progetti allegati al p.o.f. 2014 - Istituto comprensivo Giorgio gaber

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progetti allegati al p.o.f. 2014 - Istituto comprensivo Giorgio gaber
Istituto Comprensivo GIORGIO GABER
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria I grado
Via Trieste, 85 – 55041 Lido di Camaiore (LU) – Tel. 0584 67563 Fax 0584 67047
e-mail: [email protected] [email protected] sito web: www.camaiore2.gov.it
PROGETTI
anno scolastico
2014 / 2015
A cura della Funzione Strumentale POF e della Commissione POF
INDICE
SCUOLA INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
PROGETTI TRASVERSALI
Pag.
Impara l’Arte
3
Attività didattiche educative
5
A lezione di tradizioni
7
Cresco Sicuro
10
Maestra Natura
12
Teatro
16
La Musica parte dal Mare
17
Facciamo sport a scuola
20
ECDL Patente informatica europea
21
Trinity
24
Lettorato lingua inglese
25
Potenziamento di matematica
26
PEZ Piani educativi zonali:
27
Laboratori di Musicoterapia
27
Laboratorio di Teatro
27
Ore aggiuntive per il personale interno
28
Sportello di Ascolto
30
Doposcuola
31
Parent training
32
Laboratori del Sapere Scientifico
35
Biblioteche scolastiche
37
Recupero e potenziamento
41
Progetto Intercultura “Un mondo in comune”
42
Alla scoperta di “Sprocco”
49
PROGETTI DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA
SCUOLA DELL’INFANZIA VIA FERRARIN
SCUOLA DELL’INFANZIA “ EMANUELA CUPISTI ”
IMPARA L'ARTE
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto: “Impara l’arte.” vuole utilizzare l’Arte come sfondo integratore in tutte le attività, in
modo da rendere l’esperienza del bambino unitaria, senza
momenti vuoti e slegati.
Attraverso l’Arte si vuole rendere affascinante e stimolante
l’incontro tra i bambini e la realtà, tra i bambini ed i colori,
tra i bambini e le immagini per un rapporto sempre più
immediato con le cose concrete.
Vorremmo porre le basi per lo sviluppo di una creatività
ordinata e produttiva, usando il più consapevolmente e
correttamente possibile i linguaggi visivi, sonori e corporei.
L’incontro con l’arte vuole essere, inoltre, una ricerca di
creatività, uno stimolo al pensiero ed al giudizio critico.
Noi insegnanti riteniamo che i bambini abbiano diritto
all’Arte, ad un approccio estetico che parta dalle sensazioni e dalle emozioni permettendo loro di
stupirsi e di meravigliarsi, infatti, lo stupore e la meraviglia sviluppano la sensibilità creativa.
La cognitività e le emozioni sono, per noi, inseparabili ed è proprio l’approccio estetico che
favorisce questa connessione, per questo è importante che l’esperienza estetica faccia parte della
vita dei bambini.
Vorremmo proporre la pittura, la scultura e tutto quanto fa parte dell’Arte, come percorso alla scoperta
di sé e del mondo che circonda il bambino.
Utilizzare l’Arte, i pittori, gli scultori e le loro opere come fonte di ispirazione, come serbatoio di
idee. Il tutto deve servire come pretesto per giocare, creare, inventare,
esprimersi …
Non dobbiamo preoccuparci di quali contenuti l’Arte ci vuole esprimere
ma dobbiamo estrapolare da essa tutti gli elementi utili ai bambini per
fare esperienza creativa.
Cercheremo di affinare il senso estetico e cromatico attraverso
l’osservazione e la lettura di opere d’Arte.
Il linguaggio visivo può dare, a nostro avviso, un grande contributo anche
agli altri linguaggi (parole, musica, teatro…)
Un valido contributo possono offrirlo le visite ai musei e gallerie, le
esperienze di laboratorio, l’osservazione di opere di artisti, racconti di
esperienze e tradizioni artistiche.
Crediamo sia opportuno sottolineare che, per potersi occupare di Arte ed
offrirla ai bambini, sia necessario rendere l’ambiente in cui vivono la
Quotidianità scolastica, un luogo ricco di stimoli visivi ed estetici che permettano loro di
riconoscersi e di sentire lo spazio come proprio, farlo vivere e farlo parlare.
SCHEMA PROGETTO: “IMPARA L’ARTE”
La modalità di lavoro utilizzata è caratterizzata da :
GIOCO,
ESPLORAZIONE E RICERCA,
VITA DI RELAZIONE,
OSSERVAZIONE,
PROGETTAZIONE E VERIFICA,
DOCUMENTAZIONE.
LA METODOLOGIA DELLA RICERCA/ AZIONE
si articolerà attraverso le seguenti fasi:

INDAGINE PROPEDEUTICA, la fase di indagine sarà mirata alla valorizzazione delle
idee preconcette nei riguardi dell’area di indagine affrontata, alla formulazione di ipotesi,
alla rilevazione delle capacità mediante un’osservazione iniziale del bambino.
 ESPERIENZA DIRETTA, (RICERCA VIVA) sarà la fase in cui il bambino diventa
protagonista, impara ad ordinare le conoscenze e ad acquisire un
“ metodo scientifico”.
 RIELABORAZIONE, sarà la fase in cui il bambino rielabora l’esperienza fatta, verifica
l’ipotesi , riordina i dati e interiorizza nuove conoscenze.
VERIFICA E DOCUMENTAZIONE.
La verifica e la documentazione si attueranno attraverso gli elaborati prodotti dai bambini, esposti
in una mostra di fine anno scolastico.
Lo spazio scolastico è un elemento fondamentale per definire il progetto educativo che si intende
realizzare.
La scuola e i suoi spazi, dove i bambini passano molte ore non può essere considerato un elemento di
sfondo accessorio e secondario ad una serie di attività, ma soggetto protagonista e fondante del
progetto pedagogico.
E’ necessario pensare ai vari spazi sia di sezione che comuni come luogo in cui i bambini e gli adulti
condividono esperienze comuni e personali; lo spazio va differenziato e organizzato per rispettare le
diverse esigenze dei bambini: muoversi, stabilire relazioni soddisfacenti, vivere e condividere
emozioni, fare esperienze, manipolare, esplorare, sperimentare, scoprire, capire…
E’ per questo che le insegnanti, in questo anno scolastico, prevedono di migliorare la strutturazione
di ambienti interni comuni e di sezione rivedendo la gestione di spazi, costruendo piccoli arredi,
atelier, realizzando una biblioteca scolastica. Il tutto mira a migliorare l’attuazione delle seguenti
attività:
1. ATTIVITA’ LUDICO – MOTORIE: prevede attività ed esercizi – gioco mirati a sviluppare
le competenze motorie e relazionali.
2. ATTIVITA’di EDUCAZIONE TEATRALE: prevede attività varie per favorire i linguaggi
verbali e non verbali.
3. ATTIVITA’di SEZIONE: prevede una serie di attività diversificate che prendono in
considerazione tutti gli aspetti educativi - didattici ed in particolare quello sociale ( attività di
routines…).
4. ATTIVITA’ inerenti alle FESTIVITA’: prevede attività varie da svolgersi nei periodi
precedenti alle festività ricorrenti con l’obiettivo di valorizzare le tradizioni.
5. ATTIVITA’ IN CONTINUITA’: prevede attività per le classi di passaggio –bambini
dell’ultimo anno di frequenza della scuola dell’infanzia con la scuola primaria (tempo pieno e
modulo ) , bambini di tre anni con gli asili-nido.
6. ATTIVITA’ DI LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO E DIDATTICA DELLA
GEOMETRIA: prevede attività specifiche in piccolo e grande gruppo seguendo un metodo
laboratoriale basato su 5 fasi: osservazione, produzione grafica, discussione collettiva,
concettualizzazione e produzione condivisa. Saranno proposti percorsi mirati all’osservazione
degli esseri viventi, all’individuazione degli elementi macroscopici delle piante e ad
un’osservazione più attenta dell’elemento acqua. Per quanto concerne più specificatamente
l’ambito matematico andremo a scoprire alcune proprietà delle forme geometriche con la
manipolazione di materiali strutturati e non.
7. ATTIVITA’ DI PARENT – TRAINING: prevede il coinvolgimento dei genitori/ nonni con
incontri dedicati a diverse tematiche educative come “NATI PER LEGGERE” ed INCONTRI
CON ESPERTI inerenti ad azioni per la prevenzione del disagio. Prevede anche il loro
coinvolgimento in attività costruttive e manipolative per favorire la partecipazione attiva, la
condivisione e l’ampliamento del progetto educativo scolastico.
8. ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA:
prevede attività inerenti l’ascolto e la produzione di storie che contengono fatti di vita
quotidiana,la lettura di immagini, giochi con le parole e rappresentazioni grafiche.
9. ATTIVITA’ per l’ ORTO SCOLASTICO : prevede attività per la realizzazione dell’orto, la
semina,il trapianto,l’uso consapevole dell’acqua,il rispetto dei cicli stagionali biologici
naturali; manutenzione e cura del meleto a spalliera ed ultimazione del pergolato dei kiwi.
10. PROGETTO “DIFFERENZIAMO INSIEME PER UN MONDO PIU’ PULITO”: prevede
attività di osservazione, cura e rispetto della natura e individuazione della sua trasformazione,
giochi di esplorazione senso-percettiva di materiali diversi, giochi di raggruppamento,
classificazione e quantificazione di oggetti, discriminazione delle caratteristiche sensopercettive degli oggetti,uso di simboli, conversazioni guidate ,verbalizzazione di racconti ed
esperienze con frasi strutturate e uso di un lessico adeguato.
11. PROGETTO : “ INGLESE GIOCANDO” prevede attività svolte da una/o insegnante di
madrelingua esterna/o per i bambini di 5anni.L’approccio metodologico sarà essenzialmente
ludico ed interattivo , ovvero mediante giochi, canzoni ed altre attività didattiche concepite per
coinvolgere i bambini e permettere loro di apprendere divertendosi.
12. PROGETTO :”ALLA SCOPERTA DI “ SPROCCO” : prevede attività di conversazioni
guidate per conoscere la tradizione del Carnevale e il suo valore sociale,attività manipolative
con la tecnica della cartapesta, attività socio – ricreative e psicomotorie ( sfilata – coreografia
di “Grease” ).
13. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: presso FATTORIA DIDATTICA -AZIENDA
AGRICOLA - CITTADELLA DEL CARNEVALE - BIBLIOTECA DEI RAGAZZIMOSTRA DEI PRESEPI – MUSEO DEL MARE (Oasi LIPU) - Rassegna “LA SCUOLA VA
A TEATRO” .
PROGETTI DELLE SCUOLE PRIMARIE
SCUOLA PRIMARIA G. CARDUCCI
SCUOLA PRIMARIA R. L. MONTALCINI
A LEZIONE DI TRADIZIONI e PALIO NELLE SCUOLE
Scuola primaria “R.L. Montalcini”
Sono progetti tesi alla riscoperta delle tradizioni locali.
Il progetto “A lezione di tradizioni” proposto dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del
Comune di Camaiore e realizzato in collaborazione con l’Associazione tappetari nasce con
l’intento di far conoscere ai bambini, in modo ludico e metodologico:
- la tradizione dei tappeti di segatura che si ripete da molti anni a Camaiore ogni
sabato precedente il Corpus Domini;
Da diversi anni nel nostro Istituto si sono svolti corsi dedicati alla tecnica della segatura colorata. I
corsi sono stati seguiti da esperti giovani inseriti in diversi gruppi. Anche nel corrente anno
scolastico viene preparato e dato in dotazione il Kit del tappetaro (scatolone con il necessario per
iniziare l’attività).
Nel mese di Settembre gli alunni che hanno seguito i corsi 2013 hanno ricevuto l’attestato di
partecipazione nella sala consiliare del Comune di Camaiore
Corsi mattutini e pomeridiani per minitappetari
Articolazione del progetto:


Motivi geometrici e figurativi nella storia dei tappeti
La tecnica dei tappeti di segatura
scuola secondaria 1°
scuola primaria
FASI DELLA LAVORAZIONE
 L’IDEA ……. IL BOZZETTO
Ogni gruppo ha un disegnatore, un ideatore che realizza il bozzetto preliminare, dal quale verrà
realizzato il tappeto. Dopo la verifica con i componenti del gruppo, si realizza il bozzetto in scala
con le dimensioni in larghezza e lunghezza:
 sviluppo della fase decorativa
 la figura centrale
 altre scelte che esplorano soluzioni diverse.
Una delle scelte da definire nel bozzetto è la fascia laterale, cioè la cornice del tappeto, ma anche in
questo caso il disegnatore può esplorare altre soluzioni come la non scelta della cornice, dove il
disegno centrale domina fino al bordo o altre esperimenti innovativi. Come possiamo capire la
scelta del disegnatore è determinante e tutto il gruppo deve poi condividere tali scelte e tradurle in
operatività. Un lavoro quindi individuale che richiede poi la condivisione per un lavoro d'equipe.
 IL BOZZETTO TRASFERITO SU LEGNO
Questa fase propriamente tecnica richiede il trasferimento del bozzetto sui fogli di compensato, con
la sequenza dei vari motivi o figure, stabilendo i passaggi cromatici. Ogni disegno su compensato
rappresenta un colore o piu' colori in sfumatura. Questa operazione avviene attraverso il
trasferimento classico del riporto grafico o attraverso mezzi tecnici operativi (oggi molto utilizzati
la lavagna luminosa o un proiettore di immagini. A disegno terminato i fogli di compensato sono
pronti per l'intaglio diventando quello strumento indispensabile e unico che prende il nome di
"stampo".
 GLI STAMPI
Come si è detto, gli stampi sono strumenti indispensabili per la realizzazione dei tappeti di segatura.
Il materiale che si usa per costruirli è il compensato, grandi fogli di legno, di spessore da tre a
cinque millimetri.
Gli stampi dunque sono dei pannelli di legno sottile che variano nel numero e nella grandezza sui
quali vengono disegnate le immagini. Ogni pannello disegnato viene poi inciso con una penna ad
aria o frese o seghetto elettrico. Devono essere costruiti tanti stampi quanti sono i colori che si
vogliono usare nella realizzazione del tappeto.
Quando i pannelli disegnati sono stati incisi si sovrappongono per vedere se coincidono dal primo
all’ultimo. A questo punto gli stampi sono quasi pronti, vanno solo rifiniti perché si possono usare
più facilmente. Si tracciano esattamente le dimensioni che si vogliono dare al tappeto e poi si taglia
lo stampo sulla linea segnata. I listelli di legno vanno fermati lungo i bordi degli stampi per
facilitarne la manovrabilità.
 IL BOZZETTO E LA SCELTA DEI COLORI
Il bozzetto oltre che necessario per il trasferimento delle
immagini serve per la scelta dei colori. Viene pertanto predisposto
uno schema del bozzetto con la ripartizione degli spazi e la scelta
dei colori: il piano dei colori prevede lo strato iniziale e le fasi
successive secondo i diversi spazi e sarà utilizzato dai componenti
del gruppo per la colorazione della SEGATURA
 LA SEGATURA
La segatura è un materiale incoerente e minuto che si produce segando il legno. La parola stessa
denuncia la sua origine. Infatti si trova nelle segherie del legname. Migliore è la segatura di pioppo
perchè è chiara ed assorbe meglio il colore.
Spesso si usa però la segatura di pino o di abete perché è più facile da reperire. La segatura viene
ben setacciata con appositi stacci di più misure con rete più o meno fitta.
La segatura “pronta” viene colorata secondo la quantità ed i colori richiesti dal progetto.
Ogni quantità da colorare viene ammucchiata sul pavimento ben pulito, mentre in un secchio viene
diluita nell’acqua l’anilina, una polvere colorante. L’acqua cosi colorata viene versata lentamente
nella segatura da una persona, mentre altre con le mani la rivoltano e la impastano, facendo
attenzione che non si formino “grumoli” pieni di colore concentrato. Questa operazione dura fino a
quando la segatura è tutta omogenea e del colore desiderato. Oggi questa “storica “ manualità” è
sostituita dall’ impastatrice utilizzata nel campo edile che sostituisce il lavoro dell’uomo.
Comunque, terminata l’operazione, la segatura viene lasciata un giorno esposta all’aria e poi
chiusa con la giusta umidità in sacchi di nylon per conservarla fino alla realizzazione del tappeto.
 L'ANILINA
L'anilina è il tipo di colorante, come abbiamo detto, utilizzato per impastare la segatura. E' un colore
concentrato indelebile, utilizzato nella colorazione della carta a livello industriale, adatto per la
segatura che ha una forte assorbenza essendo legno. In commercio la troviamo in polvere e liquida,
entrambe devono essere diluite in acqua o meglio con l'alcool. Questo procedimento permette un
migliore assorbimento del colore e nel tempo la segatura colorata si può mantenere in sacchi di
nylon chiusi. Il colore deve essere assorbito uniformemente e quindi l'impasto è determinante.
Il progetto “A lezione di tradizioni”:
- avvicina alunni, insegnanti, genitori alla conoscenza della tecnica della segatura colorata quale
elemento radicato nella tradizione della nostra comunità e come elemento espressivo adatto per le
nuove generazioni;
- mira al recupero dei giochi tradizionali come riscoperta della propria storia culturale e materiale,
delle proprie origini, del senso di appartenenza;
- offre momenti di confronto tra le abitudini dei bambini e quelle dei nonni per ragionare insieme di
somiglianze e diversità, di memoria e condivisione, di intergenerazionalità e di intercultura;
- è un’occasione di socializzazione, uno strumento per stimolare l'inventiva, la curiosità, l'ingegno,
la manualità, la creatività;
- abitua alla sana competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole.
Il progetto PALIO NELLE SCUOLE mira a far conoscere la tradizione del Palio che ormai è
divenuta una delle manifestazioni caratteristiche del territorio camaiorese sia da un punto di vista
ludico che di socializzazione ed animazione delle varie zone del territorio.
FINALITÀ: FAR CONOSCERE E PRATICARE I GIOCHI E LE GARE CHE
CARATTERIZZANO L’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE.
Il progetto si rivolge a tutti i plessi scolastici del Comune di Camaiore e con prevalenza alle classi
quarte e quinte della Scuola Primaria. Nel plesso Rita Levi Montalcini parteciperanno le classi: IV A –
V A – V C – IV B – V B.
Durante le ore settimanali di attività motoria, gli insegnanti saranno affiancati da personale
dell’Associazione i quali presenteranno, spiegheranno e faranno eseguire alle bambine e ai bambini i
giochi tipici del Palio.
L’attività svolta culminerà nel mese di Maggio (data prevista 30 maggio 2015) presso lo stadio di
Camaiore dove le varie classi realizzeranno tutte le gare apprese e le svolgeranno come nel vero Palio
dei Rioni che si tiene nel mese di Luglio.
Tutto questo affinché, oltre a far avvicinare ai giochi caratteristici i ragazzi, essi si sentano sempre più
attratti da questa sana competizione piena di gioia e di sano agonismo.
CRESCO SICURO : SI IMPARA DA PICCOLI A DIVENTARE GRANDI
Scuola primaria “R.L. Montalcini”
Cresco sicuro è un progetto che è stato realizzato con l’obiettivo di preparare gli insegnanti prima e gli
alunni successivamete al concetto di sicurezza.
Tale approccio ha consentito di lavorare con le scuole secondarie di primo grado, introducendo I
concetti di comportamento attento e rispettoso per sè e per gli altri in particolare nell’affrontare la
strada.
La scelta di anticipare l’età dei destinatari del progettoè legata al fatto che anche gli insegnanti
evidenziano che I bambini e le bambine sembrano crescere sempre più in fretta.
Si nota, inoltre, una tendenza all’isolamento dalle relazioni interpersonali, anche in presenza di
compagni, amici e familiari: usare il proprio cellulare mentre si è in compagnia sta diventando una
triste abitudine, anche tra gli adulti.
Si nota, inoltre, una tendenza all’isolamento dalle relazioni interpersonali, anche in presenza di
compagni, amici e familiari: usare il proprio cellulare mentre si è in compagnia sta diventando una
triste abitudine, anche tra gli adulti.
L’aumento della connessione in rete da parte dei bambini è aumentata dell’80% negli ultimi tre anni
(analisi del Child Exploitation and Ondine Protection center – CEOP del Regno Unito).
Non essendo possibile eliminare tutti i rischi presenti sul web è necessario creare un dialogo tra adulti
per non cadere nello sconcerto e determinare reazioni di inutili proibizioni.
L’educazione si sta arricchendo di questi mezzi per i vantaggi didattici e di socializzazione, ma non
può sostituire con l’area virtuale la consuetudine alle relazioni interpersonali. La responsabilizzazione
dei minori è quindi fondamentale per affrontare il problema dei rischi posti dalla rete. I ragazzi in
genere sono molto più esperti nella navigazione rispetto ai loro genitori e insegnanti, ma hanno
una diversa percezione dei rischi rispetto agli adulti, generalmente con familiarità limitata con le
nuove tecnologie.
In considerazione dell’età sempre più precoce in cui i bambini si approcciano ad Internet e della
possibilità di essere vittime di potenziali abusi, il progetto si pone il seguente
OBIETTIVO FORMATIVO
Sperimentare dei percorsi educativi per
 responsabilizzare i bambini al fine di proteggersi

proteggere e supportare le vittime.
ATTIVITA’
L’attività mira a cogliere il problema del benessere, nel delicato momento della preparazione al
cambiamento adolescenziale, e di ruolo, nel successivo passaggio dalla scuola primaria alla
secondaria. I fattori critici nella crescita attualmente sono associati all’uso generalizzato di dispositivi
informatici. Genitori, educatori e operatori sanitari, aprendo un confronto sui benefici ed i rischi
dell’accesso ai sistemi di informazione della rete possono calare, nella proprio realtà, una visione
educativa per la promozione della salute.
Alcune auspicabili azioni di cambiamento possono quindi esplicarsi in:
- Trovare insieme come sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia e affrontare i temi che
inducono imbarazzo ed eventuali incresciosi episodi nella classe e fuori. Creare un “Vademecum” che
indichi la costruzione di regole condivise da applicare fuori e dentro la scuola
- Essere consapevoli come adulti che adottare le Life skills in classe possa essere la misura adeguate
per salvaguardare una crescita sicura, dedicando tempo ad una comunicazione interattiva, nel rispetto
dei diritti dei bambini, anche quando devono esplorare l’ambiente on-line.
- Accompagnare nella crescita i figli nei settori di interesse nei quali cimentarsi in modo
maggiormente gratificante, condividendo un metodo tale da supportare la propria autostima (in
fase di strutturazione) per esprimere la propria voglia ed il proprio bisogno di ‘auto-affermazione’.
- Aumentare a scuola il numero di attività che tengano conto delle Life Skills in modo da rafforzare
negli insegnanti la convinzione che sia necessario allenare gli alunni alla comunicazione
interpersonale e la consapevolezza che la riduzione o la mancanza di interesse per le competenze
relazionali diventa un fattore di rischio.
METODOLOGIA
I principali riferimenti teorici della metodologia descritta sono:
Educazione attiva - learning by doing
Skill for life e peer education, la risoluzione di problemi applicati al gruppo di lavoro
Destrutturazione del messaggio pubblicitario volto al consumismo e alla passività
CLASSI COINVOLTE
Classe 4A e 5 C del modulo primaria R.L. Montalcini
MAESTRA NATURA : erbe ed altro Scuola
primaria “R.L. Montalcini”
Il progetto si pone lo scopo di realizzare un piccolo orto per promuovere e sviluppare l’educazione
alimentare ed ambientale.
Quella in cui viviamo è la società di
consumi,tutto è fatto per essere consumato in
fretta e gettato altrettanto rapidamente. Il modo
disordinato e precipitoso in cui ci nutriamo
rispecchia pienamente questo stile di vita.
Avvicinare i bambini alla terra facendo loro
coltivare dei frutti e delle verdure più o meno
conosciuti è un modo per educarli alla varietà,
alla stagionalità, ai metodi di coltivazione
biologici e biodinamici, al rispetto della natura e di tutte le creature viventi, ad incuriosirsi per ciò
che è diverso ed ad assaggiare ciò che loro stessi coltivano.
Gli stimoli che intendiamo dare ai bambini vanno nella dimensione del BUONO, del PULITO e del
GIUSTO perché trasmettiamo loro l’idea che ciò che non è coltivato in maniera intensiva, è raccolto
al momento giusto e non fa centinai di chilometri per arrivare a destinazione, non può che essere
organoletticamente più buono ed ecologicamente più sostenibile.
OBIETTIVO FORMATIVO
Sviluppare lo spirito della ricerca attraverso:






l’osservazione dei fatti
lo spirito di ricerca
il coinvolgimento diretto
il porre domande
il progettare esperimenti
il lavoro di gruppo
OBIETTIVI SPECIFICI
1. Avvicinare i ragazzi al mondo delle piante attraverso un contatto diretto
2. Far apprendere conoscenze in campo botanico
3. Partecipare al miglioramento estetico di un’area verde
4. Confrontare esperienze e saperle comunicare agli altri
5. Usare diversi tipi di comunicazione
6. Promuovere le diverse inclinazioni
ATTIVITA’
Le attività didattiche prevedono dei laboratori didattici operativi
METODOLOGIA
La metodologia seguita è essenzialmente quella del cooperative learning, tutoring tra pari,
brainstorming, ricerca – azione. L’utilizzo di schede tecniche o mappe e schemi nonché la visione
di filmati diventa momento di riflessione personale da condividere poi nel gruppo.
La natura del progetto è laboratoriale e pertanto ogni attività diventa momento di approfondimento
di conoscenze sviluppo / consolidamento / potenziamento di abilità e competenze.
Il lavoro di gruppo e le attività laboratori ali rappresentano i percorsi esplorativi dove si uniscono i
saperi disciplinari a quelli di ricerca e di verifica, dove si imparano negoziazioni e dinamiche
comunicative caratterizzate dalla disponibilità e dalla condivisione cognitiva ed emotiva.
STRUMENTI E MATERIALI
Per la realizzazione del progetto sono necessari tutti gli strumenti che si usano per la messa in opera
di un orto: vanghe, rastrelli, annaffiatoi, tubo gi gomma, paletti per la recinzione, filo di ferro per
delimitare ed inoltre: semi, piantine, terriccio e concime.
CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILI DEL PROGETTO
Prenderanno parte al progetto le classi della scuola primaria “R.L. Montalcini” del modulo: 1A – 2
A - 3 A – 4 A e 5 A. Le insegnanti delle suddette classi saranno le responsabili del progetto,
saranno sostenute nella ricerca di agrarie disponibili dal Comune di Camaiore e si avvarranno
della consulenza dell’esperto Dott. Caselli.
DURATA
OTTOBRE/ NOVEMBRE sopraluogo, preparazione del terreno, scelta delle semine
DICEMBRE/GENNAIO organizzazione degli spazi, stesura del calendario per gli interventi
MARZO semine varie e lavori in classe
APRILE lavori nell’orto con realizzazione di fotoreportage
MAGGIO raccolta di alcuni prodotti e probabile vendita di piantine
RISULTATI E MONITORAGGIO
Il progetto prevede la condivisione di momenti di socializzazione. Attraverso la osservazione degli
studenti al lavoro e nelle dinamiche interpersonali (in relazione ad autonomia, sicurezza personale,
collaborazione, disponibilità, comunicazione verbale e non) la verifica, di tipo qualitativo, viene
svolta in itinere. Costituiranno invece verifica quantitativa:



La realizzazione dell’orto
La coltivazione di piantine
La partecipazione al mercatino organizzato
dal Comune di Camaiore
PROGETTO TEATRO
Scuola primaria “ R.L. Montalcini
PROGETTO TEATRO
La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola.
E' un'attività rivestita di precisi significati ludici e ottiene alto gradimento tra i bambini in
quanto corrisponde ad una loro esigenza profonda.
La drammatizzazione infatti significa:
socialità: l'attività teatrale implica l'accettazione della libertà e del punto di vista dell'altro, la
discussione ed il coordinamento delle azioni. Tutto ciò abitua alla vita di gruppo dando spazio a
ciascuno nelle diverse funzioni e ruoli;
emotività: nell'attività teatrale si intrecciano comportamenti carichi di intensa emotività,
improvvisi e spontanei in bambini liberi di esprimersi;
linguaggi: la messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette
al bambino di appropriarsi di molteplici linguaggi e gli garantisce la possibilità di comunicare;
creatività: i bambini trovano l'occasione per sviluppare il proprio potenziale fantastico e la
propria creatività. Esigenza di cambi di scena, costumi, dialoghi, ruoli, esercitano alla elasticità
mentale per la creazione di soluzioni sempre nuove;
interdisciplinarietà: anche nella fase più tipicamente teatrale si possono individuare filoni di
lavoro i cui temi possono essere sviluppati in ambiti diversi.
La valenza educativa e pedagogica del teatro nella scuola è ormai riconosciuta e comprovata.
L’attività teatrale, esercitata con una metodologia adeguata,può rispondere ai bisogni più
urgenti che i bambini si trovano ad affrontare nella complessità della società contemporanea e
della sua crisi di certezze e aspettative. Studi di sociologia culturale e di psicologia sociale
mettono in evidenza come i bambini siano esposti ad un numero incontrollato di stimoli
esterni: tv, giochi multimediali, pubblicità.
Tutto quello che nell’adulto può trovare un filtro cognitivo, nel bambino incontra un soggetto
pronto a recepire disordinatamente ogni sorta di informazione, immagine, suono.
Durante le attività scolastiche o le lezioni si è riscontrato nei bambini una crescente difficoltà di
ascolto, una fatica a rilassare il proprio corpo e la tendenza a fare giochi sempre più individuali,
sempre più veloci e frammentari. E’ difficile che un bambino “di oggi” si incanti e si concentri su
un gioco o un’attività per un tempo significativamente
prolungato, al contrario tende a prevalere il desiderio di
sperimentarne continuamente di nuovi, in modo
superficiale e irrequieto. Nel caso peggiore l’attitudine al
non-ascolto e la mancanza di concentrazione rimangono
l’unico filtro ai caotici ed estranianti stimoli esterni.
Il teatro rappresenta la forma d’arte collettiva per
eccellenza. Fare teatro significa anzitutto lavorare in
gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri,
concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e
stimolante: lo spettacolo.
Quindi incentivare il bambino a impegnarsi, dare il meglio
di sé e responsabilizzarsi nel lavoro con gli altri. Significa inoltre avere una vasta gamma di
possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto
in cui l’errore venga accolto e non censurato anche per i bambini svantaggiati o con problemi
relazionali.
Per tutte queste ragioni si crede che l’attività teatrale possa rispondere efficacemente ai nuovi e
urgenti bisogni dei bambini.
Rendere i bambini protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso
accresce l’autonomia, mantiene alta la motivazione, stimola la ricerca e l’auto apprendimento. Se
poi questo progetto è la costruzione di un
evento teatrale, che mette in gioco la sensibilità, l’affettività e il linguaggio del corpo, la spinta a
lavorare insieme e usare tutte le proprie capacità e competenze diventa potentissima.
OBETTIVO FORMATIVO
Offrire a tutti i bambini, l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e “mettersi in
gioco”scegliendo il ruolo ad essi più congeniale.
Sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola
Potenziare e rafforzare la conoscenza di SE’ e dell’ALTRO
Educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione
Offrire una più compiuta possibilità d’integrazione ai bambini con bisogni educativi speciali
Ampliare gli orizzonti culturali dei bambini, stimolandone la sensibilità alle arti sceniche
Arricchire l’offerta formativa.
OBIETTIVI SPECIFICI:
 Comprendere un testo teatrale, individuare
personaggi, ambienti, sequenze, avvenimenti,
relazioni.
 Comprendere messaggi di testi musicali.
 Comprendere i messaggi della narrazione.
 Interpretare in modo efficace situazioni di dialogo.
 Saper utilizzare il linguaggio mimico – gestuale e
motorio musicale.
 Saper ascoltare e concentrarsi.
 Sapersi rapportare con il pubblico.
METODOLOGIE
L’educazione al gesto e al riconoscimento delle emozioni in modo ludico e divertente attraverso
strumenti e mezzi che attingono alle situazioni quotidiane molto vicine al mondo dei bambini
coinvolti nel progetto.
Si cercherà di favorire l’interazione sociale attraverso il processo creativo e di aumentare le capacità
di ascolto e fiducia verso i compagni nella coscienza, all’interno del gruppo, della responsabilità del
singolo per il successo del lavoro di tutti.
Punti di forza
Sviluppare in modo significativo la propria autostima, mettendosi in discussione, correggendosi,
lasciandosi guidare dal docente e dai compagni verso il raggiungimento dei traguardi previsti.
Affrontare e superare la difficoltà e la paura di parlare davanti ad
un pubblico Sapersi relazionare con i compagni e l’insegnante con linguaggi, luoghi e momenti
diversi.
DURATA
Durante l’anno scolastico, in tempi diversi secondo le esigenze degli alunni e l’organizzazione della
scuola, durante l’orario scolastico, si proporranno le attività che aiuteranno i bambini ad avvicinarsi
al linguaggio teatrale,sia come spettatori, sia come protagonisti
attivi.
CLASSI COINVOLTE E REFERENTI DEL PROGETTO
Prenderanno parte al progetto tutte le classi della scuola primaria.
Sono referenti tutti gli insegnanti della classi.
RISULTATI E MONITORAGGIO
Risultati attesi:
dare una più forte connotazione interdisciplinare al teatro
sottolineare la valenza educativa dell’esperienza teatrale come occasione di crescita
far vivere ai bambini in modo divertente e intelligente l’esperienza teatrale rendendola
creativa e stimolante
rafforzare il desiderio di conoscere l’altro,
educare alla collaborazione e alla cooperazione
favorire la partecipazione attiva dei bambini a sostegno di tematiche quali, l’arte,
l’ambiente, l’ecologia e la pace.
LA MUSICA
PARTE
DAL MARE
PLESSO “G. CARDUCCI”
CLASSI
1 – 2A – 2B – 3 – 4 – 5
A.S. 2014 /2015
DESCRIZIONE
Il progetto si avvarrà di strumenti creativi che permettano ai bambini di esprimersi attraverso canali non
verbali: con la sperimentazione di linguaggi artistici, essi saranno accompagnati nella direzione di uno
sviluppo armonico. Stimolare la creatività, ovvero creare in maniera attiva, assume il significato più
ampio di strutturare e sperimentare linguaggi diversi, dove i caratteri distintivi dei singoli, come i suoni e
i movimenti, possano convivere e, attraverso l’aggregazione, trasformarsi in un momento di crescita
interpersonale. Nel laboratorio musicale si utilizzeranno materiali riciclati o apparentemente non destinati
alla musica, contribuendo ulteriormente a sviluppare un atteggiamento attento e responsabile del rispetto
per l’ambiente.
Il percorso prenderà inizio nel mese di Dicembre con un’uscita sul mare, dove verranno raccolti materiali
naturali (conchiglie, legnetti, …). A partire da Gennaio nella scuola verrà allestito un laboratorio dove
saranno raccolti sia i materiali del mare che altri di riciclo ed inizieranno gli interventi nelle classi
dell’esperto Luca Gherardi. Nel mese di Aprile è prevista una visita al Museo della Marineria (Viareggio)
per partecipare ad un percorso finalizzato alla conoscenza della comunicazione dei delfini. Il progetto si
concluderà il 6 Maggio, nella giornata del SZ Day, con una mostra dei materiali prodotti e del percorso
eseguito e con una piccola esibizione di danze e canti.
OBIETTIVI FORMATIVI




Esprimere e rielaborare sentimenti, pensieri, emozioni, vissuti attraverso linguaggi non verbali.
Educare all’ascolto di sé e degli altri.
Dare a tutti la possibilità di esprimersi in uno spazio non giudicante e totalmente accogliente.
Attivare comportamenti corretti di rispetto per l’ambiente e l’uso di risorse.
OBIETTIVI SPECIFICI
MUSICA









Sviluppare la capacità di ascolto
Distinguere suoni, rumori e ritmi naturali e artificiali
Identificare la fonte di suoni e rumori
Riconoscere ritmi nella natura, negli oggetti, nelle parole
Fare un sano uso della voce
Regolarizzare la respirazione senza fatica
Cantare individualmente o in gruppo semplici melodie rispettando ritmo e intonazione
Costruire semplici strumenti con materiale naturale e/o di riciclo
Collegare canti, musiche e suoni alla gestualità
MOVIMENTO



Muoversi seguendo un ritmo prestabilito
Realizzare ritmi con le parti del corpo e/o con piccole percussioni
Favorire la coordinazione motoria attraverso la danza
ARTE



Attribuire significati alla musica attraverso rappresentazioni iconiche e grafiche
Stimolare nella lettura di un’immagine e/o produzione multimediale significati emozionali
Produrre elaborati grafico – iconici, compositivi, plastici, espressivi con materiali naturali e/o di
riciclo.
METODOLOGIA
Il metodo utilizzato si basa su un approccio attivo, socio-emotivo, creativo ed esperienziale. Attraverso
l’utilizzo di giochi, laboratori musicali, artistici e motori i bambini saranno accompagnati in un percorso
collettivo di ricerca di risposte e di costruzione di una nuova consapevolezza di sé e degli altri.
L’apprendimento del linguaggio musicale sarà attuato con approccio metodologico basato sulla
percezione uditiva, l’operatività e l’apertura ad una rielaborazione autonoma ed originale dell’evento
sonoro.
VALUTAZIONE
La giornata conclusiva costituirà un evento che permetterà di verificare la validità del percorso svolto in
termini di:
 Collaborazione e affiatamento del gruppo

Ricostruzione ed esposizione del percorso svolto

Esposizione di strumenti musicali e altri manufatti realizzati con materiali di riciclo e non

Piccola rappresentazione di musica e danza
PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO M. ROSI
FACCIAMO SPORT A SCUOLA
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto coinvolgerà gli alunni della scuola
secondaria di primo grado per favorire il pieno
sviluppo delle loro potenzialità, stimolando processi
di valutazione, autovalutazione, socializzazione.
Le attività ludico - sportive saranno il mezzo per far
conoscere ai ragazzi nuovi sport e incentivarne la loro
pratica.
Sarà favorita l’aggregazione anche tra compagni di
classi diverse all’interno dell’istituto.
OBIETTIVO FORMATIVO
Partecipare alle attività sportive condividendo con altre persone esperienze di gruppo.
OBIETTIVI SPECIFICI
 star bene del ragazzo con se stessi e gli altri nel rispetto dell’ ambiente
 l’acquisire la consapevolezza delle proprie capacità
 educare al rispetto delle regole
 promuovere l' attività sportiva come espressione di vita sana
 migliorare le abilità personali anche nella gestione del disagio.
ATTIVITA’
Le attività verranno svolte individualmente, a gruppi, dando la massima
importanza alle esperienze ludiche nel rispetto della gradualità e della
polivalenza Gli alunni verranno coinvolti in attività di classe, di istituto
e in tornei.
Le attività si svolgeranno in palestra, nel cortile della scuola dove è
presente la pedana del salto in lungo
METODOLOGIA
S’intende indicare l’insieme di operazioni che permettono di organizzare il lavoro e strutturare tutti
i contenuti, per arrivare al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La scelta del metodo deve essere adeguato agli obiettivi da raggiungere, alle caratteristiche degli
allievi, all’ambiente e agli attrezzi disponibili.
ELEMENTI ESSENZIALI DEL METODO:
Ruolo operativo dell’insegnante, vale a dire: il suo atteggiamento, la gestualità, il
linguaggio usato, la gestione della voce, la relazione insegnante- allievi.
Relazione stimolata tra gli allievi, vale a dire: favorire la socializzazione, l’amicizia, la
collaborazione, la comunicazione, il rispetto delle persone, controllare lo spirito agonistico,
l’affermazione di sé a scapito dei compagni, controllare le critiche negative e distruttive.
Tipo di apprendimento utilizzato: metodo induttivo e deduttivo. Per deduttivo s’intende il
metodo che privilegia percorsi già preordinati, per induttivo quello che sfrutta maggiormente
l’azione partecipativa e creativa degli allievi.
DURATA
Le insegnanti di educazione fisica svolgeranno tale progetto in orario curricolare per tutto l’anno
scolastico.
Si prevedono collaborazioni esterne, con le associazioni sportive e con esperti che stipuleranno di
volta in volta specifiche convenzioni con l’Istituto al fine di ampliare la formazione motoria e
sportiva (tennis, Hockey, pallavolo, psicomotricità)
“ far sport tutti, far sport di più”
ECDL - PATENTE INFORMATICA EUROPEA
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Saper usare il computer è ormai un requisito indispensabile per lavorare,
si tratti di chi è alla ricerca della prima occupazione o di chi ha il
problema di ricollocarsi sul mercato del lavoro. Vale però anche per chi
un lavoro ce l'ha, ma desidera migliorare la propria posizione.
Ma che cosa significa realmente saper usare il computer?
Molti hanno una certa conoscenza di questo strumento, ma è loro
difficile definire a quale livello. Ritengono di poterlo usare in modo
adeguato,
ma
in
effetti
non
possono
provarlo.
Serve quindi uno standard di riferimento che possa essere riconosciuto
subito, in modo certo, dovunque
Nell’ambito di una società e di conseguenza di una scuola dove il “fare digitale” assume un ruolo
strategico, il progetto ha lo scopo di sviluppare e di potenziare le competenze informatiche degli
alunni coinvolti attraverso lo sviluppo di alcuni tra i sette moduli previsti della patente informatica
europea ECDL.
OBIETTIVO FORMATIVO
Far maturare negli allievi una pratica tecnologica etica e responsabile, lontana da inopportuni
riduzionismi o specialismi ed attenta alla condizione umana nella sua interezza e complessità.
OBIETTIVI SPECIFICI:
Sviluppare e potenziare le competenze informatiche dei soggetti coinvolti.
Preparare gli allievi al superamento esami ECDL presso test-center accreditati della
Versilia.
Promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle regole.
Promuovere le relazioni positive tra pari e con gli adulti.
ATTIVITA’
L’ambiente di lavoro sarà il laboratorio multimediale della scuola media Michele Rosi.
Il progetto prevede per ogni livello di classe lo sviluppo di almeno due moduli da scegliere tra i 7
moduli previsti per l’ECDL:
 Concetti base dell’IT
 Uso del computer; gestione file
 Elaborazione testi (Word)
 Fogli elettronici (Excel)
 Database (Access)
 Presentazione PowerPoint
 Reti informatiche; Internet.
Gli argomenti esaminati saranno i seguenti: programma di videoscrittura Word; Presentazioni
multimediali PowerPoint; Internet e posta elettronica.
Alla fine delle lezioni gli alunni coinvolti saranno accompagnati a sostenere l’esame, presso testcenter accreditati, degli argomenti esaminati durante il corso.
METODOLOGIA
Metodo operativo: il laboratorio.
Prima di essere ambiente, “il laboratorio” è “uno spazio
mentale attrezzato”, una forma mentale, un modo di
interagire con la realtà.
Con il lavoro in laboratorio lo studente domina il senso del
suo apprendimento.
Metodo induttivo e deduttivo.
Utile per un ragionamento che dal particolare passa al
generale e dal generale passa al particolare e diventa un buon
procedimento di ricerca.
Conversazioni guidate.
Utile per un confronto, uno scambio, un arricchimento
reciproco, per stimolare la discussione e valorizzare la
capacità di pensiero al fine di sviluppare il senso critico.
STRUMENTI E MATERIALI
Computer, videoproiettore, LIM, Materiale cartaceo o digitale predisposto dall’ insegnante
CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILI DEL PROGETTO
Verranno coinvolte le classi seconde e terze della scuola Secondaria 1° grado.
DURATA
E’ previsto un corso della durata di due mesi circa.
RISULTATI E MONITORAGGIO
Osservazioni sistematiche sul grado di gradimento degli alunni
Compilazione di questionari e/o prove strutturate
Prove oggettive di tipo cartaceo ed informatico
Conversazioni guidate sul rispetto delle regole della convivenza democratica
TRINITY
L'insegnamento della lingua inglese mira a
promuovere ed incoraggiare lo sviluppo delle
abilità espressive e comunicative degli allievi e
l'acquisizione di una competenza comunicativa che
permetta loro di usare la lingua come efficace
mezzo di comunicazione in contesti diversificati. In
altre parole gli allievi dovrebbero riuscire a
sopravvivere,
linguisticamente,
in
contatti
occasionali con parlanti madrelingua in situazioni
quotidiane.
Questo progetto di potenziamento della lingua
inglese è rivolto agli alunni che frequentano la
classe terza e intendono sostenere l'esame ESOL
del Trinity College.
OBIETTIVO FORMATIVO
 acquisizione delle abilità di comprensione e interazione orale in lingua inglese
 sviluppo e consolidamento del processo di apprendimento
 acquisizione di un metodo di studio finalizzato all’organizzazione autonoma del lavoro
OBIETTIVI SPECIFICI
1. rafforzare le abilità audio-orali
2. rafforzare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua
3. rafforzare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico
4. aumentare la motivazione
ATTIVITA’
Il progetto prevede un vero e proprio laboratorio linguistico all’interno del quale l’allievo potrà
migliorare le abilità di ascolto, comprensione ed espressione della lingua straniera. Le principali
funzioni e strutture linguistiche apprese nelle attività curriculari verranno utilizzate nelle interazioni
orali e nelle simulazioni di conversazioni reali.
METODO
La metodologia di lavoro si baserà sulle seguenti attività prioritarie:
esercitare l’abilità di produzione orale attraverso la discussione degli argomenti
proposti dall’Ente Trinity
esercitare le abilità di ascolto con l’uso di attività strutturate
esercitare la reazione all’elemento sorpresa attraverso la messa in situazione da parte
dell’insegnante
rafforzare le conoscenze grammaticali anche attraverso esercizi scritti e
l’assegnazione di compiti a casa.
DURATA
Il progetto si articola su un totale di 30 ore : 12 ore di lezioni pomeridiane per gruppo (24 in totale
per due gruppi) e 8 ore per la preparazione dell'esame.
Avrà inizio nel secondo quadrimestre e l’esame si svolgerà nelle prime due settimane di maggio.
RISULTATI E MONITORAGGIO
Conseguimento della certificazione europea di conoscenza della lingua inglese Grado 4,
corrispondente al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
LETTORATO LINGUA INGLESE
DESCRZIONE DEL PROGETTO
Il progetto prevede l’intervento di lettori di madre lingua
inglese con l’obiettivo di far conseguire agli studenti una
maggiore acquisizione della lingua inglese esercitandosi nella
conversazione con un interlocutore che sia in possesso dei
requisiti fonologici e di dizione della lingua madre.
OBIETTIVO FORMATIVO
Far acquisire agli studenti una maggiore acquisizione della lingua inglese interagendo con uno
speaker native.
OBIETTIVI SPECIFICI
 Ascoltare e comprendere semplici messaggi e storie narrate da persona madrelingua
 Leggere e comprendere testi riguardanti le tradizioni, le leggende, gli usi e i costumi del
mondo anglosassone
 Utilizzare e variare il lessico delle strutture linguistiche acquisite nel corso degli anni di
studio, per chiedere e dare informazioni su se stessi e il mondo circostante
 Conoscere le tradizioni culturali dei paesi anglosassoni e dimostrare interesse per la cultura e
la lingua
ATTIVITA’
Le attività proposte saranno principalmente in forma ludica e coinvolgente
METODOLOGIA
L’approccio metodologico sarà di tipo comunicativo – funzionale, tale da privilegiare il
coinvolgimento diretto degli studenti e di consentire loro di acquisire ed utilizzare conoscenze
linguistiche in contesti che siano vicini alla loro realtà e alle loro esigenze, attraverso attività
coinvolgenti con l'interazione con un native speaker .
DURATA
Il progetto avrà inizio a gennaio/febbraio.
CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILI PROGETTO
Il progetto riguarda le classi terza A,B,C e le classi con potenziamento lingua inglese
(2C,1A,1C,1D) della scuola secondaria. Saranno svolte 6 lezioni per classe (in totale 42 ore) da un
docente madrelingua che affiancherà in classe il docente curriculare in orario scolastico.
RISULTATI E MONITORAGGIO
Certificato del Trinity College di Londra
“POTENZIAMENTO” DI MATEMATICA
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il potenziamento di matematica è un corso facoltativo extrascolastico, rivolto agli alunni delle classi
terze che abbiano una buona padronanza del calcolo algebrico previsto dalla programmazione
curricolare di matematica.
Partendo dalle basi del calcolo algebrico, gli alunni avranno modo di cominciare ad approfondire
alcuni processi di generalizzazione propri dell’algebra, anticipando quelli che saranno gli argomenti
previsti dai piani di studio delle varie scuole secondarie di secondo grado.
OBIETTIVO FORMATIVO
Analizzare le situazioni per tradurle in termini matematici, riconoscendo schemi ricorrenti,
stabilendo analogie con modelli noti, scegliendo le azioni da compiere concatenandole in modo
efficace al fine di produrre una risoluzione del problema.
OBIETTIVI SPECIFICI
Fare acquisire un metodo strettamente scientifico che tenga conto di un linguaggio
appropriato e di una strutturazione logica dei contenuti.
Stimolare gli alunni ad esplorare il mondo della matematica, a comunicare di matematica ed
in forma matematica.
Fare maturare effettiva consapevolezza dell’efficacia del linguaggio algebrico.
Effettuare collegamenti tra la scienza e la vita quotidiana.
Sviluppare capacità di collegamento tra le discipline scientifiche e le altre ad esse
connaturali.
Sviluppare le capacità e le abilità di transfert della metodologia scientifica alle altre
discipline.
ATTIVITA’- Lezione frontale ed esercitazioni di gruppo, raccolta di appunti.
METODOLOGIA- La metodologia varierà in rapporto alla struttura delle lezioni e ai contenuti
affrontati. Si intrecceranno:
 Lezioni frontali
 Lavori a piccoli gruppi
 Discussione guidata
DURATA- Il progetto è articolato in 10 lezioni di un’ora e mezza ciascuna e prenderà inizio a
partire dal mese di febbraio
CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILE DEL PROGETTO- Sono coinvolti nel progetto gli
studenti delle classi terze.
RISULTATI E MONITORAGGIO
Non sono previste prove per monitorare l’apprendimento della matematica potenziata. E’ possibile
effettuare un riscontro sugli alunni che frequenteranno il corso, richiedendo le risultanze di
matematica degli stessi nella scuola superiore frequentata.
PROGETTI TRASVERSALI
Sono progetti i cui obiettivi e finalità riguardano tutti i diversi gradi delle scuole dell'Istituto
PEZ (piani educativi zonali) PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA - Erogato da CRED
VERSILIA
DECRIZIONE DEL PROGETTO
In conformità con la Delibera regionale n. 444 del 28/05/2012, e con gli indirizzi espressi dalla
Conferenza Zonale per l’Istruzione sono state approvate le linee guida per la programmazione e
progettazione integrata territoriale. Le risorse messe a disposizione per l’attuazione del P.E.Z.
Tendono a promuoveranno azioni per favorire l’inserimento di alunni disabili con certificazione e
stranieri. Il CRED Versilia intende promuovere l'inclusione scolastica attraverso tre tipologie di
azioni:
1. attività di tipo laboratoriale – teatro
2. attività di tipo laboratoriale – musicoterapia
3. ore aggiuntive per il personale da utilizzare internamente come risorsa ulteriore
Il nostro Istituto ha aderito a tutte e tre le tipologie di azioni:
LABORATORI DI MUSICOTERAPIA
World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel 1996 la
seguente definizione:
"La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e
armonia) da parte di un musico terapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo
atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità,
l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità
fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive”
La musica è un linguaggio non meno
importante di quello visivo, corporeo
o verbale, in grado di esprimere idee,
concetti, sentimenti propri di ogni
individuo. Come il linguaggio
verbale, anche la musica è uno dei
fondamenti della nostra civiltà. L’uomo costruì i primi strumenti oltre 35 mila anni fa: tamburi,
flauti, scacciapensieri. Oggi gli antropologi mettono in primo piano la capacità della musica di
cementare una comunità, scandendone i ritmi e rinsaldando i legami fra i suoi membri. Essa
garantirebbe la coesione sociale e la “sincronizzazione” dell’umore dei componenti di un gruppo,
favorendo così la preparazione di azioni collettive. Queste alte finalità vogliono rispondere al
bisogno di inclusione e di espressione sopratutto da parte degli alunni diversamente abili o stranieri.
LABORATORIO DI TEATRO
Il Teatro si pone l'obiettivo di educare tramite l'espressione globale. Il teatro e l’educazione sono
due realtà che possiedono finalità comuni: da un lato la pedagogia pone al centro dell’azione
educativa la persona con tutte le sue potenzialità da sviluppare;
dall’altro il teatro persegue lo stesso obiettivo attraverso attività
che stimolano lo sviluppo della creatività e la comunicazione.
Il teatro è un efficace mezzo di educazione per il fatto che
coinvolge l'individuo intero, con la sua corporeità e fisicità, con i
suoi sentimenti e il suo pensiero, ma anche con la sua profonda
umanità, con la sua coscienza dei valori, con la sua più immediata e spontanea socialità.
Il Teatro non vuole trasmettere un sapere, ma portare il soggetto a formarsi attraverso l’esperienza
personale e la scoperta di sé, delle proprie possibilità e dei propri limiti, al fine di esprimersi e
comunicare. È necessaria, quindi, una consapevolezza globale del proprio corpo: a livello motorio,
dei propri mezzi di movimento; a livello affettivo, delle modalità di espressione dei sentimenti.
ORE AGGIUNTIVE PER IL PERSONALE INTERNO – MODULI DI RECUPERO
Nella Scuola Secondaria di 1° grado le ore aggiuntive saranno utilizzate per potenziare gli
apprendimenti di base (lingua italiana e area logica-matematica) con moduli di recupero da
effettuarsi in orario extracurricolare in piccoli gruppi di studenti.
OBIETTIVO FORMATIVO
Educare alla cittadinanza sviluppando un’adesione consapevole a valori condivisi
e
atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono le condizioni per praticare la convivenza
civile, pilastro per l'accettazione e l'inclusione di tutti gli studenti
OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI PER
EDUCAZIONE
TEATRALE
 Sviluppare un atteggiamento positivo con tutti i compagni;
 Potenziare la creatività e l’espressività;
 Utilizzare maggior autocontrollo negli interventi e nei movimenti in
genere;
 Rispettare le regole scolastiche;
 Migliorare i tempi di attenzione e di concentrazione;
 Potenziare la sicurezza personale;
 Stimolare una maggior autonomia operativa;
 Aumentare il senso di responsabilità personale;
 Migliorare l’ordine e la precisazione
OBIETTIVI PER
MUSICOTERAPIA











Rafforzare l’unità di espressione tra corpo e mente
Favorire una ricerca creativa personale
Stimolare il potenziale espressivo
Imparare a muoversi nello spazio, imparare a controllare la voce;
Imparare a rapportarsi con il compagno e il piccolo gruppo
Imparare a muoversi seguendo un ritmo
Controllare l’uso della voce e potenziare l’espressività
Utilizzare il corpo come strumento comunicativo
Controllare ed utilizzare lo spazio teatrale
Saper improvvisare situazioni su tema dato o su invenzione
Drammatizzare un testo dato o inventato
OBIETTIVI PER
ORE AGGIUNTIVE
MODULI DI
RECUPERO
 Migliorare l'acquisizione della lingua italiana sia in forma orale che
scritta
 acquisire strategie metacognitive per lo studio
 potenziare le abilità di base a livello matematico
 fluidificare le strategie di calcolo
 acquisire o potenziare tecniche di risoluzione dei problemi
ATTIVITA’
Esercizi di fiducia, coordinazione, equilibrio, espressione
Movimento e gesto con l’uso e non della voce
La ricerca del personaggio
Dal corpo alla parola; giochi con il ritmo
Giochi ed esercizi con la voce
Ricerca di suoni e rumori
Ricerca di relazioni fra personaggi, movimento, voce e ambiente
Giochi di ruolo
Uso espressivo di voce, corpo e faccia
Uso corretto della respirazione
Creazione di scenografie e costumi
METODOLOGIA
Le strategie didattiche si baseranno sull’operatività e sulla
concretezza per favorire la partecipazione attiva del bambino.
Il clima di apprendimento dovrà favorire la motivazione ed il
gusto per la scoperta con interventi che coinvolgano i bambini in
situazioni ludiche e creative.
Tutte le attività proposte saranno sviluppate con giochi e attività
simbolica, utilizzando gesti,sguardi ,espressioni, movimenti,
spazi, suoni, immagini, disegni e lavorando sempre in gruppo.
CLASSI
COINVOLTE
E
RSPONSABILI
DEL
PROGETTO
Il progetto proposto dal CRED Versilia si sviluppa nel corso
dell’anno solare, per l’anno 2013 le classi coinvolte nel
periodo gennaio- dicembre del suddetto anno hanno concluso il percorso.
Per l’anno 2014 saranno coinvolte classi della Scuola Primaria, della Scuola dell'Infanzia e della
Scuola Secondaria di 1° grado.
Responsabili del progetto oltre gli esperti sono le insegnanti delle suddette classi.
DURATA DEL PROGETTO- Il progetto avrà la durata dell’intero anno solare 2014.
RISULTATI E MONITORAGGIO
Il progetto prevede la condivisione di momenti di socializzazione. Attraverso la osservazione degli
studenti al lavoro e nelle dinamiche interpersonali (in relazione ad autonomia, sicurezza personale,
collaborazione, disponibilità, comunicazione verbale e non) la verifica, di tipo qualitativo, viene
svolta in itinere.
SPORTELLO DI ASCOLTO
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E FINALITA' GENERALE
Lo sportello di ascolto psicologico ha la funzione di offrire consulenza a studenti, docenti e genitori
ed è finalizzato a migliorare il benessere degli utenti scolastici e nello stesso tempo potenziare negli
insegnanti le competenze necessarie a far fronte a tutte le problematiche relazionali e di gestione
delle situazioni difficili. Il servizio sarà gestito da personale esterno (psicologi iscritti all'albo)
OBIETTIVI RIFERITI AGLI ALUNNI
 Iniziare a sviluppare, a partire dalla conoscenza di se stessi, la capacità di costruire
relazioni interpersonali;
 Sviluppare il senso di autoefficacia;
 Acquisire fiducia nelle proprie possibilità;
 Sviluppare atteggiamenti responsabili nei confronti dell’apprendimento;
 Agire comportamenti adeguati;
 Apprendere strategie di coping;
 Imparare ad interagire nelle dinamiche di gruppo;
AZIONI
L'azione di “sportello di ascolto” comprende in realtà una serie di attività che prevedono
inizialmente un intervento di presentazione dello sportello a tutto i personale (docente e ATA),
incontri di approfondimento con i docenti della Scuola Primaria, presentazione e attività
direttamente nelle classi della Scuola Secondaria di 1° grado, attività di sportello individuale rivolto
ad alunni e genitori.
Gli incontri individuali rivolti a genitori e alunni saranno calendarizzazione in base alle esigenze
degli studenti e il personale (psicologi iscritti all'albo) si adopererà per sensibilizzazione le famiglie
al fine di una collaborazione attiva al progetto educativo.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è previsto per il periodo di Gennaio - Maggio 2013. Si svolgerà
in coerenza con le strategie di prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, di
contrasto dei comportamenti a rischio e di atteggiamenti prevaricatori ed intolleranti
adottati dalla scuola
in coerenza con i valori, i diritti ed i doveri, le norme sancite dal Regolamento d’istituto
in stretto coordinamento con l’organizzazione scolastica, con la F.S. –area studenti, con i
coordinatori di classe, con il Dirigente scolastico ed i suoi collaboratori.
nel rispetto della privacy degli utenti e del segreto professionale e nell’assoluta
segretezza dei dati sensibili raccolti secondo le disposizioni in materia di misure di
sicurezza previste dal Decreto Legislativo n.196 del 30 Giugno 2003 (Codice Unico in
materia di protezione dei dati personali).
che l’associazione opera da anni nel territorio di Lido di Camaiore con servizi sociali e socio
sanitari e, attraverso la collaborazione stretta con l’associazione sportiva dilettentistica ASD CSI
Lido gestisce un parco attrezzato allo sporto per tutti e momenti di aggregazione estivi per bambini
dai 5 ai 14 anni;
- che l’Associazione opera in questo settore esclusivamente con l’appporto di personale volontario;
- che la scuola ha interesse affinché alcune parti di attività extrascolastica possano essere gestite da
soggetti del terzo settore con i quali instaurare rapporti strategici per la crescita sociale della
comunità locale;
- che la scuola dispone di n. 2 biblioteche presso le scuole di Via Trieste e del Secco all’interno
delle quali si sviluppa la necessità di una gestione continua e strutturata anche in orari extra
scolastici;
- che la scuola ha a disposizione una palestra da poter mettere in disponibilità per l’associazione e
l’asd csi per attività sportive aperte ai ragazzi durnte gli orari extra scolastici;
IL SERVIZIO DI DOPOSCUOLA
DESCRIZIONE
L'iniziativa consente di poter usufruire di attività extrascolastiche gestite da Associazioni esterne
operanti nel territorio di Lido di Camaiore. Per questo anno scolastico le associazioni che
collaborano con l'Istituto sono la Misericordia del Lido e l'Associazione il Cireneo.
La collaborazione fra Istituto e Associazioni non prevede nessun corrispettivo per i servizi attivati
basandosi su una collaborazione tra le parti volta a generare servizi per i destinatari e finanziandosi
attraverso le stesse attività poste in essere.
I destinatari del servizio sono tutti i ragazzi delle scuole dell’istituto comprensivo, le loro famiglie,
la comunità tutta del Lido di Camaiore e delle zone limitrofe.
Particolare riguardo verrà destinato a situazioni di difficoltà sociale o socio sanitario indicate da
servizi sociali o dagli stessi soggetti firmatari del protocollo.
La gestione delle attività sarà sviluppata attraverso una collaborazione costante fra scuola e
associazione, con personale volontario dell’associazione (regolarmente iscritto nel registro dei
volontari e assicurato da polizza generale dell’associazione). La collaborazione si svilupperà nella
predisposizione di piani di attività annuali e da verifiche in itinere.
Nella gestione potranno essere coinvolti i genitori dei ragazzi frequentanti le scuole, che attraverso
iscrizione all’associazione potranno divenire protagonisti delle attività poste in essere.
OBIETTIVI
Creare un servizio per aiutare e sostenere le famiglie al fine di migliorare la sensazione di
benessere e nello stesso tempo stimolare la partecipazione alle attività
 Fornire alle famiglie la possibilità di far seguire i figli nello svolgimento dei compiti
Creare una collaborazione con la scuola e di conseguenza creare una rete fra famiglia,
servizi e scuola.
Colmare le lacune nelle materie
Imparare a collaborare.
ATTIVITA' PREVISTE
Le attività poste in essere dalla convenzione con le Associazioni sono tutte quelle individuate
annualmente dalle parti e interessano:
la gestione del doposcuola comprensivo della pausa ricreativa per il pranzo
la gestione delle attività nelle biblioteche scolastiche
l’organizzazione di laboratori a tema
l’organizzazione di possibili gite ed escursioni
l’organizzazione di giornate per lo sport
l’organizzazione di concorsi letterari e momenti di ritrovo per i ragazzi e le famiglie
tutte le attività ritenuto idonee a sviluppare le finalità del protocollo stesso.
PARENT TRAINING
DESCRIZIONE
Il parent training rappresenta un Progetto cornice teso a migliorare la partecipazione scuola –
famiglia. Tale forma di partecipazione rappresenta lo sfondo necessario su cui impostare una
coerente azione educativa che conduca al potenziamento degli apprendimenti da parte degli studenti
e consenta anche di sfruttare quelle risorse educative e formative che sono rappresentate dalle
famiglie stesse.
Nello specifico il parent training si caratterizza su diversi ambiti :
percorso di accompagnamento su tematiche educative per le famiglie dai 3 ai 14 anni. Le
famiglie hanno sempre più bisogno di informazioni e nello stesso tempo di condividere nel
gruppo momenti di scambio relativi a diverse tematiche in base all’età degli alunni. Il
progetto prevede degli incontri con esperti e insegnanti suddivisi per temi da svolgersi nel
corso dell’anno
arricchimento dell'offerta formativa attraverso il supporto dell'azione di genitori, nonni e
familiari disponibili a intervenire nei diversi momenti dell'anno
supporto da parte delle famiglie per attività di piccola manutenzione relativi agli ambienti
scolastici, abbellimento con pannellistica, produzione di sussidi didattici e altro.
OBIETTIVI GENERALI
migliorare il coinvolgimento delle famiglie
informare su pratiche didattiche per migliorare il rendimento degli alunni
informare su temi di emergenza educativa
confronto tra genitori e docenti sui bisogni della scuola
ATTIVITA'
All'inizio dell'anno sarà stipulato con I genitori un patto formativo di partecipazione nel corso del
quale saranno informati sull'azione educativa-formativa attuata nell'anno scolastico. Sulla base dei
bisogni formativi saranno raccolte le disponibilità dei genitori a partecipare in qualità di esperti
occasionali o per supportare l'azione formativa materialmente con interventi pratici (piccola
manutenzione, realizzazione di piccoli arredi, abbellimento di ambienti ecc...).
Nel corso dell'anno saranno poi attuati una serie di incontri con I genitori in orario extra scolastico
svolti da esperti o dagli stessi docenti. Le tematiche di tali incontri tenderanno ad accompagnare
l'evoluzione degli apprendimenti scolastici e l'evoluzione psicologica degli alunni per aiutare I
genitori ad affrontare I diversi momenti. Avranno una durata di circa 2 ore per incontro e le
metodologie utilizzate saranno di tipo informativo, interattivo e lavoro per gruppi . Si prevedono
durante l’anno due incontri formativi per I genitori di tutte le classe dall'infanzia alla Scuola
Secondaria di 1° grado.
INCONTRI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Incontri con psicologo/pedagogista- periodo gennaio/aprile – genitori delle sezioni
dell’infanzia – tema autonomia
SCUOLA PRIMARIA
Incontro con psicologo – genitori classi prime e seconde primarie – tema gli apprendimenti
di base e sviluppo dell'intelligenza, periodo febbraio.
Incontro con insegnanti – genitori delle classi prime e seconde- tema gli apprendimenti di
base– periodo ottobre.
Incontro con gli insegnanti genitori delle classi terze, quarte e quinte- tema degli
apprendimenti di base – periodo febbraio/marzo
Incontro con insegnanti sui temi della valutazione- periodo febbraio
SCUOLA SECONDARIA
Incontro con insegnanti sui temi della valutazione- periodo febbraio
Incontro con psicologo - genitori delle classi quinte primaria, prima, seconda e terza della
secondaria – tema della relazione e socialità – periodo febbraio/aprileIncontro per orientamento con referente per orientamento, Dirigente Scolastica e psicologo
del lavoro- genitori delle classi terze - periodo gennaio- tema orientamento scolastico –
Incontro sui temi dell’orientamento con referente per orientamento, Dirigente Scolastica e
psicologo del lavoro – genitori classi seconde – periodo aprile
LABORATORI DEL SAPERE SCIENTIFICO - LSS
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L'Istituto ha ottenuto il riconoscimento della propria candidatura per la costituzione dei laboratori
del sapere scientifico per il triennio 2013-15 finalizzati
al miglioramento della qualità della didattica per il miglioramento degli apprendimenti,
attraverso attività di formazione-ricerca (riflessione epistemologica, metodologico didattica e stili relazionali);
alla verticalizzazione dei percorsi, attraverso attività di progettazione, sperimentazione
verifica e valutazione degli apprendimenti
FINALITA' GENERALI
Il progetto prevede la costituzione di un gruppo permanente di insegnanti facenti parti di tutti e tre
gli ordini di scuola che si impegnerà ad attuare un percorso di ricerca/sviluppo per una didattica
innovativa nelle discipline scientifiche, a progettare, programmare e valutare l’innovazione nelle
esperienze messe in atto dall’azione del Laboratorio. Il gruppo permanente avrà la seguente
composizione:
- N. 16 insegnanti impegnati nel LSS su n.79 insegnanti presenti nell’Istituto;
- N. 4 insegnanti di scuola dell’infanzia impegnati nel LSS
dell’infanzia presenti nell’istituto;
su 18 insegnanti di scuola
- N. 9 di insegnanti di scuola primaria, di area matematico/scientifica, impegnati nel LSS su
17 insegnanti di scuola primaria di area matematico/scientifica presenti nell’istituto;
 N. 4 insegnanti di scuola secondaria di primo grado, di area matematico/scientifica
impegnati nel LSS su 4 presenti nell’istituto
METODOLOGIA
approccio fenomenologico-induttivo ai contenuti (né libresco, né sistematico-deduttivo)
attraverso il quale ricostruire con gli alunni il percorso cognitivo che ha portato a quei
contenuti;
“percorsi di apprendimento” individuati sulla base di contenuti epistemologicamente
fondanti le discipline insegnate dai docenti che compongono il laboratorio;
introduzione di elementi di concettualizzazione/teorizzazione (la definizione, la regola, la
legge, il principio) come risultati di un processo di osservazione-problematizzazioneformulazione di ipotesi-verifica-generalizzazione e non come verità precostituite.
ATTIVITA'
1. formazione/ricerca/supervisione, iniziale e in itinere, del gruppo docenti;
2. realizzazione di materiali didattici per la progettazione/realizzazione dei percorsi;
3. documentazione, inclusa la realizzazione di materiali, delle sperimentazioni
effettivamente svolte;
ASPETTI ORGANIZZATIVI DEL PRIMO ANNO
Gli Istituti Scolastici della Versilia da alcuni anni operano in Rete (rete Forever) per una serie di
attività, compresa la formazione dei docenti e del personale altro. Nell'ambito del progetto dei LSS
la rete permetterà di abbattere il costo della formazione e di facilitare lo scambio e il confronto. Già
nell’a.s. 2012/13 gli Istituti Compresivi della Rete hanno organizzato il Seminario ‘’La Didattica
della matematica – Strategie in prospettiva di un curricolo verticale’’ tenuto dal prof. Bruno
D’Amore, responsabile scientifico del Nucleo di ricerca in didattica della matematica
dell’Università di Bologna e Martha Fandiño Pinilla, specializzatasi negli Stati Uniti d’America,
raggiungendo il più alto livello della laurea americana con il Ph.D. in maths education.
Gli esperti individuati per la formazione riferita ai LSS verranno condivisi con le altre scuole del
territorio con le quali sono stati già presi accordi per la condivisione del progetto ( I.C. Torre del
Lago, I.C. Marco Polo / Viani ( di Viareggio) e I.C. G. Gaber – I.C Darsena (Viareggio), Liceo G.
Chini ( di Lido di Camaiore), ISI Galilei , Viareggio, in modo da abbattere il costo della formazione
e si prevede che siano:
N. 1 esperto di didattica disciplinare proveniente dall'equipe del Nucleo di ricerca in didattica della
matematica dell’Università di Bologna sulle tematiche rivolte alla scuola dell'infanzia
N° 2 esperti di didattica disciplinare provenienti dalle Università di Pisa e di Siena
N° 1 esperto di epistemologia delle scienze
MONITORAGGIO
Il gruppo facente parte del LSS si impegna a
documentare e rendere accessibili, in modo strutturato, i dati che evidenziano gli esiti dei
Laboratori del Sapere Scientifico e i materiali prodotti dai diversi gruppi di ricerca didattica
attivati nella scuola, al termine del triennio del finanziamento regionale.
riferire sugli esiti dei risultati ottenuti dagli alunni negli apprendimenti e verifica le
competenze in uscita, anche in rapporto alle prove definite a livello nazionale (INVALSI);
rendere disponibili i prodotti e a impegnarsi a comunicare i risultati del LSS, all’esterno del
Laboratorio (a livello di Istituto, di Reti di scuole, di territorio), nel corso di attuazione del
LSS;
mettere a punto la documentazione che andrà a confluire nella banca dati (LSS WEB),
secondo modalità appositamente progettate dal Comitato Scientifico per valorizzare le
peculiarità dell'esperienza dei LSS, con lo scopo di costituire al termine del percorso
triennale.
BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
Biblioteca “A. Nigro”
Via della Gronda 41
Lido di Camaiore
Biblioteca “M. Amaducci”
Via Trieste 85
Lido di Camaiore
La Biblioteca Scolastica dell’Istituto Comprensivo Giorgio Gaber, realizzata attraverso il
finanziamento ministeriale ex C.M. 228/99, è stata inaugurata il 30 marzo 2001 e si articola in due
sedi: l’una - sede “A. Nigro”- presso la scuola primaria “G. Carducci”; l’altra – sede “M.
Amaducci” presso il polo scolastico di via Trieste.
I servizi fino ad oggi offerti all’utenza sono i seguenti:
 Apertura in orario extrascolastico –anche estivo- a tutto il territorio comunale
 Presenza di personale qualificato interno alla scuola (docenti) durante l’orario scolastico; ed
esterno durante l’orario extrascolastico (la presenza di tale personale è sancita e regolata
da una Convenzione stipulata tra Scuola, Comune ed Associazione Spazi)
 Possibilità di consultazione e di prestito dei testi
 Patrimonio librario e patrimonio multimediale.
 Dotazioni informatiche ed accesso ad internet
 Organizzazione di incontri di animazione della lettura con autori ed illustratori.
 Premio letterario
 Mostra del libro
L’offerta, aperta a tutto il territorio comunale, è rivolta ad un’utenza di bambine e bambini, di ragazze e
ragazzi dai 3 ai 13 anni.
OBIETTIVO GENERALE
Promuovere la biblioteca scolastica come luogo vivace, dinamico, accogliente che offre molteplici
opportunità di aggregazione, di conoscenza, di scambio e crescita affettiva e culturale
OBIETTIVI SPECIFICI
1. Promuovere la lettura in età precoce
2. Educare all’ascolto e al contatto con la realtà interiore
3. Incoraggiare la partecipazione alla biblioteca di tutta la comunità (bambini, ragazzi, genitori,
nonni, educatori, baby sitter)
4. Offrire un luogo d’incontro e comunicazione finalizzato a prevenire e ridurre i processi di
dispersione
5. Suscitare interessi, curiosità e occasioni di apertura, intrecciando e confrontando le caratteristiche
del linguaggio letterario con quelle di altri linguaggi anche attraverso attività ludiche,
manipolative, teatrali, motorie
6. Attuare percorsi unici volti promuovere attività di cooperazione tra gruppi eterogenei di bambini
e ragazzi
MOTIVAZIONE
Oggi i nostri ragazzi si trovano costretti ad attivare una serie di processi di adattamento, di
conoscenza e di armonizzazione tra sé e il mondo esterno. Spesso sono spaesati di fronte ai
numerosi stimoli e richieste, per cui necessitano di
 spazi, dove trovare accoglienza e quiete
 persone con cui instaurare un rapporto di fiducia,
 strumenti che offrano una adeguata risposta alle loro curiosità e
passioni
Nelle biblioteche è presente un patrimonio documentario costituito da libri di narrativa e di
divulgazione, riviste, DVD e CD ROM. La maggior parte del patrimonio librario e multimediale è di
recente pubblicazione ed è stato acquistato nell’anno 2000 in seguito al finanziamento ministeriale,
con un investimento di 68 milioni di lire. Tutti i testi di narrativa sono catalogati con il software
WINIRIDE, fornito dalla BDP e compatibile con i maggiori sistemi di catalogazione informatica.

attività, che li incentivino alla scoperta di nuove abilità autogratificanti in una esperienza
condivisa.
Le attività (di animazione della lettura, teatrali, laboratoriali) sono mirate a favorire un clima
relazionale positivo in un ambiente accogliente, stimolante, divertente, e sono dirette ad una fascia di
utenza dai cinque ai tredici anni. Tra gli incontri più significativi proposti negli anni precedenti
ricordiamo:
Laboratori artistici con l’Associazione Artebambini di Bologna
Laboratori teatrali con l’Associazione Culturale “Reatto” di La Spezia
Laboratori della cartapesta con Federica Lucchesi
Laboratori di ascolto con Elisabetta Salvatori
Laboratori di animazione della lettura con Cecilia Fabbri (Giunti Editore) e Maurizio Novigno
(scrittore ed illustratore)
6. Laboratori teatrali con Romeo Lucchi e l’Associazione “Circusbandando”
7. Laboratori di promozione della lettura in collaborazione con la rivista Andersen
8. Laboratori di animazione della lettura con Linda Griva e Massimo Pasquini.
9. Progetto “Animalibri”, animazione della lettura e laboratori di cartapesta con Annalisa Benedetti. Il
progetto si è concluso con una mostra dei manufatti svoltasi presso “Galleria europa” nell’aprile
2008.
Ai laboratori, proposti in orario scolastico extrascolastico hanno preso parte sempre il numero
massimo possibile di partecipanti. Hanno fruito dei laboratori bambine e bambini dai 5 ai 13 anni (per
un totale di circa 450 bambini e ragazzi)
1.
2.
3.
4.
5.
ATTIVITA’ PROPOSTE PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014
ORARI e Attività di consultazione e prestito.
BIBLIOTECA
AMADUCCI
BIBLIOTECA
NIGRO
8,30 – 12.50
14,30 -16,30
8,30 –12,50
10,00 – 12,00
MERCOLEDI’
8,30-12,50
9,00-12,00
GIOVEDI’
8,30-12.50
VENERDI’
8,30-12.50
15,00-18,00
SABATO
8,30- 12.50
LUNEDI’
MARTEDI’
10,00 – 12,00
Per l’accesso si chiede un contributo volontario di tre euro agli studenti dell’Istituto Comprensivo, di
5 euro per gli studenti esterni e di 8 euro per gli adulti. Per i nuovi tesserati sarà offerto un piccolo
riconoscimento.
Mostra del libro
Nei giorni 10 – 11 e 12 dicembre 2014, nelle sedi delle due biblioteche, sarà organizzata la prima
Mostra del libro con vendita diretta: i testi sono adatti ad un'utenza a partire dai tre anni fino a
pubblicazioni per adulti. Con il ricavato, risultante dallo sconto offerto dalla Cartolibreria Checchi di
Massarosa (in convenzione) sarà acquistato materiale di cancelleria e saranno predisposte due piccole
biblioteche nelle scuole dell'Infanzia dell'Istituto. Tale mostra è gestita in collaborazione con
l'Associazione Misericordia di Lido di Camaiore, come da apposita convenzione
Premio letterario
I ragazzi delle classi IV , V e I, II e III media, hanno partecipato al primo premio Letterario. Il 13
dicembre inviando testi con caratteristiche rispondenti ad un apposito bando; in occasione della
giornata conclusiva della mostra del libro, saranno premiati i vincitori ed offerto un piccolo
riconoscimento a tutti i partecipanti.
In occasione dei quattro giorni di mostra, saranno organizzati momenti di riflessione intorno al mondo
dei libri:
10/12 ore 17 in auditorium
LIBRIAMOCI
•
intervento DS
•
visione di un video
•
intervento insegnante Pieraccini.
11/12 ore 17 in auditorium
•
fam Pascariello: lettura di racconti da " Nati per leggere"
•
17,30-18,00 Giovannin senza paura (teatro)
12/12 ore 17 in auditorium
•
concerto ARCHIBALENO per viola e violoncello
•
18,00-18,30 intervento Sig. ERCOLINI : cantiamo la natura ( chitarra)
13/12 ore 10,30 in auditorium
•
intervento DS e rappresentanza Gaber
•
A chiusura premiazione del PRESIDENTE DI GIURIA
REGOLAMENTO DELLE BIBLIOTECHE
1. In biblioteca è possibile svolgere le seguenti attività: lettura, consultazione testi per le
ricerche, partecipazione ad attività di animazione o di altro tipo, prestito dei testi di
narrativa.
2. In biblioteca è necessario rispettare il silenzio per non disturbare la quiete necessaria alla
lettura e, se proprio si deve parlare, lo si deve fare sottovoce.
3. Per l’attività di consultazione dei testi è possibile prendere non più di tre volumi alla volta.
I libri, una volta consultati, devono essere lasciati sui tavoli; la bibliotecaria penserà a
sistemarli negli scaffali.
4. E’ concesso prendere in prestito un solo libro di narrativa per volta. Non è possibile
prendere in prestito i volumi di divulgazione (enciclopedie saggi, monografie, dizionari), le
riviste, i libri pop-up(con figure a rilievo) e tutti i testi che siano composti da parti piccole e
mobili, dotati di gadget o accessori multimediali.
5. La durata del prestito è di quindici giorni. E’ possibile chiedere il rinnovo del prestito per
altri quindici giorni se non vi sono richieste specifiche di quel testo. Il rinnovo è ripetibile
per un massimo di tre volte consecutive.
6. I libri presi in prestito devono essere resi nelle stesse condizioni della consegna.
7. Nei casi di ritardo nella restituzione, danno o smarrimento del libro sono applicate le
seguenti sanzioni:
 Lettera di sollecito
 Sospensione della possibilità di prendere in prestito libri
 Acquisto di un nuovo testo identico a quello smarrito
RECUPERO E POTENZIAMENTO “PER UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO”
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto di recupero e consolidamento viene elaborato per rendere la scuola “adatta” a tutti gli
allievi e risponde alla finalità della prevenzione al disagio. Vuole offrire risposte ai bisogni
differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle
modalità diverse di apprendimento.
OBIETTIVI SPECIFICI
 Sviluppare l’interesse
 Affinare le capacità di ascolto e concentrazione
 Abituare alla precisione, puntualità, all’applicazione sistematica
 Riflettere sul proprio metodo di studio e migliorarlo
 Approfondire le conoscenze e potenziare le abilità
 Arricchire il codice verbale e non
ATTIVITA’
L’azione didattica concordata tra le insegnanti sarà sempre molto specifica e diversificata in basa
alle eterogenee difficoltà. Le lezioni partiranno da confronti e da osservazioni, con lavori di gruppo
e piccolo gruppo. Ogni allievo sarà sempre interprete e assolutamente mai ascoltatore passivo,
messo in condizione di prender parte alle attività scolastiche in modo sempre più concreto e
autonomo.
METODOLOGIA
L’impostazione metodologica tenderà in generale a:
- sviluppare gradualmente negli allievi le capacità di osservazione, di comunicazione e di
espressione, di astrazione e di sistemazione delle conoscenze acquisite, utilizzando di volta in
volta sia il procedimento induttivo che quello deduttivo;
- motivare le varie azioni didattiche informando gli alunni sugli obiettivi da perseguire e su che
cosa si pretenderà da loro e perché;
- proporre contenuti significativi per l’acquisizione di idee e di concetti generali, sviluppando le
capacità di analisi e di sintesi;
- sviluppare le abilità operative.
L’impostazione metodologica tenderà in particolare a:
- dare fiducia all’allievo, incoraggiandolo, non facendolo mai sentire incapace o inadeguato;
- dialogare con l’alunno in difficoltà, per scoprirne le problematiche e poter predisporre gli
interventi alternativi risolutivi, adatti alle sue mancanze;
- accrescere l’autostima aiutando ad accrescere i punti di forza di ciascuno;
- attivare momenti educativi relativi alle competenze effettive degli alunni modulando gli interventi
sulle reali possibilità dei ragazzi.
DURATA
Il progetto si effettuerà per l’intero anno scolastico sfruttando le ore di contemporaneità degli
insegnanti nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di 1° grado con le attività di sostegno,
con le risorse della peer education del progetto in collaborazione con l’Istituto Superiore Chini e
con la metodologia delle classi aperte
RISULTATI E MONITORAGGIO
La verifica dei risultati sarà effettuata con l'uso di prove specifiche.
Non mancherà l’ osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività di
recupero svolte (attenzione, ascolto, tempi di applicazione, capacità di seguire la procedura
indicata).
Progetto INTERCULTURA
"UM MONDO IN COMUNE "
Premessa
L’immigrazione non è un fenomeno nuovo in Italia; i primi immigrati arrivarono nel nostro
Paese in cerca di lavoro già negli anni ’60. Negli ultimi anni la crescita del fenomeno
migratorio è stata particolarmente rilevante, nel nostro Paese come nel resto dei Paesi
dell’Unione Europea.
Di conseguenza l'aumento progressivo del numero di alunni stranieri rappresenta un dato di
grande rilevanza che chiama in causa le scuole italiane e, in particolare, la loro capacità di
accoglienza ed integrazione.
Sotto questo profilo, l’incontro aperto con altre culture e modelli di vita, offre a tutti i cittadini,
italiani e non italiani, di compiere nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e
di inclusione sociale. L’inserimento scolastico dei bambini e dei ragazzi immigrati stranieri
comporta infatti attenzioni e decisioni diverse, di tipo burocratico, organizzativo, relazionale,
comunicativo, didattico. La loro presenza pone certamente problemi specifici, ma chiama
anche in causa la scuola e i servizi socio-educativi nella loro generalità.
Interrogarsi sui bisogni degli alunni stranieri significa infatti interrogarsi sull’organizzazione
scolastica e didattica per tutti, sui contenuti, sulle modalità comunicative adottate,
sull’educazione linguistica, sulla relazione con l’altro, sui rapporti tra scuola e territorio. La
presenza dei bambini e dei ragazzi stranieri può quindi diventare un’occasione per ripensare e
rivedere stili e modalità educative, per arricchire la proposta educativa grazie all’attenzione ai
nuovi bisogni e al confronto con le differenze.
Gli alunni stranieri hanno al tempo stesso bisogni uguali e differenti rispetto ai loro coetanei
“autoctoni”: sono bambini e ragazzi con i compiti di sviluppo, i timori e i desideri di tutti, ma
sono anche alle prese con urgenze e sfide specifiche: di apprendimento linguistico in italiano
L2, di adattamento e ri-orientamento rispetto allo spazio, al tempo, alle regole esplicite ed
implicite del nuovo ambiente.
RILEVAZIONE STATISTICA
Alunni stranieri presenti nell’Istituto Comprensivo Giorgio Gaber:
gli alunni stranieri presenti nei vari ordini di scuola all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015
sono complessivamente:
ORDINE DI SCUOLA
ALUNNI ISCRITTI
ALUNNI STRANIERI
PERCENTUALE
ALUNNI
INFANZIA
195
1
1%
PRIMARIA
408
9
4,5%
SECONDARIA I GRADO
272
7
3,8%
Secondo lo stato di provenienza, si possono suddividere nel modo seguente:
STATO DI
PROVENIENZA
ALUNNI SCUOLA ALUNNI SCUOLA ALUNNI SCUOLA
DELL'INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
I° GRADO
PERCENTUALE
ALUNNI
ALBANIA
BRASILE
1
FRANCIA
GRAN BRETAGNA
MAROCCO
2
1
POLONIA
REP. SLOVACCA
1
ROMANIA
4
4
RUSSIA
SPAGNA
1
GERMANIA
TUNISIA
UCRAINA
USA
1
1
1
VENEZUELA
Finalità
 Promuovere l’integrazione di tutti gli studenti all’interno del sistema scolastico,
garantendo pari opportunità.
 Riconoscere il ruolo rivestito dalla competenza linguistica sia nei processi di
socializzazione, sia nello sviluppo di una positiva percezione di sé (autostima).
 Ricercare metodologie e strategie appropriate per promuovere il valore della diversità
in una dinamica di confronto e in una prospettiva di sviluppo dell’identità personale.
Obiettivi del progetto
Per gli alunni stranieri
 Sostenere la prima fase di accoglienza e di inserimento.
 Ricostruire la biografia e la storia scolastica precedente dell’alunno neo-arrivato.
 Rendere esplicite le regole della scuola.
 Funzionare da “filtro affettivo” per ridurre l’ansia e il disorientamento iniziale.
 Dare visibilità alla cultura di appartenenza, facendo riferimenti anche alla lingua
materna L1.
 Favorire gli scambi relazionali e comunicativi attraverso l’apprendimento della lingua
italiana, parlata e scritta, orientata in un primo momento al soddisfacimento dei bisogni
basilari per giungere successivamente ad una competenza strutturata.
 Costruire dispositivi di facilitazione per la lingua dello studio – lingua
decontestualizzata – (Livello 3 del laboratorio) per favorire il successivo stadio di
apprendimento che implica una maggiore padronanza linguistica.
Per le famiglie immigrate
 Informare sulle fondamentali regole del sistema
sull’organizzazione della stessa scuola.
 Tradurre, dove necessario, i documenti e gli avvisi.
 Favorire la comunicazione e i rapporti scuola/famiglia.
scolastico
italiano
e
Per la classe/sezione
 Presentare, far conoscere le culture “altre”.
 Realizzare percorsi di educazione interculturale.
 Utilizzare la narrazione come strumento per confrontare, mettere in relazione e
sviluppare la diversità ed allo stesso tempo acquisire consapevolezza della propria
identità personale.
– Progetto "TI RACCONTO UNA FIABA"
– Progetto " UN MONDO IN COMUNE".
Accoglienza e integrazione
Prima accoglienza
La Scuola dell’Infanzia è spesso il primo ordine di scuola con cui gli alunni stranieri e le
rispettive famiglie si trovano ad interagire. In prospettiva educativa l’accoglienza deve tradursi
quindi in un “modo di essere della scuola” tale da favorire un avvicinamento al nuovo
ambiente, rassicurante e incoraggiante.
Modalità organizzative
Ordine di scuola interessato Plessi
Scuola dell’Infanzia: “Emanuela Cupisti” e Via Ferrarin
Scuola Primaria: “Rita Levi Montalcini” e “Giosuè Carducci”
Scuola Secondaria di Primo Grado: “Michele Rosi”
Periodo d’intervento: prime due settimane, dall’inizio dell’anno scolastico.
Personale impegnato: docenti e mediatori culturali se presenti.
Attività
Il percorso di prima accoglienza è rivolto sia agli alunni stranieri che ai genitori secondo
particolari attività:
alunni:
- giochi - incontri strutturati- predisposizione di attività didattiche sul tema dell'intercultura sia
individuali e/o di piccolo gruppo- letture e canti;
genitori:
- narrazioni - traduzioni di comunicazioni
- conversazioni scuola/famiglia.
Durante il corso dell'anno
Ordine di scuola interessato Plessi
Scuola dell’Infanzia: E. CUPISTI, VIA FERRARIN
Scuola Primaria: RITA LEVI MONTALCINI, G. CARDUCCI
Scuola Secondaria di Primo Grado: MICHELE ROSI
Periodo d’intervento: primo quadrimestre e secondo quadrimestre.
Personale impegnato: docenti e mediatori culturali se presenti.
Attività
Competenza comunicativa e linguistica
I processi migratori sono caratterizzati da una immigrazione eterogenea e da grande varietà di
lingue, di storie personali e di competenze pregresse, elementi che quindi pongono alla scuola
un compito complesso nell’insegnamento dell’italiano come L2 agli alunni stranieri.
Se è abbastanza semplice e spontaneo imparare la lingua della comunicazione, è sicuramente
più arduo apprendere la lingua per studiare; sono necessari obiettivi a lungo termine, interventi
didattici mirati, attività di laboratorio linguistico e strumenti specifici. La previsione di
laboratori per l’italiano L2 articolati a diversi livelli, unitamente all’adozione di precise
metodologie e di strumenti paralleli, indubbiamente facilita l’apprendimento della nuova
lingua e lo studio dei contenuti disciplinari. I laboratori italiano L2, oltre ad occuparsi degli
aspetti orali della lingua, rivolgono l’attenzione alla comprensione dei testi scritti, elaborando
materiali ed unità di apprendimento pertinenti agli obiettivi posti.
A – Articolazione livelli
I laboratori sono articolati su tre livelli, che corrispondono a momenti e bisogni
diversi di apprendimento della L2.
LIVELLO 1 Prima alfabetizzazione “Le prime parole”
LIVELLO 2 “Le parole per comunicare”
LIVELLO 3 “Le parole per studiare”
Livello 1 – Le prime parole
Le attività svolte all’interno del laboratorio sono funzionali all’acquisizione di una iniziale
padronanza fruitiva e produttiva della lingua italiana: prima accoglienza – percorsi di
apprendimento per gli alunni neo-arrivati.
In questa fase la competenza comunicativa è sviluppata stimolando le esperienze concrete,
accompagnate dal linguaggio parlato dell’insegnante e del facilitatore.
Livello 2 – Le parole per comunicare
Le attività svolte all’interno del laboratorio sostengono essenzialmente il bisogno di
comunicare. Seguono le strategie sociali, partendo quindi dall’uso della lingua italiana come
strumento comunicativo orale, passando gradualmente anche alla strutturazione dei passaggi
necessari di codifica e decodifica scritta (letto-scrittura).
Livello 3 – Le parole per studiare
Le attività di laboratorio hanno la finalità di guidare gli alunni alla strutturazione della lingua
degli apprendimenti, delle competenze linguistiche più approfondite e supportate da varietà di
registri e di lessico necessarie alle operazioni di studio (lingua per studiare). Accanto alle parti
tematiche e argomentative viene riservato il giusto spazio agli approfondimenti delle principali
strutture della lingua italiana con relative esercitazioni e riflessioni.
Metodologie
Approcci metodologici integrati: si utilizza un metodo misto che vede come obiettivo
principale la comunicazione, dando tuttavia spazio ai momenti di riflessione grammaticale e di
attenzione alle strutture linguistiche, in maniera induttiva.
Per quanto riguarda l’apprendimento della letto-scrittura saranno utilizzati approcci comuni a
quelli seguiti dai bambini nativi. Verrà privilegiata la metodologia ludica, nella sua accezione
più ampia, intesa come la principale modalità attraverso la quale viene presentato il materiale
linguistico e viene fatta esercitare la lingua, coinvolgendo nel processo di apprendimento tutte
le capacità cognitive, affettive, sociali.
Verrà rispettata nel primo periodo di inserimento la cosiddetta fase del silenzio degli alunni. A
fianco della metodologia ludica sarà previsto il ricorso integrato ad altre metodologie: in
particolare saranno utilizzati (per il secondo biennio e per il triennio della scuola secondaria di
1° grado) il metodo della ricerca, il problem-solving, le attività di brainstorming, nonché
strategie euristiche e induttive. Attraverso metodologie e strategie mirate sarà inoltre stimolata
la capacità di “imparare ad imparare “ fondata sulla metacognizione, come capacità di
attivare tutti i processi cognitivi.
Scaffale multiculturale
La presenza dello scaffale multiculturale, previsto nella Biblioteca " AMADUCCI " del nostro
Istituto, rappresenta l’elemento di supporto per gli interventi didattici da realizzare all’interno
dei laboratori e per l’esplicazione delle metodologie sopra descritte.
Nello scaffale si trova, opportunamente inventariato, il materiale per l’alfabetizzazione
linguistica e per la realizzazione di percorsi didattici interculturali.
Gruppi di lavoro
I laboratori L2 funzionano in orario scolastico. I gruppi di alunni impegnati nei laboratori L2
sono mobili e flessibili, in modo tale da consentire il passaggio nei vari livelli in base alle
competenze comunicative e linguistiche via via strutturate. Ciascun gruppo è costituito
generalmente da 3/4 alunni circa, anche di classi diverse, sia in orizzontale sia in verticale.
Personale impegnato
Personale docente
I docenti dei vari ordini di scuola programmano interventi di recupero e/o di integrazione delle
attività effettuate all’interno del Laboratorio, utilizzando in alcuni casi ore curricolari o ore
aggiuntive di insegnamento.
Operatori esterni
Vengono utilizzate mediatori culturali e linguistici nei vari ordini scolastici
Valutazione delle abilità acquisite
La verifica/valutazione viene condotta collegialmente dai docenti contitolari della classe di
appartenenza dell’alunno e dal mediatore linguistico/culturale del laboratorio linguistico, con
queste modalità:
- incontri per osservazioni sistematiche e verifiche sui livelli di competenza raggiunti dagli
alunni.
A partire dall’anno scolastico 2005/2006 è stato adottato il “Quadro Comune Europeo di
riferimento per le lingue” come strumento per individuare gli obiettivi dell’insegnamento di
italiano L2, per descrivere le situazioni dei diversi apprendenti, valutare e osservare i percorsi
individuali.
Al suo interno si individuano sei livelli di progressione, dei quali i primi quattro costituiscono
l’ambito di operatività del progetto.
Articolazione costitutiva
LIVELLO ELEMENTARE:
LIVELLO INTERMEDIO:
LIVELLO AVANZATO:
A1) livello di contatto A2) livello di sopravvivenza
B1) livello soglia B2) livello progresso
C1) livello efficacia C2) livello padronanza
LIVELLO ELEMENTARE
A1) Livello di contatto
Comprende parole, formule, brevi frasi pronunciate molto lentamente e articolate con
precisione.
Risponde a domanda con semplici parole, formule e brevi espressioni.
Riconosce e comprende parole, collegandole ai loro contesti di pertinenza.
E’ in grado di scrivere le parole o le formule corrispondenti ad alcuni oggetti d’uso quotidiano
o ad alcune azioni tra le più comuni.
A2) Livello di sopravvivenza
Comprende semplici messaggi di tipo concreto o riferiti ad aree di priorità immediata
pronunciati lentamente e chiaramente.
E’ in grado di presentare se stesso, altre persone, compiti quotidiani con semplici espressioni
e frasi legate insieme – tipo elenco.
Comprende testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, con lessico ad
altissima frequenza.
E’ in grado di scrivere semplici frasi legate dai più elementari connettivi (“e” – “perché”).
B1) Livello soglia
Comprende informazioni chiare su argomenti familiari (compresi brevi racconti),
riconoscendo il significato generale. Produce una semplice descrizione di argomenti che
rientrano nel suo campo di interesse.
Individua informazioni a partire dalla lettura di un testo semplice e lineare.
E’ in grado di scrivere una serie di brevi espressioni, tra loro collegate, relative ad argomenti
familiari.
B2) livello progresso
Ascolta e comprende informazioni di vario genere riconoscendo il significato generale e le
principali informazioni specifiche (dati espliciti).
Produce una descrizione semplice di uno o più argomenti, anche di natura oggettiva.
Legge e comprende testi di vario genere (narrativi, informativi espositivi), riconoscendo il
significato generale e i principali elementi.
Produce avvalendosi eventualmente di strutture di facilitazione, testi – anche se brevi – lineari
e coesi.
AREA BES
Del Freo Emilia Liliana
Baisi Maria Annunziata
Ceragioli Anna
ALLA SCOPERTA DI “SPROCCO”
MOTIVAZIONI
Il progetto nasce dal desiderio di far conoscere a bambini e genitori la tradizione del Carnevale
attraverso conversazioni guidate che introducono il tema e il suo valore sociale. Permette attraverso
la collaborazione di esperti di sperimentare la tecnica della cartapesta, con la quale si realizzano
carri e maschere. Sono previste due visite all’hangar del Carnevale per vedere l’evoluzione della
costruzione dei carri allegorici sia in fase di realizzazione che ultimati. La realizzazione, attraverso la
collaborazione della Contrada Pontestrada (Carnevale Pietrasantino) di una mascherata, ispirata al
musical “ Grease” , sarà guidata da un esperto che una volta a settimana per due mesi insegnerà a
bambini, genitori e insegnanti una piccola coreografia che permetterà di aumentare lo spirito di
collaborazione tra scuola, famiglia e risorse umane del territorio (Comune limitrofo). Il progetto ha
lo scopo di accrescere la disponibilità al dialogo, l’interazione costruttiva e la fiducia nell’intervento
educativo concordato. Nasce come progetto sociale al fine di saper intrecciare la vita e le esperienze
all’interno dei servizi, con i contesti relazionali dei piccoli; quelli familiari ma anche quelli legati
all’appartenenza a una comunità più allargata coinvolgendo l’intera collettività in un processo di
promozione della cultura del bambino.
OBIETTIVI
Accrescere la capacità di ascolto e attenzione; Conoscere le tradizioni attraverso l’ascolto e la
comprensione di racconti; Verbalizzare le azioni compiute; Acquisire la padronanza di nuove
tecniche espressive e linguaggi diversi; Portare a termine un lavoro iniziato; Rafforzare l’autostima e
la fiducia in se stesso; Acquisire sicurezza nell’interazione con adulti diversi dall’insegnante;
Collaborare per raggiungere scopi comuni; Assumere comportamenti adeguati nei diversi ambienti e
situazioni; Rispettare le regole durante le attività collettive; Sviluppare la coordinazione oculomanuale e dinamica-generale; Rafforzare l0 spirito di amicizia e collaborazione; Sviluppare
l’immaginazione e la creatività.
METODOLOGIE
Il metodo è quello concreto – operativo: il bambino osserva- agisce e impara attraverso il fare. Sono
previste esercitazioni individuali e di gruppo per favorire la memorizzazione di un copione “Grease”
e canzoni. Lavori di gruppo per stimolare la partecipazione attiva alla realizzazione delle attività
previste e consentire a ciascun bambino di interagire con il gruppo e di collaborare al progetto
comune a seconda delle
proprie capacità.
TEMPI
Dal 15 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015