il solo Ministero dell’Agricoltura si parla di circa 170 milioni di euro), è ancora meno probabile che si reperiscano le risorse per poter passare a ruolo gli attuali 1450 lavoratori forestali dell’UTB. Ci fermiamo qui, ma altro ancora si potrebbe dire, invitando tutti i lavoratori a non farsi prendere in giro, sapendo quali difficoltà abbiamo per rinnovare il Protocollo Aggiuntivo o a garantire i diritti contrattuali (vedi indennità chilometriche, indennità ricovero mensa, ecc.) e sapendo che il Ministero dell’Agricoltura, e quindi per una parte anche il CFS, subirà per l’anno 2012 un taglio di circa 170 milioni di euro. FAI CISL NAZIONALE FLAI CGIL NAZIONALE UILA UIL NAZIONALE