L`Eco della Valle 4

Transcript

L`Eco della Valle 4
27 agosto 2006
Numero 4
L’Eco della Valle
G i ù
l e
Sabato 26, ore
13, Redazione.
Apprendiamo con
sgomento
la
notizia del vile
gesto di anonima
contestazione nei
confronti
della
Proloco
di
Cittareale, fatto
strumentalizzando l’articolo “La cosa”,
pubblicato a pagina 2 del numero 3 de
“L’Eco della Valle”.
La redazione nega con fermezza la
paternità e qualunque coinvolgimento a tale
riprovevole iniziativa e intende ribadire che
il carattere autonomo e indipendente del
giornale consente la pubblicazione di
articoli d’ogni genere ed argomento, anche
di critica, a patto che gli stessi risultino
costruttivi e rispettosi, come sinora è
stato.
Sarebbe dunque incoerente da parte nos t r a
m a n i
!
struttiva - la
a v r e m m o
e s p o s t a
direttamente
sul giornale,
avendo anche
la certezza di
una maggiore
fruizione da
parte
del
pubblico.
L ’ a z i o n e
inquisita
è
d u n q u e
palesemente
non imputabile alla nostra Redazione.
Infine cogliamo l’occasione per precisare una
volta per tutte che il giornale nasce con
l’intento di dar voce a chiunque, di qualsiasi
generazione, abbia la volontà di rendere
pubblico un proprio pensiero, una propria
opinione, una propria conoscenza e che nasce
soprattutto come fenomeno culturale; è
dunque prioritaria la pretesa di non scadere
ai livelli di un giornalino scolastico, perché
snaturandosi perderebbe la sua valenza ed il
suo interesse.
L’Eco della Valle
Voce autonoma e indipendente
La Redazione
Numero 4
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L E T T E R A
A
R O N A L D O
Caro Ronaldo,
sicuramente ti starai chiedendo il motivo per il quale siamo qui riunite a scriverti questa lettera; iniziamo col dirti
che le nostre vogliono essere critiche “costruttive”, non solo una sequela di sfottò inutili e senza senso, per rendere
questo giornalino veramente libero, oltre che autonomo e indipendente, come si legge in prima pagina.
L’Eco della Valle è stato visto da tutti come una ventata di aria fresca, un’innovazione di questa Valle, che purtroppo
negli ultimi tempi è stata un po’ spenta.
Tu, Ronnie, sei uno dei caporedattori e hai dedicato ogni momento della giornata alla realizzazione di questo
progetto. Per cui non possiamo far altro che ringraziarti e dirti quanto ti ammiriamo per il tuo notevole impegno.
Ciononostante vorremmo farti notare alcune pecche da noi rilevate, e forse dovresti prendere seriamente in
considerazione le critiche che seguono. Tanto per iniziare troviamo veramente indelicato e talvolta offensivo il
modo in cui alcuni gossip vengono riportati; inoltre ciò comporta un rilevante scemare del livello
“eticomoraleintellettuale” di queste pagine. Questa sezione infatti è sì divertente, ma, apportando delle piccole
modifiche, risulterebbe ancora più gradevole.
Il secondo punto che vorremmo trattare riguarda la monopolizzazione degli argomenti discussi.
A nostro avviso tutto ciò che viene scritto passa sotto la tua giurisdizione: se in un articolo c’è scritto qualcosa che
ti aggrada, viene pubblicato; in caso contrario, se quanto ti viene proposto cozza con il tuo gusto personale, non
viene pubblicato, o meglio, viene pubblicato subendo drastiche modifiche a tuo piacimento.
Vorremmo per questo farti presente che riguardo alla partita di calcetto femminile, disputatasi lo scorso 20
Agosto, poco prima della celeberrima finale, non è stato redatto alcun articolo, forse anche a causa di chi vi ha
partecipato. Tale compito non era certo da considerarsi un dovere, bensì un piacere per coloro che vi hanno
assistito, considerando che tale match è, come da tradizione, parte integrante del torneo (al quale è stato dedicato
ampio spazio nel giornale).
Veniamo ora alla chiave di volta della questione: le elezioni di Miss e Mister Falacrina. La domanda sorge spontanea…
qual è il vero motivo che ti ha spinto a non pubblicare i risultati del concorso? Forse la risposta è stata trovata in
una delle frasi del giorno del precedente numero dell’Eco: “Tutte ce vengono, ma nessuna me vota!”. Può darsi che
queste siano pure illazioni, ma è lecito pensare che se i risultati fossero stati diversi tu li avresti pubblicati senza
alcun problema, come del resto avevi precedentemente comunicato a noi lettori.
E con questo la nostra lettera giunge al termine.
Ci auguriamo che venga pubblicata così come l’abbiamo scritta, senza modifiche o tagli e inoltre che ti serva come
spunto per effettuare revisioni al giornalino rendendolo migliore e di certo più apprezzabile.
Con affetto,
Ascanina, Cami, Clio, Doppietta,
Ele, Giorgia, Marta, Sere, Silvia
R I S P O S T A
A scanso di equivoci è meglio essere schematici.
Critica
troviamo veramente indelicato e talvolta offensivo il modo in cui alcuni gossip vengono riportati; inoltre ciò comporta
un rilevante scemare del livello “eticomoraleintellettuale” di queste pagine. Questa sezione infatti è sì divertente,
ma, apportando delle piccole modifiche, risulterebbe ancora più gradevole.
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Risposta
Innanzitutto è l’esistenza stessa della pagina dei gossip che abbassa il livello “eticomoraleintellettuale” del giornalino, così
come l’iniziativa della Messaggeria. Ma è chiaro che esso non ha alcune pretese intellettuali, così come è chiaro che amo
quanto voi divertirmi; per cui non è minimamente messa in dubbio l’esistenza della pagina dei Gossip. Per quanto riguarda la
critica vera e propria sono d’accordo che alcuni Gossip sono indelicati, ma nessuno è offensivo. Ritengo che alcuni di essi
siano ambigui e che possano essere interpretati in maniera offensiva, ma ciò, appunto, non significa che lo siano. È l’ironia
l’unico motore della pagina dei Gossip, sia chiaro!
Magari ci sarebbe anche da dire che molti Gossip non li scrivo direttamente ma su suggerimento…
Critica
A nostro avviso tutto ciò che viene scritto passa sotto la tua giurisdizione: se in un articolo c’è scritto qualcosa che ti
aggrada, viene pubblicato; in caso contrario, se quanto ti viene proposto cozza con il tuo gusto personale, non viene
pubblicato, o meglio, viene pubblicato subendo drastiche modifiche a tuo piacimento.
Risposta
Chiariamo subito che non mi sono mai permesso di non pubblicare un articolo. Magari li scriveste!
Per quanto riguarda le drastiche modifiche, gli unici articoli che ho ritoccato sono la Movida Cittarealese del numero 0 e
quella del numero 2. Il motivo per cui ho ritoccato la prima, firmata da Rossi, ma non scritta da lui, è che era illeggibile. Il
motivo per cui ho ritoccato la seconda è che era corta (e quindi ho aggiunto qualcosa) ed aveva dei pezzi troppo intricati,
sui quali mi sono dannato per districarli cercando di mantenerne il senso generale.
Critica
qual è il vero motivo che ti ha spinto a non pubblicare i risultati del concorso? Forse la risposta è stata trovata in una delle
frasi del giorno del precedente numero dell’Eco: “Tutte ce vengono, ma nessuna me vota!”.
Risposta
Il vero motivo è che doveva essere una cosa segreta e tutti avrebbero dovuto conoscere i risultati direttamente dal
giornalino, mentre qualcuno ha avuto la bella idea di dirlo a qualcuno, che l’ha detto a qualcun altro… la sera tutti sapevano i
risultati.
Per quanto riguarda la vostra illazione, mi stupisce l’ingenuità logica con la quale è costruita: se mi vergognassi di non aver
ricevuto voti, avrei scritto quella frase? E se anche mi vergognassi di questo, cosa c’entra con il non aver pubblicato i
risultati? Certo non si sarebbe potuto dedurre che avessi ricevuto 0 voti, mettendo le classifiche.
Critica
Vorremmo per questo farti presente che riguardo alla partita di calcetto femminile, disputatasi lo scorso 20 Agosto, poco
prima della celeberrima finale, non è stato redatto alcun articolo, forse anche a causa di chi vi ha partecipato. Tale compito
non era certo da considerarsi un dovere, bensì un piacere per coloro che vi hanno assistito, considerando che tale match è,
come da tradizione, parte integrante del torneo (al quale è stato dedicato ampio spazio nel giornale).
Risposta
Leggo questa critica come rivolta alla redazione e non alla mia persona e quindi mi prendo la libertà di rispondere a nome di
tutti. Il motivo per cui non è stato scritto alcun articolo sulla partita femminile sta nel fatto che praticamente non
l’abbiamo vista, dato che eravamo impegnati nella stesura finale del giornalino.
Certo è vero che l’avremmo potuto scrivere dopo, con calma, facendoci raccontare qualcosa da qualcun altro… è vero, non
metto in dubbio che su questo punto possiate avere ragione. La giustificazione personale che do a ciò e che non ho avuto
tempo per farlo, visto che impiego tutto il tempo libero a lavorare al giornalino—ed anche più del tempo libero, visto che
molti pomeriggi sono sceso alle 18, molte sere alle 24 ed ora, mentre tutti i ragazzi della Valle sono non so dove a fare non
so cosa io mi trovo al bar da solo a scrivere quest’ultime righe.
Sarebbe anche da notare che gli articoli delle partite del torneo noi ce li siamo scritti da soli…. Potevate scrivervelo da
sole!
In conclusione, ci piacerebbe che in futuro faceste delle critiche più sensate e costruttive, che saranno naturalmente ben
accetti da tutta la Redazione.
Sempre e comunque con Affetto,
Ronaldo
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A l
( O d e
a
M o n t e
C o s t ’ e
P i e t r a )
Oh monte che guardi la valle,
Stella polare, presenza maestosa,
Alla tua ripa scoscesa, petrosa,
Giunge attratto ogni sguardo, ogni calle.
E colle tue erbe selvagge sfami gli armenti,
E colle tue fonti copiose disseti le greggi,
Nel loro dimesso peregrinar le sostieni, le reggi;
E la notte le culli nei tuoi paschi silenti.
Per loro nutri financo la vespasiano prole,
Per loro l’essenza di te pervade l’uomo con pienezza
Che meschino e mortale adorarti suole
Estetico amante, religioso ammirator, della tua etterna bellezza.
Giorgione
C o m e
è
s t r a n a
l a
v i t a . . .
Strano che dopo tanto vagare finalmente arrivi ad una
ad osservare il resto del mondo scorrermi davanti…
meta e trovi il giusto equilibrio per mantenerti vivo,
I believe I can fly canta R. Kelly…
per essere te stesso con le persone che ami… ecco
l’amore… ma che cosa è l’amore? Non esiste in realtà
Spread my wings and I fly away,
definizione corretta e non voglio perder tempo a
ma non pensate ad un illuso che fluttua nell’aria senza
cercare futili parole che ne distruggano il vero
una meta, ma ad una persona convinta dei propri ideali
significato in modo immaturo. Canzoni su canzoni
e che nonostante lo squallore che ci circonda viaggia
parlano d’amore, libri, film e poi ci sono gli amici…
sperando ed immaginando un mondo migliore, fatto di
loro, che cercano di farti capire cosa vuol dire e cosa
amore, quello vero, ma soprattutto di amicizia, un
si prova, ma finchè non ci sei faccia a faccia e ne sei
sentimento ancora più forte che va al di là di tutto ed
totalmente catturato non lo capirai mai.
ha la capacità di unire un infinità di persone e la
Non fare l’errore di amare l’amore, potresti stancarti
e cadere nella trappola dell’innamorato perenne… cogli
l’attimo (“carpe diem”) e non lasciare che gli ostacoli
della vita prendano il sopravvento… cerca di far parte
facoltà di non morire mai… solo così puoi restare fuori
da quell’80% del mondo che non fa altro che essere
reduce del tempo e del destino, vivendo in modo
inutile, senza reali scopi…
di quel 20% che crede che tutto possa ancora
...vivere è la cosa più rara del mondo — diceva O.
migliorare e che non finiremo tutti nell’oblio del
Wilde — i più, esistono solamente!
destino… ma esiste davvero il destino? Se lo sapete
fate un fischio, così mi sdraio sul divano e mi fermo
Doppietta Fede
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L a
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r e l a t i v i t à
d e l l o
s p a z i o
e
d e l
t e m p o
Galileo Galilei iniziò, a suo tempo, a chiedersi se due osservatori in
posizioni diverse potessero avere la stessa percezione di un fenomeno di
moto.
La relatività diceva insomma che lo spazio ed il tempo erano variabili di
ogni sistema di riferimento. Si affermava che lo spazio fosse curvo ed il
tempo venisse rallentato dalle forze gravitazionali.
Un altro illustre scienziato del secolo scorso, Mach, ricordato per i suoi
studi sulla fisica acustica, si pose il problema di studiare se un corpo nello
spazio potesse accelerare o decelerare se non ci fosse stato il sistema
delle stelle fisse.
La geometria classica di Euclide non era più fatta di superfici piatte e
piane bensì di superfici curve. La somma degli angoli in un triangolo non
era più di 180°, bensì maggiore.
Nel loro pensiero vi era già un’idea di un sistema relativistico che Einstein
raccolse e sviluppò autonomamente; Mach (per inciso) non ha mai
accettato le conclusioni di questa teoria, anzi la avversò accanitamente.
Altri fisici si posero il problema di relativizzare i fenomeni di moto ad un
sistema fisso e teorizzarono l’esistenza dell’etere. Questa si pensava
fosse una sostanza immobile ed invisibile che “avvinghiasse” l’Universo
intero e produceva sui corpi in movimento gli effetti fisici di opposizione
al loro moto.
Michelson e Marley si attrezzarono per verificare se la luce veniva
accelerata o decelerata dal cosiddetto vento d’etere e con sommo
rammarico verificarono che gli strumenti a loro disposizione non davano
alcun risultato.
Lorenz tentò arditamente la spiegazione che lo spazio si accorciasse
contro il vento d’etere e si allungasse a favore di esso in modo da
produrre effetti compensativi. Subito questa formulazione parve
incompleta e di circostanza.
Einstein tagliò corto sostenendo che il vento d’etere non si manifestava
perché l’etere era una pura invenzione dei fisici sofisti.
La relatività poneva un altro assunto fisico: la costanza della velocità
della luce nel vuoto e l’insuperabilità della stessa.
Man mano che un corpo si avvicina ad essa si ottengono effetti
relativistici sullo spazio e sul tempo.
Fabiola, inviata in gita nello spazio a velocità prossima alla luce misura 10
anni con il suo orologio e tornando sulla terra troverà Federica arzilla
centenaria!!
Il tempo misurato da Fabiola e Federica non è lo stesso. Il prima ed il
dopo per Einstein non esistono in correlazione logica.
Ragazzi, ma se a proposito di paradossi Albertino avesse torto a
proposito dell’insuperabilità della velocità della luce, se si ammettesse di
superarla , avremmo il paradosso di RITORNO AL FUTURO; potremmo
uccidere il nostro genitore e impedirgli di procrearci. Otterremo che una
palla di un biliardo si muove prima che una stecca lo colpisce.
Per ulteriori approfondimenti vi consiglio di leggere Karl Popper, illustre
filosofo della scienza che sostiene che l’Einstein della relatività
commette approssimazioni illogiche…..
…. Auguri…..
Negare questa struttura assoluta era un po’ come negare l’esistenza di
Dio ed esponeva la fisica a contorsioni mentali tali da contraddire le
certezze raggiunte da Newton e da Cartesio.
Cincinnato
La devastazione dei Saraceni e gli ultimi anni di Falacrina
L’Italia meridionale nel nono e decimo secolo fu invasa dai Saraceni.
Ovunque questi soldati avidi di ricchezza e di sangue lasciarono tristi
tracce del loro passaggio.
Conventi, chiese, case gentilizie furono prese di mira e depredate.
Sul Palmeggiani si legge “I Saraceni avevano devastato la Sabina e
distrutto conventi e monasteri e non sazi proseguirono nella loro fatale
marcia irrompendo per le valli del Salto e del Torano: ivi incendiarono il m
monastero di San Salvatore invasero poi Rieti, uccisero i monaci farfensi
che vi si erano rifugiati con parte del tesoro, commettendo altri delitti e
devastazioni e proseguendo poi per le gole di Antrodoco si spinsero fino a
S. Maria di Canestra e a San Silvestro di Falacrina che pure devastarono”.
E’ ovvio che questi barbari avidi di ricchezze non si interessavano di
piccole e povere chiese di campagna, ma saccheggiavano là dove erano
sicuri di trovare oggetti e cose sul cui valore potevano contare.
S. Silvestro a quei tempi, centro religioso di tutta la vallata, doveva essere
una di quelle chiese a cui affluivano doni e vo ti.
La ricchezza di questo tempio infatti attirò l’attenzione dei predatori
saraceni che lo distrussero.
Nel 915 Papa Giovanni X alleatosi con molti duchi con a capo Alberto di
Spoleto, sconfisse e ricacciò i Saraceni a Garigliano.
Il merito di questa vittoria, in gran parte, va a Takebando, nativo di
Falacrina, il quale, messo a capo della milizia cristiana, diede un duro colpo
all’esercito mussulmano che, tenacemente resisteva agli attacchi avversari,
asserragliato in quel di Trebula (Monteleone).
Egli, dopo dura lotta, sbaragliò i nemici e li costrinse ad una disordinata
fuga.
La splendida vittoria riportata su quei barbari, da tutti odiati, fu per
Takebando un trionfo; tuttavia schivo degli onori della gloria egli si ritirò
nelle sue terre in Falacrina e volle che S. Silvestro fosse ricostruito.
Correva l’anno 921.
Documento inconfutabile di questa opera è una iscrizione su una grossa
lapide che attualmente trovasi in fondo a sinistra di chi entra nella chiesa
di S. Maria Assunta in Città Reale.
Il Vescovo di Rieti Mons. Marini (1797) nelle sue memorie di S. Barbara fa
cenno a questa lapide la cui iscrizione a quel tempo doveva essere molto più
chiara, confermandone la provenienza da S. Silvestro. Attualmente essendo
in fondo alla chiesa, essa serve da sedile per gli uomini, allorché assistono
alle sacre funzioni. Utilizzata in tal modo si è alquanto consumata per cui è
difficile decifrarla. Il Vescovo Marini e il Micheli riportano per intero
l’iscrizione nei loro libri.
Dopo aver elencato nomi di vari Santi nella lapide è detto: “Dopo la
devastazione dei Saraceni Takebando nell’anno 921 fece ricostruire la
chiesa che fu riconsacrata al tempo di Papa Giovanni, del Vescovo di Rieti
Tofo e del Re Rodolfo”.
La vallata passò nel 948 in proprietà del Vescovo di Rieti per la donazione
fatta a lui dal figlio di Takebando; nel 1198 l’intera zona si sottrasse alle
dipendenze del duca di Spoleto e riconobbe l’autorità del Papa. Dopo
alterne vicende passò sotto il Regno di Napoli e Sicilia e nel XIII secolo, al
tempo di Re Manfredi, fu l’estremo confine con lo Stato Pontificio. Tale
restò fino all’unificazione italiana compresa la frazione di Tramezzo che
prima della caduta di questi due regni venne ceduta dal Papa al Re di
Napoli.
Brano tratto dal libro "Cittareale e la sua Valle" di Antonio D'Andreis
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U n
o d i o
c o s ì
INCIPIT
Uno dei maggiori quesiti etico-filosofici, a cui l'uomo s'è
trovato a rispondere, è stato quello dell'eterna lotta tra
bene e male, ragione o torto, buoni o cattivi.
Discorrendo ad un meta-livello, se ne potrebbe parlare di
cotte, di crude, di bruciacchiate e di andate a male...
senza trovare un punto d'incontro da entrambe le parti.
Ora, i “cosiddetti amari” vengon fuori quando le “famose
parti” si scontrano ad un sub-livello.
IL SUB-LIVELLO
Definire il sub-livello ci da la possibilità di
contestualizzare il problema, di dargli un senso pratico,
senso pratico che ci investe direttamente.
Per sub-livello s'intende una situazione vissuta, un
esempio lampante e palese; magari un episodio che,
attraverso la sua stessa natura, mette a nudo come il
panegirico filosofico possa sfociare in follia -->
distruzione --> morte.
IN PRINCIPIO ERA IL VERBO...
La situazione in Medio Oriente è sempre stata
problematica; in particolare tra Israele e Palestina si
combatte una guerra che dura da decenni. La morte
dell'UOMO palestinese Yasser Arafat apriva possibili
spiragli ad una pacifica convivenza dei due popoli, ma
l'ascesa della forza politica di Hamas e quella, da non
sottovalutare, di Ehud Olmert, al governo israeliano,
frenarono decisamente una risoluzione diplomatica del
conflitto.
PER UN PUGNO DI DOLLARI
Israele e Libano sono due Stati Sovrani confinanti. La
linea inter-nazionale divide i nord-israeliani dai sudlibanesi; divide, poiché Israele ha qualche problemino
anche sul fronte settentrionale, oltre che su quello
orientale. Scaramucce, sì, qualche Katiuscia sul territorio
ebraico, un po' di truppe a sparare ai “terroni” libanesi,
morti tra i civili e dollari per “associazioni a delinquere”
americane e britanniche. Sì, perchè le associazioni che
finanziano e speculano su queste guerre hanno passaporti
targati USA e UK, i paesi che, guarda un po', hanno
maggiore influenza sull'Organizzazione delle Nazioni
Unite... quelle a stelle e strisce forniscono armamenti di
ogni genere agli israeliani e quelle inglesi vendono agli
Hezbollah sistemi di pattugliamento notturno ThermoVision 1000, con tanto di marchio “Made in Britain”. Da
non sottovalutare è la posizione iraniana, potenza che
cresce a colpi di energia nucleare e che fa paura a tutti i
paesi occidentali. L'Iran non può sviluppare il nucleare,
p r o f o n d o
perchè diventerebbe un pericolo per il mondo civilizzato
e sopratutto per gli USA, che, tra l'altro, già hanno la
bomba atomica e, come se non bastasse, già ne hanno
provato l'effettiva potenza distruttiva. Ora, la Francia,
terra di clochard e vini pregiati, è piena di centrali
nucleari; questo vuol dire che i francesi hanno diritto ad
usufruire di energia nucleare, mentre Ahmadinejad deve
accontentarsi dei suoi pozzi petroliferi (che fra una
ventina d'anni finiranno), di giocare con i soldatini o, al
massimo, a Risiko. Il tentativo di isolare l'Iran passa per
il disarmo degli Hezbollah, che può avvenire solamente
bloccando gli scambi con la Siria, possibile tramite dei
rifornimenti libanesi.
GIOCARE CON I SOLDATINI
Qualche luna piena fa (12 luglio), 8 miliziani israeliani
vengono uccisi e 2 vengono rapiti dalle forze Hezbollah:
la palla viene colta al balzo, le scaramucce diventano
storia un po' più seria (“fino a quando mi uccidi i civili, va
bene, ma quando passi ai miei soldatini, non andiamo più
d'accordo”) e si trasformano in bombardamenti a
tappeto su tutto il Libano, terrore tra gli abitanti e i
soliti Katiuscia sugli israeliani. Olmert sfrutta il suo
turno e Siniora (primo ministro libanese) si ritrova un
paese distrutto.
Il 16 luglio i leader G8 invitano Israele ad usare
moderazione;
il 30 luglio un missile su un palazzo di Cana provoca 28
morti. Civili.
Inutile elencare i bombardamenti, i decessi, i dispersi,
le distruzioni.
Il 14 agosto, dopo giorni e giorni per decidere le
modalità d'intervento, le regole d'ingaggio, i catering e i
camerieri, l'Onu grida il cessate il fuoco che viene
puntualmente infranto dagli israeliani il 19 agosto... “Ok,
ora qualcuno s'incazzerà”... macchè!!! L'intervento delle
Nazioni Unite è stato voluto proprio da Israele, poiché
non si aspettavano una resistenza così forte e il modo
migliore per evitare che questa guerra diventasse un
fallimento totale era quello di risolvere il conflitto per
vie diplomatiche, coinvolgendo così le grandi potenze
occidentali. Il 21 agosto Olmert continua la sua
offensiva, senza disturbi e senza preoccupazioni. Le
truppe Onu si preparano a partire... per il Libano!!!
...E IL VERBO ERA PRESSO DIO, E IL VERBO ERA DIO
...e i poveri israeliani conoscono solo il Dio vendicativo
dell'Antico Testamento…
nduccio
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S a n t a
G i u s t a — C o n c a
21/08/06: match clou dell’estate 2006.
Si affrontano Conca—S. Giusta; i primi devono
riscattare anni bui costellati da insuccessi
clamorosi e strazianti sofferenze. L’ultima
vittoria risale infatti alla stagione 81/82 a lo
‘pianu de Santa Iusta’ quando le porte erano
fatte ancora di mattoni…. Comunque bando ai
ricordi; questa volta per il S. Giusta si
preannuncia una Caporetto.
Da una parte lo scarico Billo coadiuvato
dall’appesantito Angelo mentre dall’altra il
tridente delle meraviglie: Gigione, Davinotti,
Matteo (sembra la fine per S. Giusta).
Calcio d’inizio: 1, 2, 3, 4, 5 minuti e
clamorosamente il S. Giusta si trova già con un
cospicuo vantaggio: 3-0!! Pubblico incredulo,
S a n t a
Gigione prova ad inventare, ma il caldo
opprimente ne limita gli scatti e la lucidità;
Davinotti, teso e nervoso, sbaglia l’impossibile
ipnotizzato dalla sua bellezza accecante
(comunque complimenti per la maglietta);
capitan Matteo, frustrato dalle umilianti
sconfitte dell’ultimo quarto di secolo rimane
seduto a guardare un film in bianco e nero che
sa di aver visto già un milione di volte…. Alla
fine il risultato è di 8 a 3, naturalmente non
per Conca.
La storia non cambia, i vincitori sempre gli
stessi, arrivederci all’anno prossimo…..
Billo
G i u s t a - C o n c a :
E’ arrivato il momento di toglierci qualche
sassolino dalle scarpe:
In un clima di illegalità emerge ancora
una volta lo scandalo passaporti con la
convocazione nell’organico del Santa
Giusta di un extracomunitario del Comune
di Leonessa. Fatta salva la rispettabilità
della persona in questione, è stata
frantumata l’onestà di fondo che pone la
lealtà sportiva alla base di ogni
competizione. Dopo anni di sconfitte ed
umiliazioni, patite ad opera di Conca,
consumate negli anni 80 sul campo
gibboso e pendente sito tra S. Giusta e
Cesetta, lo spirito di rivalsa della nuova
r e p l i c a
c o n c a r a
generazione santagiustara è stato
defraudato dall’avvilente scelta dei
componenti della squadra. Nell’incapacità
di raccogliere il testimone dalla “vecchia
guardia” , perdente solo sul campo ma non
nella dignità, la squadra di S. Giusta ha
infranto il codice di onore della valle,
anteponendo
il
risultato
alla
rispettabilità del paese.
Con la presente intendiamo replicare agli
attacchi indiscriminati ed ingiustificati verso
la
nostra
onorabilità,
scalfita
solo
epidermicamente da un articolo pretestuoso
redatto dalla squadra di Santa Giusta da noi
affrontata in una partita di calcetto di qualche
giorno fa.
1.
8 - 3
2.
In materia strettamente calcistica Conca
non deve dimostrare più nulla nei
confronti di nessun paese del Comune. Il
suo nome è comparso più volte nell’albo
d’oro del “Torneo dell’Amicizia”, dove non
vi è traccia alcuna del paese sito tra
Conca e Cesetta.
3.
La vita non contempla solo il pallone, ma
vi sono anche altri interessi che
apparentemente esulano dal vocabolario
santagiustaro. La ricchezza storica e
naturalistica della valle ha sempre
costituito, per noi di Conca, l’humus nel
Numero 4
8
nascere le nostre iniziative, nel rispetto totale
della valle e dei nostri convincimenti. Le
escursioni in montagna alla ricerca dei sentieri
inesplorati, le giornate di pesca trascorse su
fiumi e formelle incontaminate, sono solo
alcuni esempi della versatilità che ci
contraddistingue. Più che replicare agli
attacchi a noi rivolti, ci preme far emergere le
nostre peculiarità, che hanno nel corso degli
anni arricchito il processo di salvaguardia e
conservazione della tradizione della Valle
L ’ a n g o l o
Falacrina. Fieri di aver contribuito in maniera
diretta all’operato del compianto Antonio
d’Andreis, pioniere nel recupero di identità
della valle con quello che ancora oggi è l’unico
manoscritto della storia di Falacrina e della
gens flavia. Ricordando a tutti l’unica iniziativa
autoprodotta
dai
giovani
di
Conca
nell’organizzazione di un festival pop-rock
degli anni 80, ringraziamo per lo spazio
concessoci.
La squadra di Conca
d e l
R o s c o
Le mie impressioni……
Anche quest’anno il Memorial Alessio Capraro si è concluso con la vittoria del Sigillo per il secondo anno
consecutivo. Bellissima la finale con una cornice di pubblico stupenda e una partita tirata fino alla fine. Il
Torneo come tutti gli anni è stato organizzato e seguito da Francesco Cenfi che ha saputo trovare 11
squadre e ben tre arbitri professionisti, ma il buon risultato della manifestazione ha ripagato pienamente il
lavoro svolto.
Più di qualche persona palesava scetticismo sulla buona riuscita del torneo ed è stata poi puntualmente
smentita.
Lamentele più disparate si sono abbattute sull’organizzazione:
•
“Perchè i servizi (acqua e gas) li paghiamo noi con le nostre tasse?!!”
•
“Alla Polisportiva Posta perché si paga 1 Euro mentre da noi 4 Euro i non soci e 2 Euro i soci?”
Basta andare al Bar degli Eroi di Posta e si potrà verificare facilmente che tutto ciò è falso essendo la quota
pari a 6 Euro per i non soci e 4 per i soci (col supplemento di 1 Euro se si gioca in serale).
Con quest’articolo intendo ringraziare tutti i ragazzi che hanno collaborato con me, i genitori di Alessio, il
Comune e la Pro Loco che ci permette di organizzare queste manifestazioni e tutti coloro che spendono
parole di incoraggiamento per fare sempre meglio. Un arrivederci al prossimo anno…
L a
RONALDO:
s u p e r s f i d a
9
d e l
PAPPAGALLE:
R o s c o
9
TROTTOLINO DADDA:
8
Giocatore molto tecnico riesce a
La protezione della palla e l’ 1-2
Buon terzino, da un anno all’altro ha
fare tutto con il pallone. Protegge
sono il suo pezzo forte. Va molto
fatto dei progressi infiniti. La
bene
facilmente
con
pubalgia ne ha un po’ frenato la
la
palla
e
permette
alla
alla
squadra di salire; non è fisicamente
risultati
soddisfacenti.
crescita, deve migliorare sullo stop
al massimo ma il suo peso ed il suo
Manca un po’ nel fiato. Insieme a
e sui colpi di testa. Se allenato con
contributo
sentire.
Pitt, dietro un’unica punta darebbe
cura risulterà molto utile alla causa
Andrebbe invogliato e non scartato.
il massimo, mentre a centrocampo
del Cittareale.
si
fanno
più
conclusione
che
sarebbe limitato e fuori posizione.
Numero 4
I N T E R V I S T A
9
A
L O R E T O
( M I S T E R
F A L A C R I N A )
Clio e Silvia: ”Come ti è sembrato il torneo? I vincitori hanno meritato la vittoria?”
Cereto: “ E’ un’ottima iniziativa, deve andare avanti nel tempo visto che permette a tutti di giocare, poi
ovviamente il più bravo ottiene la vittoria. Il Sigillo ha meritato la vittoria, perché si conoscono molto bene,
giocando insieme da tanto tempo ed avendo un buon gioco di squadra visto che riescono a far girare bene la
palla in campo, mettendo in difficoltà gli avversari ai quali mancasolo uno 0,1 (poco)per arrivare al loro livello.”
Clio e Silvia: ”Cosa ne pensi dell’A.C. Cittareale?”
Cereto: “ Si va avanti, seppur affiancati da molte problematiche, ma si affrontano tutte insieme, visto che
l’amore verso l’A.C. Cittareale è più forte degli impedimenti e alla fin fine sono soddisfatto dei risultati
ottenuti nella scorsa stagione nonostante gli scarsi mezzi finanziari che ci hanno impedito di allenarci durante
l’anno.”
Clio e Silvia: ”Che significato ha per te la parola Apache?”
Cereto: “ Mi chiamavano apache quando avevo 14 anni per la fascia che portavo sui capelli quando giocavo a
calcio; me lo sono portato avanti per molti anni anche se ora mi chiamano Cereto, il motivo chiedetelo a Billo,
Lorenzo e gli altri…...”
Clio e Silvia: ”Cosa vuol dire a tuo uso e somiglianza?”
Cereto: “ E’ una cosa che tu prendi ed aggiungi altre cose; se sei soddisfatto la porti ad essere non comune
rispetto la resto; si può intendere sia come cosa morale che fisica, ma va personalizzata per distinguersi al
meglio.”
Clio e Silvia: ”Cosa vuol dire per te amore?”
Cereto: “ L’amore è una cosa bellissima anche se al mondo d’oggi è difficile mantenerlo; l’amore è costituito sia
da gioie che sofferenze, è un cocktail di sentimenti e sensazioni, ma alla fine è bello. ”
Clio e Silvia: ”Cosa vuol dire per te amicizia?”
Cereto: “ L’amicizia è simile all’amore, tra amici ci si vuole bene, si fanno dei patti anche se, proprio come
l’amore può finire in malo modo. Io, anche da quando mi sono sposato, ho mantenuto tutte le mie amicizie, quindi
la convivenza dei due sentimenti è possibile.”
Clio e Silvia: ”una frase ricorrente……?”
Cereto: “ NON PASSA LO STRANIERO!!!! ( in campo per incitare la squadra senza alcuna idea razzista).”
Clio e Silvia: ”Che ne pensi della valle?”
Cereto: “ Una volta la valle era più bella , la superstrada ha distrutto il paesaggio, è tipo un cazzotto dentro
all’occhio, ma purtroppo ora c’è e dobbiamo tenerla. Ultimamente ho notato troppa sporcizia in giro, tipo
bottiglie e ferro. Si dovrebbe rispettare la natura soprattutto nella nostra valle.”
Clio e Silvia: ”Un consiglio ai giovani?”
Cereto: “ Non arrendersi mai e lottare sempre fino alla fine su tutto e per tutto anche se al giorno d’oggi per i
giovani è più difficile.”
Clio e Silvia
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L e
n e w s ,
Pallottini
Luchetto con ghigno beffardo attende la
creola nell’abitacolo...
Alessia e Luca
Bravo Luca! Siamo tutti invidiosi. Alessia,
benvenuta nel torneo!!
Giorgia e Marco
Marco
guarisce
s’ammala...Pazzesco!!!
e
Giorgia
Germana e Enrico
Tornano mano nella mano…
Tutto fumo e niente arrosto?
Fabiana
La Valle è piena di bei maschioni...Non te li
porta da Roma!!!
Silvana
Balli benissimo
Intermezzo
Che bella la felicità!!
Vanzetto e Germana
Treppunti??
e
o l t r e …
LE FRASI DEL GIORNO
La sera orsi, la mattina arsi. (Lu Parente)
La grandezza di un uomo sta nel fatto di non aver
mai il bisogno di doverla dimostrare (Pitt)
Al Sole dei cortili i tuoi fantasmi giovanili corron
dietro a delle Silvie beffeggianti… (F.Guccini)
Ramona e….(lo sappiamo tutti)
Ancora insieme?!! Avvistati
SantaGiustina e Gazza
Quando li mettemo i treppunti?
g o s s i p
Se vuoi la colazione a letto, dormi in cucina!
(Anonimo Borbontino)
Tito Flavio Vespasiano
Moneju:”a me i test non me servono!”
Pallottini
Giorgione da buon fratello maggiore tuona:
“Scenni da sta cazzo de macchina!!!”
P.s. La macchina era di Ronie…
Ore 11.30
Rossi scende per la prima volta al bar di
mattina per portare la colazione a letto a
Fabiola. C’est l’amour!
Fontana di Pallottini
Bagno di mezzanotte per Stephanie
Cittareale (ore 2.00)
Mauretto si arrampica sul balcone di
Stephanie. Cacciato da una donna. Quissi
so matti.
Selvaggina
Finalmente mangiato il capriolo… e io non
c’ero!
Luca
“Atagha Pripps”
Le persone fedeli conoscono solo l ’aspetto più
banale dell ’amore, mentre le persone infedeli ne
conoscono le tragedie. (O.Wilde)
Intermezzo II
A Germà, stai a fa un macello st’estate!
Italia—Francia 0-0
Il mister sventa la rissa. Grazie.
Ai Parioletti
Giocate sleali...
Stephanie e Letizia
Brave pure voi! Siamo orgogliosi.
Ore 6.00
Rubati circa 30 cornetti a Silvana. Il
colpevole ha le ore contate!
A Flavia
C’ha ragione Giorgione
Sfornamo ragazzini a rotta de collo
(l ’aiu detta io!!)
Ronaldo e Silvia (Sorbarella)
Treppunti?
Santa Giusta
Ciccio: “mettete un montacarichi pe arriva
su lu pizzu”
M e s s a g g e r i a
Matteo non è tra i primi 5 di Mr.
Falacrina… Ragazze tutte dall’oculista
La semplice paccata non è tradimento…
tradimento è quando monti.
Le ragazze della Valle sono nostre..
Togliamole dalla strada!
Per Valentina: la Dea della discordia
da te può solo che imparare.
Matteo, tra un paio d’anni comincia a
scappare!
Brave Sorbarelle e Ronie. Questa idea è
bellissima.
Ancora sto ad aspettà che me taji i
capelli
Gazza… ilo mio cuore batte solo per
te… adesso trovami!
Aperta la caccia ai gatti… Oreste uno
di noi!
Macerata mister Falacrina
La Zoncara vero mister Falacrina
Camilla, ma la patente l’hai presa con le
patatine.
Parlo bene l’italiano…. Parto per l’
erasmus per 1 anno… sono poco
folkloristica e sbuffo al suono
dell’organetto. A Valenti c’hai rotto li
cojoni...se non te piace il paese fai una
cosa...non ce veni più...Oreste grasso
Per Giorgetto: con tre anni di meno e
un cognome diverso ti battevo i
pezzi.. Ti voglio bene, Giulia.
Pariolino, impara le regole dell’estate:
non portarti le pischelle a casa per
giocarci a Mercante in Fiera
Gazza ti voglio bene, ma a volte sei
stronzo. By Magg.
Alessio e Giulia per sempre con noi.
Macerata GENIO… a volte
incompreso.
Germana, mettilo un perizoma ogni
tanto!
Francesca, Letizia e Stephanie… tira
tira che se stucca
Ronaldo passa la palla!
Giorgetto ti voglio bene ho scoperto in
te un grande amico
Borgia è inutile che te la tiri, sei pelato
Non bevemo più da Silvana… tutti da
Mariooooo
Chi ci prova può prendere un palo, chi
non ci prova già l’ha preso.
Borgia sei trp bello!
Ma Alberto e Silvana se la fanno?
(anche se so cugini)
Silvana offrice da beve!
X tutti: Oreste non è grasso, è grande!
Le sorbarelle.
Per Flavia: giù le mani, Giorgio è solo
mio.
Per Pappa ed Ele: siete così carini
insieme… basta litigare però.
Lu trombò is my life.
Silvia (Cittareale) ti voglio bene! Paola
una di noi!
Daje Luchetto sfonnate a negra!
Giorgione cambiate la maglietta!
Gazza e Giorgetto siete i meglio della
Valle Falacrina.
Per Recchia: se non butti giù quello
stomaco da alcolizzato chiedo il
divorzio. Tua moglie.
Noi due in volo su una farfalla
Piri ti voglio bene anche se sei la mia
zingara stronzetta!! Sister
A Gazza, ma quanno li apri st’occhi?
L’amico è tutto, è l’eternità, è quello
che non passa mentre tutto va
Ricorda che la sbornia passa, ma lu
stupidu rimane
A Camì, ma quanno lasci quello scemo
de Simone.
Numero 4
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I
P A R A D O S S I
D I
Z E N O N E
Sono probabilmente ben poche le cose capaci di stuzzicare l’intelletto umano più di un paradosso. Esso, minando le basi della
logica umana o del senso comune, crea di conseguenza stupore e quindi interesse.
Voglio allora discutere due celebri paraossi, conosciuti praticamente da chiunque, mostrando una volta per tutte come essi
siano solo apparentemente dei paradossi.
La trattazione non sarà semplicissima, ma qualunque persona dotata di curiosità e di attenzione sarà in grado di seguirla.
Il paradosso di Achille e della tartaruga.
Supponiamo che Achille faccia una gara di corsa con una tartaruga. Sicuro di vincere, Achille, dà dieci metri di vantaggio alla
tartaruga. Dunque, Achille quando raggiunge la posizione di partenza della tartaruga, essa avrà compiuto un certo tratto di
strada e quindi si troverà ancora in vantaggio. A tal punto Achille dovrà raggiungere la nuova posizione occupata dalla
tartaruga, ma, quando raggiunge tale posizione, la tartaruga avrà compiuto un ulteriore tratto di strada e si troverà, quindi,
ancora in vantaggio. Iterando tale procedimento se ne deduce che Achille non può raggiungere e superare la tartaruga.
Ovviamente esistono diversi modo per affrontare e risolvere questo paradosso; quello che spiegherò io si basa su fatti
biologici e consiste nel mostrare che esiste un istante in cui Achille raggiunge la tartaruga.
Sia X il tempo che ci mette il cervello della tartaruga a trasmettere l’impulso del movimento ai muscoli e sia Y l’analogo
tempo per Achille. È intuitivo credere che Y<X, in quanto il corpo umano è molto più sviluppato di quello della tartaruga.
Osserviamo ora che il tragitto che ad ogni iterazione Achille deve percorrere per raggiungere la precedente posizione della
tartaruga è sempre minore e quindi, supponendo uniforme la velocità di Achille, sarà sempre minore il tempo che egli
impiegherà a percorrerlo; e osserviamo inoltre che se Achille non si avvicinasse arbitrariamente alla tartaruga non avrebbe
senso considerare il problema. Ne segue che esiste una iterazione in cui il tempo necessario ad Achille per raggiungere la
posizione precedentemente occupata dalla tartaruga è un certo Z < X/2. E quindi, quando Achille raggiunge tale posizione, la
tartaruga ancora non si è mossa, in quanto l’impulso del movimento non ha ancora raggiunto i muscoli. Per cui Achille
raggiunge effettivamente la tartaruga.
Concludo la discussione di questo primo paradosso osservando due fatti.
Innanzitutto il ragionamento che ho seguito non è precisissimo e l’intelletto attento potrebbe avere qualcosa da obiettare,
ma se tale intelletto sarà sufficientemente attento si accorgerà anche che un discorso più rigoroso ha solo delle
complicazioni formali, ma si basa esattamente sulla stessa idea.
Infine voglio osservare che dal mio approccio emerge che l’errore di Zenone consiste nell’assunzione implicita che il
movimento avviene in maniera continua e non a scatti. Cioè Zenone non tiene conto del fatto che esiste un naturale e
imprescindibile momento di stand by, che per la tartaruga dura X e per Achille Y, del quale in genere non ci accorgiamo, dato
il piccolo valore numerico di X ed Y, e durante il quale il movimento non può sussistere.
Il paradosso della freccia
Si supponga di trovarsi spalle alla parete di una stanza e di lanciare, tramite un arco, una freccia verso la parete di fronte.
Tale freccia dovrà percorrere prima metà del tragitto, poi metà del rimanente, e via dicendo ad infinitum. Dunque essa non
potrà mai raggiungere l’altra parete in quanto per percorrere infiniti tratti di spazio gli ci vorrebbe un tempo infinito.
L’ errore di Zenone, in questo caso, è nella deduzione conclusiva ed è matematicamente banale: non è detto che la somma di
infiniti numeri positivi dia infinito! Cioè non è detto che la somma di infiniti intervalli di tempo dia un tempo totale infinito.
Per risolvere in maniera semplice questo paradosso occorre supporre che la velocità della freccia sia uniforme e che X sia il
tempo necessario alla freccia a percorrere la prima metà del tragitto. Supporre che la velocità della freccia sia uniforme
permette di dedurre che il tempo necessario alla freccia per raggiungere l’altra parete è X + X/2 + X/4 + X/8+….=
X(1 + 1/2 + 1/4 + ….). Osserviamo ora che per ogni intero naturale n vale l’uguaglianza
1 + 1/2 + 1/4 +….+1/2n = (1—1/2n+1)/(1-1/2).
E quindi, passando al limite su n si trova che 1+1/2+1/4+…..=2. Da cui segue che il tempo necessario alla freccia per
raggiungere l’altra parete è 2X e non infinito, come dedusse erroneamente Zenone.
Ronaldo
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Numero 4
P A R O L E
1
2
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4
C R O C I A T E
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16
6
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31
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S C H E M A
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80
88
81
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D E F I N I Z I O N I
55. nascosi
56. pilota giapponese
57. pari in coda
58. dà la luce
60. ella, poetico
61. vocali in tiri
63. iniziali di Moretti
64. iniziano Egeo
65. provincia marchigiana
66. un tipo di pesca
69. si contrappone al Male
71. iniziali di Marx
72. è celato dall’esca
74. vocali in Dio
75. il ciclista Olano
78. io accusativo
79. esclude il però
80. bellissimo figlio di Ciniro e Mirra
82. tritolo
84. affluente del Rodano
85. sigla della sabina
86. salita del Tour de France
89. ispide
90. può esserla ridens
91. cercano moglie in un celebre
musical
92. in rien
S o l u z i o n e
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36
91
ORIZZONTALI
1. la S… taglia
6. soffitta usata come abitazione
11. quartiere periferico romano
16. una delle Eolie
18. il cantante Steiger
19. si ripetono nel labbro
21. la è una Conciliazione
22. nel Nilo
23. un Negro
25. contiene pinoli
30. scrisse il celebre Volo del Calabrone
37. andato
38. un Park londinese
39. iniziali di Ossicini
40. iniziano Zero
41. profondi
42. raggi poetici
43. una fase del sonno
44. sfocia nel Reno
46. l’ultimo aggettivo
48. realizzò, con Ferraris, il motore a
campo magnetico rotante
50. una nota Taylor
52. olio a Birmingham
53. si oppone a SE
54. precede Alamos
Ronaldo
42
63
78
85
28
53
57
76
15
47
51
68
75
83
27
41
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61
66
26
40
56
60
14
35
39
49
13
21
34
45
L I B E R O
12
20
25
33
55
82
7
A
d e
VERTICALI
1. spossare
2. un monumento all’ignoto
3. Alluminio
4. una Ostia
5. in alce
6. adiacente (abbr.)
7. si possono a Dusseldorf
8. è forte quello del caffè
9. l’Es freudiano
10. nodo senza vocali
12. iniziali di Valentino
13. la può usare il poeta
14. Intelligenza Artificiale
15. vi abitava un mago
17. lunghissimo affluente del Rio delle
Amazzoni
19. corrispondenza biunivoca
20. issur iterges izivres
24. limitano gli idilli
25. lo può chiedere la mafia
26. un tipo di film
27. di una nazione caucasica
29. un manto equino
31. diede inizio al positivismo
32. capitale del Tibet
33. mostro mitologico
34. sporco
35. pseudonimo di Secondo Tranquilli
“ R u
36. località marina pugliese
45. si può fare allo stadio
47. matematico statunitense di
origine polacca
49. fu causa di una celebre guerra,
secondo la leggenda
51. particella consecutiva latina
55. Al di cosa Nostra
56. lamento a Paperopoli
59. isole greche
60. possono contrastare i pronostici
61. inutili
62. altopiano tibetano
65. teorema di passaggio dal discreto
al continuo in analisi matematica
67. campionato di basket americano
68. un fiore
70. può esserlo una parte
71. un nome di Gauss
73. furono sconfitti da Carlo
Martello
76. la pop di Warhol
77. non tue, né sue
79. l’attrice West
81. vocali nel nome del mitologico
Trismegisto
83. Trento
87. cominciano Otranto
88. dolo senza o.
c u n g i u ”
Una soluzione intuitiva si ottiene pensando che “ru cungiu” è sostanzialmente diviso in due parti,
della quale una pesa un chilo e l’altra ne costituisce la metà. Ne segue che mezzo cungiu pesa un
chilo. Altrimenti, sia x il peso de “ru cungiu” si trova l’equazione x=1+x/2, da cui facilmente x=2.
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Numero 4
I l
s u d o k u
A differenza di un cruciverba, inventare un sudoku è una impresa estremamente ardua per almeno due
motivi: innanzitutto bisogna assegnare i numeri in maniera che la soluzione sia deducibile e non trovo
difficile; secondo, deve esistere una unica soluzione a partire dai numeri assegnati. Sapere a priori se tale
soluzione è unica è un problema molto complicato e può essere fatto soltanto utilizzando dei calcolatori
elettronici. E infatti non esistono al mondo persone che inventano sudoku, ma essi vengono creati da
opportuni programmi. Premesso questo, per divertimento, ho provato a creare un sudoku, del quale non ho
idea di quale sia il grado di difficoltà, nè ho idea se la soluzione sia unica. Per cui nessuno si stupisca se si
arrivi a due soluzioni distinte.
Ronaldo
1
4
3
8
6
1
4
5
2
7
1
6
8
3
8
3
6
5
2
9
9
1
7
5
4
6
1