LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE E LE RUBRIC
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LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE E LE RUBRIC
Che cos’è la Competenza? “Una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto” “La comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale e professionale” da sviluppare, mantenere, aggiornare (Parlamento Europeo 2008 apprendimento permanente). La competenza: una immagine Parte emersa (che cosa si apprende): – Conoscenze, – Abilità. Parte sommersa (come si apprende): – Impegno, – Immagine di sé, – Motivazione, – Consapevolezza, – Strategie metacognitive, – Sensibilità al contesto – Ruolo sociale La didattica per competenze richiede l’arricchimento della didattica frontale con laboratori, progetti e prove autentiche (Problem Based Learing: simile ad un problema che gli allievi potrebbero realmente affrontare in futuro, consiste nel fornire un compito autentico, di vita reale, partendo dal fulcro, dall’oggetto che dovrà essere raggiunto dagli alunni per impossessarsi dei contenuti necessari a risolverli e, quindi, si attivano, essendo artefici della propria conoscenza, ricercando i contenuti, le fonti e le soluzioni). Molte ricerche sul campo hanno dimostrato che gli studenti traggono vantaggi significativi dai PBL: - migliore ritenzione delle conoscenze nel tempo; - migliore trasferimento delle conoscenze; - migliore integrazione fra discipline; - aumento delle capacità di cercare informazioni, comunicare in gruppo, affrontare i problemi; - aumento della motivazione e dell'interesse; - aumento delle interazioni tra allievi e con il coach. Lavorare attivando il metodo costruttivista, favorisce l’apprendimento per scoperta, sviluppa il ragionamento e il pensiero critico, vede l’alunno artefice del suo sapere, agevola la capacità di lavorare in gruppo nel quale il docente deve essere non tutor, ma coach, cioè una vera e propria guida che osserva i gruppi di lavoro dall’alto per avere una visione più chiara e reale. Devi preparare una lezione di storia, fingendo di essere un professore della futura scuola media che vuole spiegarlo ai suoi alunni. Leggi attentamente il testo che ti viene fornito che è un capitolo di storia di un libro di prima media. Per comprenderlo in modo approfondito puoi dividerlo in sequenze o in sottocapitoli. Costruisci una mappa, uno schema del testo letto o, più semplicemente, prendi degli appunti. La mappa, o lo schema o gli appunti, ti serviranno come scaletta da seguire per riesporre l’argomento alla classe. Studiati bene la mappa, lo schema o gli appunti e rileggi il testo fino a essere sicuro di ricordarlo bene per spiegarlo ai tuoi compagni. • Ora prova a esporre oralmente ai tuoi compagni il contenuto dell’argomento che hai studiato sforzandoti però di non ripetere dall’inizio il testo letto ma seguendo la tua mappa. Puoi partire dalle conclusioni oppure dal fatto che ti sembra più importante e puoi anche aiutarti con immagini o con altri supporti. L’importante è che alla fine tu abbia detto i concetti fondamentali, che li abbia collegati correttamente, che tu sia stato in grado di illustrare l’argomento in modo che anche i tuoi alunni l’abbiano compreso. Naturalmente, siccome fai finta di essere un professore che fa lezione, dovrai usare, per esporre l’argomento, un linguaggio corretto e le parole specifiche che servono a far capire l’argomento. “PROGETTARE UN VIAGGIO” I fase di lavoro – Raccolta del materiale sulla regione da visitare (carte geografiche, orari dei mezzi di trasporto, guida turistica…). – Raccolta di informazioni sui mezzi di trasporto disponibili per raggiungere la meta stabilita (per esempio: Se utilizzi l’aereo da quale aeroporto dell’Emilia Romagna parti e dove arrivi?…), – Individuazione dei luoghi più interessanti da visitare usando la guida turistica. II fase di lavoro – Partendo da un documento (vaso, anfora, tempio) identificare la civiltà di riferimento e spiegare le cause della sua presenza in quella regione. III fase di lavoro – Attraverso la lettura di grafici e tabelle (tabelle climatiche) individuare il tipo di abbigliamento da utilizzare. – Individuare, dopo aver osservato le caratteristiche climatiche e territoriali, coltivazioni e attività economiche. Dopo aver trattato in classe prima il tema “ Il ciclo dell’acqua” in varie discipline ed aver sperimentato diverse modalità di comunicazione di contenuti appresi (relazione orale/ cartelloni/ slides, ecc) si richiede di progettare una presentazione dell’argomento in occasione dell’incontro di accoglienza degli alunni di quinta elementare. Il progetto deve indicare : una ipotesi del tempo necessario sia alla realizzazione della presentazione, sia alla comunicazione della stessa (informazione quest’ultima necessaria per la convocazione delle classi); il modo/ i modi prescelti per rendere efficace e chiara la comunicazione; le informazioni selezionate che si ritiene di trasmettere; i materiali e gli strumenti necessari alla realizzazione del progetto. In seconda battuta si richiede a ciascun alunno di portare il necessario per realizzare il progetto di presentazione e lo si fa realizzare. Leggi un articolo di quotidiano concernente qualche macrotematica individuata dal C.d.C. a inizio anno ( conosciuta, studiata, approfondita.); Organizza una mappa concettuale da utilizzare come traccia per l’esposizione. La mappa comprenderà: contenuto dell’articolo, valutazione dello stesso e approfondimento tramite conoscenze pregresse vissuto letture film ecc. Prodotto finale - Mappa, ma soprattutto esposizione orale. Struttura della prova Devi affrontare l’esame orale di terza media e dimostrare il tuo livello di competenza interdisciplinare, la tua abilità nell’organizzare contenuti e tematiche vari. Leggi con attenzione l’articolo di quotidiano, sottolinealo e costruisci una mappa di analisi, valutazione e approfondimento dell’articolo stesso. La mappa ti servirà per condurre il colloquio d’esame. Buon lavoro…e..sappi stupire gli ascoltatori mettendo in evidenza anche il tuo punto di vista sulla tematica in questione. “Il Consiglio comunale ha deciso di abbellire una vecchia piazza di forma rettangolare. Tutti gli interessati sono invitati a presentare un Progetto. Quello ritenuto migliore sarà realizzato”. Lavoro di gruppo: - Lettera di adesione al Comune - Scelta e motivazione dell’intervento - Disegno tecnico del Progetto - Disegno figurativo del Progetto - Cerimonia di inaugurazione Ogni gruppo illustra ai compagni il proprio lavoro e quello che sarà giudicato migliore sarà illustrato all’Amministrazione locale durante una seduta del Consiglio Comunale La valutazione delle Competenze è l’ultimo anello di un percorso che nasce dalla progettazione e prosegue attraverso la buona didattica, l’osservazione e la documentazione. La didattica per competenze, permette di verificare non solo ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa. In pratica si valuta attraverso l’analisi di una prestazione. La valutazione delle Competenze è l’ultimo anello di un percorso che nasce dalla progettazione e prosegue attraverso la buona didattica, l’osservazione e la documentazione. Tale operazione, pertanto, non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, ma deve essere il prodotto di osservazioni e rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti che documentino, attraverso degli strumenti appositi, il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna disciplina. Valutare la prestazione richiede che gli studenti conoscano gli elementi importanti su cui saranno valutati, il sistema di punteggio utilizzato, i criteri di attribuzione dei punteggi durante l’osservazione dell’esecuzione del compito. Il nome RUBRIC deriva dal latino ruber, il colore rosso con cui si scrivevano gli antichi libri sacri. Le rubriche valutative si propongono come strumento per la valutazione delle competenze. Alla raccolta di queste osservazioni si aggiunge una griglia di autovalutazione compilata dagli studenti singolarmente o in gruppo. Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso di studio si potrà procedere alla loro certificazione mediante l’apposita scheda. Perrenoud (2000). “L’idea della competenza non afferma se non la preoccupazione di fare dei saperi scolastici strumenti per pensare e per agire, al lavoro e al di fuori di esso” Bertagna (2001): “La competenza non si può ricavare da un’analisi della natura di un problema o di un compito e neppure dalle somme delle conoscenze e abilità possedute dal soggetto, perché è relativa alla relazione dinamica che il soggetto intrattiene con una situazione di apprendimento” Laeng (2003): “Sicuro possesso di abilità non semplicemente ripetitive riferite ad un compito; è uno dei requisiti del pensiero maturo e della professionalità” Damiano (2004): “La competenza inerisce al soggetto con un’intimità che fa del «saper fare» una espressione manifesta del «saper essere». Piuttosto che avere una competenza, competenti si è” EQF (2008): Le competenze “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali e sociali e/o metodologiche e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia” FONTI BIBLIOGRAFICHE EDGAR MORIN - INSEGNARE A VIVERE –manifesto per cambiare l’educazione EDGAR MORIN – LA TESTA BEN FATTA J. J. ROUSSEAU – L’EMILIO O DELL’EDUCAZIONE INDICAZIONI NAZIONALI LINEE GUIDA PER L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE – Consiglio d’Europa, Lisbona 2008 ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO - LAUDATO SI’ PROF. ZECCHI Fisico Teorico ideatore del metodo Lepida Scuola LINEE GUIDA PER L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE – Consiglio d’Europa, Lisbona 2008 UNIONE EUROPEA: Raccomandazioni Parlamento e Consiglio, 18 dicembre 2006 e del 2008