MUSEI IN ADOZIONE

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MUSEI IN ADOZIONE
MUSEI IN ADOZIONE
Iniziativa di ICOM Italia
Agli inizi di luglio 2016 la 24a conferenza mondiale di ICOM ha aperto a livello internazionale un’importante
riflessione sul ruolo dei musei nella costruzione dei paesaggi culturali. A distanza di meno di due mesi il
catastrofico terremoto che si ha sconvolto i territori appenninici dell’Italia Centrale ha colpito parte di quei
luoghi che stavano sperimentando interessanti e nuove proposte sul tema.
Le scosse del 24 agosto, 26 e 30 ottobre, in un contesto di sciame sismico perdurante, hanno distrutto
parte del patrimonio diffuso nel territorio e costretto alla chiusura ben 33 musei e un ecomuseo tra Lazio,
Marche e Umbria.
I terremoti succedutesi in questi anni -1997, 2009, 2012- mai avevano influito in modo così drammatico sui
musei, contenitori di patrimoni e potenziali presidi di tutela attiva. La situazione è grave. Nella
quantificazione dei danni molti edifici sono stati dichiarati inagibili a causa di crolli, numerose lesioni, segni
di squilibri strutturali. Altrettanto preoccupante la situazione gestionale: molti degli istituti hanno dovuto
interrompere l’attività e l’erogazione di qualsiasi tipologia di servizio. In molti casi l’impegno delle ultime
settimane è stato diretto a sostenere la messa in sicurezza delle collezioni in luoghi sicuri o in depositi di
emergenza fuori dal cratere sismico.
Ciò nonostante la ricognizione, effettuata da ICOM Italia grazie ai propri soci, in collaborazione con le
Regioni e i colleghi di AMEI e ANMS, ha dato come risultato evidente l’esigenza pressante degli stessi istituti
di poter riprendere la propria missione ed essere di sostegno alle comunità interessate, notevolmente
traumatizzate e provate dal punto di vista psicologico. Si è colta nei responsabili museali l’esigenza di poter
mettere a disposizione i propri spazi quali luoghi di aggregazione, di conoscenza fenomenologica degli
eventi, di consapevolezza per la ricostruzione. Dove ciò non è più possibile a causa dell’inagibilità degli
edifici o d’interi centri storici, sarebbe essenziale che i museo potesse realizzare in luoghi itineranti diverse
attività culturali, dai classici laboratori didattici ad appuntamenti ricreativi per bambini e anziani che vivono
entrambi situazioni di stress sociale. Per i primi si è ridotto, infatti, l’impegno scolastico oggi caratterizzato
da turni in containers, per i secondi si vive collettivamente un desolante sentimento d’inedia e di paura in
tendoni per sfollati.
Con tale consapevolezza ICOM Italia, da anni attiva sul fronte della sicurezza del patrimonio culturale
attraverso l’opera di ricerca, divulgazione e sensibilizzazione, si è espressa a settembre con un proprio
“Decalogo sugli interventi in caso di emergenze a seguito di calamità naturali”, ed intende ora perseguire
l’azione stabilita nell’articolo 8: l’avvio rapido di “musei in adozione”.
L’iniziativa prevede il sostegno ai musei in difficoltà, attivando ICOM Italia per mettere in contatto le
offerte di solidarietà esterne con le esigenze dei musei.
COSA
Far interagire le offerte di solidarietà - aiuti finanziari e di servizi, provenienti da Musei, enti, istituzioni,
associazioni, imprese e soggetti privati - con le necessità segnalate dagli istituti museali1 nei territori del
Lazio, Marche, Umbria (vedi Report Musei ICOM Italia Sisma 2016 All. 1).
CHI
- 33 musei + 1 ecomuseo danneggiati dal sisma
- Icom International, Istituti museali, enti, istituzioni, associazioni, aziende, privati cittadini che vogliono
contribuire nel sostenere la riapertura e/o la ripresa delle attività culturali dei musei colpiti.
- Regione Lazio, Regione Marche, Regione Umbria - MiBACT (tramite un accordo inter istituzionale con
ICOM Italia per partecipare alla progettualità.)
COME
L’attività di sostegno si articola in quattro linee d’azioni:
 restauro e valorizzazione dei beni culturali danneggiati
 restauro e recupero delle strutture museali
 sostegno alle attività degli istituti museali per la ripresa dei servizi culturali
 valorizzazione del museo e dei territori di riferimento
Le quattro tipologie di azioni si declinano in interventi specifici da predisporre sulla base delle reali
esigenze, come ipotizzato nello schema (sono esempi che possono essere sviluppati o integrati redigendo
puntuali schede progetto).
restauro e
valorizzazione dei beni
danneggiati
•restauro dei beni mobili con
organizzazioni di laboratori
all'interno degli stessi musei
•restauro dei beni mobili in
collaborazione con centri di
diagnostica e restauro,
sviluppando ipotesi di
valorizzazione delle attività di
restauro
•organizzazione di mostre
itineranti con i beni restaurati,
e sviluppo di attività di studio
in una logica di network
•Implementazione di banche
dati e siti con la
documentazione di restauro e
le conoscenze acquisite
durante i lavori
1
restauro e recupero
degli edifici museali
•messa in sicurezza urgente di
di edifici parzialmente colpiti
con la realizzazione di presidi
specifici
•interventi di recupero delle
strutture museali colpite
•intervento puntuali di
miglioramento sismico
•interventi di restauro dei
locali
•Interventi di restauro degli
apparati decorativi
•revisione o rifacimento degli
impianti
•restauro, revisione o
rifacimento degli allestimenti
sostegno agli istituti
museali per la ripresa
dei servizi
Valorizzazione del
museo e del territorio
di riferimento
•creazione di progetti speciali
dedicati alla comunità sul
tema della memoria, della
conoscenza dei rischi dal
terremoto, della ricostruzione,
degli stili di vita rispetto alla
sicurezza.
•messa a disposizione di una
struttura mobile che possa
fornire sevizi culturali
itineranti sul territorio
•ospitalità in altri musei
limitrofi
•implementazione di siti
internet dei musei con sezioni
dedicate alle problematiche
del terremoto
•creazione di iniziative culturali
sul territorio museale che
possano valorizzare i musei in
circuiti che coinvolgano gli
operatori museali
•Creazione di iniziative culturali
dedicate ai paesaggi culturali
delle zone colpite
•Creazione di punti di
promozione territoriale in altri
musei d'italia e del mondo
•Creazione di prodotti
multimediali di valorizzazione
dei paesaggi culturali colpiti
adatti ad una diffuzione virale
•Sostegno a forme di
comunicazione promozionale
dei paesaggi culturali
•Creazione di proodotti
editoriali dedicati
•Realizzazione di campagne
fotografiche/video
Il Report Musei ICOM 2016 potrebbe avere aggiornamenti sulla base di verifiche in atto sia per ciò che riguarda i
danneggiamenti ai musei e alle collezioni, sia per le numerose problematiche gestionali emerse .
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
L’iniziativa si avvarrà di una campagna di comunicazione specifica costruita
attorno allo slogan Adotta un museo per il quale si è ipotizzato il logo e la relativa
immagine coordinata. Il logo è il marchio dell’attività che ICOM Italia potrà
attivare ogni qualvolta un istituto museale si trovi in difficoltà e si rendano
necessarie forme dedicate di sostegno finanziario o in servizi.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
ICOM Italia, dopo aver redatto in collaborazione con AMEI e ANMS un primo Report sintetico sulla
situazione dei musei nelle regioni colpite, ha attivato un gruppo di lavoro composto da: Giuliana Ericani,
Laura De Martino, Marina Massa, Antonella Pinna, per approfondire l’analisi delle criticità e far emergere
con i direttori e responsabili dei musei colpiti le linee d’azione più opportune.
Analisi dello stato dell’arte attraverso la scheda d’indagine
La scheda (Allegato2) suddivide l’indagine in sezioni. La prima parte, generale, è dedicata all’anagrafica del
museo e a informazioni relative il tipo d’istituto, le caratteristiche delle collezioni, le attività e i servizi
culturali erogati. La seconda parte descrive i danni all’edificio, alle collezioni, alle attività, e le esigenze di
messa in sicurezza urgente. Nella terza parte s’indicano le esigenze dell’istituto con riferimento all’edificio,
collezioni, attività e ogni altra proposta che il responsabile del museo ritiene segnalare per riprendere
l’attività del museo.
Seguirà un lavoro puntuale, museo per museo, attraverso piccoli gruppi di lavoro che vedranno la
partecipazione dei responsabili del museo, il/i soggetto/i interessato/i e coinvolto in azioni di solidarietà, ed
eventuali soci ICOM interessati a mettere a disposizione le proprie competenze per la definizione e
realizzazione dell’intervento. A tal fine saranno predisposte specifiche schede progetto.
Schede progetto
Per ogni intervento di solidarietà proposto il GL in accordo con il museo coinvolto e il soggetto proponente
predisporrà una scheda nella quale s’individueranno:
 museo adottato
 soggetto/i adottante/i
 eventuali partenariati
 eventuali accordi inter istituzionali funzionali al progetto
 referenti di progetto
 tipo d’intervento che si intende realizzare
 descrizione puntuale della/e attività che s’intende svolgere
 costi
 tempi di realizzazione
 indicatori di valutazione
Obiettivo delle schede progetto è concordare con i responsabili dei musei i bisogni da soddisfare e le
possibilità offerte dai soggetti che adottano. Particolare attenzione dovrà essere data nell’articolare i
progetti affinché la soluzione dei problemi immediati possa costituire ipotesi di sviluppo a medio e lungo
termine in coerenza con le mission museali.
L’operazione Musei in adozione sarà seguita da una specifica azione di comunicazione in una sezione del
sito ICOM, e condividendo altre forme di comunicazione con i soggetti coinvolti.
ACCORDI INTER ISTITUZIONALI
Si proporne la realizzazione di un protocollo tra le regioni Lazio-Marche-Umbria e una specifica
convenzione in attuazione del protocollo già siglato con il MiBACT il 25 maggio 2015
RACCOLTA FONDI
ICOM ha aperto un conto corrente di solidarietà:
n. 05000/1000/147761 | Iban: IT34 M033 5901 6001 0000 0147 761 | BIC: BCITITMX su questo conto dovrebbero
confluire i contributi da devolvere ai musei adottati in conformità di quanto definito dalle schede progetto.