Diapositiva 1 - e-Learning
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22/12/2014 Indicazioni nazionali 2012 … Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.. Una molteplicità di culture e lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello per permettere a tutti i bambini e i ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. (…) La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura vero il mondo, di pratica dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze. Domande sulle diversità nella scuola - Quali diversità ? - Se e in che misura tenerne conto ? - Di quali diversità tener conto ? - In quale ambito tenerne conto: dell’organizzazione, della didattica, dei contenuti di insegnamento …. ? 1 22/12/2014 diversità • Considerarle indifferenti oppure no • Negarle oppure accoglierle • Separarle oppure includerle Da “Alunni con cittadinanza non italiana. L’eterogeneità dei percorsi scolastici. Rapporto nazionale a.s. 2012/2013” Quaderni ISMU 1/2014 2 22/12/2014 Alcuni dati A.S. 2012/2013 • Alunni CNI: 786.630 • % alunni CNI: 8,8% • % alunni CNI per gradi scolastici: SdI 9,8 SP 9,8 SS1° 9,6 SS2° 6,6 • % alunni CNI nati in Italia: SdI 79,9 SP 59,4 SS1° 31,8 SS2° 12,2 Presenze alunni CNI: caratteristiche attuali a) Varietà delle nazionalità (193) ma europeizzazione (Romania, Albania, Ucraina) b) Assestamento c) Diminuzione complessiva NAI d) Aumento dei nati in Italia 3 22/12/2014 Non solo lessico • • • • • • • • Stranieri Immigrati Extracomunitari Seconde generazioni (G2) con retroterra migratorio CNI Clandestini Irregolari Termini e rappresentazioni • In un mondo in cui l’informazione diventa risorsa centrale, le parole che utilizziamo non sono più soltanto modi di nominare le cose, ma acquistano il potere di farle esistere, di renderle parte del nostro tessuto sociale quotidiano. Dunque non è indifferente il linguaggio con cui ci indirizziamo agli effetti delle grandi migrazioni contemporanee e al confronto inevitabile tra le culture che si produce in una società planetaria nella quale i confini tradizionali che le separavano si indeboliscono o vengono distrutti. Il fatto che utilizziamo una categoria o un’altra per qualificare tali fenomeni è già quasi una scelta di campo. (Melucci A., in “Parole chiave per un nuovo lessico delle scienze sociali”, Carocci, Roma 2000) 4 22/12/2014 Acculturazione psicologica e socializzazione etnica. Il modello bidimensionale dell’acculturazione (secondo Berry , Trimble, Olmedo 1986; Berry 1990, 1997) Mantenimento della cultura di origine Adozione della cultura del paese ospitante Rifiuto della cultura del paese ospitante Abbandono della cultura di origine INTEGRAZIONE ASSIMILAZIONE SEPARAZIONE MARGINALITA’ Acculturazione psicologica e socializzazione etnica. Il modello bidimensionale dell’acculturazione in riferimento all’identità degli immigrati (Phinney 1990, 2001) Mantenimento dell’identità etnica Adozione dell’identità del paese ospitante (identità nazionale) Rifiuto dell’identità del paese ospitante (identità nazionale) Abbandono dell’identità etnica Biculturalismo (alternato, blended) assimilazione separazione marginalità 5 22/12/2014 Quale strategia di acculturazione è più adattiva? Quali strategie di acculturazione adottano gli immigrati in Italia, in particolare i minori? Quale modello di convivenza è vigente in Italia? Come si dice “Buon Natale” in egiziano? “A dicembre mentre i bambini cantavano alcune canzoni natalizie e scherzavano con le insegnanti sulle parole delle canzoni, l’insegnante ha augurato Merry Christmas, ha spiegato che in inglese significa Buon Natale e ha chiesto come si dice in altre lingue. Nessuno ha risposto alla maestra che così ha deciso di rivolgersi a Giovanni e Maria (i genitori sono egiziani): Ins. Giovanni Ins. Come si dice Buon Natale in egiziano ? Non lo so l’egiziano Ma sì che ti ho sentito parlarlo con la mamma per strada! (Giovanni sorride e si stringe nelle spalle) Ins. Tu,Maria, ti ricordi ? Maria (sorridendo) Non mi ricordo Giovanni, dopo altre insistenze della maestra, ha tradotto sottovoce, con imbarazzo, qualche parole che l’insegnante ha ripetuto con una pronuncia errata alla quale il bambino ha reagito (…) dicendo per ben due volte “è difficile per questi .. per questi .. italiani!”. Nel seguito della conversazione Giovanni risponde ad altre domande e a un certo punto dice “ma io sono italiano!”. 6 22/12/2014 inculturazione (Herskovits, 1948) acculturazione Le due direttrici della ricerca educativa interculturale (M. Fiorucci) Strategie didattiche per l’Inserimento positivo degli alunni stranieri Revisione e rifondazione dell’asse formativo della scuola accoglienza Analisi critica dei libri di testo Italiano L2 Rilettura in chiave interculturale dei saperi insegnati Lingue materne e di origine Formazione interculturale degli insegnanti Attività interculturali comuni La competenza interculturale 7 22/12/2014 tematiche • Il quadro di riferimento culturale e le decisioni di politica scolastica • I percorsi scolastici degli alunni CNI • Vulnerabilità e sfide nelle esperienze migratorie degli alunni CNI • Intercultura ed educazione interculturale Alunni NAI • Sfide evolutive e vulnerabilità silenziose. Aiutare la resilienza • Ostacoli e sfide a scuola • Fasi e dispositivi dei percorsi personali. Piani personalizzati 8 22/12/2014 L’integrazione scolastica degli alunni stranieri Da “Alunni con cittadinanza non italiana. L’eterogeneità dei percorsi scolastici. Rapporto nazionale a.s. 2012/2013” Quaderni ISMU 1/2014 Percorsi scolastici, performance ed esiti: indicatori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Ritardo: a 11 anni 25,3%, a 15 anni 67,2% Promozioni e bocciature Iscrizione/abbandono Esiti agli esami di stato Prove INVALSI Indagini OCSE a campione (PIAAC – PISA) Scelta scuola secondaria di 2° grado 9 22/12/2014 Alcuni dati nazionali (a.s. 2012/2013) Percentuale di alunni in ritardo scolastico Percentuale alunni non ammessi alla classe successiva • SP : CI 2; CNI 16,3 • SP: CI 0,3; CNI 2,1 • SS1°: CI 8; CNI 44,1 • SS1°: CI 3; CNI 9,1 • SS2°: CI 23,9; CNI 67,1 • SS2°: CI 12,7; CNI 27 Il ritardo aumenta da un grado scolastico all’altro. La differenza fra CNI e CI si riduce lentamente nel tempo Canalizzazione o segregazione formativa I. P. CI 18,9% CNI nati 29,8% in Italia CNI nati 39,8% fuori Italia I. T. L.C. L.S. L.SS 33,4% 41,1% ------5,1% 43,9 % -----14,8% 5,5% 38,2% 3,7% 10,1% 4,9% 10 22/12/2014 Alcuni aspetti • Il problema del rendimento e dell’insuccesso scolastico degli alunni CNI comune a paesi europei ed extraeuropei. • Le ricerche sulle performance degli alunni “nativi”, “immigrati” (G1), figli di immigrati (G2). Differenze fra paesi. • Il peso delle condizioni socio-economiche famigliari Il successo scolastico degli alunni stranieri pare connesso con attive politiche mirate a contrastare gli effetti dello status socio-economico, vale a dire politiche che migliorano la qualità della scuola, a elevare il “capitale umano”, intrecciate con azioni di riconoscimento e rispetto delle differenze culturali. 11 22/12/2014 Dalla Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per un’educazione plurilingue e pluriculturale • Plurilinguismo e multilinguismo • Competenza plurilingue e interculturale • Diritto alla lingua di origine Norme e documenti specifici • • • • • • 1989 1990 1993 1994 1998 1999 CM CM CNPI CM L, DL DPR • • • • • 2001 2005 2006 2007 2010 CM CNPI CM (Linee guida) CM (La via italiana …) CM (30%) • • 2012/2013 Direttiva BES 2014 CM (Linee guida) • Programmi e indicazioni nazionali • 2000 (Indicaz. De Mauro, ritirate) • 2007 (Indicazioni Fioroni) • 2012 (Indicazioni Profumo) 12 22/12/2014 L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE Si basa sulla consapevolezza che i valori che danno senso alla vita non sono tutti nella nostra cultura ma neppure tutti nelle culture degli altri, non tutti nel passato ma neppure tutti nel presente o nel futuro. Educare all’ intercultura significa costruire la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere nel rispetto dell’identità di ciascuno in un clima di dialogo e di solidarietà. La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri UNIVERSALISMO SCUOLA COMUNE LA PERSONA IN RELAZIONE INTERCULTURA 13 22/12/2014 linee di azione per l’integrazione - Accoglienza e inserimento nella scuola - Apprendimento italiano L2 - Valorizzazione del plurilinguismo - Relazione con famiglie straniere e orientamento linee di azione per l’interazione interculturale - Relazioni a scuola e nel tempo extrascolastico - Discriminazioni e pregiudizi - Prospettive interculturali nei saperi e nelle competenze 14 22/12/2014 La competenza interculturale è l’abilità a interagire efficacemente e appropriatamente in situazioni interculturali, e può essere costruita sviluppando atteggiamenti, conoscenze di tipo interculturale, abilità concrete e un adeguato pensiero critico in grado di alimentare e dare senso a quanto descritto. La competenza interculturale è di natura strettamente personale e relazionale. Citazione da M. Coda Spuetta in “La scuola bene di tutti” Competenza interculturale: competenza chiave per il XXI secolo (M. Coda Spuetta, “Scuola e interculturalità: una sfida strategica”, in L. Caselli (a cura di), “La scuola bene di tutti”, Il Mulino, Bologna 2009 Acquisizioni interne ed esterne Conoscenze e abilità interculturali atteggiamenti 15 22/12/2014 L’apprendimento delle competenze interculturali Conoscenze e capacità interculturali -Conoscenza cultura globale -Capacità di comunicazione -Abilità a gestire i conflitti Atteggiamenti -apprezzare la diversità culturale -tollerare l’incertezza Acquisizione interne: la riflessione interculturale -ottica etno-relativa -creare empatia Acquisizioni esterne: l’interazione costruttiva -evitare di violare regole culturali Perseguire obiettivi comuni Atteggiamenti e opinioni dei minori figli di immigrati e dei minori italiani 16 22/12/2014 G. Dalla Zuanna, P. Farina, S. Strozza Nuovi italiani. I giovani immigrati cambieranno il nostro paese? Il Mulino • Itagen2: ricerca quantitativa nazionale statisticamente rappresentativa su campione di ragazzi fra 11 e 14 anni, 10.554 figli di immigrati (almeno un genitore nato all’estero), 10.150 con entrambi i genitori italiani. • Esplorati 5 ambiti fondamentali: formazione della vita di relazione, costruzione dell’identità, differenze di genere, casa e famiglia, risultati scolastici. • Dati raccolti secondo 4 principali linee di differenza: italiani/stranieri, paesi di provenienza, classi sociali, tempo di permanenza in Italia Itagen2: che cosa è emerso • I ragazzi stranieri non frenano la modernizzazione culturale, per certi aspetti hanno visioni meno tradizionali degli italiani • I ragazzi socializzati in Italia sono più simili agli italiani del loro ceto sociale che ai coetanei e ai connazionali giunti in Italia più grandicelli • Le nuove disuguaglianze, secondo il luogo di provenienza, si sovrappongono a quelle vecchie, secondo il livello culturale e la dimensione della famiglia: la scuola non fa recuperare le differenze socio-culturali di partenza. 17 22/12/2014 Itagen2: che cosa è emerso • La scuola pubblica interclassista di massa favorisce intense relazioni fra immigrati e italiani ma la criticità dei percorsi scolastici dei figli degli immigrati può creare il rischio di downward assimilation, opposizione, rancore e antagonismo • La percezione che i ragazzi italiani hanno degli stranieri, influenzata dalle famiglie, è poco benevola negli ambienti meno dotati culturalmente, con genitori che fanno lavori manuali e parlano dialetto. E. Colombo, L. Domaneschi, C. Marchetti Una nuova generazione di italiani. L’idea di cittadinanza tra i giovani figli di immigrati. Franco Angeli • Ricerca qualitativa condotta con inteviste in profondità, focus group, discussione telematica. Considerati anche i risultati di interviste raccolta in una Banca Dati. • Coinvolti giovani figli di immigrati, nati o cresciuti in Italia, degli ultimi due anni della scuola superiore • Esplorazione delle rappresentazione della cittadinanza 18 22/12/2014 E. Colombo, L. Domaneschi, C. Marchetti Una nuova generazione di italiani. L’idea di cittadinanza tra i giovani figli di immigrati. Franco Angeli • Tre dimensioni analitiche: - formale, se e come la cittadinanza coincide con un “pacchetto” formale di riconoscimento - partecipazione, il grado di interesse verso un ruolo attivo nella vita sociale e politica - appartenenza, l’interesse a essere riconosciuti come italiani Mi chiamo Kevin. Vi racconto una cosa che mi ha dato fastidio … Qualche mese fa con la mia scuola siamo andati cinque giorni a Londra. All’aeroporto ho dovuto fare una fila diversa da quella dei miei compagni perché non ho il passaporto italiano. Io, di fatto, sono italiano, sono nato qui, ma ho ancora il passaporto delle Filippine, il paese dei miei genitori. Ho dovuto fare la fila per i cittadini extraunione, una fila lunga e lenta; i professori e i compagni sono invece passati in fretta e mi hanno dovuto aspettare. Non vedo l’ora di avere la cittadinanza italiana visto che questo è il paese dove sono nato e vivo! Ma come si fa ? 19 22/12/2014 Con la cittadinanza c’è il voto… la carta d’identità, quindi posso andare da qualsiasi parte d’Europa senza che devo tirar fuori il passaporto … poi c’è anche il passaporto che ti permette di viaggiare più facilmente … quindi sono … possiamo dire che sono piccole cose, che però possono cambiarti anche il corso della vita (L., nato in Italia da genitori senegalesi, in attesa della cittadinanza italiana.) letture • R. Guolo, Se l’immigrato resta un estraneo • F. Farinelli, Cosa ci insegna il caso di Costa Volpino • A. Maalouf et alii, Una sfida salutare. Come la molteplicità delle lingue potrebbe rafforzare l’Europa • MPI, La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri 20