PRINCIPIO 8: MONITORAGGIO E VALUTAZIONE L`Organizzazione

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PRINCIPIO 8: MONITORAGGIO E VALUTAZIONE L`Organizzazione
PRINCIPIO 8: MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
L’Organizzazione* deve* dimostrare che, il progresso verso il
raggiungimento degli obiettivi* di gestione, gli impatti delle attività di
gestione e le condizioni dell’Unità di Gestione* sono monitorati e
valutati in proporzione alla scala, all’intensità e al rischio* delle
attività di gestione, al fine di attuare una gestione adattativa*.
8.1 L’Organizzazione* deve monitorare l'attuazione del proprio Piano
di Gestione*, comprese le politiche e gli obiettivi*, il progresso
rispetto le attività pianificate e il conseguimento di traguardi
verificabili.
8.1.1 È presente ed attuato un procedimento scritto regolare, esauriente e
replicabile per monitorare l'attuazione del Piano di Gestione* comprese le
politiche, gli obiettivi e il raggiungimento di traguardi verificabili.
NOTA: Il monitoraggio valuta se traguardi verificabili siano raggiunti e
permette all'Organizzazione* di attuare una gestione adattativa. Ciò dovrebbe
essere fatto in linea con i cicli di pianificazione, così che dati puntuali possano
influenzare i processi decisionali ad uno stadio precoce. Questo aiuterà a
determinare l'intensità, la frequenza, lo schema, il programma e le procedure
del monitoraggio. C'è flessibilità riguardo a tutti questi fattori, purché il
monitoraggio permetta una gestione adattativa.
Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che
le procedure di monitoraggio siano coerenti e replicabili nel tempo, adatti a
quantificare i cambiamenti nel tempo, e adatti ad identificare rischi* ed impatti
inaccettabili.Il monitoraggio deve includere i cambiamenti delle condizioni
dell'Unità di Gestione* con e senza interventi.
NOTA: come la scala, l'intensità ed il rischio delle attività di gestione
aumentano, così aumenta anche la necessità di monitorare l'attuazione del
Piano di Gestione* incluso:
a) Politiche ed obiettivi
b) Progresso delle attività pianificate, e
c) Il raggiungimento di traguardi verificabili.
Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le
organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione.
8.2 L’Organizzazione* deve monitorare e valutare gli impatti
ambientali e sociali delle attività svolte nell’Unità di Gestione* ed i
cambiamenti delle proprie condizioni ambientali. (C8.2 V4)
8.2.1 È presente ed attuato un procedimento scritto regolare, esauriente e
replicabile per monitorare gli impatti ambientali delle attività di gestione.
NOTA: Gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che al fine di valutare
cambiamenti che avvengono nel tempo, le procedure di monitoraggio
permettono di comparare risultati tra periodi di valutazione e di stimare i ritmi
e le direzioni di cambiamento. Questo implica che siano presenti dati di
riferimento. Per esempio, il Criterio* 6.1 richiede la valutazione dei valori
ambientali* nell'Unità di Gestione*.
Il monitoraggio deve essere sufficiente per identificare e descrivere gli impatti
ambientali, compresa:
a) I risultati delle attività di rinnovazione (Criterio* 10.1);
b) L'utilizzo di specie ecologicamente ben adattate per la rinnovazione
(Criterio* 10.2)
c) l'invasività o altri impatti negativi associati con specie alloctone* dentro e
fuori l'Unità di Gestione* (Criterio* 10.3);
d) L'utilizzo di organismi geneticamente modificati* per confermare che non
sono utilizzati. (Criterio* 10.4)
e) I risultati delle attività selvicolturali (Criterio* 10.5);
f) Impatti negativi sui valori ambientali* da fertilizzanti (Criterio* 10.6)
g) Impatti negativi da trattamenti con pesticidi chimici (Criterio* 10.7)
h)Impatti negativi da trattamenti con agenti di controllo biologici (Criterio*
10.8)
i) Impatti da rischi naturali (Criterio* 10.9)
j) Gli impatti dello sviluppo di infrastrutture, attività di trasporto e della
selvicoltura a specie rare e minacciate*, habitat*, ecosistemi*, valori di
paesaggio*, acqua e suoli (Criterio* 10.10);
k) Gli impatti del taglio e del prelievo del legname sui prodoti forestali nonlegnosi*, valori ambientali*, residui legnosi commerciabili ed altri
prodotti e servizi (Criterio* 10.11); e
l) Eliminazione dei rifiuti in modo ambientalmente appropriato (Criterio*
10.12)
NOTA: come aumentano la scala, l'intensità ed il rischio* delle attività di
gestione, cosi aumenterà il bisogno di monitorare e valutare gli impatti
ambientali e sociali delle attività realizzate nell'Unità di Gestione, e i
cambiamenti nelle sue condizioni ambientali. Gli sviluppatori degli standard
devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa
intensità* di gestione.
8.2.2 È presente ed attuato un programma regolare, esauriente e replicabile
per monitorare gli impatti ambientali delle attività di gestione.
NOTA: Gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che al fine di valutare
gli impatti sociali ed economici, le procedure di monitoraggio permettono di
comparare risultati tra periodi di valutazione e di stimare i ritmi e le direzioni di
cambiamento compresi:
a) Le prove di attività illegali o non autorizzate (Criterio* 1.4);
b) La conformità alle pertinenti leggi nazionali*, leggi locali*, convenzioni
internazionali ratificate e codici di pratica* obbligatori (Criterio* 1.5);
c) la risoluzione delle controversie e reclami (Criterio* 1.6, Criterio* 2.6,
Criterio* 4.6); ;
d) programmi ed attività che riguardano i diritti dei lavoratori* (Criterio*
2.1);
e) Pari opportunità di genere*, abuso sessuale e discriminazione di genere
(Criterio* 2.2);
f) Programmi ed attività che riguardano la salute e la sicurezza sul lavoro*
(Criterio* 2.3);
g) Il pagamento degli stipendi (Criterio* 2.4);
h) Formazione dei lavoratori (Criterio* 2.5);
i) Dove si usano pesticidi*, la salute dei lavoratori* esposti ai pesticidi*
(Criterio* 2.5 and Criterio* 10.7) ;
j) L'individuazione delle popolazioni indigene* e delle comunità locali* e dei
loro diritti legali e consuetudinari* (Criterio* 3.1 and Criterio* 4.1);
k) la piena attuazione dei termini concordati in accordi CLPI (Criterio* 3.2
and Criterio* 4.2);
l) le relazioni con popolazioni indigene* e comunità (Criterio* 3.2, Criterio
3.3 and Criterio* 4.2);
m)La protezione* di siti di speciale significato culturale, ecologico,
economico, religioso o spirituale per le popolazioni indigene* e le
comunità locali* (Criterio* 3.5 and Criterio* 4.7);
n) L'uso di conoscenze tradizionali e proprietà intellettuale* (Criterio* 3.6
and Criterio* 4.8);
o) Lo sviluppo economico e sociale locale (Criterio* 4.2, Criterio* 4.3,
Criterio* 4.4, Criterio* 4.5);
p) La produzione di benefici e/o prodotti diversificati (Criterio* 5.1);
q) I prelievi annuali effettivi comparati a quelli stimati di legname e prodotti
forestali non-legnosi* (Criterio* 5.2);
r) L'uso di processi di trasformazione locali, servizi locali e attività
produttive locali che portano valore aggiunto (Criterio* 5.4); .
s) Sostenibilità* economica sul lungo periodo (Criterio* 5.5); e
t) Alti Valori di Conservazione* 5 e 6 come individuati nel Criterio* 9.1.
8.1.1 È presente ed attuato un procedimento scritto regolare, esauriente e
replicabile per monitorare i cambiamenti nelle condizioni ambientali.
NOTA: Gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che al fine di
individuare e descrivere i cambiamenti nelle condizioni ambientali, le procedure
di monitoraggio permettono di comparare risultati tra periodi di valutazione e
di stimare i ritmi e le direzioni di cambiamento compresi:
a) Valori ambientali* e funzioni ecosistemiche* compreso il sequestro e lo
stoccaggio di carbonio (Criterio* 6.1);
b) f) le specie rare e minacciate* (Criterio* 6.4);
c) Aree campione rappresentative (Criterio* 6.5);
d) Specie naturalmente presenti e diversità biologica (Criterio* 6.6);
e) Corsi d'acqua, corpi idrici e zone ripariali (Criterio* 6.7);
f) Valori paesaggistici* (Criterio* 6.8);
g) Conversione di foreste naturali* in piantagioni* (Criterio* 6.9);
h) Lo status delle piantagioni create dopo il 1994 (Criterio* 6.10);
i) Alti Valori di Conservazione* da 1 a 4 come individuati nel Criterio* 9.1.
NOTA: Gli sviluppatori degli standard devono fornire riferimenti a strumenti che
possono essere usati per stimare in modo accurato gli stock di carbonio.
L’Organizzazione* deve* analizzare i risultati del monitoraggio e della
valutazione e reinserire i risultati di tale analisi nel processo di
pianificazione. (C8.4 V4)
8.3.1 Si analizzano i risultati del monitoraggio e della valutazione e si adattano
tempestivamente le attività per garantire il soddisfacimento dei requisiti del
presente standard.
NOTA: Gli obiettivi* della gestione, i traguardi e le attività sono correlate. Gli
obiettivi* della gestione determinano i traguardi e le attività di gestione
pianificate. Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori che
assicurino che l'attuazione di queste attività di gestione sul terreno e i loro
impatti condizionino il raggiungimento dei traguardi prestabiliti e gli obiettivi di
gestione*.
NOTA: come aumentano la scala, l'intensità ed il rischio* delle attività di
gestione, cosi aumenterà il bisogno di monitorare e reintrodurre i risultati
dell'analisi nel processo di pianificazione. Gli sviluppatori degli standard devono
identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa
intensità* di gestione.
8.3.2 Le analisi dei risultati del monitoraggio e della valutazione sono
incorporate nella revisione periodica del Piano di Gestione*.
8.3.3 Gli obiettivi* della gestione, i traguardi e le attività di gestione pianificati
sono riesaminati se i loro risultati non sono in conformità con i requisiti del
presente standard.
8.4 L’Organizzazione* deve rendere gratuitamente disponibile al
pubblico un sommario dei risultati del monitoraggio, escludendo
informazioni riservate. (C8.5 V4)
8.4.1 Un riassunto dei risultati del monitoraggio, escluse le informazioni
riservate, è disponibile al pubblico a titolo gratuito.
NOTA: gli sviluppatori degli standard devono sviluppare la lista delle
informazioni riservate, che possono comprendere informazioni:
a. relative a decisioni sugli investimenti;
b. sui diritti di proprietà intellettuale*;
c. confidenziali per il cliente;
d. confidenziali per legge;
e. la cui messa a disposizione può porre a rischio la protezione di specie e
habitat* naturali; e
f. su siti che hanno un significato speciale dal punto di vista culturale,
ecologico, economico, religioso o spirituale per popolazioni indigene* o
comunità locali* (vedi Criteri 3.5 e 4.7) quando richiesto da tali gruppi.
Il riassunto può comprendere una tabella del monitoraggio realizzato, gli
obiettivi* e i traguardi della gestione sottoposta a monitoraggio, la frequenza
del programma di monitoraggio ed i risultati. L'Organizzazione ha facoltà di
condividere i risultati completi del monitoraggio per risparmiare il tempo di
prepare un riassunto.
Questo Criterio* è applicato anche ai risultati del monitoraggio degli Alti Valori
di Conservazione* secondo il Criterio* 9.4.
8.5 L’Organizzazione* deve* avere ed attuare un sistema di
tracciabilità e rintracciabilità proporzionale alla scala, all’intensità e al
rischio* delle proprie attività di gestione per dimostrare la fonte ed il
volume in rapporto alla produzione stimata per ogni anno, di tutti i
prodotti derivanti dall’Unità di Gestione* commercializzati come
certificati FSC. (C8.3 V4)
8.5.1 Si realizza un sistema di tracciamento e rintracciabilità di tutti i prodotti
commercializzati come certificati FSC.
NOTA: gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che gli indicatori siano
sviluppati in modo da accertare che il sistema sia compatibile con i seguenti
standard FSC per la Catena di Custodia:
a) FSC-STD-40-004 (Catena di Custodia)
b) FSC-STD-40-005 (Legno Controllato)
c) FSC-STD-30-010 (Cerificazione di gruppo)
d) FSC-STD-50-001 (Uso del logo)
8.5.2 Le informazioni su tutti i prodotti che escono dalla foresta* sono
registrati e documentati, incluso come minimo le seguenti informazioni:
a) specie;
b) tipo di prodotto;
c) volume (o quantità) di prodotto;
d) Informazioni per collegare il materiale all'area di taglio;
e) data di taglio o produzione; e
f) Se il materiale sia stato venduto o meno ad un'organizzazione certificata
secondo la Catena di Custodia.
8.5.3 Le fatture di vendita di tutti i prodotti venduti con il marchio FSC sono
conservate per un minimo di cinque anni. Tali fatture devono riportare, come
minimo, le seguenti informazioni:
a) nome ed indirizzo dell'acquirente;
b) data di vendita; specie;
c) tipo di prodotto;
d) volume (o quantità) venduta.
e) Codice del Certificato di Gestione Forestale/Catena di Custodia
f) Gruppo di Prodotto FSC