Tel. / Fax 06 5110358 - Istituto Cesare Baronio

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Tel. / Fax 06 5110358 - Istituto Cesare Baronio
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Via delle Sette Chiese, 109
00145, R oma [G ar batella]
Tel. / Fax 06 5110358
La nostra storia inizia tanti
anni fa, prima della seconda
guerra mondiale, quando
l’analfabetismo
in
Italia
riguardava una buona parte
della popolazione.
Abbiamo attraversato il boom economico, i
difficili anni ‘70, per arrivare al nuovo secolo.
Pensiamo di poter essere ancora utili alle nuove
generazioni.
Possiamo offrire non solo esperienza, ma
soprattutto passione e gioia di educare.
Padre Guido ci ricorda sempre che il Baronio è
scuola di vita. Non tutti i genitori comprendono
all’inizio cosa significhi essere scuola di vita, ma
alla fine del triennio si vede nel loro sguardo e
nel loro sorriso la riconoscenza per averli aiutati
per tre anni a crescere i lori figli.
Il nostro fondatore, San Filippo Neri, amava
stare in mezzo ai giovani, educarli alla fede,
accompagnarli nella vita.
Attraverso la scuola cerchiamo di rendere i
ragazzi protagonisti della loro vita, capaci di
assumersi delle responsabilità nei confronti di se
stessi e degli altri.
Buona lettura.
/DFRPXQLWj
Perché una scuola
cattolica?
Sino ad un tempo non
lontanissimo, nella casa,
nella fattoria, nella piccola
impresa artigiana, la famiglia
era pure un’unità operativa ed i figli crescevano,
almeno in parte, alla scuola dei loro genitori.
Oggi in città è già tanto se le famiglie riescono
a trovarsi raccolte attorno al tavolo per la cena.
Ma educare, CIOÈ INSEGNARE A VIVERE, È
COMPITO SACRO DEI GENITORI E LA NOSTRA
SCUOLA NON INTENDE SOSTITUIRSI, MA
COLLABORARE CON LORO.
Occorre pertanto che il nostro progetto educativo
sia condiviso. Nella confusione ideale che
caratterizza il nostro tempo, assolveremo al
compito di prepararli alla vita se, sia a scuola che
a casa, non mancheranno:
Ƒla
presenza
della
Preghiera
Ƒla guida sicura della
Legge di Dio
Ƒl’umile confidenza nel
Signore nelle prove.
Accanto alla doverosa
preparazione
culturale
che perseguiamo attentamente, cercando di
rinnovare i metodi ed i mezzi, come i tempi
chiedono, ci proponiamo alcuni principi di
fondo:
ƑABITUARE A CONTEMPLARE IL MONDO CHE
L’AMORE DI DIO ci ha donato e che spesso è
offuscato dal mondo delle macchine. Nelle
Parabole del Vangelo, la sapienza della vita viene
proposta sul modello dei fiori, del vento, del
fuoco, della pioggia, della terra, del seme, ecc.
Ƒ“ONORA TUO PADRE E TUA MADRE
PERCHÉ LA TUA VITA POSSA ESSERE FELICE
SU QUESTA TERRA”. Agli allievi chiediamo un
turno settimanale di lavoro, per offrire un
modello del dovere di collaborare in casa con
i genitori.
Ƒ “… AMERAI IL PROSSIMO
COME TE STESSO”. Dopo
la famiglia, i loro compagni
e compagne sono il prossimo più vicino e noi, pazientemente, tentiamo di costruire la classe sul fondamento
di una vera amicizia collettiva, che rifiuta le
emarginazioni.
Ƒ IMPARARE A CONOSCERE IL LORO
QUARTIERE CON LA SUA GENTE, LA LORO
CITTÀ, la loro Patria, che offre il sottofondo di
una comune civiltà, autentica ricchezza
nell’ideale dell’Europa unita.
Ƒ AMARE IL GIOCO, libera espressione di
personalità e fantasia.
Questi sono i principi che cerchiamo di seguire,
non sempre ci si riesce, ma è innegabile che
la nostra scuola lascia alla quasi totalità degli
allievi ed allieve e dei loro genitori un ricordo
gioioso.
Norme generali
Il cancello apre alle 7.30 e gli allievi, man mano
che arrivano, scendono in cortile a giocare.
La scuola inizia alle 8.10 con la preghiera e
l’alzabandiera. Tutti debbono parteciparvi. Le
lezioni terminano alle
13.50. Chi deve fermarsi
per il pranzo, portato
da casa, lo ritira dallo
scaldavivande e si reca
in refettorio. Segue
un’ora di ricreazione
all’Oratorio che mette
a disposizione: cortile,
campo sportivo, palestra,
teatrino, sala da gioco. Lo studio pomeridiano
ha luogo dalle 14.50 alle 16.30.
Tendenzialmente, entro tale ora, vengono
terminati i compiti scritti. Dopo le 16.30
allievi ed allieve possono
fermarsi nell’Oratorio, e, se
lo desiderano, partecipare a
varie attività: calcio, basket,
pallavolo, chitarra, canto,
ecc..
Le attività formative o
ricreative particolari (uscite culturali, gite,
esercizi spirituali, ecc.) rientrano nell’educazione
integrale della persona e richiedono la
partecipazione degli alunni.
L’abbigliamento deve essere improntato ad
uno stile dignitoso e semplice, esente da ogni
eccentricità ed esibizione.
Il sabato non ci sono lezioni curriculari.
Le lingue straniere insegnate nella nostra scuola
sono l’inglese e lo spagnolo.
Dal secondo anno si può seguire un corso di
avviamento alla lingua latina (facoltativo e di
pomeriggio).
Elementi essenziali dell’offerta formativa
1] RAPPORTO
VIVO COL
PIANETA TERRA
“considerate
la
roccia da cui siete
stati tratti”[Isaia].
Sono previste una
serie di escursioni
geologiche,
coltivazione delle
erbe, degli arbusti
e degli alberi del
giardino (circa un centinaio), approfondimento di
astronomia pratica, osservazione meteorologica.
2] MANUALITÁ
La nostra civiltà mortifica l’uso delle mani
riducendone molto spesso l’uso nell’operare
sui tasti delle varie macchine, oggi ritenute
indispensabili. Ma le mani offrono possibilità
superiori a quelle che offrono agli uccelli il
becco
o ai mammiferi il muso o le
zampe ed appartengono alla
vita l’esperienza e la gioia
della manualità.
Le prime esercitazioni in
laboratorio (lavorazione del
legno/metallo/vetro/lana/cuoio) o in giardino
(coltivazione dell’orto) o in strada (misurazione
delle distanze) evidenziano, nella quasi totalità,
la disabitudine ad operare con le proprie mani.
Nel triennio si affina non solo l’uso degli
attrezzi, ma pure l’attitudine (in diversi gradi) a
comprendere il valore rasserenante del paziente
tentativo di raggiungere il risultato. Alcuni
oggetti fabbricati dagli allievi/e richiedono
alcuni mesi ed è evidente al termine, la gioia di
avere costruito un piccolo oggetto, l’esperienza
della bottega artigiana.
3] TURNI DI SERVIZIO
Mentre la pulizia degli ambienti aule/
servizi è opera del personale addetto, previa
informazione presentata alle famiglie all’atto
dell’iscrizione, ad ogni allievo/a viene assegnato
un turno settimanale di servizio, particolarmente
negli ambienti aperti del grande giardino, nel
riordino, sotto la guida degli allievi/e di terza
media.
Il fine è di abituare a comprendere che nella vita
non si può solo avere, ma occorre saper donare.
La richiesta tende a coinvolgere le famiglie
perché gli allievi possano contribuire ai lavori
domestici.
4] VIVERE ASSIEME
É innegabile che quando si
affacciano in prima molti
allievi ed allieve sono
dissociati o si rinchiudono
nel ristretto gruppo degli
“amichetti” (2 o 3). É un lavoro duro nel primo
anno aprirli alla socialità della “loro” classe.
Da un lato, per
questi
“eremiti
cittadini”, spesso
rinchiusi nella TV,
playstation, etc. o
rapportati solo col
telefonino o nello
sport programmato,
la
socialità
di
gruppo che il nostro
Istituto
propone
(con due ore di
incontro nel gioco,
col lavorare assieme, con lo zainetto in spalla
lungo torrenti o nei boschi) è quasi incredibile
e fonte di gioia, dall’altro manca un’abitudine a
sentirsi parte degli altri.
Quello che particolarmente colpisce è
l’incapacità di accettare alcune precise e
necessarie regole. Il gioco nei cortili o nelle
piazze, che loro non conoscono, le imponeva e le
faceva sentire proprie. Nel gioco la trasgressione
emarginava. Oggi manca tutto questo.
Dalle 7.45 alle 8,10, a metà mattina e
nell’intervallo tra il pranzo e lo studio
pomeridiano, la nostra scuola propone due ore
di vita assieme col suo incontro/scontro vigilato.
Ed in terza media, nei turni direttivi, il 60% degli
allievi/e arriva a comprendere il valore di sentirsi
parte attiva della scuola.
I campi-scuola rappresentano un momento
privilegiato del vivere assieme.
Rapporto
scuola - famiglia
Nella nostra scuola si afferma
una tradizione familiare che
ha influito su 3 generazioni
che hanno vissuto e vivono i
momenti essenziali, gioiosi o dolorosi, della vita
in un rapporto vivo con i Padri.
Pure il corpo docente, nella quasi totalità, ha
fatto esperienza nelle nostre opere ed il loro
rapporto va ben oltre un semplice “fianco a
fianco” nel lavoro.
Viene eletto un Consiglio d’Istituto con una
rappresentanza dei docenti e dei genitori
accanto al Direttore, che si raduna secondo un
calendario stabilito e volta per volta a seconda
delle necessità.
La retta è volutamente tenuta bassa per aprirsi
alle possibilità economiche della nostra gente.
Costi
La retta scolastica consta di 10 rate uguali
di ¼ 210,00. Per coloro che si fermano nel
pomeriggio vi è un contributo aggiuntivo di ¼
40,00 mensili.
Strutture
Ƒ 6 aule da 20 a 30 posti
Ƒ segreteria e presidenza
Ƒ piccolo locale di accoglienza
Ƒ biblioteca
Ƒ aula magna
Ƒ laboratorio di tecnica
Ƒ aula TV
Ƒ palestra attrezzata per la ginnastica
Ƒ palestra attrezzata per basket e pallavolo
Ƒgrande portico per i giorni
di pioggia
Ƒchiesa adiacente
Ƒgrande cortile per ricreazione, educazione fisica e
preghiera
Attività collaterali
ƑCalcio
ƑBasket
ƑPallavolo
ƑAtletica leggera
ƑCorso di chitarra
[ pagamento extra ]
ƑCorso di pianoforte
[ pagamento extra ]
Ƒ Corsi di lingua
Inglese e Spagnolo
[certificazioni Ket e
Dele]
[ pagamento extra ]
Gruppo ex-allievi
Abbiamo detto che la nostra scuola è scuola di
vita e lo è veramente. L’esperienza non finisce
con la terza media.
Diversi alunni delle superiori mantengono
rapporti con la scuola. Facciamo degli incontri
mensili durante l’anno per ritrovarci insieme per
pregare e cenare in clima di festa.
Questi incontri sono preparatori al viaggio
estivo.
Cerchiamo con semplicità di conoscere luoghi in
Europa un po’ inconsueti, ma affascinanti, posti
non troppo gettonati che offrono l’occasione di
conoscere e apprezzare una cultura e uno stile di
vita diverso dal nostro. Viaggiare con semplicità,
ma con tanta voglia di divertirsi insieme.
www.sanfilippo7chiese.org
[sezione scuola]
[email protected]