1 Azione Italiano Lingua 2: lingua di contatto, lingua di culture

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1 Azione Italiano Lingua 2: lingua di contatto, lingua di culture
Azione Italiano Lingua 2: lingua di contatto, lingua di culture.
Attività on-line Modulo 7
Tutor: M. Dalle Fratte
La riflessione che vi viene richiesta trae spunto dal paragrafo Formare le parole: 7.3.4.
Proposte per classi ad abilità miste:
-classificazione delle parole in base alle possibilità combinatorie
-parole legate alla stessa radice con proprietà morfo-sintattiche diverse e
appartenenza a diverse categorie
-comprensione delle relazioni tra i diversi livelli di analisi (compresi gli aspetti
semantici e pragmatici).
Attività: esercizi su polisemia ed in particolare su omografi/omofoni/allotropi; quindi uso delle
consonanti doppie/scempie; famiglia di parole; senso figurato; modi di dire, geosinonimi.
Esempi di derivazione e composizione sono ricavabili dal paragrafo 7.3.4. XII del Modulo 7.
Quali potrebbero essere gli obiettivi generali, tenendo conto che l’attività è
progettata per il coinvolgimento di tutto il gruppo classe?
Un’attività di questo tipo può:
• sviluppare consapevolezza dei meccanismi di formazione delle parole e migliorarne l’uso
• implementare e fissare il lessico in apprendenti nativi e non
• aumentare la consapevolezza della dimensione di registro
• costituire un’esercitazione di ascolto per i non italofoni
• implementare la competenza pragmatica nell’uso della lingua.
Da un punto di vista dell’approccio metodologico, alcune delle attività proposte contribuiscono
all’abbassamento del filtro affettivo perché si prestano ad una dimensione di lavoro davvero
“ludica”.
Questi sono solo alcuni possibili spunti, ricavati da attività che a mia volta propongo in classe o
in laboratorio.
Molto di più potrete dire voi, soprattutto ricorrendo ai composti e ai derivati (anche di origine
greca o latina, perché no … ) e magari progettando attività riferite al vostro specifico
disciplinare.
Buon lavoro a tutti,
tutor Mara.
Dicembre 2005
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Provate a costruire un esercizio per far riflettere gli alunni su omofoni e omografi.
Alcune parole italiane si scrivono nello stesso modo, ma si leggono in modo diverso.
A seconda del suo accento, la parola avrà un significato diverso.
Quale possibilità di impiego intravedete? (nb.uso la sottolineatura anziché l’accento per evitare
letture erronee causa un diverso programma e/o sistema informatico).
Perdono-perdono
Condomini-condomini Ancora-ancora Seguito-seguito
Es. Inserisci la parola giusta: scegli tra le parole elencate sopra.
1. I vari _________________ della periferia della grande città hanno tutti lo stesso aspetto:
grigi e alti.
2. Ti ________________ , se prometti di non farlo più!
3. I viaggiatori ____________ la coincidenza a causa del grave ritardo del treno.
4. La nave aveva gettato in mare l’ _____________ .
5. Stava leggendo ____________ la stessa pagina perché non riusciva a capire il significato di
molte parole.
6. All’ultima assemblea, i __________________ hanno deciso di riparare il tetto.
7. Ti darò la spiegazione che mi hai chiesto in _______, dopo aver concluso l’argomento di
cui sto parlando.
8. Hai ___________ il corso di italiano fino in fondo?
-Dovendo costruire un semplice glossario che corredi l’esercizio, come lo strutturereste?
-Come si potrebbero coinvolgere i compagni italiani “competenti” nel momento in cui si
somministrasse l’attività a tutto il gruppo classe?
-Come potreste tarare l’esercizio così da renderlo adeguato al vostro ordine di scuola?
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Alcune parole hanno la stessa radice di significato ma proprietà morfo-sintattiche differenti;
provate a costruire un esercizio sulla polisemia.
Potrà risultare efficace chiedere all’alunno di distinguere o spiegare di che cosa si parla o in
quale contesto, ambiente si svolge l’azione oppure formulare ipotesi sul lavoro dei personaggi
a partire da alcune frasi:
Qualche esempio:
- Le penne sono nell’astuccio di Maria.
- Scusi, vorrei delle penne al sugo.
- Ho comprato dei nuovi costumi da bagno per le vacanze al mare.
- Ogni comunità ha i propri usi e costumi.
- Mi piacciono le tinte scure.
- Il taglialegna usa la scure.
Quale differenza c’è tra le prime due coppie e la terza?
Ancora altre parole di uso comune o altamente disponibili:
porto, venti, medico, stagno, riso.
Nel _________ francese di Le Havre avvengono molti scambi commerciali.
l __________ è un liquore molto gradito.
Il ______________ del pronto soccorso ha visitato e curato il mio amico che aveva una gamba
fratturata.
I ____________ che provengono dai Balcani sono freddi e sferzanti.
Sai contare fino a __________?
Devi stare fermo quando ti ______________, altrimenti sentirai più male!
Nello _________________ saltellano alcune rane.
Tutti i miei amici hanno __________ quando ho raccontato questa barzelletta!
La cucina italiana prevede alcuni saporiti piatti a base di _________ .
Lo ____________ è un metallo usato per fabbricare le lattine.
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Discriminare l’uso delle doppie è uno degli elementi di possibile difficoltà per apprendenti non
nativi.
Quali esercizi si potrebbero costruire per far individuare le forme corrette, discriminare i suoni
e fissare i diversi significati e contesti d’uso?
Esempi di coppie dalle quali partire per costruire un es. come un cloze-facilitato:
capello-cappello,
caro-carro,
copia-coppia,
fato-fatto,
nono-nonno,
pala-palla,
poli-polli,
resa-ressa,
risa-rissa,
soma-somma,
sete- sette,
tono-tonno.
Provate a costruire un esercizio che sia adatto alla vostra classe o al vostro ordine di scuola.
Potrebbe essere utile l’uso di immagini?
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Famiglia di parole.
Un esempio di attività che ha lo scopo di implementare il lessico è aggiungere termini ad una
lista già iniziata per arricchire o completare le famiglie di parole soprattutto utilizzando il
dizionario (sempre contestualizzando l’attività ed agganciandola a materiali e conoscenze
pregresse).
A margine dell’attività.
-Secondo voi gli alunni stranieri debbono utilizzare solo dizionari bilingue?
-E’ utile o è da evitare proporre loro attività ricorrendo ad un normale dizionario di italiano?
-Da quando sottoporli a questo compito?
-Con quale tipo di esercizi?
Alcuni esempi possibili riferiti alla famiglia di parole.
Libro, libretto, librettista, libraio, libreria, libresco.
Che cosa vogliono dire le seguenti forme?
Librone, libraccio, libretto, libriccino, libruzzo.
Quali sono gli alterati?
Che cosa vuol dire libello?
Quando gli Italiani usano queste parole?
Barca, barcaiolo, barcamenarsi, barchetta, barcone, barchino.
Che cosa vogliono dire Imbarcazione e imbarcare? Che legame c’è con le parole della riga
sopra?
Quando in italiano si usa la forma “barcamenarsi” ?
Che cosa significa l ‘espressione “essere sulla stessa barca” ?
Cosa significa l’espressione “fare acqua da tutte le parti” ?
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Senso figurato.
Un lavoro più complesso, ma valido per tutto il gruppo classe, potrebbe essere la rilfessione sul
senso letterale e senso figurato.
Probabilmente le competenze linguistiche degli apprendenti non nativi devono essere più
solide per poter affrontare, anche se guidati, la proposta di lavoro.
Questo tipo di attività in genere appassiona tutto il gruppo classe e sviluppa una conoscenza e
comprensione profonda delle parole e del loro significato.
Esempio: Ho una montagna di problemi
Andiamo a fare una vacanza in montagna.
E ancora espressioni del tipo:
parole piene di veleno
diluvio di parole
fiumi di lacrime
essere freddi con qualcuno
il mare ha inghiottito un’ imbarcazione
la città è ricoperta da un manto di neve.
Tipologia di esercizi possibili.
Spiegare il senso, inserire in frasi già predisposte (cloze o cloze facilitato), individuare in coppie
di frasi l’uso letterale e quello figurato.
Per il resto della classe o per alunni con un livello di interlingua adeguato:
- produrre frasi inserendo nel giusto contesto le espressioni;
- proporre un brano e prevedere il riconoscimento di espressioni con senso figurato.
E’ importante agganciare le attività, quando è possibile, con quanto viene proposto al resto
della classe: sarà utile come rinforzo anche per i nativi.
Ma soprattutto tutti verranno allenati al concetto della complessità.
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Per far concentrare l’attenzione sull’economia del sistema lingua e far capire le relazioni tra
diversi livelli di analisi, compresi gli aspetti semantici o pragmatici, vi propongo alcune
espressioni tipiche dell’italiano.
Strutturate attività adatte alla decodifica e comprensione.
Per esempio a partire dalla parola OCCHI:
saltare agli occhi
perdere il lume degli occhi
sognare ad occhi aperti
rifarsi gli occhi
strabuzzare gli occhi
fare tanto d’occhi
ad occhi chiusi
Modi di dire: a partire dalla parola CALZA fare la calza, fare un esempio calzante…
Li hai mai sentiti?
Cosa possono significare?
Chi usa questi modi di dire?
Quando?
Uso della lingua: “calzare a pennello”.
Quando si usa questo modo di dire? Indica la forma corretta con una crocetta: X
-quando
sì -quando
sì -quando
sì -quando
sì voglio dire
no voglio dire
no voglio dire
no voglio dire
no che un paio di scarpe é della misura giusta, mi va bene
che una situazione è giusta è favorevole è adatta al problema
che il pennello usato è della misura giusta in base al mio scopo
che il mio pennello colora davvero bene!
Altre possibilità di sviluppo: proporre situazioni simili in altre lingue, magari nelle LS studiate
dalla classe (suggerimento bibliografico: Mary GISLON-Rosetta PALAZZI, Paese che vai …
detto che trovi! Frasi idiomatiche in cinque lingue, Milano, Zelig, 2004.
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Varietà regionali
GEOSINONIMI
Il lessico italiano, soprattutto quello della quotidianità (alimenti, giochi, atti e oggetti domestici)
è ricco di geosinonimi: a parole come cavolo o broccolo, oppure melone, cocomero,
popone, mellone, anguria corrispondono vegetali diversi da regione a regione e uno stesso
vegetale è oggetto di denominazioni diverse (rucola/rughetta).
Qualche esempio ancora:
straccio, cencio;
gruccia, stampella, ometto, appendiabiti, crocetta;
pizza, schiacciata, focaccia (per non parlare dell’uso di pizza per indicare una persona
noiosa, oppure una pellicola cinematografica)
Calze, calzini, calzetti, calzerotti, pedalini.
Un esercizio potrebbe consistere nella proposta di una carta geografica con le diverse regioni
italiane: agli studenti si chiederà di utilizzare il dizionario e una volta individuate le parole,
collocarle nelle rispettive aree di appartenenza.
Un’altra proposta potrebbe consistere nel sottoporre alla classe un elenco di geosinonimi tra i
quali individuare quelli della propria area di appartenenza. Su quei termini individuati la
riflessione potrebbe svilupparsi su contesto d’uso e sinonimi utilizzabili e attestati nella lingua
standard.
Molto si potrebbe fare attraverso l’utilizzo del video e di brani autentici.
Un’attività sulle varietà diatopiche persegue obiettivi diversi rispetto alle indicazioni fornite
nella pagina iniziale, così come sarà necessario che essa venga progettata e proposta ad un
gruppo classe, dove vengano valorizzate le competenze dei nativi (di solito molto attenti a
questi argomenti) a supporto di apprendenti stranieri in grado di muovere già i primi passi
nella lingua italiana.
Qualche esempio di possibili obiettivi generali di attività sulle varietà regionali:
individuare le parole appartenenti ad una determinata varietà regionale
elencare alcuni regionalismi più usati abitualmente nel proprio territorio
riconoscere (con il supporto di strumenti adeguati e del docente) l’apporto che le varietà
regionali hanno dato al lessico italiano.
Buon lavoro! Tutor Mara Dalle Fratte- dicembre 2005.
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