il Piffero

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il Piffero
il piffero
giornale del crm di Albino - maggio 2005
per averlo basta un euro
Qua e là, nel nostro giornale di maggio, trovate dei cammelli.
Sono un messaggio, un simbolo, una metafora?
C’è qualche significato nascosto? C’è qualche chiaro significato?
Sono un’allusione, un riferimento, un indizio?
A tutte queste domande la risposta è sempre “si”.
E aspettiamo le vostre spiegazioni.
Datevi da fare.
il Piffero
Vi racconto come è andata in questi anni di Piffero.
All’inizio ci venivo con Carlo Dal Lago, con Michele e Serena e
altri che ora non mi vengono in mente.
Però io ci vengo volentieri, con voglia di scrivere e fare altro
come assemblare i Pifferi.
Io come gli altri, veniamo per scrivere quel che ci viene in
mente. Io scrivo come altri in carrozzina.
C’è Sergio e Serena, David , Laura ed altri che ora non mi
viene il nome.
Io spero che continui per anni perché io mi diverto tantissimo
a scrivere e oggi ancora di più.
Emilio Zanga
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le 4 stagioni
Primavera, sole caldo, fiori, patate, querceto.
Estate, sole, mare, nuotare, piscine, angurie, vacanze.
Inverno, neve, panettoni, freddo, vino, capanne, Gesù
Bambino.
Autunno, foglie che cadono, piove, letargo.
Beppe Bianchi
2
come si mangia
qua
Vi racconto come si mangia qua.
Alla Croce Rossa anni addietro si mangiava che era uno schifo, dal
primo al secondo.
La frutta era l’unica cosa buona.
Negli anni a seguire il cibo è diventato migliore.
Certe cose le mangio ma certe le scarto e ora è quasi tutto buono.
E poi non fa nulla perché mi basta poco. E’ più importante che mi
muova parecchio.
Emilio Zanga
una ricetta
Si comprano gli spaghetti, si pesano e si mette una pentola d’acqua sul
fuoco.
Si aspetta che bollisca e si butta la pasta.
A questo punto mi piace la pasta, la pasta deve essere al sugo di
pomodoro e una volta fatto, guardo cosa ho messo, poi lo faccio
cuocere.
Devo unire tutto piano piano e salvare l’amicizia.
Luciano Algeri
3
la televisiun
LA TELEVISIUN
La televisiun la g'ha na forsa de leun
la televisiun la g'ha paura de nisun
la televisiun la t'endormenta cume un cuiun
Enzo Jannacci
Io la televisione la vedo poco. Guardo quello che voglio vedere, cose
diverse. Ho visto strane cose, uomini che girano in giro, trasmissioni di
viaggi.
Mi piacciono Gerry Scotti, Paolo Bonolis, Claudio Bisio, Michelle
Hunzicher. Non mi piacciono Mike Buongiorno, Pippo Baudo, Emilio
Fede e Manuela Arcuri.
Io guardo la televisione di notte, in camera da sola. Così sento bene, se
no non vedo niente. Uso il telecomando.
In generale i programmi sono buoni.
Se non mi piace quello che c’è allora ascolto i cd di belle canzoni.
Beatrice Trapletti
L’ultimo film che ho visto era di cow boy. Quelli si fanno pagare perché
lì cadono tutti, rubano, fanno anche le entrate. Sono mafiosi ma si
fanno chiamare ragazzi.
La televisione è un bel mezzo di idee che si spostano e ti fanno sapere
chi è coinvolto, cosa è successo e cosa poteva succedere.
Le trasmissioni che escono dalla televisione non sempre sono fatte dalle
persone giuste.
La pubblicità dovrebbe essere fatta bene, con sistemi moderni.
Io sono stato due o tre anni senza televisione, però me la facevo
prestare da qualcuno che non la vedeva.
4
La televisione ha avuto tanto successo perché la vedevano in molti, la
sera, la mattina, a mezzogiorno.
Alcuni la guardano a pezzi, a volte pezzi anche molto lunghi.
Io preferisco guardare i film o le trasmissioni che parlano dei fatti che
succedono giorno per giorno e che ti informano di quello che succede
alla gente.
Luciano Algeri
Basta TV, perché ti stanchi, perché fanno sempre repliche, tlefilm che
non finiscono mai. Quello lì non è sangue, è tutto finto. La TV è una
finta.
Io guardo le donne che fanno vedere il culo, il seno. E’ tutto
pornografico su Italia 1, pettegolezzi sulle donne, le cattiverie su
Berlusconi perché si spoglia anche lui in politica. Preferisco Gianni a
Berlusconi perché è bellissimo, non ha le tette e ha il pisello.
Anna Salvi
disegno di Gianni Testa
(i cammelli sono arrivati dopo)
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mio fratello, mia sorella
Mia sorella è una tipa in gamba e vive con il suo moroso. E’ una bella
ragazza, è brava, andiamo d’accordo, tiene la chiusura sulle cose di cui
non le va di parlare.
Ha 27 anni se non ne ha di più ... forse è del 67 … boh.
E’ simpatica e estroversa, è una persona che anche quando è da sola si
prepara, è cresciuta imparando tante cose.
Mio fratello si è sistemato, ha fatto l’ultimo casino un po’ di tempo fa
ma adesso ha fatto la sua revisione.
E’ un bel ragazzo, è attaccato alla famiglia anche lui. Mia sorella ha
voluto che tornasse, mia mamma non era d’accordo.
Si sono messi disponibili tutti per sistemare la casa.
Mia mamma ormai ha 67 anni ed è importante starle vicino, parlare con
lei, farla sentire importante.
Mia mamma è brava anche se ogni tanto entra nelle nuvole e si perde.
Luciano Algeri
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Vittorino
Il Vittorino è una persona un po’ particolare.
Nei suoi momenti migliori esprime la sua contentezza ripetendo “gi gi gi gi” e
incrociando le braccia.
La sua felicità superficialmente sembrerebbe dipendere dalle passeggiate che fa con
il Gildo, dal caffè e dal cambio delle mutande.
Nei momenti di irrequietezza invece continua a lamentarsi a viva voce ripetendo “e
… e … e” con intonazioni diverse sempre più irritate.
Per il resto reagisce con un senso di smarrimento alle manifestazioni d’affetto del
Matteo che lo sbaciucchia e gli accarezza la barba.
Vittorino ha poi dei momenti di riflessione quando porta alla bocca il ditone e lo
ciuccia; dei momenti di svago quando si trascina per terra per i corridoi della Croce
Rossa alla ricerca di un non so che.
La rigidità dei suoi arti corrisponde in parte a una sua rigidità mentale, ma, sebbene
abbia qualche difetto, ha un fascino da babbo Natale che ha perso la retta via.
David Camozzi
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in palestra
Il viavai di adesso si mischia all’inizio. Solo quando sei entrato scegli la
ginnastica e ci troviamo.
Inizio, mi scaldo e poi inizio la ginnastica.
E’ un gruppo misto e poi ci mischiamo con il professore.
Poi facciamo la ginnastica da mischiare.
Luciano Algeri
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A Ilde
Una persona molto buona
diversa da me
perché è molto attenta
con le persone che lei vede.
Il suo ragazzo deve stare attento
a come parla
quando va in macchina
a lavorare.
Bionda, castana
e castani gli occhi
e fine
dalle mani belle.
Assomiglia a mia figlia
così così
capelli lisci e lunghi
passo attento quando va
veste sportiva
perché le piace.
E’ felice quando la incontro
felice di vedermi
lo vedo sulla sua bocca.
Parla un po’ di tutti
sorride a chi le piace
e ride.
Mi da un bacio
ed è felice così.
Beatrice Trapletti
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dell’amore e altri
accidenti
Serena: Perché i ragazzi e le ragazze si cercano?
Luciano: I ragazzi cercano le ragazze perché gli danno un motivo per far nascere un
discorso e un’amicizia.
Anna: Si vogliono bene.
Beatrice: Così parlano un po’ di tutto.
Emilio: Le ragazze le rispetto e le amo. Fanno di tutto per divertirsi.
Anna: Quando io mi innamoro dell’Asdin sono contenta di vederlo.
Luciano: Anch’io quando mi innamoro dio una ragazza sono contento di vederla e ci
si confronta sulle cose da dire.
Beatrice: Si, parlano sempre.
Anna: Io sono una donna o una ragazza?
Luciano: E’ una signorina, una ragazza giovane.
Emilio: Vanno rispettate perché ti danno delle belle sensazioni. Vederle felici mi
rende felice.
Luciano: Può essere un discorso dialettale che inizia e poi lo porti avanti facendo
nascere l’amicizia.
Beatrice: Si, questo è vero sempre. Io non ho amici maschi.
Luciano: Ma io sono tuo amico e mi sono sempre comportato bene nei tuoi confronti
e tu nei miei.
Beatrice: Si, è vero.
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Anna: Io preferisco gli uomini, le amicizie maschili, perché gli uomini sono più
carini.
Emilio: Io preferisco tutti, specialmente le ragazze, le donne e i bambini, ma anche
gli uomini, purchè e finchè sono gentili con me.
Luciano: Tra uomini e donne può esserci vera amicizia, che può essere pesante o
anche solo per dominazione.
Beatrice: Prima è la donna a cercare l’uomo, poi è l’uomo a cercare la donna.
Luciano: Dipende da come è la compagnia.
Anna: Se la donna fa i mestieri come la Graziella, fa tante cose belle, sbatte giù le
briciole, c’è posta per te. Tutto questo, quanto vale?
Gianni: E’ importante per conquistare gli uomini.
Anna: Io ho incontrato la Graziella che fa le polveri. E’ una ragazza cinese che
prende i farmaci da sola.
Luciano: Anch’io ho conosciuto tre o quattro ragazze che erano collegate fra loro.
Anna: Io ho incontrato un’amica così bella, tipo la Marzia, bella, giovane, attraente
e affascinante che canta in inglese.
Luciano: Se canta bene ed è brava la vorrei anch’io, se canta solo per farsi vedere è
meglio tenerla lì per caso.
Beatrice: La Jole è francese.
Anna: Metà francese e metà italiana.
Luciano: Io ho amiche olandesi, francesi, americane, tedesche, slave …
Anna: E dopo cosa?
Luciano: L’importante e che gli amici vadano d’accordo.
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del buon vicinato
ovvero dell’Albinoleffe
Vinto dal fango inutilmente il pulmino cercava di districarsi dalle fluide
braccia della terra acquosa, la quale aveva insistentemente avvolto le
potenti ruote del nostro mezzo di locomozione… che di locomozione ora
non aveva più nulla. S’insistette affannosamente, fino allo sfinimento… ed
al totale sprofondamento nel fango.
Quando, come visione mistica, arrivare quasi dal nulla Madonna (anche se
questo di nome fa solo Armando e non ha nulla di celestiale, anzi ha i piedi
ben poggiati a terra, essendo un grande ex centrocampista ed un attuale
allenatore di calcio) ed al suo seguito spuntare la Primavera, quella
dell’Albinoleffe; accompagnati dall’instancabile collaboratore Ettore e dal
responsabile dei quadricipiti dei giocatori, il massaggiatore Ivano. In modo
empirico il ruolo del calcio, che come tutti sanno rafforza le ossa, si è fatto
partecipe dando potenza ai baldi giovani, i quali in pochi istanti hanno
liberato il pulmino dalle fauci del fango. Per questa volta, anche usando le
mani, non hanno fatto fallo.
Ringraziamo e salutiamo vivamente i nostri simpatici vicini, che spesso
sentiamo esultare, e imprecare… ma pure noi, seppur con voci un po’
diverse, ci facciamo sentire.
Mario Da Polenza
L’Albinoleffe in posa
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Responsabili dei testi e dei disegni sono: Anna Maria Salvi, Beatrice
Trapletti, Mario Da Polenza, Carlo Dal Lago, Emilio Zanga, Beppe Bianchi,
Gianni Testa, Luciano Algeri, Serena Paganoni, Maria Teresa Rossi, Sergio
Noris, Roberto Pasinetti, Orietta Gamba, David Camozza, Maurits C. Escher
ed altri più o meno anonimi disegnatori e fotografi.
Per non parlare dei cammelli.
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IL PIFFERO
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