24 maggio 2012

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24 maggio 2012
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
24 maggio 2012 - Anno LXXXVII - N.9 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 4
 Prossimo numero: 14 giugno 2012
AIC
Allarmante crescita
di notifiche
pagina 5
Industria
Il 5 giugno per
difendere i nostri
diritti
pagina 9
Libera
circolazione
Rafforzare le misure
di accompagnamento
pagine 12-13
I viaggi
di Kuoni
Alla scoperta
dell’Umbria
pagina 2-3
pagine
11
Disoccupazione
Tra giovani disoccupati
e illusori cali stagionali
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
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Sindacato  Disoccupazione
24 maggio 2012 il Lavoro
Il debutto nel mondo del lavoro
Il giovane (in)utile
golo posto di lavoro, per cui le aziende pretendono di poter assumere il giovane estremamente
a piaga della disoccupazione giovani- formato, ma con già una comprovata esperienza.
le si fa sempre più sentire in Europa Ci troviamo di fronte ad un paradosso: tutti vocome pure alle nostre latitudini, spinta gliono giovani con esperienza però nessuno è
oltre che dalla congiuntura anche dal para- disposto a darti la possibilità di creartela. E visto
dosso per cui le aziende pretendono giovani che l’esperienza vien lavorando, come sbloccare
formati, ma con una comprovata esperienza.
la situazione?
Una possibile soluzione è sperare di trovare ancora quei datori di lavoro disposti a formare un
giovane senza esperienza professionale, capaci
di seguire il giovane nel
suo processo di apprendimento, di avere la pazienza di correggere, di
trasmettere i trucchi del
mestiere e quant’altro
necessario a fare di lui
un professionista con i
fiocchi.
In questo ambito mi
sembra interessante citare una frase dettami
mentre ero alla ricerca
di uno stage, proprio
per accumulare questa
benedetta esperienza:
«sai, a volte è più il tempo che SPRECHI seguendo il giovane che il
resto. In quel tempo io le
cose le faccio due volte
perciò non ho interesse
ad assumerti». Bene, allora, se tutti i datori di laL’Europa colorata secondo il tasso di disoccupazione giovanile a marzo. Verde
voro ragionassero così,
scuro significa un tasso elevato (in grigio i dati inesistenti).
ci troveremo, fra non
tanti anni, con una mandria di persone con tanti
Un inizio difficile
fogli di carta appesi a far bella figura, ma che in
Spesso i giovani iniziano la formazione pie- pratica non hanno mai lavorato e non potranno,
ni di speranze che questa li possa portare ad secondo la mentalità attuale, lavorare.
avere un futuro economico e sociale sereno.
La formazione dei giovani è fondamentale sia
Man mano che passano gli anni, crescendo, per le aziende sia per la società. Il tramandarci si confronta sempre più con la realtà. Fi- si delle competenze farà sì che non vi saranno
nita la formazione, sia essa universitaria, un delle «perdite» nel naturale cambio generazionaapprendistato o quant’altro, questa realtà ti le del personale. Aiuterà inoltre a garantire alla
schiaccia prepotentemente. Una realtà che società in generale una continuità solida e fidata.
non lascia troppi spazi per la gioia e i progetti La formazione dei giovani è dunque fondamendiventano illusioni. Una realtà molto spesso tale per l’azienda, ma soprattutto per la società.
chiamata disoccupazione, ossia lettere su lettere condite da nessuna risposta o risposte Eppur servono: gli «yes men»
negative preconfezionate, offrirsi per stage
Chi sono? Sono i giovani, di solito molto formati
(senza obbligo remunerativo) e venir rifiuta- scolasticamente, che tornano utili specialmente
ti, giornate intere senza aver niente da fare. alle grandi aziende e banche, sono quelli senza
Sentirsi dire da gente più anziana di te, che «scrupoli», pronti a tutto pur di lavorare: stipendio
ha iniziato a lavorare quando il mercato del basso, mancato rispetto dei valori fondamentali
lavoro era ben diverso, e presentava cifre di delle persone ed una cultura, a volte inculcata a
disoccupati irrisorie, che i giovani sono tutti volte causata da delle necessità, del «sì padrone»
lazzaroni e chi più ne ha più ne metta.
a dominare il suo modo di essere e relazionarsi
GIORGIO DONINI
L
Gli inutili: non è un paese per giovani
Oggi assistiamo ad uno strano fenomeno, causato anche dall’estrema concorrenza per un sin-
nel mondo del lavoro.
A loro viene di solito assegnato un ruolo dirigenziale, in quanto, essendo senza scrupoli, sono
sempre pronti a dire di sì ai grandi manager, eseguire gli ordini ed accettare qualsiasi cosa. «L’uomo del sì», pupillo del manager, in questo ruolo si
troverà a dirigere persone con 20-30 anni in più di
lui e con una chiara e lampante esperienza lavorativa, gente capace insomma. Questa differenza
farà ovviamente nascere delle incomprensioni,
creando così lo scontro generazionale. E se l’ambiente lavorativo non è sano, anche l’efficienza ne
risentirà. E non parliamo solo del posto di lavoro,
perchè spesso le persone si portano i problemi a
casa intaccando così anche le relazioni umane al
di fuori del mondo lavorativo.
Purtroppo il neo assunto, che non ha ancora appreso tutte le dinamiche proprie di ogni
azienda che di solito si imparano con gli anni, si
troverà magari ad allontanare una persona, che
per i clienti era un punto di riferimento creando
un danno d’immagine e un danno economico. A
volte la colpa è invece del giovane, che credendosi superiore perchè magari più formato rispetto
ai suoi «sottoposti» non riesce a calarsi nel ruolo
con umiltà e rispetto degli altri credendosi il capo
del mondo.
Urge quindi una riflessione sull’assegnazione e
l’interpretazione dei ruoli all’interno del mercato del
lavoro in generale, per evitare un ulteriore degrado.
Necessità di un cambiamento
Ovviamente difficilmente torneremo ai tempi in
cui il padre di famiglia trasmetteva il proprio lavoro e sapere alla prole, in quanto la società non
è più la stessa. Ora il ruolo di padre di famiglia
deve essere interpretato dai datori di lavoro. Probabilmente la visione attuale del «tutto e subito»
e l’enorme disponibilità di personale, porta taluni
datori di lavoro a trascurare la visione a mediolungo termine, ignorando così i giovani e creando
un vuoto generazionale di valori e competenze.
Sicuramente ci sono ancora aziende che si adoperano per formare i giovani, ma sono troppo
poche, soprattutto per quelli con una formazione
superiore.
Se in Ticino ad aprile 2012 registriamo un totale
di 915 giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni, un
motivo ci sarà. E la situazione è tanto più grave se
contiamo coloro che finiscono la formazione tra i
25 e i 29 anni, in prevalenza universitari; in questo
caso raggiungiamo circa le 1’700 unità.
Il problema non è solo congiunturale, occorre un
cambio di visione, bisogna permettere ai giovani,
che ovviamente dovranno essere motivati e fare la
loro parte, di inserirsi professionalmente e garantire una continuità lavorativa e sociale di qualità.
Tasso di giovani disoccupati a marzo:
• Spagna: 51,1%
• Portogallo: 36,1%
• Italia: 35,9%
• Germania: 7,9%
• Francia 21,8%
• Grecia (gennaio 2012): 51,2%
• Svizzera: 3,2% ossia 17’450 giovani
Sindacato  Disoccupazione
24 maggio 2012 il Lavoro
Ma i giovani?
Anche noi dobbiamo fare la nostra parte mettendoci a disposizione con umiltà ed essere propensi a fare dei sacrifici almeno inizialmente, senza per questo tollerare eventuali abusi. Significa
non pretendere subito salari sproporzionati e posti di grande responsabilità, dobbiamo adeguarci, tornare a fare la famosa gavetta, progredire un
passo alla volta, abbandonare pure noi la visione
del «tutto e subito». Dobbiamo inoltre estirpare la
dilagante cultura del «so già tutto» ossia essere
disposti ad ascoltare i consigli e pure i rimproveri
di coloro che sanno il mestiere, che conoscono
le dinamiche dell’azienda anche se magari non
hanno tanti fogli di carta appesi. Non dobbiamo
crederci superiori, non si può pensare di sapere
già tutto, perchè si partirebbe con un atteggia-
mento sbagliato che non porterebbe a nulla. Così
facendo faremmo il gioco dei datori di lavoro che
escludono i giovani ed andremmo ad alimentare
le scuole di pensiero che ci considerano senza
valori, lazzaroni, pretenziosi e privi di qualsiasi
fondamento di educazione.
Penso sia giusto che ambo le parti rivedano
il proprio comportamento per tentare di sbloccare la situazione, bisogna cambiare assieme.
Trasmettere valori e competenze dovrebbe essere un’esperienza piacevole e stimolante per
tutti, nonchè un obbligo morale. Vedere i progressi del giovane giorno dopo giorno è come
veder crescere un figlio.
Questo rapporto di crescita deve essere
interpretato come una collaborazione non
come una competizione, una collaborazione
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basata sul reciproco rispetto. Il «vecchio» che
insegna al giovane non deve aver paura di essere sostituito, deve interpretare il suo ruolo
in modo corretto, pensando che sta facendo
un favore alla società. Il giovane deve partire
con umiltà ed essere cosciente che è solo al
primo gradino della scala. Tutti e due devono
essere consapevoli che possono portare un
valore aggiunto all’altro e unirsi per progredire.
Forse è giunto il momento di cambiare, perchè adesso abbiamo ancora a disposizione
personale qualificato, con esperienza e valori,
ma prima o poi ci troveremo a fare i conti con
una carenza, e non solo di giovani ma anche
di datori di lavoro disposti a trasmettere le
competenze. E forse allora sarà troppo tardi.
L’analisi del Responsabile Cantonale della CAD OCST
Disoccupazione in sensibile calo
ma è tendenzialmente solo un fattore stagionale
econdo i dati statistici, elaborati dalla Segreteria di Sato dell’economia
(SECO) di Berna, alla fine di aprile
2012 si è registrata una diminuzione dello 0,1%
del tasso di disoccupazione che è passato al
3,1% a livello svizzero. Anche a livello ticinese
il tasso si è ridotto al 4,4% diminuendo di 0,4
punti percentuali rispetto al mese precedente.
Questo valore risulta essere corrispondente a
quello registrato nello stesso periodo dell’anno
scorso dove si è registrata l’importante uscita
Un segnale chiaro arriva anche dall’esame
delle statistiche riguardanti il lavoro ridotto,
ossia la misura utilizzata dai datori di lavoro, in
caso di momentanea mancanza di lavoro, per
richiedere prestazioni alla Cassa Disoccupazione in favore dei propri dipendenti. Ebbene
in questo settore, da alcuni mesi, registriamo
un forte aumento di prestazioni versate, sintomo emblematico che la situazione congiunturale attuale è ancora instabile e parecchie nubi
«grigio/nere» appaiono all’orizzonte.
È sempre opportuno evidenziare all’opinione
pubblica che le statistiche della disoccupazio-
di assicurati, in seguito purtroppo all’introduzione della nuova legge sull’assicurazione disoccupazione.
Esaminando i gruppi professionali toccati
da questa flessione, l’effetto di fattori stagionali ha influito in buona parte alla diminuzione
del tasso di disoccupazione in quanto i settori
della ristorazione, dell’edilizia e dell’economia
domestica hanno subito una importante diminuzione nel nostro Cantone.
ne in Svizzera non seguono talvolta il calcolo
effettuato a livello europeo da molti Stati in
quanto, nel tasso ufficiale di disoccupazione,
non si tiene conto delle persone in assistenza, che purtroppo hanno esaurito il loro diritto
alle prestazioni e di quelle che sono uscite dal
diritto alla disoccupazione ma sono ancora attualmente senza occupazione.
Inoltre occorre tenere presente che parecchi
assicurati, ancora attivi nel settore disoccupa-
LUCA CAMPONOVO
S
zione, ma che partecipano ad una misura del
mercato del lavoro (corso, programma occupazione, periodo di pratica professionale ecc.)
o effettuano un guadagno intermedio (attività
parziale con richiesta di prestazioni quale differenza di guadagno alla Cassa) non rientrano
nelle statistiche ufficiali di veri disoccupati ma
unicamente sono registrati come persone in
cerca di impiego.
È quindi nostro compito cercare di non abbassare la guardia su questo importante problema
che affligge parecchi nostri assicurati che, per
svariati motivi a loro non imputabili, hanno perso un posto di lavoro e faticano enormemente
per reperirne un altro malgrado gli aiuti che la
Cassa Disoccupazione può finanziare alfine di
permettere loro una reintroduzione, meno traumatica, nel mondo del lavoro.
Come Cassa Disoccupazione OCST abbiamo anche cercato di essere maggiormente
vicini ai nostri Assicurati anche da un punto di
vista finanziario. Infatti nelle scorse settimane
siamo stati premiati a livello federale come la
Cassa che provvede, nel minor tempo possibile, a stabilire il diritto agli assicurati e registrare, il più velocemente possibile, i pagamenti
delle prestazioni. Tale verifica effettuata non
solo nel nostro Cantone ma a livello svizzero,
ci gratifica enormemente, segno evidente che
abbiamo a cuore il problema dei nostri assicurati disoccupati che, in un periodo difficile,
come quello di reperire una nuova occupazione, ricevono almeno nel più breve tempo possibile le prestazioni, importanti per poter continuare a sostenere le proprie famiglie in questa
fase di evidente difficoltà.
Occorre quindi proseguire in questa ottica,
ma soprattutto sollecitare i vari partner sociali,
affinché si abbia maggiore sensibilità verso gli
assicurati in disoccupazione nel nostro Cantone in quanto, in questo periodo, sono maggiormente preoccupati per la difficile ricerca
di una nuova occupazione stabile, che possa
permettere loro di poter impostare il proprio
futuro su basi solide e concrete.
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Sindacato  Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
Associazione Interprofessionale di Controllo
Un’allarmante crescita
del numero di notifiche
BENEDETTA RIGOTTI
I
n una recente conferenza stampa l’Associazione interprofessionale di controllo
(Aic), che raggruppa 19 settori professionali dell’edilizia e dell’artigianato, istituita
nell’ambito delle misure di accompagnamento
alla libera circolazione con compiti di controllo,
ha presentato la sua attività.
Dalle cifre comunicate emerge un aumento
del lavoro distaccato e delle infrazioni verificate. Abbiamo parlato con Dario Tettamanti,
vice-presidente dell’Associazione e responsabile OCST per le commissioni paritetiche,
che ci ha fornito una lettura preoccupata del
fenomeno.
Quali sono le principali infrazioni?
Abbiamo il compito di controllare
che vengano rispettate le condizioni contrattuali e i salari minimi. Per
questo pretendiamo dalle aziende
la documentazione bancaria che
attesti il versamento di quanto dovuto ai lavoratori. In questo caso il
problema è che non siamo in grado
di verificare cosa succede in seguito, se cioè il lavoratore non venga
costretto a restituire all’azienda una
parte dell’importo o se venga poi pagato regolarmente nelle settimane successive alla prestazione di lavoro in Svizzera.
Come si è evoluta la situazione delle notifiche nell’ultimo anno?
Il numero di notifiche registrate nei 19 settori di competenza dell’Aic nel 2011 è aumentato in maniera allarmante: 27 per cento circa
nell’ultimo anno e quasi raddoppiato dal 2009.
Si parla di circa 16'000 notifiche di lavoratori
distaccati. Se dovessimo fare una valutazione
del giro di affari perso per il Ticino, ci aggiriamo intorno ai 300 milioni di franchi. È una cifra
senza dubbio notevole per il mercato ticinese.
In questi mesi si fa poi sempre più pressante il problema dei falsi indipendenti. Di che
cosa si tratta?
I lavoratori indipendenti non sono soggetti
al rispetto del contratto collettivo. Per questo
motivo molti sono portati a notificarsi come indipendenti pur essendo, di fatto, dipendenti.
La verifica di queste situazioni non è semplice perché implica dei controlli incrociati con
l’Italia. Anche il numero di indipendenti è raddoppiato negli ultimi quattro anni superando le
7'000 notifiche.
Su quanti ispettori può contare l’Associazione e qual è l’entità dei controlli?
L’Associazione è molto attiva con i suoi 5 ispettori. Riusciamo ad effettuare un numero notevole
di controlli e, purtroppo, verifichiamo una percentuale molto elevata di infrazioni. I controlli
vengono eseguiti in parte a campione sulle ditte
che presentano la notifica per verificare l’adeguatezza dei documenti e il rispetto del contratto
collettivo e delle regole vigenti in Ticino. In altri
casi, facciamo dei controlli sulla base di denunce
provenienti da varie fonti, durante le quali verifichiamo un notevole numero di infrazioni.
Come assicurarsi che l’azienda che commette delle infrazioni ne paghi le conseguenze?
Negli ultimi mesi in alcuni settori professionali sono state introdotte le cauzioni. Si tratta
di un sistema per il quale l’azienda che porta
lavoratori distaccati in Svizzera deve versare
una somma alla quale si può attingere in caso
vengano attestate delle infrazioni. Bisogna in
ogni caso sottolineare che molte delle aziende
estere che lavorano in Ticino, lo fanno tramite il
sistema del subappalto. Ed è soprattutto questo che altera il sistema.
In che cosa consiste?
Le aziende locali si aggiudicano delle commesse puntando su un’offerta al ribasso e poi
chiamano aziende estere a realizzare il lavoro.
Oggi chi dà in subappalto non è responsabile in nessun modo di quanto realizzato da chi
esegue effettivamente i lavori, né dal punto
di vista qualitativo, né dal punto di vista della
protezione dei lavoratori. Per questo è necessario introdurre il sistema della responsabilità
solidale. Sindacati, Stato e Ssic da tempo si
stanno occupando della problematica.
Come uscire da questa situazione?
Bisogna innanzitutto sperare che la situazione economica in Italia migliori rapidamente in particolare in Lombardia e nelle fasce di
confine. Questo ridurrebbe certo la pressione
e la situazione di necessità di molti lavoratori italiani che oggi sono disposti ad accettare
condizioni improponibili pur di portare a casa
un salario.
È importante poi che venga diffuso il sistema
della cauzione e che venga introdotto il concetto di responsabilità solidale. Deve soprattutto cambiare il clima che vige tra gli imprenditori ticinesi, pronti in pubblico a chiedere agli
altri atti di moralità, per poi essere pescati, nel
privato della loro attività, a eludere le regole
per guadagnare qualche franchetto in più a
spese di gente che ha bisogno.
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Sindacato  Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
Mikron Tool SA
MANIFESTAZIONE CANTONALE INDUSTRIA
Rinnovo
commissione aziendale
A
fine aprile è avvenuta la votazione per il rinnovo della commissione aziendale. Conosciuti i risultati
dell’elezione, gli eletti hanno proceduto all’assegnazione delle cariche. La nuova commissione, il cui mandato coprirà il periodo 2012
– 2014, risulta così composta :
Piterà Ercole Flavio, OCST, Presidente
Ringhini Angelo, OCST, Vice presidente
Fontana Giovanni, OCST , segretario
Bello Luigi, OCST, membro.
Ci congratuliamo con i nuovi eletti per il
brillante risultato conseguito. Formuliamo i
migliori auguri di buon lavoro, con l’auspicio che anche eventuali critiche nei confronti
dell’operato della commissione, difficoltà e
incomprensioni, non impediranno alla nuova
CA di portare avanti, con il dovuto impegno, le
decisioni collegialmente concordate.
L’Ocst, quale sindacato attento, responsabile e rappresentativo della maggioranza dei
dipendenti MTO sarà, come sempre, vicino
alla nuova CA, non mancherà di fornire l’aiuto
e il supporto necessario per la risoluzione dei
piccoli e grandi problemi che ogni giorno accompagneranno la CA nell’impegnativo compito di rappresentare al meglio le maestranze
nei confronti della Direzione e delle istanze
convenzionali.
Al collega uscente Donarini Cristian un sentito riconoscimento per l’impegno profuso durante il periodo appena trascorso.
L’INDUSTRIA TICINESE SOFFRE?
...I DIPENDENTI ANCORA DI PIÙ!
C’è chi:
¨¨ ha perso il posto di lavoro
¨¨ ha dovuto «rinunciare» ad aumenti salariali
¨¨ ha visto ridurre o sopprimere la propria tredicesima
¨¨ ha visto sparire i giorni festivi infrasettimanali
¨¨ ha dovuto lavorare gratuitamente
¨¨ ha visto il proprio salario pagato in euro
PARTECIPATE NUMEROSI!
martedì 5 giugno 2012, dalle 11.00
Centro eventi a Cadempino
Occorre che tutti i lavoratori dicano basta!
Bisogna mobilitarsi per combattere
contro i ripetuti attacchi ai salari e ai diritti contrattuali!
Inserzione
DOBBIAMO ESSERE UNITI
PER I DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI!
rivendica!
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Sindacato  Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
Nando Ceruso va in pensione
La gratitudine dell’OCST
MEINRADO ROBBIANI
N
ando Ceruso, vice-segretario cantonale, lascerà l’OCST per pensionamento a fine giugno. Giunge a
conclusione un lungo ciclo di impegno nel sindacato che, sotto diverse forme e funzioni, ha
fatto di Nando Ceruso un portavoce dei lavo-
sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione.
Alla vigilia del suo pensionamento, l’OCST, per
il tramite del Comitato direttivo riunitosi il 15
maggio, gli ha espresso una gratitudine profonda, sapendo di potere continuare a contare
sulla sua fedeltà e vicinanza.
La sua funzione di vice-segretario cantonale e le sue aree di attività saranno riprese da
Paolo Locatelli, già segretario regionale per il
Bellinzonese e il Locarnese.
Archivio OCST, 1991
ratori di particolare autorevolezza. La sua attività lo ha portato in primo luogo sul ramo della
vendita. Ha pure fornito un apporto prezioso
Un intenso percorso sindacale
Entrato nell’OCST già nel 1964, quando ancora giovane aveva raggiunto il Ticino dalla
Sardegna per lavorare alla Monteforno di Bodio, è stato sin dall’inizio un generoso protagonista dell’azione del sindacato. Le principali
lotte condotte alla Monteforno durante gli anni
’70 e ’80 portano la sua impronta. La sua dedizione al sindacato gli ha valso crescenti
compiti e funzioni all’interno dell’OCST.
Dopo essere stato eletto nel Comitato
cantonale e successivamente nella Direttiva cantonale, in occasione del Congresso del 1987 è stato designato vicepresidente dell’Organizzazione.
Nel 1991 è passato alle dirette dipendenze dell’OCST. Nella funzione di vicesegretario cantonale si è occupato per
un ventennio in primo luogo del ramo del
commercio. Ha contribuito a conferire al
personale di vendita una più netta identità
di categoria. Non sono mancati momenti
di mobilitazione e di lotta, tra i quali spicca lo
sciopero alla Coop di Arbedo. Le azioni sindacali anche dure sono tuttavia sempre state orientate alla costruzione di condizioni di
dialogo tra le parti sociali. In questo spirito,
ha contribuito all’elaborazione di un contratto
collettivo per il personale di vendita come pure
di CCL per le Case da gioco della Svizzera italiana e per le imprese di pulizia.
Le sue radici di immigrato l’hanno indotto
a interpretare un ruolo di primo piano anche
sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione.
Già attivo in precedenza nell’associazionismo
sardo e nelle istituzioni degli immigrati italiani
in Ticino e in Svizzera (ciò che gli ha del resto valso un duplice riconoscimento da parte
dello Stato italiano), nell’OCST ha coordinato
il comitato dei lavoratori esteri e ha guidato il
Centro di consulenza per l’integrazione gestito
dal sindacato.
Sciopero Coop, 2000
Docenti
Al via la trattativa con il Consiglio di Stato
sulle rivendicazioni dei docenti
RENATO RICCIARDI
I
n queste settimane hanno avuto luogo
gli incontri tecnici tra i rappresentanti dei
sindacati della scuola e del DECS con lo
scopo di approfondire gli aspetti che saranno
discussi durante l’incontro con il Governo del
prossimo 4 luglio.
Le tre associazioni sindacali ticinesi – OCST,
SIT, SSP/VPOD – nel manifesto comune «Docenti, adesso è ora! Salari svizzeri per posti di
lavoro in Svizzera!», sostengono che l’attrattiva della professione di docente è diminuita
così tanto negli ultimi decenni che sarebbero
necessari interventi su molteplici fronti ed investimenti assai cospicui per riportarla ad un
livello accettabile.
I sindacati dei docenti sono d’accordo che
questo irrinunciabile obiettivo sia pianificato
sul medio periodo.
Alla luce del netto peggioramento delle condizioni lavorative e salariali occorso negli ultimi
vent’anni e dell’aumento delle richieste di formazione per accedere alla professione di docente, i tre sindacati ritengono indispensabile
dar seguito immediatamente alle seguenti misure giudicate indispensabili e urgenti:
1. Aumento salariale reale per tutti i docenti.
Si chiedono due classi in più per i docenti
delle scuole comunali e la parificazione
dei docenti SI con compiti di refezione
a quelli delle SE. Una classe in più per i
docenti della Scuola media, Scuola media superiore, Scuole speciali, Scuole
professionali di base e Servizio orto pedagogico.
2. Riduzione di due ore-lezione settimanali
per i docenti cantonali con più di 50 anni.
3. Soppressione delle due classi salariali
in meno per i docenti neoassunti e qua-
le prima misura urgente la soppressione
della penalizzazione dei docenti rispetto
agli altri dipendenti pubblici (in altre parole, il riconoscimento degli aumenti annuali
nei primi due anni di insegnamento).
L’ordine delle rivendicazioni non è casuale e
le motivazioni che le fondano sono solide e incontrovertibili.
Si tratta delle misure più urgenti. Al tavolo
tecnico sulle condizioni di impiego dei docenti
sono state formulate una serie di misure pure
importanti, ma la cui attuazione richiede inevitabilmente una pianificazione su tempi più lunghi.
Ne elenchiamo comunque le principali:
• un ulteriore e più importante aumento del
salario reale,
• la riduzione di un’ora-lezione dell’orario
settimanale per i docenti cantonali,
• e l’aggiunta di una settimana di vacanza
per i docenti comunali over 50.
Sindacato  Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
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Cantieri in sotterranea
Anomalia del Cantiere AlpTransit del Monte Ceneri
ROBERTO CEFIS
A
fronte degli ultimi 10 anni di esperienze nei cantieri della grande trasversale alpina i Sindacati denunciano una situazione di inusitata anomalia nel
cantiere AlpTransit del Monte Ceneri
Nel giugno 2009 veniva assegnato al Consorzio Italiano Condotte Cossi l’ultimo importante appalto relativo alla messa in opera del
progetto della grande trasversale alpina. Dopo
la prima fase, i lavori sono iniziati in primavera
2010, i Sindacati stilano un pessimo bilancio
di questa nuova realtà aziendale, al suo primo
importante cantiere in Svizzera.
Dopo i primi mesi dall’inizio del cantiere i
Sindacati avevano già espresso le loro perplessità in una riunione con il Consiglio di
Amministrazione di AlpTransit. Nella realtà di
cantiere le sfide che si sono offerte si sono
rivelate di intensità e complessità superiore
rispetto alla consuetudine del settore. I livelli
di offerta probabilmente molto bassi hanno
investito molteplici e svariati aspetti. A più riprese gli usi locali diffusi negli ultimi dieci anni
di grandi cantieri non sono stati nemmeno
considerati da parte del Consorzio, atteggiamento che ha richiesto un investimento oltre
l’usuale da parte nostra.
La gestione stessa del cantiere, basti ricordare che dopo un anno e mezzo di attività abbiamo assistito al rapido cambiamento delle
Edilizia e rami affini
Colonie Leone XIII
Vacanze estive a Sonogno
I
L’
Nella casa di Sonogno, moderna e ben attrezzata, i ragazzi potranno divertirsi e condividere con altri compagni delle belle giornate
all’insegna del sano divertimento.
Saranno proposti giochi di gruppo, attività
Festa cantonale a Faido
lavoratori dell’edilizia e rami affini, con i
loro familiari, sono cordialmente invitati
a partecipare alla tradizionale festa cantonale che si terrà domenica 8 luglio a Faido,
Zona Pineta, nello splendido scenario vicino
alla cascata della Piumogna.
Associazione Centri di vacanza Leone XIII, forte della
grande esperienza maturata in
decenni di attività, propone alle
famiglie, anche per questa estate, due turni per le vacanze estive dei figli, a Sonogno, splendida località in Valle Verzasca.
Le date sono le seguenti
1° turno: dal 30 giugno al
14 luglio
2° turno: dal 15 luglio al 29
luglio
tre principali cariche del cantiere, ha indotto
instabilità e incertezza sul personale. Assolutamente inaudito che in un cantiere ad appalto pubblico si sia dovuta affrontare una situazione di licenziamento collettivo dopo solo un
anno di operatività. I fenomeni e i problemi
con cui ci troviamo confrontati sono assolutamente nuovi ed escono dagli schemi classici
di confronto avuti fino ad oggi.
In questo senso intendiamo lanciare un
monito biasimando l’uso adottato da parte
della committenza pubblica in generale, la
quale in sede di aggiudicazione e di esecuzione di opere importanti sembra avere
un riguardo sbilanciato per l’offerta a costo
minore. In questo appalto come in altri, gli
esempi purtroppo non mancano, il ribasso
dell’offerta comporta in concreto il rischio
di un ribasso delle condizioni di lavoro e dei
diritti dei lavoratori. Tali situazioni, che contrasteremo sempre con ogni mezzo, sono di
fatto inaccettabili.
manuali, gare sportive, passeggiate ed escursioni nella splendida natura che offre la Val
Verzasca.
Affascinati dalle numerose e intriganti attività
proposte i ragazzi sicuramente non potranno
aver nostalgia di casa.
Regalate ai vostri figli una vacanza in colonia, oltre al divertimento e al riposo avranno la
possibilità di trovare tanti amici con cui condividere preziosi momenti di crescita e di arricchimento in un clima di amicizia e grande
divertimento.
Info:
sig.ra Paola Mauri
Associazione Centri di Vacanza Leone XIII
v. Balestra 19, 6900 Lugano - tel. 091 9211551
Programma:
ore 11.00 Ritrovo
ore 11.30 S. Messa da campo
ore 12.00 Pranzo servito ai tavoli (ricca grigliata mista con contorni), bibite (vino, birra,
acque minerali, gassose), torte e caffè. Intrattenimento musicale
ore 16.00 Chiusura della manifestazione.
Sarà chiesta una partecipazione di fr. 10 per
persona e sarà rilasciato un buono per il pranzo.
Come si giunge? Uscita autostradale a Faido/Chiggiogna, procedere verso Faido (il parcheggio sarà segnalato a partire dalla Piazza
Stefano Franscini, in centro a Faido).
Vi aspettiamo numerosi!
Info e iscrizioni:
Per ragioni organizzative, è obbligatoria l’iscrizione telefonando al Segretariato OCST Regione
Tre Valli, entro venerdì 22 giugno.
Telefono: 091 873 01 20
In caso di cattivo tempo, la manifestazione sarà
annullata. In caso di tempo incerto, chiamare
Giancarlo Nicoli, n. 079 8351340.
Sindacato  Attualità
8
24 maggio 2012 il Lavoro
Navigazione Lago Maggiore
La solidarietà ha vinto
LEONARDO MATASCI
S
ulle acque del Verbano stavano per
abbattersi nefasti temporali, consistenti nella soppressione dei posti di
lavoro per gli stagionali e dei servizi nella zona
del Gambarogno. Il sindacato si è attivato per
la salvaguardia dell’occupazione e del turismo
che per la nostra regione ha un’importanza determinante.
L’OCST è sempre stata in prima fila nella sensibilizzazione della popolazione e delle autorità,
partecipando alla raccolta delle firme, alla presentazione delle stesse a Berna e nei vari momenti di coinvolgimento della gente e dei turisti.
Sorretti anche dalla partecipazione dei dipendenti in divisa, i nostri colleghi Pellegrini, Bay,
Leonardi, Varini, Antognini, Matasci e Beretta
sono sempre stati presenti sia alle riunioni con
la direzione della NLM che agli incontri con la
popolazione.
In data 10 maggio la direzione della NLM ha
comunicato alla commissione del personale e
al sindacato che i previsti tagli sia del personale che delle corse erano revocati e che la stagione 2012 sul bacino svizzero del Lago Maggiore avrebbe avuto uno svolgimento come da
L’auspicio emerso dalla manifestazione in
programma e orario ufficiale. In poche parole
per i colleghi stagionali questo significa il man- Italia è che anche i colleghi italiani possano ritenimento del posto di lavoro fino ad ottobre trovare nel loro bacino quelle acque tranquille
2012 e per il traffico lacuale il rispetto delle e quel posto di lavoro che salvaguardano sia il
corse previste e il funzionamento degli scali turismo che la navigazione.
In questo momento di soddisfazione non
del Gambarogno.
A seguito di queste buone notizie, il previsto possiamo sottacere che le prospettive per il
sciopero del venerdì 11 maggio è stato annul- futuro non sono rosee, ma abbiamo comunlato e questo durante l’assemblea del persona- que ottenuto dalla direzione la conferma che
nel mese di ottobre una speciale commissione
le appositamente convocata lo stesso giorno.
Non di meno, ci siamo sentiti in dovere di so- si riunirà al fine di ottimizzare le misure a difesa
lidarizzare con i lavoratori del bacino italiano dei posti di lavoro.
che, vista la mancanza
di informazioni puntuali,
Da sinistra: Leonardo Matasci e Angelo Stroppini
hanno deciso di attuare
lo sciopero sul bacino
italiano.
Una delegazione composta dal collega SEV
Stroppini Angelo e da
Leonardi
Gianpietro
e Matasci Leonardo
dell’OCST si è pertanto
recata a Como, portando
la solidarietà e il supporto morale ai dipendenti
della navigazione operante sui bacini italiani.
Tagliando
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lavoro
La forza del sapere!
Firma
 Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante
sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera
Italiana, è presente in modo capillare negli ambienti di lavoro. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel
mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale.
 È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfrontaliera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese,
Verbania-Cusio-Ossola e Novara.
 La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto
con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni
propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.
Sindacato  Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
Frontalierato
Votazione 17 giugno
Per un rafforzamento
delle misure di accompagnamento
Managed Care
GIANCARLO BOSISIO
L’
OCST ritiene, e non da oggi, che i
frontalieri forniscono un contributo
prezioso ed irrinunciabile che concorre in misura decisiva alla crescita economica del Canton Ticino.
L’introduzione della Libera circolazione
delle persone nel 2002, ampliata nel 2004,
abolendo la priorità per la manodopera indigena, e nel 2007, con l’abolizione delle
zone di frontiera, avrebbe dovuto supplire
alla mancanza di manodopera qualificata in
certi settori.
Ma il condizionale è d’obbligo, perché è
sotto gli occhi di tutti che l’uso smodato da
parte delle aziende delle notifiche, delle assunzioni tramite agenzie di lavoro e l’aumento del lavoro distaccato hanno creato una
forte concorrenza tra manodopera locale ed
estera e aumento della flessibilità del mercato del lavoro.
L’OCST afferma con molta fermezza, che è
errato, pur di fronte a pressioni e distorsioni,
puntare il dito contro i frontalieri, e che certi
termini (invasione, valanga) non sono assolutamente appropriati. La realtà è che se i frontalieri vengono a lavorare in Ticino è perché c’è
qualcuno che li chiama e ne dispone in modo
sempre meno rispettoso.
Nel documento recentemente pubblicato,
l’OCST spiega che l’afflusso di manodopera
estera arriva a sostituire la manodopera locale quando l’aumento di frontalieri è superiore
all’incremento generale dell’occupazione e
commenta l’aumento della flessibilità, di cui
molto si è detto anche alla manifestazione del
1° maggio, denunciando casi concreti ed eclatanti di dumping salariale.
Le ricette per un intervento
Le misure d’accompagnamento alla libera
circolazione sono carenti: in effetti non prevedono interventi sull’occupazione, ma solo
sul dumping salariale. C’è inoltre un’eccessiva lentezza nell’elaborare nuove misure e
non sono previste misure di pressione per
indurre le controparti ad introdurre regole
comuni.
L’OCST ha chiesto pertanto, sottolineando
che il potenziamento è tanto più necessario
nelle regioni di frontiera:
 l’estensione dell’uso dei Ccl, dell’obbligatorietà
generale e delle disposizioni contrattuali obbligatorie, l’introduzione dei contratti normali di lavoro
anche per singole aziende o gruppi di aziende;
 il divieto di pagamento del salario in euro;
 la verifica dei salari versati ai lavoratori distaccati;
 la revisione della legge sul collocamento con
l’introduzione di prestazioni che compensino
l’estrema precarietà di questi rapporti di lavoro;
 la codifica del principio della responsabilità
solidale nel caso dei subappalti;
 il rilascio del permesso di frontaliere solo in presenza di un contratto di lavoro stabile nel tempo;
 la comunicazione alle Assicurazioni sociali e
all’Ufficio Imposte delle assunzioni tramite notifica, perché possano verificare il versamento
dei contributi previdenziali, dei premi assicurativi e delle imposte trattenute ai lavoratori.
Il documento propone poi l’introduzione di
provvedimenti aggiuntivi nelle regioni dove si
rileva un incremento più intenso di manodopera estera e frontaliera:
 l’introduzione di un quorum privilegiato per
la dichiarazione di obbligatorietà del CCL;
 l’ampliamento delle norme vincolanti previste nei contratti normali di lavoro;
 il riconoscimento alla Commissione Tripartita della possibilità di fissare i salari minimi considerando non solo i salari usuali ma anche i
livelli retributivi regionali e la soglia di povertà!
 l’ampliamento del diritto di usufruire delle
misure previste nella LADI per i giovani anche
nel periodo d’attesa;
 la concessione da parte della Confederazione di incentivi supplementari per favorire l’assunzione di disoccupati sfavoriti;
 l’aumento degli ispettori.
Non si può nascondere meraviglia e sconcerto davanti alle restrizioni introdotte dall’ultima revisione della LADI per i giovani o per
la diminuzione dei periodi di indennizzo, davanti all’«apertura» del Consiglio Federale per
il versamento del salario in euro, davanti agli
ostacoli che vengono frapposti alle agevolazioni all’introduzione del CCL o alle obiezioni
sull’aumento degli ispettori!
Noi parliamo di dumping da parte delle
aziende! Ma in questi casi come non pensare
ad un dumping da parte della Confederazione
stessa?
L’OCST ha sollecitato anche il Cantone ad
applicare la legge cantonale sull’innovazione, favorendo le aziende che hanno a cuore la situazione occupazionale ticinese, alla
costituzione di un fondo per la promozione
dell’occupazione e ad offrire percorsi formativi adatti alle mutate esigenze del mercato
del lavoro.
È necessario valorizzare il ruolo della Commissione tripartita che rappresenta un prezioso luogo di confronto tra associazioni
padronali, sindacati e rappresentanti dello
Stato, ampliando le sue competenze alla tutela dell’occupazione promuovendo l’estensione
dei Ccl, oltre che al controllo degli abusi.
Bisogna valorizzare inoltre il ruolo delle parti
sociali perché è ad esse che compete la responsabilità di una «governance» del mercato
del lavoro per combattere la disoccupazione,
salvaguardare le condizioni retributive, favorire la formazione professionale e preservare la
cultura del dialogo sociale.
L’
9
ultima
revisione della
Legge sull’assicurazione malattia era
stata pensata con
l’obiettivo di migliorare la solidarietà
fra gli assicurati, di
migliorare la lista
delle prestazioni e
di contenere i costi
della salute.
Se i primi due
obiettivi possono dirsi centrati, certo il terzo
non lo è stato e sia i costi della salute che i
premi sono in costante aumento. Si sono
quindi resi necessari degli adeguamenti alla
situazione esistente.
Il primo è entrato in vigore all’inizio di
quest’anno e riguarda il nuovo finanziamento
delle cure. Il prossimo ... si voterà invece sul
Managed care, la rete di cure integrate, che
dovrebbe rivoluzionare l’organizzazione delle
cure ambulatoriali.
Questo nuovo sistema si basa sul presupposto che i costi della salute possano essere
razionalizzati se si guida il paziente nel percorso di cura. Si dovrebbero a tal fine creare dei
gruppi di medici specializzati nei diversi ambiti, i gruppi di fornitori di prestazioni, che stipulino come gruppo un contratto di prestazioni
con un assicuratore che prevede il pagamento
di una cifra in base al numero di pazienti che
fanno riferimento al gruppo.
Gli assicurati che farebbero capo a questi
gruppi pagherebbero un premio inferiore ed
avrebbero una partecipazione ai costi inferiore.
Per evitare che i malati cronici e gli anziani
siano sfavoriti, è previsto un sistema di compensazione dei rischi per le casse malati che
hanno più assicurati problematici.
Questo sistema presenta quindi alcuni
aspetti interessanti che riguardano in particolare la libertà di scelta che viene garantita e la
riduzione dei costi per chi decide di aderire ad
una rete di cure; interessante anche il sistema
di compensazione dei rischi e l’obiettivo di riduzione dei costi.
D’altra parte rimane il rischio di riduzione di
prestazioni necessarie da parte dei gruppi di
fornitori che, essendo remunerati con un forfait
per paziente, potrebbero decidere di non procedere con gli approfondimenti per evitare dei
costi a loro carico ed aumentare il guadagno.
Questo sistema affida un potere notevole alle
casse malati ed è molto complesso, coinvolgendo non solo i medici, ma anche le cliniche e
gli ospedali tra i quali potrebbe essere limitata
la scelta. Esiste inoltre la possibilità che il proprio medico non abbia un contratto di prestazioni con la propria cassa malati e che quindi si
debba cambiare medico o cassa malati.
Il Comitato direttivo dell’OCST ha deciso,
nella sua seduta del 15 maggio, di approfondire la questione prima di prendere una posizione in proposito.
10
Sindacato  Formazione
24 maggio 2012 il Lavoro
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art.33 LFPr
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CFP-OCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch
PROGETTO MOSAICO
egnaliamo in questo appuntamento il testo: «Il libro della cura di sé,
degli altri, del mondo» – (D. Demetrio, E. Donini, B. Mapelli, S. Natoli, M.
Piazza, A. Segre) poiché tratta di un tema
mai troppo evidenziato nella sua importanza, quello del lavoro di cura, appunto, generalmente svolto dalle donne, nei confronti
della famiglia, di origine e acquisita.
È un tema calzante per la nostra rubrica poiché spesso ci troviamo a lavorare,
nel progetto Mosaico, con donne che ritengono di non saper far nulla, di essersi
«dedicate alla famiglia e basta», e durante
l’attività di bilancio, invece, riusciamo a dimostrare la ricchezza dell’esperienza maturata. Infatti, la barriera più insidiosa per
l’esportazione delle competenze maturate
nel lavoro di cura, è proprio la svalutazione
che di questo lavoro fanno le stesse donne. Ed in questa attività di valorizzazione, il
ruolo del gruppo, lo scambio di esperienze, i rimandi degli altri, sono fondamentali
per giungere ad una maggiore assertività:
la condivisione e il riconoscimento dell’al-
13.30 alle 16.30. Costo: fr. 360 soci, fr. 450
non soci.
tro aiutano a vedere se stessi con più oggettività.
Nella citazione di Proust: «un’ora non è
solo un’ora, è un vaso colmo di profumi, di
suoni, di progetti, di climi», c’è il concetto del trasgredire il quotidiano, anche solo
con la fantasia, per riuscire a trasformare
il contenuto e il significato di un’ora, per
avere un proprio spazio, per riuscire ad alzare la testa dal turbinio delle cose da fare.
È anche questa la possibilità che il percorso di bilancio offre: quella di potersi
ritagliare uno spazio fisico temporale nel
quale riuscire ad emergere con i propri
pensieri, con la propria storia ed il proprio
racconto, troppo spesso messi in ombra
dalle esigenze degli altri. È la possibilità di
riprendere ad ascoltarsi.
Info
consulenti del CFP-OCST
Marina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò
tel. 091 9212600
[email protected] - [email protected]
Corso per gessatori
C
ompito del gessatore è quello di rifinire le costruzioni grezze realizzate
dai muratori: prepara e applica intonaci su pareti e soffitti, posa per esempio
soffitti ribassati, pannelli divisori per pareti,
pavimenti tecnici, stampi decorativi in gesso.
Per fornirvi tutte le informazioni sui contenuti
e sui prerequisiti necessari per l’accesso alla
formazione per l’ottenimento dell’attestato federale di capacità (AFC) di gessatore secondo
l’art.33 LFPr, il Centro di formazione professionale dell’OCST ha organizzato una serata
informativa che si terrà:
venerdì 1° giugno 2012 alle ore 18.00 nel
Salone OCST in via S. Balestra 19, Lugano
Sono invitati in particolare tutti i lavoratori
attivi in questo settore. Infatti il corso è concepito per lavoratori maggiorenni, svizzeri o
stranieri (domiciliati o frontalieri) che non possiedono una qualifica professionale (AFC), che
esercitano la loro attività quale gessatore in
Svizzera, su un cantiere edile o del genio civile, da almeno 3 anni.
Sindacato  Formazione
24 maggio 2012 il Lavoro
11
Aziende di Pratica Commerciale
La fiera delle APC a Langenthal
LORENZO BASSI
E
rano più di 150 le persone che lo scorso 8 maggio hanno presenziato a Langenthal per mostrare tutte le proprie
doti di venditori durante la fiera, organizzata
ogni anno da Helvartis a rotazione in una località della Svizzera.
La preparazione all’evento è avvenuta nelle
settimane precedenti all’interno delle diverse
Aziende di Pratica Commerciale (APC) sparse
sul territorio nazionale. Ma cosa sono le Aziende di Pratica Commerciale? Sono dei «simulatori di azienda», al cui interno vi è del personale
che è momentaneamente alla ricerca di un lavoro. Tutti i dipendenti hanno una formazione in
ambito commerciale. Le 50 aziende svizzere di
questo tipo sono legate tra di loro da un rapporto molto stretto, una rete che le unisce a quella
europea e mondiale. Infatti oltre alle presenze
svizzere, ve n’erano alcune dalla Bulgaria, dalla
Romania, dalla Russia e dall’Italia.
In questa rete esiste appunto uno stretto rapporto di carattere commerciale; ogni azienda
possiede il proprio prodotto e lo commercializza. Questa attività dà luogo ad
un’affluenza incredibile di lavoro e contemporaneamente permette di svolgere
una significativa esperienza lavorativa nel
settore commerciale.
A coordinare l’attività di queste aziende
c’è «Helvartis», la centrale delle APC svizzere, che offre i suoi servizi affinché tutto
possa funzionare per il meglio. In Ticino
ve ne sono quattro, due a Lugano, una a
Locarno ed una a Chiasso, tutte finanziate
dall’Ufficio Misure Attive (UMA) del Cantone e gestite dal Centro di Formazione
Professionale dell’OCST. I partecipanti a
questo provvedimento dell’UMA sono tutti
disoccupati nel settore commerciale.
Helvartis si occupa di organizzare una
volta all’anno l’incontro tra tutte queste Aziende. Quest’anno il luogo di incontro era Langenthal. Le aziende ticinesi si sono presentate con
oltre una ventina di collaboratori pronti a vende-
re i propri prodotti.
Abbiamo incontrato i partecipanti che ci hanno manifestato le loro impressioni. Chiediamo a
Sara, dell’azienda Euromoda di Lugano, come
ha vissuto questa esperienza: «nonostante le
mie preoccupazioni iniziali devo dire di essere
tornata molto appagata» Ma come mai si è sentita appagata, cosa l’ha resa particolarmente
contenta di questa esperienza? «Credo che sia
un’esperienza che tutti dovrebbero fare, poiché ti permette di conoscere e di interagire con
molte persone, di mettere in pratica le proprie
conoscenze. Trovo che sia anche utile per una
crescita personale e che possa servire per un
prossimo futuro professionale». Come vi siete
trovati nell’incontro con altre persone provenienti da diverse realtà regionali e linguistiche?
Susanne dell’azienda Euromoda di Chiasso ci
dice: «l’esperienza di questo incontro è stata
molto stimolante emotivamente in quanto abbiamo conosciuto persone che arrivavano da
diverse realtà (scuola, AI, disoccupazione) con il
loro bagaglio di conoscenze ed esperienze. Durante la fiera», continua Susanne, «si è creato
un bel rapporto di cameratismo che purtroppo
non si è potuto approfondire per la brevità della
permanenza». Un’esperienza comunque intensa ed impegnativa con dapprima l’allestimento
dei vari stand e poi l’opportunità di giostrarsi nel
ruolo di venditori e di acquirenti.
Visto che vi siete impegnati molto e vi è costato grande lavoro, sarete stati anche lieti della
brevità dell’evento... «No», ci dice un’altra partecipante di Chiasso, Marusca, «nonostante
la brevità dell’evento, temevo di non essere in
grado di lavorare come richiesto, in realtà mi
sono anche divertita ed il tempo è trascorso velocemente, grazie a tutti i miei compagni, all’atmosfera in un certo senso gioiosa della fiera.
Sinceramente mi sarei fermata qualche giorno
in più». Allora tutto positivo... «dobbiamo ringraziare chi ci ha dato l’opportunità di partecipare
a questa esperienza, con lo sforzo finanziario
e con l’investimento sulla nostra persona, credendo nelle nostre potenzialità» ha commentato Susanne.
L’esperienza di questi giovani potrà essere ripetuta l’anno venturo sempre a maggio, ma in
un’altra città svizzera, ossia Delémont. Ancora
una volta i nostri ticinesi non mancheranno di
segnalarsi come «buoni soldati» nell’adempiere
in maniera adeguata quanto richiesto.
12
Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
I viaggi di Kuoni
Alla scoperta dell’Umbria
Kuoni Viaggi vi invita a conoscere l’Umbria visitando alcune fra le sue località
più note: Perugia, Assisi, Gubbio, Todi
e Orvieto pernottando tre notti con
base a Perugia nel mese di settembre.
MANUELA BALANZIN
P
artendo il mattino presto dal Ticino
in torpedone, si arriva comodamente nel primo pomeriggio alla città di
Perugia, capoluogo dell’Umbria, posta su una
collina tra il lago Trasimeno e il Monte Subasio.
Oltre ad essere un centro agricolo e artigianale, è una apprezzata meta turistica. L’Università degli studi di Perugia, fondata nel 1308, e
l’Università per lo studio della lingua italiana per
stranieri che ha sede nel settecentesco palazzo
Galenga Stuart, sono il motivo della significativa presenza di giovani calcolata attorno ai 20
mila studenti. Giornalmente si stima che la città
accolga circa 200 mila persone, compresa la
popolazione residente, che vi giungono per lavoro, studio e turismo. E chiaramente è la patria
del famoso cioccolatino con bigliettino, il Bacio
Perugina. L’architetto Aldo Rossi ha progettato
sulla sede della vecchia fabbrica, oggi decentrata, un nuovo complesso con una piazza dedicata. Per raggiungere la stazione ferroviaria,
poco distante dal centro, è stato realizzato un
ascensore panoramico che accede alla stazione del minimetrò progettata dall’architetto Jean
Nouvel. L’architettura moderna in questa città,
per rapporto al suo passato storico, ha una presenza decisamente discreta.
Il ricco passato della città si coglie nella ricchezza dei monumenti: l’Arco etrusco del I secolo a.C. affiancato al palazzo Galenga Stuart,
il pozzo etrusco risalente al III sec. a.C., la Fontana Maggiore del ‘200 in piazza IV novembre
di fianco alla cattedrale di San Lorenzo (iniziata nel ‘300 e terminata nel ‘400), il Palazzo dei
Priori detto anche Palazzo Comunale considerato un magnifico esempio di architettura me-
Perugia - Palazzo dei Priori
dievale italiana al cui interno si trova la Galleria
nazionale dell’Umbria, la Chiesa di San Domenico in via Cavour in cui è stato allestito il
Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, il
Palazzo del Capitano del Popolo del XV secolo
in stile rinascimentale, il Collegio del Cambio
del XV secolo.
Interessante la costruzione della Rocca Paolina, fatta edificare da Papa Paolo III Farnese
per segnare il suo dominio sulla città nel 1500,
a seguito della ribellione della tassa sul sale da
parte della popolazione. Da qui deriva la tradizione locale del pane sciapo, ovvero senza
sale. Demolita in parte nel 1860, sulla parte superiore della rocca è stato edificato il palazzo
della Provincia. Oggi, all’interno della rocca,
è possibile accedere a un comodo servizio di
scale mobili che collegano la parte bassa con
la parte antica della città.
La città vecchia, il nucleo più antico, è costituito da cinque rioni: Porta San Pietro, Porta
Sole, Porta Santa Susanna, Porta Euburnea di
fianco all’albergo la Rosetta, Porta Sant’Angelo. In ognuno di questi rioni si è sviluppato
un ordine monastico diverso. È affascinante
camminare per queste vie, a volte scoscese
e a volte strette, che all’improvviso sbucano
su piazze e palazzi d’epoca o su vedute della
natura circostante. Da non perdere via della
Maestà delle volte, poco distante da Piazza
IV novembre, caratterizzata appunto da volte,
decisamente scenografici!
Assisi - La bellicosa città natale del santo
della pace
Città della provincia di Perugia, a 27 km dal
capoluogo, è situata sul fianco occidentale del
Monte Subasio, ai piedi del parco omonimo.
Il suo più importante monumento è la basilica di San Francesco composta da due chiese
sovrapposte. La prima chiesa è del 1228 circa,
mentre la seconda è stata edificata tra il 1230 e
il 1253. I pittori che hanno decorato la basilica
sono fra i più noti: Cimabue, Giotto, Lorenzetti,
Simone Martini. Il convento custodisce molte
opere preziose, reliquie e codici miniati. Assisi
è nota anche per Santa
Chiara e la basilica a lei
dedicata è in stile gotico
italiano. In questo quadro
mistico, coronato da una
natura prorompente, nel
XIX secolo è stato edificato il Parco Regina Margherita caratterizzato da
terrazzi sovrapposti, viali
e boschetti.
Da osservare come la
storia di Assisi nei secoli
sarà molto combattuta
malgrado il messaggio
del suo più noto cittadino, San Francesco, fos-
Gubbio - Veduta sul Palazzo dei Consoli
se: «Pace a voi!». Giungendo da nord-est, con
base Piazza Matteotti, è molto suggestivo attraversare a piedi questa magnifica cittadina,
incontrando sulla sinistra la Cattedrale di San
Rufino, proseguendo per le vie strette ricche
di scorci, arrivare alla piazza del Comune dove
si trovano il Palazzo del Capitano del Popolo,
il foro romano, il Comune e la Chiesa di Santa
Maria sopra il tempio di Minerva. La strada va
leggermente in discesa e congiunge via Portica, via Fortini per arrivare a via San Francesco
e al panorama mozzafiato sulla Basilica di San
Francesco. I dipinti dei grandi artisti che la basilica racchiude sono di inestimabile valore e
bellezza e sicuramente meritano la visita.
Gubbio - La corsa dei ceri
Adagiata alle falde del Monte Ingino, a 50
km da Assisi e 42 km da Perugia, è una fra le
più antiche città dell’Umbria. Fuori dalle mura,
proprio sul piazzale dove si giunge con il torpedone, si possono ammirare i resti del teatro
Romano.
Ben conservata, è considerata una fra le più
belle città medievali d’Italia. A testimonianza
delle sue origini di città umbra, sono state rinvenute sette Tavole eugubine in bronzo, scoperte nel XV secolo, redatte in parte in alfabeto
umbro e in parte in alfabeto latino. Sono esposte nel Palazzo dei Consoli. Gubbio è nota
per avere ospitato San Francesco presso la
famiglia degli Spadalonga. Di questo episodio
si racconta nel XXI capitolo dei Fioretti di San
Francesco dove incontra il lupo.
Un episodio avvenuto nella seconda guerra
mondiale segnerà duramente la popolazione
locale: in seguito ad un’azione partigiana 40
innocenti saranno uccisi per rappresaglia dai
tedeschi. In loro memoria è stato eretto un monumento visibile sulla Piazza dei 40 martiri accanto alla chiesa di San Francesco. Altri edifici
di rilievo sono il Palazzo del Bargello con la fontana e il Palazzo del Capitano del Popolo. Ogni
anno il 15 maggio si festeggia la Corsa dei Ceri,
evento di grande richiamo e la rievocazione storica del Palio della Balestra. Visitando questa
meravigliosa cittadina colpisce l’abilità architettonica con cui è stata edificata e l’ottimo stato
di conservazione degli edifici. Nel Palazzo ducale è possibile visitare una pregevole collezione di arte e la copia dello studio di Montefeltro.
Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
Todi - Gioiello che domina una splendida
pianura
Di natura collinare, il territorio comunale di
Todi, che dista circa 43 km da Perugia, è uno
dei più vasti della regione ed è caratterizzato
da svariati piccoli insediamenti. Si narra che gli
Umbri, popolazione che fonderà la città, avevano iniziato la costruzione nei pressi del Tevere.
Mentre stavano riposando un’aquila rubò un
drappo portandolo in cima al colle. Fu interpretato come un segno e si scelse di proseguire la
costruzione sul luogo attuale. Lo stemma della
cittadina rappresenta infatti un’aquila. Dall’alto
del colle è possibile ammirare un panorama
meraviglioso sulla verdeggiante pianura sottostante. Il centro storico medievale, come le
piccole vie, ospita diversi edifici sacri quali la
cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di
San Fortunato, patrono di Todi, e il Convento di
San Giovanni Battista. Fuori dalle mura la chiesa di Santa Maria della Consolazione accoglie il
visitatore prima che si accinga a salire verso il
centro storico. Nella cattedrale della Santissima
Annunziata si può ammirare «Il giudizio universale» dipinto da Ferraù da Faenza. Nella cripta
della chiesa di San Fortunato, sono custoditi i
resti di quattro santi, fra cui San Fortunato stesso e San Cassiano. Inoltre, in questa chiesa si
conserva un ovale affrescato con l’immagine di
Jacopone da Todi, uno dei primi poeti in lingua
italiana. Questa località impressiona per la bellezza della natura e la tranquillità.
è la sola cittadina in Provincia di Terni. Il suo
nome in etrusco significa confine segnando la
frontiera tra Etruschi e Umbri. Cittadina medievale, a 80 km da Perugia e 40 km da Todi, ha
fra i suoi tesori il tempio della Consolazione,
costruito nel Rinascimento, la chiesa in stile gotico di San Fortunato con il campanile
a punta e la piazza posta sul foro romano. In
questa chiesa è custodito il sepolcro di Jacopone da Todi. Inoltre, sempre sulla piazza, si
possono ammirare i palazzi del Comune medievale e la cattedrale romanica.
Impressiona l’abilità con cui si è potuto integrare armoniosamente nei secoli la sua costruzione nella natura circostante. È possibile
ammirare i diversi monumenti storici e visitare
la cittadina percorrendo un itinerario ideale tra
le due statue di Papa Bonifacio VIII, poste sulle
due porte della città. Porta Soliana, nota anche
come Porta Rocca in seguito alla costruzione
della Fortezza di Albornoz e Porta Maggiore.
Si narra che il Papa venne accusato addirittura
di idolatria. Per proseguire la visita della parte
alta della città si utilizza la funicolare che, nel
corso dell’800, veniva attivata con un sistema
idraulico. Un’altra possibilità per accedere alla
fortezza è usare l’ascensore. Il panorama che
si gode è davvero unico e merita il viaggio.
Percorrendo la regione si apprezza una peculiarità significativa: l’Umbria gode di una natura rigogliosa che fa da sfondo alle cittadine
e ai villaggi che si incontrano lungo il tragitto.
Orvieto - Città di confine
Dell’itinerario proposto nella visita in Umbria,
Parma - Arti, lirica e cucina
Al rientro dal viaggio in Umbria, decisamen-
Sole, mare, relax, sport o divertimento.
Qualunque sia l’obiettivo della vacanza, Kuoni
è in grado di esaudire ogni desiderio con un
comodo viaggio in pullman direttamente dal
Ticino. Partenze settimanali per la Costa Veneta
e l’Adriatico dal 26 maggio al 1° settembre.
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13
te ricco di impressioni ed emozionante per le
vestigia storiche visitate, una sosta a Parma
consente di fare una breve visita per apprezzarne le caratteristiche architettoniche eleganti e pulite. Nota per il suo teatro e la vivacità
culturale, questa città offre un ricco cartellone.
Regione rinomata per la sua cucina saporita e
il suo famoso prosciutto, esportato in tutto il
mondo, attira un pubblico attento alla qualità
dell’offerta. L’Ufficio del turismo offre un solo
biglietto per ammirare i luoghi d'arte e di storia
della città: il Battistero, la Cattedrale, il Museo Diocesano, la Pinacoteca Stuard, il Parco
Ducale con il Palazzo e il Palazzetto Eucherio
Sanvitale. Ovviamente è uno spunto per tornare scoprendo nuovi tesori da visitare con un
po’ di tempo a disposizione.
Info
Per maggiori informazioni sul viaggio in
Umbria proposto da Kuoni potete rivolgervi a:
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14
Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
Patronato Acli
Cassa
disoccupazione
cristiano sociale
Inizia la nuova campagna Red/Est
...la più veloce
della Svizzera!
È
al via la nuova campagna Red/Est
dell’Inps per l’accertamento dei redditi prodotti all’estero nell’anno 2011.
Nelle prossime settimane l’INPS spedirà ad alcuni pensionati già titolari di pensione italiana,
una lettera con un modello da compilare, per la
verifica delle quote di pensione in pagamento.
Il modello si chiama Red/Est 2012 e serve per
verificare se le quote di pensione in pagamento sono corrette in base ai redditi posseduti.
Come sempre sarà possibile recarsi presso
gli uffici del Patronato Acli per avere un servizio di assistenza e consulenza nella compilazione del modello e per la sua trasmissione
telematica all’INPS.
Documentazione necessaria
I documenti necessari per la compilazione
sono:
 la lettera ricevuta dall’INPS;
 prospetti di altre pensioni, non italiane, importi percepiti nell’anno 2011 (AVS/AI)
 eventuali altri redditi percepiti nell’anno
2011 (per entrambi i coniugi);
 un documento di identità valido.
Le nostre sedi
Lugano - Amministrazione centrale
Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano
Bellinzona
Via Magoria 6, 6500 Bellinzona
Locarno
Via della Posta 8, 6600 Locarno
Mendrisio
Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio
Biasca
Piazza Centrale, 6710 Biasca
Patronato Acli – sede di Lugano
Via Balestra 19
6900 Lugano
091 923 97 16
[email protected]
[email protected]
Kovive
L’
glie c’è una rete di famiglie ospitanti esperte
che vivono nella stessa regione. Kovive sceglie
le proprie famiglie ospitanti fra famiglie con figli, coppie con figli adulti, coppie senza figli
e persone singole. Per l’estate si cercano 50
nuove famiglie ospitanti. Le date per le vacanze 2012 sono: 2 luglio - 2 agosto
1° agosto - 19 agosto
Info:
Kovive, Lucerna, 041 2492090, info@kovive.
ch, www.kovive.ch
Gemma Fuchs, Bironico, collaboratrice regionale, tel. 091 9462857
Mara Kilcher-Monti, Bosco Luganese, collaboratrice regionale, tel. 091 6051532
2° Festival de Folclóre
Sábado dia 2 Junho
Capannone de Pregassona- Via Ceresio 25
Programa
13H Abertura bar-16H Puxada de bombos
Massagno
Via San Gottardo 50, 6900 Massagno
Chiasso
Via Bossi 12, 6830 Chiasso
ATGABBES
Famiglie ospitanti per aiuto all’infanzia
ente svizzero di aiuto all’infanzia
Kovive cerca famiglie ospitanti per
permettere a bambini socialmente sfavoriti di trascorrere un periodo sereno di
vacanza.
Kovive prepara con cura le famiglie ospitanti
per il loro compito. A disposizione delle fami-
Grono
6537 Grono
17H Jantar para os ranchos-19H Jantar para
todos
Sócios gratis (Com as quotas em dia )
Não sócios 15 Fr - Menú - Grilhada mista
Por favor reservar. Tel. 079 3915981 Até 25.05.
Ás 20H Inicio do Festival
Com a Participação: Rancho Folclórico Regiões
Cerca volontari
P
er le nostre speciali attività, che
comprendono anche colonie e campi di vacanza integrati, cerchiamo
volontari, dai 18 anni, che dedichino parte del
tempo libero alle nostre iniziative dove l’incontro tra le persone è alla base di queste esperienze. Per info: segretariato atgabbes, tel.
091 9728878 www.atgabbes.ch
Missão Católica de
lingua Portuguesa
Convidamos todos para participar da missa
em língua portuguesa nas datas, local e
horários previstos abaixo;
08 de junho às 19:30 na Paróquia de Pambio Noranco, (missa e aperitivo).
de Portugal, Rancho Folclórico Português de Bern,
Rancho Folclórico ATEPS Sion, Rancho Folclórico
Aldeias de Portugal Zug, Acs Desanha Maksimovíc
Para finalizar em beleza!!! Baile surpresa.
Entrada Livre 
Attualità
24 maggio 2012 il Lavoro
15
Approfondimenti
La donna nella Laborem exercens
MARKUS KRIENKE
I
l capitolo 19 dell’enciclica Laborem exercens è l’unico che fa riferimento al ruolo
della donna nell’ambito lavorativo sotto
un titolo insospettabile: «Salario e altre prestazioni sociali». Questa modalità di presentazione è la prima indicazione che i principi etici generali del lavoro non fanno nessuna distinzione
nell’uguale dignità tra «uomo» e «donna» (così
anche nei capitoli 9, 25 e 26).
Del riconoscimento dell’uguale dignità, fa
parte anche la necessità di un adattamento
del lavoro alle competenze e forze diverse dei
due sessi. Se si facesse per esempio infatti
finta che uomini e donne abbiano la stessa
forze fisica, si lederebbe gravemente la dignità
della donna, perché in questo modo si modellerebbe il mondo del lavoro soltanto sull’idea
dell’uomo lavoratore.
Questo per la Dottrina sociale della Chiesa
non basta: viene infatti considerata riduttiva la
visione individualista che, in nome dell’uguale
dignità, privatizza ogni rapporto sociale specifico, come lo sono innanzitutto i rapporti familiari. In altre parole nella realtà lavorativa e nelle
leggi che la regolano, l’individualismo esclude i
rapporti familiari: tutti gli individui sarebbero da
trattare solo tenendo conto della loro dignità
come individui, indipendentemente dal fatto che
abbiano o meno una famiglia. I rapporti familiari,
in altre parole, sarebbero solo «interessi privati».
Ora è vero che l’ambito familiare è espressione della dimensione più privata della dignità personale, in cui né lo Stato né il datore di
lavoro ha diritto di interferire. Allo stesso momento, però, la struttura familiare, e i compiti
che svolge la famiglia al suo interno, sono di
importanza sociale e perciò essa è un’istituzione socialmente riconosciuta e protetta: non
solo a livello giuridico tra i diritti fondamentali e
nel codice civile, ma anche per la politica e per
i servizi sociali è oggetto di particolare attenzione e protezione. Già questa osservazione
ci fa capire che la nostra società è pensata,
appunto, non secondo una mera ideologia individualistica.
Contro l’individualismo del suo tempo Rosmini (1797–1855) osservò nella sua «Filosofia
del diritto» che «con un tal principio [dell’individualismo] non si troveranno mai gli speciali diritti di marito e di moglie, di genitore e
di figliuolo […] e però quel principio è impotente e sterile». Infatti, i lavoratori non sono
mai semplicemente «singoli», ma spesso an-
che «mariti» o «mogli». Per l’enciclica è proprio l’impegno in seno alla famiglia che esige
una particolare attenzione nei confronti delle
donne che si dedicano alla cura della casa e
dell’educazione.
L’enciclica si esprime per un maggiore riconoscimento sociale dei «compiti materni», perché la cura e l’educazione dei figli è un compito svolto privatamente ma ha un’importanza
sociale inestimabile. In generale viene richiesta
una maggiore attenzione nei confronti della famiglia sia per quel che attiene il salario di colui
che è responsabile del suo sostentamento (per
l’enciclica, dell’81, lo è generalmente ancora
il marito), sia rispetto alla protezione sociale.
In un momento nel quale alla mamma in primis erano affidate la cura dei figli e della casa,
nell’enciclica si legge che «l’abbandono forzato di tali impegni [famigliari], per un guadagno
retribuitivo fuori della casa, è scorretto dal
punto di vista del bene della società e della
famiglia, quando contraddica o renda difficili
tali scopi primari della missione materna». Tradotto in termini più attuali, il fatto che entrambi i genitori siano costretti, a causa dei salari
bassi, a lavorare a tempo pieno e non possano
dedicarsi come vorrebbero alla loro famiglia è
un danno per tutta la società.
famiglia, rimarcando quel che già Giovanni Paolo II ha ripetuto nel suo magistero: la famiglia
è, al tempo stesso, una comunità resa possibile dal lavoro e la prima interna scuola di lavoro
per ogni uomo.
Una prospettiva tutt’altro che scontata,
soprattutto ai nostri giorni, ricca di stimoli e spunti per chi, come me, sta iniziando a
costruire una famiglia e cerca ogni giorno di
aiutare chi si trova in difficoltà con il lavoro.
Un’occasione da non perdere quella di Milano. Io ci sarò!
Incontro mondiale delle famiglie
Perché partecipare
ALBERTO TREVISAN
L
o spot di lancio dell’incontro mondiale delle famiglie recita cosi: «C’è un
tempo per ogni cosa, sotto il cielo. Un
tempo per seminare e un tempo per raccogliere. E un tempo per incontrarsi e condividere i
frutti del lavoro. Questo tempo è la festa e la
festa è quest’anno».
Credo che sia una sintesi efficace del motivo per cui quello di Milano è un appuntamento
da non perdere, per tutti. Personalmente poi il
richiamo è particolarmente efficace: giusto un
anno fa io e Roberta abbiamo deciso di costruire la nostra famiglia sposandoci. Un’avventura affascinante e ricca di soddisfazioni,
in cui entrambi stiamo imparando ad essere
l’un l’altro sostegno reciproco in ogni situazione e circostanza della vita. Come non cogliere
l’occasione di tirare le somme di quest’anno
e ripercorrere questo inizio di cammino, con
il Papa con tutte le famiglie del mondo riunite
simbolicamente proprio a Milano?
Come sindacalista poi non può non colpirmi
il richiamo del tema scelto dal Papa per questo incontro: «la famiglia, il lavoro e la festa».
Il tema del lavoro quindi sarà centrale nella riflessione che il Papa proporrà per la festa della
Lavoro e famiglia
Il lavoro è il fondamento su cui si forma la vita
familiare, la quale è un diritto naturale ed una
vocazione dell’uomo.
Questi due cerchi di valori – uno congiunto al
lavoro, l’altro conseguente al carattere familiare
della vita umana – devono unirsi tra sé correttamente, e correttamente permearsi. Il lavoro
è, in un certo modo, la condizione per rendere
possibile la fondazione di una famiglia, poiché
questa esige i mezzi di sussistenza, che in via
normale l’uomo acquista mediante il lavoro.
Lavoro e laboriosità condizionano anche tutto il
processo di educazione nella famiglia, proprio
per la ragione che ognuno «diventa uomo», fra
l’altro, mediante il lavoro, e quel diventare uomo
esprime appunto lo scopo principale di tutto il
processo educativo. Evidentemente qui entrano
in gioco, in un certo senso, due aspetti del
lavoro: quello che consente la vita e il mantenimento della famiglia, e quello mediante il quale
si realizzano gli scopi della famiglia stessa,
soprattutto l’educazione. Ciononostante, questi
due aspetti del lavoro sono uniti tra di loro e si
completano in vari punti.
Nell’insieme si deve ricordare ed affermare che
la famiglia costituisce uno dei più importanti termini di riferimento, secondo i quali deve essere
formato l’ordine socio-etico del lavoro umano.
La dottrina della Chiesa ha sempre dedicato una
speciale attenzione a questo problema, e nel
presente documento occorrerà che ritorniamo
ancora su di esso. Infatti, la famiglia è, al tempo
stesso, una comunità resa possibile dal lavoro e
la prima interna scuola di lavoro per ogni uomo.
Laborem Exercens, capitolo 10
16
24 maggio 2012 il Lavoro
Assemblea 2012
Attività di GenerazionePiù nello scorso anno
CLAUDIO FRANSCELLA*
N
el 2011 GenerazionePiù ha organizzato, in modo
autonomo e coordinato
nelle sue sedi regionali, una
serie di attività informative,
culturali, ricreative e ha fornito assistenza e consulenza su vari temi che interessano l’anziano nella vita di tutti i giorni.
La nostra Associazione si è impegnata inoltre a far da tramite con le
istituzioni per sostenere le richieste e
le rivendicazioni delle persone anziane e pensionate.
Molto apprezzate le conferenze che
hanno toccato nel 2011 vari ambiti e
il Vademecum, che viene stampato
una volta all’anno e distribuito gratuitamente agli associati, alle Case per
anziani del Canton Ticino e a tutti coloro che lo richiedono.
GenerazionePiù ha organizzato gite
e soggiorni di vacanza al mare, in
montagna e in località termali che
hanno permesso ai soci di conoscersi meglio e di consolidare rapporti di
amicizia in un ambiente sereno e distensivo.
GenerazionePiù dispone pure di un
sito internet www.generazionepiù.
ch, coordina una rubrica radiofonica
settimanale dedicata al mondo della
Terza età su Radio Fiume Ticino, è
presente con alcune pagine sul quindicinale dell’OCST «il Lavoro» e sul
sito nazionale «Seniorweb.ch».
Gli incontri di vario genere organizzati dalle sezioni regionali sono stati
più di 100 (compresi cineforum, concerti dei cori, pranzi mensili per gli anziani soli), 3 appuntamenti cantonali,
3 corsi di informatica e 7 soggiorni
organizzati dal segretariato cantonale.
Più di 5mila soci hanno partecipato agli
appuntamenti. Tutte le manifestazioni
sono state ben frequentate.
I soggiorni organizzati nel 2011 sono
stati 7: tre marittimi (Giardini Naxos,
Jesolo, Portoroz), due montani (Flims
e Camperio) e due termali (Abano). I
partecipanti sono stati 160.
Durante l’anno sono stati
organizzati dei corsi di informatica. I corsi di base
Internet e Word, adeguati al
livello dei partecipanti, sono
stati tenuti da alcuni esperti
che fanno parte della nostra associazione. I 3 corsi
si sono tenuti a Lugano (Internet e Word). I partecipanti in totale
sono stati 25.
Il segretariato cantonale ha organizzato una giornata in comune a Varese,
con visita al Sacro Monte e alla Villa
del Fai a Casalzuigno. È stata l’occasione di un gemellaggio con gli anziani della Cisl di Varese. Un’opportunità
per gli anziani delle due Comunità di
scambiarsi le proprie esperienze nei
diversi ambiti: sociali, culturali e ricreativi. La stessa ha avuto un ottimo riscontro: ben 250 partecipanti.
L’assemblea cantonale dei delegati,
tenutasi a Bodio, ha visto la presenza
di più di 100 partecipanti.
Nel 2011 è continuata la proficua
collaborazione con il Lavoro. È importante ricordare il valore delle pagine su questo quindicinale, dedicate
all’anziano, soprattutto perché incentrate su temi inerenti il mondo della
terza età. Le pagine per l’anno 2011
sono state 62.
È pure continuata la collaborazione
con Radio Fiume Ticino. Ogni settimana (al mercoledì alle 18, con replica
alla domenica alle 8) va in onda Evergreen, trasmissione curata da GenerazionePiù, dedicata al mondo della
Terza Età. Un mezzo che ci permette
di raggiungere i numerosi anziani che
non riescono a spostarsi da casa e a
partecipare alle nostre manifestazioni.
40 le trasmissioni andate in onda.
Ben 10 sono state le pagine mensili dedicate al mondo della Terza età
pubblicate sul Giornale del Popolo.
Nel 2011 è continuata una collaborazione con Seniorweb.ch il sito nazio-
nale che mette in relazione le persone della generazione 50+ delle varie
regioni linguistiche della Svizzera e
facilita gli incontri nella «vita reale».
GenerazionePiù è presente su questo sito con diverse pagine dedicate
all’Associazione.
È attivo il sito dell’Associazione che
riporta le nostre informazioni, comprese le attività delle sezioni regionali.
Visitato da molti utenti è un vero punto
di riferimento per i nostri associati.
A ottobre, in occasione delle votazioni federali, è stato presentato il Vademecum 2011 «L’anziano e la politica».
Questa pubblicazione ci permette di
tenere i contatti con i 5mila associati, a cui è stata inviata gratuitamente,
è stata distribuita a tutte le case per
anziani e a chi ne hanno fatto richiesta
(in totale 6mila copie distribuite).
La nostra Associazione continua ad
avere alcuni rappresentanti in seno
alla Federazione Svizzera dei Pensionati (una nostra delegata è vicepresidente), oltre che nel Consiglio
Svizzero degli anziani. Nel Consiglio
degli anziani del cantone Ticino siamo
presenti con una decina di delegati,
di cui tre membri nel direttivo ed un
rappresentante nell’Ufficio esecutivo.
Una nostra rappresentante è vicepresidente del Consiglio.
Molte proposte interessanti sono
state fatte dai nostri membri del Comitato cantonale all’indirizzo del Consiglio degli anziani.
Anche per il 2011 nei nostri uffici
cantonali si sono svolte pratiche amministrative e fiscali per i nostri associati, abituati a frequentare il sindacato durante la loro vita professionale.
Le giornate di apertura del nostro
Centro a Lugano, per il 2011, sono
state 248.
Un’attività molto intensa che ha permesso ai nostri associati di rimanere
attivi e partecipi alla vita sociale.
*Segretario cantonale
GenerazionePiù
17
24 maggio 2012 il Lavoro
Sezione Mendrisiotto
I Pro e i Contro di «Managed care»: Medicina a due velocità?
MARILENA MOALLI-POZZORINI
L
o scorso 3 maggio una
trentina di persone ha
accolto l’invito di GenerazionePiù alla «chiacchierata» sul Managed care, svoltasi
a Mendrisio. Il progetto, appoggiato da Governo e Parlamento
federali, auspica la copertura
del 60% degli assicurati entro i prossimi tre anni. Nella Svizzera tedesca questo modello di Rete, in cui un gruppo di
medici e fornitori di prestazioni sanitarie
sono insieme coordinati, è presente da
un ventennio. Di per sé il principio parrebbe positivo per il contenimento dei
costi, evitando doppioni, malintesi e errori. Ma sarà veramente così?
Il moderatore Meinrado Robbiani introducendo il tema lo ha definito «ostico».
Ha posto l’accento su aspetti globali dei
costi della sanità, affermando tra l’altro
che «il sistema attuale è problematico e
vanno trovate nuove strade». Ecco perché si vogliono apportare le modifiche
alla LAMal, favorendo le misure
che, dal punto di vista economico e sanitario, assicurino un
coordinamento (oltre alla corresponsabilità) nel contenimento
delle spese.
I medici Guido Robotti e Franco Denti hanno presentato le
loro opinioni. Il dott. Robotti si
è espresso con argomenti a favore «per
migliorare qualità e sicurezza». In particolare ha evidenziato che il progetto:
 sviluppa nel paziente una sorta di
consumo responsabile volto a diminuire
l’abuso
 favorisce la gestione della storia del
paziente attraverso un primo medico,
che lo possa accompagnare dall’inizio
alla fine delle cure, dentro al sistema della Rete
 riduce gli oneri finanziari
 permette ai giovani medici l’ingresso
nell’attività in strutture integrate.
Il dott. Denti sostiene invece una posizione contraria, in quanto intravede nelle
GenerazionePiù Invita alla Conferenza
Elettricità: quale futuro?
Dalla produzione alla distribuzione di
energia elettrica in Ticino passando
dalla liberalizzazione del mercato nazionale ed europeo.
Mercoledì 30 maggio, ore 18.15,
presso l’Aula Magna Università della Svizzera Italiana, via G. Buffi 1.
Relatori: Ing. Marco Bigatto, direttore
AIL SA, Lugano; Ing. Andrea Testoni, direttore AEM SA, Massagno - La liberalizzazione del mercato elettrico
Fausto Leidi, pres. CdA AET - L’approvvigionamento elettrico in Ticino
Milko Gattoni, dir. ESI (Elettricità Svizzera italiana) - Introduzione e moderazione.
Al termine seguirà rinfresco
La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica è di sicuro un cambiamento
epocale. Di tutto il mondo economicamente evoluto; non certo solo di quello svizzero che, anzi, vi giunge con ritardo.
Dopo la caduta graduale, verificatasi negli
anni scorsi, di diversi altri monopoli, anche
il settore elettrico svizzero sta andando
verso un’apertura. Ma la liberalizzazione
del settore è prevista in due tappe. La prima è già avvenuta il primo gennaio 2009
solo per i grossi consumatori. Nel 2014 il
mercato dovrebbe venire liberalizzato per
tutti gli altri, economie domestiche comprese e referendum permettendo.
Ma quali le sfide che attendono il settore
in vista di un cambiamento così importante? Cosa cambierà per le aziende abituate
per anni a una situazione di monopolio? E
i consumatori quali vantaggi potranno trarre da questa innovazione? I prezzi dove
andranno? Quale sarà il futuro energetico
svizzero? Riuscirà la nostra società a produrre abbastanza elettricità per soddisfare
il consumo in costante aumento? Quale il
ruolo dello stato nella politica energetica?
A queste e altre domande cercheranno di
dare delle risposte i relatori di prestigio che
parteciperanno alla serata.
condizioni poste delle discriminazioni.
Ne ha evidenziate alcune:
 i limiti per la libertà di scelta del medico
 i rischi di una medicina a due velocità
(pazienti di serie A e di serie B; i facoltosi
continueranno a poter scegliere medici e
cliniche private)
 le regioni periferiche che non potranno costituire Reti efficaci ed efficienti
 un accentuarsi della caccia ad assicurati che non aumentano i costi (i cosiddetti «buoni rischi»)
 dubbi in merito agli oneri finanziari.
Ritiene più opportuno privilegiare il
«Medico di Famiglia» che è vicino al paziente nel processo di cura, che è costruito nel tempo, da indirizzare verso
strutture specialistiche se necessario.
I relatori hanno quindi terminato l’esposizione rispondendo ai quesiti posti.
Al termine un gradito aperitivo, offerto dalla sezione Momo, ha permesso ai
presenti ulteriori scambi di opinioni in
vista della votazione del 17 giugno.
GenerazionePiù
Assemblea
Cantonale 2012
L’
annuale assemblea di GenerazionePiù si terrà
giovedì 24 maggio,
dalle ore 9.45
presso l’Albergo Unione
a Bellinzona.
All’ordine del giorno resoconto dell’attività 2011 e panoramica sull’anno 2012.
È prevista la presenza del Direttore del
DSS Paolo Beltraminelli e del presidente
dell’OCST Bruno Ongaro.
Programma:
ore 9.45 arrivo a Bellinzona
ore 10.00
Assemblea
ore 12.00
aperitivo
ore 12.30 pranzo
ore 15.00
visita accompagnata alla
chiesa Collegiata e piccolo concerto d’organo.
Sono invitati a partecipare tutti i delegati
sezionali.
18
24 maggio 2012 il Lavoro
Sezione del Locarnese
Sezione del Luganese
Visita al Sacro Monte Calvario
G
iovedì 26 aprile la sezione
locarnese di GenerazionePiù si è trasferita, con
una cinquantina di partecipanti, al
Sacro Monte Calvario di Domodossola. In una giornata uggiosa,
ma senza pioggia, la comitiva ha
raggiunto il Sacro Monte dove una
guida ha accolto e accompagnato i
visitatori lungo l’itinerario previsto.
Il Sacro Monte di Domodossola si
trova all’interno del parco del Calvario sul colle Mattarella. Diversi
edifici sacri compongono questo luogo ricco di memorie storiche e sono
pure visibili i poderosi resti del castello Mattarella, risalente al X secolo e
distrutto nel 1415 dai soldati svizzeri
scesi per conquistare la valle d’Ossola, strappandola al Ducato di Milano. Il
complesso d’edifici che compongono
il Sacro Monte Calvario è costituito dal
santuario del SS. Crocifisso, in stile
barocco, aperto al pubblico nel 1662,
a pianta ottagonale, e da 12 cappelle che rappresentano le stazioni della
via Crucis. Nel 1882 il sacerdote e filosofo Antonio Rosmini fece erigere in
Pellegrinaggio chiesa Immacolata di Lugano
FABRIZIO TAMI
U
cima al colle la Casa Madre dell’Istituto della Carità dando nuovo impulso
alle opere e alla spiritualità del Sacro
Monte Calvario.
Interessante è stata la visita del
grandioso parco, con i poderosi resti
del Castello e la vista panoramica di
Domodossola e valli limitrofe.
Dopo questa splendida visita il gruppo si è trasferito al Ristorante Serenella di Villadossola per la parte
conviviale tanto attesa: un prelibato
pranzo gastronomico in un’atmosfera
di grande cordialità.
Una giornata indimenticabile che ha
soddisfatto i partecipanti!
Mal
no splendido sole ha accompagnato i trentaquattro
partecipanti della sezione
del Luganese di GenerazionePiù, nel
tradizionale pellegrinaggio alla chiesa
dell’Immacolata di Lugano.
Dopo la S. Messa celebrata da
Mons. Luigi Mazzetti, nel corso della
quale sono stati ricordati i soci defunti, ci si è recati presso il ristorante
Manora per consumare la merenda
offerta dalla sezione.
Un grazie ai partecipanti, a Don Luigi
Mazzetti che ci ha accolti, ancora una
volta, in questo splendido monumento dedicato alla Beata Vergine Maria
e tanto caro ai luganesi. Un grazie di
cuore anche al signor Zizzi, gerente del ristorante Manora ed ai suoi
collaboratori.
Agenda
Bellinzona
¨¨ Venerdì 18 maggio, Conferenza con
prof. Zanolli (Fogazzaro - Piccolo mondo
antico), ore 14.00, Vita Serena a Giubiasco.
¨¨ Venerdì 1° giugno, Visita in Valsolda
sulle tracce di Fogazzaro. Partenza ore
8.15 Piazzale Stadio Bellinzona, ore 8.30
Mercato Coperto Giubiasco. Costo: fr.
65.- (fr. 75.- non soci). Iscrizioni: Tatiana,
tel. 091 8292005 o 079 7565500 entro il
28 maggio.
Locarno
¨¨ Pranzo 1° giovedì del mese. Visto
il giorno di festa il 7 giugno (Corpus
Domini) il pranzo viene anticipato al
Mercoledì 6 giugno, ore 12.00, presso
il Ristorante Stella (ex Stella d’Italia).
Iscrizioni da subito telefonando al no.
091 7513052.
¨¨ Giovedì 14 giugno, gita di mezza
giornata con visita al Centro lavorazione
delle lettere - La Posta Cadenazzo, me-
renda in zona. Costo fr. 40. Iscrizioni tel.
091 7513052.
Lugano
¨¨ Mercoledì 30 maggio, Conferenza:
«Elettricità: quale futuro? Dalla produzione alla distribuzione di energia elettrica
in Ticino passando dalla liberalizzazione
del mercato nazionale ed europeo». Ore
18.15, Aula Magna USI Lugano. Segue
rinfresco.
¨¨ Giovedì 21 giugno, gita a Crespi
d’Adda. Ore 6.30 partenza posteggio lato
fiume Cornaredo; visita guidata del villaggio operaio di fine ’800, città ideale del
lavoro e Patrimonio Unesco. Filmato, giro
a piedi (ca. 1h) e con pulmann accompagnati dalla guida. A Bergamo alta pranzo al ristorante «da Franco». Pomeriggio
breve visita alla città. Costo: Fr. 70 (viaggio, guida, pranzo, bibite comprese. Iscrizioni: tel. 091 9102021 entro il 15 giugno.
Mendrisio
¨¨ Martedì 12 giugno, nel pomeriggio visita al termovalorizzatore di Giubiasco.
Partenze: Chiasso Palapenz ore 13.00 –
Mendrisio zona stazione ore 13.15. Iscrizione al segretariato entro il 1° giugno - tel.
091 6405111.
¨¨ Ricordiamo l’invito ai festeggiamenti
di S. Antonio a Balerna. Appuntamento
per anziani e ammalati mercoledì 13 giugno: ore 15 S.ta Messa, ore 16 merenda.
¨¨ Appuntamenti per i coristi: martedì 29
maggio, ore 15.00, presso la Casa anziani
di Rancate.
¨¨ Mercoledì 6 giugno, incontro con gli
anziani di casa Torriani alle ore 15.00.
24 maggio 2012 il Lavoro
Info Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
Iz «Bosone»
19
Nezavisni stav
Film «Nebo Iznad Srebrenice» Matura
25. maja 2012. godine od 19:30 sati u
prostorijama Bosnjačkog kulturnog
udruženja BOSONA u Mezzovicu bit ce
odrzana projekcija filma «Himmel über
Srebrenica» u režiji
Philippa Rucha.
F
ilm
«Nebo
iznad
Srebrenice»
na
potpuno novi način,
donoseći tajne protokole Glavnog štaba
UN-a, prikazuje izvorne snimke razgovora
generala UN-a uoči
katastrofe u Srebrenici.
Vrhovno rukovodstvo snaga UN, koje je boravilo u Zagrebu, komuniciralo je sa sjedištem
UN-a, a to su zabilježile kamere.
Međutim, snimci nikada nisu došli do javnosti. Film «Nebo iznad
Srebrenice» priča ovu
priču, donosi ekskluzivne snimke i stoga
je njegovo pojavljivanje izazvalo brojne
kontroverze i podiglo
prašinu,
optužujući
one koji su odgovorni
za sve sto se dogodilo
u Srebrenici.
Film u trajanju 101
minuta.
Ulaz Slobodan!
DRAGAN SLADOJEVIĆ
P
ribližno devet miliona maraka
iskeširaće tokom narednih sedmica
roditelji maturanata u RS, tek kako
bi svojim nasljednicima, na koje se ponose,
uljepšali jednu veče - proslavu mature.
Potekle su i suze pojedinih majki, jer ne
znaju kako da obezbijede novac za svečanu
odjeću, uplatu rezervacije u ugostiteljskom
objektu, te ostale troškove koje donose
aktuelni trendovi.
Nije toliko sporno to što će imućniji roditelji svom osnovcu ili srednjoškolcu odjeću
platiti 500 maraka, te mu obezbijediti limuzinu, fotografa koji će ga pratiti u stopu, te još
kojekakvih ostalih tristo čuda.
Problem je u tome što će se dijete siromaha zagledati u bogatijeg kolegu, obučenog u
markirani sako, pa će, ako ne može da sebi
priušti slično odijelo, početi da tuguje te da
se pita zašto je ono «osuđeno» na skromnije
oblačenje i manji džeparac.
Prijateljstvo S Jadrana
Poslovna suradnja Hrvata i Srbina:
Hrvoje i Srba otvorili srpsko-hrvatski restoran u Beogradu
PORTAL JUTARNJI.HR
B
eograd - Beograđanin Srba Veljić
nije ni pomišljao da će mu jedno krstarenje Hrvatskim primorjem prije
šest godina donjeti prijateljstvo koje će kasnije preći u ozbiljnu poslovnu suradnju, koja
je kasnije rezultirala jednim zaista zanimljivim
projektom. Zahvaljujući upravo toj suradnji,
u Beogradu danas postoji restoran koji nudi
jadranske specijalitete, a vode ga Srbin Srba
Veljić i Hrvat Hrvoje Horvat.
- Prije šest godina iznajmili smo jahtu i išli na
Hvar. Slučajno smo od tri restorana izabrali
baš Hrvojev. Od tada traje naše poznanstvo,
a kasnije i prijateljstvo, izjavio je Srba Veljić
za Blic.
Rodila se i poslovna ideja, pa je, nakon 11
godina rada na Hvaru, Hrvoje je uprkos strahu
od nove sredine odlučio doći u Beograd i s prijateljem Srbom pokrenuti posao. Njih dvojica sada vode
restoran na Senjaku iz kojeg se šire
mirisi specijaliteta od morske ribe iz
Jadrana.
Kada se pojavila mogućnost da
zajedno vode restoran, mladiću sa
Hvara se dopala ova ideja i prihvatio
je poziv da bude šef kuhinje. No, nije
mu bilo lako u početku u Beogradu.
- Nisam bio opušten, plašio sam
se da mi se ešto ne dogodi. Mislio
sam da netko špijunira, na ulici nisam pričao. Ali Srba i njegovi prijatelji su mi pomogli da se opustim.
Nikad nisam doživio neku neugodnu situaciju,
ispričao je Hrvoje, za srpski Blic.
Hrvoje se danas jako dobro snalazi u svom
novom mjestu, ali i novom gradu, a velika
podrška mu je djevojka Iva koja je također
došla poslom u Beograd.
Reći će neki da dijete ne mora ni da slavi
maturu, ali, postavlja se pitanje kako će se
ono osjećati u kući, dok se vršnjaci, školski
drugovi, uz muziku opraštaju jedni od drugih.
Novac je postao «oružje» za poziciju u
društvu, pa su sada «na glasu» mladi sa skupljim telefonima i luksuznim autima.
Ne smijem ni da pomislim kako će se u
tom poljuljanom sistemu vrijednosti snaći
roditelji plićeg džepa i kako će da «iskopaju»
novac za ekskurzije, štampanje maturskog
rada i brojne troškove koji tek dolaze.
Nažalost, ono što su mnogi od njih sa nestrpljenjem godinama čekali, a to je da svoje
potomke izvedu na pravi put, sada je preraslo u bolno iskustvo.
20
Sindacato Interprofessionale
- Pagina a cura di Rogério Sampaio
24 maggio 2012 il Lavoro
Cantão de Zurique-Vota à 17 Junho liberalização de abertura das lojas
«O cliente é rei»: uma história de marketing
S
e a iniciativa «O cliente é rei!», vencer,
no cantão de Zurique, os pontos de
venda passarão a estar abertos à toda
a hora. Os proponentes da iniciativa, influenciam
os eleitores de forma enganosa, antes que os
clientes possam decidir sobre a oferta. Neste
caso serão as grandes empresas, que decidirão
quando e onde os negócios devem abrir. Será
feito a custa dos empregados de pequenas empresas. O sindicato SYNA decidiu votar contra
a iniciativa.
Condições de trabalho no setor de vendas
muitas vezes é afetada por um crescimento
descontrolado. Nem o Estado, nem os concessionários estão particularmente interessados
em melhores regras, mais vinculativas, para
a proteção dos trabalhadores assalariados. A
equipe de vendas irião sofrer ainda mais com a
liberalização adicional de abrir todas as horas.
Por exemplo, a expansão das horas de trabalho
nas lojas abertas, conduz à uma fragmentação
das atribuições de trabalho. Alguns empregados
do sector de vendas passam a ter também «ho-
ras de descanso intermédio, como é comum na
indústria da hotelaria. Para SYNA é claro: para
proteger os funcionários, Syna é contra a extensão do horário de abertura.
Perigo do efeito bola de neve
A possibilidade de fazer compras a qualquer
hora, desencadeia um efeito bola de neve, que
vai afetar mais indústrias de ponta. Especificamente, você tem que dirigir o serviço de entrega
de produtos frescos à noite, o computador deve
garantir por 24 horas para o bom funcionamento
do caixa e as câmaras de vigilância, o pessoal
de limpeza terá que trabalhar durante a noite,
a segurança é garantida ao redor do horário de
abertura, etc, etc. Por fim, passa à funcionar à
noite e aos domingos todos os tipos de imperativo técnico e econômico das indústrias. «Isso
não deve acontecer».
Empresa passam à decidir sobre tudo
A iniciativa engana os clientes, alegando que
podem determinar sobre a proposta disponível.
Isso é falso. As grandes empresas passarão à
decidir o que é vendido, onde e quando. O Slogan «o cliente é rei» vem do marketing e difundida para a opinião pública de forma errônea de
que não é a estrutura industrial de produção de
bens e controle de distribuição o rei, mas sim, o
cliente. Ele é apenas um simples consumidor, e
sua influência é limitada. Ou, como o eminente
economista alemão Thomas Mayer, «A necessidade de garantir a longo prazo de produção
e vendas, é o slogan da soberania dos clientes
cada vez mais obscura a função ideológica de
imaturidade real».
Mais informações:
Peter Schmidt, Secretário regional ZH / SH, Mobile
079 4230922 [email protected]
Carlo Mathieu, secretário-central SYNA, Mobile 079
6905479, [email protected]
Imigrantes
Controle de imigrantes não afecta Portugal e Espanha
Cerca de 13600 trabalhadores vindos de
Portugal e Espanha chegaram à Suíça
em 2011, um número recorde nos dez últimos anos. A decisão do governo suíço
de frear a imigração de oito países da
Europa do Leste vai abrir novas oportunidades para os países do sul da União
Europeia (UE).
E
m 2008, o think tank Avenir Suisse já
alertava para o crescimento da imigração de trabalhadores na Suíça.
«A nova política de imigração, que permite
a livre circulação de pessoas, e a nova Lei de
Estrangeiros vão acelerar a entrada dos trabalhadores, especialmente os altamente qualificados. Eles cobrirão o déficit de mão de obra que
existe no mercado de trabalho suíço e contribuirão decisivamente para o crescimento econômico».
1.1. Cláusula de salvaguarda
Há algumas semanas, a Suíça anunciou sua intenção de ativar a cláusula de salvaguarda negociada com Bruxelas para assinar o acordo sobre
livre circulação de pessoas. Uma cláusula que
lhe permite parar a imigração de trabalhadores
europeus se o número de imigrantes torna-se
preocupante para o mercado de trabalho suíço.
Especificamente, o governo suíço começou
a limitar, desde primeiro de maio, a entrada ao
país de trabalhadores da Estônia, Hungria, Letônia, Lituânia, Polônia, Eslováquia, Eslovênia e
República Tcheca.
A decisão foi baseada em um argumento técnico da Secretaria Federal de Migração (OFM).
«Esta medida envia um sinal claro para mostrar
a que ponto chegou o fenômeno migratório nos
últimos anos, particularmente em 2011», disse
à swissinfo.ch o embaixador da Suíça para a
Espanha e Andorra, Urs Ziswiler. «A Suíça não
usou a cláusula há dois anos com relação aos
15 países da UE, porque considerou que não era
necessário», acrescenta.
Segundo Schüpbach, o mercado de trabalho
suíço não será significativamente afetado, entre
outras razões porque «o número de trabalhadores oriundos destes países (Europa Oriental)
é baixo quando comparado ao mercado de trabalho suíço geral», disse.
1.2. Mais portugueses, mais espanhóis
De acordo com dados publicados no jornal
Le Temps, os quatro países que mais enviaram
trabalhadores à Suíça em 2011 foram a Alemanha (12.601), Portugal (11.018), Itália (5.318) e
Espanha (2.586). Com relação à Espanha, o embaixador Ziswiler disse que «a crise não acabou»
e que o país «ainda tem pela frente alguns anos
de adaptação, onde o desemprego continuará
alto e a competitividade deverá melhorar». Portanto, o espanhol continuará procurando novos
caminhos no exterior. Em Portugal, a Secretaria
Federal de Economia da Suíça (Seco) estima em
suas «Tendências conjunturais para 2012» que a
migração deve continuar, empurrada pela crise
geral na zona do euro e a rigidez do mercado de
trabalho português.
1.3. Mais oportunidades
Que impacto a decisão de limitar a entrada na
Suíça dos cidadãos da Europa do Leste vai ter
para Espanha e Portugal?
«Pode facilitar a entrada dos trabalhadores
espanhóis na Suíça, porque haverá mais oportunidades de emprego para eles. A livre circulação
de pessoas consiste precisamente na existência
de um acordo entre duas partes, um contrato de
trabalho e, consequentemente, o direito dos cidadãos da UE de residir legalmente na Suíça»,
diz Urs Ziswiler.
«Os espanhóis, em particular, são bem qualificados. E há grandes engenheiros, programadores e arquitetos que podem desfrutar de boas
oportunidades de carreira, só precisam ter conhecimento de outras línguas. Acho que este é
um dos principais pontos fracos no campo profissional», acrescenta.
Enquanto isso, Urs Schüpbach, o diretor da
Manpower Suíça, confirma que no setor da construção, há também uma forte presença de trabalhadores portugueses e espanhóis que deve
continuar.
Fonte (swissinfo)
Syna organiza curso de alemão
O Secretariado de Zurique em Altstetten, pretende organizar no próximo mês de Junho curso de
alemão para os sócios. Os cursos realizar-se-ão
aos sábados e uma vez à noite, segundo horário
a combinar. Os interessados devem fazer a sua
inscrição o mais rápido possível, porque às
inscrições são limitadas.
Local de inscrição: Syna Regional Secretariado- Albulastrasse 55 – 8048 Zürich
Tel. 044 3071074 ou Secretariado 044 3071070
[email protected] Coordenador do curso: Rogério Sampaio
24 maggio 2012 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio e Coni Soler
21
Cantón de Zurich, 17 de junio vota por la liberalización de la apertura de las tiendas
«El cliente es el rey»: una historia de la marketing
S
i la iniciativa «El cliente es el rey!» gana
en el cantón de Zurich, los puntos de
venta estará abiertos a todas horas.
Los proponentes de la iniciativa, influyen en los
votantes de una manera engañosa, antes que
los clientes puedan decidir sobre la oferta. En
este caso serán las grandes empresas, quienes
decidirán cuando y donde los negocios estarán
abiertos. Se llevará a cabo a expensas de los
empleados de pequeñas empresas. El sindicato
SYNA decidió votar en contra de ésta iniciativa.
Las condiciones laborales en el sector de las
ventas está a menudo afectada por un crecimiento descontrolado. Ni el Estado ni los concesionarios están particularmente interesados
en mejorar las reglas más estrictas para la protección de los empleados. El equipo de ventas
sufriría aún más con la liberalización adicional
para abrir a todas las horas. Por ejemplo, la ampliación de las horas de trabajo en las tiendas
abiertas, daría lugar a una fragmentación de las
asignaciones de trabajo. Algunos empleados de
las ventas se sustituirían también en la «hora in-
termedia de descanso», como es común en la
industria de la hoteleria. Para SYNA está claro:
proteger a los empleados. SYNA está en contra
de la ampliación del horario de apertura.
Peligro del efecto bola de nieve
La capacidad de hacer compras en cualquier
momento, desencadenaría un efecto bola de
nieve que afectaría a las industrias de más alta
tecnología. Específicamente, usted tendría que
dirigir el servicio de entrega de productos frescos en la noche, o el ordenador debería garantizar durante 24 horas el correcto funcionamiento
de la caja y cámaras de vigilancia, el personal de
limpieza tendría que trabajar de noche, la seguridad debería estar garantizada en torno a los horarios de apertura, etc, etc . Por último, pasarían
a funcionar en el trabajo de noche y los domingos todo tipo de imperativo técnico y económico
de las industrias. «Esto no debería ocurrir».
La Empresa pasaría a decidir todo
La iniciativa engaña a los clientes al afirmar
que se puede determinar sobre la propuesta disponible. Esto es falso. Las grandes empresas
podrían pasar a decidir qué se vende, dónde y
cuándo. El lema «el cliente es el rey» viene a la
comercialización y la opinión pública generalizada de forma errónea que no es la estructura
industrial de la producción de bienes y el control
de la distribución al rey, sino el cliente. El cliente es sólo un simple consumidor, y su influencia
es limitada. O, como el eminente economista
alemán Thomas Mayer, «La necesidad de garantizar a largo plazo la producción y las ventas,
es el slogan de la soberanía de los clientes cada
vez más oculta la función ideológica de la inmadurez real».
Info:
Peter Schmidt, Secretario Regional de ZH/SH, 079
4230922 móvil [email protected]
Carlo Mathieu, Secretario central de SYNA, móvil
079 6905479 [email protected]
Inmigrantes
El control de los inmigrantes no afecta a Portugal y España
Alrededor de 13.600 trabajadores de
España y Portugal llegaron a Suiza en
2011, una cifra récord en los últimos diez
años. La decisión del gobierno suizo
para frenar la inmigración de ocho países de Europa del Este se abrirá nuevas
oportunidades para los países del sur de
la Unión Europea (UE).
E
n 2008, el think tank Avenir Suisse
ha advertido del aumento de la inmigración de los trabajadores en Suiza.
«La nueva política de inmigración que permite
la libre circulación de personas, y la nueva Ley
de Extranjería se acelerará la entrada de los
trabajadores, especialmente los trabajadores
más cualificados. Ellos cubriran el déficit de
mano de obra que existe en el mercado laboral
suizo, y contribuiran de manera decisiva para
el crecimiento económico».
1.1. Clausula de la salvaguardia
Hace algunas semanas, Suiza anunció su intención de activar la cláusula de salvaguardia negociado con Bruselas para firmar el acuerdo sobre
libre circulación de personas. Una cláusula que
le permite detener la inmigración de trabajadores
europeos, si el número de inmigrantes llega a ser
preocupante para el mercado laboral suizo. En
concreto, el gobierno suizo comenzó a limitar, a
partir de 1 de mayo, la entrada de trabajadores
al país de Estonia, Hungría, Letonia, Lituania, Polonia, Eslovaquia, Eslovenia y República Checa.
La decisión se basó en un argumento técnico de
la Federal de Migraciones (OFM). «Esta decisión
envía una clara señal para mostrar la medida
en que surgió el fenómeno de la migración en
los últimos años, sobre todo en 2011», dijo la
swissinfo.ch el embajador de Suiza para España
y Andorra, Urs Ziswiler. «Suiza no hizo uso de
la cláusula por dos años con relación a los 15
países de la UE, por considerar que no era necesario», añade. Según Schüpbach, el mercado
laboral suizo no se verá significativamente afectado, entre otras razones porque «el número de
trabajadores procedentes de estos países (Europa oriental) es bajo en comparación con el mercado de trabajo suizo en general», dijo.
1.2. Más portugués, más españoles
Según los datos publicados en el periódico
Le Temps, los cuatro países que enviaron más
trabajadores a Suiza en 2011 fueron Alemania
(12.601), Portugal (11.018), Italia (5318) y 1,1.
Alrededor de 13.600 trabajadores de España
(2586). En lo que respecta a España, el Embajador Ziswiler dijo que «la crisis no ha terminado»
y que el país «todavía se enfrenta a una serie
de años de adaptación, donde el desempleo
seguirá siendo alto y debe mejorar la competitividad.» Por lo tanto, el español seguirá buscando nuevas vías en el extranjero. En Portugal, la
Secretaría de Estado para Asuntos Económicos
de Suiza (Seco) estima que en sus «tendencias
cíclicas para el año 2012» que la migración continuará, impulsado por la crisis general en la
zona del euro y la rigidez del mercado de trabajo
portugués.
1.3. Más oportunidades
¿Qué impacto túvo para España y Portugal la
decisión de limitar la entrada en Suiza a los ciudadanos de Europa del Este?
«Puede facilitar el ingreso de los trabajadores
españoles en Suiza, ya que habrá más oportunidades de empleo para ellos. Libre circulación
de personas es precisamente la existencia de un
acuerdo entre dos partes, un contrato de trabajo
y por lo tanto el derecho de los ciudadanos de la
UE a residir legalmente en Suiza «, dice Urs Ziswiler. «Los españoles, en particular, están bien
cualificados. Y hay grandes ingenieros, desarrolladores y arquitectos que podrán disfrutar de
buenas oportunidades de carrera, sólo necesitaran el conocimiento de otros idiomas. Creo que
esto es una debilidad importante en el campo
profesional», añade.
Por otra parte, Urs Schüpbach, director de Recursos Humanos Suiza, confirma que en el sector de la construcción, también hay una fuerte
presencia de trabajadores españoles y portugueses que debe continuar. Fuente (swissinfo)
SYNA organiza curso de alemán
La Secretaría de Zurich en Altstetten, tiene
previsto organizar el próximo mes de junio un
curso de alemán para sus socios. Los cursos
se llevarán a cabo los sábados y otro dia por la
noche. El horario de las noches se combinará.
Los interesados deben hacer su solicitud lo más
pronto posible, porque las plazas son limitadas.
Lugar de ingreso: SYNA Secretaría Regional
Albulastrasse 55-8048 Zürich. Tel. 044 3071074
o 044 3071070 Secretaría: rogerio.sampaio@
syna.ch Coordinador del curso: Rogerio Sampaio
22
Lavoro Opportunità
In internet  www.ocst.com RICERCHE di collaboratori
XX infermiera PS; infermiera oncologia; segretaria di direzione, zona Locarnese. Tel. 079
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Tel. 091 6835479.
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ST, architetto STS, ingegnere STS, esperienza minima 3 anni quale dirigente cantiere, estratto conto
individuale AVS, pratica professionale. Requisiti per
iscrizione albo. Licenza di condurre B. Candidature:
Tromeco SA, Impresa di Costruzioni, V. Brusighell 14,
6807 Taverne. Tel. 091 9660688/9 Fax 091 9669694,
[email protected], www.tromeco.com.
XX meccanico d'automobili, con esperienza, lavoro saltuario, solo brevi periodi per rimpiazzo personale, concessionaria a Maroggia. Tel. 091 6497257.
XX impiegata commerciale 20-35 anni, esperienza preferibile in ambito Sales, customer service o
relazioni clientela svizzera; indispensabili ottime conoscenze lingue nazionali (I, F, D) e Schwytzerdütch.
Sede di lavoro: Rivera. CV a: [email protected];
Foglio Ufficiale N. 37 dell'8 maggio
XX cuoco/a per refezione scolastica Municipio
Pura. Scadenza: 4 giugno. Info: Angelo Sciolli tel.
079 6907203.
Foglio Ufficiale N. 38 dell'11 maggio
XX tecnico comunale Municipio Mezzovico-Vira.
CH, titolo accademico o STS/SUP quale architetto
o ingegnere civile, buone conoscenze D e F. Scadenza: 1° giugno, ore 11.
XX operaio comunale Municipio Faido. CH, attestato scuola professionale ramo artigianato. Scadenza: 1° giugno.
XX coordinatore/trice (50%) Fondazione Culturale Collina d'Oro. Offerte: iQ-Center, v. Trevano 6,
cp 4044, 6904 Lugano. Scadenza: 1° giugno. Info:
Marco Homberger, tel. 091 9233003.
Foglio Ufficiale N. 39 del 15 maggio
XX impiegata/o ufficio Municipio Bellinzona, attestato federale di capacità, conoscenza programmi
informatici. Info: Dicastero territorio e mobilità, dir.
Fabiola Nonella Donadini, tel. 091 8218771, scadenza: 6 giugno.
Foglio Ufficiale N. 40 del 18 maggio
XX un/a tecnico comunale Municipio Gordola.
CH, diploma SSS edilizia, disegnatore edile o genio civile, esperienza. Info: Simone Benzoni tel. 091
7351610. Scadenza: 15 giugno.
XX apprendista impiegato/a di commercio Municipio Pollegio. Scadenza: 11 giugno.
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XX montatore elettricista, ventennale esperienza,
zona Sottoceneri e Mendrisiotto. Tel. 076 2834095.
XX signora 37enne, per lavori domestici e/o baby
sitter. Referenze, esperienza. Tel.+39 3891425891.
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Locarnese e dintorni, tel. 091 7522089.
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pulizie, a tempo pieno, presso istituzioni o privati.
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+39 331177987.
XX autista esperto.Tel. +39 3333750006.
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[email protected]
XX signora referenziata per pulizie, stiro, full o
part-time. Tel. +39 3349161635.
XX autista patente C.E., con esperienza. Tel. +39
345 9295138; +39 0344 61422.
XX giardiniere, AFP, esperienza, Luganese e Mendrisiotto. Tel.+39 347 0011735.
XX custode, esperienza e affidabilità, zona Lugano
o limitrofe, ev. pulizia portinerie, no appartamento.
Tel. 076 5703292.
XX cuoco 44 anni, 25 anni di esperienza nel settore,
automunito, tel. +39 340 6709529.
XX ventennale esperienza di vendita, marketing e
creazione siti internet [email protected]
XX vetraio qualificato, esperienza decennale; [email protected]
XX barman o pizzaiolo, ottima preparazione professionale in entrambi i campi. Tel. 0774598002.
XX ragazza con esperienza nel settore orologiero,
custumer service e buyer, full o part-time, Mendrisiotto e Luganese. Ingl.e F. Tel. +39 3476104304.
XX commerciale con esperienza per lavoro impiegatizio, acquisti o vendita anche grande distribuzione.Ingl., F., Informatica Tel +39 345 5822129.
XX coll. domestica, 3 o 4 volte a settimana, zona
Luganese. Tel. +39 338 7570760.
XX assistente di cura con esperienza pluriennale
nel settore. Tel. 076 /5279960
XX 34enne, settore impiegatizio, diploma ragioneria, esperienze in ambito amministrativo e contabile. Zona Sottoceneri. Tel. +39 340 1214327
XX parrucchiera, esperienza pluriventennale zona
Lugano, Mendrisio, Chiasso. Tel. 079 5087684.
XX operaio edile, esperto, tel. +393490052995.
XX portiere ai piani con esperienza e referenze.
[email protected]
XX manovale, giardiniere esperto abbattimento e
potatura alberi. Tel. 076 6220794.
XX carpentiere, ferraiolo, muratore con esperienza. Tel. +39 340 1270000; [email protected]
XX laureato in Giurisprudenza 110 e lode, primo
impiego. Tel. +39 328 6360270.
XX signora per pulizia case o uffici, 2-3 ore a settimana, zona Locarnese. Tel. 091 2204836 ore pasti.
XX badante, coll. domestica, baby sitter, esperta, attestato CR, zona Mendrisiotto e Luganese. Tel.
076 7382617.
XX meccanico esperto, diagnosi e riparazione.
Tel. +39 3203019089; [email protected]
XX rappresentante, commesso, magazziniere,
autista, operaio, esperto. Tel. + 39 3474683346.
XX panettiere con esperienza, anche part time,
zona Sottoceneri Tel. +393337470378.
XX giovane operaio tuttofare, tel. +39 345
0191592.
XX aiuto medico, signora con esperienza ventennale, fidata, conoscenza lingue, Zona Locarnese,
50%, tempo indeterminato.Tel. 0919211551 int. 91.
XX Asa, signora 45enne, per cura anziani a giornata, zona Stabio-Mendrisio. Tel. +347 0098780.
XX operatore programmatore CNC, su Selca e
Cam. Tel. +39338 9050491.
XX operaio edile, lavori stradali o altro tel.
+393485420825.
XX signora 42 anni, pulizie domestiche, lavo stiro,
preparazione pasti. Zona Mendrisio, Chiasso e limitrofe. Tel. +39 3494757854.
XX montatore elettricista con diploma federale, ev. prest. mano d'opera o operaio. Tel. 076
4782105.
XX domestica, part-time o full-time. Tel. +39 346
6053681.
XX coll. domestica, con esperienza e referenze,
zona Mendrisio e Lugano. Tel. +39 347 7152943.
XX fabbro metalcostruttore, attrezzista metalmeccanico, conoscenza saldatura,disegno tecnico, uso muletto frontale, esperienza. [email protected]
XX segretaria virtuale, con esperienza, per recupero crediti presso aziende. Tel. 078 6237974.
XX tecnico elettronico specializzato install. apparecchi lettori badge, esperto assistenza elettrodomestici, buon inglese tecnico. Tel. +39 3394728393.
XX baby sitter, coll. domestica, 37.enne, con
esperienza, zona Sottoceneri. Tel. +39 031 807901,
+39 335 6567191.
XX impiegata commerciale, venditrice, assistente, ev. altre attività compatibili. Esperienza profess. comprovata. I, D,F, (E). Tel. 079 3306115.
XX realizzatore progetti d'interni, esperto.
Tel.+393388718764; [email protected]
XX coll. domestica, baby sitter, con esperienza.
Zona Lugano-Ponte Tresa. Tel. +39 0332 552074.
XX autista patente B e C, lunghe trasferte, esperienza scavatore, Mendrisiotto. Tel. +39 3203450075.
XX impiegata commercio, esperienza ventennale,
diploma ragioneria, laurea comunicazione, per impiego stabile. Tel. 076 3977664.
XX vetraio, 45 anni, esperienza ventennale, automunito. Tel. +393336133827.
XX psicologa del Lavoro, risorse umane, settore
formazione, lavori ufficio. [email protected]
XX contabile cantonale, maestro di tirocinio, ufficio o venditore. Conoscenze D,F e Ingl. Tel. 091
9227674 o 076 3281995.
XX autista magazziniere con esperienza, ev. metalcostruttore, attestato CNC. Tel. 077 4048305.
XX cuoca esperta, aiuto domestico, baby sitter. Tel.
+39 338 1863620, dopo le 17. [email protected]
Giornale Aperto
24 maggio 2012 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Ci sono ulteriori notizie sull’IMU?
Spett.le Patronato ACLI,
sono un cittadino svizzero, tempo fa ho presentato tramite voi la dichiarazione di successione per dei beni in Italia. In quell’occasione
mi avevate anticipato che su questi immobili
gravano delle imposte comunali. Ultimamente
sento spesso parlare in maniera non chiara di
IMU, chiedo spiegazioni in merito. Grazie.
G. Medici
L’IMU è l’imposta municipale unica, introdotta con il Dlgs 23/2011 per sostituire dal 2014
l’Ici dalla seconda casa in su e l’Irpef sui redditi
fondiari. Il decreto «salva-Italia» (Dl 201/2011)
ha disposto di anticiparne l’entrata in vigore al
2012 e di applicarla anche sull’abitazione principale. L’Imu si applica sul valore catastale degli
immobili, con aliquota base del 4 per mille.
A bocce ferme, dopo l’approvazione degli ultimi emendamenti della Camera alle norme Imu è
possibile accingersi a fare i conti. O meglio, iniziare a farli, dato che per il 2012 le aliquote definitive potrebbero arrivare al 10 dicembre, solo
una settimana prima del saldo. Il primo passo è
l’individuazione della rendita catastale; se non
si è in possesso dell’estratto catastale è possi-
bile chiederlo in una filiale del patronato ACLI.
Per fare un esempio un’abitazione con rendita catastale di 1000 euro, il risultato è (1000 +
5%) x 160 = 168,00 euro imponibile Imu. Il bello
comincia ora! Il primo acconto del 18 giugno è,
per il 2012, semplificato. Il primo passo consiste nell’applicazione dell’aliquota universale
(cioè 0,4% sull’abitazione principale e 0,76%
sugli altri immobili, terreni compresi, tranne
quelli strumentali all’attività agricola, per i quali
è il 2 per mille) sulla base imponibile. Poi si divide per due e questa prima tranche va a sua
volta spezzata in due quote uguali, una per lo
Stato e una per il Comune. Per il saldo è un altro
discorso, come vedremo.
Per l’abitazione principale si scontano dall’imposta 200 euro, più altri 50 per ogni figlio convivente (anche non a carico) sino a un massimo
di 8. E in più si può dividere l’Imu in due anziché
in tre rate: le prime due pari a un terzo e l’ultima
a saldo.
Il saldo, per il 2012, si presenta particolarmente problematico perché le aliquote comunali
potrebbero essere definite entro il 10 dicembre
2012 e il versamento va fatto entro il 17. Proviamo ad immaginare i conti che dovranno essere
fatti: una volta individuata la rendita e il moltiplicatore adatto si dovrà capire se spettano esenzioni o abbattimenti della base imponibile. È a
questo punto che il calcolo si fa terribilmente
complesso.
I Comuni godono di molta libertà nel determinare le aliquote in un range dal 2 al 6 per mille
per l’abitazione principale, e dal 4,6 al 10,6 per
mille per gli altri immobili, tranne che per gli immobili rurali strumentali per i quali è fissata al
2 per mille. Dopo l’applicazione dell’aliquota si
dovrà riprendere la base imponibile, applicare
l’aliquota del 3,8 per mille (la parte dello Stato) e
toglierla dal totale. Il risultato sarà la quota comunale. Con un esempio su una seconda casa
con rendita di 1.000 euro, se il Comune ha stabilito l’aliquota del 9,6 per mille sull’abitazione
principale, l’Imu complessiva è 1.612,80 euro.
Allo Stato ne vanno 638 e al Comune 975.
Come già avvenuto per la presentazione della
successione, nei nostri uffici troverà supporto
per la presentazione dell’IMU e dell’IRPEF in
Italia. Cordiali saluti.
Francesco Onorato
Coordinatore naz.le
Patronato ACLI Svizzera
VITA NOSTRA
„„Fedeltà all’OCST
• il 1° giugno Maria Pia Balemi, custode della Colonia
di Sonogno, festeggia quindici anni di attività.
Si occupa di tutta la casa, pulizie
interne ed esterne, taglio erba,
riceve i gruppi che arrivano in
colonia, spiega il funzionamento
della cucina e resta a disposizione per qualsiasi necessità,
segnala alla direzione di Lugano
i lavori di manutenzione e le riparazioni necessarie per la cura
dell’immobile. Segue le ausiliarie
spiegando i compiti da svolgere
per il buon funzionamento del turno. Complimentandoci
per l’impegno dimostrato in questi anni di collaborazione le auguriamo di continuare ancora a lungo il suo prezioso servizio per l’Associazione Leone XIII.
„„Complimenti
• a Silva Cassina, socia di Mendrisio, e già segretaria al
Cantonale, che in questo mese ha festeggiato ben ses-
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
e Giorgio Donini
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
santacinque anni di appartenenza al nostro sindacato.
Una fedeltà davvero invidiabile.
a Giada Bacchetti, per la nascita della primogenita Serena, con tanti auguri di un futuro sereno e felice.
„„Auguri
• a Isa e Lorenzo Regazzoni, fedele socio GenerazionePiù del Luganese, che il 2 giugno, attorniati dai loro cari,
festeggeranno l’invidiabile traguardo delle nozze d’oro.
• a Giancarlo Maria Fontana, fedele abbonato e già collaboratore de «il Lavoro», che il 12 maggio, attorniato dai
suoi cari ha brillantemente festeggiato il 75.mo compleanno. Tanti auguri in attesa che esca da «l’umbra del
castán» e che pubblichi la sua raccolta di poesie «Voli
profondi».
„„Condoglianze
• a Fausta Dal Molin e famigliari, socia segretariato
Mendrisio, per la morte del caro papà Edilio Dal Molin.
• ai familiari tutti per la scomparsa della loro cara
congiunta Maria Cereghetti di Castel San Pietro, socia
GenerazionePiù Mendrisiotto.
• ai fratelli Giuseppe, Walter, Gustavo e Romano, alle
sorelle Gianna, Piera e Carmen, ai nipoti e parenti tutti,
per la scomparsa del loro caro congiunto Dante Colla,
socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese.
• a Dario Camponovo, socio segretariato Mendrisio, e
famigliari tutti, per la morte della mamma Claudia.
• a Nadine-Rossi-Bertoni, socia anziani, per la scomparsa del caro nipote Pierluigi Contoli.
• alla moglie Gabriella, alle figlie Luisa e Stefania,
alla sorella Giuliana, al cognato Giuseppe Bottani, già
segretario regionale del Luganese e socio GenerazionePiù, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
congiunto Luigi Albertolli.
„„Felicitazioni
• ad Andrea Schirru, socio settore Alberghi, e a Sara Cereghini, per la nascita del primogenito Filippo, al quale
auguriamo un futuro ricco di cose belle.
• a Vladan Radosavljevic, socio settore Elettricisti, e a
Liljana, per la nascita del piccolo Nemanja, al quale auguriamo ogni bene.
• a Fabrizio Oddone socio settore Edile del Luganese, e
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
41'339 copie
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi,
Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
L’Albergo Ceresio
ospita la mostra
di Monique Capocasale
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