I giorni con gli amici di Montpellier

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I giorni con gli amici di Montpellier
I giorni con gli amici di Montpellier (Resoconto e traduzione di Rolando Nofri) Venerdì 5 settembre il club gemello di Montpellier‐Guilhem restituisce la nostra vi‐
sita dellʹanno scorso. Lunedì 8 di buon mattino, gli amici francesi ripartono portandosi impressioni e ri‐
cordi, lasciandoci con la soddisfatta sensazione di aver loro organizzato un programma in‐
tenso ma vario. Avevano infatti scelto il periodo di fi‐
ne‐estate per far coincidere loro desiderata e manifestazioni da non perdere. Volevano ve‐
dere Assisi e la visita è andata al di là delle aspettative anche se compressa nei tempi. Fortunatamente il pranzo alle Tre Va‐
selle di Longarotti a Torgiano e la visita del museo del vino e dellʹolio con tutta la parte esplicativa e la sezione di strumenti ha inte‐
ressato moltissimo e ha fatto apprezzare ancor più il regalo generoso dellʹolio che Olivia Deni aveva loro fatto in occasione della ce‐
na di benvenuto. La domenica ha messo tutti a dura prova. Alzataccia per visitare la Fiera Antiquaria con curiosità su quello che avrebbero vi‐
sto, sullʹinevitabile confronto con una grande brocante o un organizzato marché aux puces e con un pizzicorino insopprimibile su una possibile inaspettata occasione o il quid da sem‐
pre cercato. Dopo lʹAntiquaria il momento formale di una visita in Comune per ricevere il saluto e il benvenuto del Sindaco. Con la visita del Palazzo Comunale è cominciata una brevissi‐
ma visita ai monumenti cittadini con 1ʹimpazienza di rivivere i luoghi dove fu girata ʺLa vi‐
ta è bellaʺ, film che in Francia ha ancora un favore che da noi si è perso. Intanto però la città, il sole, i rumori si riempivano di Saracino e dopo un breve riposo, tutti in Piazza Grande dove il tifo per ogni quartiere è sommerso dai fischi di gioiosa inimicizia degli altri tre. Chiarine, tamburi e fischi in mezzo agli applausi per uno spettacolo che affascina e sorprende chi vi assiste per la prima volta. Un immediato commento che gli amici francesi hanno fatto è stata la fortuna degli aretini di poter attingere alla loro storia per vivere una grande kermesse di gioia e unanimità. Naturalmente li ha presi più lo spettacolo che la competizione (e questo è più che naturale) anche se il genuino tifo di tanti giovani li ha contagiati. Ma la giornata non era ancora finita. Alcuni ospitali soci avevano invitato a piccoli gruppi gli amici per una cena di ad‐
dio. Lʹaccoglienza e la scoperta delle belle case, i vini dell’ʹospite, i manicaretti delle pa‐
drone di casa hanno creato, come sempre, unʹatmosfera di soffice familiarità e rilassato be‐
nessere. In queste occasioni si parla, ci si conosce, si scherza, si creano amicizie più strette di quanto si potrebbe immaginare. Piccoli regali e attenzioni ornano la circostanza. Un esempio, il più banale: alcune delle signore hanno avuto in regalo un piccolo, piccolissimo paniere per riempirlo... di ricordi e portarli a Montpellier per condividerli con chi non era potuto venire. Tutto offerto, accettato e partecipato nellʹamichevole semplicità che non ti impegna ma ti conquista. Tutte cose che gli amici francesi hanno apprezzato per lʹimpegno organizzativo e per la riuscita del tutto, insieme alla vicinanza che il nostro club ha dimostrato con la folta par‐
tecipazione alla serata di gala quando lʹambiente, la nuova ammiratissima campana e tutta lʹorganizzazione ha reso accettabile anche lʹinevitabile liturgia dei discorsi e dei saluti. Poi strette di mano, abbracci e promesse valide fino al prossimo anno quando sicuramente ci verrà proposto a Montpellier un programma interessantissimo per ora non svelato ma car‐
pito. Pubblichiamo di seguito quanto ha detto in occasione dell’incontro ufficiale il presi‐
dente Pierre Boubals. Cari amici, Anche questʹanno (e se non mi sbaglio è il quarto consecutivo) abbiamo il piacere di vedere riuniti i nostri due club. Ogni volta impariamo a conoscerci meglio , a conoscere la regione dove viviamo e operiamo e che cerchiamo di migliorare. Riguardo allʹultimo anno cʹè una cosa da sottolineare perché poco dopo la vostra visita a Montpellier abbiamo avuto il matrimonio del nostro Presidente Nicolas (Sarkozy) con Carla, musa ed effige italiana della bellezza. È un momento solenne da celebrare insieme allʹamicizia rotariana che ci lega e sempre di più ci avvicina. Oltretutto Nicolas, già membro del Rotary Club di Neuilly sur Seine (a due passi da Parigi), ne è ora socio onorario. Non sempre lʹunirsi di due club dà frutti tangibili ma io spero nella realizzazione di una qualche azione comune insieme a Marco o ai presidenti che seguiranno. Ci vorrà costanza ma sono convinto che il tempo ci metterà sulle strada di una azione comu‐
ne. Questo mi porta a parlare del mio club, a parlare di ciò che ci deve unire aldilà dellʹamicizia personale, cioè il desiderio e la volontà di creare del bene intorno a noi, di far si che persone o associazioni possano raccogliere il frutto di ciò che possiamo fare per migliorare il quotidiano di chi soffre, di aiutarlo, di sostenerlo. Non dimentichiamo cosa ci chiede il presidente internazionale Dong Kurn Lee: andiamo in‐
contro ai sogni dei bambini perché troppi sulla Terra soffrono e venir loro in aiuto dovrà gui‐
dare il nostro agire, in quello che potremo fare o siamo riusciti a fare fino ad oggi. L ʹannata rotariana appena trascorsa è stata certamente la più produttiva dal 1993, anno di nascita del Club. Infatti grazie allʹazione del nostro past‐president Michel Lacombe, dei suoi collaboratori e di tutti i soci abbiamo agito a favore di alcune istituzioni. Il progetto portante consisteva in un Salone dove abbiamo cercato di promuovere il cioccolato in tutte le sue forme possibili di degustazione. In quel week‐end abbiamo raccolto più di 15.000 Euro. È quindi con partecipazione e piacere che anche questʹanno continueremo ad incrementare lʹiniziativa. Naturalmente portiamo avanti altre attività, magari minori, che ci permettono di essere pre‐
senti ed attivi. Voglio adesso ringraziare Franca, Marco e tutti voi, carissimi amici. A nome del Club e di ciascuno dei soci vi ringrazio por questa calorosa accoglienza; le vostre attenzioni ci hanno veramente toccato . Speriamo di potervi dimostrare il prossimo anno a Montpellier quanto lʹamicizia ci leghi. Abbiamo un piccolo regalo per ringraziarvi. È un piatto in ceramica realizzato da un famoso artigiano della nostra Linguadoca che vuole rappresentare il frutto che dà vita e sangue alla nostra Regione, e cioè lʹuva. Questo sangue circola nelle nostre vene, a lui teniamo molto quando si materializza nel vino prodotto al Nadale Montpellier. Sono sicuro che quando lo assaggerete penserete con amicizia a noi. Grazie. Arrivederci.