Maestro di Ozieri, uno solo o più autori?

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Maestro di Ozieri, uno solo o più autori?
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna
Rassegna stampa
Beni culturali
della Sardegna
Segni di una grande civiltà
a cura del Servizio Promozione
Testata
LA NUOVA SARDEGNA
Data
31 maggio 2012
Sezione
Provincia di Sassari
Maestro di Ozieri, uno solo o più autori?
Grande interesse ha suscitato il convegno promosso da enti locali e dalla Regione
Lucrezia Campus Gli ultimi studi fanno ipotizzare che potrebbe trattarsi non di un unico artista ma di più pittori facenti
parte di una scuola isolana
OZIERI È stata una serata culturale di alto profilo, densa di notizie e di nuovi indirizzi di studio quella svoltasi nella sala
convegni dell'ex Convento delle Clarisse che attualmente accoglie il Museo Civico. Il tema della giornata era di grande
interesse sia per gli amanti dell'arte e sia per i semplici cittadini, curiosi di conoscere con maggior precisione e dare
certezze alla figura e all'opera del così detto Maestro di Ozieri. Il logo dell'incontro, organizzato dall'Unione dei comuni
del Logudoro, dall’amministrazione civica e dall'assessorato ai Beni Culturali della Regione, infatti era: Il Maestro di
Ozieri - Una scuola pittorica cinquecentesca del nord Sardegna. «Ci ritroviamo a parlare con rinnovato interesse del
"nostro" maestro dopo un partecipato incontro svoltosi 32 anni fa - ha detto in apertura Lucrezia Campus, direttrice
storica del locale museo -. Oggi abbiamo altre acquisizioni e approfonditi, forse fondamentali, studi sul Maestro per cui
si darà nuovo impulso agli studi sulla sua opera e la sua persona. Fatto è che da quanto si è ulteriormente appurato non
dovrebbe trattarsi di una sola persona, ma di più autori facenti capo ad una vera e propria scuola fortemente attiva nel
Nord Sardegna nel 1500 e con vari pittori di grande capacità ed espressività e altri meno bravi, tutti in massima parte
dediti a realizzare imponenti pale d'altare destinate ad adornare diverse chiese dell'isola. Si è forse voluto attribuire ad
essi il titolo di Maestro di Ozieri poichè in questa città ci sono alcuni fra i più significativi dipinti dell'epoca quali la
bellissima Pala della chiesa di Su Redu (Madonna di Loreto) e la tavola del Discendimento dalla Croce». Ha portato il
saluto ai convenuti il presidente dell'Unione dei Comuni del Logudoro, nonchè sindaco di Nughedu, Dario Fenu il quale
ha tenuto a ribadire che la manifestazione si è potuta realizzare grazie al finanziamento concesso dall'assessorato
regionale alla Pubblica istruzione retto da Sergio Milia e alle sollecitazioni del suo segretario, l'ozierese Antonello Lai. Ci
si è potuti avvalere del capitolo di spesa destinato alla promozione e valorizzazzione dei personaggi che hanno dato
lustro alla storia, alla cultura ed all'arte della Sardegna. «E proprio per dare seguito a tali indicazioni abbiamo pensato
bene di puntare sul Maestro di Ozieri, un artista la cui scuola evoluta ha creato nel Logudoro opere che rimangono fra le
più rilevanti ed originali del Cinquecento in Sardegna - ha affermato -. Sono tutte preziose creazioni artistiche che
arricchiscono il patrimonio storico-artistico del nostro territorio e meritano quindi di essere ulteriormente studiate e fatte
oggetto di una più adeguata valorizzazione». I lavori sono stati coordinati dalla esperta studiosa Campus, profonda
conoscitrice dell'opera del Maestro, dell'arte, della storia, dell'archeologia e della cultura più in generale del nostro
territorio e che ha trattato il tema: Le nuove attribuzioni al Maestro di Ozieri - I pittori spagnoli del "taller"; alcune
osservazioni. Hanno fornito grande apporto con le loro relazioni Carla Ferrante (Il Regno di Sardegna nel Cinquecento Brevi ceni di storia), Lucia Siddi (La pittura del '500 in Sardegna e la Scuola di Stampace nel Capo di sotto), Luigi Agus,
a cui si deve in gran parte il recupero della tavola del Discendimento dalla Croce, oggi conservata nel Museo diocesano
di prossima inaugurazione (Il Maestro di Ozieri e la scuola pittorica del Nord Sardegna nel XVI secolo). Erano presenti in
sala Giorgio Auneddu Mossa ed una sua assistente che hanno proceduto al sapiente restauro della magnifica opera.
Tutte le comunicazioni sono state corredate da una ricca documentazione fotografica con immagini di grande splendore
che hanno catturato l’attenzione del pubblico dall'inizio alla fine. È stato distribuito un volume curato per conto
dell'Unione dei Comuni con prestigiosa veste grafica dal tecnico del Comune di Ozieri Andrea Fancellu. « Il libro - ha
fatto sapere Dario Fenu - sarà consegnato a tutti gli istituti scolastici della Sardegna al fine di promuove nel modo più
idoneo fra i docenti ed i loro allievi l'amore per la conoscenza dell'arte e la storia della nostra isola ed affinchè sia veicolo
per incentivare gli studi sui personaggi che le hanno nei secoli dato lustro». Gerolamo Squintu