Corriere di Romagna - Unindustria Rimini

Transcript

Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
UNINDUSTRIA RIMINI
Giovedì, 10 settembre 2015
UNINDUSTRIA RIMINI
Giovedì, 10 settembre 2015
Stampa Locale
10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3
ALESSANDRA NANNI
Al Fellini 'volavano' beni di lusso corrotti due funzionari doganali
10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10
MANUEL SPADAZZI
Carim rimette mano al portafogli per salvare il patrimonio della
10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10
VINCENZO COLONNA
Maggioli presidente di
10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 16
LUCIA PACI
Rivendevano merce acquistata senza pagare l' Iva La Finanza indaga per...
10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 11
10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 12
10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 31
10
Ferretti, un 2015 a gonfie vele
10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 32
11
Imprenditoria giovanile Contributi dal...
10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7
Fincato: "Nostra gestione estranea ai fatti"
10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7
Quando i doganieri fanno 'volare' le frodi
10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 13
Il Consiglio di Stato boccia Petroltecnica
6
9
Progetti di ricerca e di sviluppo Seminario dedicato alle imprese
Confindustria, Paolo
4
8
Confindustria Romagna
10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 3
3
5
Petroltecnica, il comitato vince la battaglia
10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 6
1
VINCENZO COLONNA
12
14
15
17
Stampa nazionale
10/09/2015 Il Resto del Carlino Pagina 26
Maggioli alla guida della Romagna
10/09/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14
In Romagna Ottolenghi diventa presidente
19
20
10 settembre 2015
Pagina 3
Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Stampa Locale
Al Fellini 'volavano' beni di lusso corrotti due
funzionari doganali
Organizzazione di italiani e russi frodava l' Iva con la Tax Free
di ALESSANDRA NANNI DUE funzionari dell'
Agenzia delle Dogane corrotti, un avvocato
riminese che 'soffiava' agli indagati,
spedizionieri compiacenti, stangone ucraine
più furbe del diavolo e picchiatori legati al clan
dei Casalesi. Sono solo alcuni dei componenti
dell' organizzazione composta da italiani e
russi che passando dall' aeroporto Fellini
trafficava in beni di lusso, utilizzando il sistema
della 'Tax Free' che consente al cittadino
extracomunitario di portarsi a casa un Rolex
senza pagare l' iva o di ottenerne il rimborso.
Ma qui, abiti firmati, gioielli e quant' altro
facevano solo finta di 'volare'. In realtà
restavano a terra e venivano rivenduti in nero
in Italia o spediti in Russia coi camion,
eludendo anche i dazi doganali di quel Paese.
Corruzione, falso in atto pubblico, violenza
privata, estorsione, ricettazione e divulgazione
di notizie che dovevano rimanere segrete,
sono i reati contestati a vario titolo dalla
Guardia di finanza di Rimini ai 17 indagati che
in questi giorni hanno ricevuto l' avviso di
conclusioni indagini. La casa madre della maxi
truffa quasi certamente si trova in Russia, ma per gli investigatori è di fatto impossibile arrivare fin là.
L' inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, era partita a seguito di alcune
segnalazioni, ma c' è voluto parecchio tempo prima che le Fiamme Gialle riuscissero a ricomporre il
quadro per intero. Sviluppando le informazioni che avevano, gli investigatori avevano scoperto che al
'Fellini' il sistema della Tax Free era di fatto un colabrodo. L' esenzione dall' Iva prevede infatti che l'
acquirente sia un cittadino extracomunitario e che faccia uscire il bene personale che ha comprato.
Chi vende, quasi sempre fa pagare l' iva al cliente che poi viene rimborsata dallo Stato, ma serve
naturalmente una certificazione. Prima fra tutte, il timbro sulla fattura al momento della partenza. Ed è
stato incrociando i dati tra gli acquisti fatti in esenzione e i passeggeri in partenza che hanno avuto
conferma delle 'anomalie'. Vere e proprie truffe messe a segno con prestanome che, grazie anche a
passaporti forniti dalla casa­Russia, compravano beni di lusso facendo finta di partire con loro. Un
sistema, avevano concluso i militari, che non sarebbe stato in piedi senza qualcuno alle Dogane che
mettesse la firma indispensabile a certificare che il prezioso orologio o il tailleur firmato erano partiti
insieme a chi li aveva comprati. Erano scattate così intercettazioni, pedinamenti e perquisizioni in
sordina. Mesi e mesi di indagini su strada e a tavolino, migliaia di fatture passate al setaccio che alla
fine hanno svelato il nome dei principali protagonisti. Due, i funzionari delle Dogane che, dicono, si
erano fatti comprare dall' organizzazione.
Poi c' erano i falsi clienti, sia italiani che russi, che entravano e uscivano dai negozi per fare gli acquisti.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
1
10 settembre 2015
Pagina 3
<­­ Segue
Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Stampa Locale
Quindi due dipendenti di un noto spedizioniere con uffici presso l' aeroporto, e infine un avvocato del
Foro di Rimini. Questo, fidanzato con un' ucraina con una società operante nel 'settore', aveva rivelato
alla donna che i finanzieri la stavano intercettando. L' ingranaggio funzionava come un orologio svizzero
(nelle intercettazioni qualcuno si vanta di essere in grado di 'esportare' addirittura un aereo): una volta
certificato falsamente che il bene in questione era partito, questo prendeva la strada del mercato nero
oppure veniva spedito in Russia o Ucraina 'via terra'. Impossibile quantificare, ma si sospetta che
migliaia di pezzi siano spariti in questo modo. Così come è 'sparito' il rimborso dell' iva. AiRiminum, la
società che ora gestisce l' aeroporto, ringrazia gli inquirenti e sottolinea che ale indagini si riferiscono a
un periodo precedente alla propria gestione».
ALESSANDRA NANNI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
2
10 settembre 2015
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Stampa Locale
Carim rimette mano al portafogli per salvare il
patrimonio della banca
Nuova ricapitalizzazione in vista dopo quella del 2012
TRE ANNI dopo la maxi ricapitalizzazione per
salvare la banca, gli azionisti di Carim s i
apprestano a mettere di nuovo mano al
portafoglio. Dopo i 75 milioni versati nel 2012,
nel giro di pochi mesi la Cassa varerà un' altra
operazione di patrimonializzazione della
banca per svariate decine di milioni di euro.
Un' operazione complessa, ma assolutamente
necessaria per l' istituto. Carim ha perso nell'
ultimo anno e mezzo (tra il gennaio 2014 e il
giugno 2015) altri 140 milioni di euro di crediti.
Soldi che difficilmente la banca sarebbe
riuscita a recuperare, e che quindi ha deciso di
inserire prudenzialmente tra le perdite, ma che
hanno inevitabilmente inciso sul bilancio. I
primi sei mesi del 2015 si sono chiusi per
Carim con un passivo di 9 milioni di euro. Di
questo passo, la ripresa per la banca s i
allontanerà sempre di più.
ANCHE la Banca d' Italia, durante la recente
ispezione in piazza Ferrari, pur non avendo
elevato alcuna sanzione nei confronti della
Cassa ha 'invitato' i vertici dell' istituto a
irrobustire al più presto la situazione
patrimoniale. Tradotto: serve una ricapitalizzazione. E se non sarà sicuramente ingente come quella
fatta nel 2012, sarà comunque di un certo peso. Le cifre che circolano in ambienti vicini a Carim
oscillano tra i 30 e i 50 milioni di euro. DUE LE STRADE che ha la Cassa di fronte a sé, e che sta
valutando in queste settimane. Una ricapitalizzazione più soft, coinvolgendo tutti gli attuali azionisti,
compresi i 7mila piccoci soci dell' istituto di credito. Oppure una ricapitalizzazione più pesante, che a
quel punto verrebbe fatta insieme a un partner (probabilmente bancario) di livello nazionale. Sì perché
tramontata ogni possibile fusione con altre banche del territorio, non resta che alzare il tiro e trattare con
quelle del mercato nazionale. C' è anche una terza via: quella di non fare alcuna ricapitalizzazione in
questo momento e prendere un po' di tempo. Ma da Roma Bankitalia ha già fatto capire che la
ricapitalizzazione va fatta al più presto, nell' interesse della stessa Carim.
ECCO perché si preannuncia un autunno caldo per la banca di piazza Ferrari. Banca che è al centro di
diverse voci anche su possibili riorganizzazioni interne. Voci che al momento non hanno trovato alcun
fondamento. In questo momento le attenzioni dell' istituto di credito sono concentrate tutte sulla futura
ricapitalizzazione, considerata ormai un passo inevitabile per la Carim.
Manuel Spadazzi.
MANUEL SPADAZZI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
3
10 settembre 2015
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Stampa Locale
LA NOMINA
Maggioli presidente di Confindustria Romagna
CAMBIO ai vertici di Confindustria Romagna.
Dopo i i primi otto mesi di mandato di Guido
Ottolenghi, il testimone passa ora al riminese
Paolo Maggioli, presidente d i Unindustria
Rimini. Il passaggio rientra nel percorso che
entro il 2017 porterà le associazioni degli
industriali d i Rimini, Forlì­Cesena e Ravenna
fondersi in Confindustria Romagna.
«Ringrazio Ottolenghi ­ commenta Maggioli ­
per il grande impegno che ha dimostrato in
questi mesi, e assumo il comando nel segno
della continuità. I nostri organi direzionali e le
nostre strutture organizzative stanno lavorando
assiduamente per questa unione. Punteremo a
coordinare sempre di più i nostri servizi,
cercando di renderli ancor di più professionali
e economici e continueremo ad affiancare le
nostre imprese affinché siano competitive a
livello mondiale». Maggioli resterà in carica
fino al 30 aprile, quando l' incarico passerà poi
al presidente d i Unindustria di Forlì­Cesena,
Vincenzo Colonna.
VINCENZO COLONNA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
4
10 settembre 2015
Pagina 16
Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Stampa Locale
CORIANO
Petroltecnica, il comitato vince la battaglia
«L' 8 SETTEMBRE il Consiglio di Stato, con
sentenza numero 4156 del 2015, ha decretato
la fine della querelle iniziata il 29 giugno 2005,
presso il Tar di Bologna, fra il Comitato d' area
di Cerasolo e Cerasolo Ausa e l' azienda
Petroltecnica, sostenuta dagli amministratori
del Comune di Coriano e della Provincia di
Rimini».
Grida vittoria il comitato con il presidente
Giovannino Raggini al termine della lunga
battaglia. La vicenda riguarda circa 110mila
metri quadrati che, grazie a una variante
urbanistica c o n t e s t a t a d a l c o m i t a t o e
approvata dall' allora Comune, aveva
permesso di cambiare destinazione d' uso all'
area: da sportivo e verde si permetteva l'
insediamento di attività con particolari tipi di
lavorazioni. A questo punto Comune e
Provincia dovranno verificare che effetti
causerà la sentenza sulle aree occupate a
Cerasolo Ausa, dove si trova anche
Petroltecnica.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
5
10 settembre 2015
Pagina 6
Corriere di Romagna
Stampa Locale
Rivendevano merce acquistata senza pagare l' Iva
La Finanza indaga per frode al Fisco 17 persone
Si tratta di cittadini italiani e russi che per un paio di anni hanno trattato orologi, abiti
firmati e altri articoli di lusso Tra i denunciati due funzionari delle dogane che lavoravano
all' aeroporto, un avvocato e uno spedizioniere
RIMINI. Orologi, abiti firmati e altri articoli di
lusso acquistati senza Iva e poi rivenduti in
Italia, in nero, o spediti all' estero attraverso
canali non regolari. Il sistema messo in piedi,
che sfruttava il regime di "Tax free", è andato
avanti almeno un paio di anni secondo i
riscontri investigativi della Guardia di finanza
di Rimini, ed è costato la denuncia a
diciassette persone, italiane e russe. Dietro
non c' era una vera e propria organizzazione.
Da quanto emerso, tutto ruotava attorno a un
giro di avvenenti donne di nazionalità russa
che avevano trovato la compiacenza di due
funzionari delle dogane (uno ancora in servizio
a Rimini e uno trasferito), un avvocato
riminese, uno spedizioniere e due uomini vicini
al clan dei Casalesi per portare avanti una
frode quantificabile in alcune centinaia di
migliaia di euro di Iva evasa. Il "tax free"
permette di acquistare oggetti senza Iva (in
questo caso al 22%) a cittadini residenti fuori
dalla Comunità europea. Per effettuare questa
operazione si deve però dimostrare che il
bene esce dall' Italia con la persona che l' ha
comprato. In questo passaggio decisivo, le
fiamme gialle hanno scoperto che entravano in
gioco i due funzionari dell' Ufficio delle dogane
in servizio all' aeroporto Federico Fellini: il loro
"ruolo" era quello di apporre il timbro per dimostrare che il bene era effettivamente uscito dal nostro
paese. In realtà, orologi e altri oggetti di lusso, rimanevano in Italia e seguivano due rotte: una parte
veniva rivenduta in nero (il guadagno derivava dal fatto che erano appunto acquistati a un minor prezzo,
senza Iva) e una parte veniva trasportata all' estero, soprattutto in Russia, attraverso uno spedizioniere
complice, violando fra l' altro il pagamento dei dazi doganali applicati dai paesi extracee. I doganieri
erano certi di riuscire a farla franca, tanto che in un' intercettazione telefonica uno dice: «Posso spedire
anche un aereo "spacchettato"». Al momento non si sa se le donne agissero su commissione e che fine
facessero i beni usciti dal territorio nazionale. Il Nucleo tributario della Guardia di finanza, che ha
condotto l' indagine, ha motivo di ritenere che una parte fosse destinata a cittadini privati, mentre una
parte veniva probabilmente rivenduta in attività commerciali. Per i finanzieri il sistema di frode veniva
posto in essere anche grazie al concorso di due dipendenti (entrambi sammarinesi) di un noto
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
6
10 settembre 2015
Pagina 6
<­­ Segue
Corriere di Romagna
Stampa Locale
spedizioniere in ternazionale di Rimini, operante anche al Fellini, in episodi di corruzione e false
attestazioni. I cittadini stranieri che si presentavano alla dogana col bene da esportare, spesso
esibivano documenti alterati (ad esempio su una carta di identità vera veniva apposta la foto della
persona che si presentava ai controlli). Stessa cosa facevano nei negozi dove acquistavano i prodotti,
principalmente in Emilia Romagna. I militari hanno inoltre accertato estorsioni commesse nei confronti
di un altro spedizioniere operante a Rimini e San Marino ed episodi di ricettazione e di violenza privata.
In particolare, e da qui sarebbe partito tutto, due uomini di origine campana indiziati di appartenere al
clan dei Casa lesi, hanno minacciato di morte un professionista riminese per aver fatto troppe domande
sul sistema "tax free". Il collegamento tra queste persone è una delle russe che compare tra gli indagati,
ex compagna di uno dei due campani e poi del professionista. La donna è titolare in Italia di un' agenzia
di "shop assistant" (segue i suoi connazionali nello shopping) e, secondo l' accusa, sarebbe stata a
conoscenza del sistema messo in piedi per eludere l' Iva e trarre profitto dalle successive vendite dei
beni di lusso. Il professionista aveva iniziato a chiedere perché un giubbotto comprato con "tax free" in
compagnia della russa, fosse rimasto subito in suo possesso, senza uscire dal territorio nazionale come
prevede la prassi. La curiosità non era gradita dai due campani. Così, mentre si trovava in un negozio
di viale Ceccarini a Riccione, è stato avvicinato dai due uomini (già sottoposti a misure restrittive nell'
ambito dell' operazione Vulcano, riguardante estorsioni attribuite a tre clan camorristici ai danni di
imprenditori emiliano romagnoli) che gli hanno intimato di «farlo fuori» se avesse continuato a
interessarsi alle procedure degli acquisti esenti da Iva. Tra gli indagati c' è anche un avvocato del foro di
Rimini; in base ai riscontri delle "fiamme gialle" ha confidato a una delle indagate (un' amica russa) che
il suo telefono era intercettato. Ne avrebbe avuto contezza da una carta trovata per caso in tribunale.
Una soffiata a una cittadina russa era arrivata anche da uno dei funzionari dell' Ufficio delle dogane (che
ha collaborato con la Guardia di finanza per accertare i comportamenti illeciti dei suoi dipendenti); le
aveva comunicato che alcuni paesi extracee, destinatari di beni acquistati in Italia, avevano iniziato a
monitorare le transazioni per individuare e persone che ponevano in essere lo stratagemma per eludere
l' Iva. Le accuse nei confronti dei diciassette indagati (difesi dagli avvocati Giovanna Ollà, Stefano
Caroli, Massimo Cerbari, Alessandro Totti, Beatrice Succi, Maria Luisa Trippitelli, Rita Bizzocchi,
Alessandro Buscemi) vanno a vario titolo da falso in atto pubblico, corruzione, violenza privata,
estorsione, ricettazione, divulgazione di notizieriservate. Le indagini, coordinate dal sostituto
procuratore Davide Ercolani, sono state complesse (i finanzieri hanno analizzato circa 5mila timbri);
sono iniziate nel 2011 e, comprendendo la lunga attività istruttoria, si sono concluse a fine 2013.
LUCIA PACI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
7
10 settembre 2015
Pagina 11
Corriere di Romagna
Stampa Locale
Prende il testimone da Guido Ottolenghi
Confindustria Romagna Paolo Maggioli è il nuovo
presidente
RIMINI. Cambia volto la presidenza dell'
Unione federativa di "Confindustria Romagna".
Come da statuto dopo otto mesi dal suo
insediamento, il numero uno di Confindustria
Ravenna Guido Ottolenghi ha lascia la guida
a l presidente d i Unindustria R i m i n i , Paolo
Maggioli.
«Ringrazio il presidente Ottolenghi per il
grande impegno che ha dimostrato in questi
primi otto mesi ­ commenta Paolo Maggioli ­ . I
nostri organismi stanno lavorando
assiduamente e con spirito costruttivo affinché
il percorso di unione porti i risultati migliori. In
questi primi mesi ci sono state occasioni che
hanno dato la possibilità di confrontarci sulle
varie problematiche comuni da affrontare e
risolvere e in futuro non mancheranno nuove
opportunità di incontro».
Il presidente Paolo Maggioli resterà in carica
dal primo settembre al trenta aprile, quando l'
i n c a r i c o s a r à a s s u n t o d a l presidente d i
Unindustria Forlì ­Cesena Vincenzo Colonna.
«Punteremo a coordinare sempre di più i
nostri servizi ­ continua Maggioli­ cercando di
renderli ancora più professionali ed economici.
Continueremo ad affiancare le nostre imprese
affinché siano competitive a livello mondiale.
Sono convinto che insieme ai colleghi Colonna
ed Ottolenghi, agli organi direttivi e sopratutto a tutti gli imprenditori associati, che sono i veri
protagonisti di questa unione, sapremo diventare una nuova importante realtà per rappresentare al
meglio le imprese del nostro territorio e promuovere una nuova fase di sviluppo per la nostra
economia».
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
8
10 settembre 2015
Pagina 12
Corriere di Romagna
Stampa Locale
Progetti di ricerca e di sviluppo Seminario dedicato
alle imprese
RIMINI. La giunta regionale ha deliberato i
bandi relativi alle agevolazioni per i progetti di
ricerca e di sviluppo, destinati alle imprese del
territorio. I contenuti saranno al centro dell'
incontro intitolato "Strumenti di finanza
agevolata a supporto delle attività di ricerca e
sviluppo delle imprese: il nuovo Por­fesr 2014­
2020", che si terrà oggi pomeriggio nella sede
di Unindustria Rimini alle 15,30.
Verranno analizzati in dettaglio il "Bando per
Progetti col laborativi di ricerca e sviluppo
delle imprese" e quello "per progetti di ricerca
industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari
della strategia di specializzazione intelligente".
Interverranno Gianluca Gabelli ni,
responsabile area economico, crediti e
finanziamenti Unindustria Rimini, Luca Rossi,
vicedirettore Confindustria Emilia Romagna e
Danilo Masco lo, responsabile di ricerca
innovazione e t r a s f e r i m e n t o t e c n o l o g i c o
Confindustria Emilia Romagna. (s.m.
)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
9
10 settembre 2015
Pagina 31
Corriere di Romagna
Stampa Locale
Ferretti, un 2015 a gonfie vele
Sei i nuovi yacht presenti alla 38ª edizione del Cannes Yachting Festival
CATTOLICA. La Ferretti sbarca a Cannes con
sei nuovi yacht e un bilancio positivo per il
2015. Ferretti Group partecipa in grande stile
alla 38° edizione del Cannes Yachting Festival
che termina il prossimo 13 settembre. In
occasione di questo appuntamento, primo
momento d' incontro della nuova stagione
nautica per i maggiori gruppi navali e gli
appassionati di tutto il mondo, Ferretti Group
presenta una prestigiosa flotta di 21
imbarcazioni, di cui ben 6 anteprime mondiali:
Ferretti Yachts 550 e Ferretti Yachts 700 di
Ferretti Yachts, 76' Perseo, 88' Florida e 88'
Domino Super di Riva e Custom Line 108' di
Custom Line. Nella conferenza stampa di
a p e r t u r a d e l s a l o n e l ' a v v o c a t o Alberto
Galassi, amministratore delegato di Ferretti
Group, ha tracciato un primo bilancio d e i
risultati positivi conseguiti quest' anno, che
evidenziano il raggiungimento degli ambiziosi
obiettivi annunciati al mercato in occasione
della presentazione delle linee strategiche di
sviluppo e di crescita del Gruppo per il triennio
2015­2017 e che puntano sull' ulteriore
sviluppo dei core brand in portafoglio. Merito
degli investimenti in ricerca e sviluppo
prodotto per 50 milioni di euro, che stanno
supportando il lancio di ben 27 nuovi modelli.
«Siamo molto soddisfatti in particolare dei brillanti risultati nei primi otto mesi del 2015, che evidenziano
un forte incremento della raccolta ordini, oltre che un andamento positivo del cash flow e dell' Ebit,
confermando l' efficacia della nostra strategia di crescita attraverso l' innovazione costante della
gamma», commenta Galassi.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
10
10 settembre 2015
Pagina 32
Corriere di Romagna
Stampa Locale
Bellaria. Pubblicato il bando
Imprenditoria giovanile Contributi dal Comune
BELLARIA. Anche quest' anno il Comune
promuove incentivi all' imprenditoria giovanile
a sostegno delle politiche occupazionali.
Possono accedere nuove imprese, sia
individuali sia societarie, con sede sul
territorio. L' importo massimo dei contributi per
ciascun beneficiario è di 3mila euro. Nelle
società con la presenza femminile il contributo
può essere incrementato del 20%. Saranno
ammesse proposte che assicurano posti di
lavoro p e r giovani cittadini. Il bando è stato
pubblicato in questi giorni e scadrà il 29 di
ottobre. I documenti si possono ritirare in
Municipio e sono scaricabili sul sito
istituzionale.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
11
10 settembre 2015
Pagina 3
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
Confindustria, Paolo Maggioli presidente
ROMAGNA Il numero uno di Unindustria Rimini succede a Ottolenghi (Ravenna) alla
guida dell' Unione federativa
Terminati gli otto mesi di presidenza
Ottolenghi, ieri l' Unione federativa di
Confindustria Romagna h a v i s t o l '
insediamento di Paolo Maggioli, numero uno
della sezione di Rimini. Un passaggio di
consegne che rientra nel percorso che entro il
2 0 1 7 p o r t e r à Unindustria F o r l ì ­ C e s e n a ,
Confidustria Ravenna e Unindustria Rimini a
fondersi dando vita a Confindustria Romagna,
un sistema territoriale rappresentativo per tutte
le aziende del territorio, superando l' attuale
frammentazione di livello provinciale.
Le prime parole da neo presidente di Maggioli
sono per il predecessore Guido Ottolenghi,
numero uno di Condfindustria Ravenna:
"Ringrazio il presidente O t t o l e n g h i p e r i l
grande impegno che ha dimostrato in questi
primi otto mesi di Unione Federativa Con
findustria Romagna e assumo l' incarico con
grande ottimismo e nel segno della continuità
per la strada compiuta fino ad oggi. I nostri
organi direzionali e le nostre strutture
organizzative stanno lavorando assiduamente
e con spirito costruttivo affinché il percorso di
unione porti i risultati migliori. In questi primi
mesi ci sono state occasioni che hanno dato la
possibilità di confrontarci sulle varie
problematiche comuni da affrontare e risolvere
e in futuro non mancheranno nuove opportunità di incontro. Mi impegnerò, nel solco tracciato dal
presidente Ottolenghi, affinché ci siano appuntamenti importanti per continuare a sviluppare il progetto
che abbiamo deciso di creare insieme, per parlare dei temi dell' attualità e dell' economia legati alle
nostre realtà".
"Punteremo a coordinare sempre di più i nostri servizi ­ conclude Maggioli ­ cercando di renderli ancor
di più professionali ed economici e continueremo ad affiancare le nostre imprese affinché siano
competitive a livello mondiale. Sono convinto che insieme ai colleghi Colonna ed Ottolenghi, agli organi
direttivi e sopratutto a tutti gli imprenditori associati, che sono i protagonisti di questa unione, sapremo
diventare una nuova importante realtà per rappresentare al meglio le imprese del nostro territorio e
promuovere una nuova fase di sviluppo per la nostra economia".
In base agli accordi di fusione delle tre riunioni di industriali, il presidente Paolo Maggioli resterà in
carica dal primo settembre al trenta aprile, quando l' incarico sarà assunto dal presidente di Unindustria
Forlì ­Cesena, Vincenzo Colonna.
VINCENZO COLONNA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
12
10 settembre 2015
Pagina 3
<­­ Segue
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
13
10 settembre 2015
Pagina 7
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
AIRIMINUM
Fincato: "Nostra gestione estranea ai fatti"
"Le notizie di oggi (ieri, ndr) evidenziano una
situazione a cui gli inquirenti, in primis la
Guardia di Finanza e tutti gli organi di
controllo, hanno posto fine: a loro va il
riconoscimento ­ commenta Laura Fincato,
presidente d i AIRiminum 2 0 1 4 ­ . È a n c h e
necessario evidenziare che tutti i fatti che sono
stati oggetto di indagine si riferiscono a un
periodo precedente alla gestione di
AIRiminum, che è iniziata l' 1 aprile di quest'
anno: si tratta quindi di una problematica
estranea alla società che presiedo. AIRiminum
2014 ribadisce la volontà di collaborazione con
tutti gli enti preposti per garantire la regolarità
delle operazioni: lo confermano la cura e l'
attenzione che stiamo applicando in
aerostazione per la sicurezza di passeggeri e
merci".
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
14
10 settembre 2015
Pagina 7
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
Quando i doganieri fanno 'volare' le frodi
OPERAZIONE TAX FREE La Guardia di Finanza scopre una maxi evasione su beni di
lusso destinati all' estero
Un sistema collaudato attraverso il quale, con
la compiacenza di due doganieri infedeli,
riuscivano a rivendere sul territorio nazionale,
ovviamente in nero, o esportare all' estero
senza pagare i dazi doganali orologi delle più
prestigiose marche, abiti firmati e altri oggetti
di lusso acquistati tutti rigorosamente senza
Iva. A finire nei guai, con le accuse a vario
titolo di falso in atto pubblico, corruzione,
violenza privata, estorsione, ricettazione e
divulgazione di notizie che dovevano rimanere
segrete, 17 persone tra cui due pubblici
ufficiali in servizio all' agenzia delle dogane di
Rimini, due spedizionieri internazionali con
uffici all' aeroporto Fellini, un avvocato del foro
di Rimini, due uomini indiziati di appartenere
al clan camorristico dei Casalesi e due
cittadine russe (una delle quali titolare di un'
agenzia che in Riviera si occupa di
organizzare shopping tour per turisti
connazionali).
La Guardia di Finanza di Rimini, dopo due
anni di serrate indagini coordinate dal sostituto
procuratore Davide Ercolani, iniziate nel 2011
e concluse nel 2013, ha scoperchiato un
sodalizio criminale formato da cittadini italiani
e russi che, corrompendo due funzionari
doganali in servizio all' aeroporto Fellini, ha
portato a compimento reiterate frodi per centinaia di mi gliaia di euro attraverso un distorto utilizzo del
metodo cosiddetto 'Tax Free'. Metodo che consente al negoziante italiano di riconoscere all' acquirente
extracomunitario lo sgravio dell' Iva del bene da esportare a seguito della dimostrazione documentale
dell' uscita dello stesso dall' Unione Europea. In questo modo le due cittadine russe, una delle quali
legata sentimentalmente ad uno dei due funzionari doganali indagati, sfruttando la compiacenza dei
pubblici ufficiali infedeli, che apponevano un visto di uscita falso per ottenere lo sgravio dell' I va,
attestavano di far uscire dal territorio nazionale, attraverso il varco doganale del Fellini, i beni acquistati
per uso personale quando in realtà gli oggetti in questione rimanevano in Italia per poi essere rivenduti
in nero o venivano trasportati fuori dall' Europa grazie ad un' organizzazione di autotrasportatori russi e
ucraini su gomma, evadendo così i dazi doganali dei rispettivi paesi di destinazione.
Durante le indagini delle Fiamme gialle, consistite nell' analisi di migliaia di documenti e visti di uscita,
ma anche in intercettazioni telefoniche e pedinamenti, sono emersi due episodi di estorsione commessi
da due cittadini sammarinesi (anche lor indagati) nei confronti di uno spedizioniere, e di una violenza
privata ai danni di un professionista della zona, reo di "aver ficcato il naso negli affari altrui", ovvero di
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
15
10 settembre 2015
Pagina 7
<­­ Segue
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
essersi interessato alle procedure di 'Tax Free'. Così, due campani sospettati di appartenere al clan dei
Casalesi avevano minacciato il professionista di "farlo fuori" mentre si trovava in un noto locale d i
Riccione.
Ad ostacolare ulteriormente un' indagine già di per sé complessa anche un avvocato del foro di Rimini
che avrebbe confidato agli indagati che i loro telefoni erano intercettati.
Terminate le attività investigative, nonché quelle istruttorie, nei giorni scorsi la Procura di Rimini ha
emesso l' avviso di fine conclusioni indagini preliminari nei confronti di tutte e 17 le persone denunciate.
Lamberto Abbati.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
16
10 settembre 2015
Pagina 13
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
Il Consiglio di Stato boccia Petroltecnica
LA STORIA Il Comitato d' Area di Cerasolo e Cerasolo Ausa esulta: "Ora si paghino i
danni causati alla comunità"
Davide ­Golia 2­0 e il Comitato d' Area di
Cerasolo e Ce rasolo Ausa esulta al grido "si
vince ancora!".
Sono i portavoce a rivelare che martedì
scorso, "l' 8 Settembre il Consiglio di Stato,
con sentenza n. 4156/2015, ha decretato la
fine della querelle iniziata il 29 giugno 2005 al
Tar di Bologna, fra il 'Comitato d' Area di
C e r a s o l o e C e r a s o l o A u s a ' e l ' azienda
'Petroltecnica' sostenuta dagli amministratori
del Comune di Coriano e della Provincia di
Rimini".
Quindi ricostruisce l' intera vicenda: "La lunga
storia riguarda un' area di 111.000 mq, situata
in via Ausella a Coriano, assoggettata a vincoli
ambientali e fluviali, che (è bene ricordare) nel
1988 era destinata dall' allora vigente Piano
regolatore a impianti sportivi e ricreativi,
ritenuti indispensabili per la frazione che come
noto ne è carente tutt' oggi; anche, ma non
solo in virtù della cancellazione di quella
destinazione d' uso, il Comitato presentò il 29
giugno 2005 istanza al Tar sostenendo che la
Petrol tecnica, al fine di incrementare la
propria attività di trattamento rifiuti pericolosi
(già inammissibile nell' attuale sede),
intendesse rendere edificabile l' area con
escamotage illegittimi (e con l' aiuto delle
amministrazioni pro tempore). L' attività amministrativa del Comune di Coriano, specifica per la variante
di Prg su tale area vincolata e contestata dal Comitato va dal 1999 al 2010. Con sentenza del 28
gennaio 2014 il Tar dà ragione al Comitato, Petroltecnica ricorre al Consiglio di Stato per ottenere l'
annullamento della sentenza, che appunto l' 8 settembre conferma quanto già detto dal Tribunale
amministrativo di Bologna".
E chiosa: "Il Comitato, che è sempre stato presente alle sedute di consiglio comunale riguardanti la
variante specifica, ricorda con disgusto che, fra il 2007 e il 2008 i consiglieri di opposizione, escluso il
consigliere Angelino Gaia, fra lo stupore di tutti, si sono alzati in piedi per applaudire l' approvazione di
quelle delibere che oggi possiamo definire truffaldine, in quanto sconfessate definitivamente dal
Consiglio di Stato.
Oggi è chiaro che l' attività amministrativa su quell' area, protrattasi dal 1999 al 2010, ha prodotto costi
ingiustificabili e ingiusti per tutti i contribuenti del Comune di Coriano. Sarebbe saggio che i fautori di
quel progetto assurdo pagassero concretamente per i danni causati alla comunità, ovvero al Comune di
Coriano. Ricordiamo pure che a novembre riprenderà il processo penale contro i responsabili di questi
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
17
10 settembre 2015
Pagina 13
<­­ Segue
misfatti".
La Voce di Romagna
(ed. Rimini)
Stampa Locale
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
18
10 settembre 2015
Pagina 26
Il Resto del Carlino
Stampa nazionale
CONFINDUSTRIA IL RIMINESE SOSTITUISCE OTTOLENGHI
Maggioli alla guida della Romagna
RIMINI CAMBIO al vertice, come
programmato, dell' Unione federativa di
Confindustria Romagna. Dopo i primi otto
mesi di mandato il presidente di Confindustria
Ravenna, Guido Ottolenghi, passa infatti il
testimone a quello di Rimini Paolo Maggioli
(nella foto) che rimarrà in carica fino al 30
aprile. Un passaggio che rientra appunto nel
percorso che entro il 2017 porterà le
associazioni delle province romagnole a
fondersi dando vita a Confindustria Romagna.
«Ringrazio il presidente Ottolenghi per il
grande impegno che ha dimostrato in questi
primi otto mesi e assumo l' incarico con
grande ottimismo e nel segno della continuità
per la strada compiuta fino ad oggi»,
commenta Maggioli.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
19
10 settembre 2015
Pagina 14
Il Sole 24 Ore
Stampa nazionale
Confindustria
In Romagna Ottolenghi diventa presidente
RIMINI Passaggio di consegne ai vertici dell'
Unione federativa di Confindustria Romagna,
che entro il 2017 porterà alla fusione delle tre
associazioni degli industriali di Rimini,
Ravenna e Forlì­Cesena. A Guido Ottolenghi
(presidente di Confindustria di Ravenna),
dopo gli otto mesi di mandato previsti dal
percorso verso l' aggregazione stabilito dagli
industriali romagnoli, è subentrato Paolo
Maggioli, che guida Unindustria di Rimini.
«Mi impegnerò ­ pronette Maggioli ­ per
continuare a sviluppare il progetto che
abbiamo deciso di creare insieme, per parlare
dei temi dell' attualità e dell' economia legati
alle nostre realtà. Punteremo a coordinare
sempre di più i nostri servizi cercando di
renderli ancora più professionali ed economici.
E continueremo ad affiancare le nostre
imprese affinché siano competitive a livello
mondiale». Come il suo predecessore,
Maggioli resterà in carica per otto mesi, per
essere poi sostituito dal presidente di
Unindustria di Forlì­Cesena, Vincenzo
Colonna. Con la fusione, la nuova
associazione rappresenterà un totale di 1.500
aziende per oltre 70mila dipendenti. Il
passaggio di consegne è il secondo step, dopo il via libera una operazione, della durata di due anni,
scattato all' inizio di quest' anno. La posta in gioco è il rafforzamento dell' azione di rappresentanza, con
una struttura più snella ed efficiente, con l' aggregazione servizi, a partire da quello relativo all'
internazionalizzazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
20