ultimo mesi di gravidanza: quando venire in ospedale
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ultimo mesi di gravidanza: quando venire in ospedale
ULTIMO MESI DI GRAVIDANZA: QUANDO VENIRE IN OSPEDALE Contrazioni periodiche e dolorose come possibile segno di iniziale travaglio In travaglio le contrazioni si susseguono periodicamente, in genere con un intervallo inferiore ai 10 minuti. Col passare del tempo crescono di intensità, durano più a lungo e l’intervallo tra una e l’altra si accorcia. Le contrazioni di travaglio provocano una sensazione di irrigidimento della pancia come se qualcuno stringesse con forza una cinta attorno alla vita. All’acme della contrazione si è costrette ad interrompere qualsiasi attività, come camminare, cucinare ecc. Perdite di sangue rosso vivo E’ frequente il verificarsi di una piccola perdita di sangue in concomitanza con le iniziali modificazioni del collo uterino. Qualche goccia di sangue o la fuoriuscita di un muco striato di marrone sono fenomeni che indicano in genere un iniziale travaglio di parto. Ciononostante quando ciò si verifica e anche in assenza di contrazioni uterine, è sempre prudente andare in ospedale. Quando la perdita di sangue è più abbondante, come una mestruazione o di più, è prudente effettuare il controllo in ospedale nel più breve tempo possibile Perdite vaginali liquide nel sospetto di una rottura delle membrane amniotiche Il liquido amniotico ha la caratteristica di essere molto fluido e quindi di “gocciolare”. Quando ciò avviene, tolte le mutandine si osserva il liquido scolare lungo le gambe o gocciolare a terra. Generalmente il suo colore è chiaro e limpido ma può capitare di vederlo colorato di verde o marrone. In tal caso è bene effettuare il controllo nel più breve tempo possibile Un aumento della Pressione Arteriosa Quando questa è uguale o maggiore di 140/90: potrebbe segnalare una iniziale "gestosi” o “preeclampsia". Questa patologia, purtroppo non prevedibile nè prevenibile, si manifesta in circa 1 gravida su 100, con un aumento della pressione arteriosa dopo la 20ma settimana di gestazione [6° mese]. Alla comparsa dell’ipertensione può far seguito un aumento della quantità di proteine nelle urine, gonfiore molto accentuato agli arti inferiori e complicanze che mettono in pericolo il benessere sia della mamma che del feto. Queste complicanze possono in gran parte essere prevenute dal riconoscimento tempestivo e precoce della malattia. Per tale motivo è consigliato un controllo periodico della pressione arteriosa (almeno una volta a settimana). Una riduzione dei movimenti fetali Da tener presente che ciò può verificarsi in stato di ansia materna. Il fenomeno nella maggior parte delle volte non indica problemi seri per il feto, ma talvolta può essere il segno di una cattiva ossigenazione. Quando ciò accade è utile assumere qualcosa di dolce, ad es. un cioccolatino poiché un abbassamento dello zucchero nel sangue può causare una riduzione dei movimenti. Inoltre, è bene riposare sul fianco sinistro per circa 2 ore, concentrandosi sui movimenti fetali. Durante il riposo il bambino tende a muoversi di più, un pò come avviene nelle ore serali quando si sta per andare a letto. Se dopo questi tentativi i movimenti continuano a non essere percepiti è bene recarsi in ospedale