File - Amare la matematica e la fisica
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TORINO SETTEMBRE COMPENDIO DI ESPONENZIALI E LOGARITMI di Bart VEGLIA 1 2010 ESPONENZIALi § 1 Equazioni esponenziali Un’espressione in cui l’incognita compare all’esponente di una o più potenze si chiama equazione esponenziale 8 3x Ecco un esempio di equazione esponenziale 2 = (1) 2x+2 L’espressione ax = b (2) è una equazione esponenziale elementare Nel campo reale deve essere a > 0 e b > 0 (Infatti nel campo reale non si definiscono le potenze di un numero negativo con esponente reale .Inoltre la potenza di un numero positivo è sempre positiva) Se a e b sono due numeri reali positivi la (2) ammette una ed una sola soluzione: positiva se a e b sono entrambi > 1 o < 1; negativa se uno dei due numeri è > 1 e l’altro < 1 L’equazione a x = 1 ha la sola soluzione x = 0 La equazione esponenziale dell’esempio (1) si può risolvere ponendo 2 x = z La (1) diventa così z 3 = 8 / z 4 da cui z4 = 2 cioè z = 2¼ x ¼ Poiché 2 = z e z = 2 è x = ¼ , che è la soluzione cercata. § 2 Funzione esponenziale Una funzione y = a x, con a > 0 ed a ≠ 1, è una funzione esponenziale. Tale funzione è monotòna, cioè ad ogni valore di x corrisponde un solo valore di y. È crescente se a > 1; decrescente se 0 < a < 1. Il suo grafico è sempre positivo. Se a > 1 il grafico è del tipo di fig.1; se 0 < a < 1 il grafico è del tipo di fig.2; se a = 1 il grafico è semplicemente la retta y = 1 (fig. 3). Tutti tre i grafici intersecano l’asse y nel punto y = 1 y y a >1 y 0<a<1 1 1 1 x fig. 1 a=1 x fig. 2 x fig. 3 Tra le funzioni esponenziali è particolarmente importante la y = e x la cui base è il numero irrazionale di Nepero 2,718…… 2 LOGARITMI § 3 Generalità Dati due numeri positivi a e b, con a ≠ 1, l’equazione a x = b ammette una ed una sola soluzione che si chiama logaritmo di b in base a, e si indica con loga b E’ cioè quel numero n che, dato per esponente alla base a, rende la potenza a n = b b si chiama argomento del logaritmo § 4 Proprietà dei logaritmi § 4 . 1 Logaritmo di un prodotto Il logaritmo di un prodotto è uguale alla somma dei logaritmi dei fattori log ( m n ) = log m + log n § 4 . 2 Logaritmo di un quoziente Il logaritmo di un quoziente è uguale alla differenza tra il logaritmo del dividendo e quello del divisore log ( m/n ) = log m - log n § 4 . 3 Logaritmo di una potenza Il logaritmo di una potenza è uguale al prodotto dell’esponente della potenza per il logaritmo della base log m n = n log m § 4 . 4 Logaritmo di un radicale Il logaritmo di un radicale è uguale al prodotto del reciproco dell’indice della radice per il logaritmo del radicando log n√ m = (1/n ) log m ( Infatti la n√ m si può scrivere m 1/n per cui, per il logaritmo, si applica la regola del § 4.3) § 5 Sistemi di logaritmi L’insieme dei logaritmi di tutti i numeri positivi, rispetto ad una base a, si chiama sistema dei logaritmi a base a. I sistemi di logaritmi di uso più comune sono due: - i logaritmi decimali, o volgari, o di Briggs - i logaritmi naturali, o Neperiani § 5 . 1 Logaritmi decimali I logaritmi decimali sono quelli a base 10. Si indicano con il simbolo log10 o più semplicemente con log I logaritmi delle potenze di 10 sono dati da un numero uguale all’esponente della potenza suddetta Es. log 1000 = log 103 = 3 Il logaritmo di un numero non potenza di 10 è un numero decimale, irrazionale, composto da una parte intera, detta caratteristica, uguale all’esponente della potenza di 10 del 3 numero dato, e da una parte decimale, detta mantissa, che si ricava da apposite tavole logaritmiche. Es log 348,53 = log 3,4853 10 2 = 2,54224; 2 è la caratteristica, 54224 è la mantissa In altri termini si può dire che la caratteristica del logaritmo di un numero maggiore di 1 è uguale al numero delle cifre della parte intera, diminuito di 1 Più comunemente, si calcola il logaritmo mediante un calcolatore scientifico. Moltiplicando o dividendo un numero per una potenza di 10, la mantissa del suo logaritmo non cambia Per i numeri minori di 1, la caratteristica è negativa ed è uguale all’esponente, negativo, del numero dato, scritto sotto forma di potenza di 10. Es. log 0,00812 = log (8,12 10 -3 ) = log 8,12 + log 10 -3 = 0,90955 - 3 che si scrive, convenzionalmente, 3, 90955 che significa che la caratteristica è negativa e la mantissa positiva. Si può quindi affermare che la caratteristica del logaritmo di un numero positivo, minore di 1 è uguale a tante unità negative, quanti sono gli zeri che precedono la prima cifra significativa, incluso lo zero posto prima della virgola. Es . La caratteristica di 0,32 è -1; la caratteristica di 0, 00032 è -4 La mantissa anche per questi numeri si ricava dalle tavole logaritmiche Se il logaritmo di un numero è tutto negativo ( Es. – 3,81374 ) lo si può trasformare nella forma descritta in precedenza aumentando di un’unità il valore assoluto della parte intera del numero e facendo il complemento a 9 della parte decimale ( a 10 per l’ultima cifra ) Il numero dell’esempio diventa così 4.18626 § 5 . 2 Logaritmi naturali Sono i logaritmi aventi come base il numero irrazionale, di Nepero 2, 71828i828…….. Si indicano con il simbolo ln Per questi logaritmi valgono le seguenti formule ln ef(x) = f(x) ; ln ex = x ; e ln x = x ; ln e ln x = ln x ; ln e = 1 in generale ln en = n § 6 Passaggio da un sistema di logaritmi ad un altro Per trasformare il logaritmo con una certa base in un logaritmo con un’altra base si fa uso della formula seguente log b m log a m = ovvero log b m = log a m • log b log b a Se è logb x = a è ba = x e quindi blogbx = x § 7 Funzione logaritmica L’espressione y = loga x , con a > 0 e a ≠ 1, si chiama funzione logaritmica Tale funzione è monotòna ( ad ogni valore di x corrisponde uno ed un solo valore di y ); crescente per a > 1; decrescente per 0 < a < 1 Qualunque sia la base a dei logaritmi è: loga 1 = 0 ; loga a = 1 ; loga 0 = -∞ per a > 1 ; I numeri negativi non hanno logaritmo 4 loga 0 = +∞ per 0 < a < 1 Il grafico della curva che rappresenta la funzione loga x, nell’ipotesi di a > 1 è del tipo di fig 4 : i numeri > 1 hanno il logaritmo > 0; quelli < 1 hanno il logaritmo < 0. Nell’ipotesi di 0 < a < 1 il grafico è del tipo di fig 5: i numeri > 1 hanno il logaritmo < 0; quelli < 1 hanno il logaritmo > 0 y y a>1 0 <a<1 1 0 1 a x 0 fig 4 a 1 x fig 5 § 8 Equazioni logaritmiche Le equazioni logaritmiche sono equazioni in cui compare il logaritmo dell’incognita o di una espressione contenente l’incognita Per risolvere queste equazioni bisogna trasformarle in una espressione del tipo log F(x) = log G(x) da cui F(x) = G(x) (3) che si risolve come una normale equazione algebrica. Bisogna però verificare che le radici della (3) soddisfino realmente la equazione data 1° esempio E’ data l’equazione logaritmica log x + log (2x – 1) – log (2x + 5) = log 3 (4) Bisogna innanzitutto stabilire che gli argomenti dei logaritmi siano > 0 ossia x > 0 ; 2x – 1 > 0 ; 2x + 5 > 0 da cui x > 0 ; x > ½ ; x > -5/2 Cioè deve essere x > ½ x (2x – 1) Applicando le proprietà dei logaritmi la (4) si può scrivere log = log 3 2x2 – x 2x + 5 Passando dai logaritmi ai numeri si ha = 3 2x + 5 Ne nasce una equazione di 2° grado cha come soluz ioni - 3/2 e 5 E’ accettabile solo la soluzione x = 5 2° esempio E ‘ data l’equazione 1 1 – log x + = 0 (5) 5 – log x 1 + log x Deve essere x > 0 ; 5 - log x ≠ 0 ; 1 + log x ≠ 0 da cui x > 0 ; log x ≠ 5 ; log x ≠ -1 Cioè deve essere x > 0 e ≠ 10 5 e ≠ da 10 -1 La (5) si può scrivere 1 + log x + (1 – log x) (5 – log x) = 0 da cui log2 x – 5 log x + 6 = 0 Le soluzioni sono x = 102 e 103 entrambe accettabili 5 § 9 Coordinate logaritmiche Oltre alle coordinate cartesiane ed a quelle polari ci sono anche le coordinate logaritmiche. La scala logaritmica si ottiene mettendo su una retta, dopo aver scelto un’opportuna unità di misura, i punti da 1 a 10 corrispondenti ai rispettivi logaritmi. Ossia al log 1 corrisponde il punto 0, al log 2 corrisponde il punto 0,30103, al log 3 corrisponde il punto 0, 47712……. al log 10 il punto 1 Ecco un esempio di scala logaritmica 1 | | | 1 2 3 4 Se su due assi ortogonali, posti su un incontro, due scale logaritmiche, i punti logaritmiche ( k log x ; k log y ) Con questo sistema di coordinate alcune rette | | | | | | 5 6 7 8 9 10 piano, si riportano, a partire dal loro punto di di questo piano sono individuati da coordinate curve, grafici di funzioni, sono rappresentate da 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1,5 1 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | | | | | 6 7 8 9 10 Ad esempio la funzione x y = 6 rappresenta una iperbole equilatera riferita agli asintoti Passando ai logaritmi si ha log x y = log x + log y = log 6 Questa espressione in coordinate logaritmiche è una retta. Per x = 1 è log x = 0 e quindi log y = log 6 cioè y = 6 Per y = 1 è log y = 0 e quindi log x = log 6 cioè x = 6 Congiungendo i due punti trovati si traccia la retta i cui punti hanno tutti come prodotto 6 Analogamente, se si vuole tracciare la funzione p v1/2 = 3, che è l’equazione di una trasformazione adiabatica, in coordinate logaritmiche, si scrive log p + ½ log v = log 3 Per p = 1 è log p = 0 e quindi log v = 2 log 3 cioè v = 9 Per v = 1 è log v = 0 e quindi log p = log 3 cioè p = 3 La retta che congiunge i punti (1 ; 9) con (3 ; 1) è il grafico voluto 6