P.O.F. - Casa Sacro Cuore

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P.O.F. - Casa Sacro Cuore
Piano Triennale
dell’ Offerta Formativa
Scuola Primaria Paritaria
“Casa Sacro Cuore”
2015 – 2018
Revisione n°1 09/2016
Bogno di Besozzo, Varese
tel. 0332.770293
fax. 0332.774213
e-mail: [email protected]
sito web: www.casasacrocuore.eu
Premessa
Secondo la legge n. 107/2015 ogni istituzione scolastica predispone, con la
partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il
piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia.
Il nostro progetto si qualifica soprattutto perché è fondato sui valori cristiani e pertanto,
oltre alla trasmissione di conoscenze scolastiche e culturali, vi si cura in maniera più
sollecita la promozione umana e cristiana degli alunni.
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In particolare, l’azione educativa tende a promuovere la crescita della persona in tutte le
sue dimensioni, a offrire occasioni di esperienze atte a favorire la socializzazione e la
solidarietà, a sviluppare la capacità di autodeterminazione e di critica, ad avviare alla
lettura della realtà dal punto di vista del Vangelo riscoperto e vissuto.
Profilo della scuola
Cenni storici
La scuola denominata “Casa Sacro Cuore” sorta nel 1957, parificata nel 1962 e paritaria
nel 2001, è situata nel Comune di Besozzo (VA), frazione Bogno, in via Lago, 89.
Il complesso di tre stabili realizzato dal Conte Marzotto, vicino al lanificio omonimo,
serviva come centro di opere sociali a favore dei dipendenti. Nel 1961, quando lo
stabilimento cessava di funzionare, le già presenti Suore della Congregazione “Piccole
Figlie del Sacro Cuore di Gesù” di Sale (AL), continuarono la loro opera a favore dei
piccoli della Scuola Materna e lo stabile passava di proprietà della Congregazione stessa
e diventava un Istituto Assistenziale per i fanciulli della Scuola Elementare.
La Scuola accoglieva però anche i fanciulli del luogo, la Bozza, che dista 2 km da
Bogno, 3 km da Brebbia e 2 km da Monvalle, i paesi più vicini.
Per questo motivo il Ministero della Pubblica Istruzione concesse la Parifica alla Scuola
Elementare denominata “Casa Sacro Cuore”.
In questo ultimo decennio la Scuola ha subito profonde trasformazioni.
Per motivi sociali (denatalità, svalutazione dei collegi...) l’Istituto ha esaurito la sua
attività assistenziale. Nel frattempo la popolazione scolastica andava gradualmente
crescendo perché la Scuola, con un orario ed un servizio adeguati, è andata incontro alle
esigenze delle famiglie. Attualmente la scuola si inserisce nel territorio ponendo
attenzione a eventi e iniziative proposte da comuni, parrocchie e vari enti.
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Risorse e strutture
L’edificio scolastico dispone di aule per le lezioni di classe, LIM (Lavagna Interattiva
Multimediale), laboratorio di informatica, laboratorio di educazione all’immagine, due
saloni polivalenti, palestra, biblioteca, campo da calcio, pista di salto in lungo, campo di
minivolley e minibasket, parchi giochi, cucina e sale mensa.
Progettualità dell’Istituto
Principio fondante della scuola è l’educazione alla verità, al senso critico, all’amore per
il prossimo, alla solidarietà e all’accoglienza, alla religiosità convinta e profonda, alla
pace.
L’Insegnamento della Religione Cattolica caratterizza l’identità della scuola e i suoi
valori vengono vissuti quotidianamente in modo trasversale nei diversi momenti
dell’attività didattica, proponendosi di scoprire l’importanza del dialogo e dell’incontro
con Dio, comprendere i segni che la liturgia offre per richiamare le realtà spirituali,
saper ascoltare e attuare nella propria vita la parola di Dio. La valorizzazione della
formazione religiosa culmina nella Celebrazione Eucaristica una volta al mese e in
alcune ricorrenze legate al calendario. Si presta particolare attenzione ai periodi di
Avvento e Quaresima organizzando attività volte alla sensibilizzazione dei ragazzi e
delle famiglie sull’impegno personale per la fede e la vita in comunità.
Si favorisce il coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica, nelle forme previste
dai decreti delegati e dagli organi collegiali e nella progettazione delle attività e delle
iniziative religiose, sociali, culturali e sportive, avendo come finalità ultima la
formazione integrale dell’alunno. L’iniziativa volontaria dei genitori dà vita a gruppi di
animazione per le feste: il gruppo “Uno di Noi”, composto da alcuni papà, per
l’organizzazione pratica e il gruppo delle mamme, per l’allestimento dei mercatini e la
realizzazione delle decorazioni.
La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto
dei bambini uscenti e alla presentazione dei futuri alunni di classe prima e dei “piccoli”
della Scuola dell’Infanzia.
Organi collegiali
Consiglio d’Istituto
Di durata triennale, è presieduto da uno dei suoi membri eletto tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni.
Il Consiglio di Istituto è composto da 13 componenti, così ripartiti:
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il Dirigente Scolastico, 4 rappresentanti del personale docente di cui 1 della scuola
dell’infanzia, 6 rappresentanti dei genitori degli alunni di cui almeno 1 della scuola
dell’infanzia, 1 rappresentante del personale non docente.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Istituto, a titolo
consultivo, gli specialisti che operano nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici
e di orientamento, e altri esperti su richiesta dei membri del Consiglio.
Delibera su quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e
dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
 adozione del regolamento interno dell’Istituto per disciplinare il funzionamento
della biblioteca, l’uso delle attrezzature culturali, didattiche, sportive
 acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei
sussidi didattici
 acquisto dei materiali di consumo
 adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali
 criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche,
interscolastiche
 promozione di contatti con altre scuole per eventuali iniziative di collaborazione
 partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare
interesse educativo
 forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali.
Il Consiglio di Istituto è consultivo sui criteri generali per la formazione delle classi, per
l’adattamento dell’orario delle lezioni alle condizioni ambientali; esprime parere
sull’andamento generale didattico dell’Istituto stesso.
Collegio dei Docenti
Di carica annuale, è presieduto dal Dirigente Scolastico, lo compongono i docenti di
ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto.
Si riunisce durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.
Funge da segretario, su indicazione del Dirigente, uno dei suoi collaboratori.
Il Collegio dei Docenti svolge le seguenti funzioni:
 delibera in materia di programmazione dell’azione educativa, anche al fine di
adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, nel
rispetto della libertà di insegnamento del singolo docente
 propone al Dirigente Scolastico la formazione delle classi, l’orario delle lezioni e
lo svolgimento delle altre attività scolastiche
 verifica e valuta periodicamente l’efficacia dell’azione didattica proponendo
eventuali misure per il miglioramento della stessa
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 provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e alla scelta
dei sussidi didattici
 adotta iniziative di sperimentazione
 promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto
 elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto
 esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni.
Il Collegio dei Docenti si riunisce tutte le volte che il Dirigente Scolastico ne ravvisi la
necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque,
almeno una volta per ogni quadrimestre.
Consiglio d’Interclasse/intersezione
Di durata annuale, è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente membro del
Consiglio e da lui delegato.
Lo compongono gli insegnanti dell’Istituto.
Ne fa altresì parte, per ciascuna delle classi interessate, un rappresentante dei genitori
degli alunni eletto dagli stessi.
Il Consiglio si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e formula al
Collegio Docenti proposte relative all’azione didattica ed educativa, alla
sperimentazione e ai rapporti tra docenti, genitori e alunni.
Le funzioni di segretario sono svolte da un docente, membro del Consiglio, scelto dal
Dirigente Scolastico.
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Protocollo d’Istituto per l’inclusione
L’adozione del Protocollo d’Istituto per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali
nasce dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni.
Includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano
parte integrante del contesto scolastico, sociale, culturale, alla pari degli altri alunni,
insieme agli altri alunni, senza alcuna discriminazione; significa assicurare a tutti il
diritto allo studio e al successo scolastico e formativo.
In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno di conoscenza
e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con
Bisogni Educativi Speciali, ma anche e soprattutto un impegno di sviluppo della loro
formazione, attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica
personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche.
Cosa si intende per BES?
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Al fine dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il
Collegio Docenti dell’Istituto “Casa Sacro Cuore” si prefigge i seguenti obiettivi:
 Favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni
Educativi Speciali;
 Progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che fanno
coesistere socializzazione ed apprendimento;
 Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi,
durante il percorso di istruzione e di formazione;
 Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli
studenti;
 Accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel
percorso scolastico;
 Fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e
progettazione del percorso formativo;
 Proporre modifiche e aggiustamenti condivisi.
IL PROTOCOLLO D’ISTITUTO
PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES
Si tratta di un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF
dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le
pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno
dell’istituzione scolastica.
Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e, pertanto, è integrato e rivisitato
periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate e delle specificità proprie di
ciascun ordine di scuola.
CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES
(Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n°8 del 06/03/2013)
Bisogni Educativi Speciali
DISABILITA’ (L. 104/92)
La Documentazione comprende:
1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità
2. La Diagnosi Funzionale
3. Il Profilo Dinamico Funzionale
4. Il Piano Educativo Individualizzato
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DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), Attention Deficit Hyperactivity
Disorder (ADHD), Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP), Borderline cognitivo,
Disturbo del Linguaggio( DL), Deficit delle abilità non verbali, Deficit della
coordinazione motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza
(L.170/2010 con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento
diagnostico).
La Documentazione comprende:
1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione
effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test
e dei punteggi ottenuti.
Affinché la certificazione di DSA possa essere considerata valida per i benefici di legge, essa deve
essere effettuata da una struttura pubblica o privata accreditata.
2. Piano Didattico Personalizzato.
SVANTAGGIO socio-economico
Alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni segnalate dalla famiglia,
rilevazioni del Team docenti attraverso osservazione diretta.
La Documentazione comprende:
1. Eventuale segnalazione Servizio Famiglia-Minori
2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di classe
3. Dichiarazione di Adesione per la famiglia
4. Piano Didattico Personalizzato.
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SVANTAGGIO linguistico e culturale
Alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate
competenze linguistiche.
La Documentazione comprende:
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1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe
 2. Dichiarazione di Adesione per la famiglia
3. Piano Didattico Personalizzato.
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DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE
Alunni con comportamento problematico rispetto agli altri e/o all’ambiente (senza
certificazione sanitaria).
La Documentazione comprende:
1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe
2. Dichiarazione di Adesione Famiglia
3. Piano Didattico Personalizzato.
DISAGIO FISICO (certificato)
Alunni con un disagio fisico che influisce sull’apprendimento.
La Documentazione comprende:
1. Certificazione medica.
2. Dichiarazione di Adesione Famiglia
3. Piano Didattico Personalizzato.
NOTA Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale vengono considerate
nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo,
relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con
conseguente peggioramento della sua immagine sociale.
NOTA. La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP non solleva gli
insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in
quanto la Direttiva Ministeriale richiama espressamente i principi di personalizzazione
dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003.
RUOLI E STRUMENTI
IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE
Il Team dei docenti/Consiglio di classe definisce gli interventi didattico/educativi ed
individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione
degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento.
E’ compito del Team docenti/Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni
Educativi Speciali, per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
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dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli
alunni”.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti/Consiglio di
Classe motiverà opportunamente, attraverso la compilazione della scheda di
segnalazione (Allegato 1 e Allegato 1a), le decisioni assunte, sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche.
Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza
e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe.
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità
che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di
corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di
contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una
condivisione del percorso.
In accordo con la famiglia, verranno individuate le modalità e le strategie specifiche,
adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire il pieno sviluppo delle sue
potenzialità.
PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES
Il Progetto Didattico Personalizzato BES è elaborato sulla base della situazione di
disagio e sulle effettive capacità dello studente. Il PDP BES ha carattere di temporaneità,
configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il
raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l’anno scolastico ogni verifica
ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto
condiviso e riportato nel PDP BES.
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INDIVIDUAZIONE DI PROCEDURE CONDIVISE
1. RILEVAZIONE
2. DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO
3. PASSAGGIO DI INFORMAZIONI
4. MODALITA’ STRUTTURATE (PDP)
5. MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE
1. RILEVAZIONE DEI BISOGNI: procedura
PARTE PRIMA: compilazione scheda
Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di segnalazione
dei Bisogni Educativi Speciali (ALLEGATO 1 e ALLEGATO 1a) da parte del
Team/Consiglio di classe.
Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il
coinvolgimento del Team/Consiglio di Classe, della Famiglia e dei servizi.
PARTE SECONDA: strategie
Stesura e messa a punto di un piano di intervento (PEP e PDP): si procede alla
progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili
all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo
gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità, attraverso il
coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe e della Famiglia*.
(*Famiglia firma il PEP/PDP)
PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti
Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PEP/PDP BES
(intermedia e finale):
registrazione delle strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da
progettare, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe e della
Famiglia.
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Scuola Primaria
Regolamento
Orario scolastico
Il calendario scolastico si conforma alle disposizioni regionali con variazioni secondo il
principio dell’autonomia.
L’orario attuato nella nostra scuola prevede quaranta ore settimanali dal lunedì al
venerdì, dalle 8.00 alle 16.00. La scuola assicura il servizio mensa e la ricreazione dalle
12.00 alle 14.00.
Dalle 7.30 alle ore 8.00 è possibile usufruire del servizio di pre-scuola, e dalle 16.00 alle
18.00 del servizio di dopo-scuola con la presenza di educatori che seguono i ragazzi
anche nello svolgimento dei compiti.
Gli alunni devono essere presenti nell’atrio d’ingresso alle 7.55 al fine di consentire il
regolare inizio dell’attività di classe.
Rapporti scuola-famiglia
Per la comunicazione reciproca tra scuola e famiglia si prevede:
 diario scolastico di ogni alunno
 avvisi
 lettere ai genitori, che hanno il compito di informare sulle attività e sugli
avvenimenti all’interno dell’istituto
 e-mail per comunicazioni tra la segreteria e le famiglie
 sito internet per pubblicizzare eventi e attività dell’istituto
 ricevimento individuale dei genitori da parte degli insegnanti nell’orario previsto
settimanalmente e in orario extra-scolastico a metà e a fine quadrimestre. I
colloqui individuali termineranno il giorno 8 maggio 2017
 assemblee di classe
 attivazione degli organi collegiali
 Consiglio di Istituto
 Collegio Docenti
 Consiglio di Interclasse
Si ricorda che non è consentito comunicare via telefono direttamente con gli insegnanti
per comunicazioni riguardanti la vita scolastica.
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Assenze e infortuni
Docenti ed educatori garantiscono l'assistenza durante la ricreazione o le lezioni; si
chiede agli allievi, in caso di infortuni o di malessere, di segnalarlo immediatamente ai
docenti e/o educatori.
La scuola provvede a mettersi in contatto con la famiglia e, in caso di urgenza, se i
genitori non sono reperibili, accompagna l'alunno/a al Pronto Soccorso.
La Direzione provvede poi ad espletare le pratiche assicurative.
La scuola non è autorizzata a somministrare alcun tipo di farmaco.
In caso di assenza dalle lezioni il genitore deve provvedere a comunicare una
giustificazione scritta sul diario (negli spazi appositi) al momento del rientro a scuola.
Analogamente per entrate e uscite fuori orario la comunicazione scritta deve essere posta
sulla pagina del giorno.
Visite d’istruzione
I docenti propongono le uscite didattiche che devono essere approvate dal Collegio
Docenti e dal Consiglio d’Istituto.
Tali iniziative sono parte integrante del percorso didattico, educativo e formativo della
scuola. Pertanto la decisione di non far partecipare i figli alle uscite comporterà
comunque il pagamento delle quote non rimborsabili (pullman e guide). Si garantisce
inoltre che la quota individuale annua per le uscite non supererà gli 80 euro stabiliti dal
Consiglio di Istituto.
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Diritti e doveri
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la
cooperazione, oltre che dell’alunno, anche della scuola, della famiglia e dell’intera
comunità scolastica.
GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:
1. creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali
2. favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni
3. stimolare il desiderio di conoscere
4. verificare l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze
5. avere cura d’informare le famiglie, tramite comunicazione scritta sul diario, di tutti gli
avvisi riguardanti le attività scolastiche
6. prendere atto della giustificazione delle assenze dei giorni precedenti (in caso di
ritardo, non abituale, l’alunno è ammesso in classe con il permesso dell’insegnante
dell’ora di lezione)
7. essere direttamente responsabili, durante le attività scolastiche, degli alunni o di quelli
temporaneamente affidati loro come supplenza e vigilare sul comportamento degli
alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose
8. non utilizzare il cellulare, durante l’orario di servizio, se non per gravi ed urgenti
motivi
9. comunicare la loro disponibilità ad un colloquio individuale, su richiesta dei genitori
degli alunni, indicando il giorno e l’ora dell’incontro sul diario
10.convocare essi stessi i genitori degli alunni per dare o ricevere informazioni utili al
miglioramento del processo formativo, comunicando e/o concordando con loro il giorno
e l’ora dell’incontro
11. comunicare sistematicamente ai genitori degli alunni gli esiti delle verifiche scritte e
orali, in tempi utili all’eventuale recupero attraverso lo studio domestico
12. assicurare puntualità e precisione nell’espletamento delle attività d’insegnamento e
di quelle funzionali alle stesse
13. manifestare comportamenti che nello svolgimento delle mansioni manifestino una
coerenza con i valori cattolici professati dall’Istituto e garantiti alla sua utenza.
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GLI ALUNNI HANNO DIRITTO A:
1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e ad un servizio
educativo-didattico di qualità
2. offerte formative aggiuntive e integrative promosse dalla scuola o da qualificati Enti
esterni
3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per
la prevenzione della dispersione scolastica
4. salubrità e sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati a tutti gli studenti con
disabilità
5. disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica
6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica
7. essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola
8. partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola
9. una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio apprendimento.
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A:
1. frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio
2. avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi
3. osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti
dell’Istituto
4. utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi
nella vita scolastica in modo da non recare danni al patrimonio della scuola
5. condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola
6. mantenere un comportamento educato, assumendo atteggiamenti che non rechino
disturbo o danno alcuno a sé e agli altri durante tutta la giornata scolastica, compreso il
momento della mensa, a rispettare strutture ed attrezzature, a ridurre al minimo i rumori,
ad utilizzare gli appositi cestini per i rifiuti
7. se gli studenti provocano danni, per comprovata incuria o dolo, all’altrui persona o
alle strutture scolastiche, i loro genitori sono tenuti a risarcire la Scuola e gli alunni o gli
operatori scolastici danneggiati nei propri averi
8. non è consentito utilizzare a scuola il telefonino. In caso di necessità, alunni e genitori
faranno riferimento al telefono della scuola. In caso di non rispetto della norma,
l'insegnante è autorizzato a ritirare il telefono, per riconsegnarlo ai genitori.
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I GENITORI SI IMPEGNANO A:
1. assicurare la presenza puntuale dei lori figli a scuola e il rispetto dell’orario delle
lezioni
2. essere costantemente aggiornati sulla situazione scolastica dei loro figli e per
concorrere attivamente allo svolgimento del loro impegno, ogni giorno leggere le
comunicazioni trasmesse dalla scuola o dai singoli docenti sul diario e le sottoscrivono
3. utilizzare il diario scolastico per:
_ trasmettere la richiesta di un colloquio con gli insegnanti indicando i giorni in cui
potrebbero essere presenti a scuola
_ informare in anticipo i docenti della classe dell’assenza dalle lezioni, dell’uscita
anticipata da scuola o dell’arrivo in ritardo a scuola dei propri figli dovuta ad esigenze di
famiglia
_ giustificare tutte le assenze dei propri figli per malattia o per esigenze di famiglia;
_ giustificare gli eventuali ritardi a scuola
4. non accedere alle aule scolastiche prima, durante e immediatamente dopo lo
svolgimento delle lezioni, se non previo accordo con i docenti e per attività connesse alla
programmazione educativo-didattica della/e classe/i o perché espressamente autorizzati
dal Dirigente
5. verificare che i propri figli non portino a scuola materiali inusuali, che possano
costituire strumento di disturbo o danno per cose e persone
6. risarcire la scuola per i danni eventualmente provocati, per comprovata incuria o dolo
alle strutture scolastiche e al risarcimento agli altri alunni o operatori scolastici
danneggiati nei propri averi
7. partecipare alle riunioni indette per discutere sulla situazione della classe e
dell’Istituto
8. partecipare alle iniziative proposte e concorrere alla loro positiva realizzazione
9. rispettare l’ambiente con comportamento e un abbigliamento adeguato ai valori
cattolici professati dall’Istituto.
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Valutazione
La valutazione non è una fase del processo didattico, bensì il processo didattico stesso:
la valutazione è l’intelligenza dell’azione didattica.
(parafrasato e adattato da E. Damiano)
La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna
e segue i percorsi curricolari.
Essa è compito imprescindibile della scuola, è la verifica dell’efficacia delle azioni
messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per
ciascun alunno. Tale compito non riguarda semplicemente la valutazione degli
apprendimenti del discente, ma investe anche il ruolo dell’insegnante, le sue modalità
d’insegnamento, il rapporto con gli studenti, la progressione dell’attività curricolare.
Compito dell’insegnante è comprendere quale metodo valutativo permetta a ciascun
ragazzo di esprimersi più adeguatamente, in modo da poter dare il meglio di sé. Questo
non solo per confermare le conoscenze realmente acquisite, ma anche per promuovere
un cammino di crescita che motivi il ragazzo allo studio e ne migliori l’autostima.
Nel corso dell’anno vengono proposte verifiche scritte, a risposte chiuse, aperte o
multiple e interrogazioni orali.
Le valutazioni intermedia e finale prendono in considerazione non soltanto le
conoscenze e le competenze acquisite in corso d’anno, ma anche l’impegno, la
partecipazione, il metodo di studio e la progressione rispetto alla situazione di partenza.
Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e
trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.
Il voto in decimi rappresenta la restituzione della scuola alla famiglia, si ritiene pertanto
necessario illustrare i parametri a cui ogni insegnante fa riferimento.
Inoltre, è importante ricordare che il voto assume anche una valenza educativa.
L’insegnante, quindi, può decidere di utilizzarlo come sprone e stimolo alla motivazione
e all’impegno.
L’allievo non apprende per essere valutato: si autovaluta ed è valutato per apprendere
meglio. La valutazione serve a guidare il suo cammino nel corso dell’apprendimento e a
rendere conto del livello di sviluppo delle sue competenze alla fine del ciclo.
La valutazione, periodica e annuale, è affidata ai docenti responsabili delle attività
educative didattiche; agli stessi è affidata l’ammissione dell’alunno alla classe
successiva.
Per verificare gli apprendimenti si utilizzano i seguenti strumenti: test, questionari,
schede, prove interdisciplinari, osservazione diretta.
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Criteri di valutazione
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Utilizza nel modo più opportuno e consono gli strumenti specifici della
disciplina con un linguaggio ricco e appropriato.
Rielabora in maniera autonoma e personale le conoscenze acquisite,
facendole proprie e dimostrando eccellenti capacità di restituzione.
Sa orientarsi nei diversi ambiti disciplinari ed extrascolastici creando
collegamenti.
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Utilizza correttamente gli strumenti specifici della disciplina con un
linguaggio ricco e appropriato.
Rielabora in maniera autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie
e dimostrando elevate capacità di restituzione.
Sa orientarsi nell’ambito disciplinare creando collegamenti.
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Utilizza con proprietà gli strumenti specifici della disciplina con un
linguaggio generalmente appropriato.
Rielabora in maniera abbastanza autonoma le conoscenze acquisite,
facendole proprie e dimostrando buone capacità di restituzione.
Dimostra buone capacità di operare collegamenti.
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Utilizza abbastanza correttamente gli strumenti e i linguaggi disciplinari.
Rielabora le conoscenze con la supervisione dell’insegnante.
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Utilizza in maniera sufficientemente corretta gli strumenti e i linguaggi
disciplinari.
Rielabora con difficoltà le conoscenze, solo con l’aiuto ed il supporto
dell’insegnante.
5
Utilizza in maniera parzialmente corretta gli strumenti e i linguaggi
disciplinari.
Non riesce a rielaborare con sufficiente chiarezza e sicurezza le
conoscenze nonostante il supporto dell’insegnante.
4
Dimostra difficoltà nell’utilizzo degli strumenti e dei linguaggi disciplinari
che non sono sempre adeguati.
Non riesce ad acquisire le conoscenze nonostante il supporto
dell’insegnante.
18
Voto di condotta
La valutazione della condotta con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio finale
non permette l’ammissione alla classe successiva. Giudizio sintetico di condotta della
scuola primaria:
GIUDIZIO
Ottimo
Condotta
responsabile
Distinto
DESCRITTORI – INDICATORI
L’alunno dimostra una condotta corretta, partecipe,
costruttiva, responsabile e rispettosa delle norme che
regolano la vita dell’istituto non limitata ad una sola
correttezza formale.
L’alunno dimostra una condotta corretta e rispettosa delle
norme che regolano la vita dell’istituto.
Condotta corretta
Buono
L’alunno dimostra attraverso rinforzi e sanzioni una
condotta conforme alle regole dell’istituto disponibile al
Condotta abbastanza rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre
corretta
figure operanti nella scuola.
L’alunno dimostra una condotta poco rispettosa delle regole
dell’istituto e/o poco corretta nel rapporto con i compagni,
Condotta non sempre con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola
corretta
nonostante rinforzi e sanzioni.
Sufficiente
Non sufficiente
Condotta scorretta
L’alunno dimostra un rifiuto sistematico delle regole
dell’istituto, attraverso atteggiamenti ed azioni che rivelano
grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e/o
degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola.
19
Certificazione delle competenze
Come previsto dalla normativa vigente, al termine della scuola primaria viene rilasciata
una certificazione delle competenze acquisite dagli alunni, graduate in quattro livelli:
A
AVANZATO
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene
le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni
consapevoli.
B
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove,
INTERMEDIO compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite.
C
BASE
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove,
mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper
applicare basilari regole e procedure apprese.
D
INIZIALE
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in
situazioni note.
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Calendario
Anno scolastico 2016-2017
Inizio lezioni Scuola Primaria
Fine lezioni Scuola Primaria
12 settembre 2016, lunedì
8 giugno 2017, giovedì
Festività
Tutti i sabati e le domeniche
Commemorazione dei defunti
Immacolata Concezione
Vacanze di Natale
Carnevale
Vacanze di Pasqua
Festa della Liberazione
Festa del lavoratori
Festa della Repubblica
31 ottobre, 1 novembre 2016
8/9 dicembre 2016
Dal 23 dicembre 2016 al 07 gennaio 2017
2/3 marzo 2017
Dal 13 al 18 aprile 2017
24/25 aprile 2017
1 maggio 2017
2 giugno 2017
Feste della scuola
Festa dell’accoglienza DOMENICA 2 OTTOBRE 2016
Con l’inizio dell’anno scolastico, le famiglie sono invitate a condividere la celebrazione
eucaristica e alcuni momenti di socializzazione.
Festa delle missioni – DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016
Al fine di avvicinare le famiglie al carisma missionario della congregazione si
propongono riflessioni per conoscere aspetti di culture diverse ricercando in esse valori
fondamentali dell’uomo, superare i pregiudizi e gli stereotipi, aspirare alla libertà,
all’uguaglianza e alla pace.
Festa di Natale – MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE 2016
Occasione di ritrovo in preparazione al S. Natale, per riflettere sul mistero della Natività
e scambiarsi gli auguri.
Festa della Famiglia – DOMENICA 21 MAGGIO 2017
Momento culminante delle attività espressive dei ragazzi che allestiscono una
rappresentazione.
Festa del Sacro Cuore – MERCOLEDÌ 7 GIUGNO 2017
La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto
dei bambini di classe quinta e alla presentazione dei futuri alunni di classe prima.
21
Docenti
Cl. I
Paroli Ida, Piccolo Serena, Suor Jenni Rebaioli
Cl. II
Cerri Barbara, Piccolo Serena, Ferrari Federica
Educatrice: Varalli Anna
Cl. III
Banfi Ileana, Federica Ferrari, Piccolo Serena, Suor Jenni Rebaioli
Sostegno: Cresci Katrin
Cl. IV
Pavan Matteo, Piccolo Serena
Sostegno: Ferrari Federica.
Educatrice: Cresci Katrin
Cl. V
Balzarini Maria Piera, Ferrari Federica, Suor Jenni Rebaioli
Sostegno: Ferrari Federica
Educatrice: Varalli Anna
Ricevimento
I docenti sono disponibili a ricevere i genitori per un colloquio individuale durante la
settimana previo appuntamento segnalato sul diario.
La direzione seguirà questo orario:
Lunedì, martedì, mercoledì, 8.00/10.00
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì 16.00/18.00
22
Tema dell’anno
“Insieme sarà facile”
“Insieme sarà facile amare in umiltà, guardare ad ogni uomo con gli occhi di Gesù, ed
avvolgere ogni cosa col suo amore, e richiamare all’ unità”
Insieme sarà facile è il tema che segnerà l’anno scolastico 2016-2017: si tratta di iniziare
un nuovo cammino con il desiderio di rimanere in cordata per arrivare alla meta che è il
bene dei ragazzi e la loro crescita.
Questo significa condividere la stessa passione educativa e lavorare con fiducia sapendo
che la scuola è una fucina preziosa in cui poter cambiare quell’angolo di mondo a noi
affidato grazie alla certezza di avere un capo-cordata affidabile e sicuro: il Signore Gesù,
il nostro unico maestro: da Lui partiamo ogni mattina e a Lui torniamo ogni sera per
trovare il senso del nostro andare.
Siamo invitati a rimanere in cordata perché solo insieme possiamo vincere ogni
divisione, condividere i propri talenti e trovare la forza per uscire e frequentare il
mondo.
Occorrerà, quindi, mettere in pratica uno stile comunitario che impariamo dal Vangelo
di Gesù.
Il nostro motto è quindi “Insieme è facile”, perché solo con gli altri impareremo a
scoprire chi siamo, a stupirci dei nostri talenti a spenderli a favore di chi ci sta vicino.
Solo lavorando insieme potremmo costruire il domani e farlo nostro!
23
Progetti
English everywhere
“It is how we communicate who we are to the world around us”
(Anonimo)
Nell’arco dell’anno scolastico le classi avranno la possibilità sviluppare un percorso
dedicato al potenziamento della lingua inglese grazie all’intervento di un insegnante
qualificato madrelingua. Attraverso una serie di lezioni, in orario, curricolare, si intende
promuovere e incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative per
l’acquisizione di competenze nell’uso dell’inglese orale, che permettano agli allievi di
usare la lingua in contesti diversificati.
Per le classi quarta e quinta sono previste lezioni, tenuti da docenti specializzati e
madrelingua, finalizzate al potenziamento della lingua inglese orale e scritta. Le classi
avranno la possibilità di conseguire, alla fine del corso, la certificazione Starters e
Movers dell’Università di Cambridge.
Obiettivi






24
Ascoltare e comprendere in lingua
comunicare oralmente in lingua
arricchire il lessico
migliorare la pronuncia
cooperare nel gruppo
sviluppare l’abilità di dialogare in lingua
CLIL
“The future doesn’t just happen, it is shaped and modelled by our actions
(D. Marsh)
CLIL is Content and Integrated Learning
Language.
This approach involves learning subject such as
history, geography or others, through an
additional language.
CLIL can offer a natural situation for language
development.
Aims
 introduce learners to new concepts
 improve learners’ productions of the
language of curricolar subjects
 improve learners’ performance in both
curricolar subject and the target
language
 increase learners’ confidence in develop
thinking skills
 introduce to values of comunity and
citizenship
 put the curricular subject at the center of
the learning process.
CLIL é un approccio all’insegnamento di una
lingua attraverso contenuti non linguistici.
Questo approccio coinvolge materie di
insegnamento come storia, geografia o altre
attraverso un linguaggio aggiuntivo.
Il CLIL può offrire una situazione naturale per
l’apprendimento linguistico.
Obiettivi
 introdurre gli alunni a nuovi concetti
 migliorare le produzioni linguistiche
degli alunni nelle materie curricolari
 migliorare le abilità degli alunni sia
nella materia curriculare che nella
lingua obiettivo
 aumentare la dimestichezza degli alunni
nello sviluppo di abilità cognitive
 introdurre a valori comuni e di
cittadinanza
 porre la materia curricolare al centro del
processo di apprendimento
25
Facciamo la differenza
“Fatti non foste per viver come bruti, rispetta l’ambiente differenzia i rifiuti”.
(Anonimo)
Il percorso didattico prevede una parte di carattere informativo interdisciplinare sul tema
dei rifiuti e sulle norme che regolano la raccolta differenziata. Si adotterà una
metodologia sperimentale: i ragazzi potranno ricercare, raccogliere, osservare,
confrontare e classificare. Solo così le conoscenze potranno tradursi in una reale
acquisizione di competenze e abilità operative.
Obiettivi






26
Conoscere e distinguere rifiuti organici e inorganici
educare alla raccolta differenziata di plastica, vetro e carta
motivare gli alunni alla raccolta differenziata
educare ad evitare gli sprechi
introdurre le problematiche dei rifiuti e dell’inquinamento
sapere a cosa servono: discarica, inceneritore, impianto di stoccaggio e
riciclaggio.
Merenda a colori
Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un’arte.
(F. La Rochefoucaud)
Il progetto si pone l’obiettivo di abituare i bambini al consumo di frutta e verdura, cibi
protettivi per la salute, stimolando la loro curiosità e la loro voglia di assaggiare e
favorendo la scelta consapevole di una alimentazione sana e varia.
Obiettivi




Saper denominare e riconoscere i vati tipi di frutta
incoraggiare i bambini a monitorare le loro abitudini alimentari
motivare i bambini a consumare prodotti ortofrutticoli anche a merenda
assaporare il piacere del fare e del mangiare insieme.
27
Sei corde
L’educazione deve permettere al bambino di vivere lungamente il ritmo, il suono la
melodia… la musica diviene mezzo educativo e corporeo diffuso.
(I. Gamelli)
Il progetto è rivolto ad un gruppo di bambini di classe quarta e quinta che hanno scelto
di familiarizzare con lo strumento chitarra. Gli alunni, durante gli incontri, impareranno
semplici brani che animeranno le nostre feste e celebrazioni.
Obiettivi




28
Conoscere lo strumento, le sue parti e il suo funzionamento
Apprendere le tecniche fondamentali
Conoscere gli accordi principali
Accompagnare un canto seguendo un ritmo.
Il filo di Arianna
“La mente si libera, la fantasia vola e si impara ad attendere”
(Anonimo)
Il percorso, sotto forma di apprendimento ludico, prevede la presentazione delle tecniche
di base del lavoro a maglia e a uncinetto. Fino a qualche anno fa era considerato un
hobby fuori moda, ma oggi si sta diffondendo sempre di più tra le giovani generazioni
come un’attività antica dal potere creativo anche grazie ai benefici che può portare dal
punto di vista psicologico. Il tricotage, offrendo progetti di facile realizzazione, porta a
riscoprire antichi valori, rilassando e potenziando il senso di soddisfazione e di
autostima per il prodotto ottenuto.
Obiettivi





Rilassare e ridurre lo stress
Aumentare la concentrazione
Vivere una positiva esperienza sensoriale
Aumentare l’autostima e la soddisfazione per le proprie creazioni
Indurre rilassamento fisico
29
Giochiamo insieme
“Mettersi insieme è un inizio,
rimanere insieme è un progresso, giocare insieme è un successo”
(Anonimo)
Il progetto nasce con lo scopo di educare i bambini al gioco condiviso, per allontanare
l’individualismo e favorire l’accettazione dell’altro, abbattendo le barriere e favorendo
l’inclusione. Si propone di inserire nella quotidianità, momenti di gioco strutturati e
ritenuti idonei a tale fine, suggerendo criteri da utilizzare per facilitare l’integrazione dei
bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Obiettivi





30
Lavorare in gruppo
Rispettare le regole
Favorire l’ascolto e la comunicazione
Assumere ruoli e stimolare la fantasia
Riconoscere le potenzialità dell’altro
Aguzza la vista
“Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non
dimenticare. Per non smettere di guardare.”.
(Daniel Pennac)
Il seguente progetto, rivolto agli alunni delle classi terza, quarta e quinta, ha lo scopo di
avvicinare i bambini alla fotografia e introdurli agli elementi del linguaggio fotografico.
Si pone inoltre l’obiettivo di stimolare le loro capacità di osservazione del mondo e degli
altri: un’osservazione della realtà da diversi punti di vista, libera e creativa, in cui le
differenze e le diversità diventano ricchezza comune. La fotografia vissuta come
linguaggio che grazie all’uso di alcune regole estetiche di composizione ci permette di
condurre l’osservatore al messaggio/storia che vogliamo trasmettere e descrivere.
La condivisione di esperienze di questo tipo vuole muovere nei bambini aspetti
emozionali profondi, che portino al superamento di pre-giudizi o stereotipi: tutti
possiedono qualità e capacità, tutti nella loro diversità.
Obiettivi:




Cooperare in gruppo.
Conoscere le principali funzioni della macchina fotografica.
Produrre immagini seguendo le regole della composizione.
Stimolare la capacità di osservazione del mondo e degli altri.
31
Progetto scultura e arti visive
Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima.
(George Bernard Shaw)
Il colore in questo corso è trattato come materia: il colore non solo da mescolare,
impastare, stendere, ma bensì da manipolare, sovrapporre, usando pigmenti e materiali
manipolabili. L’accostamento o l’intreccio, la sovrapposizione di segni creano diverse
superfici lisce, rugose, ritmate, porose, plastiche a seconda degli effetti di luce e ombra
che si vogliono ottenere. Con il colore così creiamo atmosfere e nuovi mondi.
Obiettivi:






32
Avvicinarsi all’estetica della scultura.
Leggere e costruire immagini bi e tridimensionali.
Progettare elaborati artistici.
Affinare le capacità percettive.
Saper manipolare diversi materiali.
Rinforzare la coordinazione oculo - manuale.
L’ambiente intorno a noi
I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.
(Johann Wolfgang von Goethe)
Questo progetto viene inteso come un’opportunità di acquisire concetti riguardanti
l’ambiente circostante e gli ecosistemi che lo caratterizzano, portando gli alunni ad
osservare ciò che li circonda, ad essere creativi, stupirsi, incuriosirsi, meravigliarsi e
prendere coscienza del valore che ha la natura quale bene di estrema importanza da
rispettare e difendere.
L’attività prevede uscite sul territorio, con raccolta di materiali trovati in ambiente, e la
successiva elaborazione in classe con lavoretti, esecuzione di disegni, o elaborazione di
racconti.
Obiettivi:







Osservare gli elementi del paesaggio incontrato.
Conoscere le caratteristiche degli elementi paesaggistici.
Riconoscere flora e fauna dei nostri ambienti.
Raccogliere materiale in modo funzionale e consapevole.
Cooperare in gruppo.
Organizzare e conservare il materiale raccolto.
Stimolare l’attenzione alla conservazione dell’ambiente.
33
Educazione Stradale
L' educazione alla sicurezza stradale chiama in causa l'intera dimensione della
convivenza civile e democratica; essa costituisce uno strumento importante per lo
sviluppo del comportamento individuale e sociale.
(D.L. 1992)
Questo progetto viene inteso come un’opportunità offerta all’alunno per la graduale
conquista di comportamenti stradali consapevoli, autonomi e corretti; si inserisce nel più
vasto settore degli studi antropologici e assume anche carattere di trasversalità rispetto a
tutti gli ambiti disciplinari.
Obiettivi
Classe prima e classe seconda
 Conoscere i colori presenti nella segnaletica
 conoscere le relative forme geometriche
 prima conoscenza della segnaletica orizzontale e verticale
 le segnalazioni luminose del semaforo e gestuali del vigile
 terminologia stradale appropriata
 semplici regole della circolazione dei pedoni e dei ciclisti.
Classe terza, quarta e quinta
È prevista la figura di un esperto che terrà una serie di lezioni che tratteranno i seguenti
argomenti:
 La strada nella storia
 vari tipi di strada: comunali, provinciali, regionali, statali, autostrade
 conoscere i segnali stradali europei
 norme di comportamento per gli utenti della strada: pedoni e ciclisti
 conversazioni guidate sul vissuto personale.
34
Basket: una scuola di vita
Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere
un campionato.
(M. Jordan)
Il presente progetto, rivolto ai bambini della scuola primaria, è realizzato in
collaborazione con la squadra Pallacanestro Openjobmetis Varese. Attraverso diverse
proposte formative quali incontri con giocatori ed esperti, partecipazione a partite e
realizzazione di elaborati, gli alunni vengono avvicinati al mondo del basket.
Obiettivi
 Apprendere le principali caratteristiche e tecniche del basket
 promuovere un’educazione al rispetto reciproco, all’intesa e al gioco di
squadra
 attuare nella scuola una pratica sportiva basata sullo scambio sociale e
sportivo tra pari.
35
Un passo dopo l’altro
Che cosa accadrebbe se, invece di limitarci a costruire la nostra esistenza, avessimo la
saggezza di danzarla?
(R. Garaudy)
Attraverso il canale di espressione corporea, elemento privilegiato dell’esplorazione del
bambino nell’ambiente, si avvicineranno i bambini all’acquisizione di una maggiore
consapevolezza del proprio corpo e alla ricerca delle diverse qualità di movimento. Gli
esercizi di scoperta, i giochi motori, la sperimentazione del movimento saranno gli
elementi centrali di questo tipo di proposta che favorirà, inoltre, l’incremento di un
potenziale creativo della personalità dando spazio allo sviluppo delle emozioni, alla
capacità di immaginare, agire e conoscere tipica di ogni bambino. Le diverse proposte,
le cui tecniche affondano le radici nella danza creativa, saranno articolate attorno a
tematiche di interesse dei bambini e, grazie all’utilizzo di diverse tipologie di musiche e
materiali di supporto, consentiranno lo sviluppo di una serie di competenze spendibili
nei diversi campi di esperienza quotidiana.
Obiettivi





36
osservare e sviluppare le diverse varietà di movimento
sviluppare una consapevolezza del proprio corpo
apprendere gli elementi della danza creativa
conoscere e gestire delle emozioni
sviluppare competenze di socializzazione, collaborazione e scambio con i compagni
Progetto Raccordo
L’apprendimento non è soltanto il risultato dello studio individuale di ogni singolo
alunno, ma è anche un processo sociale che si realizza grazie al confronto e
all’arricchimento reciproco.
(S. Borghese)
Il progetto è indirizzato ad un gruppo di alunni della scuola primaria e ai bambini che
frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia in vista del nuovo anno scolastico.
Ogni anno gli insegnanti coinvolti scelgono un tema come filo conduttore di attività di
laboratorio espressivo attraverso il quale i bambini della scuola primaria collaborano con
quelli della scuola dell’infanzia alla produzione di materiale didattico nel rispetto delle
regole del vivere insieme. In tal modo i più grandi sono invitati ad assumere
atteggiamenti di responsabilità e i piccoli hanno modo di conoscere la dimensione della
scuola primaria.
Il progetto si svolge durante il secondo quadrimestre e si articola in una serie di incontri
settimanali che si concluderà con una visita alla scuola aperta anche ai genitori.
37
Incontri e confronti
“L'istruzione è una forma di dialogo continuo, ed un dialogo presume, nella natura del
caso, differenti punti di vista.”
(R. M. Hutchins)
In ambito educativo, soprattutto oggi, è sempre più urgente che i diversi soggetti
impegnati nel processo formativo trovino momenti di dialogo, apertura e scambio
riguardo tematiche e pratiche attinenti alla vita quotidiana scolastica e familiare.
A tale fine la nostra scuola propone momenti di incontro tra genitori, insegnanti e
specialisti del settore.
Nel corso dell’anno verranno realizzate serate su divesi temi aperte a tutti i soggetti
interessati.
38
Open Day
Per far conoscere l’istituto e le attività svolte dai ragazzi all’interno dell’ambito
scolastico, si propongono due giornate di scuola a porte aperte:
 Sabato, 12 novembre 2016 alle ore 15:00
 Sabato, 14 gennaio 2017 alle ore 15:00
I genitori e i bambini saranno accompagnati nella visita della struttura dal coordinatore e
dagli insegnanti che spiegheranno l’organizzazione giornaliera e annuale delle attività
didattiche ed illustreranno il Piano dell’Offerta Formativa.
39
Indice
40
Premessa
pag. 2
Profilo della scuola
pag. 2
Progettualità dell’Istituto
pag. 3
Organi collegiali
pag. 4
Protocollo d’Istituto per l’inclusione
pag. 6
Regolamento
pag. 12
Diritti e doveri
pag. 14
Valutazione
pag. 17
Calendario a. s. 2016/2017
pag. 21
Docenti
pag. 22
Giorni e orari di ricevimento
pag. 22
Tema dell’anno:
pag. 23
Progetti
pag. 24
Open Day
pag. 39