Quando lo sport diventa integrazione

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Quando lo sport diventa integrazione
Quando lo sport
diventa integrazione
Special Olympics è il programma di allenamenti e competizioni
che coinvolge persone con e senza disabilità intellettiva. Ecco l’esperienza
dei “ragni” dell’Istituto magistrale di San Giovanni Valdarno.
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di Team Spiders
La ricerca / N. 5 Nuova Serie. Marzo 2014
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Cerimonia di
apertura dei
Giochi Nazionali
Invernali Special
Olympics 2014.
(Credit: www.
specialolympics.
org).
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L
o spirito del movimento Special Olympics è ben espresso dal giuramento dell’atleta: «Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa
tentare con tutte le mie forze». Special Olympics è un programma internazionale di allenamenti e di competizioni per persone con disabilità
intellettiva,un programma che non mira unicamente alla performance
sportiva, ma a una completa integrazione sociale dell’individuo.
Il movimento è nato negli Stati Uniti nel 1968 a opera di Eunice Kennedy, sorella di
John e Bob Kennedy,che per la sua storia familiare fu particolarmente sensibile nei confronti della disabilità. Oggi Special Olympics è riconosciuto dal CIO (Comitato Olimpico
Internazionale) e i suoi programmi sono adottati in quasi tutti i Paesi del mondo. In
Italia, Special Olympics è presente da circa trent’anni ed è un’Associazione benemerita
del CONI e del CIP (Comitato Italiano Paraolimpico). Le discipline praticate sono nuoto,
atletica leggera, bocce, calcio, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, pallacanestro,
tennis, bowling, golf, pallavolo, sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve e
snowboard. Il progetto “Prova lo Sport!” sperimenta anche badminton, mountain bike,
tennistavolo e rowing. Gli atleti si confrontano nelle manifestazioni locali, nei Giochi
nazionali, nei Giochi europei e nei Giochi mondiali estivi e invernali.
Negli ultimi anni Special Olympics Italia ha attivato una dinamica collaborazione
con le scuole, al fine di coinvolgere i giovani con e senza disabilità intellettiva nel-
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la vittoria o la sconfitta rappresentano
comunque un successo, raggiunto grazie
a uno sforzo comune fatto di urla,lacrime
e abbracci. Tale sforzo ha portato il Team
degli Spiders a ottenere un palmarès di
5 ori e 4 argenti, conseguiti nelle varie
edizioni dei Giochi
nazionali estivi.
Proprio come i ragni
E non esistono
che arrivano ovunque e
solo gare e medaglie: Special Olymtessono tele, la squadra
pics offre imporè in grado di raggiungere
tanti momenti di
i propri obiettivi con
riflessione come il
volontà e determinazione,
“Global Youth Actiintrecciando una fitta rete
vation Summit”.
L’edizione del 2013,
di rapporti.
svoltasi in Corea,
in contemporanea
con i Giochi mondiali invernali Special
Olympics, ha visto la partecipazione di tre
ragazze della squadra degli Spiders che si
sono confrontate con i rappresentanti di
altri 22 Paesi del mondo. Nell’arco della
kermesse i partecipanti sono stati chiamati
a mettere a punto strategie volte a favorire
l’integrazione ricorrendo a workshop,giochi propedeutici e riflessioni sulle R-words,
le parole che da sempre stigmatizzano le
persone con disabilità intellettiva.
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la promozione dell’inclusione. Proprio
nell’ottica di questa collaborazione nel
2010 nasce il Team sportivo scolastico
Spiders dell’Istituto magistrale statale
“Giovanni da San Giovanni” di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo.
L’esigenza di alcune professoresse di educazione fisica e di sostegno di aumentare
le occasioni d’integrazione degli alunni
con disabilità intellettiva ha incontrato
la filosofia dell’inclusione attraverso lo
sport proposto da Special Olympics. Il
nome della squadra è stato scelto dai ragazzi stessi e ha un significato profondo:
proprio come i ragni che arrivano ovunque e tessono tele, la squadra è in grado di
raggiungere i propri obiettivi con volontà
e determinazione, intrecciando una fitta
rete di rapporti.
Il Team scolastico aderisce al progetto
sportivo-culturale promosso dal movimento che va sotto il nome di Unify Project
all’interno del quale trova collocazione lo
“sport unificato”. Il Team Spiders svolge
un’attività sportiva unificata – atletica,
ginnastica,pallacanestro e pallavolo – grazie alla quale gli atleti (ragazzi con disabilità) e i partner (ragazzi senza disabilità)
s’incontrano per giocare e per prepararsi
agli appuntamenti sportivi. Lo sport unificato, attraverso l’azione e il supporto reciproco, permette lo sviluppo nel partner
dell’empatia e nell’atleta dell’autonomia,
sia in ambito personale sia sportivo. Gli
allenamenti pomeridiani in preparazione
alle varie manifestazioni sportive, che
iniziano sempre con il pranzo consumato
insieme, offrono momenti di confronto
durante i quali sia l’atleta sia il partner
affrontano le stesse difficoltà e cercano di
superarle attraverso soluzioni condivise.
La squadra partecipa a eventi nazionali organizzati in varie città, negli ultimi
anni Monza, La Spezia, Biella, Arezzo e
Lodi, e a eventi locali, ad esempio il Meeting di atletica di Rosignano. Questi
eventi rappresentano non solo un momento di confronto sportivo, ma anche
e soprattutto un’occasione di condivisione della quotidianità. Infatti durante
le trasferte la squadra trova alloggio in
campeggi, palestre e case vacanza e ciascun componente del gruppo è chiamato
a collaborare e ad autogestirsi in tutte
le attività che scandiscono la giornata,
dalla colazione sino al dopocena. Anche
il confronto sportivo non è vissuto come
competizione agonistica, bensì come opportunità per stare insieme e divertirsi:
La percezione della disabilità
—
I genitori affermano che i loro figli, a
seguito dell’esperienza nel Team, stanno
sviluppando una crescita nelle relazioni
con i pari e un maggior livello di autostima e consapevolezza delle proprie capacità. Per questo, la scelta condivisa fra
genitori e docenti
di permettere il
L’esigenza di aumentare
p r o s e g u i m e nt o
le occasioni d’integrazione
del percorso all’interno del progetto,
degli alunni con disabilità
una volta terminaintellettiva ha incontrato
to il quinquennio
la filosofia dell’inclusione
scolastico, ha fatto
attraverso lo sport.
del Team un punto di riferimento
per gli stessi atleti e partner. Il progetto
d’integrazione attraverso lo sport si sta
estendendo al territorio aprendosi ad atleti provenienti da altri istituti scolastici.
Nell’ottica dell’informazione, inoltre, gli
Spiders stanno lavorando per far conoscere la propria realtà attraverso differenti
canali comunicativi come la stampa locale e nazionale, la creazione di un blog e
di una pagina Facebook.
“
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Avvalendosi della collaborazione
di Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale, di Alessia Bonati,
Referente Nazionale Scuola e di
Paola Mengoni, Direttore Sportivo di Special Olympics Italia, la
Casa editrice D’Anna ha realizzato nel 2014 un film dedicato agli
atleti speciali.
Tra interviste e immagini delle
principali discipline praticate in
Italia, questo documentario propone un viaggio fra tutti coloro
che contribuiscono al successo
dell’associazione: gli organizzatori, i volontari, gli insegnanti
delle scuole e ovviamente gli
atleti. Un meraviglioso universo mosso da passione, lealtà e
soprattutto sport, nell’accezione
più alta del termine.
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Due marine
accompagnano
un piccolo
atleta durante
gli Special
Olympics del
2010, celebrati
nella base
navale di Lings
Bay. (Credit:
Wikimedia
Creative
Commons).
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Fin dall’inizio la squadra ha riscosso la
simpatia di un gran numero di sostenitori, i quali danno un fondamentale
aiuto nella raccolta dei fondi destinata
a finanziare le attività del gruppo. Gli
Spiders sono fortemente radicati nella
realtà scolastica, tanto che gli studenti
stessi richiedono la partecipazione del
Team nelle assemblee studentesche dei
vari istituti per stimolare la riflessione
sui temi dell’integrazione.
Il Team organizza periodicamente cene sociali,vissute dalle famiglie come opportunità di aggregazione e di confronto
sulle difficoltà comuni e dalla squadra
come momento collettivo di svago e divertimento. Non c’è niente di meglio di
una cena per rivivere le emozioni delle
esperienze passate, guardando i video e le
fotografie realizzati dai componenti stessi della squadra! Il clima conviviale favorisce l’instaurarsi di legami di amicizia
fra le famiglie, che si ritrovano anche al
di fuori degli eventi organizzati dal Team.
Il progetto sta cambiando la percezione della disabilità in tutte le persone
che coinvolge. Sia per le abilità sportive
dimostrate dagli atleti sia per le relazioni interpersonali intrecciate all’interno
della squadra, la visione della disabilità
che se ne ricava appare molto lontana da
qualsiasi stereotipo.Lo stesso partner,che
inizialmente dimostra eccessivo senso di
protezione nei confronti dell’atleta, dopo
poco tempo cambia del tutto atteggiamento, lasciando posto alla spontaneità
tipica di ogni relazione.
Così si intraprende la strada verso una
maggiore inclusione da parte di quella
fetta di mondo che il partner rappresenta, e il luogo in cui poter percorrere tale
strada sembra proprio essere la scuola.Gli
Spiders lo confermano quando tutti mettono in gioco i propri punti di forza e di
debolezza, ma soprattutto quando è l’atleta a essere il punto di forza per il partner,
invertendo ogni comune aspettativa. Il
gruppo,omogeneo nella propria diversità,
diventa così strumento per raggiungere
insieme molti e importanti risultati.
Team Spiders
è il team sportivo scolastico dell’Istituto
magistrale statale “Giovanni da San
Giovanni” di San Giovanni Valdarno,
ed è nato nel 2009. Autrici dell’articolo
sono le professoresse Marina Agnoletti,
Rosanna Cuniglio, Carla Pampaloni e Olga
Ratti, che ringraziano Andrea Baglioni e
Alessandra Porri.
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