PRINCIPIO 7: PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE L
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PRINCIPIO 7: PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE L
PRINCIPIO 7: PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE L’Organizzazione* deve avere un Piano di Gestione* coerente con le proprie politiche ed obiettivi* e in proporzione alla scala, all’intensità e al rischio* delle proprie attività di gestione. Il Piano di Gestione deve essere realizzato e mantenuto aggiornato in base alle informazioni del monitoraggio al fine di promuovere una gestione adattativa*. La pianificazione e la documentazione procedurale connesse, devono essere sufficienti per guidare lo staff, informare gli stakeholder influenzati* e gli stakeholder interessati* e per giustificare le decisioni della gestione. 7.1 L’Organizzazione* deve*, in proporzione alla scala, all’intensità e al rischio* delle proprie attività di gestione, predisporre politiche (vision e valori) e obiettivi* di gestione, rispettosi dell’ambiente, socialmente utili ed economicamente sostenibili. I riassunti di tali politiche ed obiettivi devono essere incorporati all’interno del Piano di Gestione* e rese pubbliche. (C7.1 V4) 7.1.1 Il piano di gestione descrive politiche (visioni e valori) che contribuiscano al rispetto dei requisiti del presente standard NOTA: come aumentano la scala dell'Unità di Gestione*, e aumenta l'intensità di gestione cosi aumenterà il bisogno di stabilire politiche (visioni e valori) e obiettivi* per la gestione. Il rischio* è verso i valori economici, sociali e ambientali* se politiche (visioni e valori) e obiettivi* non sono stabiliti. Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione. Il piano di gestione presenta obiettivi* di gestione specifici e operativi che collettivamente rispondono ai requisiti del presente standard. NOTA: Il termine obiettivi* come usato nel presente standard, si riferisce ad obiettivi specifici di gestione, risultati ed approcci stabilitu per raggiungere i requisiti di questo standard. Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che l'Organizzazione* stabilisca specifici obiettivi* che corrispondono a pratiche di gestione e a risultati richiesti da questo standard. L'Organizzazione* può anche stabilire degli obiettivi* generali, ispiratori, per la gestione della foresta* a patti che tali obiettivi non siano in contraddizione con i requisiti del presente standard. 7.2 L’Organizzazione* deve possedere ed attuare un Piano di Gestione* per l’Unità di Gestione* che sia pienamente coerente con le politiche e gli obiettivi* stabiliti nel Criterio 7.1. Il piano di gestione deve descrivere le risorse naturali presenti nell’Unità di Gestione e deve spiegare come il piano soddisferà i requisiti della certificazione FSC. Il piano di gestione deve comprendere la pianificazione della gestione forestale e la pianificazione della gestione sociale in proporzione alla scala, all’intensità e al rischio* delle attività pianificate. (C7.1 V4) 7.2.1 Il piano di gestione* comprende azioni di gestione, procedure, strategie e altre misure per conseguire gli obiettivi* della gestione. 7.2.1 Il piano di gestione* viene attuato e prende in considerazione i seguenti elementi: a. un riassunto dei risultati delle valutazioni; compresi: i. Risorse naturali e valori ambientali* come individuati nel Principio* 6 e nel Principio* 9; ii. Risorse sociali, economiche e culturali, come individuati nel Principio 6, dal Principio*2 fino al Principio* 5 e Principio* 9; e iii. I maggiori rischi sociali ed ambientali nell'area, come individuati nel Principio 6, dal Principio*2 fino al Principio* 5 e Principio* 9; b. un riassunto dei programmi e delle attività riguardanti: iv. Diritti dei lavoratori*, salute e sicurezza sul lavoro, pari opportunità di genere* come individuati nel Principio 4; v. Popolazioni indigene, relazioni comunitarie, sviluppo economico e sociale locale, come individuati nel Principio* 3, Principio* 4 e Principio* 5 vi. Il coinvolgimento* degli stakeholder e la risoluzione di controversie e reclami come individuati nel Principio* 7 e nel Principio* 9. e c. Attività di gestione pianificate e la relativa tempistica, i sistemi silviculturali utilizzati, metodi ed equipaggiamenti abituali per il prelievo , come individuati nel Principio 10; d. il motivo dei tassi di prelievo del legname e di altre risorse naturali come individuato nel Principio 5; e. Misure per individuare, conservare e/o ripristinare: vii. Specie e habitat rari e minacciati viii. Corpi idrici e zone ripariali; ix. Connettività a livello di paesaggio, compresi i corridoi per la fauna selvatica; x. Aree di Saggio Rappresentative come individuate nel Principio* 6; e xi. Alti Valori di Conservazione* come individuati nel Principio* 9. f. Misure per valutare, prevenire e mitigare impatti negativi delle attività di gestione su: xii. 9, e Valori ambientali*, come individuati nel Principio* 6 e nel Principio* xiii. Valori Sociali, come individuato dal Principio* 2 al Principio* 5 e nel Principio* 9; g. Una descrizione del programma di monitoraggio, come individuato nel Principio* 8, compreso: xiv. Crescita e quantità prodotta, come individuato nel Principio* 5; xv.Valori ambientali come individuato nel Principio* 6, xvi. Impatti delle operazioni, come identificato nel Principio* 10; xvii. Alti Valori di Conservazione* come individuati nel Principio* 9. xviii. Sistemi di monitoraggio basati sul coinvolgimento* degli stakeholder pianificato o già presente come individuato dal Principio* 2 al Principio* 5 e nel Principio* 9; h. mappe che descrivono le risorse naturali e la ripartizione in zone di uso del suolo sull'Unità di Gestione Forestale. NOTA: gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che il piano di gestione* debba essere complesso solo quanto la foresta in se e le attività di gestione a cui si riferisce. Il piano di gestione* deve includere tutte le componenti elencate nel presente indicatore*, ma per foreste più piccole e gestite in maniera meno intensiva*, alcune componenti possono essere affrontate brevemente e senza riferimenti a documenti tecnici. Gli sviluppatori degli standard devono fornire delle indicazioni aggiuntive a livello nazionale per assicurarsi che il piano di gestione* sia sufficiente a fissare le decisioni e le attività con una modalità coerente con i requisiti del presente standard. Come aumentano la scala dell'Unità di Gestione* e l'intensità di gestione cosi aumenterà il bisogno di assicurare che il piano di gestione* copra la pianificazione della gestione forestale e la pianificazione della gestione sociale. Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione. Il rischio* è verso i valori economici, sociali e ambientali* se il piano di gestione* non copre la pianificazione della gestione forestale e la pianificazione della gestione sociale. 7.3 Il Piano di Gestione* deve comprendere traguardi verificabili da cui si può valutare il progresso verso ciascuno degli obiettivi* di gestione prescritti. (Nuovo) 7.3.1 Per monitorare il progresso verso ciascun obiettivo di gestione* si stabiliscono traguardi verificabili e la frequenza con cui essi sono valutati, e si usano come base per il monitoraggio nel Principio* 8. NOTA: gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che l'Organizzazione* stabilisca obiettivi secondo il Criterio 7.1 coerenti con i requisiti del presente standard. Traguardi verificabili per questi obiettivi* devono essere stabiliti qui nel Criterio* 7.3. Tali traguardi devono essere verificabili, ma non devono essere quantitativamente misurabili. Tali traguardi verificabili probabilmente variano a seconda della scala* e dell'intensità* delle attività di gestione. Variabili per cui bisogna stabilire i traguardi comprendono: a) La produttività del sito, la quantità di raccolto di tutti i prodotti; b) I tassi di crescita e rigenerazione e le condizioni della vegetazione; c) La composizione ed i cambiamenti osservati nella flora e nella fauna; d) La qualità e la quantità di risorse idriche; e) L'erosione ed il compattamento del suolo, la fertilità ed il sequestro del carbonio; f) Le popolazioni appartenenti alla fauna selvatica, la biodiversità e lo status di Alti Valori di Conservazione*; g) Risorse sensibili dal punto di vista culturale o ambientale; h) Il soddisfacimento degli stakeholder rispetto al loro coinvolgimento*; i) I benefici delle attività di gestione offerti alle comunità locali*; j) Numero di infortuni sul lavoro*; k) Sostenibilità economica* complessiva dell'Unità di Gestione*. 7.4 L’Organizzazione* deve aggiornare e revisionare periodicamente la pianificazione della gestione e la documentazione procedurale per incorporare i risultati del monitoraggio e della valutazione, del coinvolgimento* degli stakeholder o nuove informazioni scientifiche e tecniche, e per rispondere al cambiamento delle condizioni ambientali, sociali ed economiche. (C7.2 V4) 7.4.1 Il piano di gestione* è rivisto e aggiornato periodicamente per incorporare: a. i risultati dei monitoraggi, compreso i risultati degli audit di certificazione; b. i risultati della valutazione; c. i risultati del coinvolgimento* degli stakholder; d. nuove conoscenze scientifiche e tecniche, e e. condizioni ambientali, sociali ed economiche mutevoli. NOTA: fare riferimento al Quadro concettuale per la Pianificazione/ Monitoraggio allegato a questo Principio* per un esempio di periodicità della revisione del piano. 7.5 L’Organizzazione* deve* rendere pubblicamente disponibile* un sommario gratuito del Piano di Gestione*. Altre componenti rilevanti del Piano di Gestione, escludendo informazioni confidenziali, devono essere rese disponibili su richiesta degli stakeholder influenzati*, al costo di riproduzione e consegna. (C7.4 V4) 7.5.1 Un riassunto del Piano di Gestione* è pubblicamente disponibile* a titolo gratuito a meno che l'Organizzazione* non metta l'intero piano di gestione a disposizione a titolo gratuito, con l'esclusione di informazioni riservate. In tal caso non è richiesto un riassunto. 7.5.2 Il Piano di Gestione*completo, escluse le informazioni riservate, è a disposizione degli stakeholder influenzati* su richiesta. L'Organizzazione* può richiedere il costo di riproduzione e spedizione. NOTA: gli sviluppatori degli standard devono sviluppare la lista delle informazioni riservate, coerentemente con le leggi* Nazionali e che possono comprendere informazioni che sono: a. relative a decisioni sugli investimenti; b. sui diritti di proprietà intellettuale*; c. confidenziali per il cliente; d. confidenziali per legge; e. che proteggono specie e habitat* naturali; e f. su siti che hanno un significato speciale dal punto di vista culturale, ecologico, economico, religioso o spirituale per popolazioni indigene* o comunità locali* (vedi Criteri 3.5 e 4.7) quando richiesto da tali gruppi. 7.6 L’Organizzazione* deve*, in proporzione alla scala, all’intensità e al rischio* delle attività di gestione, coinvolgere attivamente e in modo trasparente gli stakeholder influenzati* nella pianificazione della gestione e nei processi di monitoraggio e deve, su richiesta, coinvolgere gli stakeholder interessati*. (C4.4 V4) 7.6.1 Si sviluppano ed attuano procedure per assicurarsi che gli stakeholder influenzati siano proattivamente e trasparentemente coinvolti nei seguenti processi: a. meccanismi di soluzione delle controversie (Criterio* 1.6, Criterio* 2.6, Criterio* 4.6); b) definizione degli salari di sussistenza* (Criterio* 2.4); c) Individuazione di diritti (Criterio* 3.1, Criterio* 4.1), siti (Criterio* 3.5, Criterio* 4.7) ed impatti (Criterio* 4.5); d) Attività di sviluppo socio-economico delle comunità locali (Criterio* 4.4); e e) Valutazione, gestione e monitoraggio di Alti Valori di Conservazione* (Criterio* 9.1, Criterio* 9.2, Criterio* 9.4). 7.6.2 Le procedure di coinvolgimento* descrivono come: a. si determinano appropriati rappresentanti e punti di contatto (compreso, dove appropriato, istituzioni locali, organizzazioni ed autorità); b. Sono avviati ed usati canali di comunicazione concordati e culturalmente appropriati, permettendo alle informazioni di scorrere in entrambe le direzioni. c. Tutti gli attori (donne, giovani, anziani, minoranze) sono rappresentati e coinvolti con pari opportunità d. tutti gli incontri e i punti discussi e tutti gli accordi conclusi sono registrati; e. il contenuto delle registrazioni degli incontri è approvato; e f. I risultati di tutte le attività di coinvolgimento* saranno condivisi con le persone coinvolte e il loro contenuto formale e l'uso previsto saranno approvati prima di procedere con le attività di gestione. NOTA: come aumentano la scala dell'Unità di Gestione*, e aumenta l'intensità di gestione cosi aumenterà il bisogno di coinvolgere proattivamente gli stakeholder influenzati* nei processi di pianificazione della gestione e monitoraggio e su richiesta coinvolgere gli stakeholder interessati*. Il rischio* è verso l'interesse degli stakeholder influenzati* e degli stakeholder interessati*. Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione. 7.6.3 Gli stakeholder influenzati* sono informati in tempo di qualsiasi processo di pianificazione della gestione e monitoraggio che probabilmente avrà un impatto negativo su di loro, e viene data loro l'opportunità di essere coinvolti* al fine di individuare modalità per evitare o ridurre gli impatti attesi. 7.6.4 Gli stakeholder interessati* sono informati in tempo di qualsiasi operazione di gestione, pianificazione e monitoraggio che probabilmente avrà un impatto negativo su di loro, e viene data loro l'opportunità di essere coinvolti*. Allegato Indicazione: Quadro concettuale per la Pianificazione/Monitoraggio. DOCUMENTAZIONE DI PIANIFICAZIONE DELLA GESTIONE (PER ESEMPIO, VARIA CON SIR E GIURISDIZIONE) Piano del Sito PERIODICITÀ DI REVISIONE DEL PIANO Annuale ELEMENTO DA MONITORARE (LISTA PARZIALE) Attraversamento ruscelli Strade Piani Business Annuale Piano di Coinvolgimento Annuale Piano di Gestione Quinquennale Piano di Gestione Forestale Sostenibile 5 anni 10 anni Conservazione delle porzioni di bosco Specie RME TAA Forti attacchi parassitari o patogeni Spese Contributo all'economia locale Statistiche di impiego Accordi Sociali Rimostranze Discriminazioni di Genere Popolazioni di fauna selvatica Necromassa Rigenerazione spontanea Distribuzione delle classi di età 10 anni TAA PERIODICITÀ DEL MONITORAGGIO RESPONSABILE DEL MONITORAGGIO (PER ESEMPIO VARIA CON SIR E GIURISDIZIONE) PRINCIPIO O CRITERIO FSC Quando in Personale operativo campo e annualmente Quando in Personale operativo campo e annualmente annualmente, a Personale operativo campione P10 annualmente annualmente annualmente, a campione P6 C5.2 annualmente trimestrale Consulente Biologo Direttore forestale Consulente Biologo / Ministero delle Foreste Direttore Operativo Direttore Generale annualmente Direttore Generale P3, P4 annualmente, or come concordato nel piano di coinvolgimento continuato continuato Coordinatore Sociale P3, P4 HR Manager HR Manager P2, P3, P4 P10 P6, P10 P5 P5 da determinare Ministero dell'Ambiente annualmente Ministero delle Foreste annualmente, a campione Dieci anni Ministero dell'Ambiente P6 annualmente, dieci anni C5.2 Ministero delle Foreste / Direttore forestale P10 P6