linea guida gravidanza fisiologica
Transcript
linea guida gravidanza fisiologica
32° congresso nazionale FNCO Ostetrica Marina LISA Libera professionista -Principi di fondo -ricaduta nella pratica clinica -Principi di fondo Il panel multidisciplinare e multiprofessionale che ha rielaborato le linee guida per la gravidanza fisiologica 2010 – 2015 ha assunto come valore di riferimento che gravidanza e parto sono processi fisiologici Arriviamo da una storia assistenziale improntata su l concetto di “risk approach” …..MA ALLE MAMME PIACE ESSERE DEFINITE “A BASSO RISCHIO” o “A RISCHIO”? il concetto di “risk approach” …. esiste in letteratura un solo studio che esamina gli effetti del risk scoring e del conseguente “etichettamento” delle donne come rischio elevato e del loro benessere psicologico (Antenatal care, NICE, 2008 – Stal K, Hundley V. Risk and risk assessment in pregnancy – do we scare because we care? Midwifery 2003; 19(4): 298-309) il concetto di “risk approach” Il tradizionale metodo di classificazione delle donne in basso, moderato, alto rischio, ha dimostrato di essere poco predittivo nel prevedere l’evoluzione della gravidanza e del parto. (Essential antenatal, perinatal and postpartum care, WHO, 2002) L’approccio che dovrebbe essere utilizzato è quello di VIGILANZA IN TUTTE LE DONNE, che non vuol dire considerare tutte le donne ad alto rischio, ma che TUTTE LE DONNE dovrebbero essere considerate come POTENZIALMENTE CAPACI di avere una NORMALE GRAVIDANZA sino a quando non ci sono chiare evidenze del contrario (Essential antenatal, perinatal and postpartum care, WHO, 2002) Attualmente la proposta dell’OMS è quella di offrire a un’ASSISTENZA PRENATALE DI BASE tutte le donne ed a tutti bambini (WHO Recommended Interventions for Improving Maternal and Newborn Health,2007) e un’ASSISTENZA ADDIZIONALE alle donne ed i bambini con moderate malattie e complicanze (WHO Recommended Interventions for Improving Maternal and Newborn Health,2007) e un’ASSISTENZA SPECIALISTICA OSTETRICA E NEONATALE alle donne ed i bambini con severe malattie e complicanze (WHO Recommended Interventions for Improving Maternal and Newborn Health,2007) Scopo della linea guida è organizzare le informazioni fondate su prove di efficacia disponibili per consentire ai professionisti della salute di offrire e alle donne in buona salute con una gravidanza singola senza complicanze di scegliere i trattamenti appropriati in circostanze specifiche la scelta degli interventi dipende: • dalla loro efficacia relativa •dai valori di riferimento e dalle preferenze delle donne assistite l’ offerta di informazione , nel quadro di una comunicazione efficace , è uno degli strumenti essenziali che i professionisti devono essere in grado di garantire alle donne comunicazione efficace • con chi sto parlando? • che obiettivo mi pongo? • che informazioni ho bisogno di sapere, che informazioni è necessario che io dia? • che aspettative ha il mio interlocutore? • cosa è in condizioni di capire? • dove ci troviamo? (il contesto fisico come luogo, ma anche in che ambito, in che punto della nostra conoscenza e della temporalità degli avvenimenti di cui stiamo parlando). la comunicazione efficace è essenziale, chiara, empatica, Autorevole , pertinente. che presuppone il saper ascoltare Capire Dare fiducia Dare sostegno questo approccio è l’evoluzione che sottolinea una maggiore capacità di cogliere la complessità delle scelte cliniche e di indicare i limiti della ricerca Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n.206 - 2020Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonche' della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania. (GU n. 261 del 9-11-2007 - Suppl. Ordinario n.228) che all’art. 48 recita: “Esercizio delle attività professionali di ostetrica. 1. Le disposizioni della presente sezione si applicano alle attività di ostetrica come definite dalla legislazione vigente, …… …sono autorizzate all’esercizio delle seguenti attività… Art. 48 a) fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare; b) accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza diagnosticata come normale da un soggetto abilitato alla professione medica, effettuare gli esami necessari al controllo dell'evoluzione della gravidanza normale; c) prescrivere gli esami necessari per la diagnosi quanto più precoce di gravidanze a rischio; d) predisporre programmi di preparazione dei futuri genitori ai loro compiti, assicurare la preparazione completa al parto e fornire consigli in materia di igiene e di alimentazione; e) assistere la partoriente durante il travaglio e sorvegliare lo stato del feto nell'utero con i mezzi clinici e tecnici appropriati; f) praticare il parto normale, quando si tratti di presentazione del vertice, compresa, se necessario, l'episiotomia e, in caso di urgenza, praticare il parto nel caso di una presentazione podalica; g) individuare nella madre o nel bambino i segni di anomalie che richiedono l'intervento di un medico e assistere quest'ultimo in caso d'intervento; prendere i provvedimenti d'urgenza che si impongono in assenza del medico e, in particolare, l'estrazione manuale della placenta seguita eventualmente dalla revisione uterina manuale; h) esaminare il neonato e averne cura; prendere ogni iniziativa che s'imponga in caso di necessità e, eventualmente, praticare la rianimazione immediata; i) assistere la partoriente, sorvegliare il puerperio e dare alla madre tutti i consigli utili affinche' possa allevare il neonato nel modo migliore; l) praticare le cure prescritte da un medico; m) redigere i necessari rapporti scritti.” prot. 503 Roma, 24/02/2011 class. 1205 Gruppo lavoro interdisciplinare “Gravidanza fisiologica”. la Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche ravvisa l’urgente necessità di fornire, alla categoria tutta ed alle istituzioni interessate, indicazioni esaustive in merito all’interpretazione dell’art 48 del D.Lgs. 206/07 1, in particolare su due punti: 1. laddove, a differenza di quanto indicato all’art.42 dalla Direttiva 2005/36/CE2, sottrae alla professionista ostetrica l’attività di diagnosticare la gravidanza normale, attribuendo tale attività in esclusiva al medico anche non specialista 2. prescrivere gli esami necessari. Ciò è reso ancora più cogente in quanto sempre di più le ostetriche si trovano a gestire in autonomia la gravidanza fisiologica nelle strutture ospedaliere (percorsi dedicati), nei consultori e come libere professioniste. Pertanto, al fine di addivenire quanto prima alla definizione di un modus operandi rispettoso delle normative e che nello stesso tempo tuteli l’autonomia dell’ostetrica, il comitato centrale della FNCO ha deliberato, in occasione della seduta tenutasi il 5 febbraio c.a., la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare dedicato. IN GRAVIDANZA 88% 12% D E C O R S O DECORSO FISIOLOGICO ASSISTENZA DI BASE A RISCHIO ATTIVO A RISCHIO ANAMNESTICO ASSISTENZA ADDIZIONALE o SPECIALISTICA ISTAT, indagine multiscopo 1999, 2000 -ricaduta nella pratica clinica INDAGINI Cliniche Laboratorio Strumentali II ttrriim meessttrree Anamnesi - visita vaginale - PAO - IMC - BCF Toxotest Rubeotest VDRL, HIV, gruppo + coombs emocromo + HbA2 ECU + uro coltura, IIII ttrriim meessttrree - PAO Palpazione BCF SF MAF Emocromo ECU * urocoltura Eventuale rubeotest Eventuale toxotest Event. test di glicemia Coombs Ev citologico Event. OGTT Eventuale Ecografia ecogrfafia Eventuale Eventuale diagnosi diagnosi prenatale prenatale (scelta (scelta informata) inforamata) IIIIII ttrriim meessttrree 37 sett.;40 sett. - Palpazione - SF - BCF - MAF - PAO - Visita vaginale Emocromo HbsAg, HIV, VDRL ECU urocoltura Eventuale toxotest Test diCoombs Batteriologico vaginale Eventuale ecografia Eventuale profilassi anti rh CTG + AFI se > 41 E S A M I IN G R A V I D A N Z A La visita ostetrica 1. Accoglienza reciproca 2. Aspetti relazionali 3. Aspetti anamnestici 4. Aspetti clinici 5. Definizione del piano d’assistenza “concordato” DURATA DELLA CONSULENZA 1 ORA accoglienza Impatto visivo Contesto socio culturale Stato di salute psico -fisica aspetti relazionali Nei principi di fondo della linea guida CREARE I PRESUPPOSTI INSTAURARE I trimestre MATURARE II trimestre EVOLVERE III trimestre TRASFORMARE IV trimestre la comunicazione efficace è essenziale, chiara, empatica, Autorevole , pertinente. aspetti clinici Esito test di screening Bmi (i controllo) Pao Esplorazione pelvica (I /termine) SF/Palpazione (guidata/condivisa) BCF/MAF definizione del piano d’assistenza concordato Compilazione condivisa (ad alta voce !) Del diario clinico riassunto dei punti salienti è una linea guida per la gravidanza fisiologica: Nella pratica clinica ci serve per riconoscere e confermare i segni della fisiologia!!