Elenco dei monumenti aperti, visitabili

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Elenco dei monumenti aperti, visitabili
COMUNICATO STAMPA
MONUMENTI APERTI 2014
Sabato 24 e domenica 25 maggio: Ozieri
In questo quarto weekend della diciottesima edizione di Monumenti Aperti Ozieri entra a far parte per la prima
volta della rete della manifestazione. Sabato 24 e domenica 25 maggio aprono i loro siti anche i comuni di
Elmas, Gonnesa, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Padria, Santo Stefano Belbo, Serdiana, Siddi, Telti e
Teulada.
Nelle parole dell’Assessore alla Cultura Giuseppina Sanna, la soddisfazione dell’amministrazione ozierese
“Siamo particolarmente lieti di aderire alla manifestazione Monumenti Aperti 2014, appuntamento di
straordinaria importanza per la promozione turistica e culturale della Città e del territorio circostante.
L’Amministrazione comunale di Ozieri coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno aderito
all’iniziativa, garantendo con il proprio impegno la riuscita della manifestazione, nella consapevolezza che il
patrimonio storico e culturale rappresenta l’espressione più diretta della nostra identità e delle nostre radici.”
Venti i monumenti disponibili e aperti sabato 24 e domenica 25 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 per le
visite, come sempre rigorosamente gratuite, cui si aggiunge una nutrita serie di eventi collaterali che
renderanno la due giorni di Monumenti Aperti ancora più godibile.
Sant’Antioco di Bisarcio
La chiesa di Sant’Antioco, realizzata in stile pisano borgognone interamente in pietra locale (vulcanite bruno
rossastra), sorge in aperta campagna a qualche km dall’abitato di Ozieri. Antica Cattedrale della Diocesi di
Guisarclu fu edificata tra il XII e il XIII sec. inglobando parti murarie della chiesa precedentemente bruciata.
È uno dei maggiori esempi di romanico in Sardegna. Conserva la facciata originaria cui venne addossato un
portico a due piani, detto galilea. Ha uno schema a tre navate, la centrale coperta a capriate, le laterali con
volte a crociera libere.
Pont’ Ezzu
Il ponte, costruito in età imperiale, è un notevole esempio di architettura monumentale.
Lungo 89 metri e largo 4,30, è stato realizzato su sei arcate per il superamento del Rio Mannu, lungo il
percorso che collegava Olbia a Cagliari, è stato utilizzato fino a qualche decennio fa. È uno dei maggiori e
meglio conservati ponti romani della Sardegna.
Nuraghe Sa mandra e sa Jua
Il complesso archeologico "Sa Mandra de sa Jua" (recinto dei buoi aggiogati) occupa una modesta altura che
domina il Rio Mannu di Ozieri. Il sito, pluristratificato, fu frequentato ininterrottamente fino al medioevo ed
inglobato a partire dagli anni '60 nel quartiere di San Nicola. Il complesso archeologico è costituito dal nuraghe
e dal villaggio di capanne circolari e rettangolari. Il monumento, costruito con conci di trachite sub rettangolari,
presenta una torre centrale a cui si addossano due torri laterali che racchiudono ognuna due ambienti.
Ufficio Stampa Consorzio Camù
Contatti
Riferimenti
Centro Comunale d’Arte e Cultura Il
Ghetto
via Santa Croce, 18, 09124 Cagliari
tel. 070 6402115 fax 070 6401730
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Giuseppe Murru (responsabile),
Stefania Cotza
Marta Littera
Chiesetta di San Nicola
La chiesa, che risale al XIII secolo, in stile pisano, è realizzata in blocchi squadrati di pietra trachitica
rossastra.
La pianta è a navata unica, coperta con capriate lignee, il presbiterio è preceduto da un arco trionfale a tutto
sesto. La leggenda narra che la ricostruzione della chiesetta fu opera degli abitanti di uno degli otto villaggi
che diedero vita ad Ozieri.
Grotta San Michele
La Grotta di San Michele (di origine carsica) si trova nel centro abitato di Ozieri, a pochi metri dall'ospedale
civile. Deve il suo nome alla presenza di una antica chiesetta dedicata all'Arcangelo. Scoperta casualmente
nel 1914, è luogo simbolo dell’archeologia sarda per il rinvenimento dei reperti del Neolitico Recente, che da
essa prese il nome di Cultura di San Michele o di Ozieri, conservati nel Museo Archeologico cittadino e in
quelli nazionali dell’isola.
Chiesa di Santi Cosma e Damiano
Ricostruita nel 1593 ad opera dei Frati Cappucini, ha le forme canoniche di tale ordine in Sardegna con navata
unica e tre cappelle sul lato sinistro. Conserva pregevoli arredi sei – settecenteschi, tra cui il dipinto del
martirio di Cosma e Damiano, di scuola spagnola, un tabernacolo ligneo attribuito a Fra’ Gaudenzio di Sassari
e quattro arche martiriali. Vi si celebra la festa della Madonna del Rimedio la terza settimana di settembre.
Sono inoltre conservate le reliquie di San Valentino.
Chiesa di Santa Lucia
Edificata a seguito di un lascito tra l’800 e il ‘900 sull’area dove sorgeva un’antichissima chiesetta omonima.
Progettata in stile neoclassico, richiama le architetture palladiane. L’altare, in gesso bianco, rappresenta la
scalinata dalla quale tra due schiere di angeli scende Santa Lucia con la palme del martirio. È conservato il
Crocifisso gotico doloroso del ‘500
Fontana Grixoni
Con una quinta scenografia eretta nel 1881 per munificenza di Don Giuseppe Grixoni, su progetto del
Pietrasanta, si chiuse anteriormente la fonte realizzata nel 1594 ad opera del Governatore spagnolo Don
Giovanni di Castelvì, che fece incanalare le acque della sorgente di Minte Lizu. La fontana in marmo bianco,
conserva gli stemmi originali del Castelvì e dei Centelles de Oliva, feudatari del Monte Acuto, insieme alla
lapide che ricorda la prima realizzazione. Sono visitabili i sotterranei dell’antica fontana.
Carceri Borgia
Sorgono in quella che fu l’acropoli medioevale. La loro descrizione completa risale al 1769. Gli ambienti
appartenuti al Castello di Corte, poi inglobato nel palazzo Borgia, costituiscono la cucina, la cella di rigore e la
cella femminile del carcere. Le celle maschili sono posteriori al 1769 ed occupano quello che fu il cortile dei
prigionieri, il resto del cortile era riservato al bestiame requisito.
Civico Museo Archologico ed Ex Convento Delle Clarisse
Il Museo, ospitato nell'ex Convento delle Clarisse, recentemente ristrutturato, offre una esposizione di reperti
che vanno dall’età neolitica (Cultura Ozieri) all’età Medievale.
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Pregevole la ricca collezione numismatica con pezzi di età greco coloniale alla monetazione sabauda.
Cattedrale dell’Immacolata
La Cattedrale di Ozieri, nata dalla ristrutturazione di una precedente chiesetta della prima metà del XIII
Secolo, ampliata e impreziosita in tempi diversi, nel 1621 divenne cattedra vescovile con la ricostruzione della
diocesi di Ozieri, erede di quella di Bisarcio. Progettata da Gaetano Cima presenta una facciata
neorinascimentale con fregi in stucco rari in Sardegna. La gradinata è di Clemente Bianchetti, di Danesi il
campanile del 1874. Conserva una serie di ritratti vescovili, dipinti di Marghinotti , Ghisaura e Boasso; sculture
di F. Salvi, G. Galimberti e argenti sardi di influsso iberico. Particolarmente scenografico è l'altare maggiore in
marmo.
Chiesa di Nostra Signora del Rosario
La chiesa di N.S. del Rosario fu edificata in stile barocco attorno al 1632 ad opera dell’Oratorio del Santissimo
Rosario di Ozieri. Si trova a breve distanza dalla Cattedrale dell'Immacolata e dalla sede della Curia.
A seguito della fondazione dell'adiacente Convento delle Clarisse, la Chiesa nel XVII e XVIII sec. fu utilizzata
dalle Monache di Clausura. La chiesa è stata recentemente restaurata insieme all'intero complesso delle
Clarisse. Nella prima cappella a destra, detta delle Anime, è conservato un grande affresco naturalistico del
1699. Dal piano del coro è possibile raggiungere il campanile.
Museo Diocesano di Arte Sacra
L’edificio che ospita il Museo Diocesano di Arte Sacra, situato sulla piazza principale della città, appartenne
alla famiglia Borgia duchi di Gandìa, che lo donarono ai Gesuiti nel 1690. Sede delle prime scuole, divenne poi
sede del Seminario. Il percorso si articola in otto sale (il Materiale Lapideo, la Storia, i Paramenti, la Statuaria,
la Preghiera, gli Oggetti Preziosi, la Processione, la Quadreria), disposte secondo un ideale itinerario storico,
liturgico e devozionale, nel quale la cultura, artistica e documentale, narra un percorso di fede lungo quasi un
millennio. Il Museo Diocesano ospita due opere del pittore noto come il Maestro di Ozieri: il retablo di Nostra
Signora di Loreto, costituito da sette tavole dipinte ad olio, proveniente dall’omonima chiesa quattrocentesca e
il Discendimento dalla croce.
Statua di Francesco Ignazio Mannu
Don Francesco Ignazio Mannu, magistrato sardo, nacque ad Ozieri nel 1758 da nobile famiglia.
Fu giudice della Reale Udienza e partecipò a fianco dell’Angioy alla rivolta dei vassalli contro i feudatari
quando i Sardi, presa coscienza della propria forza, reclamarono dai baroni e dai Piemontesi il diritto a
concorrere al governo dell’isola. Autore dell'inno “Su patriottu sardu a sos feudatarios”.
Architetture del centro storico
I palazzi del centro sono caratterizzati da suggestivi loggiati o altane (sutteas), terrazze coperte e sostenute da
pilastri o ingentilite da colonne neoclassiche, che impreziosiscono soprattutto i palazzi ottocenteschi, ma le cui
origini sono certamente più antiche. Esempi degni di nota sono: orfanotrofio maschile Fondazione Tola,
palazzo Pietri, Palazzo Mannu, palazzo Vigliaroni e la casa di Juan Tola Ladu.
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Museo La taverna dell’aquila
Il Museo Taverna dell'Aquila è il risultato della lunga ricerca di Giuseppe Saba, che ha raccolto una notevole
quantità di oggetti di uso comune legati alla civiltà contadina e alle antiche botteghe artigianali.
Si tratta di un'esposizione a metà strada tra una taverna e un museo etnografico, prende il nome da
un'emblematica aquila impagliata, dono della famiglia dell'illustre pittore ozierese Giuseppe Altana. Il percorso
riguarda le attività artigianali, la civiltà contadina, il collezionismo enologico e la mineralogia.
Chiesa di San Francesco e Centro culturale
Fu probabilmente inaugurato nel 1528 quale Chiesa del Convento dei Frati Minori Osservanti e divenne
Collegio e Seminario per la formazione dei frati destinati alle missioni estere. La costruzione è in stile gotico
aragonese coloniale, detto Montery. Di notevole pregio d’altare in legno dipinto di verde e laminato in oro
zecchino, che funge da retroaltare maggiore e ospita nelle nicchie le statue di Santi, frati e lo stesso San
Francesco. Oggi sede della Biblioteca Comunale e del Centro Giovani.
Pinacoteca Cittadina “G. Altana”
L’allestimento della Pinacoteca Cittadina “G. Altana”, presso la ex centrale elettrica, tiene conto dell’esigenza
di valorizzare al meglio i più importanti pittori ozieresi; pertanto i visitatori potranno ammirare la “Sala
Giuseppe Altana”, le “Sale Pietro Tinu”, le “Sale prof. Vincenzo Marras” e le sale di arte contemporanea.
Tra le opere esposte si segnalano quelle di artisti noti a livello internazionale. Oltre a conservare un’importante
collezione di opere d’arte e costituire un importante spazio espositivo che ha ospitato e ospiterà mostre
temporanee, la ex centrale elettrica, recentemente restaurata, rappresenta uno dei più importanti esempi di
archeologia industriale della Sardegna. L’edificio ha ospitato la prima centrale elettrica operante in Sardegna,
in seguito adibita a pastificio al suo interno conserva alcuni macchinari che testimoniano la sua storia.
Museo dell’Arte Molitoria
Primo museo dell’Arte Molitoria in Sardegna. E’ possibile ammirare un’ampia selezione di strumenti per la
macinazione del grano, dalle antiche macine nuragiche alla mola asinaria romana, in uso fino ai primi del 900.
Presente inoltre una sezione botanica con l’esposizione di diverse decine di qualità di grano.
EDIZIONE REGIONALE
Cinque fine settimana dal 3 maggio al 1 giugno, 46 amministrazioni (quindici in più rispetto all’edizione 2013)
in rappresentanza dell’intera Isola, più di diecimila volontari coinvolti, oltre il 60% dei quali studenti di ogni
ordine e grado, almeno seicento monumenti aperti gratuitamente con oltre 300.000 visite previste.
Per la prima volta nella sua storia, Monumenti aperti esce dai confini regionali della Sardegna. Il paese
di Santo Stefano Belbo ha infatti adottato la manifestazione che si terrà il 24 e 25 maggio con un programma
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di visite guidate e iniziative collaterali dedicate sia alla figura di Cesare Pavese, il grande scrittore piemontese
che qui nacque nel 1908, sia all’alluvione che si abbatté sul territorio nel 1994 e di cui, dunque, ricorre
quest’anno il ventennale
La manifestazione a livello regionale è coordinata come sempre dall’associazione Imago Mundi Onlus e
soprintesa da un Comitato Scientifico. Pur concentrando lo svolgimento nella stagione primaverile, non
cambia la formula di Monumenti Aperti che propone la visita in chiese, siti archeologici, beni storico-artistici,
contemporaneamente a percorsi naturalistici e tematici, con l’obiettivo di valorizzare siti spesso sconosciuti o
inaccessibili in altre occasioni.
LE ISTITUZIONI PUBBLICHE
Confermato anche per questa edizione il Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica
Italiana, che si rinnova ormai da otto anni con l’invio di una medaglia celebrativa. Per il secondo anno
consecutivo, il Presidente del Senato Pietro Grasso ha invece riconosciuto il Patrocinio del Senato della
Repubblica. Per la prima volta Monumenti aperti riceve il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna.
Inoltre a testimonianza del successo che la manifestazione riscuote su tutto il territorio sardo gli Assessorati
regionali del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni culturali continuano a finanziarla senza soluzione
di continuità sin dall’edizione 2005. Monumenti Aperti è anche sostenuta dalle Presidenze della Giunta e del
Consiglio Regionale.
PARTNERSHIP E SPONSOR
Contribuiscono alla manifestazione la Fondazione Banco di Sardegna e Sardex, il circuito di credito
commerciale. Monumenti Aperti si avvale della partnership del Consorzio Camù, che garantisce la
promozione e la comunicazione, di Arti Grafiche Pisano che realizza la stampa dei materiali promozionali, di
Confcommercio, Confesercenti per l’iniziativa Gusta la Città, radicata in numerosi centri dell’Isola che ha
coinvolto dal 2011 oltre 200 esercizi commerciali. Importante operazione di co-marketing con Tiscali che per
tutto il mese di maggio ospiterà nella Home di Tiscali.it due milioni di visualizzazioni del banner pubblicitario
della manifestazione. Ai clienti Tiscali della Sardegna e del Piemonte sarà anche inviata, sotto forma di
newsletter, una DEM (Direct Email Marketing) promozionale della manifestazione, per un totale di 160.000
utenti. Sostengono Monumenti Aperti da quest’anno anche due importanti marchi: Conad,e Goinsardina.
Prosegue, infine, la collaborazione con l’emittente televisiva privata Videolina.
UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA
Nel sito ufficiale della manifestazione www.monumentiaperti.com è possibile avere accesso alle
informazioni, sempre aggiornate e a materiali video fotografici che restituiscono in modo più completo il
“racconto” della manifestazione, dei luoghi che la ospitano e il dialogo con quanti vorranno percorrere la
Sardegna con Monumenti Aperti.
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Le informazioni vengono garantite sia dall’attività dell’ufficio stampa, per tutte le testate giornalistiche, che dal
social media team.
Monumenti Aperti è presente su Facebook con la pagina pubblica Monumenti Aperti Sardegna e sui profili
Twitter e Instagram con il profilo @monumentiaperti. Il tag ufficiale della manifestazione di questa edizione
è #maperti14.
MATERIALI PROMOZIONALI E PUBBLICITA’
I visitatori troveranno in tutti i comuni che aderiscono a Monumenti Aperti i libretti o le cartine/pieghevoli con
tutte le informazioni sui monumenti del comune e sulle varie iniziative che fanno da contorno alla
manifestazione.
120.000 le carte pieghevoli stampate, 15.000 le guide personalizzata per Cagliari e 4.000 quelle per Sassari.
La campagna di affissione prevede quattromila manifesti distribuiti in tutti i comuni aderenti e sette poster di
grande formato (6X3 mt) presenti a Cagliari, Sassari e Alghero
Oltre alle campagne pubblicitarie sui quotidiani l’Unione Sarda e la Nuova Sardegna e sulla testata Web
Casteddu on Line, la campagna pubblicitaria in questa edizione diventa nazionale e internazionale con le
pagine nelle riviste di bordo di Brussels Air Lines: BThere e di Meridiana: Atmosphere, con il mensile
Bell’Italia e sulle pagine web dell’emittente televisiva SKY.
INFORMAZIONI UTILI
Apertura monumenti e mostre:
sabato 24 e domenica 25 mattino ore10.00 – 13.00 ; pomeriggio ore 15.00 – 19.00
Nelle chiese le visite verranno sospese durante le funzioni
Info point: piazza Garibaldi
Info e prenotazioni 079787638 – [email protected]
Servizio navetta a cura di Night & Day con partenza dall’Info Point
A cura dei commercianti cittadini vetrine a tema, vendite promozionali e mercatini nel centro storico
Informazioni aggiornate nel sito www.monumentiaperti.com
Monumenti Aperti è anche su:
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