"Braccialetto elettronico ai detenuti" Idea Alfano per le carceri affollate

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"Braccialetto elettronico ai detenuti" Idea Alfano per le carceri affollate
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RASSEGNA STAMPA | POLITICO
27/08/2008 - BRACCIALETTO ELETTRRONICO AI DETENUTI
27 agosto 2008 LA REPUBBLICA
POLITICA
Il Guardasigilli al meeting di Cl ha spiegato che la riforma sarà
"una sfida". Promette dialogo "ma a un certo punto decideremo"
"Braccialetto elettronico ai detenuti"
Idea Alfano per le carceri affollate
Il ministro ha parlato anche di lavoro e bambini nelle prigioni
"Un piano perché i bimbi non subiscano il trauma del carcere"
Image: "Braccialetto elettronico ai detenuti" Idea Alfano per le carceri affollate
Il ministro della Giustizia Angelo Alfano
RIMINI - Carceri affollate? Mettere un braccialetto elettronico ai detenuti per i reati
meno gravi. La riforma della giustizia? "Si farà dialogando". Ma, se non sarà possibile
trovare un punto d'incontro, il governo andrà avanti e assumerà le sue decisioni. Il
ministro Angelino Alfano, di fronte alla platea di Comunione e Liberazione al meeting
di Rimini, rilancia la proposta per alleggerire le carceri italiane ("in Francia ha
funzionato") e ribadisce che la riforma della giustizia è una "priorità". Nessun passo
indietro sull'agenda politica d'autunno: verrà affrontata al termine della pausa estiva e
"sarà una sfida, un banco di prova tra chi vuole cambiare e chi vuole conservare". Il
Guardasigilli ha detto che nei prossimi giorni parlerà con la Lega, che ieri ha rilanciato
la proposta di elezione diretta dei pm. E poi ha annunciato i punti chiave dell'agenda
giustizia.
La riforma. "La faremo dialogando - ha spiegato il Guardasigilli - perché decidere
senza dialogare è come una dichiarazione di guerra unilaterale". Però ha aggiunto:
"Parlare senza poi decidere è l'esatto contrario di una cultura di governo che vuole
dare risposte al nostro Paese". Insomma dialogo sì, ma alla fine il governo comunque
andrà avanti.
"Parleremo con la Lega". Alfano è intervenuto anche sulla proposta del Carroccio di
elezione diretta dei pubblici ministeri: "Il rapporto tra pm e giudici fa parte del
discorso sulla giustizia, parleremo con la Lega nei prossimi giorni".
L'agenda. Il ministro della Giustizia ha elencato i temi su cui, nei prossimi giorni,
discuterà con gli alleati: le "misure di contrasto contro la mafia e la criminalità
organizzata"; le soluzioni per il processo penale e per quello civile; "le sedi disagiate
delle Procure e le sedi di frontiera"; i modi per rendere la giustizia "più rapida". "I
cittadini - ha spiegato - meritano un processo più veloce e una giustizia più rapida
per risolvere le loro controversie. Noi daremo un ventaglio di risposte sull'efficienza".
Indulto fallito. "Le nostre carceri oggi sono di nuovo piene, l'indulto è fallito perché
c'è stata la recidiva, perché i detenuti non sono stati messi nelle condizioni di poter
non delinquere ancora", ha spiegato Alfano, annunciando "una grande agenzia di
collocamento per i detenuti affinchè abbiano una missione nella vita".
Misure per i detenuti. Alfano si è detto deciso a "incentivare il lavoro all'interno delle
carceri" e "a fare di tutto perché diventi la regola": "E' un modo per far crescere la
persona e disincentivare a tornare a delinquere", ha osservato. Via libera anche al
braccialetto elettronico: "Che motivo c'è per chi non ha commesso reati gravi di non
dotare i detenuti di un braccialetto e mandarli a casa?".
I mafiosi. Il ministro ha spiegato che "ai mafiosi che dicono no allo Stato e al cammino
di recupero, noi non abbiamo nulla da offrire".
"Mai più bimbi nelle carceri". A Rimini c'è stato spazio anche per parlare delle
condizioni di vita dei bambini che sono in carcere con le loro madri: "Ci stiamo
attrezzando affinché i bimbi possano essere bimbi anche sotto i 3 anni e non
subiscano il trauma del carcere", ha detto il Guardasigilli. Il piano è di "costruire con i
fondi confiscati alla mafia dei luoghi per non fare stare i bambini dietro le sbarre".