Che fare per il mondo del lavoro?

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Che fare per il mondo del lavoro?
BRUCHERÒ
notiziario comunale
periodico bimestrale spedizione in abbonamento postale gruppo IV
Anno IV - N. 1 - Gennaio-Febbraio 1974
INFORM ARSI, CONOSCERE, DISCUTERE PER DEFINIRE
UN N U O V O RUOLO DELL’ENTE LO C A LE NEL L A V O R O
Che fare per il mondo del lavoro?
DIFFICILE CHIUDERE
IN PAREGGIO
La rifo rm a trib u ta ria blocca per
il prossimo quadriennio le entrate
25
gennaio: la G iu n ta M unicipale ha so tto p o sto all’esam e
del C onsiglio C om unale il p ro g e tto di bilan cio p e r l'esercizio
finanziario 1974.
Il d o cu m en to rise n te in m odo sconvolgente della n o rm a tiv a
d ella rifo rm a fiscale che s o ttra e a ll’a c c e rta m e n to d ire tto dei
C om uni un com plesso di im p o ste e ta sse c o rrisp o n d e n ti a
circ a il 90% delle e n tra te di c a r a tte r e trib u ta rio , m e n tre il
resid u o 10%, lasciato alla co m p eten za com u n ale, non p rese n ­
ta m a rg in i di d isc re zio n alità applicativa.
Ciò h a c o m p o rta to u n a rig id ità nelle e n tra te , già predete rm in a te p e r il p ro ssim o q u ad rien n io .
Con la p red e term in a zio n e delle e n tra te , la ric e rc a del p a­
reggio è s ta ta la b o rio sa dovendo n ec e ssa ria m e n te co m m isu ­
ra re ad esse gli sta n ziam e n ti di spesa; vi è s ta to cioè un ca­
p ovolgim ento del c rite rio la rg a m en te seguito in p ra tic a per
cui la stim a del fabbisogno di sp esa avveniva in m o m en to
p rec ed en te ris p e tto alla funzione di a ttin g im e n to delle ri­
so rse di c o n tro p a rtita : la p ressio n e fiscale veniva, su ccessi­
v am ente, g ra d u a ta in relazione alle n ec essità di spesa.
N o n o stan te, p erò , il c o n len im en to degli sta n z ia m e n ti di
sp esa — p u rtro p p o non tu tti risp o n d en ti all'o g g ettiv a neces­
sità del relativ o servizio — figura nel p ro g e tto di bilancio un
disav anzo econom ico (ra ffro n to fra le e n tra te effettive e le
spese c o rre n ti) di L. 62.729.600, che p e r il c o rre n te an n o ha
p o tu to essere fro n te g g ia to con m ezzi o rd in a ri di bilan cio
(g e ttito di p a r tite a r r e tr a te di im p o ste).
D etta situ azio n e di disavanzo econom ico è d e s tin a ta ad
a p p e sa n tirsi nei p ro ssim i an n i, q u a lo ra non in terv en g an o
p ro v vedim enti legislativi di m odifica d ell’a ttu a le sistem a.
La legge di rifo rm a , d ’a ltr o can to , co n tien e già il p re a n ­
nu n cio di un nuovo o rd in a m e n to delle finanze degli enti
locali.
Ciò p rem e sso si trasc riv o n o i d a ti riassu n tiv i del bilancio
p er l'esercizio finanziario 1974 p re s e n ta to al C onsiglio Co­
m u n ale:
a ) PARTE 1- - ENTRATA
Avanzo di am m inistrazione presunto
Entrate tributarie
Entrate per com partecipazione a tributi era
riali
Entrate extra tributarie
Entrate provenienti da trasferim enti di capita li
Entrate provenienti da assunzioni di prestiti
Contabilita speciali
Totale ENTRATA
PARTE 2a - USCITA
Spese correnti
Spese in conto capitale
Spese per rim borso p restiti - quota capitale
Contabilità speciali
Totale USCITA
b) SITUAZIONE ECONOMICA
Entrate correnti
Spese correnti
E. 1.160.019.965
Quota capitale am m orta­
m ento m utui
»
71.017.370
L.
»
33.000.000
146.700.000
» 793.597.990
» 293.009.745
» 101.589.600
» 1.560.000.000
» 450.800.000
L. 3.375.697.335
L. 1.178.019.965
» 1.675.860.000
»
71.017.370
» 450.800.000
L. 3.375.697.335
L. 1.168.307.735
L. 1.231.037.335
DISAVANZO ECONOMICO
L.
62.729.600
La d iscu ssio n e del bilancio di p rev isio n e p ro seg u irà il g io r­
no 9 feb b raio 1974, alle o re 15.
L’Amministrazione comunale decidendo
per il Convegno ha compiuto una scelta
da cui i lavoratori si aspettano molto
Il tavolo della presidenza del « Convegno sul Lavoro », durante l'introduzione del Sindaco di Brugherio. Da sinistra: Luciano Venturini, del Cen­
tro per l'economia pubblica; Lucio De Carlini, Segretario Camera del Lavoro di Milano; Silvio Gironi, assessore comunale-vicesindaco; Ettore Giltrl,
sindaco; Sergio Marvelli, assessore regionale; Giuseppe Mancosu, direttore Associazione Industriali Monza e Brlanza; Gianpiero Cassio, del CEP.
C onoscere con esattezz a e in
m odo co m pleto, d ib a tte re con
tu tte le forze in te re s s a te i p ro ­
blem i com uni, c o n fro n ta re le d i­
v erse soluzioni: tu tto ciò al fine
di p o rre un p ro g ra m m a , in d icare
delle p rio rità p e r q u a n to rig u a r­
d a l'in te rv e n to del n o stro C om u­
ne nei p ro b lem i del lav o ro e del­
l’eco n o m ia d ella c ittà . Sono q u e­
s ti gli o b iettiv i ch e l’A m m inistrazione, su p rec isa indicazione del
C onsiglio C om unale, si e ra p re­
fissa allo rch é indisse il « Conve­
gno sui p ro b lem i del lavoro e
d ell’eco n o m ia a B ru g h erio ». In
b u o n a p a rte lo svolgim ento del
convegno h a già rag g iu n to questi
o b iettiv i, p o n en d o si co m e sicu ro
p u n to di p a rte n z a p er u n im p e­
gno assai p iù v asto e, c e rta m e n ­
te, nuovo p e r un E n te Locale.
I
d ib a ttiti, la ricerca, i d o cu ­
m e n ti delle 2 g io rn a te sono un
m a te ria le ricco di indicazioni, da
cui p o te r a ttin g e re p e r im p o sta­
re i gravi p ro b lem i d ell’occu p a­
zione, d ella p o litica del te rr ito ­
rio , del lav o ro a dom icilio, della
m ed icin a del lavoro e d ella sal­
v ag u a rd ia ecologica della n o stra
c ittà . Per q u esto ded ich iam o il
1° n u m e ro del 4J an n o del g io r­
nale al Convegno. V ogliam o in ­
fa tti in fo rm are, con la m aggior
com p letezza p ossibile, tu tti colo­
ro che non h an n o p o tu to p a rte c i­
p are. P er i m olti p a rte c ip a n ti sa­
rà invece in te re ssa n te co n serv a­
re l’in se rto (pagg. 9-16), p e r ave­
re a disposizione i te sti deali
in te rv e n ti e dei d o cu m en ti. So­
p r a ttu tto non p er rileggere u n re ­
so co n to « m o rto » di cose d e tte
nel p a ssa to , m a p e r p o te r u tiliz­
za re u n o stru m e n to « vivo » p e r
u n lav o ro che è a p p e n a iniziato.
PRO SPETTIVE C H E
SI S O N O
APERTE
Più potere
per gli enti
locali
« Lo scopo che VAmministrazione
si era prefisso nell'organizzare questo convegno evci una analisi il più
possibile costruttiva dell’apparato
produttivo e della situazione occupa­
zionale di Brugherio. Questa analisi
si è esplicata in due successivi m o­
menti: conoscitivo e di raffronto.
Il m omento conoscitivo ha avuto
lo scopo di quantificaie le strutture
che hanno portato all attuale svi­
luppo industriale che è stato poi
studiato, nel successivo momento,
nelle sue componenti essenziali: ter­
ritorio, casa, sanità ed igiene am­
bientale. Le forze sindacali e di par­
tito presenti al convegno hanno con­
tribuito a dare- garanzie al valore
operativo delle scelte scaturite du­
rante il dibattito. £ ' stata la larga
partecipazione di queste forze, e
quindi di chi esse rappresentano, ad
aver dimostrato l'interesse che que­
sto convegno ha suscitato nella cit­
tadinanza, motivando così le ragioni
che avevano portato ad una tale iniziativa.
Dai vari interventi, comunque, ho
potuto constatare come da parte di
tutte le forze politiche, sindacali,
amm inistrative si auspica quella col­
laborazione che faccia sì che Bru­
gherio, e di conseguenza la zona in
cui è economicamente e geografica­
m ente inserita, possa divenire real­
m ente partecipe del suo sviluppo ».
Questi sono i concetti espressi dall ’assessore Gironi nella sua relazio­
ne conclusiva al Convegno sui Pro­
blemi del Lavoro. Un ampio stralcio
di questa relazione è riportata qui
di seguito.
Dopo q u esto convegno devono
seg u ire fasi o p erativ e. S iam o
segue a pag. 2
TRIBUNA APERTA: LUIGI GRECO (PCI)
La prevenzione: è questa
la medicina più efficace
Le possibilità che si aprono davanti ai C om itati Sanitari
di LUIGI GRECO
Si è svolta a B ru g h erio una
co n feren za-d ib attito , p a rte c ip a n ti
il P rof. D ott. G iulio A. M accacaro
d ell’is titu to di B io m etria d ell’U-
A P A G IN A 3
I LAVORI
A SAN DAMIANO
IL TEATRO
DEL SOLE
NELLE SCUOLE
m
A P A G IN A 6
APPOGGIO PER
I LAVORATORI
DELLA MANULI
n iv e rsità di M ilano e il D ott.
V itto rio C a rre ri. A rgom ento: la
m ed icin a del lav o ro e la fun­
zione dei co m ita ti sa n ita ri di zo­
n a di rec en te istitu iti d alla Leg­
ge Regionale 37/71.
E ’ ch iaro che non in ten d iam o
fare la cro n aca di q u ella confe­
renza ( tr a l ’a ltro è d a n o ta re
solo di sfu g g ita ch e il d ib a ttito
non è sta to sm o rzato da lim ita­
zioni di tem p o o da « p a u ra di
fa r c a ttiv a fig u ra » ); in ten d iam o ,
invece, svolgere alcu n e considesegue a pag. 2
Uffici comunali: gli orari
L’austerità ha colpito tu tte le forme di lavoro, anche gli Uffici
Comunali ne hanno risentito e hanno dovuto modificare i loro ora­
ri per l’apertura al pubblico.
Pertanto i nuovi orari sono:
ORARIO PER IL PUBBLICO
Da lunedì a venerdì: dalle ore 9 alle ore 12;
— dalle ore 16 alle ore 17,20 per servizi demografici - imposte - tasse
- autenticazioni ■ atti di assenso.
Ufficio Tecnico: dalle ore 8,30 alle ore 11.
Sabato: dalle ore 8,30 alle ore 12 - servizi demografici e stato civile.
Anche per la Biblioteca ci sono state delle innovazioni ma, pur
rimanendo chiusa una sola sera, ha agevolato il pubblico rimanendo
aperta il sabato, per l’intera giornata, e la domenica m attina. Co­
munque di seguito ripetiam o i nuovi orari:
M artedì: dalle ore 14 alle ore 23,30.
Mercoledì: dalle ore 14 alle ore 19.
Giovedì: dalle ore 14 alle ore 19.
Venerdì: dalle ore 14 alle ore 23,30.
Sabato: dalle ore 9 alle ore 12 - dalle ore 14 alle ore 19.
Domenica: dalle ore 9 alle ore 12.
La conclusione
di Silvio Gironi
d ’accordo, ed io m i im pegno a
n o m e d ell’a m m in istra z io n e a fa r
sì che d a q u esto convegno se
n e tra g g a il m assim o p ro fitto e
m ’im pegno a fa r tu tto q u an to
n ei lim iti del possibile e di com ­
p eten z a del Com une. Ma v o rre i
p u n tu a liz z a re u n a ltro p u n to che
n o n è em erso in q u esto d i b a t t i ­
to e n ea n ch e nelle com m issioni,
e che secondo m e è b en p iù im ­
p o rta n te . E ’ che v o rre i che da
q u e sto convegno n a sc a l’idea del­
la v o lo n tà che l'e n te locale, in
u n io n e a ll’e n te reg io n ale po ssa
d iv en ire u n a n uova fo rza p oli­
tica, che e n tri n e ll’alone politico
con u n a forza se m p re p iù im ­
p o rta n te , facendo in m odo che
i su g g erim en ti, le p ro p o ste , le
istan ze che l’e n te locale quali
stru m e n ti di b ase p ercep isce dai
c itta d in i che ra p p re se n ta , venga­
no c o n sid e ra ti e a ttu a ti dal go­
v ern o c e n tra le e dal governo re ­
gionale. Gli e n ti locali debbono
av ere l’au to n o m ia n ec essaria p e r
p o te r svolgere quei c o m p iti so­
ciali, che se an ch e n on p rev isti
d alla legge sono di lo ro com pe­
te n za ed è lo ro dovere fare.
Com e le forze sin d acali si sono
p o ste — e q u este in p a rtic o la re
dopo il '69 — dopo il p o te re le­
g islativo e il p o te re esecutivo,
com e te rz a fo rza e fin o ra u nica
fo rz a ed in te rlo c u to re al p o te re
ce n trale . In te rlo c u to re , secondo
m e, con il quale il governo non
dico che deve fa re i conti, m a del
q u ale deve c o n sid e ra re se ria m e n ­
te le p ro p o ste.
Se q u e sto dovesse v erificarsi
an c h e p e r gli e n ti locali e p e r
l ’e n te reg io n ale (e d 'a ltro n d e non
fa re m m o a ltro che a ttu a r e la co­
stitu zio n e) d irei che sa re b b e u n
fa tto di im p o rta n z a d e m o cratica
e di g ra n d e im p o rta n za . C redo
che se nel n o stro paese dovesse
so rg ere u n a q u a r ta fo rz a con la
q u ale il governo c e n tra le deb b a
av ere u n c o n fro n to , d e b b a avere
u n a d ia lettic a, penso che q u e sta
q u a r ta fo rza d eb b a essere l’en te
locale, d eb b a essere l’e n te regio­
nale. Ecco, fra i v ari im pegni che
ci siam o a ssu n ti in q u esto con­
vegno vediam o di in se rire p u re
q uesto.
Infine rin g ra zio tu tti gli in te r­
v en u ti qui p re se n ti, gli onorevoli,
i re sp o n sa b ili di p a rtito , della
d em o crazìa c ristia n a , del p a rtito
co m u n ista, del p a rtito so cialista,
del p a rtito rep u b b lican o , i re la ­
to ri delle v arie com m issioni e i
p a rte c ip a n ti alle co m m issio n i. E
p e r o n e stà p erm e tte te m i, an ch e
se poi q u alcu n o m e n e v o rrà , a
q u esti rin g ra z ia m e n ti n o n v o rrei,
no n debbo agg iu n g ere i r a p p re ­
se n ta n ti del p a r tito so c ialista de­
m o c ra tic o ita lia n o p erc h è non
solo non sono p re se n ti oggi, m a
an ch e nelle varie, n u m e ro se riu ­
nioni che si sono te n u te p e r p ro ­
g ra m m a re q u esto convegno sono
se m p re s ta ti assenti.
La medicina
preventiva
razioni relativ e al te m a p ro p o ­
stoci.
E ’ chiaro che la m e d icin a del
lavoro è n a ta solo di rec en te :
non in te n d ia m o rife rirc i a quella
accadem ica, to g a ta e d o ttrin a le.
Ci rife riam o alla n a sc ita della
coscienza o p era ia di u n a m ed ici­
n a « nuova », che vedesse — in
p rim o luogo — u n a gestione « di­
v ersa » della m ed icin a del lavoro.
Cioè, il la v o ra to re oggetto che
si tra sfo rm a in soggetto attiv o
e che, con il suo « io », le sue
esperienze, la su a conoscenza di­
r e tta del ciclo p ro d u ttiv o , è ca­
p ace di analizzare gli elem en ti di
rischio in siti n ella fab b rica.
Le vecchie s tr u ttu r e non reg ­
gono p iù : i re c e n ti casi dolorosi
della C onceria de M edici e della
T rifil-B ic Ita lia ci dicono che in
Ita lia (in L om b ard ia, in p a rtic o ­
la re ) esisto n o degli « abusivi au ­
to rizzati », d a to ri di lavoro che
h an n o fa tto della violazione siste­
m a tic a e p ro g ra m m a tic a delle
m isu re di prevenzione a n tin fo r­
tu n istic a il loro credo. Le vecchie
s tr u ttu r e no n reggono, p erc h è n a­
te a co n su m o esclusivo del ca­
pitale.
S areb b e in te re ssa n te fa re un
esam e a p p ro fo n d ito d ella Legge
303/1956, che d e tta le n o rm e del­
l'igiene del lavoro : ad esem pio,
è v ie tato u sa re i s e m in te rra ti e
gli in te rra ti p e r la b o ra to ri o p er
cicli p ro d u ttiv i. Però... Però, af­
fe rm a la legge, se il ciclo p ro d u t­
tivo lo rich ied e, b iso g n a a u to riz­
zare lavorazioni negli in te rra ti e
se m in te rra ti !
La m o rale n o n c ’è, p erc h è è
s c ritta nella legge 303/1956: il la­
v o ra to re deve risp e tta re , il p a­
d ro n e può ris p e tta re !
L’E npi, l’is p e tto ra to del Lavoro
ed en ti sim ila ri non fan n o p re ­
venzione, p u rtro p p o , p e r due m o­
tivi che si rid u co n o ad uno solo:
il p rim o è che h an n o scarso p e r­
sonale e scarse a ttre z z a tu re ; il
secondo, p iù d ete rm in a n te , è che
lo scarso personale e le scarse
attrezzature sono una politica
precisa delle forze di governo,
che hanno subordinato le loro
scelte in questo cam po a quelle
del padronato, per cui parlare di
am bienti di lavoro sani significa
fare i conti in tasca a chi è pa­
drone delle aziende e stornare
un’am pia fetta dei profitti a fa­
vore di investim enti sociali, che
non potranno essere m ai accet­
tati da chi ha fatto dello sfrut­
tam ento il suo credo.
E,
poi, b iso g n a ric o n d u rre il
tu tto ad u n d iscorso di fondo :
oggi la m e d icin a è cu ra tiv a, d an ­
do luogo a div ersi fenom eni.
Il m edico n o n h a p iù u n ruolo
sociale : piano, con calm a lo si
è tra sfo rm a to in u n fu n zio n ario
delle m u tu e. E ’ risa p u to che
l'ag g io rn am en to p ro fessio n ale di
m o lti m ed ici è affid ato ai ra p ­
p re se n ta n ti delle case farm ac eu i
tiche, in q u an to gli on eri delle
m u tu e non p e rm e tto n o al m ed i­
co di essere tale.
A nni di stu d io vengono volga­
rizzati nella m eno nobile p ro fes­
sione di « ric e tta ri », con d anno
e p e r la p e rso n a lità del m edico
e p e r i b isogni del m alato .
La stessa m e d icin a è u s a ta se­
condo i bisogni del g ran d e ca p i­
tale. M accacaro h a c ita to in te­
re ssa n ti sta tistic h e a ll’uopo, d al­
l'Ita lia al Congo ex-belga. In co n ­
sapevole stru m e n to , il m edico.
Oggi, l’esigenza è la m ed icin a
p rev e n tiv a v o lta a rim u o v ere le
cau se che co stitu isco n o rischio
la te n te „di m a la ttia . Uno n o n è
san o se sta bene ; è sano se vive
in am b ien ti che n o n p rese n tan o
risch io di m a la ttia .
In q u esta n u ova o ttic a non può
sfuggire il ru o lo im p o rta n te del
m edico, sia generico che sp ecia­
lista : è lui l ’o p e ra to re sociale del­
la rifo rm a sa n ita ria , che non è
il g esto re della salute, com e anni
di m u tu e vogliono fa r in ten d ere.
La g estio n e della m e d icin a è
affid a ta an ch e al m alato , il q u a­
le — com e dicevo in n an zi — in­
terv ien e con il suo « io » e d à un
notevole c o n trib u to ad in d iv id u a­
re i fa tto ri di rischio.
In p ro v in cia di M ilano esisto ­
no alcuni C entri di m ed icin a p re ­
v en tiv a p e r gli am b ien ti di lavo­
ro (V im ercate, S esto San G iovan­
ni, Cinisello B alsam o, P ad ern o
D ugnano, C orsico), n a ti sulla
sp in ta delle lo tte o p eraie del 1969
N O TIZIE DAL
PARTITO REPU BBLIC AN O
Il 18 dicem bre 1973 si è tenuta l ’assem blea degli iscritti al
Partito R epubblicato Italiano, sezione di Brugherio. Dopo il
dibattito si è passati alla votazione per l’elezione del Comitato
Direttivo. Sono stati eletti : com e segretario politico il prof.
Renato Pozzi, com e co-segretari organizzativi l’ing. Antonio Roversi e il rag. Antonio Chiodi, com e m em bri del Comitato stes­
so i sigg. Onida dr. Franco, Villa p.i. Roberto, Teruzzi Alfonso
e Bram billa Adriano.
e del 1971, c e n tri che o p eran o
con il fattiv o co n trib u to dei con­
sigli di fa b b ric a e del sin d a ca to
a livello u n ita rio .
Ecco la sc o p e rta di q u esti an ­
ni : non è d ire le cose p iù d iffi­
cili, m a d ire le cose reali che
d iv e n ta elem en to u n ific a n te di
o p e ra to ri sa n ita ri e la v o rato ri.
Allora, la m edicina del lavoro
com e scienza accadem ica non
esiste ; esiste una volontà di cam ­
biare gli am bienti di lavoro e,
di riflesso, gli am bienti esterni,
elim inando le cause di inquina­
m ento (idrico, atm osferico ed
acu stico), i ritm i di lavoro os­
sessivi, i trasporti urbani ed in­
terurbani scarsi, e così via. Que­
sta « m edicina del lavoro » non
accerta le bronchiti, m a riqua­
lifica l ’uomo, m edico e lavora­
tore, cittadino dello stesso am ­
biente.
Q uali stru m e n ti ad o p e rare? Le
leggi, gli E n ti istitu zio n ali, b u t­
ta re tu tto a m are, asp e tta re ?
Sono d o m an d e in te ressa n ti, che
m e rita n o alcu n e risp o ste.
In n a n z itu tto , q u esta n uova co­
scienza n o n deve essere a d d o r­
m e n ta ta , p a rla n d o in te rm in i b u ­
ro c ra tic i a s tra tti.
Che cosa in te re ssa al la v o ra to ­
re della C andy o della M anuli
che « in b ilan cio non c ’è la n e­
ce ssa ria d isp o n ib ilità »? N on so­
lo, che cosa significa?
S ignifica v o lo n tà di non far
n ulla.
Il Comitato sanitario di zona
è una conquista dem ocratica che
non deve essere vanificata ; per
questo, crediam o che sia im por­
tante sottolineare che il nostro
Comitato ha cercato di evitare
la m atem atica riproduzione di
schieram enti di maggioranza e
m inoranza propria dei Consigli
com unali, con le divisioni e gli
schem atism i che la cosa avrebbe
com portato.
Il fattiv o d isco rso di co llab o ra­
zione n ato in q u esti p rim i gio rn i
di v ita ci fa ben sp e ra re p e r il
fu tu ro ; e q u esto d isco rso signifi­
ca che non può il C o m itato p re ­
se n ta rsi com e gesto re di u n p ro ­
g ram m a ca la to d a ll’alto di in te r­
v en ti di m e d icin a p rev en tiv a.
Il p ro g ra m m a va sc ritto , di
necessità, m a v a s c ritto con i
la v o ra to ri, con i g enitori, con i
c itta d in i, con i veri g esto ri del
p ro g ra m m a . D etto an c o ra più
ch iaram e n te , non cred iam o che
il co m ita to d eb b a essere un o r­
gano b u ro c ra tic o , m a u n o rg an o
p o litico che si a ffian c a a quelli
già esiste n ti e ne tra sfo rm a l ’es­
senza.
Per questo è inconcepibile che
la Regione Lombardia abbia pre­
disposto un piano di finanzia­
m ento senza sentire i com itati
sanitari di zona, dando oggetti­
vam ente un colpo fiero a quel­
l’autonom ia politica che è il no­
stro vanto.
D iventerem m o, di conseguenza,
degli in te rm e d ia ri fra la d o m an ­
d a di b ase e la risp o sta di ver­
tice : q u esto non è il n o stro sco­
po. M edicina p rev e n tiv a signifi­
ca co n q u ista di u n a n uova m en ­
ta lità ; sig n ifica m e tte re in a tto
u n p ro cesso tale com e ab b iam o
d e sc ritto in a ltra p a rte di qu e­
sta nota.
E ’ u n a risp o sta in co m p leta? Sì,
p erc h è è la n a tu ra del co m ita to
che non è fac ilm e n te id e n tifica­
bile in u n a s tr u ttu r a d e lim ita ta ,
fin qui arrivo, là no.
Il pian o regionale p e r la m e­
d icin a del lavoro, p e r esem pio,
esclude che Cologno - B ru g h erio
ab b ian o (alm en o tali sono le in ­
discrezioni al p ro p o sito ) u n cen­
tro di m ed icin a p e r il lavoro.
S a rà n o stro im pegno con i S in­
d ac ati, i Consigli di fa b b ric a e
le ra p p re se n ta n z e d e m o cratich e
di fa b b ric a ch ied ere alle due Am­
m in istraz io n i co m u n ali uno sfor­
zo in ta l senso e g estire insiem e
il servizio che dovesse n ascere.
Oggi, vengono spesi fio r d i
q u a ttrin i p e r la m ed icin a scola­
s tic a : in te n d ia m o m e tte rc i il n a­
so p e r finalizzare i p ro g ra m m i in
direzione della prevenzione e non
della fiscalizzazione.
E ’ ch iaro , allora, che il Com i­
ta to non è fa tto di d ic io tto p e r­
sone : è fa tto da quelle d ic io tto
p ersone, dai sin d a ca ti, dai lavo­
ra to ri, dai citta d in i, dagli in se­
g n an ti, dai m edici, dagli o p era­
to ri socio-sanitari. Dio, q u an te
p erso n e !
Ma, se così non fosse, ad dio
m ed icin a p rev en tiv a. E, s o p ra t­
tu tto , ad d io n uova m edicina.
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Quando le montagne danno
In Valcuvia alla luce un misero topolino
onorati
i partigiani
TRECENTO CITTADINI
DI BRUGHERIO
a cura del C O M IT A T O A N TIFA SC ISTA
Uno dei prim i nuclei di resistenza ai nazifascisti che, dopo l '8
settem bre, si organizzò in Lombardia è stato quello di S. Martino
Valcuvia.
Il gruppo denom inato « Cinque Giornate di Milano », inizialmente
era composto dai m ilitari del presidio, comandati dal col. Carlo
Croce, che non si erano arresi ai tedeschi e si erano asseragliati
tra le casematte — risalenti alla la Guerra mondiale — sul monte
S. Martino.
A questi si aggiunsero ben presto dei civili, tra di essi vi erano
numerosi giovani della Brianza (Desio, Nova, Cinisello, Brugherio)
che erano apertam ente ostili ai nazifascisti e per questo avevano
dovuto lasciare i luoghi d ’origine.
L’attività del gruppo si basava su azioni di sabotaggio e di guer­
riglia sulle montagne e nelle valli circostanti.
La vasta eco che queste azioni suscitarono nella zona ed in tutta
la Lombardia, il crescente appoggio che i patrioti ebbero dalla
popolazione indussero i nazifascisti a sferrare un imponente a t­
tacco in forze, preceduto da azioni d'artiglieria ed aeree. A questo
attacco, che veniva da tutte le parti e con grande dispendio di
mezzi, i patrioti resistettero quattro giorni; alla fine, rimasti senza
munizioni, si difeso con le pietre.
E ’ per ricordare il significato di questa lotta eroica, per riaffer­
mare la nostra fedeltà agli ideali di libertà e di pace, per i quali i
partigiani lottarono e patirono, che il Comitato Antifascista ha
organizzato — domenica 30 settem bre — una manifestazione a
S. Martino ed a Fondo Toce, alla quale hanno partecipato oltre
trecento cittadini brugheresi, espressione del sentimento democra­
tico ed antifascista della nostra città. Nella m attinata veniva im­
provvisamente a mancare l ’amico e compagno Luigi Zoppi lascian­
do nei presenti commozione e sgomento.
La cerimonia ufficiale veniva tenuta nel tardo pomeriggio presso
il Sacrario di Fondo Toce — dove si ricordano gli oltre duemila
partigiani caduti nelle valli circostanti e dove nel giugno 1944
furono fucilati quarantadue partigiani —.
Parlando a nome deH’Amministrazione Comunale il vice-sindaco
sig. Silvio Gironi, dopo aver ricordato i m artiri del S. Martino e
di Fondo Toce, ha detto: « In questo gruppo di partigiani vi erano
alcuni nostri concittadini, tu tt’ora viventi alcuni dei quali pre­
senti a questa manifestazione e che non vogliono essere nominati.
Ma pur non facendo nomi, mi sento in dovere di esprim ere a
nome di tutti gli antifascisti brugheresi un sincero ringraziamento
ed un sentito senso di ammirazione per quello che fecero nel lon­
tano 1943 e per la lezione di um iltà che oggi ci danno non volendo
che si dica i loro nómi.
Lezione di um iltà che ha maggior valore in una società come la
nostra, in cui ha valore solo ciò che si m ostra, solo ciò che mette
in evidenza la nostra persona e da questa evidenza trarne vantaggi
personali, a scapito del bene comune.
Ci troviamo qui per vedere i luoghi dove questi nostri giovani
di allora con altri giovani, si formarono una coscienza sociale e
dove hanno com battuto.
Direi, però, che da questa visita si devono fare, per non tradire
il loro sacrificio e quello di centinaia di migliaia di com battenti
per la libertà, alcune considerazioni e da queste proporsi un mag­
gior impegno sociale.
Quali considerazioni? Vi chiederete.
Ad esempio che dopo tren t’anni dai primi com battimenti, dopo
ventotto anni dalla nascita, la Repubblica, fondata grazie al sacri­
ficio di tanti giovani e non giovani, pu r essendo libera tuttavia non
è ancora com pletamente giusta ed esiste, anche se non come allo­
ra, il problema del fascismo.
Fascismo con tu tta la sua carica di eversione contro quelle isti­
tuzioni dem ocratiche che ci siamo date mercè il sacrificio dei
partigiani ».
Gironi continuava esprim endo una dura condanna contro il fa­
scismo attuale, che ha la sua espressione più organizzata nel M.S.I.
ed il suo alfiere nel segretario dello stesso partito; denunciava,
inoltre, l'attività terroristica del fascismo dei nostri giorni (da
piazza Fontana agli attentati ai treni diretti a Reggio Calabria
all’uccisione dell’agente Marino) e richiamava tutti i sinceri de­
mocratici ad una « Attenta vigilanza che deve essere fatta in unità
con tutte le forze antifasciste, al di là delle divergenze ideologiche
e politiche, senza che nessuno si creda il prim o e senza che nessu­
no monopolizzi le azioni che si debbono fare. Pocanzi parlavo del­
la tragedia cilena, per la quale in modo chiaro inequivocabile espri­
mo assoluta condanna ai fautori ed agli esecutori di quanto av­
venuto. Ebbene, per quanto accaduto in Cile, al di là delle responsa­
bilità dei gruppi capitalistici internazionali, si deve alla mancata
unità delle forze dem ocratiche di quel paese ».
Gironi ricordava lo spirito unitario che animò la Resistenza c
concludeva: « Ma come si può esprim ere la vigilanza? Interes­
sandosi con più competenza possibile e con onestà ai problemi
sociali. Ognuno dove più crede opportuno o si sente più portato.
Nei sindacati, nei consigli di scuola o di quartiere, ai Comuni, alle
civiche biblioteche, ai gruppi di studio, con uno spirito tanto
consigliato da un uomo che penso da tu tti stimato: papa Giovan­
ni XX III; cercare ciò che unisce e non ciò che ci divide. Collaborazione che non vuol dire confusione di idee, ma chiarezza e ri­
spetto reciproco in un democratico confronto, ricordandosi sem­
pre quanto sia vero ciò che scrisse don Primo Mazzolari: — « la
sete di giustizia che anim a le masse cattoliche è uguale ed identica
alla sete di giustizia che anima le masse m arxiste — ».
Prendeva la parola a nome del Comitato Antifascista il comp.
Giuseppe Cerioli che, dopo aver ricordato i Caduti della Resistenza
e la ricorrenza del trentesim o anniversario della battaglia di S.
Martino, ha affermato: « ... dobbiamo sem pre ricordare la Resi­
stenza non solo come fatto storico che ha debellato il fascismo in
Italia ma come un insegnamento costante di lotta - di emancipazio­
ne - di unità - contro qualsiasi agressione alla libertà ed ai diritti
dell’uomo ».
Esprimeva, quindi, la solidarietà del Comitato Antifascista a
tutti i popoli in lotta contro il fascismo ed a proposito del Cile
affermava: « ... ancora una volta il fascismo ha m ostralo il suo
volto disum ano non solo togliendo la libertà a questo popolo, ma
affossando la Costituzione trucidando barbaram ente i rappresen­
tanti della volontà popolare liberamente e democraticamente
eletti ».
.
Parlando della situazione italiana e delle forze eversive nostal­
giche che tram ano contro le istituzioni democratiche, diceva:
« ... non si illudano e non si illuda il m assacratore di partigiani —
capo del M.S.I. — che in Italia sia possibile un ritorno del fasci­
smo, perchè ancora una volta l’unità delle forze politiche popolari
è un severo m onito ed un impegno che noi abbiamo assunto e
continuerem o ad assumerci nel ricordo di quanti hanno dato la
loro vita affinchè la nostra Repubblica, nata dalla Resistenza, con­
tinui la sua strada nella libertà, nella democrazia e nel progresso
C;vile ».
L'oratore concludeva ringraziando a nome del Comitato Antifa­
scista, l’Amministrazione Comunale che ha permesso, con il suo
contributo, l'attuazione della manifestazione e l'attività del Co­
m itato stesso.
Due immagini dal « fronte » dei lavori che si stanno svolgendo a San Damiano, sul ponte del Villoresi e che, a causa della loro lentezza hanno
creato non pochi inconvenienti e malumori nella popolazione del quartiere. Si attendono risposte precise da Monza.
Il Comune di Monza dà risposte evasive sui lavori stra­
dali a S. Damiano e il rione continua ad essere isolato
di UBALDO PALEARI
D a cin q u e m esi o rm a i la s tr a ­
d a di co lleg am en to tr a S. D am ia­
no e M onza è in te r ro tta « p er
lav o ri in co rso », com e afferm a­
n o d u e v isto sissim i c a rte lli a
N o rd e a S u d d ell'in g re sso nel
q u a rtie re . La m o n u m e n ta lità se­
g n aletica lascereb b e su p p o rre un
in g en te sp ieg am en to di forze e,
d a to il tem p o tra sc o rso , u n o s ta ­
d io av an zato dei lavori cd invece
alla g ente ap p aio n o solo pochi
o p era i ed u n a leggera deviazione
del Canale V illoresi. In so m m a fi­
n o ra è la classica m o n ta g n a che
p a rto risc e il to polino. E ’ p u r ve­
ro che si devono in sta lla re i col­
le tto ri di fo g n atu ra p er S. Albi­
no. è p u r v ero che deve p a ssa re
il V iale delle In d u strie , m a dopo
cin q u e m esi le p rev isio n i, d ato il
ritm o attu a le , sono di tem p i lun­
ghissim i e gli a b ita n ti se m p re più
sfiduciati e in d ig n ati. E l ’elenco
dei disagi d à loro rag io n e: d an n i
econom ici ai negozi di V ia della
V itto ria che vivono an c h e o so­
p r a ttu tto del p assaggio d a e p er
M onza, u n a to rtu o sis sim a «esse»
p e r d ev iare in S. A lbino (e su
q u e sta «esse» sono già av venuti
in cid en ti v ari, di cui u n o g ra­
v issim o ), u n su p e rc arico d i tr a f ­
fico p e r S. A lbino, ch e non ha
c e rta m e n te u n a re te s tra d a ria
felice e ch e non può so p p o rta re
il peso di a ltri q u a rtie ri, operai
ed o p era ie che devono re c a rsi fi­
no a S. A lbino p e r serv irsi degli
INTERVISTA ALL’ASSESSORE USTA
Migliore funzionalità
per nuove esigenze
I dipendenti comunali hanno finalmente un nuovo regolamento organico
D.: Dal 31 ottobre 1973 il Co­
m une di Brugherio ha un nuovo
regolam ento organico del perso­
nale. Le novità rispetto al pas­
sato sono nuove norme per il
personale, aum ento dei posti in
organico e creazione di nuovi uf­
fici. A questo proposito chiedia­
m o all’Assessore al Personale,
Gaetano Lista, quali siano le prin­
cipali m odifiche apportate al re­
golam ento organico.
R.: Le n o v ità rig u a rd a n o d iv er­
si p u n ti, ch e si p o sso n o così sin ­
tetizzare:
a)
Alla p rec ed en te d istrib u z io ­
ne dei servizi in uffici è s ta ta so­
s titu ita u n a nuo v a divisione, e a t­
tu a lm e n te i servizi so n o s tr u ttu ­
r a ti in u n a S eg rete ria G enerale,
4 R ip artizio n i (A m m in istrativ a,
T ecnica, F in an ziaria, In fo rm a zio ­
ne e C u ltu ra ), 11 Sezioni e 12 Ufhci. C o n tem p o ran e am en te è sta to
a u m e n ta to il n u m e ro dei p o sti in
o rea n ico ch e d a 79 p as san o a
118; però, ten en d o c o n to ch e a t­
tu a lm e n te, o ltre al p erso n a le di
ru o lo , sono in servizio a ltre 20
p erso n e, dopo la sistem azio n e in
o rg an ico di q u esti avventizi l ’a u ­
m en to dei p o sti in so sta n z a si ri­
d uce a 19. In p a rtic o la re , sono
sta ti istitu iti u n a R ip artizio n e In ­
fo rm azio n e e C u ltu ra, p o sti di
C a p o o p e ra i e o p era i specializza­
ti; l’o rg an ico dei vigili è s ta to au ­
m e n ta to d a 10 a 15 p o sti, quello
degli o p e ra i d a 10 a 18 p osti,
q u ello dei b id elli d a 14 a 19 p o sti
e q u ello degli in se rv ien ti d a 5 a
10 posti.
b ) La n o rm a tiv a sull'accesso
ai p o sti in o rg an ico è s ta ta m o­
dificata, e ciò in a rm o n ia co n le
ric h ie ste sin d acali av an zate in
sede d i ria s s e tto , in m odo da
c o n s e n tire ai d ip e n d en ti delle
q ualifiche in fe rio ri d i acced ere
con p iù facilità e m e d ian te co n ­
co rso in te rn o alle qualifiche su ­
p erio ri.
c) E ’ s ta ta m o d ificata an ch e la
n o rm a ch e regola la d e te rm in a ­
zione del nuovo tr a tta m e n to eco­
n o m ico in caso di p assaggio da
u n a qualifica in ferio re ad u n a
qualifica su p erio re. Ciò co n sen ­
tir à a l p erso n ale, in caso di p as­
saggio di qualifica, di non v ed e r­
si a n n u lla re gli au m en ti p eriodici
e le classi di stip en d io m a tu ra te
n ella qualifica in ferio re.
d ) E ' s ta ta acco lta la rich iesta
del p erso n a le d i co n teg g iare le
ferie in g io rn i la v o rativ i e non in
giorni di calen d ario .
e ) Sono s ta te estese al p e rso n a ­
le, in q u a n to ap p licab ili, le n o r­
m e di cui a lla legge 20-5-1970 n°
300 « S ta tu to dei L av o rato ri ».
f) E ' s ta ta rav v isa ta la neces­
sità di c re a re n e ll'a m b ito delle
rip a rtiz io n i p o sti di org an ico
con livelli re trib u tiv i su p erio ri.
D.: Che significato assum e e
che rilievo ha questo nuovo re­
golam ento nel contesto della po­
litica am m inistrativa?
R.: Con l’ap p ro v azio n e della
ris tru ttu ra z io n e o rg an ic a e del
rela tiv o nuovo reg o la m en to si è
c e rcato d i p o ten ziare, a m m o d e r­
n a re e r is tr u ttu r a r e tu tta la m a c­
ch in a co m u n ale, in m odo d a co n ­
se n tirle u n a m ig lio re re sa di
q u a n tità e d i q u a lità . L ’A m m ini­
strazio n e, fa v o rita an ch e d alla
p rese n za del ria s s e tto econom ico
verificatosi nel luglio 1970, ha
co lleg ato ad esso il ria sse tto
funzionale, con la p re c isa volon­
tà di a d a tta re le s tr u ttu r e b u ro ­
c ra tich e , o ltre ch e alla au m en ­
ta ta m ole di lavoro, alla s tr a te ­
gia d ella p ro g ram m azio n e. A q u e­
sto p ro p o sito v o rrei ric o rd a re il
significato d ella creazio n e d ella
R ip artizio n e In fo rm a zio n e e Cul­
tu ra . E ' u n a scelta che qualifica
l'A m m in istrazio n e e ne g a ra n ti­
sce i p ro p o siti in n o v ato ri; il si­
gnificato va ric e rc a to n ella ne­
ce ssità di o ffrire agli am m in i­
s tr a to ri un s u p p o rto di ricerca,
di stu d io e di n ro n o ste co n crete,
su cui in n e sta re p oi le scelte di
p o litica a m m in istra tiv a .
a u to b u s azien d ali (e ci sono an ­
che i tu rn is ti e ci sono an c h e i
p en d o la ri), autom ezzi che devo­
no fare il « giro d ell’oca » p e r re­
c a rsi a M onza, con la b ella so r­
p re sa deH 'im m issione sulla Via
P ro v in ciale Im b ersa g o (o p erazio ­
ne ch e p u ò d u ra re an c h e u n
b u o n q u a r to d ’o ra ). I solleciti all'A m m in istrazio n e di M onza sono
già sta ti p arecch i e non p u ra ­
m en te p ro te s ta ta ri: è s ta ta p ro ­
p o sta anche, com e a lte rn a tiv a
te m p o ran ea , u n a im m issio n e d i­
r e tta d a S. D am iano su u n a c a r­
reg g iata del V iale delle In d u strie ,
il cui n a s tro è già p ro n to fin q u a­
si all'altezza di S. D am iano, è
s ta to p ro p o sto un v ertice tr a il
C om une di M onza e la d itta che
h a in a p p a lto i la v o ri p er a p p ro ­
fo n d ire i m otivi di q u e ste scon­
c e rta n ti lungaggini, rag g u ag liare
la popolazione e d e tta re i tem p i
p iù brevi possibili.
I
ris u lta ti non sono sta ti p er
n ulla so d d isfacen ti. S. D am iano
non in te n d e s o lta n to su b ire e Io
h a d im o s tra to nella v icen d a del­
l ’in q u in a m e n to delle cave di Via
C o rrid o n i, dove la lo tta h a d ato
a lla fine i suoi fru tti. S iam o p ro n ­
ti a rip e te re q u e sta lo tta, con
tu tti i mezzi che la d em o crazia
ci m e tte a disposizione. Sono fi­
n iti i tem p i in cui le « seg rete
cose » rim an g o n o nel ch iu so de­
gli uffici e p e r lo rtu n a si a p ro ­
no p o ssib ilità di p arte cip a zio n e
d em o cratica d ella g en te p e r ch ia­
r ire e d ecid ere (vedi vicenda de­
gli ae rei so p ra le n o s tre te ste , vi­
cen d a ch e o g n u n o p u ò co n tro l­
la re nei d o cu m en ti p resso l'Ufficio S tu d i del C om une e ch e ha
d ato un esito so d d isfacen te e p e r
a lcu n i in sp e ra to ).
S to rie an tic h e (l'u b icazio n e p er
noi infelice delle case « m in im e »
ci p iacereb b e p ro p rio sap ere di
chi è q u esta tro v a ta delle « case
m inim e » in te rrito rio p raticam en te d i S. D am iano, p e r riso l­
v ere m o lto m ale u n p ro b le m a di
M onza) e vicende recen ti com e
q u elle so p ra c ita te fan n o p en sa­
re ch e p e r ta lu n i S. D am iano sia
u n q u a rtie re - c u sc in e tto o u n
q u a rtie re - san d w ich , p e r non d i­
re peggio. La q u al cosa noi re ­
sp in g iam o ferm am en te.
IL GIORNALE
È VOSTRO:
SCRIVETE
TRO DEL SOLE PRESENTA LA
Quando la fantasia dei ragazzi si
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►
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L’ECCEZIONALE RISPOSTA DEL PUBBLICO:
QUATTRO MESI SEMPRE TUTTO ESAURITO
Nel "boom,, culturale
della Comunità dìArte
Una scena dello spettacolo « Fuenteovejuna », un libero e suggestivo
montaggio dell'opera omonima di Lope De Vega, preparato e messo
in scena dal Collettivo Teatrale di Comunità d’arte.
A nche q u e s t’an n o « C om unità
d ’A rte » h a offerto ai citta d in i
b ru g h eresi sp e tta co li che s ti­
m o la sse ro il loro in te re sse sia
n el cam po m usicale che in quel­
lo te a tra le . La p rim a iniziativa
è s ta ta q u ella del g ru p p o Mu-
Per una nuova
scuola speciale
Caro D irettore,
il C onsiglio C om unale di B ru ­
gherio è sta to ch iam ato q u e s t’an­
no già due volte, so tto fo rm a di
interrogazione e di m ozione, a di­
sc u tere sul p roblem a, se m p re
aperto, della ns. scuola speciale.
A prescin d ere dalla scelta p o ­
litica della passata A m m in istra ­
zione con la relazione alla p re­
sen ta zio n e del B ilancio del 1967,
che allego in copia, ritengo sia
necessario, p e r aiutare chi ne ha
bisogno, che q u esto giornale apra
una R ubrica sui p ro b le m i dell’« In fa n zia d isa d a tta ta » e che
p er le risp o ste e i relativi consi­
gli ricorra ad esp erti qualificati
dei singoli ram i.
N o n d o b b ia m o d im en tica re un
p ro b le m a così u m a n o e sociale, e
so p r a ttu tto di chi ha un figlio
discinetico, paraplegico, m ongo­
loide, una persona cara c o m u n ­
qu e invalida per difficoltà m o to ­
rie o psichiche, spesso non sa a
quale p o rta bussare.
Il m edico può suggerire una
cura, l'a ssisten te sociale un indi­
sica che h a p re se n ta to il g ru p ­
po d e ll’« A lm anacco P o p o lare »
che si p ro p o n e di fa r conoscere
u n p atrim o n io c u ltu ra le che ri­
schia di a n d a re p erd u to . In d i­
cem bre, dopo u n a co n v ersazio ­
ne di F ra n co F ayenz su « Cosa
rizzo, m a i p ro b le m i sono altri;
ne elenchiam o alcuni:
S ulla terapia del linguaggio; su
ce rti tra tta m e n ti fisioterapici; sui
giocattoli che a iu ta n o la m en te
ad aprirsi; quale ergoterapia ado tta re; quali libri e co rsi da
consigliare ai genitori, su lle scu o ­
le p er te ra p isti della riabilita­
zione; sugli acco rg im en ti m ecca­
nici che p e r m e tto n o ad un han­
d icappato m o to rio d i m angiare o
disegnare o lavarsi da solo; sui
n u o vi su ssid i ai non vedenti.
C erto della tua a p ertu ra a qu e­
s ti p ro b le m i u m a n i e sociali m i è
gradita l’occasione p er sa lu ta rti
cordialm ente.
Enrico Calderara
Il p ro b le m a della scuola sp e­
ciale h a im peg n ato , in p iù o cca­
sioni e in div ersi artico li, negli
sco rsi anni la red azio n e del n o ­
s tro giornale. P er q u esto non
p o ssiam o che accogliere con
es tre m o in te re sse la p ro p o sta di
a p rire su q u esto g io rn ale u n a
ru b ric a sui p ro b lem i d ell’« in fan ­
zia d is a d a tta ta », che racco lg a sia
le indicazioni, le segnalazioni, le
idee, le p ro p o ste di chi a B ru ­
gherio vive d ire tta m e n te tali g ra ­
è il jazz » c ’è sta to u n co n certo
di P atriz ia S cascitelli e del suo
trio che h a ric h ia m a to s o p ra t­
tu tto l’atten z io n e dei giovani
che tro v an o in q u e s to tip o di
m u sica u n loro m o d o ideale di
se n tire e di esp rim ersi. Il col­
lettiv o te a tra le « La P ro v a » ha
invece offerto al p u b b lico lo
sp e tta co lo «Fuenteovejuna», un
lib e ro m on tag g io in 14 q u ad ri
d ell'o p era di Lope De Vega con
l ’in se rim en to di u n a serie di d i­
d ascalie esp licativ e che co m ­
m e n tav a n o gli av v en im en ti su
u n p ian o sto ric o e politico. La
realizzazione è s ta ta di b u o n li­
vello a rtistic o , m a s o p ra ttu tto
è s ta ta u n riu scito te n ta tiv o di
av v iare u n d ib a ttito a ll’in te rn o
della città . Di q u e s t’o p e ra si so­
no te n u te q u a ttro rep lich e in
V illa S o rm a n i e u n a q u in ta ri­
se rv a ta agli stu d e n ti delle sc u o ­
le serali. U ltim o, in o rd in e di
tem p o , è sta to il co n c erto dei
« Dieci F iati Ita lia n i » u n o ri­
g inale com plesso di s tru m e n ti­
sti che h an n o p re s e n ta to m u si­
che di M ozart, B ach, B eethoven
e u n a sin fo n ia di M ilhaud. P er
il fu tu ro è p rev isto u n re c ita l
di F ra n co P a re n ti « A M ilano
con C arlo P o rta » e, p re se n ta to
dal T ea tro d e ll’Elfo, il «Voyzek»
di B ru k n er.
vi p ro b lem i, sia il co n trib u to
p u n tu a le e c o s tru ttiv o di esp erti
qualificati nei singoli ram i. Ecco
q u in d i che d a oggi a tte n d ia m o e
so llecitiam o d a tu tti i le tto ri gli
in te rv e n ti in q u es to senso. Il n o ­
s tro g io rn ale riu s c irà a svolgere
u n a funzione u tile su q u esti te­
m i, solo se tale d isp o n ib ilità tr o ­
v erà un seguito così com e si au ­
g u ra il sig. C ald erara.
A erei: ancora
delle assurdità
La così d e tta risp o sta del M ini­
stro P reti (C orriere d e ll'l N o ­
ve m b re) a ll’articolo del giorna­
lista Panin sul p ro b le m a delle
elettrodomestici
radio - TV
20099 Sesto S. Giovanni
Viale Di Vittorio 175
SEDE E AMMINISTRAZIONE
20093 Cologno Monzese
Via Galileo Galilei 17/19 - Tel. 912.50.92
Se i bambini dicono basta ai
denti cariati: una proposta!
Da u n ’indagine del Ministero della Sanità è risultato
che la carie dentaria è presente nel 90% degli scolari.
Questa preoccupante incidenza deve essere ridotta, con­
siderando soprattutto che la carie dentaria è spesso
causa di gravi m alattie del cuore, dei reni, dello sto­
maco, intestinali e reumatiche. Poiché le cause che fa­
voriscono questa m alattia sono oggi note, è senz’altro
possibile program m are una adeguata profilassi: ciò
significa che l’avere denti cariati oggi non rappresenta
più un male inevitabile. Un’adeguata nutrizione, una
meticolosa pulizia dei denti, un uso adeguato del fluoro
ed un regolare controllo da parte del dentista possono
contribuire a far sì che i nostri bambini abbiano denti
sani e senza carie.
Sappiamo oggi che i bambini ai quali il fluoro viene
som m inistrato per un lungo periodo di tempo, in modo
regolare e nella giusta dose, hanno denti più sani che
i bambini ai quali esso non viene som m inistrato. La
Amministrazione Comunale di Brugherio, sensibile al­
lettere al giornale
boutique d e ir a rre d a m e n to
ESPOSIZIONI:
20093 Cologno Monzese
Via Galileo Galilei 17/19
Viale Umbria 3 /5 - Tel. 912.28.78
Nelle tre foto
seguenti
altrettanti
momenti dello
spettacolo
« La città degli
animali », una
trasposizione
in chiave
psicologica di
un testo scritto
da ragazzi
e presentato
nelle scuole
brugheresi.
E’ la storia
di un bambino
che viene
rapito e delle
vicende
attraverso le
quali la madre
lo ritrova.
0 (1 9 0 1
ilvio
ro tte di decollo degli aerei da Li­
nate, fa pensare co m e da noi
co n tin u i il m a lvezzo borbonico di
alcuni personaggi, pagati p er il
servizio di g o vern a te, di consi­
derarci su d d iti e p er g iu n ta «fes­
si ». Il « sopire, troncare, padre
m o lto reverendo: troncare, sopi­
re » di m anzoniana m em o ria ri­
torna d i a ttu a lità . C’erano una
volta, negli a n n i sessanta, dei
terren i so tto le ro tte degli aerei
in p a rten za da L inate, terren i
che le a u to rità a eronautiche del
tem p o , raccom andavano d i non
edificare. E invece quei terren i
fu ro n o oggetto d i du e grandi sveculazioni edilizie: M ilano San Fe­
lice e M ilano 2.
« Allo scopo d i ridurre il di­
sagio delle pop o la zio n i interessa ­
te » e cioè ev id e n te m e n te di M i­
lano San Felice e M ilano 2, ha
sc ritto Preti, fu ro n o sp o sta te le
ro tte a llontanandole se m p re di
p iù dai due nu o vi in se d ia m en ti
urbani. E v id e n te m e n te perch è
sulle carte topografiche del co m ­
p e te n te ufficio m in isteria le, non
erano segnati i c o m u n i di B ru ­
gherio, V im o d ro n e, Cernusco, Co­
togno, Cassino d e ’ Pecchi, Carugcite, B u sserò e P essano con i
cin q u e ospedali d i cui tre psi­
chiatrici, le cu i p opolazioni di
o ltre 220 m ila a b ita n ti, fu ro n o
in v estite se m p r e di p iù d a ll’in­
q u in a m en to acustico.
Fin ta n to che u n sem p lice c it­
tadino il 23 luglio scorso si de­
cise a p resen ta re una « denu n cia
d i p r e su n ti in te re ssi p riv a ti nella
m odifica del piano di volo degli
aerei in decollo da L in a te » ai
p ro cu ra to ri della R ep u b b lica di
M ilano e d i R o m a e p er cono­
scenza al M in istro P reti ed al
P resid en te della R egione L o m ­
bardia Dr. Piero B a sse tti che,
guarda il caso, è genero della
p ro p rieta ria d i M ilano S a n Fe­
lice. E d allora, solo allora, tu tti
si m ossero con s tu p e fa c e n te agi­
lità burocratica.
La R egione il 3 A gosto inviò
un teleg ra m m a al M in istero con
il « n u lla o sta per l’a ttu a zio n e im ­
m ed ia ta » d elle a n tich e ro tte di
decollo m e n tre con lettera del 7
A gosto il Dr. D avide C ollini ca­
l’im portanza del problema, ha disposto per il corrente
anno scolastico una capillare profilassi anticarie per la
popolazione scolastica dell'obbligo, nonché dell’asilo
nido e delie scuole m aterne, mediante la som m inistra­
zione di compresse di fluoro. La fluoroprofilassi con
compresse di fluoruro di sodio è del tutto innocua. La
somministrazione sarà continuam ente sorvegliata dai
medici; inoltre, a questa azione profilattica dovranno
accompagnarsi le seguenti precauzioni: 1) far lavare e
spazzolare i denti ai bambini per almeno tre m inuti
tre volte al giorno dopo i pasti; 2) far loro controllare
i denti dal dentista almeno due volte all’anno.
Per la pratica attuazione dell’azione profilattica che
intende adottare, l’Amministrazione, d ’accordo con le
autorità scolastiche, ha indetto alcune riunioni per il­
lustrare il program m a relativo a genitori, insegnanti,
medici scolastici e medici locali; la somministrazione
delle pastiglie di fluoro è naturalm ente gratuita per tu t­
ti i bambini i cui genitori abbiano dato la loro adesione
al program m a di profilassi contro la carie dentaria.
p o d i g a b in etto del M in istro P reti
p recisa va a q u el citta d in o che
« in relazione a ll'esp o sto p re sen ­
ta to alla P rocura della R ep u b ­
blica co n cern en te la m odifica ap­
p o rta ta alla ro tta degli aerei in
decollo da M ilano-Linate... si è
c o n ven u to d i rip ristin a re la p ri­
m itiv a ro tta di decollo ».
Ma ora la M a g istra tu ra in fo r­
m ata, vuol ved erci chiaro.
E dopo aver in terro g a to per
a lcune ore al T rib u n a le d i M on­
za il P resid en te B a sse tti, le in­
dagini p ro seguiranno anche a ca­
rico d i a ltre a u to rità im p lica te
in q u esta clam ora vicenda.
Alberto Bertuzzi
Tra incroci
e strade
P rem e tto che da non m o lto
te m p o a b ito a B rugherio, ciò non
m i im p ed isce di essere sincera­
m e n te en tu sia sta di q u esta bella
citta d in a , p u lita e laboriosa, e m i
a u to rizza a fa re qualche piccolo
a p p u n to . H o n o ta to ta n te belle
realizzazioni e re cen tem en te, con
in so lita te m p e s tiv ità e sincronia
tra A ssesso ra to alla P ubblica
Istru zio n e e A ssesso ra to alla V ia­
bilità — dico in so lita tra tta n d o si
d i una p u bblica a m m in istra zio n e
— l’erezione di nu o ve scuole e
l'a p ertu ra di nu o ve stra d e, vuoi
p er collegare le scuole, vu o i per
p reven ire ed aderire alle esigen­
ze p er l’a p ertu ra della nuova
tangenziale est. M i riferisco ap­
p u n to a q u este u ltim e realizza­
zioni viarie p er suggerire alcuni
p ro v v e d im e n ti che servano a p er­
fezionare, o q u a n to m en o a dare
un tocco finale, so p r a ttu tto agli
e ffe tti della sicu rezza sulle str a ­
de, sp e cia lm e n te nei p u n ti ne­
vralgici e p recisa m en te: 1 ì s i­
ste m a re un la m peggiante sulle
vie K en n ed y e M a rtin Luther
K ing all’incrocio con la p ro v in ­
ciale via d ei M ille, n o n ch é la
fo rm a zio n e d i im a piazzuola e
della segnaletica orizzontale; 2)
se m p re sulla via dei M ille, all’im ­
bocco della via Don M azzolari,
sa reb b ero necessa ri una p ia zzu o ­
la, u n lam peggiante, un la m p io ­
ne fo sfo resc en te a n tin eb b ia , la
segnaletica stra d a le orizzo n ta le
con tre corsie sulla via d ei M ille,
riservando quella cen tra le a chi
d eve svo lta re a sin istra p er im ­
m e tte rs i sulla via Don M azzola­
ri; 3) istitu ire un senso unico
alla via S. Clotilde, perchè, es­
sendo tro p p o vicina al sem a fo ro
della Pobbia, l’accesso da via dei
M ille crea ingorgo.
Corio Marchi
R ingrazio il sig. C orio M archi
sia p e r gli ap p rezzam en ti che p er
i su g g erim en ti d a ti p e r la siste­
m azione della via dei Mille. Q ual­
cosa in v e rità è già sta to fa tto o
d elib erato , com e la form azione
d ella piazzuola fra la via K en­
n edy e la via Dei Mille. S tiam o
esam in an d o com e m eglio svinco­
lare la via Don M azzolari e la
S. Clotilde. P er q u an to concerne
l'u lte rio re sem aforizzazione della
via Dei Mille, devo ric o rd a re che
tale via è p ro v in ciale e q u in d i
ogni nuovo im p ian to è soggetto
alle app ro v azio n i della P rovin­
cia, cose p iu tto s to lunghe. Non
m an ch e re m o co m u n q u e di p o rre
la d o v u ta atten zio n e ai pro b lem i
d a lei sollevati, al fine di ren d e­
re il traffico p iù sicu ro e snello.
L’Assessore Edoardo Teruzzi
Richiesta
di ferm ate
S ic u ri in te rp re ti d i tu tela re gli
in teressi dei lavoratori e lavora­
trici al fine di fa cilita re e rende­
re loro agevole la p o ssib ilità di
u su fru ire del m ezzo p u b b lico per
raggiungere il p o sto d i lavoro
nella zona so tto in d ica ta , co nside­
rando la fo r te d en sità in d u stria le
ed artigianale d i piccole e m ed ie
in d u strie (P irelli Sapsa - Alfa
G o m m a - M anuli P lastici - In d u ­
stria C him ica B arzaghi ed a ltre
m in o ri). C onsiderando la p ro v vi­
so rietà e la fa c o lta tività d ell’a t­
tuale fe rm a ta dei se rvizi urb a n i
ed in te ru rb a n i della d itta s u m ­
m en zio n a ta a causa d e ll’in te rru ­
zione della stra d a su l p o n te di
S. D am iano d i B rugherio, chie­
dono co rtese m en te che tale fe r ­
m a ta nella zona su d d e tta abbia
ca ra ttere d i o b b lig a to rietà e ri­
m anga d efin itiva nel tem po.
L’E secutivo del Consiglio
di Fabbrica della Pirelli
Sapsa di Brugherio
Scriveteci tante
le tte re brevi
P reg h iam o i n o stri le tto ri di
in v iarci ta n te le tte re , certo , m a
non tro p p o lunghe. In ta l m odo
non ci fa re te fa re salti m o rta li
p e r dover tro v a re lo spazio e
non ci o b b lig h erete a d over ta ­
gliare le p a rti m eno im p o rta n ti.
L’essen zialità a iu ta a leggere e a
co m p ren d ere. Grazie.
La Redazione
Pagina 5 - BRUGHERIO - Gennaio-Febbraio 1S74
CITTÀ DEGLI ANIMALI E GLI ORAZI E CURIAZI NELLE SCUOLE
può esprimere crea lo spettacolo
’’Un’esperienza
che deve
continuare ”
dicono gli
alunni e gli
insegnanti
Liuti, viole ed ora anche la musica
vocale nelle aule delle elementari
L’incontro tra la musica e la scuola, quella elemen­
tare, è il più delle volte, sporadico. Spesso anzi non
esiste affatto. Ci sono diverse iniziative che si collocano
nell’am bito della divulgazione della musica nelle scuole
elementari. Tra queste, la più im portante, è il concerto
che, una volta all’anno, un grosso complesso artistico
tiene a Milano per centinaia di alunni nelle palestre o
nelfauditorium della scuola. Il limite di questo modo
usuale d’incontro è il fatto che esso resta un momento
isolato nella vita scolastica dell'alunno e che il ragazzo
stesso non può attivam ente partecipare al processo di
ascolto e di approfondimento musicale.
Da questa constatazione nacque lo scorso anno l ’e­
sperienza del gruppo di « Musica Ficta » nelle scuole
elementari di Brughcrio promossa dal Gruppo Musica
della Comunità d'Arte. Infatti un gruppo di giovani
musicisti tenne per un intero semestre nelle classi dei
ragazzi di IV e V elementare una serie di incontri mu­
sicali, durante i quali il ragazzo viene introdotto alla
comprensione e alla partecipazione del fatto musicale.
Questi incontri avevano poi un seguito durante la set­
timana, poiché gli insegnanti stessi continuavano nella
aula, assieme ai ragazzi, un lavoro di ricerca e di ap­
profondimento. Sono stati gli insegnanti stessi che
hanno quest’anno richiesto con insistenza che si ripe­
tesse il positivo esperimento dello scorso anno.
Ecco allora che con il mese di febbraio, liuti, viole,
voci e strum enti della musica popolare del Rinascimen­
to risuoneranno nelle aule delle elementari. Abbiamo
chiesto a Massimo Lonardi, a Graziano Belufli ed a
Ovidio Pratissoli, tre componenti del complesso « Mu­
sica Ficta », quali siano le novità di quest’anno.
« La novità più im portante — ci dice Massimo Lonar­
di — è il fatto che faremo conoscere ai ragazzi non
solo la musica strum entale del ‘500, ma, grazie alla
collaborazione di una cantante lirica, presenterem o an­
che delle canzoni e i pezzi più significativi della musica
popolare del '500 ».
Fino a giugno dunque, anche quest’anno, alcune clas­
si di IV e di V del 1° circolo delle scuole elementari po­
tranno continuare questo nuovo modo di fare musica,
un modo più approfondito c con assai maggiore parte­
cipazione attiva di quanto, di solito, possa accadere.
RITMO SEMPRE SOSTENUTO
PER LE ATTIVITÀ CULTURALI
Sabato: i libri
ed il mercato
Lo scultore ci spiega il significato
del Crocifisso nel nuovo cimitero
S o n o u n ’anziana signora di
B ru g h erio che s i è recata in
q u e s ti giorni più volte al c im ite ­
ro nuovo.
L'ho tro v a to m o lto vasto, d e­
coroso (se così si p u ò d ire del
c im ite r o ) per dove è finito, ho
n o ta to lo sforzo di renderlo m e ­
no te tro possibile, etc. però sono
sta ta v io le n te m e n te im p re ssio n a ­
ta dalla inco m p ren sib ile sta tu a
del C risto che è sta ta attaccata
sopra una b ellissim a croce in
ferro.
Q ueste m ie im p re ssio n i sono
co n d ivise da m o lti cittadini.
P ertanto, sta n d o così le cose,
ch iedo se non sarebbe il caso che
il giornale si facesse p ro m o to re
p erch è dalle su e pagine fossero
d ivu lg a te tu tte quelle cognizioni
a tte a giustificare ed anzi ad esal­
tare le ca ra tte ristich e ed i pregi
a rtistic i della statua; la sua po­
ten za espressiva, la spiegazione
d el p erchè gli è sta ta data una
certa fo rm a , una certa posizione,
d el perchè si è u sa to un certo
m ateriale, un ce rto m etallo, etc.
F orse chiedo troppo, o chiedo u n a cosa im p o ssib ile da realizzare,
o fo rse faccio a d d eb ito al giornale d i una m a nsione ch e non entra
nelle su e finalità, però tu tto so m m a to m i se m b ra che p o tre b b e essere
u n servizio p er quella p a rte della citta d in a n za (e p en so abbastanza
n u m ero sa ) che co m e m e non è en tu sia sta del crocifisso (ch e non è
crocifisso perchè è appeso) che è sta to collocato nel ca m p o sa n to .
R osalia Cherubini
Esaudiamo il desiderio della nostra
lettrice, pubblicando il testo della
nostra intervista al prof. Vaicavi,
di Milano, autore della nuova scul­
tura del cimitero.
Il fa tto che u na p a rte della po­
p olazione non ab b ia cap ito il si­
g n ificato a rtistic o e religioso del­
l'im m ag in e del C risto del cim ite­
ro nuovo n o n mi am areggia, p er­
ch è ciò significa che l ’o p era è ri­
s u lta ta originale e dice qualcosa
di nuovo.
Qual’è l’atteggiam ento solito
della gente di fronte ad un’ope­
ra d’arte?
« La g en te n o rm alm en te d à uno
sg u a rd o su p e rfic iale all'o p e ra : la
v ista di u n lavoro che n o n rient i a negli schem i trad izio n ali por­
ta al rifiu to d e ll’o p era perch è
g iu d ic ata
incom prensibile. Mi
sp iace p erò che alla popolazione
non sia sta to spieg ato il signi-
fica to religioso ed a rtistic o del­
l'o p e ra : fo rse è m a n c a ta l ’occa­
sione o forse io non m i sono in­
te re ssa to ».
Qual'è il significato religioso
del suo lavoro?
« L 'opera non ra p p re se n ta il
C rocefisso (in fa tti non p rese n ta
i segni della p assio n e) m a bensì
il C risto trio n fa n te e giudice del­
la fine del m ondo ».
Qual’è l ’atteggiam ento del Cri­
sto e quali le caratteristiche prin­
cipali?
« Le gam be leg g erm en te m osse
e d isp a ri indican o ch e il Cristo
sta scendendo dal cielo sulla te r­
ra p o rta n d o con sè il sim b o lo del­
la passione, la croce. La te sta e
le b rac cia , p ro te se v erso il basso,
in v itan o i m o rti ad u sc ire dalle
tom be. Il volto è giovanile, no­
bile, virile, severo nello sguardo
m a dolce nel so rriso ; i p ied i so-
no v ib ran ti, le m an i sono dolce­
m e n te in v ita n ti alla resu rre zio ­
ne ».
Come spiega l ’atteggiam ento
severo e buono del volto?
« Con il fa tto che C risto giu­
dice s a rà do lce con i g iu sti e se­
v ero con gli in g iu sti ».
Qual'è lo scopo che si è ripro­
posto con questo lavoro?
« Lo scopo è quello d i fa r m e­
d ita re la g ente sulla m o rte e su l­
la resu rrezio n e fin ale ».
Avrebbe forse voluto fare qual­
cosa d’altro?
« P er ren d e re m eglio l’id ea di
C risto giudice avrei v o luto m e t­
te re ai piedi d ella cro ce u n a to m ­
b a a p e rta con un p en siero esp li­
cativ o ed u n co rp o che s ta so r­
gendo ».
P assiam o all'aspetto artistico
d ell’opera: quali m ateriali ha usato e per quale motivo?
« P er la croce ho u sa to i p ro ­
filati a b b a sta n za piccoli d ista n ­
ziati l ’uno d a ll’a ltro p e r d a re al­
la cro ce u n a c e rta trasp aren za.
P e r il C risto invece ho u sa to il
ra m e p erc h è è leggero e n o n po­
ne p ro b lem i di s ta tic a e p erch è
h a u n colore m o lto caldo ».
Perchè è ricorso alla stilizza­
zione tanto accentuata nel Cristo?
« La co stru zio n e a n a to m ic a del
c o rp o è v o lu ta m e n te stilizzata a
p ian i g eo m etrici p e r ren d e re più
p o te n te e d in a m ic a la fig u ra di
C risto g iu d ic e: se avessi am m o r­
b id ito le fo rm e non sarei riu sci­
to a m a n ten e re il senso di g ran ­
d io sità della fig u ra. P er g iu stifi­
ca re ciò va d e tto che l’a r tis ta non
deve co p iare re a listic a m e n te il
vero, p erch è ciò lo fa an ch e la
m acch in a fo to g rafica, m a deve
tra s fo rm a rlo ed ag g iungere q u al­
cosa di sè ».
Quali sono i risultati della sti­
lizzazione?
« La stilizzazione, o ltre ch e a
d e te rm in a re u n a notevole espressità nella fig u ra del C risto, dona
an ch e ad essa u n a im p ro n ta m o­
d ern a cd o riginale. In o ltre ho la­
sciato che le s a ld a tu re fossero
v isibili p e r in te rro m p e re il sus­
seg u irsi d i spigoli p u liti e per
d are al lav o ro u n a n o ta di sc h iet­
tezza o n d e ren d e re leggibile la
tecn ica d i co stru zio n e della scul­
tu ra ».
E ’ ormai ultimato
il progetto della nuo­
va biblioteca, di cui
riproduciamo, qui so­
pra, la veduta dall’al­
to. Sono anche a
buon punto le prati­
che per l'acquisizione
del terreno, per cui
si prevede che l'inizio
dei lavori possa avve­
nire nella tarda pri­
mavera.
La crisi dell’energia
ha indotto a modifi­
care gli orari di aper­
tura della biblioteca,
come è detto in pri­
ma pagina.
Questo orario, a ca­
rattere provvisorio e
sperimentale, resterà
in vigore lino ad aprile. Non è detto pe­
rò che non venga
confermato, dal mo­
mento che offre di­
versi vantaggi rispet­
to a quello preceden­
te. Infatti l'aver an­
ticipato alle ore 14
l’apertura pomeridia­
na favorisce i ragazzi
delle scuole elemen­
tari e medie, mentre
il sabato m attina,
dalle ore 9 alle 12, è
destinato particolar­
mente ai lavoratori.
L’idea può essere in­
teressante anche per
le casalinghe. Perchè
non approfittare del­
la uscita settimanale
per le compere al
mercato e aggiunge­
re nel foglietto della
spesa il titolo di qual­
che libro? Dopo tu t­
to, qualche momento
libero dalle faccende
domestiche, volendo,
lo si può anche tro­
vare.
Nel corso del 1973
la biblioteca si è a r­
ricchita di quasi mil­
le volumi ed altri im­
portanti acquisti so:
no in corso in questi
giorni.
L'attività culturale
della biblioteca e del­
la Comunità d ’Arte
procede seguendo il
p r o g r a m m a votato
dall’Assemblea del 20
novembre scorso.
E ’ iniziato il 22 gen­
naio il ciclo di con­
v e r s a z io n i sull'am­
biente naturale tenu­
te dal dr. Francesco
Albergoni e dal dr.
Carlo Andreis. Il ci­
clo continua ogni
martedì fino al 19
febbraio sui temi: le
acque continentali, la
pianura padana, l'am­
biente alpino, ecoloia scienza dell'amiente.
In febbraio è pure
previsto l'inizio del
ciclo sullo spettacolo
che si articolerà in
tre sere con la parte­
cipazione, rispettiva­
mente, di Franco Pa­
renti, con il suo re­
cital « A Milano con
Carlo Porta », di Lui­
gi Lunari e di Arturo
Lazzari.
Dopo il su ccesso delle lezionico n c erto te n u te lo sco rso an n o in
alcu n e classi della scuola elem en ­
ta re , a c u ra del g ru p p o m usica,
la C o m u n ità d 'A rte h a rin n o v ato
q u e s t’a n n o il suo im pegno nei
co n fro n ti dei p iù giovani, spo­
sta n d o p e rò l'in te re sse dal c a m ­
po della m u sica a quello del te a ­
tro. P erciò ha c u ra to l ’allestim e n ­
to di due sp e tta co li del T eatro
del Sole, « La c ittà degli an im a ­
li » e gli « O razi e C uri azi », q u e­
s t ’u ltim o di B erto ld B rech t, r i­
s p e ttiv a m e n te nelle scuole ele­
m e n ta ri e nelle m edie.
Il T ea tro del Sole è un gru p p o
a lta m e n te q u alificato che p rese n ­
ta sp e ttaco li di eccellen te livello
a rtistic o e ch e ha sv ilu p p ato in
q u esti u ltim i an n i u n d isco rso
nuovo, s o p r a ttu tto p e r q u a n to ri­
g u a rd a il te a tro p e r i ragazzi.
La p ro p o sta del T e a tro del So­
le vuol esse re un in v ito a v edere
il te a tro com e m o m e n to c o stan te
e che e n tra a p ien o d iritto nella
p ra tic a d id a ttic a , u n m o m en to in
cui gli alu n n i sono p rese n ti non
sem p licem en te com e s p e tta to ri,
c u rio si o an n o iati, m a com e p ro ­
tag o n isti della d ram m atizzazio ­
ne. Q uesti ris u lta ti sono o tte n u ti
d al T ea tro del Sole anche m e­
d ia n te acco rg im en ti d i c a ra tte re
tecnico, quali la so p p ressio n e del
palcoscenico e q u in d i della d i­
sta n z a tr a a tto ri e sp e tta to ri.
Il rag g iu n g im en to di q u esti o b ­
b iettiv i è d im o s tra to d alle reazio ­
ni e dai co m m en ti su c ita ti alla
fine di ogni sp ettaco lo . I ragazzi
si sono d im o s tra ti co m p letam e n ­
te so d d isfa tti e sp o n ta n ea m en te
h an n o rich iesto ch e q u este espe­
rienze si rip etan o . Gli in segnanti,
dal c a n to loro, h an n o rico n o sciu ­
to di essersi tro v a ti di fro n te a
q u alco sa di im p rev ed ib ile, che ha
capovolto c o m p letam e n te la loro
im m ag in e del te a tro . H an n o con­
c re ta m e n te v isto le en o rm i pos­
sib ilità che esso riv este d al p u n to
di v ista d id a ttic o e pedagogico
ed h an n o ch iesto la co llab o razio ­
n e del g ru p p o te a tr o della Co­
m u n ità d ’A rte p e r d are avvio ad
esp erien ze di d ram m atizzazio n e
nelle loro classi.
« La c ittà degli an im ali » è una
trasp o sizio n e in chiave psicologi­
ca di u n te sto sc ritto d a ragazzi.
E ’ la s to ria di un b am b in o che
viene ra p ito e delle vicende a t­
tra v e rs o le quali la m a d re lo ri­
tro v a. Il rac co n to d iv e n ta l'occa­
sione p e r e s am in are il ra p p o rto
tra g en ito re e figli.
La v icen d a degli O razi e Curiazi è invece u tilizz ata p er fa r co m ­
p re n d e re il ra p p o rto tr a d u e po­
poli in lo tta, dei q u ali u n o è
l’ag g resso re, l’a ltr o l ’ag g red ito
ch e c o m b a tte p e r d ifen d e re la
p ro p ria in co lu m ità e lib ertà.
L a P e lle tte ria E N Z A
Una linea moderna e personalizzata
Una ricercatezza in più
per le Signore eleganti
per gli uomini d’affari
per le giovanissime
per un acquisto di classe ricordate
BIJOUX MODA PELLETTERIA
ENZA
centro Edil Nord - Brugherio
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.........
;
il mondo del lavoro
V......................................................................................................................................... ............................
MANIFESTAZIONE
CITTADINA
PER GLI ARTIGIANI LA
NUOVA ASSISTENZA
Si è sv o lta il giorno 24 gennaio scorso u n a
m a n ifesta zio n e di p ro te s ta dei la v o ra to ri dello
sta b ilim e n to M anuli. Q uesta m a n ifesta zio n e ha
v o lu to d im o s tra re , in un m o m e n to in cui cina u e la v o ra to ri della ste ssa d itta vengono p ro ­
c e ssa ti a M ilano, la fe rm a v o lo n tà delle fòrze
o p eraie di resp in g e re q u alsia si te n ta tiv o re a ­
zio n ario a tto u n ic am e n te a colpire le co n q u i­
ste o tte n u te con lo tte d em o cratich e. Q uesta
m a n ifesta zio n e h a voluto an ch e in v itare tu tte
le forze d e m o cratich e ad u n a ferm a vigilanza
p e r il ris p e tto della co stitu zio n e in u n m o m en ­
to così delicato.
Una legge regionale ha provveduto — com e
sta avvenendo in m olte altre parti d’Italia —
ad estendere, in Lombardia ai pensionati già
coltivatori diretti, artigiani e com m ercianti
(nonché ai loro fam iliari a carico) l'assistenza
farm aceutica. L’assistenza farm aceutica viene
effettuata in form a diretta, dietro prescrizione
m edica, lim itatam ente ai m edicinali indicati
in apposito elenco. All’atto della consegna dei
farm aci, l ’assistito dovrà pagare — qualunque
sia il prezzo dei m edicinali — 150 lire per ogni
prodotto prescritto. In attesa che l’elenco
preannunciato venga redatto, i m edicinali pre­
scrivibili sono per il m om ento quelli previsti
per gli a ssistiti dell’INAM.
LA LEGGE
SUL LAVORO
A DOMICILIO
IL CONSIGLIO COMUNALE DÀ
In d a ta 18 d icem b re 1973
il P a rla m e n to h a a p p ro v a to
la legge p e r la tu te la del la­
v o ro a dom icilio. Q uesto fa t­
to d à inizio a tu tta u n a serie
di in te rv e n ti a livello locale
che sono s ta ti au s p ica ti d al­
la co m m issio n e n. 3 nartecip a n te al Convegno sui p ro ­
b lem i del lavoro.
Il te sto d ella legge, p u b b li­
c a to su lla G azzetta Ufficiale
n. 5 del 5-1-1974, lo si può
c o n s u lta le p resso la B iblio­
te ca Civica di B rugherio.
Il Consiglio Comunale di Brugherio nella seduta del 25-1-1973
ha votato all'unanim ità un ordine del giorno nel quale, « ram­
m entando che il licenziam ento era intervenuto due anni fa in
un m om ento di aspro scontro sindacale causato dall’intransigenza padronale », si « deplora che la M agistratura abbia em es­
so questa sentenza, senza tener conto del clim a in cui av­
vennero i licenziam enti, quando l’azienda si opponeva al rico­
noscim ento dei diritti dem ocratici (C onsiglio di Fabbrica e
D elegati) e a m isure che salvaguardassero la salute dei lavo­
ratori e l’occupazione (non va dim enticato che la fabbrica è
passata in questi ultim i tre anni da 650 operai ai 350 di oggi ) ».
Infine si « esprim e la solidarietà ai lavoratori, alle Organiz­
zazioni Sindacali » e « al Consiglio di Fabbrica, che stanno con­
ducendo con senso di responsabilità la lotta ».
IL PIENO APPOGGIO A l
LAVORATORI DELLA MANULI
ARTIGIANATO: SI ACCENTUA LA DIPENDENZA PRODUTTIVA DALL’INDUSTRIA
Artigiani o lavoranti a
L’approfondita ricerca svolta sull’economia e il
lavoro brugherese ha messo in luce l ’aggravarsi
del preoccupante fenomeno del «decentramento»
di L U C IA N O VEN TU R IN I
Nel corso della ricerca sull’appa­
rato produttivo e la situazione occu­
pazionale a Brugherio, una partico­
lare attenzione è stata rivolta alla
tematica relativa all’artigianato. L’in­
dagine effettuata si è limitata all'artigianato di produzione; non è
stato quindi preso in considerazio­
ne l’artigianato dei servizi e quello
artistico, quest’ultimo del resto ine­
sistente. Vediamo in breve gli aspet­
ti salienti della realtà artigiana Bru­
gherese. Innanzitutto la dimensione
quantitativa. Le imprese artigiane di
produzione sono più di 100 e si pre­
sentano per lo più, in quanto a for­
ma giuridica, come imprese indivi­
duali e, in piccola parte, come so­
cietà di fatto.
Circa la distribuzione settoriale, si
deve rilevare il notevole peso del
settore meccanico. Le imprese arti­
giane operanti in questo settore rap­
presentano infatti il 33% delle im­
prese complessive. A distanza se­
guono i settori del legno e delle
materie plastiche, che rappresentano
entrambi il 12%, mentre è intorno
all'8% il peso dei settori metallurgico
ed alimentare. In questi cinque set­
tori opera pertanto il 73% degli ar­
tigiani brugheresi;
II quadro che emerge mostra la
elevata eterogeneità dell’artigianato
iocale. Infatti, se è rilevante il peso
del settore meccanico —- e questo
non desta stupore dato il peso che
tale settore riveste nell’apparato pro­
duttivo complessivo — se è inte­
ressante sottolineare la discreta pre­
senza di artigiani tuttora operanti nel
tradizionale settore del legno e quel­
la degli artigiani del settore delle
materie plastiche — che anche a li­
vello di imprese medio-grandi ha
una forte presenza a Brugherio — è
interessante osservare che gli arti­
giani brugheresi operano in parecchi
altri settori e, di conseguenza, note­
volmente articolata viene a presen­
tarsi la struttura dell’artigianato loca­
le. Per quanto attiene l’orizzonte economico-commerciale, è risultato che
la grande maggioranza delle imprese
artigiane di Brugherio opera all’inter­
no dei confini regionali. E’ tuttavia
consistente la percentuale di azien­
de artigiane che operano a livello
nazionale (32%) e non è trascurabi­
le (8%) il numero di imprese pre­
senti anche sui mercati esteri.
Accanto ad alcune imprese auto­
nome, operanti spesso anche a livel­
lo nazionale e magari presenti anche
sui mercati esteri, una grossa fetta
dell’artigianato locale ha orizzonti
molto più limitati sia in senso spa­
ziale che tecnico-produttivo.
Una elevata percentuale di impre­
se (il 15%) lavora, infatti, per una
sola azienda e pure elevata (11%)
è la percentuale di artigiani che col­
locano la produzione presso un ri­
stretto numero di aziende. Si rileva
quindi un grado di dipendenza par­
ticolarmente accentuato dell’impresa
artigiana dalle aziende di maggiori
dimensioni. Tale dipendenza trova
conferma nel fatto che ben il 63%
delle aziende artigiane lavora su com­
messa di altre aziende e quindi solo
il 37% decide la produzione diret­
tamente sulla base della richiesta
del mercato; inoltre per il 49% delle
aziende la progettazione è fornita
direttamente dal cliente. Per di più
il 53% degli artigiani produce acces­
sori e semilavorati, prodotti cioè che
qualificano il ruolo complementare
e dipendente delle imprese artigiane.
Se ne conclude che una parte al­
quanto consistente dell’artigianato lo­
cale è interessato da legami di stret­
ta dipendenza dalle unità produttive
maggiori. Naturalmente questa situa­
zione non si verifica solo a Brughe­
rio; in quanto espressione del decen­
tramento produttivo, rappresenta un
fenomeno ben più generale e di va­
ste proporzioni. Si tratta, in sostan­
za, del coinvolgimento dell’artigianato nel processo di decentramento a
catena della produzione industriale;
decentramento che parte, spesso, da
imprese medio-grandi, interessa le
piccole imprese e da queste l’artigia­
nato ed il lavoro a domicilio. In que­
sto contesto molti artigiani rappre­
sentano l’anello che collega le impre­
.
se che decentrano la produzione ai
lavoranti a domicilio; le stesse im­
prese artigiane sono cioè dei veri e
propri reparti staccati delle aziende
maggiori, dove è possibile impiegare
la manodopera pagando salari più
bassi e con orari di lavoro più pe­
santi. Ne discende l’urgenza di una
iniziativa politica da parte del movi­
mento sindacale, per tentare di rad­
drizzare una situazione tanto com­
promessa e fonte di continui disagi.
Soltanto in questo modo sarà possi­
bile riscoprire un ruolo per l’arti­
gianato di produzione: ruolo certa­
mente complementare alle aziende
più grandi, ma non riducibile, pena
il mantenimento della pesante situa­
zione attuale, alla mera subordina­
zione agli interessi di queste unità
produttive.
In proposito, se determinante è
l’iniziativa sindacale per il control­
lo di tutti gli aspetti della condizio­
ne operaia, particolare rilievo dovrà
assumere l’azione dell’operatore pub­
blico (particolarmente quella della
Regione e dello stesso Comune) per
superare le carenze che hanno fino­
ra caratterizzato l'iniziativa pubblica
a favore dell’artigianato. L’approvvi­
gionamento di materie prime e semilavorati. l’aumento dei prezzi, il col­
locamento dei prodotti e soprattutto
le difficoltà di accesso al credito so­
no problemi molto grossi, che, parti­
colarmente nei momenti di congiun­
tura sfavorevole, incidono negativamente sull’equilibrio dell’impresa ar­
tigiana. In proposito l’associazioni­
smo tra artigiani (per l’acquisto di
materie prime, per il collocamento
dei prodotti, per le garanzie collet­
tive per il credito) dovrà assumere
un ruolo determinante.
Per ora a Brugherio lo spirito as­
sociativo non appare particolarmen­
te sviluppato; ciò può essere deter­
minato anche dalla eterogeneità, più
sopra sottolineata, delle attività e
delle produzioni dell’artigianato lo­
cale. Ma indubbiamente questa si­
tuazione dovrà essere superata, onde
pervenire alla conquista di uno spa­
zio economico ben definito per una
impresa artigiana autonoma e vitale.
........
IL CONCORSO
DELLE VETRINE
Per stimolare
il commercio
di Brugherio
Maino Giuseppe, vincitore per gli alimentari, con
la coppa del Monte dei Paschi di Siena.
D om enica 13 gennaio p resso
il Palazzo C om unale, alla p re ­
senza del S indaco, del S eg reta­
rio G enerale R eggente e di n u ­
m e ro si assesso ri, h a av u to luo­
go la p rem iazio n e del « C oncor­
so V etrin e », in d e tto d al C om u­
ne di B ru g h erio p e r il p erio d o
8-18 d ic em b re 1973.
Il S indaco, dopo av er rin g ra ­
ziato tu tti i co n c o rre n ti p e r
l’im pegno d im o s tra to n e ll’allestim e n to delle v etrin e, h a fa tto
p re se n te che, a cau sa della
q u a n tità m o lto s u p e rio re di
p a rte c ip a n ti p e r il g ru p p o m e r­
ceologico « A » ris p e tto agli a l­
tri, sono s ta ti asseg n a ti u n m ag ­
gior n u m e ro di p re m i ai co n ­
c o rre n ti di ta le gru p p o .
E d ecco l’elenco dei p re m ia ti:
P er il g ru p p o m erceologico
« A »: 1. T eruzzi C esare (co p p a
offerta d a ll’U nione C om m er­
c ia n ti di M onza e C irco n d ario );
2. R iva M arco (m ed ag lia d ’oro
d ell’E n te P ro v in ciale d el T u ri­
sm o ); 3. C itelli M aria (ta rg a
deH 'A m m inistrazione P ro v in cia­
le di M ilano); 4. P e lle tte ria E n ­
za (co p p a della B an ca P o p o lare
di N o v a ra ); 5. ex eq u o Q uadrio
V itto ria e S angalli G iovanni
(m ed ag lia
d o ro
dell U nione
C o m m ercian ti); 6. V illa Giovanni (m ed ag lia di v erm eille
dell'U nione C o m m ercian ti).
P er il g ru p p o « B »: 1. C arpanoni A ndrea (co p p a o fferta d al
M onte dei P asch i di S ien a); 2.
C asa dello S p o rt (m ed ag lia di
Il blocco e l’austerità non
ne vanificano la riuscita
La magnifica vetrina «fiorita» di Andrea Carpanoni, 1° del gruppo «B».
K
v erm eille d ell’U nione C om m erm eille d ell’Un. C o m m ercian ti.
c ia n ti).
P er il g ru p p o « D »: 1. M aino
P er il g ru p p o « C »: 1. Tecno- G iuseppe (co p p a o ffe rta dal
e le ttric a (co p p a o fferta d alla M onte dei P asch i di S ien a); 2.
B an ca d e ll’A g rico ltu ra ); 2. Ga- N ava M ario (m ed ag lia d ’oro
rib o ld i Livio (m ed ag lia di verd ella C assa di R isp arm io ).
FALEGNAMERIA ARTIGIANA
Arredamenti in genere
Armadi - Guardaroba
Cucine - Porte
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Si eseguono riparazioni in genere
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Brugherio - v. Matteotti, 47
Tra le molte e belle vetrine di arredamento l’ha spuntata Cesare Teruzzi, che presentava due vetrine.
Pagina 7 - BRUGHERIO - Gennaio-Febbraio 1974
DUE NUOVE INIZIATIVE
notizie dello sport
PER MEGLIO AVVIARE I GIOVANISSIM I ALLO SPORT
Per i più piccoli
nasce il
Centro Olimpia
■A
v M
Alle attività
promosse dal
Centro Olimpia
di Brugherio
possono
partecipare tutti
i ragazzi e le
ragazze dai 6
ai 14 anni.
I moduli di
iscrizione si
possono ritirare
alla Biblioteca
Civica di
viale Brianza.
Il « Centro Olimpia » è una mo­
derna scuola che persegue il fine
del benessere tìsico e morale dei ra­
gazzi e quello dell’affermazione dei
valori sportivi. Ma si diversifica dal­
l’am biente scolastico e dal normale
insegnamento, perche la caratteri­
stica fondamentale del Centro è la
libera accettazione da parte del ra­
gazzo.
Il Centro non si propone finalità
agonistiche.
U’-’a delle migl'ori caratteristiche
del Centro è quella di un ambiente
familiare: di amicizia t ra gli allievi
e di feconda collaborazione tra le
loro famiglie e gli istruttori. Per
questo il Centro promuove varie
iniziative atte a creare attorno ai
ragazzi quell’am biente di serenità e
di moia che è la migliore garanzia
di un proficuo impegno e di una va­
lida forma educativa.
Le Autorità Comunali di Brugherio constatata l’importanza di que­
sta iniziativa, in collaborazione con
i vari dirigenti dell’attività sportiva
brugherese hanno deciso di istitui­
re il Centro O lim pia Brugherio.
Esso organizza dei « Corsi di for­
mazione sportiva » a carattere p o ­
lisp ortivo, tram ite i quali
— educare i ragazzi e le ragazze me­
diante la pratica sportiva, che è
sinonimo di costanza, umiltà, senso
del dovere, sacrificio, conoscenza
dei propri limiti;
— creare in loro spirito com unita­
rio;
— dare agli stessi un armonico svi­
luppo ed equilibrio psicofisico, che
sicuramente si ripercuoterà favore­
volmente sulla formazione degli adulti di domani.
Il Centro O lim pia Brugherio con­
sapevole altresì che una parte di
questi giovani (una volta acquisiti
alla eventualità di sportivi veri e
tecnicamente preparati) desidererà
cimentarsi in attività pre-agonistica ed agonistica, si farà promotore
per il sorgere di centri polisportivi.
Si vuole in sostanza raggiungere
lo scopo di fare della disciplina
sportiva un vero Servizio Sociale
accessibile a tutti e nello stesso
tempo sensibilizzare l’opinione pub­
blica.
Piano organizzativo
— Attrezzature comunali.
— Sede: presso la Civica Biblioteca
—Via Brianza - Tel. 778.341.
— Gli insegnanti saranno tutti pro­
fessori di Educazione Fisica abilita­
ti e diplomati che abbiano spiccato
il senso della «V ita di gruppo» e
desiderosi di stimolare nei ragazzi
la m entalità del vero sportivo.
— Medico soc.: Dott. Balconi Tullio.
Im p ostazion e tecnica
L’attività tecnica del Centro si di­
vide in tre parti ben distinte:
1 - Corsi di G innastica educativoform ativa per ragazzi delle classi
1966-67-68, mediante i quali si attua
una preparazione ginnico-atletica di
base, sotto forma di divertimento,
che prelude alla scelta della futura
disciplina sportiva più congeniale.
2 - Corsi di A vviam ento pre-agonistico per giovani delle classi 196364-65 in diverse discipline sportive
formative.
3 - Corsi con Attività agonistica.
Ragazzi delle classi 1960-61-62
Atletica leggera, pallavolo, ritmica,
base-ball, ginnastica.
Le lezioni saranno bi-settimanali
di 50 minuti a giorni alterni.
Seimpre numerosi
i ragazzini
del ’’mini-basket „
■
■
La pallacanestro resta
lo sport preferito dai
ragazzi di Brugherio
specie adesso che si è
aperto un centro anche
per quelli di S. Damiano
Com e ogni an n o an c h e p e r il
'7 3 -7 4 d a ll’inizio di se tte m b re
alla fine di giugno, il m a rte d ì e
il sa b a to pom eriggio, il palazze tto dello s p o rt di B ru g h erio
o sp ita il « m in i-b ask et ». Q uesta
a ttiv ità è so rta nel 1968 p er ini­
ziativ a del C en tro G iovanile b ru ­
g herese. In quel p rim o an n o di
v ita p arte cip a v an o alle a ttiv ila
del m ini-basket circ a 20 ragazzi;
o ra, dopo soli 4 an n i, il n u m e ro
dei ragazzi isc ritti s u p e ra i 140.
N u m ero , p e ra ltro , d e stin a to ad
a u m e n ta re dal m o m e n to che
g io rn alm en te p resso il p alazzetto
dello sp o rt, si p re se n ta n o g en ito ­
ri d esid ero si di fa r fare g in n a sti­
ca a i p ro p ri ragazzi e ragazze d e­
sid ero si di p ra tic a re della pallaca n estro .
« E ’ p ro p rio q u e sto — ci dice
uno dei d irig e n ti del m ini-basket
— il p rin cip ale m o tiv o di in te re s­
se e il fo n d am e n tale significato
d el m ini-basket B ru g h erio ; cioè
fare dello sp o rt, fare d ella g in n a­
stica e nello ste sso te^’no div er­
tire i piccoli allievi ». Non m an ­
L’allenatore spiega come difendersi dall’attacco dell’avversario.
cano, ce rto , an c h e le c ritic h e , so­
p rai tu ttto di chi accu sa l ’o rg a­
nizzazione di p u n ta re tro p p o su l­
l ’agonism o nel te n ta tiv o di cre a­
re dei piccoli cam pioni. « L ’ago­
nism o non è a s so lu ta m e n te —
rip re n d e uno degli alle n a to ri —
l’a sp e tto fo n d am e n tale d e ll’o rg a­
nizzazione, ben ch é non sian o
m a n ca te in q u esti p rim i an n i di
a ttiv ità delle g ro sse soddisfazio­
ni in tale ca m p o ». In fa tti il 1970
vede i ragazzi del m ini-basket
IL CAMPIONE D’ITALIA
A ttività pre-agonistica
Per perm ettere al ragazzo la ve­
rifica della preparazione raggiunta
e la consapevolezza dei propri limi­
ti, si prevede la programmazione di
attività pre-agonistica e agonistica
particolarm ente idonee alle varie
età e sesso, al di fuori di qualsiasi
concetto selettivo e prevede a gran­
di linee: gare campestri (durante i
mesi invernali); gare interne; gare
con altri centri; partecipazione ai
« Giochi della Gioventù ».
M odalità per l ’iscrizion e
Possono iscriversi ai Corsi ragaz­
zi e ragazze delle classi 1960-61-6263-64-65-66-67-68 e che ne facciano do­
manda alla Segreteria dei Corsi su
apposito modulo, con firma di as­
senso del genitore. I moduli si po­
tranno ritirare presso la Sede del
Centro - Biblioteca Civica - Via
Brianza, tutti i giorni dalle 14 alle
19 escluso il lunedì e alla Domenica
dalle 9 alle 12. La dom anda dovrà
essere corredata da una foto.
Quota d ’iscrizione L. 2.000. Quota
mensile L. 2.000 compreso la coper­
tura assicurativa.
Ai ragazzi verrà distribuita una
divisa (maglia e calzoncini).
Questo
magnifico
esemplare di
San Bernardo
dal pelo corto
è Droii.
Non abita sulle
^
«
-4
y.
m
■*
s tÈ É iK
'
brugherese.
Droll deH’Alpino, nato nel 1971, allevam ento di Rovagnate, pelo
bianco-arancio. N el 1973 ha partecipato alle gare di Ostiglia, Verona,
Como, Bellagio, M ilano. A so li due anni, caso eccezionale per soggetti
della sua razza, ha conquistato il 20 novem bre scorso a M ilano il
titolo di cam pione d ’Italia. Traguardo questo ch e gli perm etterà di
puntare al titolo europeo per il 1974. Forza Droll!
VINCONO ANCORA I BRUGHERESI
PER CHI VUOLE SCEGLIERE LA NEVE
Coppia vincente
nel torneo
di San Damiano
Ecco cosa programma
il club alpino
per l ’inverno prossimo
Alla p resen za di un foltissim o pubblico si
sono svolte sui m agnifici cam p i del Bocciodrom o di S an D am iano (Ja sm in e ) le finali della
g ara a coppie p e r la d isp u ta della ta rg a « Con­
fezioni Ja sm in e ». La g ara , cui h an n o p a rte c i­
p a to le più fo rti cop p ie della zona (336 divise
p e r c a te g o ria ) dopo u n a lunga serie di elim i­
n ato rie, si è co n clu sa con la m e rita ta v itto ria
finale della cop p ia c o n c itta d in a F errari-N olli
(B occ. P. Assi) nei c o n fro n ti di u n ’a ltr a coppia
locale, B arzaghi-B raga della Bocc. G. G aribal­
di. I v in cito ri h an n o m a n ife sta to sugli avver­
sa ri u n a c e rta su p e rio rità ; il F e rra ri è in fatti
un p e rfe tto a c c o sta to re ed il Nolli un im pecca­
bile tir a to re di raffa. E d ecco la classifica:
1. F errari-N olli cat. BB (Bocc. P. Assi B rughe­
rio ); 2. B arzaghi-B raga cat. PP (Bocc. G. G ari­
baldi B ru g h erio ); 3. Berizzi-R iva ca t. BB
(B occ. N asc. C oncorezzo); 4. P erego-V altolina
cat. PP (Bocc. P o n te Mezz.); 5. M andelli-V illa
ca t. BB (Bocc. N a sc e n te ); 6. R avettino-B aldi
ca t. PP (Bocc. C accialanza).
■
Com e ogni anno, an c h e q u e s t’an n o il calen ­
d a rio 74 delle g ite o rg an izzate dal CAI, sezione
di B rugherio, è m o lto denso. R ip o rtiam o qui
di seg u ito le v arie d a te : 27 gennaio - Bandone;
10 feb b raio - Monte Campione; 24 feb b raio Trofeo 6 Comuni, S. Caterina ValfuTva; 2-3
m arzo - Carnevale sulle n ev i; 17 m arzo - To­
nale; 31 m arzo - Trofeo Città di Brugherio; 12
m aggio - Festa dei fiori, Brunate; 26 m aggio Gi ignetta, P. R esinelli ; 16 giugno - Passo dello
S te lv io ; 13-14 luglio - Rifugio B rentei; 20 o tto ­
bre - Marronata.
I
p ro g ra m m i d e tta g lia ti sa ra n n o d iv u lg ati a
v o lta a volta. Le iscrizioni alle g ite si ricevono
p resso la sede del CAI in Via D ante n. 35 ogni
se ra del m erco led ì e del venerdì d o p o le ore
21. D ata la difficoltà n ell’o rg an izzare dei pullm an s si p reg a v iv am en te di d a re la p ro p ria
iscrizione con 10-15 giorni d ’an ticip o .
B ru g h erio o tte n e re un significa­
tivo rico n o scim en to d ella loro
p rep a ra zio n e sp o rtiv a , con la v it­
to ria dei ca m p io n a ti p ro vinciali,
e se m p re nello ste sso an n o , con
il co n seg u im en to di un più che
o n o rev o le 12° p o sto nella finalis­
sim a dei giochi d ella gioventù
sv o ltisi a R om a, tra le 36 sq u a d re
selezionate p er la finale e p rove­
n ien ti da tu tta Italia.
Ma c'è u n a n o v ità im p o rta n te
q u e s t’an n o al m ini-basket. Si
tr a tta deH’in se rim e n to n ell’a ttiv i­
tà d ella p rep a ra zio n e di ragazzi­
ne dai 6 agli 8 an n i che v o rra n n o
d ed ica rsi alla p allac an e stro . Già
60 allieve fre q u en ta n o con g ra n ­
de in te re sse d al m ese di settem b re gli allen a m e n ti del minib ask et fem m inile. Gli o rganizza­
to ri, gli allen a to ri, tu tti coloro
ch e si in te re ssa n o alla riu sc ita
di q u e sta iniziativa ci rip eto n o
ch e ciò ch e im p o rta non è ta n to
il fa tto ch e q u esti b am b in i d a
g ran d i d iv e n tin o dei cam pioni,
m a ch e q u esto serv a ai ragazzi
p e r un m iglior sv ilu p p o e p er
u n a p iù arm o n io sa cre scita. Non
pochi in fa tti fre q u e n ta n o la p al­
la c a n e stro p ro p rio su consiglio
del lo ro m edico, che h a indivi­
d u a to in q u e s ta a ttiv ità u n a reale
p o ssib ilità d i u n p iù e q u ilib ra to
sv ilu p p o psico-fisico del ragazzo.
L’im p re ssio n e più fo rte, che in
fondo il c ro n ista r ip o rta d a q u e­
sto in c o n tro con il m ini-basket,
è l'en tu siasm o con cui q u esti r a ­
gazzini seguono le istru zio n i dei
cin q u e alle n a to ri e la ca rica di
p a rte c ip a z io n e a ll’in iziativ a che
ciasc u n o vi p o rta d e n tro . Per
ad e sso h a p o rta to a ll’a p e rtu ra
d i u n nuovo co rso di m ini-basket
a S an D am iano. Il ch e è, p e r chi
a q u e s ta in iziativ a d ed ica te m p o
e p assio n e, u n fa tto di e s tre m a
im p o rta n za .
Raffaella Cappelletti
C A LC IO
Il Brugherio
rimonterà
nel girone
di ritorno ?
Con le u ltim e q u a ttro p a r­
tite tu tte p o sitiv e, l'A.C. è
riu sc ita ad ag g an ciarsi al
c e n tro classifica, dopo av er
solYerto p are cch io nel g irone
di a n d a ta . Cinque v itto rie,
cin q u e sco n fitte c cin q u e p a­
reggi d im o s tra n o q u a n to la
s q u a d ra ab b ia s te n ta to a
tro v a re il p ro p rio a ssetto
p erd e n d o p e r ben tre volte
in p a r tite casalin g h e co n tro
s q u a d re di non eccelsa leva­
tu ra . B isogna p e rò d ire che
in q u este occasioni la sq u a­
d ra c s ta ta p are cch io s fo rtu ­
n a ta , so cco m b en d o im m eri­
ta ta m e n te , com e sp esso su c­
cede nel gioco del" calcio, e
p o rta n d o un p o ’ di sco n fo rto
nei g io cato ri e nei d irig en ti
che h an n o p a ssa to un No­
vem bre... nero.
Un a iu to in quel p erio d o è
v en u to dal p u b b lico B ru g h e­
rese se m p re p re se n te a so ­
ste n e re la p ro p ria sq u a d ra
sen za m ai a b b a n d o n a rsi alle
so lite scene e s a sp e ra te di
q u a n d o le cose v an n o m ale,
m a in c ita n d o i p ro p ri gio­
c a to ri sp o rtiv a m en te.
O ra ci a tte n d e u n girone
di rito rn o con nove tr a ­
sfe rte e sei p a r tite in tern e.
N on p o ssiam o o rm ai g u a r­
d are tro p p o in alto , m a alle
p rim e posizioni è ancora
p ossibile a rriv a re . S o p rat
tu tto ce rch erem o di gio care
u n buon calcio, non d im e n ­
tic an d o ch e sia m o in lizza
p e r la C oppa L o m b a rd ia e
p e r l'occasione p u n tia m o sui
giovani d ella p rim a sq u a­
d ra.
A vvertiam o gli appassion'iti, che v o rra n n o seg u ire la
sq u a d ra in tra s fe rta , ch e sa­
rà p ossibile u su fru ire del
p u llm an d e ll’A.C. tu tte le do­
m eniche.
CLASSIFICA
Squadre
Re ti
Punti
22
Muggiò
Carugatese
20
Cesano M.
19
Cernusco
18
Pero
17
V'aredo
17
16
Milanese
Palazzolo
16
Vedano
16
Brugherio
15
Bollatese
15
Sangiulianese 14
Sanyo
12
Cinisello
6
Garbagnatese
6
Comasina
5
F.
s
20
19
19
21
16
14
17
20
15
21
16
18
11
10
11
10
9
10
15
13
12
9
13
15
15
17
15
18
13
25
22
37
C A L E N D A R IO
10/2
17/2
24/2
3/3
10/3
17/3
24/3
31/3
7/4
14/4
21/4
28/4
5/5
12/5
19/5
Milanese L.
Muggiò
Brugherio
Cinisello B.
Brugherio
Palazz. Nardi
Brugherio
Sanyo Milano
Brugherio
Cesano Mad.
Brugherio
Comasina
Garbagnatese
Brugherio
Bollatese
- Brugherio
- Brugherio
- V'aredo
- Brugherio
- Carugat.
- Brugherio
- Pero
- Brugherio
- Cernusco
- Brugherio
- Vedano
- Brugherio
- Brugherio
- S. Giuliano
- Brugherio
Il primo obbiettivo sono
le nuove leve del pedale
S ab ato , 24 n o v em b re, si è sv o lta n ella Sede
sociale d i V ia N azario S au ro , l ’assem b lea an ­
n u ale d ei soci d ella S o cietà C iclistica « B ru­
g herio S p o rtiv a ».
Il
P resid en te u scen te, sig. M ario R ecalcati,
h a d a to inizio ai lav o ri illu stra n d o ai conve­
n u ti i ris u lta ti d ell’a ttiv ità sp o rtiv a ap p en a
co n clu sa e p ro ced en d o alla le ttu ra del bilan cio
ch e l'assem b lea h a a p p ro v a to a ll’u n an im ità.
E ’ q u in d i in te rv e n u to l'A ssessore allo sp o rt
sig. G adda. Il ra p p re s e n ta n te della Civica Am­
m in istraz io n e h a elo g iato tu tti q u a n ti: c o rri­
d o ri, d irig en ti e sem plici tifo si che, n ell'arco
d ella d e c o rsa sta g io n e h an n o c o n trib u ito al
rag g iu n g im en to di n u m e ro si p rim a ti ag o n isti­
ci. I la p ro se g u ito a ffe rm a n d o che l’A m m inistrazione C om unale, non in sen sib ile alle vicende
sp o rtiv e d ella n o s tra c ittà , h a a s sic u ra to che
p e r l’av v en ire co n ced erà il co n su eto co n trib u to
m o rale n o n ch é m a te ria le , m a n ife sta n d o in o ltre
il p ro p o sito di co lla b o ra re all’organizzazione
di u n a g a ra d i ca m p io n a to regionale.
L ’assem b lea, co m e p re v isto d allo S ta tu to d el­
la F.C.I., h a p ro v v ed u to ad eleggere il nuovo
C onsiglio D irettiv o che, a p p e n a te rm in a te le
o p erazio n i di voto, si è im m e d ia ta m e n te inse­
d ia to p er eleggere il nuovo P re sid en te e d is tri­
b u ire i v ari in carich i.
C om ’e ra p re v isto il nuvo C.D., con u n an im i
co nsensi, h a ric h ia m a to alla g u id a d ella So­
cie tà il sig. R ecalcati che, p u r co nsapevole d e­
gli on eri ch e tale posizio n e co m p o rta, ha ac­
c e tta to n u o v am en te l'in carico di c o n d o ttie ro
fiducioso di non d elu d ere, an ch e p e r la p ro s­
sim a stagione, il n u m e ro so esercito di brugheresi am ici d ella b icicletta.
E sa u rite le n o te di c ro n a ca e p e r esau d ire
il d esid erio m a n ife sta to dai d irig e n ti della So­
cietà ciclistica, rivolgiam o, tra m ite q u este co ­
lonne, ap p ello ai g en ito ri dei ragazzi brugheresi che h an n o p a rtic o la re a ttitu d in e p e r il
ciclism o, aiTinchè p ro v v ed an o alla loro isc ri­
zione p e r la p ro ssim a stag io n e ag o n istica. I
d ire tto ri sp o rtiv i d ella S o cietà sa ra n n o a loro
disp o sizio n e p e r in seg n arg li le p rim e p ed alate,
p e r co rreg g e re e m a g ari tra s fo rm a re in v itto ­
rie i lo ro e su b e ra n ti e n tu sia sm i giovanili.
S Ë P O W O Z I©
i servizi in citta
ÍA W IT A R S Ü
Segreteria telefonica: chiamare n. 770649
ALCUNE TRA LE PIÙ INTERESSANTI
DELIBERE DELLA AMMINISTRAZIONE
T U R N O
Giorno
festivo
F E S T I V O
FARMACI A
MEDI CO
Queste in breve le cose
che si sono realizzate
Ampio parcheggio in via Galvani. Proseguono gli incontri in vista del
gemellaggio. Potenziato il trasporto pubblico
I SERVIZI PER
festivo. Le attrezzature sportive per la scuola.
Esse potranno essere utilizzate, oltre che dagli
LAVORATORI
alunni, da tu tti i gruppi sportivi cittadini che ne
facciano richiesta aH’Amministrazione Comunale
/ P a tr o n a ti:
P er coloro
che devono re ­
c a rsi in c e n tro con l’a u to è di­
sp o n ibile, già d a qualch e m e s e ,
u n am p io p archeggio in V ia G al­
v an i che m is u ra m q. 3238 e può
c o n te n e re 114 a u to v e ttu re più gli
a u to b u s del servizio scolastico.
PARCHEGGIO
GEMELLAGGIO gi^ j
™
v em b re ci h an n o fa tto v isita i
sig n o ri M ichel che sono p ro fe s­
so ri di ita lia n o della c ittà di Le
Puy en V elay e fan n o p a rte del
C o m ita to degli S cam bi in te rn a ­
zionali. Con loro sono s ta ti di­
scu ssi i p rin cip ali te m i che p o ­
tre b b e ro rig u a rd a re ev en tu ali
sc am b i tr a le n o stre due città .
H an n o in o ltre v isita to i luoghi
p iù c a ra tte ris tic i di B ru g h erio e
h a n n o d im o s tra to in te re sse pel­
le v arie a ttiv ità che in essa si
svolgono. S ul p ro ssim o n u m e ro
del N otiziario d are m o u n 'a m p ia
illu straz io n e dei p ro g ra m m i, sia
c u ltu ra li che sp o rtiv i e anche
sullo scam b io degli stu d e n ti.
PAI
- Alla scuola Tor H L t o i r v t raz za è jn funzio­
n e u n a p a le s tra c o p e rta con
ca m p o di p a lla c a n e stro , pallav o ­
lo e specializzata com e c e n tro di
g in n astica. A nche alla B ru g h erio
S u d è disp o n ib ile u n a p a le stra
c o p e rta con im p ia n ti di p allac a­
n estro , pallavolo e a ttrezz i vari.
P er l'a ttre z z a tu ra delle p a le stre
u ltim a te in q u e sti u ltim i m esi
sono sta ti sta n ziati: p e r la Toraz za L. 1.950.000, p e r la B ru g h e­
rio S ud L. 4.750.000, p e r la M an­
zoni L. 1.400.000.
Pili
I MAN - A p a r tire dal 2
rULLIVlMIM d ic em b re 1973, a
c a u sa della c risi en e rg etic a, l’Amm in istraz io n e C om unale h a au ­
m e n ta to le co rse festive del se r­
vizio di tr a s p o r to p u b b lico so­
ste n en d o u n a sp e sa di L. 60.000
p e r ogni dom enica. A q u e s ta ci­
fra va d ed o tto l’in tro ito p e r l’ac­
q u isto dei b ig lietti che è di L. 50
p e r ogni co rsa. C alcolando che,
a lla dom enica, le p e rso n e che
u su fru isco n o del tr a s p o rto p u b ­
blico sono c irc a 230, d e tta som ­
m a si aggira in to rn o alle L.
11.500. T roppo poco p e r il nareggio.
PISTA
' D all’an n o scolastico in
c o rso è agibile, sia p e r
i giochi della gioventù che p e r
allen a m e n ti, u n a p is ta alla scuo­
la B ru g h erio S ud lu n g a m . 90 e
a 6 corsie. E ’ d isp o n ib ile in o ltre
u n cam p o a ll'a p e rto di p allac an e­
s tro e pallavolo reg o la m en tari
utilizzabili anch e d a o rg an izza­
zioni sp o rtiv e che ne facciano r i­
chiesta.
PALLACANESTRO
M anzoni è sta to c o m p letato l'im ­
p ia n to p e r u n cam p o a ll’a p e rto
di p a lla c a n e stro con u n m o d e r­
n issim o fondo in " ra n u la to di
gom m a. D etto cam p o è di m isu ­
r a re g o la m e n ta re e q u in d i u s u ­
fru ib ile an ch e d a organizzazioni
sp ortive.
E C C O C O M E SI
PRESENTANO LE
Tariffe
M assim e
per autonoleggio
Dal 1° novem bre 1973 sono in
vigore le tariffe m assim e che gli
A utonoleggiatori possono pratica­
re. E sse sono:
URBANA
L. 300. per chiam ata.
L. 120 per ogni Km. di percorso.
L. 1500 per ogni ora di sosta,
escluso il prim o quarto d’ora se
non superato.
EXTRAURBANA
— Per percorso di andata fino a
Km. 20:
L. 300 per chiam ata.
L. 90 per ogni Km. di percorso.
— Per percorso di andata oltre
i 20 Km .:
L. 90 per ogni Km. di percorso
(escluso chiam ata).
— Sosta:
L. 1500 per ogni ora di sosta,
escluso il prim o quarto d ’ora se
non superato.
Per autovetture di cilindrata
superiore a cm c. 2000 le suddette
tariffe chilom etriche sono aum en­
tate del 10%.
Tutte le spese di trasferta, al­
loggio e vitto dell’autonoleggiatore, quelle per il ricovero del vei­
colo in rim essa, diritto di tran­
sito, autostrada, sono a carico
dell’autonoleggiatore.
SERVIZI PER CERIMONIE:
I corrispettivi sono concordati
fre le Parti interessate.
cosa
fa n n o
Assistenza della
IN C A ed A C L I
C om unichiam o che il P atrona­
to d e ll’A.C.L.I. è a d isp osizion e
d i tu tti i lavoratori per u n ’a ssi­
sten za gratuita e tecn ica sp ecia­
lizzata per tu tte le p ratich e di
tu tela e di previdenza sociale re­
lativam en te a: in fortu n i su l la ­
voro, m alattie p ro fessio n a li, ver­
sam en ti volon tari, p en sion i (li
invalid ità, p en sion e di vecchiaia,
p en sion e ai su p erstiti, assegn i
fam iliari, a ssisten ze varie, nei
segu en ti giorni:
— M ercoledì:
dalle ore 20 alle ore 22
— Sabato:
dalle ore 16,30 alle ore 18,30
p resso il Circolo A.C.L.I. - Via
Italia, 3 - B rugherio.
La Cam era confederale del
lavoro di M ilano e provincia
« I.N.C.A. », a ssiste gratuitam en­
te, per tu tte le pratiche relative
a: in fortu n io e m alattie p ro fes­
sion ali, p en sion i invalid ità vec­
chiaia e su p erstiti, tub ercolosi,
d isoccu p azion e agricola ed ind u­
striale, assegn i fam iliari, versa­
m en ti volon tari, cure term ali,
recupero con trib u ti, m aternità,
a ssisten za m alattia.
L’a ssisten te d e ll’I.N.C.A. rice­
ve tu tti i lavoratori ed i c itta ­
dini nei segu en ti giorni:
— M ercoledì:
dalle ore 15 alle ore 19
— Venerdì:
dalle ore 9 alle ore 12
p resso la C ooperativa « La Fa­
m iglia » - V ia Cavour, 1 - B ru­
gherio.
Dal... A I -
2 7 /1 - 2 / 2
3 F e b b r a io
10
»
17
24
3 M a rz o
10
17
19
24
31
(1)
Dr. A. GALEANDRO
DELLA FRANCESCA
V ia D a n te , 44 (te l. 779053)
V ia V o ltu r n o , 80 - P o r tic i 3 - E d iln o r d
(te l. 779375)
Dr. F. SANTAGOSTINO
S. TERESA - Via Monza, 31
V .le B ria n z a , 15 (te l. 770570)
(te l. 778778)
Dr. G. FRIZZI
S. DAMIANO - Fraz. S. Damiano
V ia S to p p a n i, 16 (te l. 770401)
V ia D. V itto r ia , 56 (te l. 84173)
Dr. F. BRANCATI
CENTRALE (te l. 770051)
V ia C o r r id o n i, 35 (te l. 31317)
V ia D. V itto r ia , 56 (te l. 84173)
Dr. L. SORDI
DELLA FRANCESCA
V ia V o ltu r n o , 80 - F io ri - E d iln o r d
(te l. 779304)
V ia V o ltu r n o , 80 - P o r tic i 3 - E d iln o r d
(te l. 779375)
Dr. T. BALCONI
S. TERESA - Via Monza, 31
V ia T o rra z z a (V ili. B ru g h e rio , 32)
(te l. 770670)
(te l. 778778)
Dr. G. VISINI
S. DAMIANO - fraz. S. Damiano
V ia M o n z a (a n g . V ia Puccini)
(te l. 770098)
V ia D. V itto r ia , 56 (te l. 84173)
Dr. F. MAPELLI
S. DAMIANO - fraz. S. Damiano
V ia V o ltu r n o , 80 - C ig n i - E d iln o r d
V ia D. V itto r ia , 56 (te l. 84173)
Dr. A. GALEANDRO
CENTRALE - P.zza C. Battisti
V ia D a n te , 44 (te l. 779053)
(te l. 770051)
Dr. F. SANTAGOSTINO
DELLA FRANCESCA
V .le B ria n z a , 15 (te l. 770570)
V ia V o ltu r n o , 80 - P o r tic i 3 - E d iln o r d
(te l. 779375)
FARMACIA
CENTRALE
3 /2 - 9 / 2
DELLA FRANCESCA
1 0 /2 - 1 6 /2
S. TERESA
1 7 /2 - 2 3 /2
S. DAMIANO
2 4 /2 - 2 / 3
CENTRALE
3 /3 - 9 /3
DELLA FRANCESCA
1 0 /3 - 1 6 /3
S. TERESA
1 7 /3 - 2 3 /3
S. DAMIANO
2 4 /3 - 3 0 /3
CENTRALE
3 1 /3 -6 /4
DELLA FRANCESCA
M e d ico : Tu rno d o m e n ica le : da lle ore 14 del sabato pre ce d e n te a lle o re 8 del lunedì succe ssivo .
Tu rno fe s tiv ità : d a lle ore 20 del g io rn o precede nte a lle ore 8 del g io rn o succe ssivo .
F a rm a cie : Tu rno d o m e n ica le : d a lle ore 20 del g io rn o pre ce d e n te a lle o re 8,30 de l g io rn o succe ssivo .
Tu rno fe s tiv ità : d a lle ore 8 a lle ore 20 d e lla stessa fe s tiv ità .
Tu rn o extra d iu rn o fe ria le : d a lle ore 12,30 a lle ore 15.
Tu rno no tturn o fe ria le : d a lle ore 20 a lle ore 8,30 d e l g io rn o succe ssivo .
►
fumogalli affettamenti
BRUGHERIO
direttore responsabile:
MARCELLO DI TONDO
Affianca alla propria produzione la collezione di
redazione:
MASSIMO ACCARISI
direzione-am m inistrazione pubblicità:
PALAZZO MUNICIPALE - BRUGHERIO
tel. 770010 - 778261/2/3/4
Autorizzazione n. 188 ‘n data 15 marzo
1971 del Tribunale di Monza.
Questa pubblicazione viene stampata
in 8000 copie ed inviata gratuitamente
a tutte le fam iglie di Brugherio.
Stampato presso: Tipografia Scuole
Grafiche Pavoniane Istituti A rtigian elli Via B. Crespi 30 - Milano - tel. 674938.
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