Forum Subfornitura in Europa
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Forum della Subfornitura in Europa Düsseldorf, 17.-18.12.2008 Congiuntura economica in Germania Dr.ssa Simona Bernardini Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 1 Congiuntura economica • Macroindicatori Panorama generale - 1 – A fine aprile, appena chiusi i battenti della Fiera Industria di Hannover, il governo federale valutava per il 2008, la possibile crescita dell’economia tedesca dell’+1,7 % e dell’1,2 % per il 2009. – I consumi interni sarebbero dovuti aumentare dello +0,8 % nel 2008 e dell’+1,3 % nel 2009, al netto d’inflazione. – Un calo della disoccupazione, che nel 2009 sarebbe dovuta scendere al livello di 3,2 milioni di persone. • La Germania continuava la sua ripresa economica basata: – esportazioni – consistente avanzo della bilancia commerciale che stimola – domanda di investimenti, il mercato del lavoro e la domanda interna. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 2 Congiuntura economica Panorama generale - 2 • Il Paese beneficiava inoltre dei processi di riforma realizzati da parte di: – governo (con il contenimento della spesa pubblica e con le riforme del welfare e del mercato del lavoro) – imprese (con i processi di razionalizzazione produttiva, delocalizzazione e contenimento dei costi) – sindacati, che avevano accettato una fase di maggiore flessibilità e moderazione salariale. • Recentemente, le previsioni congiunturali sono peggiorate drasticamente: – le previsioni del Pil sono state ridimensionate allo 0,2% nel 2009 e per l’anno in corso all’1,8%. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 3 Congiuntura economica Produzione industriale • Nel secondo trimestre 2008 è aumentata dell’+8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (il settore edile ha registrato+7,3%). • Nel mese di settembre è iniziato invece il declino: la produzione industriale -3,8%, il settore edile dell’-1,7%. • A settembre, numero degli ordini in entrata dell’-8%. La richiesta interna 4,3%, quella esterna -11,4%. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 4 Congiuntura economica Mercato della Subfornitura I due comparti produttivi più importanti in Germania i quali assorbono la stragrande quantità di pezzi di subfornitura: 1) il settore automobilistico 2) il settore metalmeccanico (costruzione di macchine) Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 5 Panorama prima della crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DEI MACCHINARI E DEGLI IMPIANTI Uno dei settori industriali, fra i più importanti in Germania insieme all'industria automobilistica, all'industria chimica e all'industria elettrotecnica. • • • • • • L'industria dei macchinari e degli impianti conta circa 6.000 aziende. Media occupazionale nel 2007 pari a 914.000 dipendenti, il settore delle costruzioni di macchinari e degli impianti è il più grande datore di lavoro industriale in Germania È rappresentato dal VDMA (Associazione tedesca dei costruttori di macchinari e degli impianti, www.vdma.de). Il 2007 è stato estremamente positivo: rispetto al 2006, incremento reale di fatturato del + 10,9%, (189,5 miliardi di euro). Circa il 75,4% della produzione è stata destinata all'export, che con 135,8 miliardi di euro ha raggiunto, nel 2007, un nuovo record e rispetto al 2006 è cresciuto di 10,6% nominali. Il settore tedesco dei macchinari è il leader mondiale: la quota sul commercio globale di 19,2% nel 2006; seguono gli Stati Uniti (quota del 12,7%) e il Giappone (con 11,8%). Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 6 Panorama prima della crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE MACCHINE UTENSILI · · · · · · · · La produzione rilevata dal 2002 (9.606 milioni di euro) al 2007 (12.603 milioni di euro; %-07/06: +17%) ha registrato una crescita continua Il volume degli ordini, (periodo 2002-2007) è salito da 9.430 a 16.000. La quota estera degli ordinativi si attesta tra il 50 e il 60%. L'associazione tedesca dei produttori di macchine utensili (VDW, www.vdw.de) ha reso noto che nel primo trimestre 2008 gli ordini hanno messo a segno un incremento del 19% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Gli ordinativi interni sono aumentati del 16%, quelli esteri del 22%. Nel 2002, il volume destinato all'estero: 5.157 milioni di euro Nel 2007 saliva a 7.759 milioni di euro (+10 percento rispetto al 2006) Nel 2007, l'Italia ha occupato il 4° posto tra gli importatori più importanti di macchine utensili in Germania con una quota del 7,5%. Il 1° posto è toccato alla Svizzera con il 31,8%, il 2° al Giappone con il 15,3 percento, il 3° alla Cina 12,2% ed il 5° alla Russia. Dal 2002 al 2007, le importazioni tedesche di macchine utensili sono passate da: 2.091 milioni di euro a 3.341 milioni di euro Nel 2006, la Germania è stato il mercato più importante per la prosperosa industria italiana di macchine utensili, verso cui confluiva l'11,6% di tutte le esportazioni (+18%), seguita dagli Stati Uniti con l'8,1% e Spagna con il 7,6%. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 7 Panorama prima della crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE AUTOMOBILI (1) · Il settore industriale è rappresentato dall'associazione di categoria tedesca VDA (Associazione federale dell'industria automobilistica, www.vda.de). · Nel 2007, il settore automobilistico contava mediamente circa 744.550 dipendenti. Un posto di lavoro su sette viene creato direttamente o indirettamente dal settore automobilistico per un totale di oltre 3 milioni di dipendenti. · Nel 2007, l'industria automobilistica tedesca ha realizzato un fatturato di 290 miliardi di euro, di cui il 69,7% conseguito da autoveicoli e i motori di autoveicoli, il 4,2% dai rimorchi, carrozzeria e rivestimenti e il 26,1% da componenti e dotazioni. · 184 miliardi di euro ovvero il 63,5% dell'intero fatturato del settore si sono realizzati nei mercati esteri. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 8 Panorama prima della crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE AUTOMOBILI (2) · La produzione nazionale è ammontata a 6,2 milioni di autoveicoli (+6,5% rispetto al 2006), mentre la produzione estera è salita dell'8,5% posizionandosi a 5,93 milioni di autoveicoli. · Nel 2007, la quota dei gruppi tedeschi della produzione mondiale di automobili è stata di circa il 16,9%. La Germania, come nazione di produzione di automobili, si colloca così al terzo posto dopo gli Stati Uniti e il Giappone. · Nel 2007 i produttori tedeschi hanno esportato 4,3 milioni di autovetture (+11%), 131.500 veicoli commerciali pesanti (+11%) e 203.500 furgoni (+24%). · La quota export è passata da 71,9% del 2006 al 75% del 2007: circa il 61% di tutte le esportazioni di autoveicoli sono state destinate all'Europa occidentale e la quota dei veicoli commerciali è stata addirittura di 75,6%. · I veicoli commerciali hanno potuto segnare elevate crescite in quasi tutti i mercati: Europa dell'Est (+32,1%), Asia (+47%) e America insieme (79,9%) . Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 9 Panorama dopo la crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DEI MACCHINARI E DEGLI IMPIANTI · · · · · · Agosto 2008/agosto 2007: calo delle commesse del -10 %, determinato soprattutto dal crollo del –19 % degli ordini dall’estero Nel periodo giugno/agosto 2008, il calo rispetto all’anno precedente è del –7 % ( -12 % commesse estere; +2 % commesse interne) Nel mese di settembre si osserva una leggera ripresa: +2 % (-1 % dall’interno; +4 % dall’estero). Nel periodo da luglio a settembre 2008 la flessione in tutto è del –5 % (commesse nazionali: +2%; quelle estere –9 %). Il VDMA (Verband des Deutschen Maschinen- und Anlagenbaus) pronostica per il 2009 una fase di stallo che sarà caratterizzata da un lato dal calo della richiesta nei settori macchine utensili, macchine tessili, macchine cartarie e per la stampa, nonché macchine edili e mezzi di trasporto, dall’altro da una forte crescita nei settori macchine siderurgiche e per laminatoi nonché macchine per fonderie, miniere e turbine. Previsioni a lungo termine: i costruttori sono molto cauti. Vi è chi parla di un perdurare della crisi per una media di due anni come risultato non solo della crisi finanziaria ma anche del decremento ciclico della congiuntura dopo quattro anni di forte aumento. Altri sono più ottimisti e presumono che già nel 2010 la situazione potrebbe nuovamente volgersi al positivo. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 10 Panorama dopo la crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE MACCHINE UTENSILI · · · · · Quanto alle macchine utensili, uno dei cavalli di battaglia dell’industria metalmeccanica tedesca, che negli ultimi cinque anni ha conosciuto un boom enorme, il cambiamento diventa palese. Dal 2003, anno in cui il numero delle commesse è sceso al suo infimo livello (8.720 ordinativi) al 2007 il settore è stato in continua crescita: 10.300 ordinativi nel 2004, 10.460 nel 2005, 12.380 nel 2006, per raggiungere l’apice di 16.000 nel 2007, di cui la percentuale delle commesse arrivate dall’estero era tra il 50 ed il 60 %. Il primo trimestre del 2008 prometteva un ulteriore balzo avanti con un incremento del +19 % rispetto al primo trimestre dell’anno 2007, Nel terzo trimestre 2008, per la prima volta in tre anni gli ordinativi registrano un segno negativo: -12 %, di cui –15% gli ordinativi dal mercato interno, -9% quelli provenienti dall’estero. Ad ottobre 2008, le ultime cifre pubblicate dall’Associazione dei Costruttori Tedeschi di Macchine Utensili (VDW) riportano un calo delle commesse di macchine utensili del -42 %. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 11 Panorama dopo la crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE AUTOMOBILI (1) Dal 2006, nel settore automobilistico, le cifre di nuove immatricolazioni sono in continua discesa. Le cause: · l’alto prezzo del petrolio e delle materie prime come l’acciaio · la crisi del sistema finanziario mondiale con le sue ripercussioni sui redditi dei cittadini · le mancate risposte del governo federale per quanto riguarda una politica fiscale chiara per l’inquinamento delle auto, (cioè relativa agli incentivi al cittadino per stimolare l’acquisto di auto meno inquinanti) · l’errata politica di modello dei grandi gruppi automobilistici stessi · Nel 2007 le vendite di auto nuove sono scese a 3,15 milioni di unità, l’Associazione dei Costruttori Tedeschi di Autoveicoli VDA, pronostica per il 2008 un’ulteriore discesa a 3,1 milioni e per il 2009 addirittura a 2,9 milioni di unità. · A novembre l’Ufficio Federale per l’Automobilismo (Kraftfahrtbundesamt) comunica un crollo del mercato tedesco di quasi il –19 %. · Sono soprattutto i grandi marchi che attualmente soffrono della crisi: Daimler con Smart (vendite su scala mondiale in ottobre: -18 %), gruppo BMW (-8 %), Volkswagen (- 5 %), Porsche (+/- 0). Solo Audi è riuscito a conservare un aumento delle vendite del +7 %. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 12 Panorama dopo la crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE AUTOMOBILI (2) · · · La crisi nel settore automobilistico minaccia le 750.000 persone dipendenti direttamente dal settore (costruttori e subfornitori), e 3,35 milioni di persone di tutti i comparti che dipendono in maniera indiretta (servizi, assicurazioni, ecc.) dall’automobile. Per i subfornitori dell’industria dell’automobile la crisi è evidente: la richiesta di parti da parte dei costruttori è calata quasi della metà e le banche in questo momento difficilmente sono disposte a concedere crediti. Secondo stime di esperti del settore, l’attuale situazione potrebbe rappresentare la fine per un 10 % dei 3000 subfornitori (che contribuiscono peraltro per il 75 % alla creazione di valore aggiunto di un’autovettura) nella zona a lingua tedesca e soprattutto per quelle aziende che non hanno saputo differenziare in tempo utile la loro offerta. Solo dai subfornitori questa ondata di crisi potrebbe costare un 50 mila di posti di lavoro. I primi presagi di un 2008 difficile si intravedevano, però, già prima dell’impatto della crisi del sistema finanziario. Secondo uno studio dell’agenzia di informazioni commerciali Dun & Bradstreet Deutschland, da febbraio a settembre 2008 è aumentato il numero dei subfornitori tedeschi classificati non più affidabili dal credito bancario. I costruttori sono allarmati e stanno cercando – in casi di rischio significativo – di sostenere i subfornitori con diverse misure, che variano di caso in caso. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 13 Panorama dopo la crisi L’INDUSTRIA TEDESCA DELLE AUTOMOBILI (3) A titolo d’esempio o anche se ufficialmente la BMW non fornisce aiuti, tuttavia, come riportato dalla rivista “Automobilwoche”, in casi speciali a rischio d’insolvenza, la BMW cerca di sostenere i subfornitori con “misure a carattere transitorio” orientandosi al caso singolo e soprattutto alla causa del problema. Alla BMW si sottolinea che già da tempo (non solo dal momento della crisi finanziaria attuale) esiste un’azione concertata con gli uffici di acquisto degli altri costruttori di auto per sostenere subfornitori in difficoltà. o La Porsche ha annunciato aiuti per i suoi subfornitori. L’azienda, secondo quanto affermato da Holger Härter, responsabile per la parte finanziaria del gruppo, si dichiara disposta a finanziare anticipatamente il montaggio di utensili speciali e costosi che servono alla produzione automobilistica. Di questo modo sarebbe possibile di creare un appoggio di liquidità a favore dei subfornitori. Si parla anche di elevare gli anticipi ai subfornitori. Forum Subfornitura in Europa, 17. - 18.12.2008 14