Caratteristiche attuali del trasporto intermodale
Transcript
Caratteristiche attuali del trasporto intermodale
Istituzioni, Reti Territoriali e Sistema Paese: la g governance delle relazioni locali – nazionali Policy y Sessions “Il Trasporto Intermodale Merci, la Logistica e l’Economia Regionale” g Caratteristiche attuali del trasporto intermodale 14 settembre 2012 Università di Roma, Tor Vergata Prof. ing. Adelmo Crotti; ing. Francesco Ramella ISPI, Politecnico di Torino L’ATTUALE QUADRO DEI TRAFFICI | In ambito nazionale: y In base alle statistiche ufficiali, il trasporto di merci su strada di lunga percorrenza (oltre 500 km) rappresenta attualmente una quota minoritaria del traffico: il 3% in termini di tonnellate ed il 25% in t-km t km (esclusi (escl si i veicoli eicoli commerciali) comme ciali) y ferrovia “tradizionale” ed intermodale detengono una quota del traffico merci terrestre intorno all’1% (in tonnellate) ed al 4% (in tonnellate-km) | y il trasporto intermodale presenta un trend decrescente nell nell’ultimo ultimo decennio y il 70% del trasporto intermodale fa capo agli scali portuali container del nord Italia In ambito internazionale: y I traffici di merce attraverso le Alpi negli ultimi anni assommano a circa 150 milioni di t, di cui circa 50 milioni ferrovia (17 milioni di “convenzionale” , 33 milioni di “intermodale”) y La quota di mercato della ferrovia “tradizionale” tradizionale è scesa dal 23% all all’11% 11% tra il ‘94 94 ed il ‘09 mentre è salita quella dell’intermodale che passa dal 14% al 21% y la quota della ferrovia è fortemente diversificata fra Paesi di confine: 60% per la Svizzera 30% per l’Austria Svizzera, l Austria e 7% per la Francia Francia. y oltre l’80% di import/export fa capo alle piattaforme logistiche del nord-ovest e del nordest; la restante quota è equamente ripartita fra centro e sud Italia RIPARTIZIONE PER CLASSI DI DISTANZA (STRADA) E RIPARTIZIONE MODALE DEL TRAFFICO NAZIONALE Ripartizione del trasporto merci su strada nazionale per classi di distanza [t-km] - anno 3 7% 17% Ripartizione modale del trasporto merci in Italia [t-km] 11% 9% 26% 10% 10% 10% Fino a 50 Km 51‐100 Km 101‐150 Km 151‐200 Km 201‐300 Km 301‐400 Km 401‐500 Km oltre 500 Km Ferrovia ((tradizionale) l ) 4,1% Ferrovia (combinato) 3,8% Strada 92,0% RIPARTIZIONE MODALE E TERRITORIALE DEL TRAFFICO INTERNAZIONALE 4 15% 15% Strada 3% Strada 5% Ferrovia (carro completo) 2% Ferrovia (carro completo) Ferrovia (combinato accompagnato) Ferrovia (combinato non accompagnato) 77% 21% 62% Ferrovia (combinato accompagnato) Ferrovia (combinato non accompagnato) Ripartizione modale export Ripartizione modale import 6% 1% 9% 5% 1% 9% Italia Nord‐Ovest Italia Nord‐Ovest Italia Nord Est Italia Nord‐Est 46% Italia Nord‐Est l d Italia Centrale 50% Italia Meridionale Italia Insulare Italia Centrale Italia Meridionale 35% Italia Insulare 38% Ripartizione territoriale export Ripartizione territoriale import Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta 416 o ba d a Lombardia Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia-Giulia 562 Totale Russia, Bielorussia, Moldavvia, Ucraina Turchia Romania, Bulgaria Croazia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Serbia, Albania, Montenegro, Macedonia, Grrecia Austria, Rep. Ceca. Slovaccchia, Slovenia, Ungheria Polonia, Lettonia, Estonia. Lituania Danimarca, Finlandia, Norvvegia, Svezia Germania Svizzera Francia Benelux 448 1.570 79 5.183 940 339 489 3.141 310 1.228 87 152 619 161 65 10 78 12.803 2.220 0 1.915 5 544 5 8.057 8 05 1.647 6 580 913 3 2.862 86 773 3 3.055 3 055 241 246 6 1.923 3 501 50 203 03 30 153 53 21.184 8 3.232 2.462 2.367 1.943 Molise, Puglia 753 1.803 1.680 1.935 963 Campania, Basilicata, Calabria 816 1.894 708 1.751 347 Sicilia 146 302 344 394 406 1.209 1.627 396 7.025 795 668 642 1.620 309 4.354 242 281 3.587 934 379 56 238 21.129 1.922 2.925 464 5.311 1.155 508 645 2.415 363 2.337 127 219 1.561 407 165 24 59 15.297 944 709 432 8.857 431 248 206 746 55 669 22 76 612 159 65 9 133 12.291 151 164 7.449 59 65 116 107 16 322 42 58 109 28 12 2 0 8.384 850 6.366 73 128 135 398 48 553 41 29 276 72 29 4 0 8.151 1.914 18 10 36 55 17 91 2 0 95 25 10 1 0 2.273 7 4 1 28 0 11 0 0 3 1 0 0 0 55 164 158 Sardegna Totale nazionale Regno Unito + Irlanda Penisola iberica Totale nazionale Sardegna Sicilia 2.670 3.378 3 3 8 Emilia-Romagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo bria Campania, Basilicata, Calab Molise, Puglia Umbria, Marche, Lazio, Abrruzzo Emilia-Romagna, Toscana e, Veneto, Trentino Alto-Adige Friuli Venezia-Giulia Lombardia Piemonte, Liguria, Valle d'A Aosta LA DOMANDA DI TRASPORTO SU STRADA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE 4.740 6.365 5.090 4.080 10.995 6.907 9.056 2.929 50.162 Penisola iberica 798 1.696 770 988 472 59 171 28 9 4.990 Regno Unito + Irlanda 166 655 198 131 157 15 28 9 37 1.396 Benelux 655 1.566 952 911 464 91 176 43 1 4.860 Francia 3.567 3.440 1.536 2.052 854 142 505 108 21 12.226 Svizzera 282 536 165 204 38 10 21 3 1 Germania 989 3.361 4.696 1.720 1.189 239 658 131 15 Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia Polonia, Lettonia, Estonia. Lituania Austria, Rep. Ceca. Slovacchia, Slovenia, Ungheria Croazia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Serbia, Albania, Montenegro, Macedonia, Grecia Romania, Bulgaria Turchia Russia, Bielorussia, Moldavia, Ucraina Totale Nazionale N i l : 50 milioni ili i di t Internazionale: 100 milioni di t 1.260 12.996 60 251 159 264 93 7 34 6 0 121 406 378 299 98 7 34 4 5 414 1.492 2.616 992 456 58 270 28 1 6.327 67 242 424 161 74 9 44 5 0 1.026 2 7 12 5 2 0 1 0 0 29 55 200 351 133 61 8 36 4 0 848 2 51 23 24 17 0 4 0 0 11.917 20.268 17.369 11.962 14.971 7.553 11.037 3.299 89 874 1.352 120 5.124 2.549 3.183 11.372 1.890 12.621 805 1.061 8.785 2.288 929 Flussi di merce > 2 milioni di t Trasporti su distanze > 500 km (esclusa Sardegna) Trasporto di merce su strada tra macroregioni (distanze > 500 km) e tra macroregioni e Paesi esteri 136 662 149.871 LA DOMANDA DI TRASPORTO TERRESTRE INTERMODALE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE Il 70% dell’intermodale nazionale è su relazioni da / per i porti ((container)) Il 74% dell’intermodale dell intermodale internazionale è non accompagnato ed il 26% accompagnato Il 30% dell’intermodale nazionale è trasporto combinato di casse mobili LA DOMANDA DI TRASPORTO VIA MARE (RO - RO) Merce movimentata su relazioni nazionali: 18 milioni di t (12 milioni su relazioni da e per la Sardegna) Merce movimentata su relazioni internazionali: 4 milioni di t LA DOMANDA DI TRASPORTO STRADALE DA E PER I PORTI Merce containerizzata con origine / destinazione nei porti: 40 milioni di t su strada 13 milioni di t su ferrovia Merce containerizzata movimentata nei principali porti italiani LA DOMANDA DI TRASPORTO DI POTENZIALE INTERESSE PER L’INTERMODALE TERRESTRE 13 22 Intermodale Intermodale nazionale internazionale 40 Strada da e per i porti 50 100 Strada Nazionale > 500 km Strada internazionale Domanda soddisfatta dal trasporto intermodale e domanda potenzialmente acquisibile* [milioni di t] * Strada da e per i porti in minima parte ricompresa nella strada nazionale ed internazionale L’OFFERTA INFRASTRUTTURALE E DEI SERVIZI | Tutti le direttrici nord-sud presentano limitazioni per il trasporto di semirimorchi ed in alcuni casi anche per il trasporto di container “high cube” su carri ordinari (“gabarit” limitati aumentano il costo t di esercizio i i d dell ttrasporto) t ) | Sulle direttrici nazionali nord-sud ed in alcuni valichi vi sono limiti di lunghezza e massa massime dei treni che rendono poco competitiva la trazione ferroviaria | Non sussistono limiti di sagoma ai valichi alpini di Sempione, Brennero e Tarvisio (valichi che fanno segnare i più forti tassi di crescita) | I principali terminali intermodali sono ubicati nel nord del Paese; quelli nel meridione sono in prevalenza pubblici (Terminali Italia); | Si rileva una riduzione di offerta di servizi intermodali nazionali a seguito del ridimensionamento degli incentivi e a fronte di bassi coefficienti di riempimento a causa della dissimetria e dispersione della domanda | L’accessibilità L accessibilità alle autostrade del mare risulta ancora insufficiente per vincoli infrastrutturali e bassa frequenza dei servizi I VINCOLI INFRASTRUTTURALI PROFILI AMMESSI SULLE PRINCIPALI DIRETTRICI I VINCOLI INFRASTRUTTURALI E L’EVOLUZIONE DEI TRAFFICI Trasporto merci intermodale per valico alpino Trasporto intermodale i d l nazionale i l (principali operatori) 4,5 12 3,5 8 3,0 [milioni di t] [milioni di t] 4,0 10 6 4 2,5 2,0 1,5 1,0 2 0,5 0 0,0 1994 Moncenisio 2000 Sempione 2004 Gottardo 2008 Brennero 2009 Tarvisio 2002 2003 2004 2005 CEMAT 2006 2007 HUPAC Codifiche delle linee per il trasporto di semirimorchi sull’arco alpino 2008 2009 2010 CHI SONO GLI “ATTORI” | “Impresa Impresa ferroviaria ferroviaria”:: società titolare di licenza che fornisce servizi di trasporto e garantisce la trazione | “Licenza”: autorizzazione con cui viene riconosciuta la qualità di “impresa ferroviaria” e viene legittimato l’espletamento di servizi internazionali di trasporto | “Operatore Ferroviario”: soggetto avente la possibilità di richiedere l’accesso all’infrastruttura ferroviaria. | Un Operatore Ferroviario richiede ll’assegnazione assegnazione di una data capacità di trasporto e, previo accordo per la trazione con un’Impresa Ferroviaria , dispone delle tracce e dei servizi relativi. | Negli ultimi anni sono nate numerose imprese di trasporto private | Le imprese associate a “Fercargo” soddisfano oggi circa il 30% del traffico merci nazionale ed internazionale ANALISI DEI COSTI DEL TRASPORTO INTERMODALE (1) Costi totali dell’operatore per il trasporto porta a porta di trenta casse mobili da 13,6 m sulla tratta Torino – Marcianise (nell’ipotesi che il trattore stradale effettui tre prese/consegne giornaliere) Trazione stradale iniziale Tiro gru Terminalizzazione ferroviaria iniziale "secondaria" Trazione ferroviaria (comprensiva di pedaggio) Terminalizzazione ferroviaria finale "secondaria" Tiro gru Trazione stradale finale 0 5'000 10'000 15'000 [Euro] 20'000 25'000 ANALISI DEI COSTI DEL TRASPORTO INTERMODALE (2) Trazione stradale finale Tiro gru 13% 4% Terminalizzazione ferroviaria finale "secondaria" 2% Trazione stradale iniziale 13% Tiro gru 4% Terminalizzazione ferroviaria iniziale "secondaria" 2% Trazione ferroviaria (comprensiva di pedaggio) 62% CONSUMI ENERGETICI: FERROVIA VS. STRADA Consumo energetico per l'inoltro di 450 t sulla tratta Torino – Marcianise* 0 20'000 40'000 60'000 [kWh] Ferrovia 80'000 100'000 Strada * Fonte: Ecotransit Nota: massa unitaria cassa mobile da 13,6 pari a 15 t 120'000 PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL TRASPORTO INTERMODALE TERRESTRE | A livello nazionale la competitività tariffaria dell’autotrasporto e la frammentazione e dissimmetria dei carichi sulle relazioni nord sud rende problematica una crescita d ll’i t dell’intermodale. d l I Improbabile b bil appare peraltro lt un’inversione ’i i di tendenza, t d essendo d invariati i caratteri della domanda e le limitazioni dell’infrastruttura. La riduzione dei sussidi pubblici al maggior operatore nazionale rispetto allo scorso decennio hanno provocato il crollo del combinato strada – rotaia. | L’evoluzione in atto dell’intermodale internazionale sembra p prevalentemente correlata ai vincoli imposti al trasporto su strada per l’attraversamento delle Alpi ed al finanziamento pubblico di alcuni terminali (Svizzera) | E’ prevedibile che i vincoli al trasporto su strada sulle Alpi vengano mantenuti o siano inaspriti nel medio termine e che, dunque, la tendenza alla crescita si consolidi INTERVENTI ATTI A FAVORIRE LO SVILUPPO DELL’INTERMODALITA’ | Promuovere “l’allungamento” della tratta italiana degli attuali traffici gg la q quasi totalità dei flussi ha origine g / intermodali internazionali. Oggi destinazione negli scali di Novara, Busto Arsizio e Verona. Una parte di tali flussi potrà avere come origine l’interporto di Bologna o i nodi di Mortara / Alessandria / Rivalta Scrivia, Scrivia una volta che sarà consolidata una loro funzione retroportuale. | L’altro segmento di domanda potenzialmente acquisibile dall’intermodale è quello dei flussi di merce da e per i porti (circa 40 milioni di t) y y y y y Stesso ordine di grandezza dei flussi nord-sud ma: Prospettive p di crescita dei traffici internazionali rispetto p al nazione / potenziale ulteriore costituito dai flussi che oggi gravano sui bacini del mare del Nord Rottura di carico “obbligata” e non “artificiale” Concentrazione delle merci (lato porto) in un numero molto limitato di siti Sono però brevi i percorsi terrestri (in ambito nazionale) INTERVENTI ATTI A FAVORIRE LO SVILUPPO DELL’INTERMODALITA’ y Flussi da e per i porti: | Incentivazione del “carrier haulage”* (l’MTO stabilisce la modalità di inoltro del container p prima del suo deposito p in banchina)) | Riallineamento delle condizioni praticate per le attività di presa e consegna dei container in banchina (gratuita per il vettore stradale) riduzione dei tempi necessari per l’espletamento l espletamento delle procedure doganali e la composizione dei treni y Flussi nord-sud | Sostegno/incentivazione ad operatori in grado di reperire e garantire traffici simmetrici minimi per l’attivazione di servizi regolari e di elevata frequenza | Creazione di strutture logistiche per il consolidamento /deconsolidamento e trattamento delle merci in adiacenza ai terminali intermodali esistenti con particolare riferimento alle piattaforme logistiche Adriatico sud e Tirrenico sud per ridurre i costi della trazione su gomma * Il trasporto terrestre (inland haulage) può essere effettuato dal vettore marittimo e viene denominato "Carrier Haulage" oppure all'esportatore/caricatore e viene denominato "Merchant Haulage” IN SINTESI | A LIVELLO NAZIONALE: | Assodato che la domanda adducibile all’intermodale è modesta in valore assoluto, mancano gli operatori in grado di consolidare quantitativi di merce sufficienti a giustificare la produzione di servizi a pieno carico sulle singole relazioni in un sistema produttivo frammentato qual è quello italiano. | Il basso livello dei traffici intermodali ostacola la nascita di nuove imprese di trasporto e non giustifica importanti interventi di adeguamento infrastrutturale | Alcune infrastrutture strategiche puntuali e lineari devono essere adeguate alle unità di carico ed alle tecniche di trasporto correnti anche per favorire lo sviluppo di operatori logistici | Deve essere rapidamente completato il processo di liberalizzazione del settore e create le condizioni perché si possano garantire maggiori velocità commerciali e puntualità dei servizi sulla rete