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Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 1 Arvedi informa ARINOX ATA ILTA INOX ACCIAIERIA ARVEDI Notiziario di informazione del Gruppo Arvedi N . 1 6 - E S T A T E 2 0 0 5 Le certificazioni ISO 14001 rilasciate a Acciaieria Arvedi, Arvedi Tubi Acciaio e Ilta Inox garantiscono il rispetto di principi e procedure che hanno nella tutela dell’ambiente l’ ambiente. Una passione che ci è stata certificata i valori sostanziali. Questo risultato è stato conquistato con investimenti in impianti, formazione e nella consapevolezza che la qualità ambientale art concept: corrado testa dipende dagli uomini. ISO 14001 L’Istituto Italiano di Garanzia della Qualità e l’ente Det Norske Veritas Italia hanno certificato i sistemi di gestione ambientale di Acciaieria Arvedi, ATA e Ilta Inox progettati secondo la norma ISO 14001 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 2 Un bilancio positivo Ecco tutti i dati dell’esercizio 2004 o scorso luglio si è svolta l’Assemblea degli l’esercizio è inoltre continuata l’attività di sviluppo del Azionisti del nostro Gruppo e in quell’occasione è know-how e della tecnologia AST (Arvedi Steel stato approvato il bilancio di esercizio al 31 Technology, già ISP). L’utilizzo di questa tecnologia perDicembre 2004. Dunque colgo l’occasione per riassumette al Gruppo, che ne detiene i brevetti, di sviluppare mere alcuni dati significativi che vorrei portare all’attenprodotti di altissima qualità a costi competitivi e di zione di tutti. generare importanti incrementi nel valore aggiunto. Già Nel 2004 il Gruppo Arvedi ha registrato un netto miglionel corso del 2004 il Gruppo, insieme a Voest Alpine (priramento nei ricavi (+38,6%) mario costruttore austriaco realizzando un fatturato di di impianti siderurgici) ha Nel 2004 il Gruppo: 942,905 milioni di euro siglato un accordo con il • Ha incrementato il fatturato del 38,6% con(680,311 milioni nel 2003). Gruppo siderurgico russo seguendo ricavi per 942,905 milioni di euro; Il margine operativo lordo è Maksi per la realizzazione di • Ha migliorato il margine operativo lordo cresciuto sensibilmente nelun nuovo stabilimento a del 47,5% (da 75,355 milioni di euro del l’ultimo esercizio (+47,5%) Togliattigrad (Russia) in 2003 a 111,177 milioni); attestandosi a 111,177 grado di produrre, utilizzan• Ha registrato un utile netto di 29,513 miliomilioni di euro (75,355 miliodo tale tecnologia, 2 milioni ni di euro, in decisa crescita (+584%) rispetto ni di euro nell’anno precedi tonnellate annue di al 2003; dente), in incremento peracciaio. • Ha ottenuto un ROE del 22,7% ed un ROI centuale sul fatturato dal ra le società che fanno del 17,9%; 11,1% del 2003 all’11,8% parte del nostro • Ha ridotto l’indebitamento finanziario comdel 2004. E’ in netta crescita Gruppo, voglio segnaplessivo di 58 milioni di euro. anche il risultato operativo lare i risultati lusinghieri di che, dai 30,093 milioni di Ilta Inox S.p.A e di Acciaieria euro del 2003, ha raggiunto nell’ultimo esercizio i Arvedi S.p.A., alle quali vanno i miei complimenti per 59,377 milioni di euro. Il ROI del 17,9% ed il ROE del l’ottimo lavoro svolto. Positivi anche i margini economi22,7% confermano la buona redditività. ci raggiunti da ATA S.p.A e Arinox S.p.A. L’utile netto, nel 2004, del nostro Gruppo è stato di Il Gruppo, durante l’ultimo esercizio, ha impiegato com29,513 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai plessivamente 1.595 dipendenti. L’andamento della 5,046 milioni di utile netto registrati nel 2003. Il risultagestione durante i primi mesi del 2005 sta evidenzianto di esercizio è stato ottenuto anche grazie alla favoredo una situazione di mercato ancora positiva. Pertanto, vole fase di mercato in cui si è trovato ad operare il se le attese si riveleranno corrette, anche per l’esercizio Gruppo e, in particolare, Acciaieria Arvedi S.p.A, che ha 2005 prevediamo risultati favorevoli ed in particolare un visto i prezzi di vendita raggiungere livelli record ed il ulteriore sensibile riduzione dell’indebitamento ed il differenziale rispetto al costo del rottame (pure in asceconseguente rafforzamento della struttura patrimoniale. sa) ampliarsi di circa il 30% rispetto all’anno precedenSono risultati di cui dobbiamo andare orgogliosi, perché te, già di per sé soddisfacente. L’indebitamento comsono frutto del lavoro e dell’impegno nel senso della plessivo netto del Gruppo si è ridotto di 58 milioni di Qualità. E la Qualità si ottiene quando l’uomo offre il euro attestandosi a 209,707 milioni di euro rispetto ai meglio del suo spirito e del suo intelletto. 268,416 milioni dell’esercizio precedente. Cav. Lav. Giovanni Arvedi Nel 2004 il nostro Gruppo ha proseguito nel piano di investimenti finalizzato al mantenimento ed al completamento del proprio assetto impiantistico. Nel corso del- L T 2 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 3 Un occhio all’Europa Il successo degli incontri in fondazione Il presidente Arvedi con il direttore de Il Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli a trasformazione strutturale che interessa l’economia italiana è segnata da evidenti difficoltà di crescita: da dieci anni il nostro tasso è inferiore a quello della media europea, è andato sempre calando e nel 2005 sarà negativo. Crolla l’export, in un sistema che spesso dimentica il ruolo centrale dell’industria, sopratutto di quella che fa innovazione e perciò costituisce il cuore pulsante dell’economia”. La parola d’ordine per difendersi da questo stato di torpore è di “evitare ogni forma di prepensionamento mentale”. Queste parole sono la fotografia dello stato dell’economia italiana fatta dal direttore del Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli. E’ stato lui, già direttore del Corriere della Sera, l’ospite dell’ultimo, solo in termini temporali, incontro della Fondazione Arvedi Buschini. L’appuntamento si è tenuto il 16 giugno presso Palazzo Trecchi, alla presenza di un centinaio di persone. Una serie di incontri voluti dal presidente del Gruppo, Cavalier Giovanni Arvedi che stanno portando a Cremona figure di spicco del mondo culturale e produttivo italiano e europeo. I temi sono i più diversi, tutti con un occhio rivolto al mondo dell’economia, vero motore dello sviluppo sociale e culturale. La cadenza di questi “L incontri, giunti ormai al sesto, dimostra il desiderio e la necessità di approfondire i temi del mondo che cambia, portando a Cremona l’occhio esperto di chi questo mondo lo vede cambiare da molto vicino. Giornalisti come De Bortoli o Giuseppe Turani, uomini di finanza come Carlo Salvadori o servitori dello Stato come il Prefetto Achille Serra si sono alternati a uomini di governo, come il francese Francis Mer e l’italiano Giulio Tremonti ad indicare le linee per una possibile ripresa dell’economia italiana. L’invito costante, ribadito da De Bortoli è quello di avere più fiducia nel futuro, tenendo conto che “il processo di trasformazione sarà lungo, richiederà coesione e scelte di medio e lungo periodo che troppo spesso mancano, nella politica come nelle imprese. Vince chi sa guardare lontano, invece oggi ci si appiattisce sul breve periodo, tra molte rendite e pochi profitti, poca fiducia e voglia di rischiare. Eppure il futuro ci viene incontro lo stesso. Bussa alla nostra porta anche con la sfida dell’immigrazione: va gestita senza subirla, puntando su una reale integrazione che non ci faccia perdere la consapevolezza della nostra identità”. 3 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 4 La storia degli incontri Il ciclo di incontri “L’Italia alla rincorsa dell’Europa” si è aperto il 13 maggio 2004 con un’analisi realistica e senza timori reverenziali del capitalismo italiano, tra antiche debolezze e nuove inadeguatezze. Ospite del presidente Giovanni Arvedi un giornalista noto Giuseppe Turani per la sua indipendenza e per non con Giovanni Arvedi essere troppo indulgente nei cone Mario Caldonazzo fronti dell’economia nostrana: Giuseppe Turani, direttore di Affari e Finanza di Repubblica. La conferenza è stata l’occasione per presentare in anteprima il libro “Perché abbiamo il peggior capitalismo del mondo”, caustico pamphlet edito da Sperling & Kupfer, in cui Turani si scaglia contro un modo antiquato e dannoso di concepire l’economia e la cultura aziendale, modo riassunto dal sottotitolo del volume “Dal miracolo degli anni ’50 alla vicenda Parmalat”. “Siamo un paese che da troppo tempo vive alla giornata senza decidere in quale direzione andare” ha esordito il giornalista. Le responsabilità sono ugualmente da dividere tra politici e imprenditori. “Gli imprenditori sono chiamati a rifondare il capitalismo e i politici a riorganizzare il paese. – è la tesi di Turani - L’economia deve essere sbloccata con interventi pubblici mirati e molto consistenti. Ma ormai mancano possibilità e risorse, mentre la concorrenza internazionale ci lascia senza tregua”. Il credito e le imprese Giovedì 17 giugno 2004, la sede di Piazza Lodi ha ospitato il secondo incontro del Mario Caldonazzo, ciclo, che ha visto come Carlo Salvatori e Giovanni Arvedi ospite il presidente di Unicredit, Carlo Salvatori. L’analisi ha ancora una volta riguardato il sistema imprenditoriale italiano, con un’inevitabile attenzione nei confronti delle problematiche relative al credito e all’accesso ai capitali. Salvatori ha posto l’accento sulle carenze strutturali e congiunturali dell’economia italiana. La maggior parte delle imprese italiane sono caratterizzate da piccole dimensioni e da produzioni troppo tradizionali e specialistiche per poter realisticamente affrontare la concorrenza delle altre potenze dei paesi G7. A fare da contraltare a queste piccole realtà si affianca il grande 4 capitalismo familiare che una volta era il traino dell’economia, ma che oggi è un po’ il limite del sistema. A questo quadro vanno aggiunte per Salvatori l’insufficiente o assente liberalizzazione dei mercati di moltissimi servizi e l’arcaica organizzazione delle professioni. In questo contesto gli istituti di credito, ha ammesso il presidente di Unicredit, non sono esenti da colpe poiché, favorendo dei “contratti di debito” con elevata incidenza delle garanzie collaterali, hanno portato a un eccessivo indebitamento patrimoniale delle imprese e a una disincentivazione degli investimenti da parte delle società meno forti. Ma Salvatori ha offerto anche la cura per questi mali. La strategia creditizia va rinnovata a vantaggio delle imprese più brillanti e redditizie con una politica di prestito virtuosa legata alla crescita dell’impresa e quindi fortemente stimolante per lo spirito d’innovazione. La tipologia è quella del contratto cosiddetto risk-sharing in cui le garanzie vengono sostituite dall’assunzione di una porzione del rischio da parte degli imprenditori o di altri proprietari. In questa prospettiva di una politica di credito che generi un circolo virtuoso di sviluppo, Unicredit ha anche lanciato dei “bond di distretto” ovvero cartolarizzazioni di piccole e medie imprese frutto di un calcolo di rating. “Le aziende a rating elevato sono state collocate sul mercato – ha detto Salvatori – quelle con rischi le abbiamo tenute nel nostro portafoglio”. Ma, ha concluso il presidente di Unicredit, ogni politica innovativa e finalizzata a muovere capitali e quindi creare nuovi percorsi di sviluppo, deve essere sostenuta da imprenditori più coraggiosi e più aperti verso il mercato. I ministri a confronto La situazione italiana è stata analizzata anche in un’ottica di confronto con i paesi dell’Europa nel terzo incontro orga- Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 5 nizzato dalla Fondazione Arvedi-Bruschini e svoltosi il primo marzo 2005 presso la sala Maffei della Camera di Commercio. Ospiti d’onore Giulio Tremonti e Francis Mer, allora ex responsabili dei dicasteri economici di Italia e Francia. In un’Europa che deve fare i conti con l’accelerazione dell’economia globale, vanno ridisegnati gli scenari e l’Italia deve uscire dal suo ruolo contraddittorio. L’ex ministro francese, che ha lasciato l’incarico nel marzo 2004 e Il vicepremier Giulio Tremonti oggi è ritornato e Francis Mer nel settore privacon il Presidente Giovanni Arvedi to come membro del Board of Directors di Rhodia, ha sottolineato come è tempo che tutti gli attori del contesto economico si convincano che le cose sono davvero cambiate e devono accettare la sfida del mercato globale puntando su formazione, ricerca e costante innovazione di processo e prodotto. E la strada, per Mer, può essere solo questa, senza alibi o alternative. Anche Tremonti ha richiamato l’Europa a nuove responsabilità. Il vecchio continente, ha sostenuto, si culla da troppo tempo in un modello economico superato dai fatti. Quello di un mercato continentale unico, perfetto, regolato, controllato. Mentre ormai il mercato è globale e i nostri principali competitors giocano con ben altre regole e a volte senza regole del tutto. Tra un anacronistico protezionismo e un “mercatismo mondialista improvviso”, che sfocia quasi in una forma di “cretinismo”, autolesionista deve esistere, per Tremonti, una via di mezzo. L’Europa impone troppi lacci e troppe norme alla produzione, norme spesso assurde che si trasformano in costi eccessivi. Nel contempo il mercato si è aperto con troppa sollecitudine ai prodotti extraeuropei, mettendo le produzioni locali in Foto di gruppo grave difficoltà. La soluzione è dunque durante la visita liberarsi degli impedimenti normativi del Prefetto di Roma superflui, contare su un supporto ecoAchille Serra nomico dello stato (che non deve essere un tabù visto che è una regola sia in Cina che negli Stati Uniti), e dirigersi verso l’innovazione, sostenendo, così come ha proposto Mer, la ricerca, la formazione e la qualità degli istituti universitari. La sicureza prima di tutto Gli incontri della Fondazione hanno infine toccato anche un altro argomento di grande attualità e interesse. Lo scorso 19 maggio, Finarvedi ha ospitato un dibattito con Achille Serra, il prefetto di Roma che ha parlato del tema “L’incremento del malessere sociale in Italia: solo un problema di immigrazione e di criminalità?”. Achille Serra, nella sua lunga carriera al servizio dello stato, è stato anche questore a Cremona e per questo “ritorno alle origini” il prefetto ha offerto un’analisi precisa delle cause del disagio che sta coinvolgendo molti centri urbani. “La causa – ha detto – non è solo la criminalità o l’immigrazione, ma anche il proliferare di comportamenti asociali come la presenza sulle nostre strade di tossicodipendenti e prostitute. Cresce così il senso di insicurezza e insofferenza. Chi paga per la microcriminalità è soprattutto la gente per bene, costretta a chiudersi in casa”. Lo Stato deve rispondere dando segnali concreti della propria presenza, bisogna portare lavoro, scuola, cultura e dare spazio e valore alla normalità. Altrimenti la parola di alcuni balordi vale più di quella di un prefetto, ha detto Serra, ricordando il derby di Roma sospeso per una voce falsa fatta circolare da alcuni tifosi provocatori e mettendo a repentaglio la sicurezza degli spettatori. Altro segno di malessere del nostro tempo è l’immigrazione che deve essere divisa tra quella regolare, fisiologica e indispensabile e quella clandestina, gestita da reti criminali e serbatoio della criminalità. Perché chi non ha casa, né soldi, né lavoro è costretto a rubare. E la convivenza tra i due fenomeni fomenta razzismo e tensioni. Serra ha concluso con l’esperienza del “vecchio poliziotto”: bisogna puntare su prevenzione, solidarietà e sulla tutela dei giovani e delle periferie. Il rigore non va dimenticato, ma il dialogo paga più della repressione. Parola di chi certe realtà le vive tutti i giorni. Ore il ciclo si fermerà in attesa di riprendere dopo la sosta dettata dall’interruzione estiva. 5 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 6 Focus Primo P Un lavoro sull’immagine per creare Nasce la Corporate Id l Gruppo Arvedi cambia volto. O meglio cambia vestito. E’ questo, in sintesi, il risultato della grande operazione portata avanti in questi mesi per rivedere la Corporate Identity di tutte le aziende del Gruppo. Il termine inglese fa riferimento all’immagine coordinata di tutte le aziende, non una semplice rivisitazione dei marchi e dei loghi ma un complesso studio per cercare di dare unità e di esprimere in segni grafici la filosofia e lo spirito aziendale del Gruppo. L’operazione è tutt’altro che semplice: per creare un’immagine aziendale che colga nel segno, infatti, bisogna conoscere le particolarità del mercato, apprendere la filosofia dell’azienda committente e studiarne la concorrenza. Poi si deve elaborare un messaggio chiaro, che racchiuda in sé le peculiarità dell’azienda e che sia immediatamente percepibile da chiunque ne venga in contatto. L’immagine del Gruppo Un gruppo di aziende si riconosce attraverso una serie di elementi di comunicazione coordinati tra loro: il marchio, i colori, i caratteri usati. Tutti elementi che creano lo stile proprio, che si riconosce negli stampati, nella pubblicità, nell’insegna, nella cartellonistica, nell’allestimento dei mezzi di trasporto, nel sito Internet. Così, da qualche mese a questa parte, lo Studio Testa di Cremona, che collabora con le aziende Il significato di logo Arvedi da diciotto anni, si è impegnato alla Il nome è l’abbreviazione di logotipo, dall’inglese logotype, ricerca di un’immagine coordinata, una composizione di logo- e type ‘lettera’. Si tratta di un breve Corporate Identity, appunto. testo (nome, titolo, frase) in una data forma grafica, che idenLa filosofia tifica un prodotto, un’azienda, un ente (ad esempio il titolo di un giornale come appare sulla testata). Il logo aziendale, la “Semplicità e modernità all’insegna dell’innovasua posizione, i suoi colori e l’immagine che eventualmente zione”. Questo è stato l’input sul quale lo Studio rappresenta costituiscono un “simbolo” di riconoscibilità. Il Testa ha mosso i primi passi per esprimere, nel simbolo (etimologicamente significa “mettere insieme”) ragrestyling del logo, un codice visivo comune a gruppa molti significati e mostra l’immaginario che l’azienda tutte le aziende del Gruppo. può rappresentare: esso è mediazione tra esperienza e conIl blu, colore storico delle aziende è stato riconcetto, permette quindi di richiamare ciò che quell’azienda è fermato in abbinamento al grigio, un colore che stata ed è nel mondo reale, e ciò che rappresenta nella mente richiama essenzialmente il colore dell’acciaio. Si del pubblico. Il simbolo è, cioè, in grado di richiamare alla parte quindi da una scelta di colori precisa. mente un concetto condiviso. “Volendo formulare un esempio ispirato all’ana- I 6 o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 7 Piano Focus un legame più forte fra le aziende e Identity del Gruppo lisi logica si può sostenere – afferma il grafico Corrado Testa -, che il colore blu sottolinea ed evidenzia nelle scritte il soggetto (ad esempio AcciaieriaArvedi, Arvedi Tubi Acciaio, Ilta Inox) mentre il grigio il complemento oggetto (Acciaieria, Tubi, Acciaio, Inox, cioè ciò che viene prodotto dalle Aziende Arvedi)”. Varie storie, un’immagine Ogni Azienda del Gruppo Arvedi ha poi una propria storia e una propria identità. Questa storia legittima la diversità dei marchi di ciascuna ed esprime con segni differenti (tutti riprodotti rigorosamente in nero) la specificità del proprio settore produttivo. Proprio perché ideati nel corso degli anni dallo Studio Testa (unica eccezione quello di Ata) sono accomunati anche da uno stile grafico che ne rivela la parentela. Similitudini che sono già un passo in avanti verso quel principio di omogeneità che sta alla base di un progetto di Corporate Identity. Il lavoro di ideazione fra lo studio grafico e alcuni dirigenti del Gruppo ha portato alla stesura di un manuale che potrebbe intitolarsi “I loghi delle Aziende Arvedi: Istruzioni per l’uso”. Si tratta di un manuale di immagine in grado di suggerire le più svariate risposte per un corretto uso dei loghi, della grafica e della Corporate Identity delineando nel contempo lo stile che trasversalmente deve conChi è Corrado Testa notare la comunicazione istituzionale, aziendale, Corrado Testa nasce a Busseto il 20 febbraio 1954. commerciale e finanziaria del Gruppo Arvedi. Inizia la sua attività di grafico pubblicitario a Cremona nel Questa omogeneizzazione dell’immagine con1975. Dal 1975 è l'ideatore della comunicazione visiva per le sentirà quindi di rendere immediatamente visi"Stagioni" del Teatro Ponchielli e negli anni successivi realizza le campagne pubblicitarie per Fiera di Cremona. E' stato bile e riconoscibile tutto ciò che è ‘marchiato’ Art Director della rivista "Rifiniture d'interni" . Nel 1987 iniArvedi. zia la sua collaborazione con il Grupppo Arvedi e negli anni Il nuovo logo di Ilta Inox successivi firma i loghi per: Tubificio Lombardo, Acciaieria Nel corso di questo studio è stato poi ideato il ISP (ora Acciaieria Arvedi), Arinox, Trafilerie di Sestri, nuovo logotipo dell’Ilta di Robecco: il richiamo Fondazione Arvedi Buschini e più recentemente Ilta Inox. E' è quello all’iniziale del nome dell’azienda racl'ideatore dei marchi: Fondazione Teatro Ponchielli, chiuso in una sezione di un tubo. La nuova Fondazione Stauffer, Banca Popolare di Cremona, immagine va a sostituire la precedente che era CremonaDue, Fiera di Cremona, GruppoUno, Scuola di Musica costituita dal semplice nome di Ilta che fungeva Claudio Monteverdi, Progetto Jazz, PubliA e molti altri. da logo. 7 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 8 Ata Primo Un nuovo modo di ‘pensare’ l’azienda Una ‘rivoluzione’ targata Sap na riorganizzazione dei processi produttivi che investirà tutta l’Ata, il tubificio Arvedi, in ogni suo reparto. Una razionalizzazione che porterà tutta l’azienda ad un funzionamento migliore sia al suo interno che nei confronti di fornitori e, soprattutto, clienti. Il processo si chiama in sigla Scm o Supply Chain Management, che significa gestione della catena del rifornimento; è già stato applicato con successo all’Acciaieria Arvedi in alcuni settori ed ora coinvolge l’Ata grazie all’aiuto delle società di consulenza Neos di Brescia, alla Stain, che si occupa del reperimento dei dati ‘dal basso’ nello stabilimento e al leader mondiale nelle soluzioni software per il business, la multinazionale SAP. Cosa è SAP Le soluzioni SAP sono progettate per rispondere alle più specifiche esigenze di aziende di qualsiasi dimensione e consentono una progettazione e un controllo informatico dei processi di lavoro di un’azienda, in questo caso Ata. Ad oggi oltre 27.000 aziende in più di 120 Paesi hanno portato a oltre 91.500 le installazioni di software SAP nel mondo. I perché di un progetto La necessità che si pone in un azienda moderna è quella di rispondere nei tempi più veloci alle richieste del mercato U 8 limitando al massimo i ritardi e gli accumuli di produzione. La concorrenza ormai si gioca sempre più sui tempi di consegna oltre che sulla qualità del prodotto. Per cui è diventato necessario pensare una gestione integrata della domanda e del conseguente approvvigionamento di coil. A questa si affianca anche una pianificazione per la conferma di ordini di vendita in funzione delle disponibilità e dei coil in magazzino. In sostanza si rende più veloce il controllo in entrata e in uscita dello stabilimento, con la conseguente possibilità di pensare a nuove strategie di produzione. Fra i pregi di questa operazione, oltre all’occasione di crescita culturale di tutti i componenti dell’azienda, il rinnovamento e l’innovazione tecnologica che vanno a garanzia degli obiettivi di produzione e degli sviluppi futuri dell’azienda. I tempi La fase di studio e di elaborazione prevede più tappe. A gennaio 2005 si è conclusa la prima parte del progetto: facendo tesoro dell’esperienza dell’Acciaieria Arvedi sono stati attivati anche i primi processi contabili e di acquisto concepiti con la nuova strategia. La ‘copertura completa’ di tutti i processi è prevista per il gennaio 2006. I processi aziendali coinvolti Sostanzialmente tutti i processi aziendali vengono coinvolti P o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 9 Piano Ata per servire al meglio il cliente dalla ‘rivoluzione culturale’ del Scm: la gestione di offerte e ordini di vendita, la verifica delle disponibilità, il piano delle vendite, la pianificazione della produzione; la schedulazione della produzione, l’approvvigionamento dei coil, la gestione magazzini, la definizione del costo del prodotto e, infine, il controllo qualità. Le forze in campo A coordinare il progetto per Ata è l’ing. Gianni Lauritano, con l’ing. PierLuigi Zanchettin, Gianantonio Conti e l’ausilio di Silvia Steffani e Lorenzo Villa, che lavorano a stretto contatto con i responsabili della Neos e della Stain di Brescia. Coinvolti nella fase di progettazione comunque sono tutti i settori dell’azienda, riuniti in un Comitato Guida, presieduto dal dott. Mario Caldonazzo, amministratore delegato, che si occupa della supervisione del progetto. A valle dell’elaborazione sono stati costituiti dei team appositi: il team sistemistico e di sviluppo, il team che si occupa di logistica, quello commerciale e il team di contabilità e controllo di gestione. Un processo che coinvolge molte persone quindi già nella fase di progettazione e che al suo termine andrà a toccare tutti. Una rivoluzione che migliorerà la qualità del lavoro di ogni dipendente Ata. Una catena basata sull’efficienza Il Supply Chain Management (o SCM, letteralmente “gestione della catena di rifornimento”) è una metodologia di gestione aziendale che mira alla previsione e al controllo della catena delle vendite di un prodotto da parte del produttore, basandosi sulla logistica. Con il trascorrere del tempo, l’ambiente in cui operano le imprese è profondamente mutato, come anche l’organizzazione aziendale. E’ ormai realtà consolidata quella che si basa sul progressivo spostamento del controllo del mercato verso il cliente e quindi i consumatori finali; da qui la necessità di monitorare, anticipare e controllare i fenomeni di vendita, prevedendo le evoluzioni dei consumi e delle tendenze del mercato. Ad essere coinvolta è l’azienda nella sua totalità e tutte le singole aree: dal marketing al controllo, ruolo determinate è comunque ricoperto dalla catena della logistica. A questa da sempre è stata attribuita un’importanza secondaria, ma attualmente è stata rivalutata, grazie anche all’affermazione di Internet e delle nuove modalità di scambio di beni e servizi da essa portate. La logistica per qualsiasi tipo di impresa, sia essa di piccole, medie o grandi dimensioni, ha assunto in questi ultimi anni una valenza determinante con contorni addirittura strategici, contribuendo in modo rilevante ad aumentare la redditività dell' intero processo di “business aziendale”. La logistica è essenzialmente una pianificazione di processi, organizzazione e gestione di attività, mirate ad ottimizzare il flusso di materiale e le relative informazioni all’interno dell’azienda. Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare. Una rete che coinvolge tutte le persone che lavorano all’organizzazione dell’azienda, i fornitori di materiali e gli acquirenti. In sostanza, quindi, il Supply Chain Management si fonda sulla logistica e mira a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione. Scopo primario del SCM è quello di massimizzare il livello di servizio al cliente finale, ottimizzando contestualmente i costi operativi ed il capitale impegnato. 9 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 10 Arinox Primo Nuovi prodotti per gli elettrodomestici Come l’acciaio Inox a ricerca dell’ultimo ritrovato tecnologico è ormai diventata un’ossessione dei nostri tempi. Palmari, notebook, lettori mp3, televisori a cristalli liquidi e telefoni cellulari non conoscono praticamente crisi e la loro richiesta cresce senza soste. Ai più attenti non sarà certamente sfuggito come gli stessi elettrodomestici stiano cercando di proporsi in una veste sempre più ricercata ed innovativa per aumentare il proprio appeal nei confronti del consumatore. L’evoluzione di questi prodotti ha dunque subito una violenta accelerazione. La ragione va ricercata in due motivi fondamentali. Innanzitutto, la necessità di diminuire le dispersioni di calore, contribuendo al risparmio energetico, e, in secondo luogo, lo sviluppo di nuovi materiali che consentono ai designer di creare nuove e più accattivanti forme con un’immagine sempre più tecnologica. Un esempio evidente è rappresentato dalla semplice resistenza elettrica che si sta evolvendo verso applicazioni più complesse, con necessità di requisiti qualitativi sempre più elevati. Il riscaldatore piano flessibile mostrato dalle foto è il risultato di questa evoluzione. Nasce dalla tecnologia dei circuiti stampati (etched foil) ed è stato sviluppato per risolvere specifici problemi in settori avanzati quali lo spaziale e l’aeronautico. In un tempo relativamente breve, il foglio riscaldante flessibile ha poi trovato applicazione in molte altre aree e ha permesso di risolvere problemi di particolare rilevanza grazie alle seguenti caratteristiche: - Ampia possibilità di variare le concentrazioni di calore per ottimizzarne la distribuzione - Dispersione di calore minima in caso di applicazione esterna all'oggetto da scaldare - Possibilità di sagomatura - Facilità di montaggio L 10 P o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 11 Piano Arinox per garantire massime prestazioni - Flessibilità - Economicità globale in molte applicazioni - Peso e spessori minimi. Inoltre, grazie alla conformazione piatta, questi fogli flessibili possono essere utilizzati come parte strutturale integrante dell'applicazione, risparmiando così spazio e costi e migliorando l'estetica del prodotto finale. I settori in cui questo prodotto trova applicazione sono svariati e vanno dalla refrigerazione domestica al settore automotive, dalle macchine per caffè al settore tessile e chimico. Arinox partecipa attivamente allo sviluppo tecnologico, fornendo nastro in acciaio inossidabile ultrasottile a spessore 0,05 mm. in AISI 304 al noto marchio Zoppas. Il processo di produzione è molto complesso poiché entra in ogni casa questa gamma di spessori rappresenta il limite minimo degli impianti Arinox. Per raggiungere questo risultato, si è resa necessaria l’ottimizzazione del processo stesso attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti: produzione, qualità e manutenzione. Parametro fondamentale è la perfetta planarità del nastro in quanto la forma finale (ben rilevabile dalla foto) viene ottenuta mediante taglio laser che, per rispettare le ridottissime tolleranze dimensionali richieste, necessità appunto di una lamiera che non presenti la benché minima ondulazione. Il futuro è nella nanotecnologia La corsa alla compressione degli spazi, che ha dato come prodotto del secolo scorso i chip dei computer e la microelettronica, non accenna ad arrestarsi. Oggi si parla infatti del futuro della nanotecnologia. Il prefisso nano fa riferimento all’estremamente piccolo. Tanto piccolo che perché una struttura di dimensioni nanometriche sia osservabile ad occhio nudo nei suoi minuti particolari occorre ingrandirla oltre 10 milioni di volte. Con nanotecnologia si intendono le tecnologie in cui la materia è manipolata a livello atomico e molecolare, per creare nuovi materiali e processi. Non è semplicemente lo studio dell’estremamente piccolo; è un’applicazione pratica di tale conoscenza. Vi sono due strade maestre per accedere al mondo delle nanotecnologie: la fabbricazione molecolare, comporta la manipolazione dei singoli atomi (dal componente elementare alla struttura complessa); e l’ultraminiaturizzazione, con cui si producono dispositivi sempre più piccoli (dalla struttura complessa al componente elementare). 11 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 12 Ilta Primo Al Tube di Mosca una rappresentanza La nuova Russia, recento cinque compagnie da 25 paesi, più di 12.000 visitatori, un’area polifunzionale di 60.000 metri quadrati, un fitto calendario di presentazioni e seminari. E’ questo il biglietto da visita dell’evento internazionale svoltosi a Mosca dal 21 al 24 giugno scorsi e che riuniva nello stesso spazio espositivo diverse manifestazioni legate al mondo dell’acciaio, dei tubi e della metallurgia. La kermesse tenutasi allo ZAO Expocentr moscovita raccoglieva le fiere Metallurgy-Litmash, Tube Russia e Aluminium/Non-Ferrous 2005. I quattro giorni dell’esposizione hanno superato tutte le aspettative, il ritmo con cui l’evento è cresciuto dai tempi del suo debutto, avvenuto nel 2003, giustifica pienamente l’entusiasmo degli organizzatori composti dalla società tedesca Messe Düsseldorf e dai loro partner locali, l’ente fiere russo “Metallurgicheskie Vystavki”. Il successo è dovuto alle concrete possibilità che la manifestazione offre agli operatori del settore, consentendo di poter entrare in contatto con il mercato russo e dei paesi dell’ex-area sovietica. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione dello sviluppo dell’industria, russa e mondiale, per quanto riguarda la metallurgia, le tecnologie, i prodotti e macchinari da fonderia (macchine da taglio, saldatura, CAD, impianti e macchinari usati, produzione e commercio di semilavorati, impatto ambientale e recupero dei reflui), ma anche per le produzioni di tubazioni e condutture, prodotti/materiali non ferrosi, materie prime, accessori, macchinari per produzione in linea continua, macchine utensili e macchine da test. Un successo peraltro spiegato anche T 12 P o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 13 Piano Inox cremonese proveniente da R obecco mercato del futuro dalle particolari caratteristiche dell’industria e dell’economia russa. I ritmi di crescita dell’economia russa (7,1%) sono notevoli e in controtendenza rispetto a quelli dei paesi occidentali, in particolare l’industria si sta sottoponendo a un’imponente opera di rinnovamento e modernizzazione che in pochi anni porterà a una sostituzione pressoché integrale dei macchinari e degli impianti. A oggi più del 40% degli apparati industriali russi ha più di vent’anni ed è stato calcolato che nei prossimi anni il mercato russo e delle zone confinati assorbirà fino al 14 per cento delle esportazioni internazionali di prodotti del settore metallurgico. A non lasciarsi sfuggire questa grande occasione di visibilità è stata l'Ilta Inox che, rappresentata dal direttore commerciale Mario Vergna, ha partecipato all’evento. “E’ stata un’esperienza importante e interessante – ha dichiarato Vergna – il mercato della Russia e dei paesi confinati si sta dimostrando come un punto di riferimento per tutto il settore ed è una realtà che non può più essere ignorata. La nostra partecipazione si è rivelata proficua e incoraggiante dal punto di vista dei contatti che abbiamo avuto e conferma l’apertura della nostra azienda verso tutti i mercati emergenti. Uno degli obiettivi che ci siamo posti - ha proseguito Vergna - è quello di promuovere l’utilizzo del tubo saldato per scambiatori di calore e nell’industria chimica e petrolchimica dove è ancora quasi esclusivo l’utilizzo di tubo senza saldatura; abbiamo avuto un riscontro positivo sui tubi di grosso diametro e alto spessore che abbiamo esposto in fiera. In genere siamo molto sodisfatti di fiere di questo genere, dove il cliente viene con grande curiosità sul prodotto e interessato a concludere delle trattative”. 13 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 14 Acciaieria Primo La certificazione Iso 14001 premia Acciaieria, Ata e Ilta amiche dell’ambiente no sforzo comune, un impegno di tutti per riuscire ad ottenere l’importante traguardo della certificazione ambientale. Acciaieria, Ata e Ilta si sono distinte in questo lungo percorso per ottenere l’importante risultato mettendo in campo le proprie competenze in un versante complesso come quello della certificazione ambientale. In questo articolo parleremo in particolare dell’Acciaieria ma in fase preliminare occorre ricordare che i progetti sono stati seguiti per Ata da Stefano Zavattini e Elio Rivera che si sono avvalsi della professionalità di Basso della Rsa di Milano. La certificazione è stata rilasciata da Igq, come per l’Acciaieria. La certificazione di Ilta è di Det Norske Veritas, le pratiche sono U 14 state seguite da Stefano Mazzolari che si è avvalso della consulenza di Ernesto Aresi di Tecnoambiente. Ma parliamo, in particolare, dell’Acciaieria Arvedi dove una squadra guidata da Giorgio Luzzari ha coinvolto in questo lavoro tutti i dipendenti, a partire dai vertici, da Luciano Manini, fino, a cascata, alle singole squadre. In circa nove mesi di lavoro l’Acciaieria ha preparato tutte le procedure necessarie per la certificazione. La rapidità delle operazioni è stata consentita dalla modernità dell’impianto, già concepito con criteri all’avanguardia per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente. La norma Iso 14001 La norma ISO 14001 è una norma internazionale elabo- P o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:45 Pagina 15 Piano Arvedi il rispetto per l’ambiente del Gruppo rata nel 1996 dall’ISO (International Organization for Standardization). La certificazione in base a questa norma attesta il riconoscimento da parte di un ente terzo della conformità del proprio sistema di gestione ambientale. La certificazione permette di dare evidenza internazionale al fatto che la validità delle prestazioni ambientali dell’Acciaieria, ma questo vale anche per Ilta e Ata, che hanno ottenuto lo stesso risultato, non è casuale, ma è conseguita con continuità e corrisponde a requisiti ben definiti. La norma ISO 14001 detta una serie di requisiti che non sono finalizzati a ridurre a zero gli impatti ambientali, ma a gestire ogni attività critica per l’ambiente nel rispetto delle leggi vigenti e ad avere piena conoscenza dei rischi ambientali e dei loro possibili effetti. In Italia la certificazione è emessa dagli enti che sono accreditati dal SINCERT (Ente italiano di accreditamento degli organismi di certificazione). Il percorso Il percorso della norma ISO e le sue specifiche prevedono che l’Acciaieria si impegni (da qui i nove mesi di preparazione): - a redigere un SGA, un sistema di gestione ambientale, cioè un’analisi o verifica del rapporto tra azienda ed ambiente, cioè valuti l’impatto ambientale delle sue produzioni (ad esempio la qualità e quantità degli scarichi, emissioni, rifiuti, ecc.), dei prodotti e dei servizi; - a elaborare una politica che stabilisca un piano che affronti i vari punti critici evidenziati; - a monitorizzare costantemente la performance e cercare di migliorare il sistema. In dettaglio, l’impresa che desidera ottenere la relativa certificazione ambientale deve presentare apposita domanda di certificazione ad un organismo accreditato. Attraverso tale domanda l’impresa, ed è accaduto per l’Acciaieria, ma anche per Ata e Ilta, fornisce informazioni generali su di essa e sui principali aspetti ambientali, compilando documenti forniti dall’ente, e consegna il manuale ambientale che descrive il SGA e le procedure utilizzate. Successivamente alla domanda di certificazione segue la fase di istruttoria durante la quale l’organismo di certificazione esamina i documenti presentati dall’azienda e valuta se il suo SGA è adeguatamente definito e documentato secondo quanto previsto dalla norma ISO 14001. Dopo l’istruttoria i valutatori del gruppo di verifica ispettiva dell’organismo di certificazione si recano presso l’impresa per effettuare la visita di valutazione. Durante tale visita gli ispettori hanno verificato l’applicazione di quanto documentato e gli elementi del SGA con l’ausilio di check list, effettuando interviste, esaminando le procedure ed i documenti del SGA, attraverso visite agli impianti e la verifica diretta dell’applicazione di quanto riportato nelle procedure. Alla fine è stato emesso un rapporto di valutazione. Nel caso delle aziende del Gruppo l’istruttoria e la visita di valutazione hanno avuto esito positivo,essendo stato accertato il soddisfacimento di tutte le condizioni per la concessione del certificato, e così il comitato di certificazione ha trasmesso la proposta al consiglio per la delibera definitiva ed il rilascio della certificazione. Il certificato ha validità per un triennio e durante questo periodo l’azienda è comunque soggetta a delle visite annuali di sorveglianza al fine di verificare il corretto mantenimento del SGA. La soddisfazione “E’ stato un lavoro lungo che comunque ci ha dato grandi soddisfazioni - afferma Giorgio Luzzari dell’Acciaieria Arvedi -, abbiamo ottenuto questo importante traguardo da dicembre scorso e questo ci ha riempito di orgoglio. La gestione complessa di uno stabilimento come l’acciaieria ha reso il lavoro difficile ma, grazie al grande impegno di tutti, la certificazione è arrivata puntuale ed ha soddisfatto le aspettative di quanti ogni giorno profondono il loro impegno in un lavoro comune nelle aziende dello stesso Gruppo”. 15 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 16 Eventi Primo P Alla presenza del Governatore lombardo Una festa per la n Da sinistra Vinci, Manini, Formigoni, il Cav. Arvedi, la signora Luciana e Caldonazzo l 14 gennaio scorso è stata inaugurata la nuova linea della zincatura dell’Acciaieria Arvedi. Per l’occasione il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha visitato lo stabilimento di Cremona. Formigoni ha pubblicamente dichiarato la sua soddisfazione per i risultati ottenuti negli anni dal Gruppo guidato dal Cavalier Giovanni Arvedi. Alla cerimonia, che si è tenuta in due tempi presso la mensa dell’Acciaieria Arvedi prima e presso la linea in un secondo tempo, sono intervenuti duecento invitati. Dopo un breve discorso del Cavalier I 16 o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 17 Piano Eventi è stata inaugurata la nuova linea a nuova Zincatura Arvedi ed un saluto del Governatore sono stati premiati quanti hanno duramente lavorato per la realizzazione della nuova linea. Successivamente la visita è continuata con il taglio del nastro presso il capannone della zincatura e con la benedizione impartita da S. E. Monsignor Dante Lafranconi, Vescovo di Cremona. E’ seguita una visita alla linea che è lunga complessivamente 185 metri ed è collocata all’interno di un capannone di 210 metri di lunghezza. 17 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 18 Eventi Primo La visita del presidente di Confindustria Montezemolo in Acciaieria annuale assemblea dell’associazione industriali di Cremona che si è svolta lo scorso 19 novembre al Teatro Ponchielli, ha avuto come ospite d’eccezione Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria. Accolto dal Cavalier Giovanni Arvedi e da Giandomenico Auricchio, il presidente della Fiat e della Ferrari è stato accolto da un’ovazione al suo ingresso nel teatro e ha avuto modo di confrontarsi con una realtà industriale importante e autorevole come quella cremonese. Nel corso dell’assemblea Montezomolo ha preso la parola e ha tenuto un intervento di circa cinquanta L’ minuti. Parlando “a braccio” con la consueta eloquenza e chiarezza, il presidente di Confindustria ha espresso innanzitutto apprezzamento per l’intervento del presidente dell’Unione industriali cremonesi Vito Zucchi che lo aveva preceduto sul palco. Montezemolo ha però aggiunto come la crescita del paese e la ripresa dipenda anche dall’impegno degli imprenditori. “Bisogna investire in ricerca, innovazione e competitività – ha detto – dobbiamo far crescere la produttività senza trascurare l’etica e la solidarietà”. Particolarmente caro al presidente di Confindustria, il tema della responsabilità degli imprenditori: “Non si deve cerca- re il profitto attraverso le speculazioni immobiliari o finanziarie – ha dichiarato- bisogna reinvestire gli utili nelle aziende per farle crescere, innovarle e renderle sempre più competitive attraverso una sempre maggiore quantità dei prodotti”. Più che un richiamo, un invito alla platea a non perdere le caratteristiche che fanno per molti aspetti di Cremona un’isola felice nell’imprenditoria nazionale. Perché ha concluso Montezemolo: “Tutti voi siete dei bravi imprenditori, degli amici. Portate il nome di Cremona e dell’Italia nel mondo”. 18 P o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 19 Piano Alpa I pensionati in gita alle Cinque Terre Una giornata al mare nche quest’anno si è svolta l’ormai tradizionale gita sociale organizzata dall’ALPA, l’Associazione lavoratori pensionati Arvedi, e come destinazione è stato scelto un itinerario che si è articolato lungo la Riviera ligure di Levante. Un percorso affascinate che offre panorami mozzafiato, un’accoglienza turistica di prim’ordine e anche un’offerta gastronomica di grandissimo livello. La gita si è svolta il 5 giugno, i partecipanti si sono radunati, più galvanizzati che mai, nel piazzale antistante quello che per alcuni di loro è stato il vecchio posto di lavoro, l’acciaieria Arvedi, armati di macchine fotografiche e di tutto l’occorrente per godersi una spensierata giornata al mare. La comitiva è arrivata in mattinata a Portovenere, perla del cosiddetto Golfo dei Poeti. Dopo una breve visita all’incan- A tevole borgo marinaro, alle 12 il gruppo si è imbarcato su un battello e si è concesso una gita panoramica costeggiando il golfo fino a Monterosso, la più orientale delle Cinque Terre. Al momento dello sbarco accanto alle due grandi spiagge del paese era già ora di pranzo. Obbligatorio un pasto a base di pesce e di specialità marinaresche; ad accogliere il gruppo cremonese è stato l’albergo ristorante Amici, un piccolo e suggestivo locale nel cuore del borgo ligure. Il pomeriggio è stato lasciato in libertà, c’è chi ha scelto di rimanere a godersi la giornata di sole in riva al mare, chi ha girovagato per le strade, i vicoli e il lungomare, tra paesaggi suggestivi e angoli romantici. La comitiva è ripartita in serata alla volta di Cremona, contenta per l’intensa e rilassante giornata. 19 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 20 Primo Primo Maggio Ai tre laghetti di Oscasale una giornata di sport Il tradizionale trofeo organizzati dalle Rsu Vince Roberto Gerevini ome ogni anno, la festa dei lavoratori del 1 maggio rappresenta una ricorrenza ormai consolidata negli anni per le RSU e ALPA del gruppo Arvedi che organizzano con un successo sempre crescente la gara di pesca a cui fa seguito il tradizionale pranzo conviviale. Quest’anno l’appuntamento era fissato preso la pesca sportiva 3 laghetti d’Oscasale. La gara ha visto schierati una trentina di contendenti. Al termine della sfida la giuria ha stilato la classifica, il vincitore assoluto è risultato il signor Roberto Gerevini (Acciaieria Arvedi) che, con kg 6,678, si è aggiudicato la medaglia d’oro e il trofeo Arvedi. Altre medaglie d’oro sono state assegnate a Giuseppe Bertolotti (Ata), Severino Bossi (Acciaieria Arvedi), Andrea Della Vedova (Ata), Mario Fontana (Ilta), Claudio Bianchini (Acciaieria Arvedi), Serafino Vidali (Acciaieria Arvedi), Luigi Dolciroli (Alpa) e Giuseppe Mondani (Ata). Il signor Severino Bossi si è aggiudicato anche il trofeo Lae per il pesce più grande. Sono stati inoltre premiati la signorina Elisa Sartori per il pesce più piccolo e il pescatore più anziano Serafino Vidali e il più giovane Matteo Confortini. Per concludere in allegria la giornata, dopo il pranzo è stata allestita una lotteria a premi con numerosi premiati. La riuscita della bella giornata è stata possibile grazie alle Rsu Isp-Ata-Ilta e Alpa che hanno promosso l’evento e grazie al Presidente Giovanni Arvedi e alla ditta Argenta Vendig. C 20 Il vincitore Roberto Gerevini Severino Bossi Serafino Vidali P o Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 21 Piano Vita del Gruppo Continuano a crescere le offerte degli esercizi convenzionati Le nuove convenzioni Più di cinquemila interessati, fra dipendenti e familiari, possono usufruire di nuove condizioni di sconto in molti esercizi commerciali, ma anche in cliniche e assicurazioni. Si ricorda che per usufruire delle agevolazioni è necessario esibire il tesserino aziendale. Ecco l’elenco: SETTORE AUTO GRUPPO UNO via Eridano 21/F, Cremona via Eridano 25, Cremona via Mantova 143, Cremona viale Europa 3/5, Crema (CR) Sconto extra dal 3% al 5% ERIDANO GOMME s.r.l. via Eridano, 19, Cremona Sconti extra dal 5% al 7% sull’acquisto pneumatici Sconto di 4 euro sul listino per le prestazioni di equilibratura, assetto/convergenza, bilanciatura elettronica, riparazioni e gonfiaggio con azoto. KEROPETROL S.p.A. via Boschetto, 12, Cremona E’ possibile richiedere, presso il deposito di via Boschetto, una carta fedeltà (che dà già diritto ad uno sconto di 2,6 eurocent al litro su benzina e gasolio) con uno sconto extra di ulteriori 2,6 eurocent (per un totale di circa 100 lire al litro). C.E.C. AUTORIPARAZIONI s.a.s. via Sesto, 48, Cremona Sconti dal 10% al 22% sulle seguenti prestazioni: - Cambio olio e filtri, carica aria condizionata - Diagnosi vetture italiane ed estere gratuita in caso di riparazione - Recupero mezzo con carro attrezzi nel Comune di Cremona, per autovetture di peso complessivo fino a 13q, gratuito in caso di riparazione - Sconti extra dal 10% al 25% sull'acquisto di ricambi ABBIGLIAMENTO CITMAN s.r.l. strada Francesca II tronco, 10/A, Pontevico (BS) Sconto 10% sull'acquisto e nessun costo di riparazione NEW CITY via Castelleonese, 1, Castelverde Sconto 10% su capi non in promozione SANITA' Casa di Cura San Cammillo Via Mantova, 113, Cremona - prenotazione con corsia preferenziale (anche per prestaz. mutuabili) - sconto del 15% sulle prestazioni sanitarie in forma privata - visita specialistica odontoiatrica gratuita per stesura di un eventuale piano di cura. ALIMENTARI LATTERIE SERVICE S.r.l. Sconto del 7% su tutti i prodotti (compresi quelli già in offerta) Presso le seguenti latterie: c.so Vittorio Emanuele, 86; c.so Garibaldi, 235; c.so Garibaldi, 108; via Esilde Soldi, 1; via Milano, 12; via Massarotti, 24; via Ippocastani, 5; via Platina, 14 PLAC Spaccio Aziendale, Persico Dosimo e via Guarneri, 9, Cremona - sconto del 12% sui prodotti a marchio PLAC - sconto del 3% sugli altri prodotti ASSICURAZIONI REALE MUTUA via S. Anguissola, 4, Cremona - sconto del 15% su R.C.A. - sconto del 50% su Furto e Incendio ed altre garanzie accessorie SAI, GRUPPO FONDIARIA Agenzia Cr. Ovest, via Dante, 39 - sconto dal 15% al 25% su R.C.A. - sconto del 30% su Furto - sconto del 25% su eventi sociopolitici - sconto del 20% su danni accidentali Possibilità di rateizzazione dei pagamenti VARI Farina Oreste s.a.s. via Cappuccini, 8, Cremona Sconto sul prezzo di vendita al pubblico, secondo la seguente tabella: * TV - AUDIO - VIDEO: 2% * ELETTRODOMESTICI: 3% * CONDIZIONATORI D'ARIA: 5% * CASALINGHI: 10% FOTO ZOOM via Palestro, 18/B, Cremona Sconto 10% su stampa fotografie VODAFONE Presso i punti vendita: Tech, via Verdi, 16/18 (ex Casa di Bianco), Cremona e Codice Pin, via Cavour, 48, Ghedi (BS) - fino a 3 carte ricaricabili (da 5 euro) in omaggio per famiglia - sconto del 7% su telefoni - sconto del 30% sugli accessori - sconto del 10-15 % sul listino HiTech 21 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 22 Sport Persone & Il sodalizio fra il Gruppo Arvedi e entinaia di ragazzi della provincia hanno indossato negli anni le magliette dell’Atletica Arvedi. Alcuni hanno tratto dallo sport soddisfazioni di grande rilievo divenendo dei campioni, altri si sono limitati a vivere l’esperienza comune dell’attività agonistica, tutti comunque hanno potuto godere nella propria vita dei benefici di una educazione sportiva improntata sì ad un sano agonismo ma sempre nel rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari. La collaborazione fra la Arvedi Spa e Cremona Sportiva è iniziata nel 1986. Sono stati anni di successi e di crescita per la società che oggi può vantare un palmares di tutto rispetto ed è uno dei maggiori serbatoi di giovani talenti sportivi. Attualmente la società ha tre differenti sedi ed è attiva a Cremona, a Soncino e a Casalbuttano. Nelle sue fila può contare su 320 atleti tesserati, con 10 tecnici ed allenatori a Cremona, 2 a Soncino e 2 a Casalbuttano. Una crescita costante negli anni, sempre accompagnati dal nome Arvedi. All’interno della società sono rappresentate tutte le categorie previste dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera e precisamente: esordienti a - b - c, ragazzi, cadetti, allievi, juniores, promesse, senior sia maschili che femminili, oltre ad alcuni tesserati anche per il settore senior master. Per quanto riguarda invece la distribuzione degli iscritti, in questo momento si segnala un numero molto rilevante di atleti nel settore giovanile (esordienti – ragazzi e cadetti) mentre si rileva un certo ristagno nel numero di iscritti tra gli adolescenti e gli adulti. Nel 2004 sono state organizzate alcune manifestazioni di spicco nell’ambito sportivo. Il 2 maggio si sono tenuti i Campionati Provinciali Individuali per tutte le categorie, il 12 settembre si sono C Una vita per l’Atle 22 svolti i Campionati Regionali Individuali e di Prove Multiple per la catgoria cadetti e cadette. Il 10 ottobre la Società ha organizzato il Terzo meeting dei Memorial Riunione Regionale per le categorie assolute. Cremona Sportiva Atletica Arvedi ha nelle sue fila oggi alcuni atleti che hanno ottenuto risultati molto importanti nelle loro discipline. Arvedinforma n.16 e& 7-11-2005 12:46 Pagina 23 Fatti Sport Cremona Sportiva è iniziata nel 1986 Come nascono le Olimpiadi I giochi olimpici iniziarono nel 776 a. C. e furono, fin dall’inizio, feste religiose. Le Olimpiadi si svolgevano in Grecia e precisamente ad Olimpia, città dalla quale presero il nome. Nelle Olimpiadi il gioco più antico era la corsa a piedi che fino al 728 a.C. fu l’unica ad essere disputata. Poi nel 708 ebbe inizio il Pentatlon (cinque giochi). Esso consiste in un tipo di competizione comprendente cinque specialità: il salto, la corsa, il lancio del disco, il lancio del giavellotto, la lotta. Una prova molto impegnativa, chi ne risultava vincitore diveniva immediatamente famosissimo e veniva celebrato dai poeti più illustri. Un’altra impresa impegnativa era il pugilato, gli incontri avvenivano senza alcun limite di tempo e non erano previsti intervalli di riposo per i contendenti. Il match aveva termine quando uno dei due avversari crollava al suolo sfinito dai colpi. Altro tipo di lotta era il pancrazio, introdotto solo più tardi. Si trattava di una combinazione di lotta e di pugilato, un combattimento durissimo, senza esclusione di colpi e uscirne vincitori costituiva un’impresa d’avvero ardua. plina è il salto il lungo, la sua miglior prestazione è 5,85 metri. Ai Regionali Indoor 2005 ha ottenuto il secondo posto. Roberto Mondini della categoria cadetti ha ottenuto il secondo posto ai regionali indoor 2005 nel salto triplo, la sua miglior prestazione è 12 metri. Francesco Rodondi è un mezzofondista della categoria cadetti e vanta un personale di 2’48’’80 sui 1000 metri. Chiara Molardi fa parte della categoria allieve, ha preso parte nel 2004 ai campionati italiani allieve nella disciplina del lancio del martello dove ha un record personale di 33,21 metri. Alina Siretchi della categoria juniores, vanta un personale di 10,19 metri nel lancio del peso e nel 2004 ha preso parte ai campionati italiani allieve. Atletica cremonese Narcis Stonescu, appartiene alla categoria juniores e vanta un personale sui 200 metri di 22’’70, sui 100 metri di 11’’ 34 e sui 400 di 50’’84 Lorenzo Dembech della categoria allievi, vanta un personale di 3,30 metri nel salto con l’asta e si è classificato secondo ai campionati regionali cadetti 2004. Marco Manfredini milita nella categoria cadetti la sua disci- 23 Arvedinforma n.16 7-11-2005 12:46 Pagina 24 Cremona incontra Vienna l Duomo di Santo Stefano di Vienna è una delle cattedrali più belle d’Europa, un edificio gotico dal caratteristico tetto rivestito di maiolica colorata. Un tempio carico di storia e di tesori artistici. Le maestose navate della chiesa sono state teatro di un trionfo tutto cremonese con l’esecuzione, domenica 25 giugno, della Missa Solemnis di Beethoven da parte della Cappella Musicale della Cattedrale di Cremona. La formazione composta da 44 orchestrali e 4 voci soliste, diretta dal maestro Fulvio Rampi, ha tenuto un’esibizione che ha riscosso grande successo presso il pubblico viennese che notoriamente è uno dei pubblici più appassionati, più informati ed esigenti quando si tratta di musica classica. Il concerto è stato ripreso dalla televisione diocesana viennese ed è stato organizzato per raccogliere fondi da destinare all’associazione “Rettet den Stephansdom”, Salviamo Santo Stefano, un sodalizio nato per promuovere e sostenere i lavori di restauro di cui l’imponente edificio ha bisogno. I Arvedinforma Notiziario di informazione del Gruppo Arvedi Direttore Federico Mazzolari Coordinamento editoriale Giovanni B. Magnoli per Epoché 24 Segreteria di redazione Samantha Bartolametti Fotografie Mino Boiocchi Art Photo, Archivio Giornale la Provincia Stampa Arti Grafiche Persico Questa grande serata di musica, di scambio interculturale e di amicizia tra Italia e Austria è stata resa possibile grazie al Cavalier Giovanni Arvedi, che ha sponsorizzato e organizzato la trasferta dell’orchestra cremonese. Il progetto e l’idea di portare l’ensemble cremonese in una delle capitali europee della musica è nata in occasione del concerto tenuto lo scorso 20 dicembre dalla Cappella Musicale nel Duomo di Cremona. L’intensità e la qualità della interpretazione della Missa di Beethoven ha convinto il Cavalier Arvedi ha regalare all’ensemble un palcoscenico di assoluto prestigio. I concertisti e i cantanti cremonesi però sono stati all’altezza di tanto onore e sono riusciti a riempire la chiesa di entusiasti spettatori e a raccogliere un’importante cifra per i restauri di uno dei simboli della città di Vienna. La serata si è conclusa tra gli applausi degli intervenuti e con la premiazione del Cavalier Arvedi e del Maestro Rampi da parte di Maria Luise Heindel, responsabile dell’associazione Salviamo Santo Stefano. Hanno collaborato: Daniela Cavitelli, Rossano Grazioli, Fabrizio Lonardi, Giorgio Luzzari, Alberto Montepagano, Giulia Parchi, Pierluigi Pegorari, Claudio Resemini, Paolo Rodiani, Alfonso Sala, Mario Vergna Finarvedi P.zza Lodi 7 26100 Cremona Tel. 037253521 Fax 0372535229 Internet: www.arvedi.it Email: [email protected]