EUROPA e BALCANI OCCIDENTALI
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EUROPA e BALCANI OCCIDENTALI
EUROPA e BALCANI OCCIDENTALI: INTEGRAZIONE E COOPERAZIONE IN COSA? Di Paola Villa (Presidente IPSIA e Responsabile Cooperazione Internazionale e Sviluppo Sostenibile Acli Nazionali) Di chi parliamo noi quando parliamo di Balcani Occidentali: Slovenia, Croazia, Bosnia – Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania, Kosovo. (la ex-Jugoslavia più l’Albania) Quale è la situazione attuale dei Balcani rispetto all’Europa: Paese membro dell’Unione Europea: Paese in via di adesione: Paesi candidati: Slovenia Croazia Serbia dal 2004 dal 1.7.2013 Candidato dal 2012 Accordo stabilizzazione e adesione Montenegro Candidato dal 2012 Accordo stabilizzazione e adesione 2007 Macedonia candidato dal 2005 Accordo stabilizzazione e adesione 2004 Paesi potenziali candidati: Albania Accordo stabilizzazione e adesione 2009 (a settembre valutazione) Bosnia Accordo stabilizzazione e adesione 2008 Kosovo Autonomo dal 2008 Quali sono i nodi ufficiali di condizionamento nelle Raccomandazioni UE ai Balcani: Macedonia Montenegro Albania Bosnia Serbia Kosovo criteri politici soddisfatti Quadro legislativo e istituzionale migliorato. Qualche passo avanti nella lotta criminalità. Problema lo stallo politico. Deve impegnarsi maggiormente su lotta alla corruzione e criminalità organizzata. Problematico lo stallo politico. Instaurato un’economia di mercato funzionante. Stabilità macroeconomica . scarsi progressi nelle riforme corruzione e criminalità organizzata ancora preoccupanti. impegnarsi maggiormente per lotta corruzione libertà media. a e Non ancora superata la necessità di supervisione internazionale C’è problema con dialogo con Pristina. Quale è la strategia Europea (e Italiana) per i Balcani Occidentali? L’Integrazione regionale dei Balcani e l’integrazione dei Balcani in Europa rappresenta fattore di stabilità economica e politica che è nell’interesse di tutti e dell’Italia in primo luogo quale partner principale di tutti i paesi dell’area. (Marta Dassù, sottosegretario agli Esteri luglio 2012 a Bruxelles). Integrazione regionale dei Balcani Integrazione dei Balcani in Europa (in primo piano per chi è già Europa) (in primo piano per chi Europa non lo è ancora) L’INCLUSIONE DEI BALCANI IN EUROPA L’INTEGRAZIONE REGIONALE DEI BALCANI quindi: NON E’ UNA COSA DA DECIDERE E’ SOLO UNA COSA DA FARE (Ma c’è da decidere come e quando farla) (E decidendo se passare dall’inclusione per arrivare all’integrazione o viceversa) (Decidendo quanto condizionale e a cosa) La Commissione Europea guidata da Amato qualche anno fa aveva fissato il 2014 data simbolica di un secolo dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, per l’ingresso dei Balcani in Europa ma… Negli ultimi anni il progetto seppure deciso subisce rallentamenti e soste in particolare dovute a questioni generali e in particolare a: Diminuzione entusiasmo generale nei confronti dell’Europa che porta con sé dei timori più o meno realistici e fondati ma che comunque hanno influenza sulla realtà: Sociale: Timore che la manodopera a basso costo tolga lavoro (e diritti) agli attuali disoccupati europei Economico: Timore di perdere diritti di godere di aiuti strutturali ed agricoli (per aumento degli aventi diritto e dei richiedenti) TIMORE CHE LA TORTA NON BASTI PER TUTTI o Politico: Timore di perdere potere decisionale in Europa TIMORE DI NON ESSERE PIU’ IN PRIMA FILA Culturale: Timore di perdere identità culturale, linguistica, religiosa TIMORE DI NON ESSERE PIU’ SE STESSI Ad aggravare ed accentuare tutto questo: LA CRISI ECONOMICO FINANZIARIA che ha portato atteggiamenti difensivi, di chiusura e protezione (SI SALVI CHI PUO’). Ma perché noi come Ipsia e come Acli perché siamo convinti di una politica di inclusione e integrazione? • Perché pensiamo che i Balcani Occidentali non siano una mera espressione geografica. • Perché in un mondo globalizzato e interconnesso sono indispensabili e vincenti apertura reciproca e collaborazione, non chiusura e isolamento. • Perché in un mondo globalizzato e interconnesso i diritti si difendono promuovendoli ed estendendoli, non dividendo (teoricamente) chi li possiede da chi no (LAVORO DIGNITOSO). • Perché i Balcani rappresentano un nodo politico nel processo di costruzione europea (il buco nero delle entità). • Perché l’Europa ha il suo peso di responsabilità nella dissoluzione della Ex-Jugoslavia. Ma anche …. Perché I Balcani sono il mito dell’Europa Sono stati lo schermo su cui gli Europei hanno proiettato i loro sogni (ed incubi). E questa è stata la tragedia per i Balcani. (Slavoj Zizek) Non rendersi conto di questo può essere la tragedia per l’Europa. Perché l’orizzonte che si profila è Europeizzazione dei Balcani o Balcanizzazione dell’Europa I Balcani smettono di “produrre troppa storia” e vengono metabolizzati da una efficace integrazione europea capace di gestire al proprio interno differenze e appartenenze. E’ l’Europa a balcanizzarsi, frattura dosi in mille rissosità nazionali e nazionalistiche. Le paure di cui sopra portano a tornare all’idea di rassicuranti Stati/Nazione che però la realtà non è più in grado di realizzare. Quindi…. Qui o si fa l’Europa o si muore.