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notizie di varia “vaticanità” ANNO 5 | N. 4 foglio informale per i dipendenti del Governatorato 11 Settembre 2011 Il vivere insieme può trasformarsi in un vivere gli uni contro gli altri, se non impariamo ad accoglierci gli uni gli altri. Benedetto XVI IL COMMIATO DEL CARDINALE PRESIDENTE È LʼAngelo della Pace Affresco nellʼUfficio del Presidente del Governatorato 2 3 4 9 10 11 12 13 14 15 16 18 19 20 Il nuovo Presidente Il nuovo Segretario Generale Il Governatorato SCV La Banda della Gendarmeria Gruppo Fontane Le api a Castel Gandolfo Primo Premio alla Numismatica Il Cortile di San Damaso Concerto Hortus Conclusus Nuovi e Vecchi amici in Vaticano Lʼangolo di cultura Il cuore che pensa La parola del Papa Notizie liete e ... tristi il momento del commiato. Si dirà: “Tanto tuonò, che piovve!”. Non ha torto. Perché il momento era atteso già da tempo. E se ne parlava, e sussurrava. A dir vero, non solo e non tanto in riferimento al cambio del Presidente, essendo esso scontato per la scadenza dell’età, quanto per il ventilato rinnovo di tutta la Presidenza. E in tale contesto l’atmosfera si era fatta anche carica di tensioni da varie parti, e, per vari motivi, in sensi contrastanti. Appunto come quando si attende che il cielo si scarichi. Alla fine, con la pubblicazione in data 6 settembre 2011, piovve! Una pioggia benefica, ristoratrice; anzi, rasserenatrice. Per parte mia avevo presentato al Santo Padre la rinuncia già il 2 ottobre 2009 in vista del mio 75° compleanno il 3 gennaio 2010, ma il Santo Padre mi chiese di rimanere fino alla Pasqua di quest’anno, e poi fino alla data del 1° ottobre. A lui, a Benedetto XVI, va anzitutto la mia gratitudine per la fiducia concessami e rinnovatami, e per aver egli sempre seguito con attenzione e simpatia l’attività del Governatorato, non lasciando mai mancare sostegno e comprensione. Oltre che al Santo Padre, la mia gratitudine va all’Eminentissimo Segretario di Stato, Card. Tarcisio Bertone, ed agli altri Superiori della Segreteria di Stato: abbiamo potuto intrattenere rapporti sempre aperti, fiduciosi e proficui, nell’attento rispetto delle reciproche competenze. Come potrò esprimere la mia profonda, sincera gratitudine ai miei Collaboratori del Governatorato: ai Segretari Generali, prima S.E. Mons. Renato Boccardo, poi S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, ed ora, purtroppo solo per un breve periodo, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca; al Vice Segretario Generale, S.E. Mons. Giorgio Corbellini, ai Signori Direttori, Vice Direttori, Capi Ufficio e Responsabili dei vari settori. E, con loro, a tutte le Collaboratrici e Collaboratori del Governatorato. Da tutti mi sono sempre sentito accompagnato, sostenuto, assecondato: sempre con la sincerità del consiglio, mai con la doppiezza dell’adulazione. Insieme abbiamo sofferto nei momenti difficili, insieme abbiamo gioito per le soddisfazioni, che, anch’esse, non sono mancate. 2 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 Non ho, poi, parole per dire la mia riconoscenza alla Dott.ssa Georgina Bernett ed al Comm. Lino Fantinel, della mia Segreteria particolare. Sono consapevole di aver abusato della loro generosa disponibilità ed inesauribile pazienza. Ma essi non me l’hanno mai fatto sentire. Grazie! Al Governatorato ho trovato collaboratori capaci e solerti. Credo di lasciarli amici con cui restare unito da vincoli personali più forti e duraturi di quelli d’ufficio, dai quali sono stati occasionati. Al nuovo Presidente, S.E. Mons. Giuseppe Bertello, al nuovo Segretario Generale, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, va il mio augurio fraterno. Entrambi giungono accreditati dell’esperienza in prestigiosi posti di responsabilità ecclesiale. Si faranno ammirare per la loro saggezza; si faranno ben volere per la loro umanità. Con loro, quanti hanno il privilegio di lavorare al Governatorato si sentiranno sempre più uniti e compatti, come una sola, grande famiglia, animata dall’ideale del servizio al Papa ed alla Santa Sede, nell’umile e gloriosa sequela di Cristo, nostro unico Signore. Vorrei dire a tutti ed a ciascuno, e a tutte le loro care Famiglie, i miei sentimenti di stima con un augurio benedicente per gli anni a venire. Il nuovo Presidente l’Arcivescovo Giuseppe Bertello di Mons. Giancarlo Dellagiovanna S .E. Mons. Giuseppe Bertello è nato a Foglizzo, in provincia di Torino, il 1° ottobre 1942 ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1966 da S.E. Mons. Albino Mensa, allora Vescovo d’Ivrea. Venne ammesso nel 1967 tra gli alunni della Pontificia Accademia Ecclesiastica e, dopo aver conseguito la licenza in Teologia Pastorale ed il Dottorato in Diritto Canonico, il 1° febbraio 1971 è entrato nel Servizio Diplomatico della Santa Sede. Ha prestato servizio nelle Nunziature apostoliche del Sudan, della Turchia, del Venezuela ed alla Missione Permanente della Santa Sede presso l’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra. Nel 1987 è stato Capo della delegazione di Osservatori della Santa Sede alla Conferenza dei Ministri degli Esteri del Movimento dei Non-Allineati a Pyonyang. Il 17 ottobre 1987 Papa Giovanni Paolo II lo nominò Nunzio Apostolico in Ghana, Togo e Benin, elevandolo alla dignità di Arcivescovo titolare di Urbisaglia, ricevendo, il successivo 28 novembre, la consacrazione episcopale dal Cardinale Agostino Casaroli. Il 12 gennaio 1991 il Sommo Pontefice lo ha nominato Nunzio Apostolico in Rwanda, venendosi a trovare nella fase più drammatica della guerra civile tra le etnie Hutu e Tutsi, sfociata in genocidio e dove - avvertendo dell’imminenza della tragedia - ha posto ogni sforzo nel coraggioso tentativo di individuare vie di pacificazione. Nel marzo del 1995 il Papa lo ha inviato nuovamente a Ginevra come Osservatore Permanente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite, dove ha condotto, tra l’altro, il negoziato per l’ingresso della Santa Sede come Osservatore Permanente dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, divenendone il primo Rappresentante. Nel 2000 ha condotto la Rappresentanza Vaticana alla UNCTAD X, a Bangkok. Il 27 dicembre 2000 è stato nominato Nunzio Apostolico in Messico, dove il 30 luglio 2002 accolse il Papa Giovanni Paolo II nella sua quinta visita al Paese latino-americano durante la quale canonizzò Juan Diego Cuauhtlatoatzin, il veggente di Guadalupe. L’11 gennaio 2007 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha destinato alla Nunziatura Apostolica in Italia e presso la Repubblica di San Marino, dove ha assunto anche il ruolo di Decano del Corpo Diplomatico. Il 3 settembre 2011 il Sommo Pontefice lo ha nominato Presidente del Governatorato e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 3 Durante gli oltre 40 anni spesi nel Corpo Diplomatico della Santa Sede - dei quali gli ultimi 24 in qualità di Capo Missione - S.E. Mons. Giuseppe Bertello ha svolto la sua attività in ambienti, continenti e culture differenti, confrontandosi con le più diverse problematiche ed acquisendo una notevole esperienza, sia nell’ambito delle relazioni bilaterali sia in quelle multilaterali, proprie delle organizzazioni internazionali. Ha posto la sua competenza al servizio della pace, la sua cultura e cordialità come strumenti di fine mediazione e la sua sensibilità pastorale al servizio della diffusione del Vangelo e dell’incremento della coesione delle Chiese particolari con la Sede Apostolica. Al nuovo Presidente l’augurio che possa trasmettere al Governatorato la ricchezza dei suoi carismi e da parte di tutti noi l’assicurazione di una collaborazione attiva e fedele. Il nuovo Segretario Generale S.E. Mons. Giuseppe Sciacca Vescovo eletto di Vittoriana di Giovanni Maria Vian C ome per molti nella piccola Roma che gravita intorno al Vaticano, anche per me il volto intelligente e vivace di monsignor Sciacca è divenuto riconoscibile e poi familiare ben prima della conoscenza diretta. Che risale ormai a diversi anni fa. Quando, non lo ricordo con precisione, mentre ho vive esattamente nella memoria le circostanze: un tardo pomeriggio nella navata in penombra della Chiesa Nuova che porta alla piccola cappella dove riposa Filippo Neri, non lontano dal luogo dov’era nato Eugenio Pacelli, il futuro Pio XII. Fu allora che quel prete asciutto ed elegante, incontrato tante volte intorno a piazza San Pietro con l’immancabile borsalino nero, mi si avvicinò e – con l’affettuosa ed estroversa cortesia che quanti lo avvicinano conoscono bene – si presentò. È cominciata così, sotto il segno di san Filippo, un’amicizia che definirei romana. Romana soprattutto perché il sacerdote siciliano – che con orgoglio non dimentica le sue radici – tale si sente. Nel senso cattolico del termine, cioè spiritualmente e storicamente cristiano e classico, in quello spirito che tante volte ha segnato le nostre conversazioni. Subito e sempre per me interessantissime, condividendo tutto o quasi nel discorrere della fede e di memorie care, di storia e diritto, di libri e di latino, di persone amiche e di ambienti a volte difficili, non di rado con preoccupazioni e sentimenti comuni. In incontri resi più lieti da motti di spirito e irrefrenabili ilarità. Per questo non è facile presentare il vescovo segretario generale del Governatorato vaticano, ma per lo stesso motivo questo profilo è anche un dovere del cuore. Monsignor Giuseppe Sciacca, del clero di Acireale e ora vescovo titolare – in partibus infidelium si diceva una volta per ricordare il dominio non cristiano nelle regioni di quelle antiche diocesi – di Vittoriana (nell’antica Africa romana), è nato il 23 febbraio 1955 a Catania ed è stato ordinato sacerdote il 7 ottobre 1978. Nominato da Benedetto XVI segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano il 3 settembre 2011, festa di san Gregorio Magno, riceverà l’ordinazione episcopale dalle mani del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, l’8 ottobre, data singolarmente contigua all’inizio del suo sacerdozio. Laureato in diritto canonico all’Angelicum di Roma e in filosofia all’università statale di Catania, il giovane prete – che ha frequentato con passione anche alcuni corsi alla Sapienza, divenendo amico del pensatore laico Guido Calogero – fino al 1987 è stato vicario parrocchiale della Matrice di Aci Catena. Rettore, nella stessa cittadina etnea, delle chiese del Santissimo Sacramento e di Sant’Elena e Costantino, dal 1983 ha ricoperto anche gli uffici di difensore del vincolo e poi di giudice presso il Tribunale ecclesiastico regionale siculo. 4 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 Docente di diritto canonico presso l’Istituto di scienze religiose di Acireale, per un quindicennio don Giuseppe è stato anche ordinario di filosofia e storia nei licei statali, un’esperienza importante che ama ricordare. Dal 1988 canonico decano e rettore della seicentesca basilica collegiata di San Sebastiano in Acireale, ha curato il restauro complessivo e la riqualificazione del grandioso tempio, che è monumento nazionale, e degli edifici annessi, ricoprendo in diocesi anche gli incarichi di delegato per i beni culturali e di direttore dell’ufficio tecnico. La svolta nella vita dell’ecclesiastico siciliano è segnata dalla data del 25 marzo 1999, quando monsignor Sciacca – il quale pone davanti a tutto il suo ministero sacerdotale, che esercita con carità e sapienza – viene nominato da Giovanni Paolo II prelato uditore del Tribunale apostolico della Rota romana. Consultore della Congregazione del Clero, nonché commissario presso lo stesso dicastero per le cause di dispensa dagli oneri sacerdotali, e commissario presso la Congregazione per la Dottrina della Fede per le cause di scioglimento del matrimonio in favorem fidei, ha servito la Santa Sede anche in incarichi riservati, insegnando per anni deontologia giudiziaria presso lo Studio rotale e stilus Romanae curiae nella Pontificia Università Lateranense. Fenomeno sempre più raro, monsignor Sciacca è un ecclesiastico di ampie e inesauste letture – tratte pure dalla latinità moderna, allo scopo di esercitarsi nella lingua di Cicerone, dice, benché la domini con scioltezza anche in occa- sioni estemporanee e felicissime – con interessi culturali che vanno ben al di là delle sue competenze e degli ambiti che gli sono più vicini. In questi campi è autore di numerosi scritti, di carattere giuridico e storico, talvolta ospitati da “L’Osservatore Romano”, che conosce bene per esserne lettore sin dagli anni in cui frequentava il licei. Il principio di legalità nell’ordinamento canonico, Il matrimonio tra sacramento e contratto, I tribunali della Sede Apostolica, La giurisdizione nella basilica Vaticana, La ‘pietas’ di Pio II, Il cardinale Pietro Gasparri fedele interprete della volontà del Papa sono solo alcuni dei suoi studi. A cui bisogna aggiungere la cura della nuova edizione, per la Libreria Editrice Vaticana, dell’opera di Dario Composta La Chiesa visibile. Prete che serve la Chiesa e conosce la sua storia con una partecipazione interiore che traspare con immediatezza dalle sue parole, monsignor Sciacca è stato presentato dal cardinale Giovanni Lajolo ai dipendenti del Governatorato come sacerdote e amico. Significandone così l’umanesimo cristiano che è forse la cifra che più caratterizza l’ecclesiastico siciliano. A sua volta il segretario generale del Governatorato – nel salutare il presidente che conclude il suo incarico dopo un lungo servizio alla Santa Sede, il suo predecessore, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, e l’arcivescovo Giuseppe Bertello, che ora presiede l’importante e delicato organismo vaticano – ha voluto esprimere e ricordare soprattutto il servizio comune a un’istituzione unica al mondo. Grande e unica perché a sua volta serve l’unico Signore. Cara Eccellenza, l’8 ottobre saremo tutti accanto a Lei! IL GOVERNATORATO SCV Uno sguardo retrospettivo I n tempi recenti molti di noi hanno vissuto con angoscia “gli anni di piombo”. Gli anni che ora viviamo possono essere chiamati, se guardiamo alla società che ci circonda, al malanimo, sotterraneo o scoperto, che la caratterizza, “gli anni del fango”. Alcune zacchere sono state buttate anche sul Governatorato e su alcune sue distinte personalità. Ciò che più spiace è che a cercare di gettare discredito sono stati anche alcuni nostri Collaboratori (e non solo tra quelli marginali). Vorremmo rispondere con il padre Dante: …………………Lascia dir le genti: sta come torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar di venti (Purgatorio V, 13-15). La nostra risposta non può essere se non quella della compassione per la mancanza d’informazione, per ignoranza, talvolta per invidia, ed il perdono. Giunto ormai “in limine discessus”, cioè alla soglia della cessazione del mio mandato come Presidente del Governatorato, vorrei non tanto fare le lodi del Governatorato (che ben le merita, ma non ne ha bisogno), quanto rivedere come in un rapido flash back, in una carrellata a ritroso nel tempo, alcuni aspetti della sua attività, di cui io sono stato testimone e compartecipe in questi ultimi cinque anni. Non vorrei che ciò venisse inteso come un’ attribuzione a mio merito, un volermi fare bello con penne altrui. Abbiamo lavorato insieme, insieme abbiamo sopportato il calore ed il peso della giornata. 1. Vorrei iniziare con una constatazione di carattere generale. Guardando i bilanci di questi cinque anni, non si può non constatare che il Governatorato funziona bene. Non solo nel 2010 si è potuto registrare nel risultato di gestione un memorabile attivo di € 24.860.067, ma anche negli anni precedenti, in cui il bilancio complessivo è stato portato su numeri rossi dalle perdite dovute alla crisi finanziaria del 20072008. Nel 2007 il risultato di gestione, cioè quello attinente all’attività propria del Governatorato, poté infatti segnare un attivo di € 15.163.458, nel 2008 di € 10.379.105, e nel 2009 di € 15.900.009. (Tali cifre sono depurate da una parte dei risultati negativi dell’attività finanziaria, affidata ad altri gestori, e dall’altra dei costi della Radio Vaticana, la quale non appartiene al Governatorato, ma di cui esso copre il 50 % dei costi). L’attività del Governatorato è molteplice, secondo le diverse 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 5 competenze delle sue nove Direzioni e dei suoi sette Uffici Centrali. Sulla base della Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano del 2002 e della Legge sul Governo dello Stato del 2003 quasi tutte le Direzioni e gli Uffici hanno ricevuto in questi anni, dopo opportuna consultazione interna, un nuovo Regolamento, o il loro primo Regolamento, accompagnato da un preciso organigramma e dal relativo mansionario. Ciò ha consentito loro di svolgere la propria attività con maggiore consapevolezza, fluidità e profitto. Quanto al coordinamento tra le diverse Direzioni ed Uffici nella superiore unità operativa del Governatorato, esso è stato favorito anche dalla riunione periodica del Consiglio dei Direttori e Capi Ufficio, prevista dalla Legge sul Governo dello Stato del 2003, ma attuata puntualmente e costantemente, all’inizio di ogni mese, e con attiva partecipazione dei membri, a partire dagli ultimi mesi del 2006 Accenno solo a qualche aspetto dell’attività di alcuni uffici, non essendo possibile dilungarsi in un’esposizione esauriente. 2. E cominciamo dalla Direzione dei Musei Vaticani. L’eccellenza delle loro Collezioni non ha bisogno di essere illustrata, essendo famose a livello mondiale. Ma l’attività di gestione dei Musei Vaticani merita particolare considerazione per essere stata in questi anni, direi, effervescente, favorendo con efficacia la crescita del numero dei visitatori ed il loro godimento estetico. La nuova organizzazione nelle prenotazioni delle visite, anche via internet, l’apertura notturna in determinate stagioni ed in certi giorni della settimana, la promozione delle visite guidate per scolaresche, l’organizzazione di visite attive per i figli dei dipendenti, e, segnatamente, le nuove visite guidate per sordi e per non vedenti, dimostrano un impegno della Direzione dei Musei Vaticani a rendere accessibile e godibile la ricchezza culturale delle collezioni vaticane a strati sempre più vasti di popolazione. Non breve è la lista delle mostre interne organizzate dai Musei Vaticani. Basterà ricordare la mostra “Astrum – il patrimonio astronomico italiano da Galileo ad oggi”, organizzata insieme alla Specola Vaticana ed all’Istituto di Astrofisica Italiano; la mostra delle “Uova Pasquali degli zar di Russia” e di altri preziosi oggetti realizzati dal Fabergé, in Mostra Astrum collaborazione con la fondazione russa “The Link of Time”, e l’inaugurazione dell’esposizione permanente dei cartoni di Matisse per la Chapelle du Rosaire di Vence (Provenza). La competenza dei Laboratori di Restauro dei nostri Musei è riconosciuta a livello mondiale. Uno dei successi recenti più brillanti è stato il restauro della Cappella Paolina, concluso alla fine di giugno del 2009. Lo scorso anno è state aperte le nuove sale della Collezione Vasi del Museo Gregoriano Etrusco. Nell’anno in corso è stato concluso il restauro della Sala del Pomarancio a Loreto (“la Sistina delle Marche”), mentre continua la grande opera di restauro delle Stanze della Segnatura con alcuni dei massimi capolavori di Raffaello, oltre che di altri grandi pittori del Rinascimanto. Questi sono solo alcuni dei grandi restauri: innumerevoli gli altri, che vanno dalle antichità egizie fino ad opere contemporanee. Ogni anno i Musei rispondono positivamente a richieste di prestiti per mostre esterne con oltre trecento opere d’arte. Tra i prestiti più prestigiosi basti ricordare il prestito degli Arazzi su cartoni di Raffaello esposti a Londra, insieme ai cartoni originali dell’Albert and Victoria Museum, in occasione della visita di Stato di Benedetto XVI nei giorni 16 -19 settembre 2010; o il prestito della Deposizione del Caravaggio per la mostra tenuta alle Scuderie del Quirinale dal 20 febbraio al 13 giugno 2010 e, al presente, al Museo del Prado a Madrid, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Gioventù; o il prestito del quadro della Madonna di Foligno di Raffaello alle Raccolte Statali d’Arte di Dresda, dove resta esposta fino al prossimo mese di gennaio accanto alla Madonna Sistina dello stesso Raffaello e ad altre meravigliose Madonne del Dürer, del Gruenewald e di Lukas Cranach, in occasione della visita del Santo Padre in Germania in questo mese di settembre. 3. Ma per l’aspetto direi “visivo” della Città del Vaticano più immediatamente percepibile da tutti, è la Direzione dei Servizi Tecnici ad essere direttamente coinvolta. L’alta qualità delle sue maestranze e dei lavori da essa diretti, appare evidente a chiunque varca i quasi impercettibili confini di questa Città Stato, prezioso scrigno di storia e di arte. Un esempio manifesto si ha nel Cortile del Belvedere, opera del Bramante, di proporzioni gigantesche, i cui lavori di restauro pluriennale stanno volgendo al termine. Sono iniziati intanto i lavori di restauro del cortile di S. Damaso, pure del Bramante. È questo il Cortile nobile del Vaticano, ove vengono ricevuti con gli onori dovuti i Capi di Stato e di Governo in visita al Sommo Pontefice, e gli Ambasciatori per la presentazione delle Credenziali, e dove passano Vescovi e personalità religiose e politiche da tutto il mondo in visita al Papa. Il Cortile sarà riportato a nuovo splendore entro la fine del mese di settembre. Da esso si ha accesso anche al nuovo, ampio ufficio del Cardinale Decano del Collegio Cardinalizio, approntato nel 2008. Nei locali che danno sull’adiacente Cortile Borgia è stata pure trovata, finalmente, una degna soluzione di appoggio logistico per i pueri cantores della Cappella Sistina. Di particolare significato anche il 6 | all’ombra del cupolone Cortile del Belvedere trasferimento, nel 2009, degli uffici e della Scuola di Astronomia della Specola Vaticana (che è annessa come Organismo Scientifico al Governatorato) dal Palazzo Apostolico di Castelgandolfo all’ampio edificio, ormai libero, del Monastero delle Basiliane. Questi sono solo alcuni dei moltissimi lavori di “manutenzione” del patrimonio artistico e culturale del Vaticano. Tra l’altro, i nostri Servizi Tecnici hanno lavorato negli ultimi tre anni al completo restauro della Biblioteca Apostolica Vaticana e nel 2009, in occasione dell’Anno Paolino, hanno dato nuovo splendore alla Basilica di S. Paolo, rientrando nella competenza del Governatorato anche le zone cosiddette “extraterritoriali”. Nella Basilica di Santa Maria Maggiore sono quasi ultimati i lavori alla Cappella Sistina del SS. Sacramento, e si sta lavorando allo storico Chiostro della Basilica Lateranense. È in corso anche un programma, curato da un gruppo di lavoro interdirezionale, per la manutenzione ed il restauro delle fontane. Con la grandiosa fontana di San Giuseppe, inaugurata nel 2010 sul declivio che scende su piazza del Governatorato, le fontane del Vaticano hanno raggiunto il numero di 100! Il 23 settembre p.v. sarà inaugurato il restauro della grandiosa Fontana del Galeone, mentre è già stato portato a termine quello della Fontana delle Api del Bernini, e si sta mettendo 11 Settembre 2011 mano al delicato restauro della Fontana dell’Algardi, nel Cortile di S. Damaso. I Servizi Tecnici hanno pure avuto la sovrintendenza dei lavori per il sistema di fornitura elettrica a pannelli solari dell’Aula Paolo VI, sponsorizzata dalla Solarworld di Bonn. Per tale opera d’avanguardia il Governatorato ha ottenuto il premio dell’Eurosolar di Berlino il 6 dicembre 2008. Il restauro del Colonnato di Piazza S. Pietro, altra opera di grandi proporzioni, è attualmente in corso di esecuzione: essa è affidata ad una ditta esterna, mentre la direzione dei lavori, che richiederanno ancora un paio d’anni, resta alla Direzione dei Servizi Tecnici in collaborazione con i Musei Vaticani. Tutta l’ordinaria manutenzione dello Stato, dall’ultimo manufatto fino al Palazzo Apostolico e all’Appartamento Pontificio, tutto il sistema idrico ed elettrico ricadono pure nella competenza di spettanza di questa Direzione; e gli impegni in materia sono quotidiani e continui, talvolta di routine, non di rado urgenti. Una direzione, che può ben definirsi strategica, è quella delle Telecomunicazioni. Essa è stata ampliata con l’annessione ad essa del Servizio Internet (personale e strumenti) dell’APSA; essa è quindi ora competente in materia per tutti gli uffici della Santa Sede come per quelli del Governatorato. Nel 2009, in seguito a gare accuratamente preparate da questa Direzione, sono stati conclusi due importanti accordi: uno con la Telecom, che renderà tra breve lo Stato vaticano – zone extraterritoriali comprese – del tutto autonomo nell’ambito delle telecomunicazioni; l’altro con Vodafone, che garantisce alla telefonia, sia fissa che mobile, sia degli uffici che dei dipendenti vaticani, prezzi particolarmente favorevoli. 4. Passiamo dal grande al piccolo: il francobollo. Nella generale crisi del francobollo, a motivo dei nuovi mezzi di comunicazione, il nostro Ufficio Filatelico riesce a mantenere una buona quota, ed anzi, l’anno scorso ha vinto il prestigioso riconoscimento filatelico “Il Cavallino d’oro”. L’Ufficio Numismatico, ad esso unito, continua la sua tradizione di eccellenza, fornendo monete di riconosciuta dignità numismatica ai collezionisti, con un sensibile incremento delle entrate. Quest’anno ha vinto il “PreFontana del Galeone mio Internazio- 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 7 nale Vicenza Numismatica” con la moneta commemorativa e del Transito Merci e dalla Floreria), le Direzioni dei Serda 2 Euro dedicata all’Anno Sacerdotale. vizi Economici, dei Servizi Sanitari, la Farmacia Vaticana, 5. Il minuscolo territorio dello Stato della Città del la Direzione delle Ville Pontificie, l’Ufficio dei Sistemi inVaticano (44 ettari) è occupato in gran parte dai “Giardini formativi (che cura la fornitura ed il funzionamento di tutti Vaticani”, che sotto l’aspetto scientifico – botanico, culturale gli strumenti informatici, nello hardware e nel software), o ed estetico sono riconosciuti tra i più affascinanti del mondo. dell’Ufficio Pellegrini e Turisti, e di altri uffici ancora? SaNe è programmato un accurato restauro pluriennale, in tre rebbe difficile mettere in evidenza singoli momenti della loro fasi, con inizio nel 2012. Si è già provveduto, attraverso una attività, perché essa è caratterizzata da un servizio di per sé più intensa collaborazione con le Ville Pontificie di Castel sempre uguale, ma anche sempre impegnato a fondo per esGandolfo, ad una produzione di fiori in proprio, destinati sosere all’altezza delle peculiari esigenze dello Stato Vaticano, prattutto alle celebrazioni nella Basilica di S. Pietro, ma ano anche della Santa Sede alle quali devono rispondere, e alle che a diversi altri ambienti del Vaticano. Si è (nuovamente) quali rispondono con grande generosità ed efficienza. Accanintrodotta la possibilità di visite guidate ai Giardini Vaticani: to all’Ufficio del Personale, sin dagli ultimi mesi del 2006 essa avviene mediante appositi è stata regolarmente impegnata pulmini ecologici, in collabola Commissione del Personale, razione con l’Opera Romana composta da membri provenienPellegrinaggi, e distintamente ti da diverse Direzioni ed Uffici; con mezzi e guide dei Musei essa è stata dotata di nuova norVaticani. Con il ricavo dei bimativa, ed il suo parere è stato riglietti d’ingresso si potranno chiesto prima di ogni assunzione coprire, almeno parzialmente, e di ogni passaggio di livello, in i costi di manutenzione. modo da evitare lamentevoli fa6. La grave crisi fivoritismi personali. nanziaria del 2007-2008, che ha Non può mancare inciso pesantemente sugli inveun’espressa menzione dell’Ufstimenti del Governatorato, è ficio di coordinamento del Pastata l’occasione per istituire un trons of the Arts in the Vatican “Comitato Finanza e Gestione”, Museums, impegnato non solo composto da riconosciute persoin un costante fundraising, ma nalità del mondo imprenditoriale ancor più in una mobilitazione e finanziario italiano, presieduto spirituale e culturale dei Patrons, dal Prof. Pellegrino Capaldo, per appartenenti ormai a diversi PaeStemma di Benedetto XVI all’Ingresso monitorare la strategia finanziasi (USA, Canada, Regno Unito, del Palazzo del Governatorato ria e per esaminare e rendere più Portogallo, Lichtenstein, Monaefficiente il funzionamento della complessa organizzazione co…). È ai Patrons del Canada che si deve dir grazie per del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. In l’unificazione delle due sezioni della Necropoli detta di Santa seguito ad un’accurata indagine svolta, su suggerimento del Rosa, che sarà inaugurata nel prossimo mese di ottobre. L’atmedesimo Comitato, dall’Agenzia McKinsey, si è proceduto tività dei Patrons è caratterizzata anche da visite organizzate alla messa a punto di alcune competenze dei vari uffici, coe guidate di singoli o dei loro gruppi (Chapters) in Vaticano, come anche da periodiche visite nei diversi loro Paesi da ordinando ed accentrandone alcune presso la Presidenza, con parte del Coordinatore e dello stesso Cardinale Presidente. immediati benefici di bilancio. Anche i Chapters dei Patrons hanno ora, per la prima volta, 7. Parlare di tutte le singole Direzioni e di tutti gli un chiaro regolamento (Guidelines). Uffici porterebbe molto lontano. Ma non si può non accenna8. L’attività culturale del Governatorato dello re almeno al Corpo della Gendarmeria dello S.C.V., che tuStato della Città del Vaticano si svolge a vari livelli. Vorrei tela la sicurezza dello Stato, a partire dalla persona del Santo ricordare che sia i Musei Vaticani, sia la Direzione dei SerPadre. In questi ultimi anni si sono sviluppati proficui rapporvizi Tecnici hanno anche una propria, assai apprezzata attiti di collaborazione, a vari livelli, con gli organi di sicurezza vità editoriale: i Musei, con opere attinenti alla loro attività di altri Stati, ed essa è ormai presente a livello internazionale scientifica e con pubblicazioni di alta divulgazione, come per come membro dell’Interpol. Anche la sua Banda musicale, esempio la collana “Arte e Fede”, l’iniziativa editoriale del istituita nel 2009, composta da oltre 100 elementi, è richiesta 2009 La Parola dipinta in abbinamento al giornale “Il Sole per le più svariate occasioni celebrative in varie parti d’Italia, – 24 Ore”, e le edizioni didattiche per ragazzi; la Direzione sempre entusiasticamente applaudita. dei Servizi Tecnici, con pubblicazioni di alta qualità, come E che si potrebbe e dovrebbe dire di altre Direzioi volumi sui Presepi di Piazza S. Pietro, sulle Fontane del ni e Uffici, come la Ragioneria dello Stato, la Direzione dei Vaticano ed anche su “L’energia del sole in Vaticano”, che Servizi Generali (costituita dai Servizi della Motorizzazione 8 | all’ombra del cupolone Pannelli solari, donati al Santo Padre illustra l’impianto della “SolarWorld” nell’Aula Paolo VI. Anche la Specola Vaticana, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia, ha pubblicato un libro intitolato “I cieli proclamano la gloria di Dio”, sulla sua storia e sulla sua attività (la quale si svolge tra Castelgandolfo, l’Università di Tucson ed il Monte Graham in Arizona). Il libro è già stato tradotto in alcune lingue europee, ed è prossima l’edizione in arabo. Il Direttore emerito della Specola, il P. George Coyne, S.I., ha ottenuto nel 2009 il prestigioso premio Biesbroek, conferitogli dalla American Astronomic Society. L’attività culturale si sviluppa anche attraverso le varie mostre che hanno luogo nel Braccio di Carlo Magno con accesso da Piazza S. Pietro. Nel 2009 vi è stata la grande mostra per l’80° anniversario della creazione dello Stato della Città del Vaticano, affiancata da un Congresso Internazionale sul tema: Un piccolo territorio per una grande missione. In occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II vi è stata la mostra a lui dedicata come omaggio del Santo Padre Benedetto XVI. Essa ha avuto un eccezionale successo di pubblico e molti visitatori ne uscivano con le lacrime agli occhi. Il giorno 6 luglio 2011 è stata visitata dallo stesso Santo Padre. Sempre negli spazi del Braccio Carlomagno vi sarà prossimamente una mostra su Gaudì: Gaudì y la Sagrada Familia. Arte, ciencia y espiritualidad, organizzata dalla Fundaciò Joan Maragall. Tra le altre mostre che seguiranno, è prevista prima della Pasqua dell’anno prossimo una mostra ecumenica di grande importanza, organizzata dall’American Bible Society in occasione del 400° anniversario della prima stampa della King James Bible (1611-2011). Seguirà una mostra a cura dei Musei Vaticani su La volta della Cappella Sistina, e quindi una Mostra su Santa Caterina da Siena. 9. Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano non vuole curare solo gli aspetti materiali, ma vuole avere una particolare attenzione alla vita spirituale dei propri membri. Così ogni giorno, nella chiesa di Maria Madre della Famiglia la S. Messa delle 7,30 è regolarmente frequentata da un gruppo di impiegati, che si fa più consistente durante i tempi forti dell’anno liturgico come anche durante le novene o i tridui in preparazione delle feste più significative. La chiesa stessa è stata restaurata nel 2007 dalla Direzione dei 11 Settembre 2011 Servizi Tecnici e dai Musei Vaticani, e dotata di un organo della Ditta Giani di Parma, assai apprezzato dagli intenditori. La chiesa è ora ambita in occasione di battesimi, cresime e matrimoni. Periodicamente hanno luogo in essa concerti religiosi di complessi vocali e strumentali, sia italiani che stranieri. L’applauso dei partecipanti è sempre entusiastico. È stato anche introdotto – ed è ormai al numero 3 del IV anno di vita – questo “Foglio informale per i dipendenti del Governatorato” con “notizie di varia vaticanità”. Il titolo All’ombra del Cupolone si richiama al fatto che, quando il sole sorge, la cupola michelangiolesca di S. Pietro copre con la sua ombra il Palazzo del Governatorato. Esso riporta informazioni dei vari uffici, con il taglio di uno strumento d’intrattenimento, ed incontra vivo gradimento tra i dipendenti vaticani, pensionati compresi. Dal 2008 il Governatorato ha anche un proprio sito informatico – www. vasticancitystate. va – ampiamente visitato. Organo della Ditta Giani di Parma Il Vaticano non è un’opera d’arte chiusa, ma sempre aperta. L’anno scorso il Santo Padre ha potuto inaugurare la grande fontana di S. Giuseppe, di cui s’è già detto, opera, per la parte architettonica, dell’Architetto Facchini, Vice Direttore dei Servizi Tecnici, e per la parte scultorea di Franco Murer, donata dai Patrons inglesi. È in preparazione, dalla parte opposta dello stesso Palazzo, una statua di S. Michele Arcangelo, opera altamente suggestiva dello scultore Antonio Lomuscio, resa possibile da un donatore italiano. Con questi due grandi protettori, S. Michele Arcangelo e S. Giuseppe, il Governatorato guarda all’avvenire senza timori, con umiltà e fiducia, sicuro della provvidenza del Padre nostro, “qui in altis habitat et humilia respicit”. 10. Si è detto fin qui del Governatorato dello S.C.V. Ma l’Organo ad esso immediatamente preposto è la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, la quale è anche l’organo legislativo dello Stato, composta da sette Cardinali e presieduta dal Cardinale Presidente del Governatorato. In questi ultimi anni sono state emanate, con la consulenza dell’Ufficio Giuridico del Governatorato, e “di concerto” con la Segreteria di Stato, diverse leggi; di particolare rilievo quelle sulle Fonti del Diritto, sulla Cittadinan- 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 9 za, la Residenza e l’Accesso (a firma del Santo Padre); la Legge sulla tutela della sicurezza della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro (con conseguente istituzione del nuovo pertinente Ufficio: esso è entrato immediatamente in funzione, che esercita un’assidua, penetrante vigilanza); inoltre la Legge sulla frode e contraffazione delle banconote e monete in euro e quella concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo; e quella sulla protezione del diritto e sulle opere dell’ingegno e dei diritti connessi: leggi tutte a firma del Presidente della Pontificia Commissione per lo S.C.V. Nel contesto dell’attività normativa ha una parte anche l’Accordo doganale con l’Italia del 15 febbraio 2007, che aggiorna quello del 30 giugno 1930. Il negoziato a livello internazionale diplomatico è stato condotto dalla Segreteria di Stato, con l’ausilio tecnico del Governatorato, ma, trattando esso rapporti propriamente interstatuali, la firma è stata demandata al Presidente del Governatorato. 11. Un’amministrazione, contrariamente a quanto taluno potrebbe pensare, non è affatto un’attività monotona. Essa deve rispondere a situazioni concrete sempre nuove, ad imprevedibili sfide, alle attese dell’Istituzione di cui è al servizio e a quelle, non meno vivaci, delle persone che ad essa fanno riferimento. Dal 1929 ad oggi il Governatorato si è prodigato senza risparmio di energia e con sempre nuove iniziative per assolvere alla sua alta missione, sotto la guida di Presidenti di grande autorevolezza e saggezza. Al nuovo Presidente, S.E. Mons, Giuseppe Bertello, ed al nuovo Segretario Generale, Mons. Giuseppe Sciacca, l’augurio più vivo e sincero. L’alta qualificazione degli incarichi finora da essi ricoperti, quella “humanitas” che li contraddistingue e rende così amabile la loro conversazione, sono garanzia che essi risponderanno pienamente alle attese del Santo Padre e dei 1890 collaboratori che li attendono con fiducia e simpatia. NOTIZIE DALLE DIREZIONI E DAGLI UFFICI Le esibizioni della Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria di Antonio Perfetti L a Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria, che attualmente conta oltre 100 elementi, sotto la saggia e puntigliosa organizzazione del Comm. Giuseppe D’Amico, ha raggiunto un alto profilo artistico, riconosciuto anche oltre le “mura leonine”, tanto da essere costantemente richiesta la presenza per esibizioni in numerose città italiane. Nel corso dell’anno, sempre con le Superiori autorizzazioni, la Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria, oltre che a Roma, si è esibita nelle Banda del Corpo della Gendarmeria, sullo sfondo la fontana di San Giuseppe seguenti città: il 21 marzo a Norcia, su richiesta il 4 settembre, in occasione dei solenni festeggiamenti in di Sua Ecc.za Mons. Boccardo, che ha visto nascere la banda quanto ricopriva l’incarico di Segretario Generale del Gover- onore di San Giovan Giuseppe della Croce, Patrono dell’Isonatorato, in occasione della solenne festa di San Benedetto la e della Diocesi di Ischia terminati con il Gran Concerto patrono d’Europa, con la partecipazione di Sua Em.za Rev. Musicale della Banda della Gendarmeria nel Piazzale delle ma il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governato- Alghe. rato; Con l’occasione, è doveroso un sentito ringraziamento al il 18 giugno, ad Andalo (TN) in occasione del pellegri- Cardinale Giovanni Lajolo, il quale, fin dall’inizio del pronaggio organizzato dalla Delegazione Pontificia del Santua- getto per la creazione di una Banda Musicale per il Corpo rio della Santa Casa di Loreto e dal Comune trentino “La della Gendarmeria, con la sua costante vicinanza e solleciMadonna di Loreto Pellegrina ad Andalo”, con il “Concerto tazione è stato da stimolo per raggiungere gli attuali risultati d’Onore” presso il Palacongressi di Andalo ; artistici, allora ritenuti impensabili. 10 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 Il Gruppo Fontane - l’attività in un anno di Barbara Bellano N ella Città del Vaticano, in particolare nei Giardini, considerati tra i più belli al mondo, forse non tutti sanno che esistono addirittura cento fontane. Si tratta di un vero e proprio tesoro artistico, storico e monumentale che fin dal medioevo abbellisce gli horti del Papa: opere d’arte, habitat con una particolare fauna e flora, punti di ristoro e di riposo, dunque molto più che semplici fonti. Le fontane, nel corso dei secoli, sono sempre state oggetto di particolare cura ed attenzione. Inoltre, rispetto agli interventi tesi alla conservazione degli elementi architettonici la manutenzione ed il restauro delle fontane uniscono l’aspetto di salvaguardia di opere con un elevato valore storico artistico, con la cura dell’indissolubile legame che queste opere hanno con l’acqua. Per tale ragione gli interventi di gestione e conservazione di questi manufatti stanno diventando sempre più importanti e complessi. Per tutti questi motivi, il Presidente del Governatorato, il Cardinale Giovanni Lajolo, ha costituito un gruppo interdirezionale, chiamato “Gruppo Fontane”, che si occupa del restauro e della conservazione di tutte le fontane presenti nel territorio della Città del Vaticano. Il Gruppo, formato da tecnici della Direzione dei Servizi Tecnici e dei Giardini Vaticani e da restauratori dei Musei Vaticani, seguendo un programma pluriennale di restauro, ha l’incarico di seguire da vicino i problemi riguardanti le fontane: dalla tutela delle parti costruite al mantenimento del verde circostante, dalla manutenzione delle parti idrauliche fino alla valorizzazione delle opere attraverso l’illuminazione. Dalla sua costituzione questa squadra ha svolto importanti attività: è stato fatto un censimento delle fontane con la valutazione del loro stato di conservazione; sono stati protetti i bacini ritenuti “in pericolo” (per esempio disattivandone getti); si stanno affrontando i temi legati all’acqua, dal trattamento iniziale all’ installazione di sistemi a riciclo; si è iniziato un programma di manutenzione ordinaria delle vasche e gli impianti. Infine si è dato inizio a restauri importanti, avvalendosi della consulenza di diversi Laboratori di Restauro dei Musei Vaticani, del GRS e della collaborazione dei diversi Uffici e Laboratori della Direzione dei Servizi Tecnici, fra i quali, per esempio, il Laboratorio impianti con i suoi idraulici ed elettricisti. In particolare, è stata restaurata la Fontana delle Api, posta all’ingresso di Sant’Anna, opera di Borromini, sono in corso di ultimazione gli importanti lavori sulle fontane di San Damaso, del Cortile di Sisto V e del cortile dei Pappagalli, resi possibili grazie al generoso contributo dei Patrons of the Arts of the Vatican Museums. Il Gruppo Fontane si è inserito inoltre nel grande progetto di restauro della Fontana della Galea, iniziato nel 2009. Il 2012 vedrà l’inizio dei lavori di conservazione della grande fontana della Conchiglia, collocata nell’ampia zona verde a ridosso della Stazione Vaticana. L’opera, che presenta considerevoli problemi di stabilità, è stata già oggetto di un’indagine geognostica preliminare. 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 11 A conclusione del primo anno di lavoro del Gruppo Fontane, oggi possiamo affermare, che la sua costituzione ha dato vita ad una delle più fruttuose collaborazioni tra la Direzione dei Servizi Tecnici, quella dei Musei Vaticani e i Giardini Vaticani che siamo certi si manterrà tale nel corso del tempo e per tutti i restauri futuri. La speranza è che questo Gruppo possa continuare a dimostrare il proprio impegno e la propria passione nel compito assegnatogli, contribuendo a conservare, con un’attività di attenta manutenzione, un patrimonio artistico assolutamente unico, simbolo del tempo e della storia. Da quattro secoli le api a Castel Gandolfo di Saverio Petrillo N elle Ville Pontificie, si sa, le api sono di casa fin da quando Papa Urbano VIII Barberini, eletto nel 1623, scelse Castel Gandolfo come residenza di campagna per sé e per i suoi successori, iniziando le sue “ rusticationes “ nel 1626. Contemporaneamente il nipote Taddeo Barberini acquistava, poco distante dal Palazzo Pontificio, un terreno per realizzarvi la grande Villa (circa 40 ettari) che appartenne alla illustre famiglia principesca fino all’11 febbraio 1929 quando fu donata dal Governo italiano alla Santa Sede e che costituisce il nucleo più esteso del complesso delle attuali Ville Pontificie. Le tre api che campeggiano nello stemma di Casa Barberini erano originariamente tre tafani. La scalata sociale fatta dalla famiglia in pochi anni consigliò la trasformazione dei tafani in “ docili api, simbolo di operosità, di fatica virtuosa, di tenacia “. La consegna delle otto arnie, con circa mezzo milione di api, che la Coldiretti ha fatto al Santo Padre domenica 18 settembre ricorda queste origini e rinverdisce questo legame storico. Circa mille agricoltori, provenienti da tutta Italia, hanno accompagnato il dono con la loro festosa presenza alla recita dell’Angelus. Le arnie vanno ad aggiungersi alle altre tre già esistenti nelle Ville Pontificie che producono un ottimo miele, data la quantità e qualità di fiori della zona. La piccola azienda agricola che già vanta la produzione di prodotti genuini e di ottima qualità quali il latte, l’olio extravergine di oliva, le uova, insieme a frutta ed ortaggi, potrà ora incrementare la produzione di miele che sarà di 350 – 400 chili all’anno. Gli alveari saranno affidati alle cure di un bravo dipendente dal nome altisonante, il per. agr. Marco Tullio Cicero, uno dei migliori esperti di apicultura dei Castelli Romani. Mi piace infine rendere omaggio alla lungimiranza di Papa Pio XI che nel dare disposizioni per la realizzazione delle Ville Pontificie dopo il Concordato, volle la realizzazione di una piccola fattoria per sottolineare l’attenzione della Chiesa per il mondo rurale. La giornata che l’associazione Coldiretti ha voluto dedicare alla tutela dell’ambiente, si salda idealmente con questa intuizione di Papa Pio XI. Il dono delle api, definite “sentinelle dell’equilibrio naturale globale”, fatta al Santo Padre Benedetto XVI, destinandole alle Ville Pontificie, costituisce il tangibile riconoscimento al magistero della Chiesa per la salvaguardia del Creato. Foto degli alveari nelle Ville Pontificie 12 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 Nel cuore dei Musei dei Papi di Adalgisa Ottaviani C ontinuano le graditissime iniziative culturali e divulgative per i dipendenti dei Servizi Economici e loro familiari, nei luoghi più belli dello Stato, volte alla conoscenza delle sue numerose ricchezze artistiche. A giugno (centocinquanta persone circa, suddivise in tre gruppi, durante la suggestiva apertura serale estiva del venerdì) è stata la volta del Museo Pio Clementino e del Museo Gregoriano Egizio: in due ore circa di visita abbiamo percorso secoli di storia, passando ammirati di fronte alle prime collezioni private d’arte classica di Giulio II (ecco il cuore dei Musei!), gelosamente custodite nel Palazzetto Belvedere, attraverso le imponenti trasformazioni architettoniche dello stesso, fortemente volute dai due pontefici neoclassici, Clemente XIV e Pio VI. Successivamente Gregorio XVI, appassionato come tanti dell’arte egizia, diede nuovi spazi alla terra del Nilo ed il Museo Egizio ne porta il nome. In queste occasioni apprezziamo quanto la storia dei Palazzi pontifici sia affascinante, tanto quanto quella delle opere d’arte che essi contengono e, augurandoci di ripetere ancora appuntamenti come questo, siamo grati a chi ha autorizzato e a chi ha organizzato l’iniziativa. Entrata del Museo Pio Clementino L’Ufficio Numismatico del Vaticano insignito del primo premio assoluto Premio Internazionale Vicenza Numismatica 2011 di Mauro Olivieri D a alcuni anni, l’Ufficio Filatelico e Numismatico partecipa alla competizione “Premio Internazionale Vicenza Numismatica”, alla quale prendono parte Zecche di tutto il mondo (Italia, Francia, Gran Bretagna, Cina,, Canada, Austria, Messico, Ungheria, Singapore, Belgio, solo per citarne alcune). Sono particolarmente lieto e orgoglioso di informare che, con la moneta commemorativa da 2 euro dedicata all’Anno Sacerdotale, opera dello scultore Guido Veroi, la Città del Vaticano ha vinto il primo premio assoluto per la moneta più bella coniata nel 2010. Un simile risultato l’UFN lo aveva raggiunto solo nel 2006 con la moneta da 10 euro commemorativa del V Centenario del Colonnato di Bernini, nella sezione speciale “Premio Palladio”, dedicata all’architettura sulle monete. Per la prima volta ta, inoltre, il Premio viene concesso ad una moneta commemorativa da 2 euro che, per sua natura, ddifficilmente può competere in bellezza con lle monete in argento e oro: significa che qquesta moneta, in gran parte per merito ddel Prof. Veroi, supera con l’intensittà interpretativa e artistica la “debollezza” del metallo vile. Il Cardinale Presidente, appresa la notizia, si è detto molto compiaciuto di questo traguardo raggiunto. La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì 14 ottobre 2011 presso il palazzo Barbaran da Porto di Vicenza, presso il quale saranno esposte le monete vincitrici. Sarò personalmente molto onorato di rappresentare l’Ufficio Filatelico e Numismatico Vaticano in occasione della premiazione. 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 13 Il cortile di San Damaso di Barbara Bellano I mente gli ascensori che portano ai vari piani delle Logge. l Cortile di San Damaso, centro dei Palazzi Vaticani, La rampa, collocata in adiacenza al fornice che imoccupa la sommità della collina dove sorsero le più anmette al Cortile di Sisto V, non è visibile dall’intertiche costruzioni vaticane. Il Cortile, così come appare no del Cortile e quindi non ne altera in alcun modo oggi, è idea di Bramante. Prima del suo intervento, infatl’architettura. Infatti, è stata realizzata internamente ti, il palazzo pontificio era un insieme di edifici apparteal portico est del cortile di San Damaso, il cui livello nenti ad epoche diverse; il primo pontefice a costruirvi un è rialzato di circa 1.20 m rispetto al livello del Cortile. edificio specificatamente destinato a residenza dei Papi Il nuovo manufatto, con tutti gli elementi a completafu addirittura Innocenzo III (1198-1216). mento - come la balaustra -, si inserisce bene nel conIl cortile di San Damaso, racchiuso dalle logge di Bratesto grazie anche al ripristino della pavimentazione in mante e Raffaello e dall’edificio costruito da Domenico basalto ed al reFontana per Sisto cupero degli V, è detto “l’antistangoni in tracamera del Pavertino preesilazzo Pontificio” stenti. è proprio da qui, Infine,si staninfatti, che si acno ultimando i cede all’apparlavori di restautamento di Sua ro della FontaSantità, alle Sale na del Portico di delle Udienze, San Damaso, seed alla Segretriaguiti dal Gruppo di Stato. Fontane. L’opeAncora ogra, realizzata da gi nel Cortile Alessandro Aldi San Damaso gardi nel 1649, vengono accolti presentava un i Capi di Stato importante stae le personalità to di degrado del in visita al Sanmateriale lapito Padre. deo. La vasca di Durante i La fontana nel portico di San Damaso”ante operam”. marmo mostramesi estivi, tra Nel prossimo numero sarà presentata la foto “post operam” va fratturazioni luglio ed agosto, e fessurazioni (in periodo in cui il particolare nel lato frontale dove si trova un pregevole basPontefice si trasferisce presso la residenza di Castel Gansorilievo raffigurante Papa Liberio che battezza i Neofiti) e il dolfo, il Cortile di San Damaso è stato oggetto di importanti suo rivestimento interno in piombo, che finora aveva sanato lavori di restauro. momentaneamente il problema delle infiltrazioni, era dissiSi è provveduto al restauro pittorico delle facciate del gillato per il cedimento delle stuccature perimetrali causando Cortile. In un primo momento sembrava opportuno mantenefuoriuscita di acqua. re la bicromia che caratterizzava anche i toni delle Logge SuL’intervento ha compreso, oltre la vasca, la zona periori. Tuttavia, dopo alcune indagini, ed in collaborazione con i Musei Vaticani, si è deciso di riportare il Cortile a queldella facciata che inquadra la fontana (decorazioni architettoniche e balcone sovrastante), il sottarco e gli la che si presume essere stata la colorazione originale delle scalini, che apparivano particolarmente fratturati. Logge. L’intero Cortile, così, è stato riportato al suo antico Dopo le opportune indagini preliminari, si è procestato: le pareti sono state trattate con un delicato colore chiaduto con le necessarie operazioni di pulitura, consoliro, mentre le paraste verticali, che scandiscono ritmicamente damento e protezione delle superfici. le facciate, ripropongono un finto travertino che dà armonia e L’arco in cui è inserita la fontana, infine, è stato movimento all’insieme. riportato alla colorazione originale grazie a precise inIl Cortile di San Damaso è stato poi provvisto di una dagini stratigrafiche, effettuate dai competenti laborarampa stabile per i diversamente abili – in alternativa ad tori dei Musei Vaticani. una già esistente provvisoria - per raggiungere comoda- 14 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 Concerto Hortus Conclusus del Conservatorio Statale di Musica « Nicola Sala» di Benevento di Eugenio Hasler P er l’ultimo concerto sotto la Presidenza dell’Em.mo Cardinale Lajolo, si sono ritrovati nella Chiesa di Maria, Madre della famiglia, il 21 settembre scorso, gli Em.mi Cardinali Coppa e Law, S.E. Mons. Croci, numerosi Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, Consiglieri dello Stato, il Dott. Raffaele Aiello, Dirigente Generale dell’Ispettorato di P.S. presso il Vaticano, membri del Collegio Etiopico e molti assidui invitati ai numerosi concerti che dal 12 settembre 2007 ad oggi sono stati organizzati presso il Governatorato. È toccato questa volta ad un gruppo d’archi di giovani studenti del Conservatorio «Nicola Sala» di Benevento, diretti magistralmente dal M° Marco Serino, esibirsi in brani di Vivaldi e Bach, con strumenti antichi appositamente portati dalla sede campana. Il gruppo, giunto nella tarda mattinata a Roma, ha potuto visitare anche la Cappella Sistina prima di effettuare le prove nel primo pomeriggio. Il Cardinale Lajolo, nel saluto introduttivo, ha presentato ai convenuti S.E. Mons. Sciacca, nuovo Segretario Generale del Governatorato, al suo primo concerto. Ha poi tratteggiato alcuni cenni storici della città di Benevento, legata a Papa Benedetto XIII, ed ha richiamato il ricordo rievocato - durante una recente udienza generale del mercoledì - da Papa Ratzinger, il quale trovandosi ancora da Cardinale ad ascoltare un oratorio di Bach, accanto ad un pastore protestante, ebbe ad esternare la considerazione di come la musica possa essere espressione di verità che tocca mente e cuore. Al termine del concerto, il Presidente del Conservatorio, Dott. Achille Mottola e la Dirigente Didattica, M° Maria Gabriella Della Sala, hanno voluto omaggiare il Cardinale Lajolo con una targa ricordo invitandolo a Benevento. Il Cardinale ha ricambiato con l’offerta di doni a ciascun componente dell’orchestra e, concludendo, ha ricordato alcuni dei concerti che si sono tenuti in Governatorato: da quello dell’Orchestra giovanile di Tiblisi (Georgia), a quello del coro della Chiesa neo-Apostolica del KonzertChor SüdHessen, fino al penultimo del Melos Ensemble sulle “Sette parole”, lasciando trapelare la gioia provata nel condividere tanti momenti di elevazione spirituale. Calcio e non solo di Massimo Ferranti A conclusione della stagione calcistica, la DIRSECO Calcio, vincitrice del Campionato e della Supercoppa Vaticana edizione 2011, il 23 giugno scorso ha fatto tappa ad Alba (CN) per disputare una partita amichevole con una rappresentativa della Ferrero Kinder Sport (campionato piemontese seconda categoria). Dopo un’avvincente gara, il risultato finale è stato favorevole alla Dirseco (4 a 1). La trasferta si è conclusa il giorno seguente, festività del Corpo e Sangue di Cristo, dopo la celebrazione della S. Messa presso l’antico Seminario di Alba ed un’interessante e “dolcissima” visita allo stabilimento della Ferrero. Si ringraziano i Superiori per aver autorizzato l’evento ed il Sig. Michele Ferrero ed il suo staff per la squisita ospitalità riservataci. 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 15 “Nuovi e Vecchi Amici” in Vaticano di Giulia Artizzu D al 1996 il Dr. Klaus Gunther Friedrich, Direttore Sanitario della Fondazione Bioparco di Roma e Presidente della Società Italiana Medici Veterinari degli Animali Selvatici e da Zoo, si è occupato delle cure delle colonie feline circoscritte alla zona dei Musei Vaticani. Successivamente, dal 2006, esteso a tutta la Città del Vaticano, con il suo staff ha potuto iniziare interventi di monitoraggio della fauna selvatica ed instaurare un progetto di gestione sanitaria a lungo termine, che ha garantito la salute e le norme igieniche, soprattutto delle colonie feline, attraverso un programma di sterilizzazione, installazione di microchips identificativi e vaccinazioni, conformemente ai standard di gestione veterinari internazionali. Prestando volontariamente la sua opera professionale con grande passione ed impegno per un aspetto gestionale mai affrontato prima e mettendo a disposizione la S.E. Mons Carlo Maria Viganò Ex Segretario Generale Sua E Ecc.za Viganò indica Vigan una ttana di volpe. propria clinica veterinaria, fino all’adozione di un gattino bisognoso che è diventato un componente della sua famiglia. Nel 2009, grazie al diretto intervento di S.E. C.M. Viganò, si è potuta incrementare l’attività del Dr. Klaus, che ha portato a concludere un più vasto monitoraggio della fauna selvatica, individuando l’ubicazione delle tane di una famiglia di volpi. S.Ecc.za, con l’innata grazia e gentilezza che lo contraddistinguono, non ha intimorito i cuccioli, permettendo l’individuazione fra le varie tane di quella attualmente in uso dalla “famigliola”. Il dott. Klaus in questo modo ha potuto posizionare una videocamera con sensore ad infrarossi di fronte alla tana, che ha ripreso durante la notte le abitudini e i giochi dei cuccioli. Riprese interrotte dopo una settimana, quando uno dei piccoli ha scoperto lo strumento e ha utilizzato la sua antenna come un ossetto da rosicchiare! Dr. Klaus Gunther Friedrich il Direttore Sanitario D Klaus Dr installa in un sensore. u ONORIFICENZE In data 8 Luglio u.s. il Cardinale Presidente ha consegnato le seguenti onorificenze pontificie: Cavalierato di Gran Croce dell’Ordine di San Gregorio Magno: Prof. Giovanni Rocchi, già Direttore di Sanità ed Igene; Dott. Pier Paolo Francini, già Capo dell’Ufficio Filatelico e Numismatico Il 27 settembre 2011 ha poi provveduto a consegnare le seguenti onorificenze: Cavalierato dell’Ordine di San Silvestro Papa: Sig. Roberto Palumbo, Custode Altamente Specializzato presso i Musei Vaticani; Sig. Alfredo Rezzonico, Custode Altamente Specializzato presso i Musei Vaticani; Cavalierato dell’Ordine di San Gregorio Magno: Sig. Osvaldo Ciarelli, Capo settore di II° del Corpo di Custodia presso i Musei Vaticani; Sig. Roberto Rossi, Capo settore di II° del Corpo di Custodia presso i Musei Vaticani; Sig. Roberto Marcoaldi, Ispettore Capo del Corpo di Custodia presso i Musei Vaticani; Sig. Giorgio Baradel, Vice Ispettore Capo del Corpo di Custodia presso i Musei Vaticani. 16 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 LʼANGOLO DI CULTURA I sette savi I detti di Periandro. Veniamo ad un’altro dei Sette Savi Dalla vita di Periandro, sia privata dell’antichità. che pubblica, c’è in realtà poco da imPeriandro (greco: Περίανδρος) è stato parare. Ma le sue massime, che ci sono il secondo tiranno di Corinto, figlio del state tramandate, sono notevoli. Anche primo tiranno Cipselo, al quale successe una pozzanghera può riflettere i raggi nel 627 a.C.. Il busto dei Musei Vaticani, del sole. qui riprodotto, certamente immaginario, Periandro, figlio di Cìpselo, da Coperché risale al IV secolo a.C., porta inrinto, disse: cise le parole: “Περίανδρος Κyψελοy Abbi cura del tutto «μελέτα τò πα̃ν»; Κορινθιος”. bella è la quiete; la precipitazione è pePer il suo carattere autoritario e ricolosa; il guadagno è vergognoso; geloso ebbe una vita familiare tragica: la morte è la denuncia della natura; la uccise la moglie, accusata calunniosademocrazia è meglio della tirannide; i mente di portare in grembo un figlio non piaceri sono mortali; le virtù immortali; da lui, ed esiliò il figlio Licofroone, che quando sei in buona fortuna, sii moderanon si riconciliò mai con lui. to, quando invece in cattiva, sii prudenNella vita pubblica ebbe però – te; è meglio risparmiando morire, che come del resto non pochi tiranni – anvivendo essere bisognosi; rendi te stesso che qualche merito. degno dei tuoi genitori; quando sei vivo, A lui si devono importanti lavori sii lodato, quando sei morto, sia beneper migliorare il porto di Corinto, e sodetta la tua memoria; sii sempre uguale prattutto la realizzazione del “Diolkos” con gli amici che si trovano in buona o Busto di Periandro (Δίολκος. = trasporto attraverso) Che in cattiva fortuna; osserva i patti che di copia romana da un originale greco cos’era? Per evitare alle navi provenientua volontà hai concluso: è male violardel IV secolo a.C., Musei Vaticani ti dal Mare Ionio e dirette al Mare Egeo li; non divulgare i segreti; biasima il tuo il periplo del Peloponneso, egli costruì una strada lastricata prossimo, ma come se presto dovessi diventargli amico; fa uso che attraversava l’istmo (istmos ισθμóς = collo) di Corinto, delle norme antiche, ma dei cibi freschi; non solo devi punire permettendo il trasporto non solo di mercanzie, ma di intere quelli che peccano, ma anche prevenire quelli che stanno per imbarcazioni da una riva all’altra dell’istmo. Grazie agli inpeccare; quando hai qualche disgrazia, stattene nascosto, per troiti derivati dal pedaggio Periandro abolì il pagamento delle non rallegrare i tuoi nemici. tasse. Il “Diolkos” venne poi sfruttato per lungo tempo non Alcune delle massime di Periandro hanno il sapore di prosolo a scopo mercantile, ma anche militare. Così, ad esempio, verbio popolare. Ad esempio: “I piaceri sono mortali, le virtù l’Imperatore Cesare Augusto, dopo la vittoria di Azio, nel 31 a. immortali”. “Quando sei vivo, sii lodato. Quando sei morto, C., fece passare attraverso il Diolkos una parte della flotta che sia benedetta la tua memoria”. “Fa uso delle norme antiche e inseguiva Marco Antonio. dei cibi freschi”. La seguente massima vale per gli educatori La realizzazione del “Diolkos” fu necessaria, non essen“Non solo devi punire quelli che peccano, ma anche prevenire doci al tempo di Periandro la possibilità di tagliare l’istmo, quelli che stanno per peccare”. È, anche se solo parzialmente, costruendo un canale di passaggio. Tale idea grandiosa venne a il famoso metodo preventivo di S. Giovanni Bosco. Nerone, che ne iniziò l’attuazione nel 67 d.C.; ma il sogno potè E veniamo ad una sua massima che può trovare applicaessere realizzato soltanto negli anni 1881-1883. zione perfino in Vaticano (!): “Non divulgare i segreti”. A questo riguardo vorrei anzitutto evitare confusioni, in quanto tale massima sembra contraddire la parola di Nostro Signore “Quello che ascoltate all’orecchio, annunciatelo dalle terrazze (Mt 10, 27). Il Signore Gesù si riferiva al Vangelo, all’annuncio della salvezza: notizia gioiosa, e chi la riceve, anche se la riceve in segreto, deve poi passarla ad altri, anzi, gridarla con coraggio, perché gli altri ne traggano vantaggio. Si tratta infatti della salvezza, che mai è cosa di poco conto. La massima di Periandro non si riferisce, inoltre, ai segreti della Il Diolkos visto dall’ingresso Ovest, si vede il posto sapienza e della scienza: anch’essi vanno partecipati con gedi controllo e l’entrata nel porto nerosità, perché contribuiscono al bene comune. Si legge nel 11 Settembre 2011 libro della Sapienza: “Ciò che senza astuzia ho imparato, senza invidia lo comunico, non nascondo le sue ricchezze” (Sap. 7, 93). “Non rivelare i segreti” è invece una norma che intende tutelare la riservatezza, e questa è parte inderogabile del bene comune, cioè del bene appartenente a tutto il corpo sociale. Violare un segreto può essere causa di penoso imbarazzo, anche per le stesse persone a cui può tornare di lode; ben più, può essere talvolta origine di grave danno, diffondere malanimo, invidia, fomentare dissidi. Vi sono alcuni che per infelice malformazione del carattere, o per deficiente educazione spirituale e culturale, custodiscono il segreto come una cesta di vimini può tenere l’acqua. Perché mai essi devono, cioè, non possono far a meno di spettegolare su notizie riservate, o tornare su di esse per commentarle, ampliarle, manipolarle? Diverse risposte si possono dare. Ma non volendo far prediche, lasciatemi citare un romanzo. L’angolo della cultura ha già citato la volta scorsa I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, uno dei più significativi romanzi di tutti i tempi, certo non leggibile come un giallo, ma piuttosto con il piacere di indugiare a riflettere sulla bellezza varia del racconto, come ci si sofferma a rimirare un paesaggio vario e suggestivo. A proposito del segreto i Promessi Sposi presentano una pagina ricca di humor e di realismo, e piace sempre rileggerla. Una delle più gran consolazioni di questa vita è l’amicizia; e una delle consolazioni dell’amicizia è quell’avere a cui confidare un segreto. Ora, gli amici non sono a due a due, come gli sposi; ognuno, generalmente parlando, ne ha più d’uno: il che forma una catena, di cui nessuno potrebbe trovar la fine. Quando dunque un amico si procura quella consolazione di deporre un segreto nel seno d’un altro, dà a costui la voglia di procurarsi la stessa consolazione anche lui. Lo prega, è vero, di non dir nulla a nessuno; e una tal condizione, chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole, troncherebbe immediatamente il corso delle consolazioni. Ma la pratica generale ha voluto che obblighi soltanto a non confidare il segreto, se non a chi sia un amico ugualmente fidato, e imponendogli la stessa condizione. Così, d’amico fidato in amico fidato, il segreto gira e gira per quell’immensa catena, tanto che arriva all’orecchio di colui o di coloro a cui il primo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai. Avrebbe però ordinariamente a stare un gran pezzo in cammino, se ognuno non avesse che due amici: quello che gli dice, e quello a cui ridice la cosa da tacersi. Ma ci son degli uomini privilegiati che li contano a centinaia; e quando il segreto è venuto a uno di questi uomini, i giri divengon sì rapidi e sì moltiplici, che non è più possibile di seguirne la traccia. (A. Manzoni: I Promessi Sposi, cap. XI) Veniamo ora alla prima parte delle massime di Periandro. «μελέτα τò πα̃ν», “abbi cura del tutto”. È un invito a guardare oltre il particolare, il frammento, l’istante che fugge, ed a collocare idealmente ogni cosa ed ogni azione nel suo contesto totale. Solo così le cose e le azioni emergono nel loro all’ombra del cupolone | 17 Particolare della volta della Stanza della segnatura Peccato Originale - Stanze di Raffaello (1508-11) vero significato. Avete mai notato? Le tentazioni che ci vengono dalla natura ferita o dal diavolo, nemico giurato dell’uomo e del Bene, ci fanno affiggere lo sguardo solo su di un aspetto, un particolare, distraendoci dal guardare alla totalità delle conseguenze. È solo attraverso l’inserimento nella totalità che il particolare assume il suo giusto posto, la sua validità, la sua bellezza. Così anche noi dobbiamo guardare al posto che le nostre azioni hanno nel contesto di tutta la vita, e che la nostra vita ha nel contesto dell’eternità. Per questo sta scritto: “Non giudicare la giornata prima di sera”, oppure anche : “In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai in peccato” (Sir, 7, 40). Potrà sorprendere il particolare che proprio da lui, da Periandro, vengano le parole: “La democrazia è meglio della tirannide”. Ma al riguardo valgono due considerazioni: la prima, di carattere personale, è che le prediche buone possono venire anche da pulpiti cattivi. Gesù stesso, nei confronti dei farisei, ha detto: “Praticate ed osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno” (Mt 23, 3). Purtroppo questa massima di Nostro Signore vale – ahimè – talvolta anche nei confronti di preti, anzi, di vescovi e di cardinali… La seconda considerazione è che la democrazia è meglio della tirannide anche per lo stesso tiranno, il quale, per sopravvivere, è costretto a circondarsi d’innumerevoli cautele per non essere eliminato dalle persone che opprime. Ma i tiranni, come si sa, se sono intelligenti per un verso, sono assai stupidi per altri. Manca ad essi l’intelligenza dell’avere cura del tutto. Mελέτα τò πα̃ν. 18 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 IL CUORE CHE PENSA “In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12, 24). Che cosa vuol dire? Gesù parla della croce. Perché non si turbassero pensando che quando i Gentili si fossero avvicinati Egli sarebbe stato ucciso, dice: « Ma è proprio questo che li indurrà ad avvicinarsi, proprio questo che moltiplicherà la mia predicazione». Poi, vedendo che non riusciva a persuaderli con le parole, li attira con un esempio tratto dall’esperienza: nel frumento accade precisamente così: porta frutto, proprio quando è morto. « Se questo ha luogo nel seme, molto più in me». Ma i discepoli non intesero la sua parola: l’Evangelista lo ripete spesso, per preparare una scusa alla loro fuga. Paolo poi ricorda queste parole parlando della risurrezione (cfr. I Cor 25, 26 e seg.). Che scusa avranno coloro che non credono alla risurrezione, dal momento che la possiamo quotidianamente contemplare nei semi, nelle piante, e nel modo stesso della nostra generazione ? Bisogna infatti che prima il seme si corrompa per poter germinare. Ora, quando il Signore opera in modo universale non c’è bisogno di ragionarci sopra. In qual modo ci ha fatto dal nulla? Parlo a Cristiani, che dicono di credere alle Scritture, ma aggiungerò anche qualche altra cosa tratta dalla ragione. Gli uomini sono alcuni buoni, altri cattivi, e fra i cattivi molti sono giunti fino all’estrema vecchiaia nella più grande prosperità, mentre ai buoni è accaduto tutto il contrario. Quando dunque riceveranno ciascuno secondo il merito? Sta bene, dicono, però non c’è [bisogno di ammettere] la risurrezione dei corpi. E non sentono Paolo che dice: “Bisogna che questo nostro corpo corruttibile rivesta l’incorruzione” (I Cor 25, 53). Non parla dell’anima, poiché l’anima non si corrompe; e del resto si dice che risorge ciò che è caduto: ora è il corpo che è caduto. E poi, perché non vuoi che ci sia la risurrezione dei corpi? Forse perché non è possibile a Dio? Il negarlo sarebbe insipienza estrema. O perché non è cosa conveniente? E perché non sarebbe conveniente che il nostro corpo corruttibile, che ha sostenuto la fatica e subito la morte, partecipasse anche al premio? Se non fosse conveniente non sarebbe stato fatto fin da principio, e cioè Cristo non avrebbe ripreso la propria carne. Ma Egli invece la riprese e la risuscitò: senti che cosa dice: “Metti qui il tuo dito e vedi che uno spirito non ha ossa e nervi”. E perchè avrebbe risuscitato Lazzaro se fosse stato meglio risorgere senza corpo? Perchè metter la risurrezione fra i miracoli e i benefici che elargisce? Perchè poi apprestò il cibo ? Non lasciamoci, carissimi, ingannare così dagli eretici. C’è la risurrezione e c’è il giudizio. La negano coloro che non vogliono rendere ragione delle proprie opere. E la risurrezione deve essere tale quale fu la risurrezione di Cristo. S. Giovanni Crisostomo: Omelia LXVI sul Vangelo di Giovanni È POESIA ! Poeti a confronto con la natura Alcmane di Sardi : VII sec. a.C Dormono le grandi cime dei monti, e i dirupi e le balze, e i muti letti dei torrenti; dormono quanti strisciano animali sopra la terra nera, e le fiere montane, e le famiglie delle api; dormono i mostri giù nel fondo del buio-ceruleo mare, dormono gli uccelli dalle lunghe ali distese. Goethe: XIX sec. d.C. Su tutte le vette è pace, in tutte le cime (degli alberi) trasenti appena un respiro. I piccoli uccelli tacciono nel bosco. Aspetta un poco, presto riposerai anche tu. 11 Settembre 2011 all’ombra del cupolone | 19 LA PAROLA DEL PAPA L’Eucaristia: qui Dio si fa così vicino da farsi nostro cibo, qui egli si fa forza nel cammino spesso difficile, qui si fa presenza amica che trasforma. In Gesù la parola ultima e definitiva di Dio si fa carne, ci viene incontro come Persona. Egli, parola eterna, è la manna e il pane della vita (cfr. Gv 6, 32-35), e compiere le opere di Dio è credere in lui (cfr. Gv 6, 28-29). Nell’Ultima Cena Gesù riassume tutta la sua esistenza in un gesto che si iscrive nella grande benedizione pasquale a Dio, gesto che egli vive da Figlio come rendimento di grazie al Padre per il suo immenso amore. Gesù spezza il pane e lo condivide, ma con una profondità nuova, perché egli dona se stesso. Prende il calice e lo condivide, perché tutti ne possano bere, ma con questo gesto egli dona la “nuova alleanza nel suo sangue”, dona se stesso. Questo immenso dono è a noi accessibile nel Sacramento dell’Eucaristia: Dio si dona a noi, per aprire la nostra esistenza a lui, per coinvolgerla nel mistero di amore della Croce, per renderla partecipe del mistero eterno da cui proveniamo e per anticipare la nuova condizione della vita piena in Dio, in attesa della quale viviamo. Sagrada Cena - Lara - Musei Vaticani La comunione eucaristica, cari amici, ci strappa dal nostro individualismo, ci comunica lo spirito del Cristo morto e risorto, e ci conforma a lui; ci unisce intimamente ai fratelli in quel mistero di comunione che è la Chiesa, dove l’unico Pane fa dei molti un solo corpo (cfr. I Cor 10, 17). (Benedetto XVI: Omelia per la conclusione del XXV Congresso eucaristico nazionale) Nulla v’è di più grande, di più bello, di più unico, di più entusiasmante di Gesù. E a noi è sempre dato di poterne godere, di viverlo. Un’occasione privilegiata ci è offerta nella Santa Messa domenicale e festiva nella nostra parrocchia, ma anche nella Messa quotidiana alle 7,30, nella nostra bella chiesa di Maria Madre della Famiglia. Anche Maria è con noi! Ti aspettiamo. PER FARE BUON SANGUE Padri del deserto e… bambini di sempre. Abba Serapione, immobilizzato nella sua cella, diede un giorno una monetina a un fanciullo che era venuto a trovarlo. “Dalla in elemosina – gli disse – al primo povero vecchio che incontri”. Alcune ore dopo, il ragazzino ritornò. “Ho fatto. Ho dato la monetina ad un vecchio”. “Era davvero povero?” “Sì, era costretto a vendere datteri e dolciumi …”. Un giorno un anziano vide nella sua cella una palla. Chiese allora al ragazzino che lo assisteva: “ Che cos’è quella palla?” “Era perduta, abba, e allora l’ho presa” - rispose il fanciullo. “E come fai a sapere che era perduta?” “Ho visto un ragazzino cercarla per più di mezz’ora…”. 20 | all’ombra del cupolone 11 Settembre 2011 NOTIZIE LIETE E ...TRISTI Matrimoni Hanno formato una nuova famiglia: Cinzia Giubilato e Enrico Bastrentaz il 15/06/2011; Marco Calanchi e Arianna Casponi il 18/06/2011; Corrado Cecilia e Francesca Patrizi il 18/06/2011; Giuliano Di Gennaro e Tiziana Spurio il 18/06/2011; Emanuele Cappelli e Valentina Fico il 25/06/2011; Daniele Feroce e Consuelo Fontana il 27/06/2011; Giuliano Tunno e Cinzia Scarpellini il 28/06/2011; Massimo Cara e Cristina Rizzo il 02/07/2011; Marco Don e Valeria Angelini il 03/07/2011; Luciano Mancini e Federica Cipriani il 06/07/2011; Fabio Testa e Adriana Maria Aguiar Ferreira il 23/07/2011; Manuel Cappeddu e Maura Sammarco il 30/07/2011; Monica Verna e Samuel Traiber il 09/08/2011; Alessandro Botticelli e Milena Tosto il 20/08/2011; Cristiano Impinna e Loredana Prenassi il 03/09/2011; Adriano Benvenuti e Tania Rea il 09/09/2011. Ci sono anchʼio! Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli: Elisa (07/06/2011) di Maurizio Baroncini; Alessandro (16/06/2011) di Andrea Aquili; Ludovica (18/06/2011) di Gianluca Gauzzi Broccoletti e Paola Santificetur; Manuel (24/06/2011) di Enrico Chiei Gamacchio; Massimiliano (01/07/2011) di Michele Longobardi; Emanuele (25/07/2011) di Tonino Di Stasio; Edoardo (27/07/2011) di Stefano De Silvestri; Ludovica, figlia di Gianluca Gauzzi Broccoletti e Paola Santificetur. Alessio (27/07/2011) di Andrea Antinori; Maria Chiara Buzi (06/08/2011) di Carla Cecilia; Beatrice Artemisia (19/08/2011) di Piergiorgio Dursi; Viola (23/08/2011) di Massimo Bonanni Fabrizio (27/08/2011) di Giampaolo Capone; Marco (29/08/2011) di Fabio Marescotti. Leonardo (09-09-2011) di Gaetano Sullo Nella luce della Gerusalemme celeste Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo i familiari di alcuni colleghi: Luca Santi (04/07/2011) dipendente Musei Vaticani; Giuseppa Bosurgi (11/06/2011) madre di Angelo Messineo; Pietrino (11/06/2011) padre di Filadelfio Scalisi; Natalina Antonelli (20/06/2011) moglie di Antonio Di Placidi; Armanda Focante (11/07/2011) madre di Franco Lupi; Rosina Capanna (11/07/2011).madre di Fabio Piacentini; Natale (12/07/2011) padre di Michela Gottardo; Maria Loreta Rodrigo (13/07/2011) madre di Angelo Pompili; Sara Di Mitri (14/07/2011) moglie di Luigi Grispigni; Arnaldo (17/07/2011) padre di Anna Maria De Strobel; Marisa Carmen Parenti (20/07/2011) madre di Marco Bargellini; Gran Cav. Uff. Ignazio (30/07/2011) fratello di Mons. Giuseppe Amato; Piera Mercuri (04/08/2011) madre di Gabriele Fanuele; Edward André (05/08/2011) fratello di Karin Maria Jansen; Silvana Caravani (18/08/2011) madre di Alberto Ricci; Stefano (20/08/2011) figlio di Emilio Presciuttini; Domenico (23/08/2011) padre di Pietro Sciobica. REDAZIONE: Dott.ssa arch. Barbara Cappellato (Ufficio Progetti, DST) notizie di varia vaticanità ANNO 5 | n. 4 IMPAGINAZIONE: Roberto Cortesini (UFN, Governatorato) STAMPA: Tipografia Vaticana NOTIZIE UTILI LʼEcc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 85127). Si ricorda che il notiziario allʼOmbra del Cupolone è accessibile anche dal sito www.vaticanstate.va/IT/News/Bollettini.