Giornalino settembre 2011.indd

Transcript

Giornalino settembre 2011.indd
notizie di varia “vaticanità”
ANNO 5 | N. 4
foglio informale per i dipendenti del Governatorato
11 Settembre 2011
Il vivere insieme può trasformarsi in un vivere
gli uni contro gli altri, se non impariamo ad
accoglierci gli uni gli altri.
Benedetto XVI
IL COMMIATO DEL
CARDINALE PRESIDENTE
È
LʼAngelo della Pace
Affresco nellʼUfficio del Presidente del Governatorato
2
3
4
9
10
11
12
13
14
15
16
18
19
20
Il nuovo Presidente
Il nuovo Segretario Generale
Il Governatorato SCV
La Banda della Gendarmeria
Gruppo Fontane
Le api a Castel Gandolfo
Primo Premio alla Numismatica
Il Cortile di San Damaso
Concerto Hortus Conclusus
Nuovi e Vecchi amici in Vaticano
Lʼangolo di cultura
Il cuore che pensa
La parola del Papa
Notizie liete e ... tristi
il momento del commiato.
Si dirà: “Tanto tuonò, che piovve!”. Non ha torto. Perché il momento era atteso già da tempo. E se ne parlava, e
sussurrava. A dir vero, non solo e non tanto in riferimento al
cambio del Presidente, essendo esso scontato per la scadenza
dell’età, quanto per il ventilato rinnovo di tutta la Presidenza.
E in tale contesto l’atmosfera si era fatta anche carica di tensioni da varie parti, e, per vari motivi, in sensi contrastanti.
Appunto come quando si attende che il cielo si scarichi. Alla
fine, con la pubblicazione in data 6 settembre 2011, piovve!
Una pioggia benefica, ristoratrice; anzi, rasserenatrice.
Per parte mia avevo presentato al Santo Padre la rinuncia
già il 2 ottobre 2009 in vista del mio 75° compleanno il 3
gennaio 2010, ma il Santo Padre mi chiese di rimanere fino
alla Pasqua di quest’anno, e poi fino alla data del 1° ottobre.
A lui, a Benedetto XVI, va anzitutto la mia gratitudine
per la fiducia concessami e rinnovatami, e per aver egli sempre seguito con attenzione e simpatia l’attività del Governatorato, non lasciando mai mancare sostegno e comprensione.
Oltre che al Santo Padre, la mia gratitudine va all’Eminentissimo Segretario di Stato, Card. Tarcisio Bertone, ed
agli altri Superiori della Segreteria di Stato: abbiamo potuto intrattenere rapporti sempre aperti, fiduciosi e proficui,
nell’attento rispetto delle reciproche competenze.
Come potrò esprimere la mia profonda, sincera gratitudine ai miei Collaboratori del Governatorato: ai Segretari Generali, prima S.E. Mons. Renato Boccardo, poi S.E. Mons.
Carlo Maria Viganò, ed ora, purtroppo solo per un breve periodo, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca; al Vice Segretario Generale, S.E. Mons. Giorgio Corbellini, ai Signori Direttori,
Vice Direttori, Capi Ufficio e Responsabili dei vari settori.
E, con loro, a tutte le Collaboratrici e Collaboratori del Governatorato. Da tutti mi sono sempre sentito accompagnato,
sostenuto, assecondato: sempre con la sincerità del consiglio, mai con la doppiezza dell’adulazione. Insieme abbiamo
sofferto nei momenti difficili, insieme abbiamo gioito per le
soddisfazioni, che, anch’esse, non sono mancate.
2 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
Non ho, poi, parole per dire la mia riconoscenza alla
Dott.ssa Georgina Bernett ed al Comm. Lino Fantinel, della
mia Segreteria particolare. Sono consapevole di aver abusato
della loro generosa disponibilità ed inesauribile pazienza. Ma
essi non me l’hanno mai fatto sentire. Grazie!
Al Governatorato ho trovato collaboratori capaci e solerti. Credo di lasciarli amici con cui restare unito da vincoli
personali più forti e duraturi di quelli d’ufficio, dai quali sono
stati occasionati.
Al nuovo Presidente, S.E. Mons. Giuseppe Bertello, al
nuovo Segretario Generale, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca,
va il mio augurio fraterno. Entrambi giungono accreditati
dell’esperienza in prestigiosi posti di responsabilità ecclesiale. Si faranno ammirare per la loro saggezza; si faranno ben
volere per la loro umanità. Con loro, quanti hanno il privilegio di lavorare al Governatorato si sentiranno sempre più
uniti e compatti, come una sola, grande famiglia, animata
dall’ideale del servizio al Papa ed alla Santa Sede, nell’umile
e gloriosa sequela di Cristo, nostro unico Signore.
Vorrei dire a tutti ed a ciascuno, e a tutte le loro care
Famiglie, i miei sentimenti di stima con un augurio benedicente per gli anni a venire.
Il nuovo Presidente
l’Arcivescovo Giuseppe Bertello
di Mons. Giancarlo Dellagiovanna
S
.E. Mons. Giuseppe Bertello è nato a Foglizzo, in provincia di Torino, il 1° ottobre 1942 ed è stato ordinato
sacerdote il 29 giugno 1966 da S.E. Mons. Albino Mensa, allora Vescovo d’Ivrea. Venne ammesso nel 1967 tra
gli alunni della Pontificia Accademia Ecclesiastica e, dopo
aver conseguito la licenza in Teologia Pastorale ed il Dottorato in Diritto Canonico, il 1° febbraio 1971 è entrato nel
Servizio Diplomatico della Santa Sede. Ha prestato servizio
nelle Nunziature apostoliche del Sudan, della Turchia, del
Venezuela ed alla Missione Permanente della Santa Sede
presso l’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra. Nel 1987
è stato Capo della delegazione di Osservatori della Santa
Sede alla Conferenza dei Ministri degli Esteri del Movimento dei Non-Allineati a Pyonyang.
Il 17 ottobre 1987 Papa Giovanni Paolo II lo nominò
Nunzio Apostolico in Ghana, Togo e Benin, elevandolo alla
dignità di Arcivescovo titolare di Urbisaglia, ricevendo, il
successivo 28 novembre, la consacrazione episcopale dal
Cardinale Agostino Casaroli.
Il 12 gennaio 1991 il Sommo Pontefice lo ha nominato
Nunzio Apostolico in Rwanda, venendosi a trovare nella fase
più drammatica della guerra civile tra le etnie Hutu e Tutsi,
sfociata in genocidio e dove - avvertendo dell’imminenza
della tragedia - ha posto ogni sforzo nel coraggioso tentativo
di individuare vie di pacificazione.
Nel marzo del 1995 il Papa lo ha inviato nuovamente a
Ginevra come Osservatore Permanente presso l’Ufficio delle
Nazioni Unite, dove ha condotto, tra l’altro, il negoziato per
l’ingresso della Santa Sede come Osservatore Permanente
dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, divenendone
il primo Rappresentante.
Nel 2000 ha condotto la Rappresentanza Vaticana alla
UNCTAD X, a Bangkok.
Il 27 dicembre 2000 è stato nominato Nunzio Apostolico
in Messico, dove il 30 luglio 2002 accolse il Papa Giovanni Paolo II nella sua quinta visita al Paese latino-americano
durante la quale canonizzò Juan Diego Cuauhtlatoatzin, il
veggente di Guadalupe. L’11 gennaio 2007 il Santo Padre
Benedetto XVI lo ha destinato alla Nunziatura Apostolica in
Italia e presso la Repubblica di San Marino, dove ha assunto
anche il ruolo di Decano del Corpo Diplomatico.
Il 3 settembre 2011 il Sommo Pontefice lo ha nominato
Presidente del Governatorato e della Pontificia Commissione
per lo Stato della Città del Vaticano.
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 3
Durante gli oltre 40 anni spesi nel Corpo Diplomatico
della Santa Sede - dei quali gli ultimi 24 in qualità di Capo
Missione - S.E. Mons. Giuseppe Bertello ha svolto la sua
attività in ambienti, continenti e culture differenti, confrontandosi con le più diverse problematiche ed acquisendo una
notevole esperienza, sia nell’ambito delle relazioni bilaterali
sia in quelle multilaterali, proprie delle organizzazioni internazionali. Ha posto la sua competenza al servizio della pace,
la sua cultura e cordialità come strumenti di fine mediazione
e la sua sensibilità pastorale al servizio della diffusione del
Vangelo e dell’incremento della coesione delle Chiese particolari con la Sede Apostolica.
Al nuovo Presidente l’augurio che possa trasmettere al Governatorato la ricchezza dei suoi carismi
e da parte di tutti noi l’assicurazione di una collaborazione attiva e fedele.
Il nuovo Segretario Generale
S.E. Mons. Giuseppe Sciacca
Vescovo eletto di Vittoriana
di Giovanni Maria Vian
C
ome per molti nella piccola Roma che gravita intorno al
Vaticano, anche per me il volto intelligente e vivace di
monsignor Sciacca è divenuto riconoscibile e poi familiare
ben prima della conoscenza diretta. Che risale ormai a diversi
anni fa. Quando, non lo ricordo con precisione, mentre ho vive
esattamente nella memoria le circostanze: un tardo pomeriggio
nella navata in penombra della Chiesa Nuova che porta alla
piccola cappella dove riposa Filippo Neri, non lontano dal luogo dov’era nato Eugenio Pacelli, il futuro Pio XII. Fu allora che
quel prete asciutto ed elegante, incontrato tante volte intorno
a piazza San Pietro con l’immancabile borsalino nero, mi si
avvicinò e – con l’affettuosa ed estroversa cortesia che quanti
lo avvicinano conoscono bene – si presentò.
È cominciata così, sotto il segno di san Filippo, un’amicizia
che definirei romana. Romana soprattutto perché il sacerdote
siciliano – che con orgoglio non dimentica le sue radici – tale
si sente. Nel senso cattolico del termine, cioè spiritualmente
e storicamente cristiano e classico, in quello spirito che tante
volte ha segnato le nostre conversazioni. Subito e sempre per
me interessantissime, condividendo tutto o quasi nel discorrere della fede e di memorie care, di storia e diritto, di libri e di
latino, di persone amiche e di ambienti a volte difficili, non di
rado con preoccupazioni e sentimenti comuni. In incontri resi
più lieti da motti di spirito e irrefrenabili ilarità. Per questo non
è facile presentare il vescovo segretario generale del Governatorato vaticano, ma per lo stesso motivo questo profilo è anche
un dovere del cuore.
Monsignor Giuseppe Sciacca, del clero di Acireale e ora
vescovo titolare – in partibus infidelium si diceva una volta
per ricordare il dominio non cristiano nelle regioni di quelle
antiche diocesi – di Vittoriana (nell’antica Africa romana), è
nato il 23 febbraio 1955 a Catania ed è stato ordinato sacerdote
il 7 ottobre 1978. Nominato da Benedetto XVI segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano il
3 settembre 2011, festa di san Gregorio
Magno, riceverà l’ordinazione episcopale dalle mani del cardinale Tarcisio
Bertone, segretario di Stato, l’8 ottobre,
data singolarmente contigua all’inizio
del suo sacerdozio.
Laureato in diritto canonico all’Angelicum di Roma e in filosofia all’università statale di Catania, il giovane
prete – che ha frequentato con passione
anche alcuni corsi alla Sapienza, divenendo amico del pensatore laico Guido
Calogero – fino al 1987 è stato vicario
parrocchiale della Matrice di Aci Catena. Rettore, nella stessa cittadina etnea,
delle chiese del Santissimo Sacramento
e di Sant’Elena e Costantino, dal 1983
ha ricoperto anche gli uffici di difensore del vincolo e poi di giudice presso il
Tribunale ecclesiastico regionale siculo.
4 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
Docente di diritto canonico presso l’Istituto di scienze religiose di Acireale, per un quindicennio don Giuseppe
è stato anche ordinario di filosofia e storia nei licei statali,
un’esperienza importante che ama ricordare. Dal 1988 canonico decano e rettore della seicentesca basilica collegiata di
San Sebastiano in Acireale, ha curato il restauro complessivo
e la riqualificazione del grandioso tempio, che è monumento
nazionale, e degli edifici annessi, ricoprendo in diocesi anche gli incarichi di delegato per i beni culturali e di direttore
dell’ufficio tecnico.
La svolta nella vita dell’ecclesiastico siciliano è segnata
dalla data del 25 marzo 1999, quando monsignor Sciacca – il
quale pone davanti a tutto il suo ministero sacerdotale, che
esercita con carità e sapienza – viene nominato da Giovanni
Paolo II prelato uditore del Tribunale apostolico della Rota
romana. Consultore della Congregazione del Clero, nonché
commissario presso lo stesso dicastero per le cause di dispensa dagli oneri sacerdotali, e commissario presso la Congregazione per la Dottrina della Fede per le cause di scioglimento
del matrimonio in favorem fidei, ha servito la Santa Sede anche in incarichi riservati, insegnando per anni deontologia
giudiziaria presso lo Studio rotale e stilus Romanae curiae
nella Pontificia Università Lateranense.
Fenomeno sempre più raro, monsignor Sciacca è un
ecclesiastico di ampie e inesauste letture – tratte pure dalla
latinità moderna, allo scopo di esercitarsi nella lingua di Cicerone, dice, benché la domini con scioltezza anche in occa-
sioni estemporanee e felicissime – con interessi culturali che
vanno ben al di là delle sue competenze e degli ambiti che gli
sono più vicini. In questi campi è autore di numerosi scritti,
di carattere giuridico e storico, talvolta ospitati da “L’Osservatore Romano”, che conosce bene per esserne lettore sin
dagli anni in cui frequentava il licei. Il principio di legalità
nell’ordinamento canonico, Il matrimonio tra sacramento e
contratto, I tribunali della Sede Apostolica, La giurisdizione nella basilica Vaticana, La ‘pietas’ di Pio II, Il cardinale Pietro Gasparri fedele interprete della volontà del Papa
sono solo alcuni dei suoi studi. A cui bisogna aggiungere la
cura della nuova edizione, per la Libreria Editrice Vaticana,
dell’opera di Dario Composta La Chiesa visibile.
Prete che serve la Chiesa e conosce la sua storia con una
partecipazione interiore che traspare con immediatezza dalle
sue parole, monsignor Sciacca è stato presentato dal cardinale
Giovanni Lajolo ai dipendenti del Governatorato come sacerdote e amico. Significandone così l’umanesimo cristiano che
è forse la cifra che più caratterizza l’ecclesiastico siciliano. A
sua volta il segretario generale del Governatorato – nel salutare il presidente che conclude il suo incarico dopo un lungo
servizio alla Santa Sede, il suo predecessore, l’arcivescovo
Carlo Maria Viganò, e l’arcivescovo Giuseppe Bertello, che
ora presiede l’importante e delicato organismo vaticano – ha
voluto esprimere e ricordare soprattutto il servizio comune a
un’istituzione unica al mondo. Grande e unica perché a sua
volta serve l’unico Signore.
Cara Eccellenza, l’8 ottobre saremo tutti accanto a Lei!
IL GOVERNATORATO SCV
Uno sguardo retrospettivo
I
n tempi recenti molti di noi hanno vissuto con angoscia “gli
anni di piombo”. Gli anni che ora viviamo possono essere
chiamati, se guardiamo alla società che ci circonda, al malanimo, sotterraneo o scoperto, che la caratterizza, “gli anni
del fango”. Alcune zacchere sono state buttate anche sul Governatorato e su alcune sue distinte personalità. Ciò che più
spiace è che a cercare di gettare discredito sono stati anche
alcuni nostri Collaboratori (e non solo tra quelli marginali).
Vorremmo rispondere con il padre Dante:
…………………Lascia dir le genti:
sta come torre ferma, che non crolla
già mai la cima per soffiar di venti (Purgatorio V, 13-15).
La nostra risposta non può essere se non quella della compassione per la mancanza d’informazione, per ignoranza, talvolta
per invidia, ed il perdono.
Giunto ormai “in limine discessus”, cioè alla soglia
della cessazione del mio mandato come Presidente del Governatorato, vorrei non tanto fare le lodi del Governatorato (che
ben le merita, ma non ne ha bisogno), quanto rivedere come
in un rapido flash back, in una carrellata a ritroso nel tempo,
alcuni aspetti della sua attività, di cui io sono stato testimone
e compartecipe in questi ultimi cinque anni. Non vorrei che
ciò venisse inteso come un’ attribuzione a mio merito, un volermi fare bello con penne altrui. Abbiamo lavorato insieme,
insieme abbiamo sopportato il calore ed il peso della giornata.
1. Vorrei iniziare con una constatazione di carattere generale. Guardando i bilanci di questi cinque anni, non si
può non constatare che il Governatorato funziona bene. Non
solo nel 2010 si è potuto registrare nel risultato di gestione un
memorabile attivo di € 24.860.067, ma anche negli anni precedenti, in cui il bilancio complessivo è stato portato su numeri rossi dalle perdite dovute alla crisi finanziaria del 20072008. Nel 2007 il risultato di gestione, cioè quello attinente
all’attività propria del Governatorato, poté infatti segnare un
attivo di € 15.163.458, nel 2008 di € 10.379.105, e nel 2009 di
€ 15.900.009. (Tali cifre sono depurate da una parte dei risultati negativi dell’attività finanziaria, affidata ad altri gestori,
e dall’altra dei costi della Radio Vaticana, la quale non appartiene al Governatorato, ma di cui esso copre il 50 % dei costi).
L’attività del Governatorato è molteplice, secondo le diverse
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 5
competenze delle sue nove Direzioni e dei suoi sette Uffici
Centrali. Sulla base della Legge Fondamentale dello Stato
della Città del Vaticano del 2002 e della Legge sul Governo dello Stato del 2003 quasi tutte le Direzioni e gli Uffici
hanno ricevuto in questi anni, dopo opportuna consultazione
interna, un nuovo Regolamento, o il loro primo Regolamento, accompagnato da un preciso organigramma e dal relativo
mansionario. Ciò ha consentito loro di svolgere la propria
attività con maggiore consapevolezza, fluidità e profitto.
Quanto al coordinamento tra le diverse Direzioni ed Uffici
nella superiore unità operativa del Governatorato, esso è stato favorito anche dalla riunione periodica del Consiglio dei
Direttori e Capi Ufficio, prevista dalla Legge sul Governo
dello Stato del 2003, ma attuata puntualmente e costantemente, all’inizio di ogni mese, e con attiva partecipazione dei
membri, a partire dagli ultimi mesi del 2006
Accenno solo a qualche aspetto dell’attività di alcuni uffici, non essendo possibile dilungarsi in un’esposizione esauriente.
2. E cominciamo dalla Direzione dei Musei Vaticani. L’eccellenza delle loro Collezioni non ha bisogno di
essere illustrata, essendo famose a livello mondiale. Ma
l’attività di gestione dei Musei Vaticani merita particolare considerazione per essere stata in questi anni, direi, effervescente, favorendo con efficacia la crescita del numero
dei visitatori ed il loro godimento estetico. La nuova organizzazione nelle prenotazioni delle visite, anche via internet, l’apertura notturna in determinate stagioni ed in certi
giorni della settimana, la promozione delle visite guidate
per scolaresche, l’organizzazione di visite attive per i figli
dei dipendenti, e, segnatamente, le nuove visite guidate per
sordi e per non vedenti, dimostrano un impegno della Direzione dei Musei Vaticani a rendere accessibile e godibile la
ricchezza culturale delle collezioni vaticane a strati sempre
più vasti di popolazione.
Non breve è la lista delle mostre interne organizzate
dai Musei Vaticani. Basterà ricordare la mostra “Astrum – il
patrimonio astronomico italiano da Galileo ad oggi”, organizzata insieme alla Specola Vaticana ed all’Istituto di Astrofisica Italiano; la mostra delle “Uova Pasquali degli zar di
Russia” e di altri preziosi oggetti realizzati dal Fabergé, in
Mostra Astrum
collaborazione con la fondazione russa “The Link of Time”,
e l’inaugurazione dell’esposizione permanente dei cartoni di
Matisse per la Chapelle du Rosaire di Vence (Provenza).
La competenza dei Laboratori di Restauro dei nostri Musei è riconosciuta a livello mondiale. Uno dei successi recenti più brillanti è stato il restauro della Cappella
Paolina, concluso alla fine di giugno del 2009. Lo scorso
anno è state aperte le nuove sale della Collezione Vasi del
Museo Gregoriano Etrusco. Nell’anno in corso è stato concluso il restauro della Sala del Pomarancio a Loreto (“la Sistina delle Marche”), mentre continua la grande opera di restauro delle Stanze della Segnatura con alcuni dei massimi
capolavori di Raffaello, oltre che di altri grandi pittori del
Rinascimanto. Questi sono solo alcuni dei grandi restauri:
innumerevoli gli altri, che vanno dalle antichità egizie fino
ad opere contemporanee.
Ogni anno i Musei rispondono positivamente a richieste di prestiti per mostre esterne con oltre trecento opere
d’arte. Tra i prestiti più prestigiosi basti ricordare il prestito
degli Arazzi su cartoni di Raffaello esposti a Londra, insieme ai cartoni originali dell’Albert and Victoria Museum, in
occasione della visita di Stato di Benedetto XVI nei giorni 16
-19 settembre 2010; o il prestito della Deposizione del Caravaggio per la mostra tenuta alle Scuderie del Quirinale dal 20
febbraio al 13 giugno 2010 e, al presente, al Museo del Prado
a Madrid, in concomitanza con la Giornata Mondiale della
Gioventù; o il prestito del quadro della Madonna di Foligno
di Raffaello alle Raccolte Statali d’Arte di Dresda, dove resta
esposta fino al prossimo mese di gennaio accanto alla Madonna Sistina dello stesso Raffaello e ad altre meravigliose
Madonne del Dürer, del Gruenewald e di Lukas Cranach, in
occasione della visita del Santo Padre in Germania in questo
mese di settembre.
3. Ma per l’aspetto direi “visivo” della Città del
Vaticano più immediatamente percepibile da tutti, è la Direzione dei Servizi Tecnici ad essere direttamente coinvolta.
L’alta qualità delle sue maestranze e dei lavori da essa diretti, appare evidente a chiunque varca i quasi impercettibili
confini di questa Città Stato, prezioso scrigno di storia e di
arte. Un esempio manifesto si ha nel Cortile del Belvedere,
opera del Bramante, di proporzioni gigantesche, i cui lavori di restauro pluriennale stanno volgendo al termine. Sono
iniziati intanto i lavori di restauro del cortile di S. Damaso,
pure del Bramante. È questo il Cortile nobile del Vaticano,
ove vengono ricevuti con gli onori dovuti i Capi di Stato e
di Governo in visita al Sommo Pontefice, e gli Ambasciatori per la presentazione delle Credenziali, e dove passano
Vescovi e personalità religiose e politiche da tutto il mondo
in visita al Papa. Il Cortile sarà riportato a nuovo splendore
entro la fine del mese di settembre. Da esso si ha accesso
anche al nuovo, ampio ufficio del Cardinale Decano del Collegio Cardinalizio, approntato nel 2008. Nei locali che danno
sull’adiacente Cortile Borgia è stata pure trovata, finalmente,
una degna soluzione di appoggio logistico per i pueri cantores della Cappella Sistina. Di particolare significato anche il
6 | all’ombra del cupolone
Cortile del Belvedere
trasferimento, nel 2009, degli uffici e della Scuola di Astronomia della Specola Vaticana (che è annessa come Organismo Scientifico al Governatorato) dal Palazzo Apostolico di
Castelgandolfo all’ampio edificio, ormai libero, del Monastero delle Basiliane. Questi sono solo alcuni dei moltissimi lavori di “manutenzione” del patrimonio artistico e
culturale del Vaticano. Tra l’altro, i nostri Servizi Tecnici
hanno lavorato negli ultimi tre anni al completo restauro
della Biblioteca Apostolica Vaticana e nel 2009, in occasione dell’Anno Paolino, hanno dato nuovo splendore
alla Basilica di S. Paolo, rientrando nella competenza del
Governatorato anche le zone cosiddette “extraterritoriali”.
Nella Basilica di Santa Maria Maggiore sono quasi ultimati i lavori alla
Cappella Sistina del SS. Sacramento,
e si sta lavorando allo storico Chiostro della Basilica Lateranense.
È in corso anche un programma, curato da un gruppo di lavoro
interdirezionale, per la manutenzione
ed il restauro delle fontane. Con la
grandiosa fontana di San Giuseppe,
inaugurata nel 2010 sul declivio che
scende su piazza del Governatorato,
le fontane del Vaticano hanno raggiunto il numero di 100!
Il 23 settembre p.v. sarà inaugurato il
restauro della grandiosa Fontana del
Galeone, mentre è già stato portato
a termine quello della Fontana delle Api del Bernini, e si sta mettendo
11 Settembre 2011
mano al delicato restauro della Fontana dell’Algardi, nel
Cortile di S. Damaso.
I Servizi Tecnici hanno pure avuto la sovrintendenza dei
lavori per il sistema di fornitura elettrica a pannelli solari dell’Aula Paolo VI, sponsorizzata dalla Solarworld di
Bonn. Per tale opera d’avanguardia il Governatorato ha
ottenuto il premio dell’Eurosolar di Berlino il 6 dicembre
2008. Il restauro del Colonnato di Piazza S. Pietro, altra
opera di grandi proporzioni, è attualmente in corso di esecuzione: essa è affidata ad una ditta esterna, mentre la direzione dei lavori, che richiederanno ancora un paio d’anni,
resta alla Direzione dei Servizi Tecnici in collaborazione
con i Musei Vaticani.
Tutta l’ordinaria manutenzione dello Stato, dall’ultimo manufatto fino al Palazzo Apostolico e all’Appartamento Pontificio, tutto il sistema idrico ed elettrico ricadono pure nella
competenza di spettanza di questa Direzione; e gli impegni
in materia sono quotidiani e continui, talvolta di routine,
non di rado urgenti.
Una direzione, che può ben definirsi strategica, è
quella delle Telecomunicazioni. Essa è stata ampliata con
l’annessione ad essa del Servizio Internet (personale e strumenti) dell’APSA; essa è quindi ora competente in materia per tutti gli uffici della Santa Sede come per quelli del
Governatorato. Nel 2009, in seguito a gare accuratamente
preparate da questa Direzione, sono stati conclusi due importanti accordi: uno con la Telecom, che renderà tra breve lo Stato vaticano – zone extraterritoriali comprese – del
tutto autonomo nell’ambito delle telecomunicazioni; l’altro
con Vodafone, che garantisce alla telefonia, sia fissa che
mobile, sia degli uffici che dei dipendenti vaticani, prezzi
particolarmente favorevoli.
4. Passiamo dal grande al piccolo: il francobollo. Nella generale crisi del francobollo, a motivo dei nuovi
mezzi di comunicazione, il nostro Ufficio Filatelico riesce
a mantenere una buona quota, ed anzi, l’anno scorso ha vinto il prestigioso
riconoscimento
filatelico “Il Cavallino d’oro”.
L’Ufficio Numismatico, ad esso
unito, continua
la sua tradizione di eccellenza,
fornendo monete
di riconosciuta
dignità
numismatica ai collezionisti, con un
sensibile incremento delle entrate. Quest’anno
ha vinto il “PreFontana del Galeone
mio Internazio-
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 7
nale Vicenza Numismatica” con la moneta commemorativa
e del Transito Merci e dalla Floreria), le Direzioni dei Serda 2 Euro dedicata all’Anno Sacerdotale.
vizi Economici, dei Servizi Sanitari, la Farmacia Vaticana,
5. Il minuscolo territorio dello Stato della Città del
la Direzione delle Ville Pontificie, l’Ufficio dei Sistemi inVaticano (44 ettari) è occupato in gran parte dai “Giardini
formativi (che cura la fornitura ed il funzionamento di tutti
Vaticani”, che sotto l’aspetto scientifico – botanico, culturale
gli strumenti informatici, nello hardware e nel software), o
ed estetico sono riconosciuti tra i più affascinanti del mondo.
dell’Ufficio Pellegrini e Turisti, e di altri uffici ancora? SaNe è programmato un accurato restauro pluriennale, in tre
rebbe difficile mettere in evidenza singoli momenti della loro
fasi, con inizio nel 2012. Si è già provveduto, attraverso una
attività, perché essa è caratterizzata da un servizio di per sé
più intensa collaborazione con le Ville Pontificie di Castel
sempre uguale, ma anche sempre impegnato a fondo per esGandolfo, ad una produzione di fiori in proprio, destinati sosere all’altezza delle peculiari esigenze dello Stato Vaticano,
prattutto alle celebrazioni nella Basilica di S. Pietro, ma ano anche della Santa Sede alle quali devono rispondere, e alle
che a diversi altri ambienti del Vaticano. Si è (nuovamente)
quali rispondono con grande generosità ed efficienza. Accanintrodotta la possibilità di visite guidate ai Giardini Vaticani:
to all’Ufficio del Personale, sin dagli ultimi mesi del 2006
essa avviene mediante appositi
è stata regolarmente impegnata
pulmini ecologici, in collabola Commissione del Personale,
razione con l’Opera Romana
composta da membri provenienPellegrinaggi, e distintamente
ti da diverse Direzioni ed Uffici;
con mezzi e guide dei Musei
essa è stata dotata di nuova norVaticani. Con il ricavo dei bimativa, ed il suo parere è stato riglietti d’ingresso si potranno
chiesto prima di ogni assunzione
coprire, almeno parzialmente,
e di ogni passaggio di livello, in
i costi di manutenzione.
modo da evitare lamentevoli fa6. La grave crisi fivoritismi personali.
nanziaria del 2007-2008, che ha
Non
può
mancare
inciso pesantemente sugli inveun’espressa menzione dell’Ufstimenti del Governatorato, è
ficio di coordinamento del Pastata l’occasione per istituire un
trons of the Arts in the Vatican
“Comitato Finanza e Gestione”,
Museums, impegnato non solo
composto da riconosciute persoin un costante fundraising, ma
nalità del mondo imprenditoriale
ancor più in una mobilitazione
e finanziario italiano, presieduto
spirituale e culturale dei Patrons,
dal Prof. Pellegrino Capaldo, per
appartenenti ormai a diversi PaeStemma di Benedetto XVI all’Ingresso
monitorare la strategia finanziasi (USA, Canada, Regno Unito,
del Palazzo del Governatorato
ria e per esaminare e rendere più
Portogallo, Lichtenstein, Monaefficiente il funzionamento della complessa organizzazione
co…). È ai Patrons del Canada che si deve dir grazie per
del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. In
l’unificazione delle due sezioni della Necropoli detta di Santa
seguito ad un’accurata indagine svolta, su suggerimento del
Rosa, che sarà inaugurata nel prossimo mese di ottobre. L’atmedesimo Comitato, dall’Agenzia McKinsey, si è proceduto
tività dei Patrons è caratterizzata anche da visite organizzate
alla messa a punto di alcune competenze dei vari uffici, coe guidate di singoli o dei loro gruppi (Chapters) in Vaticano, come anche da periodiche visite nei diversi loro Paesi da
ordinando ed accentrandone alcune presso la Presidenza, con
parte del Coordinatore e dello stesso Cardinale Presidente.
immediati benefici di bilancio.
Anche i Chapters dei Patrons hanno ora, per la prima volta,
7. Parlare di tutte le singole Direzioni e di tutti gli
un chiaro regolamento (Guidelines).
Uffici porterebbe molto lontano. Ma non si può non accenna8. L’attività culturale del Governatorato dello
re almeno al Corpo della Gendarmeria dello S.C.V., che tuStato della Città del Vaticano si svolge a vari livelli. Vorrei
tela la sicurezza dello Stato, a partire dalla persona del Santo
ricordare che sia i Musei Vaticani, sia la Direzione dei SerPadre. In questi ultimi anni si sono sviluppati proficui rapporvizi Tecnici hanno anche una propria, assai apprezzata attiti di collaborazione, a vari livelli, con gli organi di sicurezza
vità editoriale: i Musei, con opere attinenti alla loro attività
di altri Stati, ed essa è ormai presente a livello internazionale
scientifica e con pubblicazioni di alta divulgazione, come per
come membro dell’Interpol. Anche la sua Banda musicale,
esempio la collana “Arte e Fede”, l’iniziativa editoriale del
istituita nel 2009, composta da oltre 100 elementi, è richiesta
2009 La Parola dipinta in abbinamento al giornale “Il Sole
per le più svariate occasioni celebrative in varie parti d’Italia,
– 24 Ore”, e le edizioni didattiche per ragazzi; la Direzione
sempre entusiasticamente applaudita.
dei Servizi Tecnici, con pubblicazioni di alta qualità, come
E che si potrebbe e dovrebbe dire di altre Direzioi volumi sui Presepi di Piazza S. Pietro, sulle Fontane del
ni e Uffici, come la Ragioneria dello Stato, la Direzione dei
Vaticano ed anche su “L’energia del sole in Vaticano”, che
Servizi Generali (costituita dai Servizi della Motorizzazione
8 | all’ombra del cupolone
Pannelli solari, donati al Santo Padre
illustra l’impianto della “SolarWorld” nell’Aula Paolo VI.
Anche la Specola Vaticana, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia, ha pubblicato un libro intitolato “I
cieli proclamano la gloria di Dio”, sulla sua storia e sulla sua
attività (la quale si svolge tra Castelgandolfo, l’Università di
Tucson ed il Monte Graham in Arizona). Il libro è già stato
tradotto in alcune lingue europee, ed è prossima l’edizione in
arabo. Il Direttore emerito della Specola, il P. George Coyne,
S.I., ha ottenuto nel 2009 il prestigioso premio Biesbroek,
conferitogli dalla American Astronomic Society.
L’attività culturale si sviluppa anche attraverso le varie mostre che hanno luogo nel Braccio di Carlo Magno con
accesso da Piazza S. Pietro. Nel 2009 vi è stata la grande mostra per l’80° anniversario della creazione dello Stato della
Città del Vaticano, affiancata da un Congresso Internazionale
sul tema: Un piccolo territorio per una grande missione. In
occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II vi è stata
la mostra a lui dedicata come omaggio del Santo Padre Benedetto XVI. Essa ha avuto un eccezionale successo di pubblico e molti visitatori ne uscivano con le lacrime agli occhi. Il
giorno 6 luglio 2011 è stata visitata dallo stesso Santo Padre.
Sempre negli spazi del Braccio Carlomagno vi sarà
prossimamente una mostra su Gaudì: Gaudì y la Sagrada Familia. Arte, ciencia y espiritualidad, organizzata dalla Fundaciò Joan Maragall. Tra le altre mostre che seguiranno, è
prevista prima della Pasqua dell’anno prossimo una mostra
ecumenica di grande importanza, organizzata dall’American
Bible Society in occasione del 400° anniversario della prima stampa della King James Bible (1611-2011). Seguirà una
mostra a cura dei Musei Vaticani su La volta della Cappella
Sistina, e quindi una Mostra su Santa Caterina da Siena.
9. Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano non vuole curare solo gli aspetti materiali, ma vuole
avere una particolare attenzione alla vita spirituale dei propri
membri. Così ogni giorno, nella chiesa di Maria Madre della
Famiglia la S. Messa delle 7,30 è regolarmente frequentata
da un gruppo di impiegati, che si fa più consistente durante i
tempi forti dell’anno liturgico come anche durante le novene o i tridui in preparazione delle feste più significative. La
chiesa stessa è stata restaurata nel 2007 dalla Direzione dei
11 Settembre 2011
Servizi Tecnici e dai Musei Vaticani, e dotata di un organo
della Ditta Giani di Parma, assai apprezzato dagli intenditori.
La chiesa è ora ambita in occasione di battesimi, cresime e
matrimoni. Periodicamente hanno luogo in essa concerti religiosi di complessi vocali e strumentali, sia italiani che stranieri. L’applauso dei partecipanti è sempre entusiastico. È
stato anche introdotto – ed è ormai al numero 3 del IV anno
di vita – questo “Foglio informale per i dipendenti del Governatorato” con “notizie di varia vaticanità”. Il titolo All’ombra
del Cupolone si richiama al fatto che, quando il sole sorge, la
cupola michelangiolesca di S. Pietro copre con la sua ombra
il Palazzo del Governatorato. Esso riporta informazioni dei
vari uffici, con il taglio di uno strumento d’intrattenimento,
ed incontra vivo gradimento tra i dipendenti vaticani, pensionati compresi. Dal 2008 il Governatorato ha anche un proprio
sito informatico – www. vasticancitystate. va – ampiamente
visitato.
Organo della Ditta Giani di Parma
Il Vaticano non è un’opera d’arte chiusa, ma sempre
aperta. L’anno scorso il Santo Padre ha potuto inaugurare la
grande fontana di S. Giuseppe, di cui s’è già detto, opera,
per la parte architettonica, dell’Architetto Facchini, Vice Direttore dei Servizi Tecnici, e per la parte scultorea di Franco
Murer, donata dai Patrons inglesi. È in preparazione, dalla
parte opposta dello stesso Palazzo, una statua di S. Michele
Arcangelo, opera altamente suggestiva dello scultore Antonio Lomuscio, resa possibile da un donatore italiano. Con
questi due grandi protettori, S. Michele Arcangelo e S. Giuseppe, il Governatorato guarda all’avvenire senza timori, con
umiltà e fiducia, sicuro della provvidenza del Padre nostro,
“qui in altis habitat et humilia respicit”.
10. Si è detto fin qui del Governatorato dello S.C.V.
Ma l’Organo ad esso immediatamente preposto è la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, la
quale è anche l’organo legislativo dello Stato, composta da
sette Cardinali e presieduta dal Cardinale Presidente del Governatorato. In questi ultimi anni sono state emanate, con la
consulenza dell’Ufficio Giuridico del Governatorato, e “di
concerto” con la Segreteria di Stato, diverse leggi; di particolare rilievo quelle sulle Fonti del Diritto, sulla Cittadinan-
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 9
za, la Residenza e l’Accesso (a firma del Santo Padre); la
Legge sulla tutela della sicurezza della salute dei lavoratori
nei luoghi di lavoro (con conseguente istituzione del nuovo
pertinente Ufficio: esso è entrato immediatamente in funzione, che esercita un’assidua, penetrante vigilanza); inoltre la
Legge sulla frode e contraffazione delle banconote e monete
in euro e quella concernente la prevenzione ed il contrasto
del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo; e quella sulla protezione del diritto e
sulle opere dell’ingegno e dei diritti connessi: leggi tutte a firma del Presidente della Pontificia Commissione per lo S.C.V.
Nel contesto dell’attività normativa ha una parte anche l’Accordo doganale con l’Italia del 15 febbraio 2007, che
aggiorna quello del 30 giugno 1930. Il negoziato a livello
internazionale diplomatico è stato condotto dalla Segreteria
di Stato, con l’ausilio tecnico del Governatorato, ma, trattando esso rapporti propriamente interstatuali, la firma è stata
demandata al Presidente del Governatorato.
11.
Un’amministrazione, contrariamente a
quanto taluno potrebbe pensare, non è affatto un’attività monotona. Essa deve rispondere a situazioni concrete
sempre nuove, ad imprevedibili sfide, alle attese dell’Istituzione di cui è al servizio e a quelle, non meno vivaci,
delle persone che ad essa fanno riferimento. Dal 1929 ad
oggi il Governatorato si è prodigato senza risparmio di
energia e con sempre nuove iniziative per assolvere alla
sua alta missione, sotto la guida di Presidenti di grande
autorevolezza e saggezza.
Al nuovo Presidente, S.E. Mons, Giuseppe Bertello, ed al nuovo Segretario Generale, Mons. Giuseppe Sciacca, l’augurio più vivo e sincero. L’alta qualificazione degli
incarichi finora da essi ricoperti, quella “humanitas” che li
contraddistingue e rende così amabile la loro conversazione, sono garanzia che essi risponderanno pienamente alle
attese del Santo Padre e dei 1890 collaboratori che li attendono con fiducia e simpatia.
NOTIZIE DALLE DIREZIONI E DAGLI UFFICI
Le esibizioni della Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria
di Antonio Perfetti
L
a Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria, che attualmente
conta oltre 100 elementi, sotto la saggia e puntigliosa organizzazione del
Comm. Giuseppe D’Amico, ha raggiunto un alto profilo artistico, riconosciuto anche oltre le “mura leonine”,
tanto da essere costantemente richiesta
la presenza per esibizioni in numerose
città italiane.
Nel corso dell’anno, sempre con
le Superiori autorizzazioni, la Banda
Musicale del Corpo della Gendarmeria, oltre che a Roma, si è esibita nelle
Banda del Corpo della Gendarmeria, sullo sfondo la fontana di San Giuseppe
seguenti città:
il 21 marzo a Norcia, su richiesta
il 4 settembre, in occasione dei solenni festeggiamenti in
di Sua Ecc.za Mons. Boccardo, che ha visto nascere la banda
quanto ricopriva l’incarico di Segretario Generale del Gover- onore di San Giovan Giuseppe della Croce, Patrono dell’Isonatorato, in occasione della solenne festa di San Benedetto la e della Diocesi di Ischia terminati con il Gran Concerto
patrono d’Europa, con la partecipazione di Sua Em.za Rev. Musicale della Banda della Gendarmeria nel Piazzale delle
ma il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governato- Alghe.
rato;
Con l’occasione, è doveroso un sentito ringraziamento al
il 18 giugno, ad Andalo (TN) in occasione del pellegri- Cardinale Giovanni Lajolo, il quale, fin dall’inizio del pronaggio organizzato dalla Delegazione Pontificia del Santua- getto per la creazione di una Banda Musicale per il Corpo
rio della Santa Casa di Loreto e dal Comune trentino “La della Gendarmeria, con la sua costante vicinanza e solleciMadonna di Loreto Pellegrina ad Andalo”, con il “Concerto tazione è stato da stimolo per raggiungere gli attuali risultati
d’Onore” presso il Palacongressi di Andalo ;
artistici, allora ritenuti impensabili.
10 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
Il Gruppo Fontane - l’attività in un anno
di Barbara Bellano
N
ella Città del Vaticano, in particolare nei Giardini, considerati tra i più belli al mondo, forse non tutti sanno che
esistono addirittura cento fontane.
Si tratta di un vero e proprio tesoro artistico, storico e monumentale che fin dal medioevo abbellisce gli horti del Papa:
opere d’arte, habitat con una particolare fauna e flora, punti di
ristoro e di riposo, dunque molto più che semplici fonti.
Le fontane, nel corso dei secoli, sono sempre state oggetto di particolare cura ed attenzione. Inoltre, rispetto agli
interventi tesi alla conservazione degli elementi architettonici la manutenzione ed il restauro delle fontane uniscono
l’aspetto di salvaguardia di opere con un elevato valore storico artistico, con la cura dell’indissolubile legame che queste
opere hanno con l’acqua. Per tale ragione gli interventi di gestione e conservazione di questi manufatti stanno diventando
sempre più importanti e complessi.
Per tutti questi motivi, il Presidente del Governatorato,
il Cardinale Giovanni Lajolo, ha costituito un gruppo interdirezionale, chiamato “Gruppo Fontane”, che si occupa del
restauro e della conservazione di tutte le fontane presenti
nel territorio della Città del Vaticano. Il Gruppo, formato
da tecnici della Direzione dei Servizi Tecnici e dei Giardini
Vaticani e da restauratori dei Musei Vaticani, seguendo un
programma pluriennale di restauro, ha l’incarico di seguire
da vicino i problemi riguardanti le fontane: dalla tutela delle
parti costruite al mantenimento del verde circostante, dalla
manutenzione delle parti idrauliche fino alla valorizzazione
delle opere attraverso l’illuminazione.
Dalla sua costituzione questa squadra ha svolto importanti attività: è stato fatto un censimento delle fontane con la valutazione del loro stato di conservazione;
sono stati protetti i bacini ritenuti “in pericolo” (per
esempio disattivandone getti); si stanno affrontando i
temi legati all’acqua, dal trattamento iniziale all’ installazione di sistemi a riciclo; si è iniziato un programma
di manutenzione ordinaria delle vasche e gli impianti.
Infine si è dato inizio a restauri importanti, avvalendosi della consulenza di diversi Laboratori di Restauro
dei Musei Vaticani, del GRS e della collaborazione dei
diversi Uffici e Laboratori della Direzione dei Servizi
Tecnici, fra i quali, per esempio, il Laboratorio impianti
con i suoi idraulici ed elettricisti.
In particolare, è stata restaurata la Fontana delle
Api, posta all’ingresso di Sant’Anna, opera di Borromini, sono in corso di ultimazione gli importanti lavori
sulle fontane di San Damaso, del Cortile di Sisto V e
del cortile dei Pappagalli, resi possibili grazie al generoso contributo dei Patrons of the Arts of the Vatican
Museums. Il Gruppo Fontane si è inserito inoltre nel
grande progetto di restauro della Fontana della Galea,
iniziato nel 2009.
Il 2012 vedrà l’inizio dei lavori di conservazione della grande fontana della Conchiglia, collocata nell’ampia
zona verde a ridosso della Stazione Vaticana. L’opera,
che presenta considerevoli problemi di stabilità, è stata
già oggetto di un’indagine geognostica preliminare.
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 11
A conclusione del primo anno di lavoro del Gruppo Fontane, oggi possiamo affermare, che la sua costituzione ha dato
vita ad una delle più fruttuose collaborazioni tra la Direzione dei Servizi Tecnici, quella dei Musei Vaticani e i Giardini
Vaticani che siamo certi si manterrà tale nel corso del tempo
e per tutti i restauri futuri. La speranza è che questo Gruppo
possa continuare a dimostrare il proprio impegno e la propria
passione nel compito assegnatogli, contribuendo a conservare,
con un’attività di attenta manutenzione, un patrimonio artistico
assolutamente unico, simbolo del tempo e della storia.
Da quattro secoli le api a Castel Gandolfo
di Saverio Petrillo
N
elle Ville Pontificie, si sa, le api sono di casa fin da
quando Papa Urbano VIII Barberini, eletto nel 1623,
scelse Castel Gandolfo come residenza di campagna per sé
e per i suoi successori, iniziando le sue “ rusticationes “
nel 1626. Contemporaneamente il nipote Taddeo Barberini
acquistava, poco distante dal Palazzo Pontificio, un terreno
per realizzarvi la grande Villa (circa 40 ettari) che appartenne alla illustre famiglia principesca fino all’11 febbraio
1929 quando fu donata dal Governo italiano alla Santa Sede
e che costituisce il nucleo più esteso del complesso delle
attuali Ville Pontificie.
Le tre api che campeggiano nello stemma di Casa Barberini erano originariamente tre tafani. La scalata sociale
fatta dalla famiglia in pochi anni consigliò la trasformazione dei tafani in “ docili api, simbolo di operosità, di fatica
virtuosa, di tenacia “.
La consegna delle otto arnie, con circa mezzo milione
di api, che la Coldiretti ha fatto al Santo Padre domenica
18 settembre ricorda queste origini e rinverdisce questo legame storico. Circa mille agricoltori, provenienti da tutta
Italia, hanno accompagnato il dono con la loro festosa presenza alla recita dell’Angelus.
Le arnie vanno ad aggiungersi alle altre tre già esistenti
nelle Ville Pontificie che producono un ottimo miele, data la
quantità e qualità di fiori della zona.
La piccola azienda agricola che già vanta la produzione di
prodotti genuini e di ottima qualità quali il latte, l’olio extravergine di oliva, le uova, insieme a frutta ed ortaggi, potrà ora incrementare la produzione di miele che sarà di 350 – 400 chili all’anno.
Gli alveari saranno affidati alle cure di un bravo dipendente dal nome altisonante, il per. agr. Marco Tullio Cicero, uno
dei migliori esperti di apicultura dei Castelli Romani.
Mi piace infine rendere omaggio alla lungimiranza di Papa
Pio XI che nel dare disposizioni per la realizzazione delle Ville Pontificie dopo il Concordato, volle la realizzazione di una
piccola fattoria per sottolineare l’attenzione della Chiesa per il
mondo rurale.
La giornata che l’associazione Coldiretti ha voluto dedicare alla tutela dell’ambiente, si salda idealmente con questa
intuizione di Papa Pio XI.
Il dono delle api, definite “sentinelle dell’equilibrio naturale globale”, fatta al Santo Padre Benedetto XVI, destinandole
alle Ville Pontificie, costituisce il tangibile riconoscimento al
magistero della Chiesa per la salvaguardia del Creato.
Foto
degli alveari nelle
Ville Pontificie
12 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
Nel cuore dei Musei dei Papi
di Adalgisa Ottaviani
C
ontinuano le graditissime iniziative culturali e divulgative per i dipendenti dei Servizi Economici e loro
familiari, nei luoghi più belli dello Stato, volte alla conoscenza delle sue numerose ricchezze artistiche.
A giugno (centocinquanta persone circa, suddivise in tre
gruppi, durante la suggestiva apertura serale estiva del venerdì) è stata la volta del Museo Pio Clementino e del Museo Gregoriano Egizio: in due ore circa di visita abbiamo
percorso secoli di storia, passando ammirati di fronte alle
prime collezioni private d’arte classica di Giulio II (ecco
il cuore dei Musei!), gelosamente custodite nel Palazzetto
Belvedere, attraverso le imponenti trasformazioni architettoniche dello stesso, fortemente volute dai due pontefici
neoclassici, Clemente XIV e Pio VI.
Successivamente Gregorio XVI, appassionato come tanti
dell’arte egizia, diede nuovi spazi alla terra del Nilo ed il
Museo Egizio ne porta il nome.
In queste occasioni apprezziamo quanto la storia dei Palazzi pontifici sia affascinante, tanto quanto quella delle
opere d’arte che essi contengono e, augurandoci di ripetere
ancora appuntamenti come questo, siamo grati a chi ha autorizzato e a chi ha organizzato l’iniziativa.
Entrata del Museo Pio Clementino
L’Ufficio Numismatico del Vaticano insignito del primo premio assoluto
Premio Internazionale Vicenza Numismatica 2011
di Mauro Olivieri
D
a alcuni anni, l’Ufficio Filatelico e Numismatico
partecipa alla competizione “Premio Internazionale Vicenza Numismatica”, alla quale
prendono parte Zecche di tutto il mondo
(Italia, Francia, Gran Bretagna, Cina,,
Canada, Austria, Messico, Ungheria,
Singapore, Belgio, solo per citarne
alcune). Sono particolarmente lieto e orgoglioso di informare che,
con la moneta commemorativa da
2 euro dedicata all’Anno Sacerdotale, opera dello scultore Guido Veroi, la Città del Vaticano ha vinto il
primo premio assoluto per la moneta
più bella coniata nel 2010. Un simile
risultato l’UFN lo aveva raggiunto solo
nel 2006 con la moneta da 10 euro commemorativa del V Centenario del Colonnato
di Bernini, nella sezione speciale “Premio Palladio”,
dedicata all’architettura sulle monete. Per la prima volta
ta, inoltre, il Premio viene concesso ad una moneta
commemorativa da 2 euro che, per sua natura,
ddifficilmente può competere in bellezza con
lle monete in argento e oro: significa che
qquesta moneta, in gran parte per merito
ddel Prof. Veroi, supera con l’intensittà interpretativa e artistica la “debollezza” del metallo vile. Il Cardinale
Presidente, appresa la notizia, si è
detto molto compiaciuto di questo
traguardo raggiunto. La cerimonia
di premiazione avrà luogo venerdì 14
ottobre 2011 presso il palazzo Barbaran da Porto di Vicenza, presso il quale
saranno esposte le monete vincitrici. Sarò
personalmente molto onorato di rappresentare l’Ufficio Filatelico e Numismatico Vaticano in
occasione della premiazione.
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 13
Il cortile di San Damaso
di Barbara Bellano
I
mente gli ascensori che portano ai vari piani delle Logge.
l Cortile di San Damaso, centro dei Palazzi Vaticani,
La rampa, collocata in adiacenza al fornice che imoccupa la sommità della collina dove sorsero le più anmette al Cortile di Sisto V, non è visibile dall’intertiche costruzioni vaticane. Il Cortile, così come appare
no del Cortile e quindi non ne altera in alcun modo
oggi, è idea di Bramante. Prima del suo intervento, infatl’architettura. Infatti, è stata realizzata internamente
ti, il palazzo pontificio era un insieme di edifici apparteal portico est del cortile di San Damaso, il cui livello
nenti ad epoche diverse; il primo pontefice a costruirvi un
è rialzato di circa 1.20 m rispetto al livello del Cortile.
edificio specificatamente destinato a residenza dei Papi
Il nuovo manufatto, con tutti gli elementi a completafu addirittura Innocenzo III (1198-1216).
mento - come la balaustra -, si inserisce bene nel conIl cortile di San Damaso, racchiuso dalle logge di Bratesto grazie anche al ripristino della pavimentazione in
mante e Raffaello e dall’edificio costruito da Domenico
basalto ed al reFontana per Sisto
cupero
degli
V, è detto “l’antistangoni in tracamera del Pavertino preesilazzo Pontificio”
stenti.
è proprio da qui,
Infine,si staninfatti, che si acno ultimando i
cede all’apparlavori di restautamento di Sua
ro della FontaSantità, alle Sale
na del Portico di
delle Udienze,
San Damaso, seed alla Segretriaguiti dal Gruppo
di Stato.
Fontane. L’opeAncora ogra, realizzata da
gi nel Cortile
Alessandro Aldi San Damaso
gardi nel 1649,
vengono accolti
presentava
un
i Capi di Stato
importante stae le personalità
to di degrado del
in visita al Sanmateriale lapito Padre.
deo. La vasca di
Durante
i
La fontana nel portico di San Damaso”ante operam”.
marmo mostramesi estivi, tra
Nel prossimo numero sarà presentata la foto “post operam”
va fratturazioni
luglio ed agosto,
e fessurazioni (in
periodo in cui il
particolare nel lato frontale dove si trova un pregevole basPontefice si trasferisce presso la residenza di Castel Gansorilievo raffigurante Papa Liberio che battezza i Neofiti) e il
dolfo, il Cortile di San Damaso è stato oggetto di importanti
suo rivestimento interno in piombo, che finora aveva sanato
lavori di restauro.
momentaneamente il problema delle infiltrazioni, era dissiSi è provveduto al restauro pittorico delle facciate del
gillato per il cedimento delle stuccature perimetrali causando
Cortile. In un primo momento sembrava opportuno mantenefuoriuscita di acqua.
re la bicromia che caratterizzava anche i toni delle Logge SuL’intervento ha compreso, oltre la vasca, la zona
periori. Tuttavia, dopo alcune indagini, ed in collaborazione
con i Musei Vaticani, si è deciso di riportare il Cortile a queldella facciata che inquadra la fontana (decorazioni architettoniche e balcone sovrastante), il sottarco e gli
la che si presume essere stata la colorazione originale delle
scalini, che apparivano particolarmente fratturati.
Logge. L’intero Cortile, così, è stato riportato al suo antico
Dopo le opportune indagini preliminari, si è procestato: le pareti sono state trattate con un delicato colore chiaduto con le necessarie operazioni di pulitura, consoliro, mentre le paraste verticali, che scandiscono ritmicamente
damento e protezione delle superfici.
le facciate, ripropongono un finto travertino che dà armonia e
L’arco in cui è inserita la fontana, infine, è stato
movimento all’insieme.
riportato alla colorazione originale grazie a precise inIl Cortile di San Damaso è stato poi provvisto di una
dagini stratigrafiche, effettuate dai competenti laborarampa stabile per i diversamente abili – in alternativa ad
tori dei Musei Vaticani.
una già esistente provvisoria - per raggiungere comoda-
14 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
Concerto Hortus Conclusus
del Conservatorio Statale di Musica « Nicola Sala» di Benevento
di Eugenio Hasler
P
er l’ultimo concerto sotto la Presidenza dell’Em.mo
Cardinale Lajolo, si sono ritrovati nella Chiesa di Maria, Madre della famiglia, il 21 settembre scorso, gli Em.mi
Cardinali Coppa e Law, S.E. Mons. Croci, numerosi Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, Consiglieri
dello Stato, il Dott. Raffaele Aiello, Dirigente Generale
dell’Ispettorato di P.S. presso
il Vaticano, membri del Collegio Etiopico e molti assidui
invitati ai numerosi concerti che dal 12 settembre 2007
ad oggi sono stati organizzati
presso il Governatorato.
È toccato questa volta ad
un gruppo d’archi di giovani studenti del Conservatorio
«Nicola Sala» di Benevento,
diretti magistralmente dal M°
Marco Serino, esibirsi in brani
di Vivaldi e Bach, con strumenti antichi appositamente portati dalla sede campana. Il gruppo, giunto nella tarda mattinata a Roma, ha potuto visitare anche la Cappella Sistina
prima di effettuare le prove nel primo pomeriggio.
Il Cardinale Lajolo, nel saluto introduttivo, ha presentato ai convenuti S.E. Mons. Sciacca, nuovo Segretario Generale del Governatorato, al suo primo concerto. Ha poi
tratteggiato alcuni cenni storici della città di Benevento,
legata a Papa Benedetto XIII, ed ha richiamato il ricordo
rievocato - durante una recente udienza generale del mercoledì - da Papa Ratzinger, il quale trovandosi ancora da
Cardinale ad ascoltare un oratorio di Bach, accanto ad un
pastore protestante, ebbe ad esternare la considerazione di
come la musica possa essere
espressione di verità che tocca mente e cuore.
Al termine del concerto, il
Presidente del Conservatorio,
Dott. Achille Mottola e la Dirigente Didattica, M° Maria
Gabriella Della Sala, hanno
voluto omaggiare il Cardinale
Lajolo con una targa ricordo
invitandolo a Benevento. Il
Cardinale ha ricambiato con
l’offerta di doni a ciascun
componente dell’orchestra e, concludendo, ha ricordato alcuni dei concerti che si sono tenuti in Governatorato: da
quello dell’Orchestra giovanile di Tiblisi (Georgia), a quello del coro della Chiesa neo-Apostolica del KonzertChor
SüdHessen, fino al penultimo del Melos Ensemble sulle
“Sette parole”, lasciando trapelare la gioia provata nel condividere tanti momenti di elevazione spirituale.
Calcio e non solo
di Massimo Ferranti
A
conclusione della stagione calcistica, la DIRSECO
Calcio, vincitrice del Campionato e della Supercoppa Vaticana edizione 2011, il 23 giugno scorso ha fatto
tappa ad Alba (CN) per disputare una partita amichevole con una rappresentativa della Ferrero Kinder Sport
(campionato piemontese seconda categoria).
Dopo un’avvincente gara, il risultato finale è stato favorevole alla Dirseco (4 a 1).
La trasferta si è conclusa il giorno seguente, festività
del Corpo e Sangue di Cristo, dopo la celebrazione
della S. Messa presso l’antico Seminario di Alba ed
un’interessante e “dolcissima” visita allo stabilimento
della Ferrero.
Si ringraziano i Superiori per aver autorizzato l’evento
ed il Sig. Michele Ferrero ed il suo staff per la squisita
ospitalità riservataci.
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 15
“Nuovi e Vecchi Amici” in Vaticano
di Giulia Artizzu
D
al 1996 il Dr. Klaus Gunther Friedrich, Direttore Sanitario della Fondazione Bioparco di Roma e Presidente
della Società Italiana Medici Veterinari degli Animali Selvatici e da Zoo, si è occupato delle cure delle colonie feline
circoscritte alla zona dei Musei Vaticani. Successivamente,
dal 2006, esteso a tutta la Città del Vaticano, con il suo staff
ha potuto iniziare interventi di monitoraggio della fauna selvatica ed instaurare un progetto di gestione sanitaria a lungo termine, che ha garantito la salute e le norme igieniche,
soprattutto delle colonie feline, attraverso un programma di
sterilizzazione, installazione di microchips identificativi e
vaccinazioni, conformemente ai standard di gestione veterinari internazionali. Prestando volontariamente la sua opera
professionale con grande passione ed impegno per un aspetto
gestionale mai affrontato prima e mettendo a disposizione la
S.E. Mons Carlo Maria Viganò
Ex Segretario Generale
Sua E
Ecc.za
Viganò indica
Vigan
una ttana di volpe.
propria clinica veterinaria, fino all’adozione di un gattino bisognoso che è diventato un componente della sua famiglia.
Nel 2009, grazie al diretto intervento di S.E. C.M. Viganò, si
è potuta incrementare l’attività del Dr. Klaus, che ha portato
a concludere un più vasto monitoraggio della fauna selvatica,
individuando l’ubicazione delle tane di una famiglia di volpi.
S.Ecc.za, con l’innata grazia e gentilezza che lo contraddistinguono, non ha intimorito i cuccioli, permettendo l’individuazione fra le varie tane di quella attualmente in uso dalla
“famigliola”. Il dott. Klaus in questo modo ha potuto posizionare una videocamera con sensore ad infrarossi di fronte
alla tana, che ha ripreso durante la notte le abitudini e i giochi
dei cuccioli. Riprese interrotte dopo una settimana, quando
uno dei piccoli ha scoperto lo strumento e ha utilizzato la sua
antenna come un ossetto da rosicchiare!
Dr. Klaus Gunther Friedrich
il Direttore Sanitario
D Klaus
Dr
installa
in
un sensore.
u
ONORIFICENZE
In data 8 Luglio u.s. il Cardinale Presidente ha consegnato le seguenti onorificenze pontificie:
Cavalierato di Gran Croce dell’Ordine di San Gregorio Magno: Prof. Giovanni Rocchi, già Direttore di Sanità ed Igene;
Dott. Pier Paolo Francini, già Capo dell’Ufficio Filatelico e Numismatico
Il 27 settembre 2011 ha poi provveduto a consegnare le seguenti onorificenze:
Cavalierato dell’Ordine di San Silvestro Papa: Sig. Roberto Palumbo, Custode Altamente Specializzato presso i Musei Vaticani; Sig. Alfredo Rezzonico, Custode Altamente Specializzato presso i Musei Vaticani;
Cavalierato dell’Ordine di San Gregorio Magno: Sig. Osvaldo Ciarelli, Capo settore di II° del Corpo di Custodia presso i
Musei Vaticani; Sig. Roberto Rossi, Capo settore di II° del Corpo di Custodia presso i Musei Vaticani; Sig. Roberto Marcoaldi, Ispettore Capo del Corpo di Custodia presso i Musei Vaticani; Sig. Giorgio Baradel, Vice Ispettore Capo del Corpo di
Custodia presso i Musei Vaticani.
16 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
LʼANGOLO DI CULTURA
I sette savi
I detti di Periandro.
Veniamo ad un’altro dei Sette Savi
Dalla vita di Periandro, sia privata
dell’antichità.
che pubblica, c’è in realtà poco da imPeriandro (greco: Περίανδρος) è stato
parare. Ma le sue massime, che ci sono
il secondo tiranno di Corinto, figlio del
state tramandate, sono notevoli. Anche
primo tiranno Cipselo, al quale successe
una pozzanghera può riflettere i raggi
nel 627 a.C.. Il busto dei Musei Vaticani,
del sole.
qui riprodotto, certamente immaginario,
Periandro, figlio di Cìpselo, da Coperché risale al IV secolo a.C., porta inrinto, disse:
cise le parole: “Περίανδρος Κyψελοy
Abbi cura del tutto «μελέτα τò πα̃ν»;
Κορινθιος”.
bella è la quiete; la precipitazione è pePer il suo carattere autoritario e
ricolosa; il guadagno è vergognoso;
geloso ebbe una vita familiare tragica:
la morte è la denuncia della natura; la
uccise la moglie, accusata calunniosademocrazia è meglio della tirannide; i
mente di portare in grembo un figlio non
piaceri sono mortali; le virtù immortali;
da lui, ed esiliò il figlio Licofroone, che
quando sei in buona fortuna, sii moderanon si riconciliò mai con lui.
to, quando invece in cattiva, sii prudenNella vita pubblica ebbe però
–
te; è meglio risparmiando morire, che
come del resto non pochi tiranni – anvivendo essere bisognosi; rendi te stesso
che qualche merito.
degno dei tuoi genitori; quando sei vivo,
A lui si devono importanti lavori
sii lodato, quando sei morto, sia beneper migliorare il porto di Corinto, e sodetta la tua memoria; sii sempre uguale
prattutto la realizzazione del “Diolkos”
con gli amici che si trovano in buona o
Busto di Periandro
(Δίολκος. = trasporto attraverso) Che
in cattiva fortuna; osserva i patti che di
copia romana da un originale greco
cos’era? Per evitare alle navi provenientua volontà hai concluso: è male violardel IV secolo a.C., Musei Vaticani
ti dal Mare Ionio e dirette al Mare Egeo
li; non divulgare i segreti; biasima il tuo
il periplo del Peloponneso, egli costruì una strada lastricata
prossimo, ma come se presto dovessi diventargli amico; fa uso
che attraversava l’istmo (istmos ισθμóς = collo) di Corinto,
delle norme antiche, ma dei cibi freschi; non solo devi punire
permettendo il trasporto non solo di mercanzie, ma di intere
quelli che peccano, ma anche prevenire quelli che stanno per
imbarcazioni da una riva all’altra dell’istmo. Grazie agli inpeccare; quando hai qualche disgrazia, stattene nascosto, per
troiti derivati dal pedaggio Periandro abolì il pagamento delle
non rallegrare i tuoi nemici.
tasse. Il “Diolkos” venne poi sfruttato per lungo tempo non
Alcune delle massime di Periandro hanno il sapore di prosolo a scopo mercantile, ma anche militare. Così, ad esempio,
verbio popolare. Ad esempio: “I piaceri sono mortali, le virtù
l’Imperatore Cesare Augusto, dopo la vittoria di Azio, nel 31 a.
immortali”. “Quando sei vivo, sii lodato. Quando sei morto,
C., fece passare attraverso il Diolkos una parte della flotta che
sia benedetta la tua memoria”. “Fa uso delle norme antiche e
inseguiva Marco Antonio.
dei cibi freschi”. La seguente massima vale per gli educatori
La realizzazione del “Diolkos” fu necessaria, non essen“Non solo devi punire quelli che peccano, ma anche prevenire
doci al tempo di Periandro la possibilità di tagliare l’istmo,
quelli che stanno per peccare”. È, anche se solo parzialmente,
costruendo un canale di passaggio. Tale idea grandiosa venne a
il famoso metodo preventivo di S. Giovanni Bosco.
Nerone, che ne iniziò l’attuazione nel 67 d.C.; ma il sogno potè
E veniamo ad una sua massima che può trovare applicaessere realizzato soltanto negli anni 1881-1883.
zione perfino in Vaticano (!): “Non divulgare i segreti”.
A questo riguardo vorrei anzitutto evitare confusioni, in
quanto tale massima sembra contraddire la parola di Nostro
Signore “Quello che ascoltate all’orecchio, annunciatelo dalle
terrazze (Mt 10, 27). Il Signore Gesù si riferiva al Vangelo,
all’annuncio della salvezza: notizia gioiosa, e chi la riceve,
anche se la riceve in segreto, deve poi passarla ad altri, anzi,
gridarla con coraggio, perché gli altri ne traggano vantaggio.
Si tratta infatti della salvezza, che mai è cosa di poco conto. La
massima di Periandro non si riferisce, inoltre, ai segreti della
Il Diolkos visto dall’ingresso Ovest, si vede il posto
sapienza e della scienza: anch’essi vanno partecipati con gedi controllo e l’entrata nel porto
nerosità, perché contribuiscono al bene comune. Si legge nel
11 Settembre 2011
libro della Sapienza: “Ciò che senza astuzia ho imparato, senza
invidia lo comunico, non nascondo le sue ricchezze” (Sap. 7,
93).
“Non rivelare i segreti” è invece una norma che intende
tutelare la riservatezza, e questa è parte inderogabile del bene
comune, cioè del bene appartenente a tutto il corpo sociale.
Violare un segreto può essere causa di penoso imbarazzo, anche per le stesse persone a cui può tornare di lode; ben più, può
essere talvolta origine di grave danno, diffondere malanimo,
invidia, fomentare dissidi. Vi sono alcuni che per infelice malformazione del carattere, o per deficiente educazione spirituale
e culturale, custodiscono il segreto come una cesta di vimini
può tenere l’acqua. Perché mai essi devono, cioè, non possono
far a meno di spettegolare su notizie riservate, o tornare su di
esse per commentarle, ampliarle, manipolarle? Diverse risposte si possono dare. Ma non volendo far prediche, lasciatemi
citare un romanzo.
L’angolo della cultura ha già citato la volta scorsa I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, uno dei più significativi
romanzi di tutti i tempi, certo non leggibile come un giallo, ma
piuttosto con il piacere di indugiare a riflettere sulla bellezza
varia del racconto, come ci si sofferma a rimirare un paesaggio
vario e suggestivo.
A proposito del segreto i Promessi Sposi presentano
una pagina ricca di humor e di realismo, e piace sempre rileggerla.
Una delle più gran consolazioni di questa vita è l’amicizia; e una delle consolazioni dell’amicizia è quell’avere a cui
confidare un segreto. Ora, gli amici non sono a due a due,
come gli sposi; ognuno, generalmente parlando, ne ha più
d’uno: il che forma una catena, di cui nessuno potrebbe trovar
la fine. Quando dunque un amico si procura quella consolazione di deporre un segreto nel seno d’un altro, dà a costui la
voglia di procurarsi la stessa consolazione anche lui. Lo prega, è vero, di non dir nulla a nessuno; e una tal condizione, chi
la prendesse nel senso rigoroso delle parole, troncherebbe immediatamente il corso delle consolazioni. Ma la pratica generale ha voluto che obblighi soltanto a non confidare il segreto,
se non a chi sia un amico ugualmente fidato, e imponendogli
la stessa condizione. Così, d’amico fidato in amico fidato, il
segreto gira e gira per quell’immensa catena, tanto che arriva
all’orecchio di colui o di coloro a cui il primo che ha parlato
intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai. Avrebbe però
ordinariamente a stare un gran pezzo in cammino, se ognuno
non avesse che due amici: quello che gli dice, e quello a cui
ridice la cosa da tacersi. Ma ci son degli uomini privilegiati
che li contano a centinaia; e quando il segreto è venuto a uno
di questi uomini, i giri divengon sì rapidi e sì moltiplici, che
non è più possibile di seguirne la traccia.
(A. Manzoni: I Promessi Sposi, cap. XI)
Veniamo ora alla prima parte delle massime di Periandro. «μελέτα τò πα̃ν», “abbi cura del tutto”. È un invito a
guardare oltre il particolare, il frammento, l’istante che fugge,
ed a collocare idealmente ogni cosa ed ogni azione nel suo
contesto totale. Solo così le cose e le azioni emergono nel loro
all’ombra del cupolone | 17
Particolare della volta della Stanza della segnatura
Peccato Originale - Stanze di Raffaello (1508-11)
vero significato. Avete mai notato? Le tentazioni che ci vengono dalla natura ferita o dal diavolo, nemico giurato dell’uomo
e del Bene, ci fanno affiggere lo sguardo solo su di un aspetto, un particolare, distraendoci dal guardare alla totalità delle
conseguenze. È solo attraverso l’inserimento nella totalità che
il particolare assume il suo giusto posto, la sua validità, la sua
bellezza. Così anche noi dobbiamo guardare al posto che le
nostre azioni hanno nel contesto di tutta la vita, e che la nostra
vita ha nel contesto dell’eternità. Per questo sta scritto: “Non
giudicare la giornata prima di sera”, oppure anche : “In tutte le
tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai in peccato”
(Sir, 7, 40).
Potrà sorprendere il particolare che proprio da lui, da
Periandro, vengano le parole: “La democrazia è meglio della
tirannide”. Ma al riguardo valgono due considerazioni: la prima, di carattere personale, è che le prediche buone possono
venire anche da pulpiti cattivi. Gesù stesso, nei confronti dei
farisei, ha detto: “Praticate ed osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e
non fanno” (Mt 23, 3). Purtroppo questa massima di Nostro
Signore vale – ahimè – talvolta anche nei confronti di preti,
anzi, di vescovi e di cardinali… La seconda considerazione è
che la democrazia è meglio della tirannide anche per lo stesso tiranno, il quale, per sopravvivere, è costretto a circondarsi
d’innumerevoli cautele per non essere eliminato dalle persone
che opprime. Ma i tiranni, come si sa, se sono intelligenti per
un verso, sono assai stupidi per altri. Manca ad essi l’intelligenza dell’avere cura del tutto. Mελέτα τò πα̃ν.
18 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
IL CUORE CHE PENSA
“In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12, 24).
Che cosa vuol dire? Gesù parla della croce. Perché non
si turbassero pensando che quando i Gentili si fossero avvicinati Egli sarebbe stato ucciso, dice: « Ma è proprio questo
che li indurrà ad avvicinarsi, proprio questo che moltiplicherà la mia predicazione». Poi, vedendo che non riusciva
a persuaderli con le parole, li attira con un esempio tratto
dall’esperienza: nel frumento accade precisamente così:
porta frutto, proprio quando è morto. « Se questo ha luogo
nel seme, molto più in me». Ma i discepoli non intesero la
sua parola: l’Evangelista lo ripete spesso, per preparare una
scusa alla loro fuga. Paolo poi ricorda queste parole parlando della risurrezione (cfr. I Cor 25, 26 e seg.).
Che scusa avranno coloro che non credono alla risurrezione, dal momento che la possiamo quotidianamente
contemplare nei semi, nelle piante, e nel modo stesso della
nostra generazione ? Bisogna infatti che prima il seme si
corrompa per poter germinare. Ora, quando il Signore opera
in modo universale non c’è bisogno di ragionarci sopra. In
qual modo ci ha fatto dal nulla? Parlo a Cristiani, che dicono di credere alle Scritture, ma aggiungerò anche qualche
altra cosa tratta dalla ragione. Gli uomini sono alcuni buoni,
altri cattivi, e fra i cattivi molti sono giunti fino all’estrema vecchiaia nella più grande prosperità, mentre ai buoni
è accaduto tutto il contrario. Quando dunque riceveranno
ciascuno secondo il merito? Sta bene, dicono, però non c’è
[bisogno di ammettere] la risurrezione dei corpi. E non sentono Paolo che dice: “Bisogna che questo nostro corpo corruttibile rivesta l’incorruzione” (I Cor 25, 53).
Non parla dell’anima, poiché l’anima non si corrompe; e del resto si dice che risorge ciò che è caduto: ora è
il corpo che è caduto. E poi, perché non vuoi che ci sia
la risurrezione dei corpi? Forse perché non è possibile a
Dio? Il negarlo sarebbe insipienza estrema. O perché non
è cosa conveniente? E perché non sarebbe conveniente che
il nostro corpo corruttibile, che ha sostenuto la fatica e subito la morte, partecipasse anche al premio? Se non fosse
conveniente non sarebbe stato fatto fin da principio, e cioè
Cristo non avrebbe ripreso la propria carne. Ma Egli invece
la riprese e la risuscitò: senti che cosa dice: “Metti qui il tuo
dito e vedi che uno spirito non ha ossa e nervi”. E perchè
avrebbe risuscitato Lazzaro se fosse stato meglio risorgere
senza corpo? Perchè metter la risurrezione fra i miracoli e i
benefici che elargisce? Perchè poi apprestò il cibo ?
Non lasciamoci, carissimi, ingannare così dagli
eretici. C’è la risurrezione e c’è il giudizio. La negano
coloro che non vogliono rendere ragione delle proprie
opere. E la risurrezione deve essere tale quale fu la risurrezione di Cristo.
S. Giovanni Crisostomo: Omelia LXVI sul Vangelo di Giovanni
È POESIA !
Poeti a confronto con la natura
Alcmane di Sardi : VII sec. a.C
Dormono le grandi cime
dei monti,
e i dirupi e le balze,
e i muti letti dei torrenti;
dormono quanti strisciano animali
sopra la terra nera,
e le fiere montane, e le famiglie
delle api;
dormono i mostri giù nel fondo
del buio-ceruleo mare,
dormono gli uccelli
dalle lunghe ali distese.
Goethe: XIX sec. d.C.
Su tutte le vette
è pace,
in tutte le cime (degli alberi)
trasenti
appena un respiro.
I piccoli uccelli tacciono nel bosco.
Aspetta un poco, presto
riposerai anche tu.
11 Settembre 2011
all’ombra del cupolone | 19
LA PAROLA DEL PAPA
L’Eucaristia: qui Dio si fa così vicino da farsi nostro cibo,
qui egli si fa forza nel cammino spesso difficile, qui si fa
presenza amica che trasforma. In Gesù la parola ultima e definitiva di Dio si fa carne, ci viene incontro come Persona.
Egli, parola eterna, è la manna e il pane della vita (cfr. Gv
6, 32-35), e compiere le opere di Dio è credere in lui (cfr.
Gv 6, 28-29). Nell’Ultima Cena Gesù riassume tutta la sua
esistenza in un gesto che si iscrive nella grande benedizione
pasquale a Dio, gesto che egli vive da Figlio come rendimento di grazie al Padre per il suo immenso amore. Gesù spezza
il pane e lo condivide, ma con una profondità nuova, perché
egli dona se stesso. Prende il calice e lo condivide, perché
tutti ne possano bere, ma con questo gesto egli dona la “nuova alleanza nel suo sangue”, dona se stesso.
Questo immenso dono è a noi accessibile nel Sacramento
dell’Eucaristia: Dio si dona a noi, per aprire la nostra esistenza a lui, per coinvolgerla nel mistero di amore della Croce,
per renderla partecipe del mistero eterno da cui proveniamo
e per anticipare la nuova condizione della vita piena in Dio,
in attesa della quale viviamo.
Sagrada Cena - Lara - Musei Vaticani
La comunione eucaristica, cari amici, ci strappa dal nostro individualismo, ci comunica lo spirito del Cristo morto e
risorto, e ci conforma a lui; ci unisce intimamente ai fratelli in quel mistero di comunione che è la Chiesa, dove l’unico Pane
fa dei molti un solo corpo (cfr. I Cor 10, 17).
(Benedetto XVI: Omelia per la conclusione del XXV Congresso eucaristico nazionale)
Nulla v’è di più grande, di più bello, di più unico, di più entusiasmante di Gesù. E a noi è sempre dato di poterne godere,
di viverlo.
Un’occasione privilegiata ci è offerta nella Santa Messa domenicale e festiva nella nostra parrocchia, ma anche nella
Messa quotidiana alle 7,30, nella nostra bella chiesa di Maria Madre della Famiglia. Anche Maria è con noi! Ti aspettiamo.
PER FARE BUON SANGUE
Padri del deserto
e… bambini di sempre.
Abba Serapione, immobilizzato nella sua cella, diede un giorno una monetina a un fanciullo
che era venuto a trovarlo.
“Dalla in elemosina – gli disse – al primo povero vecchio che incontri”.
Alcune ore dopo, il ragazzino ritornò.
“Ho fatto. Ho dato la monetina ad un vecchio”.
“Era davvero povero?”
“Sì, era costretto a vendere datteri e dolciumi …”.
Un giorno un anziano vide nella sua cella una palla. Chiese allora al ragazzino che lo assisteva: “ Che cos’è quella palla?”
“Era perduta, abba, e allora l’ho presa” - rispose il fanciullo.
“E come fai a sapere che era perduta?”
“Ho visto un ragazzino cercarla per più di mezz’ora…”.
20 | all’ombra del cupolone
11 Settembre 2011
NOTIZIE LIETE E ...TRISTI
Matrimoni
Hanno formato una nuova famiglia:
Cinzia Giubilato e Enrico Bastrentaz il 15/06/2011;
Marco Calanchi e Arianna Casponi
il 18/06/2011;
Corrado Cecilia e Francesca Patrizi
il 18/06/2011;
Giuliano Di Gennaro e Tiziana Spurio il 18/06/2011;
Emanuele Cappelli e Valentina Fico
il 25/06/2011;
Daniele Feroce e Consuelo Fontana
il 27/06/2011;
Giuliano Tunno e Cinzia Scarpellini
il 28/06/2011;
Massimo Cara e Cristina Rizzo
il 02/07/2011;
Marco Don e Valeria Angelini
il 03/07/2011;
Luciano Mancini e Federica Cipriani il 06/07/2011;
Fabio Testa e Adriana Maria Aguiar Ferreira
il 23/07/2011;
Manuel Cappeddu e Maura Sammarco il 30/07/2011;
Monica Verna e Samuel Traiber
il 09/08/2011;
Alessandro Botticelli e Milena Tosto
il 20/08/2011;
Cristiano Impinna e Loredana Prenassi il 03/09/2011;
Adriano Benvenuti e Tania Rea
il 09/09/2011.
Ci sono anchʼio!
Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono state
allietate in questo periodo dalla nascita di figli:
Elisa
(07/06/2011) di Maurizio Baroncini;
Alessandro (16/06/2011) di Andrea Aquili;
Ludovica (18/06/2011) di Gianluca Gauzzi Broccoletti
e Paola Santificetur;
Manuel
(24/06/2011) di Enrico Chiei Gamacchio;
Massimiliano (01/07/2011) di Michele Longobardi;
Emanuele (25/07/2011) di Tonino Di Stasio;
Edoardo
(27/07/2011) di Stefano De Silvestri;
Ludovica,
figlia di
Gianluca
Gauzzi
Broccoletti
e Paola
Santificetur.
Alessio
(27/07/2011) di Andrea Antinori;
Maria Chiara Buzi (06/08/2011) di Carla Cecilia;
Beatrice Artemisia (19/08/2011) di Piergiorgio Dursi;
Viola
(23/08/2011) di Massimo Bonanni
Fabrizio
(27/08/2011) di Giampaolo Capone;
Marco
(29/08/2011) di Fabio Marescotti.
Leonardo (09-09-2011) di Gaetano Sullo
Nella luce della Gerusalemme celeste
Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la vita e
l’immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo i familiari
di alcuni colleghi:
Luca Santi (04/07/2011) dipendente Musei Vaticani;
Giuseppa Bosurgi (11/06/2011) madre di Angelo Messineo;
Pietrino
(11/06/2011) padre di Filadelfio Scalisi;
Natalina Antonelli (20/06/2011) moglie di Antonio Di Placidi;
Armanda Focante (11/07/2011) madre di Franco Lupi;
Rosina Capanna (11/07/2011).madre di Fabio Piacentini;
Natale
(12/07/2011) padre di Michela Gottardo;
Maria Loreta Rodrigo (13/07/2011) madre di Angelo Pompili;
Sara Di Mitri (14/07/2011) moglie di Luigi Grispigni;
Arnaldo
(17/07/2011) padre di Anna Maria De Strobel;
Marisa Carmen Parenti (20/07/2011) madre di Marco
Bargellini;
Gran Cav. Uff. Ignazio (30/07/2011) fratello di Mons.
Giuseppe Amato;
Piera Mercuri (04/08/2011) madre di Gabriele Fanuele;
Edward André (05/08/2011) fratello di Karin Maria Jansen;
Silvana Caravani (18/08/2011) madre di Alberto Ricci;
Stefano
(20/08/2011) figlio di Emilio Presciuttini;
Domenico (23/08/2011) padre di Pietro Sciobica.
REDAZIONE:
Dott.ssa arch. Barbara Cappellato
(Ufficio Progetti, DST)
notizie di varia vaticanità
ANNO 5 | n. 4
IMPAGINAZIONE:
Roberto Cortesini (UFN, Governatorato)
STAMPA:
Tipografia Vaticana
NOTIZIE UTILI
LʼEcc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 85127).
Si ricorda che il notiziario allʼOmbra del Cupolone è accessibile anche dal sito www.vaticanstate.va/IT/News/Bollettini.