27 ottobre 2016. Policlinico di Catania. Incontro di Studio e Visita ai

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27 ottobre 2016. Policlinico di Catania. Incontro di Studio e Visita ai
27 ottobre 2016. Policlinico di Catania. Incontro di Studio e Visita ai laboratori di Medici e Biologi
Israeliani.
Nell’ambito delle attività di innovazione e internazionalizzazione dell’AOU, un gruppo di
120 Medici e Biologi Israeliani, operanti in attività di laboratorio per analisi cliniche e di ricerca,
hanno partecipato a un incontro di studio all’interno delle strutture dell’Azienda Ospedaliera
Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania. Fra l’altro, la struttura architettonica del nostro
Policlinico è un modello per alcuni centri israeliani.
Questo incontro è stato direttamente richiesto al
Direttore Generale dr Paolo Cantaro dalla dottoressa Ester
Admon, di Tel Aviv, Presidente della Israeli Union of
Biochemists and Microbiologist e della Israeli Association for
the Advancement of Professional Laboratory Workers, le due
associazioni che riuniscono tutti i professionisti e i ricercatori
del campo che operano in Israele.
L’incontro di studio e è stato organizzato e coordinato dal punto di vista scientifico dal Prof.
Guglielmo Trovato, referente regionale dell’Azienda per le attività relative alla
internazionalizzazione e alle progettualità di ricerca e innovazione, e dal punto di vista logistico dal
dr Salvatore Favitta.
L’incontro (workshop) è stato moderato dalla dott.ssa Admon e dal Prof. Trovato, e
introdotto nella Sala Conferenze del nuovo Edificio 8, dal dr Ferdinando Di Vincenzo, Direttore del
Dipartimento e del Laboratorio Centralizzato di analisi, e dal prof. Salvatore Oliveri per gli aspetti
microbiologici e micologici. I due medici hanno brillantemente discusso con i Colleghi israeliani
tutti gli argomenti previsti o che sono emersi dalla discussione.
Come richiesto dai Colleghi Israeliani, l’incontro ha seguito alcuni punti specifici, nell’arco
della giornata, che è stata finalizzata allo scambio di informazioni e di esperienze tra Colleghi dei
due ambienti e sistemi sanitari. In particolare, le domande e la successiva discussione sono state
concentrate sulle informazioni riguardo il tipo di servizi, di apparecchiature e le condizioni di
lavoro al Policlinico (numerosità e qualifiche del personale, remunerazione, carico di lavoro
relazioni tra i vari servizi e reparti, apertura a una utenza esterna e altro). La discussione è stata
molto ricca di interventi finalizzati a mettere in evidenza le somiglianze e le differenze tra i due
sistemi, Israeliano e Siciliano.
I Medici e i Biologi israeliani sono stati poi guidati, a piccoli gruppi, nei locali del
laboratorio centralizzato e del centro trasfusionale, nell’edificio del nuovo dipartimento di
emergenza, e nei laboratori di coagulazione, microbiologia e micologia.
È stato osservato come nel nuovo laboratorio del Policlinico è disponibile il sistema di invio
immediato dei prelievi per posta pneumatica, come già esiste da molti anni in tutti gli ospedali
israeliani e di altri Paesi. Si tratta di un sistema che consente un più rapido invio dei campioni al
laboratorio.
Tra i problemi condivisi, la dott.ssa Admon ha commentato come, nonostante le richieste
sempre maggiori di esami di laboratorio, vengono attuate in Israele diverse azioni il cui effetto è di
ridurre il numero di operatori nel settore. Ciò è in rapporto al fatto che molti professionisti del
settore andranno in pensione a breve e senza essere sostituiti, e al fatto che nel settore privato vi
sono opportunità di lavoro più stabili e meglio retribuite. Tutto ciò va a discapito della qualità delle
risposte che il laboratorio può fornire.
La dott.ssa Admon, insieme al prof. Trovato, ha sottolineato che in questa loro visita
professionisti di area sanitaria, prevalentemente pubblica, provenendo da un Paese piccolo ma con
realtà economica e sanitaria molto avanzate nel mondo occidentale, sono venuti in Sicilia per
conoscere quale buona medicina e quale tecnologia ospedaliera di eccellenza viene proposta.
Nonostante la numerosità del gruppo, il Policlinico ha reso possibile l'incontro di persone
che lavorano sul campo con altri colleghi con attività simile in un altro Paese di antica e avanzata
Civiltà. Tutto il meeting e le visite sono stati condotti in lingua inglese.
Il prof. Trovato ha concluso ricordando come da due millenni molti grandi medici sono di
origine israelitica, e che anche i più recenti premi Nobel per la medicina italiani sono stati
guadagnati da scienziati con cognome ebraico: Levi-Montalcini, Luria, Dulbecco. Questo a
conferma dei profondi legami culturali e di amicizia tra Italia e Israele.