Aggiornamento Direttiva Tecnica Agosto 2011
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Aggiornamento Direttiva Tecnica Agosto 2011
Aggiornamento Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 Settembre 2014 AGENTUR FÜR ENERGIE SÜDTIROL - KlimaHaus Schlachthofstraße 30 c I-39100 Bozen Tel. +39 0471 062 140 Fax. +39 0471 062 141 [email protected] www.klimahausagentur.it MwSt. Nr. 02818150217 AGENZIA PER L'ENERGIA ALTO ADIGE - CasaClima Via del Macello 30 c I-39100 Bolzano Tel. +39 0471 062 140 Fax. +39 0471 062 141 [email protected] www.agenziacasaclima.it P.IVA. 02818150217 Premessa I presenti aggiornamenti integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). Le stesse contengono una serie di indicazioni utili per l’utilizzo del software di calcolo ProCasaClima 2013. Software ProCasaClima 2013 Il software ProCasaClima 2013 consente il calcolo di: 1. indice energetico invernale ed estivo semplificato per la certificazione CasaClima 2. indice energetico invernale ed estivo dell’involucro in modalità analitica (UNI TS 11300) 3. verifica dello scambio termico con il terreno (UNI EN ISO 13370) 4. verifica del confort in regime dinamico (UNI EN ISO 13791, UNI EN ISO 15251) 5. valutazione ambientale “nature” (GWP, PEI, AP, impatto idrico, ecc.) 6. valutazione dell’efficienza complessiva del sistema edificio-impianti e relative emissioni di CO2,eq 7. valutazioni costi/benefici degli interventi (norme di riferimento UNI EN 15459) Per la certificazione CasaClima è sufficiente compilare le parti del software corrispondenti ai precedenti punto 1. e punto 6. In particolare, per il calcolo degli indici di involucro, sono da compilare solo i fogli: - “Allgemeine Daten - dati generali” “Objektdaten - dati dell’oggetto” “Lüftung - ventilazione” Stratigrafie (fogli da “1” in poi) “aussen - ext” per gli elementi disperdenti verso l’esterno “T- diff” per gli elementi disperdenti verso vani non riscaldati e verso il terreno “WB - PT” per i ponti termici “Fenster - finestre” “Türen - porte” “Verschattung - ombreggiamenti” in modalità semplificata Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 2/12 Il paragrafo 4.1 Definizione dell’involucro termico e del volume riscaldato viene integrato: 1. Nel caso di utilizzo del software ProCasaClima 2013 è possibile inserire gli elementi costruttivi interni (solai e pareti), nel progetto CasaClima è necessario indicare tali elementi (polilinee chiuse). Nel caso di richiesta CasaClima Nature, per gli elementi interni, non andranno compilati i campi relativi ai seguenti dati: - 2. Tempo di utilizzo GWP GWP process AP PEI Il paragrafo 4.13 Locali riscaldati nel piano interrato viene integrato: Solai e pareti verso garage/box chiusi (anche se non interrati) sono da considerare con i seguenti coefficienti: - Ambienti areati: fi = 1 (scegliere “verso esterno”) - Ambienti non areati (con chiusure a tenuta): fi = 0,5 (scegliere “verso vano non riscaldato”) - Ambienti non areati (senza chiusure a tenuta): fi = 0,8 (scegliere verso autorimessa sotterranea) Solai e pareti verso ambienti interrati aperti (es. corselli di manovra) sono da considerare con un coefficiente fi = 1 (scegliere “verso esterno”) Nel caso di utilizzo del software ProCasaClima 2013 per i solai/ pareti verso terreno e verso vespaio areato è sufficiente utilizzare il metodo semplificato selezionando le relative voci nei fogli delle stratigrafie. Non devono essere compilati i fogli “boden - terr” e “calc boden - terr” Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 3/12 3. Il capitolo 5 viene integralmente sostituito “5. Impianto di ventilazione e calcolo del grado di recupero di calore” L’Agenzia raccomanda l’installazione di un sistema di ventilazione con ricambio d’aria e recupero del calore (VMC). In zone climatiche F ed, in generale, in tutte quelle zone caratterizzate da una bassa umidità assoluta esterna durante il periodo invernale, l’Agenzia raccomanda l’adozione di recuperatori entalpici, dotati di un’efficienza di recupero del calore sia sensibile che latente. Nel caso di nuovi edifici con più unità immobiliari e dotato di un impianto di VMC (centralizzato o decentralizzato), tale impianto deve essere installato in tutte le unità immobiliari. “5.1 Metodologia per la valutazione delle prestazioni” L’Agenzia, a supporto dei progettisti, fornisce un elenco dei prodotti di ventilazione meccanica con recupero di calore, scaricabile nell’area download del proprio sito internet. Qualora il progettista decida di installare un prodotto non presente nel suddetto elenco, dovrà fornire un certificato di prodotto rilasciato da un ente/laboratorio accreditato che contenga almeno: - i dati di input ed i risultati delle prove effettuate (temperature, portate, perdite d’aria, grado di recupero del calore, assorbimenti elettrici, ecc.) - documentazione fotografica - riferimento al metodo di prova utilizzato (sono accettate solo macchine testate secondo EN 13141:2011, Passive Haus Institut e DIBt). In particolare, il certificato deve riportare almeno: - Due valori di recupero del calore a due diverse portate e alle condizioni di temperatura specificate nelle tabelle dei requisiti; - I valori dell’assorbimento elettrico specifico (SFP) alle corrispondenti portate. Se non viene fornito il certificato, la macchina di ventilazione non può essere presa in considerazione. Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 4/12 Il valore del recupero di calore (ɳθ,d) e l’assorbimento elettrico specifico (SFPd) alla portata di progetto (qv,d) deve essere determinato con la seguente metodologia (la stessa identica procedura vale anche per determinare il recupero igrometrico di progetto ɳx,d nel caso di recuperatori entalpici): - Macchine con almeno due valori certificati di recupero del calore (ɳθ,1 ed ɳθ,2) e di assorbimento elettrico specifico (SFP1 e SFP2) a due diverse portate (qv,1 e qv,2). Se qv,d ≤ qv,1 ɳθ,d = ɳθ,1 ; SFPd = SFP1 Se qv,1 < qv,d ≤ qv,2 ɳθ,d = interpolazione lineare dall’andamento tra ɳθ,1 ed ɳθ,2 SFPd = interpolazione lineare dall’andamento tra SFP1 e SFP2 Se qv,d > qv,2 ɳθ,d = estrapolazione lineare dall’andamento tra ɳθ,1 ed ɳθ,2 SFPd = estrapolazione lineare dall’andamento tra SFP1 e SFP2 In caso di macchine con più valori di recupero del calore a diverse portate, adottare la stessa metodologia, considerando l’interpolazione lineare del recupero di calore e dell’assorbimento elettrico specifico in ciascun intervallo di portata, e l’estrapolazione oltre l’ultimo. - Macchine con un solo valore certificato di recupero del calore (ɳθ,1) e di assorbimento elettrico specifico (SFP1) alla portata qv,1. Se qv,d ≤ qv,1 ɳθ,d = ɳθ,1 ; SFPd = SFP1 Se qv,d ≥ qv,1 - - poiché non è possibile determinare il valore di recupero del calore e di assorbimento elettrico specifico a portate superiori a qv,1, è necessario adottare un’altra macchina di ventilazione. Macchine con recuperatori di calore attivi (ovvero con ulteriore assorbimento di energia oltre quella dei ventilatori): possono essere presi in considerazione solo nel calcolo con i software dell’Agenzia che lo consentono. Il valore di recupero del calore equivalente viene calcolato inserendo i dati di assorbimento elettrico e corrispondente potenza termica resa alle condizioni A-7°C/A20°C, A2°C/A20°C, A7°C/A20°C. Nel caso in cui all’impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore sia accoppiato uno scambiatore a terreno, il grado di utilizzo aumenta secondo la seguente formula: ηθ,d = 1-(1- ηθ,d)·(1-ηsgt) Dove ηsgt = 15%, se il sistema di geotermia orizzontale ha una lunghezza minima di 25m ed è interrato ad una profondità minima di 1,2m. - Nel caso di prototipi oppure di impianti di recupero del calore prodotti “su misura” per edifici specifici, il grado di recupero del calore può essere misurato in loco o può essere definito attraverso un calcolo del produttore. In entrambi i casi le condizioni di temperatura dell’aria devono essere le seguenti: θextract = 20°C e θoutdoor = 7°C. Inoltre devono essere forniti almeno due valori di recupero del calore a due differenti portate. Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 5/12 “5.2 Requisiti minimi delle prestazioni” I seguenti requisiti minimi si applicano a tutte le macchine con recuperatore di calore passivo, distinguendo i sistemi centrali, dotati di canali di distribuzione dell’aria, da quelli decentrali che ne sono invece privi. Le prescrizioni valgono sia per interventi su un intero edificio che su un singolo unità immobiliare. Sistemi centrali (1) (2) ɳθ,d ≥ 75% (3) ɳθ,d ≥ 80% (4) ɳθ,d ≥ 89% 3 SFPd ≤ 0,40 W/(m /h) (5) Bypass del recuperatore (6) controllato da sensori Portata variabile (7) Note (1) Portata di ventilazione di progetto: qv,d ≤ 0,7·qv,Max (qv,Max è la portata che si ha con 100 Pa alla bocca per macchine fino a 200 m3/h e con 200 Pa alla bocca per macchine fino a 600 m3/h).La portata di progetto deve essere tale da garantire un ricambio d’aria di almeno 0,4 vol/h (per il residenziale). (2) Secondo EN 13141-7: alla portata di progetto e θextract = 20°C e θoutdoor = 7°C (3) Secondo Passive House Institute: alla portata di progetto e θextract = 21°C e θoutdoor = 4°C (4) Secondo DIBt Reglement: alla portata di progetto e θextract = 21°C e θoutdoor = 4°C (5) Alla portata di progetto qv,d (6) Per effettuare free cooling durante la stagione di raffrescamento, quando la temperatura esterna dell’aria è inferiore a quella interna. La macchina deve quindi essere collegata a sensori di temperatura sia dell’aria esterna che interna. (7) Il ventilatore deve essere dotato almeno di 3 velocità, gestibili facilmente dall’utente (direttamente dal pannello di comando della macchina). L’Agenzia consiglia una regolazione automatica e modulante del ventilatore tramite un inverter comandato da sensori di CO2 in ambiente. Si consiglia la riduzione della portata a 0,2 vol/h in assenza di persone e un eventuale incremento fino ad 1 vol/h durante il free cooling estivo, senza che ciò comporti uno scadimento del comfort indoor per correnti d’aria e rumore. Sistemi decentrali (1) almeno un apparecchio per ogni (2) unità immobiliare (3) ɳθ,d ≥ 70% (4) ɳθ,d ≥ 75% (5) ɳθ,d ≥ 85% 3 SFPd ≤ 0,35 W/(m /h) (6) Portata variabile (7) Acustica (8) LA,eq< 27 dB(A) Note (1) Sono sistemi privi del sottosistema di distribuzione dell’aria. L’Agenzia distingue le due seguenti categorie: A. Apparecchio con immissione d’aria continua: qv,d ≤ 0,7·qv,Max (qv,Max è la portata con 100 Pa alla bocca) B. Apparecchio con immissione d’aria discontinua: q v,d ≤ 0,35·qv,Max (qv,Max è la portata con 100 Pa alla bocca) La portata di progetto qv,d dovrà essere tale da garantire un ricambio d’aria nel singolo vano di almeno 0,4 vol/h. Nel caso A. le bocchette, sia esterne che interne, dovranno essere dotate di alette orientate in maniera contrapposta tra immissione ed estrazione. (2) In caso di ambienti con isolamento dall’interno o in intercapedine deve essere installato un apparecchio di ventilazione in ciascuno di essi. (3) Secondo EN 13141-7: alla portata di progetto e θextract=20°C e θoutdoor=7°C (4) Secondo Passive House Institute: alla portata di progetto e θ extract=21°C e θoutdoor=4°C (5) Secondo DIBt Reglement: alla portata di progetto e θextract=21°C e θoutdoor=4°C (6) Alla portata di progetto (7) Il ventilatore deve essere dotato almeno di 3 velocità, gestibili facilmente dall’utente (direttamente dal pannello di comando della macchina). L’Agenzia consiglia una regolazione automatica e modulante del ventilatore tramite un inverter comandato da sensori di CO2 in ambiente. Si consiglia la riduzione della portata a 0,2 vol/h in assenza di persone. (8) Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A. Deve essere misurato in ogni stanza in cui è installato un apparecchio. L’apparecchio deve avere inoltre un valore dichiarato inferiore a 24 dB(A) ad almeno una delle sue velocità. Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 6/12 “5.3 Inserimento nel calcolo CasaClima” Nel calcolo CasaClima vanno inseriti: - la portata di ventilazione di progetto qv,d - l’efficienza termica di progetto del recuperatore di calore ɳθ,d (se presente) - l’efficienza igrometrica di progetto del recuperatore di calore ηx,d (se presente) - l’assorbimento elettrico specifico di progetto SFPd - il volume netto ventilato Vn - il tempo di funzionamento dell’apparecchio La portata di progetto qv,d è stabilita dal progettista dell’impianto di ventilazione. - Nel caso di sistemi centrali è la somma delle portate delle bocchette di immissione nelle condizioni normali di utilizzo - Nel caso di sistemi decentrali ad immissione d’aria continua è la somma delle portate di immissione delle singole macchine nelle condizioni normali di utilizzo. - Nel caso di sistemi decentrali ad immissione d’aria discontinua è la metà della somma delle portate di immissione delle singole macchine nelle condizioni normali di utilizzo. Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 7/12 Il volume ventilato VN è la somma del volume delle unità immobiliari in cui è presente almeno una bocchetta di immissione e estrazione dell’aria. Per quanto riguarda infine i tempi di funzionamento dell’impianto di ventilazione con recupero di calore: - per gli edifici residenziali è fissato in 24 ore - per gli uffici è fissato a 12 ore - per tutti gli altri edifici non residenziali è pari al tempo di occupazione giornaliero dell’edificio. In caso di impianti di ventilazione senza recupero di calore e con tempo di funzionamento regolato da sensori, ad esempio impianti igro-regolabili, valgono le seguenti regole generali: - l’impianto deve essere in grado di garantire il ricambio d’aria in tutto l’unità immobiliare - i sensori devono controllare sia la concentrazione della CO2 nell’aria che il tasso di umidità vano per vano di ogni singola unità immobiliare - nel calcolo CasaClima il grado di recupero di calore deve essere posto uguale a zero e il tempo di funzionamento deve essere di 12 ore Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 8/12 4. Il capitolo 6. Tenuta all’aria viene specificato Per gli edifici plurifamiliari devono essere sottoposti a prova almeno il 20% delle unità abitative. Nel caso sia presente un appartamento nel sottotetto è obbligatorio eseguire almeno un Blower Door Test su tale unità abitativa. L’arrotondamento è al secondo decimale secondo l’esempio riportato di seguito: se 20% = 1,44 arrotondato 1,4, allora è da testare 1 unità, se 20% = 1,45 arrotondato 1,5 allora sono da testare 2 unità. 5. Il paragrafo 7.1 Inserimento dati finestre viene integrato Nel caso di utilizzo del software ProCasaClima 2013 si utilizzano i seguenti coefficienti: Grado di assorbimento del telaio: - 0,3 colore chiaro - 0,6 colore medio chiaro - 0,9 colore scuro Coefficiente di emissione infrarossa del telaio: - 0,08 metallo lucidato - 0,90 metallo anodizzato - 0,90 legno - 0,9 PVC 6. Il paragrafo 7.2 Ombreggiamento (periodo di riscaldamento) viene integrato Nel caso di utilizzo del software ProCasaClima 2013 non deve essere più rispettato il limite del “rapporto tra guadagni e perdite di calore “ (Y). Deve essere rispettato (riferito all’ubicazione dell’edificio) il limite del Qc,sens < 20 kWh/m²a. 7. Il paragrafo 8.1 Sfasamento viene sostituito Per gli elementi strutturali opachi esposti all'irraggiamento solare (pareti esterne, coperture inclinate e piane, solai esterni verso l’alto) con orientamento Nord-Est, Est, Sud-Est, Sud, Sud-Ovest, Ovest, Nord-Ovest sono richieste le seguenti verifiche: Zona climatica sfasamento Attenuazione (24h) Ammettenza Y22 A, B, C, D 12 h < 0,30 > 2W/m²K E 9h - - Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 9/12 8. Il paragrafo 8.2.2 Schermature fisse viene integrato Nel caso di utilizzo del software ProCasaClima 2013, l’allegato F deve essere trascurato ed è sufficiente garantire un fabbisogno di raffrescamento sensibile dell’edificio (riferito all’ubicazione dell’edificio) Qc,sens < 20 kWh/m²a. Le condizioni da imporre all’interno del calcolo sono: - Schermature interne: non sono accettate ai fini della simulazione. - Ventilazione notturna: impostata su “chiusa” - Aggetti fissi: eseguire sempre il calcolo semplificato; qualora non fosse rispettato il limite del Qc,sens può essere eseguito il calcolo analitico. In quest’ultimo caso non deve essere compilata la colonna “ombreggiatura fissa” e dovrà essere trasmessa la stampa del Qc,sens e dell’ ombreggiatura firmata e timbrata dal tecnico referente. - Valori ottici degli schermi (assorbimento e trasmissione): se scelti dall’utente tali valori devono essere giustificati con schede tecniche, altrimenti è necessario selezionare una delle tipologie di schermo presente nel menù a tendina. In questo caso non si devono compilare le colonne “assorbimento” e “trasmissione”. In presenza di scuri, persiane: - scegliere “esterno” dalla prima colonna “schermatura mobile” - non scegliere alcuna tipologia di schermo nella seconda colonna “schermatura mobile” - non inserire valori di assorbimento e trasmissione - inserire Fc = 0,1 In presenza di avvolgibili: - scegliere “esterno” dalla prima colonna “schermatura mobile” - selezionare dal successivo menù a tendina “veneziane bianche (media trasmissione) - non inserire i valori di assorbimento e trasmissione In presenza di veneziane (o raffstore): - scegliere “esterno” dalla prima colonna “schermatura mobile” - selezionare dal successivo menù a tendina “veneziane bianche (media trasmissione) - inserire valori di assorbimento e trasmissione se disponibili (fornire scheda tecnica) Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 10/12 9. Allegato A viene integrato Nel caso di utilizzo del software ProCasaClima 2013, per la scheda “ponti termici” si specifica quanto segue: - non utilizzare il calcolo semplificato - ponte termico risolto secondo l’Allegato A o Allegato B della Direttiva Tecnica vigente: spuntare sempre “calcolo analitico” e non compilare la scheda 10. Nel caso si utilizzi il software ProCasaClima 2013 si specifica quanto segue Scheda “ACS/Risc.”: le ore con accumulo in temperatura sia per ACS che per riscaldamento sono sempre 24h Scheda “aussen - ext”: - Grado di assorbimento: - 0,3 colore parete/ tetto chiaro - 0,6 colore medio chiaro - 0,9 colore scuro - Coefficiente di emissione infrarossa: - 0,93 - 0,96 malte/intonaco/calcestruzzo - 0,93 mattoni - 0,08 metallo lucidato - 0,90 metallo anodizzato - 0,95 gesso - 0,96 pietre calcaree - 0,84 vetro - 0,90 legno Ombreggiatura solare invernale/ solare estiva/ cielo: inserire sempre il valore 1 - rendimento di distribuzione degli impianti di riscaldamento: - 0,95 per edifici in cui, a seguito dell’audit, risultano presenti tubazioni coibentate in ogni punto, compresi giunzioni e raccordi. - 0,90 per edifici in cui, a seguito dell’audit, risultano singoli punti in cui le tubazioni non sono coibentate (es: giunzioni, raccordi, ecc.) - 0,80 per edifici in cui, a seguito dell’audit, risultano interi tratti di tubazione non coibentati. Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 11/12 11. Impianto di raffrescamento Ai fini della certificazione CasaClima sarà necessario inserire nel Calcolo CasaClima l’impianto di raffrescamento (se presente). 12. Ausiliari elettrici Nel caso si utilizzi il software ProCasaClima2013, ai fini della certificazione CasaClima, si specifica quanto segue: - Edifici residenziali: spuntare sempre semplificato e non compilare i campi sottostanti. - Edifici non residenziali: è possibile utilizzare il calcolo dettagliato; in tal caso dovranno essere documentati i dati inseriti (schema impianto, ecc.). Le presenti raccomandazioni integrano e in alcuni casi sostituiscono i capitoli/paragrafi della Direttiva Tecnica CasaClima Agosto 2011 (attualmente in vigore). pagina 12/12