dove vivere bene con 1.000 euro al mese
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dove vivere bene con 1.000 euro al mese
Pensionati all'estero: dove vivere bene con 1.000 euro al mese Sono sempre più numerosi i pensionati italiani che scelgono di trasferirsi all’estero. Per il clima, ma soprattutto per i costi. Perché una piccola rendita consente di vivere più dignitosamente in altri paesi. L’importante è scegliere bene la destinazione. Ecco le storie di chi l’ha già fatto. Pensioni, in Europa è insuccesso assicurato di Franca Roiatti Corrado l’ha fatto pensando alle sue ossa, Maria per il suo umore, e un po’ per i suoi figli, Beppe per scrollare via 15 anni dalla sua carta d’identità e dal suo cuore. Tutti lo fanno anche per i soldi. Sono pensionati che scappano dall’Italia per ricominciare indossando bermuda e infradito, e spendere fino a un terzo di quanto costa(va) la loro vita a Milano, Roma o Ferrara. Difficile stimare quanti siano. L’Inps paga quasi 400 mila pensioni all’estero, ma il dato comprende anche emigrati di lungo corso e residenti in altri paesi con doppia cittadinanza. Molti anziani in fuga continuano a ricevere i soldi in una banca italiana. Tuttavia, la voglia di fare le valigie aumenta, anche a causa della crisi. «Nell’ultimo anno e mezzo accessi e richieste di contatto sul nostro sito sono cresciuti del 40 per cento» dice Alessandro Castagna, fondatore di Voglioviverecosì.com, un portale che ospita storie sull’esodo degli italiani di tutte le età, diventato un libro Come lasciare tutto e cambiare vita, pubblicato dalla Newton Compton. Nel forum del sito molti cercano suggerimenti su come e dove trasferirsi: «Le prime cose che chiedono è se si tratta di un paese tranquillo, sicuro, e se l’assistenza sanitaria è di buon livello» informa Castagna. Un pensionato su due in Italia ha un reddito inferiore ai 1.000 euro. Ma con meno di 1.700 euro al mese «si vive di rinunce» calcola il Codacons. Proprio per risparmiare sul riscaldamento molti pensionati decidono di trascorrere in un paese caldo solo i mesi invernali. «Da tre anni andiamo a Gran Canaria, da ottobre ad aprile» spiegano Giuseppe e Maria Grazia Tomasoni di Milano. «C’è un bel gruppo di italiani, viviamo in bilocali con terrazza, i condomini hanno spesso piscina, ci sono gelaterie, ristoranti, negozi. Con 400 euro al mese si mangia, altri 500 si spendono per la casa». Giuseppe, 76 anni, è asmatico e Gran Canaria rappresenta il perfetto compromesso tra buon clima e assistenza medica europea. E poi c’è un regime fiscale privilegiato. «Paghiamo il 40 per cento di tasse in meno che in Italia, l’iva è al massimo al 13,5 per cento, la benzina costa la metà» snocciola Tomasoni. «Se torniamo l’estate è solo per i nipotini». Nell’ultimo anno e mezzo i pensionati italiani che hanno deciso di trascorrere più di 6 mesi alle Canarie sono quadruplicati, stima Fabio Chinellato, responsabile di InfoCanarie Promotion and Consulting, che aiuta imprese e famiglie che vogliono trasferirsi. «Una coppia in pensione può cavarsela con 900 euro al mese». La tempesta che si è abbattuta sul mattone ha risvegliato l’interesse degli italiani anche per laSpagna, dove nel 2012 i prezzi sono crollati di oltre il 34 per cento. «Soprattutto Marbella e Almeira in Costa del Sol, Fuerteventura nelle Canarie o località emergenti come Santa Ponsa nelle Baleari» informa l’istituto di ricerca Scenari immobiliari «dove con 150 mila euro si compra una casa di buon livello sul mare». Stessa sorte è toccata alla Grecia, dove il calo dei prezzi è tra il 10 e il 30 per cento. Le Cicladi continuano a essere in testa alle preferenze. Rodi piace per i collegamenti low cost. E poi Creta, dove basta allontanarsi dalla costa per comprare una casetta con 80 mila euro.