Seminari del MEGeS - Master in Economia e Gestione dei Servizi di

Transcript

Seminari del MEGeS - Master in Economia e Gestione dei Servizi di
Università della Svizzera italiana
Lugano
Dipartimento di Economia
Universalità e concorrenza nei
servizi postali
12 aprile 2010
Vincenzo Visco Comandini
Università di Roma “Tor Vergata”
Ai sensi delle direttive europee 97/67, 2002/39 e 2008/6 i
servizi postali universali debbono essere forniti:
 a livelli predefiniti di qualità
 a prezzi accessibili
 su tutto il territorio nazionale
La direttiva 97/67 ha fissato il percorso di liberalizzazione del
mercato attraverso una riduzione graduale e controllata dei limiti
peso/prezzo
Regime attuale di riserva, simile in tutta l’UE salvo Svezia, Finlandia,
Regno Unito e dal 2008 Germania e Olanda; in Spagna monopolio
legale limitato al traffico interurbano, in diversi paesi il direct mail è
escluso:
 50 gr. e 1,50€ (0,60€ x 2,5) dal 2006

liberalizzazione totale dal 2011
Definizione dei mercati postali dal punto di
vista dei prodotti……
…dal punto di vista dei clienti…
Segmentazione Mercato Postale in Italia
anno 2008
Business
= ~ 72%
di cui:
PA
= ~ 22%
credito e assic. = ~ 17%
SOHO
= ~ 19%
Invii individuali
=~9%
Fonte: stime TNT
Profittabilità
…e dal punto di vista geografico
aree in perdita
aree in utile
perdita di ricavi dovuta all'entrata di nuovi concorrenti
Il servizio postale è composto da 2 reti ben
distinte, con limitate interazioni:

la rete della trasmissione di lettere (e pacchi)
 la rete degli uffici postali che eroga anche servizi
finanziari e di vendita di altri prodotti (servizi della
PA, carte operatore mobile)
entrambe le reti presentano zone di diversa
profittabilità, ma sono diversi sia gli obblighi di Servizio
Universale (OSU) sia la flessibilità produttiva
Il mercato postale in Italia: un monopolio naturale non
sostenibile
CM4
D
D’
CM
prezzo,
costo
CM3
CM2
CM1
B
O
Q1/2
Q0
Q1
Q2
Quant.
Economics dei servizi postali
 i nodi della rete postale sono di natura organizzativa (virtuale), non
fisica come nelle TLC

non esistono “colli di bottiglia” (bottlenecks) tecnici in grado di impedire
l’utilizzo della rete da parte di eventuali concorrenti (unica eccezione: casella
postale)

Regime di costi fissi o variabili? Il problema non dipende dalla tecnologia, ma
dall’interazione dei diversi fattori che incidono sui costi del Servizio
Universale (SU):





Condizioni della domanda (ampiezza del mercato)
Densità dei punti di recapito
Fattori geografici
Requisiti predeterminati di qualità
Capacità di segmentazione geografica del mercato
LA DOMANDA e i suoi determinanti
volumi postali indirizzati procapite - anno 2008
800
700
600
500
400
300
200
100







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B
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PIL
Transazioni finanziarie non cash (carte di credito, assegni, bonifici)
Sviluppo del mercato della pubblicità e delle vendita per corrispondenza
Quotidiani e riviste vendute
Attitudine alla cultura scritta (studio OCSE e CEDE per l’Italia)
Qualità (residuale)
Prezzo (residuale)
Numero
di transazioni
effettuate
con mezzothan
diverso dal
Italian Financial
Markets
are
smaller
in contante
other countries
250
200
150
100
50
1990
Sv
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Fonte: Banca dei Regolamenti internazionali
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Da
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Be
lg
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Au
st
ria
0
2003
LITERACY
IALS – International Adult Literacy Survey
Capacità di comunicare in forma scritta
320
300
Media
280
260
240
220
G
Fonte: OECD e, per l'Italia, Caputo e Vertecchi
(2000)
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200
Therefore, do Italians enjoy reading, talking or shopping?
Newspapers and magazines per thousand people
F
Newspapers
Periodicals
D
I
NL
P UK E
218 311 104 306 75 331 99
30
81 37
35 385 106 122
Mobile Phones per hundred people
Mobile Phones
F
D
I
NL US UK E
19
17
36 21 26
25
18
Retail shops per hundred people
F
Shops
D
I
NL UK
E
0.66 0.35 1.23 0.54 0.35 0.14
Qualità del servizio
(Percentuale di consegne a 3 giorni dalla postalizzazione)
100,0
75,0
50,0
25,0
Fonte: International Post Corporation
1995
Sv
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Ol
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0,0
2003
Indici di prezzo dei servizi postali e di comunicazione - 2003
(1996=100)
200
100
Sv
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ia
Sp
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Po
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G
Fonte: Eurostat
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D
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0
Servizi postali
Servizi di telecomunicazione
Postal price elasticity estimates by class of mail in selected countries
single piece
USA
Bulk USA
1. First class mail
Finland
France
-0.395
-0.285
-0.277
-0.184
Thress 19821998
Thress 19822001
Thress 1982-2004
Thress 19832005
-0.334
-0.409
-0.221
-0.130
Thress 19911997
Thress 1991 2000
Thress 1991-2004
Thress 19912005
-0.40
-0.78
Nikali 1971-91
Nikali 1975-95
-0.30
Florens et al
1969-99
UK
UK
2. Second Class Mail
Finland
-0.86
-2.0
-0.91
-0.68
Albon 19691985
Cuthberson and
Richards 197688
Nankervis et al ,
1976-99
Royal Mail
1976-2000
-0.89
-0.90
-0.61
-0.30
Albon 1969-1985
Cuthberson and
Richards 1976-88
Nankervis et
al, 1976-99
Royal Mail
1976-2000
-0.15
Nikali 1975-95
France
-0.68
Florens, Marcy Toledano 1969-99
Le elasticità risultano basse e decrescenti nel tempo, in palese contrasto
con previsioni della teoria economica standard
La ridotta elasticità della domanda al prezzo è un’evidenza che il
servizio postale è un MERCATO A PIU’ VERSANTI
Una struttura di mercato a due/più versanti è basata su una
piattaforma che permette interazioni e scambi fra differenti gruppi di
consumatori (o “lati” del mercato), la cui finalità è proprio quella di
tenerli collegati attraverso un’appropriata struttura di prezzo (Rochet
e Tirole, 2005).
Esempi:
• Carte di credito (proprietari carte – negozianti)
• Televisione (telespettatori – inserzionisti)
• Giornali (lettori – inserzionisti)
• Telecomunicazioni (chiamante – chiamato)
• Servizi postali (mittenti – destinatari)
Nei two sided markets il valore della piattaforma deriva dalla sua
capacità di ridurre i costi di transazione o le asimmetrie informative
fra i venditori e gli acquirenti potenziali
Ui = (bi – ai) • Nj + Bi - Ai
dove:
bi = beneficio di utilizzo del servizio per il lato i
ai = costi di utilizzo del servizio per il lato i
Bi = benefici di accesso alla rete per il lato i
Ai = costi di accesso alla rete per il lato i
Nj = numero dei membri dell’altro lato.
Nel caso dei servizi postali possiamo riscrivere separatamente le due
funzioni di utilità nette, rispettivamente per il mittente e il destinatario:
Um = (bm – am) • Ni + Bm
Ud = bd + Bd • α
dove:
Um,d
bm,d
am
Bm,d
Ni
α
=
=
=
=
=
=
utilità netta per mittente e destinatario
benefici di utilizzo per mittente e destinatario
costi di utilizzo del servizio per il mittente
benefici di accesso alla rete per mittente e destinatario
numero degli indirizzi postali conosciuti
parametro di accessibilità alla rete postale
Un mercato è detto a più versanti se e solo se ad esso non si applica il
Teorema di Coase (1960). Infatti se, a prescindere dalla presenza di
esternalità, i due lati sono in grado di contrattare autonomamente ex ante il
prezzo in modo efficiente, allora il mercato è ad un solo lato. Al contrario, se
questo non si verifica sia a causa di costi di transazione o vincoli imposti alla
piattaforma (nel nostro caso, il principio del mittente che paga l’intero servizio),
allora il mercato è da considerarsi a più lati.
Servizi postali tradizionali
mercato a due lati
Corriere espresso
mercato tradizionale
La ridotta e decrescente elasticità della domanda al prezzo (che contrasta
con la liberalizzazione) potrebbe dipendere dal fatto che essa incorpora le
esternalità positive godute dai mittenti di disporre un recapito universale in
cui i destinatari di posta non possono essere disconnessi
Es. multe, cartelle esattoriali, certificati elettorali, ecc.
Anche nei mercati postali, come in
tutti quelli dei beni d’informazione,
sussiste una doppia competizione:
Concorrenza
intramediale fra
produttori del
medesimo
prodotto/servizio
Concorrenza
intermediale fra
media diversi, sia nel
servizio diretto, sia
nell’accesso alle
risorse pubblicitarie
L’e-substitution
L’e-substitution
Δ% 2006-2008 nei volumi postali indirizzati per paese
Germania
Francia
Italia
UK
Olanda
Belgio
Danimarca
Estonia
Finlandia
Norvegia
Portogallo
Spagna*
Svezia
Svizzera
Giappone*
USA*
-0,03%
-9,47%
-4,47%
-12,56%
-4,46%
-3,50%
-11,72%
-6,90%
-1,40%
-0,78%
-0,64%
-5,16%
-5,70%
-1,10%
-4,74%
-4,90%
* posta indirizzata e non indirizzata
fonte: annual report operatori e NRA
~20%
Il mercato della pubblicità in Italia per mezzo di comunicazione
(migliaia di Euro)
2008
2009
4851
4359
TV (analogica, digitale, satellitare)
Stampa, di cui:
3048
2388
1676
1408
quotidiani a pagamento
140
103
quotidiani free/paypress
1232
878
periodici
473
436
Radio
Internet, di cui:
557
585
285
318
search
227
170
Affissioni
58
56
Cinema
7
7
Cards
600
505
Direct Mail
9
9
Out of home TV
TOTALE PUBBLICITA'
9831
8516
fonte: Nielsen
Δ%
-10,2
-21,6
-16,0
-26,6
-28,7
-7,7
5,1
11,5
-25,4
-4,4
0,9
-15,8
0,2
-13,4
% 2008 % 2009
49,4%
51,2%
31,0%
28,0%
17,1%
16,5%
1,4%
1,2%
12,5%
10,3%
4,8%
5,1%
5,7%
6,9%
2,9%
3,7%
2,3%
2,0%
0,6%
0,7%
0,1%
0,1%
6,1%
5,9%
0,1%
0,1%
100%
100%
ADVERTISING MARKET IN ITALY AND THE UNITED KINGDOM BY MEDIA
Net Investment estimate fiscal year 2006 million Euros
TOTAL ADVERTISING EXPENDITURE
Television
Newspapers
Periodicals
Direct mail*
Radio
Internet
Outdoor
Cinema
ITALY
10,096
4,705
1,800
1,296
1,383
441
198
197
76
%
46.6
17.8
12.8
13.7
4.4
2.0
2.0
0.7
UK
28,320
6,816
6,970
5,415
3,446
793
2,992
1,609
279
%
24.1
24.6
19.1
12.2
2.8
10.5
5.7
1.0
sources: The Advertising Association for United Kingdom; Nielsen Media
Research for Italy
* our estimate for Italy
18
Mercato della pubblicità in Italia per media
quote di mercato
2006
TV (analogica, digitale, satellitare)
Stampa, di cui:
Radio
Internet
Affissioni
Cinema
Cards
Direct Mail
Out of home TV
2009
46,6%
30,6%
51,2%
28,0%
4,4%
5,1%
2,0%
2,0%
6,9%
2,0%
0,7%
0,7%
-
0,1%
12,5%
-
5,9%
0,1%
FIG. 1.3 COSTO PER CONTATTO DEI PRINCIPALI MEDIA NEGLI STATI UNITI
direct mail
quotidiani
spot TV
Web - Internet
siti poco visitati
siti molto visitati
riviste
radio spot
canali TV nazionali
TV via cavo
radio nazionali
guida tv
volantini
affissioni
costo in $
<3 4
6
8
10
12
14
16
18 20 22 24 26
fonte: I/Pro Research Morgan Stanley Technology Research
> 26
Questione della privacy, in cui le norme vigenti necessariamente
incidono sulla concorrenza intermediale
Scelta del regime è importante.
Opt-in
è richiesto consenso esplicito preventivo a
consumatore
Opt-out
non c’è consenso esplicito ma consumatore può
chiedere di non essere raggiunto da
pubblicitaria
comunicazione
In Italia per le TLC vige de facto opt-out, per servizi postali opt-in
Risultato: la concorrenza intermediale è distorta
Il mercato postale nei Paesi industrializzati [1]
 In Europa solo 4 operatori
- i Big Four – hanno costituito un proprio
network internazionale di mail, corriere espresso, pacchi e logistica
attraverso una decisa politica di acquisizioni di imprese postali all’estero
(più di 200 acquisizioni nell’ultimo triennio) e di alleanze strategiche
Operatore
tedesco
Operatore
anglosasone
Operatore
olandese
Operatore
francese
Il mercato postale nei Paesi industrializzati [2]

Vi sono poi operatori di minori dimensioni che hanno ugualmente adottato
strategie di internazionalizzazione
Operatore
svizzero
Operatore
svedese
Oltre i grandi operatori nazionali, operano due altri grandi imprese di
dimensioni internazionali

Operatore
statunitense
Operatore
statunitense
In USA l’operatore pubblico nazionale, United States Postal Service, pur essendo un gigante sotto il
profilo dimensionale, essendo parte dell’amministrazione del governo federale non è autorizzato a
svilupparsi o a competere con i privati (non è sottoposto alla disciplina Antitrust)
Strategie perseguite dagli operatori postali in
preparazione dello scenario liberalizzato [1]
1. ESPANSIONE INTERNAZIONALE: costituire un network internazionale di
logistica, corriere espresso e mail che consente di fornire soluzioni integrate ai
clienti secondo la filosofia “one stop shopping”. Il network può essere
costituito in proprio ovvero attraverso alleanze strategiche (es. JV Spring nella
posta internazionale fra TNT, Royal Mail e Singapore; accordo La Poste, Fed
Ex e Sweden Post; consorzio pacchi fra le poste scandinave; fusione fra poste
svedesi e danesi 1 gennaio 2008
2. RAFFORZAMENTO NEL MERCATO NAZIONALE: mantenere e valorizzare
i vantaggi competitivi che consentono di mantenere una posizione dominante
sul mercato interno
3. RIDUZIONE DELLA DIPENDENZA dal business mail tradizionale attraverso
una diversificazione dei settori d’intervento: espresso, logistica, servizi
finanziari e assicurativi
A fine febbraio 2008 i servizi di Standard & Poor’s hanno assegnato ai
4 maggiori operatori europei il rating con le relative prospettive.
Deutsche Post ha ottenuto A- con prospettive negative, TNT BBB+, La
Poste AA- e Poste Italiane A, tutte con prospettive stabili. Dei 4 grandi
operatori Poste Italiane è valutata quello con le migliori prospettive di
lungo periodo, perché già oggi realizza ben il 67% del proprio fatturato
su attività non postali, a fronte di La Poste dove i margini postali
rimangono elevati, ma il fatturato non postale non supera il 22%.
Strategie perseguite dagli operatori postali in
preparazione dello scenario liberalizzato [2]
4. VARIABILIZZAZIONE DEI COSTI: nelle forme del franchising (uffici postali nel Nord Europa)
o del contracting out di alcune parti della catena del valore (es. delivery nel corriere
espresso)
5. RIDUZIONE DELL’UNIVERSALITA’ DEL SERVIZIO: è la strategia più controversa ma, in
una certa misura, inevitabile; prende le forme di:

chiusura degli uffici postali marginali in grave deficit


progressivo allontanamento dall’uniformità tariffaria
diversificazione degli standard qualitativi (recapito a giorni alterni)
progressiva riduzione dei prezzi politici per abbonamenti editoriali

introduzione di sistemi di tariffazione del recapito (abbandono della gratuità)

La catena del valore e l’accesso alla rete
postale
In USA solo per il direct mail
L’accesso regolamentato alla rete di recapito: una strategia controversa
Prezzi d’accesso: teoricamente dovrebbero ispirarsi al criterio
dell’ECPR (Efficient component Pricing rule), ovvero quando:
C1 – C2 = P – P2
costo
costo
prezzo
prezzo
prodotto solo
prodotto prodotto
completo recapito completo completo
ovvero
P2 = C2 + [P – C1]
Il prezzo d’accesso deve essere uguale al costo + il margine di profitto cui
il gestore della rete di recapito rinuncia per consentire l’accesso
I paesi anglosassoni adottano il sistema di accesso regolato:
• Negli USA mantenendo il recapito in monopolio ma adottando
l’ECPR
• In UK dove il mercato è liberalizzato per via regolatoria, con
POSTCOMM che fissa sul modello delle NRA delle TLC i prezzi di
accesso. Ma il prezzo d’accesso osservato <ECPR
• l’effetto della regolamentazione è che solo Royal Mail recapita la
posta, nessun concorrente ha convenienza ad entrare ma opera
upstream
• In UK Royal Mail fissa prezzi d’accesso diversi a seconda che il
mix dei volumi urbano-rurale ricevuti sia o meno quello tipico (in
Italia 33% urbano, 67% extraurbano)
• vantaggi: si salvano le economie di scala nel recapito, costi di
rete non duplicati (si pensi agli errori nelle reti mobili in Italia per
non averlo fatto)
• svantaggi: il recapito rimane monopolio de facto
Quasi tutti gli operatori europei incumbent sono contrari alla
regolamentazione ex ante dell’accesso alIa rete
• Gli operatori che basano la loro strategia di crescita sul recapito
• altri perché viene meno la possibilità, tipica dei monopolisti, di
fare discriminazioni di prezzo, si preferisce fissare il prezzo per via
commerciale attraverso accordi
Punti rilevanti della direttiva 6/2008 di liberalizzazione
finale del mercato postale europeo

meccanismi di finanziamento dell’OSU

elementi di infrastruttura essenziale del servizio postale

affinamento procedure di contabilità regolatoria
La terza direttiva postale di liberalizzazione del mercato
I meccanismi di finanziamento dell’OSU
Fattispecie previste (non mutualmente esclusive)
 gara con procedura d’appalto pubblico


fondo di compensazione
sussidi diretti dallo Stato
Sono tutti strumenti non di mercato che implicano una certa distorsione della
concorrenza: è necessario sempre porre a confronto il livello dei costi OSU
con i costi di implementazione di ciascuno di tali strumenti
Nel nuovo scenario liberalizzato è essenziale determinare
il costo netto OSU
 Definizione: somma dei costi che non verrebbero sostenuti se non vi
fossero obblighi di universalità – benefici di ubiquità (essere presenti
dappertutto)

2 metodi principali per calcolare il costo netto OSU:
FDC – metodo usato attualmente da Poste Italiane e accettato da Ministero: allocazione completa dei costi:
somma delle differenze fra costi e ricavi nei prodotti universali in perdita; il costo può dipendere da:
a) aree non profittevoli
b) prezzi politici imposti
c) uffici postali in perdita (calcolato solo in parte)
somma di costi effettivi subìti; metodo utilizzato dalla CE nei 2 casi di Aiuti di Stato per Poste Italiane, entrambi chiusi
con un’assoluzione piena (lo stesso metodo ha portato alla condanna di Deutsche Post, che dovrà restituire allo
stato tedesco 580 MLN di €)

Il più semplice nello scenario di monopolio in presenza di deficit rilevante

NAC – costo netto evitato, utilizzato per le TLC; misura il costo attuale inevitabile derivante dall’OSU. Segue il
principio comunitario del MEIP – Market Economy Investor Principle
Costo servizio con OSU – Costo ottimale servizio senza OSU – benefici derivanti da ubiquità
Nello scenario liberalizzato il più corretto
IL NAC ha alcune differenti specificazioni

Mon
OSU


Mon
OSU

Comp
OSU
Mon
no OSU

Comp
OSU

Comp
no OSU
NAC classico il costo netto
OSU in monopolio
Entry Pricing Approach il costo
netto della liberalizzazione del
mercato
Profitability Cost il costo netto
OSU in un mercato liberalizzato
1. Gara d’appalto pubblica: asta competitiva
per l’aggiudicazione del servizio OSU
Le critiche non riguardano le condizioni di efficienza teoricamente
raggiungibili, ma i costi di transazione
La teoria economica (Teorema fondamentale della Privatizzazione di Sappington
& Stiglitz, 1987) sostiene che un’asta competitiva per la fornitura di un
bene/servizio pubblico ad imprese private è la soluzione più efficiente se
valgono tre condizioni:
a) tutti i partecipanti all’asta condividono le stesse informazioni sulle tecnologie produttive del
bene da fornire
 condizione soddisfatta
b) si ravvisa un numero significativo di partecipanti, tale da impedire il formarsi di fenomeni
 condizione difficilmente soddisfatta
collusivi
c) tutti i partecipanti sono neutrali al rischio
 condizione insoddisfatta
1. Gara d’appalto
(segue)
 Quante imprese
possono partecipare alla gara per aggiudicarsi il servizio universale in Italia?
l’aggiudicazione per la fornitura esclusiva di un bene con forti caratteri pubblici (l’OSU) è
sempre a rischio di comportamenti opportunistici; nello specifico non c’è possibilità di scoprire se
eventuali differenze nelle offerte ex ante dipendono da:
 Vere diversità nel livello di efficienza
 Differenti atteggiamenti nei confronti del rischio
 Differenti stime sul profitto atteso


Più il vincitore della gara al minor prezzo è favorevole al rischio, più elevate le probabilità che questi
adotti comportamenti opportunistici, conoscendo la riluttanza sia del Tesoro (che risolve i propri
problemi di finanziamento) che del Ministero/regolatore che ha gestito la gara a togliere la
concessione se questi è incapace o non ha volontà di fornire un servizio completo
Williamson (1985) descrive magistralmente la gara per
l’aggiudicazione del servizio di TV via cavo a Oakland (Ca)
2. Fondo di compensazione
Utilizzato nelle TLC (es. in Francia e USA). Piace perché il bilancio pubblico
non viene gravato
Se applicato ai servizi postali, si ravvisano problemi di implementazione:

definizione della base imponibile: difficile determinare l’esatto confine fra industrie
attigue (postale tradizionale, corriere espresso, logistica, commercio elettronico,
trasporto merci, cargo)
- una base imponibile ristretta  elevata aliquota  forte distorsione della
concorrenza nel solo settore postale tradizionale  le sinergie fra settori (economie
di gamma) vengono scoraggiate
- una base imponibile estesa  bassa aliquota  lieve distorsione delle condizioni
concorrenziali di una parte significativa del PIL

determinazione dei parametri da utilizzare nella ripartizione
semplici misure di output: ottime nelle TLC, ingestibili nei servizi postali
ricavi o profitti: fortemente distorsivi, obbliga tutti i soggetti a complesse separazioni
contabili fra business differenti


Pay or Play: ottimo per le TLC, del tutto inappropriato per il
settore postale
“per gli stessi requisiti di qualità, disponibilità o esecuzione le
autorizzazioni non possono imporre ad un fornitore di servizi obblighi di
servizio universale e al tempo stesso di contribuire finanziariamente ad
un meccanismo di condivisione dei costi” direttiva 6/2008 art.9 (2) 5 4°
• Nelle TLC costo OSU è d’investimento precedente al consumo
(portare connessione fisica a zone antieconomiche) facile da
determinare con un solo e inequivocabile indice: n. clienti utenti
collegati
• Nelle poste costo OSU è offrire con regolarità il servizio di
distribuzione della posta in zone antieconomiche
• Un concorrente può fornire il servizio che appare regolare anche
quando non lo è. Cliente ≠ da cittadino che riceve lettere. Difficile
il monitoraggio. Analogia con industria del corriere espresso
3. Tassa d’entrata sugli oggetti postali

Se prelevata su tutti gli oggetti postali, non diversa dal fondo di compensazione

Se applicata in modo selettivo sui soli nuovi entranti (caso finlandese, dove non c’è
monopolio legale), si crea un’artificiale barriera all’entrata. In Finlandia alle imprese
postali che forniscono servizi di lettere è chiesta una tassa per invio proporzionale alla
densità dell’area che intendono servire  solo ingressi marginali

Questa soluzione evidenzia il dilemma fondamentale della liberalizzazione del settore
postale:
- se l’obiettivo della liberalizzazione è di massimizzare la concorrenza effettiva
(numero concorrenti, ribilanciamento quote di mercato)  la strategia di cream
skimming deve essere considerata irrilevante
- se l’obiettivo è di consentire una concorrenza basata su parità di condizioni – il
famoso playing level field – la concorrenza ex-post finisce per essere modesta
4. Sussidio diretto da Stato
Possibile, ma sottoposto a valutazioni sempre più stringenti
da parte della Commissione Europea
Nel caso aiuto di stato 51/06 (compensazioni OSU a poste
italiane anni 2000-2005; 2006) illegittimo perché non
notificato, ma compatibile (no sussidi incrociati verso servizi
finanziari e corriere espresso) perché in vigore sistema
regolatorio price/subsidy cap che incentiva l’efficienza
Sussidio diretto da Stato
Recentemente la Corte Europea di primo grado (Deutsche
Post AG e DHL International v Commissione delle Comunità
Europee, caso T-388/03 del 10 Febbraio 2009) ha bocciato
decisione della CE che approvava sussidio per servizio
universale alle poste belghe per assenza di valutazione di
1 - CFIEC,
benchmarking basato su confronto costi medi “efficienti”
Lo studio di benchmarking dovrà essere promosso e
comunque valutato da Autorità di Regolamentazione
Indipendente e tecnicamente preparata
Studi della Commissione Europea sul settore postale
http://ec.europa.eu/internal_market/post/studies_en.htm
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE
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