Il fascismo al potere in Italia

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Il fascismo al potere in Italia
Il fascismo al potere in Italia
1919-20: IL BIENNIO ROSSO
• Periodo di crisi politica e sociale
• Insoddisfazione per la vittoria mutilata
(Dalmazia e Fiume)
• Scioperi nelle campagne e nelle fabbriche
• Nuovi partiti di massa: -1919 PNF
-1919 PPI
-1921 PCI
1922: LA MARCIA SU ROMA
• Mussolini
ottiene
dal re la
guida del
governo
1922-24 fase legalitaria
• Elezioni 1924: campagna elettorale all’insegna
della violenza
• Secessione dell’Aventino
• Delitto Mateotti
• 1925-1929: costruzione del regime totalitario
(leggi fascistissime) (leggere pag. 225,226)
L’antifascismo diviene reato contro lo Stato
(carcere, confino)
1929 Patti Lateranensi
Problema da risolvere=contrasto con la Chiesa
11 febbraio 1929 firmano i Patti Lateranensi
Lo Stato riconobbe:
- la sovranità della Chiesa sullo Stato del Vaticano
- il cattolicesimo come religione di Stato, da insegnare
nelle scuole pubbliche
- il matrimonio religioso equivalente a quello civile
• In cambio la Chiesa riconobbe il Regno d'Italia e la sua
capitale, Roma
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• L'economia dell'Italia fascista
Problemi: svalutazione della moneta
1926 inizia la politica economica AUTARCHICA
(dal greco, ="bastare a sé stessi")
l'Italia doveva:
- diventare autosufficiente, cioè essere in
grado di produrre tutto ciò di cui
aveva bisogno senza dipendere dalle
importazioni dall'estero
-recuperare (ferro, oro, argento ecc.)
• per favorire lo sviluppo dell'agricoltura vennero anche
bonificate alcune zone paludose
• In realtà l'Italia restò arretrata
• gli italiani guadagnavano la metà dei
francesi,un terzo degli inglesi, un quarto
degli americani
• nel 1938 in Italia c'era un'automobile ogni
100 abitanti, in Inghilterra e in Francia 1
ogni 20
• nel 1938 in Italia c'era un telefono ogni 70
abitanti, uno ogni 13 in Inghilterra, uno
ogni 27 in Francia
LA POLITICA ESTERA
FASCISTA (pag. 235-6)
• NAZIONALISTA
• COLONIALISTA
GUERRA D'ETIOPIA (ottobre 1935)
È la politica estera che cambia
l’atteggiamento di Mussolini nei
confronti della Società delle Nazioni
e delle potenze europee
•distogliere gli
italiani dalla
situazione
interna
•dare lavoro ai
disoccupati nella
nuova colonia
•dimostrare di
essere una
potenza
internazionale
Mussolini si avvicina ad Hitler
(aveva appoggiato il colonialismo italiano)
1936 ASSE ROMA-BERLINO (patto di amicizia)
1938 LEGGI RAZZIALI CONTRO GLI EBREI IN
ITALIA (dure condanne da parte della
Chiesa cattolica)
1939 PATTO D'ACCIAIO (le due nazioni si
impegnano ad aiutarsi reciprocamente in caso di
guerra)
• Leggere con attenzione da pag. 222 a pag. 237
Approfondimento pp. 228-229
• Gioventù Italiana del Littorio (GIL)
Età
Maschi
Fino a 8 anni Figli della lupa
8-13 anni
14-18
18-21
Balilla (dai 10
Balilla
moschettiere)
Avanguardisti
Fasci giovanili di
combattimento
Femmine
Figli della lupa
Piccole
italiane
Giovani
italiane
Giovani
fasciste
1. FIGLI DELLA LUPA:
• Maschi e femmine (fino agli 8 anni)
• Romolo e Remo
• Dal 1933 chiunque si iscriveva alla scuola
elementare ne faceva automaticamente parte
• Dal 1936 l'iscrizione avvenne direttamente
all'anagrafe alla nascita.
• La divisa era composta da:
• fez in lana nera,
• camicia di tipo sportivo di cotone nero, con
cinturone color bianco che raccoglieva le due
bretelle
• pantaloni in lana grigio-verde, di media
lunghezza
• calzettoni in lana grigio-verde con due righe
nere sulle rovescie.
• scarpe nere in cuoio.
• Un disegno che rappresentava la lupa nell’atto
di allattare Romolo e Remo si trovava sul fez,
sulla camicia si osservavano dei piccoli disegni
che raffiguravano in maniera stilizzata due
teste di lupa, i capi squadra si distinguevano
per i loro gradi rossi a forma di V, tutte le
indicazioni del reparto di appartenenza erano
descritte nel gagliardetto, una piccola
bandiera che si portava alle adunate e ai
cortei.
2. Balilla (maschi 8-13 anni)
• Principi educativi
• "L'educazione fascista", sosteneva Mussolini,
"è morale, fisica, sociale e militare: è rivolta a
creare l'uomo armonicamente completo, cioè
fascista come noi vogliamo". Per formare il
"carattere" era fondamentale suscitare
l'emotività dei giovani più che il loro senso
critico.
• Preghiera balilla (proposta dal fascismo ma non
trova grande approvazione, viene spesso vista
come una vera e propria bestemmia)
• «Io credo nel sommo duce, creatore delle camicie
nere, e in Gesù Cristo suo unico protettore. Il
nostro salvatore fu concepito da buona maestra e
da laborioso fabbro. Fu prode soldato, ebbe dei
nemici. Discese a Roma, il terzo giorno ristabilì lo
Stato. Salì all'alto ufficio. Siede alla destra del
nostro Sovrano. Di là ha da venire a giudicare il
bolscevismo. Credo nelle savie leggi. La comunione
dei cittadini. La remissione delle pene. La
resurrezione dell'Italia, la forza eterna, così sia.»
• Il moschetto Balilla è stato un fucile utilizzato
dai bambini italiani durante il ventennio
fascista.
• Secondo il volere di Benito Mussolini fu usato
per l'addestramento della gioventù italiana
all'uso e alla familiarità con le armi, imitando
quanto stava facendo Adolf Hitler
in Germania.
• Si stima che, tra il 1930 e il 1940, ne siano stati
prodotti circa 30.000.
PICCOLE ITALIANE (8-13 anni)
• La loro uniforme era composta:
• Berretto in maglia di seta nera con un bottone
che fermava le estremità
• Camicetta a maniche lunghe bianca,
• Gonna in tessuto nero
• Calze lunghe bianche.
• Scarpette nere
Avanguardisti e
Giovani italiane 14-18)
Fasci giovanili di combattimento e
giovani fasciste (18-21 anni)