Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
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UNINDUSTRIA RIMINI Giovedì, 10 settembre 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Giovedì, 10 settembre 2015 Stampa Locale 10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3 ALESSANDRA NANNI Al Fellini 'volavano' beni di lusso corrotti due funzionari doganali 10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10 MANUEL SPADAZZI Carim rimette mano al portafogli per salvare il patrimonio della 10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10 VINCENZO COLONNA Maggioli presidente di 10/09/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 16 LUCIA PACI Rivendevano merce acquistata senza pagare l' Iva La Finanza indaga per... 10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 11 10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 12 10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 31 10 Ferretti, un 2015 a gonfie vele 10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 32 11 Imprenditoria giovanile Contributi dal... 10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7 Fincato: "Nostra gestione estranea ai fatti" 10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7 Quando i doganieri fanno 'volare' le frodi 10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 13 Il Consiglio di Stato boccia Petroltecnica 6 9 Progetti di ricerca e di sviluppo Seminario dedicato alle imprese Confindustria, Paolo 4 8 Confindustria Romagna 10/09/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 3 3 5 Petroltecnica, il comitato vince la battaglia 10/09/2015 Corriere di Romagna Pagina 6 1 VINCENZO COLONNA 12 14 15 17 Stampa nazionale 10/09/2015 Il Resto del Carlino Pagina 26 Maggioli alla guida della Romagna 10/09/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14 In Romagna Ottolenghi diventa presidente 19 20 10 settembre 2015 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Al Fellini 'volavano' beni di lusso corrotti due funzionari doganali Organizzazione di italiani e russi frodava l' Iva con la Tax Free di ALESSANDRA NANNI DUE funzionari dell' Agenzia delle Dogane corrotti, un avvocato riminese che 'soffiava' agli indagati, spedizionieri compiacenti, stangone ucraine più furbe del diavolo e picchiatori legati al clan dei Casalesi. Sono solo alcuni dei componenti dell' organizzazione composta da italiani e russi che passando dall' aeroporto Fellini trafficava in beni di lusso, utilizzando il sistema della 'Tax Free' che consente al cittadino extracomunitario di portarsi a casa un Rolex senza pagare l' iva o di ottenerne il rimborso. Ma qui, abiti firmati, gioielli e quant' altro facevano solo finta di 'volare'. In realtà restavano a terra e venivano rivenduti in nero in Italia o spediti in Russia coi camion, eludendo anche i dazi doganali di quel Paese. Corruzione, falso in atto pubblico, violenza privata, estorsione, ricettazione e divulgazione di notizie che dovevano rimanere segrete, sono i reati contestati a vario titolo dalla Guardia di finanza di Rimini ai 17 indagati che in questi giorni hanno ricevuto l' avviso di conclusioni indagini. La casa madre della maxi truffa quasi certamente si trova in Russia, ma per gli investigatori è di fatto impossibile arrivare fin là. L' inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, era partita a seguito di alcune segnalazioni, ma c' è voluto parecchio tempo prima che le Fiamme Gialle riuscissero a ricomporre il quadro per intero. Sviluppando le informazioni che avevano, gli investigatori avevano scoperto che al 'Fellini' il sistema della Tax Free era di fatto un colabrodo. L' esenzione dall' Iva prevede infatti che l' acquirente sia un cittadino extracomunitario e che faccia uscire il bene personale che ha comprato. Chi vende, quasi sempre fa pagare l' iva al cliente che poi viene rimborsata dallo Stato, ma serve naturalmente una certificazione. Prima fra tutte, il timbro sulla fattura al momento della partenza. Ed è stato incrociando i dati tra gli acquisti fatti in esenzione e i passeggeri in partenza che hanno avuto conferma delle 'anomalie'. Vere e proprie truffe messe a segno con prestanome che, grazie anche a passaporti forniti dalla casaRussia, compravano beni di lusso facendo finta di partire con loro. Un sistema, avevano concluso i militari, che non sarebbe stato in piedi senza qualcuno alle Dogane che mettesse la firma indispensabile a certificare che il prezioso orologio o il tailleur firmato erano partiti insieme a chi li aveva comprati. Erano scattate così intercettazioni, pedinamenti e perquisizioni in sordina. Mesi e mesi di indagini su strada e a tavolino, migliaia di fatture passate al setaccio che alla fine hanno svelato il nome dei principali protagonisti. Due, i funzionari delle Dogane che, dicono, si erano fatti comprare dall' organizzazione. Poi c' erano i falsi clienti, sia italiani che russi, che entravano e uscivano dai negozi per fare gli acquisti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 10 settembre 2015 Pagina 3 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Quindi due dipendenti di un noto spedizioniere con uffici presso l' aeroporto, e infine un avvocato del Foro di Rimini. Questo, fidanzato con un' ucraina con una società operante nel 'settore', aveva rivelato alla donna che i finanzieri la stavano intercettando. L' ingranaggio funzionava come un orologio svizzero (nelle intercettazioni qualcuno si vanta di essere in grado di 'esportare' addirittura un aereo): una volta certificato falsamente che il bene in questione era partito, questo prendeva la strada del mercato nero oppure veniva spedito in Russia o Ucraina 'via terra'. Impossibile quantificare, ma si sospetta che migliaia di pezzi siano spariti in questo modo. Così come è 'sparito' il rimborso dell' iva. AiRiminum, la società che ora gestisce l' aeroporto, ringrazia gli inquirenti e sottolinea che ale indagini si riferiscono a un periodo precedente alla propria gestione». ALESSANDRA NANNI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 10 settembre 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Carim rimette mano al portafogli per salvare il patrimonio della banca Nuova ricapitalizzazione in vista dopo quella del 2012 TRE ANNI dopo la maxi ricapitalizzazione per salvare la banca, gli azionisti di Carim s i apprestano a mettere di nuovo mano al portafoglio. Dopo i 75 milioni versati nel 2012, nel giro di pochi mesi la Cassa varerà un' altra operazione di patrimonializzazione della banca per svariate decine di milioni di euro. Un' operazione complessa, ma assolutamente necessaria per l' istituto. Carim ha perso nell' ultimo anno e mezzo (tra il gennaio 2014 e il giugno 2015) altri 140 milioni di euro di crediti. Soldi che difficilmente la banca sarebbe riuscita a recuperare, e che quindi ha deciso di inserire prudenzialmente tra le perdite, ma che hanno inevitabilmente inciso sul bilancio. I primi sei mesi del 2015 si sono chiusi per Carim con un passivo di 9 milioni di euro. Di questo passo, la ripresa per la banca s i allontanerà sempre di più. ANCHE la Banca d' Italia, durante la recente ispezione in piazza Ferrari, pur non avendo elevato alcuna sanzione nei confronti della Cassa ha 'invitato' i vertici dell' istituto a irrobustire al più presto la situazione patrimoniale. Tradotto: serve una ricapitalizzazione. E se non sarà sicuramente ingente come quella fatta nel 2012, sarà comunque di un certo peso. Le cifre che circolano in ambienti vicini a Carim oscillano tra i 30 e i 50 milioni di euro. DUE LE STRADE che ha la Cassa di fronte a sé, e che sta valutando in queste settimane. Una ricapitalizzazione più soft, coinvolgendo tutti gli attuali azionisti, compresi i 7mila piccoci soci dell' istituto di credito. Oppure una ricapitalizzazione più pesante, che a quel punto verrebbe fatta insieme a un partner (probabilmente bancario) di livello nazionale. Sì perché tramontata ogni possibile fusione con altre banche del territorio, non resta che alzare il tiro e trattare con quelle del mercato nazionale. C' è anche una terza via: quella di non fare alcuna ricapitalizzazione in questo momento e prendere un po' di tempo. Ma da Roma Bankitalia ha già fatto capire che la ricapitalizzazione va fatta al più presto, nell' interesse della stessa Carim. ECCO perché si preannuncia un autunno caldo per la banca di piazza Ferrari. Banca che è al centro di diverse voci anche su possibili riorganizzazioni interne. Voci che al momento non hanno trovato alcun fondamento. In questo momento le attenzioni dell' istituto di credito sono concentrate tutte sulla futura ricapitalizzazione, considerata ormai un passo inevitabile per la Carim. Manuel Spadazzi. MANUEL SPADAZZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 10 settembre 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale LA NOMINA Maggioli presidente di Confindustria Romagna CAMBIO ai vertici di Confindustria Romagna. Dopo i i primi otto mesi di mandato di Guido Ottolenghi, il testimone passa ora al riminese Paolo Maggioli, presidente d i Unindustria Rimini. Il passaggio rientra nel percorso che entro il 2017 porterà le associazioni degli industriali d i Rimini, ForlìCesena e Ravenna fondersi in Confindustria Romagna. «Ringrazio Ottolenghi commenta Maggioli per il grande impegno che ha dimostrato in questi mesi, e assumo il comando nel segno della continuità. I nostri organi direzionali e le nostre strutture organizzative stanno lavorando assiduamente per questa unione. Punteremo a coordinare sempre di più i nostri servizi, cercando di renderli ancor di più professionali e economici e continueremo ad affiancare le nostre imprese affinché siano competitive a livello mondiale». Maggioli resterà in carica fino al 30 aprile, quando l' incarico passerà poi al presidente d i Unindustria di ForlìCesena, Vincenzo Colonna. VINCENZO COLONNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 10 settembre 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale CORIANO Petroltecnica, il comitato vince la battaglia «L' 8 SETTEMBRE il Consiglio di Stato, con sentenza numero 4156 del 2015, ha decretato la fine della querelle iniziata il 29 giugno 2005, presso il Tar di Bologna, fra il Comitato d' area di Cerasolo e Cerasolo Ausa e l' azienda Petroltecnica, sostenuta dagli amministratori del Comune di Coriano e della Provincia di Rimini». Grida vittoria il comitato con il presidente Giovannino Raggini al termine della lunga battaglia. La vicenda riguarda circa 110mila metri quadrati che, grazie a una variante urbanistica c o n t e s t a t a d a l c o m i t a t o e approvata dall' allora Comune, aveva permesso di cambiare destinazione d' uso all' area: da sportivo e verde si permetteva l' insediamento di attività con particolari tipi di lavorazioni. A questo punto Comune e Provincia dovranno verificare che effetti causerà la sentenza sulle aree occupate a Cerasolo Ausa, dove si trova anche Petroltecnica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 10 settembre 2015 Pagina 6 Corriere di Romagna Stampa Locale Rivendevano merce acquistata senza pagare l' Iva La Finanza indaga per frode al Fisco 17 persone Si tratta di cittadini italiani e russi che per un paio di anni hanno trattato orologi, abiti firmati e altri articoli di lusso Tra i denunciati due funzionari delle dogane che lavoravano all' aeroporto, un avvocato e uno spedizioniere RIMINI. Orologi, abiti firmati e altri articoli di lusso acquistati senza Iva e poi rivenduti in Italia, in nero, o spediti all' estero attraverso canali non regolari. Il sistema messo in piedi, che sfruttava il regime di "Tax free", è andato avanti almeno un paio di anni secondo i riscontri investigativi della Guardia di finanza di Rimini, ed è costato la denuncia a diciassette persone, italiane e russe. Dietro non c' era una vera e propria organizzazione. Da quanto emerso, tutto ruotava attorno a un giro di avvenenti donne di nazionalità russa che avevano trovato la compiacenza di due funzionari delle dogane (uno ancora in servizio a Rimini e uno trasferito), un avvocato riminese, uno spedizioniere e due uomini vicini al clan dei Casalesi per portare avanti una frode quantificabile in alcune centinaia di migliaia di euro di Iva evasa. Il "tax free" permette di acquistare oggetti senza Iva (in questo caso al 22%) a cittadini residenti fuori dalla Comunità europea. Per effettuare questa operazione si deve però dimostrare che il bene esce dall' Italia con la persona che l' ha comprato. In questo passaggio decisivo, le fiamme gialle hanno scoperto che entravano in gioco i due funzionari dell' Ufficio delle dogane in servizio all' aeroporto Federico Fellini: il loro "ruolo" era quello di apporre il timbro per dimostrare che il bene era effettivamente uscito dal nostro paese. In realtà, orologi e altri oggetti di lusso, rimanevano in Italia e seguivano due rotte: una parte veniva rivenduta in nero (il guadagno derivava dal fatto che erano appunto acquistati a un minor prezzo, senza Iva) e una parte veniva trasportata all' estero, soprattutto in Russia, attraverso uno spedizioniere complice, violando fra l' altro il pagamento dei dazi doganali applicati dai paesi extracee. I doganieri erano certi di riuscire a farla franca, tanto che in un' intercettazione telefonica uno dice: «Posso spedire anche un aereo "spacchettato"». Al momento non si sa se le donne agissero su commissione e che fine facessero i beni usciti dal territorio nazionale. Il Nucleo tributario della Guardia di finanza, che ha condotto l' indagine, ha motivo di ritenere che una parte fosse destinata a cittadini privati, mentre una parte veniva probabilmente rivenduta in attività commerciali. Per i finanzieri il sistema di frode veniva posto in essere anche grazie al concorso di due dipendenti (entrambi sammarinesi) di un noto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 10 settembre 2015 Pagina 6 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale spedizioniere in ternazionale di Rimini, operante anche al Fellini, in episodi di corruzione e false attestazioni. I cittadini stranieri che si presentavano alla dogana col bene da esportare, spesso esibivano documenti alterati (ad esempio su una carta di identità vera veniva apposta la foto della persona che si presentava ai controlli). Stessa cosa facevano nei negozi dove acquistavano i prodotti, principalmente in Emilia Romagna. I militari hanno inoltre accertato estorsioni commesse nei confronti di un altro spedizioniere operante a Rimini e San Marino ed episodi di ricettazione e di violenza privata. In particolare, e da qui sarebbe partito tutto, due uomini di origine campana indiziati di appartenere al clan dei Casa lesi, hanno minacciato di morte un professionista riminese per aver fatto troppe domande sul sistema "tax free". Il collegamento tra queste persone è una delle russe che compare tra gli indagati, ex compagna di uno dei due campani e poi del professionista. La donna è titolare in Italia di un' agenzia di "shop assistant" (segue i suoi connazionali nello shopping) e, secondo l' accusa, sarebbe stata a conoscenza del sistema messo in piedi per eludere l' Iva e trarre profitto dalle successive vendite dei beni di lusso. Il professionista aveva iniziato a chiedere perché un giubbotto comprato con "tax free" in compagnia della russa, fosse rimasto subito in suo possesso, senza uscire dal territorio nazionale come prevede la prassi. La curiosità non era gradita dai due campani. Così, mentre si trovava in un negozio di viale Ceccarini a Riccione, è stato avvicinato dai due uomini (già sottoposti a misure restrittive nell' ambito dell' operazione Vulcano, riguardante estorsioni attribuite a tre clan camorristici ai danni di imprenditori emiliano romagnoli) che gli hanno intimato di «farlo fuori» se avesse continuato a interessarsi alle procedure degli acquisti esenti da Iva. Tra gli indagati c' è anche un avvocato del foro di Rimini; in base ai riscontri delle "fiamme gialle" ha confidato a una delle indagate (un' amica russa) che il suo telefono era intercettato. Ne avrebbe avuto contezza da una carta trovata per caso in tribunale. Una soffiata a una cittadina russa era arrivata anche da uno dei funzionari dell' Ufficio delle dogane (che ha collaborato con la Guardia di finanza per accertare i comportamenti illeciti dei suoi dipendenti); le aveva comunicato che alcuni paesi extracee, destinatari di beni acquistati in Italia, avevano iniziato a monitorare le transazioni per individuare e persone che ponevano in essere lo stratagemma per eludere l' Iva. Le accuse nei confronti dei diciassette indagati (difesi dagli avvocati Giovanna Ollà, Stefano Caroli, Massimo Cerbari, Alessandro Totti, Beatrice Succi, Maria Luisa Trippitelli, Rita Bizzocchi, Alessandro Buscemi) vanno a vario titolo da falso in atto pubblico, corruzione, violenza privata, estorsione, ricettazione, divulgazione di notizieriservate. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, sono state complesse (i finanzieri hanno analizzato circa 5mila timbri); sono iniziate nel 2011 e, comprendendo la lunga attività istruttoria, si sono concluse a fine 2013. LUCIA PACI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 10 settembre 2015 Pagina 11 Corriere di Romagna Stampa Locale Prende il testimone da Guido Ottolenghi Confindustria Romagna Paolo Maggioli è il nuovo presidente RIMINI. Cambia volto la presidenza dell' Unione federativa di "Confindustria Romagna". Come da statuto dopo otto mesi dal suo insediamento, il numero uno di Confindustria Ravenna Guido Ottolenghi ha lascia la guida a l presidente d i Unindustria R i m i n i , Paolo Maggioli. «Ringrazio il presidente Ottolenghi per il grande impegno che ha dimostrato in questi primi otto mesi commenta Paolo Maggioli . I nostri organismi stanno lavorando assiduamente e con spirito costruttivo affinché il percorso di unione porti i risultati migliori. In questi primi mesi ci sono state occasioni che hanno dato la possibilità di confrontarci sulle varie problematiche comuni da affrontare e risolvere e in futuro non mancheranno nuove opportunità di incontro». Il presidente Paolo Maggioli resterà in carica dal primo settembre al trenta aprile, quando l' i n c a r i c o s a r à a s s u n t o d a l presidente d i Unindustria Forlì Cesena Vincenzo Colonna. «Punteremo a coordinare sempre di più i nostri servizi continua Maggioli cercando di renderli ancora più professionali ed economici. Continueremo ad affiancare le nostre imprese affinché siano competitive a livello mondiale. Sono convinto che insieme ai colleghi Colonna ed Ottolenghi, agli organi direttivi e sopratutto a tutti gli imprenditori associati, che sono i veri protagonisti di questa unione, sapremo diventare una nuova importante realtà per rappresentare al meglio le imprese del nostro territorio e promuovere una nuova fase di sviluppo per la nostra economia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 10 settembre 2015 Pagina 12 Corriere di Romagna Stampa Locale Progetti di ricerca e di sviluppo Seminario dedicato alle imprese RIMINI. La giunta regionale ha deliberato i bandi relativi alle agevolazioni per i progetti di ricerca e di sviluppo, destinati alle imprese del territorio. I contenuti saranno al centro dell' incontro intitolato "Strumenti di finanza agevolata a supporto delle attività di ricerca e sviluppo delle imprese: il nuovo Porfesr 2014 2020", che si terrà oggi pomeriggio nella sede di Unindustria Rimini alle 15,30. Verranno analizzati in dettaglio il "Bando per Progetti col laborativi di ricerca e sviluppo delle imprese" e quello "per progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della strategia di specializzazione intelligente". Interverranno Gianluca Gabelli ni, responsabile area economico, crediti e finanziamenti Unindustria Rimini, Luca Rossi, vicedirettore Confindustria Emilia Romagna e Danilo Masco lo, responsabile di ricerca innovazione e t r a s f e r i m e n t o t e c n o l o g i c o Confindustria Emilia Romagna. (s.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 10 settembre 2015 Pagina 31 Corriere di Romagna Stampa Locale Ferretti, un 2015 a gonfie vele Sei i nuovi yacht presenti alla 38ª edizione del Cannes Yachting Festival CATTOLICA. La Ferretti sbarca a Cannes con sei nuovi yacht e un bilancio positivo per il 2015. Ferretti Group partecipa in grande stile alla 38° edizione del Cannes Yachting Festival che termina il prossimo 13 settembre. In occasione di questo appuntamento, primo momento d' incontro della nuova stagione nautica per i maggiori gruppi navali e gli appassionati di tutto il mondo, Ferretti Group presenta una prestigiosa flotta di 21 imbarcazioni, di cui ben 6 anteprime mondiali: Ferretti Yachts 550 e Ferretti Yachts 700 di Ferretti Yachts, 76' Perseo, 88' Florida e 88' Domino Super di Riva e Custom Line 108' di Custom Line. Nella conferenza stampa di a p e r t u r a d e l s a l o n e l ' a v v o c a t o Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, ha tracciato un primo bilancio d e i risultati positivi conseguiti quest' anno, che evidenziano il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi annunciati al mercato in occasione della presentazione delle linee strategiche di sviluppo e di crescita del Gruppo per il triennio 20152017 e che puntano sull' ulteriore sviluppo dei core brand in portafoglio. Merito degli investimenti in ricerca e sviluppo prodotto per 50 milioni di euro, che stanno supportando il lancio di ben 27 nuovi modelli. «Siamo molto soddisfatti in particolare dei brillanti risultati nei primi otto mesi del 2015, che evidenziano un forte incremento della raccolta ordini, oltre che un andamento positivo del cash flow e dell' Ebit, confermando l' efficacia della nostra strategia di crescita attraverso l' innovazione costante della gamma», commenta Galassi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 10 settembre 2015 Pagina 32 Corriere di Romagna Stampa Locale Bellaria. Pubblicato il bando Imprenditoria giovanile Contributi dal Comune BELLARIA. Anche quest' anno il Comune promuove incentivi all' imprenditoria giovanile a sostegno delle politiche occupazionali. Possono accedere nuove imprese, sia individuali sia societarie, con sede sul territorio. L' importo massimo dei contributi per ciascun beneficiario è di 3mila euro. Nelle società con la presenza femminile il contributo può essere incrementato del 20%. Saranno ammesse proposte che assicurano posti di lavoro p e r giovani cittadini. Il bando è stato pubblicato in questi giorni e scadrà il 29 di ottobre. I documenti si possono ritirare in Municipio e sono scaricabili sul sito istituzionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 10 settembre 2015 Pagina 3 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Confindustria, Paolo Maggioli presidente ROMAGNA Il numero uno di Unindustria Rimini succede a Ottolenghi (Ravenna) alla guida dell' Unione federativa Terminati gli otto mesi di presidenza Ottolenghi, ieri l' Unione federativa di Confindustria Romagna h a v i s t o l ' insediamento di Paolo Maggioli, numero uno della sezione di Rimini. Un passaggio di consegne che rientra nel percorso che entro il 2 0 1 7 p o r t e r à Unindustria F o r l ì C e s e n a , Confidustria Ravenna e Unindustria Rimini a fondersi dando vita a Confindustria Romagna, un sistema territoriale rappresentativo per tutte le aziende del territorio, superando l' attuale frammentazione di livello provinciale. Le prime parole da neo presidente di Maggioli sono per il predecessore Guido Ottolenghi, numero uno di Condfindustria Ravenna: "Ringrazio il presidente O t t o l e n g h i p e r i l grande impegno che ha dimostrato in questi primi otto mesi di Unione Federativa Con findustria Romagna e assumo l' incarico con grande ottimismo e nel segno della continuità per la strada compiuta fino ad oggi. I nostri organi direzionali e le nostre strutture organizzative stanno lavorando assiduamente e con spirito costruttivo affinché il percorso di unione porti i risultati migliori. In questi primi mesi ci sono state occasioni che hanno dato la possibilità di confrontarci sulle varie problematiche comuni da affrontare e risolvere e in futuro non mancheranno nuove opportunità di incontro. Mi impegnerò, nel solco tracciato dal presidente Ottolenghi, affinché ci siano appuntamenti importanti per continuare a sviluppare il progetto che abbiamo deciso di creare insieme, per parlare dei temi dell' attualità e dell' economia legati alle nostre realtà". "Punteremo a coordinare sempre di più i nostri servizi conclude Maggioli cercando di renderli ancor di più professionali ed economici e continueremo ad affiancare le nostre imprese affinché siano competitive a livello mondiale. Sono convinto che insieme ai colleghi Colonna ed Ottolenghi, agli organi direttivi e sopratutto a tutti gli imprenditori associati, che sono i protagonisti di questa unione, sapremo diventare una nuova importante realtà per rappresentare al meglio le imprese del nostro territorio e promuovere una nuova fase di sviluppo per la nostra economia". In base agli accordi di fusione delle tre riunioni di industriali, il presidente Paolo Maggioli resterà in carica dal primo settembre al trenta aprile, quando l' incarico sarà assunto dal presidente di Unindustria Forlì Cesena, Vincenzo Colonna. VINCENZO COLONNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 10 settembre 2015 Pagina 3 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 10 settembre 2015 Pagina 7 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale AIRIMINUM Fincato: "Nostra gestione estranea ai fatti" "Le notizie di oggi (ieri, ndr) evidenziano una situazione a cui gli inquirenti, in primis la Guardia di Finanza e tutti gli organi di controllo, hanno posto fine: a loro va il riconoscimento commenta Laura Fincato, presidente d i AIRiminum 2 0 1 4 . È a n c h e necessario evidenziare che tutti i fatti che sono stati oggetto di indagine si riferiscono a un periodo precedente alla gestione di AIRiminum, che è iniziata l' 1 aprile di quest' anno: si tratta quindi di una problematica estranea alla società che presiedo. AIRiminum 2014 ribadisce la volontà di collaborazione con tutti gli enti preposti per garantire la regolarità delle operazioni: lo confermano la cura e l' attenzione che stiamo applicando in aerostazione per la sicurezza di passeggeri e merci". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 10 settembre 2015 Pagina 7 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Quando i doganieri fanno 'volare' le frodi OPERAZIONE TAX FREE La Guardia di Finanza scopre una maxi evasione su beni di lusso destinati all' estero Un sistema collaudato attraverso il quale, con la compiacenza di due doganieri infedeli, riuscivano a rivendere sul territorio nazionale, ovviamente in nero, o esportare all' estero senza pagare i dazi doganali orologi delle più prestigiose marche, abiti firmati e altri oggetti di lusso acquistati tutti rigorosamente senza Iva. A finire nei guai, con le accuse a vario titolo di falso in atto pubblico, corruzione, violenza privata, estorsione, ricettazione e divulgazione di notizie che dovevano rimanere segrete, 17 persone tra cui due pubblici ufficiali in servizio all' agenzia delle dogane di Rimini, due spedizionieri internazionali con uffici all' aeroporto Fellini, un avvocato del foro di Rimini, due uomini indiziati di appartenere al clan camorristico dei Casalesi e due cittadine russe (una delle quali titolare di un' agenzia che in Riviera si occupa di organizzare shopping tour per turisti connazionali). La Guardia di Finanza di Rimini, dopo due anni di serrate indagini coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, iniziate nel 2011 e concluse nel 2013, ha scoperchiato un sodalizio criminale formato da cittadini italiani e russi che, corrompendo due funzionari doganali in servizio all' aeroporto Fellini, ha portato a compimento reiterate frodi per centinaia di mi gliaia di euro attraverso un distorto utilizzo del metodo cosiddetto 'Tax Free'. Metodo che consente al negoziante italiano di riconoscere all' acquirente extracomunitario lo sgravio dell' Iva del bene da esportare a seguito della dimostrazione documentale dell' uscita dello stesso dall' Unione Europea. In questo modo le due cittadine russe, una delle quali legata sentimentalmente ad uno dei due funzionari doganali indagati, sfruttando la compiacenza dei pubblici ufficiali infedeli, che apponevano un visto di uscita falso per ottenere lo sgravio dell' I va, attestavano di far uscire dal territorio nazionale, attraverso il varco doganale del Fellini, i beni acquistati per uso personale quando in realtà gli oggetti in questione rimanevano in Italia per poi essere rivenduti in nero o venivano trasportati fuori dall' Europa grazie ad un' organizzazione di autotrasportatori russi e ucraini su gomma, evadendo così i dazi doganali dei rispettivi paesi di destinazione. Durante le indagini delle Fiamme gialle, consistite nell' analisi di migliaia di documenti e visti di uscita, ma anche in intercettazioni telefoniche e pedinamenti, sono emersi due episodi di estorsione commessi da due cittadini sammarinesi (anche lor indagati) nei confronti di uno spedizioniere, e di una violenza privata ai danni di un professionista della zona, reo di "aver ficcato il naso negli affari altrui", ovvero di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 10 settembre 2015 Pagina 7 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale essersi interessato alle procedure di 'Tax Free'. Così, due campani sospettati di appartenere al clan dei Casalesi avevano minacciato il professionista di "farlo fuori" mentre si trovava in un noto locale d i Riccione. Ad ostacolare ulteriormente un' indagine già di per sé complessa anche un avvocato del foro di Rimini che avrebbe confidato agli indagati che i loro telefoni erano intercettati. Terminate le attività investigative, nonché quelle istruttorie, nei giorni scorsi la Procura di Rimini ha emesso l' avviso di fine conclusioni indagini preliminari nei confronti di tutte e 17 le persone denunciate. Lamberto Abbati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 10 settembre 2015 Pagina 13 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Il Consiglio di Stato boccia Petroltecnica LA STORIA Il Comitato d' Area di Cerasolo e Cerasolo Ausa esulta: "Ora si paghino i danni causati alla comunità" Davide Golia 20 e il Comitato d' Area di Cerasolo e Ce rasolo Ausa esulta al grido "si vince ancora!". Sono i portavoce a rivelare che martedì scorso, "l' 8 Settembre il Consiglio di Stato, con sentenza n. 4156/2015, ha decretato la fine della querelle iniziata il 29 giugno 2005 al Tar di Bologna, fra il 'Comitato d' Area di C e r a s o l o e C e r a s o l o A u s a ' e l ' azienda 'Petroltecnica' sostenuta dagli amministratori del Comune di Coriano e della Provincia di Rimini". Quindi ricostruisce l' intera vicenda: "La lunga storia riguarda un' area di 111.000 mq, situata in via Ausella a Coriano, assoggettata a vincoli ambientali e fluviali, che (è bene ricordare) nel 1988 era destinata dall' allora vigente Piano regolatore a impianti sportivi e ricreativi, ritenuti indispensabili per la frazione che come noto ne è carente tutt' oggi; anche, ma non solo in virtù della cancellazione di quella destinazione d' uso, il Comitato presentò il 29 giugno 2005 istanza al Tar sostenendo che la Petrol tecnica, al fine di incrementare la propria attività di trattamento rifiuti pericolosi (già inammissibile nell' attuale sede), intendesse rendere edificabile l' area con escamotage illegittimi (e con l' aiuto delle amministrazioni pro tempore). L' attività amministrativa del Comune di Coriano, specifica per la variante di Prg su tale area vincolata e contestata dal Comitato va dal 1999 al 2010. Con sentenza del 28 gennaio 2014 il Tar dà ragione al Comitato, Petroltecnica ricorre al Consiglio di Stato per ottenere l' annullamento della sentenza, che appunto l' 8 settembre conferma quanto già detto dal Tribunale amministrativo di Bologna". E chiosa: "Il Comitato, che è sempre stato presente alle sedute di consiglio comunale riguardanti la variante specifica, ricorda con disgusto che, fra il 2007 e il 2008 i consiglieri di opposizione, escluso il consigliere Angelino Gaia, fra lo stupore di tutti, si sono alzati in piedi per applaudire l' approvazione di quelle delibere che oggi possiamo definire truffaldine, in quanto sconfessate definitivamente dal Consiglio di Stato. Oggi è chiaro che l' attività amministrativa su quell' area, protrattasi dal 1999 al 2010, ha prodotto costi ingiustificabili e ingiusti per tutti i contribuenti del Comune di Coriano. Sarebbe saggio che i fautori di quel progetto assurdo pagassero concretamente per i danni causati alla comunità, ovvero al Comune di Coriano. Ricordiamo pure che a novembre riprenderà il processo penale contro i responsabili di questi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 10 settembre 2015 Pagina 13 < Segue misfatti". La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 10 settembre 2015 Pagina 26 Il Resto del Carlino Stampa nazionale CONFINDUSTRIA IL RIMINESE SOSTITUISCE OTTOLENGHI Maggioli alla guida della Romagna RIMINI CAMBIO al vertice, come programmato, dell' Unione federativa di Confindustria Romagna. Dopo i primi otto mesi di mandato il presidente di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi, passa infatti il testimone a quello di Rimini Paolo Maggioli (nella foto) che rimarrà in carica fino al 30 aprile. Un passaggio che rientra appunto nel percorso che entro il 2017 porterà le associazioni delle province romagnole a fondersi dando vita a Confindustria Romagna. «Ringrazio il presidente Ottolenghi per il grande impegno che ha dimostrato in questi primi otto mesi e assumo l' incarico con grande ottimismo e nel segno della continuità per la strada compiuta fino ad oggi», commenta Maggioli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 10 settembre 2015 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Stampa nazionale Confindustria In Romagna Ottolenghi diventa presidente RIMINI Passaggio di consegne ai vertici dell' Unione federativa di Confindustria Romagna, che entro il 2017 porterà alla fusione delle tre associazioni degli industriali di Rimini, Ravenna e ForlìCesena. A Guido Ottolenghi (presidente di Confindustria di Ravenna), dopo gli otto mesi di mandato previsti dal percorso verso l' aggregazione stabilito dagli industriali romagnoli, è subentrato Paolo Maggioli, che guida Unindustria di Rimini. «Mi impegnerò pronette Maggioli per continuare a sviluppare il progetto che abbiamo deciso di creare insieme, per parlare dei temi dell' attualità e dell' economia legati alle nostre realtà. Punteremo a coordinare sempre di più i nostri servizi cercando di renderli ancora più professionali ed economici. E continueremo ad affiancare le nostre imprese affinché siano competitive a livello mondiale». Come il suo predecessore, Maggioli resterà in carica per otto mesi, per essere poi sostituito dal presidente di Unindustria di ForlìCesena, Vincenzo Colonna. Con la fusione, la nuova associazione rappresenterà un totale di 1.500 aziende per oltre 70mila dipendenti. Il passaggio di consegne è il secondo step, dopo il via libera una operazione, della durata di due anni, scattato all' inizio di quest' anno. La posta in gioco è il rafforzamento dell' azione di rappresentanza, con una struttura più snella ed efficiente, con l' aggregazione servizi, a partire da quello relativo all' internazionalizzazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20