Giornale Gennaio 2011.pmd
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GF ente GENNAIO 2011 di e: n i l n o è hera c l a F it . i a d r e e t h n c e l G difa giornale e t n e g . o www el nostr ciale d i f f u o t i il s ALCHERA ANNO 19° - N° 1 P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO EDITORIALE NATALE al Centro d’Incontro pag. 2 SOMMARIO Natale in trasferta pag. 2 Raccolta differenziata pag. 3 Pag-Giovane pag. 4 Ass. L’Olimpo pag. 4 Rinnovo linee elettriche pag. 5 PGS Conquista pag. 6 I lettori scrivono pag. 8 Il piacere di leggere pag. 9 Il giornale della scuola pag. 10 L’angolo della poesia pag. 12 Musica Celtica pag. 13 Obbedienza, valore scomodo e... pag. 15 La nonna del computer pag. 16 La narrativa pag. 17 Astronomia e.../Briciole di storia... pag. 18 Il vernacolo / Una ricetta al mese pag. 19 Per chi ama il teatro pag. 20 Anteprima video Falchera Nuova pag. 20 Natale a scuola pag. 21 Natale all’Unitre Falchera pag. 22 Silent Key pag. 23 Luci di Natale in Falchera pag. 23 di AMILCARE DE LEO Prospettive per il nuovo anno Con il nuovo anno alle porte, si sente la necessità di fare un bilancio, per esaminare il cammino percorso e darne un giudizio desiderando, speranza o illusione, che il futuro sia migliore del passato. I tempi, sappiamo, sono quelli che sono e certo non possiamo aspettarci eventi miracolosi, però ciascuno di noi, nel confronto quotidiano con se stesso e soprattutto con gli altri, può sempre migliorare nel proprio intimo, in modo da sentirsi più fiducioso di fronte alle incerte aspettative della vita, per continuare a credere, a lottare e a sognare… perché no. A questo punto anche noi ci guardiamo un tantino indietro per riflettere, sia pure fugacemente, sui traguardi raggiunti o mancati, anche se amiamo maggiormente mirare avanti e immaginare un futuro per il quartiere in cui viviamo e operiamo. Ci auguriamo così che i quartieri, come i nostri di estrema periferia, possano sempre più riscattarsi dal letargo di una certa sonnolenza politica e sociale in cui versano, a fronte di una grande città attiva, febbrile e in continua espansione, Torino, tra l’altro eletta capitale europea della cultura. Non è certo il caso della Falchera che mostra tuttora di reagire con tenacia, quasi con ostinatezza, all’inevitabile fatalità di essere considerata, ancora da alcuni, ripiegata su se stessa, inerte, priva di risorse e di sviluppo. Niente di più ingiusto e falso. E’ una borgata la nostra in cui si è scommesso sui giovani e appunto sulla cultura, e non è poco se pensiamo alla fresca ed energica vitalità di alcuni laboratori giovanili e soprattutto ai preziosi contenuti che ci offrirà la nuova biblioteca civica in costruzione. Il Tavolo Sociale è in piedi ormai da più di undici anni e ha visto, come si dice, il bello e il cattivo tempo, sapendo porsi, abilmente dal basso, come felice intermediario tra la Circoscrizione e i cosiddetti poteri alti degli Enti Locali, anche se nell’aria, proprio in questi ultimi tempi, aleggiano tentativi di costituire un ulteriore Comitato di quartiere in contrapposizione a quello citato e Gente di Falchera 1 segue a pag. 7 in prima colonna Natale al Centro d’Incontro Natale in Trasferta Domenica 19 dicembre, puntuale come ogni anno, si è svolta la tradizionale Festa di Natale al Centro d’Incontro per lo scambio degli auguri di Natale. E’ intervenuta anche la vice presidente Nadia Conticelli che ha portato gli auguri della VI^ Circoscrizione. Anche questa volta i locali del Centro erano gremiti di partecipanti, si è ballato con la musica e l’allegria di Sergio e Patrizia. Oltre all’immancabile panettone e pandoro per tutti, sono stati consegnati da “Babbo Natale” ai bambini presenti, alcuni doni e dolci. Nel più bello dello svolgimento della festa, con lieta sorpresa per tutti, in particolare per i più piccini, è entrata la banda musicale della Città di Torino diretta dal Maestro Sarno (tutti vestiti da babbo natale) che suonavano i canti tradizionali di Natale. Le tradizionali canzoni natalizie e le candeline accese da ciascun partecipante hanno contribuito a creare l’atmosfera della Festa. Noi cittadini della Falchera, possiamo essere fieri ed orgogliosi delle nostre donne (mogli, mamme, nonne) per tantissimi motivi ed in modo particolare il nostro plauso va al gruppo “Oasi della Donna”, poiché sabato 4 Dicembre 2010, in Via Buonarroti 8/C presso la sede dell’UNITRE nella centralissima Settimo, tutto il gruppo, si è esibito nello spettacolo: “In 8 sulla Topolino”; un successo ed un apprezzamento straordinario anche fuori e lontano dal nostro quartiere. Tale spettacolo, era già stato rappresentato in Falchera, venerdì 11 giugno 2010, presso la scuola “Leonardo da Vinci” e visto il notevole successo di critica e di pubblico, alcuni spettatori (allora presenti ed entusiasti), avevano chiesto se era possibile rivederlo nuovamente, magari anche in un altro luogo ed in un altro momento. Dall’associazione socioculturale “Sapori e Saperi dal Mondo” di Settimo Torinese, è arrivata una richiesta d’invito (per il gruppo - Oasi della donna - della Falchera) in concomitanza del loro evento, “La cultura del Natale negli usi e costumi etnici”. La presidente dell’associazione signora Veronique Ngo, originaria del Congo, ha iniziato a spiegare ed a illustrare (anche con l’intervento degli altri soci di etnie diverse, Congo, Polonia, Romania, Argentina, Venezuela, Perù, Haiti, etc) come viene vissuto il Natale nel loro paese ed in seguito dopo i racconti molto suggestivi e ben illustrati, è iniziata la recita delle donne di Falchera: “In 8 sulla Topolino” nel salone polivalente, messo a disposizione dall’UniTre di Settimo. Successivamente, sono stati invitati tutti i presenti, a una degustazione di piatti “ETNICI” preparati dai soci dell’associazione “Sapori e Saperi dal Mondo”. Anche questa volta, interminabili applausi e una crescente commozione dei presenti (che si sono riconosciuti nei racconti e situazioni rappresentate dalle donne), hanno suggellato e riconfermato tutto l’impegno ed il lavoro svolto dal Mario Alba Testi scolastici -Tutto per la scuola -Articoli regalo -Servizio fax e fotocopie -Informatica. Venite a scoprire il Fantastico mondo di giochi giochi,, giocattoli e tante sfiziose idee regalo...!!! ...Regali su prenotazione e ordinazione... MICH CARTOLERIA VIALE FALCHERA 68 TEL. FAX 011-22.43.853 Gente di Falchera 2 laboratorio di Danzamovimentoterapia (progetto a cura dell’associazione Artipelago, condotto dalle brillanti insegnanti: Adelaide Colher Pereira e Roberta Remedi e con il patrocinio del “Tavolo Sociale” e dal “Comitato per lo sviluppo della Falchera”) Un grazie di cuore a tutte le donne della Falchera, protagoniste in scena: Mariangela Arese, Carla Barchi, Maria Bartolone, Sina Bartolone, Nicoletta Capraro, Maria Elisa Carrion, Gabriella Frattin, Lucia Di Giorgio, Marianna Mazza, Chiara Moscarella, Maura Moscarella, Claudia Parisi, Rosa Putrino, Wilia Saintil, sono la nostra bandiera di quartiere anche fuori dei nostri confini, ed auguri per questo nuovo anno 2011, con la speranza magari di rivederle tutte insieme, con una nuova e prestigiosa rappresentazione brillante, sempre a tenere alto il nome della nostra Falchera. D.P.R RACCOLTA DIFFERENZIATA E PORTA A PORTA rilanciamo il nostro quartiere 2004: la Città di Torino – Divisione Ambiente insieme ad AMIAT inizia la sperimentazione della raccolta differenziata porta a porta, partendo proprio dal quartiere Falchera. Insieme al Comitato per lo Sviluppo della Falchera, inizia la campagna di sensibilizzazione e “formazione” dei cittadini in merito al significato della differenziazione dei rifiuti e del sistema della raccolta porta a porta della plastica. La popolazione falcherese risponde subito bene arrivando a dei risultati altissimi: fino a punte del 66%, assestandosi poi al 53% di media. Non pochi sono stati gli sforzi e le criticità portate all’attenzione dai cittadini, ma forte è stata la volontà da parte dei più di superarli per dare un valore ambientale positivo del quartiere, per vederlo pulito e vivibile. A inizio anno 2010, sempre su sollecitazione dei cittadini, sono stati introdotti i cassonetti per la plastica nei condomini con più di 30 famiglie con lo spazio privato interno adatto ad ospitare ulteriori bidoni (quindi le torri di Falchera Nuova), sempre per migliorare e facilitare la raccolta della plastica. Ma nel frattempo qualcosa è cambiato. In primis i risultati della raccolta differenziata: siamo scesi dal nostro fiero 53% al 45% circa; e poi l’ordinanza del Sindaco del 04/06/2004 che impone di posizionare i cassonetti all’interno degli spazi pri- vati condominiali. Inizialmente tutta la raccolta e il posizionamento dei bidoni sono partiti appunto in via sperimentale con il progetto di adeguare gradualmente la loro posizione al regolamento dell’ordinanza. Nella zona di Falchera Nuova, ad eccezione ancora di un paio di casi, tale adeguamento è avvenuto praticamente per tutti condomini, anche grazie alla conformazione fisica degli edifici, che dispongono di ampi spazi interni. Nella zona di Falchera Vecchia, invece i problemi emergono ancora oggi, con una numerosa serie di condomìni che a tutt’oggi hanno i propri bidoni sulla strada. Ma questo cosa comporta? A parte il rischio di essere multati (che non è cosa da poco!), comporta il fatto, che se i bidoni sono posizionati sulla strada sono più esposti, non solo ad atti di vandalismo e inciviltà, ma anche all’incuranza di chi passa e getta i rifiuti in maniera non adeguata, senza differenziare ad esempio l’organico dal non recuperabile, senza rispettare i giorni di raccolta della plastica o ancora senza prima lavare i contenitori di vetro e di plastica, producendo la sozzura dei bidoni stessi e la puzza che ne scaturisce, specialmente nei mesi estivi. E’ infatti appurato, che nei condomini dove i bidoni sono negli spazi interni privati, i condomini che li “gestiscono”, se ne prendono cura con maggior attenzione, proprio perché in questo modo salvaguardano anche lo spazio stesso in cui ci sono i bidoni e di conseguenza il loro igiene e pulizia. La conseguenza è che in questi ultimi casi il tasso di raccolta differenziata è migliore. L’AMIAT, insieme alla Città di Torino, proprio in considerazione di questi elementi, ha iniziato una verifica sul nostro territorio, per eventualmente far apportare modifiche al posizionamento dei bidoni e rilanciare la raccolta differenzia e il sistema porta a porta. Il Comitato per lo Sviluppo della Falchera, ha quindi proposto l’apertura di un Tavolo Tecnico, formato da AMIAT, Divisione Ambiente della Città di Torino, la Polizia Municipale e i cittadini di Falchera, per trovare delle soluzioni che portino di nuovo il quartiere ad ottenere e magari superare gli alti risultati, che già precedentemente aveva orgogliosamente raggiunto. Fino ad oggi il Tavolo si è riunito due volte, la prima, a novembre, per mettere allo scoperto i problemi di questo quartiere e la seconda, a dicembre, per individuare le aree, che ancora “non sono in regola” e in seguito coinvolgere anche gli amministratori di condominio, per proporre delle soluzioni il più possibile efficaci e condivise con gli abitanti. Il nostro giornalino sarà lo strumento che utilizzeremo, insieme ai cittadini portavoce del Tavolo, per aggiornarvi delle novità e delle campagne di informazione riguardanti la raccolta rifiuti. Per informazioni e/o segnalazioni scrivete a [email protected] o telefonate allo Gente di Falchera 3 011 - 4432621 APERISPORT: l’ass. L’OLIMPO al Palazzetto di Via Moncrivello PAG - GIOVANE A cura del Tavolo Sociale Giovanile A.S.D. FALCHERA FALKLAB CALCIO A 11 Dopo un avvio di campionato brillante i nostri ragazzi si ritrovano ad inseguire la capolista con 6 pt. di svantaggio. La striscia dei 4 pareggi consecutivi è andata ad incidere molto sulla classifica cortissima. Da considerare che dalla penultima alla prima c’è un divario di soli 9 pt. Questo ci è servito da lezione per farci capire che ogni partita che si affronta ha una storia a sé e che ogni sabato bisogna scendere in campo più motivati che mai per portare a casa il risultato utile. Lo scorso mese vi avevamo invitato tutti tramite il volantino che abbiamo distribuito in tutta Falchera per venire ad assistere al Derby con i nostri “cugini” del CIEFFE MANGIABEVI appartenenti anche loro a questo quartiere. I ragazzi da tempo sentivano l’ansia per questo evento, di fatti la distrazione ci ha ripagato con gli altri pareggi affrontando squadre inferiori a noi sul piano tecnico. Arriva sabato 27 novembre…La tensione sale, e piano piano sempre più spettatori giungono al campo da calcio per godersi questo “Derby Falcherese”. Grazie ancora una volta allo stupendo lavoro che ha impiegato per varie notti i nostri instancabili ragazzi della curva nord capitanati da Enrico con a seguito Stefano, Daniele, Alessandro ed Emanuel, nella realizzazione di una coreografia ed un’atmosfera che non aveva niente da invidiare ai derby cittadini delle squadre di serie A. Vedere innalzare quel falco imponente durante l’ingresso in campo dei giocatori ha scaturito l’applauso da parte di tutto l’impianto sportivo, compresi gli spettatori e giocatori che avevano disputato altre partite poco prima. Queste sono le belle soddisfazioni che i ragazzi di Falchera ( per noi Falchera è una sola!!!) si portano a casa. Tornando alla partita, svolta in un bel clima anche in campo, l’A.S.D. Falchera Falklab non riesce ad andare oltre all 1 – 1. Risultato più che giusto per questa sfida sia per le occasioni da gol di entrambe le squadre, sia per la prestazione vista in campo. Adesso ci aspetta il girone di ritorno…Consapevoli che abbiamo tutte le carte in regola per rimontare e vincere questo campionato ci concentriamo per affrontare i nostri avversari con quella marcia in più che nel 2010 è mancata. Le prossime nostre partite casalinghe si disputeranno sempre sul campo di Viale Falchera alle ore 16.30 sabato 12 febbraio e sabato 5 marzo. Si è svolta domenica 12 dicembre la kermesse APERISPORT organizzata dall’AICS di Torino (Ass. Italiana Cultura e Sport), a cui come tutti gli anni L’Olimpo, l’associazione di danza del quartiere ha partecipato insieme ad altre scuole di danza della città di Torino. Quest’anno l’associazione, che ha sempre partecipato con i corsi dei ragazzi più grandi (dai 12 anni in su), ha preso parte all’evento portando ad esibirsi anche i corsi dei più piccoli. Cinque sono state le coreografie esibite per il vasto pubblico presente, le prime due delle bimbe dai 4 agli 8 anni, guidate dall’insegnante Serena Tomasi, che hanno danzato sulle note di High School Musical con una coreografia di modern jazz e su una coreografia hip hop sulla musica di Marrakash. Poi è stata la volta delle adolescenti di danza moderna guidate dall’insegnante Gioia Raro, che hanno emozionato il pubblico con la musica romantica di Christina Aguilera e il gruppo di hip hop, colorato e frizzante, che ha fatto saltellare tutti con le musiche di Missy Elliot. Infine il corso dell’insegnante Fabrizio Rago, partito quest’anno e dedicato a ragazze e ragazzi adulti dai 18 anni in su, che si sono avvicinati alla danza funky-hip hop per la prima volta e che hanno presentato una coreografia sulle note della celebre Physical di Olivia Newton Jones, rivisitata in chiave moderna. Bellissimo è stato il momento in cui tutti i partecipanti dell’Olimpo si sono riuniti nell’inchino finale: una lunga fila di almeno una quarantina di bambini e ragazzi! Una bella occasione per restituire al territorio i frutti del lavoro svolto dai bambini e dagli insegnanti, all’insegna dei valori sani e gioiosi dello sport e della danza. Augusto Curcio Gente di Falchera 4 Gioia Raro Rinnovo linee elettriche alla Falchera Negli ultimi mesi dell’anno, nella Falchera Vecchia, c’è stato un fermento di imprese che eseguivano scavi nelle strade e nei cortili condominiali e lavori all’interno degli stabili: erano le imprese incaricate da AEM Distribuzione che provvedevano al rinnovo della rete elettrica in bassa tensione. Da quando è stato costruito il quartiere, negli anni ‘50, non sono mai stati realizzati lavori così ingenti; allora la rete era stata alimentata con il sistema 127/ 230 V trifase e per le esigenze dei tempi era più che sufficiente. Con il passare degli anni però l’utilizzo sempre più diffuso di elettrodomestici ha provocato un notevole incremento dei consumi, ed anche AEM Distribuzione ha dovuto modificare la propria rete di distribuzione adeguandola alle esigenze dei tempi ed alla normativa vigente: ecco perché è stato necessario cambiare la tensione della rete di distribuzione portandola al valore unificato di 230/ 400 V trifase. Sia ben chiaro: per le abitazioni private non è cambiato nulla, la tensione è rimasta sempre 220 V monofase, mentre la modifica ha interessato direttamente i contatori trifase (esempio caldaie centralizzate dei condomini). Per fare questo AEM Distribuzione ha dovuto sostituire completamente tutti i cavi della propria rete, a partire dalle cabine fino alle colonne ed alle cassette all’interno degli stabili. Tutti questi lavori sono stati a carico del Gruppo IREN. Alla fine dei lavori il quartiere avrà la rete elettrica completamente rinnovata. Sono stati sostituiti anche i contatori tradizionali con la posa dei contatori elettronici di nuova generazione. Per i nuovi contatori elettronici, che in questi anni stanno progressivamente sostituendo i vecchi contatori tradizionali, è previsto un piano di riprogrammazione al fine di consentire la rilevazione delle letture per fasce orarie in attuazione di quanto disposto dalla delibera 156/07. La riprogrammazione del contatore elettronico è una procedura automatica eseguita da AEM D, in maniera remota, per la quale non è necessaria la presenza del cliente. A seguito della riprogrammazione la rilevazione delle letture dei contatori elettronici sarà differenziata sulla base delle tre fasce orarie stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (di seguito AEEG). Questa nuova modalità è stata introdotta per rendere più chiaro il profilo di consumo orario di tutti i clienti in un’ottica di futura maggior efficienza del sistema. Programmazione gruppo di misura per la gestione delle Fasce Orarie Le fasce orarie attualmente previste dall’AEEG sono: F1: ore di punta dalle ore 8.00 alle ore 19.00 dei giorni da lunedì a venerdì (l’energia costa di più) F2: ore intermedie dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00 dei giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del sabato (l’energia costa di meno) F3: ore fuori punta dalle ore 0.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00 dei giorni dal lunedì al sabato, tutte le ore della domenica e dei festivi. (l’energia costa di meno) (vengono considerati giorni festivi, ai sensi della del 156/07, i seguenti giorni: 1° gennaio, 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1° novembre, 8 dicembre, 25 dicembre e 26 dicembre) Busuito Corrado Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue - Intolleranze alimentari - Preparazioni Veterinaria - Erboristeria - Prenotazioni esami Nella nostra farmacia la misurazione della pressione è gratuita PORTA QUESTO COUPON IN FARMACIA E PRENOTA UN CONTROLLO DELLA SALUTE DELLA TUA PELLE Nuovo servizio: si fanno buchi all’orecchio Gente di Falchera 5 Dal 1972 attenzione verso i giovani atleti P G S CONQUISTA Anche la 2DF ha avuto il migliore inizio possibile. 3 a 0 e tutti a casa. L’ho scritto il mese scorso e lo ribadisco oggi, che partire alla grande è un buon segno. Significa crescita costante. Non sempre le sconfitte sono segno di povertà sportiva, ma certamente 4 vittorie su 4 significano concretezza e voglia di crescere. 2DF NEL PIENO DEL LORO VIGORE A proposito di concretezza e voglia di crescere voglio raccontare un episodio che si è verificato proprio durante la prima gara della 2DF. Due ragazze sui 30 anni erano venute a provare da noi, poi non si sono fatte più sentire e l’abbiamo presa senza problemi; sono cose che succedono. Le rivediamo a Mappano con la maglietta della squadra avversaria. Ciao, ciao, e tutto finisce lì. Ma io, da segnapunti, quindi da spettatore privilegiato, mi studio la partita come mio solito e, risultato a parte, mi accorgo che la squadra avversaria è meno brava rispetto a noi. Da segnapunti d’annata quale sono, avevo già notato che l’età media delle altre era di 17 anni, contro i 21 delle nostre più vecchie. A questo punto mi è sorta una riflessione che ha identificato 2 aspetti sulla scelta delle due ragazze, senza sindacare sulla scelta o sulle ragazze stesse. Perché hanno scelto di andare in un’altra società? In una squadra della nostra forza avrebbero giocato poco o hanno preferito allenarsi con 17enni con molti margini di miglioramento? Ma poi ho pensato “anche noi abbiamo atlete che vanno per i 17, arrivate dalla U16 dello scorso anno”. Nel girone di ritorno avrò una risposta più concreta, perché guardano la partita potrò percepire miglioramenti nostri e loro ed arrivare ad una conclusione. IL TARLO DELLA FORMAZIONE Se sono riuscito ad esprimermi bene nei concetti precedenti, riuscendo ancora una volta a farvi percepire l’importanza che diamo alla formazione, direi che è una tarlo che non riesco a debellare. A volte ci si siede sui successi e ci si comprime sulle sconfitte, ma poi personalmente sento il bisogno di ripartire. E come me tutti gli amici allenatori con cui condivido il progetto Conquista. Vi assicuro che scrivere è facile, in confronto all’affrontare ogni giorno il contatto con gli atleti. Provare per credere diceva una vecchia pubblicità. Se non mi credete, le nostre porte sono aperte. Oggi: lo sport in Falchera per tutti Proprio per la necessità di migliorare le nostre capacità, abbiamo accettato la proposta di Don Adelino: ritrovarci 2 volte all’anno per fare gruppo allenatori, confrontandoci in una giornata dedicata solo a noi stessi. Siamo in fase di progettazione, ma presto realizzeremo. MUSICA E PALLAVOLO So che non mettere foto può far scorrere più lentamente le parole di questa pagina, ma oggi voglio mettere musica. Vi è mai capitato di vedere il telefilm Ally McBeal? La musica s’incastrava con maestria nei gesti dei personaggi principali, scandendone la vita quotidiana; non era sempre presente, ma quando c’era era propria di quel personaggio e ci si rendeva conto che lui solo la sentiva dentro di sé. Ogni tanto il disco s’inceppava, grattando come i nostri vecchi 33 giri, altre volte i personaggi condividevano la stessa musica, ben coscienti di questo fatto; è successo anche che una contesa fosse risolta con uno scontro musicale. No, non lavoro in una TV, ma ricordo che la mia vita era scandita dalla musica: dalla divisione delle cuffiette del walkman con la ragazzina che mi interessava, passando per l’isolamento sull’autobus che mi riportava da scuola a casa, poi la scoperta dei testi impegnati, fino ad una dedica da karaoke. Le canzoni mi risuonavano durante la vita quotidiana, anche senza lettore mp3 e forse è questo il motivo per cui mi piaceva il telefilm citato. Ultimamente non sento più la musica nelle orecchie e se qualche volta canto sotto la doccia non ricordo tutte le parole. In realtà per riuscire a svolgere un lavoro stressante che mi è stato affidato, in ufficio mi metto le cuffie e mi isolo in mezzo ad una sessantina di persone. Ma perché vi dico ciò? Perché mi pongo l’obiettivo di ritornare a sentire la musica e, soprattutto, l’obiettivo di provare a condividerlo con i ragazzi che alleno, così da scandire i nostri punti a suon di musica. È un’utopia? Beh, mi piace vivere di utopie ed entusiasmo, perché aiutano a sviluppare progetti. Solo per dovere di cronaca, vi informo che nei miei migliori anni da atleta, le sigle di cartoni animati dei Robot o Kenshiro scandivano le mie migliori prestazioni. “Quando udrai / un fragor / a mille decibel” o “Maaaazzzinga! Maaaazzzinga!”, potere assoluto dell’esplosione finale del nemico… ricordo, però, che gli 883 mi aiutavano con le ragazze. Gente di Falchera 6 Luigi Fabio Varesano segue editoriale di Amilcare De Leo preesistente. Rimarremo a vedere. Il Centro d’Incontro inoltre, la Chiesa, La Scuola, le Associazioni autonome o quelle che ruotano intorno allo stesso Tavolo Sociale, comprese libere forze laiche e confessionali e gran parte degli stessi cittadini, mirano tutti a operare insieme, per riqualificare sempre di maggiori contenuti il proprio quartiere. E allora cosa chiediamo per l’anno nuovo? Intanto sarebbe auspicabile uno sviluppo economico più incisivo e crescente legato al cosiddetto terziario, che pare stenti ancora a decollare nella realtà del nostro territorio, piuttosto chiuso ed isolato rispetto ad altri quartieri, nonostante visibili spunti positivi. Sarebbe altresì utile e vantaggioso, lo ripetiamo, un più accurato servizio d’ordine e soprattutto di prevenzione da parte della Forza pubblica, così come si augura che i rapporti tra cittadini ed extracomunitari, compresi naturalmente i nomadi, si orientino e si consolidino verso una risoluzione che non pretendiamo d’intesa, ma almeno volta saggiamente alla tolleranza e alla comprensione, anche se lo ammettiamo non è sempre facile. Allo stato attuale non ci sono in Falchera locali liberi per pubbliche riunioni o per scopi culturali come incontri, conferenze e manifestazioni di vario tipo. Si spera che, con il trasferimento della vecchia biblioteca all’Ambrosini possibilmente entro quest’anno, si possano liberare dei locali atti allo scopo. In realtà lo speriamo vivamente anche noi, Gente di Falchera, che siamo in procinto di essere sfrattati da una sede della vecchia biblioteca (dove tra l’altro il periodico vide la luce), dopo essere stati già più volte raminghi. Tuttavia se ci guardiamo attorno, senza naturalmente fare i conti in tasca a nessuno, scopriamo l’esistenza di alcuni locali vuoti, che potrebbero essere invece utilizzati per prioritari scopi comuni e sociali, come ad esempio la possibilità di realizzare in loco un poliambulatorio, preconizzato d’altra parte già da alcune voci (e firme) della borgata. Volgiamo ora lo sguardo in direzione di alcuni spazi liberi, esistenti all’interno dello stabile-palazzina dell’ASL alla Falchera Nuova, e per finire in bellezza puntiamo, si fa per dire, al “fiore all’occhiello” della Falchera Vecchia, e cioè alla fatiscente costruzione che giace inerte da anni tutto intorno a quella “rotonda”, in prossimità della fermata della linea “50” e che pare senza speranza e senza futuro. Ci riferiamo, avete capito, e ci dispiace ripeterlo, all’ex-officina che, con tutto il rispetto dovuto, ebbe una sua efficacia funzionalità in passato, ma ora… Beninteso niente di personale, ma oggi urge di nuovo parlarne e discuterne seriamente, per trovare insieme una soluzione accettabile ad un problema che si trascina irrisolto dalla fine degli Anni No- vanta. Convenientemente restaurata, ad esempio, potrebbe essere una felice occasione per “inventare” qualcosa di nuovo e di buono. E ancora, molti cittadini della Falchera Nuova lamentano reiteratamente una certa trascuratezza nei riguardi della viabilità, con particolare riferimento ai marciapiedi che in alcuni tratti si sollevano addirittura, formando sinistramente una gobba, corrosa da sotterranee e consolidate radici d’alberi, e non consola affatto la scritta posta in qualche punto che segnala ai cittadini l’increscioso inconveniente. Altri sarebbero i problemi da trattare e da risolvere, tenendo conto onestamente anche di quello che è stato fatto, e che saranno al vaglio della prossima amministrazione comunale, con l’elezione del nuovo sindaco che in verità si profila non priva di ostacoli e di contraccolpi un po’ da tutte le parti, entro una campagna elettorale, contrassegnata da dure tensioni interne e accese schermaglie politiche. Ma noi rimaniamo fiduciosi ed ottimisti. RINGRAZIAMENTI ALLA GASTRONOMIA ALBA Desidero attraverso questo giornale e in queste poche righe, esprimere la mia e, non solo mia gratitudine, alla professionalità delle signore che quotidianamente operano nella gastronomia ALBA. Grazie per la vostra disponibilità ad accettare le nostre non sempre argute battutine... E’ con piacere attendere il proprio turno in un clima sereno, disponibile e paziente in attesa di un “improbabile sorriso” Vi ringrazio Bruno Gurlino ATTENZIONE Si sono verificati in quartiere episodi preoccupanti, soprattutto per gli anziani. La tecnica è sempre la stessa: “signore” di bella presenza fermano uomini anziani fingendo una conoscenza di vecchia data e mentre il malcapitato cerca di ricordare, molto abilmente gli viene sottratto il portafoglio. Attenzione a chi si presenta in modo troppo confidenziale e ravvicinato!! Gente di Falchera 7 I lettori scrivono AVVISO PER CHI SCRIVE. “Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese in considerazione: saranno cestinate!! Spett.le Redazione “Gente di Falchera”, ho letto con interesse l’articolo “Abbattere la Falchera Nuova”, è un articolo “forte” ma coglie proprio nel segno. La distinzione che si fa sempre tra Falchera Vecchia e Nuova è proprio per queste situazioni, non che in Falchera Vecchia i problemi non esistano, basta notare alcune strade, marciapiedi e condomini gestiti malissimo però nell’insieme non dà un’impressione di degrado dopo 40 anni come quella Nuova. Abbiamo i pannelli nuovi e colorati in Piazza G. Astengo, cosa desideriamo di più nella vita? Ora che in Falchera Nuova stanno ridipingendo i portici c’è da augurarsi che degni “pittori” non li imbrattino dopo un mese. Altro augurio per le prossime feste: Babbo Natale porti un nuovo selciato tra portici e mercato. La Tettoia Mercato è proprio triste come lo sono anche le Bancarelle e la merce ivi esposta, offre un’impressione ben sciatta. Io sono dell’opinione che non si fabbricano i “casermoni prefabbricati” in estrema periferia per “infilarci” dentro le persone. E’ ovvio che l’edilizia doveva essere migliore ma si sa che nelle così definite “Case Popolari” non adoperano mai i materiali migliori (è già molto che ti assegnano quelle!) Si sapeva già dal 1973 che la Falchera Nuova era nata così e così rimaneva. I negozi sono sempre gli stessi, nessuno ha il “coraggio” di aprirne altri (questo anche in Falchera Vecchia) e con un grande supermercato nei pressi come Auchan chi vuoi che ne apra ancora? Doveva nascere in un contesto diverso, basta vedere le nuove case popolari di Via Cigna costruite in un insieme di edilizia anche “privata”, con bellissimi supermercati ed affiancato un Bar decente. Mai decentrare le case: che grave errore! Siamo lontani politicamente. Per migliorare un quartiere bisognerebbe anche migliorare le persone che ci vivono ed è sotto inteso che se io in questo quartiere “impongo” anche i Nomadi non lo miglioro, anzi lo peggioro ma già, questo è razzismo e demagogia mi direbbero i più (Noi siamo tutti integrati? Lascio a Voi giudicare). “Spina” 1, 2, 3, 4 e noi che “Spina” siamo? Noi la “spina l’abbiamo nel fianco”! Triste poi il ragionamento: “Se non ti piace, vattene!” Facendo così la zona peggiorerebbe sempre più (esempio le Baliheu di Parigi) e dovrebbero essere invece gli stessi abitanti a migliorarla ed esserne orgogliosi anziché incendiare i cassonetti dei rifiuti ed aggredire i Vigili del Fuoco. Se ne parla male? Ragion di più per tenerla bene e i “media” si ricrederanno. La questione “laghetti” è decenni che se ne parla, vogliamo fare una piscina con gli sdraio e andarci a prendere il sole in estate magari divorati dalle zanzare con l’umidità che sollevano? Suvvia! Miglioriamo Piazza Volgograd, posteggio di roulottes, camion di zingari che addirittura si lavano i “genitali” alla fontana (Articolo sulla Stampa estiva), la Tettoia Mercato, invece di litigare rifacciamo i pericolosi selciati davanti ai Box auto. Miglioriamo alcuni locali che passandoci davanti si notano “visi poco rassicuranti”, e passando oltre non penseremo più che nessuno acquisterebbe mai un alloggio di fronte. Abbattere le case, costruirne altre con le villette attorno che vorrebbero edificare? Che idea! Ma voi pensate che chi acquista una villetta andrebbe in estrema periferia, vicino alla tangenziale e vicino alle case popolari? E’ ovvio che chi spende molti soldi desidera il meglio ovvero negozi e bancarelle eleganti, servizi, e scusate anche “un ambiente signorile”. Attendo risposte, ringrazio e saluto cortesemente. Chiara Vittorini Solidarietà ed Amicizia (Fra la “Gente di Falchera”) Nel mio precedente articolo scritto a “Gente di Falchera” e pubblicato sull’omonimo giornale, parlavo della solidarietà che c’è stata trentasei anni fa tra persone che, seppur di diversa ideologia, hanno dato il meglio di se stessi per far si che questo quartiere avesse i servizi indispensabili per la crescita, e lo sviluppo mentale, culturale, e sociale. Allora, vi prego, basta con i confronti,con i paragoni “Io sono bravo, gli altri no” “Quella zona è bella, questa no” Io amo il quartiere in cui vivo e vive la gente di Falchera, con i suoi pregi e i suoi difetti; Abbiamo un Centro Commerciale dove per rifornirsi arriva gente da tutte le parti, dai quartieri vicini, dove troviamo di tutto: dal pane fresco ogni mattina, ai vari tipi di latte, formaggi e salumi, e.. la frutta? Ogni mattina alle quattro qualcuno si alza e va ai mercati generali per garantirci la frutta fresca, di stagione e non, per tutti i gusti e per tutte le possibilità di spendere, senza necessariamente andare a Porta Palazzo, magari in pullman, col rischio di essere scippati o percossi. Questo Centro Commerciale, fino a Gente di Falchera 8 qualche anno fa in prossimità delle feste natalizie era illuminato a giorno, le vetrine addobbate a festa, ed il presepe all’interno del negozio di frutta e verdura. Che fine ha fatto tutto ciò?? Il nostro giornale ha come titolo “Gente di Falchera” ed allora vogliamo parlare della gente di Falchera? Che fine ha fatto la solidarietà e l’amicizia che regnava nel nostro quartiere? Associazioni Sportive: Falchera E/ 2 – G.S. Falchera – Spartanova, e le Associazioni Culturali? Ricordo che una volta, forse al sabato sera, presso l’Associazione S. Efisio si ballava; nell’Associazione Speranza Azzurra 2000, da Padre Loy oltre a ballare si organizzavano delle feste ed ancor oggi i locali vengono messi a disposizione per le riunioni di condominio. Pertanto come ho detto all’inizio di questo articolo, smettiamola di fare i presuntuosi, di fare paragoni e confronti che non servono e non giovano a nessuno. Crediamo di essere bravi? Ed allora su coraggio, dimostriamolo prendendoci per mano e formiamo una catena umanitaria e sociale, dimentichiamoci la diversa ideologia e tendiamoci una mano in segno di amicizia, quella vera, quella costruttiva, parliamo della “Gente di Falchera” e sicuramente come trentasei anni fa riusciremo a riportare nel nostro quartiere la fiducia, il sorriso e la speranza in un domani migliore. Ciao a tutti. Con simpatia Aurelio Sgambellone “Propositi e programmazione/2011” Iniziando l’anno nuovo, ci si augura sempre nei convenevoli dei saluti tra amici, parenti e conoscenti la frase “Buon Anno e Lieto Principio” Sperando, che questo “Augurio” sia sempre il “custode” nel percorso del tempo annuale il proprio “salvacondotto” per una vita migliore a confronto di quella appena trascorso, a riguardo, si spera sempre, che nell’anno nuovo? I problemi (dopo 37 anni, mai avuta una miglioria “Urbanistica?”) siano risolti “Finalmente?” Non voglio elencare i propositi e le necessità, che la nostra comunità falcherese ha bisogno, però, a volte, a forza di parlarne spesso, qualcosa può smuoversi, per attirare l’attenzione, “di chi Sta nel Palazzo!”, alle angosce di chi vive quotidianamente le storture di un territorio cittadino abbandonato: (Laghetti, Strade/rotte, Discariche/abusive, Acque nelle cantine, Seconda uscita/entrata dalla Falchera, Falò di “Quelli della Notte” in pz. Volgograd ecc.) e ambientale con delle diatribe condominiali per alcuni “Europei” (rumori nelle scalinate, Camion a forte velocità presso le uscite dei condomini dagli androni, regolamenti condominiali disattesi ecc.), però a fronte di queste dispute verbali (per Fortuna!) la convivenza di tolleranza è abbastanza sufficiente da far capire all’ulti- mo arrivato in Italia, che nella nostra Nazione si vive rispettando i Regolamenti di qualsiasi ambiente! Predisponiamoci, quindi, per queste opere spirituali: A) Consigliare gli esitanti a adeguarsi al nostro modo di vivere. B) Chi è privo di determinate nozioni, spiegarci le sue anomalie. C) Consigliare l’incorreggibile impenitente a ravvedersi. D) Alleviare chi soffre. E) Vincere il risentimento delle offese. F) Sopportare pazientemente le persone moleste G) Invitare cortesemente qualcuno a fare qualcosa. Con stima a tutti gli abitanti della Falchera, e un forte: Buon Principio D’Anno 2011! F.sco Traisci Il piacere di leggere a cura di Adriana Scavello Libri sotto l’albero Un libro è un regalo che puoi aprire ancora e ancora, chi ama leggere trova sempre tanti libri sotto l’albero di Natale. Quest’anno molti lettori hanno trovato i seguenti: - “Il cimitero di Praga”: trent’anni dopo “Il nome della rosa” Umberto Eco torna con un nuovo romanzo di ambientazione storica. Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come “I protocolli dei Savi Anziani di Sion”, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi nella Parigi della Comune, orrendi ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. - “Appunti di un venditore di donne” di Giorgio Faletti: edito da Baldini Castoldi Dalai Editore. L’autore torna con un nuovo noire, ben lontano dal suo romanzo d’esordio “Io uccido”, questa è una storia ambientata nel 1978, a Roma è tempo di Brigate Rosse, in Sicilia i boss mafiosi soffocano ogni tentativo di resistenza e a Milano le bande di Vallanzasca sono attive più che Gente di Falchera 9 segue a pag. 21 in prima colonna IL GIORNALE DELLA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” Buon giorno a tutti i lettori! Due parole per introdurre alcune idee espresse dai miei allievi sulla festa del Santo Natale. Sempre prima troviamo negozi addobbati: passiamo dagli ultimi strascichi di saldi estivi alle super offerte di Natale, senza soluzione di continuità. Stringi, stringi il messaggio è sempre quello di darci da fare per spendere e consumare. Poi, quando le festività si avvicinano si entra in una “sarabanda” di tentativi di acquisti in strade, ipermercati e negozi superaffollati (quelli più convenienti…). Abito in centro ed ormai ho capito che di questi tempi l’automobile sta bene lì parcheggiata, se possiamo fino all’anno nuovo... ed a Falchera ci arrivo comoda con il quattro, ed a Falchera, proprio nei vostri negozi, ho riscoperto il piacere di una chiacchierata fatta con calma, di una battuta scherzosa, di un consiglio tra “signore”. In poche parole ho riscoperto la dimensione di un tempo un po’ più rilassato, più “umano”. Mi è venuta quindi l’idea di discutere con i miei allievi di immaginare ciò che ognuno di noi può comunque regalare, perché affetto e attenzione non costano nulla, li possiamo trovare dentro di noi e ricavare piacere nel condividerli. Ecco dunque alcune di queste riflessioni e propositi per un Natale anche di attenzione agli altri. (Prof.ssa Milena Sarboraria) “Come regalo vorrei non una cosa concreta, ma un regalo che mi renderebbe più felice di ogni altra cosa: stare tutti insieme, tutto il giorno a giocare e parlare con tutta la mia famiglia. Invece il regalo che vorrei fare, è dedicare più tempo a mia nonna Carmela, perché molte volte litighiamo mentre invece, con un’intera giornata trascorsa insieme ci capiremmo di più.” Camilla Deplano “Oltre che trascorrere il Natale con i miei parenti, vorrei dedicare un po’ di tempo alla signora anziana del 1° piano del mio condominio, perché lei con me è sempre molto gentile (non solo a Natale!)” Jacopo Toscano “Voglio dedicare più tempo a mio zio, perché è un uomo splendido, simpatico e molto importante per me, come mia zia, molto dolce e affettuosa. Inoltre a Natale rivedo gli altri zii che vengono a Torino da altre città; la mia famiglia a Natale si allarga moltissimo!” Giorgio Contrò L’aspetto che mi piace più del Natale, è che si ha più tempo per stare con gli altri, ed io vorrei stare con i miei cugini, visto che non li vedo molto spesso, ma soprattutto vorrei aiutare mia zia che aspetta un bambino, che dovrebbe nascere proprio a Natale! Rebecca Genisi A Natale vorrei dedicare il mio tempo ai miei nonni, aiutandoli a fare le pulizie e soprattutto, per una volta, cucinare per loro, visto che lo fanno sempre per me! Rebecca Bevacqua BUON ANNO! Quante cose si scrivono e si dicono in occasione dell’avvio di un nuovo anno. Anche dall’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” vogliamo inviare i migliori auguri possibili e proporre un momento di riflessione a quanti, soprattutto genitori e parenti dei nostri alunni, leggono questo inserto di “Gente di Falchera”. Ormai siamo diventati una parte fissa del giornale, queste pagine ci permettono di far conoscere le nostre esperienze anche fuori dalla scuola, cosa che ci sembra importante; un grazie quindi alla redazione di “Gente di Falchera” ed a chi scrive con noi. Ma la fine di un anno e l’inizio di uno nuovo è anche il momento per fare bilanci. Questo che si sta per concludere non è stato un anno facile per la scuola: cambiamenti dall’alto anche non richiesti, tagli e problemi diversi si sono abbattuti su di noi, ma stiamo cercando di fare comunque una buona scuola per il quartiere, i suoi bambini e tutti i suoi abitanti. Qui citeremo solo alcune delle realizzazioni più significative. Abbiamo cercato di abbellirla, la nostra scuola, e per questo dobbiamo ringraziare innanzitutto quei genitori che hanno prestato il loro lavoro gratuito per imbiancare diverse aule ed il “Tavolo Sociale”. Stiamo cercando di farla diventare più accogliente, più qualificata e più moder- Gente di Falchera 10 na, la nostra scuola, per questo abbiamo incrementato le collaborazioni con esperti esterni: dallo scorso anno abbiamo avviato corsi ed esami per l’acquisizione dell’ECDL di informatica, stiamo avviando corsi Trinity di Inglese, con il C.S.I. è stato avviato un progetto di interventi di psicomotricità con i bambini della Scuola dell’Infanzia, stiamo intervistando gruppi di alunni genitori e docenti per la valutazione di Istituto, abbiamo avviato il Consiglio dei Ragazzi con la Circoscrizione 6^; senza dimenticare che da anni collaboriamo con artisti professionisti nel Progetto MUSe e con quelli del Teatro dei Ragazzi, con specialisti dell’ASL per il Progetto di Educazione alla Salute “PESAV”, con il Servizio Sociale, con la Biblioteca di Falchera, con alcuni Centri di Formazione Professionale per favorire la “conquista” della licenza media da parte di alcuni studenti in difficoltà, con la Circoscrizione ed il Comune. Per diverse attività siamo in rete con le altre scuole della Circoscrizione. Sono in atto progetti speciali per migliorare l’integrazione scolastica degli alunni disabili, degli studenti stranieri (anche con l’insegnamento, in orario extrascolastico, della loro lingua madre) e Rom. La Biblioteca di scuola sta crescendo, offriamo l’insegnamento del Latino a studenti delle terze medie, un Laboratorio multimediale produce video che vincono importanti premi, numerosi progetti interni vengono portati avanti in diverse classi, è stato creato il primo coro dei bambini, ecc. Allora, tutto bene? Dipende dall’angolatura da cui si guarda la realtà. Ci sono ancora alunni che faticano ad imparare, che non vengono a scuola volentieri, che non si comportano correttamente… (per questo abbiamo adottato il tema delle REGOLE quale sfondo di impegno comune nel lavoro di tutte le classi), ci sono ancora delle incomprensioni con alcune famiglie. Quello che la scuola fa non è sufficiente se non si trovano dei punti di accordo. A chi ci chiede di essere più severi e a chi ci rimprovera di essere severi “solo” con i propri figli, possiamo rispondere che a scuola cerchiamo di essere equi, che gli insegnanti non hanno nulla da guadagnare a fare preferenze e che sono preparati per un mestiere difficile, ancora più oggi di qualche anno fa. La scuola ed i suoi insegnanti, professionisti dell’insegnamento-apprendimento, hanno bisogno di un ambiente, un contesto, che favorisca il loro lavoro, che riconosca la sua importanza nella vita dei bambini e ragazzi, che condivida la fatica di impostare regole di apprendimento e di convivenza civile in un mondo piuttosto sregolato. Che questo si realizzi al meglio nel 2011 è il miglior augurio che ci sentiamo di porgere a tutti! La Redazione dell’inserto “IL GIORNALE DELLA SCUOLA” Gli sportelli del Laboratorio di Quartiere sono in fase di riorganizzazione. “Comitato Sviluppo Falchera” Piazza Giovanni Astengo 10 presso Biblioteca Civica Falchera Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22 E mail: [email protected] IN BREVE dalla Provincia vicina A cura di Ricciardetto * Caselle. Nuovo volo verso la Sardegna dal 10 dicembre u.s. Ad operare il collegamento con la città sarda sarà la Compagnia aerea Meridiana Fly e a prezzi molto competitivi: da 30 euro, tutto incluso per la tratta. Il collegamento Meridiana Fly fra Torino e Olbia prevede due programmi settimanali, il venerdì e la domenica, con orario: da Olbia 19,10-20,15; da Caselle 21-22,05. * Borgaro. Assicurati dai furti. Il Comune propone ai cittadini una polizza assicurativa gratuita, in caso di furto, scippo e truffa all’interno del territorio. * Settimo Torinese. Inaugurata il 27 novembre u.s. la nuova Biblioteca Civica Multimediale “Archimede”, in P.zza Campidoglio 50. Gente di Falchera 11 L’angolo della poesia a cura di Mario Alba MONDO ASCOLTARE Resta tra i rami dell’autunno l’anestesia del sogno. Resta l’ultima carezza di ascoltare lo scalpello del vento che incide sulla sfinge della sera la parola speranza, con un qualche bene, da porre sulle labbra di un nuovo mattino Luigi Cabras AMICI Gli amici sono volti che vengono fuori dalla folla si legano a te con invisibili fili di tristezza e ironia con periodi che aspirano al sempre o al mai; gli amici sono estranei che pretendono di conoscerti, gli amici sono estranei che t’illudi di conoscere. E’ traditore il mondo, gioie dona viver ti fa giocondo i tuoi trastulli, poi scellerato e gramo al mal ti sprona e tue intenzioni nel bene rende nulli. Di facce velenose ti circonda che si presentan belle e in gran candore, poi giran faccia e immerso sei nell’onda onda furiosa e vedi solo orrore. Ovunque fai la scelta, ovunque provi sol nefandezze vedi e stai attento, nel vivere stai certo sempre trovi che Satana è il signor, ha lui buon vento. O giovani, che sogno è il vostro cuore state prudenti e Satana scacciate, cercate solo amor, ma amore vero l’effimero gioir allontanate. Rodolfo Gobbo RIMEMBRANZE Tu correvi, correvi in quei prati verdi come verdi erano i tuoi anni e grandi erano i tuoi sogni. Quanti sogni e correvi in quel prato verde cogliendo fiori dal profumo campestre e genuino come la tua giovinezza. Il cielo limpido e azzurro, il sole splendente e luminoso, il cinguettio degli uccelli e il maestoso silenzio della verde natura, ti portavano a scrutare dentro di te. Il silenzio era tuo amico in quei giorni passati; oggi lo temi perché ti ricorda il tempo che fu, di quanto sei cambiata e di quanto quei sogni sono lontani e sbiaditi lasciando la speranza a fantastiche illusioni ad uno sfolgorante arcobaleno di memorie che piano piano ti lasciano un vuoto di dolce tristezza. Massimiliano Irenze NOIA Questa noia di sempre bagnata di pioggia sembra inventata apposta per me. Mi batte nel cervello da quando son nato. Ecco la maledizione dei padri! E non serve maledire… Si riforma cellula vivente e maledetta. Amilcare De Leo IL CORPO Il corpo giace fra i rottami sparsi di una inespressa esistenza mentre lo spirito, libero ormai da ogni vincolo, rincorre nuvole nel cielo. Geron Somadaj Angela Saccone Gente di Falchera 12 NON SPARATE ALLE RENNE “MUSICA CELTICA” Proprio sotto Natale una televisione di stato ha trasmesso un breve ma scioccante filmato in cui apparivano, fieri di sé, alcuni cacciatori tra cui una bella signora con gli occhiali, più agguerrita che mai intenta a sparare con un grosso fucile, munito di sofisticato cannocchiale, ad un giovane e maestoso caribù, una specie di renna nordamericana attualmente piuttosto rara. Per la scarsa mira, ugualmente imperterrita, sparava più volte inutilmente contro l’animale, per niente impaurito che non si muoveva di un passo e sembrava guardare fisso e stupito in direzione di chi voleva abbatterlo. Chi come me, credo, da casa assisteva alla scena prima ammutolito e poi sconcertato aveva voglia di gridare: “Ma dai, scappa via!” Il caribù era sempre là, fermo, muto, che stava ad osservare, senza capire. Alla fine la donna, incitata dai compagni che tifavano per lei, non sbagliava il colpo, perché è bastata una frazione di secondo per veder accasciato su se stesso l’indifeso animale, tra l’urrà generale. Non è bastato, perché sempre la donna (Sarah Palin, sì proprio quella governatrice americana che concorse alla vicepresidenza contro Obama, tra l’altro dichiarata protettrice dei parchi) si è fatta bellamente fotografare, più sorridente e soddisfatta che mai, sul corpo morto della “belva”, lasciando anche irritanti dichiarazioni in merito alla sua capacità di …sportiva, soprattutto nel momento in cui il povero caribù veniva sventrato. Non ci sono parole… ma uccidere una renna proprio sotto Natale, è come uccidere Bambi. Mi viene in mente a questo punto un’altra scena toccante, ma questa volta di un film famoso, in cui “Il Cacciatore” (ve lo ricordate?, Interpretato da Robert De Niro), avvistando anche lui con il cannocchiale un cervo maestoso, esitava… e non sparava. a. d. l. Domenica 12 dicembre 2010 dopo il meraviglioso concerto tenuto due anni fa nella chiesa di Gesù Salvatore è ritornato alla Falchera il gruppo di musica celtica “SHAMROCK”, nell’ambito della 13° Edizione di Dicembre Musica 2010, rassegna di concerti natalizi realizzata in collaborazione tra la 6° Circoscrizione e l’Associazione Ippogrifo. SPORTELLO VIGILI di PROSSIMITA’ Da venerdì 12 marzo 2010 si segnala la variazione di orario dello sportello dei Vigili di Prossimità, che riceveranno i cittadini dalle ore 10 alle ore 12 di ogni venerdì. I Vigili di Prossimità, in questo orario, sono a disposizione dei cittadini per dare informazioni e raccogliere segnalazioni riguardanti il territorio. Per molti quindi non era una novità, ma per altri sicuramente sarà stata una bella scoperta ascoltare i caratteristici suoni irlandesi, scozzesi, bretoni ed i canti in gaelico. (Con il termine gaelico si intendono lingue imparentate come lo scozzese e l’irlandese). Certo quando parliamo di musica irlandese a tutti vengono in mente gruppi come gli U2, Van Morrison o Sinéad O’Connor, mentre invece la musica folk irlandese è così diversa e inusuale da quella a cui siamo ormai abituati. L’atmosfera che suscita rimanda immediatamente ai colori della verde Irlanda, ai sapori delle celebri birre scure e dei pub, alle danze e alle ballate tradizionali. Gli “Shamrock” hanno saputo interpretare tutto questo con la consueta maestria, non tralasciando (vista l’occasione) brani più tradizionalmente natalizi. Franco Mantione Nuovo sportello per la CONSULENZA LEGALE Dal mese di Novembre è a disposizione dei cittadini un nuovo servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello. Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in Piazza G. Astengo 10. E’ obbligatoria la prenotazione al n° 011-44.32.621 Gente di Falchera 13 SSN - Regione Piemonte Azienda Sanitaria Locale ASLTO2 - Torino Nord Ancora più vicino alla tua A. S. L. ! Azienda Sanitaria Locale Torino Nord FA R M A C U P Prenota direttamente in farmacia! ASLTO2 - Torino Nord - C.so Svizzera, 164 10149 Torino Tel. 011-439.3111 - 011-240.1111 FARMACUP è un servizio di prenotazione presso le farmacie di quartiere convenzionate per fissare le prime visite specialistiche ed esami radiologici nei poliambulatori e negli ospedali dell’ASLTO2. Nelle farmacie che espongono l’iniziativa FARMACUP è possibile prenotare le visite specialistiche rivolgendosi direttamente al farmacista con la richiesta del medico curante. Per prenotare è necessario presentarsi con la richiesta, su ricettario regionale, del medico o pediatra di base o specialista del SSN, muniti di tessera sanitaria e codice fiscale. Il FARMACUP non prenota alcuni tipi di esami radiologici e le visite di controllo. Tali esami (vedi giorni e orari sul sito www.aslto2nord.it) devono essere prenotati agli sportelli dei seguenti poliambulatori: CIRCOSCRIZIONE 6: Via Montanaro, 60 - Via Anglesio, 29 OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO Piazza del Donatore di Sangue, 3 PRENOTAZIONE PER TELEFONO – SOVRACUP Esami e visite specialistiche possono anche essere prenotati, attraverso il call center cittadino ai numeri: 840.705007 (da telefono fisso) 011.5160666 (da cellulare) ORARIO dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 16.30 QUANDO LA PRENOTAZIONE NON E’ NECESSARIA Per il prelievo e la consegna di materiale biologico per le analisi di laboratorio (sangue, urine e feci) NON è necessaria alcuna prenotazione. Basta recarsi - con la richiesta del medico su ricettario regionale - presso uno dei punti prelievo e munirsi del numero distribuito automaticamente all’ingresso. TICKET Le prestazione prevedono il pagamento di un ticket, come da tariffario. Sono esenti dal pagamento del ticket: bambini fino a 6 anni, ultra sessantacinquenni con redditi inferiori ai 36.151,98 euro (lordi), pensionati sociali e al minimo, invalidi, disoccupati, esenti per patologia. I versamenti possono essere effettuati presso le filiali di Torino dell’Istituto Bancario San Paolo oppure presso gli sportelli automatizzati dell’ASLTO2. Se il pagamento avviene agli sportelli automatizzati, la ricevuta stampata dalla macchina dovrà essere compilata ed allegata al tagliando ticket consegnato al momento della prestazione. RITIRO REFERTI Per il ritiro del referto. è necessario seguire le indicazioni relative a sedi e orari contenute nelle avvertenze allegate al tagliando di prenotazione. I cittadini che, anche se esenti dal pagamento della quota di par-tecipazione alla spesa sanitaria, non avranno ritirato i risultati di visite o esami diagnostici e di laboratorio entro 30 giorni dall’effettuazione, sono tenuti, ai sensi di legge, a pagare per intero il costo della prestazione. DISDETTA PRENOTAZIONE Se l’assistito non disdetta la prenotazione entro le 48 ore precedenti all’appuntamento e non si presenta, sarà tenuto a pagare l’intero importo della prestazione come da tariffario, anche se esente ticket. Le disdette, anche se motivate, devono sempre essere effettuate, anche senza il preavviso dalle 48 ore. Le modalità di disdetta sono segnate sul foglio di prenotazione. PER LE ALTRE EVENTUALI INFORMAZIONI A CARATTERE GENERALE: Sito Web: www.aslto2nord.it SC Relazioni Esterne - URP Ufficio Relazioni con il Pubblico * URP Area Est Circoscrizioni 6 e 7: 011.240.2415 e-mail: [email protected] Centro Commerciale “NATURALMENTE” Falchera Nuova via degli Abeti 10 Acconciature Tel. 011-26.20.381 Prodotti SOLO IL MARTEDÌ Naturali Sconti su colorazioni e Permanente Abbronzatura spray Facciale in un minuto E 5.00 Integrale in cinque minuti E 10.00 Novità trucchi effetto TATTOO Solo il Mercoledì PIEGA a E 6.00 Gente di Falchera 14 OBBEDIENZA, VALORE SCOMODO E FUORI MODA È probabilmente l’atteggiamento che ha avuto maggiori vicissitudini nella borsa valori che attribuisce un significato alle qualità autentiche di una persona matura. L’obbedienza era tradizionalmente osannata, ma anche faticosamente riportata sia alla dimensione della vita quotidiana, sia alle situazioni in cui bisogna dare una svolta decisiva alla realizzazione di un’esistenza; dal ‘68 in poi è stata vituperata come mancanza di coraggio e di autonomia, come comoda delega agli altri delle proprie responsabilità. Oggi non si riesce a comprendere a che cosa essa possa davvero servire; nella nostalgia del senso dell’autorità e di ruoli e rapporti chiaramente definiti, il riferimento all’obbedienza non è però così scontato, perché tutti -in primo luogo gli educatori- sono consapevoli che si tratta di un valore che va attentamente giustificato, perché altrimenti rischia di essere respinto con decisione da parte delle nuove generazioni. Per i ragazzi, infatti, obbedire significa un po’ morire dentro; abdicare alla propria libertà intellettuale; rinunciare a guardare le cose dal proprio punto di vista e ad assumere una responsabilità personale di fronte agli eventi della vita. Un vero e proprio attentato alla ricerca di autonomia che caratterizza gli anni della crescita, percepito come una mancanza di fiducia da parte degli adulti. Questi sentimenti e pensieri non possono essere rigettati a cuor leggero, soprattutto in famiglia, dove si ha particolarmente a cuore la serenità dei figli e la presenza di un clima relazionale che sia propedeutico allo sviluppo umano dei ragazzi; e tuttavia noi genitori dobbiamo affrontare il difficile compito di spiegare perché l’obbedienza non è una richiesta assurda, semmai invece molto scomoda, sia perché chiede loro di essere disciplinati e quindi “diversi” in un mondo disordinato, sia perché costringe i grandi a un’autorevolezza affettiva e pedagogica che, purtroppo, non tutti possono permettersi. Per quanto mi riguarda, mi sono comportata così: ho cercato di far comprendere subito ad Alessandra e Claudio, durante l’infanzia e soprattutto nella preadolescenza, che obbedire non vuol dire affatto rinunciare a scegliere con la propria testa; anche questo comportamento, infatti, nasce da una decisione personale che va attentamente motivata a livello interiore. Si obbedisce soltanto quando si è convinti di ciò che viene suggerito o, per lo meno, quando si riconosce la propria difficoltà nel valutare realisticamente una situazione, un problema. L’obbedienza, quella vera e giusta, è un atto di umiltà, non di sottomissione, che dice come si sia disposti a scommettere su qualcosa anche quando si fa fatica a comprenderne tutte le implicanze presenti e future. Dal canto mio, sono stata semre convinta che l’atteggiamento di obbedienza non può che maturare in presenza di un rapporto di stima e di fiducia nei confronti dell’adulto; in famiglia è un vero e proprio test della credibilità e dell’autorevolezza dei genitori nel richiedere cose sensate e realisticamente proponibili. Un bambino accetta una proposta di suo padre o sua madre, perché sente di poter fargli credito per quanto riguarda le competenze e le esperienze che ha accumulato, e soprattutto intuisce che è una persona onesta a livello intellettuale e morale. Se il genitore non ha questa credibilità, può essere perfino giusto che un ragazzo diffidi delle sue indicazioni, che suonano come una pretesa piuttosto che uno sforzo per orientare una giovane vita e preservarla da gravi errori. Man mano che i ragazzi crescevano, mi è sembrato opportuno, però, considerare l’obbedienza una tappa momentanea da perseguire, non un obiettivo di lungo periodo; mi sono abituata a ritenerla ancora un valore, ma non ho voluto che occupasse i primi posti nella gerarchia delle cose che contano a livello educativo; se anche nella giovinezza può essere funzionale alla costruzione di una personalità matura, credo che sia qualcosa da amministrare con molto equilibrio e prudenza, per evitare di formare identità deboli e dipendenti o, al contrario, ribelli e trasgressive. Lo ammetto: questa scelta mi ha complicato la vita, ma non mi pento di essere stata così parsimoniosa. Resto convinta, nonostante tutto, che nella vita di ogni giorno è meglio affrontare confronti serrati con i giovani, piuttosto che arrischiarsi su una scorciatoia che non è detto che porti alla meta; nei momenti più impegnativi delle scelte esistenziali, noi genitori dobbiamo accettare anche con sofferenza di essere disarmati e quasi impotenti, per continuare ad affermare e custodire quella libertà responsabile che li renderà davvero uomini e donne. Obbedire non vuol dire affatto rinunciare a scegliere con la propria testa. Marianna Pacucci Prossima Apertura Gennaio 2011 CAF-ITALIA - Via Toce, 23 Risolve i tuoi problemi di: Mod. 730, Red, Isee, Pensioni, Successioni, Vertenze Sindacali, Servizio Patronato. Inizio servizi Gennaio 2011 Gente di Falchera 15 La nonna del computer Abachi, pallottolieri ed altri ingegnosi strumenti di calcolo compaiono nella storia antica di tutte le civiltà e da tempo consentivano l’esecuzione automatica o semiautomatica delle singole operazioni aritmetiche. Il diciannovenne Blaise Pascal, 200 anni prima di Babbage, aveva costruito una calcolatrice meccanica che eseguiva somme e sottrazioni e, trenta anni dopo, Gottfried von Leibniz, aveva realizzato una macchina a ruote dentate che calcolava anche la moltiplicazione, la divisione e la (26/12/1791 radice quadrata. Ma a Torino, per 18/10/1871) la prima volta, si parlò di proMatematico inglese, gramma, il concetto centrale delfilosofo, perseguì per tutta la sua vita la scienza e della tecnica informala costruzione di tica: ossia della descrizione della una macchina, la sequenza delle istruzioni, con macchina analitica, possibili salti e diramazioni, da antesignana dei moderni computer eseguirsi automaticamente senza l’intervento dell’uomo fra un’operazione e la successiva e da considerarsi come un dato di ingresso alla pari dei dati numerici. La descrizione del programma era affidata, nell’invenzione di Babbage, alla scheda perforata, figlia del cartone che Jacquart aveva introdotto nel telaio qualche decennio prima, per memorizzare il disegno da riprodurre. La scheda perforata morirà soltanto nel 1975, uccisa dal floppy disk. Babbage non aveva mai trovato il tempo di descrivere la sua invenzione in un articolo scientifico. Così Plana si accinse a farlo, ma dopo poco si accorse della difficoltà e della complessità del lavoro e vi rinunciò. Plana aveva ricevuto il titolo nobiliare di barone ed era anche Barone in senso accademico, autoritario e quasi dispotico. Così trasferì il compito di descrivere la macchina matematica ad un suo giovane e brillante collaboratore, Luigi Federico Menabrea. Menabrea, che sarebbe certamente divenuto un grande uomo di scienza se non avesse avuto altri interessi, produsse un ottimo documento illustrativo della macchina di Babbage. L’articolo fu presentato nel 1842 alla Bibliotèque Universelle de Genève e ha importanza concettuale e storica perché può essere considerato il primo lavoro scientifico nel settore dell’informatica. Qualche mese più tardi il lavoro di Menabrea fu tradotto in inglese ed ampiamente commentato dalla contessa Ada di Lovelace, figlia di Lord Byron, studiosa dalla approfondita cultura matematica, che aveva sempre seguito con molto interesse il lavoro di Babbage. Anche i commenti di Ada Byron hanno grande valore scientifico. Tra l’altro Ada discusse in quelle note la programmabilità del calcolatore di Babbage come strumento di guida del telaio per la tessitura; per questa ragione viene oggi considerata la prima programmatrice della storia e potrebbe essere ricordata anche come la prima utilizzatrice dell’informatica per l’automazione. In una delle sue note Ada iniziò quello che da allora è noto come il Regime di Lovelace, asserendo che una macchina può fare solo ciò che le si ordina e nient’altro: “La macchina matematica non ha la pretesa di creare nulla. Può analizzare, ma non ha le capacità di anticipare le connessioni o le verità analitiche. L’unica sua funzione è quella di rendere accessibili le conoscenze già acquisite”. E’, anche questo, un punto di grande interesse storico perché, secondo alcuni studiosi, con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale il Regime Lovelace è finito. Ada amava le piccole trasgressioni. Così la passione per le corse dei cavalli la indusse a dimenticare ciò che aveva scritto nella nota sopra citata e a sviluppare un programma di ausilio allo scommettitore, basato sul calcolo della probabilità. Questa idea ha valore storico e avrebbe dovuto darle il titolo della prima programmatrice di un sistema esperto, ossia di un sistema di calcolo che incorpori le conoscenze di un esperto in un dato settore. Per il momento la comunità scientifica non le ha ancora attribuito questo riconoscimento, forse per il fatto che Ada dovette vendere i gioielli di famiglia per pagare i debiti di gioco. Babbage non completò mai la realizzazione di una delle sue macchine. L’ultimo suo modello di macchina matematica avrebbe dovuto essere grande come un campo di calcio ed essere azionato da un enorme motore a vapore. Il primo ministro Benjamin Disraeli gli rifiutò il finanziamento, affermando che l’unica applicazione concreta di quella macchina gli appariva il calcolo delle somme già spese per le ricerche di Babbage. Disraeli aveva ragione. Babbage aveva compreso che un calcolatore programmabile doveva contenere molte migliaia di componenti elementari, ma le ruotine dentate a cui si affidava, per quanto miniaturizzate, avrebbero sempre avuto un ingombro ed un costo inaccettabili. La più raffinata tecnologia meccanica era inadeguata alle idee di Babbage. Occorreva aspettare cento anni e l’avvento di una nuova tecnologia, la microelettronica, per tradurre quelle idee geniali in realtà. Gente di Falchera 16 Articolo a cura di A.R. Meo La narrativa Eravamo sempre in fila per due Eravamo sempre in fila per due, come ogni momento della giornata non impegnato in attività strutturate. In piedi, soprattutto in silenzio e con le braccia conserte; conserte fino a quando non cambiò l’ordine: braccia morbide sulla pancia con una mano sull’altra. A suor Margherita, la nostra assistente, sembrava una posizione meno rigida, più naturale. Insomma le pareva di aver fatto un passo in avanti verso il cambiamento! Grembiule nero opaco per tutti i giorni, nero lucido alla domenica, colletto bianco di plastica rigido, quanto faceva male sul collo! Quel giorno, passandoci in rassegna, Suor Margherita selezionò alcune di noi ed io tra queste, ma non ci spiegò il motivo. Noi bambine tentammo di indovinare cosa sarebbe capitato alle “prescelte” e, considerata l’aria che tirava in collegio, eravamo alquanto pessimiste. Fu al termine della lezione di 5° elementare, che frequentavamo al secondo piano dello stesso edificio, che la maestra Marisa sorridendo ci comunicò che le prescelte sarebbero andate ad un pranzo in un ristorante insieme con bambini di altri collegi, offerto dalla squadra di calcio torinese della Juventus. Evviva, volate via in un attimo le brutte cose pensate, persino le escluse non ebbero il tempo di sfoderare l’invidia tanta era la curiosità per un evento così strano. Il giorno dopo, sempre in fila per due e con la divisa della domenica, andammo a piedi all’Hotel Principi di Piemonte. Spaesati, timidi, catapultati in un elegante grande salone, un centinaio di bambini si sentivano a disagio nelle loro divise, ma erano sicuramente contenti di mangiare finalmente cose buone invece della solita minestra. I calciatori si sedettero tra noi. Ricordo Leoncini due posti alla mia sinistra, Sivori poco più a destra, davanti a me John Charles: quel gigante mi impauriva ed evitavo di guardarlo. Poco dopo arrivarono sorridenti anche i suoi due bambini biondi in giacca rossa. Abituata da anni a frequentare un rigido collegio femminile, mi imbarazzavano soprattutto le figure maschili presenti a tavola. In quel periodo usavo domandarmi se gli nomini, erano buoni o cattivi e li classificavo secondo un mio discutibile e severo criterio. Ecco a cosa pensavo, mentre il cibo lentamente riusciva a distrarmi prima di pormi troppe inutili domande. All’uscita del pranzo ci regalarono un palloncino e alcune foto dei calciatori che conservo ancora. Non avevo la televisione e conoscevo poco il calcio, ma chi l’avrebbe detto che pochi anni più tardi mi sarei divertita anch’io a fare il terzino in una delle prime squadre di calcio femminile? Era il 1961, l’anno che si poteva leggere anche capovolto, l’anno del centenario dell’Unità d’Italia, l’anno di “Italia ‘61". L’anno in cui la Juventus vinse il campionato di calcio. Io avevo 10 anni. mi tuffavo nello studio per distrarmi, sognavo le vacanze per uscire dal collegio e speravo in un mondo migliore. Alessandra Zanettini IL TABELLINO TORINO, 10 GIUGNO 1961 JUVENTUS INTER 9-1 Juventus: Mattrel, Emoli, Sarti, Boniperti, Cervato, Colombo, Mora, Charles, Nicolè, Sivori, Stacchini. Inter: Annibale, Riefolo, Tacchini, Morosi, Masotto, Dalmaso, Manini, A. Mazzola, Fusari, Guglielmoni, Ghelli. Reti: 11' Sivori, 12' Sivori, 17' Sivori, 52' aut. Riefolo, 54' Sivori, 64' Nicolè, 67' Sivori, 78' Mazzola (IN) rig., 79' Mora, 90' Sivori rig. SCUOLA di JUDO Nuova Società di judo “A.S.D. Judo Club Tomodachi Torino” Nell’anno 2010 l’allenatore Massimo Gambino, insegnante di judo alla Falchera dal 2003, dopo una lunga e produttiva collaborazione con la palestra Budokan Torino, ha deciso di costituire una nuova società denominata A.S.D. Judo Club Tomodachi Torino, “Tomodachi = Amico/i” . L’ A.S.D. Judo Club Tomodachi Torino, di cui è Presidente la Sig.ra Valeria Picca, è connotata dalla cordialità e simpatia di un bel gruppo di amici. L’avvio di questo progetto è stato possibile anche grazie al fattivo contributo di tutto il gruppo che da anni segue questa disciplina e che contribuisce tutt’ora al buon rendimento sportivo della società. Palestra e corsi Presso la Scuola Elementare Ambrosini Via dei pioppi n.45 Martedì e Giovedì Ore 17:00 alle ore 18:00 judo bambini e principianti dal 2006 Ore 18:00 alle ore 19:00 judo ragazzi dal 2001 2 Lezioni di Prova Gratuite Ti Aspettiamo ……………… All. Massimo Gambino Cell. 3332304476 e-mail: [email protected] Gente di Falchera 17 A s t r o n a ocuramdel Gruppo i a “G.e... Plana” Briciole di storiaa curapiemontese di Franco Foppiani Sant’Antonio di Ranverso FRANCESCO FAA’ DI BRUNO Un astronomo piemontese che pochi conoscono Il giorno 11 dicembre alle ore 11,30 è stato inaugurato il restauro del campanile della Chiesa (il più alto di Torino) Santa Zita delle Suore Minime del Santo Suffragio presso il borgo S. Donato in via S. Donato 31, già opera artistica di Francesco Faà di Bruno, alla presenza del nuovo vescovo di Torino Cesare Nosiglia e del presidente della Regione Roberto Cota. Sono aperte visite su prenotazione. Ma chi era Francesco Faà di Bruno? Nacque ad Alessandria nel 1815 e morì a Torino nel 1888. Architetto, matematico e astronomo fratello di Emilio, valoroso ufficiale di marina, studiò all’Accademia militare di Torino che poi lasciò, per completare a Parigi gli studi matematici coltivando la sua passione per la scienza del cielo, venerando Dio e osservando le stelle. Molti religiosi, d’altra parte, si occuparono di astronomia perché come disse Popper, un cardinale americano: “l’astronomia è la scienza che avvicina più a Dio”. Insegnò quindi all’Università di Torino, senza mai dimenticare l’umiltà di essere prete. Nel 1854 fu assunto come addetto all’Osservatorio Astronomico di Parigi, dietro premure del ministro della Pubblica Istruzione del Piemonte. Lavorava per intere notti ad osservare, anche a occhio nudo, e a fare calcoli. Nei momenti di pausa scriveva all’amata sorella. Anche quando si stabilì definitivamente a Torino si occupò lungamente di astronomia. Nel 1876 fu consacrato sacerdote e in seguito beatificato. Fondò proprio a Torino l’Opera di Nostra Signora del Suffragio, occupandosi di aiutare cristianamente il prossimo e soprattutto, coadiuvato dalle suore, quelle giovinette abbandonate e indigenti, continuando peraltro la sua attività di insegnamento. Scrisse un trattato sulla teoria delle forme ed un altro, incompiuto, sulle funzioni ellittiche. Uomo del Risorgimento, fu anche grande cultore di musica sacra. Fu un conte di Savoia, Umberto terzo che la Chiesa avrebbe beatificato, a fondare nel 1188, un anno prima di morire, un edificio sacro destinato ad accogliere i viandanti stanchi e ammalati: l’abbazia di Ranverso, dedicata a Sant’Antonio, che secondo la tradizione avrebbe scelto il luogo vicino ad Avigliana, dove era nato e che ancora oggi si mostra nel Borgo Vecchio la sua casa. Chiamò i monaci Antoniani di Francia, che si dedicavano alla cura delle malattie che più infierivano nel Medioevo, tra cui il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”. L’Abbazia di Ranverso, dipendente dalla casa madre di Vienna, s’ingrandì e prosperò per secoli, ospitando pellegrini e curando gli infermi senza chiedere alcun compenso. Ma per riconoscenza, come ricordano gli affreschi della chiesa, i contadini donavano spesso ai monaci infermieri il frutto del loro lavoro ed in particolare i maiali che erano essenziali ai frati, perché con il grasso degli animali lenivano le sofferenze dell’herpes. L’ordine ospitaliero antoniano si estinse nel 1790, con la morte del suo ultimo monaco, dopo essere stato unito nel 1774 all’Ordine di Malta. Della grande abbazia di Ranverso non rimangono che la chiesa e l’ospedale, oggi appartenenti all’Ordine del Mauriziano, alle cui provvidenze si devono i restauri che hanno salvato dal disfacimento questi edifici, capolavori del leggiardo gotico piemontese. Hanno collaborato a questo numero: Sergio Bianco, Corrado Busuito, Augusto Curcio, Rocco De Pace, Bruno Gurlino, Franco Mantione, Maria e Mario Memore, A.R.Meo, Marianna Pacucci, Gioia Raro, Milena Sarboraria, Adriana Scavello, Livio Scremin, Aurelio Sgambellone, Francesco Traisci, Chiara Vittorini, Luigi Fabio Varesano, Alessandra Zanettini. Gli eventuali contributi potranno essere versati volontariamente alle persone già conosciute oppure presso la Redazione, in P.zza. G. Astengo 10. Orario di Redazione dal lunedì al venerdì: dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30 Tel. Fax e Segr. 011 - 22.47.387 E mail: [email protected] Un ringraziamento particolare a tutti i sostenitori, inserzionisti e agli amici che ci aiutano nella distribuzione del giornale. Gente di Falchera 18 Una ricetta al mese a cura di Mario Alba Manzo alla greca TEMPO OCCORRENTE. 45’ Ingredienti per 4 persone 800 g di carne di manzo; 7-8 spicchi di aglio; 4 rametti di rosmarino; il succo di 1 limone; 1 ciuffo di prezzemolo; 1 bicchiere di vino; 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva; sale e pepe. • Mettete sull’asse di legno il pezzo di carne di manzo e con un coltellino affilato tagliatelo a fettine dì medio spessore. • Lavate e mondate il prezzemolo, staccate gli aghi di rosmarino e lavateli; sgocciolate entrambi e tritateli finemente insieme agli spicchi di aglio. • Mettete le fette di carne in una casseruola a bordi alti, inserite fra una fetta e l’altra un po’ di trito e condite con olio versato a filo, salate e pepate a piacere. • Versate sulla preparazione l’olio extravergine di oliva rimasto, il succo di limone filtrato attraverso un colino fine e il vino. Chiudete ermeticamente la casseruola e fate cuocere in forno caldo a 160 ° per circa 30 minuti. • Potete in alternativa sostituire il vino e il succo di limone con eguale quantità di acqua e, se preferite, cuocere la preparazione invece che in forno su fuoco basso e sempre a recipiente incoperchiato per 30 minuti. Servite ben caldo... e buon appetito. Il vernacolo a cura di Livio Scremin Macelleria Steri Spesa Famiglia Mini Spesa Famiglia 2 kg fettine di vitello 2 kg bollito di vitello 1 kg salsiccia 2 kg spezzatino 2 kg braciole di maiale 1 kg petti di pollo 1 kg fesa di tacchino 1 kg hamburgher 2 kg tritata di vitello 2 kg costine di maiale 2 kg cosce di pollo 1 coniglio 1 kg rolatine di vitello 1 kg rustichelle 1 kg tritata 1 kg fettine di vitello 1 kg braciole di maiale 1 kg di salsiccia 1 kg di cosce di pollo 1 kg coniglio o un pollo 1 kg bollito c/osso 1 rolata o tasca ripiena 1 kg costine di maiale € 6,50 al Kg € 7,50 al Kg In omaggio i sacchetti per la conservazione Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94 AGENZIA MAPPANO di Angela Russo via Cuorgnè 104 10070 Mappano di Caselle (To) I GENITORI Cossa fa el tuo papà ? El marangon. Brava bambina. E ti me sa dir cossa che fa la mama ? Oh sì siora: la fa la mama. No volevo dir questo picia mia, volevo saver che lavor che la fa ? La mama la lava, la stira, come se disi ? Vuoi dire che fa la stiratrice ? Ma gnanca questo, va ben e alora ? Lei no la capissi mia brava siora. Spieghite dunque. Per noi bambini cusi la mama bei vestitini. Co’ i xe sporchi, la li fa neti, la scova le stanse, la prepara i leti, e i boni cibi la cusina su la fiama, insoma la vedi, la fa la mama. Vi offre i seguenti servizi: * * * Pratiche auto Subagenzia Toro Assicurazioni Rinnovo e______________ duplicati patente con medico in sede * Sportello Telematico dell’Automobilista Soggetto abilitato ai sensi del D.P.R. 19 settembre 2000 n. 358 Sergio Fantasma 2007 Gente di Falchera 19 Orario 9-12,30/15-18,30 dal lunedì al venerdì Tel. 011-9968597 Fax 011-9969040 Cell. 335-5605217 Portando questo coupon avrete uno sconto del 5% sulle pratiche auto, patenti e sconto dal 3 al 20% sulle assicurazioni. Per chi ama il teatro a cura di Vittorio Leode Questo mese segnaliamo Teatro Gobetti –Via Rossini 8Torino; tel. O11815932 18-23 gennaio 2011 “Elisabetta II” di Thomas Bernhard Regia di Teresa Pedroni Herrenstein, potente industriale ebreo, esprime tutto il proprio disgusto per l’umanità dalla sedia a rotelle alla quale è inchiodato. Il nipote e gli amici, accorsi in casa sua per ammirare il passaggio della sovrana inglese in visita di stato, si mettono in vista da un balcone dal quale presto si affaccerà anche la morte. Teatro Cavallerizza Reale- Via Verdi 9- Torino; tel. O118390006 - 18 gennaio - 6 febbraio 2011 “Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello Regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti con Michele Di Mauro E’ un testo che conclude la trilogia del teatro del drammaturgo siciliano. Il discorso pirandelliano sulla natura della scena, sulle sue contraddizioni e sulla capacità di esprimere emozioni primarie si intreccia con la pratica del teatro musicale, con l’irruzione sulla scena di uno spettacolo di prosa, di brani del “Trovatore” cantati dalle attrici. Teatro Carignano – Via Carignano 6 - Torino; tel. 011547048 “Il Misantropo” di Molière regia di Massimo Castri con Massimo Popolizio Alceste, protagonista de “Il Misantropo”, è personaggio comico o tragico? Bisogna ridere di lui o compiangerlo? Alceste è come la vita, un coacervo di nature. Massimo Castri affronta per la prima volta Molière, affidando all’attore Massimo Popolizio il ruolo del protagonista. Teatro Monterosa - Via Brandizzo 65 ang. Via Paisiello-Torino; tel. 011-2304153 Appuntamento al cinema. Martedì 18 gennaio h. 15,30 “Don Bosco” il primo film (durata 100 minuti) Il primo film su don Bosco del 1935 in bianco e nero, restaurato: una pellicola entrata nella storia del cinema. Narra la giovinezza di don Bosco, con particolare attenzione alle difficoltà affrontate dal santo per realizzare la sua vocazione sacerdotale. Ingresso gratuito E’ arrivata Emma Gandelli La mia cuginetta è tanto bella e ha viaggiato su una stella. Lei sembra una piccola rosa è proprio una cosa meravigliosa! Anteprima video “Falchera Nuova”’ Sabato 18 dicembre, presso la scuola Leonardo da Vinci, è stato proiettato, in anteprima, un video realizzato da Umberto Grassi, sulla storia della Falchera Nuova. Il filmato, molto bello della durata di 45minuti, mette in luce soprattutto i tanti problemi affrontati in fase di costruzione del quartiere, con le testimonianze di alcuni assegnatari, che evidenziano tutte le difficoltà che hanno più o meno dovuto subire a causa dell’occupazione. Adesso invece sono tutti contenti e orgogliosi di vivere in Falchera. Il filmato è stato proiettato per tutte quelle persone che hanno dato la loro testimonianza per la realizzazione del video. Prossimamente il video sarà proiettato durante la presentazione del libro che avverrà entro l’anno 2011. m. a. Un affezionato lettore ci scrive un suo commento sul video della Falchera Nuova Bravo Umberto! Sei un efficiente organizzatore e un ottimo Regista. Bravo Amilcare, sempre chiaro e propositivo, bravo Mario sempre presente e disponibile. Il filmato, bello, chiaro e significativo, in stile primo volume, ha proposto dei Pionieri contenti e orgogliosi di appartenere a Falchera ma senza dimenticare il problema dei laghetti e dei rifiuti che non ci può lasciare indifferenti. Vent’anni dopo....”ai nostri giovani il compito di raccontare il seguito della storia” ha scritto, sul primo volume, Rita Voyat. Ma i giovani dove sono? Sentono ancora l’orgoglio di appartenere a Falchera? Per favore alla fine di questo secondo volume riscrivete la bellissima frase piena di futuro e di speranza: MA QUESTA E’ UN’ALTRA STORIA..... Una storia di come andranno a finire i laghetti ma anche di VILLARETTO, il GRANDE DIMENTICATO, dalle Istituzioni e dalla Chiesa. Coraggio, uomini di buona volontà, non mollate! Sino a quando vedrete il vostro “testimone” ben saldo in mano ai nostri giovani. A tutta la Redazione i nostri migliori Auguri Federico Gente di Falchera 20 Maria e Mario Mèmore. segue il piacere di leggere di Adriana Scavello mai. Bravo, così si fa chiamare il protagonista, è un venditore di donne, la sua è una vita segnata da un’evirazione che cambierà per sempre il corso degli eventi. Faletti è perfetto per creare trappole per i suoi lettori, c’è sempre una certa reticenza nel leggerlo ma una volta sfogliate le prime pagine si rimane incollati alle sue trame. - “Benvenuti nella mia cucina” di Benedetta Parodi: edito da Vallardi, è il sequel di un precedente successo della stessa autrice “Cotto e mangiato”. Un corposo libro di ricette culinarie di ogni genere. Un diario casalingo di 220 venti preparazioni divise per mese arrivano in soccorso a chi vuole mettere in tavola ogni giorno qualcosa di diverso. Il successo delle sue ricette è direttamente proporzionale alla semplicità con la quale si preparano. - “Io e te” di Niccolò Ammaniti: edito da Einaudi, resiste alto e non molla la presa, si legge in un soffio, 120 pagine che raccontano la storia di un adolescente problematico che sceglie di trascorrere una settimana all’interno di una cantina buia, lì troverà una sorellastra che stravolgerà la sua vita costringendolo ad una folle corsa verso il mondo degli adulti. - “Il sorriso di Angelica” di Andrea Camilleri: edito da Sellerio, l’ennesima sfida per il commissario Montalbano, da una parte una banda di ladri d’appartamento che terrorizza Vigata, dall’altra Angelica, derubata dei suoi averi. Rappresentazione dell’Angelica dell’Orlando Furioso, risveglierà nel bel commissario i più bei ricordi adolescenziali. L’eccezionalità di Camilleri sta nel suo linguaggio, una lingua italo sicula che piace, affascina e diverte. Ce ne sarebbero tanti altri ancora da citare...ma la pagina a mia disposizione è terminata!!!! NATALE A SCUOLA La scuola elementare Ambrosini ha festeggiato il Natale con recite e scambi di auguri. La classe 4^ B ha preparato delle scenette raffiguranti la “Nativity” recitate in inglese. I bambini si sono cimentati nella rappresentazione dei personaggi del presepe sotto forma di favola, raccontata da una bellissima “nonnina” (Giorgiana), da Maria e Giuseppe (Nicole e Alessandro) dai pastori (Federico, Simone, Tomas) e su tutti troneggiava con la sua imponenza l’Angelo Gabriele (Marco). Tutti gli altri bambini hanno fatto da corollario con danze e canti. A conclusione, tutti insieme hanno eseguito un entusiasmante “Jingle Bells”. Per sollevare un po’ le sorti del fondo cassa scolastico, le maestre hanno messo all’asta due presepi realizzati dai bambini con materiali di recupero, sotto l’attenta guida delle maestre. Un pensiero riconoscente e un grazie speciale alle maestre Raffaella, Tina, Silvia che si sono prodigate e si prodigano tutto l’anno affinché i nostri bimbi siano seguiti nella loro crescita e… non solo scolastica. Buona lettura! ARREDAMENTI CORSARO (R. V.) Arredamenti Corsaro Studio d’interni - Composizioni su misura Cucine, Camere, Soggiorni, Salotti, Bagni. Preventivi gratuiti e finanziamenti Via Sant’Elia, 4/c Falchera Tel. 011-2623334 cell. 3358019789 C U C I N E Gente di Falchera 21 Natale all’Unitre Falchera In un clima di cordialità ed amicizia, si è svolto nel pomeriggio di venerdì 17 dicembre l’incontro pre-natalizio per lo scambio di auguri tra docenti, coordinatori ed iscritti all’Unitre-Falchera. L’appuntamento è stato presso la Scuola Leonardo da Vinci in Falchera che, come sempre, è disponibile alle nostre esigenze. Dopo una breve presentazione da parte del Preside della Scuola, che ringraziamo per l’ospitalità, sono intervenuti, portandoci i loro saluti ed auguri di buone feste: * la Coordinatrice dell’UNITRE FALCHERA, Sig,ra Dalma Ferrino * la Presidente della Università delle Tre Età, Dott.ssa Irma Re * la Direttrice dei corsi della Università della Terza Età di Torino, Dott.ssa Lucia Cellino * la Vicepresidente della 6a Circoscrizione, Dott.ssa Nadia Conticelli Sono, poi, intervenuti, accompagnati dai loro insegnanti, gli alunni della Scuola che hanno voluto regalarci momenti di vera emozione, presentando un ampio repertorio su vari temi, spaziando dalla musica, ai balletti, alla recitazione, per finire con una divertente filastrocca sul Natale. Complimenti vivissimi per le piacevoli sensazioni che sono riusciti a trasmetterci. Ha quindi, preso la parola, la prof.ssa Lina Chianale che ha presentato i lavori eseguiti dal laboratorio “Facciamo le Pigotte’’. Con il ricavato della vendita delle Bambole in pezza, l’Unitre Falchera vuole collaborare con l’UNICEF ai progetti dell’infanzia. Come ultima esibizione, ma non per questo meno importante, il Coro “Falchera in… Canto’’, diretto dalla Prof.ssa Lina Sorrentino, ci ha deliziati con motivi natalizi Al termine della festa, la Convivialità dell’Unitre- Falchera ha offerto il tradizionale rinfresco, apprezzato, come sempre, dai partecipanti intervenuti. Sergio Bianco ESTETICA STEFY MASSAGGIO COMPLETO durata 1h 28.00 E ORARIO CONTINUATO 9,30 / 19,00 VIA ADIGE 8/B TEL. 011-262.38.22 CERCASI ESTETISTA APPRENDISTA PER INFO-RIVOLGERSI PRESSO ESTETICA STEFY - VIA ADIGE 8 TORINO 011.2623822 Gente di Falchera 22 ANNIVERSARIO Nel primo anniversario della scomparsa di Nuara Agostino (13/01/2010) lo ricordano con affetto la moglie con i figli, i nipoti, parenti e amici. RICORDO Venerdì 17 dicembre, si è spento all’età di 95 anni, Fedele Romano. E’ stato il primo panettiere in Falchera di str. Cuorgné, noi abbiamo avuto il piacere di conoscerlo e di apprezzarlo. Si è spenta una delle voci più popolari e puntigliose di quella “memoria” più vicina a noi, sentimentalmente e storicamente. Ha saputo parlare di una Falchera più lontana e minuta, che noi amiamo definire il nostro “piccolo mondo antico”. Non dimenticheremo la sua gentilezza e la corretezza nel rapporto con gli altri. Determinante è stato il contributo che egli ha dato alle notizie di cronaca e di storia di cui abbiamo riferito nel volume “Falchera 50 anni”. Lo ricordiamo così, come allora, quando l’abbiamo conosciuto: alto, fiero e sorridente. SILENT KEY CI HANNO LASCIATO: 26/11/2010 Planetta Salvatore via degli Abeti 38 di anni 82 03/12/2010 Crispo Andrea via dei Faggi 15 di anni 70 15/12/2010 Romano Fedele via Bormida 4 di anni 95 16/12/2010 Melosu Giovanni via degli Ulivi 112 di anni 81 CALENDARIO “Falchera 2011” E’ in distribuzione il calendario della Falchera 2011, presso la Redazione in piazza G. Astengo 10, nei locali della Biblioteca Civica Falchera e presso la cartoleria Michi in viale La redazione LUCI DI NATALE IN FALCHERA Grazie all’impegno dei nostri commercianti del Centro Commerciale, hanno dato un po di vivacità e gioia al quartiere. Le luminarie natalizie che ha posizionato la 6^ Circoscrizione Falchera 68. In una nuova forma più piccolo e maneggevole con fotografie di avvenimenti del nostro quartiere. La stampa è molto limitata per mancanza di contributi istituzionali. Per questo motivo chiediamo una piccola offerta per sopperire alla spesa della tipografia. Tatuaggi artistici personalizzati su richiesta Trucco semipermanente NOVITA’ Piercing eseguito da personale altamente professionale e qualificato - Attrezzature sterili monouso a normative CE C.SO VERCELLI, 360 TORINO TEL. 3494396872 CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ Gente di Falchera 23 STUDIO DENTISTICO FALCHERA APERTO DAL LUNEDÌ AL SABATO SU APPUNTAMENTO Finanziamenti in sede IMPLANTOLOGIA ORTODONZIA PROTESI, FLUORO PROFILASSI PER BAMBINI E ADULTI VISITE E PREVENTIVI GRATUITI Portando questa pubblicità avrete uno sconto del 10% Via dei Tigli, 9 Vodafone: 348.1793466 / T.i.m.: 339.8220987 ASTRA SOCIETA’ COOPERATIVA TORINO C.so Giulio Cesare, 99-tel. 011-280901 Via Monginevro, 161-tel. 011-3828558 Sosteniamo il Giornale del Nostro Quartiere!! Sostenitori “GENTE di FALCHERA” Sig.ra Angela “Garcia Lorca” E 50,00 Sig. Nordi Gaetano E 20,00 Sig. Martinotti Evasio E 20,00 Sig. Sgambellone Aurelio E 20,00 Sig. Giuliani Mauro E 20,00 Lettore Anonimo E 20,00 Sig.ra Possamai Dorina ric mamma Fabris Rosina E 15,00 Sig.ra Benenti Maria E 10,00 Sig.ra Dalena Flavia E 10,00 Sig.na Giannotti Tiziana E 10,00 Tabaccheria Vassallo E 10,00 Sig.ra Cerlenizza Maria E 10,00 Sig.ra Girard Gesuella E 10,00 Sosteniamo il Giornale del Nostro Quartiere!! Sig.ra Motta Maria Amendolia E 10,00 Sig.ra Ovale Lucia E 10,00 Falklab e Tavolo Sociale Giovanile E 10,00 Lettrice Anonima E 5,00 Sig.ra Cottari Giuliana E 5,00 Sig.ra D'Angelo Giovanna E 5,00 Sig. Chissotti Giacomo E 5,00 Sig. Capasso Pasquale E 5,00 Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti. NON SEMPRE IL CONTENUTO DEGLI SCRITTI DI CHI COLLABORA RISPECCHIA LE OPINIONI DELLA REDAZIONE GESTIONE IN PROPRIO E DISTRIBUZIONE GRATUITA - STAMPATO IN 3000 COPIE Biblioteca Civica FALCHERA Periodico fondato nel 1993 Direttore Responsabile MASSIMO GIUSIO Redazione: M. Alba, A. De Leo, C. Elia, F. Foppiani, R. Voyat, U. Grassi. Capo redattore e grafica Umberto Grassi Associazione “GENTE DI FALCHERA” Presidente Mario Alba Segretaria di redazione R. Voyat Partecipazione Redazione P.zza G. Astengo, 10 Tel. Fax e Segr. 011-22.47.387 E-mail: [email protected] Gente di Falchera 24