applicazioni per il recupero di imballaggi alimentari
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applicazioni per il recupero di imballaggi alimentari
APPLICAZIONI PER IL RECUPERO DI IMBALLAGGI ALIMENTARI Il Gruppo TECNOFER fondato nel 1976, riconosciuto come leader mondiale nella progettazione e costruzione di impianti di riciclaggio dello scarto plastico, ha esteso l’applicazione del suo knowhow ad utilizzi alternativi, orientati verso applicazioni tra le quali: SEPARAZIONE DELL’IMBALLAGGIO ALIMENTARE DAL PRODOTTO CONTENUTO I sistemi di trattamento sono totalmente personalizzabili sulla base delle esigenze di ogni Cliente e differiscono soprattutto in termini di tipologia, dimensioni, caratteristiche, volumi del materiale da trattare, quantità e tipo di contaminanti ecc.. La tecnologia utilizzata per queste applicazioni è ormai parte della produzione standard TECNOFER ed è corredata dei sistemi di gestione più avanzati allo scopo di ridurre al minimo i consumi energetici ed idrici. Le Aziende Alimentari, in base alla normativa corrente sono obbligate a ritirare dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) i loro stessi prodotti scaduti, oltre a dover gestire lo scarto di produzione derivante dal controllo qualità. I numeri parlano da soli: *“La sola industria alimentare, secondo le stime della Fda americana, spende il 4% dei suoi ricavi per smaltire questo eccesso. […] il listino prezzi delle aziende specializzate nel trattamento del cibo scaduto offre servizi di ritiro a prezzi che vanno dai 6 agli 80 centesimi al chilo a seconda del prodotto. L'Italia dei cibi scaduti è una macchina dello spreco che brucia ogni giorno 1.590.142 pasti completi. […] che fa viaggiare verso gli impianti di smaltimento - o, peggio ancora, verso la discarica - 16.283 tir all'anno stracarichi di yogurt, verdura, fette biscottate, bistecche e formaggi. […] Negozi, supermercati e iper tricolori non riescono a vendere, a volte anche per difetti di conservazione, tra l'1 e l'1,2% del loro fatturato. Qualcosa come 244mila tonnellate di prodotto l'anno. Lo spreco però è a diverse velocità. […]La verdura con uno scarto secondo i dati Lmm del 10%. Secondo stime interne di Assolatte il reso del latte fresco è tra il 2,5% e il 3%. Quello dello yogurt è tra il 3 e il 5%. […]” E’ chiaro che quando le quantità raggiungono tali livelli, diventa strategico per le Aziende Alimentari, sia in termini di volumi che di costi, installare processi automatici capaci di separare lo scarto alimentare dal suo imballaggio al fine di ridurre o azzerare i costi di trasporto e smaltimento dei prodotti scaduti o degli scarti di produzione e trarre vantaggio dalla valorizzazione dell’involucro e del contenuto. Non per ultimo per le Aziende Alimentari ridurre le incidenze negative sull’impatto ambientale è ai fini pubblicitari e di immagine premiante nel mercato, dove sempre più iniziative vengono adottate in base al loro principio di sostenibilità e recupero. *tratto da “La Repubblica” del 07/01/2011 Grandi Gruppi Alimentari hanno scelto la tecnologia TECNOFER ottenendo un’efficace separazione del prodotto alimentare dall’ imballaggio di varia natura: Tetra Pak, alluminio, plastica…. L’applicazione di separazione alimento-imballo è stata studiata ed implementata da TECNOFER analizzando i volumi che le Aziende Alimentari si trovano a dover gestire loro malgrado, sia nella fase di confezionamento, sia a causa di difetti nel ciclo di produzione, come pure dalla gestione dei cibi scaduti ritirati dalla grande distribuzione per politiche aziendali o per ottemperare a normative dedicate. Esempio di separazione dell’imballaggio dal prodotto contenuto Esempio di separazione del prodotto alimentare dall’imballaggio TECNOLOGIA DI RECUPERO TECNOLOGIA DI RECUPERO TECNOFER TECNOFER Il risultato del processo è la valorizzare sia degli alimenti, che possono essere destinati alla produzione di mangimi animali o conferiti alle centrali a biomassa, sia degli imballaggi che saranno forniti alle Aziende di riciclaggio.