valutazione - Cangrande della Scala
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valutazione - Cangrande della Scala
Verona, 14.09.2015 Progettare e valutare per competenze Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze 3 2 Didattica laboratoriale Valutare per competenze e ambiente di apprendimento G. Pozzo, 2015 G. Pozzo, 2015 Ruolo della scuola Dare ordine alla frammentarietà Favorire un approccio critico all’uso del mezzo Favorire la riflessione metacognitiva e dare strumenti per il controllo di quanto si fa G. Pozzo, 2015 Dalla didattica delle conoscenze alla didattica per competenze. Cosa cambia? G. Pozzo, 2015 Cambiano le parole … • Dal programma al curricolo •Dalle materie alle discipline •Dalle conoscenze alle competenze • Da una didattica trasmissiva a una didattica laboratoriale G. Pozzo, 2015 Da visione semplice a visione complessa Da materia inerte a disciplina evolve e comprende il metodo Da insegnare la disciplina a insegnare con la disciplina GPozzo, 2014 Il curricolo è … il percorso che si fa insieme per far evolvere le conoscenze G. Pozzo, 2015 per sviluppare competenze Cambia la prospettiva G. Pozzo, 2015 Da “cosa vogliamo insegnare?” a “cosa vogliamo che gli alunni imparino?” = Quali contenuti mediare in modo che gli alunni diventino responsabili e autonomi e quindi competenti in un dato ambito? G. Pozzo, 2015 Il costrutto “competenza" Sapere: le conoscenze Saper fare: la competenza operativa Saper essere: gli atteggiamenti Saper imparare: la capacità metacognitiva di riflettere sui processi e di controllarli G. Pozzo, 2015 “sapere” le conoscenze dichiarative Tipi di “conoscenza” : - l’enciclopedia o conoscenze sul mondo - conoscenze disciplinari - conoscenza di regole e procedure “saper fare”: il sapere procedurale (abilità) Il fare correlato a prestazioni circoscritte a specifici settori e a seguito di una specifica richiesta Es., ripetere una sequenza di operazioni in modo da renderle automatiche (es., imparare ad andare in bicicletta, a sigillare la carne prima di cuocerla, applicare una procedura data per far fronte a un compito) - - Fare ipotesi sulla base di titolo e immagini prima di leggere un testo Individuare le parole chiave in un testo Leggere il testo del problema, individuare i dati utili, pensare a una strategia risolutiva Sfruttare elementi verbali e non verbali (immagini, grafici, caratteri di stampa) nella lettura di testi di studio “saper essere” G. Pozzo, 2015 “saper essere” la competenza personale CONVINZIONI Idea della disciplina pesa su atteggiamenti e motivazione ATTEGGIAMENTI Curiosità per il nuovo e disponibilità a fare e a correre rischi accettare la sfida Tolleranza per situazioni incerte accettare l’ambiguità Volizione impegnarsi, cimentarsi, provarsi Autoefficacia pensare di farcela, percezione di G. Pozzo, 2015 competenza “imparare a imparare” la competenza metacognitiva Consapevolezza dei propri punti forti e deboli e delle risorse disponibili sapere dove impegnarsi di più Riflessione su processi e azioni per poter esercitare il controllo fermarsi, porsi domande, motivare e controllare le risposte porta a rafforzare e/o modificare ciò che non funziona Conoscenze metacognitive per es., sapere che la comprensione è il frutto di un’interazione tra testo e lettore G. Pozzo, 2015 Competenza è … “… la capacità di far fronte a un compito riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a usare quelle esterne disponibili per affrontare positivamente una tipologia di situazioni sfidanti”. M. Pellerey, 2004 SAPERSELA CAVARE G. Pozzo, 2015 CON LE RISORSE DISPONIBILI L’idea di apprendimento e di apprendente Idea di apprendimento: processo individuale, attivo che si basa sulle conoscenze, sta in relazione con l’esperienza e ha come conseguenza un cambiamento continuo nei comportamenti e atteggiamenti Idea di apprendente: persona che possiede già risorse (esperienze, conoscenze, abilità) G. Pozzo, 2015 Condizioni per “poter agire” e sviluppare competenze a scuola Situazioni complesse in cui lo studente possa mettersi in gioco e utilizzare le risorse disponibili confrontarsi con i compagni su procedura seguita, strategie attivate, prodotti motivare e argomentare il proprio punto di vista riflettere sulle difficoltà incontrate, da solo o con i compagni auto valutarsi ed essere valutato sulla base di criteri espliciti G. Pozzo, 2015 La direzione Spostamento del punto focale: dalla competenza di riproduzione alla competenza di azione Centralità dell’alunno Didattica laboratoriale Valutazione continua, formativa, per l’apprendimento, basata su criteri espliciti per favorire l’autovalutazione G. Pozzo,dell’apprendente 2015 Verso l’autonomia Dalle conoscenze alle competenze Da “sapere” e “saper fare” a “saper agire” con quanto si sa e si sa fare COMPITI ESERCIZI - esercizi e compiti “scolastici”, guidati - situazioni complesse, aperte, problematiche - un’unica soluzione - più interpretazioni e soluzioni - mettono in gioco conoscenze - attivano strategie e stimolano il confronto, l’argomentazione e la riflessione metacognitiva - valutabili in termini di giusto / sbagliato da (auto-) valutare sulla G. Pozzo, 2015 base di criteri espliciti - Apprendimento attivo vs insegnamento trasmissivo Insegnamento trasmissivo Scopo: saper riprodurre i contenti appresi (apprendimento meccanico) Accettare passivamente quanto proposto (idee e informazioni) Valutazione delle conoscenze in termini di giusto /sbagliato da parte dell’insegnante Apprendimento attivo Scopo: sviluppare una comprensione della situazione Pensare e riflettere: interagire con il contenuto, attivare quanto già si conosce e collegarlo con le nuove informazioni, attivare strategie e sviluppare una consapevolezza delle strategie attivate Valutazione esplicita e trasparente, fondata su criteri condivisi Apprendimento superficiale G. Pozzo, 2015 Apprendimento profondo Didattica laboratoriale Partire da domande significative, su problemi reali aperti e complessi che richiedano di tenere conto di risorse e vincoli (es. il tempo) Proporre compiti contestualizzati, autentici, di realtà, situazioni problematiche, progetti da svolgere individualmente o cooperando in un ambiente favorevole alla formulazione di domande e alla discussione, al confronto (dimensione collaborativa) e alla riflessione (dimensione metacognitiva) da valutare in base a criteri condivisi G. Pozzo, 2015 Le coordinate della progettazione Competenze disciplinari e trasversali Conoscenze, abilità processi Traguardi Compiti di apprendimento Strumenti e criteri di valutazione Scelte metodologiche Didattica laboratoriale G. Pozzo, 2015 Progettare azioni che coinvolgano l’alunno in modo attivo compiti, progetti, uscite … G. Pozzo, 2015 Elementi costitutivi del compito Contesto di senso scopo/meta Competenze disc e trasv Nucleo, argomento compito Valutazione: processi/prodotti Risultato, prodotto G. Pozzo, 2015 Conoscenze Abilità Processi Procedura: fasi Setting, ruoli Sviluppare competenze trasversali Comunicare Progettare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare informazionoi imparare a imparare Comunicazione madre lingua Comunicazione in LS Competenza matematica e in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale G. Pozzo, 2015 Matematica e competenze trasversali - Vacanze in camper VACANZE IN CAMPER Quest’ anno papà e mamma e Luca hanno deciso di noleggiare un camper per le vacanze e porteranno anche Tobia, il loro cagnolino. Le loro vacanze dureranno 10 giorni: visiteranno la Toscana e l’Umbria e pensano di percorrere circa 2000 chilometri. Hanno deciso di partire il 3 agosto. Su Internet hanno trovato e stampato la seguente tabella per leggerla attentamente e scegliere insieme la soluzione più conveniente. CAMPER Prezzi tutto compreso! Dovete mettere solo il gasolio, le stoviglie e la biancheria MARLIN 3 Posti 3 Posti STAGIONE BASSA (giugno, luglio e settembre) ALTA ( agosto) Tariffa tutto compreso senza limiti di km Tariffa con 100 km al giorno inclusi* Tariffa tutto compreso senza limiti di km Tariffa con 100 km al giorno inclusi* € 80 € 60 € 120 € 95 € 90 € 65 € 130 € 100 AUTOROLLER *Costo per ogni Km in più € 0,22 Qual è il camper più conveniente per le esigenze per la famiglia di Luca? G. Pozzo, 2015 Scrivi il tuo ragionamento e i tuoi calcoli. Poi confrontati con un compagno. Sviluppare le competenze digitali potenziando metodologie laboratoriali sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; da Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti art.7. G. Pozo, 2015 “Dare il giro” alla lezione frontale Dalla spiegazione dell’insegnante a … studio a casa di materiali on line predisposti da I Sostegno a processo: costruire domande chiave a cui il testo risponde In classe, a) confronto in piccoli gruppi: gli studenti si fanno le domande e rispondono; valutano le domande in un confronto in plenaria b) a turno, gli studenti fanno lezione ai compagni Procedura che permette percorsi differenziati! Un esempio di lezione “rovesciata” Suddivisione della classe in gruppi Ogni gruppo sceglie un aspetto di un argomento dato da approfondire a casa Ricerca on line di informazioni e illustrazioni; studio individuale con preparazione schema Nei gruppi confronto informazioni / illustrazioni raccolte e produzione di schema condiviso Riformazione dei gruppi in modo che in ogni gruppo ci sia un rappresentante degli altri gruppi: chi è esperto di un dato argomento lo spiega ai compagni con il supporto di illustrazioni, grafici … Presentazione orale Valutazione dei pari su base di criteri concordati Cicerone per un giorno Contesto di senso, meta, azioni ; Cicerone per un giorno Motivazione Conosci la tua zona? Ci sono edifici , monumenti, manufatti, oggetti artistici degni di nota? Quali? Meta: presentare in gruppo un edificio, oggetto a (destinatario) e prepararsi per andare a visitare i luoghi studiati Sviluppo: Immagini di edifici, monumenti degni di nota del quartiere, città, dintorni (es: castello medioevale, monumento guerra …) Suddivisione in gruppi. Ogni gruppo sceglie l’oggetto e raccoglie, seleziona, elabora informazioni (materiali cartacei, in rete), le raccoglie in schede informative. I da supporto Ogni membro del gruppo presenta un aspetto dell’oggetto studiato alla classe Pozzo, 2015 Quali competenze G.disciplinari e trasversali? Organizzare un viaggio d’istruzione Contesto di senso, percorso, meta: Es. prepararsi a un viaggio d’istruzione e progettarlo per poterlo realizzare Coinvolgere e motivare: A cosa è importante pensare quando si deve intraprendere un viaggio? E per un viaggio di istruzione? … Individuare le competenze disciplinari. Es italiano, storia, storia dell’arte, LS, …): - avere chiari i vincoli - ricercare e acquisire informazioni: comprendere, interpretare e valutare testi scritti nelle varie discipline - preparare schede informative - progettare un itinerario tenendo conto dei vincoli … Conoscenze , Abilità, Processi Individuare le competenze trasversali: progettare, collaborare, comunicare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare le informazioni, G. Pozzo, 2015 imparare a imparare Conosci la tua città Competenza Fruire del patrimonio artistico Conoscenze Abilità - elementi fondamentali di un manufatto e prodotto artistico (quadro, scultura, architettura, fotografia, film, fotografia...): - principali forme di espressione artistica (forme, composizione, contesto storico) - conoscere e rispettare i beni culturali del proprio territorio -identificare le forme significanti dell'architettura nell'esempio campione - individuare (nominare) i singoli elementi - distinguere la funzione - individuare la funzione delle parti: strutturale, decorativa... - raccogliere e estrapolare dati e informazioni da testi cartacei e multimed - organizzare i dati - interpretare - cogliere relazioni tra l'estetico formale e il materico coloristico, tra le parti e il tutto G. Pozzo, 2015 Competenze di cittadinanza attiva e democratica “Attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità” da Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e G. Pozzo, 2015 formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti art.7. Competenza interculturale un insieme di conoscenze, abilità e atteggiamenti che permettono di ottenere dall'incontro interculturale una pluralità di risultati che attengono sia alla sfera della condivisione personale, sia a quella dell'approfondimento di contenuti culturali, nonché a quella della produzione di nuova conoscenza a partire dai singoli contributi e dal risultato inedito che può nascere dalla loro interazione. G. Pozzo, 2015 Percorso di cittadinanza interculturale e digitale per via esperienziale … per superare la visione monoculturale degli studenti promuovere negli studenti competenze interculturali (la capacità di relazionarsi con persone con una diversa cultura) abituare i ragazzi a verificare le notizie a rilevanza nazionale e internazionale verificandole on-line mediante il confronto con giornali e soprattutto nei servizi proposti da agenzie di informazione nazionali e internazionali (ad es. BBC News, CNN, Al Jazeera, Al Arabiya News, Reuters) e con testate nazionali dei Paesi coinvolt i (http://translate.google.it/) G. Pozzo, 2015 Italiano: educazione linguistica Diritto e economia: confronti internazionali Attività di ‘controllo dei fatti’ con approfondimento e comprensione dei servizi giornalistici anche on line che possono favorire la veicolazione di messaggi ambigui, imprecisi o falsi. Osservazione di dibattiti televisivi per individuare stereotipi, messaggi falsi o di mera propaganda (su immigrazione, culture altre, ecc.) Documentazione degli apprendimenti: selezione, archiviazione e organizzazione dei materiali multimediali raccolti per tenere memoria delle fonti individuate e utilizzarle come citazioni a supporto delle G. Pozzo, proprie tesi in discussioni o 2015 elaborati successivi. Le fasi Domanda iniziale, testimonianza, documento su argomento controverso: lavoro nei gruppi Esperienza: confronto opinioni dei gruppi Comunicazione: presentazione degli esiti agli altri gruppi Analisi: individuazione punti di forza e deboli – I facilita Generalizzazione: individuare criteri di analisi dei punti di vista G. Pozzo, 2015 Applicazione: nuova attività. Il compito PRIMA Predisporre al compito attivare conoscenze, fare ipotesi… Porre domande di senso Avere chiaro lo scopo dell’attività proposta Fare anticipazioni e ipotesi Attivare le conoscenze previe (schemi mentali) con il brainstorming G. Pozzo, 2015 Progettare un compito complesso Contesto di senso e domande guida Natura delle domande Sono aperte Fanno appello alle conoscenze previe Stimolano la curiosità Fanno pensare Sono strettamente correlate con il percorso Possono avere risposte diverse G. Pozzo, 2015 Per coinvolgere Il brainstorming Valenza affettiva Valenza cognitiva G. Pozzo, 2015 Attivare schemi di conoscenza Costruire mappe scarichi industriali pesticidi fumi …. aria acqua inquinamento terra acustico G. Pozzo, 2015 ….. Durante il compito Attivare processi di elaborazione, trasformazione e organizzazione delle conoscenze Favorire lo sviluppo di strategie di elaborazione delle informazioni e la negoziazione dei significati Favorire la riflessione su difficoltà e strategie Favorire l’autovalutazione G. Pozzo, 2015 Perché focalizzare le operazioni della mente Dalla quantità delle conoscenze da assimilare alle operazioni sottese che sono trasversali è più economico si va più in profondità è possibile osservare cosa l’alunno sa fare o non sa fare in maniera puntuale e dare un sostegno mirato G. Pozzo, 2015 Per coinvolgere La discussione (es: mappa nel mezzo) La classe rovesciata (es: Piattaforma Q&A Piazza) Valenza affettiva Valenza cognitiva G. Pozzo, 2015 G. Pozzo, 2015 Una varietà dl setting Dopo il compito Riflettere su quanto svolto e sui risultati Presentare i risultati Capire dove non si è capito e rileggere Essere consapevole dei propri punti forti e deboli Valutare gli esiti e l’efficacia delle strategie attivate (autovalutazione) G. Pozzo, 2015 Proporre compiti complessi: perché? Porta gli studenti ad interessarsi della realtà e a tenere conto dei problemi attuali, sia personali che sociali Richiede di riesaminare in un contesto nuovo una forma, un concetto o un problema precedentemente studiato Assegna agli alunni un ruolo attivo che favorisce l’attivazione di operazioni cognitive Richiede negoziazione e collaborazione tra compagni Richiede di fare scelte e prendere decisioni Può richiedere più tentativi Porta ad assumere il rischio dell’insuccesso Porta a riflettere sui punti di forza e le difficoltà incontrate G. Pozzo, 2015 Gli alunni possono condividere i risultati e valutarli Monitorare i processi Praticare l’osservazione sistematica Cosa osservare nel processo? I comportamenti e le parole degli alunni in quanto indizi di atteggiamenti e processi - atteggiamento verso la disciplina - come l’alunno si dispone al compito - i processi e le strategie che sa attivare - come lavora nei gruppi - capacità di riflettere e autovalutarsi Prodotti 2015 - i risultati nelle attivitàG. Pozzo, e nelle prove Come? Osservare i comportamenti durante lo svolgimento del compito Prestare attenzione a cosa dicono gli alunni Usare strumenti che stimolino l’argomentazione e la motivazione delle risposte e la riflessione - dei processi attivati - sulle strategie usate per svolgere il compito e raggiungere lo scopo - sulle difficoltà incontrate … G. Pozzo, 2015 Riflessione metacognitiva dall’agire alla riflessione sull’agire e su cosa fa la mente Uscire dall’azione per riflettere su quanto svolto, sui processi e sulle strategie attivate permette di identificare punti di forza e difficoltà incontrate nell’esecuzione del lavoro G. Pozzo, 2015 Sapere cosa si fa, come, perché esplicitare e condividere lo scopo del compito attivare strategie per raggiungere lo scopo riflettere sulle difficoltà incontrate e sull’efficacia delle strategie attivate per poter esercitare il controllo su quanto si fa confrontarsi con i compagni autovalutarsi e individuare i propri punti di forza e di debolezza G. Pozzo, 2015 Condividere la necessità di sviluppare l’imparare a imparare Far riflettere su cosa e su come si impara per individuare punti di forza e criticità Ripercorrere il processo aiuta a cogliere punti di forza e difficoltà incontrate nell’esecuzione del lavoro G. Pozzo, 2015 Chiedere il feedback Data ….. Classe …... Ora ….. Compito ……………………………… Questo lavoro mi è/non mi è piaciuto ……….… Perché …………………………………………………… Ho provato a ……………………………………………. Ho trovato facile ..…………………………………….… Ho trovato difficile ……………………………………… Quando ho avuto difficoltà ho cercato di ……. La prossima volta avrei bisogno di …………...... G. Pozzo, 2015 Il feedback degli alunni Fornisce un punto di vista diverso da quello dell’insegnante Fa emergere preferenze e difficoltà Sviluppa la lingua per parlare delle difficoltà (sapere di non sapere) e per chiedere aiuto Indica all’insegnante strategie di individualizzazione Indica i punti critici del percorso seguito e dei materiali usati G. Pozzo, 2015 Progettare per competenze Favorire l’autovalutazione Nome:_____________________________________ Data:________________ So… (*) (**) (***) capire il senso globale di un testo ragionare sul testo motivare le risposte con riferimento al testo fare la sintesi … Cosa mi è piaciuto di più: ……………………………... Cosa mi è sembrato difficile: ………………………… G. Pozzo, 2015 Valutazione del lavoro di gruppo Come ho e come abbiamo lavorato? Scheda individuale Scheda per il gruppo Come ho lavorato nel gruppo? Come abbiamo lavorato nel gruppo? Sempre Spesso Talvolta Raram Ho rispettato le modalità di lavoro che ci siamo dati Ho contribuito al lavoro del gruppo Ho ascoltato quanto proponevano gli altri Ho potuto intervenire quando volevo Ho chiesto spiegazioni quando necessario Ho aiutato chi aveva difficoltà Sempre Spesso Talvolta Raram Abbiamo rispettato le modalità di lavoro che ci siamo dati Abbiamo contribuito al lavoro del gruppo Abbiamo ascoltato quanto proponevano gli altri Abbiamo avuto le stesse opportunità di parlare Abbiamo chiesto spiegazioni quando necessario Abbiamo chiesto aiuto e aiutato gli altri Elementi del compito a favore dell’autoregolazione e autovalutazione Contesto definito e orientamento su cosa fare scopo esplicito - ansia Riflessione su + consapevolezza strategie Criteri di valutazione controllo meccanismi del espliciti compito Autovalutazione responsabilizzazione + senso autoefficacia G. Pozzo, 2015 Condividere l’idea di valutazione Valutare a scuola: dare valore, cercare ciò che ha valore per potenziare l’allievo vs sanzionare, giudicare (funzione depressiva) G. Pozzo, 2015 Valutare senza svalutare Scopo primario: formativo Si valuta mentre si apprende: valutazione per l’apprendimento e come apprendimento (stimola il miglioramento e ha una funzione regolativa) La valutazione si basa su criteri trasparenti e condivisi e riguarda una pluralità di punti di vista (promuove partecipazione e coresponsabilizzazione) Verso l’autonomia dell’apprendente G. Pozzo, 2015 Valutazione come momento intrinseco all’agire Impegnare lo studente ad agire in contesti significativi, per uno scopo - è motivante - stimola processi di comprensione - porta a riflettere su quanto si fa per capire punti di forza e criticità - porta a valutare processo e prodotti contestualmente G. Pozzo, 2015 La valutazione comincia con la progettazione Competenza Traguardi Scopi e obiettivi di apprendimento Didattica laboratoriale: Compiti complessi Certificazione Valutazione sommativa Valutazione diagnostica e formativa Prendere la valutazione “per la testa” Buona progettazione Esplicitare scopi, obiettivi, traguardi e come raggiungerli Valutazione formativa Proporre situazioni problematiche Esplicitare e condividere i criteri di valutazione Osservare Chiedere il feedback Stimolare l’auto valutazione e la valutazione tra pari Usare rubriche per dare un feedback costruttivo Dalla valutazione formativa alla valutazione sommativa Correlare l’informazione raccolta nel processo con i risultati della prova finale Valutazione dell’apprendimento vs valutazione per l’apprendimento del Attenzione al prodotto e agli esiti Insegnare per superare verifiche e prove Valutare le prestazioni nei test Intenzioni e criteri sono impliciti Viene comunicata con un voto Non ricade sull’apprendimento per Attenzione ai processi e alle strategie Insegnare per stimolare il capire Valutare l’apprendimento mentre avviene Intenzioni e criteri sono espliciti Viene comunicata in modo descrittivo ed è seguita da un feedback costruttivo Ricade sull’apprendimento G. Pozzo, 2015 Costruire rubriche valutative ad hoc: Individuare gli indicatori. Scrivi un resoconto della gita per i compagni che non hanno potuto parteciparvi Indicatori Contenuto le informazioni sono complete segue la sequenza temporale degli eventi Organizzazione sa mantenere un equilibrio tra le parti Efficacia tiene conto del destinatario Uso strutture ling. e elementi coesivi possiede un buon repertorio di strutture Accuratezza usa il lessico in modo proprio e vario scrive frasi corrette Livello di padronanza Pieno Adeguato Parziale Criteri per (auto-) valutazione Organizzazione Completezza informazioni Efficacia comunicativa Collaboratività Correttezza Impegno Grafica Rilevare le competenze Le competenze sono complesse e riguardano non solo gli aspetti cognitivi ma anche affettivi, relazionali e meta cognitivi. Le competenze non sono misurabili, ma rilevabili e descrivibili. Occorre prima identificare i processi per poterli osservare Per valutare le competenze si osservano le prestazioni sulla base di indicatori Rubrica valutativa – competenze trasversali Interesse e impegno Chiede spiegazioni Richiama conoscenze note … Svolge l’attività in modo attento e concentrato Partecipazione Interagisce e si confronta con i compagni Propone idee e soluzioni Offre e chiede aiuto Metacognizione e valutazione Riflette su quanto propone e lo sa motivare Riflette su quanto gli altri propongono Sa riconoscere i propri punti di forza e debolezza Valuta il proprio operato e quello dei compagni su criteri condivisi Autonomia Comprende quanto richiesto dall’attività senza aiuto Si sofferma su quanto proposto e fa un piano d’azione Sa prendere iniziative per migliorare il lavoro *** Pienamente ** In parte * Non ancora *** ** * Elementi del compito a favore di autoregolazione e autovalutazione Contesto definito e orientamento su cosa fare scopo esplicito = riduzione ansia Riflessione su strategie = maggiore consapevolezza Criteri espliciti di valutazione = controllo meccanismi del compito Autovalutazione = responsabilizzazione, autoefficacia G. Pozzo, 2015 Ricaduta in termini di competenze Lo studente … E’ orientato e sa cosa fare competenza personale Si pone domande e si mette alla prova c. personale Riflette su strategie attivate c. metacognitiva Si confronta con i pari c. collaborativa Capisce dove non capisce c. metacognitiva G. Pozzo, 2015 Avere cura del l’Ambiente di Apprendimento per garantire il successo formativo G. Pozzo, 2015 Ambiente di apprendimento: il fattore C Contenuti significativi Coinvolgimento Compiti complessi Collaboratività, condivisione, confronto Consapevolezza (meta cognizione) Criteri di valutazione espliciti e condivisi Controllo e auto valutazione Congruenza tra progettazione e valutazione Comunicazione efficace, clima Contesto fisico funzionale a quanto si fa (setting) G. Pozzo, 2015 Il feedback dell’insegnante Brava Simona, Beh non era un esercizio difficile! Proprio un brutto tema, Mauro! Non me lo aspettavo da te. Laura, il tuo test è stato il migliore della classe! Andrea, la tua ortografia sta decisamente migliorando. Ho notato che ti sforzi di essere più attento quando scrivi. Ho notato che questa volta non sei riuscita a trovare abbastanza argomenti ... Sei decisamente più corretto dell’ultima volta, ma devi ancora lavorare sul condizionale! Feedback dell’insegnante (-) casuale generico centrato su persona con alto grado di inferenza poco informativo su positività e criticità mirato a dare un giudizio (+) sistematico puntuale centrato su prestazioni Descrittivo, con basso grado di inferenza costruttivo, sottolinea sforzo e criticità mirato al miglioramento I modi della mediazione Aiuta gli allievi a controllare l’impulsività Aiuta a ricordare esperienze/ conoscenze precedenti Sollecita interventi e a prendere consapevolezza del problema Pone domande sulle difficoltà incontrate e sul risultato Stimola a dimostrare che cosa si è capito Valorizza l’errore, inducendo a riflettere sulla sua natura Aiuta a riformulare la risposta Mette in relazione risposte diverse evidenziando i nessi Nella risoluzione di compiti e problemi, stimola a parlare delle strategie attivate e a modificarle, se necessario Stimola la generalizzazione della regola, funzione o strategia Adotta un atteggiamento di attesa evolutiva, infonde fiducia nelle capacità di pensiero G. Pozzo, 2015 Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su quanto si è fatto. Seymour Papert GRAZIE! G. Pozzo, 2015