C-news 25 - CPL Concordia

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C-news 25 - CPL Concordia
Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena
Anno VII - n° 2, Giugno 2009
Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group
110 anni, veri
CPL Concordia ricorda la sua costituzione
nel 1899 con un ciclo di convegni e
l’inaugurazione di nuove sedi
25
DALL’ERMO COLLE DI LEOPARDI
ALLE SPIAGGE DI CATTOLICA:
meno emissioni, più energia al turismo
COGENERAZIONE PER TUTTI I GUSTI:
dai prosciutti Brendolan alla discarica
pugliese, più efficienza energetica
I GIOVANI HANNO SETE DI COOP:
incontri con gli “Under 35” e la visita
degli Universitari tedeschi di Osnabrück
Sommario
editoriale
3
110 anni di valore, un milione e mezzo di motivazioni
area business
4
Efficienza energetica “magna cum laude”
4
Tanto caro mi fu quest’ermo colle… senza emissioni
5
La Regina dell’Adriatico ri-sposa i servizi di CPL
6
Supermercato PAM: “Ma che bella commessa solare!”
7
CPL, tecnologia e progettazione impianti gas da esportazione
7
Fontenergia genererà tante “figlie” in Sardegna
8
Energia pulita al profumo di Puglia
13 Brendolan Prosciutti: la cogenerazione “no cost”
13 L’oro blu è prezioso e va conteggiato con cura
14 Calore “invisibile” sui campi da golf
14 Vimodrone s’illumina di CPL
SPECIALE 110 ANNI
9
110 anni, Atto primo: Bologna
10 Per chi verrà dopo di me
11 Ott[o]re di lavoro per Centodieci anni
12 Una storia da guardare negli occhi
SPAZIO MARKETING
15 Il settore ICT come volàno della ripresa
Il palco dei relatori al convegno “Cultura dell’impresa cooperativa” promosso da CPL a
Bologna lo scorso 21 maggio (Foto Angelo Rosa - Shiyun Lee)
15 CPL nel mondo? Guarda sul web
CPL Concordia è associata a
15 Dal sole di Verona al mare di Napoli
Associazione di Cooperative
Modena
SUCCEDE IN AZIENDA
CPL Concordia è fornitore ufficiale di
16 Se il cooperatore si vede dal mattino…
17 20 anni di “matrimonio” con Edison DG
17 Essere grati alla cooperazione
RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA
18 “Senza confini: il futuro siamo noi”
MONDO COOP
19 La classe che diventa cooperativa
C News – Periodico trimestrale di Comunicazione
Aziendale di CPL CONCORDIA Group
Anno VII - n. 2 Giugno 2009
Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003
con il n° 1673
La tiratura di questo numero è stata di 4300 copie
Chiuso in Redazione il 27 Maggio 2009
Direttore Responsabile
FRANCESCO MANICARDI
Redazione
FRANCESCA GALASSI
GABRIELE GRECO
DANIELE SPAGGIARI
TIZIANO ZOCCHI
E-mail: [email protected]
Grafica, Impaginazione e Stampa
TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (MO)
Hanno collaborato a questo numero:
ALESSANDRO BARALDI, ANJA BELLONI, NICOLA
BRAGHIERI, ANDREA BRAMUCCI, ROBERTO CASARI,
ROBERTO CIARROCCHI, ALBANO DUGONI, CLAUDIO
GALLETTI, ANDREA GOLINELLI, ANTONIO GRANDI,
GIAN PAOLO LACCHINI, NICOLA LA VERGHETTA,
GIACOMO LUGLI, MATTEO MARCHINI, MARIKA
MENOZZI, NICOLA MORGESE, CHETI OSTO, CARLO
PORTA, SALVATORE SALERNO
In copertina (e nello Speciale dei 110 anni a
Bologna): Il taglio del nastro della nuova sede di
CPL Concordia a Bologna, in Via della Cooperazione
(Foto Angelo Rosa e Shiyun Lee- per gentile concessione)
Editore
CPL CONCORDIA Soc. Coop.
Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO)
Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300
Indirizzo internet: www.cpl.it
L’EDITORIALE
110 anni di valore,
un milione e mezzo
di motivazioni
di Roberto Casari ([email protected])
Presidente
CPL Concordia ha appena compiuto 110 anni. 110 anni per un’azienda
ché chi verrà dopo trovi maggiore know how, maggiori capitali, maggio-
sono un traguardo importante, specie per una cooperativa che ha attra-
re valore intangibile derivato dalla conoscenza positiva, dalle referenze,
versato tre secoli segnati da tante vicissitudini economiche, sociali, poli-
dalla reputazione che i mercati e le persone hanno della nostra azienda.
tiche. Era già una méta eccezionale quella dei 100 anni, ma negli ultimi
Questo è il valore che la nostra azienda nei suoi 110 anni ha costruito.
10 anni dal centenario abbiamo vissuto una crescita straordinaria, con
In cooperativa noi dobbiamo lavorare ed essere remunerati, ma parte
uno sviluppo nell’occupazione e nel patrimonio. Nel 1999 avevamo un
dell’utile prodotto viene accantonato a favore delle future generazio-
capitale di 23 miliardi di vecchie lire tra patrimonio e capitale sociale,
ni. Per dirla con le parole di Martino, presidente storico della Coop
corrispondenti a circa 12 milioni di euro; oggi, a livello di consolidato,
Costruzioni di Bologna: “In cooperativa occorre produrre più di quello
possiamo contare su un patrimonio di 110 milioni di euro: 100 milioni
che ci si porta a casa, e se non c’è una validità economica dell’impresa
di euro accumulati in 10 anni. Un ipotetico bilancio decennale vede il
non c’è neanche la socialità”. Se noi perdessimo, ci saremmo mangiati
personale crescere da 350 a 1250 persone, soprattutto giovani. CPL ha visto un ricambio generazionale forte: una generazione di cooperatori non c’è
più, perché 900 persone nuove sono sicuramente
entrate, e quindi attualmente ci sono più di 1000
persone che non hanno vissuto la ricorrenza dei
100 anni.
Siamo completamente diversi nella struttura e
nell’organizzazione, che oggi è diffusa in modo
omogeneo su tutto il territorio nazionale, con 9
sedi che operano con ampia autonomia, pur se
collegati dalla sede centrale. L’inaugurazione della
parte di quello che abbiamo accantonato; signifi-
“Come in una
squadra di calcio,
per vincere non
bisogna essere solo
bravi, occorre
anche essere
motivati”
nuova sede di Bologna, svoltasi a maggio, dimo-
cherebbe non solo che, egoisticamente, abbiamo
voluto vivere al di sopra delle nostre possibilità di
mercato, ma soprattutto che non abbiamo concorso
al miglioramento delle future generazioni.
Il torto più grande che un giovane può fare a
se stesso dal mio punto di vista è quello di non
conoscere i valori cooperativi; succede non solo a
quelli che non vengono a lavorare in cooperativa,
ma anche a coloro che lavorano in CPL. Se nel
cortile della sede io domandassi: “Di chi è la CPL?”
correrei il rischio di sentirmi rispondere “Non lo
stra che ci stiamo rafforzando su un territorio che vede la nostra azien-
so”, o “E’ sua, Casari”, con ciò capendo che questo lavoratore non
da essere sempre più al centro del Movimento cooperativo emiliano
ha colto la differenza tra un’azienda privata e un’azienda a proprietà
romagnolo, e quindi nazionale.
diffusa come la nostra. Questo mio pensiero si rafforza quando vedo
Il nostro fatturato consolidato, previsto in crescita intorno ai 300 milioni
l’attenzione e la soddisfazione che hanno i giovani nel parlare di coo-
di euro nel 2009, è quadruplicato rispetto ai 150 miliardi di lire del 1999.
perativa, nell’apprezzare con sorpresa una cosa che non conoscevano.
Non è facile parlare di sviluppo in un contesto come questo, viviamo in
Ci dobbiamo sforzare di trasmettere questi valori: come in una squadra
un momento molto difficile dell’economia internazionale: un’economia
di calcio, per vincere non bisogna essere solo bravi, occorre anche
globalizzata ha dato origine ad una crisi globalizzata, che ha colto di
essere motivati, avere più motivazioni dell’avversario. Credo che per
sorpresa tutti gli attori economici, sia finanziari che produttivi. Questa
chi lavora in cooperativa questa motivazione in più sia possibile, quindi
crisi è diversa perché non ci sono delle isole felici. Oggi abbiamo già
se qualcuno non gliela trasmette non è colpa della “squadra” di giovani
marcato una presenza all’estero che 10 anni fa non c’era, e che fra
ma dell’allenatore (i soci più anziani). Tutte le performances di succes-
10 anni speriamo possa rappresentare il 25-30% del nostro fatturato,
so vengono sempre con sofferenza, e quindi bisogna essere in grado di
per assicurarci quello sviluppo che il solo contesto nazionale non può
sapere esattamente perché si lavora in cooperativa, perché è necessario
garantirci, almeno con il tasso di crescita dell’ultimo decennio.
fare quel quarto d’ora in più per finire un lavoro: quel quarto d’ora ha
Per il restante 70% guardiamo al mercato nazionale fatto di servizi, di
un valore superiore per la cooperativa che per te, e quindi ti devi sentire
fonti rinnovabili, di nuove strategie di sviluppo della nostra attività di
in grado di darlo.
costruzione delle reti, sempre più accompagnati da quel patrimonio di
In questa ricorrenza abbiamo realizzato, tra le altre cose, un libro foto-
110 milioni di euro che aiuta le attività economiche dell’azienda. Se la
grafico immaginando di “fermare” in un unico scatto simultaneo 100
CPL, con il suo fatturato attuale, non avesse questo patrimonio lasciato
situazioni in cui gli uomini e le donne di CPL sono al lavoro in tutte
dalle generazioni che ci hanno preceduto - quindi se semplicemente
le parti del mondo, e che rappresentano la dimensione del quotidiano.
i soci di allora avessero distribuito tutta la ricchezza prodotta senza
Un’azienda che sviluppa 300 milioni di euro di fatturato all’anno deve
accantonarla per noi - oggi avremmo un’azienda con meno risorse per
portarne a casa un milione e mezzo al giorno: quindi produrlo, trovare
affrontare il mercato; quelle persone sarebbero state meglio nella loro
qualcuno che te lo paghi, incassarlo, facendo attenzione alla dinamica
individualità, ma avrebbero lasciato una cooperativa debole, senza forti
costi-ricavi. Che questa impresa sia riuscita per 110 anni è un fatto che
possibilità di dare lavoro a tanti.
deve fare riflettere.
Quando si parla di una cooperativa si parla di un’azienda che tende
a migliorare le condizioni degli uomini presenti e futuri all’interno
dell’impresa. Degli uomini presenti, dando loro un lavoro vero, remunerato, differenziato per le qualità; creando però anche le condizioni per-
3
4
AREA BUSINESS
Efficienza energetica
“Magna Cum Laude”
L’esperienza di CPL Concordia a servizio del Campus degli Studi Universitario
di “Roma Tre”
questi requisiti diventano ancor più
rigorosi in ambienti particolarmente
sensibili quali, ad esempio, i laboratori di ricerca delle facoltà scientifiche o
ervizio temperature, monilo stabulario, dove i parametri microtoraggio ed efficienza
climatici sono essenziali per la vita
energetica”. Questo il titodegli animali.
lo dell’innovativo appalto che CPL
Per rispondere a questi stringenti
Concordia si è aggiudicato negli scorsi
requisiti, CPL Concordia realizzerà un
mesi e che permetterà di mettere a
innovativo Sistema di Monitoraggio
frutto tutta la nostra esperienza per
dei parametri climatici ambientala prestigiosa Università degli Studi di
li e delle fonti di energia elettrica,
“Roma Tre”. Otto Facoltà e ventinove
integrando i sistemi HVAC (Heating,
dipartimenti - che offrono, tra gli altri,
Ventilation and Air Conditioning) già
75 corsi di Laurea, 66 Master e 9 Corsi
presenti con nuovi sistemi HVAC e con
di perfezionamento - per una superfimoderni analizzatori della rete eletcie complessiva di oltre 220.000 metri
trica dell’Ateneo, concentrando tutti
quadri e una potenza termica installai dati raccolti in un unico sistema
ta di oltre 25 megawatt, rappresentano
di supervisione, accessibile sia dagli
per l’area romana di CPL Concordia
uffici dell’area romana di CPL che da
uno stimolo di assoluto rilievo.
quelli della Committenza.
I TEE (Titoli di Efficienza Energetica)
Un sistema che permetterà al gesto“conquistati” in questi anni di buon
re di rispondere a tutte le esigenze
lavoro ci hanno permesso di partedi controllo e razionalizzazione dei
cipare e acquisire una delle prime
consumi dell’Università e che pergare di appalto sul territorio con l’immetterà di individuare, all’atto della
postazione del “contratto di rendidiagnosi energetica degli edifici, i
necessari interventi
per migliorare la
classe energetica
degli stessi.
Il sistema di monitoraggio proposto,
che sarà sviluppato dal settore ICT
di CPL Concordia,
permetterà di conoscere le modalità
di utilizzo globale
dell’energia eletIl cortile del rettorato: la terza Università romana conta una superficie comtrica, fornendo le
plessiva di oltre 220.000 metri quadri e una potenza termica installata di oltre 25
curve di profilo
megawatt
orario, le curve di
mento energetico”. Un unico indice,
durata, la stagionalità dei prelievi di
cosiddetto di benchmark, funzione
energia, e metterà in condizione l’amdi molteplici coefficienti misuranti i
ministrazione dell’Ateneo di negoziare
livelli di qualità dei servizi resi da CPL
il miglior contratto di fornitura di
Concordia, modulerà il canone previenergia. Sarà inoltre possibile conosto per le prestazioni e i servizi oggetscere come il flusso di energia elettrica
to dell’appalto. Articolati calcoli matesi ripartisce sulle diverse utenze, renmatici determinano i vari componenti
dendo così possibile l’individuazione
del coefficiente di benchmark globale,
degli investimenti di miglioramento
i più importanti tra i quali sono il
nell’efficienza energetica: come indicoefficiente di benchmark delle temcato nel progetto presentato da CPL e
perature, quello dei tempi di risposta
risultato vincente, l’obiettivo è “dimie quello di efficienza degli impianti: il
nuire i propri consumi a parità di
tutto nell’ottica virtuosa di premiare
quantità e qualità di servizio erogato”.
la conduzione efficiente del sistema
Nell’ottica di una gestione globale di
edificio-impianto.
riduzione dei consumi, si è focalizzata
Un’impostazione di certo innovativa e
l’attenzione anche sul contenimento
complessa che richiede competenza e
dei consumi idrici del terzo Ateneo
attenzione da parte del gestore; basti
romano, proponendo un sistema di
pensare che sono ammesse tolleranze,
monitoraggio e diagnosi delle perdinel rispetto delle temperature interne
te di acqua, avvalendosi di moderni
agli ambienti, di solo mezzo grado
misuratori di portata, dotati di datacentigrado in eccesso o in difetto;
logger, che permetteranno di valutare
di Nicola La Verghetta ([email protected])
Responsabile di Commessa Area Lazio
Sardegna
“S
l’andamento anomalo dei consumi e
la stesura periodica di un “bilancio
idrico” dei sistemi.
Nel primo dei cinque anni di gestione,
CPL Concordia prevede di concludere
l’installazione del sistema di moni-
Un’aula dell’Università: per una gestione
globale di riduzione dei consumi, si è focalizzata l’attenzione anche sul contenimento dei consumi idrici
Stazione Appaltante, la Certificazione
Energetica dell’intero complesso universitario con l’individuazione dei più
vantaggiosi interventi di riqualificazione tecnologica in termini di costi e
La biblioteca dell’ateneo: nel “contratto di rendimento energetico” sono ammesse tolleranze, nel rispetto
delle temperature interne agli ambienti, di solo mezzo grado centigrado in eccesso o in difetto
toraggio energetico, di completare il
censimento impiantistico e la relativa
anagrafica tecnica sul sistema informativo dedicato, e di ultimare, di
concerto con gli Energy Manager della
benefici; un percorso denso di attività
e ostacoli ma che - siamo certi - porrà
le basi per nuove e avvincenti sfide
nel sempre più complesso mercato
dell’energia.
Tanto caro mi fu quest’
colle… senza emiss
Al via la gestione calore quinquennale del Comune di Recanati
interventi di sostituzione delle inquinanti caldaie a gasolio
borgo selvaggio” sarà, nel prossimo
lustro, motivo di orgoglio per la nostra
azienda, che svolgerà il servizio di
gestione calore e fornitura di combuecanati, la città che vive nel
stibile, in 31 edifici di proprietà comuricordo di Giacomo Leopardi
nale, a seguito dell’assegnazione del
che qui è nato e che la ricorConsorzio Cooperative Costruzioni di
dava nelle sue poesie come “natìo
Bologna a CPL Concordia.
L’appalto, partito nel
novembre 2008, ammonta
a circa un milione di euro
e comprenderà, oltre alla
gestione, manutenzione
ordinaria e straordinaria
delle centrali termiche e
alla fornitura del combustibile, la sostituzione
delle vecchie caldaie a
gasolio e btz con caldaie
ad alto rendimento e a
condensazione in quasi
Oltre al municipio (nella foto) sono 30 gli edifici di proprietà comu- tutti gli edifici, permetnale, in molti dei quali CPL provvederà alla sostituzione delle vecchie tendo un notevole risparcaldaie a gasolio con caldaie ad alto rendimento
mio economico dovuto
di Roberto Ciarrocchi ([email protected])
Resp. Commessa Area Sant’Omero Adriatica
R
AREA BUSINESS 5
La Regina dell’Adriatico
ri-sposa i servizi di CPL
A Cattolica rinnovato per altri 9 anni il Global Service che COMPRENDE gestione
calore e pubblica illuminazione. Previsti interventi di riqualificazione per la
riduzione di emissioni e impianti ad energie rinnovabili, in un contesto nazionale
di alta frequentazione turistica
Le fontane, una delle caratteristiche attrattive
del centro di Cattolica, estremamente curate nell’illuminotecnica (foto Ettore Bartolini)
di Andrea Bramucci ([email protected])
Resp. Commessa Area Fano
C
attolica, “la Regina dell’Adriatico” come tutti oggi la chiamano, è una città che vanta una
tradizione turistica di oltre 100 anni
e che si offre ai suoi ospiti e ai suoi
abitanti con la bellezza e la calma
del suo mare e del suo golfo protetto
dalle prime verdi alture appenniniche
sul lembo più meridionale della costa
dell’Emilia Romagna.
Lo scorso febbraio CPL Concordia
si è aggiudicata, a seguito di una
gara a procedura aperta, il contratto di Global Service per la gestione
degli impianti tecnologici (termici e
condizionamento) e per la manutenzione degli impianti di pubblica
illuminazione, impianti antintrusione,
impianti elevatori, impianti antincendio e impianti di sicurezza di proprietà
od in utilizzo all’Amministrazione
Comunale di Cattolica, riconfermando la propria presenza in territorio
’ermo
sioni
ecanati (MC): previsti numerosi
gasolio e btz
Il lungomare della cittadina romagnola, che attira ogni anno centinaia di migliaia di ospiti da tutto il mondo
per la tradizione culinaria e la varietà dell’offerta turistica
romagnolo.
La collaborazione con il Comune di
Cattolica non è una novità per CPL in
quanto la sede periferica di Fano gestisce i suoi impianti termici da circa 6
anni: in principio (nel marzo 2003)
tramite un contratto di terzo responsabile, e dal dicembre 2003 a gennaio
2009 tramite un contratto di Gestione
Calore attraverso la convenzione del
Consip. Il nuovo contratto avrà una
stato degli impianti grazie alla remotizzazione dei principali parametri di
funzionamento (temperature ambiente - stato on/off caldaia, bruciatore,
pompe) e degli stati di allarme (blocco
caldaia, bruciatore, ecc.).
Entro la stagione autunnale tutte le
caldaie saranno sostituite, sfruttando
anche la sosta delle attività scolastiche, riducendo al minimo i disagi per
le utenze. Le vecchie caldaie a gasolio
e btz, oltre a non essere più conformi alle normative vigenti, presentano
anche scarsi rendimenti, motivo per
cui si è resa fondamentale la loro
sostituzione. Tutti gli impianti saranno
inoltre dotati di contatori volumetrici
per la misurazione degli effettivi consumi dell’acqua calda sanitaria
a minori consumi, ma anche minori
emissioni di fumi nocivi nell’aria.
I lavori per la modifica degli impianti
alimentati ancora a gasolio e btz, e per
la realizzazione di tutte le tubazioni
per le nuove forniture di metano,
sono in corso. Tutte le centrali termiche saranno dotate di un impianto di termoregolazione
con telecontrollo per
la visualizzazione e il
comando, e nell’ottica
di una sempre maggiore trasparenza del
servizio offerto, CPL
Concordia offre inoltre
alla Stazione Appaltante
una workstation installata presso gli uffici tecnici del Comune. Tale
soluzione consentirà di
Una panoramica della cittadina leopardiana: la riduzione di emissioni
supervisionare in quainquinanti indica una cura concreta per la qualità dell’aria respirata dai resilunque momento lo
denti e da migliaia di turisti ogni anno
durata di 9 anni e un importo annuo
di circa 315.000 euro (per un totale
complessivo di oltre 2.800.000 euro)
e prevede la gestione di 26 edifici fra
i quali asili nido, scuole materne, elementari e medie, diversi uffici comunali - tra i quali spicca il famoso Teatro
della Regina - e la manutenzione di
circa 6.000 punti luce dislocati nel territorio comunale di Cattolica, frazioni
comprese.
basamento pressurizzato accoppiati
a dei bruciatori bi-stadio, di generatori a condensazione di tipo murale
con bruciatore modulante, di impianti
solari per la produzione di acqua
calda sanitaria e nell’installazione e/o
implementazione dei sistemi di telecontrollo e telegestione.
Per quanto concerne l’aspetto operativo occorre sottolineare che CPL, forte
dell’esperienza maturata, è riuscita,
a seguito dell’aggiudicazione, a prendersi immediatamente in carico tutti
i servizi garantendo continuità senza
creare disagi agli utenti finali e all’ufficio tecnico comunale.
La nuova struttura organizzativa sarà
totalmente gestita dalla nostra cooperativa, mentre quella operativa sarà a
carico di CPL per quanto riguarda il
Servizio Energia e la manutenzione
degli impianti di condizionamento,
mentre i restanti servizi faranno capo
L’interno del Teatro della Regina, uno dei complessi più frequentati della città (foto Archivio Fotografico
Centro Culturale Polivalente del Comune di Cattolica)
Il progetto/offerta presentato - che
ha ottenuto il miglior punteggio tecnico - è basato su un consistente
miglioramento del servizio in termini
gestionali, sul risparmio energetico e
la valorizzazione ambientale. Grazie
all’esperienza maturata nei precedenti
anni di gestione e alla conseguente perfetta conoscenza degli impianti
e degli edifici sono stati proposti
numerosi interventi di adeguamento
e riqualificazione, per un importo
complessivo di circa 400.000 euro, che
durante la prossima stagione estiva
saranno eseguiti nella quasi totalità
dal personale CPL operante nella sede
di Fano.
Le opere consisteranno principalmente nell’automazione e adeguamento
impiantistico del Teatro della Regina,
nella fornitura e posa in opera di generatori del tipo a bassa temperatura, a
a realtà appartenenti al tessuto economico locale. Tale scelta si può inquadrare in una collaborazione costruttiva e sinergica che abbia come fine
ultimo la soddisfazione del cliente. A
CPL l’onere (e onore) di assunzione di
responsabilità nei confronti dell’Ente
e, contestualmente, la responsabilità
di organizzazione degli interventi; ai
privati l’onere (e onore) di partecipare
attivamente a una partita complessa
come può essere un Global Service.
Un doveroso ringraziamento va a tutte
le persone che hanno collaborato in
maniera encomiabile per la realizzazione del progetto, con un particolare
plauso all’organizzazione commerciale di area e ai nostri tecnici che ogni
giorno hanno rappresentato in campo
i valori della nostra cooperativa costituendo sicuramente un valore aggiunto per la nostra riconferma.
6
AREA BUSINESS
SUPERMERCATO PAM:
“Ma che bella commessa
solare!”
Anche nel settore privato si moltiplicano le richieste di impianti fotovoltaici: a San Possidonio (MO), CPL ne ha
realizzato uno da 50 kWp sul tetto di un edificio commerciale
di Salvatore Salerno ([email protected])
Servizio Cogenerazione e Fonti rinnovabili
bisognava stilare un crono-programma, sviluppare il progetto e preparare
tutte le richieste di autorizzazione
(Dichiarazione di Inizio Attività presarà stato il sole di luglio o la lunso il Comune e richiesta di congimiranza del titolare Daniele
nessione alla rete ENEL con stipula
Campagnoli, sta di fatto che sul
del Regolamento di esercizio). A me,
tetto del Supermercato PAM di San
giovane tecnico appassionato di fotoPossidonio (Modena) dal 29 dicembre
voltaico, veniva chiesto di gestire una
2008 ben 50kWp di silicio monocricommessa assumendomene la responstallino generano energia fotovoltaisabilità di fronte al Responsabile del
ca. Avvalendoci dei colleghi Graziano
Servizio Cogenerazione Roberto
Roversi, Angelo Zanella e Claudio
Loschi. Stimolato a gestire una comSilvestri alla guida dell’autocarro CPL
messa che ho sentito “mia” fin dal
con gru (attrezzatura fondamentale
primo sopralluogo e costantemente
per il lavoro da svolgere su tetto) e
supportato dall’esperienza del prodella collaborazione di Zetech Srl,
gettista e responsabile della commessiamo riusciti a realizzare quello che
sa Daniele Diacci, abbiamo iniziato
oggi è l’impianto fotovoltaico più
a redigere gli elaborati di progetto:
grande ed efficiente di San Possidonio.
l’impianto doveva essere allacciato e
Si tratta di un impianto composto da
messo in servizio entro il 31 dicem294 moduli fotovoltaici della potenza
bre per non perdere
l’incentivo del 2008 e
vedersi così decurtata
la tariffa incentivante
di un 2% per i 20 anni
successivi.
I lavori sono iniziati
il 1° dicembre e le
previsioni meteorologiche non erano certo
favorevoli. Al mattino, appena sceso dal
letto, alzavo la tappaLe fasi di installazione si sono svolte anche con il maltempo per non rella e componevo il
numero di telefono di
perdere l’incentivo 2008
un collaboratore per
sentire se quel giorno
di 170Wp montati sul tetto del superavremmo potuto lavorare sui 1600
mercato, su strutture inclinate di 30°
m² di tetto del supermercato, esposti
ed orientate a sud. Tutto è iniziato
all’acqua e al vento gelido. Molte matnell’estate 2008, con il primo sopraltine ha vinto la pioggia! Ma quando il
luogo e la preparazione dell’offerta.
cattivo tempo ha insistito per giorni
Il titolare del supermercato aveva le
non ci è rimasto altro che attrezzarci
idee molto chiare e non ha esitato
con opportuni dispositivi di protezioa firmare il contratto con CPL. Ora
S
Caratteristiche dell’impianto Fotovoltaico
Supermercato PAM
Tipologia d’installazione
Potenza di picco
Numero e tipologia dei moduli
Numero di stringhe
Numero e modello Inverter
Consumi annui della struttura
Produzione elettrica prevista
Emissione annue di CO2 evitate
Superficie complessiva
Superficie moduli
Inizio lavori
Data di allacciamento alla rete
Risparmio energia elettrica
Incentivo GSE “Conto energia”
Pay-back time semplice
Impianto su copertura piana, strutture in acciaio zincato a caldo HILTI Italia
49,98 kWp
294 moduli in silicio monocristallino SUN EARTH 170Wp
27 stringhe in parallelo
9 inverter Power-One PVI-6000-OUTD-S-IT
469000 kWh/anno
59000 kWh/anno
31270 kg
1550 m²
375 m²
Lunedì 1 dicembre 2008
Lunedì 29 dicembre 2008
€ 7.080,00
€ 23.600,00
10 anni
Panoramica aerea del complesso commerciale, sul tetto del quale è visibile l’installazione dell’impianto
fotovoltaico da 50 kilowatt
ne e lavorare sotto la pioggia. In 12
aspettativa. Che gli impianti fotovolgiorni di lavoro effettivo l’impianto è
taici producessero anche nella bassa
stato completato ed ora non restava
pianura padana dove la nebbia è
altro che attivarlo: questa era la cosa
all’ordine del giorno nei mesi inverpiù difficile perché non dipendeva da
nali e il caldo è maggiore della luce in
noi! Bisognava far installare dall’Enel
estate, ce ne eravamo accorti traendo
i contatori certificati MID e tarati in
le somme di un anno di consuntivo
laboratorio per l’UTF (Ufficio delle
dell’impianto installato sul tetto della
Dogane) che deve rilasciare la Licenza
nostra sede a Concordia: un impianto
di Officina di produzione di energia
fotovoltaico da 22,14 kWp incentivato
elettrica. L’allacciamento dell’Enel ha
con il 1° Conto Energia che ha prodotavuto un ulteriore imprevisto: nel fare
to oltre 1200 kWh/kWp superando di
l’intervento, i tecnici Enel si accorsero
molto i 1100 kWh/kWp considerati in
che il contatore esistente - che in fase
fase di progettazione. Oggi la tecnolodi primo sopralluogo era stato giudicato idoneo dai loro colleghi - andava
gia fotovoltaica si è diffusa ed evoluta
sostituito: era il 24 dicembre 2008. In
ed il settore sta vivendo un momento
condizioni “normali” e con un po’ di
di boom grazie al 2° Conto Energia
fortuna trovare un contatore di quel
che lo sta adeguatamente incentivantipo nel giro di un paio di settimane
do per 20 anni e ne consente il rientro
è forse possibile, ma quando mancadell’investimento in meno di 10. I
no poche ore a scartare i regali, solo
mercati tedesco e spagnolo, partiti
“Babbo Natale” si può ricordare di
in anticipo rispetto a quello italiano,
te. Il tecnico dell’Enel, vedendomi
hanno assorbito i sovra costi dovuti
alquanto desolato e volendo rimediaalla mancanza di concorrenza e di
re all’accaduto, si è adoperato per il
competitività che presentava il mercameglio e, disturbando colleghi gentili,
to mondiale negli anni scorsi. Oggi noi
è riuscito a promettere che prima di
italiani possiamo usufruire del calo
fine anno sarebbe venuto ad instaldei prezzi dei componenti e del know
lare il contatore. Fino a quando il 29
how diffuso, possiamo sviluppare la
dicembre Daniele Diacci non mi ha
tecnologia, applicarla al “Paese del
comunicato che l’impianto era entrato
sole” lungo tutta la sua estensione, da
in esercizio, ho pensato che per me
nord a sud, e sfruttare ciò che in fondo
il 2008 stava finendo male e il nuovo
anno non prometteva nulla di meglio!
ci basta per generare energia pulita: la
500 Euro in meno all’anno per 20
luce del sole.
anni sono una cifra
che non ti cambia la
vita ma che fai fatica
a giustificare di aver
perso sul filo di lana.
Dalle simulazioni
effettuate, questo
impianto è destinato a generare 60.000
kWh/anno; nei primi
3 mesi del 2009 (tra i
meno soleggiati) ha
già prodotto più di
15.000 kWh supeDalla data di inizio lavori alla data di allacciamento sono trascorsi solo 28
rando ogni più rosea
giorni: un tempo record
AREA BUSINESS 7
­­CPL, tecnologia e progettazione
impianti gas da esportazione
La cooperativa realizzerà in Francia i gruppi di preriscaldo e riduzione per le
centrali elettriche di Blenod e Martigues. La committenza congiunta EDF-EDISON ha
in programma un importante ampliamento della produzione elettrica in Europa
di Andrea Golinelli ([email protected])
Settore Impianti Tecnologici
C
PL Concordia sta realizzando
in Francia, nei siti di Blenod e
Martigues, due gruppi di preriscaldo e riduzione, costituiti da vari
package preassemblati, posti il primo
vicino al confine con il Belgio, il secondo nei pressi di Marsiglia. Gestore
delle centrali è la società francese EDF,
mentre il coordinamento della progettazione sarà effettuata dalla società
compartecipata italiana EDISON.
Il Gruppo EDF è uno dei principali
player del settore energetico mondiale,
attivo in Europa in tutti i settori della
catena del valore dell’energia elettrica. EDF, presente nel Regno Unito,
in Germania e in Italia, negli ultimi
anni ha iniziato, in collaborazione con
EDISON, un’attività dedicata all’ampliamento della produzione di energia
elettrica, con costruzione di centrali
da 400 MW a 800 MW in Francia
(Blenod, Martigues, Monterau) e
Inghilterra (West Burton).
Le nuove tariffe di
distribuzione GAS
Con la Delibera ARG/Gas 159/08, l’Autorità per
l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato le nuove
regole per la determinazione delle tariffe di distribuzione del gas metano per il periodo 2009-2012,
con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della concorrenza tra le società di vendita che, attraverso le reti,
forniscono il gas ai clienti finali.
Dal punto di vista di questi ultimi le novità più
evidenti sono l’applicazione del sistema tariffario
all’anno solare (e non più all’anno termico) e la
maggiore omogeneità delle quote variabili tra
comuni appartenenti alla stessa area geografica. L’Autorità ha infatti diviso l’Italia in soli sei
“ambiti tariffari” (contro i circa 2.000 attuali),
all’interno dei quali verrà applicata la stessa tariffa
di distribuzione, che sarà resa nota entro il 30
Giugno 2009: ambito nord-occidentale, ambito
nord-orientale, ambito centrale, ambito centrosud-orientale, ambito centro-sud-occidentale e
ambito meridionale. Ciò significa, ad esempio,
che a tutti gli utenti della Calabria e della Sicilia
sarà applicata la stessa tariffa di distribuzione,
indipendentemente dalla società concessionaria
del servizio. Il nuovo sistema per macro-ambiti
prevede anche un meccanismo di conguagli tra
imprese, invisibile ai clienti finali, per permettere
a ciascun distributore l’effettivo incasso del valore
(VRD) riconosciuto e approvato dall’Autorità sulla
base delle caratteristiche di ciascun impianto e
degli investimenti sostenuti.
Per poter raccogliere tutti i dati necessari alla
formulazione delle nuove tariffe, l’Autorità ha
fissato un periodo transitorio di sei mesi (gennaiogiugno 2009), durante il quale, a titolo d’acconto,
le imprese continuano ad applicare le stesse quote
degli scorsi anni.
Francesca Galassi, Settore Distribuzione
I progetti delle centrali di Blenod e
Martigues, del valore di 3,23 milioni
di Euro per la parte di alimentazione
gas metano, comprendono la costruzione di più package pre-assemblati
su skid da interconnettere in cantiere,
la realizzazione degli impianti elettrici
di alimentazione e il controllo degli
scambiatori elettrici con una potenza
che varia da 52 KW a 960 KW.
CPL Concordia ha iniziato a essere
operativa sulla commessa già dal mese
di febbraio 2009 con i preordini degli
items critici quali scambiatori di calore e regolatori di pressione. EDISON si
tisti Elisa Bernardi, Andrea Bellini e
Francesco Ballerini.
Le difficoltà nella realizzazione di
questi lavori sono costituite dalla particolarità della progettazione in ambito internazionale e dalla certificazione
PED (relativa agli apparecchi a pressione) dell’insieme, la quale richiede più
attento e qualificato lavoro “in qualità”
nelle fasi di progettazione, approvvigionamento dei materiali e costruzione.
Uno scorcio dell’impianto realizzato nella centrale ENEL di Priolo Gargallo, nel siracusano
occupa, invece, del controllo e della
verifica della progettazione e del controllo qualità delle apparecchiature e
materiali da fornire in base alle specifiche EDF.
Lo staff di CPL che
segue direttamente i due progetti è
costituito dal sottoscritto, in qualità
di project manager,
Gianluca Gavioli
(responsabile della
progettazione) e
La centrale di Ponti sul Mincio (MN): CPL Concordia conta al suo attivo anche dai colleghi proget-
impianti all’estero in Spagna e Algeria
CPL Concordia non è nuova a questo
tipo d’impianti: ricordiamo i lavori
realizzati per le centrali ENEL di
Ponti sul Mincio (MN), Priolo Gargallo
(SR) e il revamping della centrale di
Algeciras in Spagna. Uno degli obiettivi del Settore Impianti Tecnologici
di CPL è la partecipazione alle future
gare per progetti simili che saranno
in programma nei prossimi mesi in
Europa, con particolare riferimento
agli impianti di alimentazione gas
delle centrali elettriche turbogas, vista
l’esperienza acquisita e le referenze
dimostrabili.
Fontenergia genererà
tante “figlie” in Sardegna
Nuovo assetto societario per la partecipata del gruppo CPL impegnata nei prossimi
anni nella costruzione delle reti gas di oltre 100 comuni sardi
di Carlo Porta ([email protected])
Responsabile Settore Distribuzione Gas
F
ontenergia è la società partecipata al 49% da CPL Concordia
operante in Sardegna dal 1999
nel campo della distribuzione e vendita del GPL in 24 Comuni della provincia d’Ogliastra, con un numero di
clienti serviti nel 2008 pari a 7.300 su
un potenziale di 20.000. Dal dicembre
2008, dopo il riacquisto da parte di
Fontenergia del 51% di Supergaz, si
è perfezionata la cessione della stessa
percentuale a Cooperare e Sviluppo
e SOFINCO (società finanziarie congiunte) rispettivamente per il 48% e
per il 3%: la gestione tecnica è coordinata da CPL.
Fontenergia rappresenta oggi la massima espressione delle tecnologie prodotte da CPL e applicate nella gestione
e conduzione delle reti e dei depositi
GPL. In questi anni di gestione, infatti, anche in funzione della vastità
del territorio gestito, gli impianti di
telecontrollo e supervisione hanno
trovato uno sviluppo e applicazione
di elevato livello. Anche i sistemi
informatici in uso sono stati da alcuni
mesi totalmente rivisti per affrontare
l’unbundling (la separazione societaria tra distribuzione e vendita del gas
obbligatoria con l’arrivo del metano),
la bollettazione e la gestione di tutti
gli adempimenti che l’Autorità per
l’Energia Elettrica ed il Gas richiede.
Il personale di Fontenergia, anche
grazie a tali strumenti, è in grado di
gestire in autonomia, a norma e in
sicurezza le difficili problematiche
che riguardano la conduzione e la
manutenzione delle reti, oggi servite
a GPL e in futuro a metano. La forte
integrazione con la sede di Concordia
consentirà il potenziamento dei programmi di sviluppo delle tecnologie
applicate e della crescita professionale
dei dipendenti, in vista delle nuove
concessioni acquisite dalla nostra
cooperativa in Sardegna. Infatti CPL
è già aggiudicataria della Concessione
per il servizio di distribuzione del gas
in 12 bacini di utenza, per un totale di
circa 100 comuni,
Dal mese di gennaio 2009 il personale
di Fontenergia sta supportando l’attività di progettazione esecutiva propedeutica all’avvio della costruzione
degli impianti prevista per il prossimo
mese di settembre. Le nuove società
che gestiranno i suddetti bacini – delle
quali CPL deterrà comunque la maggioranza – avranno la denominazione
“Fontenergia” seguita dal numero di
Bacino (ad esempio Fontenergia 19 per
il Bacino n. 19): questo consentirà di
dare continuità a un progetto che ci ha
visti e ci vedrà protagonisti nella costruzione e gestione degli impianti di distribuzione del gas. Per il 2009 il monte
lavori di Fontenergia si attesterà intorno
ai 6.900.000 Euro, con un utile previsto
prima delle imposte di 500.000 Euro.
E’ bello pensare che in un momento
di crisi generale così pesante si possa
pensare a uno sviluppo e a una crescita
imprenditoriale così rilevanti.
8
AREA BUSINESS
Energia pulita
al profumo di Puglia
Inaugurato l’impianto di cogenerazione da biogas realizzato da CPL
nella discarica di Francavilla Fontana (Br): pressoché azzerati gli
odori e le emissioni inquinanti, prevista la produzione elettrica di
quasi 100.000 megawattora nei prossimi 12 anni
di Nicola Morgese ([email protected])
Settore Cogenerazione e Fonti rinnovabili
è tra i principali sostenitori. Fra i presenti significativa la partecipazione del
Presidente del Consiglio Provinciale di
Nel dicembre 2006 (forse i lettori più
Bari Prof. Marco Sportelli, dei sinattenti di C-news lo ricorderanno)
daci di Francavilla e di Oria, dei
CPL Concordia iniziava la progettadirigenti del settore ambientale della
zione dell’impianto di recupero enerRegione Puglia e di diversi amminigetico del biogas estratto dai bacini
stratori venuti da altre regioni (Puglia
della discarica di Francavilla Fontana,
e Calabria) interessati a replicare il
in provincia di Brindisi. L’impianto
modello “CPL Francavilla” anche sui
loro territori.
“La
costruzione e la gestione
dell’impianto sono
il risultato di un
importante lavoro di squadra”,
ha ricordato dal
presidente di CPL
Roberto
Casari
nel suo intervento inaugurale. “Un
risultato che dimostra quanto non
sia più il tempo
L’intervento del Presidente CPL Roberto Casari: al tavolo presenti (da sx) l’ing.
dei “no” ma il
Nicola Morgese di CPL, il Prof. Lombardi e l’ing. Tatò di Francavilla Ambiente
tempo del “come”
sfruttare le risorse
rappresenta uno dei maggiori invea nostra disposizione, anche nell’amstimenti del gruppo CPL Concordia
bito dei rifiuti”.
nel settore delle energie rinnovabili
Un lavoro di squadra fondamentale in
negli ultimi anni, la cui realizzazione
commesse tanto impegnative e delie gestione ha visto coinvolti trasvercate, in un territorio - la Puglia - tra i
salmente diversi settori della nostra
più promettenti per lo sviluppo di CPL
cooperativa. Dopo una lunga serie di
nei prossimi anni. Il Prof. Vincenzo
vicissitudini burocratiche e giudiziarie
Lombardi, in rappresentanza della
- che hanno coinvolto la società proLombardi Ecologia, ha espresso la
prietaria della discarica - i lavori sono
soddisfazione per la felice conclusione
ripresi senza interruzioni nel mese di
dei lavori; l’Ing. Enrico Tatò, responmaggio 2008 e l’impianto di recupesabile della Francavilla Ambiente ro energetico del biogas è entrato in
che ha commissionato l’impianto e
parallelo il 18 novembre scorso.
concesso a CPL lo sfruttamento del
L’impianto, dopo qualche mese di
biogas prodotto dalla discarica - ha
esercizio provvisorio, è stato uffisottolineato il perfetto inserimento
cialmente inaugurato, scaramanzia a
della centrale di cogenerazione nel
parte, venerdì 17 aprile alla presenza
contesto della discarica.
delle autorità locali e in concomitanza
Attualmente l’impianto eroga, in funcon l’iniziativa nazionale “I giorni
zionamento continuo, 1000 kW di
delle rinnovabili – Impianti aperti”
potenza elettrica corrispondenti ad
organizzata da ISES Italia, di cui CPL
una quantità annua di energia elettrica prodotta in grado di soddisfare il
consumo di circa 2500 famiglie.
CPL ha previsto una produzione elettrica di quasi 100.000 megawattora nei
prossimi 12 anni, periodo nel quale si
stima che la discarica produrrà biogas.
I benefici ambientali di questo tipo
d’interventi sono molteplici e soprattutto possono migliorare il rapporto
dei cittadini con il problema dello
smaltimento dei rifiuti che tutti produciamo quotidianamente in grande
Particolare del sistema di captazione che
quantità. La bonifica delle discariche
convoglia il biogas alla centrale di cogenerazione
mediante captazioLa centrale di cogenerazione, progettata e installata da CPL, verrà manune e combustione tenuta costantemente da personale qualificato
del biogas derivante
Dal punto di vista sociale, inoltre, la
dalla fermentazione anaerobica della
gestione quotidiana dell’impianto ha
componente organica dei rifiuti è una
richiesto l’assunzione di una figura
priorità ambientale considerevole se
dedicata che viene affiancata da alcusi pensa che il metano (costituente
ni dei nostri manutentori più esperti
circa il 60% del biogas) è considerato
del settore Cogenerazione.
un gas climalterante 20 volte più periL’inaugurazione quindi ha rappresencoloso della tanto vituperata anidride
tato per CPL un modo per dimostrare
carbonica.
concretezza di realizzazioni progetDa questo punto di vista l’impianto
tuali e gestionali in un territorio dove
costruito da CPL contribuisce a ridurla presenza della nostra cooperativa
re le emissioni di metano in atmodiventa ogni giorno più importante,
sfera mediante la rete di captazione
e non solo nel settore delle energie
realizzata nella discarica e, grazie al
rinnovabili, e allo stesso tempo ha
recupero energetico, evita che la stesrappresentato un modo per avvicinare
sa quantità di energia elettrica venga
l’opinione pubblica alle risorse che
prodotta in una centrale che impiega
possono derivare da un problema
combustibili non rinnovabili.
apparentemente privo di soluzione
Le emissioni inquinanti che derivano
come quello dei rifiuti. Per chi infine
dalla combustione del biogas vengono drasticamente ridotte grazie
all’impiego di sofisticate strategie di
postcombustione
dei gas di scarico; questo consente di rispettare
abbondantemente
i termini di legge
attualmente
in
vigore. Il funzionamento continuo
Tra gli intervenuti all’evento anche diversi amministratori delle regioni
dell’impianto di
Puglia,
Campania
e Basilicata interessati allo sfruttamento del biogas nelle discariaspirazione, inolche presenti sui loro territori
tre, contribuisce
in maniera sensiè stato impegnato nella gestione della
bile all’abbattimento delle emissioni
commessa l’inaugurazione dell’imodorose della discarica: considerate le
pianto rappresenta il riconoscimento
caratteristiche del sito (molto ventoso)
del proprio lavoro e un trampolino
e la relativa vicinanza della discautile a tuffarsi con accresciuta profesrica al centro abitato di Francavilla
sionalità nella realizzazione del prosFontana, questo aspetto risulta di prisimo impianto.
maria importanza.
Lotto di discarica in fase di abbancamento rifiuti: la captazione e utilizzo del biogas, oltre a produrre utili,
evita emissioni in atmosfera del gas climalterante venti volte più pericoloso dell’anidride carbonica
“[…] Credo molto nella cooperazione come modello d’impresa. Ci credo per le imprese che
nascono e operano nelle regioni
ricche del mondo, come è oggi
l’Emilia Romagna, e ci credo per
le opportunità di sviluppo delle
regioni povere o emergenti. La
cooperazione è infatti un modello democratico in se stesso e la
democrazia è dalla parte di tutti,
sostiene i forti sulla loro strada
e aiuta i deboli a raggiungerli. Il
modello cooperativo favorisce lo
scambio virtuoso di know how e
di risorse, permette di armonizzare i passi diversi degli associati
e fa progredire la comunità cui
si rivolge. Questo è molto chiaro
nella storia dell’Emilia Romagna,
terra di cooperative nate da culture diverse ma tutte volte all’ideale
della solidarietà e della mutualità.
Le potenzialità del lavoro cooperativo sono oggi sotto gli occhi di
tutti, in Italia ed all’estero.
Penso anche all’esperienza del
premio Nobel Muhammad Yunus,
che con l’associazione cooperativa dei lavoratori unita alla concessione di piccoli prestiti sulla
fiducia ha dato speranza a migliaia di persone in Bangladesh, dove
ha sperimentato e implementato
il microcredito. Oggi l’esperienza
di Yunus è un faro ovunque nel
mondo. […] Una parola che va
molto di moda ultimamente è
“responsabilità”. Ebbene, la cooperazione e le forme associative
di lavoro sono esperienze in cui
tutti coloro che vi partecipano
si assumono la responsabilità di
“fare bene”, di gestire beni e
servizi ottimizzando i processi e
le filiere, curando gli ambienti e
l’ambiente, rispettando e valorizzando i clienti e i lavoratori. L’attenzione agli effetti sociali
delle dinamiche imprenditoriali è
una caratteristica propria della
cooperazione e non è affatto un
ostacolo alla crescita e alla prosperità dell’impresa che la agisce.
Per tutti questi motivi e per tanti
altri credo sia opportuno oggi
ribadire l’importanza della cultura
della cooperazione e dunque l’occasione dei 110 anni di CPL è gradita per riflettere sui temi attinenti alla cooperazione come cultura
d’impresa e sul ruolo che essa
può avere nella crisi che stiamo
attraversando e nel mondo che
vogliamo creare. […]”.
(Dal messaggio di Beatrice
Draghetti, Presidente della
Provincia di Bologna, in occasione
del Convegno di CPL Concordia a
Bologna)
110 anni, Atto primo: Bologna
Nel capoluogo emiliano si è tenuto il primo dei 6 convegni proposti da CPL per celebrare i 110 anni
di attività: un confronto sul modo di raccontare la cultura d’impresa cooperativa nella “capitale”
del movimento cooperativo, nel vivo ricordo di Ivano Barberini, in occasione dell’inaugurazione
della nuova sede aziendale
a cura di Antonio Grandi ([email protected]),
Resp. Area CPL Bologna e
Francesco Manicardi ([email protected]),
Resp. Ufficio Stampa
A Bologna, lo scorso 21 maggio, si
sono ufficialmente aperte le celebrazioni per i 110 anni di costituzione
della cooperativa CPL Concordia. Pochi
giorni prima, nella conferenza stampa
del 5 maggio, era stato illustrato alla
stampa il programma dei 6 convegni
previsti nelle diverse aree d’Italia in cui
CPL opera. L’intento dell’intero ciclo di
eventi, oltre che informativo sulla diffusione dell’azienda di Concordia oggi
a livello nazionale, è quello di riflettere,
insieme a tutti gli interlocutori di CPL,
sulle questioni fondanti dell’essere e
Il “parterre” dei relatori che si è confrontato sul tema “cultura ed impresa cooperativa”
Il desk di registrazione degli ospiti
dell’agire cooperativo, rispetto ai cambiamenti della società, del mercato, del
mondo in generale, per preparare la
strada alle generazioni che seguiranno.
Il convegno si è svolto nel solco del
ricordo di Ivano Barberini, presidente
dell’Alleanza cooperativa internazionale, scomparso ai primi di maggio. Dopo
la lettura di un passo dell’intervista
al Presidente dell’ICA contenuta nel
saggio “Per chi verrà dopo di me”, la
moglie Nerina ha voluto testimoniare
la gratitudine per l’affetto della cooperazione nei riguardi di Ivano, “nella
speranza che i suoi messaggi e i suoi
ideali vivano oltre di lui, nel movimento
cooperativo in cui tutti noi, oltre alla
passione, abbiamo messo il cuore”. Il
presidente di CPL Roberto Casari le ha
consegnato una targa alla memoria di
un vero cooperatore, Ivano, che CPL
aveva invitato come relatore al convegno, ed ha annunciato che la sala
assemblee della sede bolognese di CPL
sarà intitolata a Barberini.
Dopo questo momento di comune e
partecipe commozione, Paolo Franchi,
editorialista del Corriere della Sera,
ha introdotto in veste di coordinatore
il tema “Cultura dell’impresa cooperativa”: una scelta non casuale per
Bologna, considerata a ragione come
la capitale italiana del Movimento cooperativo.
Il presidente Casari ha descritto il
caso di solidarietà intra-cooperativa
che ha vissuto in prima persona con
la cooperativa CPL, il “salvataggio” dei
lavoratori della cooperativa Edilter e
l’integrazione in CPL: “Quando si parla
di solidarietà bisogna intervenire nel
movimento cooperativo, perché anche
noi CPL abbiamo avuto bisogno di
sostegno”.
Nel suo intervento l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bologna Virginio
Merola ha dichiarato che l’amministrazione bolognese conta sulle cooperative per il capitale di fiducia che
vanta fra i cittadini, per la coesione
sociale e il radicamento territoriale
che concretamente promuove: ha rile-
vato la capacità di rinnovamento del
Movimento cooperativo che ha auspicato possa “contagiare” anche la realtà
politica e i gruppi dirigenti.
L’onorevole Sandra Zampa, deputato PD, rievocando i propri esordi
da cooperatrice nell’agenzia stampa
DIRE e il superamento delle difficoltà
(solidarietà interna con l’autoriduzione degli stipendi e aiuto da parte
di altre cooperative), ha affrontato il
tema della formazione universitaria e
post laurea relativa alla cooperazione (Master dell’Alma Mater Graduate
Il Presidente CPL Casari consegna la targa a
Nerina, moglie di Ivano Barberini
Per chi verrà dopo di me
Pubblicato un saggio di interviste sulla storia della cooperativa raccontata da chi l’ha vissuta
A cura di Francesco Manicardi
([email protected]),
Resp. Ufficio Stampa
“Non è una ricostruzione storica di Cpl
nell’ambito del movimento cooperativo […] ma una storia fatta di tante storie di uomini e donne in carne e ossa
che non celebrano e non si celebrano
ma, ripeto, raccontano e si raccontano.” Così, sinteticamente, nella sua
introduzione Paolo Franchi, editorialista del Corriere della Sera e curatore
del volume insieme a Francesco Manicardi (responsabile Ufficio Stampa di
CPL), presenta il saggio “Per chi verrà
dopo di me”, pubblicato nel 2009 per
“fissare” la tappa dei 110 anni di vita
della cooperativa. Il taglio scelto per il
volume è volutamente narrativo e non
storico-scientifico, e presenta una serie
Un raro scatto in “relax” di Bruno Bighi, direttore
tecnico artefice della “conversione al metano”
ri, presidente storico di
CPL negli anni ’60 e ’70.
In apertura e chiusura
il volume ospita due
contributi di rilievo nazionale: il primo è un
excursus
dell’onorevole Rino Formica (ex
ministro della Repubblica) sulla discussione
e la genesi dell’articolo
45 (la funzione sociale della cooperazione)
nella Costituente del
Lo scavo della trincea per la realizzazione dell’acquedotto di Monghidoro
(BO) nel 1962
1946, frutto di mediazioni tra le forze parladi interviste a soci ed ex soci lavoratori
mentari
e
segno
evidente della visione
di CPL che raccontano la propria vita
“aperta”
che
i
Costituenti
avevano nellavorativa all’interno della storia di CPL.
la
ricostruzione
della
società
italiana
Fra gli intervistati c’è il socio ora ottandopo
il
ventennio
fascista.
Il
secondo
tenne che ricorda la ripresa delle attivicontributo è un’intervista inedita a Ivatà della cooperativa nel dopoguerra, il
no Barberini, presidente dell’Alleanza
giovane laureato in economia che si afCooperativa Internazionale, scomparso
faccia alla soglia di CPL senza aver mai
nel maggio scorso. Barberini risponde,
studiato nulla dell’impresa cooperaticon linguaggio semplice e profonda luva; c’è chi ricorda con gratitudine colocidità, a diverse questioni riguardanti
ro che l’hanno preceduto e chi è proietla storia e l’attualità della cooperativa:
tato al futuro. Un aspetto interessante
vengono alla luce tante curiosità (nel
delle interviste è la riproposizione di un
mondo sono 800 milioni i soci, Benjamedesimo evento riguardante la vita
min Franklin nel 1750 fondò una coop
di CPL (ad esempio la crisi di bilancio
di protezione incendi, in Kuwait le coop
del 2004) o di una questione (il ricamdi consumo hanno l’80% del mercato)
bio generazionale) affrontati con punti
e si affrontano temi essenziali della
di vista differenti, e a volte antitetici: in
cooperazione quali la partecipazione
essi è possibile, per i più attenti, cogliedei soci, i deficit di comunicazione, la
re la ricchezza di posizioni che divergocentralità della persona. Corredano il
no e convergono in continuazione, cresaggio una cronologia dei 110 anni e
ando quella dialettica di confronto che
una sezione di fotografie storiche che
è il vero “motore” di una cooperativa, o
ritraggono, con il fascino del bianco e
almeno di una cooperativa come CPL.
nero, persone e ambienti citati nel corConclude la serie di interviste la testiso delle testimonianze. Il volume, pubmonianza postuma di Giuseppe Tanfer-
L’allestimento del buffet nel piazzale a fianco della nuova sede CPL
School) individuando nella qualità delle
risorse umane l’elemento essenziale
per superare la crisi.
“Qui a Bologna parliamo ancora di
Movimento, e cioè di imprese cooperative che avendo una propria idea
dell’economia e della società, basata
sul principio del rispetto della persona,
si organizzano insieme per perseguire
questa che è un’idea politica”: così
ha esordito Ethel Frasinetti, direttore
generale Legacoop Bologna, evidenziando il capitale reputazionale e di
fiducia delle cooperative che emerge come decisivo anche nelle analisi
del Premio Nobel
Amartya Sen e che
le cooperative “non
sono gelose di condividere”.
“Sono
molte le realtà che
guardano a noi in
cerca di risposte
non di breve ma di
lungo respiro”, perché nelle cooperative “oggi c’è la possibilità di misurarti
blicato dall’Editore Rubbettino nella
collana “Storie d’Impresa”, è reperibile
in tutte le librerie italiane o presso l’Ufficio Stampa di CPL.
Perché riproporre oggi testimonianze,
episodi e aneddoti della vita cooperativa degli ultimi 60 anni? Una risposta
tra le tante è quella data dal presidente
CPL Roberto Casari nella presentazione del libro: “Perché, come amava dire il
Presidente Giuseppe
Tanferri, “E’ attraverso il lavoro
che si
capisce la gente”. E alle storie di lavoro
vero, alle storie grandi e piccole di vita
imprenditoriale condivisa, crediamo si
possa ispirare quel giovane che oggi
si affaccia al mondo del lavoro. Vogliamo che quel giovane sappia che c’è un
modo diverso per dare dignità e senso
alla propria fatica: lavorare per chi verrà dopo di lui.”
con le tue capacità
in un pensiero più
collettivo, che argina l’individualismo”.
Frasinetti ha ricordato lo sforzo di rinnovamento generazionale e di genere,
rappresentato anche
dall’esperienza di
Coop Generazioni,
ed ha accolto l’accusa non comunicare
Claudio Galletti, responsabile Edilter e CPL, racconta la sua personale “storia”
di cooperatore
Il taglio della torta per le 110 candeline della cooperativa
bene da parte
della cooperazione invitando però
la stampa a superare visioni ideologiche e a “visionare sul campo”
i progetti cooperativi, come quello
dell’Agenzia
“Cooperare con
Libera Terra” che
sostiene le coop
antimafia.
Franco Buzzi, presidente del Comitato
Vigilanza del CCC, ha rimarcato la
necessità di figure di riferimento come
Barberini per il contributo di idee che
sapevano dare, e per contro la singolarità nell’atteggiamento di partiti e di
governi che non tengono in alcuna considerazione la cooperazione come soggetto capace di risposte forti ai problemi
economici e sociali del Paese. Buzzi ha
citato un’indagine indipendente commissionata dall’ANCPL che ha descritto
le cooperative come “imprese vere e
non come organizzazioni che sopravvi-
OTT[O]RE di lavoro per CENTODIECI anni
Il primo libro fotografico (targato Business Media Sole 24 Ore) racconta il viaggio in una giornata lavorativa di CPL
di Gabriele Greco ([email protected]),
Resp. Ufficio Comunicazione
OTT[O]RE è un libro fotografico, il primo
per CPL. Sono 106 le immagini selezionate, tratte dal lavoro di alcuni fotografi che hanno prodotto oltre 7000 scatti
dando vita a un progetto di comunicazione che ha diversi obiettivi: celebrare i 110 anni di vita della nostra
c o o p e ra t i v a ,
testimoniare
la
molteplicità
di attività e
di ambiti nei
quali CPL opera
ma soprattutto
mettere in primo
piano l’uomo e il
suo prezioso lavoro.
Il linguaggio di queste immagini parla senza troppe mediazioni: è diretto,
spontaneo, reale. Il libro fotografico nasce con questo scopo narrativo, come
testimonianza di una giornata lavorativa fatta di incontri, routine, imprevisti,
certezze. In questa storia ci sono vite
che si intrecciano con altre vite, storie
con altre storie.
“Ott[o]re” è un viaggio: negli spazi e nei
tempi di una giornata lavorativa con
CPL Concordia. Un viaggio di un giorno,
come tanti, quasi un “reportage” per
sottolineare come anche “l’ordinario”
di ciascuno possa essere straordinariamente bello e pieno di dignità. Un
viaggio nel presente, nell’Italia e nei
paesi all’estero nei quali lavoriamo, nei
nostri cantieri, nelle sedi. Un viaggio di
un giorno, intervallato dalle immagini tratte dal nostro archivio storico, a
testimonianza delle nostre origini così
lontane e della trasformazione del nostro lavoro nel tempo.
Sarah Angel Bezzecchi (una dei fotografi) in una lettera alla redazione del
nostro giornale aziendale scrive: …“si
sentivano veramente parte di quello
che stavano facendo, sembrava ci fosse
un filo conduttore, non dall’alto in basso ma più in senso orizzontale, a tessere concretamente qualcosa a beneficio della comunità”. Un altro fotografo,
I fotografi hanno colto i lavoratori CPL (qui per le vie di Bologna) nelle diverse fasi della giornata
na a livello internazionale, suggellata
dalla presidenza Barberini. “La dicotomia
fra vocazione territoriale e dimensione internazionale delle cooperative è
apparente”, soprattutto se si crede fermamente “nel valore del trasferimento
di esperienze. La cosa che nel mondo
reputano particolarmente interessante
dell’esperienza cooperativa italiana è
quella di essere stata in grado di mantenere un’organizzazione multisettoriale
con una grande autonomia delle proprie
associate, avendo
però sempre politiche di sistema”.
Marcone ha posto
l’accento su un
dato sempre sottaciuto: gli occupati nelle imprese
cooperative a livello mondiale sono
oltre 100 milioni,
il 20% in più degli
addetti delle multinazionali che sono
ritenute il vero
La conferenza stampa di presentazione dei 110 anni ha visto la presenza di
motore della globaMaurizio Cevenini, Presidente del Consiglio Provinciale (a sx) e di Giampiero
vono grazie all’assistenzialismo”; resta
il nodo della partecipazione dei soci,
soprattutto nelle cooperative di grandi
dimensioni, e su questo “occorre pianificare ed investire risorse come avviene
con i budget di produzione”.
Stefania Marcone, responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali di Legacoop,
ha sottolineato il valore delle persone
che nell’esperienza cooperativa si incontrano, e ha ricordato quanto sia stimata
l’esperienza della cooperazione italia-
Calzolari, Presidente di Legacoop Bologna (a dx)
Roberto Morellini,
in
una “lettera
aperta” dice:
“Ogni persona era parte
dell’azienda, uomini
felici, seri,
orgogliosi e
fieri”.
Spero che
questo progetto, che
ci ha imIl tecnico Rachid Basta effettua la manutenzione all’impianto gas nella centrale di
pegnato
Hamma, ad Algeri
tanto, posmente a tutti i colleghi che ogni giorno
sa essere, oltre che uno strumento
contribuiscono al cammino della nodi comunicazione efficace, un modo
stra cooperativa.
concreto per dare riconoscimento e
soddisfazione certamente ai protagonisti delle foto ma contemporanea-
Operai CPL addetti alle riparazioni idriche a Fano (PU)
Una piccola folla attenta al dibattito e alla proiezione del video: presenti soci e lavoratori, ma anche ospiti
e stakeholder della cooperativa
lizzazione.
Onelio Prandini, già
Presidente Nazionale
di Legacoop, ha rievocato i trascorsi cooperativi comuni dal livello
locale al nazionale in
compagnia di Barberini,
Raimondi e Bartolini; ha
citato il contributo della
cooperazione italiana
alla nascita dell’internazionale cooperativa fin
dagli esordi del 1895,
data prossima alla nasci-
Marino Ropa, “meccanico” DOC della cooperativa (primo a sx), riceve il
meritato premio dal Responsabile d’Area Bologna Antonio Grandi (secondo a sx)
Una storia da guardare negli occhi
CPL Concordia presenta “110”, un video d’autore sul cammino dei centodieci anni della cooperativa
di Alessandro Baraldi ([email protected]),
responsabile video CPL
“Se li vedi in giro non li riconosci: sono
semplicemente persone. Ma qui sono
anche soci. Sono lavoratori; soci lavoratori. Gente che fa parte di una storia
lunga centodieci anni e che intende
farla durare a lungo, questa storia”.
Guardandoci negli occhi, Roberto
Casari, il presidente della cooperativa,
ci invita così ad entrare in un tea-
“110”, il video che racconta la storia
di CPL Concordia dalle origini ai giorni
nostri, è tutto questo o, se preferite,
semplicemente questo: un film che
in 18 minuti circa vuole mettere al
centro le persone che fanno parte di
una storia di lavoro, che portano avanti
una lunga tradizione d’impresa e che
consegneranno questa tradizione a chi
verrà dopo.
In questo video, come del resto in
Paolo Xella, giovane dell’Ufficio Qualità, ripreso dalla telecamera di Marco Righi
tro immaginario. Fra poco si aprirà il
sipario e vedremo comparire in scena
narratori che ci racconteranno per
intero la vera storia di CPL Concordia.
Vedremo negli occhi persone, che ci
guarderanno negli occhi. Vedremo
gente lavorare. Ammireremo l’opera
del loro lavoro e del loro ingegno.
ta di CPL nel 1899. Dopo le conclusioni
del convegno, il responsabile comunicazione di CPL Gabriele Greco ha presentato brevemente i due volumi (un
saggio e un libro fotografico, illustrati in
queste pagine) realizzati in occasione
dei 110 anni; i presenti hanno poi assistito alla proiezione del video “110”,
suggestivo cortometraggio sulla storia
ultracentenaria di CPL narrata attraverso i volti e le voci dei lavoratori di oggi.
Prima del taglio del nastro, non è
mancata l’occasione per consegnare
alcuni riconoscimenti: fra gli altri a
Fabio Carpanelli, ex Presidente del
Consorzio Cooperative Costruzioni, il
quale ha ricordato il filo rosso societario che unisce le coop Terraioli, Edilter
e CPL ma anche un filo rosso delle
persone, fra le quali Ludovico Galletti,
capo area della Terraioli e padre di
Claudio Galletti di CPL. Carpanelli ha
annunciato per il 29 giugno la titolazione della Fondazione Storia e Civiltà
della Cooperazione a Ivano Barberini,
in occasione della presentazione del
libro “Come vola il calabrone” scritto
dallo stesso presidente ICA.
Targhe “al merito” sono andate anche a
tutto il materiale di comunicazione
prodotto per festeggiare questi 110
anni, abbiamo scelto di bandire con
nettezza elementi edulcorati, retorici
e autocelebrativi. Il tentativo, al contrario, è quello di raccontare la storia
per farla conoscere, e di raccontare la
gente che questa storia la vive tutti i
giorni, attraverso il lavoro.
E così, all’interno del video, i 110 anni di
storia ci vengono presentati senza che
quasi ce ne accorgiamo. Ci vengono
presentate tutte le tappe fondamentali e, contemporaneamente, possiamo
vedere i risultati di questa storia attraverso i materiali del nutrito archivio
video di CPL che ci offre immagini
d’epoca edite e inedite in bianco e nero
in superotto e immagini contemporanee girate in alta definizione.
La conclusione del video a questo
punto non poteva essere il classico
happy end o il “Vissero tutti felici e
contenti”. La conclusione è un invito
a ricominciare ogni giorno e a darsi da
fare insieme. Per continuare a portare
avanti l’idea che - il 23 aprile 1899 a
Concordia in provincia di Modena - ha
spinto 382 uomini a costituire “l’Associazione fra gli Operai Braccianti
dell’ex Mandamento di Concordia” in
forma di società cooperativa a capitale
illimitato. Che ha portato i soci della
Cooperativa a non arrendersi mai, ad
adattarsi alle situazioni e ai tempi,
a riconvertirsi passando dai lavori di
sterro (prima a mano, con la carriola,
poi con supporti tecnologici e meccanici), alla costruzione di acquedotti,
fino alla costruzione di reti gas e, via
via, a giungere all’attuale assetto.
La Missione di allora è quella di oggi,
attualissima: dare un’opportunità
sicura di lavoro. Ed è con la nostra
Missione, appunto, che si conclude il
racconto: “CPL significa Cooperativa di
Maurizio Ganzerla, 40 anni di lavoro in CPL,
ritratto nel backstage
produzione e lavoro. Dal 1899 la nostra
missione è generare lavoro vero: regolamentato, sicuro, valorizzante la persona e le sue caratteristiche…”: questo è il messaggio che esprimono i
63 lavoratori della cooperativa che
compaiono all’interno del video, giovani e meno giovani, uomini e donne, del
sud come del nord, a nome delle 1250
persone che sono la CPL di oggi.
Scritto e coordinato da Alessandro
Baraldi, con la supervisione di Gabriele
Greco e Francesco Forti, e la collaborazione di Marika Menozzi e Francesco
Manicardi, il lavoro è diretto dal bravo
Roberto Rabitti, noto editor e regista
modenese vincitore tra l’altro del 25°
Torino Film Festival (Premio Avanti). Le
musiche sono di Cinematic Orchestra,
Pillow, Giardini di Mirò, Nuccini, Iròi.
Il “salvataggio” dei lavoratori Edilter e l’inizio
dell’avventura bolognese di CPL Concordia
Marino Ropa - capo officina “storico” di
Bologna, che ha vissuto l’appartenenza alle cooperative Terraioli, Edilter e
CPL, premiato dal Responsabile d’Area
Antonio Grandi - e a Claudio Galletti,
responsabile della sede bolognese di
CPL e prima ancora “traghettatore” dei
70 dipendenti Edilter nella cooperativa
modenese.
Un ricco buffet e molte chiacchiere hanno suggellato questa autentica
“festa di compleanno con inaugurazione” per la multiutility modenese che,
nella sola area di Bologna, conta di
toccare nei prossimi dieci anni – parola
del presidente Casari - i 100 milioni di
euro di fatturato: un obiettivo confermato dalle significative dimensioni
della nuova sede CPL (ex CCC) di Via
della Cooperazione.
Ai primi di dicembre del 1995 CPL Concordia rilevò dalla Cooperativa Edilter
(in difficoltà economiche, destinate a concludersi poi con il fallimento) il
ramo d’azienda che gestiva il servizio di Manutenzione e Pronto intervento
sulle reti gas e acqua per conto della municipalizzata di Bologna Seabo
(oggi Hera). Edilter era stata una delle maggiori cooperative italiane nel
settore delle infrastrutture, arrivando a contare a fine degli Anni ’70 oltre
1800 dipendenti, con sedi in diverse città italiane e attività all’estero per
svariati miliardi di lire.
Il ramo d’azienda di Edilter rilevato da CPL comprendeva 70 dipendenti la maggioranza dei quali erano soci, e avrebbero perduto con il fallimento
il capitale sociale investito in Edilter - e numerose attrezzature, tra le
quali automezzi pesanti, furgoni, autovetture, escavatori, piccoli attrezzi
per costipare, ecc.
La fiducia e la considerazione che CPL Concordia dimostrò fin dall’inizio ai
nuovi dipendenti provenienti da Edilter portò a un’immediata integrazione
sfociata successivamente in buoni risultati operativi ed economici della
nuova commessa CPL a Bologna. Nel 2009, con l’acquisto della sede inaugurata il 21 maggio, CPL ha completato l’acquisizione di tutti gli immobili prima
di proprietà della Coop Terraioli e di seguito della Coop Edilter. Un elemento
di grande rilevanza e significato è il fatto che dei 25 ex soci Edilter tutt’ora
impiegati in CPL - al netto del turn-over naturale in 14 anni di attività - 22
hanno sottoscritto l’impegno per la quota sociale CPL, dimostrando grande
fiducia nell’azienda e nella modalità di adesione come socio all’impresa
cooperativa, nonostante la precedente esperienza negativa.
Claudio Galletti, responsabile Edilter e CPL
AREA BUSINESS 13
Brendolan Prosciutti:
la cogenerazione “no cost”
Nelle stagionature di Carpegna e San Daniele del Friuli CPL conferma la propria
attenzione alle proposte di risparmio energetico PER IL settore agroalimentare
di Nicola Braghieri ([email protected]),
Resp. Commerciale Settore Cogenerazione
L
o scorso febbraio il gruppo
Brendolan ha affidato a CPL
Concordia la realizzazione di
3 centrali di cogenerazione in assetto di Project Financing. L’attenzione
della Brendolan Prosciutti verso il
risparmio energetico ha portato all’installazione della terza generazione di
impianti di cogenerazione presso i
propri stabilimenti. Infatti l’esperienza
di Brendolan nasce dall’utilizzo dei
cogeneratori “Totem” circa 20 anni fa,
per poi passare attraverso l’utilizzo di
microturbine nei propri impianti. La
necessità di migliorare il processo di
autoproduzione di energia e lo sfruttamento delle nuove tecnologie in ambito
di generazione distribuita, ha portato
alla realizzazione delle nuove centrali
con motori endotermici (motorizzazioni
MAN) affidati appunto alla nostra cooperativa. L’elevato indice di redditività
di impianti di cogenerazione nel settore
agroalimentare ha spinto CPL a investire direttamente, nonostante la crisi, in
questo settore.
Lo stabilimento marchigiano Carpegna Prosciutti, appartenente al Gruppo Brendolan, è uno dei 3 interessati
dall’installazione di cogeneratori forniti da CPL
Caratteristiche dell’utenza “prosciuttificio”
L’attività produttiva della stagionatura
tipo prevede prelievi continui e sostenuti in ambito energetico, sia sotto
il profilo elettrico (alimentazione dei
gruppi frigoriferi per le stagionature),
che quello termico (calore da caldaia
per le stagionature, i postriscaldi nelle
celle del fresco e utilizzo sanitario per
i lavaggi di ambienti e di prodotto). Ciò
consente di soddisfare i due requisiti
essenziali per il buon funzionamento di
un impianto di cogenerazione: utilizzo
simultaneo di energia elettrica e termica
con un prelievo prolungato nel tempo
(la stagionatura è l’unica utenza che
può garantire il prelievo di calore ed
energia elettrica per più di 8.000 ore
anno). Ne conseguono tempi di rientro
contenuti degli investimenti.
Il progetto di CPL per Brendolan
Passando da un primo studio di prefattibilità, che prevedeva l’analisi di 4
stabilimenti produttivi, già indirizzato
verso una fornitura di impianto con
investimento CPL, è stato perfezionato
uno studio di fattibilità in cui è stato
escluso uno stabilimento per via dei
consumi termici, troppo bassi per giustificare l’installazione di un impianto
di cogenerazione. Su questa analisi si
è basato l’accordo di installare rispettivamente impianti di cogenerazione di
potenze elettriche di 200, 245, 347 kW
elettrici, in grado di recuperare energia
L’oro blu è prezioso e
va conteggiato con cura
L’Amministrazione Provinciale di Lecco ha invitato CPL a
presentare a tutti gli Enti della Lombardia il sistema di
monitoraggio dei consumi idrici adottato in Provincia
di Anja Belloni ([email protected])
Settore ICT
I
l 7 aprile 2009 a Lecco, presso la
sala Ticozzi, la Provincia di Lecco
ha organizzato in collaborazione
con CPL Concordia un convegno per
discutere di un bene fondamentale per
l’uomo, l’acqua, e del sistema adottato dalla Provincia stessa per il monitoraggio dei consumi dei principali
Concessionari sui prelievi. Da secoli l’uomo ha usufruito dell’elemento
liquido per rispondere alle proprie
esigenze, ma negli ultimi decenni le
condizioni climatiche si sono modificate e occorre avere “un quadro
della situazione per poter garantire la biocenosi”, come ha affermato
Marco Molgora, assessore provinciale
all’Ecologia e Ambiente.
Per il raggiungimento di tale obiettivo il Settore Ecologia della provincia di Lecco, nella persona del dott.
Fabio Muriano, si è mosso affidandosi
all’esperienza di CPL per il monitoraggio automatico dei consumi. La
necessità è quella di monitorare i prelievi, i livelli di falda e il DMV (deflusso minimo vitale), ove presente, nel
modo più semplice e diretto possibile.
All’incontro hanno partecipato in particolare rappresentanti di enti pubblici
quali le Province Lombarde, l’ARPA, e
responsabili della Regione Lombardia.
La sottoscritta e il collega Andrea
Cavazzoni, del Settore ICT di CPL,
hanno presentato alla platea la strutturazione del sistema di monitoraggio,
mettendo in evidenza la semplicità
nella consultazione dei dati attraverso un sito web dedicato. Tra gli
aspetti che hanno suscitato maggiore
interesse in sala anche la possibilità
“per ogni singolo cittadino” di poter
consultare il sito nella cosiddetta
area pubblica. Per fare ciò basta
accedere al sito http://mci.cpl.it e
richiedere le credenziali di accesso
nell’area di registrazione attraverso
Una fase del dibattito promosso dalla Provincia
di Lecco sui sistemi di monitoraggio di CPL
un apposito modulo.
Rispetto alla consultabilità diffusa, anche Vanda Berna, rappresentante dell’ARPA (Agenzia Regionale
per la Protezione dell’Ambiente della
Lombardia), è intervenuta mostrando
entusiasmo per tale servizio e dando
enfasi al fatto che ora sarà possibile
avere un unico punto di accesso ad
informazioni fondamentali: il sistema
proposto infatti consente a tutti gli enti
pubblici di avere un quadro preciso (e
aggiornato in tempo reale) di tutta la
situazione idrica. Anche i rappresentati delle altre province hanno chiesto
ragguagli su tale sistema giudicando
interessante il rapporto qualità prezzo.
L’incontro è stato giudicato di notevole interesse, in considerazione sia
della problematica “acqua” sia dell’efficacia della soluzione di monitoraggio
implementata: è auspicabile che, data
la materia in questione, altri enti possano introdurre sistemi di monitoraggio automatici di telelettura in linea
con la soluzione adottata dalla nostra
società.
La storia del gruppo
Brendolan
La Brendolan Prosciutti nasce nel 1927 per opera
della famiglia Brendolan titolari di una salumeria a Lonigo (Vicenza) che iniziarono a salare e
stagionare prosciutti per uso interno. Dopo la 2°
Guerra Mondiale l’attività ha assunto una dimensione industriale affermandosi sul mercato come
azienda specialista nel prosciutto crudo di alta
qualità e leader nel comparto San Daniele.
Nel 1999 la famiglia decise di vendere l’azienda
scegliendo tra le varie opportunità la cessione a
due gruppi importanti nel settore della macellazione italiana per garantire continuità qualitativa alla stessa: il fatturato 2008 è previsto
a 72 milioni di Euro. Attualmente la Brendolan
Prosciutti consta di 3 stabilimenti a San Daniele
del Friuli e altri a Meledo (VI), Carpegna (PU) e
Langhirano (PR). La capacità produttiva annua
complessiva è di oltre 1 milione di pezzi.
termica per 254, 344 e 481 kW termici.
Grazie ai tre impianti si avrà una produzione annua totale stimata attorno
ai 6.500 MW/h elettrici e 9.000 MW/h
termici, tutti a disposizione dei 3 stabilimenti. La progettazione CPL, come
di norma, non ha previsto eccedenze di produzione di energia elettrica,
ma soprattutto, dissipazione di calore
(massimizzando il processo di recupero
energetico): la copertura di produzione
di energia elettrica si attesta attorno al
35%, quella termica al 76%: un occhio
al portafoglio e uno all’ambiente.
Il progetto prevede un investimento
da parte di CPL attorno a 800.000
Euro: attraverso la vendita di energia
elettrica generata dagli impianti, CPL
rientrerà dell’investimento nei 6 anni
della durata del contratto di fornitura di energia, permettendo contemporaneamente un risparmio importante
al gruppo Brendolan. Per l’ennesima
volta la cooperativa si rende protagonista nella sfida del risparmio energetico,
anche in funzione di tutela ambientale:
con il funzionamento delle tre centrali
di cogenerazione, ogni anno verranno
evitate emissioni di CO2 per un totale
di 730 tep/anno.
Il meccanismo del
Finanziamento Tramite Terzi
Nel progetto Brendolan CPL finanza, realizza
e gestisce la centrale di cogenerazione a proprie spese. La gestione della stessa porta un
risparmio annuo che verrà diviso tra CPL (che
rientrerà del proprio investimento) e il cliente
(che godrà dei benefici ad impatto “zero” sui
propri investimenti). Al termine del contratto, la
centrale di cogenerazione diventa di proprietà
di Brendolan che potrà usufruire totalmente dei
risparmi scaturiti dalla gestione. I vantaggi per
il cliente nell’utilizzo del meccanismo del FTT
sono diversi:
• risparmio fruito fin da subito senza il ricorso a
proprie risorse finanziarie;
• assenza totale di rischi finanziari e di tipo
prestazionale dell’impianto;
• non assunzione di responsabilità nella gestione e manutenzione dell’impianto.
Il cliente paga l’energia elettrica e termica generata dall’impianto a un costo inferiore rispetto a
quella attualmente pagata, ottenendo risparmi
che possono variare tra il 5 e il 15% delle spese
energetiche attuali.
14
AREA BUSINESS
Calore “invisibile” sui campi da golf
Realizzata la centrale termica (con cogeneratore) e il teleriscaldamento del
complesso edilizio “Fonti di Matilde” sulle colline di Reggio Emilia
di Giacomo Lugli ([email protected])
Servizio Tecnico
L
o scorso 28 marzo è stato ufficialmente inaugurato sulle colline di Reggio Emilia il primo
stralcio del complesso edilizio delle
“Fonti di Matilde”, ambizioso progetto di esclusivo borgo dai caratteri
ottocenteschi, costruito letteralmente nel cuore di un campo da golf.
Nell’occasione sono stati aperti al
pubblico i due edifici principali, ovvero l’albergo e il centro benessere.
Decine di soci del golf club, invitati e semplici curiosi hanno potuto
liberamente visitare il complesso in
ogni sua parte, aggirandosi stupiti tra
tiepide saune, lampadari di cristallo e
camere elegantemente arredate.
CPL Concordia aveva ricevuto l’incarico da Hera Comm di eseguire la
progettazione, la realizzazione e la
gestione ventennale della centrale termica, della rete di teleriscaldamento e
delle relative sottocentrali, destinate
a servire gli attuali edifici e quelli di
futura costruzione.
Le questioni più importanti da affrontare si sono rivelate essere, fin dall’inizio, la difficoltà di inserire gli impianti nell’esiguo spazio a disposizione
all’interno del locale adibito a centrale
termica, e la necessità di non alterare, per quanto possibile, la quiete e
l’estetica ricercata dell’ambiente. Così,
al piano terra di una graziosa palazzina posta all’ingresso del borgo, CPL
ha allestito la centrale termica, che
comprende una coppia di generatori
di calore in grado di erogare complessivamente circa 2 MW, e un cogeneratore da 200 kW elettrici.
Anche se la potenza termica impegnata risulta essere tutto sommato
modesta, sono stati adottati sistemi e
tecnologie molto evoluti, tipicamente
utilizzati in impianti industriali più
grandi, come ad esempio gli inverter
posti sui bruciatori e sulla pompa
di rete. Quando, a breve, entrerà in
funzione il cogeneratore, non solo si
produrrà energia elettrica, ma si recupererà in gran parte il calore prodotto
dal motore endotermico per limitare
il più possibile l’impiego delle due
caldaie. L’energia termica generata è
distribuita attraverso una rete di tubazioni interrate alle sottocentrali poste
nell’albergo, nel centro benessere e
in altre cinque palazzine residenziali,
dove sono collocati gli scambiatori
di calore che costituiscono il termine
degli impianti realizzati da CPL.
Tutti i processi di termoregolazione e
le eventuali segnalazioni di anomalie
di funzionamento saranno gestibili
in remoto. Presso il TDS (Total Data
Service) è inoltre già pubblicato su
web il servizio dati di telemisura, trasmessi con moduli radio e GPRS (sistemi Emet ed Eterm di CPL Concordia),
direttamente dai contatori di energia
L’interno del centro benessere: tutti i processi
di termoregolazione saranno gestibili in remoto
elettrica, di acqua fredda/
calda sanitaria ed energia
termica per riscaldamento. I contatori sono stati
installati non solo nella
centrale termica e nelle
sottocentrali ma addirittura a monte di ogni singolo
appartamento, al fine di
contabilizzare le utenze
Il complesso esterno dell’hotel, che ospita servizi wellness grazie
finali e monitorare i rendial
calore
del teleriscaldamento
menti di produzione e distribuzione.
Ora che i lavori volgono al
piangerò le trasferte in quel bel posto:
termine è tanta la soddisfazione del
un cantiere anomalo, nel quale idrausottoscritto e dei colleghi ma, per
lici ed elettricisti diventano inconsapequanto mi riguarda, so già che rimvoli bersagli delle palline da golf…
Vimodrone s’illumina di CPL
L’appalto triennale DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE per la gestione di oltre 1800 punti
luce consentirà la sperimentazione di tecnologie impiantistiche (lampade a LED) e
gestionali per il risparmio energetico
di Gian Paolo Lacchini ([email protected])
tecnico di commessa Area Milano - Nord Ovest
Nel novembre 2008 CPL si è aggiudicata l’appalto per il servizio di gestione
e manutenzione degli impianti semaforici, illuminazione pubblica e passaggi pedonali luminosi del Comune
milanese di Vimodrone. L’appalto - di
durata triennale e aggiudicato per un
importo complessivo di oltre 170mila
Euro - avrà come oggetto la gestione
e la manutenzione di circa 1850 punti
luce e 30 quadri elettrici distribuiti su
tutto il territorio comunale (che conta
circa 14.000 abitanti).
Il contratto, acquisito attraverso una
gara ad evidenza pubblica tramite
la procedura dell’offerta economicamente più vantaggiosa valutando una
Le ciclabili ben illuminate rappresentano un
elemento sensibile di sicurezza per i cittadini
pluralità di elementi
tecnici ed economici, è
significativo in quanto
per la nostra azienda
si tratta della prima
acquisizione nel settore
dell’illuminazione pubblica nell’area Milano
Nord Ovest. La conduzione di tale servizio
consiste in varie tipologie di prestazioni e
manutenzione “on site”
Oltre alla sostituzione di apparecchi obsoleti, la sperimentazione di
quali la sorveglianza
luci a LED consentirà di ottemperare alle disposizioni europee sull’inquinamento luminoso
tecnica degli impianti, il controllo dell’efcon quelle a vapori di sodio in classe
ficienza degli impianti
II, i quadri elettrici non a norma, le
mediante analisi e regolazione, la
linee di distribuzione che si sono detemanutenzione preventiva e correttiva
riorate nel tempo, i pali di sostegno in
degli impianti nonché il pronto intervetroresina o in calcestruzzo con pali
vento per fermi o guasti.
in acciaio.
Di significativa importanza è la parte
Un altro obiettivo primario che ci
di lavori accessori a richiesta che il
siamo prefissi con il Comune è quelComune ha stanziato nel bando di
lo di sperimentare nuove tecnologara per l’adeguamento normativo
gie impiantistiche e nuovi metodi di
dei propri impianti di illuminaziogestione volti al risparmio energetico
ne pubblica e semaforici. Si prevede
(ad esempio l’utilizzo di lampade
infatti di apportare alcune modifiche
a LED) al fine di rendere il territoagli impianti tramite interventi atti
rio conforme a quanto stabilito dalla
a migliorare l’efficienza e l’efficacia
Direttiva Europea in materia di inquidegli stessi nonché di svolgere evennamento luminoso. Da qui l’obiettituali attività di implementazione sugli
vo dell’area di Milano di portare, al
impianti esistenti o di realizzazione ex
termine dei tre anni contrattuali, gli
novo: il collega Gottarelli, responsabile di commessa, e il sottoscritto stanimpianti d’illuminazione pubblica e
no già affrontando quotidianamente
semaforici in condizioni idonee per
insieme all’ufficio tecnico del Comune
rispettare pienamente le disposizioni
le problematiche connesse. In partinormative vigenti nonché quelle di
colare si prevede di sostituire tutte le
sicurezza e di salvaguardia dell’amvecchie armature a vapori di mercurio
biente.
SPAZIO MARKETING 15
Il settore ICT come
volàno della ripresa
A Milano confronto a convegno fra i responsabili di FS,
Mediolanum, Philip Morris, Novartis e CPL Concordia
di Matteo Marchini ([email protected])
Settore ICT
I
l 27 marzo scorso si è svolta a
Milano la conferenza “CIO &
Technology Leaders Forum”, un
importante momento di incontro per
tutti i responsabili dell’Information
Technology delle principali aziende italiane. All’incontro, organizzato da Business International, CPL
Concordia ha partecipato con un
intervento dell’Ing. Giuseppe Bandini,
Responsabile del settore ICT, che ha
illustrato le strategie adottate da CPL
nel settore informatico per trasformare
l’ICT da semplice “centro di costo” a
vero e proprio strumento di business. Il
confronto con altri importanti player di
statura nazionale e internazionale (tra
cui Ferrovie dello Stato, Mediolanum,
Novartis e Philip Morris) ha permesso di delineare quelle che saranno le
linee guida dello sviluppo del settore
ICT nell’attuale periodo di crisi economica. Sostegno al core business e
maggiori capacità di comunicazione
con gli altri settori dell’azienda – in
primis l’Amministrazione e il settore
Finanza – sono risultati essere i principali punti strategici su cui dovrà puntare il settore informatico se non vorrà
subire ridimensionamenti di budget.
Soluzioni capaci di migliorare i processi aziendali e l’organizzazione interna
devono essere sostenute con forza
dall’ICT e il loro successo deve essere
legato alla responsabilizzazione anche
di altri settori, per impedire che questi
possano osteggiare il cambiamento.
E’ stata sottolineata l’importanza di
slegare le attività ICT dalle dipendenze
di altri centri decisionali - quali l’amministrazione e il controllo di gestione,
a cui è storicamente legato - per offrire
così un maggiore slancio alle iniziative
di innovazione promosse, svincolandone il destino dalla sola (benché
necessaria) analisi dei costi. Punto di
sintesi delle conoscenze tecnologiche
trasversali ai vari settori e centro di
dialogo all’interno dell’azienda: questi
sono, secondo l’Ing. Bandini, i punti
cardine dell’azione del settore ICT.
Il tutto finalizzato a realizzare una
spinta innovativa che solo il confronto
e la sintesi possono permettere: ad
esempio, attraverso la possibilità di
implementare le conoscenze acquisite
nei telecontrolli delle cabine del gas
metano anche in altri settori, quali il
monitoraggio degli impianti fotovoltaici o delle risorse idriche. La crisi economica non deve quindi essere un alibi
dietro al quale operare tagli o bloccare
progetti di sviluppo, ma è necessario
che lo stesso settore ICT si faccia volano della ripresa.
CPL nel mondo? guarda sul web
L’azienda rinnova la sua vetrina on line. COMPLETATA LA GEO-LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
di Marika Menozzi ([email protected])
Ufficio Comunicazione
D
ai primi giorni di giugno è
online il portale web CPL
Concordia (www.cpl.it) in una
nuova veste grafica. Il restyling del
sito CPL è stato realizzato concentrando l’attenzione sul layout e sui contenuti, con gli obiettivi di migliorare
e rinnovare l’aspetto grafico - che è
immutato da aprile 2006 - uniformare
l’immagine istituzionale dell’azienda
nei differenti canali di comunicazione,
rafforzare la brand identity di CPL
nell’ambiente web e ottimizzare la
navigabilità delle varie sezioni del sito.
I cambiamenti più importanti sono
rappresentati dalla nuova veste cromatica (l’azzurro - che caratterizzava
sfondo, menu e titoli - è stato sostituito dai colori del logo CPL, ossia l’aran-
cio e il rosso della coccinella) e dalla
struttura della home page: mentre gli
articoli del sito precedente si sviluppavano su tre colonne (e quindi in
verticale), ora sono allineati in altrettante righe orizzontali. Ogni notizia in
home page, inoltre, ha una o più icone
che denotano la presenza di approfondimenti, file o video da scaricare.
Infine, per facilitare la navigazione ai
nuovi utenti, abbiamo inserito, accanto al tradizionale elenco di prodotti e
servizi, una suddivisione dei servizi
in base al target a cui CPL e le società
del gruppo si rivolgono: aziende, pubblica amministrazione e residenziale.
Sarà implementata un’area in lingua
spagnola (sono già state realizzate
quelle in francese e inglese). Per CPL
è indispensabile avere un portale multilingue, visto che l’azienda è sempre
più presente all’estero: in Romania,
dove detiene la distribuzione gas su
25 comuni; in Algeria, con la società
Aipower, dove il gruppo CPL ha già
sviluppato oltre 10 milioni di euro progettando e installando skid e cabine
di riduzione gas e gascromatografi; in
Croazia, Francia e Argentina con attività inerenti al gas. Infine, sarà completata la mappa degli impianti online
(geo-localizzazione) inserendo i comuni in cui CPL Concordia è concessionaria del servizio di distribuzione gas.
Ci auguriamo che la nuova veste grafica e le migliorie della struttura del
nostro portale confermino e migliorino il trend positivo dei primi mesi del
2009: 115 mila visite nei primi quattro
mesi (+25% rispetto allo stesso quadrimestre del 2008), 241 mila pagine
visualizzate e 30% di nuovi visitatori
a fronte di un 70% di returning visitors.
Dal sole di Verona al mare di Napoli
CPL presenta le sue rinnovabili al SolarExpo e la metanizzazione “a misura d’ambiente” di Ischia all’EnergyMed
di Marika Menozzi ([email protected])
Ufficio Comunicazione
C
on 63.800 visitatori in tre giorni (+15% rispetto all’edizione
del 2008) Solarexpo, svoltasi a
Verona dal 7 al 9 maggio, si conferma
ancora una volta la fiera leader del
settore delle fonti rinnovabili a livello
italiano ed europeo. I numeri del 2009
parlano chiaro: 900 espositori, un
terzo dei quali stranieri, 45 convegni
con relatori da tutto il mondo.
CPL Concordia ha partecipato al
Solarexpo nel padiglione Polygen portando la propria esperienza e competenza nel settore della cogenerazione
da gas metano e da biogas, trigenerazione e fotovoltaico. Il target dei
visitatori è stato eterogeneo: al nostro
stand, infatti, sono passati non solo
potenziali clienti dei più diversi segmenti di mercato, ma anche fornitori
e installatori che cercano collaborazioni per sviluppare il proprio business. CPL Concordia ha inoltre rafforzato la propria presenza grazie alla
partnership con ISES Italia
(Associazione non profit per
la promozione delle fonti
energetiche rinnovabili, presente in fiera) e alla partecipazione al Convegno organizzato da Cogena “Polygen:
cogenerazione diffusa e trigenerazione”. L’Ing. Nicola
Morgese, project manager
cogenerazione ed energie
rinnovabili di CPL, ha pre-
sentato la relazione “La trigenerazione: tripla energia al Parco Oltremare di
Riccione”. CPL Concordia ha, infatti,
realizzato per il Parco tematico riminese un impianto di trigenerazione
della potenza elettrica di 1.063 kW,
termica di 1.194 kW e frigorifera di
800 kW. Il sistema deriva da un’esten-
sione del concetto di cogenerazione
tramite l’utilizzo di un gruppo di
assorbimento a bromuro di litio a marchio CPL (Tyfon).
EnergyMed presenta: il metano ad Ischia
Dal 26 al 28 marzo CPL è tornata all’EnergyMed di Napoli,
dopo aver ricevuto nel 2007 la Menzione Speciale nella
sezione “Efficienza energetica nelle Pubbliche amministrazioni” per la Gestione Calore della Provincia di
Modena: nella gestione energetica degli immobili, CPL
Concordia aveva applicato tecnologie innovative di geotermia e domotica avanzata con telecontrolli remotizzati.
Quest’anno CPL ha presentato il progetto del metanodotto
che collegherà Napoli a Ischia, illustrando con un video
case history e un book fotografico l’approdo del metanodotto sottomarino sull’isola, seconda solo alla Sicilia
nel disporre del combustibile attualmente più ecologico.
Anche l’EnergyMed conferma un trend positivo di visite:
sono state registrate ben 20.000 presenze attirate dagli
oltre 180 espositori presenti.
16
SUCCEDE IN AZIENDA
Se il cooperatore si vede dal mattino…
Incontro “pilota” a Concordia fra ex dirigenti del Movimento cooperativo e oltre 100 giovani lavoratori di CPL:
fra amarcord E prospettive del lavoro in cooperativa all’insegna dei tempi passati e futuri
a cura di Francesco Manicardi
([email protected]), Resp. Ufficio stampa
“C
ome trasmettere ai giovani la passione per il
lavoro in cooperativa?
Come valorizzare l’esperienza di chi
ha trascorso e vissuto intensamente
una vita da cooperatore? Come far
incontrare vecchi e nuovi cooperatori?
Cosa può dire (e dare) in più oggi il
modello cooperativo ai giovani?”
Da queste urgenti premesse, nella
mente del Presidente di CPL Concordia
Roberto Casari è nata l’idea di convocare, in un sabato mattina (lo scorso
9 maggio), i soci e dipendenti “under
35” delle sedi CPL di Concordia e
Mirandola (Modena) per ascoltare le
testimonianze di dirigenti e soci storici del movimento cooperativo (non
solo di Legacoop, non solo modenese). 110 i giovani presenti, strappati
ad un mattino insonne (“Siamo una
discoteca che ha appena chiuso”, ha
commentato con una punta di umorismo Casari, visto il colpo d’occhio)
o semplicemente curiosi di ascoltare
esperienze d’altri tempi (si è risaliti
fino agli anni ’60) con possibili riflessi
nell’attualità della vita e del lavoro
della cooperativa di oggi.
Ha aperto la serie di testimonianze un
intervento molto articolato di Sergio
Nasi, ex presidente di diverse cooperative (Unieco, Cantine Riunite, Progeo,
ecc.), e attuale direttore Generale di
Coopfond. “Tre ragioni ci spingevano a stare in cooperativa: 1) poter
avere un rapporto di lavoro che fosse
percettibilmente stabile nel lungo
periodo; 2) l’idea di partecipare al
controllo sulla destinazione della ricchezza che si creava; 3) sostanziare
un’appartenenza ad una tradizione,
che fosse riconducibile al mondo cattolico o alla sinistra riformista”. Nasi
ha sottolineato come in molti settori le imprese cooperative abbiano
camminato ad una velocità maggiore
del contesto imprenditoriale (ad es.
nell’agroalimentare), grazie agli elementi di integrazione, buona gestione
aziendale e patrimonializzazione che
hanno portato la cooperativa a diventare, da soggetto nato per tutelare le
classi deboli, un’impresa protagonista
dello sviluppo economico del Paese.
Nasi non ha nascosto la necessità di
un recupero della reputazione delle
cooperative, anche in relazione a fatti
di cronaca degli ultimi anni, ma ha
affermato che “la nuova e grande
sfida è: siamo in grado di credere e
praticare un modello d’impresa che ha
un’originalità e tenta di coniugare termini apparentemente antitetici come
mercato e solidarietà, territorialità e
globalizzazione, competizione e con-
Giorgio Zanoli, direttore commerciale
di CMB Carpi, ha elogiato la prospettiva di lavori all’estero di CPL, già
intrapresa da vari decenni in CMB.
Zanoli, a fronte dei molti laureati e
diplomati presenti, ha tenuto a sottolineare: “Nel primo verbale della
cooperativa Braccianti di Carpi, nel
1914, si parlava già
di un ingegnere
come direttore dei
lavori”, in questo
smentendo il fatto
che i laureati non
fossero impiegati in
cooperative fino a
tempi recenti.
Volfango Concari,
responsabile
Approvigionamenti
e Acquisti del
C o n s o r z i o
Cooperative di produzione lavoro di
Modena e poi della
Una platea attenta di giovani lavoratori ha ascoltato le testimonianze dei
CMB, ha ricordacooperatori storici
to con simpatia e
commozione: “In
soci), le difficoltà della ricostituzione
CPL
per
me
è
stata
una cosa fantastidelle cooperative nel dopoguerra, e la
ca: ricordo i rapporti avuti con Bighi
loro unificazione nei decenni succese Tanferri, ai tempi dei primi impianti
sivi. “Qual è il rapporto con il mondo
gas a Castelfranco Emilia, e poi con
sindacale, o come il sindacato guaril “nuovo” presidente Casari, senza
da alla cooperazione? Il movimento
dimenticare il responsabile cassa di
sindacale, pur nella sua autonomia,
CPL Draghetti, che non posso fare a
è ancora interessato a che la coopemeno di abbracciare”.
rativa diventi un esempio anche per
Ivano Tavernelli, responsabile ammiil mondo esterno, per condizionare
nistrativo di diverse cooperative
l’atteggiamento dei “padroni” all’indivisione?”.
Gino Torelli, già presidente dell’Associazione Produzione e Lavoro di
Modena, ha ricordato i primi contatti
con CPL (“Furono dal versante del sindacato, per “ripulire” le liste della cooperativa dai nominativi di coloro che
non lavoravano più ma erano ancora
terno delle fabbriche?”: questi gli
interrogativi che
Torelli ha lasciato alla riflessione
comune.
Piero Pastorelli,
già presidente di
Federcoop e dirigente del gruppo
Unipol, ha sottolineato che fra i
“motori”
della
decisione di lavoL’intervento di Sergio Nasi in Sala Bighi: sul podio centinaia di anni d’esperienza
cooperativa
rare in cooperativa c’era il fatto di
(Fonditori, Emiliana Prefabbricati,
“credere di poter svolgere un lavoro
ecc.) e giudice tributario, ha espresso
utile a sé e agli altri”, riassumibile
alcune considerazioni lapidarie: “Oggi
nella domanda: Quando vado a lavosi va ad assemblee in cui ci sono ‘zero
rare al mattino, a cosa serve il mio
interventi’, per cui non si riesce a
lavoro? E poi “lavorare in un’azienda
capire cosa le persone pensino”; “Il
in cui abbia la possibilità di controlsocio deve avere tempo e cultura per
lare l’attività, i risultati e i dirigenti”.
controllare i dirigenti”; “Una volta le
Pastorelli ha posto una sollecitazioaziende cooperative erano più politine: “Il Movimento corre il rischio
cizzate; oggi però il Movimento è in
dell’omologazione, e che non sia più
mano ad alcune oligarchie”. Non sono
chiara la differenza tra privati e coomancate critiche ai collegi sindacali “a
perative: questo rischio può essere
rimorchio delle aziende”, ed è stata
superato se in ognuno di voi c’è uno
evidenziata l’importanza di scegliere
sforzo di formazione, di conoscenza e
oggi fra una direzione per compiti
di controllo”.
(gestione accentrata) o per obiettivi
(gestione diffusa).
“Mi ha colpito il fatto che qui in CPL
c’è ancora una sala per le assemblee”, ha esordito Loris Morini, già
presidente Coop Edili Braccianti di
Sassuolo e Sistema. “Anche noi nella
nuova sede avevamo una grande sala
assemblee: serviva a fare le riunioni, i
rinfreschi, gli incontri con il sindacato,
ecc.”. Morini ha sottolineato la necessità vitale per i cooperatori di spazi di
partecipazione: “Non esiste un modo
solo per alimentare la partecipazione, quello di stamattina proposto da
Casari è uno di questi”.
Onelio Prandini, ex Presidente
Nazionale Legacoop e parlamentare
della Repubblica, ha raccontato i suoi
45 anni di cooperazione ricordando
l’inizio del suo percorso nelle cooperative industriali, con la partecipazione alle assemblee e ai processi
decisionali. Trovatosi a 26 anni presidente dell’associazione provinciale
delle Coop di Produzione Lavoro,
alla guida di un gruppo di giovani,
Prandini ha ricordato come incontrò
Tanferri, Zalghi, Bighi nei consigli
d’amministrazione di CPL: “Uno di
25 anni come me, si è trovato a dare
delle risposte da dirigente a personaggi come Tanferri, Berni, Manni che
conoscevano a menadito le loro cooperative e che per esse avevano fatto
sacrifici enormi”. “Un vizio positivo
che avevano questi personaggi – loro
ci tenevano a che i giovani crescessero
– era, finiti i Consigli d’Amministrazione, fermarsi a parlare per spiegazioni
più opportune e approfondite delle
decisioni prese dalla cooperativa”.
Prandini ha ricordato il ritardo nel
comprendere le esigenze nei processi
industriali (la fatica nel far accettare
la necessità di un perito chimico in
una coop di Fonditori), ma anche gli
episodi di solidarietà fra cooperative
(il sostegno dato dalla Coop Muratori
di Carpi, con il presidente Gualdi
Tervano, alla Coop di Spilamberto del
Presidente Manni) e di rapporti umani
e di credibilità fra le persone: “Sono
qualcosa che non c’è altrove, né tra privati né nelle aziende a partecipazione
statale: è una esclusiva del movimento
cooperativo”. Prandini ha rievocato la
svolta di CPL nel metano con l’impianto di Castelfranco Emilia, e i corsi
fatti presso la Dalmine per qualificare i
saldatori dei tubi del metano.
Il Presidente Casari, a conclusione
dell’incontro, ha ribadito l’interesse
di CPL per incontri di questo genere
che saranno promossi anche in altre
occasioni e in altre sedi aziendali,
usufruendo della disponibilità di figure storiche della cooperazione come
quelle presenti in questa occasione.
SUCCEDE IN AZIENDA 17
20 anni di “matrimonio”
con Edison DG
Intervista al
Geom. Antonio Toaldo,
Responsabile Operations
di Edison Distribuzione Gas
Festeggiata la ricorrenza con i responsabili dell’azienda padovana di distribuzione
gas, cliente del Gruppo CPL in QUATTRO LUSTRI di passaggi societari
di Cheti Osto ([email protected])
Segreteria Area Padova Nord Est
Q
uest’anno festeggiamo il
decennale
di
collaborazione con la Edison DG di
Selvazzano Dentro. In realtà se dovessimo tornare indietro nella memoria
sarebbe più corretto dire che ne ricorre
il ventennale. Infatti, i primi contratti
furono sottoscritti tra la Sag Adriatica
Gas (che divenne poi nel 1999 l’attuale Edison DG) e la Co.ge.i.me. s.r.l.
Quest’ultima fu poi acquistata nel
maggio del 1993 da CPL e dalla stessa
Sag Adriatica rispettivamente per il 60
e il 40%.
Uno dei lavori più importanti che
la Sag assegnò alla Co.ge.i.me. fu la
costruzione del metanodotto, degli
allacciamenti e della cabina di 1°
salto, con gruppi di riduzione finale
nel comune di Mossano (Vi), una
commessa da due miliardi delle vec-
ulteriori commenti.
Ritornando al “decennale/
ventennale”, è stato un piacere rivedere - durante la
cena che è stata organizzata
per festeggiare la ricorrenza
- persone che non vedevo
da tanto tempo, e ricordare
con loro i vari “personaggi”
La tavolata della cena di “gusti veneti” scelti dalla committenza Edison
che si sono succeduti in
tutti questi anni: a partire dal
chie lire, oltre ai “contratti aperti” di
geom. Donà (amministratore
manutenzione delle reti gas metano
unico di Co.ge.i.me e poi direttore tecche tutti gli anni ci sono stati rinnovanico della Sag), all’ing. Forni (anche
ti, e che ancora adesso sono in essere
lui dapprima amministratore unico
tra CPL ed Edison DG.
della Co.ge.i.me e poi direttore tecnico
Ne sono passati di anni, e l’evoluzione
della Sag), ed infine al geom. Vigna,
è stata davvero impressionante; siamo
direttore tecnico della Co.ge.i.me dal
passati infatti dai 6/7 dipendenti della
1993 al 2002 quando la società fu
Co.ge.i.me. agli attuali 85 dipendenti
messa in liquidazione. Mi auguro che
dell’area Padova Nord Est, il fatturato
questo rapporto di collaborazione
è passato da un milione e mezzo di
continui, cosicchè ci si possa ritrovare
Euro della Coge.i.me. agli attuali 15
fra dieci anni, a questo punto possiaMilioni di euro circa della nostra area:
mo dire per festeggiare il “trentennale
numeri che non hanno bisogno di
di Edison DG”.
Essere grati alla cooperazione
N
ei mesi di febbraio e marzo il
Consiglio d’Amministrazione
di CPL, guidato dal Presidente
Roberto Casari, ha promosso due incontri con coloro che hanno “fatto la
storia” del movimento cooperativo, a
livello locale e provinciale. Lo scopo
della convocazione era duplice: manifestare la gratitudine della cooperativa
per l’impegno profuso nel movimento
cooperativo, e aggiornare il “quadro”
di cosa è diventata CPL Concordia negli ultimi anni, descrivendone dimensioni, attività e crescita nel 2009. Il 27
febbraio sono stati invitati nella sede
concordiese di CPL gli ex soci della
Cooperativa Muratori di Concordia, diversi dei quali hanno avuto esperienze
di lavoro nelle cooperative di Mirandola e San Possidonio, incrociando i destini di CPL. Si tratta di operai, tecnici
e dirigenti con un passato cooperativo
Eros Pellati, dirigente Legacoop Modena,
riceve la targa da Casari (sx) e Guarnieri (dx), rispettivamente Presidente e Vice di CPL
dai 25 ai 40 anni, tutti molto interessati a conoscere le attività odierne di
CPL, visitando anche la sede concordiese con l’assistenza del Consigliere
Enrico Benetti. Il 20 marzo è stata la
volta degli ex Presidenti e Dirigenti
del Movimento cooperativo aderente
alla Legacoop: per l’occasione è stato approntato dai tecnici ICT di CPL
un collegamento satellitare tramite
La reunion degli ex presidenti e dirigenti cooperativi nella sala consiliare di CPL
videofonino con il tratto di mare nel
quale sta avvenendo la posa del metanodotto sottomarino che collegherà
la costa napoletana all’isola di Ischia.
Grazie alla “telecronaca” dell’Ing. Giulio Lancia, responsabile di CPL per la
metanizzazione di Ischia, gli ospiti
hanno potuto assistere in diretta alle
operazioni di allineamento mediante
transponder della condotta gas posata con l’ausilio di pontone e verricelli.
Nel corso dei due incontri non sono
mancati interventi per ribadire il piacere di questi ritrovi, l’importanza di
far crescere la cultura e l’impresa cooperativa, diffondendone conoscenza e
senso di appartenenza. A ricordo degli
eventi sono state consegnate targhe, un
DVD con le attività tecnologiche della
cooperativa e, per non mancare di concretezza, anche un buon prosciutto.
Geom. Toaldo, a quando risalgono i rapporti
con CPL Concordia?
I primi contatti con CPL
sono iniziati negli anni
’90, per una cabina di
prelievo gas da 20mila
metri cubi a Selvazzano.
Parlai con Silvano Tromba, attualmente il vostro
responsabile Impianti e Services. La nostra società, che allora si chiamata SAG Adriatica Gas, aveva
circa 50 dipendenti e 60mila clienti, lavoravamo nelle province di Ferrara, Rovigo, Venezia e
Padova. Conoscevamo Co.Gas dato che eravamo
entrati in trattativa per l’acquisizione dei comuni
di Comacchio e Lagosanto.
Come è avvenuto il passaggio dall’Azienda
Gas Porto Tolle a Edison DG?
Edison DG è nata come Azienda Gas Porto Tolle, la
prima azienda fondata circa 60 anni fa da Raoul
Casellato e altri soci, che avevano dei pozzi di
estrazione sul Delta del Po. Poi si è trasformata
in Adriatica per il Gas e successivamente in SAG
Adriatica Gas. Acquistata nel 1999 da Edison insieme ad altre 5 aziende di distribuzione, nel 2004 è
avvenuta la fusione che ha portato alla nascita di
Edison Distribuzione Gas. Oggi Edison DG sviluppa
un fatturato di circa 45 milioni di Euro, gli utenti
sono 144mila: lavoriamo in 12 province, 5 regioni
e 66 comuni.
Il fatto di essere parte di un grande gruppo
come Edison cos’ha cambiato?
Siamo entrati in un gruppo che ha le sue strutture
ed è quotato in Borsa. Abbiamo dovuto cambiare
il tipo di mentalità operativa. Prima si decideva tutto sul posto, dove c’era la proprietà; oggi
siamo organizzati in maniera centralizzata e tutto
dipende dalla capogruppo, a partire dai budget.
Anche se per quanto riguarda l’operatività, non
avendo esperienze nel settore, la capogruppo si è
appoggiata ad Edison DG e ha fatto affidamento
sulla nostra esperienza. In questo modo abbiamo sviluppato diverse attività, un’organizzazione
interna, le certificazioni ISO 9000, 14000 e 18000,
necessarie per poter operare sotto il punto di vista
della sicurezza, ambientale e qualità in maniera
integrata.
Come vi regolate nella scelta e selezione dei
fornitori?
La capogruppo ci certifica i fornitori, e in base alle
certificazioni ottenute si va in gara e si decide chi
è il fornitore ideale. Quando c’è stato il passaggio
a Edison CPL era già una nostra azienda certificata
internamente come SAG che operava sia nella
costruzione di rete sia nella costruzione di impianti, quindi abbiamo continuato in questa collaborazione che è iniziata 20 anni fa. Attualmente
CPL lavora per Edison DG non solo in Veneto ma
anche al confine tra Emilia e Marche, a Morciano
di Romagna e Montefiore Conca.
F.M.
I soci storici della Cooperativa Muratori di Concordia visitano la sede concordiese di CPL
A cura di F.M.
18
RSI
“Senza confini: il futuro siamo noi”
L’Università tedesca di Osnabrück si gemella con CPL Concordia
di Umberto Pizzingrilli ([email protected])
Amministratore di CPL Distribuzione
Sabato 9 maggio 2009 una delegazione di studenti dell’Università tedesca
di Osnabrück, nel corso di un viaggio
di studio in Italia, ha fatto visita alla
sede CPL Concordia di Sant’Omero
(Teramo). La delegazione era composta da venti studenti, 14 ragazze
e 6 ragazzi, ed era guidata da un
giovane insegnante, il dott. Massimo
Pizzingrilli, docente dei corsi di
Italianistica presso l’Ateneo tedesco.
Il viaggio è stato organizzato dalla
Facoltà di Economia e Scienze
Sociali dell’Università di Osnabrück
(Wirtschaft und Sozialwissenschaften
Fachhochschule Osnabrück) ed è stato
definito “Gemellaggio di istruzione”,
con l’evidente obiettivo di creare un
rapporto non episodico e con la volontà di far conoscere agli studenti la
realtà cooperativa italiana. Tutti gli
studenti partecipanti al viaggio sono
iscritti alla Facoltà di Economia, ad
eccezione di una giovane studentessa
della facoltà di Scienze Sociali e del
Lavoro, la quale ha partecipato al
La delegazione degli studenti universitari tedeschi di Osnabruck in visita alla sede abruzzese di CPL
Concordia a Sant’Omero (TE)
viaggio insieme al figlio Joshua, di 4
anni, il quale si è lasciato coinvolgere
di buon grado e allegramente durante
tutto l’incontro, svoltosi presso la Sala
Convegni della nostra sede abruz-
zese. Ad accogliere la delegazione
studentesca c’erano il responsabile di
CPL dell’area Sant’Omero Adriatica
Alfredo Lupi, il tecnico preventivista
Enzo Consorti e Valeria Di Battista.
A Chiampo l’acqua è in
mostra
di Matteo Marchini ([email protected])
Settore ICT
E’ in un’ottica di Responsabilità Sociale di
Impresa che si può inquadrare la recente inaugurazione della mostra “Emozioni d’acqua”,
realizzata dalla società Acque del Chiampo di
Arzignano. Attraverso una mostra fotografica e
l’esposizione di tecnologie del passato e del presente del settore idrico, si è voluta sottolineare
l’importanza che l’acqua ha in tutte le attività
dell’uomo, dall’alimentazione alla produzione
industriale.
Presentata da Alessandro Cecchi Paone, l’inaugurazione è stata l’occasione per premiare le
migliori fotografie esposte. A realizzarle, i ragazzi delle scuole e adulti del comprensorio gestito
da Acque del Chiampo. Presentate anche le
opere di alcuni giovani artisti, la cui vendita
permetterà di sostenere il “Progetto Tabaka, nati
per vivere”: il progetto si propone di assicurare
alle donne in gravidanza dell’area di Karungu
e Tabaka in Kenya un servizio di consultorio
pre-natale e le terapie necessarie per inibire la
trasmissione del virus dell’HIV tra la madre e il
bambino.
L’incontro, molto partecipato dai cittadini, è
stata un’occasione di riflessione sulla corretta
gestione della risorsa idrica, sulla sua valorizzazione e la responsabilità delle società che
sono chiamate a gestirla. CPL Concordia, che
per Acque del Chiampo si occupa della lettura
dei contatori, stampa e consegna delle bollette,
e che, attraverso un partner fornisce il software
di bollettazione, è tra gli sponsor della manifestazione.
I commenti degli studenti tedeschi partecipanti all’incontro
Alla fine dell’incontro abbiamo chiesto ad alcuni degli studenti tedeschi quali fossero le loro impressioni e loro, molto cortesemente, hanno risposto alle nostre domande
[ndr: abbiamo preferito riportare fedelmente le risposte, mantenendo lo stile e le formulazioni in lingua italiana usate dagli studenti stessi].
• Jenny Ucha, 26 anni, studentessa di Economia e Gestione Internazionale
Alla luce di quanto è stato detto, pensi che il modello cooperativo rispecchi le aspettative della società attuale e delle nuove generazioni?
Il modello CPL è molto bene. Io credo che CPL è un progetto di grande interesse per l’energia sostenibile e per il futuro di noi ragazzi.
Cosa ti ha colpito di più di questa visita alla CPL di Sant’Omero?
Ciò che mi è piaciuto di più è stata la presentazione della cooperativa. Secondo me è magnifico quello che ha fatto una società che è stata fondata da 30 persone.
Credi che anche in Germania sia possibile una CPL?
Anche se il concetto della cooperativa adattato ad una ditta è insolito, CPL è la prova che lui funziona.
• Jana Wiebe, 24 anni, studentessa di Economia e Commercio
Era la prima volta che visitavi una ditta cooperativa come la CPL?
Sì. Non sono mai stata prima a una cooperativa. E’ stato molto interessante fare la conoscenza della CPL, un gruppo cooperativo composto da 27 società.
Ti rimane un ricordo particolare di questa giornata?
Sì, mi piace il modo di lavoro di gruppo e mi piace la cooperazione. Quello che ho sentito per la presentazione, che tutti lavorano a fare il futuro e non per fare il denaro,
mi è piaciuto molto.
E il luogo di lavoro come ti è sembrato?
Sì, questo è molto bene. La guida negli spazi degli uffici è stata molto bella, perché c’è tanta luce e tutti vedono che fanno tutti e pensano che nessuno sta da solo.
• Senta Kaisen, 21 anni, madre del piccolo Joshua, studentessa di Scienze Sociali e del Lavoro
Cosa pensi che caratterizzi questa cooperativa?
Io penso che tutti che lavorano qui credono in un ideale di futuro per i giovani. Questo mi è piaciuto molto.
Cosa te lo fa pensare?
Alla presentazione quello che noi abbiamo sentito e visto, fa capire che l’energia in CPL è fatta per la vita più buona degli uomini. Poi la storia degli operai che decidono
di lavorare insieme. Infine anche si vede che è stata tanta ospitalità oggi. Questo fa capire come è fatta la gente qui.
C’è qualcosa di particolare che ti ha colpito?
Sì, c’è una cosa molto bella. Quando il Direttore Pizzingrilli ha preso insieme a sé, al tavolo del discorso, il piccolo Joshua. Questo è molto bello per me e per gli altri,
perché è molto bello che la gente come in CPL sta vicino dei giovani e anche dei piccoli.
• Alexander Malchus, 25 anni, studente di Economia del Diritto (ndr. tifoso dell’Inter!)
Che idea ti sei fatto di questa visita?
Molto impressionante la presentazione! Anche mi piace molto il posto di lavoro, molto accogliente.
Ritieni che il modello cooperativo sia utile a soddisfare le esigenze della società di oggi?
Io penso che in particolare il principio della “Società Cooperativa” è una vera alternativa alla tipica “SpA”, con molti vantaggi per i lavoratori.
Che ne pensi delle attività che svolge la CPL?
L’impresa nel settore delle energie rinnovabili è molto promettente, qui si possono fare tante cose per il futuro. Nella società di oggi tu devi lavorare con l’energia rinnovabile per fare un futuro per i giovani come noi; allora la CPL è proprio la cosa giusta.
Dopo l’introduzione svolta dal
già Direttore Commerciale di CPL
Umberto Pizzingrilli, gli studenti
sono intervenuti ponendo una serie
di domande incentrate soprattutto sul
funzionamento del modello cooperativo, sul suo radicamento sul territorio,
sulla partecipazione dei soci alle scelte aziendali, sull’attività della cooperativa e sulle sue prospettive, anche
in relazione all’attuale critica situazione internazionale. A conclusione
dell’interessante dibattito, Umberto
Pizzingrilli si è complimentato con
le autorità universitarie di Osnabrück
per l’idea del gemellaggio e per aver
scelto di incontrare CPL, ha ringraziato i giovani ospiti tedeschi per la
loro partecipazione attiva e attenta
all’incontro, sottolineando l’attualità
del modello cooperativo e ribadendo,
fra le altre, tre idee-forza dell’impresa
cooperativa in generale e di CPL in
particolare: la solidarietà, l’intergenerazionalità, la creazione di lavoro
vero.
MONDO COOP 19
La classe che diventa
cooperativa
A Modena il Concorso Bellacoopia 2009 rivolto agli studenti delle Superiori è stato
vinto da un progetto tutorato da CPL
di Albano Dugoni,
Responsabile Cooperative sociali
di Legacoop Modena e curatore di
Bellacoopia
L
egacoop Modena, in collaborazione con la cooperativa
Mediagroup 98, ha proposto
quest’anno la terza edizione del concorso “Bellacoopia”. Per la buona riuscita di questa iniziativa esprimiamo
un vivo ringraziamento agli studenti
delle classi in concorso, ai docenti
che li hanno coordinati, agli istituti e
agli altri docenti che in qualche modo
hanno concesso ore, disponibilità e
aiuto per la realizzazione delle cooperative nelle classi. Ringraziamo inoltre
i soggetti istituzionali che contribuiscono in vari modi al nostro concorso
sulla Impresa Cooperativa: la Camera
di Commercio di Modena, la Provincia
di Modena, il Ministero dell’Istruzione ufficio Scolastico provinciale di
Modena, Legacoop Emilia Romagna-
primi tre progetti classificati a Modena
parteciperanno alla selezione regionale che si svolgerà a Rimini nell’ultima
settimana di ottobre durante la Fiera
Ecomondo. Sostenibilità e responsabilità sociale saranno i principali criteri
di valutazione.
Legacoop Emilia Romagna, nei suoi
documenti programmatici e di indirizzo, invita i propri associati a una
particolare attenzione verso i giovani,
ai quali si devono offrire diritti, garanzie, sicurezza, una buona retribuzione
ma, soprattutto, la possibilità di essere
partecipi di un progetto nel quale riconoscersi e al quale dedicare una parte
della propria testa e del proprio cuore.
Bisogna trovare strade nuove da indicare alle nuove generazioni rispetto
a quelle seguite in passato, strade
da costruire con loro per portarli a
stabilire contatti e relazioni costanti e
strutturate con la cooperazione.
Legacoop Modena ha cercato in questi
anni di lavorare in tale direzione e il
sogno che oggi è mito. I fratelli Panini,
spirito innovativo puro, si inventarono
l’album con le figurine adesive dei
calciatori, innovazione che ha dato
vita ad una industria: era il 1961, e le
figurine si attaccavano all’album con
la colla. Facebook è arrivato solo oggi.
50 e 100 anni fa i cooperatori, per
soddisfare un bisogno (di un lavoro,
di una casa, dell’acquisto di un bene
Le classi vincitrici del Concorso Bellacoopia premiate dal Presidente Legacoop Modena Roberto Vezzelli
(primo a sx)
valori cooperativi, sia anche dal punto
di vista pedagogico molto utile alla
crescita personale degli studenti, ai
quali viene trasmesso, in quanto praticato, il valore della collaborazione
finalizzata al conseguimento di scopi
concreti. “Niente di
splendido fu mai realizzato se non da coloro che osarono credere
che qualcosa, dentro
di loro, era superiore
alle circostanze”: ci
piace ricordare questa
frase che per Liana
Stradi (a cui è intitolato il nostro concorso)
era un agire, un fare
quotidiano. Quanti
esempi possiamo trarre dal nostro tessuto
imprenditoriale di individui, famiglie
e gruppi di persone che, superiori alle
circostanze, hanno creato qualcosa
di splendido. Enzo Ferrari, quando
andavamo ancora tutti in bicicletta,
vendette la sua casa per inseguire un
di consumo, della vendita di un prodotto della propria terra), ancorati a
una carta di Valori e di Principi scritti
da altri, hanno creato imprese, migliorando le condizioni di vita dei propri
soci e dipendenti, ridistribuendo ricchezza e
buone prassi per tutto
il territorio; hanno creato patrimoni di ricchezze e conoscenze
che nessuno può vendere e comprare, ma
esclusivamente consegnare nelle mani delle
future generazioni.
Per noi cooperatori di oggi e per gli
studenti del progetto
Bellacoopia, che ci
auguriamo cooperatori di domani,
può esserci l’opportunità di creare
qualcosa di splendido, se naturalmente sapremo essere superiori alle
circostanze e se sapremo unire a
questa esperienza il nostro spirito
innovativo.
“Niente di splendido fu mai realizzato se non da coloro
che osarono credere che qualcosa,
dentro di loro, era
superiore alle circostanze”
La platea di studenti presenti al Baluardo della Cittadella: da quest’anno i primi tre progetti classificati a
Modena parteciperanno alla selezione regionale durante la Fiera Ecomondo
Coopfond.
Un ringraziamento va a tutte le
Cooperative aderenti a Legacoop
Modena che da tre anni non mancano di far avere il loro contributo, che
si traduce anche in ore di lavoro di
responsabili d’impresa i quali, compatibilmente con i loro impegni, da
gennaio ad aprile si trasformano in
tutor, tornano tra i banchi di scuola
e lavorano insieme alle classi per la
realizzazione di idee imprenditoriali
in forma cooperativa.
Il progetto Bellacoopia è diffuso in
quasi tutte le province della regione Emilia Romagna, tanto che la
Legacoop regionale ha creato la Rete
Regionale Bellacoopia. Da quest’anno i
Concorso Bellacoopia “Premio Liana
Stradi” è la tessera di un mosaico
che dà evidenza e pratica a questi
obiettivi insieme ad altre tessere: citiamo ad esempio il Mic (Management
per l’Impresa Cooperativa, scuola di
alta formazione per dirigenti e quadri in collaborazione con Legacoop
Reggio Emilia), il Corso per neolaureati, il Corso per Consiglieri di
Amministrazione delle Cooperative, la
Collaborazione al corso di Economia
Cooperativa e del terzo settore presso
la facoltà di Economia e Commercio
dell’Università di Modena e Reggio
Emilia.
Riteniamo che il Concorso Bellacoopia,
oltre a diffondere tra i giovani l’idea e i
Le prime 3 classificate
Ha vinto il primo premio (3.000 euro) la classe 5 B “Mercurio” dell’Istituto Tecnico Commerciale “Barozzi”
di Modena, col progetto di una cooperativa editoriale denominata “PressMo 09”, sorta per sviluppare
un web magazine e un settimanale cartaceo (“Young View”) che intendono affrontare le notizie locali,
nazionali e internazionali con, appunto, un punto di vista giovane, critico, costruttivo. I ragazzi sono stati
coordinati dall’insegnante Valeria Cesanelli e dal tutor cooperativo Alessandro Baraldi, responsabile RSI di
CPL Concordia.
Il secondo premio è stato attribuito alla classe 5 A dell’Istituto “Cattaneo” di Modena col progetto di una
cooperativa di produzione di biodiesel dal riciclaggio, denominata “Fuelcat”. Al terzo posto la 4 F dell’Istituto
“Levi” di Vignola che ha progettato una cooperativa sociale di assistenza e inserimento lavorativo, denominata “Cooperativa Sociale Joker”. Per queste tre classi il prossimo appuntamento è a Rimini, con la fiera
Ecomondo (28-31 ottobre 2009), per la finalissima regionale all’insegna della Responsabilità sociale.
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