il mercato del legname ha ripreso quota
Transcript
il mercato del legname ha ripreso quota
foreste/legname Positivi i dati dei primi nove mesi del 2006 IL MERCATO DEL LEGNAME HA RIPRESO QUOTA La tendenza positiva del mercato iniziata nello scorso autunno continua: i prezzi sono in crescita sostenuta, le quantità sono decisamente aumentate; c’è notevole interesse per l’acquisto Francesco Dellagiacoma Dir. ufficio per il sostegno alla gestione forestale e valorizzazione della filiera foresta-legno Le vendite di legname nel periodo gennaio-settembre 2006. I dati del Servizio Foreste e Fauna sulle vendite di legname si riferiscono al periodo gennaio-agosto e riguardano sia le vendite di legname in piedi che quelle di legname allestito a strada. Si tratta di comunicazioni delle stazioni forestali che trasmettono al Servizio i dati delle vendite degli enti pubblici. Terra Trentina Nella tabella di pagina 15 sono riportati i dati relativi alle vendite con i due sistemi. 14 Dal confronto fra il 2006 e il 2005 emerge in modo evidente il netto cambiamento che è intervenuto: le quantità invendute sono scese (sotto) al livello fisiologico, lo scorso anno era il 20% del venduto, quest’anno meno del 2%. Nell’ambito del legname fatturato, in particolare nella stagione primaverile/estiva, per questioni di deperimento del materiale le quantità invendute sono in ogni caso limitate e sono solo il sintomo di uno sfasamento temporale. La variazione più forte è quella che riguarda le vendite in piedi, che è quella più elastica, proprio per il fatto che il venditore non ha la necessità di procedere comunque in tempi brevi alla cessione Questo dato dà il segno della situazione del mercato: il legname è richiesto e nel settore della trasformazione e del commercio si cerca legname, perché le previsioni per il prossimo futuro sono positive. Ormai questa tendenza è consolidata da un anno e quindi si può finalmente parlare di una inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi: l’attenzione al legno e alle sue caratteristiche ecologiche di materia prima rinnovabile e connessa positivamente al territorio sta dando un risultato positivo in termini di andamento di mercato. Oltre alla specifica immagine positiva del legno, ci sono anche un andamento in generale positivo delle materie prime e una previsione di congiuntura favorevole a livello europeo. Su questo andamento del mercato c’è anche l’effetto della costruzione di alcuni impianti di grandissime dimensioni (capaci di segare da 600.000 a 1.000.000 di m³/anno) nell’area centro europea, in particolare in Baviera e in Svizzera, che assorbono una fetta importante della produzione europea. Prosegue anche l’andamento positivo del prezzo del legname allestito: la quantità è sostanzialmente uguale a quella dello scorso anno (+4%); ma il prezzo segna un aumento del 24% da 64 a 79 e/m³. Oltre a questo il segnale importante è l’interesse all’acquisto, la partecipazione alle gare di vendita, il numero di offerte per i vari lotti. Una ulteriore analisi dell’andamento del mercato del legname allestito è possibile attraverso i dati delle gare di vendita che vengono organizzate da Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura per conto del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, nell’ambito del progetto legno. I risultati delle aste sono sollecitamente pubblicati sul sito della Camera (www. tn.camcom.it), nell’area attività promozionali, progetto legno. La tabella di pagina 16 in al- to riporta i dati delle vendite relativi al periodo gennaiosettembre 2006 e 2005 per i singoli assortimenti trattati. I dati non sono gli stessi rispetto a quelli del Servizio Foreste e Fauna, presentati nella precedente tabella, e non solo perché in questo caso è considerato anche il mese di settembre; le segnalazioni del servizio fanno riferimento solo ai lotti già allestiti, mentre in quelli delle gare CCIAA la vendita relativa a lotti non ancora allestiti ha assunto un peso importante proprio nel corso di questo ultimo anno: si tratta della vendita di quantità presunte, definite in un certo ambito di flessibilità, assortimentate secondo il sistema in uso presso il proprietario, che saranno disponibili ad un tempo dichiarato. È un sistema di vendita che ha incontrato una buona accoglienza da parte degli acquirenti e che si avvicina alla loro esigenza di avere il legname a disposizione al momento in cui deve essere lavorato. La tendenza fortemente positiva è evidente e ha interessato tutto il settore; i dati negativi del larice non sono significativi perché i dati 2005 e 2006 non sono confrontabili. Sia le quantità (+48%) che i prezzi (+26%) hanno un solido andamento positivo: il Terra Trentina del legname; se non è soddisfatto del mercato, e compatibilmente con le esigenze di bilancio, può anche aspettare tempi migliori, almeno per una parte del legname. La quantità di legname venduto in piedi nei primi 8 mesi dell’anno è stata nel 2006 superiore del 73% rispetto all’anno precedente; e il prezzo medio è aumentato di circa 40%, passando da 35 a 49 e/m³. 15 foreste/legname prezzo medio è passato da 65 a 82 e/m³. L’aumento di prezzo ha riguardato sia il legname da sega (+20%), che la travatura (+26%), che l’imballaggio (+27%), che l’assortimento unico (+30%). Un altro dato è particolarmente significativo e testimonia il forte, maggior interesse per il legno: mentre lo scorso anno la media delle offerte era di 2,1 per lotto venduto, quest’anno la media è di 6,2. Terra Trentina Nell’ultima tabella (pagina 16 in basso) i dati relativi ai singoli assortimenti sono riportati in 5 macrocategorie, per favorire una visione d’insieme del mercato: di nuovo il dato sul larice è poco significativo (1% e 4.6% delle vendite nei due anni): in questo 16 caso si ha un forte aumento di prezzo(+37%) dovuto al buon andamento della vendita di alcuni lotti di travatura. Più interessanti sono i dati dei prezzi sulle altre categorie: +20% per il legname da sega, che ha costituito circa ¼ del totale nei 2 anni e che ha registrato il numero massimo delle offerte per lotto (8,5); +33% per la travatura (circa 10%, con un aumento della quantità venduta quasi doppio della media e pari a 86%); +25% per il legname da imballaggio, che rappresenta più di 1/3 del totale; +30% per il legname non assortimentato, che costituisce ¼ del legname ceduto nei 2 anni. 2006 ho sentito il dott. Mario Giacomuzzi, amministratore delegato di Valfiemme legnami di Ziano di Fiemme, una delle segherie importanti della provincia. Giacomuzzi riferisce che si è trattato di un assestamento del mercato del legname, dovuto al fatto che si sono esaurite le quantità di legname in eccesso provenienti da eventi climatici eccezionali (schianti ripetuti in centro Europa e in Scandinavia), che ha permesso al legname e a tutti i prodotti legnosi di recuperare un prezzo che era assolutamente inadeguato. Si è trattato di un ritorno ad una situazione di mercato, attesa da un po’ di tempo. Sull’andamento del mercato del legname nel 2005 e Secondo Valfiemme, che opera soprattutto nel settore del legname da sega e da alcuni anni ha una propria produzione di semilavorati lamellari, l’aumento di prezzo è stato molto forte nel settore dell’imballaggio, mentre si è sentito meno nel settore del tondo sega di qualità, che ha sempre mantenuto un suo mercato, anche negli anni in cui complessivamente il prezzo era in calo. Una certa carenza di legname da imballo sul mercato europeo ha provocato il deciso aumento di prezzo e anche un maggior interesse per la produzione locale rispetto all’importazione di semilavorati. Sui prodotti semilavorati si è avuta una certa stabilità del segato falegnameria, che viene sempre più sostituito da pannelli lamellari, più costosi ma assolutamente stabili e di facile impiego, e un andamento positivo che è proseguito per i prodotti semilavorati, che trovano un buono sbocco nell’edilizia. Brevi Nei tre vivai gestiti dal Servizio foreste e fauna della Provincia di Trento situati al Casteller di Trento, Borgo Valsugana e Cavalese, si coltivano in pieno campo circa 1000 piante ornamentali che saranno consegnate gratuitamente ai comuni ed agli enti pubblici entro il mese di ottobre. Si tratta di piante di Sorbo, Betulla, Acacia, Frassino, Tiglio e Ciliegio che vengono estratte dal campo con il loro pane di terra. Si possono quindi mettere a dimora prima dell’inverno. Le mostre autunnali di giovane bestiame bovino iscritto ai libri genealogici gestiti dalla Federazione provinciale allevatori di Trento hanno fatto dire ai giudici valutatori che il livello qualitativo delle manze presentate nelle diverse zo- ne si è parificato: la selezione ha annullato le differenze di qualità fra il bestiame bovino giovane delle due prime zone con quello della Val di Sole, considerata da sempre zona di eccellenza. Terra Trentina In prospettiva Giacomuzzi prevede un perdurare della tendenza positiva fino alla prossima stagione invernale e una stabilizzazione dei prezzi nella primavera 2007. 17