Amici 20_10

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Amici 20_10
KOS è vacanza!
03 luglio, sabato
Dopo una notte insonne per paura che la sveglia non suonasse, alle 4,11 la gallina ha cantato tre volte:
“Frà, Frà, Frà! Alzati e cammina!”.
Dovevamo partire per la vacanza al mare in Grecia, nonchè recupero viaggio dei 25 anni di matrimonio
(sic!), e la mia compagna di viaggio aveva paura di perdere l’aereo. Io ho perso la bussola e sono sbattuto
contro la porta del bagno.
Alle 5,20 il nostro caro figliolo metteva l’auto in moto, direzione Malpensa.
Per “auto” intendo “auto-memory” perché l’informatico mentre io guidavo ha inserito nel suo cervello-hard
disk i punti di riferimento per il rientro.
“Presko, presko!” cantava mia moglie con il motivo-tormentone di questa calda estate.
Lasciata l’auto in divieto di sosta (non c’era un posto libero!), siamo andati al check-in. Pensavamo di essere
i soli a quell’ora, ma l’aeroporto era superaffollato d’uomini con occhi arrossati, mamme stravolte e centinaia
di bambini sveglissimi ed attenti agli annunci. Erano gli unici ad essere lucidi in quella bolgia infernale.
Salutato il Mau, ci siamo avviati ai controlli. Siamo passati. Tutti e due. Speravo trattenessero mia moglie
come arma pericolosa, ma l’allarme non si è attivato!
L’aereo è decollato ballando tra le nuvole. Era ceco. Non nel senso che era teleguidato, ma era della
Repubblica Ceka. Accecato ero io dalla bellezza delle hostess, alte, bionde e con gli occhi azzurri, come nei
sogni degli adolescenti. “Desidera, signore?”
Ho risposto di aver tanto desiderio, ma quella accanto, che faceva finta di dormire, era my wife.
La fata mi ha porto un vassoio con pollo e carotine con riso pilaf, pezzo di pizza alla ricotta e dolce.
Erano le 9,20 e pranzavamo! Mi sono girato verso mia moglie: il suo vassoio era già svuotato.
“Siamo svegli dalle 4. È come se fosse mezzogiorno!” ha detto sorseggiando un caffè digestivo, nel senso
che, a berlo, ci si libera subito di tutto…
In perfetto orario siamo atterrati a Kos, Grecia. Quando prenotammo non sapevamo Kosa fosse Kos.
Mia moglie aveva detto: “Kosa ne dici di Kos?”
E io: ”Preferirei il solito Kimbo: Kos è una sottomarca!”
Ora so che Kos è un’isola al confine con la Turchia, sono Kommosso e mi sento un pascià sognando
l’harem…
Il Villaggio è bellissimo. Camere grandi e ben arredate, frigo, TV… Parco con tanto verde. Spiaggia di
sabbia bianca e fine. Mare trasparente sì, ma “aperto” come l’Adriatico. Niente cale.
“Delle cale che te ne cale? Sei qui per riposare!”, ha detto la mia signora entrando in acqua come una
sirena. Di taglia grande. Una sirenotta.
Dopo una cena a base di rigatoni alla puttanesca e pollo alla macellara (il ristorante è italiano…) siamo
andati al bar per prendere l’Ouzo, il cocktail di benvenuto.
L’anziano barman ha ritirato i tickets, ci ha dato i bicchieri con i cubetti di ghiaccio ed è iniziata l’attesa.
Serviva tutti, tranne noi. Vedevo la mia signora battere le dita sul banco.
Dopo che il ghiaccio si è sciolto, Ella ha gridato: “Lei è maleducato! Quando ci serve?”
Nessuna reazione da parte del barman. Le ho ricordato che bisognava parlare in inglese e ho detto:
“When you port us notre cocktail in offert dall’Hotel?”.
Il Barman ha detto: “Non capisco l’italiano!”.
Un signore tedesco, commosso dall’attesa e per evitare che mia moglie scoppiasse per la rabbia, ci ha
detto: “You are Italians. Ci penso io!”.
Ha ordinato e dopo due secondi due ha avuto due cocktail che gentilmente ha passato a noi, per giusta
causa.
Io e mia moglie avevamo un braccialetto azzurro che gli animatori ci hanno messo all’arrivo…
Qualche italiano aveva fatto qualcosa al vecchio barman?
Andando via, la mia signora si è decisa a parlare in inglese ed ha detto all’anziano:
“You are stupid. Ma Very, very, very stupid!”.
Siamo andati a letto, fieri di essere italiani.
File: Kos lug04
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04 luglio, domenica
Oggi c’è vento. Mentre facevo il peripatetico (Aristotele..) per la spiaggia bianca, Km avanti e indietro, my
wife riposava al suo lettino più ombrellone euro tre..
Mare cristallino e tutto tranquillo.
Nel pomeriggio, per il forte vento (sembrava di essere in Sardegna, a Budoni, dove invece che budini
mangiavamo budoni di sabbia…) siamo andati a Marmari, 10 minuti a piedi ci hanno detto. Dopo un’ora e
mezza abbiamo intravisto i primi bar e supermarket.
Qui, infatti, non vediamo case. È tutto nuovo, supertecnologico, celle solari, cellulari a go go e acqua a
volontà. Ristoranti. Hotels. Non una farmacia, una chiesa, il municipio o il cimitero.
“Questa è l’isola d’Ippocrate, l’astro della medicina. Qui non si muore…”, ha detto my wife.
Io ho sperato che l’hotel fosse igienicamente migliore di quello dell’anno scorso. Così non ho bisogno di
“astringenti”!
Dopo la cena di fusilli al carciofo e costolettine d’agnello, tutti davanti alla TV… tedesca. Il villaggio è italiano,
ma RAI1 è criptata per il calcio e così, tutti a sforzarsi di capire almeno i nomi dei giocatori della finale di
Campionato Europeo Portogallo-Grecia, a Lisbona.
Per chi fare il tifo?
Noi italiani eravamo fuori. I tedeschi tifavano per la Grecia il cui allenatore è loro connazionale.
Circondato da camerieri, recepnionisti, donne delle pulizie, pur ci sembravano simpatici i portoghesi. Ma
quando my wife stava per dirmi:
“Tifiamo per i rosso-verdi!”, ho visto in piedi, dietro di lei, con le braccia nei fianchi a mò di Hitler, il barman
greco dell’Ouzo indigesto e ho mormorato:
“Cara, questo sarà pure stupid ma se non tifiamo Grecia la prossima volta al bar ci farà bere purghe!”.
Alla fine abbiamo tutti vinto per 1 a 0. La Grecia è Campione.
In paese, concerto di fuochi d’artificio. Camerieri, receptionist, donne delle pulizie gridavano, stringevano
mani, piangevano.
Ho guardato negli occhi Barman Stupid: aveva una lacrima di gioia all’occhio destro mentre dall’occhio
sinistro uscivano tre lampi tre di luce: bianco, rosso e verde….
05 luglio, lunedi
Giornata di riposo riflessivo. L’aria condizionata non ha funzionato e abbiamo capito Kos è il bagno turco.
Kos è a pochi Km dalla Turchia, forse è per questo motivo che molti fumano come i turchi.
File: Kos lug04
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Storia: Dopo i Carèi, i Minoici Cretesi occuparono Kos fino al XV sec aC, poi i Micenei e la partecipazione
alla guerra di Troia.
Abbiamo pensato che Barman Stupid fosse un figlio di Troia.
Nel 700 aC arrivarono i Dori (per questo il cuoco fa spesso zucchine dorate…), poi i Persiani (ancora oggi i
famosi gatti popolano il giardino dell’Hotel). Kos nel V sec aC si unì alla Lega Ateniese (abbiamo pensato
che Barman Stupid fosse un iscrittto, seguace di Boxis alleato di Berluscopolis).
Nel VI sec aC, Kos fu rasa al suolo da un terremoto (molte isole del Dodecanneso sono di origine vulcanica).
Nel 460 aC a Kos nacque Ippocrates, padre della Medicina, la cui figlia (quella vera, no “Medicina”) fu
trasformata in drago e poi, dopo il bacio di un principe, di nuovo in donna. Da qui fu presa l’idea di
Biancaneve ed abbiamo dedotto che Barman Stupid fosse un mixer dei Sette Nani riuscito peggio dei singoli
addendi.
Nel 336 aC Kos fu occupata da Alessandro Magno, poi dai Tolomei d’Egitto, dai Romani (che importarono i
rigatoni con pajata, ma se ne scapparono con la coda alla vaccinara quando arrivarono Bizantini e
Saraceni).
Nel 1315 i Cavalieri di S. Giovanni di Rodi la portarono allo splendore e costruirono il Castello. Nel 1522,
dopo la caduta di Rodi, arrivarono i Turchi che restarono fino al 1912 quando Kos passò agli…italiani che
l’hanno dominata fino al 1948, quando Kos fu liberata e passò alla Grecia, vincendo il Campionato Europeo
di Calcio 2004 e salvandosi, dopo il fascismo, dal Berlusconismo!
Ho avuto un po’ di pietà per Barman Stupid…forse ce l’ha con gli Italiani per quegli anni bui?
Intanto, nel 1933 Kos era stata distrutta da un altro terremoto. Poi tutto OK.
Stasera, però, abbiamo saputo che Lù dorme a casa di un’amica, Mau è solo, la casa è abbandonata.
Kos, nel 2004, ha vissuto un terremoto di rabbia della mia consorte che perfino Ippocrate si è rigirato nella
tomba!
06 luglio, martedi
Dopo l’immersione di storia e di “storie”, stamani andiamo a visitare Kos città.
Abbiamo preso l’autobus preciso, veloce, aria condizionata, 1.30 euro a ticket.
Abbiamo visto la Chiesa ortodossa di Persakevi, l’Agorà, il Tempio di Dionisio, il Castello sul porto, il centro
con i vicoletti (Barstreet) con migliaia di piccoli bar, pub, taverne…
La chiesa di S. Nikolas, con enormi candelabri e belle icone. Una sola mi ha lasciato perplesso: la Madonna
era “rotondetta”. Dopo aver detto qualche preghiera, mi sono accorto che l’immagine nello specchio era di
my wife, che mi ha rivolto qualche prece!
Dopo una visita interessante e breve, ma che invoglia a tornare, abbiamo ripreso l’autobus, affollato.
La mia consorte gentile si è seduta avanti ed io in fondo.
Quando è passato il bigliettaio, ho detto:
“The ticket was made by my wife”.
E lui: “Yes, but where are the other members of your family?”.
“Sono solo io! Only me!” ho risposto.
E lui: “Bah! Chi li capisce questi italiani!”.
Quando siamo scesi ho chiesto a my wife cosa ha detto quando ha fatto i biglietti e lei:
“Two tickets. For me and my houseband!”
Ho capito: il bigliettaio cercava tutta la “banda di casa”, non solo il marito…
E, soprattutto, non doveva essere parente di Barman Stupid!
07 luglio, mercoledi
I giorni passano veloci. Mentre consumo la spiaggia di Marmari andando avanti e indietro, my wife è sul
lettino a leggere il suo secondo libro in tre giorni dico tre. L’ho convinta a fare una passeggiata. Abbiamo
incontrato un tipo che faceva jogging sul bagnasciuga e lei mi si è rivolta dicendo:
“Invidia?”.
Ho preferito non rispondere. Dopo un'ora che siamo tornati all’ombrellone, è ripassato il tipo lentamente,
sudato, lingua a terra. Ho detto: “Che fallito!”.
Quando l’ho convinta ad un’altra passeggiata, abbiamo visto un gruppo di nudisti. Uno era in piedi e faceva
ginnastica. My wife mi si è rivolta dicendo: “Invidia?”
Sovrapensiero ho risposto: “Che fallo!”.
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Quando siamo tornati all’ombrellone, l’animatrice aveva già chiamato i vecchietti a fare ginnastica in
spiaggia. Ho goduto a guardare chi, piegandosi, non riusciva a raddrizzarsi e donne panciute che,
accovacciandosi, cadevano sedere a terra…
Troppo vanitosi, questi vecchi moderni!
“Vieni a fare aquagym!” mi ha urlato la Steffy.
Ho fatto finta di non sentire perché:
- ho già fatto pipì
- non mi chiamo Jim.
Lù ha mandato un SMS con la media dei suoi voti: 28,5.
Mau ha inviato un SMS aspettando i risultati dei compiti e sperando di non aver fatto Error Stupid.
Ho inviato loro un SMS: “Studiate Muovetevi Sbrigatevi”.
Solo oggi ho capito una Kosa. Ogni mattina, quando vado a colazione, la cameriera greca mi dice:
“Kalimela!”
Un po’ scocciato per il riferimento a dieta e calorie, ho sempre risposto: “Non mangio frutta al mattino e poi
se voglio Kalare son fatti miei!”.
Stessa cosa la sera. Io mi accingo a prendere il mio piatto di pasta asciutta e la cameriera: “Kalispera!”.
Premesso che se sono in vacanza non ho speranze di Kalare, ma perché non si fa gli affari suoi?
Arrabbiato nero, anzi abbronzato, ho confidato la Kosa a my wife, dicendo:
“La cameriera deve essere figlia di Barman Stupid! Ce l’ha con me!. Ha messo gli occhi addosso ai miei Kili
e mi fa ingoiare amaro tutto ciò che prendo! Non ce la faccio più con Kalimela e Kalispera!!!”
Lei, candida: “Ignorante! <Kal-ee-mera> significa Buongiorno e <Kal-ee-spera> è Buonasera!”.
Domani mattina dirò “Kal-ee-mera” e poi credo che la cameriera, essendo bella e bona, non può essere
figlia di Barman Stupid.
08 luglio, giovedi
Sono andato a colazione col sorriso sulle labbra e, appena ho visto la cameriera, ho detto “Kal-ee-mera!”
“Buongiorno!” mi ha risposto.
Voleva forse prendermi in giro? Voleva fare con me il gioco della traduzione greco-italiano, italiano-greco? Io
sono bravo al Paroliere, lei sarà brava con la lingua?
“TI stai versando addosso il caffèlatte!” ha detto mia moglie, facendomi capire quel bruciore che avevo al
pantaloncino…
Stasera “Serata greca”: abbiamo cenato a base di carne arrostita, pollo, coniglio, vitello, agnello e
melanzane, peperoni, feta e olive al forno…Una delizia per il palato. Un pugno per lo stomaco.
Al teatrino, musica e balli tradizionali greci. Mi è sembrato di riconoscere il sirtaki, Zorbas, Zorbas, Sirtaki,
Zorba, Sirtaki, Zorba, Zorba.. Un linguaggio musicale tipo “tic, tic-tic, tic, tic-tic-tic..”, un telegrafo ripetitivo.
Ossessivo. Ho fatto alcune foto: costumi bellissimi.
Quando da un cerchio di fuoco è apparsa una danzatrice del ventre, sono andato più vicino possibile e zac,
foto al ventre e pugno al basso ventre mio.
“Niente foto! Pile scariche” mi ha detto la nuova macchina digitale intelligente. Intelligente? Ma proprio sul
più bello? Ho letto le istruzioni in tedesco e mi è sembrato di capire che quelle macchine seguono gli umori
delle mogli:
“Alther wentre”Verbitten photo!”.
Non penso di aver fatto un buon acquisto….
09 luglio, venerdi
Oggi gita in Turchia, a Bodrum. Abbiamo prenotato presso l’Agenzia Tigacki con la certezza di avere una
guida in italiano. “Chiedete di Monika, parla benissimo italiano!” ci hanno detto.
A Kos, per prendere il battello, dopo aver attraversato vari controlli, nessuno “Ci gacki..”
Abbiamo chiesto di Monika, ma parlava solo in inglese e tedesco.
“Italianen nein! Deutch and English only!”.
Quando ho visto che my wife s’inviperiva, dicendo che le guide in genere sono carine e questa era un
mostro, che le guide sono gentili e questa era un caporale del 10° battaglione dei fucilieri di Hitler, mi sono
aggrappato ad un salvagente.
“Cara, questa sembra la moglie di Barman Stupid, lascia perdere….”.
Le ho consigliato di seguire una coppia di italiani di Vipiteno che ci avrebbero spiegato tutto.
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Ci siamo attaccati a loro come due cagnolini e abbiamo sentito tutta la spiegazione in tedesco sul Mausoleo
di Bodrum e le ricchezze prelevate dalle navi affondate nei secoli, senza capire una parola. Quando la
signora di Vipiteno ci ha spiegato quello che aveva detto la guida, lo stesso non abbiamo capito. Abbiamo
ringraziato e siamo andati nel gruppo degli inglesi.
“Ci scusi, signora e grazie. Ma forse in inglese capiamo qualcosa:::”.
Un tubo! Anni di studio buttati al vento… Maledicendo Monika l’antiitaliana, abbiamo visto l’Anfiteatro, il
Castello, la Old Town, le bancarelle del suk, bar, ristorante, tre caprette e una gallina.
Un cammello dormicchiava sotto una palma e ho pensato di proporre al vecchio baffuto lo scambio con mia
moglie.
Il cammello ha drizzato orecchie e gobbe e sta ancora correndo verso Instanbul, incitato dal vecchio baffuto
che, salito su un minareto, si è messo a gridare al popolo di stare attenti perché la donna tiranno di
camerieri, barman, mercanti e cammellieri era arrivata in Turchia.
Mia moglie ha detto: “Ma…ce l’hanno con Monika?”.
Ho detto, per evitare guerre tra europei e futuri europei:
“Credo di si, cara. Non ti preoccupare, ti faccio un regalo”.
Le ho comprato un velo nero e l’ho avvolta da capo a piedi, lasciando scoperti solo gli occhi.
Il proprietario del Golden Karya Market, ori e pietre preziose, 1700mq di negozio, mi ha aperto le porte delle
casseforti dicendo di prendere ciò che volevo.
Pensando che gli occhi di my wife avevano fatto colpo ancora una volta (l’ultima vittima era stato il suo
vecchio ex-fidanzato, vale a dire io…) ho preso vari oggetti, ho salutato my wife e stavo andando via quando
mi hanno chiesto se pagavo “cash o credit card”. Ho pagato.
Mia moglie inferocita mi ha chiesto un riscatto sentimentale. L’ho portata, meglio, ci hanno obbligato ad
entrare, in un ristorantino sul mare da dove vedevamo i pesciolini rincorrersi felici, e le ho offerto
obbligatoriamente su ordine dei camerieri baffuti, un piattone di gamberoni e calamari alla griglia.
L’ho riconquistata. Purtroppo aveva di nuovo gli occhi dolci.
Il cameriere, che conosceva nove lingue, ha detto: “Complimenti, dottò!” e mi ha presentato il conto:
89.000.000 di Lire turche.
Mentre tutti si davano da fare mettendomi sotto il naso miscugli di aceto, aglio, cipolle e cacca di cammello
(era stato ospite all’Hotel dell’Elba dello scorso anno?), mi sono ripreso solo quando mi hanno spiegato che
1 euro vale 1.778.000 Lire turche.
“Cash or credit card, dottò?”.
Al ritorno, l’aliscafo correva più del solito, l’autobus ci ha lasciati, preciso. Tutti hanno salutato Monika, tranne
noi.
E lei: “Arrivederci, turisti italiani, tornate presto e raccomando: cash e credit card!”.
“E’ proprio la moglie di Barman Stupid!” ha detto my wife.
Per la prima volta, dopo 26 anni di matrimonio, mi sono quasi sentito in sintonia con lei….
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10 luglio, sabato
Oggi, riposo. Invece abbiamo fatto lunghe passeggiate in spiaggia e siamo stanchi da morire.
La sera, al ritorno dal mare, c’era un cagnolino davanti a noi e my wife, appassionata di cani (tant’è che ha
sposato me…), lo continuava a chiamare, fischiando: “Fiù. Fiù. Fiù Fiù.”
Il cane continuava indifferente per la sua strada. Le ho detto:
“Cara! Il cane è di qui, dovresti provare in greco…”.
E lei: “E come si fischia in greco?”.
Allora io mi sono rivolto al cane: “Kal-ee-spera!”. Il cane si è fermato. Si è girato verso di me e ha mosso la
coda…
Siamo scoppiati a ridere. Era da ragazzo che non ridevo così. E questo, assicuro, è veramente accaduto! Da
morire, veramente!
I figli, a casa, studiano e organizzano incontri con amici. La mia signora dice che approfittano della nostra
assenza e non capisce perché quando ci siamo noi non invitano qualcuno…
Ho ricordato che per anni abbiamo detto che la casa è piccola, è da tenere in ordine, che devono far venire
solo amici fidati…I poveretti sono cresciuti con questi comandamenti…
E lei: “E’ colpa tua! Hai sempre detto che tornando stanco dall’ufficio volevi essere libero e metterti tranquillo
in pantofole e mutandoni…”.
11 luglio, domenica
Stamani la Steffy in spiaggia mi ha chiesto se volessi fare stretching. Le ho detto che preferivo riposare,
scrivere… E lei:
“Guardandola, subito si capisce che ama la cultura più che il culturismo!”.
Si è allontanata sculettando lasciandomi a culinaria, cul-pop e cult-in…
Ho deciso di andare a fare una nuotata.
“Fuongiornen, Francesko! Solito riposen?” mi ha detto la simpatica Reby.
“No. Ho appena fatto una nuotata…cercavo una sirena… Ora sei arrivata tu…”.
“Gvazie tanten! Tu esseve molto centile e poetiko!”.
“I tuoi occhi sono stelle, il tuo sorriso è il sole… Scapperei con te… ”.
”Le diceva anche a me queste cose, cara Reby!”.
“Ciao, Angelika! Lui esseve imbvoglionen?”
“No. Quando parla ci crede, è dopo che non è capace!”.
“Kapito. Arriveterci!” Reby è andata via. Pure lei sculettando, anzi, di più!
“Ma perché mi fai fare figuracce?” ho detto a my wife.
“Caro, non è più come ai nostri tempi. Le ragazze moderne vogliono fatti, non parole!”.
“Allora avresti preferito vedermi scappare con lei?”.
“Può essere. Ma poi, sei sicuro che lei sia d’accordo?”.
Sono andato a piangere dietro un pino.
Una pigna mi è caduta sulla testa. Sono svenuto ed ho sognato la guida Monika che diceva:
“Vieni, Franceskopulos, vieni da me. E porta cash o credit card!!”.
12 luglio, lunedi
Giornata di completo relax. Sole e mare, tranquillissimo, trasparente e godibile.
A pranzo ho preso un tavolo preparato per tre: se l’Assistente Reby o la Steffy avessero voluto pranzare con
noi… Si è seduto Claude, l’animatore disc-jokey che mentre parla fa girare i piatti e suona con forchette e
coltelli sui bicchieri. La cosa ha fatto felice my wife che, presa dal ritmo di un sirtaki-tarantella e secondo
quanto imparato allo stage che avevamo seguito a Como da parte di un maestro di danze greche nostro
amico, voleva salire sul tavolo e danzare per esprimere i suoi sentimenti, come fanno i veri greci nelle vere
taverne greche.
In serata, a cena, la simpatica Reby ha consumato al nostro tavolo. Io ho consumato gli occhi e mentre in
sottofondo la musica di Zorbas si diffondeva tra odori di penne alla pizzaiola e spaghetti alla carbonara, mi
vedevo sul tavolo a fare la danza del ventre…
“Guarda che pancia! Devi mangiare meno!” ha detto a me, my wife.
“Sto ben attenten to ingoiave macaroni e tu offendere me!” ha detto la Reby, lasciandoci soli per la seconda
volta.
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“Perché mi fai fare queste figuracce?” ho detto.
E lei: “Ma tu , sei sicuro che lei avrebbe gradito la danza panza a panza?”
Ho pianto come i ragazzi di Saranno Famosi, asciugandomi con la maglietta di Dimensione Panza.
Abbiamo noleggiato un’auto ed, in serata, abbiamo voluto vedere la vita notturna di Kos. Kos’e pazzi!
Locali affollati da giovani tra l’ubriaco e l’allucinato. Incroci presidiati da biondone mozzafiato e palestrati, che
invitavano a sedersi ai tavoli. Orde d’adolescenti semi-nude, pantaloni puberali, tettone da quarantenni postpartum e ragazzi che facevano gare a chi beveva di più… I traghetti e le barche, illuminati nel porto, la sera
sono trasformati in pub e ultraveline e letteronzole internazionali quasi ti prendevano per mano invitando ad
entrare…
Abituati alle notti aresine, fatte di silenzio e zanzare, io e signora ci siamo confessati di aver quasi paura di
tutto quel movimento e, per la prima volta, mano nella mano, ci siamo recati al parcheggio per tornare al
Villaggio.
A letto, con la testa sotto il cuscino ho pianto.
Forse quel sibilo che sentivo, non era il frigo che gocciolava, ma i singhiozzi di my wife.
I nostri Angel Custodi si nascondevano, mentre i Diavoletti continuavano a ripetere:
“Vecchi! Non sapete cosa vi siete persi nella vostra gioventù!...”.
13 luglio, martedi
Con la nostra Athos Prime, air conditioned and radio, abbiamo fatto il giro dell’isola. Abbiamo visto
Askeplion, la mitica Università creata da Ippocrate, con terme, luoghi di studio, di preghiera, sale per
massaggi, fanghi, boschi salutari e ricchi di oxigen. Ero fermo ad aspettare che my wife fotografasse la mia
immagine immortale con barbone bianco, immobile vicino ad una colonna, quando un bambino ha detto:
“Papà, è quello Ippocrate?”.
E mia moglie: “No, bambino. Lui è sempre Babbo Natale. E’ qui in vacanza!”.
A Zia ci siamo ritrovati in un paesino in collina, pieno di negozietti di souvenirs ed artigianato locale. Mentre
mi lamentavo perché volevo vedere le casette bianche caratteristiche, my wife confermava le sue
caratteristiche, visitando tutti i negozietti del loco.
“Cash or credit card?” mi chiedevano felici i venditori che, per prendermi per i fondelli, mi facevano anche
regalini: una saponetta a forma di casetta bianca, una spugnetta per il sudore…
Fortunatamente per curiosità mi sono infilato in un vicoletto ed ho trovato un vecchio mulino ad acqua del
1800 e giù a fare foto.
A Old Pyli i resti di un Castello e boschi di abeti ci hanno rinfrancatI.
Ad Asfendyos avevamo visto una bella chiesa ortodossa e mia moglie non ha voluto fotografarmi accanto al
pope.
“Con quelle barbe bianche, occhiali e pancioni, non si sarebbe mai capito chi fosse il pope e chi
Frankpope!”.
Pomeriggio dedicato alla parte sud dell’isola, quella con la costa più bella.
Kefalos e le spiagge … Meravigliosa Aggios Stephanos: ruderi di un tempio sul mare, rocce, isolotti e di
fronte un’isola a forma di panettone con una chiesetta bianca e azzurra.
“Bello, caro, vero? Siamo tra arte e natura…”
“Bellissimo, cara! Vedo tanti capitelli e capezzoli!”.
Un filo di fumo è uscito dall’acqua marina quando ho immerso il braccio su cui avevo ricevuto
istantaneamente un suo pizzicotto.
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Visite veloci a Paradise Beach e Kamel Beach (spiagge bianche e lunghe) a Kardamena e Mastihari. Poi,
ritorno in Hotel.
Abbiamo lasciato l’Athos con un po’ di malinconia: è stata la nostra prima rent a car!
Nostro figlio, quando lo ha saputo, ci ha inviato un SMS: “Fate attenzione! Mettete cintura, casco, accendete
le luci giorno e notte, fermatevi ai semafori!”.
Nostra figlia pure ci ha mandato un SMS: “Azzò! Vi state lanciando?”
Quante preoccupazioni diamo a questi figli!
14/16 luglio, fino a venerdi
Giornate dedicate al vero riposo. Di my wife. Stanca della supergita, si è stesa sul lettino in spiaggia e non si
è più mossa. Fa concorrenza ad un pollo allo spiedo e devo chiamare i Vigili del Fuoco per portarla a
ristorante o a dormire. Lei legge in continuazione ed ha il viso abbronzato ma con un rettangolo bianco: il
libro filtra i raggi solari… E’ al quarto libro in due settimane!
Io ho fatto Km di passeggiate sulla spiaggia, cercando di recuperare un anno di scrivania o di poltrona
davanti alla TV. Come un robot sono andato avanti e indietro, scavando un solco largo e profondo. Al
Komune di Kos hanno indetto una rionione per decidere di utilizzare lo scavo come canale navigabile dal
porto a Marmari centro. A ciò si sono opposti i nudisti: non vogliono rinunciare al bagnasciuga con la
motivazione che i loro gioielli, spostati all’interno della spiaggia non avrebbero più avuto valore.
A proposito: parlasi di gioielli, ma a volte sono vere e proprie mostruosità. Seni pendenti, pancioni flosci,
piselli pendolanti a ogni soffio di vento…
Quando ho detto a mia moglie: “Quasi quasi divento nudista…”
Mi ha risposto: “Nudisti si nasce, non si diventa!”.
Già. Ma io solo adesso ho le caratteristiche per diventarlo….
Giovedi sera: ripetizione della serata greca. Nel senso che era proprio uguale a quella della settimana
scorsa. Interesse zero se non per l’attesa di vedere finalmente la danza del ventre.
Mi sono posizionato per una visione ravvicinata e pro-miopi.
Quando è uscita la danzatrice, Barman Stupid mi si è messo davanti, chiedendomi cosa ordinassi. Ho detto
di togliersi dalla visuale perché era un bel mobile ma non trasparente, ha cominciato con l’elenco:
“Ouzo? Birra? Gin? Vodka? Aranciate, pop corn, gazzose, panini imbottiti!”
La mia rabbia è aumentata, la danza del ventre continuava e ho detto:
“Mio caro Barman, lei è stupid! Davvero stupid! E anche un po’ rompiballe!”.
“Non offenda mio marito!”. Era Monika, la guida razzista.
“Che ouzo vuole lei?” mi continuava a chiedere, gridando, il marito.
“Io non speack italianen!” diceva la moglie…
E’ finita la danza del ventre. Ventre a terra sono caduto, raggiunto da un pugno in testa da parte di Barman
Stupid, seguito da un calcio al basso ventre da parte di Monika che gridava:
“Italianen io no speack, non speack, non speack..:”.
“No speck? Ci dia un po’ di ventresca!”. Ha detto my wife, pensando agli stuzzichini.
Mi sono infilato sotto un tavolo ed ho pianto abbracciato a un piede. Era il piede di Barman Stupid!
17 luglio, sabato
Preparativi: valigie, macchina fotografica, un pezzetto di cuscino intriso di lacrime. Mattinata al mare, pranzo
e attesa per la partenza. Bus per aereoporto previsto ore 17. Avviso alle 16.55: il bus partirà alle 19,30.
Scene di disperazione per il pomeriggio buttato al vento.
Noia. Impazienza. Mia moglie sbuffava come una locomotiva. Un bambino ha detto, dopo averla indicata:
“Papà, perché non torniamo a casa con il treno?”
All’aeroporto alle 20, partenza prevista ore 21, poi alle 22,30 e poi alle 23,55.
La società ungherese ci offre un toast ed una bibita per sopravvivere. Non descrivo le scene bibliche di
persone che si recavano al bar a ritirare l’ambita cena!
Ringrazio chi ha inventato gli SMS per poter avvertire dei mille cambiamenti mio figlio che a Malpensa
aspetta il nostro arrivo.
Nell’attesa, accendendo la TV satellitare, ho visto su CNN il filmato di Bush che si congratulava con Mr.
Berlush per l’operazione KOS.
Ho cambiato canale e la BBC mostrava Mr. Blair che diceva a mr. Berlublair: “Best result, your work in Kos
was beautifull!”.
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E France 2 mostrava Chirac con Berluchac, finalmente abbracciati.
“Je suis enjoyè pour votre capolavoir!”.
Stessa cosa in Germania, Russia...
Finalmente il TG4: “Il Presidente Berluscò è riuscito nell’impresa di rovinare le vacanze agli italiani.
Licenziato Tremonti, si è messo a fare il Ministro dell’Economia e vuole che gli italiani rinuncino alle ferie. A
tale scopo, ha inviato agenti segreti, sotto il falso nome di Barman Stupid e Monika, nei villaggi turistici
italiani nel mondo.
Mission: evitare che gli italiani vedano usi e costumi di altri Paesi, ad esempio la danza del ventre.
Motivo: gli italiani potrebbero capire come la riduzione dei valori economici, la censura alla satira, il conflitto
di interessi, la mancata riduzione di tasse, portano alla perdita dei piaceri della vita.
Esempio: la danza del ventre è altamente pericolosa perché fa alzare la pressione, aumentare i desideri,
aumentare le richieste, aumentare le proteste, aumentare i voti all’Ulivo e chi si recò nell’orto degli Ulivi?
Jesus. Chi era? Suo figlio.,.
E Lui, come Trinità (Premier, Padrone dei media e Palazzinaro), non avrebbe mai potuto soccombere sotto
le ire di quei Diavoli Comunisti!
Siamo arrivati a Malpensa all’1,30 ora italiana. Ad aspettarci la banda dei Carabinieri che ha intonato l’Inno
di Mameli.
“Senti? Ci fanno gli onori!” ha detto mia moglie e ha teso la mano al Generale che andondole incontro l’ha
superata e ha dato la mano a quelli dietro di noi.
Era buio, ma quello in alta uniforme con pennacchio sembrava Barman Stupid e quella accanto, con dodici
medaglie d’oro attaccate sul petto, sesta dico sesta misura, era Monika, la moglie guida.
Nostro figlio, consumato dall’attesa, ci ha caricati in auto con i bagagli e ha detto:
“Dove ci rechiamo, signori?”.
“Ma…ma…siamo Papy and Mamy!”.
E lui: “Meglio far finta di non conoscervi. Ne riparliamo a casa, quando la vacanza è finita!”.
Eppure, in tutti questi giorni, non pensavamo di aver fatto qualche KOS…..
(F. Gentile, luglio 2004)
- Le persone citate sono frutto di fantasia… -
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