me dei I Bollettini Valtortiani), c`è un ricordo post saggio, ma tenace
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me dei I Bollettini Valtortiani), c`è un ricordo post saggio, ma tenace
Viale Carducci, 71 – 55049 VIAREGGIO (Lucca) 06 MARZO 2017 - NEWSLETTER N° 16 Ciò che è stato stampato è conforme agli scritti originali? originali ? Maria Valtorta in una foto all’età di 15 anni Il prossimo 23 Marzo 2017 si terrà a Parigi una conferenza dove verrà presentata la nuova edizione, in lingua francese, dell’Opera di Maria Valtorta: L’Evangile tel qu’il m’a été révélé. La nuova traduzione è stata realizzata da monsieur Yves d’Horrer. Un fraterno amico mi ha domandato fino a che punto è realistico pensare ad un litigio forte tra il Dott. Emilio Pisani e Padre Corrado Maria Berti. Possibile che sia vero? «Ma dai», mi ha scritto, «erano a contatto con quel mare magnum di grazie e sono finiti per perdersi litigando con tutto quello che ne consegue». In effetti, anch’io la prima volta che l’ho sentita con le mie orecchie, direttamente e in pubblico, dal Dott. Emilio Pisani, al 1° Convegno Nazionale Valtortiano di Viareggio, francamente non l’avevo capito. Ne ho preso coscienza poco alla volta. Perfino l’estromissione delle note di Padre Berti dal Il Poema dell’Uomo-Dio mi sembravano un’enormità. Ma i fatti sono fatti. Nel Bollettino Valtortiano n°23 del Gennaio-Giugno 1981 (a p. 91 del volume dei I Bollettini Valtortiani), c’è un ricordo post mortem di Padre Corrado Berti. Non è firmato, ma è evidente che lo ha scritto il Dott. Emilio Pisani. Ad un certo punto è scritto: «Perspicace e saggio, ma tenace e suscettibile, condurre con lui l’impresa Valtortiana era confortevole, ma anche difficile. Per lungo tempo gli siamo stati devotamente sottoposti; sottoposti poi pur dovendoli molto, 1 PREGHIERA per chiedere a Dio il riconoscimento pubblico delle virtù di Maria Valtorta O Dio, Misericordia infinita ed eterna, che in Maria Valtorta, umile tua creatura, hai manifestato le meraviglie del tuo amore, glorifica questa tua figlia che ha accettato di unirsi alla Passione del tuo Figlio fino alla consumazione totale in un letto di dolore. O Signore d'inesauribile bontà che l'esempio di vita della tua ancella, la sua testimonianza eroica, la perseveranza fino al dono totale, converta il cuore dei peccatori accenda l'amore dei tiepidi, faccia divampare la carità in tutti. O Signore che hai unito al Cristo, Uomo-Dio, quale sposa crocifissa, Maria Valtorta, fa che la santa Chiesa, riconosca le sue virtù e la sua missione e la porga a tutti i fedeli come modello da imitare, e a cui chiedere l'intercessione presso di Te. Per Cristo Nostro Signore. Amen. abbiamo cominciato ad opporci al soggettivismo tattica, Ma la sua di qualche sua opinione e tattica presenza è stata ugualmente provvidenziale, e la sua azione non apparirà. senza scopo, Avremo tante occasioni per parlare di lui, e così vedremo che, non dovendoci più confrontare nelle vicende terrene, ter rene, supremo conoscerci meglio (neretto nostro)». Nonostante l’evidente sforzo di non dire tutto quello che pensa, resta chiara la fine impetuosa del rapporto Emilio Pisani-Padre Corrado Berti, di fatto durato molto a lungo. L’assenza stessa di una pubblicazione su padre Berti o della corrispondenza Berti-Maria Valtorta tra il 1946 e il 1955 - che ci deve pur essere stata - dice molto di quanto dev’essere successo. Il non avere a disposizione come strumenti di studio, le memorie e le carte di Padre Corrado Berti, non permette di andare oltre. Personalmente sono convinto che anche su questo, al momento debito, la Chiesa vorrà sia fatta chiarezza. So benissimo che faccio un po’ la parte dell’avvocato del Diavolo, ma certe domande sono importanti e vanno fatte uscire prima che siano gli avvenimenti stessi a pretenderlo. Quando un Vescovo (lasciatemi usare la formulazione generica) inizierà il processo di beatificazione di Maria Valtorta, questi problemi che vado delineando, verranno certamente sollevati. È quindi giunto il tempo di fare chiarezza per evitare che nessun sasso entri nell’«ingranaggio» del discernimento Ecclesiale. Torno alla questione della autenticazione degli scritti pubblicati. Cioè la garanzia fatta da una competente e professionale autorità che garantisca l’identità tra i manoscritti Valtortiani 2 I Prossimi Appuntamenti con la Fondazione Maria Valtorta: Mercoledì 15 Marzo 2017 alle ore 20,30 Santa Messa e Conferenza presso la Parrocchia di Sant’Andrea Ap. in via Paolina Bonaparte a Viareggio e i testi pubblicati dal CEV. Di tutto questo non c’è traccia se non per le sole parole importanti, ma insufficienti perché proferite in una semplice conferenza insieme a mille altri fatti, dette da Padre Berti in una conferenza del 1970. Per cui, secondo lui, e anche questa è un’incertezza intollerabile, - a parte gli errori sempre possibili dei linotipisti (oggi sostituiti dai computer), ma che non sono in sé importanti per quello che ci stiamo chiedendo – la seconda edizione del Il Poema dell’Uomo-Dio dev’essere considerata critica, cioè identica, rispetto ai manoscritti. E per tutti gli altri testi pubblicati? Nessuna garanzia accademica. Per quanto i redattori, che poi sono i coniugi Emilio e Claudia Pisani, si sforzino d’essere qua e la acribiosi nei particolari, non hanno l’autorità che la Chiesa vorrebbe ci fosse per essere certi sull’identità tra manoscritti e libri stampati. A Lourdes, per fare un esempio, la Chiesa stessa davanti a un miracolo accaduto, richiede tutta una serie di analisi scientifiche fatte da persone autorevoli, credenti o non credenti, per certificare che non si tratta solo di fatti meramente umani anche se straordinari. Davanti ai fatti – la vita e l’Opera – Valtortiani che sempre più assumono, grazie a Dio, una valenza scientifica non circoscrivibile all’umano, non è possibile fermarci all’onestà soggettiva, che nessuno mette in dubbio, dei redattori non qualificati per la certificazione. Io sostengo che l’Opera Valtortiana per com’è stata scritta e per i contenuti che possiede, è un «Miracolo Storico». Un miracolo perché sia certificabile deve avere un sostrato scientifico provato da chi se ne intende professionalmente. 3 Padre Romualdo M. Migliorini dell’Ordine dei Servi di Maria. Fu priore del convento presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Viareggio e conobbe Maria Valtorta diventando il suo direttore spirituale. Le fu vicino durante l’esperienza mistica e durante gli anni del dopo guerra dattilografando tutti gli scritti ma distribuendoli in modo intempestivo. Padre Corrado M. Berti dell’Ordine dei Servi di Maria. Fu professore di teologia sacramentaria al collegio Marianum di Roma e dopo aver conosciuto padre Migliorini fu il regista delle vicende valtortiane legate alla pubblicazione dell’Opera e alla sua diffusione. Sia chiaro, non che il miracolo vada dimostrato. Se fosse così non si tratterebbe di un miracolo, ma solo di un fatto magari rarissimo, ma tutto sommato comprensibile, umano. Il miracolo porta sempre con sé un aspetto di fede insopprimibile. Perciò ci dev’essere una parte autorevole e scientifica che permette alla ragione di andare oltre l’orizzonte materiale. La fede poi potrà concludere che solo Dio può esserne l’Autore. Dunque allo stato delle cose quale autorità scientifica ha dimostrato l’identità manoscrittilibri dei testi Valtortiani? Purtroppo nessuna. E quel che è peggio pure i testi (AulignierLavère-De Caro-Matricciani) che hanno dato per scontato questa identità, fidandosi (fede umana) dei redattori/tipografi, non hanno questa certificazione di base! Non oso pensare cosa possa essere successo, per ovvie ragioni, nelle traduzioni… Se i testi stampati nella lingua della scrittrice stessa, non hanno un sostegno scientifico, figurarsi quanto possono essere autorevoli le traduzioni (basta leggersi un po’ di Divina Commedia o del Manzoni dei Promessi Sposi in francese o in inglese per capire quanto sto dicendo. E in questi due casi la certificazione manoscritti/libro stampato, esiste). Chiaro allora perché anche la possibilità di una riabilitazione dell’Opera Valtortiana resta bloccata? Inutile pretendere dall’Autorità Ecclesiale una valutazione diversa da quella che è stata data già tre volte (Santa Sede-RatzingerTettamanzi)! Tutto resterà fermo, fermissimo, immobile finché molto umilmente si ricomincerà seriamente dall’inizio e su tutto. 4 Le Opere di Maria Valtorta: Maria Valtorta inizia a scrivere nel 1943 la sua Autobiografia su 7 quaderni per espressa richiesta del suo direttore spirituale, padre Romualdo Migliorini. Terminate in due mesi queste 760 pagine manoscritte, il 23 aprile del 1943, Venerdì Santo, ha inizio la sua esperienza mistica che la porterà a scrivere di suo pugno su 122 comuni quaderni; si tratta quindi di ben 15 mila pagine manoscritte che la fanno diventare la Penna di Dio e da tutti questi quaderni vengono successivamente estratte le seguenti opere oggi pubblicate con questi titoli: 1) L’Evangelo come mi è stato rivelato, è l’Opera principale di Maria Valtorta che racconta la vita di Gesù e di Maria Ss.ma edito in 10 volumi (precedentemente era stato pubblicato con il titolo di: Il Poema dell’Uomo-Dio). 2) I Quaderni del 1943, è la raccolta di scritti di questo primo anno di colloqui intimi e ammaestramenti con il Signore e con Maria Ss.ma sul finire dell’anno. 3) I Quaderni del 1944, è la raccolta di scritti del secondo anno dove oltre a dettati del Signore vi sono visioni di Santi e dei martiri di Dio. 4) I Quaderni del 1945-1950, l’ultimo volume che raccoglie gli scritti e le direzioni spirituali a Maria Valtorta. Si conclude con un commento (incompleto) all’Apocalisse di San Giovanni. 5) Libro di Azaria, l’angelo custode di Maria Valtorta commenta le letture domenicali. 6) Lezioni sull’epistola di Paolo ai romani, commenti e lezioni relative alla lettera di S. Paolo. Ogni libro contenente la trasposizione dei manoscritti Valtortiani in libri stampati, dev’essere preliminarmente certificato da una autorità competente. Senza questo fatto non potremo far accogliere niente che riguardi Maria Valtorta e la sua Opera. E neppure è da prendere in considerazione chi, per un romantico tuffo al cuore, vede nei testi valtortiani il Dito misericordioso di Dio e vi presta fede, ma senza porsi i giusti problemi. Né spirito (anima) né cuore importa, ma solo la serietà accademica conta. Anzi proprio i più «piccoli» vanno difesi in questo senso. Senza certificazione/identità continua un gioco che può essere molto ingannevole. Per spiegarmi ancora meglio: una citazione, in qualunque testo accademico o comunque professionale, dev’essere fatta a regola d’arte perché chi vuole possa trovare l’originale e riflettere su esso; «una citazione di una citazione di una citazione» comincia di per sé, ad essere già dubbia perché in questi passaggi qualcosa può essere andato storto; se addirittura non si è neppure sicuri che il testo che si sta leggendo è conforme perfettamente all’originale; l’unica conclusione possibile è non ci si può fidare di questo testo. Conclusione eccessiva? Assolutamente no. La pretesa dell’Opera Valtortiana è di far cambiar vita alle persone. Non è lecito farlo sull’approssimato che, tra l’altro, è tipico di tutte quelle realtà che volgarmente si dicono «sette». A una pretesa seria serve una proposta altrettanto seria da tutti i punti di vista. Prima di lamentarsi con l’autorità competente nella lentezza – o nel rifiuto – del discernimento è indispensabile consegnare dati completi. 5 NOVITÁ EDITORIALE il Centro Editoriale Valtortiano (C.E.V.) ha pubblicato il primo volume del “L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta nella traduzione in lingua greca. NOVITÁ EDITORIALE il Centro Editoriale Valtortiano (C. (C.E.V.) ha pubblicato l’edizione completa dell’Opera “L’Evangelo come mi è stato rivelato” in versione AudioLibro (in lingua italiana) composto da 10 CD in formato MP3 che possono essere acquistati presso le librerie online oppure richieste alla vostra libreria di fiducia per ascoltare tutti i 652 capitoli capitoli A proposito di approssimazioni mi è venuto in mente un sofisma, che se raccontato bene, può indurre molti ad accettarlo ingannandosi. Prendo spunto da un articolo sulle apparizioni di Fatima apparso tempo fa sulla rivista del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), ma la stessa cosa la potrebbero raccontare anche altre organizzazioni senza problemi. Due persone più o meno amiche si incontrano. Una è membro del CICAP e l’altra è una persona che ha solo ascoltato qualche conferenza su Maria Valtorta. Inizia quest’ultima: «Interessanti gli scritti di questa mistica Viareggina. Pare che racconti la vita di Gesù Cristo». «Ma va la», risponde il membro del CICAP, «possibile che tu sia così ingenuo. Non vedi che è tutta un’invenzione dei preti! Ma si, in piena seconda guerra, quando ormai tutti percepivano che sarebbe arrivata una sconfitta disastrosa e l’impero sovietico avrebbe potuto arrivare fino a Roma, i clericali hanno ripetuto l’operazione di Fatima in Italia, ma con minore successo. Là con un governo socialista e anticlericale, i preti si sono inventati l’apparizione della Madonna e gli pseudo miracoli che poi hanno raccontato in tutte le parrocchie del mondo; e qui si sono inventati la storiella di una povera malata debilitata e schizofrenica che scrive la vita di Cristo. Ma non vedi che è stato Padre Migliorini ad inventarsi tutto, con l’aiuto dei suoi confratelli? Lui ha impostato la cosa e si è servito di quella povera malata spesso obnubilata dalle malattie, per costruire una storia fantastica degna di devozionisti incalliti. 6 Prof. Nicola Pende (1880-1970) È stato un illustre medico e scienziato ma anche politico e senatore del Regno d’Italia. Sono famose le sue ricerche mediche nel campo della endocrinologia ma anche le sue posizioni sulla razza durante il periodo fascista. Personaggio famoso e discusso ebbe un ruolo attivo durante le vicende relative alla pubblicazione dell’Opera di Maria Valtorta. Fu lui a suggerire il titolo: Il Poema di Gesù poi modificato in Il Poema dell’Uomo-Dio. Ebbe anche modo di andare a trovare e sottoporre a visita medica Maria Valtorta e successivamente tornò a trovarla e intrattenne con la mistica una corrispondenza epistolare. Fu anche uno degli illustri firmatari della petizione a papa Pio XII, sottoscritta nel gennaio del 1952, nella quale si chiedeva di sbloccare l’Opera dal veto che era stato posto dal Sant’Uffizio nel 1949 in modo da poterla pubblicare con un imprimatur. L’Opera poi venne comunque pubblicata ma il Sant’Uffizio reagì con la messa all’Indice dei Libri proibiti per motivi disciplinari. Il prof. Pende rimase sempre un estimatore dell’Opera e di Maria Valtorta. Ma è tutta una storia clericale di gente che non vuole perdere il potere sulla povera gente credulona». «Però», riprende la prima persona, «padre Migliorini è stato spostato a Roma nel 1946». «E certo, aveva un po’ esagerato. E poi non era un teologo. Per ingannare meglio serviva uno di questi illusionisti. Padre Berti, teologo, insegnante di teologia, era la persona giusta. E lui con l’aiuto di Padre Roschini e dei suoi confratelli della facoltà Teologica Marianum, avevano le conoscenze giuste». «Maria Valtorta ha scritto tra il 1943 e il 1947 e il Marianum e padre Roschini è arrivato molto dopo quindi loro non c’entrano». «Anche questa è un’invenzione. Ti hanno fatto credere questa storia, ma chissà quanti rimaneggiamenti e adattamenti ci sono stati. E poi, i quaderni autografi li hai mai visti? E gli appunti di Padre Migliorini, di Padre Berti, di Padre Pennoni, del suo Parroco, dove sono? Perché li hanno nascosti o fatti sparire? Qualcuno ha controllato la grafologia della scrittura nei quaderni? L’inchiostro, i quaderni stessi: siamo certi che fossero di quegli anni? No. No, niente di questo è certo, provato, e lo sai bene. Ma non ti sei accorto che persone bazzicavano quella casa? Il Prof. Nicola Pende, un paio di radioestesisti, addirittura diversi spiritisti tra cui uno del calibro del Prof. Luciano Raffaele. Questo era addirittura Presidente della Società Italiana di Parapsicologia! Ma ti immagini come hanno collaborato per costruire quei dieci volumi che ti piacciono tanto? Anche un pittore come il maestro Lorenzo Ferri, è stato utile! 7 Tutti i video che documentano i lavori e gli interventi dei relatori del PRIMO CONVEGNO VALTORTIANO INTERNAZIONALE di Forte dei Marmi, che si è svolto il 22/23 ottobre 2016, sono disponibili sul sito online della Fondazione Maria Valtorta: www.fondazionemariavaltorta.it Perché è lui che ha costruito le scene che Padre Migliorini prima, e Padre Berti - con l’aiuto degli altri «tecnici» - dopo, hanno scritto. È evidente, loro hanno costruito Il Poema dell’Uomo-Dio, non quella povera ammalata sempre allettata e sempre in fin di vita. Devo ammettere che è scritto bene, ma niente a che fare con il vostro Dio. È il solito inganno clericale di bassa lega, ma che non può ingannare noi che vogliamo scienza e non fantasticheria». D’accordo è una storiella - attenti, una storiella raccontata molto superficialmente. Ma quanta gente ha spirito critico? Quanti ci possono cadere? E quanti sono pronti a caderci pur di non credere ai fatti realmente accaduti e cambiare genere di vita? Quanti sono quelli che si fermano a guardare il dito che indica la luna anziché la luna stessa? Credo che l’inventore del circo Barnum avrebbe da insegnarci molte cose sulla capacità critica degli uomini. Senza dimenticare il detto riportato da Voltaire: «calunniate, calunniate, qualcosa resterà». D’altra parte quante volte abbiamo sentito cose più o meno come queste raccontate da critici di Maria Valtorta che non avevano neppure letto i libri, ma solo sentito parlare d’essi! Ciò che è accaduto per mezzo di Maria Valtorta è un fatto eccezionale, miracoloso e come tale va studiato, presentato, commentato e annunciato. Sempre! Alla prossima puntata. Don Ernesto Zucchini FONDAZIONE MARIA VALTORTA viale Carducci, 71 55049 VIAREGGIO (Lucca) [email protected] P.S. Tutti i testi di Maria Valtorta sono Editi dal «Centro Editoriale Valtortiano, Isola del Liri, FR» 8