aleppo est al collasso

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aleppo est al collasso
COMUNICATO STAMPA
OXFAM: “ALEPPO EST AL COLLASSO”
Oxfam installa un generatore per garantire acqua pulita
ai 2 milioni di abitanti di Aleppo
Con le incursioni aree russo-siriane, l’assedio in corso e l’inverno alle porte, oltre
250 mila persone rischiano di rimanere senza elettricità, acqua, cibo e cure
mediche.
Per sostenere la risposta di Oxfam nelle emergenze umanitarie
#Savinglives: www.oxfamitalia.org/savinglives
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http://wordsandpictures.oxfam.org.uk/pages/search.php?search=%21collection31436&k=06
23a8661c
Roma, 17/11/2016_ La ripresa delle incursioni aeree delle forze russe e siriane, potrebbe generare
una catastrofe umanitaria ad Aleppo est. E’ l’allarme lanciato oggi da Oxfam, Syrian American
Medical Society e Big Heart Foundation.
Il quadro umanitario si fa sempre più drammatico con oltre 250 mila persone intrappolate nella
città, che si apprestano ad affrontare l’inverno con scorte di cibo e acqua in esaurimento e
strutture sanitarie ormai al collasso.
Emergenza idrica: un generatore per garantire acqua pulita ad Aleppo
Dall’inizio dell’offensiva, la popolazione ha avuto un accesso intermittente all’acqua pulita attraverso
la rete pubblica, potendo contare unicamente su rifornimenti da pozzi e camion, con il rischio di bere
e usare acqua sporca e contaminata. Attraversando le zone di conflitto da Aleppo ovest (controllata
dal governo) a Aleppo est (sotto il controllo delle forze di opposizione), Oxfam è riuscita ieri a
installare un secondo generatore nella principale stazione idrica della città, Suleiman alHalabi, garantendo così acqua pulita a tutta Aleppo. Un nuovo impianto che si aggiunge a quello
già istallato a inizio anno.
“I due generatori che abbiamo fornito alla stazione di Suleiman al-Halabi servono a garantire
sufficiente acqua pulita ai due milioni di abitanti di Aleppo. Ma i rifornimenti di cibo e forniture mediche
restano bloccati. – ha detto Riccardo Sansone, coordinatore umanitario di Oxfam Italia
- Fornire acqua pulita alla popolazione è essenziale, ma se non riusciamo a risolvere l’emergenza
data dalla carenza di cibo, può diventare paradossalmente quasi secondario anche proteggere i civili
dagli attacchi aerei indiscriminati che si stanno susseguendo”.
Il blocco degli aiuti può generare scarsità di cibo
Dal lancio dell’offensiva militare russo-siriana, a fine luglio, nessun convoglio di aiuti ha potuto
raggiungere Aleppo est. L’Onu, lo scorso 10 novembre, ha annunciato l’esaurimento imminente delle
scorte di cibo.
“Dal primo ottobre, abbiamo distribuito razioni di cibo a 22.180 famiglie ad Aleppo est, che però
dureranno solo sino alla fine del mese – ha detto Abd Alwahab Jessry, Senior Advocacy Officer
della Big Heart Foundation – Dobbiamo essere messi in condizione di portare più cibo e per questo
lanciamo un appello per una cessazione completa delle ostilità, la fine delle incursioni aeree e la
garanzia per i convogli umanitari di entrare in sicurezza”.
Solo 29 medici ad Aleppo est
Con le strutture sanitarie nel mirino delle incursioni aeree e dei bombardamenti in corso, la
situazione sanitaria ad Aleppo est è sull’orlo del collasso. Secondo la Syrian American Medical
Society (SAMS), ci sono soltanto 29 medici nell’area e molti bambini di Aleppo est non vengono
vaccinati.
“La situazione è disperata. Le scorte mediche non dureranno che poche settimane adesso che i
bombardamenti sono ricominciati e la citta è sotto assedio. – ha concluso Ahmad Tarakji,
Presidente della SAMS - ll personale sanitario rimasto ad Aleppo è esausto. La città è rimasta
senza combustibile o altre fonti di energia. Senza carburante, i generatori elettrici e le ambulanze
non possono funzionare. In questo quadro, ci stiamo preparando perciò al peggio. Migliaia di civili
sono senza riscaldamento, e con le scorte di cibo in esaurimento ci aspettiamo di vivere casi di vera
e propria malnutrizione nel cuore dell’inverno. Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi”.
L’inefficacia dei “cessate il fuoco”: appello urgente per la fine immediata conflitto
Nonostante l’annuncio di ben due cessate il fuoco da parte dell’esercito russo e l’apertura di corridoi
umanitari, gli aiuti che hanno raggiunto Aleppo est sono stati del tutto insufficienti e nessuna
evacuazione medica è stata sinora possibile. La Russia inoltre ha respinto le richieste dell’ONU di
pause più lunghe con il risultato che le incursioni aeree sono ricominciate dopo un’interruzione
durata nemmeno un mese.
In questo quadro le tre organizzazioni lanciano perciò un appello urgente per una completa
cessazione del conflitto, la fine delle incursioni aeree e dei bombardamenti indiscriminati, la revoca
dell’assedio su Aleppo est per consentire ai civili di trasferirsi in sicurezza e agli aiuti di poter entrare.
Ufficio stampa Oxfam Italia:
Mariateresa Alvino: +39 348 9803541; [email protected]
David Mattesini: +39 349 4417723; [email protected]
Valentina Barresi: +39 346 2308590; [email protected]
Note:
#Savinglives è una campagna di Oxfam per assicurare le risorse necessarie a intervenire rapidamente per
salvare vite umane. Ogni giorno, il nostro staff risponde a circa 30 emergenze nel mondo. Informazioni e
donazioni www.oxfamitalia.org/savinglives
Scheda interventi ad Aleppo di Oxfam, Syrian American Medical Society e Big Heart Foundation:
https://www.dropbox.com/s/4aw8wytviqv3kdf/Scheda_interventi_Aleppo.docx?dl=0