19 ottobre 2006

Transcript

19 ottobre 2006
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
19 ottobre 2006 - Anno LXXIIX - N. 16 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com
Prossimo numero: 3 novembre 2006
A due anni dall’entrata in
vigore della seconda tappa
della libera circolazione
delle persone.
pagine 4-5
Sementina e Mikron
Sostegno pedagogico
pagina 3
pagina 8
Assicurazione invalidità
Votazioni del 26 novembre
pagina 7
pagina 9
Ecco come procedono le trattative
Strane regole per stabilire il diritto
Presa di posizione dei docenti OCST
Un «Sì» per la famiglia
SINDACATO ATTUALITÀ
2
■ DA SWISSCOM A LEZIONE DI FAIR PLAY
Ecco come si licenzia in sordina
Lorenzo Jelmini
wisscom è esperta nel ridurre il personale evitando di dover inoltrare
disdette o giustificando le soppressioni di servizi nelle zone periferiche come
il nostro cantone. Vi spieghiamo come.
I cambiamenti ai vertici di Swisscom non
hanno modificato nulla nella conduzione
del personale o, meglio ancora, nelle
modalità per separarsi dai propri dipendenti. Gli obbiettivi strategici non sono
mutati: ridurre i costi (di personale e di
infrastrutture) per aumentare la redditività
aziendale. E il servizio? Cosa c’entra…
I nuovi vertici di Swisscom, che puntano
alla privatizzazione con l’aiuto di qualche
consigliere federale, non hanno neppure
mutato la posizione nei confronti delle
regioni periferiche.
Anziché dimostrare maggior impegno
nel creare posti di lavoro, Swisscom persiste nello smantellarli.
Qualcosa è però mutato: il modo di sbarazzarsi del personale e di smantellare i
servizi nelle periferie.
In queste ultime settimane stiamo
seguendo alcuni casi personali che comprovano tali mutamenti.
Fino ad ora per spingere il personale a
lasciare «volontariamente» l’impiego, la
S
direzione di Swisscom si limitava a sparare le cifre delle possibili soppressioni d’impiego riportando in modo vago le unità ed
i dipendenti prescelti. Così facendo il personale, temendo di essere sulla lista nera,
preferiva non attendere e cercarsi un’alternativa. In tal modo erano i dipendenti, e
non la direzione, ad inoltrare la disdetta.
Oggi questo non funziona più, soprattutto nelle periferie del Paese dove è difficile trovare occupazione alternativa. Allora la spintarella ad abbandonare la nave
diventa un po’ più consistente.
Come? Basta nominare un responsabile poco incline ai comportamenti corretti,
che cerca di nascondere le informazioni a
questo o quel collaboratore per metterli in
difficoltà, e che rende l’ambiente invivibile
e voilà, il collega o la collega parte autonomamente.
Pura fantasia?
No, purtroppo tutta realtà. E non è finita, perché se la medesima unità per poter
funzionare in Ticino necessita di un certo
numero di collaboratori, con questo bel
lavoretto e la conseguente partenza di
collaboratori, è presto giustificata la chiusura del servizio in Ticino e lo spostamento a Zurigo o Berna.
Un servizio pulito, pulito, non c'è che
dire…
■ MONTATORI ELETTRICISTI
I vincitori del concorso regionale
cipanti; a Filippo Jörg della Divisione della
el mese di settembre si sono svolFormazione Professionale per la presenti al centro Coop a Tenero, le seleza alla cerimonia di premiazione e a tutti
zioni regionali per i campionati
coloro che hanno prestato la loro opera in
Svizzeri nella professione di montatore
questi tre giorni. Un grazie particolare allo
elettricista.
sponsor principale della manifestazione,
I quattro giovani che hanno partecipato
la Commissione Professionale Paritetica,
alla selezione hanno dimostrato la loro
rappresentata alla premiazione dal segrebravura e la loro capacità sia manuale sia
tario Dario Tettamanti.
di conoscenze tecniche nella programmaI complimenti dell’Aiet anche agli altri
zione di interruttori Plc. Dopo una serrata
due partecipanti alla gara, Sasa Gajic e
lotta a colpi di cacciavite, di pinze e di tecPaolo Raggi per la buona prestazione.
nica, i giudici chiamati a valutare i lavori
Ai due finalisti un grande «in bocca al
hanno proclamato vincitore il pannello
lupo» per i campionati svizzeri.
eseguito da Guedes Saavedra della ditta
Atel elettroimpianti Sa di Bellinzona. Al secondo posto e pure lui
selezionato per le finali a livello
nazionale Christian Cippà della
Instalux Sa di Bellinzona. Da
notare l’esiguo scarto di punti tra il
primo e il quarto classificato.
L’Aiet esprime i migliori ringraziamenti all’istruttore Graziano
Berri per la perfetta organizzazione della manifestazione, alla
Coop di Tenero per avere gentilmente ospitato la tre giorni delle
selezioni, oltre al premio (buono
acquisto) offerto ai quattro parteG. Albertoni presiedente Aiet con i quattro finalisti.
N
19 ottobre 2006
Nuovi Contratti Collettivi
alla Snl e alla Flp
Lorenzo Jelmini
dipendenti delle due imprese di trasporto pubblico, la Società navigazione lago di Lugano e
la Ferrovie luganesi Sa, hanno accettato il
risultato delle trattative svolte dai sindacati OCST
e Sev e dalle direzioni aziendali. Si attende ora
l’accettazione da parte dei rispettivi Consigli di
amministrazione.
La scorsa settimana i sindacati OCST e Sev
hanno convocato, in due distinte assemblee, il
personale attivo presso le due aziende di trasporto pubblico per presentare il risultato delle trattative e i nuovi Ccl a loro applicabili. Questi contratti
collettivi si erano resi necessari a partire dalla
disdetta da noi inoltrata al contratto mantello dell’Unione dei trasporti pubblici (Utp), il quadro contrattuale applicabile alle due aziende.
Il risultato relativo al Contratto collettivo della
Società di navigazione del lago di Lugano era
decisamente meno scontato considerato che per
ottenerlo, oltre che per salvaguardare gli interessi
dei collaboratori licenziati secondo noi con troppa
superficialità e senza coinvolgere i sindacati, si è
dovuti giungere allo sciopero al quale, come ricorderete, tutti i collaboratori hanno aderito.
Per quanto riguarda, invece, la Ferrovie Luganesi occorre rilevare come la direzione si è da
subito dimostrata decisamente disponibile ad allestire un Ccl.
Nei prossimi numeri de Il Lavoro, dopo la firma
ufficiale, presenteremo maggiori dettagli di questi
due importanti contratti collettivi.
I
Sindacato OCST dipendenti
e pensionati dello Stato
Assemblea annuale
venerdì 10 novembre
Monte Verità - Ascona
Ore 17 Visita e degustazione all’Antica Cantina di Angelo Delea, Losone
ore 18.45 ritrovo sala conferenze «salone
Balint», Monte Verità, Ascona
Al termine cena al ristorante Monte Verità,
Ascona. Costo fr. 25.
Sindacato OCST Funzionari di Polizia
Assemblea annuale
venerdì 24 novembre
Chiasso
Sindacato OCST Docenti
Assemblea annuale
mercoledì 29 novembre
Lugano
19 ottobre 2006
SINDACATO ATTUALITÀ
■ CLINICA HUMAINE DI SEMENTINA
Dal Dss «parole, parole, soltanto parole»
Paolo Locatelli
un bilancio intermedio in «chiaro-scuro»
quello che si può tracciare a dieci giorni
È
dalla chiusura della gestione Humaine presso
la clinica riabilitativa di Sementina.
Delle ottanta colleghe e colleghi che avevano ricevuto la disdetta del rapporto di lavoro
durante il mese di agosto 2006, poco più di una
ventina hanno già trovato un’occupazione
all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e
private del cantone Ticino. Il gruppo Ars Medica, che ha concluso proprio in questi giorni la
trattativa con il padrone di casa Helsana assicurazioni Sa per affittare tutti gli spazi di
Sementina, rileverà solo una parte dell’attività la fisioterapia ambulatoriale - offrendo un posto
di lavoro a partire dal 1. novembre 2006 ad una
ventina, al massimo, di colloboratori della
Humaine.
Per i restanti 40 collaboratori, la prospettiva
di annunciarsi alla disoccupazione si sta purtroppo concretizzando. Un duro colpo verso
chi, con grande professionalità ed impegno, ha
lottato e sperato sino alla fine per il proprio
posto di lavoro.
In questi due mesi, a stretto contatto con il
personale della Humaine di Sementina, le
aspettative s’incrociavano velocemente con
cocenti delusioni: per il personale del settore
cure (infermieri e ausiliari di cure), in particolare,
ai quali Ars Medica, nel breve-medio termine,
non può offrire un posto di lavoro a Sementina;
per il personale della cucina-mensa e per le
ausiliarie di pulizia, alle quali le offerte di lavoro certamente non abbondano; per il personale amministrativo, nella misura in cui l’ingresso
di Ars Medica è molto contenuto, le prospettive
di essere ulteriormente occupati a Sementina
sono praticamente nulle. Poco, troppo poco.
Alla direttrice del Dss Patrizia Pesenti (colei
che aveva solennemente dichiarato in occasione del dibattito parlamentare sulla pianificazione ospedaliera «nessun problema per il personale Humaine di Sementina, l’offerta nel settore socio-sanitario pubblico assorbirà completamente il personale, non ci sarà nemmeno bisogno di affrontare un piano sociale»!) torneremo
a chiedere fatti concreti e non solo rassicuranti parole.
3
Un piano sociale che
rimedia ma non risolve
lla Mikron di Agno è stato concordato
un piano sociale per tutelare i dipendenti che hanno perso il posto di lavoro a causa della ristrutturazione prevista dal
piano Mikron Agno futuro.
L’obiettivo dei sindacati e del personale
era che ci fosse un ricollocamento per tutti i
dipendenti coinvolti e che nessuno perdesse il posto di lavoro. Dopo una complicata
contrattazione è diminuito il numero dei
licenziati: da 25 a 19. Nell’azienda si perderanno comunque 39 posti di lavoro, compresi i prepensionati e i dipendenti con contratto a termine.
Il piano sociale concordato consente a chi
ha perso il posto di lavoro di avere alcune
agevolazioni. La società, per esempio, si è
detta disposta a favorire il ricollocamento di
una decina di persone in altre società del
gruppo (in Svizzera interna e in Germania) o
tra i fornitori della Mikron.
Già una decina di dipendenti si è detta
disposta al prepensionamento. Questa possibilità è stata offerta ai collaboratori che
abbiano compiuto i 57 anni e che abbiano
più di 15 anni di anzianità di servizio.
A tutti coloro che sono stati licenziati è
stato poi offerto un periodo di disdetta supplementare pari a quello da contratto nel
caso in cui, alla fine del periodo di disdetta
regolamentare non abbiano ancora trovato
un posto di lavoro.
Coloro che avranno trovato un posto di
lavoro prima della scadenza del periodo di
disdetta invece riceveranno un’indennità di
uscita pari al salario equivalente ai mesi di
preavviso contrattuali.
Verranno poi individuati i cosiddetti «casi
sociali», cioè quelle persone che, per motivi
di salute, di età o di formazione, non riescono a trovare un’occupazione alternativa. A
queste persone verrà concesso un aiuto
supplementare che verrà valutato per ogni
singolo caso.
L’OCST è a disposizione dei dipendenti per qualsiasi chiarimento e si impegna
ad analizzare in profondità tutti i singoli
casi per cercare soluzioni adeguate per
tutti i dipendenti coinvolti.
A
■ MINIT SWITZERLAND - COMPARTO FOTO
Perchè questi licenziamenti a catena e senza preavviso?
OCST chiede dovute spiegazioni a
Minit Switzerland sulla chiusura dei
comparti foto e la relativa soppressione di posti di lavoro.
Con una ferma presa di posizione, l’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese (OCST) ha
chiesto alla direzione generale della Minit Switzerland di fornire i dovuti chiarimenti sulle chiusure dei comparti foto e la conseguente perdita di posti di lavoro in Ticino.
Si tratta di un notevole ridimensionamento
delle attività aziendali che causerà la perdita
del posto di lavoro alle venditrici che da anni
svolgono la loro attività lavorativa nei comparti
L’
Minit Ticino, senza che la direzione Minit si sia
degnata di comunicare le dovute informazioni
preventive al personale e all’Ufficio cantonale
del lavoro.
Già nel mese di settembre 2005, e dicembre
dello stesso anno, sono stati chiusi i comparti
foto delle filiali ubicate nel Quartiere Maghetti e
alla Manor di Lugano, mentre nel corso del
2006 sono stati chiusi quello del Centro commerciale Serfontana a Morbio (07.10.06), di
Locarno (16.10.06) e quello del Centro Commerciale Carrefour di Canobbio.
Sul comportamento della direzione Minit
l’OCST configura un illecito giuridico e contrat-
tuale, verosimilmente teso ad eludere i più elementari diritti del personale e di informazione
verso la clientela e le autorità locali e cantonali.
Per tali ragioni L’OCST chiede che siano fornite tempestivamente le dovute informazioni in
merito alle misure che la direzione intende
adottare a favore del personale che ha ricevuto la lettera di licenziamento - brevi manu - con
la comunicazione della soppressione immediata del suo posto di lavoro.
L’OCST si opporrà con ogni mezzo contro
simili strategie imprenditoriali subdole, superficiali e antisociali, nonché dannose all'immagine di tutto il settore vendita.
N.C.
SINDACATO ATTUALITÀ
4
19 ottobre 2006
■ LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
A due anni dall’entrata in vigore della seconda tappa
Meinrado Robbiani
d ormai due anni dall’entrata in vigore
della seconda e decisiva tappa della
libera circolazione, non può mancare
una riflessione sul suo impatto sul mercato del
lavoro cantonale. Il periodo di osservazione è
evidentemente ancora breve ed induce a considerare con prudenza quanto va emergendo
nel mercato del lavoro. Tuttavia la delicatezza
dei possibili effetti della libera circolazione incita a non trascurare questi segnali iniziali.
Il Ticino, quale regione di frontiera, subisce
più di altre la morsa della libera circolazione.
Lo confermano in particolare le indicazioni,
desunte dai dati divulgati dall'Osservatorio del
mercato del lavoro (si veda la tabella 1):
z la normale entrata di manodopera frontaliera
ha subito un notevole incremento. I nuovi permessi ammontano mediamente a 500 unità
mensili. Rispetto ai primi anni 2000, si rileva un
aumento del 25/30 per cento;
z si è inoltre imposta una nuova modalità di
accesso al mercato del lavoro: quello della
notifica, che riguarda i lavoratori assunti con
un contratto fino a 3 mesi. Tramite questo
canale, si registrano circa 300 entrate mensili;
z si è da subito istaurata una ragguardevole
presenza di lavoratori distaccati (circa 350 al
mese);
z tra i lavoratori distaccati, circa un terzo è
costituito da lavoratori indipendenti o perlomeno dichiaratisi tali.
A
I dati sulle entrate di manodopera estera indicano in maniera inconfutabile che
la libera circolazione ha contribuito ad
amplificare la presenza e le funzioni della
manodopera frontaliera nel mercato del
lavoro locale.
LIBERA CIRCOLAZIONE E DISOCCUPAZIONE
Effetti mascherati. La libera circolazione
diventa un fattore di distorsione qualora subentri la tendenza a preferire manodopera frontaliera rispetto a quella locale.
Si ha l’impressione, che la libera circolazione abbia prodotto un minore assorbimento
della disoccupazione anche se è difficile valutare il reale impatto delle diverse componenti
(libera circolazione, congiuntura, mutamenti
strutturali).
È infatti evidente, nelle imprese, una minore
attenzione all’occupazione indigena:
z potendosi avvalere più agevolmente di
manodopera frontaliera interinale o assunta
Tabella 1: Lavoratori frontalieri temporanei
fonte: Osservatorio del mercato del lavoro
assunzioni
media mensile
distaccati dipendenti
media mensile
distaccati indipendenti
media mensile
giu-dic 04
gen-dic 05
2'064
295
1'436
205
552
79
3'709
309
2'800
233
1'321
110
con contratti di brevissima durata, le ditte sono
indotte ad assumere personale fisso locale in
misura minore;
z reperendo più facilmente nel ricco bacino
occupazionale d’oltre confine i profili professionali corrispondenti a quelli cercati, le imprese
sono indotte ad assumere manodopera estera
immediatamente impiegabile piuttosto che
dipendenti locali da inserire più gradualmente
in azienda (si pensi in particolare ai giovani
lavoratori);
z nei rami artigianali dell’edilizia è in atto una
concorrenza di ditte estere. La favorevole
situazione congiunturale offusca parzialmente
gli effetti di questa situazione, che si manifesteranno in modo più tangibile qualora intervenga un’inversione di tendenza;
z rintracciando manodopera con minori pretese salariali, è più pressante la tentazione di
fare capo a manodopera estera.
Coincidenza no, collegamento sì. Pur in
assenza di analisi approfondite, risulta difficilmente spiegabile la compresenza di un incremento considerevole di manodopera frontaliera con la contemporanea crescita della disoccupazione tanto più se si considera che l’economia attraversa un periodo almeno in parte
favorevole.
Sarebbe tuttavia errato sovrapporre in modo
diretto e aritmetico le due entità (manodopera
frontaliera e disoccupazione). La manodopera
frontaliera infatti si indirizza soprattutto verso
attività meno ambite dai lavoratori indigeni.
Pur con la necessaria prudenza, l’evoluzione della disoccupazione conferma tuttavia che
si è in presenza di un minore assorbimento
della disoccupazione indotto dalla libera circolazione.
Lo stesso rapporto dell’Osservatorio sulla
libera circolazione delle persone, emanato dal
Seco il 29.06.06, riconosce che non si può
escludere che l’aumento della manodopera
dovuta all’immigrazione abbia un poco pesato
sul mercato del lavoro in Ticino e nella regione
del Lemano.
Benché manchi ancora un’analisi articolata e precisa dei suoi effetti occupazionali, occorre rilevare che la libera circolazione comporta perlomeno un minore
assorbimento della disoccupazione.
LIBERA CIRCOLAZIONE E PRECARIETÀ
Radicalmente meno cauto è il bilancio sugli
effetti qualitativi della libera circolazione. Il
nuovo regime ha in particolare
contribuito ad aumentare la precarietà.
L’elevato afflusso di manodopera con contratti di breve durata
rafforza la tendenza a rispondere
gen-giu 06
all’imprevedibilità del mercato
2'152
attraverso l’impiego di collabora359
zioni lavorative flessibili con le
1'821
ordinazioni. Le imprese costitui303
scono cioè, attorno ad un nucleo
766
relativamente stabile di collabora128
tori, una fascia esterna di rapporti
lavorativi oscillanti.
La possibilità di accedere a queste collaborazioni per il tramite delle agenzie di collocamento temporaneo amplifica ulteriormente la
precarietà del lavoro e del mercato del lavoro.
Viene infatti reciso il legame contrattuale tra il
lavoratore e l’impresa.
In un contesto che tende ormai da un decennio a puntare su una flessibilità unilaterale a
danno dei lavoratori, la libera circolazione contribuisce a gonfiare una fascia di instabilità, che
può del resto più facilmente sfuggire alle norme
e ai controlli usuali sulle condizioni di lavoro.
I dati della Tabella 3 consentono di constatare la crescente propensione delle agenzie ad
assumere lavoratori con contratti di più lunga
durata (oltre i tre mesi), da impiegare in forma
interinale sul più lungo termine. Si intravedono
cioè i tentacoli di un precariato stabilizzato.
Aumenta anche il numero di ore di lavoro
interinale svolto nel Cantone (benché sussista
qualche interrogativo - per difetto - sulla portata del lavoro interinale annunciato ai competenti uffici). (vedi tabella 4)
All’incremento del peso delle agenzie sul
mercato del lavoro non corrisponde una disponibilità di strumenti di controllo sociale, che
Tabella 2: Frontalieri in Ticino. Valori medi di dati
trimestrali
fonte: Ustat
2000
28'049
2001 2002 2003 2004 2005
30'623 32'147 33'554 34'840 35'372
consenta di adeguatamente tutelare i lavoratori interinali. Si tratta di una discrepanza alla
quale occorre evidentemente ovviare.
Lavoro distaccato: una corposa ma talvolta
ambigua pressione. Un’analoga constatazione vale per il lavoro distaccato. Con netta preminenza nell’artigianato dell’edilizia, si è assistito ad un ingente ingresso di lavoratori distaccati, sovente con statuto indipendente (vedi
tabella 2). È lo specchio di un’intensa concorrenza, alla quale la libera circolazione ha effettivamente aperto le porte.
Un fattore aggiuntivo di preoccupazione è
dato dall’elevata presenza di lavoratori distaccati indipendenti. Può trattarsi in parte di lavoratori che, dichiarandosi indipendenti, si sottraggono al controllo delle condizioni di lavoro.
Non va tuttavia trascurata la constatazione,
che una parte almeno del lavoro distaccato
entra in Ticino su richiesta di imprese locali.
È sovente nell’ambito delle attività di progettazione che le ditte indigene fanno riferimento
ad imprese estere.
Talune ditte locali fanno poi capo al lavoro
distaccato, quale strumento per conseguire
una maggiore competitività nei prezzi. In altri
casi, sorge il dubbio che le imprese locali attribuiscano mandati di breve durata a lavoratori
esteri, facendoli apparire come indipendenti
benché de facto si tratti di attività dipendente
mascherata (può cioè insinuarsi una forma di
abuso dello statuto di indipendente ad opera
19 ottobre 2006
anche delle ditte locali). Da un profilo generale, non è cioè assente qua e là un intreccio
ambiguo tra economia locale e lavoro distaccato. Per il lavoro distaccato valgono in misura
ancora più solida le considerazioni già avanzate per il lavoro interinale sul tema della disoccupazione. In taluni rami particolarmente sollecitati (es.: metalcostruzioni, falegnamerie), il
lavoro distaccato può essere stimato ad un
Si consolida perciò una nebulosa di
precarietà e volatilità, che è terreno fertile per situazioni di instabilità, insicurezza ed anche di pressione e sfruttamento.
Spicca in particolare il peso accresciuto
delle agenzie di collocamento temporaneo, non ancora sottoposte ad un adeguato contrappeso e controllo sociale.
volume di attività attorno al 10 per cento.
LIBERA CIRCOLAZIONE E CONDIZIONI DI LAVORO
L’impatto sui livelli salariali. Se nei rami
dotati di contratti collettivi di lavoro la situazione viene costantemente verificata dalle rispettive commissioni paritetiche, negli altri rami
(soprattutto nel segmento delle entrate di
manodopera con contratti fino a tre mesi) la
situazione sfugge ancora ad un capillare controllo. Quelli effettuati evidenziano comunque
una certa pressione salariale.
È evidente il pericolo che, sul medio e lungo
termine, la più ampia reperibilità di manodopera intralci la normale evoluzione delle retribu-
Le distorsioni principali sono finora
state rilevate nell’ambito del lavoro
distaccato. La situazione desta preoccupazioni anche nei rami non provvisti di
un contratto collettivo. Più che in termini
di abusi, la conseguenza più rilevante
dovrebbe tuttavia essere ricollegabile al
frenato incremento salariale, generato
dall’ampia disponibilità di manodopera.
zioni. Più che in termine di abusi vistosi, la libera circolazione tenderà cioè a frenare il progressivo incremento dei livelli retributivi quale
conseguenza di una più abbondante disponibilità di manodopera.
Non mancano tuttavia anche situazioni di
basso salario, che devono peraltro potere
essere identificate e combattute con inflessibile vigore.
SINDACATO ATTUALITÀ
rami non coperti da un contratto collettivo;
z è stata adottata una legge che regola il lavoro distaccato.
L’entrata in vigore dal 1. aprile di quest’anno,
a seguito dell’Accordo di estensione della libera circolazione ai nuovi Stati dell’Ue, di ulteriori misure di accompagnamento fornisce una
più ampia gamma di strumenti:
z i Cantoni devono disporre di un numero adeguato di ispettori (1 ogni 25’000 lavoratori) che
vanno ad aggiungersi agli organismi paritetici
di controllo;
z il datore di lavoro deve informare per iscritto il lavoratore sui contenuti principali del rapporto di lavoro;
z la procedura per rendere obbligatori i Ccl
viene ulteriormente agevolata; è abbandonato
il quorum dei datori di lavoro mentre quello dei
lavoratori è innalzato al 50 per cento;
z sono intensificati gli obblighi a carico delle
imprese e aggravate le sanzioni in caso di
infrazione alle disposizioni della legge sul lavoro distaccato. È pure introdotto l’obbligo, qualora il lavoratore distaccato si dichiari indipenTabella 4: Numero di ore lavorative nelle agenzie di
lavoro temporaneo (inclusi i lavoratori indigeni).
fonte: Seco
TICINO
ore
aumento percentuale
2003
2004
2005
2’310’625
2’615’090
2’813’497
+13%
+7,6%
dente, di fornire la prova di questo statuto.
z gli organismi paritetici sono competenti per il
È oggi decisivo puntare su un vigoroso impiego degli strumenti di lotta contro gli abusi messi a disposizione dalla
legislazione sulle misure di accompagnamento. Un servizio di ispezione,
impiegato in maniera sistematica, vi contribuirà in misura significativa.
controllo delle agenzie di lavoro interinale.
Linee di impegno. È in particolare indispensabile che le condizioni di lavoro dei lavoratori esteri, che sono assunti in rami non regolati da un
contratto collettivo, siano capillarmente controllate dagli ispettori cantonali. Lo stesso vale per il
controllo delle agenzie di collocamento interinale e per le assunzioni con semplice notifica.
Nelle regioni dove la libera circolazione esercita un riverbero particolarmente incisivo, le misuMisure di accompagnamento. In parallelo
re di accompagnamento, che rivestono un caratall’entrata in vigore della libera circolazione,
tere reattivo in risposta alla constatazione di ripesono state elaborate misure volte a contenere
tuti abusi, devono però potere essere completai rischi di pressione sulle condizioni di lavoro.
te da provvedimenti di natura preventiva. VenuSono inizialmente stati introdotti tre strumenti:
to a cadere il ruolo di filtro e di controllo dell’auz obbligatorietà agevolata dei contratti coltorità pubblica, è sulle parti sociali che ricade il
lettivi di lavoro in situazioni di abuso;
compito e la responsabilità di salvaguardare la
z la possibilità, in caso di abusi comprovati, di
stabilità del mercato del lavoro. In questo ambiintrodurre salari minimi obbligatori anche in
to, appare in particolare necessario:
Tabella 3: Entrate di manodopera attraverso le agenzie di collocamento
nell’occupafonte: Osservatorio del mercato del lavoro
zione:
giu-dic 04
gen-dic 05
gen-giu 06
z dare priorità
all’assunzione di
assunzioni temporanee fino a 3 mesi 452
953
516
manodopera
media mensile
65
79
86
locale;
assunzioni oltre 3 mesi
378
660
613
z attuare specifimedia mensile
54
55
102
che campagne di
5
collocamento nelle categorie più colpite dalla
disoccupazione;
z coinvolgere le commissioni paritetiche negli
obiettivi di collocamento, in virtù dei contatti
costanti che esse intrattengono con le imprese
del ramo rispettivo.
nel campo della formazione:
z mantenere l’impegno formativo, che potrebbe essere pregiudicato dalla immediata reperibilità, oltre confine, dei profili ricercati dalle
imprese;
z riconoscere adeguatamente i titoli e i diplomi
conseguiti all’estero, così da evitare una indebita concorrenza salariale a scapito dei diplomati indigeni.
nel campo del mercato del lavoro:
z sottoporre le agenzie di collocamento a più
rigorosi controlli, istituendo inoltre un organismo che tenga costantemente sotto osservazione l’evoluzione del lavoro interinale;
z rafforzare il controllo dell’ispettorato del lavoro nei rami sprovvisti di un contratto collettivo
di lavoro. Particolare attenzione e cura va rivolta alle condizioni di lavoro della manodopera
assunta tramite notifica;
z ampliare e intensificare la rete di enti che
collaborano al controllo del lavoro distaccato
(segnatamente: dogane, comuni)
nel campo delle condizioni di lavoro:
z l’adozione di un piano di estensione dei contratti collettivi di lavoro ai rami che ne sono tuttora sprovvisti;
z l’incentivazione del conferimento del carattere obbligatorio ai contratti collettivi che rispondono agli appositi requisiti.
I citati interventi presuppongono un ravvivato
spazio di relazione e di contrattazione tra gli interlocutori sociali, che completi l’azione condotta
all’interno della Commissione tripartita in materia
di libera circolazione. In una zona di frontiera,
visibilmente più esposta agli effetti della libera
circolazione, è indispensabile agire non solo sul
fronte della lotta agli abusi ma soprattutto su
quello della loro prevenzione per il tramite di una
rinvigorita azione di regolazione del mercato del
lavoro ad opera delle parti sociali.
Conclusione. A due anni dall’entrata in vigore
della seconda tappa della libera circolazione,
emergono interrogativi e preoccupazioni sul
suo probabile impatto sulla disoccupazione. Le
inquietudini sono ancora più nette e inconfutabili se si guarda alla fisionomia qualitativa del
mercato del lavoro, che ha visto accentuarsi gli
spazi di precarietà e di inafferrabilità.
Nell’affrontare i contraccolpi problematici
della libera circolazione va soprattutto evitato
un atteggiamento di contrapposizione verso la
manodopera frontaliera.
Obiettivo delle indispensabili misure di correzione sono le imprese locali e la loro politica
del personale e non certo i lavoratori frontalieri. È sulle imprese che ricade la responsabilità
più netta degli scompensi prodotti dall’uso
improprio e talvolta strumentale della libera circolazione. Per le parti sociali e l’autorità, la libera circolazione è perciò un banco di prova decisivo. I futuri equilibri del mercato del lavoro
dipendono dalla loro volontà e dalla capacità di
mettere in cantiere un rinnovato modello di
regolazione del mercato del lavoro.
L’OCST intende continuare ad impegnarsi
affinché tutte le parti abbiano ad assumersi pienamente la responsabilità sociale che ne deriva. La libera circolazione chiede al padronato
ed ai sindacati una ancora più intensa maturità, che le veda attive nel preservare adeguati
livelli di protezione dei lavoratori sia in termini
occupazionali che retributivi.
6
SINDACATO SERVIZI
19 ottobre 2006
Il caso Ratifica della
riduzione dello stipendio
La commissione paritetica deve approvare la riduzione
del salario anche se superiore a quello minimo
l Servizio guridico ha ricevuto questa lettera: «Buongiorno, alla firma del contratto con
il mio attuale datore di lavoro, abbiamo pattuito un salario superiore al minimo previsto
dal Contratto collettivo di lavoro di categoria.
Il mese scorso mi ha improvvisamente imposto una riduzione di salario perchè sostiene
che ho un rendimento insufficiente. Può farlo?
Signor Y».
I
Cosa ne pensa il servizio giuridico?
L’obbligo principale del datore di lavoro è
quello di pagare il salario pattuito. Se le parti
hanno pattuito un salario superiore a quello
previsto dal Contratto collettivo di lavoro di
categoria, il datore di lavoro deve attenersi a
quanto stabilito con il dipendente ritenuto che
gli stipendi previsti dal Ccl sono degli stipendi
minimi ai quali le parti possono derogare a
vantaggio del lavoratore. Un’eventuale riduzione del salario per preteso insufficiente rendimento del lavoratore deve essere concordata con quest’ultimo e sottoposta per ratifica alla
Commissione paritetica, formalità che non è
stata ossequiata nel suo caso.
Inoltre, per ovviare alle carenze che il suo
datore di lavoro ha lamentato (assenze ingiustificate, lentezza nell’esecuzione del lavoro,
incapacità di utilizzo di determinati apparecchi), l’azienda avrebbe potuto far capo ad altri
mezzi, quali la disdetta del rapporto di lavoro
durante il periodo di prova, mentre la riduzione
del salario rispetto a quanto pattuito non può in
nessun modo essere tutelata.
Glossario
Commissione paritetica
È un ente composto da padronato e sindacati. Il suo compito è quello di trattare e
gestire i contratti collettivi e far rispettare la
loro applicazione.
Le parti hanno un numero uguale di rappresentanti.
■ NUOVE REGOLE PER RITIRARE IL CAPITALE QUANDO SI LASCIA LA SVIZZERA
Secondo pilastro: l’OCST al lavoro per chiarire le novità
Giancarlo Bosisio
rmai tutti i lavoratori sanno che a partire dal 1. giugno 2007 cambieranno le
regole per poter ritirare il capitale del II
pilastro se si lascia la Svizzera.
Molti non sono in chiaro e purtroppo vengono fatte circolare notizie false: ad esempio c’è
chi dice di aver sentito che non si potrà più ritirare il capitale oppure chi dice che non si
potranno più utilizzare questi soldi per l’acquisto della casa d’abitazione in Italia. Sono
ambedue affermazioni false!
La verità è che cambieranno le regole del
ritiro del capitale per chi lascerà la Svizzera
prima dell’età pensionistica.
In breve che cosa cambia? Si può affermare
che la regola fondamentale è che il capitale
non sarà più versato al lavoratore che lascia
la Svizzera e risulta assicurato all’Inps.
Quindi per poter avere ancora quei soldi non
bisogna risultare dipendente di una ditta o artigiano e neppure disoccupato.
Detto questo ci sarebbero da fare molte precisazioni: ad esempio bisognerebbe dire che
non tutto il capitale sarebbe bloccato, ma solo
la parte obbligatoria; bisognerebbe dire che la
questione non riguarda i lavoratori prossimi alla
pensione o che hanno già fatto la scelta di
avere il capitale invece che la rendita.
Tuttavia, ora, non ci interessa chiarire tutti
questi aspetti, ma dare notizia di cosa si sta
facendo per permettere a chi voglia ritirare il
capitale del II pilastro di farlo anche dopo quel-
O
la data.
È ormai dal 1999 - e cioè da tre anni prima
che entrassero in vigore gli Accordi bilaterali che l’OCST sta chiedendo chiarezza su tutta la
vicenda.
Negli incontri avuti con gli esperti era apparso già allora evidente che il testo della Legge
Federale del 1993 ripreso nell’Allegato II dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone non era interpretato in modo univoco.
Questa incertezza si era propagata a valanga tra i lavoratori creando confusione ed inducendo molti ad utilizzare in maniera non sempre opportuna il proprio capitale.
Anche le diverse assicurazioni hanno usato
sovente toni perentori nel dare indicazioni sull’impossibilità del ritiro del capitale del II pilastro dopo il 1. giugno 2007.
La situazione si è sbloccata solo nel 2005
anche a seguito di un’iniziativa dell’Ambasciata di Spagna in Svizzera che ha proposto un
accordo amministrativo tra l’Istituto Previdenziale spagnolo e il Fondo di garanzia del II pilastro per gli emigrati spagnoli.
Sulla scia di questo accordo l’OCST - nella
persona del segretario cantonale Meinrado
Robbiani - ha intrattenuto dei contatti molto
importanti sia con l’Ambasciata d’Italia a Berna
che con l’Ufficio federale delle assicurazioni
sociali sia per raccomandare attenzione al problema sia per chiarire i punti di incerta interpretazione.
Anche in questi primi giorni di ottobre si sono
ripetuti questi contatti: sappiamo per certo che
in novembre vi sarà l’incontro tra Inps e Fondo
di garanzia del II pilastro per stabilire la procedura definitiva che dovrà essere applicata da
tutte le casse pensioni e dai fondi di previdenza cui giungerà la richiesta di ritiro del II pilastro da parte dei lavoratori che lasciano la Svizzera.
Sicuramente questo accordo non potrà che
richiamarsi a quello già sottoscritto per i lavoratori spagnoli ed in via di definizione anche
per i portoghesi.
Torneremo sicuramente sui contenuti e sui
risultati dell’incontro che si terrà a novembre.
Auspichiamo che queste notizie diano maggiore tranquillità ai lavoratori ed aumentino la certezza circa la possibilità di poter disporre del
capitale del II pilastro anche dopo il 1. giugno
2007, pur con nuove regole.
19 ottobre 2006
SINDACATO ATTUALITÀ
7
■ DETERMINAZIONE DELL’INVALIDITÀ
Il Tribunale federale delle assicurazioni ha perso la bussola
a legge sull’assicurazione invalidità stabilisce che il grado di invalidità è determinato mettendo a confronto il reddito, che
l’assicurato otteneva prima del danno alla salute, con il reddito, che potrebbe ancora conseguire sfruttando la capacità lavorativa residua
(in particolare in attività leggere).
Questo confronto è evidentemente corretto
se si paragonano entità comparabili; se si confronta cioè il salario precedentemente percepito e il salario ipotetico conseguibile nel mercato del lavoro dove l’assicurato è inserito.
L
Una decisione incomprensibile. Con una
decisione urtante, il Tribunale federale delle
assicurazioni ha recentemente optato per una
modalità di comparazione dei redditi in aperto
contrasto con questa linea. Per fissare il reddito ipotetico conseguibile da invalido, il Tribunale federale ha infatti deciso che occorre fare
riferimento ai salari medi nazionali e non alle
medie retributive della regione, dove l’assicurato risiede e lavorava. Confrontando due redditi attinti a realtà diverse (la regione, da un
lato, e l’intero Paese, dall’altro), si falsa inevitabilmente il computo del grado di invalidità, a
scapito dei Cantoni e delle regioni - come il
Ticino - dove i livelli salariali sono inferiori alle
medie nazionali. Per il nostro Cantone, il saldo
negativo si attesta, nel complesso dell’economia privata, attorno a 800 franchi mensili.
Non vi è chi non veda - fatta eccezione dei
giudici federali - che mettendo a confronto un
reddito ipotetico visibilmente sopravvalutato,
poiché tratto dalle medie nazionali, con quello
ottenuto prima dell’inabilità, che rientra invece
nei parametri locali, si ottiene una differenza -e
perciò un grado di invalidità- artificialmente ridimensionato. Nella maggior parte dei casi viene
persino totalmente a cadere, per un subdolo
artificio, il diritto ad una prestazione - anche
parziale - dell’Ai.
Gli interventi dell’OCST. L’OCST deplora l’indirizzo adottato dal Tribunale federale, che calpesta i più evidenti criteri di equità. Si tratta
peraltro di una decisione in contrasto tanto con
la linea meticolosamente argomentata e fondata del Tribunale cantonale delle assicurazioni quanto con gli intendimenti generali del Consiglio federale, che aveva accolto un intervento parlamentare di Meinrado Robbiani su questo specifico aspetto.
L’OCST, appena conosciuta la decisione del
Tribunale federale riguardante un suo associato, è intervenuta sull’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (Ufas), chiedendo un urgente
adattamento delle norme legali. A supporto di
questa sollecitazione, Meinrado Robbiani ha
presentato, durante la recente sessione delle
Camere federali, un ulteriore atto parlamentare, che sollecita il Consiglio federale a correggere l’evidente discriminazione creata dal Tribunale federale.
L’OCST chiede una rapida cancellazione di
questa distorsione, che grava inaccettabilmente sulle spalle degli assicurati ticinesi
come pure degli assicurati residenti nelle
regioni dove i salari sono inferiori alle medie
nazionali.
Non si tratta per nulla di opporsi ad una procedura rigorosa di determinazione dell’invali-
dità e nemmeno di ostacolare il necessario
risanamento dei conti dell’assicurazione invalidità. È però indispensabile evitare che una formula artificiosa e scorretta snaturi la procedura di valutazione e di determinazione dell’invalidità, che deve essere in ogni caso equa e
rispettosa del principio di una vera parità di trattamento tra gli assicurati.
L’OCST si è mobilitata per cercare una soluzione a questo problema anche attraverso i
suoi rappresentanti in Gran Consiglio che prenderanno nei prossimi giorni posizione. Nel
prossimo numero de «il Lavoro» troverete un
approfondimento su questo tema.
■ CASSA PENSIONE DEI DIPENDENTI DELLO STATO
Migliorano i conti anche grazie alle misure di risanamento
Fausto Leidi
Le cifre del 2005. La Commissione della cassa
pensione dei dipendenti dello Stato (Cpds) ha
approvato il rendiconto 2005 il 13 aprile 2006.
Solo ora il rendiconto è sottoposto al Gran Consiglio per l’approvazione dei conti.
Le cifre sulle quali il Gran Consiglio è chia-
mato ad esprimersi sono certamente più che
soddisfacenti: un avanzo di esercizio 2005 di
64,9 mio. di CHF, riduzione del disavanzo a
1’091 mio di CHF, aumento del grado di copertura dal 69.84 per cento nel 2004 al 72.82 per
cento nel 2005.
Questo risultato è stato raggiunto grazie ad
un positivo risultato nella gestione dei capitali.
La redditività del patrimonio, beneficiando del buon
andamento dei mercati
finanziari, ha raggiunto il 9
per cento che rappresenta
il miglior risultato da sempre per la Cpds.
denti dello Stato. Anche se queste misure non
esplicano ancora tutti gli effetti previsti nel 2005
hanno contribuito a migliorare il grado di copertura di oltre un punto. Sebbene la situazione
resti delicata, le previsioni future indicano un
miglioramento. (vedi grafico).
Negli ultimi anni il Comitato e la Commissione della Cassa hanno svolto un puntuale lavoro di monitoraggio e di verifica dell’andamento
della situazione finanziaria della Cpds. Dagli
organismi della Cassa sono pure giunti interventi per migliorare la redditività del patrimonio
gestito, come pure importanti proposte di misure di risanamento che sono state discusse e
concordate con il personale.
Misure di risanamento
concordate. Ma il risultato positivo è dovuto anche
alle misure di risanamento, proposte dalla Commissione della cassa e
approvate nel novembre
2004 dal Gran Consiglio
nell’ambito
dell’ultima
revisione della legge della
Cassa pensioni dei dipen-
Raccomandazioni proposte dalla Commissione della gestione del Gran Consiglio. La
via da seguire, anche in futuro, è quella di un
monitoraggio della situazione e dell’evoluzione
finanziaria prevista. La Commissione della
gestione dà indicazioni tecniche e propone
soluzioni immediate; sono soluzioni apparentemente semplici, la realtà ci sembra più complessa e questi suggerimenti riduttivi. Non precipitiamo ulteriori cambiamenti, sarebbero prematuri.
8
SINDACATO SCUOLA
19 ottobre 2006
■ PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACATO DOCENTI OCST
Consultazione sulla riforma del sostegno pedagogico
Comitato docenti OCST
La procedura di consultazione. La procedura di consultazione avviata sulla riforma del
Servizio di sostegno pedagogico (Ssp) e del
corso pratico è avvenuta di fatto soltanto sul
progetto già compiutamente e dettagliatamente formato, senza che vi sia stato in precedenza ascolto delle categorie interessate e attenzione alle considerazioni di chi lavora sul
campo. Questo modo di procedere sembra
purtroppo l’espressione di una tendenza palesatasi anche in altri casi.
Il rischio implicito in questa scelta dipartimentale è duplice: in primo luogo quello di una
certa astrazione, di un disegno a tavolino che
non tiene conto a sufficienza delle condizioni
sul campo; in secondo luogo quello di far calare decisioni impopolari su degli operatori che,
non sentendosi coinvolti, sono anche tendenzialmente critici e meno motivati poi nell’implementazione della riforma.
Secondo il sindacato OCST docenti le riforme, per poter essere adeguatamente progettate e condotte in porto, richiedono un contatto
effettivo con gli interlocutori che operano sul
campo, secondo del resto una tradizione che
ha dato eccellenti risultati nella storia del
nostro sistema scolastico.
A trent’anni dall’apertura delle prime scuole
medie non possiamo che ribadire l’importanza
del metodo della partecipazione delle componenti scolastiche alla progettazione e alla realizzazione delle riforme. La scuola media, infatti, ma anche lo stesso Ssp, erano nate proprio
con questo metodo.
Le proposte di riforma del Ssp e del corso
pratico. Il comitato del sindacato OCST
docenti ha incontrato alcuni insegnanti del Ssp
e del corso pratico e il Presidente dell’Associazione degli operatori del servizio di sostegno
pedagogico.
In generale, non possiamo che fare nostro il
giudizio negativo emerso all’interno della categoria dei docenti del Servizio e del corso pratico
secondo cui le proposte presentate porterebbero a un peggioramento dell’attività di insegnamento e non certo a un concreto miglioramento.
„ Le modifiche della Lord.
Le proposte modificano radicalmente e
sostanzialmente la natura dello statuto giuridico del personale docente del Ssp e del corso
pratico. Sia la modifica riguardante l’onere d’insegnamento (nuovo art. 79 bis), sia quella che
concerne le vacanze dei docenti del Servizio e
del corso pratico (art. 44 cpv. 4) formalizzano
una volontà di trasformare il ruolo del docente
di sostegno pedagogico e di corso pratico. La
funzione del Ssp e del corso pratico, e di conseguenza la definizione delle condizioni di
lavoro dei docenti, è sempre stata riconosciuta
come componente essenziale e pienamente
integrata del sistema scolastico cantonale.
I docenti del Ssp e del corso pratico devono
perciò rimanere tali. Il fatto di perdere lo statuto di insegnante li porterebbe inevitabilmente a
diventare specialisti esterni e a considerarli
fuori dalla scuola. Le figure professionali proposte, per esempio quella dell’operatore psi-
copedagogista, accentuano una rischiosa tendenza alla specializzazione e settorializzazione nell’affronto del disagio scolastico.
A scanso di equivoci, i colleghi docenti hanno
voluto ribadire al sindacato, e a nostra volta
rivolgiamo questa osservazione al Dipartimento, la disponibilità a migliorare la presa a carico
degli allievi. La differenziazione esistente tra
l’attività diretta con gli allievi e l’onere specifico
al di fuori dell’insegnamento è ritenuta soddisfacente. Abbiamo avuto numerose testimonianze di insegnanti, che dedicano al loro impegno con gli allievi e con le famiglie, sia dentro la
scuola sia a contatto con l’esterno, ben oltre le
32 ore regolamentari. Una richiesta che ci
preme sottolineare, e che sosteniamo con decisione, è la chiara collocazione del Servizio e
del corso pratico nella struttura scolastica cantonale e nell’istituto, assicurata la quale il personale insegnante del Ssp e del corso pratico è
disponibile a discutere modifiche, che possono
portare a un miglioramento dell’efficacia dell’intervento scolastico.
Per questo ci opponiamo alla modifica dei
due articoli di legge, ma rilanciamo la discussione su aspetti che potrebbero indirizzare a
rendere più efficace l’attività dei docenti di
sostegno e di corso pratico in favore degli allievi che manifestano difficoltà.
„ Le altre modifiche di legge e regolamento.
La considerazione che precede ci introduce
in modo adeguato nell’analisi delle altre proposte di modifica.
Vogliamo osservare anzitutto che il tema dell’insegnamento agli allievi con difficoltà nei
diversi ordini di scuola è prioritario nella riflessione critica sul nostro sistema scolastico. Stiamo trattando infatti delle persone più esposte
al rischio di esclusione. L’attività formativa è
perciò da una parte fondamentale in virtù degli
scopi stessi della nostra scuola, ma dall’altra
richiede impegno e risorse da parte dell’autorità poiché aumentano i compiti che devono
assumersi i docenti.
Le risposte che insieme dovremo dare non
possono tuttavia essere parziali, spesso inadeguate e soprattutto unilaterali e prive del
necessario consenso, come sono quelle proposte nel documento del Decs.
Nella nostra risposta alla consultazione non
intendiamo entrare nel dettaglio di ogni singola
modifica - per questo rimandiamo alla articolata
e approfondita presa di posizione del Plenum
dei docenti del Ssp e del corso pratico, che condividiamo - ma più in generale far presente la
preoccupazione che ci muove nell’indicare la
necessità di rispondere nel migliore dei modi
possibili e con il necessario investimento di risorse ai bisogni di questi allievi, che meritano le
condizioni ideali per frequentare e concludere la
loro formazione dell’obbligo in una prospettiva di
concreto sostegno per entrare nel mondo del
lavoro.
Indichiamo esplicitamente questo obiettivo
perché talvolta ci sembra mancare nelle riflessioni che vengono condotte sul servizio e sul
corso pratico.
Vogliamo fare a tal proposito tre esempi.
Il primo verte sul nuovo progetto nato per
rispondere alle difficoltà sorte nella gestione
degli allievi più problematici nella scuola media
(ma non solo). Se da un lato è positivo l’impegno
per allestire forme di intervento per la gestione di
questi allievi, non può tuttavia essere condivisa
la situazione di lavoro in cui sono costretti i
docenti che se ne occupano. Gli operatori esterni chiamati a intervenire sono infatti assunti a
condizioni di lavoro molto precarie. Anche da un
punto di vista pedagogico il loro lavoro ne risente perché spesso non è garantita una continuità
indispensabile per ottenere risultati stabili con gli
allievi. Queste precarie condizioni generali non
possono soddisfare e a questo riguardo l’OCST
chiede un esame attento per trovare un quadro
operativo migliore: modifiche di regolamento in
questo senso dovrebbero per esempio correggere le condizioni lavorative dei docenti che si
impegnano in questo compito.
Il secondo esempio è il corso pratico. Anche
in questo caso si tratta di un prezioso lavoro di
integrazione di allievi con difficoltà, prima per
cercare di trovare una formazione scolastica
adatta alle loro caratteristiche personali, poi
per introdurli adeguatamente verso una scelta
professionale. Ci ha perciò sorpreso di dover
constatare un ridimensionamento del corso
pratico, quando nel 2003, prendendo atto di un
giudizio positivo sull’attività svolta, si era perfino proposto di potenziare questo corso nella
scuola media. Anche a questo proposito ciò
che rischia di succedere oggi è un ulteriore
segnale di scarsa considerazione delle indicazioni chiare che vengono da chi opera sul
campo: scarsa considerazione che il sindacato OCST non può non denunciare.
In terzo luogo vogliamo mettere in evidenza
la situazione che si presenta nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare. Anche in
questi due ordini scolastici c’è stato un aumento del numero di allievi con difficoltà scolastiche
e di comportamento. La decisione che il Ssp
della scuola elementare si dovesse prendere a
carico anche gli allievi dell’ultimo anno di asilo,
senza un adeguamento del personale docente
del servizio, ha comportato un aumento degli
allievi per insegnante, creando situazioni disagevoli per i docenti titolari - che non sono sufficientemente sostenuti nel valutare e seguire gli
allievi - per gli operatori e per gli stessi allievi.
In generale, si può dire che non siamo a conoscenza di valutazioni critiche o di cattivo funzionamento del Ssp e del corso pratico. Perché
dunque riformare così radicalmente il servizio,
invece di impegnare le forze - prima di tutto coinvolgendo quelle interne - verso una verifica critica e sistematica dei servizi offerti, orientata all’ottimizzazione degli stessi nel quadro di una
costante evoluzione di condizioni e bisogni?
Le riforme, se non sono condivise e non
coinvolgono chi nella scuola lavora, come è
purtroppo accaduto in questi ultimi anni e continua ad accadere oggi, più che tendere a
migliorare le condizioni di insegnamento, creano condizioni di incertezza e di confusione sia
nel personale docente sia in chi fruisce del servizio scolastico.
Ringraziando per essere stati interpellati, ci
permettiamo di chiedere al dipartimento un
ritorno d'informazione sull'esito di questa consultazione.
19 ottobre 2006
SINDACATO VOTAZIONI
9
■ UN AIUTO IMPORTANTE E UN RICONOSCIMENTO PER IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
Votazione del 26 novembre: una legge per i giovani
l miracolo di una nuova vita è una gioia
indescrivibile, e grande gioia porta anche il
vedere crescere i figli giorno dopo giorno.
L’amore dei genitori si manifesta in molte
forme: notti insonni, soprattutto all’inizio,
momenti insieme e sostegno costante, ma
anche, in modo molto concreto, cibo, vestiti, la
scuola, libri, assicurazione malattia, giochi.
I
In maniera altrettanto concreta lo Stato deve
riconoscere questo sforzo che è alla base dell’esistenza stessa della società, per limitare il
numero di famiglie che si trovano in difficoltà
economiche e il numero di coppie che rinunciano ad avere figli proprio a causa di questo
tipo di problemi. In Svizzera 250’000 bambini
vivono sotto la soglia di povertà, una realtà
inaccettabile.
Per questo gli assegni familiari costituiscono
lo strumento migliore di aiuto finanziario alle
famiglie e sono un elemento essenziale di una
politica familiare efficace.
Rappresentano infatti un picco«L’attuale
confusione
lo riconoscimento per il lavoro
negli assegni per i figli è
svolto dalle famiglie ed in questo
ingiusta. Nella maggior
sono diversi dalle prestazioni
parte dei cantoni gli assegni
legate alla necessità, che sono
per i figli sono troppo modeversate solo alle famiglie povere.
sti. Con la nuova legge i
Si tratta inoltre di un sistema solibambini e i giovani otterrandale verso le famiglie con il reddino assegni più consistenti.
to basso, dal momento che gli
Perciò il 26 novembre
assegni sono soggetti all’impovoterò «Sì».
sta sul reddito e quindi, vengono tassati in maniera progressiMeinrado Robbiani
va.
Segretario cantonale OCST
In Svizzera gli assegni familiari sono attualmente regolati
da più di 50 leggi che comportacalo da anni, a causa della flessione delle
no delle differenze abissali tra i cantoni in ternascite. Migliorare la legge sugli assegni famimini di importo e di criteri di assegnazione.
liari non costa più di quanto i datori di lavoro
Per questo già da 10 anni si discute delnon abbiano risparmiato negli ultimi anni, per
l’armonizzazione, ma solo l’inizativa di Traquesto assegni per i figli più giusti sono una
vail Suisse è riuscita a sbloccare la situaziosoluzione ragionevole ad un costo contenuto.
ne. Sebbene la nuova legge non abbia ripreInoltre, i benefici ricadono anche sull’econoso in tutto questa iniziativa, rappresenta un
mia: ogni franco degli assegni viene infatti
grande passo avanti dal momento che venspeso contribuendo alla crescita economica.
gono armonizzate le regole a livello nazioCon la votazione del prossimo 26 novembre
nale e viene stabilito un tetto minimo di susabbiamo la possibilità di fissare in una legge il
sidio.
principio della centralità della famiglia.
La legge in votazione prevede infatti che
venga versato un assegno di 200 franchi per
ogni figlio fino a 16 anni e di 250 franchi per
ogni figlio in formazione a partire dai 16 anni.
Un altro grosso passo avanti sarà il versamento completo dell’assegno anche a coloro
che lavorano a tempo parziale.
Molti genitori infatti, soli e costretti a lavorare solo part-time per potersi prendere cura
dei figli, non hanno ora diritto agli assegni
completi. Sono oltre 300’000 i bambini in
Svizzera che con le leggi attuali non ricevono un assegno familiare.
La legge in votazione prende anche in considerazione i costi sempre crescenti per i figli
in formazione che sono spesso costretti a spostarsi in altre città. In questo modo le famiglie
sono aiutate anche nel compito di portare i figli
fino ad una formazione completa. Questo è un
vero investimento per il futuro del nostro
Paese infatti l’economia svizzera ha bisogno
di giovani con una solida formazione, soltanto
così i bambini e i ragazzi di oggi potranno
garantire il nostro benessere di domani.
Da sempre gli assegni per i figli sono finanziati dai datori di lavroro e la spesa relativa è in
10
SINDACATO ATTUALITÀ
19 ottobre 2006
■ PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELL’ECONOMIA CANTONALE: PUNTARE SULLA RICERCA
La chiave del successo del nostro cantone è nell’innovazione
Meinrado Robbiani
Innovazione e crescita in Svizzera. La crescita dell’economia e dell’occupazione dipende in misura crescente dalla sua capacità innovativa. In un mercato aperto, dove le imprese
competono su scala ormai planetaria, l'innovazione è tra le condizioni più decisive di successo. Consente, da un lato, di tenere il passo con
i Paesi ad elevato progresso tecnologico. Contribuisce, dall'altro, a fronteggiare la concorrenza dei prodotti a basso costo provenienti
dalle economie emergenti.
La capacità innovativa è peraltro il frutto di
una composita gamma di fattori. Matura sì
nelle imprese, in stretta relazione con l’intraprendenza degli imprenditori e la professionalità del personale, ma è pure ampiamente condizionata dal territorio circostante. Vi incide in
particolare la presenza di una solida infrastruttura di formazione e di ricerca; il funzionamento di adeguati canali di raccordo tra i centri di
formazione/ricerca e le imprese; l’impegno di
promozione e il sostegno finanziario degli enti
pubblici.
Un vantaggio che va assottigliandosi. Nell’innovazione*, la Svizzera occupa da tempo i
piani alti della classifica; è cioè tra i paesi più
avanzati. Nell’edizione 2005 del «Quadro di
valutazione dell’innovazione in Europa», pubblicato dalla Commissione europea, occupa
complessivamente la seconda posizione dietro
alla Svezia. La maggioranza degli indicatori di
innovazione (che sono raggruppati in cinque
categorie) pongono il nostro Paese al di sopra
della media europea. Solo nel campo della
«formazione in scienze e tecnologia» e del
«finanziamento pubblico all’innovazione» si
colloca al di sotto della media.
Osservando l’evoluzione dell’ultimo quindicennio si rileva tuttavia che il vantaggio detenuto dal nostro Paese è andato progressivamente assottigliandosi. Si vede oggi superato,
in diversi comparti, da Paesi che hanno puntato in misura più vigorosa sull’innovazione, investendo ampiamente nella ricerca e nello sviluppo.
* per innovazione si intende il processo che
porta alla messa a punto di un prodotto (bene o
servizio) o un metodo di produzione, di marketing o di organizzazione del lavoro notevolmente migliorato (definizione OCSE/Eurostat)
Punti di debolezza. Pur occupando una posizione tuttora invidiabile nel panorama internazionale, emergono alcuni fattori di debolezza
che spiegano in parte la recente perdita di velocità del nostro Paese e che, se non corretti,
potrebbero ulteriormente intaccarne il vantaggio. Possono essere in particolare segnalati i
seguenti aspetti:
„ alle spese ragguardevoli del settore privato
non fa riscontro un parallelo investimento da
parte degli enti pubblici ed in particolare della
Confederazione;
„ gli investimenti dell’economia privata sono
concentrati in un novero ristretto di settori produttivi (spicca quello farmaceutico);
„ una ragguardevole parte degli investimenti
privati viene effettuata all’estero, sia presso le
succursali di ditte svizzere sia presso centri di
ricerca esteri;
„ le piccole e medie imprese sono sfavorite
per l’esiguità delle risorse finanziarie che possono destinare alla ricerca e all’innovazione.
Un sostegno pubblico più corposo. Occorre
perciò imprimere un rinnovato impulso alla
capacità innovativa dell’economia. La consapevolezza di questa esigenza è avvertita da
più parti. Se ne fa interprete anche il Consiglio
federale nell’ambito del Messaggio sulla promozione della formazione, della ricerca e dell’innovazione.
Nei fatti, il ruolo della Confederazione rischia
tuttavia di continuare a non essere all’altezza
della posta in gioco odierna. Soccombendo alla
tentazione risparmista, il governo prospetta,
per il periodo 2008/2011, un aumento delle
risorse in questo settore inferiore agli auspici e
a quanto richiesto dagli stessi Cantoni. Spetterà in ultima istanza al Parlamento decidere in
quale misura intenda, coerentemente con le
dichiarazioni di principio, promuovere attivamente la capacità innovativa dell’economia. La
sua recente richiesta al Consiglio federale di
correggere verso l’alto le previsioni di finanziamento costituisce perlomeno un segnale incoraggiante.
Ticino in rapido ricupero. Dal profilo dell’innovazione, il Ticino ha a lungo sofferto la sua
posizione di regione periferica. Aspetti quali:
„ l’assenza di scuole di livello universitario;
„ la scarsità di imprese trainanti;
„ la prevalenza, nell’industria, di ditte ad elevata intensità di lavoro (grazie anche all’abbondante disponibilità di manodopera frontaliera);
„ la dipendenza, per le imprese più significative, da centri decisionali esterni, hanno ostacolato il livello innovativo del tessuto produttivo
locale.
A partire dagli anni ‘90 si è però assistito ad
una svolta, che ha visto intrecciarsi:
„ il potenziamento delle strutture di formazione e di ricerca, con la nascita del polo universitario;
„ la creazione di canali di raccordo tra le istituzioni di formazione e di ricerca, da un lato, e le
imprese dall’altro;
„ l’attenzione accresciuta delle imprese all’innovazione e l’apparizione di aziende con un
avanzato profilo innovativo;
„ il sostegno mirato del Cantone alle iniziative
economiche a carattere innovativo.
Un recente documento informativo del Servizio di ricerca Usi-Supsi offre una panoramica
significativa dei progetti di ricerca in atto nel
nostro Cantone, dai quali traspare in modo tangibile il ragguardevole cammino compiuto negli
scorsi anni (si consulti: «ticinoricerca»,
Approfondimento 27, Servizio ricerca UsiSupsi, luglio 2006).
Le ultime analisi sulla capacità innovativa e
competitiva dei principali rami economici ad
opera dell'Ire-Code tratteggiano inoltre un quadro incoraggiante dove:
„ circa la metà delle imprese analizzate innova;
„ la proporzione di prodotti/servizi radicalmente nuovi raggiunge il 25-30 per cento;
„ le innovazioni di carattere incrementale e
adattativo si attestano attorno al 70 per cento.
È perciò in atto un rapido e significativo ricupero, che va disegnando un solido aggancio
alla traiettoria della ricerca e dell’innovazione
su scala nazionale.
Per un quadro cantonale coerente e coordinato. Per le caratteristiche e le dimensioni del
tessuto economico cantonale, la capacità innovativa delle imprese continuerà, ben più che in
ambito nazionale dove operano multinazionali
molto attive nella ricerca, a dipendere dalle
strutture pubbliche di formazione e ricerca
come pure dal Cantone. È perciò indispensabile che le realizzazioni e conquiste dell’ultimo
quindicennio:
„ continuino ad essere sostenute in modo da
consolidarne l’attività e da aprire ulteriori prospettive di sviluppo;
„ possano collocarsi in un quadro coerente e
coordinato di promozione dell’innovazione.
È da questo profilo auspicabile che, pur
senza compromettere l’autonomia e la creatività delle diverse istituzioni, le attività di ricerca
e innovazione siano amalgamate e possano
rispondere ad obiettivi convergenti di sostegno
alla crescita dell’economia e dell’occupazione.
Da questo profilo può risultare utile:
„ la creazione di un ambito, dove le istituzioni
di ricerca possano dialogare e adottare una
linea coerente;
„ l’istituzione di un organismo (anche esterno
all’amministrazione cantonale ma operante, in
tal caso, in stretta sintonia e sinergia con il
Cantone) incaricato di seguire, sostenere e
coordinare le attività di ricerca e innovazione.
Se esterno all’amministrazione pubblica, gli
andrebbero riconosciute legittimazione, competenze e risorse adeguate.
Un polo ticinese di importanza nazionale.
Il Ticino, valorizzando i suoi più emblematici
punti di forza, deve pure ambire ad occupare
19 ottobre 2006
una posizione di importanza nazionale all’interno del panorama della ricerca e dell’innovazione. La vicinanza all’Italia e i più agevoli contatti con i suoi prestigiosi centri di ricerca possono non solo conferire un ancor più consistente spessore alla rete ticinese della ricerca
e dell’innovazione ma riverberarsi pure positivamente sulla stessa rete nazionale. È cioè
nell’interesse di quest’ultima favorire lo sviluppo di un solido polo ticinese.
Quanto avvenuto negli scorsi
anni in relazione al Centro svizzero
di calcolo, ubicato a Manno, dimostra tuttavia che questo obiettivo,
pur vantaggioso per il mondo svizzero della ricerca e dell’innovazione, non è esente -non da ultimo per
la ristrettezza delle risorse finanziarie da suddividere tra le varie istituzioni- da resistenze e contrarietà. È
perciò indispensabile una precisa
strategia di convincimento, di pressione e di contrattazione verso la
Confederazione e i principali interlocutori nel campo della formazione, della ricerca e dell’innovazione.
Un Rapporto governativo orientativo. Alla luce dei lusinghieri
passi compiuti negli scorsi anni sul terreno
della ricerca e dell’innovazione come pure
degli ulteriori obiettivi che meritano di essere
perseguiti, si reputa opportuno disporre di un
rapporto ad opera del governo cantonale, che
consenta segnatamente:
„ di illustrare e valutare la situazione odierna
nel campo della ricerca e innovazione;
I CORSI ALL’OCST
INFORMATICA
z Introduzione all’informatica,
z Word per principianti,
dal 13 novembre, minimo 10 partecipanti,
lunedì e mercoledì, diurno o serale, 36 ore.
Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.
z Excel per principianti, dal 14 novembre,
minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, diurno o serale, 36 ore. Costo: fr.350 soci, fr. 550
non soci.
z Access per principianti, dal 14 novembre
al 21 dicembre, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, serale, 36 ore. Costo: fr. 350
soci, fr. 550 non soci.
z Corel Photo Paint, dal 14 novembre al 21
dicembre, minimo 10 partecipanti, martedì e
giovedì, diurno o serale,
36 ore. Costo: fr.
350 soci, fr. 550 non soci.
z Corso ECDL Core 2006/07, dal 13 novembre al 15 marzo, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, serale, 99 ore. Costo: fr. 1.557
soci, fr. 1.730 non soci.
EDILIZIA
z AutoCAD 2005 per principianti, dal 20
novembre al 20 dicembre, minimo 10 partecipanti,
martedì e giovedì, serale, 30 ore.
Costo fr. 400 soci, fr. 600 non soci.
MECCANICA-METALLURGIA
z AutoCAD per meccanici, dal 13 novembre al 13 dicembre, minimo 10 partecipanti,
lunedì e mercoledì, serale, 36 ore. Costo: fr.
300 soci, fr. 500 non soci.
SINDACATO ATTUALITÀ
„ di analizzare gli aspetti organizzativi che
fanno da supporto alla ricerca e all’innovazione, per identificarne i punti di forza -da promuovere- e i punti di debolezza -da correggere;
„ di attualizzare gli obiettivi per il futuro, delineando in particolare i campi e i centri di competenza sui quali puntare;
„ di identificare gli interlocutori (Confederazione, politecnici federali…) con i quali contrattare il rafforzamento del polo ticinese;
„ di pronunciarsi sull’opportunità di creare un
organismo (anche esterno all’amministrazione
cantonale) con compiti di coordinamento e promozione;
„ di valutare l’opportunità di istituire un fondo
appositamente destinato alla ricerca e all’innovazione, dove possano confluire anche finanziamenti privati.
LINGUE
z Inglese A1 e A2, dal 14 novembre, minimo
10 partecipanti, martedì e giovedì, diurno o
serale, 60 ore. Costo: fr. 550 soci, fr. 750 non
soci.
z Tedesco A2, dal 13 novembre, minimo 10
partecipanti, lunedì e mercoledì, serale, 60
ore. Costo: fr. 550 soci, fr. 750 non soci.
CONTABILITÀ
z Teoria-livello base o avanzato, dal 14
novembre al 14 dicembre, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, serale, 30 ore. Costo
fr. 300 soci, fr. 500 non soci.
z Banana-livello base o avanzato, dal 13
novembre al 13 dicembre, minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì, serale, 30 ore.
Costo fr. 350 soci, fr. 550 non soci.
VENDITA
z Allestimento vetrine - Mendrisio , da stabilire, minimo 10 partecipanti, mercoledì e
venerdì mattino, 30 ore. Costo: fr. 300 soci,
fr. 500 non soci.
COMMERCIO
z Corso di segretariato, dal 10 novembre al
15 maggio, minimo 10 partecipanti, tutti i
venerdì per 6 ore, 130 ore. Costo: fr. 1.300
soci, fr. 1.700 non soci.
„ Info e iscrizioni:
Centro di formazione professionale, tel. 091
9211551,
[email protected];
www.ocst.com.
11
Meritano pure di essere approfonditi gli opportuni adattamenti della legge cantonale sull'innovazione economica. Vanno segnatamente
prese in considerazione: l’esigenza di promuovere l’innovazione in tutti i settori dell’economia,
l’opportunità di sostenere i progetti innovativi
promossi in particolare da giovani imprenditori
che faticano ad accedere al normale finanziamento bancario, la possibilità di passare da una
impostazione di «premio all’innovazione» ad
una concezione di «incentivo all’innovazione».
Conclusione. Per il Ticino, che ha
fatto in breve tempo un apprezzabile ricupero rispetto al resto del
Paese, si tratta di consolidare
quanto intrapreso e proiettarlo
verso obiettivi ancora più ambiziosi.
Mettendo a profitto la vicinanza
all’Italia, che gli consente di fare
da raccordo con i centri di ricerca
d’oltre confine, deve inoltre rivendicare di essere riconosciuto
come un polo di importanza nazionale nel campo della ricerca e dell'innovazione.
L’OCST intende essere partecipe e contribuire, insieme ai lavoratori e alle
lavoratrici che rappresenta e con i quali sta
conducendo una apposita riflessione, al cammino di consolidamento dell’innovazione,
impegnandosi a far sì che questo indirizzo sia
foriero di una migliore qualità del lavoro, di una
adeguata tutela e promozione dell’occupazione, di più attrattive condizioni retributive.
Corso ECDL Core - Con l’ECDL (European
Computer Driving Licence - Patente Europea
d’Informatica) si ottiene un certificato europeo
d’idoneità, che facilita notevolmente la carriera
professionale e agevola nella ricerca del lavoro. Il
certificato conferma che si è in possesso delle
capacità basilari per operare al computer, competenze oggi richieste in qualsiasi contesto lavorativo. La certificazione è stata studiata per persone
di tutti i settori e di tutte le età. L’ECDL è un’iniziativa della Council of European Professional
Informatics Society (CEPIS) in collaborazione con
l’Unione Europea (EU). L’attività è sostenuta su
scala internazionale dall’ECDL Foundation, in
Svizzera dalla SI (Schweizerische Informatiker
Gesellschaft - Società Svizzera degli Informatici).
Corso di segretariato - Il cambiamento del
mercato del lavoro e l’affermazione sempre più
marcata dell’informatica rendono difficile «reinterpretare» la professione lasciata dalla lavoratrice
per dedicarsi alla cura dei figli. Il corso intende
favorire il reinserimento professionale attraverso
la formazione e l’orientamento professionale
delle donne che vogliono dedicarsi a un’occupazione extradomestica dopo un periodo di assenza dal mondo del lavoro. Vengono forniti strumenti teorico/pratici che permettono di sviluppare le conoscenze nel settore con particolare attenzione all’evoluzione del mercato che sempre più
richiede competenze trasversali. Il corso si occupa in particolare dei nuovi metodi di lavoro e
favorisce l’accesso a strumenti innovativi che
valorizzino le esperienze personali in relazione
alle tendenze del mercato e avvicinino o riavvicinino le donne al mondo del lavoro.
SINDACATO DONNE
12
19 ottobre 2006
■ INIZIA LA PREVENDITA DEI BIGLIETTI. I PROVENTI PER LE ADOZIONI A DISTANZA
«Sinceramente bugiardi»: a teatro per divertirsi e far del bene
manovale per mantenersi, ma una parte di
quello che guadagna deve servire anche al
l Coordinamento Donna - Lavoro dell’OCST sostentamento della sua famiglia.
Per far sì che Isahia (è il nome del nostro
ha adottato a distanza un giovane studente
giovane) possa dedicare più tempo allo studi medicina.
L’importo che inviamo ogni anno garantisce il dio, il Coordinamento Donna - Lavoro propagamento delle tasse scolastiche, ma non è muove uno spettacolo di beneficenza per
sufficiente per l’acquisto dei libri e delle spese sabato 18 novembre 2006, portato in scena
necessarie per chi vive fuori dalla compagnia teatrale Cittadella 2000.
Chiediamo dunque di partecipare numerosi,
casa.
Il giovane lavora come quello che per noi diventerà una serata di
svago permetterà di devolvere l'incasso a
beneficio di un
fratello bisoLa compagnia Cittadella 2000 Lugano
gnoso.
Un ringraziapresenta
mento particolare va alla direzione
del
Casinò di Lugano che ha sponCommedia brillante in due tempi
sorizzato l’affitdi Alan Ayckbourn
to della sala,
alla
Mara Valente
I
Sinceramente Bugiardi
Regia Fausto Testoni
La Pièce
n mescolare dei classici equivoci di
sempre (lui, lei, l’altro) con l’eterno
conflitto del perbenismo inglese. Allusioni e doppi sensi scorrono limpidi, senza
nulla togliere al garbo e all’ironia. La confusione aumenta in una serie di malintesi esilaranti all’insegna dell’equivoco. La comicità
scaturisce dalla vivacità della trama e da un
dialogo ricco di sfumature e sottintesi. Un
divertentissimo castello di sabbia, un sapiente mix di farsa e di satira, comicità intelligente e commedia degli equivoci.
U
Compagnia Teatrale Cittadella 2000 che si è
messa a disposizione per presentare lo spettacolo e alla dirigenza OCST che sostiene il Coordinamento Donna - Lavoro nelle sue numerose
iniziative sociali.
La Compagnia teatrale
Cittadella 2000
Personaggi
Mariangelo Scalena nel ruolo di Greg
Barbara Vanetti nel ruolo di Ginny
Maria Caputo nel ruolo di Sheila
Paolo Jabes nel ruolo di Philip
ondata
nel
1989 per iniziativa di Giorgio
Danese, che ne ha
curato la regia
fino al 2005, da
Oscar Bizzozero,
Enzo Dicasola e
Renato Deambrogi.
Da metà 2005 la
compagnia si è
fusa con i «Girondini» e Fausto
Testoni è il nuovo
regista. Il genere
consiste in commedie brillanti e
surreali all’insegna
del divertimento.
F
Copione: Brunella Bertocci
Sonorizzazione: Alessandro Tirelli
Luci: Claudio Ermanni
Teatro Cittadella di Lugano
Sabato 18 novembre
ore 20.30
Entrata: fr. 20.- AVS/studenti fr. 10.Prevendita: 091 910 20 21 (orario d’ufficio)
Il Coordinamento Donna-Lavoro dell’OCST
a favore delle adozioni a distanza
■ CONCORSO - «UN MESSAGGIO PER NATALE»
TAGLIANDO DI PARTECIPAZIONE
Cosa fanno i grandi che io non farei
per il Santo Natale
Inviare a: OCST, Coordinamento Donna-lavoro, Via Balestra 19, 6900 Lugano
ari bambini delle elementari e delle medie, come tutti gli anni
il Coordinamento donna-lavoro organizza la festa di Natale
che quest’anno si svolgerà mercoledì 13 dicembre dalle
14.30 presso la sede OCST a Lugano in via S. Balestra 19.
Nel corso della festa saranno premiati i bambini che hanno partecipato al concorso «Un messaggio per Natale». Per partecipare
completate il tagliando a fianco e mandateci un disegno entro il 20
novembre 2006 sul tema «Cosa fanno i grandi che io non farei per
il Santo Natale».
Telefono ________________________
C
Nome ___________________ Cognome ______________________
Indirizzo ________________________________________________
Cosa fanno i grandi per Natale che io non farei
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
19 ottobre 2006
SINDACATO VENDITA
13
■ RISULTATI TANGIBILI CHE DANNO SLANCIO AI RINNOVI CONTRATTUALI
Il costante impegno dell’OCST per il personale di vendita
Nando Ceruso
uando il nostro segretario cantonale,
Meinrado Robbiani, ha voluto che si
creasse una forte struttura giuridica e
sindacale di categoria, nel settore vendita vigeva una deregolamentazione selvaggia che
scadeva nel mancato riconoscimento dei più
elementari diritti del personale di vendita.
Anche il personale di vendita occupato in
Ticino dalle grandi catene di distribuzione subiva un vergognoso e discriminante trattamento,
sociale e salariale, vistosamente inferiore (35
/40 per cento), a quello occupato nella svizzera centrale.
L’impegno assunto dall’Organizzazione Cristiano Sociale (OCST) davanti al personale di
vendita fu di recuperare tale ritardo, attraverso
un’azione di confronto sindacale che mettesse
in luce non solo le discriminazioni sociali e
salariali subite dal personale di vendita, ma
anche le ricadute negative economiche per il
nostro Cantone che certe strategie imprenditoriali (salari e prestazioni sociali al ribasso)
determinavano.
Chi ha seguito l’OCST in tale percorso, in
particolare il personale di vendita che ha aderito massicciamente al sindacato e che si è
reso partecipe di diverse lotte, ha potuto constatare come ai momenti più significativi di dialogo e di concertazione ne siano seguiti altri di
serio confronto, anche di scontro, di fronte alle
posizioni imprenditoriali intransigenti che non
lasciavano spazio alla trattativa sui diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici.
Alla luce dei risultati che cominciano ad
essere tangibili nella gran parte del settore,
senza lasciare spazio a chi si è distinto per
demagogia e facili slogan ideologici, si può dire
che alcuni importanti obiettivi si sono raggiunti.
È indubbio, dunque, che oggi il settore della
vendita abbia acquisito una certa dignità e di
Q
ciò occorre dare merito all’importante lavoro
svolto dall’OCST, ma in particolare grazie alla
collaborazione del dinamico Comitato cantonale del personale di vendita che funge sempre da stimolo sul piano delle problematiche di
cui il loro sindacato deve farsi carico.
Dopo i risultati salariali e contrattuali conseguiti a favore del personale di vendita occupato nelle catene del Centro commerciale Fox
Town, con Coop Svizzera e nel piccolo commercio, l’OCST chiede espressamente che
vengano riveduti i salari del personale occupato in Ticino dalla Società di Cooperativa
Migros, dalla Carrefour, dal Gruppo Manor e
dalla Società dei minimarket Piccadilly.
Con tali rivendicazioni l’OCST non chiede
l’uniformità salariale, ma laddove la redditività
e i risultati d’esercizio lo giustificano pretende
che al personale di vendita sia versato un giusto ed equo salario e condizioni sociali che ne
tutelino la personalità e la famiglia.
Vuole altresì che siano eliminati i contratti
individuali, a ore e su chiamata, che ripropongono forme inaccettabili di sfruttamento delle
persone che più si trovano in uno stato di bisogno e quindi nella necessità di dover lavorare.
In tal senso l’OCST ha già inoltrato istanza
alla Commissione Tripartita cantonale per
valutare l’imposizione del contratto collettivo a
tutto il settore vendita, qualora una parte
padronale voglia tenersi, furbescamente, fuori
dalla comunità contrattuale col fine di imporre
contratti (unilaterali e di comodo) che calpestano i più elementari diritti del personale.
L’obiettivo è quello di poter mettere a posto,
entro il primo semestre 2007, le regole contrattuali che tutelino la personalità e la vita sociale
e famigliare del personale di vendita, ma nel
contempo impegnarsi anche per la modifica
della legge sul commercio al fine di favorire la
flessibilità e lo sviluppo, nonchè l’occupazione
in tutto il settore.
L’OCST non lascerà, dunque, che in Ticino
vengano adottate politiche commerciali a
senso unico, senza che siano salvaguardati gli
interessi economici del nostro Cantone e i diritti fondamentali del personale di vendita.
L’allusione si riferisce a quanto è già successo nella Svizzera centrale (Zurigo e Basilea in particolare), dove sono state messe in
atto strategie commerciali e pseudo sindacali
che hanno liberalizzato gli orari di apertura dei
negozi a dismisura, deregolamentato il settore
senza peraltro avere tutelato la gran parte del
personale di vendita che subisce il libero arbitrio da parte di datori di lavoro senza tanti scrupoli.
■ ADEGUAMENTI SALARIALI PER IL PERSONALE DI VENDITA DEL PICCOLO COMMERCIO
Una politica dei piccoli passi che si dimostra efficace
(per 13 mensilità) minimo d’entrata del persotonale tra la parti, si dimostra la via più paganal primo gennaio 2007 i salari del pernale di vendita impiegato nel piccolo commerte.
sonale di vendita che sottostà al Concio sarà quello indicato nella Tabella 1.
Va ricordato che il Contratto collettivo del
tratto collettivo di lavoro cantonale verAl personale di vendita con più anzianità di
settore vendita stabilisce le stesse prestazioni
ranno adeguati dell’1 per cento a compensaservizio, quindi con livelli salariali più
zione dell’aumento del costo della vita.
elevati, dovrà essere aggiornato il salaQuesto è quanto ha deciso la ComTabella 1: Salari dal 1. gennaio 2007
rio adeguando lo stipendio con supplemissione paritetica cantonale nella sua
mensile
orario
mento dell’1 per cento del salario perultima seduta, mentre è oggetto di tratpersonale non qualificato
Fr. 2’800
15,40
cepito.
tativa tra le parti la richiesta già avanvenditore qualificato con 2 anni di tirocinio Fr. 3’010
16,55
Si informano gli affiliati all’OCST che
zata dall’OCST e dalla Sic-Ticino di un
impiegato di vendita con 3 anni di tirocinio Fr. 3’210
17,65
attraverso i segretariati dislocati in tutti
adeguamento reale dei salari, nella
i distretti del cantone si possono ricevemisura di franchi 100 mensili, per tutte
re tutte le informazioni inerenti il conle venditrici.
tratto collettivo e i diritti fondamentali dei lavosociali (ass. malattia Cassa pensioni, infortuni,
Anche in questo ambito la via della trattativa,
ratori imposti dalla legge federale del lavoro e
maternità ecc.) e dei salari minimi d’entrata che
del dialogo e della concertazione, attraverso
dal Co.
dovranno esse rispettati dai datori lavoro.
una comunità contrattuale che si riconosce nelN.C.
Dal primo gennaio 2007 il salario mensile
l’accordo raggiunto sul contratto collettivo can-
D
14
LAVORO OPPORTUNITÀ
ANNUNCI DI LAVORO
091 9729614, dopo le 14.
z piastrellista specializzato posa lucidatura
marmi e graniti, tel. +39 3475397808.
z assistente di farmacia, zona Luganese.
Tel. 0763833881.
z parrucchiera esperta, zona Sottoceneri.
Tel. +39 3477618456, Ilaria.
z impiegata 26enne, ottimo pc, conoscenza
lingue, zona Chiasso. Tel. +393498420446.
z ingegnere informatico, esperto linux windows c, c++, java, SQL. Tel. +39 3392584491.
z autista patente C, magazziniere o carpentiere, 28enne. [email protected]
z perito chimico analista, esperienza trattamento acque reflue. [email protected]
z ingegnere responsabile produzione. Lingue: I-Ing.- Esp. [email protected]
z ferraiolo, o operaio settore stradale.
[email protected]
z giovane, cittadinanza svizzera, qualsiasi
lavoro, zona Luganese. [email protected]
z impiegata, zona Locarnese, x lavoro a ore
la mattina, anche privati. Tel. 078 7882705.
z autista 39enne, cat. B+C+E+ADR, esperienza bilico. Tel. +393932359979.
z infermiere di anestesia, sala operatoria.
[email protected]
z laurea ing. meccanica disegnatore/progettista, 27enne, esperto. Tel. +393493543375.
z impiegata 26enne, diploma, buon uso pc,
zona Chiasso e dintorni. Tel. +393498460350.
z ragioniere 30enne esperto, qualsiasi impiego. Tel. +393934642418.
z laureanda lingue straniere, 22enne. Ottima conoscenza pc. Tel. +393490968238.
z ragazzo 23enne qualsiasi lavoro, zona
Chiasso e limitrofi. [email protected]
z lezioni matematica e/o fisica. Tel. 079
6807329 Salvatore.
z infermiera diplomata, con esperienza,
zona Luganese. Tel. 079 5188808.
z cuoco 24enne, con esperienza, anche in
mense. Zona Luganese. Tel. +390332533222.
z ragazza perito aziendale, italiano madre lingua, + lingue D-ingl.-F. Tel. +393497115816.
z gerente tipo 1, ragazza CH, 26 anni, lingue, anche altri lavori, Lugano o Mendrisio.
Tel. 076 4881179.
z infermiere professionale, con esperienza,
Tel. +393404164899.
z assistente anziani, affidabile, disponibilità
anche notturna. Tel. +393205681875.
z operaio magazziniere o sicurezza,
39enne, permesso G. [email protected]
z infermiera diplomata, per lavoro part-time.
Tel. +393470524677.
z architetto, esperienza ufficio tecnico e
agente vendita. [email protected]
z macellaio esperto, o autista, zona Mendrisio. Tel. +39031976548 o +393332026212.
z rimagliatrice tessile con esperienza, zona
Locarnese: Tel. +39032483249 (dopo le 18).
z maestra d’asilo. Tel. +390332488905.
z operatore socio sanitario, zona Locarnese. Tel. +393476638270 o 0786133436.
z impiegata ufficio, referenze, lavoro a ore,
al mattino, anche privati. Tel. 078 7882705.
z fisiokinesiterapista, master scienze sport e
fitness, laurea, esperienza. Tel. 3474786662.
z analista programmatore, C Sharp, Vb,
Asp, Net, Sql, Oracle. Tel. +393334511780.
z macellaio,esperto vendita banco e macellazione. [email protected]
z manovale b, esperienza su mini escavatori,
muratura e carpenteria, tel. +39031809149.
z venditore, esperienza vendita e acquisti
materiali elettrici, tel. +393484720505.
z consulente aziendale, controllo gestione,
Internet: www.ocst.com
RICERCHE DI COLLABORATORI
z cucitrici e stiratrici. Consitex S.A., via
Laveggio 16, Mendrisio. Fax 091-6414143, tel,
091-6414472. [email protected]
z collaboratori commerciali per vendita servizi informatica a saloni di acconciature e estetica. Lettera e CV a: [email protected] o
fax: +39 0253031207, azienda sede Milano.
z piastrellista capace di lavorare in modo
indipendente. Ditta Tettamanti Piastrelle,
Porza. Tel. 079 2238701.
z giovane tecnico ottico-optometrista, manualità assemblaggio lenti; giovane tecnico
assemblatore, buona manualità, azienda
sopraceneri; operaia a giornata, buona manualità, zona Mendrisiotto; manutentore (perito
meccanico), max. 30, zona Mendrisiotto; operaio stampatore cartonaggio, giovane, esperto, azienda Mendrisiotto. Curriculum a: Swistudium SA, c.so San Gottardo 10, 6830 Chiasso.
z falegname qualificato Curriculum: Falegnameria Bignasca Pietro, 6968 Sonvico.
Info: tel. 0793191406.
z abili cucitrici, Unifashion SA Facoma, zona
Industriale Cadempino. Tel. 091 9663221.
z 2 gessatori a Bellinzona. Tel. 091 8214151
OCST, sig. Mellace.
z sarto tagliatore, capace di lavorare in
modo indipendente. Astratex SA, Giubiasco.
Tel. 091 8574555 sig. Antognoli.
z macchinista industriale per occhielli a goccia e bottoni a pressione, con esperienza; cucitrice industriale capo finito, con esperienza.
Dresdensia, Pregassona. Tel. 0919716063.
OFFERTE DI COLLABORAZIONE
parrucchiera qualificata, con esperienza,
zona Sopraceneri. Tel. 091 8722345.
z collaboratrice domestica,
tel. 091
6405111, OCST Mendrisio, sig. Sala.
z segretaria d’ufficio, lingue: I, F, Ingl.; utilizzo sistemi informatici. Tel. 076 3201385.
z muratore zona Mendrisio tel. +39 3478154824
z professionista comunicazione, laurea lettere e filosofia, addetto stampa, P.R. Tel.
+393485635170; [email protected]
z 37enne panificatore o operaio, permesso, zona Sottoceneri. Tel. +39031933217.
z infermiera professionale, esperta, zona
Luganese e Mendrisiotto, tel. +393478896729.
z qualsiasi lavoro, ev. part-time; 32enne,
esperta operaia. Tel. +393481551213.
z educatore professionale laureato, con
esperienza, tel. +39022424538 o 3382163952.
z 34enne esperta gestione servizio sala e bar,
diplomata, tel. +39 0323571610 o 3346163812.
z elettricista/perito elettrotecnico, esperto,
tel. +393477351373.
z analista programmatore MCAD, NET, Java,
Windows e Web, Inglese. Tel. +39 3477829641.
z magazziniere o altro, tel. +390332344004.
z collaboratrice domestica, baby sitter esperta. Zona Sottoceneri. Tel. +393492904047.
z impiegato, laureato, tel. +390931544006;
3287539878; [email protected]
z gerente punto vendita zona Sottoceneri,
esperto. Tel. +390332225300, +393383182229.
z ragazza dinamica, aiuto domestico, baby
sitter o commessa. Tel. +39 3460863424.
z capo muratore diploma federale, 35enne,
esperto, Tel. +393358342722 (dopo le 17).
z cerco lavori pittura plastica murale, insegne. Tel. 0919948045, 079 4441075.
z signora per pulizie uffici, studi o altro. Tel.
z
19 ottobre 2006
logistica, Tel. +393388120318.
z macellaio, esperienza ventennale, permesso. Tel. +39031809149.
z signora 34enne dipl. AFC imp. commercio,
qualsiasi lavoro part-time (30%), zona Luganese. [email protected]
z perito tecnico informatico, esperto, buon
inglese. [email protected]
z infermiera CRS, con esperienza, tempo parziale o a ore, anche privati. Tel. 078 6946808.
z operatrice socio sanitaria, x case di cura o
ospedali nel Locarnese. [email protected]
z ingegnere informatico, esperienza analista
progettista. NET-SQL . Tel. +39 3496768302.
z perito elettrotecnico esperienza montatore
meccanico, zona Lugano. Tel. +393938161849.
z 34.enne giardiniere/magazziniere, esperto.
Tel. +39338 9630020; [email protected]
z perito informatico, 29nne, esperienza amministrazione personale. Tel. +393397011385.
z diploma linguistico, ragazza di alto livello culturale, qualsiasi lavoro. Tel. +39 3284919853.
z signora esperta
domestica a tempo
pieno. Tel. 091 9231846, ore serali.
z architetto 26enne, laureato a Mendrisio,
autocad, photoshop, in-design. [email protected]
z assistente infanzia, 34enne, asili nido, ludoteche o privati. Tel. +39 3398807540, Marinella.
z magazziniere, impiegato ufficio, rappresentante, autista, 45enne, esperienza
campo edile, PC, I/F/D. Tel. 078 8306133.
z assistente/ consulente informatica sistemi
Windows. Tel. 076 3927942; [email protected]
z fisioterapista, 23enne, tel. +393481432150.
[email protected]
z ragioniera 24enne, esperta, inglese e PC.
Zona Mendrisio. Tel. 39 3404060309, ore pasti.
z carrozziere con esperienza di 15 anni.
Zona Sottoceneri. Tel. +39 340 7100070.
z operatore socio sanitario, 30enne, esperienza blocco operatorio. Tel. +393403849495.
z grafico esperto mac/pc; illustrator, x-press,
photoshop. Sottoceneri. Tel. +39 347 5203370.
z tecnico elettronico esperto riparazione schede, zona Mendrisiotto. Tel. +39 328 8372796.
z meccanico motorista, attrezzista, capacità
saldatura cannello e laser. [email protected]
z magazziniere, 42enne, conoscenze informatiche, esperto. Tel. +39 3336809309.
z assistente di cura diplomata con esperienza in casa anziani. Tel. 076 5632585.
z amministratore reti, formazione personale. Zona Sottoceneri.Tel. 091 9664639.
z ingegnere SUP, diploma informatica. Tel.
091 7431243; 079 3798390.
z terapista/massaggiatrice, per centri massaggi/ estetici, fisioterapisti. Tel. 076 5632585.
zpulizia giardini, riparazioni, manutenzione,
lavori pittura. Tel. 0919435451 o 0764511488.
z qualsiasi lavoro esperienza telefoni, aiuto
ufficio, cassiera, operaia. Tel. 079 2311952.
z elettricista CFC, istallazioni corrente, progetti,istallazioni,fotovoltaiche, imp. telefonici,
solari,termici/riscaldamento. Tel. 091 9435451.
z impiegata ricezione, o venditrice, esperta.
Conoscenze F-D. Tel. 076 5457426.
z autista patente cat. CE/magazziniere, zona
Mendrisio-Lugano. Tel. 091 6825501 Monica.
z impiegata buon uso PC, commessa o baby
sitter. Tel. 078 8178505; [email protected]
z signora con esperienza per stiro al proprio
domicilio, zona Chiasso. Tel. 076 4901893.
z 30.enne esperienza vendita, call center, ottimo PC. Zona Sottoceneri. Tel. 078 6470286.
z 48enne, operaio, magazzino, consegne o
altro. Tempo pieno o parziale. Tel. 0765083290.
z impiegato ufficio tecnico (disegnatore progettista). Tel. 0919225071 (sig.ra Raffaella).
19 ottobre 2006
INFO BALCANI
15
Pagina a cura di Slavko Bojanic
Mucenje gradana
Svima, sa prostora bivse Jugoslavije, odano je poznato sa koliko birokratskih prepreka se moraju suociti da bi
dosli do najednostavnijeg dokumenta, da ne govorimo o apsurdnim zahtjevima za potvrdama i uvjerenjima koja
nemaju nikakav znacaj. Da se stanje na tim prostorima nije promijenilo potvrdjuje nam Sead Fetahagic u tekstu
ovom predizbornom vremenu
naslusali smo se govorancija,
raznih ideja i mnogo obecanja
Necu da pominjem koliko je bilo u
istupima tih nasih politicara i politikanata gluposti, a svakako je nedostajalo
konkretnih prijedloga koji bi pomogli u
teskim egzistencijalnim situacijama.
Na svim stranama bilo je u raznim
varijantama ponavljanje one poznate
recenice Slobodana Milosevica: "Niko
ne smije da vas bije". A, ipak, niko
svom narodu nije rekao: niko ne smije
da vas muci! A niko i ne govori kako su
gradjani ove zemlje muceni i maltretirani.
Kada covjek krene u rjesavanje
nekih svojih problema, a za koje su
potrebne potvrde, dozvole, uvjerenje,
rjesenja, naidje na jedan neprobojni
zid. Docekaju ih cinovnici iza saltera,
sluzbenici iza stolova nakrcanih papirima s
odbojnim pogledom i namrstenog lica. Posjetilac je unaprijed spreman da mu onaj saspe u
lice svu svoju gorcinu zato sto mora primati
stranke, sto mora slusati jadikovke. Malo je
onih koji s kulturnim ophodjenjem kazuju da su
tu upravo radi stranaka, da im pomognu, da im
se nadju pri ruci. Ponegdje u nekim opstinskim
sluzbama organizovan je posao tako da posjetioci sto manje cekaju, da im zaposlenici sa strpljenjem objasne gdje treba i sta treba da cine
kako bi dobili odgovarajuci papir. Uglavnom se
nasi gradjani susrecu s mrzovoljnim birokratama.
To bi jos i bilo u redu, i onaj cinovnik je zivi
stvor, mozda mu je neko u porodici bolestan,
mozda ga zena vara, a svakako je u minusu s
U
novcem. Medjutim, ono sto najvise naseg
gradjanina nervira jesu zahtjevi za nekim potvrdama i papirima koji su potpuno suludi, van
pameti, apsurdni, a na kojima nasa birokratija
insistira. I pored toga sto je receno da ce licna
karta zamijeniti neke dokumente, jer se u
CIPS-u, centralnom mjestu nalaze sakupljeni
bitni podaci, to se nije desilo. Ponovo vam za
najmanju sitnicu traze rodni list, ali da nije stariji od sest mjeseci. Jedna moja prijateljica
ganjala je neka prava i pravdu, pa su joj trazili
za umrlog muza umrli list, ali da nije stariji od
pola godine. Ona ih je pitala: moze li se u
medjuvremenu stanje promijeniti, pa moj muz
ustati iz mrtvih? Valjda bi trebalo da taj papir
vazi zastalno!
Poslije 14 godina izbivanja po raznim
iznajmljenim stanovima, moj prijeratni stan je
„ POVECANJE PENZIJA
Od januara iduce godine penzije vece za 2.8 odsto
apokon jedna dobra vijest za korisnike starosne i invalidske penzije.
Savjet Federacije odlucio je da uskladi AVS i AI penzije sa ekonomskim kretanjima od 1. januara 2007. godine. Penzije i
komplementarni iznosi koji su namijenjeni
za pokrivanje zivotnih potreba korisnika
penzija, povecavaju se za 2,8%. Osim toga
odluceno je da se usklade i postojeci limiti
koji odredjuju osnovnu za II° pilastro.
N
Penzije AVS/AI uskladjuju se svake dvije
godine prema kretanju takozvanog "mjesovitog pokazatelja", odnosno aritmetickog
prosjeka porasta plata i cijena. Zadnje usk-
ladjivanje penzija bilo je u januaru 2005.
godine. S obzirom da su plate i cijene u protekle dvije godine porasli za po 1%, da se
povecanje cijena za kraj decembra predvidja
u iznosu od 1,3% i plata za 1,7%, odluceno
je da penzije budu povecane za 2,8%. To
znaci da ce minimalna starosna penzija od
januara iznositi 1.105 Fr, a maksimalna
2.210 franaka.
Godisnji iznosi za komplementarnu penziju kojom se pokrivaju minimalne zivotne
potrebe osiguranika iznosice 18.140 franaka
za samce i 27.210 franaka za bracne parove (kopije).
obnovljen nakon što je 1992. ta zgrada
od dvadeset spratova zapaljena. Preskocicu sve jadikovke oko obnove
zgrade i stana, pa je doslo vrijeme da
ga otkupim. Moja zena je krenula u
prikupljanje papira (valjda sam se i ozenio da se supruga nadurava po kancelarijama). Dosla je iz stambenog preduzeca gdje su joj rekli da mi ne mozemo otkupiti svoj stan, jer imamo jos
jedan, na toj i toj adresi. Otisao sam u
Stambeno sa rjesenjem da je pomenuti stan vlasnistvo mog brata, u kojem
stanuje nekoliko desetina godina i koji
je prije dosta vremena otkupio. Svejedno, vjeruju u svoj zapis. Birokrata vjeruje svojoj greski, a ne vjeruje tudjoj istini. Bilo je dugog naduravanja dok
cinovnik nije prihvatio moje pismeno
obrazlozenje.
PEN centar BiH je kao svaka institucija iz kulture siromasna ustanova. Obratili su
se Gradskoj upravi da im finansijski pomogne u
putovanjima po dva clana na regionalne konferencije PEN centra u Ohrid i Beograd. Dobili su
odgovor koji govori koliko u toj Gradskoj upravi
ima budala. Trazili su dodatno za put te cetvorice pisaca "plan aktivnosti sa naznacenom
konstrukcijom finansiranja". Zatim "dokaz da
su obezbijedjeni tehnicki uslovi za realizaciju
planiranih aktivnosti (pismena izjava odgovornog lica)". Idioti traze da se garantuju "tehnicki
uslovi", sto znaci da ce autobus, voz ili avion
biti ispravni!
Znam da birokratija vlada svijetom, pa je zato
Kafkin "Proces" popularan, gdje je Jozef K. krivac bez krivice. A moze li se u nas bar malo
umanjiti mucenje i maltretiranje gradjana?
19 ottobre 2006
SINDACATO PERSONAGGI
17
■ UN VOLUME IN RICORDO DI MONSIGNOR BIFFI
Guardare il Cielo come scopo della vita
cintille di fede», presentato il giorno di ferragosto nella casa natale
di Monsignor Franco Biffi raccoglie
una ventina di testimonianze di amici e collaboratori sulla sua vita ad un anno dalla scomparsa.
Il miglior modo di conoscere un uomo è chiedere ai suoi amici, ed è proprio quello che
hanno fatto gli autori, don Ambrogio Bosisio,
suo collaboratore durante la permanenza a
Mendrisio, e Giuseppe Zois. Il volume infatti
raccoglie una ventina di testimonianze di personaggi a lui vicini, a cui don Franco ha cambiato la vita, come ricorda lo stesso don Ambrogio Bosisio concludendo il suo intervento: «è
stato il pilastro del mio itinerario spirituale. Per
me è stato tutto».
Personaggio pieno di talento, con un’intelligenza brillante, aperto, gioviale e dotato di una
naturale simpatia, ha colpito tutti soprattutto
per la sua umanità, umiltà e ragionevolezza
nutrite da una fede incrollabile: «un cuore
d’oro, che trepida, si commuove, si mobilita
per ogni causa umana», come ricorda Lorenzo Bassi.
«S
Era un grande lavoratore - tanto che in
molte testimonianze si fa risalire a questo la
causa della sua malattia - e un combattente
coraggioso, grazie alla fede, pur conoscendo
a fondo le sofferenze e le difficoltà del
mondo.
Famoso fra i suoi compagni di studio per l’intelligenza dinamica e la capacità di sintesi, fu
un insegnante attento a tutti gli aspetti della
«Siamo invitati a guardare il cielo,
anche come scopo della vita, come meta
dei cuori, come corona dei nostri sforzi.
Uno squarcio di azzurro sulle nostre
teste ci illumina in questa dura e buia
traiettoria che è la vita; ecco l’ottimismo,
ecco il coraggio, ecco la forza, ecco la
gioia. Chi sa guardare ogni giorno al
cielo, anche in mezzo alle lotte, alle sofferenze, alle ingiustizie e disinganni di
ogni forma ha un po’ di gioia che gli
canta nel cuore».
Monsignor Franco Biffi in occasione della Messa per il 50esimo di sacerdozio.
vita degli studenti, prima nel seminario diocesano S. Carlo e poi come Rettore, il primo svizzero, della Pontificia università lateranense.
Il suo forte impegno nell’OCST è ricordato
da tutti e in particolare da Meinrado Robbiani e
da Romano Rossi che con lui hanno potuto
collaborare.
Era stato scelto da Monsignor Del-Pietro per
«assicurare e alimentare le radici cristiane
della sua politica sindacale». Come ricorda
Meinrado Robbiani: «la dottrina sociale era per
lui un tassello costitutivo del messaggio cristiano; una condizione irrinunciabile per dare
compiutezza alla fede». Lavorava nella certezza «che solo ispirandosi alla dottrina sociale della Chiesa resta possibile lo sviluppo armonico
della persona umana».
Anche «il Lavoro» che lui
considerava «l’arma insostituibile per la liberazione e
l’elevazione delle lavoratrici
e dei lavoratori» gli deve
tanto per i suoi molti articoli
scritti sotto lo pseudonimo di
Elvezio Romano.
Dopo una vita di battaglie
e di successi è proprio
durante gli anni più difficili,
quelli della malattia che lo
aveva colpito proprio nella
capacità di parlare e di scrivere, che monsignor Biffi ha
dato la sua più grande testimonianza di fede.
Il volume, edito dalla Ritter Edizioni può essere
acquistato al prezzo di fr. 28
tramite il tagliando sottostante.
B.R.
19 ottobre 2006
SVIZZERA ATTUALITÀ
■ USI: INIZIA L’UNDICESIMO ANNO ACCADEMICO
Al via i corsi all’università: molte le novità
l prossimo 23 ottobre inizierà il nuovo
anno accademico all’Università della Svizzera Italiana. Il secondo decennio di vita
ha portato l’importante novità del nuovo presidente: Piero Martinoli. Professore ordinario
di fisica all’Università di Neuchâtel ha insegnato anche all’Università di Losanna e alla
Scuola politecnica federale di Zurigo. Ha presieduto la Divisione di matematica, scienze
naturali ed ingegneria del Fondo nazionale
svizzero per la ricerca scientifica.
Il futuro dell’università, ha detto il professor
Martinoli è nella qualità dell’insegnamento e
nella ricerca. Ed è soprattutto in questo ambito che è necessario crescere. Nell’ateneo
I
sono attualmente attivi 135 dottorandi e l’obiettivo è di raddoppiare il volume della ricerca nei prossimi anni proponendo nuovi progetti al Fondo nazionale per essere «sorgente di conoscenze autenticamente
nuove».
Con l’inizio dei corsi verranno inoltre inaugurate a Lugano le nuove strutture: la sede
della Facoltà di informatica, la caffetteria e
l’auditorio.
È disponibile la guida «Studiare all’Università della Svizzera italiana» che contiene una
descrizione dell’offerta formativa dell’università. Per ulteriori informazioni consultare il
sito www.unisi.ch.
■ UN GIORNO PER PROMUOVERE I SERVIZI OFFERTI
Inas informa sulla previdenza e le pensioni
Valeria Angrisani
ei giorni scorsi si è svolto l’Inas day:
l’iniziativa annuale che il patronato
della Cisl organizza tramite tutti i suoi
uffici, in Italia e all’Estero, per far conoscere
ai cittadini italiani i suoi servizi.
L’evento quest’anno in Italia ha puntato l’attenzione sulla previdenza complementare,
tematica attuale per tutti i lavoratori, che purtroppo, scontano ancora una scarsa informazione al riguardo.
Con le nuove modalità di calcolo delle pensioni, infatti, che detteranno il passaggio dal
sistema retributivo a quello contributivo, si
produrrà una notevole contrazione dell’importo delle pensioni, che inciderà, in particolare, sui trattamenti pensionistici dei lavoratori più giovani, già penalizzati da situazioni di
precarietà lavorativa.
Uno scenario, questo, che non molti conoscono a fondo e che, invece, tutti i lavoratori
dovrebbero poter comprendere per poter
provvedere alla costituzione di pensioni complementari, che integrino il futuro esiguo
importo di quelle obbligatorie.
All’estero, invece, ogni ufficio Inas Cisl ha
affrontato per la giornata informativa le tematiche previdenziali legate alle proprie realtà
locali.
Gli uffici svizzeri di: Zurigo, Losanna,
Berna, Coira, Mendrisio, Locarno, Lucerna e
Bellinzona hanno discusso, in occasione dell’Inas day 2006, le tematiche delle casse pensioni ed i controlli contributivi. Perché proprio
questi due argomenti? In primo luogo le
casse pensioni: per informare in maniera dettagliata i presenti sulle novità previste a partire dal giugno 2007.
Per quanto concerne i controlli contributivi,
invece, per avvicinare a questo appuntamento, soprattutto i giovani lavoratori, al fine di
verificare le rispettive posizioni assicurative
ed essere informati sui propri diritti previdenziali. Ad ogni modo i numerosi partecipanti
hanno avuto modo di porre ulteriori domande
concernenti il sistema pensionistico e prende-
N
re parte ad un simpatico aperitivo.
Gli operatori dell’Inas concretamente «in
piazza» e con aperture straordinarie delle
sedi, hanno voluto chiarire, in maniera del
tutto gratuita, dubbi e incertezze su posizioni
pensionistiche, nei confronti di lavoratori che
hanno trascorso tutta o parte della propria vita
lavorativa in un paese straniero, prestazioni
previdenziali del paese di residenza, convenzioni internazionali e possibilità di totalizzare i
contributi versati all’estero con quelli versati in
Italia, ed ancora assistenza qualificata nella
compilazione di moduli e informazioni sulle
proprie prospettive pensionistiche.
L’attività di orientamento, assistenza e tutela socio - previdenziali del patronato della
Inas Cisl non si esaurisce con l’Inas day. Al
contrario tutte le sedi svizzere sono sempre a
disposizione di tutti i cittadini per informarli e
consentire loro di decidere in maniera consapevole per il proprio futuro.
Al telefono o sul web, inoltre, il patronato
Inas Cisl è al servizio di coloro che sono interessati a saperne di più sulla previdenza professionale.
Qui di seguito potrete trovare nel dettaglio i
recapiti delle nostre sedi in Svizzera:
„ Feldstrasse 130, 8004 Zurigo, 044
2413719, [email protected]
„ Waisenhausplatz 28, 3000 Berna, 031
3810945, [email protected]
„ Rue Centrale 12/14, 1001 Losanna,
021 3200111, [email protected]
„ Steinbockstr. 12, 7001 Coira, 081
2571123, [email protected]
„ Obergrundstr. 109, 6000 Lucerna, 041
3103004, [email protected]
„ Via G.Lanz 25, 6850 Mendrisio, 091 640
5111, [email protected]
„ Av. de la Gare 5, 1950 Sion, 027 32315 50
„ Via della Posta, 6600 Locarno, 091
7513052
„ Via Magoria 4, 6500 Bellinzona, 091
8214151
„ Via Bossi 12, 6830 Chiasso, 091 6825501
„ Via Sirana, 6814 Lamone, 091 9660063
19
■ AL VOLO
‹ Judoca luganese vincitrice a Ilanz.
Soddisfazione per la
società Judo Budo
Lugano per il primo
posto ottenuto da
Laura Piatti al torneo
nazionale di Ilanz,
nella categoria Ragazze A. La giovane
judoca luganese si è
distinta per le sue
qualità tecniche e
competitive battendo
per ippon le altre valide concorrenti che si
sono confrontate sulle materassine di fronte
ad un folto pubblico appassionato di judo.
Laura Piatti fa parte del vivaio delle giovani
leve del sodalizio luganese.
‹ Conferenza di Roma sulle cellule staminali. Dal 14 al 16 settembre si è tenuto a
Roma un incontro organizzato dall’Accademia
Pontificia per la vita fondata da papa Giovanni
Paolo II per studiare i problemi etici sollevati
dal progresso della biologia nella pratica medica.
La conferenza è stata un modo per la Chiesa
di presentare le ragioni della sua opposizione
alla ricerca sulle cellule staminali adulte per
difendere l’embrione umano, dotato di tutte le
potenzialità della vita umana.
Monsignor Elio Sgreccia, presidente dell’Accademia ha lanciato un appello per la proibizione
mondiale della conservazione per congelamento degli embrioni umani.
Soprattutto le ricerche sugli embrioni umani
adulti o del cordone ombelicale, infatti, hanno
portato a risultati incoraggianti. «Inizia a essere possibile l’identificazione, la coltivazione e
la moltiplicazione di queste cellule prima della
reintroduzione nel corpo. Possiamo già studiare la stimolazione di queste cellule all’interno
dello stesso organismo umano senza prelevarle», ha detto Monsignor Sgreccia.
‹ Special olympics. Si è svolta a Roma la
prima edizione degli Special Olympics europei
per ragazzi.
La delegazione ticinese composta
da sei nuotatori e due
allenatrici ha
avuto
un
buon successo.
La delegazione svizzera.
Gli organizzatori sono contenti
anche per la reazione dei ragazzi che con l’aiuto degli accompagnatori hanno affrontato, per
la prima volta, la lontananza da casa e la
nostalgia.
Tanti complimenti agli atleti: Nicole Chiappini
(1a 50m rana, 3a staffett 4X50 stile libero, 6a 50
metri dorso); Valentina Cuda (2a 50m stile libero, 3a staffetta 4X50 stile libero, 6a 50 metri
dorso); Lorena Furfess (2a 25 metri stile libero,
4a 25 metri dorso); Marina Lurati (3a staffetta
4X50 stile libero, 5a 50 metri dorso, 7a 50 metri
stile libero); Simona Stadler (3a 25 metri dorso,
3a staffetta 4X50 stile libero, 4a 25 metri stile
libero); Alessio Stallone (1o 25 metri dorso).
20
19 ottobre 2006
Pagina a cura di Angela M. Carlucci
■ LE NUOVE GENERAZIONI SONO IL NOSTRO FUTURO
Anche il Syna suggerisce un «Sì» alla Legge
sugli assegni familiari il 26 novembre
bambini e i giovani sono un investimento
per il futuro del nostro Paese, sono garanzia di benessere e di previdenza per la vecchiaia - ma solamente se ricevono una buona
istruzione e non divengono un peso insostenibile per i genitori.
La legge sugli assegni familiari comporta
assegni per i figli regolati uniformemente a
livello nazionale, importi minimi di 200 franchi
per i figli e di 250 franchi per i giovani in formazione, e il versamento integrale anche in caso
di occupazione parziale. Per la riuscita della
votazione federale, occorre ora l’impegno di
tutti - affinché genitori e figli ottengano finalmente assegni per i figli più giusti: con un chiaro «Sì» il 26 novembre 2006!
Da decenni gli assegni per i figli sono un efficace sostegno alle famiglie, ma sono evoluti in
modo molto diseguale a livello cantonale. Oggi
in Svizzera sono in vigore oltre 50 differenti
leggi sugli assegni familiari, e il loro importo
varia tra i 160 e i 260 franchi. Alla luce dell’attuale mobilità dei lavoratori, è una situazione
poco conforme allo spirito del tempo. Due famiglie residenti nello stesso quartiere del canton
Zugo non ricevono necessariamente gli stessi
assegni.
Roberto R. lavora nel canton Zurigo e riceve
ogni mese fino a 130 franchi in meno per ogni
figlio rispetto al vicino, che lavora a Zugo. Alla
fine dell'anno, Roberto R. ha nel portafoglio
I
C. Canosa, Â. Carlucci e N. Tamborino.
oltre 3000 franchi in meno. Persistono inoltre
lacune incomprensibili tra i salariati: le persone
impiegate a tempo parziale percepiscono
sovente un assegno ridotto - benché un figlio
non costi loro di meno.
Curare e educare dei bambini sono compiti
molto esigenti e richiedono un grande investimento di tempo. In seno alla famiglia sono tra-
smessi valori e legami senza i quali la convivenza nella comunità sarebbe impossibile. I
genitori offrono questo contributo per amore
dei loro figli e non per la società.
Tuttavia è proprio su questo impegno da
parte delle famiglie che si basa la sopravvivenza di ogni società - impegno che merita un adeguato riconoscimento anche sotto forma di
sostegno finanziario.
Nel confronto con i paesi dell’Europa occidentale, la Svizzera si situa nella metà inferiore della graduatoria concernente gli assegni
per i figli. I nostri vicini quali Germania, Austria
e Liechtenstein erogano importi ben superiori
a 250 franchi per figlio al mese.
È una triste realtà, ma nel nostro Paese la
povertà colpisce soprattutto le giovani famiglie.
In Svizzera, 250’000 bambini e giovani crescono in famiglie con serie difficoltà finanziarie. Gli assegni per i figli sono il mezzo migliore per contrastare il rischio d’indigenza, giacché aiutano proprio le famiglie a medio e basso
reddito.
I costi delle famiglie non diminuiscono con la
crescita dei figli. Per una buona formazione i
genitori spesso sono tenuti a sborsare parecchi soldi.
Un assegno di formazione di 250 franchi
aiuta molte famiglie, oltre ad essere un investimento nel futuro del nostro Paese. L’economia
svizzera ha bisogno di giovani con una solida
formazione. Essi sono dunque di grande
importanza per la nostra società e per il futuro
della nazione - i bambini e i giovani di oggi sono
la popolazione attiva di domani.
Le loro capacità e qualifiche sono centrali
per affrontare con successo le enormi sfide
che attendono il nostro paese. Il contratto
generazionale non può seguire un’unica direzione: un voto per la famiglia e per il futuro.
21
19 ottobre 2006
Pagina a cura di Moises Palmeiro
SYNA VAI A CONGRESSO NO DIA 28 DE OUTUBRO
Syna obriga o Governo
a votar nova lei sobre o
abono de família
Globalização - Futuro
social ou conflito mundial! O
indicato Syna realiza o seu segundo
Congresso depois da fusão será um
congresso que promete trazer ao
sindicato Syna uma grande mudança
estratégia a todos os níveis. Os anos após
a fusão foram difíceis mas trouxe ao Syna
uma nova visão sobre o mercado de trabalho, a realidade social, o conflito social e
o processo em marcha do mundo globalizado. A observação dessas problemáticas
levou o Syna a escolher para o seu Congresso o tema «Mundo globalizado».
A globalização é um processo em marcha quase impossível de travar, mas como
todos os processos, têm as suas vantagens
e desvantagens. Como sindicato defensor
dos interesses dos trabalhadores a nossa
preocupação baseia-se nos fins que a visa
a globalização, sem se preocupar com o
bem estar dos menos favorecidos.
O sindicato Syna conseguiu ao longo dos
anos e especialmente durante a presidência de Max Haas, estabilizar a sua estrutura financeira e está decidido a criar uma
nova imagem perante a opinião pública no
campo da parceria social.
Penso que com a reestruturação interna
que passa pela não recandidatura do expresidente Max Hass e a reforma de Peter
Allemann, Carles Steck, o Syna prepara-se
para nova era. A prevista nomeação de
Kurt Regotz um sindicalista de raiz, para
presidência do Syna e a nomeação de
jovens como Arno Kerst para a cúpula
directiva do sindicato Syna, pode significar
grandes mudanças na Lina de conduta do
Syna.
A escola do tema globalização é um sinal
rumo a mudança, pois é um tema que
necessita de um debate aprofundado a
nível do sindicalismo mundial devido as
suas contradições. Os sindicatos deve alterar as suas estratégias face a nova realida-
S
de, e criar novos mecanismos de luta para
poderem enfrentar com sucesso os problemas que enfrentam o mundo do trabalho
globalizado, onde nem os sindicatos escapam. Algumas das declarações dos mais
conceituados e credíveis organismos mundiais, abaixo transcritos, não deixam
razões para dúvidas sobre a preocupação
do Syna.
Relatório do Banco Mundial declara: «A
globalização parece aumentar a pobreza e
a desigualdade…os custos de ajustamento
para maior abertura são suportadas exclusivamente pelo pobre». Sobre o mesmo
tema a Agência Central de Inteligência
norte americana Cia em 2002 escreve no
seu relatório «A economia global vai
espalhar conflitos e estabelecer uma diferença maior entre vencedores e perdedores. Grupos excluídos enfrentarão profunda estagnação económica».
A Onu no seu relatório em 2002 escrevia: «O processo globalização está concentrando poder e marginalizando o
pobre».
O mais recente levantamento do Banco
Mundial dizia que 54,7 por cento da Humanidade vive em estado de miséria ou pobreza extrema.
Estas declarações vindas das mais altas
esferas do poder económico mundial, deixa
qualquer imortal preocupado, porque
varias questões e interrogativas se levantam.
O problema do fosso abismal entre a
riqueza e a pobreza extrema é conhecida,
identificada. Porque é que nada se faz para
a minimizar? Os actores dessa desigualdade são identificados, porque é que não se
trava a sua ascensão económica e a sua
avareza? Todos estamos conscientes que
os lucros desses monstros económicos,
são obtidos a custa do suor dos pobres e
são incapazes de participar com o mínimo
para minimizar o seu
sofrimento?
Deixam os necessitados a mercê da sua
própria
sorte,
enquanto apregoam à
quatro ventos os
lucros. Cada fusão
em nome da globalização
significa
despedimentos
e
pobreza, por outro
lado os apoios sociais
são diariamente abolidos em nome de um
estado menos social!
sindicato Syna e o Travail.Suisse lançaram em Novembro de 2001 recolha de
assinaturas para alterar ao actual
situação de discriminação que se verifica a nível
do abono de família. De forma arrojada, o Syna
pediu 15 francos por dia para cada criança ou
seja, 450 francos por mês. A iniciativa do Syna
exigia também um subsidio igual para toda a
Suiça para todos inclusive os trabalhadores por
conta própria. Para evitar que a iniciativa do Syna
fosse a votação popular, o Governo lançou uma
contraproposta de subsidio familiar mínimo de
200 e 250 francos para os subsídios familiares e
de formação. Passados 14 de Angeline Fankhauser exigir subsídios familiares mínimos de 200
francos por mês em toda a Suíça, um grande
passo tem sido feito hoje nesta direcção. Para
Hugo Fasel, presidente de Trabalho a Suíça, é
claro: «este progresso a respeito dos subsídios
familiares é um grande sucesso para a iniciativa»
,mais justos subsídios para crianças!
Com a aprovação pelo Conselho de Estado em
atribuir 200 francos a crianças aos 12 anos e 250
aos que estão fazendo formação, foi como se a
primavera fizera o seu aparecimento fora do
tempo. Se não tivesse havido a iniciativa, o Parlamento teria continuado a adiar ainda por muito
mais tempo a discussão deste tema.
A Satisfação dos pais ainda ia no adro, já os
partidos da direita e as associações patronais
lançavam o referendo contra esse projecto de lei.
O Syna de forma inteligente, retirou a sua iniciativa, para se concentrar na luta contra o referendo lançado pelos partidos da direita e das
associações patronais.
O veredicto da nossa luta em prol das crianças
tombará no dia 26 de Novembro, daí o nosso
apelo a todos as famílias com direito de voto, não
deixem de votar no próximo dia 26 de Novembro
a favor dessa Lei, pois o futuro da educação dos
nossos filhos está em jogo. Se perdermos esta
batalha, necessitaremos de mais 20 anos para
que o problema seja de novo agendado.
Caso sairmos vencedores, teremos contribuído de forma significativa para a abertura da
discussão do papel do estado na educação das
crianças e num novo conceito da politica da família, que tem estado adormecido neste país.
Vamos todos votar no dia 26 de Novembro. Um
voto na família e no futuro.
22
19 ottobre 2006
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
Sicilia, il fascino di una terra antica
Pietro Vignutelli
n rilevante numero di membri della sezione
luganese dell’ AAPI, ha partecipato all’attesa
escursione nella Sicilia Occidentale. L’organizzazione è stata curata minuziosamente in ogni
dettaglio dall’agenzia Dream-Travel di Biasca, per
permettere ai 51 partecipanti di godere delle più gradite sensazioni che la Sicilia può suscitare. Un viaggio di alta conoscenza culturale, archeologica e storia. Quest’isola ha vissuto periodi di dominio forzato
per secoli, mussulmano, cartaginese, greco e romano, che hanno lasciato memorie e reperti incancellabili. Città pianificate con i più moderni intendimenti
per gli abitanti di allora cancellate dai terremoti
sopravvenuti, templi semidistrutti, resti che testimoniano il passaggio di tante civiltà, in questa isola
favorita dalla natura e baciata dal sole.
U
Dopo un perfetto viaggio aereo fino a Palermo, il
primo pranzo tipico consumato a mezzogiorno in un
ambiente gioioso in riva al mare con numerose, graditissime pietanze marine. Poi salita al Monte Pellegrino, sopra la città, per una visita alla Chiesa di S.
Rosalia, tutta scavata nella roccia e molto venerata
dai palermitani.
Trasferimento al Park-Hotel Florio di Cinisi in riva
al mare, luogo fisso per cena e pernottamento di tutti
i giorni in Sicilia. Un grande albergo composto di
palazzine per le camere e di un centro di accoglien-
za munito di ampi locali di intrattenimento per gli
ospiti e di grandi spazi per attività sportive, nonché
anfiteatro all’aperto.
Il secondo giorno a Segesta visita alle rovine dell’antica capitale degli Elmi, dove sono ancora erette
le colonne del grande tempio, poi salita in vetta alla
montagna di Erice, sede attuale di convegni mondiali scientifici, circondata dalle antiche mura a protezione degli attuali 27.000 abitanti.
Abbiamo poi raggiunto S.Vito Lo Capo per un
breve contatto con la sua magnifica spiaggia.
É stata poi la volta dell’isola di Mozia con le sue
grandi saline e della visita al museo di Whitaker, (cittadino inglese dimorante nell’isola nel secolo ottocento, esperto di coltivazioni) ove sono esposti antichi reperti molto significativi dei secoli del dominio
greco sull’isola. Interessante visita alla vicina città di
Marsala che conserva ancora i ricordi garibaldini,
per la vittoria sui borbonici nel 1860.
Il giorno seguente a Selinunte importante centro
archeologico della civiltà greca e cartaginese. Una
Acropoli del 500 a.c. semidistrutta dai terremoti succeduti nei secoli, ma visibile ancora nelle sue strade,
vie e templi, reperti che indicano la civiltà scomparsa con le guerre e distruzioni della natura. Nel pomeriggio non è mancata una breve visita a Gibellina
distrutta dal terremoto del 1968 ed ora ricoperta con
una colata di cemento bianco sulle macerie del disastro. Infine l’ultimo giorno visita all’Abbazia e Duomo
di Monreale, sopra Palermo, costruita nel 1100 d.c.
di mirabile bellezza, che offre la visione di circa 6000
mq di mosaici raffiguranti la vita del Signore e dei
discepoli, visitata da migliaia di viaggiatori molto interessati alla magnifica opera normanna.
Una vacanza in Sicilia con il sole sempre presente, l’accoglienza, le ristorazioni tipiche a base di specialità marinare, le colazioni e cene a ricco buffet
con la scelta preferita, il tutto allietato dal buon
umore, merito soprattutto degli amici leventinesi
sempre allegri Laura e Salvatore.
Tutti i partecipianti sono rientrati a casa felicissimi
di aver goduto di cinque meravigliose giornate caratterizzate dal calore dell’amicizia di persone già
conosciute e dell’incontro con nuove.
Unanime la richiesta di una nuova vacanza da
programmare per fine settembre del prossimo anno.
Un giovanotto che ha
più di un secolo
a 104 anni, è stato proclamato
il lavoratore più anziano d’AH
merica e non ha intenzione di andare in pensione. Waldo McBurney, di
Quinter nel Kansas, fa l’apicoltore,
dopo aver fatto in vita sua l’agricoltore - uscì nel 1927 dall’università di
agraria nel Kansas - e molti altri
mestieri.
McBurney è soprattutto un atleta:
scoprì le corse di fondo a 65 anni e
cominciò a gareggiare a 75. Dagli
80 in poi ha stabilito un sacco di
record d’età nella corsa, nel salto in
lungo, nel lancio del disco e del
peso; ed ha disputato più volte le
Senior Olympics, anche quando
aveva già compiuto cent’anni.
■ MENDRISIOTTO
Auguri presidente onorario
prossimo 26 ottobre il presionorario dell’AssociazioIneldente
Anziani Pensionati e Invalidi
OCST del Mendrisiotto, prof. Giovanni Piffaretti compirà gli 85
anni.
Il Comitato e tutta la sezione
porgono i migliori auguri di buona
salute e serenità verso ulteriori traguardi.
Buon
compleanno!
■ AGENDA
Bellinzona
Lugano
Tombola e castagnata, venerdì 20 ottobre.
ore 14, ristorante Orello a Gnosca. Iscrizioni:
tel. 091 8292005, Tatiana.
La conferenza di Piergiorgio Tettamanti che
si doveva svolgere oggi, giovedì 19 ottobre, è
stata posticipata. La data è da definire.
‹ Pranzo comune mercoledì 15 novembre, ore
12, Centro Labor (centro ACLI), via Simen 9
(angolo via agli Orti). Costo fr. 15-20, bibita
esclusa. Il centro (dietro il Mercatino della Caritas) è raggiungibile con il bus 3, fermata piazza
Molino Nuovo. Iscrizioni: tel. 091 9102021.
‹ Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021.
‹
Locarno
‹ Castagnata, oggi, giovedì 19 ottobre, ore 15,
ristorante Panorama (nel palazzo dove ci sono
gli uffici del segretariato regionale OCST di
Locarno). Vi aspettiamo numerosi.
‹ Giovedì 2 novembre ritrovo per il pranzo
mensile, ore 12, sala riservata ristorante Stella
d’Italia, via Mantegazza 5, Locarno. Annunciarsi da subito, tel. 091 7513052.
‹ Venerdì 10 novembre - Contrariamente a
quanto previsto la Messa in suffragio dei
defunti sarà celebrata, come tradizione,
nella Chiesa Nuova, in via Cittadella a
Locarno.
‹
Mendrisio
‹ Assemblea sezionale e castagnata, martedì
14 novembre, sala oratorio Ligornetto. Inizio
ore 14.30. Saranno presenti il nuovo presidente cantonale Giacomo Falconi e il nuovo
assistente spirituale cantonale don Emilio
Conrad. Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro il 7
novembre. Posteggi gratuiti nelle vicinanze.
Tre Valli
‹ Assemblea e Castagnata, martedì 7 novembre, ore 14.30 ristorante Birreria Bocciodromo,
Faido. Ore 14.30 assemblea, tombola, danze,
castagnata con lardo. Allieterà il pomeriggio la
Bandella Briosa. Costo fr. 10 non soci fr. 25.
Iscrizioni dal 23 ottobre al 3 novembre, tel. 091
8730120.
‹ Gita in Emilia Romagna, dal 21 al 25 maggio 2007, con visita di Ferrara, Ravenna, delta
del Po, in torpedone. Costo fr. 880 tutto compreso. Accompagnatori: padre Angelo Fratus,
Carlo Franscini, Gerolamo Cocchi e Maurizio
Lo Piccolo. Preghiamo di dare tempestivamente l’adesione di massima telefonando all’OCST di Biasca, 091 8730120.
19 ottobre 2006
GIORNALE APERTO
■ LE DOMANDE DEI LETTORI
Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate.
23
Cosa fare in caso di successioni ereditarie?
Sono cittadino svizzero e vivo a Lugano.
Due mesi fa è deceduto mio nonno che era
italiano ed era proprietario di una casetta al
mare in Calabria.
Non ha lasciato testamento e adesso non
sappiamo come muoverci.
Mi hanno detto che per risolvere la questione è necessario recarmi sul posto per fare la
successione.
Il nonno era vedovo e aveva due figli, uno
vive a Lucerna e l’altro era il mio papà che è
morto da due anni. Io ho un fratello che abita in
Ticino.
A cosa abbiamo diritto io e mio fratello?
Come possiamo fare per aggiustare le cose?
Grazie per la cortese risposta.
Giuseppe T. - Lugano
D
Auguri
z a Giuliana e Livio Torri di Arogno, socio AAPI
del Mendrisiotto, che il 20 ottobre, attorniati dai
figli Alberto con Nicole e Annalisa con Enrico e
i nipoti Francesca ed Elias, festeggeranno il
cinquantesimo di matrimonio.
z a Gianni Paltenghi di Ponte Tresa, fedele
abbonato, che il 16 ottobre, attorniato dai propri cari, ha festeggiato in splendida forma il traguardo degli 80 anni.
Congratulazioni
z a Jessica, neo diplomata Assistente dentale,
figlia di Giuseppe Ceschina, presidente sezione Edili del Mendrisiotto.
Auguri, anche da parte della mamma e del fratellino Mirko, di un futuro professionale ricco di
soddisfazioni.
z a Pier Giulio Prete, socio e membro del comitato Edili del Mendrisiotto, che ha brillantemente conseguito l’attestato federale di capacità quale piastrellista.
Felicitazioni
z a Giuseppe Dolcini di Blessagno, socio settore Edile, e alla moglie Beatrice, per la nascita di Filippo al quale auguriamo ogni bene in
compagnia dei fratelli Sara, Isacco, Carlotta e
della nipotina Camilla.
z ad Angelo Costa, socio settore Trasporti, per
la nascita del nipotino Nicolò.
z a Nicla e Ernesto Ceppi Lorenzetti per la
nascita del primogenito Lorenzo Pietro Domenico, ai nonni Piero e Carla, Tino e Pinuccia e
agli zii e cugini a Curio e a Meda.
z a Rosalia Barresi, collega della Casa disoc-
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
(OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano
Redattrice responsabile
Benedetta Rigotti
Segretaria di redazione
Maurizia Conti
Gentile signor Giuseppe,
In mancanza di testamento la legge prevede
la successione legittima, che nel caso da Lei
descritto fa cadere in successione l’immobile
del defunto per metà al figlio vivente e per un
quarto ciascuno ai due nipoti. Per regolarizzare tutta la questione è necessario che entro un
anno dal decesso del nonno venga aperta la
cosiddetta Pratica di Successione ereditaria.
Per farlo non è assolutamente necessario che
vi rechiate in Calabria, anche perché non
basterebbe un solo viaggio, né dovrete impegnare parenti lontani. Gli uffici del Patronato
ACLI di tutta la Svizzera sono autorizzati a ricevere il mandato per seguire tutta la procedura
per vostro conto, basta che uno solo degli eredi
apra la Successione producendo tutti i docu-
R
cupazione di Massagno e a Rino Costantini,
socio segretariato del Luganese, per la nascita di Alisia, con tanti auguri di crescere serena
accanto al fratello Davide.
z a Gabriele Selva di Laino, socio settore
Autotrasporti, e a Laura, per la nascita di Estelle, con tanti auguri di ogni bene accanto ai fratellini Alexa e Patrick.
z ai genitori Lars e Roberta, ai nonni Sila e Holger Schlichting, per la nascita di Leif Luca, al
quale auguriamo un futuro ricco di gioia.
Condoglianze
z alla moglie Carla e parenti tutti, per la prematura dipartita del loro caro congiunto Claudio Guarisco, socio Regione Tre Valli.
z a Flavio Giroldi di Cunardo, socio settore
Edile, e ai familiari tutti, per la prematura
scomparsa della sorella Venanzia.
z Purtroppo un incidente in un cantiere del
Luganese ha causato un’altra vittima. Salvatore Lentini, un operaio frontaliere di 56 anni residente a Lurate Caccivio, nel Comasco, ha
perso la vita per una tragica fatalità. Stava
manovrando da terra una gru, quando, improvvisamente, alcune lamiere che componevano
il carico si sono sfilate colpendo violentemente
lo sfortunato lavoratore. Alla moglie, alle figlie,
ai parenti, per la tragica scomparsa del loro
caro congiunto, socio segretariato del Luganese, le condoglianze di tutta l’OCST.
In memoria
z a 25 anni dalla scomparsa ricordiamo con
affetto Fulvio Binetti, membro del comitato
cantonale OCST.
Redazione e amministrazione
via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551,
fax 0919242471, e-mail [email protected]
Stampa
Corriere del Ticino SA
via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Areafin Communication SA
tel. 0919101070, fax 0919101071
e-mail [email protected]
Tiratura controllata REMP 41.616 copie
menti necessari,
e quando la pratica sarà totalmente istruita,
tutti gli eredi
potranno firmare
in nostra presenza. Il nostro ufficio si occuperà
delle trascrizioni dei nuovi proprietari degli
immobili nelle diverse percentuali di possesso
ad un costo nettamente inferiore rispetto al
normale, senza né procure legali né viaggi
antipatici.
Per ulteriori chiarimenti può prendere un
appuntamento con il Patronato ACLI di Lugano al n° tel. 091 9239716.
Aldo Ragusa
[email protected]
Convegno
La donna... nei tempi odierni
Domenica 29 ottobre, ore 9
Hotel Thurgauerhof - Weinfelden
Programma
9.00 arrivi e caffè
9.30 Maria Alonso-Ricci
Respons. Coordinamento Donne ACLI
10.00 Dott.sa Anna Ruedeberg
La donna... e la sfida alla salute
10.35 Dott.ssa Cesarina Tenti Ceprini
La prevenzione nelle malattie per l’obe
sità e le malattie senili
11.10 Angela Davanzo - Assistente sociale
Disabili nella vista e mezzi ausiliari nella
Svizzera
11.45 Sussy Errera - scrittrice e archeologa
«Poesie» e «Arbonetto illustrato»
12.20 Domande e discussione
12.45 Momento di preghiera
13.30 Pranzo
15.00 Programma culturale
Entrata libera. Annunciarsi a:
[email protected] tel. 091 9214794.
Consiglio esecutivo
Presidente: Romano Rossi
Vicepresidente: Bruno Ongaro
Membri: Carla Albertoli, Fausto
Leidi, Gianfranco Poli, Roberto
Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado
Robbiani, Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e Copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano: Dario Tettamanti
Mendrisio: Alessandro Mecatti
Bellinzona: Paolo Locatelli
Locarno: Arturo Trezzini
Tre Valli: Giancarlo Nicoli