L`Eco della Valle 4
Transcript
L`Eco della Valle 4
27 agosto 2006 Numero 4 L’Eco della Valle G i ù l e Sabato 26, ore 13, Redazione. Apprendiamo con sgomento la notizia del vile gesto di anonima contestazione nei confronti della Proloco di Cittareale, fatto strumentalizzando l’articolo “La cosa”, pubblicato a pagina 2 del numero 3 de “L’Eco della Valle”. La redazione nega con fermezza la paternità e qualunque coinvolgimento a tale riprovevole iniziativa e intende ribadire che il carattere autonomo e indipendente del giornale consente la pubblicazione di articoli d’ogni genere ed argomento, anche di critica, a patto che gli stessi risultino costruttivi e rispettosi, come sinora è stato. Sarebbe dunque incoerente da parte nos t r a m a n i ! struttiva - la a v r e m m o e s p o s t a direttamente sul giornale, avendo anche la certezza di una maggiore fruizione da parte del pubblico. L ’ a z i o n e inquisita è d u n q u e palesemente non imputabile alla nostra Redazione. Infine cogliamo l’occasione per precisare una volta per tutte che il giornale nasce con l’intento di dar voce a chiunque, di qualsiasi generazione, abbia la volontà di rendere pubblico un proprio pensiero, una propria opinione, una propria conoscenza e che nasce soprattutto come fenomeno culturale; è dunque prioritaria la pretesa di non scadere ai livelli di un giornalino scolastico, perché snaturandosi perderebbe la sua valenza ed il suo interesse. L’Eco della Valle Voce autonoma e indipendente La Redazione Numero 4 2 L E T T E R A A R O N A L D O Caro Ronaldo, sicuramente ti starai chiedendo il motivo per il quale siamo qui riunite a scriverti questa lettera; iniziamo col dirti che le nostre vogliono essere critiche “costruttive”, non solo una sequela di sfottò inutili e senza senso, per rendere questo giornalino veramente libero, oltre che autonomo e indipendente, come si legge in prima pagina. L’Eco della Valle è stato visto da tutti come una ventata di aria fresca, un’innovazione di questa Valle, che purtroppo negli ultimi tempi è stata un po’ spenta. Tu, Ronnie, sei uno dei caporedattori e hai dedicato ogni momento della giornata alla realizzazione di questo progetto. Per cui non possiamo far altro che ringraziarti e dirti quanto ti ammiriamo per il tuo notevole impegno. Ciononostante vorremmo farti notare alcune pecche da noi rilevate, e forse dovresti prendere seriamente in considerazione le critiche che seguono. Tanto per iniziare troviamo veramente indelicato e talvolta offensivo il modo in cui alcuni gossip vengono riportati; inoltre ciò comporta un rilevante scemare del livello “eticomoraleintellettuale” di queste pagine. Questa sezione infatti è sì divertente, ma, apportando delle piccole modifiche, risulterebbe ancora più gradevole. Il secondo punto che vorremmo trattare riguarda la monopolizzazione degli argomenti discussi. A nostro avviso tutto ciò che viene scritto passa sotto la tua giurisdizione: se in un articolo c’è scritto qualcosa che ti aggrada, viene pubblicato; in caso contrario, se quanto ti viene proposto cozza con il tuo gusto personale, non viene pubblicato, o meglio, viene pubblicato subendo drastiche modifiche a tuo piacimento. Vorremmo per questo farti presente che riguardo alla partita di calcetto femminile, disputatasi lo scorso 20 Agosto, poco prima della celeberrima finale, non è stato redatto alcun articolo, forse anche a causa di chi vi ha partecipato. Tale compito non era certo da considerarsi un dovere, bensì un piacere per coloro che vi hanno assistito, considerando che tale match è, come da tradizione, parte integrante del torneo (al quale è stato dedicato ampio spazio nel giornale). Veniamo ora alla chiave di volta della questione: le elezioni di Miss e Mister Falacrina. La domanda sorge spontanea… qual è il vero motivo che ti ha spinto a non pubblicare i risultati del concorso? Forse la risposta è stata trovata in una delle frasi del giorno del precedente numero dell’Eco: “Tutte ce vengono, ma nessuna me vota!”. Può darsi che queste siano pure illazioni, ma è lecito pensare che se i risultati fossero stati diversi tu li avresti pubblicati senza alcun problema, come del resto avevi precedentemente comunicato a noi lettori. E con questo la nostra lettera giunge al termine. Ci auguriamo che venga pubblicata così come l’abbiamo scritta, senza modifiche o tagli e inoltre che ti serva come spunto per effettuare revisioni al giornalino rendendolo migliore e di certo più apprezzabile. Con affetto, Ascanina, Cami, Clio, Doppietta, Ele, Giorgia, Marta, Sere, Silvia R I S P O S T A A scanso di equivoci è meglio essere schematici. Critica troviamo veramente indelicato e talvolta offensivo il modo in cui alcuni gossip vengono riportati; inoltre ciò comporta un rilevante scemare del livello “eticomoraleintellettuale” di queste pagine. Questa sezione infatti è sì divertente, ma, apportando delle piccole modifiche, risulterebbe ancora più gradevole. Numero 4 3 Risposta Innanzitutto è l’esistenza stessa della pagina dei gossip che abbassa il livello “eticomoraleintellettuale” del giornalino, così come l’iniziativa della Messaggeria. Ma è chiaro che esso non ha alcune pretese intellettuali, così come è chiaro che amo quanto voi divertirmi; per cui non è minimamente messa in dubbio l’esistenza della pagina dei Gossip. Per quanto riguarda la critica vera e propria sono d’accordo che alcuni Gossip sono indelicati, ma nessuno è offensivo. Ritengo che alcuni di essi siano ambigui e che possano essere interpretati in maniera offensiva, ma ciò, appunto, non significa che lo siano. È l’ironia l’unico motore della pagina dei Gossip, sia chiaro! Magari ci sarebbe anche da dire che molti Gossip non li scrivo direttamente ma su suggerimento… Critica A nostro avviso tutto ciò che viene scritto passa sotto la tua giurisdizione: se in un articolo c’è scritto qualcosa che ti aggrada, viene pubblicato; in caso contrario, se quanto ti viene proposto cozza con il tuo gusto personale, non viene pubblicato, o meglio, viene pubblicato subendo drastiche modifiche a tuo piacimento. Risposta Chiariamo subito che non mi sono mai permesso di non pubblicare un articolo. Magari li scriveste! Per quanto riguarda le drastiche modifiche, gli unici articoli che ho ritoccato sono la Movida Cittarealese del numero 0 e quella del numero 2. Il motivo per cui ho ritoccato la prima, firmata da Rossi, ma non scritta da lui, è che era illeggibile. Il motivo per cui ho ritoccato la seconda è che era corta (e quindi ho aggiunto qualcosa) ed aveva dei pezzi troppo intricati, sui quali mi sono dannato per districarli cercando di mantenerne il senso generale. Critica qual è il vero motivo che ti ha spinto a non pubblicare i risultati del concorso? Forse la risposta è stata trovata in una delle frasi del giorno del precedente numero dell’Eco: “Tutte ce vengono, ma nessuna me vota!”. Risposta Il vero motivo è che doveva essere una cosa segreta e tutti avrebbero dovuto conoscere i risultati direttamente dal giornalino, mentre qualcuno ha avuto la bella idea di dirlo a qualcuno, che l’ha detto a qualcun altro… la sera tutti sapevano i risultati. Per quanto riguarda la vostra illazione, mi stupisce l’ingenuità logica con la quale è costruita: se mi vergognassi di non aver ricevuto voti, avrei scritto quella frase? E se anche mi vergognassi di questo, cosa c’entra con il non aver pubblicato i risultati? Certo non si sarebbe potuto dedurre che avessi ricevuto 0 voti, mettendo le classifiche. Critica Vorremmo per questo farti presente che riguardo alla partita di calcetto femminile, disputatasi lo scorso 20 Agosto, poco prima della celeberrima finale, non è stato redatto alcun articolo, forse anche a causa di chi vi ha partecipato. Tale compito non era certo da considerarsi un dovere, bensì un piacere per coloro che vi hanno assistito, considerando che tale match è, come da tradizione, parte integrante del torneo (al quale è stato dedicato ampio spazio nel giornale). Risposta Leggo questa critica come rivolta alla redazione e non alla mia persona e quindi mi prendo la libertà di rispondere a nome di tutti. Il motivo per cui non è stato scritto alcun articolo sulla partita femminile sta nel fatto che praticamente non l’abbiamo vista, dato che eravamo impegnati nella stesura finale del giornalino. Certo è vero che l’avremmo potuto scrivere dopo, con calma, facendoci raccontare qualcosa da qualcun altro… è vero, non metto in dubbio che su questo punto possiate avere ragione. La giustificazione personale che do a ciò e che non ho avuto tempo per farlo, visto che impiego tutto il tempo libero a lavorare al giornalino—ed anche più del tempo libero, visto che molti pomeriggi sono sceso alle 18, molte sere alle 24 ed ora, mentre tutti i ragazzi della Valle sono non so dove a fare non so cosa io mi trovo al bar da solo a scrivere quest’ultime righe. Sarebbe anche da notare che gli articoli delle partite del torneo noi ce li siamo scritti da soli…. Potevate scrivervelo da sole! In conclusione, ci piacerebbe che in futuro faceste delle critiche più sensate e costruttive, che saranno naturalmente ben accetti da tutta la Redazione. Sempre e comunque con Affetto, Ronaldo Numero 4 4 A l ( O d e a M o n t e C o s t ’ e P i e t r a ) Oh monte che guardi la valle, Stella polare, presenza maestosa, Alla tua ripa scoscesa, petrosa, Giunge attratto ogni sguardo, ogni calle. E colle tue erbe selvagge sfami gli armenti, E colle tue fonti copiose disseti le greggi, Nel loro dimesso peregrinar le sostieni, le reggi; E la notte le culli nei tuoi paschi silenti. Per loro nutri financo la vespasiano prole, Per loro l’essenza di te pervade l’uomo con pienezza Che meschino e mortale adorarti suole Estetico amante, religioso ammirator, della tua etterna bellezza. Giorgione C o m e è s t r a n a l a v i t a . . . Strano che dopo tanto vagare finalmente arrivi ad una ad osservare il resto del mondo scorrermi davanti… meta e trovi il giusto equilibrio per mantenerti vivo, I believe I can fly canta R. Kelly… per essere te stesso con le persone che ami… ecco l’amore… ma che cosa è l’amore? Non esiste in realtà Spread my wings and I fly away, definizione corretta e non voglio perder tempo a ma non pensate ad un illuso che fluttua nell’aria senza cercare futili parole che ne distruggano il vero una meta, ma ad una persona convinta dei propri ideali significato in modo immaturo. Canzoni su canzoni e che nonostante lo squallore che ci circonda viaggia parlano d’amore, libri, film e poi ci sono gli amici… sperando ed immaginando un mondo migliore, fatto di loro, che cercano di farti capire cosa vuol dire e cosa amore, quello vero, ma soprattutto di amicizia, un si prova, ma finchè non ci sei faccia a faccia e ne sei sentimento ancora più forte che va al di là di tutto ed totalmente catturato non lo capirai mai. ha la capacità di unire un infinità di persone e la Non fare l’errore di amare l’amore, potresti stancarti e cadere nella trappola dell’innamorato perenne… cogli l’attimo (“carpe diem”) e non lasciare che gli ostacoli della vita prendano il sopravvento… cerca di far parte facoltà di non morire mai… solo così puoi restare fuori da quell’80% del mondo che non fa altro che essere reduce del tempo e del destino, vivendo in modo inutile, senza reali scopi… di quel 20% che crede che tutto possa ancora ...vivere è la cosa più rara del mondo — diceva O. migliorare e che non finiremo tutti nell’oblio del Wilde — i più, esistono solamente! destino… ma esiste davvero il destino? Se lo sapete fate un fischio, così mi sdraio sul divano e mi fermo Doppietta Fede Numero 4 L a 5 r e l a t i v i t à d e l l o s p a z i o e d e l t e m p o Galileo Galilei iniziò, a suo tempo, a chiedersi se due osservatori in posizioni diverse potessero avere la stessa percezione di un fenomeno di moto. La relatività diceva insomma che lo spazio ed il tempo erano variabili di ogni sistema di riferimento. Si affermava che lo spazio fosse curvo ed il tempo venisse rallentato dalle forze gravitazionali. Un altro illustre scienziato del secolo scorso, Mach, ricordato per i suoi studi sulla fisica acustica, si pose il problema di studiare se un corpo nello spazio potesse accelerare o decelerare se non ci fosse stato il sistema delle stelle fisse. La geometria classica di Euclide non era più fatta di superfici piatte e piane bensì di superfici curve. La somma degli angoli in un triangolo non era più di 180°, bensì maggiore. Nel loro pensiero vi era già un’idea di un sistema relativistico che Einstein raccolse e sviluppò autonomamente; Mach (per inciso) non ha mai accettato le conclusioni di questa teoria, anzi la avversò accanitamente. Altri fisici si posero il problema di relativizzare i fenomeni di moto ad un sistema fisso e teorizzarono l’esistenza dell’etere. Questa si pensava fosse una sostanza immobile ed invisibile che “avvinghiasse” l’Universo intero e produceva sui corpi in movimento gli effetti fisici di opposizione al loro moto. Michelson e Marley si attrezzarono per verificare se la luce veniva accelerata o decelerata dal cosiddetto vento d’etere e con sommo rammarico verificarono che gli strumenti a loro disposizione non davano alcun risultato. Lorenz tentò arditamente la spiegazione che lo spazio si accorciasse contro il vento d’etere e si allungasse a favore di esso in modo da produrre effetti compensativi. Subito questa formulazione parve incompleta e di circostanza. Einstein tagliò corto sostenendo che il vento d’etere non si manifestava perché l’etere era una pura invenzione dei fisici sofisti. La relatività poneva un altro assunto fisico: la costanza della velocità della luce nel vuoto e l’insuperabilità della stessa. Man mano che un corpo si avvicina ad essa si ottengono effetti relativistici sullo spazio e sul tempo. Fabiola, inviata in gita nello spazio a velocità prossima alla luce misura 10 anni con il suo orologio e tornando sulla terra troverà Federica arzilla centenaria!! Il tempo misurato da Fabiola e Federica non è lo stesso. Il prima ed il dopo per Einstein non esistono in correlazione logica. Ragazzi, ma se a proposito di paradossi Albertino avesse torto a proposito dell’insuperabilità della velocità della luce, se si ammettesse di superarla , avremmo il paradosso di RITORNO AL FUTURO; potremmo uccidere il nostro genitore e impedirgli di procrearci. Otterremo che una palla di un biliardo si muove prima che una stecca lo colpisce. Per ulteriori approfondimenti vi consiglio di leggere Karl Popper, illustre filosofo della scienza che sostiene che l’Einstein della relatività commette approssimazioni illogiche….. …. Auguri….. Negare questa struttura assoluta era un po’ come negare l’esistenza di Dio ed esponeva la fisica a contorsioni mentali tali da contraddire le certezze raggiunte da Newton e da Cartesio. Cincinnato La devastazione dei Saraceni e gli ultimi anni di Falacrina L’Italia meridionale nel nono e decimo secolo fu invasa dai Saraceni. Ovunque questi soldati avidi di ricchezza e di sangue lasciarono tristi tracce del loro passaggio. Conventi, chiese, case gentilizie furono prese di mira e depredate. Sul Palmeggiani si legge “I Saraceni avevano devastato la Sabina e distrutto conventi e monasteri e non sazi proseguirono nella loro fatale marcia irrompendo per le valli del Salto e del Torano: ivi incendiarono il m monastero di San Salvatore invasero poi Rieti, uccisero i monaci farfensi che vi si erano rifugiati con parte del tesoro, commettendo altri delitti e devastazioni e proseguendo poi per le gole di Antrodoco si spinsero fino a S. Maria di Canestra e a San Silvestro di Falacrina che pure devastarono”. E’ ovvio che questi barbari avidi di ricchezze non si interessavano di piccole e povere chiese di campagna, ma saccheggiavano là dove erano sicuri di trovare oggetti e cose sul cui valore potevano contare. S. Silvestro a quei tempi, centro religioso di tutta la vallata, doveva essere una di quelle chiese a cui affluivano doni e vo ti. La ricchezza di questo tempio infatti attirò l’attenzione dei predatori saraceni che lo distrussero. Nel 915 Papa Giovanni X alleatosi con molti duchi con a capo Alberto di Spoleto, sconfisse e ricacciò i Saraceni a Garigliano. Il merito di questa vittoria, in gran parte, va a Takebando, nativo di Falacrina, il quale, messo a capo della milizia cristiana, diede un duro colpo all’esercito mussulmano che, tenacemente resisteva agli attacchi avversari, asserragliato in quel di Trebula (Monteleone). Egli, dopo dura lotta, sbaragliò i nemici e li costrinse ad una disordinata fuga. La splendida vittoria riportata su quei barbari, da tutti odiati, fu per Takebando un trionfo; tuttavia schivo degli onori della gloria egli si ritirò nelle sue terre in Falacrina e volle che S. Silvestro fosse ricostruito. Correva l’anno 921. Documento inconfutabile di questa opera è una iscrizione su una grossa lapide che attualmente trovasi in fondo a sinistra di chi entra nella chiesa di S. Maria Assunta in Città Reale. Il Vescovo di Rieti Mons. Marini (1797) nelle sue memorie di S. Barbara fa cenno a questa lapide la cui iscrizione a quel tempo doveva essere molto più chiara, confermandone la provenienza da S. Silvestro. Attualmente essendo in fondo alla chiesa, essa serve da sedile per gli uomini, allorché assistono alle sacre funzioni. Utilizzata in tal modo si è alquanto consumata per cui è difficile decifrarla. Il Vescovo Marini e il Micheli riportano per intero l’iscrizione nei loro libri. Dopo aver elencato nomi di vari Santi nella lapide è detto: “Dopo la devastazione dei Saraceni Takebando nell’anno 921 fece ricostruire la chiesa che fu riconsacrata al tempo di Papa Giovanni, del Vescovo di Rieti Tofo e del Re Rodolfo”. La vallata passò nel 948 in proprietà del Vescovo di Rieti per la donazione fatta a lui dal figlio di Takebando; nel 1198 l’intera zona si sottrasse alle dipendenze del duca di Spoleto e riconobbe l’autorità del Papa. Dopo alterne vicende passò sotto il Regno di Napoli e Sicilia e nel XIII secolo, al tempo di Re Manfredi, fu l’estremo confine con lo Stato Pontificio. Tale restò fino all’unificazione italiana compresa la frazione di Tramezzo che prima della caduta di questi due regni venne ceduta dal Papa al Re di Napoli. Brano tratto dal libro "Cittareale e la sua Valle" di Antonio D'Andreis Numero 4 6 U n o d i o c o s ì INCIPIT Uno dei maggiori quesiti etico-filosofici, a cui l'uomo s'è trovato a rispondere, è stato quello dell'eterna lotta tra bene e male, ragione o torto, buoni o cattivi. Discorrendo ad un meta-livello, se ne potrebbe parlare di cotte, di crude, di bruciacchiate e di andate a male... senza trovare un punto d'incontro da entrambe le parti. Ora, i “cosiddetti amari” vengon fuori quando le “famose parti” si scontrano ad un sub-livello. IL SUB-LIVELLO Definire il sub-livello ci da la possibilità di contestualizzare il problema, di dargli un senso pratico, senso pratico che ci investe direttamente. Per sub-livello s'intende una situazione vissuta, un esempio lampante e palese; magari un episodio che, attraverso la sua stessa natura, mette a nudo come il panegirico filosofico possa sfociare in follia --> distruzione --> morte. IN PRINCIPIO ERA IL VERBO... La situazione in Medio Oriente è sempre stata problematica; in particolare tra Israele e Palestina si combatte una guerra che dura da decenni. La morte dell'UOMO palestinese Yasser Arafat apriva possibili spiragli ad una pacifica convivenza dei due popoli, ma l'ascesa della forza politica di Hamas e quella, da non sottovalutare, di Ehud Olmert, al governo israeliano, frenarono decisamente una risoluzione diplomatica del conflitto. PER UN PUGNO DI DOLLARI Israele e Libano sono due Stati Sovrani confinanti. La linea inter-nazionale divide i nord-israeliani dai sudlibanesi; divide, poiché Israele ha qualche problemino anche sul fronte settentrionale, oltre che su quello orientale. Scaramucce, sì, qualche Katiuscia sul territorio ebraico, un po' di truppe a sparare ai “terroni” libanesi, morti tra i civili e dollari per “associazioni a delinquere” americane e britanniche. Sì, perchè le associazioni che finanziano e speculano su queste guerre hanno passaporti targati USA e UK, i paesi che, guarda un po', hanno maggiore influenza sull'Organizzazione delle Nazioni Unite... quelle a stelle e strisce forniscono armamenti di ogni genere agli israeliani e quelle inglesi vendono agli Hezbollah sistemi di pattugliamento notturno ThermoVision 1000, con tanto di marchio “Made in Britain”. Da non sottovalutare è la posizione iraniana, potenza che cresce a colpi di energia nucleare e che fa paura a tutti i paesi occidentali. L'Iran non può sviluppare il nucleare, p r o f o n d o perchè diventerebbe un pericolo per il mondo civilizzato e sopratutto per gli USA, che, tra l'altro, già hanno la bomba atomica e, come se non bastasse, già ne hanno provato l'effettiva potenza distruttiva. Ora, la Francia, terra di clochard e vini pregiati, è piena di centrali nucleari; questo vuol dire che i francesi hanno diritto ad usufruire di energia nucleare, mentre Ahmadinejad deve accontentarsi dei suoi pozzi petroliferi (che fra una ventina d'anni finiranno), di giocare con i soldatini o, al massimo, a Risiko. Il tentativo di isolare l'Iran passa per il disarmo degli Hezbollah, che può avvenire solamente bloccando gli scambi con la Siria, possibile tramite dei rifornimenti libanesi. GIOCARE CON I SOLDATINI Qualche luna piena fa (12 luglio), 8 miliziani israeliani vengono uccisi e 2 vengono rapiti dalle forze Hezbollah: la palla viene colta al balzo, le scaramucce diventano storia un po' più seria (“fino a quando mi uccidi i civili, va bene, ma quando passi ai miei soldatini, non andiamo più d'accordo”) e si trasformano in bombardamenti a tappeto su tutto il Libano, terrore tra gli abitanti e i soliti Katiuscia sugli israeliani. Olmert sfrutta il suo turno e Siniora (primo ministro libanese) si ritrova un paese distrutto. Il 16 luglio i leader G8 invitano Israele ad usare moderazione; il 30 luglio un missile su un palazzo di Cana provoca 28 morti. Civili. Inutile elencare i bombardamenti, i decessi, i dispersi, le distruzioni. Il 14 agosto, dopo giorni e giorni per decidere le modalità d'intervento, le regole d'ingaggio, i catering e i camerieri, l'Onu grida il cessate il fuoco che viene puntualmente infranto dagli israeliani il 19 agosto... “Ok, ora qualcuno s'incazzerà”... macchè!!! L'intervento delle Nazioni Unite è stato voluto proprio da Israele, poiché non si aspettavano una resistenza così forte e il modo migliore per evitare che questa guerra diventasse un fallimento totale era quello di risolvere il conflitto per vie diplomatiche, coinvolgendo così le grandi potenze occidentali. Il 21 agosto Olmert continua la sua offensiva, senza disturbi e senza preoccupazioni. Le truppe Onu si preparano a partire... per il Libano!!! ...E IL VERBO ERA PRESSO DIO, E IL VERBO ERA DIO ...e i poveri israeliani conoscono solo il Dio vendicativo dell'Antico Testamento… nduccio Numero 4 7 S a n t a G i u s t a — C o n c a 21/08/06: match clou dell’estate 2006. Si affrontano Conca—S. Giusta; i primi devono riscattare anni bui costellati da insuccessi clamorosi e strazianti sofferenze. L’ultima vittoria risale infatti alla stagione 81/82 a lo ‘pianu de Santa Iusta’ quando le porte erano fatte ancora di mattoni…. Comunque bando ai ricordi; questa volta per il S. Giusta si preannuncia una Caporetto. Da una parte lo scarico Billo coadiuvato dall’appesantito Angelo mentre dall’altra il tridente delle meraviglie: Gigione, Davinotti, Matteo (sembra la fine per S. Giusta). Calcio d’inizio: 1, 2, 3, 4, 5 minuti e clamorosamente il S. Giusta si trova già con un cospicuo vantaggio: 3-0!! Pubblico incredulo, S a n t a Gigione prova ad inventare, ma il caldo opprimente ne limita gli scatti e la lucidità; Davinotti, teso e nervoso, sbaglia l’impossibile ipnotizzato dalla sua bellezza accecante (comunque complimenti per la maglietta); capitan Matteo, frustrato dalle umilianti sconfitte dell’ultimo quarto di secolo rimane seduto a guardare un film in bianco e nero che sa di aver visto già un milione di volte…. Alla fine il risultato è di 8 a 3, naturalmente non per Conca. La storia non cambia, i vincitori sempre gli stessi, arrivederci all’anno prossimo….. Billo G i u s t a - C o n c a : E’ arrivato il momento di toglierci qualche sassolino dalle scarpe: In un clima di illegalità emerge ancora una volta lo scandalo passaporti con la convocazione nell’organico del Santa Giusta di un extracomunitario del Comune di Leonessa. Fatta salva la rispettabilità della persona in questione, è stata frantumata l’onestà di fondo che pone la lealtà sportiva alla base di ogni competizione. Dopo anni di sconfitte ed umiliazioni, patite ad opera di Conca, consumate negli anni 80 sul campo gibboso e pendente sito tra S. Giusta e Cesetta, lo spirito di rivalsa della nuova r e p l i c a c o n c a r a generazione santagiustara è stato defraudato dall’avvilente scelta dei componenti della squadra. Nell’incapacità di raccogliere il testimone dalla “vecchia guardia” , perdente solo sul campo ma non nella dignità, la squadra di S. Giusta ha infranto il codice di onore della valle, anteponendo il risultato alla rispettabilità del paese. Con la presente intendiamo replicare agli attacchi indiscriminati ed ingiustificati verso la nostra onorabilità, scalfita solo epidermicamente da un articolo pretestuoso redatto dalla squadra di Santa Giusta da noi affrontata in una partita di calcetto di qualche giorno fa. 1. 8 - 3 2. In materia strettamente calcistica Conca non deve dimostrare più nulla nei confronti di nessun paese del Comune. Il suo nome è comparso più volte nell’albo d’oro del “Torneo dell’Amicizia”, dove non vi è traccia alcuna del paese sito tra Conca e Cesetta. 3. La vita non contempla solo il pallone, ma vi sono anche altri interessi che apparentemente esulano dal vocabolario santagiustaro. La ricchezza storica e naturalistica della valle ha sempre costituito, per noi di Conca, l’humus nel Numero 4 8 nascere le nostre iniziative, nel rispetto totale della valle e dei nostri convincimenti. Le escursioni in montagna alla ricerca dei sentieri inesplorati, le giornate di pesca trascorse su fiumi e formelle incontaminate, sono solo alcuni esempi della versatilità che ci contraddistingue. Più che replicare agli attacchi a noi rivolti, ci preme far emergere le nostre peculiarità, che hanno nel corso degli anni arricchito il processo di salvaguardia e conservazione della tradizione della Valle L ’ a n g o l o Falacrina. Fieri di aver contribuito in maniera diretta all’operato del compianto Antonio d’Andreis, pioniere nel recupero di identità della valle con quello che ancora oggi è l’unico manoscritto della storia di Falacrina e della gens flavia. Ricordando a tutti l’unica iniziativa autoprodotta dai giovani di Conca nell’organizzazione di un festival pop-rock degli anni 80, ringraziamo per lo spazio concessoci. La squadra di Conca d e l R o s c o Le mie impressioni…… Anche quest’anno il Memorial Alessio Capraro si è concluso con la vittoria del Sigillo per il secondo anno consecutivo. Bellissima la finale con una cornice di pubblico stupenda e una partita tirata fino alla fine. Il Torneo come tutti gli anni è stato organizzato e seguito da Francesco Cenfi che ha saputo trovare 11 squadre e ben tre arbitri professionisti, ma il buon risultato della manifestazione ha ripagato pienamente il lavoro svolto. Più di qualche persona palesava scetticismo sulla buona riuscita del torneo ed è stata poi puntualmente smentita. Lamentele più disparate si sono abbattute sull’organizzazione: • “Perchè i servizi (acqua e gas) li paghiamo noi con le nostre tasse?!!” • “Alla Polisportiva Posta perché si paga 1 Euro mentre da noi 4 Euro i non soci e 2 Euro i soci?” Basta andare al Bar degli Eroi di Posta e si potrà verificare facilmente che tutto ciò è falso essendo la quota pari a 6 Euro per i non soci e 4 per i soci (col supplemento di 1 Euro se si gioca in serale). Con quest’articolo intendo ringraziare tutti i ragazzi che hanno collaborato con me, i genitori di Alessio, il Comune e la Pro Loco che ci permette di organizzare queste manifestazioni e tutti coloro che spendono parole di incoraggiamento per fare sempre meglio. Un arrivederci al prossimo anno… L a RONALDO: s u p e r s f i d a 9 d e l PAPPAGALLE: R o s c o 9 TROTTOLINO DADDA: 8 Giocatore molto tecnico riesce a La protezione della palla e l’ 1-2 Buon terzino, da un anno all’altro ha fare tutto con il pallone. Protegge sono il suo pezzo forte. Va molto fatto dei progressi infiniti. La bene facilmente con pubalgia ne ha un po’ frenato la la palla e permette alla alla squadra di salire; non è fisicamente risultati soddisfacenti. crescita, deve migliorare sullo stop al massimo ma il suo peso ed il suo Manca un po’ nel fiato. Insieme a e sui colpi di testa. Se allenato con contributo sentire. Pitt, dietro un’unica punta darebbe cura risulterà molto utile alla causa Andrebbe invogliato e non scartato. il massimo, mentre a centrocampo del Cittareale. si fanno più conclusione che sarebbe limitato e fuori posizione. Numero 4 I N T E R V I S T A 9 A L O R E T O ( M I S T E R F A L A C R I N A ) Clio e Silvia: ”Come ti è sembrato il torneo? I vincitori hanno meritato la vittoria?” Cereto: “ E’ un’ottima iniziativa, deve andare avanti nel tempo visto che permette a tutti di giocare, poi ovviamente il più bravo ottiene la vittoria. Il Sigillo ha meritato la vittoria, perché si conoscono molto bene, giocando insieme da tanto tempo ed avendo un buon gioco di squadra visto che riescono a far girare bene la palla in campo, mettendo in difficoltà gli avversari ai quali mancasolo uno 0,1 (poco)per arrivare al loro livello.” Clio e Silvia: ”Cosa ne pensi dell’A.C. Cittareale?” Cereto: “ Si va avanti, seppur affiancati da molte problematiche, ma si affrontano tutte insieme, visto che l’amore verso l’A.C. Cittareale è più forte degli impedimenti e alla fin fine sono soddisfatto dei risultati ottenuti nella scorsa stagione nonostante gli scarsi mezzi finanziari che ci hanno impedito di allenarci durante l’anno.” Clio e Silvia: ”Che significato ha per te la parola Apache?” Cereto: “ Mi chiamavano apache quando avevo 14 anni per la fascia che portavo sui capelli quando giocavo a calcio; me lo sono portato avanti per molti anni anche se ora mi chiamano Cereto, il motivo chiedetelo a Billo, Lorenzo e gli altri…...” Clio e Silvia: ”Cosa vuol dire a tuo uso e somiglianza?” Cereto: “ E’ una cosa che tu prendi ed aggiungi altre cose; se sei soddisfatto la porti ad essere non comune rispetto la resto; si può intendere sia come cosa morale che fisica, ma va personalizzata per distinguersi al meglio.” Clio e Silvia: ”Cosa vuol dire per te amore?” Cereto: “ L’amore è una cosa bellissima anche se al mondo d’oggi è difficile mantenerlo; l’amore è costituito sia da gioie che sofferenze, è un cocktail di sentimenti e sensazioni, ma alla fine è bello. ” Clio e Silvia: ”Cosa vuol dire per te amicizia?” Cereto: “ L’amicizia è simile all’amore, tra amici ci si vuole bene, si fanno dei patti anche se, proprio come l’amore può finire in malo modo. Io, anche da quando mi sono sposato, ho mantenuto tutte le mie amicizie, quindi la convivenza dei due sentimenti è possibile.” Clio e Silvia: ”una frase ricorrente……?” Cereto: “ NON PASSA LO STRANIERO!!!! ( in campo per incitare la squadra senza alcuna idea razzista).” Clio e Silvia: ”Che ne pensi della valle?” Cereto: “ Una volta la valle era più bella , la superstrada ha distrutto il paesaggio, è tipo un cazzotto dentro all’occhio, ma purtroppo ora c’è e dobbiamo tenerla. Ultimamente ho notato troppa sporcizia in giro, tipo bottiglie e ferro. Si dovrebbe rispettare la natura soprattutto nella nostra valle.” Clio e Silvia: ”Un consiglio ai giovani?” Cereto: “ Non arrendersi mai e lottare sempre fino alla fine su tutto e per tutto anche se al giorno d’oggi per i giovani è più difficile.” Clio e Silvia Numero 4 10 L e n e w s , Pallottini Luchetto con ghigno beffardo attende la creola nell’abitacolo... Alessia e Luca Bravo Luca! Siamo tutti invidiosi. Alessia, benvenuta nel torneo!! Giorgia e Marco Marco guarisce s’ammala...Pazzesco!!! e Giorgia Germana e Enrico Tornano mano nella mano… Tutto fumo e niente arrosto? Fabiana La Valle è piena di bei maschioni...Non te li porta da Roma!!! Silvana Balli benissimo Intermezzo Che bella la felicità!! Vanzetto e Germana Treppunti?? e o l t r e … LE FRASI DEL GIORNO La sera orsi, la mattina arsi. (Lu Parente) La grandezza di un uomo sta nel fatto di non aver mai il bisogno di doverla dimostrare (Pitt) Al Sole dei cortili i tuoi fantasmi giovanili corron dietro a delle Silvie beffeggianti… (F.Guccini) Ramona e….(lo sappiamo tutti) Ancora insieme?!! Avvistati SantaGiustina e Gazza Quando li mettemo i treppunti? g o s s i p Se vuoi la colazione a letto, dormi in cucina! (Anonimo Borbontino) Tito Flavio Vespasiano Moneju:”a me i test non me servono!” Pallottini Giorgione da buon fratello maggiore tuona: “Scenni da sta cazzo de macchina!!!” P.s. La macchina era di Ronie… Ore 11.30 Rossi scende per la prima volta al bar di mattina per portare la colazione a letto a Fabiola. C’est l’amour! Fontana di Pallottini Bagno di mezzanotte per Stephanie Cittareale (ore 2.00) Mauretto si arrampica sul balcone di Stephanie. Cacciato da una donna. Quissi so matti. Selvaggina Finalmente mangiato il capriolo… e io non c’ero! Luca “Atagha Pripps” Le persone fedeli conoscono solo l ’aspetto più banale dell ’amore, mentre le persone infedeli ne conoscono le tragedie. (O.Wilde) Intermezzo II A Germà, stai a fa un macello st’estate! Italia—Francia 0-0 Il mister sventa la rissa. Grazie. Ai Parioletti Giocate sleali... Stephanie e Letizia Brave pure voi! Siamo orgogliosi. Ore 6.00 Rubati circa 30 cornetti a Silvana. Il colpevole ha le ore contate! A Flavia C’ha ragione Giorgione Sfornamo ragazzini a rotta de collo (l ’aiu detta io!!) Ronaldo e Silvia (Sorbarella) Treppunti? Santa Giusta Ciccio: “mettete un montacarichi pe arriva su lu pizzu” M e s s a g g e r i a Matteo non è tra i primi 5 di Mr. Falacrina… Ragazze tutte dall’oculista La semplice paccata non è tradimento… tradimento è quando monti. Le ragazze della Valle sono nostre.. Togliamole dalla strada! Per Valentina: la Dea della discordia da te può solo che imparare. Matteo, tra un paio d’anni comincia a scappare! Brave Sorbarelle e Ronie. Questa idea è bellissima. Ancora sto ad aspettà che me taji i capelli Gazza… ilo mio cuore batte solo per te… adesso trovami! Aperta la caccia ai gatti… Oreste uno di noi! Macerata mister Falacrina La Zoncara vero mister Falacrina Camilla, ma la patente l’hai presa con le patatine. Parlo bene l’italiano…. Parto per l’ erasmus per 1 anno… sono poco folkloristica e sbuffo al suono dell’organetto. A Valenti c’hai rotto li cojoni...se non te piace il paese fai una cosa...non ce veni più...Oreste grasso Per Giorgetto: con tre anni di meno e un cognome diverso ti battevo i pezzi.. Ti voglio bene, Giulia. Pariolino, impara le regole dell’estate: non portarti le pischelle a casa per giocarci a Mercante in Fiera Gazza ti voglio bene, ma a volte sei stronzo. By Magg. Alessio e Giulia per sempre con noi. Macerata GENIO… a volte incompreso. Germana, mettilo un perizoma ogni tanto! Francesca, Letizia e Stephanie… tira tira che se stucca Ronaldo passa la palla! Giorgetto ti voglio bene ho scoperto in te un grande amico Borgia è inutile che te la tiri, sei pelato Non bevemo più da Silvana… tutti da Mariooooo Chi ci prova può prendere un palo, chi non ci prova già l’ha preso. Borgia sei trp bello! Ma Alberto e Silvana se la fanno? (anche se so cugini) Silvana offrice da beve! X tutti: Oreste non è grasso, è grande! Le sorbarelle. Per Flavia: giù le mani, Giorgio è solo mio. Per Pappa ed Ele: siete così carini insieme… basta litigare però. Lu trombò is my life. Silvia (Cittareale) ti voglio bene! Paola una di noi! Daje Luchetto sfonnate a negra! Giorgione cambiate la maglietta! Gazza e Giorgetto siete i meglio della Valle Falacrina. Per Recchia: se non butti giù quello stomaco da alcolizzato chiedo il divorzio. Tua moglie. Noi due in volo su una farfalla Piri ti voglio bene anche se sei la mia zingara stronzetta!! Sister A Gazza, ma quanno li apri st’occhi? L’amico è tutto, è l’eternità, è quello che non passa mentre tutto va Ricorda che la sbornia passa, ma lu stupidu rimane A Camì, ma quanno lasci quello scemo de Simone. Numero 4 11 I P A R A D O S S I D I Z E N O N E Sono probabilmente ben poche le cose capaci di stuzzicare l’intelletto umano più di un paradosso. Esso, minando le basi della logica umana o del senso comune, crea di conseguenza stupore e quindi interesse. Voglio allora discutere due celebri paraossi, conosciuti praticamente da chiunque, mostrando una volta per tutte come essi siano solo apparentemente dei paradossi. La trattazione non sarà semplicissima, ma qualunque persona dotata di curiosità e di attenzione sarà in grado di seguirla. Il paradosso di Achille e della tartaruga. Supponiamo che Achille faccia una gara di corsa con una tartaruga. Sicuro di vincere, Achille, dà dieci metri di vantaggio alla tartaruga. Dunque, Achille quando raggiunge la posizione di partenza della tartaruga, essa avrà compiuto un certo tratto di strada e quindi si troverà ancora in vantaggio. A tal punto Achille dovrà raggiungere la nuova posizione occupata dalla tartaruga, ma, quando raggiunge tale posizione, la tartaruga avrà compiuto un ulteriore tratto di strada e si troverà, quindi, ancora in vantaggio. Iterando tale procedimento se ne deduce che Achille non può raggiungere e superare la tartaruga. Ovviamente esistono diversi modo per affrontare e risolvere questo paradosso; quello che spiegherò io si basa su fatti biologici e consiste nel mostrare che esiste un istante in cui Achille raggiunge la tartaruga. Sia X il tempo che ci mette il cervello della tartaruga a trasmettere l’impulso del movimento ai muscoli e sia Y l’analogo tempo per Achille. È intuitivo credere che Y<X, in quanto il corpo umano è molto più sviluppato di quello della tartaruga. Osserviamo ora che il tragitto che ad ogni iterazione Achille deve percorrere per raggiungere la precedente posizione della tartaruga è sempre minore e quindi, supponendo uniforme la velocità di Achille, sarà sempre minore il tempo che egli impiegherà a percorrerlo; e osserviamo inoltre che se Achille non si avvicinasse arbitrariamente alla tartaruga non avrebbe senso considerare il problema. Ne segue che esiste una iterazione in cui il tempo necessario ad Achille per raggiungere la posizione precedentemente occupata dalla tartaruga è un certo Z < X/2. E quindi, quando Achille raggiunge tale posizione, la tartaruga ancora non si è mossa, in quanto l’impulso del movimento non ha ancora raggiunto i muscoli. Per cui Achille raggiunge effettivamente la tartaruga. Concludo la discussione di questo primo paradosso osservando due fatti. Innanzitutto il ragionamento che ho seguito non è precisissimo e l’intelletto attento potrebbe avere qualcosa da obiettare, ma se tale intelletto sarà sufficientemente attento si accorgerà anche che un discorso più rigoroso ha solo delle complicazioni formali, ma si basa esattamente sulla stessa idea. Infine voglio osservare che dal mio approccio emerge che l’errore di Zenone consiste nell’assunzione implicita che il movimento avviene in maniera continua e non a scatti. Cioè Zenone non tiene conto del fatto che esiste un naturale e imprescindibile momento di stand by, che per la tartaruga dura X e per Achille Y, del quale in genere non ci accorgiamo, dato il piccolo valore numerico di X ed Y, e durante il quale il movimento non può sussistere. Il paradosso della freccia Si supponga di trovarsi spalle alla parete di una stanza e di lanciare, tramite un arco, una freccia verso la parete di fronte. Tale freccia dovrà percorrere prima metà del tragitto, poi metà del rimanente, e via dicendo ad infinitum. Dunque essa non potrà mai raggiungere l’altra parete in quanto per percorrere infiniti tratti di spazio gli ci vorrebbe un tempo infinito. L’ errore di Zenone, in questo caso, è nella deduzione conclusiva ed è matematicamente banale: non è detto che la somma di infiniti numeri positivi dia infinito! Cioè non è detto che la somma di infiniti intervalli di tempo dia un tempo totale infinito. Per risolvere in maniera semplice questo paradosso occorre supporre che la velocità della freccia sia uniforme e che X sia il tempo necessario alla freccia a percorrere la prima metà del tragitto. Supporre che la velocità della freccia sia uniforme permette di dedurre che il tempo necessario alla freccia per raggiungere l’altra parete è X + X/2 + X/4 + X/8+….= X(1 + 1/2 + 1/4 + ….). Osserviamo ora che per ogni intero naturale n vale l’uguaglianza 1 + 1/2 + 1/4 +….+1/2n = (1—1/2n+1)/(1-1/2). E quindi, passando al limite su n si trova che 1+1/2+1/4+…..=2. Da cui segue che il tempo necessario alla freccia per raggiungere l’altra parete è 2X e non infinito, come dedusse erroneamente Zenone. Ronaldo 12 Numero 4 P A R O L E 1 2 3 4 C R O C I A T E 5 16 6 8 17 23 30 31 32 37 38 43 44 48 9 S C H E M A 10 11 18 22 19 24 50 67 74 52 62 69 84 90 77 86 54 58 59 64 70 71 72 79 87 65 73 80 88 81 89 92 D E F I N I Z I O N I 55. nascosi 56. pilota giapponese 57. pari in coda 58. dà la luce 60. ella, poetico 61. vocali in tiri 63. iniziali di Moretti 64. iniziano Egeo 65. provincia marchigiana 66. un tipo di pesca 69. si contrappone al Male 71. iniziali di Marx 72. è celato dall’esca 74. vocali in Dio 75. il ciclista Olano 78. io accusativo 79. esclude il però 80. bellissimo figlio di Ciniro e Mirra 82. tritolo 84. affluente del Rodano 85. sigla della sabina 86. salita del Tour de France 89. ispide 90. può esserla ridens 91. cercano moglie in un celebre musical 92. in rien S o l u z i o n e 29 36 91 ORIZZONTALI 1. la S… taglia 6. soffitta usata come abitazione 11. quartiere periferico romano 16. una delle Eolie 18. il cantante Steiger 19. si ripetono nel labbro 21. la è una Conciliazione 22. nel Nilo 23. un Negro 25. contiene pinoli 30. scrisse il celebre Volo del Calabrone 37. andato 38. un Park londinese 39. iniziali di Ossicini 40. iniziano Zero 41. profondi 42. raggi poetici 43. una fase del sonno 44. sfocia nel Reno 46. l’ultimo aggettivo 48. realizzò, con Ferraris, il motore a campo magnetico rotante 50. una nota Taylor 52. olio a Birmingham 53. si oppone a SE 54. precede Alamos Ronaldo 42 63 78 85 28 53 57 76 15 47 51 68 75 83 27 41 46 61 66 26 40 56 60 14 35 39 49 13 21 34 45 L I B E R O 12 20 25 33 55 82 7 A d e VERTICALI 1. spossare 2. un monumento all’ignoto 3. Alluminio 4. una Ostia 5. in alce 6. adiacente (abbr.) 7. si possono a Dusseldorf 8. è forte quello del caffè 9. l’Es freudiano 10. nodo senza vocali 12. iniziali di Valentino 13. la può usare il poeta 14. Intelligenza Artificiale 15. vi abitava un mago 17. lunghissimo affluente del Rio delle Amazzoni 19. corrispondenza biunivoca 20. issur iterges izivres 24. limitano gli idilli 25. lo può chiedere la mafia 26. un tipo di film 27. di una nazione caucasica 29. un manto equino 31. diede inizio al positivismo 32. capitale del Tibet 33. mostro mitologico 34. sporco 35. pseudonimo di Secondo Tranquilli “ R u 36. località marina pugliese 45. si può fare allo stadio 47. matematico statunitense di origine polacca 49. fu causa di una celebre guerra, secondo la leggenda 51. particella consecutiva latina 55. Al di cosa Nostra 56. lamento a Paperopoli 59. isole greche 60. possono contrastare i pronostici 61. inutili 62. altopiano tibetano 65. teorema di passaggio dal discreto al continuo in analisi matematica 67. campionato di basket americano 68. un fiore 70. può esserlo una parte 71. un nome di Gauss 73. furono sconfitti da Carlo Martello 76. la pop di Warhol 77. non tue, né sue 79. l’attrice West 81. vocali nel nome del mitologico Trismegisto 83. Trento 87. cominciano Otranto 88. dolo senza o. c u n g i u ” Una soluzione intuitiva si ottiene pensando che “ru cungiu” è sostanzialmente diviso in due parti, della quale una pesa un chilo e l’altra ne costituisce la metà. Ne segue che mezzo cungiu pesa un chilo. Altrimenti, sia x il peso de “ru cungiu” si trova l’equazione x=1+x/2, da cui facilmente x=2. 13 Numero 4 I l s u d o k u A differenza di un cruciverba, inventare un sudoku è una impresa estremamente ardua per almeno due motivi: innanzitutto bisogna assegnare i numeri in maniera che la soluzione sia deducibile e non trovo difficile; secondo, deve esistere una unica soluzione a partire dai numeri assegnati. Sapere a priori se tale soluzione è unica è un problema molto complicato e può essere fatto soltanto utilizzando dei calcolatori elettronici. E infatti non esistono al mondo persone che inventano sudoku, ma essi vengono creati da opportuni programmi. Premesso questo, per divertimento, ho provato a creare un sudoku, del quale non ho idea di quale sia il grado di difficoltà, nè ho idea se la soluzione sia unica. Per cui nessuno si stupisca se si arrivi a due soluzioni distinte. Ronaldo 1 4 3 8 6 1 4 5 2 7 1 6 8 3 8 3 6 5 2 9 9 1 7 5 4 6 1