pentola per cottura a vapore

PENTOLA PER COTTURA A VAPORE
La cottura a vapore si sa è ottimale,
perché non prevede aggiunta di grassi e i
cibi rimangono morbidi e saporiti.
Per cuocere al vapore sono presenti in
commercio svariate soluzioni, dal cestello
in acciaio adattabile alle varie pentole,
alla vaporiera elettrica, al cestello in
bambù, oppure la pentola con cestello in
vetro.
Personalmente ho optato per quest’ultima soluzione, che vedete
anche in foto per diversi motivi.
Il primo fra questi è che si può usufruire
della padella deputata al contenimento
dell’acqua per cuocere anche in altro modo,
insomma, si può avere una padella in più,
cosa che con le altre soluzioni non è
possibile.
Inoltre personalmente non amo le cose
eccessivamente tecnologiche, quindi credo
che mettere semplicemente le verdure nel
cestello di vetro quando l’acqua bolle e cuocere finché non si
raggiunge la cottura desiderata.
Ovviamente se avete optato per una delle altre soluzioni va
benissimo, sono tutti attrezzi utili, e soprattutto il cestello in
acciaio adattabile alle varie pentole è adattissimo a chi non ha
molto spazio in cucina.
C’è poi anche da dire che il cestello in bambù è utile se si
volete conferire un sapore particolare alle pietanze, ma badate di
attenuarlo adagiando il cibo su foglie di lattuga, di porro, fette
sottili di verdure, altrimenti potrebbe risultare poco gradevole.
Sempre per il cestello in bambù ricordate che va sempre lavato
solo a mano e esclusivamente con acqua tiepida, mai con sapone, al
massimo unite un cucchiaino di bicarbonato se lo sporco è molto
tenace.
Sulla vaporiera elettrica posso solo dire che secondo me è
laboriosa oltre che di dimensioni notevoli. Certamente se avete
più dimestichezza di me con questo genere di elettrodomestici ha
una sua utilità, in quanto è tutto regolabile in funzione del cibo
da cuocere.
Un ultimo appunto va fatto sull’acqua che risulta dalla cottura:
non buttatela, utilizzatela come base per brodi o per dare più
sapore a risotti e paste da lessare. Unica avvertenza è per
l’acqua risultante dalla cottura a vapore di verdure amare, come i
carciofi, che potrebbe risultare non gradevole se riutilizzata.
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