Qui potete leggere l`articolo intero pubblicato sul numero 4 2009 di
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Qui potete leggere l`articolo intero pubblicato sul numero 4 2009 di
Nel deserto del SUDAN Appunti di viaggio al rientro dal Sudan S ono finalmente in Sudan! Da 2 anni inseguivo un visto di ingresso ed ora è arrivato. Fa caldissimo. Meno male che la temperatura è scesa da 43 gradi a 38, anche se a me sembrano 50. L’acqua esce sempre calda dai rubinetti e il ventilatore quasi non si sente. scuola e che lì imparano ad essere amici. Sabato 3 ottobre è il giorno tanto atteso: finalmente andiamo a Karya Ma il problema più grave rimane quello della povertà estrema di questa gente. Per mantenersi vanno a lavorare a Omdurman, ma non tutti trovano lavoro e non tutti riescono a mantenere la famiglia. Per questo motivo le iscrizioni alla scuola sono state quest’anno meno del previsto: prima bisogna pensare al cibo; le tasse scolastiche vengono dopo. Si è parlato molto di questo con padre Davide, e del grande lavoro di sensibilizzazione che ci aspetta. Si potrebbe far pagare rette molto basse per i prossimi anni, in modo che le famiglie mandino i bambini a scuola e col tempo ne capiscano l’importanza. E’ fondamentale, comunque, che ognuno dia qualcosa, quel poco che può, perché anche in questo modo si sviluppa il senso di partecipazione. Faccio il viaggio con Regina, brasiliana che da alcuni anni vive in Egitto. Dovunque giri lo sguardo, c’è il deserto. Khartoum è nel deserto. Con i suoi 8-9 milioni di abitanti (ufficialmente sono 5 milioni) me l’aspettavo più caotica, Omdurman, la parte nord della regione di Khartoum, dove risiedono circa 4 milioni di abitanti (sempre dati non ufficiali) è molto degradata: sembra un enorme cantiere a cielo aperto! Siamo ospiti presso le suore Canossiane che gestiscono la “S.Francis”, la scuola che abbiamo sostenuto in questi anni con 60 borse di studio. E’ una scuola bella, la frequentano 1.700 bambini. Tra questi il 30% non può pagare la retta o può dare solo un piccolo contributo. E’ interessante vedere l’arrivo dei bambini la mattina. C’è chi arriva con un macchinone, chi con l’autobus, chi a piedi o con il tuc tuc (piccoli taxi)… Sono evidenti i diversi strati sociali di appartenenza dei bambini che frequentano la AMU notizie n. 4/2009 se e ci sono problemi complessi da affrontare. Parlandone con padre Davide, responsabile della scuola, troviamo una soluzione che dovrebbe permettere di riprendere i lavori al più presto. 2, a 40 km da Omdurman, nel cuore del nostro progetto. Negli ultimi mesi c’erano state delle difficoltà e uno scopo del viaggio è anche quello di capire meglio la situazione. La costruzione della nostra scuola, in effetti, è ferma da qualche me- Entriamo nell’edificio della scuola. A destra c’è una prima ala con un dispensario medico e poi una grande tettoia di bambù dove le persone in attesa possono aspettare all’ombra. Da qui si accede al grande cortile della scuola. Vediamo subito quali 13 ª La facciata della scuola elementare di Karya 2; pagina a fianco: allievi della Saint Francis School e Anna Marenchino con alcune insegnanti di Karya 1. ª sono i lavori da fare: ricoprire di cemento la recinzione, finire la scuola elementare con l’intonaco, fare l’impianto elettrico per quando il governo porterà l’elettricità, livellare il cortile e fare la copertura della scala che porta sulla terrazza. Questi saranno i lavori da realizzare nei Le attività previste entro il 2009… Scuola Karya 2 – Copertura recinzione con cemento; – intonacatura della scuola (interno ed esterno); – impianto elettrico; – livellamento del cortile; – copertura della scala che porta sulla terrazza. Altre iniziative (cofinanziate dalla Regione Liguria) – Acquisto macchine da cucire per corso sartoria. …e nel 2010 Scuola Karya 1 e Karya 2 – Costruzione tettoia polivalente Karya 2; – acquisto attrezzature scuola elementare Karya 2; – inizio costruzione scuola materna Karya 1. Saint Francis School – 30 borse di studio. Altre iniziative (cofinanziate dalla regione Liguria) – Realizzazione corso di cucito; – formazione di infermieri; – acquisto di taniche d’acqua per famiglie. Al 31 ottobre 2009 i contributi pervenuti ammontano a € 306.290,16; il totale dei costi e delle erogazioni è di € 160.634,13; la somma ancora disponibile di € 146.136,13 è sufficiente per le attività previste nel 2010. 14 prossimi mesi. Per quanto riguarda la scuola materna, padre Davide propone un’alternativa rispetto al progetto iniziale: si potrebbe costruire una tettoia ben fatta, che potrebbe servire anche ad altre attività; concepita in questo modo avrebbe sicuramente un costo ridotto e non richiederebbe alcun permesso governativo. Un’idea interessante per il futuro sarebbe quella di dotare la scuola di pannelli solari, in modo da essere autosufficienti e vendere la corrente ai vicini e anche al governo… Con la stessa prospettiva si parlava di un pozzo… Qui è difficilissimo ottenere il permesso di costruire pozzi, ma non impossibile. Abbiamo visitato anche Karya 1 e visto gli splendidi bambini della scuola. Questo quartiere è più popolato e ci sarebbe bisogno di una scuola materna. C’è tanto lavoro da fare e le risorse sono davvero poche. Dico a padre Davide, 40 anni in Africa: “Lavori proprio in frontiera!”. Mi risponde col suo fare serafico: “Anche tu nel tuo ufficio sei in frontiera, se fai bene il tuo lavoro”. AMU notizie n. 4/2009 “Ci hanno obbligati” Il 5 ottobre siamo andate a Jabarona, che come Karya è un campo di sudanesi sfollati dal Sud. Jabarona significa letteralmente “ci hanno obbligati”, a ricordare gli spostamenti forzati a cui gli abitanti sono stati costretti dal governo. E’ molto simile a Karya, ma le persone ci vivono da più tempo. A Jabarona le suore della Saint Francis School hanno un centro dove raccolgono i bambini dei dintorni. Ci sono 3 classi: due di introduzione alle elementari ed una prima elementare. Le suore danno poi l’opportunità, a chi riesce meglio, di proseguire gli studi in un’altra scuola. Ci ha fatto abbastanza impressione vedere quei bambini, si capisce che vengono tutti da famiglie molto povere, alcuni denutriti e tutti abbastanza maltenuti… Per alcuni di loro, la merenda fornita dalla scuola è sicuramente l’unico pasto al giorno. Nel centro ci sono 3 insegnanti che sono più animatori che insegnanti… ma la struttura è veramente poverissima e le suore non riescono a fare di più. Nuove iniziative Oltre al completamento della scuola, abbiamo cercato di preparare il terreno anche per altre iniziative destinate alla popolazione di Karya: formazione di infermieri, acquisto di taniche d’acqua (qui non c’è acquedotto) e un corso di taglio e cucito. Quest’ultimo inizierà a breve. Il corso sarà tenuto da Suor Vilma, comboniana, che ha già costruito a Karya 1 una struttura di due stanze da utilizzare per corsi analoghi. Sono 40 anni che si occupa di formazione in Africa. Il progetto prevede l’acquisto di 20 macchine da cucire che rimarranno nel centro, a disposizione di tutte le donne che faranno il corso. Le macchine potranno essere usate sia per cucire i vestiti della famiglia che per lavori commissionati dalle suore stesse, per esempio le divise scolastiche delle scuole. Questo dovrebbe dare sostenibilità al progetto e opportunità di lavoro stabile almeno per un certo numero di donne. Tra queste in futuro, ne verranno individuate alcune in grado di seguire la realizzazione di corsi. ANNA MARENCHINO AMU notizie n. 4/2009 Comunicazioni Deducibilità dei contributi all’AMU Ricordiamo che i contributi versati all’AMU sono deducibili dal reddito imponibile nel limite del 10 % del reddito stesso e che, a tale scopo, è necessario conservare la ricevuta del versamento postale o bancario. A richiesta, l’AMU rilascia una ricevuta a supporto (non sostitutiva) della documentazione contabile. Qualora i contributi ricevuti siano superiori alle necessità dei progetti ai quali sono indirizzati, l’AMU si riserva di destinare l’eccedenza ad altri progetti con finalità analoghe, dandone comunicazione ai donatori attraverso AMU Notizie. Come sostenere AMU Notizie E’ possibile sostenere AMU Notizie in molti modi, per esempio: – Inviando offerte (che sono deducibili dal reddito) sui conti correnti riportati in calce nella pagina seguente. La causale da indicare è: “Contributo per AMU Notizie”. Ringraziamo chi ha già inviato donazioni a questo scopo, ricordando che sono graditi contributi di qualsiasi importo. – Segnalando errori e comunicando alla redazione le proprie opinioni sul giornale, telefonicamente o all’indirizzo [email protected]. Ogni contributo di idee è prezioso. – Inviando alla redazione notizie di iniziative locali promosse, nel Nord e nel Sud del Mondo, per il sostegno dei nostri progetti di cooperazione e per la diffusione di una cultura di pace e di dialogo fra i popoli. Quanto non potrà essere pubblicato su AMU Notizie, potrà trovare spazio sul nostro sito o essere condiviso in altre forme. 15