Criteri fisiologici di allenamento specifico nelle
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Criteri fisiologici di allenamento specifico nelle
N° 2 - 2001 Marzo/Aprile Spedizione in abb. post. art. 2 comma 20/C legge 665/96 - Filiale di Roma L’UEFA DI NUOVO A COVERCIANO 11 - 15 Giugno 2001 WE CARE ABOUT FOOTBALL 11TH UEFA COURSE FOR COACH EDUCATORS 11 - 15 June 2001 Federazione Italiana Giuoco Calcio - Settore Tecnico Coverciano, Italy SOMMARIO EDITORIALE di Mario Valitutti 4 CENTRO STUDI E RICERCHE I VIVAI CALCISTICI EUROPEI di Paolo Piani 5 CENTRO STUDI E RICERCHE FULVIO BERNARDINI IL “DOTTORE” di Pierre Lanfranchi 9 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA ESPERIENZE SULL’ELETTROSTIMOLAZIONE METODI APPLICATI AL CALCIO di Giorgio D’Urbano 13 FONDAZIONE «MUSEO DEL CALCIO» QUANDO L’ALLENATORE É IN CAMPO di Luigi “Cina” Bonizzoni 23 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA LA SUPERIORITÀ NUMERICA NELLA FASE DI POSSESSO PALLA di Attilio Tesser 25 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA CRITERI FISIOLOGICI DI ALLENAMENTO SPECIFICO NELLE ATTIVITÀ A SFORZO INTERMITTENTE (CALCIO A 5) di Filippo Cannavacciuolo Fausto Cannavacciuolo Giulio Del Gusto 38 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA AIMÉ JACQUET: “É SEMPRE L’ALLENATORE LA FIGURA PRINCIPALE DEL CALCIO” di Marco Viani 45 SETTORE GIOVANILE IL CALCIO ALL’INIZIO DEL 3° MILLENNIO PENSIERI IN LIBERTÀ di Piero Carnacina 49 Le opinioni espresse negli articoli firmati non riflettono necessariamente l’opinione ufficiale del Settore Tecnico. Tutto il materiale inviato non sarà restituito. La riproduzione di articoli o immagini è autorizzata a condizione che ne venga citata la fonte. Direttore Mario Valitutti Fotocomposizione impaginazione e disegni Direttore Responsabile A&S Grafica - Tel. 055.2373708 Fino Fini Fotografia Comitato di Redazione Foto Sabe Italfoto Gieffe Archivio Settore Tecnico Foto Guerin Sportivo Foto Archivio Museo del Calcio Luigi Natalini (coordinatore) Felice Accame Franco Baresi Fabrizio Cattaneo Luca Gatteschi Gianni Leali Mario Marella Franco Morabito Mario Pennacchia Paolo Piani Michele Pierro M. Grazia Rubenni Gennaro Testa Guido Vantaggiato Leonardo Vecchiet Marco Viani Azeglio Vicini Stampa STILGRAFICA s.r.l. Via Ignazio Pettinengo, 31/33 00159 ROMA Tel. 06/43588200 Spedizione in abbonamento postale comma 27 - art.2 - legge 28/12/1995 n.549 Roma Autorizzazione del tribunale di Firenze, del 20 maggio 1968 n.1911 Finito di stampare nel maggio 2001 Per richiedere copie arretrate del Notiziario inviare una richiesta scritta indirizzata a: F.I.G.C. Settore Tecnico Via G. D’Annunzio 138, 50135 Firenze. Non saranno accettate richieste effettuate per telefono. 3 EDITORIALE EDITORIALE el Notiziario del maggio-giugno 1999 - dopo aver ribadito l’esigenza di un co- N stante aggiornamento dei corsi allenatori per renderli adeguati alle esigenze di un calcio globalizzato ed in costante evoluzione – ricordavamo come in questo contesto si collocassero l’ottavo e il nono “Course For Coach Educators” svolti a Coverciano nel giugno e nel novembre 1999 a cui hanno partecipato i delegati delle 51 federazioni aderenti all’UEFA. Ai lavori parteciparono Gerhard Aigner (Chief Executive Office) Angel Maria Villar Llona (Pres.Federcalcio spagnola) Michel D’Oooghe (Pres. Federcalcio belga) Andy Roxburg (Direttore Tecnico dell’UEFA). Confermando, da un lato il fascino dei luoghi e dall’altro il riconoscimento di Coverciano quale antesignano delle scuole allenatori europee, dall’11 al 15 giugno si terrà sempre a Coverciano l’undicesimo Corso “For Coach Educators” che vedrà la presenza di novanta partecipanti. Il “leitmotiv” del prossimo Corso, organizzato come i precedenti dal Direttore Tecnico UEFA Andy Roxburg, sarà “the art of football” con una particolare attenzione alla “arte del portiere”. Fra i relatori ricordiamo i nostri Marcello Lippi e Alberto Zaccheroni. Viene così ribadita la centralità di Coverciano quale sede privilegiata di iniziative dell’UEFA e della FIFA e nel contempo, visto il tema del Corso, una singolare coincidenza con i programmi del Settore Tecnico che ha posto particolare attenzione alla dimensione culturale del calcio. In questa ottica si colloca l’incontro del 4 giugno con Antonello Venditti al quale è stato conferito un particolare riconoscimento per il modo in cui rappresenta nelle proprie creazioni musicali e nel suo stile di vita un messaggio positivo del calcio come fenomeno sociale e di cultura. Infine riteniamo utile segnalare che il nostro sito internet (www.settoretecnico.figc.it) si arricchisce rapidamente di nuovi contenuti che trovano riconoscimento nei media: vedi recente indagine sui vivai calcistici europei che vede l’Atalanta al primo posto in Italia e al sesto posto in Europa. Mario Valitutti CENTRO STUDI E RICERCHE RICERCA I VIVAI CALCISTICI EUROPEI di Paolo Piani* I l recente accordo raggiunto lo dai club, in particolare quelli piccoli, at- club dovrà versare un indennizzo pari a scorso 5 marzo fra Fifa ed traverso un meccanismo di solidarietà quanto avrebbe dovuto spendere nel cor- Unione Europea per riformare che ridistribuisce una percentuale signifi- so degli anni per trovarsi lo stesso gioca- il sistema dei trasferimenti in- cativa della cifra di trasferimento a tutti i tore formato. ternazionali ha, di fatto, an- club (anche dilettantistici) in cui il gioca- Date queste considerazioni abbiamo con- nullato la procedura d’infra- tore – a partire dai 12 anni di età – si è dotto una ricerca fra i club della massima zione (procedura per l’appli- formato. Inoltre anche per i trasferimenti divisione di Francia, Germania, Inghilterra, cazione delle norme per la concorrenza) dopo i 23 anni una percentuale dell’e- Italia e Spagna per verificare la provenien- aperta dalla Commissione Europea (Dire- ventuale indennizzo pagato al club di za calcistica dei giocatori in rosa (parlia- zione Generale della Concorrenza) nei con- provenienza dovrà essere distribuito a mo, ovviamente, del campionato in corso fronti della Fifa. Il procedimento aveva per tutti i club coinvolti nella formazione ed 2000-01). oggetto il regolamento Fifa in materia di educazione del giovane. Riportiamo nella TAVOLA 1 la classifica trasferimenti che - limitando i diritti dei cal- Vista l’impossibilità di calcolare l’effettivo complessiva dove per ogni singolo club ab- ciatori, ritenuti lavoratori dipendenti - era in costo di formazione sostenuto per ogni biamo elencato numero e nomi dei gioca- contrasto con le norme del Trattato CEE di- singolo calciatore sono previsti indici me- tori cresciuti nel rispettivo settore giovanile. sciplinanti la concorrenza (art. 81 e 82). di di formazione con i club divisi in 4 cate- Ai primi due posti in questa particolare Dopo oltre due anni di proposte e contro- goria a seconda dei loro investimenti fi- classifica abbiamo le due nobili del calcio proposte questo accordo – che sarà ap- nanziari nella formazione dei calciatori. provato dal congresso straordinario della Deve ancora essere fissato invece l’am- Fifa in programma il prossimo 7 luglio a montare necessario per “formare” un cal- Buenos Aires – ha posto fine a una lunga ciatore in ognuna di queste categorie per “querelle” che rischiava seriamente di un anno (ovvero, costi sostenuti per la for- compromettere l’equilibrio finanziario e mazione di un calciatore moltiplicati per sportivo dei club calcistici. un valore medio detto PLAYER FACTOR). Il Tralasciando in questa sede gli altri impor- “player factor” è il rapporto tra il numero tantissimi punti dell’accordo vogliamo qui di calciatori formati e il numero di calcia- sottolineare e porre in evidenza le parti ri- tori professionisti. La Fifa e la Uefa stabili- guardanti la tutela dei settori giovanili. Al- ranno e quantificheranno i fattori come la la fine tutte le controparti coinvolte sono categorizzazione 2 e il “player factor” 3, state concordi nel porre dei principi di sal- sulla base dei dati e delle conoscenze dis- vaguardia a favore dei club che più inve- ponibili in merito (Allegato 1 ai “Principi stono nei vivai calcistici. per la modifica delle regole della FIFA ri- Per tutti gli under 23 si è creato un siste- guardanti il trasferimento internazionale ma di indennizzi di formazione che inco- dei giocatori, punti 6.1 e 6.2). raggia e ricompensa il lavoro compiuto Il principio base è quello che un nuovo 1 1 - L’accordo preliminarmente sancisce che tutti i giocatori a fine contratto sono liberi di trasferirsi in qualsiasi parte del mondo. Sono previsti opportuni indennizzi di formazione per il trasferimento degli under 23, oltre a indennizzi dovuti in caso di rottura del contratto senza giusta causa o giusta causa sportiva, sia da parte del giocatore, sia del club. Nel caso la rottura avvenga al di fuori del periodo c.d. di protezione (fino ai 28 anni è di tre anni; dopo questo limite si abbassa a due anni) oltre all’indennizzo scattano anche sanzioni sportive. 2 - Per quanto riguarda l’Italia saranno create 4 categorie così definite: 1) club di serie A, 2) club di serie B, 3) club di serie C1, 4) club di serie C2. Le categorie saranno riviste ogni anno. 3 - La Fifa fisserà - in base al numero di giovani tesserati e a quanti hanno esordito in prima squadra - il costo medio di formazione per il giovane cresciuto nei club di ciascuna delle 4 categorie. * Centro Studi e Ricerche del Settore Tecnico 5 CENTRO STUDI E RICERCHE RICERCA spagnolo: Barcellona e Real Madrid, forte senso di identità “nazionale” – per S. c’è il Milan, da sempre molto attenta al squadre che da sempre hanno basato par- riuscire a militare nella Liga pur con bud- settore giovanile: oltre ai vari Maldini, te delle loro fortune sulla “linfa verde” del get ridotti rispetto alla concorrenza. Costacurta, Coco e Albertini, da anni proprio vivaio. Terzo posto alquanto sor- Ottimo il sesto posto dell’Atalanta (ter- colonne dei rossoneri, ecco i nazionali prendente per un’altra squadra spagnola, za, dietro Nantes e Leeds nella speciale Pessotto (Juventus) e Toldo (Fiorentina) l’Osasuna, il cui fertile vivaio non ha pro- classifica delle squadre con più elementi in oltre a Brocchi (Inter), Mangone (Ro- dotto nomi di spicco ma un numero assai rosa cresciuti nel proprio settore giovanile) ma), Galli F. (Brescia), Oddo (Verona), elevato di giocatori di medio livello. Sul - a pari merito con l’Atletico Bilbao – che, Cozza (Reggina), etc. podio a pari ecco il Nantes che da sem- oltre ai vari Donati, Pelizzoli, Zauri, ai Da sottolineare l’ottimo livello qualitativo pre vanta uno dei vivai più prolifici e qua- gemelli Zenoni, etc. ha cresciuto negli ul- del settore giovanile del Monaco con tre litativamente interessanti della Francia. La timi anni calciatori come Tacchinardi Campioni del Mondo, nonché Campioni filosofia dei gialloverdi è, per certi versi, (Juventus), Locatelli (Bologna), Viali d’Europa, come Henry (Arsenal), Thu- molto interessante: crescono la squadra (Lecce), Zanchi (Vicenza) e Della Bona ram (Parma) e Petit (Barcellona). Da se- giovanile che promuovono in blocco nella (Chelsea). Completano le prime posizioni gnalare anche i 15 sudamericani cresciuti rosa titolare. Per cui, in alcune stagioni della classifica gli inglesi del Manche- nelle file degli argentini del Newell’s Old sportive ottengono ottimi risultati (vedi ster United – che deve molti degli ultimi Boy – fra cui i romanisti Samuel, Bati- quest’anno dove stanno lottando per il ti- successi agli idoli locali Beckam, Butt, stuta e Balbo, oltre a Sensini (Parma), tolo), in altre rischiano la retrocessione. Un Giggs, Scholes e ai fratelli Neville – i Mateo (Lecce), Quiroga (Napoli), Sca- dato eloquente a supporto della loro filo- tedeschi del Bayer Monaco e i francesi loni (Deportivo) e Solari (Real Madrid) – sofia sono i 21 giocatori cresciuti nel set- di Auxerre, Cannes e Lione. che militano quest’anno nei cinque cam- tore giovanile che fanno parte della rosa Se l’Auxerre è, da sempre, preso a mo- pionati presi in esame oltre ai 14 dell’A- di prima squadra quest’anno. Nantes è si- dello per l’organizzazione del proprio set- jax fra cui Kluivert, Reizinger e i ge- nonimo di qualità, basta pensare ai vari tore giovanile quello che stupisce è il ri- melli De Boer 1 (Barcellona), Seedorf Makelele (Real Madrid), Deschamps sultato del Cannes, soprattutto se consi- (Inter), Kanu e Bergkamp (Arsenal), (Velencia), Desailly (Chelsea), Karem- deriamo che la squadra attualmente mili- Van de Sar e Davids (Juventus). beu (Middlesbrough), etc. cresciuti nel lo- ta in seconda divisione quindi nel compu- Per concludere vogliamo mettere in evi- ro settore giovanile. to totale non sono contabilizzati i propri denza anche la buona performance del Altra sorpresa al 5° posto con i tedeschi giovani inseriti in rosa. Non a caso se Napoli (diciannovesima e terza fra le dello Stoccarda – per i quali vale lo stes- considerassimo il risultato finale senza italiane) e del Cesena che ha formato so discorso fatto per l’Osasuna - che pre- contare gli elementi in rosa il Cannes sa- atleti del valore di Ambrosini, Coman- cedono i baschi dell’Atletico Bilbao, rebbe terzo dietro Barcellona e Real Ma- dini e Rossi S. (Milan), Fontana (Na- una vera e propria fucina di talenti. La fi- drid. Il club della Costa Azzurra ha lan- poli), Piangerelli (Lecce) e Salvetti losofia dell’Atletico Bilbao è simile a quel- ciato nomi importanti: Vieira (Arsenal), (Verona). la dei “cugini” del Real Sociedad Zidane (Juventus), Frey (Inter), Mi- (14esimo): puntare sul proprio settore gio- coud (Parma), Zebina (Roma) e Luccin vanile e sul senso di appartenenza – i ba- (Paris Saint German). schi, non dimentichiamocelo, hanno un Al 14esimo posto a pari merito con il Real 6 1 - In realtà Ronald De Boer è passato a stagione inoltrata ail Rangers Glasgow, ma l’analisi delle rose è aggiornata agli inizi dei diversi campionati presi in esame quando l’olandese militava ancora al Barcellona. TAVOLA 1: I giocatori lanciati dai singoli club club 1. BARCELLONA 2. REAL MADRID in rosa in A estero totale 12 24 1 37 7 24 21 3 9 19 5. STOCCARDA 11 12 1 24 6. ATALANTA 14 7 2 23 9 14 23 8. LEEDS 16 6 22 9. MANCHESTER UTD. 12 8 20 10. BAYERN MONACO 3 13 3 19 10. AUXERRE 12 3 4 19 Danjou, Rabarivony, Mexes, Cool, Assati, Prunier, Agboh, Assati, Kapo, Radet, Jaurès, Jay, Perrier Doumbe, Le Crom 10. CANNES 14 5 19 Jemmali, Vieira, Ferrier, Wimbée, Marsiglia, Luccin, Zidane, Frey, Micoud, Zebina, Charvet, Barul, Roda, Hemdani 13. LIONE 6 11 1 18 Laville, Maurice, Linares, Malbranque, Govou, N’Gotty, Giuly Jurietti, Bardon, Bassila, Uras, Devaux, Kanoute, Job 14. MILAN 4 12 1 17 Albertini, Maldini, Brocchi, Cardone, Pessotto, Costacurta, Oddo, Cozza, Ferron, Galli F. Mangone, Coco, Saudati, Toldo 14. REAL SOCIEDAD 12 4 1 17 Etxeberria J., Lasa, Alberto, Lopez Rekarte, De Pedro, Vega, Sergio Francisco, Aldeondo, Aranburu, Idiakez 16. OVIEDO 10 6 16 César, Jaime, Losada, Bango, Oli, Pablo Lago, Mora, Rubén 16. TOTTENHAM H. 11 4 1 16 Samways, Barmby, Campbell S., Walker I., Carr, Clemence 9 6 1 16 Candela, Diatta, Pavon, Debeve, Paviot, Jau, Barthez 10 5 15 Todd A., Ripley, Mowbray, Fleming, Pallister, Campbell A. 19. MONACO 4 7 15 Henry, Thuram, Valery, Petit, Grimandi, Christanval, Irles 19. NAPOLI 8 7 15 Cannavaro F., Cannavaro P., Ferrara, Tagliatela, Troise 15 15 Quiroga, Scaloni, Pochettino, Biagini, Solari, Batistuta, Mateo, Samuel, Sensini, Balbo 4 15 Angloma, Andre, Bigné, Wiltford, Dabo, Huard, Sylvestre 15 Luis Enrique, Abelardo, Manjarin, Juanele, Pablo, Manolo 14 De Boer F., Kluivert, Reizinger, Seedorf, Bergkamp, Davids, Van de Sar, Musampa, De Boer R., Kanu, Mulder, Roy 3. NANTES 3. OSASUNA 6. ATLETICO BILBAO 16. TOLOSA 19. MIDDLESBROUGH 19. NEWELL’S OLD BOY 19. RENNES 19. SPORTING GIJON 25. AJAX 6 5 31 fra cui... Jordi, J. Moreno, Xavi, Gabriel, Sergi, Gerard, Guardiola Puyol, Celades, Milla, Dela Pena, Arnau, Nano, Roger, Ferrer Victor, Sanchis, Casillas, Guti, Raul, Canizares, Alfonso, Juanmi, Dani, Sanz F., Dorado, Moran, Garcia Calvo, Marcos Makelele, Deschamps, Guyot, Landreau, Berson, Desailly, Olembe, Piocelle, Savinaud, Ziani, Karembeu, Monterrubio Ciganda, Unzue, Nagore, Palacios, Cruchaga, Yanguas, Sanzol, Lacruz, Larrainzar, Ezquerro, Orbaiz, Iban Pérez, Elìa Poschner, Kurz, Schneider, Reis, Maric, Schwarz, Wenzel, Hildebrand, Trautner, Dangelmayr, Endress, Schmiedel Bellini, Donati, Pelizzoli, Zauri, Zenoni C., Zenoni D, Morfeo, Locatelli, Viali, Della Bona, Rossini, Tacchinardi, Zanchi Guerrero, Larrazabal, Alkorta, Ferreira, Felipe, Karanka, Maritano, Lekumberri, Urrutia, Josema, Bolo, Corino, Garcia Woodgate, Kewell, Smith A., Batty D., Kelly G., Robinson P., Harte, Irwin D., Seaman, Lukic, Speed, Scales, Whelan N. Beckam, Scholes, Neville P., Neville G., Giggs, Bosnich, Butt, Brown W., Walsh G., Clegg, Greening, Goater Wessels, Grlic, Gerster, Nerlinger Oberleitner, Kogl, Tremmel, Molzl, Frey, Bugera, Zimmermann, Rosele 4 8 28 4 15 14 7 CENTRO STUDI E RICERCHE RICERCA club 25. ARSENAL 25. LENS 25. MARSIGLIA 29. BAYER L. 29. CHARLTON 29. LIVERPOOL 29. MANCHESTER CITY 29. WEST HAM UTD 34. COLONIA 34. BARI 34. BORDEAUX 34. CHELSEA 34. LEICESTER 34. METZ 34. NEWCASTLE 34. WERDER BREMEN 42. BRESCIA 42. CESENA 42. EVERTON 42. GUINGAMP 42. IPSWICH 42. LILLE 42. ROMA 42. SCHALKE 04 42. TORINO 51. FIORENTINA 51. LAZIO … INTER … SAMPDORIA … BOLOGNA … COMO … JUVENTUS … PERUGIA … VERONA … REGGINA … PARMA … LECCE in rosa in A estero totale 8 6 14 3 10 1 14 2 10 2 14 1 12 13 9 4 13 7 5 1 13 9 9 5 10 7 5 8 10 7 10 6 7 7 10 6 3 6 4 4 1 4 1 1 2 2 2 - 4 4 6 2 3 7 4 2 5 2 4 11 4 4 1 5 8 4 10 6 5 8 6 2 5 5 5 4 4 3 4 1 2 1 1 1 1 1 1 13 13 12 12 12 12 12 12 12 12 11 11 11 11 11 11 11 11 11 10 10 9 7 6 6 6 6 6 6 5 4 fra cui... Adams, Cole A, Keown, Merson, Parlour, Quinn, Campbell K. Dacourt, Mionnet, Delmotte, Sikora, Laigle, Wallemme, Eloy Warmuz, Marquet, Meyrieu, Echouafni, Jambay, Cauet Happe, Thon, Schumann, Helbig Bowyer, Brown S., Minto, Parker S., Elliot, Newton, Lee R. McManaman, Fowler, Owen, Gerrard, Jones, Rednkapp, Matteo, Staunton, Murphy Ward A., Edghill, Holmes Sh., Whitley, Taggart, Lomas Ferdinand R., Ince P., Lampard, Cole J., Holland, Horlock Illgner, Hassler, Proll, Voss, Passlack, Cichon, Voigt La Fortezza, Bellavista, Cassano, Sibilano, Ventola Afanou, Feindouno, Grenet, Da Rocha, Dugarry, N’Diaye Duberry, Izzet M., Pearce I., Sinclair, Le Saux, Morris J. Heskey, Kitson, Oakes, Dudfield, Price, Joachim Pouget, Gaillot, Kastendeuch, Morisot, Jager, Proment Hunt A., Watson S., Kerr, Hughes A., Harper, Howey Bode, Eilts, Wiedener, Barten, Dabrowski Baronio, Bonera, Bonazzoli, Diana, Filippini A., Filippini E., Negro, Pirlo Ambrosiani, Comandini, Fontana, Piangerelli, Rossi, Solvetti Youds, Unsworth, Jeffers, Cadamarteri, Dunne, Jevons Carnot, Thomas, Coridon, Guillaume, Colleau, Laspalles Dyer, Forrest, Wright R., Logan, Scowcroft, Naylor, Brown Cissè, Dieng, Sibierski, Landrin, Boutoille Berretta, Blasi, Stovini, Totti, Di Livio, Muzzi, Peruzzi Wollitz, Lehmann, Tho Baggio D., Carbone, Cois, Falcone, Fuser, Sottil, Vieri C. Amoroso C., Fresi, Innocenti, Malusci, Zanetti C. Di Canio, Di Biagio, Nesta, Rinaldi Bettarini, Gonnella, Conticchio, Del Vecchio, Ferrari, Gallo Lanna, Amoroso N., Bellocci, Chiesa, Ganz Ballotta, Gamberini, Cipriani, Pagliuca, Tarozzi Simone, Collauto, Zambrotta Baccin, Binotto, Dal Canto, Micillo, Sartor Gattuso, Goretti, Lucarelli, Ravanelli Fattori, Guardalben, Tommasi Cirillo, Morabito, Perrotta, Tedesco Bia, Buffon, Falsino, Siviglia Conte A., Garza, Petrachi, Moriero FONTE: elaborazione Centro studi - Settore Tecnico FIGC su fonti varie. In corsivo le squadre non militanti in massima divisione. I diversi colori contraddistinguono le diverse nazionalità. 8 CENTRO STUDI E RICERCHE PERSONAGGI FULVIO BERNARDINI IL “DOTTORE” di Pierre Lanfranchi* l rischio maggiore per ogni biografo è quello di esa- grande giocatore». gerare l’importanza nella storia del soggetto studia- Quando, nell’estate del 1926, allora 20enne centromediano della to. Nel caso di Bernardini questa difficoltà non si po- Lazio, firmò per l’Inter, la notizia fece molto scalpore. Il compen- ne: per mezzo secolo, la sua storia personale e quel- so di ben 150.000 lire, elargitogli dal senatore Borletti, presiden- la dell’evoluzione del calcio italiano si confondono. te dell’Inter, costituì un record per l’epoca. Un altro aspetto, però, Nato alla fine del dicembre 1905 fu dichiarato allo contribuì a dare importanza al trasferimento: si trattò del primo stato civile il 1° gennaio 1906. Iniziò la carriera co- giocatore romano trasferitosi a una grande squadra del Nord a te- me portiere, prima di diventare mediano o centravanti. Ultimoge- stimonianza della crescita del calcio nel Centro-sud e della nazio- nito di una famiglia di otto figli della piccola borghesia romana - nalizzazione del gioco. In seguito alla firma – il 2 agosto del 1926 il padre era ufficiale delle poste - Bernardini vestì per la prima vol- - della carta di Viareggio (vedi box) Bernardini impersonificò il ta la maglia azzurra, appena 19enne, nel marzo 1925 a Torino giocatore “non dilettante” previsto dai nuovi statuti, in rottura contro la Francia (vittoria per 7 a 0 e ultima partita in nazionale col precedente modello dilettantistico. In precedenza si viveva in di De Vecchi). Giocò in quell’occasione centromediano, ruolo abi- una sorta di professionismo nascosto: già nel 1923, il passaggio tualmente ricoperto da giocatori d’esperienza. Scrisse Emilio De di Rosetta dalla Pro Vercelli alla Juventus fu oggetto di scandalo Martino sul Corriere della Sera del 28 marzo 1925: «Il romano come, nel 1925, quello di Baloncieri dall’Alessandria al Torino. Il calmo, sicuro, buon palleggiatore ed ottimo intercettatore, è pia- nuovo statuto non parlava di professionisti ma di “non dilettan- ciuto moltissimo.(...) Ha mostrato di avere la “linea” e lo stile del ti”, distinzione che valeva in pieno per Bernardini. I LA CARTA DI VIAREGGIO (2 agosto 1926) In una sala del municipio di Viareggio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 21 di lunedì si è riunita la presidenza del CONI nelle persone dell'on. Leandro Ferretti presidente, comm. Tonetti vice presidente, cavaliere Corbari segretario, cavalier uff. Mario Ferretti tesoriere generale. Assistevano anche tre esperti nominati dal Coni per proporre una nuova sistemazione della federazione: comm. Italo Foschi, ing. Graziani, avvocato Mauro. Punti fondamentali della riforma dell'ente calcio. Per quanto riguarda i giocatori vengono divisi in due categorie: dilettanti e non dilettanti, nominandosi da parte del Coni una commissione che dovrà giudicare. Nessuna squadra potrà avere nel campionato italiano ed allineati nei propri ranghi giocatori di nazionalità straniera. Come norma transitoria per la stagione 1926-27 ve ne potranno essere tesserati due per ciascuna società con l'obbligo però di non farne partecipare più di uno a ciascuna partita. Per i trasferimenti di giocatori da una ad altra società, trasferimenti aperti dal 3 agosto, si è stabilito di massima che questi sono sospesi, ma potranno essere eccezionalmente concessi per decisione del direttorio federale, su ricorso dell'interessato nei seguenti casi: 1. Giuocatori chiamati a prestare servizio militare per il periodo del servizio effettivo e per una società avente sede, ove il servizio viene prestato, sempre sotto il controllo della commissione del dilettantismo. * Centro Studi e Ricerche del Settore Tecnico 9 CENTRO STUDI E RICERCHE PERSONAGGI 2. Giocatori stranieri già tesserati in Italia nella stagione 1925-26 che sono rimasti in soprannumero a norma delle disposizioni riguardanti la partecipazione dei giuocatori stranieri al campionato. 3. Giuocatori che da un anno siano rimasti inattivi, non avendo partecipato a nessuna partita ufficiale nella stagione 1925-26 per la propria società. 4. Giuocatori che prima della data del 31 luglio 1926 abbiano avuto ragioni di insanabile dissenso con la propria società per motivi di eccezionale gravità di natura specialmente morale, ovvero giuocatori che la società dichiari, motivando, di no volere più conservare nei propri ruoli. I ricorsi di cui ai numeri 2, 3 e 4 devono essere presentati al direttorio entro il 15 agosto corrente. (...) Viene conservata la divisione nazionale, ammettendosi ad essa, oltre alle 16 squadre qualificate attraverso i due gironi della prima divisione (lega nord), tre squadre della lega sud e precisando le prime due qualificate nel girone laziale, Alba e Fortitudo oltre ad una ventesima squadra da qualificarsi con torneo di eliminatoria semplice attraverso partite disputate su terreno neutro senza pubblico. Le 20 squadre saranno divise in due gironi con un criterio economico territoriale. Prima divisione in due gruppi nord e sud di 24 squadre. Il primo diviso in tre gironi di otto squadre. Il gruppo sud sarà composto da 8 squadre. Per la seconda divisione il gruppo nord comprenderà 28 squadre e le otto promosse della terza categoria con un complesso di 36 squadre divise in tre gironi da 12 squadre. Il gruppo sud sarà costituito da 32 squadre. Una delle conseguenze della Carta di Viareggio fu l’embargo sui gnorilità e tatto» 4. Era un periodo transitorio del calcio italiano: giocatori stranieri, negli ultimi anni sempre più numerosi. Si trat- non più dilettantismo puro dove ricevere soldi per giocare era tava principalmente di ungheresi ed austriaci e nella sola stagio- considerato peccato, ma non ancora professionismo vero dove 1 ne 1925-26 erano più di ottanta . Occupavano principalmente i studiare o esercitare un’altra professione era visto come un peri- ruoli di centromediano e centravanti. Nell’Inter giocavano un elet- colo per l’attività calcistica. Riportiamo nella tabella 2 l’evoluzio- tricista austriaco, Powolny, ed un impiegato di banca ungherese, ne dei trasferimenti, parametro interessante di valutazione per Veisz. Dopo la carta di Viareggio, il primo partì per gli Stati Uniti capire i cambiamenti in atto. ed il secondo diventò allenatore. In questo periodo, il profilo so- Nel 1928 Bernardini, con la nazionale universitaria, vince a Pa- ciologico dei calciatori stava mutando. Se nei primi tempi i gioca- rigi i giochi universitari, una sorte di olimpiadi riservata agli stu- tori erano soprattutto esponenti della piccola borghesia, ora, denti. In questa occasione, Gabriel Hanot, giornalista del setti- sempre più, i calciatori erano di origine umile, in maggioranza manale “Le miroir des sports” e futuro ideatore della Coppa dei operai ed impiegati (vedi tabella 1). A Roma, dopo aver conse- Campioni scrive: «L’Italia ha vinto uno a zero la finale contro gnato il diploma di ragioniere, lo stesso Bernardini lavorava come l’Ungheria. La squadra degli studenti transalpini ha dominato impiegato alla Banca di Credito e percepiva uno stipendio mensi- l’undici avversario sia con la sua velocità di corsa e di azione, le di 606 lire . sia con la sua gioventù, la scienza dei suoi passaggi, la sua po- A Milano Bernardini gioca con l’Inter e si iscrive alla Bocconi do- tenza atletica e con il valore della sua condizione fisica. Pitto è ve consegue la laurea in Economia e commercio superando 22 sempre sulla traiettoria della palla, Allemandi fa ammirare la esami in tre sessioni. Scrisse: «Non incontrai resistenze da parte sua sobrietà d’azione, Barzan eccelle per il vigore, Franzoni ha dell’ambiente. All’Università trovai facile strada per il particolare, una velocità sconcertante e Bernardini usa meravigliosamente il molto importante, di giuocare in maglia nero-azzurra. All’Inter suo piede sinistro. E’ grande squadra quella degli studenti ita- ebbero per me attenzioni di tutti i generi, portate con molta si- liani» 5. 2 10 Qualche settimane prima Bernardini aveva partecipato alle olim- ria in Coppa Italia), Sampdoria e Brescia. Ultima tappa della sua piadi di Amsterdam prima di far ritorno nella sua città natale e fir- carriera fu la nazionale che guidò in coppia con Enzo Bearzot dal mare un contratto da professionista con la Roma. In maglia gial- 1974 al 1976 prima di godersi la meritata pensione sulla riviera lorossa giocherà i primi dieci campionati di serie A prima di svol- genovese. Morì il 13 gennaio 1984, ma la sua impronta è rimasta gere nel 1939 il ruolo di giocatore - allenatore alla Mater Roma grande. In un recente convegno a Coverciano, Marcello Lippi gli in serie C. tributò un giusto riconoscimento dicendo di aver imparato da lui Sono noti i suoi contrasti con Vittorio Pozzo che gli preferì, in oc- il mestiere di allenatore. casione dei mondiali del 1934 (furono in tutto 26 le presenze in nazionale), in mezzo al campo, cursori meno dotati tecnicamente. Bernardini, per Pozzo, “giocava troppo bene”. Di lui il suo compagno all’Inter Tornabuoni disse che dava luce e colore al gioco. Terminata la carriera divenne giornalista alla Tribuna di Roma e dopo la liberazione svolse, per qualche settimana, il ruolo di segretario esecutivo della FIGC per la zona liberata. Successivamente intraprese la carriera di allenatore. Forse uno degli elementi più sorprendente del calcio degli anni trenta rimane il fatto che giocatori fra i più titolati a livello accademico cercano di rimanere nell’ambiente calcistico. Oltre a Fulvio Bernardini anche Annibale Frossi e Pietro Rava, entrambi laureati, diventano allenatori di successo. Intraprendono la carriera di allenatori anche Calligaris, Monzeglio, Baloncieri, Allassio, Stabile, Cesarini, Nereo Rocco, Puricelli e Gipo Viani. Per i migliori giocatori degli anni trenta, allenare nel calcio è stato redditizio. Non a caso, dopo avere allenato più di trent’anni varie squadre professionistiche in tutta la penisola da Legnano a Brindisi, passando da Vicenza e, soprattutto, dal Milan e dal Foggia, l’attaccante di origine uruguyana, Ettore Puricelli riuscì vivere con una pensione decorosa nella sua casa romana di proprietà 6. In questo l’Italia è stata un’eccezione al livello europeo. Se altri giocatori dell’epoca si sono dedicati al commercio o a lavori più umili (vedi tabella 3), come notava lo “Sport illustrato” nel 1964, la carriera di Bernardini da allenatore è stata eccezionale. Di Bernardini allenatore scrive il noto giornalista inglese Brian Glanville nelle sue memorie: «L’ho incontrato spesso. L’ho visto come un uomo carismatico e sofisticato che credeva nel calcio offensivo e nei giocatori con i piedi buoni» 7. Grazie a queste idee Bernardini riuscì a portare la Fiorentina a vincere il suo primo scudetto, nel 1956, ed a riportarlo a Bologna, nel 1964. Il “dottore” che dava del lei ai giocatori e preferiva spiegare piuttosto che gridare, allenò anche Roma, Reggina, Vicenza, Lazio (con una vitto- 1 - Nel solo girone C (tosco-emiliano) di seconda divisione del campionato 192526 abbiamo 17 giocatori fra austriaci e ungheresi. Si veda a proposito il quotidiano fiorentino “La Nazione” del 29 giugno 1926 che riporta il resoconto della partita Ungheresi d’Italia contro selezione della Toscana. 2 - F. BERNARDINI, Dieci anni con la nazionale, Gismondi, Roma, 1946. 4 - F. BERNARDINI, Dieci anni con la nazionale, pag. 109. 5 - “Le miroir des sports”, 7 agosto 1928, pag. 147. 6 - E. PURICELLI, Testina a posto in “Guerin Sportivo”, 24 settembre 1986, pag. 97-98. 7 - B. GLANVILLE, Football memories, Virgin, 1999, pag. 103. 11 CENTRO STUDI E RICERCHE PERSONAGGI TABELLA 1: Professione dei giocatori di 19 squadre di prima categoria nel 1925-26 3 professione Operaio Impiegato Commerciante Libero professionista numero percentuale 76 63 38 20 32,76% 27,16% 16,37% 8,62% professione numero Studente 15 Tecnico – quadro 10 Proprietario - imprenditore 4 Altro 8 TOTALE 232 percentuale 6,46% 4,31% 1,72% 2,59% FONTE: Il calcio, ottobre 1925 – marzo 1926 TABELLA 2: Evoluzione nei trasferimenti nel periodo 1925-1942 calciatore da… a… nel… Baloncieri Barnardini Rossetti Monti III Orsi Colombari Costantino Masetti Petrone Bisigato Corsi Busoni Rocco Romagnoli Loik + Mazzola Alessandria Lazio Spezia Padova Independiente Torino Bari Verona Nacional Bari Padova Napoli Triestina Lucchese Venezia Torino Inter Torino Torino Juventus Napoli Roma Roma Fiorentina Lazio Bologna Bologna Napoli Napoli Torino 1925 1926 1926 1927 1928 1930 1930 1930 1931 1932 1933 1936 1937 1938 1942 TABELLA 3: I mestieri del dopo carriera Allemandi: De Pra: Magnozzi: Montesanto: Pastore: Perversi: Pizzaiolo: Reguzzoni: Sallustro: Schiavio e Perin: Serantoni: Vecchina: Volk: agente di commercio per una ditta biellese commerciante: elegante negozio di mobili a Genova allenatore giovanile a New York impiegato alla Cassa di risparmio di Bologna attore a Cinecittà, gestore di una tabaccheria commercialista a Firenze commerciante: merceria a Busto Arsizio. funzionario Comune di Napoli, direttore dello stadio padrone di floride aziende commerciante gestore del lussuoso bar cafè‚ dell’Avvenire a Vicenza portiere nel palazzo del totocalcio a Roma 3 - Alessandria, Andrea Doria, Brescia, Casale, Cremonese, Genoa, Inter, Juventus, Legnano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pisa, Reggiana, Sampierdarenese, Triestina, Vercelli, Verona. Dizionario biografico dei calciatori in “Il Calcio”, ottobre 1925 – marzo 1926. 12 per… 70.000 lire 150.000 lire 25.000 lire 35.000 lire 100.000 lire 250.000 lire 70.000 lire 50.000 lire 30.000 lire 135.000 lire 80.000 lire 83.000 lire 160.000 lire 155.000 lire 1.000.000 lire FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA ESPERIENZE SULL’ELETTROSTIMOLAZIONE METODI APPLICATI AL CALCIO di Giorgio D’Urbano* ome utilizzare l’elettro- nei limiti di concessione che uno sport pra- inserita dopo il riscaldamento e prima del stimolazione nella pro- ticato a livello agonistico consente. lavoro specifico. Questi i motivi: grammazione dell’alle- Sono solito ripetere che se fosse possibile • Il riscaldamento serve a preparare la namento del calciatore? clonare due atleti assolutamente uguali muscolatura riscaldandola per meglio per caratteristiche fisiche e mentali nel mo- affrontare tipologie di lavoro più impe- Entriamo dunque nello speci- mento prestativo vincerebbe sicuramente gnative. Ciò vale anche nel caso della fico per approfondire alcuni colui che è più rilassato e ha recuperato elettrostimolazione a meno che non argomenti che sono sicuramente tra i più meglio dalla fatica degli allenamenti. vengano effettuate stimolazioni a fre- dibattuti tra gli addetti ai lavori e su cui mi Terapie decontratturanti e antalgiche usa- quenze e a intensità molto basse. permetto di portare la mia esperienza. te a livello preventivo o di reale necessità • Il lavoro specifico deve servire, even- Al fine di essere il più chiaro e sintetico sono fondamentali per il buon esito di un tualmente, per trasformare quanto fatto possibile mi avvarrò di schemi riassuntivi risultato. grazie con le stimolazioni muscolari di facile e immediata comprensione. I programmi di elettrostimolazione devo- passive. Per esempio una domanda che spesso mi no essere assolutamente mirati in funzio- I programmi di capillarizzazione hanno viene posta è quando e come usare la sti- ne della tipologia dell’allenamento che si avere un duplice obiettivo: molazione elettrica? andrà a sviluppare. • Ossigenare la muscolatura. Proviamo a dare delle risposte: Non avrebbe alcun senso, per esempio, • Prevenire gli infortuni. proporre frequenze di stimolazione eleva- Frequenze basse con durata di impulso te qualora l’obiettivo fosse la preparazio- medio alta proposte ad intensità medio Nella seduta di allenamento: ne di un marciatore che necessita di tempi bassa hanno la funzione di vascolarizzare • Al termine dell’allenamento con terapie di contrazione muscolare decisamente in- la zona trattata in modo da favorire l’af- feriori. flusso di sostanze nutritive. • Usando programmi mirati alla tipologia La mia esperienza di tanti anni mi ha por- La vascolarizzazione periferica avviene at- dell’allenamento che si andrà a svolgere. tato a sviluppare un modello di struttura traverso l’emoglobina che è a tutti gli ef- • Dopo il Riscaldamento. della seduta di allenamento che preveda il fetti il complesso trasportatore di ossigeno • Con programmi di Capillarizzazione op- seguente schema: nel sangue. • Allungamento muscolare/Mobilizzazio- Per cui si raccomanda vivamente un pe- C QUANDO? decontratturanti o antalgiche. zionali. ne articolare Riscaldamento. riodo di trattamenti di capillarizzazione : La programmazione dell’allenamento di • Corsa di 10’ ad intensità media. • Prima della ripresa degli allenamenti un calciatore non può essere finalizzata al • Preatletismo generale/specifico. solo miglioramento delle capacità organi- • Elettrostimolazione mirata. che e muscolari, deve anche essere studia- • Lavoro specifico. ta in funzione della ricerca del benessere • Defaticamento. fisico in equilibrio precario ma costante Si noti come l’elettrostimolazione sia stata • Prima del lavoro specifico. dopo una lunga pausa. * Tesi di fine studio del Corso di Formazione per preparatori atletici del calcio. 13 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA • Per chi soffre di dolori articolari e tendini- preposti . La corrente, infatti, si trasmette tervento chirurgico si era reso indispensa- ti (consigliabile anche prima della seduta sulla cute seguendo i fasci di fibre liberan- bile per ridurre la lassità. di allenamento o prima della partita). do elettroni che viaggiano dal polo nega- Con Z.J. la limitazione della funzionalità • Per i calciatori che sono impegnati in tivo al positivo ed ogni qualvolta incontra dell’articolazione era dovuta ai postumi di esercitazioni per il miglioramento della un ostacolo (cartilagini, tendini, etc…) un intervento chirurgico a seguito di rottu- potenza muscolare e vogliono favorire tende a deviare il proprio corso, per cui ri- ra dei legamenti crociati. l’ipercapillarizzazione che si produce ini- sulta intuitivo capire come un piccolo er- Soprattutto nel primo caso è stato possibi- zialmente intorno alle fibre rapide otti- rore di posizionamento possa influire an- le anticipare i tempi della riabilitazione mizzandone la qualità della contrazione. che sul risultato finale. complessiva di ca. 20 gg. , anche se dal Per ottimizzare il posizionamento degli mio punto di vista non sempre vale la pe- Programmazione annuale dell’alle- elettrodi o per mirare il trattamento in ma- na approfittare del vantaggio per rientrare namento niera specifica su un distretto muscolare il più presto possibile in campo. In ogni ca- • All’inizio della preparazione come siste- preciso ho realizzato un manipolo in ferro so i valori di forza espressi al “Cybex” ave- ma complementare per lo sviluppo delle che viene collegato allo snap di uno dei vano denotato un incremento sensibile qualità fisiche da implementare. due terminali del cavo (quello su cui an- dell’arto trattato con la sola elettrostimo- drebbe collegato l’elettrodo distale di un lazione durata per 30 gg. • Durante il Campionato come sistema di mantenimento. elettrostimolatore da me progettato. Dopo • Per lavorare in maniera diretta sui di- avere spalmato la cute con del gel eco- Protocollo di Lavoro V.M. una setti- stretti muscolari che necessitano di par- conducente si può effettuare una “scanne- mana dopo l’intervento ticolari attenzioni. rizzazione” della cute stessa alla ricerca • 5 gg. capillarizzazione: micro contrazio- delle placche motrici, aprendo il contatto ni in forma Sweep da 3 a 5 Hz con du- con un Joy stick esterno che serve a mo- rata dell’impulso di 300 microsec. Per Soprattutto all’inizio della stagione di pre- dulare la durata del tempo di contrazione. 30’ al giorno sui distretti muscolari del- parazione quando si costruiscono le pro- Questo genere di lavoro produce risultati la gamba propriamente detta. prietà fisiche che sono alla base della pre- importanti riducendo i tempi di applicazio- • 10 gg. di Forza Generale sui peronei e ti- parazione del calciatore può essere pro- ne dei programmi di elettrostimolazione biali a giorni alterni con contrazioni ad duttivo inserire sedute di elettrostimola- tradizionali poiché concentra l’area su cui arto disteso di 15 sec. a 55 Hz a media zione che utilizzino parametri relativi al ti- operare in maniera dettagliata, potendo intensità; durata dell’impulso 300 mi- po di forza che si vuole sviluppare. decidere i parametri elettrici da utilizzare e crosec. Recuperi a 20 Hz a bassissima Una delle applicazioni più interessanti del- il tempo di contrazione da proporre. intensità; durata dell’impulso 200 mi- la elettrostimolazione è sicuramente quel- Nel 1999 con due calciatori di una squa- crosec per 20 secondi. la di potere andare a selezionare in ma- dra di serie “A” V.M. e Z.J insieme al fisio- • 5 gg. di Forza Generale sui peronei e ti- niera dettagliata un singolo distretto mu- terapista Fabio Conta ho portato avanti biali a giorni alterni con contrazioni ad scolare per concentrare gli sforzi in modo una riabilitazione di caviglia e una di gi- arto disteso di 15 sec. a 55 Hz ad alta in- finalizzato. Accade spesso, infatti, che gli nocchio . tensità; durata dell’impulso 300 micro- elettrodi vengano posizionati in maniera Con V.M. si trattava di un conflitto Astra- sec. Recuperi a 20 Hz a bassissima in- approssimativa e d’altra parte basta un er- galo-Calcaneare associato a lassità lega- tensità; durata dell’impulso 200 micro- rore di mezzo centimetro per determinare mentosa che limitava la funzionalità del- sec per 20 secondi. effetti che non erano quelli che ci si era l’articolazione in maniera importante. L’in- • Con lavori di capillarizzazione prima della ripresa degli allenamenti. 14 • 10 gg. di Forza Resistente su peronei, ti- biali e gemelli a giorni alterni con con- ta Intensità/ Recuperi: 20 Hz/200 Micro- trazioni ad arto disteso in “sweeppata” sec./ 20-30 secondi / Bassa Intensità e Potenza aerobica. • Contemporaneamente: elettrostimolazione con programmi di forza generale da 55 a 65 Hz in 15 secondi ad alta intensità; durata dell’impulso 300 micro- Ischio Crurali sui quadricipiti per 4 volte e 2 volte su- sec. Recuperi a 20 Hz a bassissima in- Protocolli di lavoro che prevedevano para- gli ischio-crurali ad arti distesi secondo i tensità; durata dell’impulso 200 Micro- metri del 20% inferiori relativi alle fre- protocolli già descritti per V.M. sec per 10 secondi. quenze e alle durate dell’impulso. • 7 gg. di lavoro con cambi di ritmo e di • Contemporaneamente è stato portato Protocollo di Lavoro con Z.J. alcune direzione e multibalzi sul posto a inten- avanti un protocollo di lavoro di Forza settimane dopo l’intervento chirur- sità media. Generale/Resistente ed Esplosiva su gico quadricipiti e ischio crurali in isometria Insieme al lavoro di elettrostimolazione è zione con programmi di forza generale massimale contro resistenza. stato portato avanti un lavoro di riabilita- sui quadricipiti per 4 volte e 2 volte sui zione tradizionale: flessori della coscia in regime isometri- • 10 gg. di lavoro in piscina co, controresistenza alla Leg Extension • Contemporaneamente: elettrostimola- per gli estensori, e con resistenze elasti- Forza Generale: Contrazioni 40/50 Hz zione con programmi di capillarizzazio- che per i flessori, secondo i protocolli /300 Microsec/ 10 secondi/Alta Intensità/ ne come nel protocollo precedente usa- già descritti per V.M. Recuperi: 20 Hz/200 Microsec./ 20 secondi to su V.M. e Tens sulla metà distale del / Bassa Intensità quadricipite dell’arto traumatizzato. PROTOCOLLO Quadricipiti • Contemporaneamente: elettrostimola- • 7 gg. di lavoro con cambi di ritmo e di direzione e multibalzi sul posto ad alta Forza Resistente: Contrazioni 45/65 Hz Programma Tens : “Sweep” da 1 a 200 Hz /300 Microsec/ 15 secondi/Alta Intensità/ in 4’ alternato a fase “Normal” di 5 Hz da Recuperi: 20 Hz/200 Microsec./ 10 secondi 4’ per una durata complessiva di 30’. zione con programmi di forza resistente / Bassa Intensità • 10 gg. di lavoro di ristrutturazione mu- ed esplosiva sui quadricipiti per 4 volte Forza Esplosiva: : Contrazioni 90-110 scolare con allunghi di corsa in linea da e 2 volte sui flessori della coscia in regi- Hz /300 Microsec/ 4-6 secondi secondi/Al- 100/150 Mt. e lavoro misto di Capacità me isometrico controresistenza alla Leg intensità. • Contemporaneamente: elettrostimola- Extension per gli estensori e con resistenze elastiche per i flessori, secondo i protocolli già descritti per V.M. • 7 gg. di lavoro di sprint; multibalzi sul posto con sovraccarico di cintura elastica e lavori di propriocettiva sul “DEB” associata all’elettrostimolazione con apertura del contatto con Joystick esterno: Contrazioni di durata pari alla capacità di mantenere l’equilibrio sulla tavola: 60 Hz a 300 Microsec.; recuperi variabili. • 7 gg. di lavoro di sprint; multibalzi sul posto con sovraccarico di cintura elasti15 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA • C.D. : sofferenza all’inserzione muscolo muscolari antalgiche (Tens –Endorfiniche) stenza alla forza anche con la palla. tendinea del sartorio. E’ stato trattato e contrazioni a media frequenza e media • Contemporaneamente: elettrostimola- per 5 gg. La domenica ha giocato in intensità veicolate attraverso una superfi- campionato. cie estremamente ridotta rappresentata ca e circuiti per l’allenamento della resi- zione come nel microciclo precedente dalla testa del manipolo in ferro del dia- alternata a lavori di 5’ al giorno sul vasto mediale, con puntale “Trigger PROTOCOLLO DI LAVORO Point”per la determinazione della mi- I Fase gliore risposta contrattile: contrazioni di • 20’ di stimolazione con manipolo a bas- 5/8 secondi a 100/110 Hz con durata dell’impulso di 300 Microsec. sa intensità ca 20 milliampere; • Frequenza di stimolazione: sweep da 110 Hz; metro di 1 cm. Riscontri scientifici La metodica di lavoro è stata successivamente studiata e perfezionata dal Prof. Bucci ( Ricercatore Area Chirurgica dell’U- Nel 2000 con un calciatore della serie “A” • Durata dell’impulso: 300 Microsec. niversità di Chieti, Specialista in Chirurgia spagnola C.K. che presentava un impor- II Fase Generale e Cardio Angio Chirurgia) che ha tante versamento sinoviale sopra la rotula • 10’ di stimolazione con manipolo a bas- riscontrato un aumento localizzato dello ho usato un protocollo di lavoro (vedi tabella) che ha prodotto risultati importanti tanto da evitare durante il trattamento di sa intensità ca 20 milliampere; • Frequenza di stimolazione: Step normal 3 Hz; spasmo venulare con evidente diminuzione della fuoriuscita dei liquidi dai vasi ( Atti del Convegno Nazionale SINFER , Napo- una settimana fastidiose infiltrazioni di • Durata dell’impulso: 200 Microsec. li 4 ottobre 2000) . farmaci . III Fase Le prime due fasi in particolare hanno la Sempre nel 2000 la stessa metodica è sta- • 2’/4’ di stimolazione con manipolo a funzione di abbassare anche la soglia del ta portata avanti dal fisioterapista di una squadra di serie “A” italiana Gianni Gerenzani, con risultati eccellenti nei seguen- media intensità ca 40 Milliampere; • Frequenza di stimolazione: sweep da 1200 Hz; dolore. La terza effettuando una scansione da 1 a 200 Hz va a ricercare tutte le frequenze tipiche del dolore. La quarta fase ti casi: • Durata dell’impulso: 200 Microsec. provoca uno spasmo più accentuato che • L.Z. : contusione vasto mediale all’altez- IV Fase contribuisce in maniera più decisa a limi- za dell’inserzione rotulea con versamen- • 2’/4’ di stimolazione con manipolo a in- tare il perpetuarsi dello stravaso sinoviale. to intramuscolare ematico; trattato dal tensità medio alta ca 50 Milliampere con giovedì ha giocato la domenica. contrazioni della durata di ca 3/5 sec.; • F.G. : postumi intervento meniscectomia • Durata dell’impulso: 300 Microsec. FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO TENS Eccitando le fibre nervose più grosse rive- parziale. Già dopo 9 gg. poteva correre e dopo 16 gg. ha potuto giocare in Cam- Obiettivi stite di mielina ed a bassa soglia di stimo- pionato. L’obiettivo dell’intervento era quello di ri- lazione (alfa,beta), ottenendo così l’attiva- • M.C. : dolore mediale alla caviglia a se- durre in brevissimo tempo il versamento zione dell’interneurone inibitore, localizza- guito di trauma discorsivo. E’ stato trat- sinoviale e di ottenere una riduzione del li- to nel midollo spinale, capace di ostacola- tato per 5 gg. La domenica ha giocato in vello di dolore. re la progressione delle percezioni dolorose che sono veicolate dalle fibre nervose campionato. Modalità operative più fini, amieliniche, a più elevata soglia di Schlatter: E’ stato trattato per alcune I due obiettivi sono stati raggiunti grazie a eccitabilità (fibre c). settimane con discreti risultati. un intervento di tipo misto: contrazioni Oltre a questo meccanismo teorizzato e • A.P. : esiti di sofferenza da Osgood 16 dimostrato da Melzack e Wall (pubblicato ticolari) , migliora sensibilmente il para- Istituto di Fisiologia Umana-Università di sulla rivista “science”-“pain mechanism: a metro di forza. Milano-Bicocca- e dal suo Staff). new theory 1965), e noto come GATE • In dinamica, associando cioè il movimen- Come è possibile un simile risultato non- CONTROL è stata utilizzata un’altra meto- to volontario (molleggi, spinte, rotazioni, ostante la forza sviluppata durante dica definita di tipo endorfinico. torsioni, etc… ), migliorano le capacità elettrostimolazione sia bassa ? Alcuni ricercatori, infatti, hanno postulato della muscolatura di gestire la contrazio- Probabilmente a causa del fatto che l’elet- che impulsi elettrici a bassa frequenza so- ne in sinergia con il gesto specifico (Co- trostimolazione stimola una porzione ri- no capaci di aumentare la concentrazione ordinazione inter ed intramuscolare). stretta del muscolo e in maniera superficiale. Il miglioramento potrebbe essere do- di beta-endorfine (sostanze oppioido-simiNel primo caso alcune recenti ricerche ri- vuto al fatto che il soggetto é in grado di portano aumenti del parametro di forza rimuovere fattori nervosi inibitori reclutan- La Tens può avere effetti indesi- assoluta dell’11% dopo 6 gg. e del 17% do un maggio numero di unità motorie. derati? dopo 11 giorni di trattamento con elettro- La stessa ricerca ha evidenziato come eser- Una ricerca condotta su 12 atleti affetti da stimolazione su soggetti sedentari . citazioni associate alla elettrostimolazione dolore lombosciatalgico sx senza segni di Tale ricerca è stata portata avanti con se- non consentano di ottenere gli effetti spe- sofferenza neurogena ed in 10 soggetti dute della durata di 30’ con pattern di sti- rati per quanto attiene al miglioramento sani, senza alcun precedente di dolore molazione da me suggeriti che prevedeva- dei parametri legati allo sviluppo della for- lombosciatalgico ha escluso qualsiasi tipo no 7 secondi di contrazione, con frequen- za. Ciò probabilmente perché la elettrosti- di blocco periferico della trasmissione de- ze progressivamente crescenti da 60 a 90 molazione stimola delle afferenze sensitive gli impulsi nocicettivi e quindi che tale Hz, alternati a 15 secondi di ristoro con che esercitano un effetto inibitorio sui cir- blocco possa essere annoverato tra le cau- frequenza pari a 20 Hz. L’intensità della cuiti nervosi efferenti motori. Tant’è che al se della ipoalgesia da neurostimolazione. corrente veniva stabilita per ogni singolo “Cybex” il monitoraggio della co-contra- L’assenza di tale blocco esclude completa- soggetto, durante ogni seduta, a seconda zione evidenzia come occorrano alcune fa- mente la possibilità di effetti indesiderati della personale soglia di dolore. si di adattamento prima che il segnale del sulla trasmissione degli impulsi nervosi I risultati sono stati misurati mediante er- picco di forza venga ripulito dal “distur- (Dott. R. casale Dip. Neuroriabilitazione, gometro Cybex stabilendo la forza massi- bo” esterno della stimolazione elettrica. Servzio di Neurofisiopatologia, Istituto di ma volontaria del quadricipite dx e sx e la Paradossalmente però, è proprio lo “stress riabilitazione di Montescano,IRCCS Mon- forza massima mediante elettrostimola- eccitomotorio” con il quale bisogna fare i tescano (PV) . zione. Al primo giorno, inoltre è stato mi- conti, ogni qual volta ci si sottopone ad surato il consumo di ossigeno basale e nel una seduta di elettrostimolazione associa- La seduta di Elettrostimolazione de- corso di elettrostimolazione. ta al movimento volontario, che a mio pa- ve essere svolta stando fermi (Iso- Si è verificato, inoltre, che il consumo di os- rere ci permette di azzardare l’ipotesi che metrica) o movendosi (Dinamica)? sigeno aumenta durante l’elettrostimolazio- vi possa essere un sensibile miglioramento Facendo Elettrostimolazione bisogna lavo- ne di 0.47 ml (kgxmin.) per cui la variazione nella capacità del soggetto di gestire le ca- rare in isometrica o in dinamica? A mio (circa 20% di aumento) è significativa. pacità coordinative intra ed intermuscolari. parere entrambe le possibilità hanno la Lo studio è stato svolto presso il Centro di Non vi può essere sviluppo di forza mirata propria validità. riabilitazione “Don Orione” Unità di Fisio- al miglioramento del gesto tecnico se lo • In regime isometrico (ossia senza che logia Applicata e Medicina Preventiva- stesso non viene ottimizzato nel tempo e avvenga alcun spostamento dei capi ar- Bergamo- dal Prof. Giuseppe Miserocchi - nello spazio. li) nel sistema nervoso centrale. 17 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA La mia ipotesi rispecchia oltre che succes- tenersi semplicemente in forma. conclusioni e per analogia mi viene da si conseguiti sul campo anche il postulato In questo caso ci soffermeremo a conside- pensare a certe notizie che riportano di che per superare le barriere fisiologiche rare il lavoro che può essere proposto agli malcapitati che vanno allo zoo e mettono dell’assuefazione dovuta alla soglia di sportivi ed in particolare ai calciatori. una mano dentro la gabbia dei leoni per adattamento all’allenamento occorre co- Prima però una premessa: accarezzarli e che per tutta risposta gliela struire “situazioni” ad intensità variabile e È evidente che con i soggetti sedentari i ri- portano via con un morso. La morale è che progressivamente più difficili da risolvere sultati sono più evidenti ed immediati trat- la colpa non è del leone ma dello sprovve- in modo tale da creare difficoltà sempre tandosi di soggetti con masse muscolari duto che ha infilato la mano tra le sbarre. nuove e sempre più complesse. generalmente ipotoniche. Lo stesso dicasi dell’esempio precedente. Un po’ come accade nello studio della Con gli atleti e ancor più con i grandi cam- L’elettrostimolazione può essere parago- matematica che per riuscire a risolvere pioni i risultati sono meno eclatanti e si nata ad un allenamento pesante di so- problemi che contengono formule sofisti- aggirano nell’ordine dell’1-10% dell’incre- vraccarichi che può provocare fibrosi per cate occorre superare una serie di osta- mento della Forza massima. cui non è raccomandabile abusarne o uti- coli che mettono a dura prova le nostre Risulta altrettanto evidente che migliorare lizzarla in maniera scorretta. conoscenze. le prestazioni del grande campione anche La stimolazione elettrica deve essere inse- L’abbinamento della elettrostimolazione al soltanto di pochissimo può essere più che rita in un programma di allenamento stu- movimento volontario crea i presupposti sufficiente. diato a tavolino ed è un complemento al per una tipologia di lavoro basata sull’af- L’elettrostimolazione non è la panacea di piano di lavoro tradizionale. Diversamente finamento di caratteristiche neuromusco- tutti i problemi. Gli atleti non possono i sedentari possono sottoporsi a sedute di lari che rispondono ad impulsi gestiti dal pensare a questa metodica di allenamento elettrostimolazione senza alcun problema cervello e non soltanto a stimolazioni elet- come sostitutiva della fatica fisica. Anzi in quanto sicuramente i risultati saranno triche subite passivamente per via della per ottenere dei risultati concreti bisogna tangibili poichè non finalizzati. eccitazione esterna indotta . entrare nell’ottica che bisogna fare qual- Nel caso di allenamento svolto in regime cosa in più. Problematiche nel calcio di contrazione isometrica è fondamentale All’inizio, quando se cominciò a parlare, L’elettrostimolazione applicata al calcio un lavoro di trasformazione sul campo o molti atleti fecero l’errore di abbandonare deve tenere conto dei seguenti fattori: in palestra. In dinamica non è così indi- i metodi di costruzione della forza tradi- • Meccanismo metabolico richiesto dal si- spensabile. zionali per dedicarsi esclusivamente alla La trasformazione del lavoro passivo iso- elettrostimolazione. Qualcuno, senza aver- • Muscolatura su cui si va ad operare. metrico si rende necessaria per fornire al- la mai provata precedentemente, la utiliz- • Il livello di capacità coordinative richie- l’organismo e ai distretti muscolari che so- zò in maniera massiccia prima di una gara no stati particolarmente interessati le in- importante rimanendo letteralmente “in- formazioni necessarie per l’attivazione in chiodato”. velocità del carico di forza acquisito. Accadde ricordo ad un atleta famoso della • Stato di forma. rappresentativa azzurra di sci prima di un • Feeling con l’elettrostimolazione. Cosa ci si può aspettare dall’elet- Mondiale e gli allenatori di allora, traendo • Disponibilità ad intraprendere un pro- trostimolazione? risultati affrettati, demonizzarono il siste- gramma di elettrostimolazione con im- L’elettrostimolazione può essere proposta ma di lavoro. pegno e serietà nel rispetto dei tempi di a tutti coloro che fanno sport o vogliono Mi viene da sorridere a certe avventate recupero. 18 stema energetico. sto (Coordinazione intramuscolare). • Le capacità tecnico/tattiche richieste (Coordinazione intermuscolare). Nel momento in cui proponiamo un pro- L’elettrostimolazione è un metodo di alle- bre muscolari. gramma di stimolazione elettrica non pos- namento che, come qualsiasi altro siste- Per raggiungere lo scopo si dovranno os- siamo non tenere conto del distretto mu- ma, dà i propri frutti se l’impegno a porta- servare alcuni accorgimenti: scolare su quale si va ad operare e le con- re avanti un piano di lavoro sia assoluto. In • Il carico di lavoro deve essere rapportato dizioni generali di allenamento anche se caso contrario è difficile ottenere qualcosa allo stato di allenamento del momento. quando si parla di stato di forma ci si do- di buono e, soprattutto, si rischia che chi • L’intensità deve però essere massima- vrebbe soprattutto riferire alla capacità di non ottiene risultati diventi anche un dela- le*, ossia deve essere sempre al limite sopportazione del carico di “corrente”. tore di tale metodica. A tale proposito si ri- della soglia di sopportabilità dell’atleta. Diversi, per esempio, volendo estremizzare cordi dell’esempio di chi va allo zoo per • I carichi di lavoro devono essere pro- per rendere meglio il concetto, sono i accarezzare il leone in gabbia! gressivi. • Nelle esercitazioni di forza a secco, l’at- parametri di forza che possono sviluppare un muscolo orbicolare della bocca ed un I parametri elettrici da utilizzare tività balistica è senza dubbio quella più quadricipite femorale. con i calciatori indicata per effettuare lavori di trasfor- Diverse, risultano anche le frequenze tipi- La tabella successiva mostra quali sono le mazione della forza dopo elettrostimo- che di stimolazione di muscoli ricchi di fi- frequenze medie di stimolazione a secon- lazione. bre bianche veloci, o rosse lente. da della tipologia delle fibre muscolari: • Nel caso della elettrostimolazione l’intensità deve essere modulata erogando E ancora diverse appaiono le capacità contrattili della muscolatura di soggetti che, FIBRA II B oltre 75 Hz (Fibra esplosiva) potenza crescente attraverso i tasti che grazie al loro patrimonio genetico, hanno FIBRA II A 35-75 (Fibra intermedia) regolano il flusso di corrente in mA (mil- una composizione muscolare totale dotata FIBRA I fino a 35 Hz (Fibra lenta) liampere). • Le fasi di lavoro, nella scelta di qualsiasi di un maggior numero di fibre di un determinato tipo. É risaputo che le fibre veloci possono len- programma sportivo di elettrostimola- Raramente accade che, alcuni soggetti, tamente trasformarsi in lente mentre quel- zione, devono essere due: una di contra- particolarmente sensibili, non sopportino le lente non possono diventare veloci. Ra- zione e una di rilassamento. la stimolazione elettrica. Tali casi possono gione per la quale, per esempio, sprinter si N.B.* essere paragonati a quelli di coloro i quali nasce mentre fondisti lo si può diventare Nella contrazione elettrostimolata si può di fronte ad un prelievo di sangue si sen- purchè, ovviamente, in entrambi i casi sus- aumentare la forza di contrazione agen- tono svenire. sistano altre caratteristiche e motivazioni do su: Vale la pena, comunque, proporre l’elet- di vario genere. • Voltaggio (Amplitude) : Si reclutano più trostimolazione per gradi, soprattutto a É possibile però intervenire per modifica- fibre per via di una maggiore differenza coloro che non la conoscono, cominciando re lo stato delle fibre intermedie tanto con di potenziale (Flusso di elettroni dal po- con programmi che utilizzano parametri l’allenamento a secco, che con l’elettrosti- lo negativo al polo positivo). “soft” a bassa frequenza. molazione, tenendo presente che la sti- • Ampiezza (Pulse Width): si reclutano più Ad alzare l’intensità di corrente c’è sempre molazione elettrica può agire limitata- fibre muscolari per una ,maggiore dura- tempo e non c’è giustificazione per gesti mente alla parte trattata ed in maniera ta della singola contrazione. sconsiderati di chi vuole dimostrare quan- superficiale. ta potenza è in grado di erogare l’elettro- Tanto con l’allenamento a secco che con fanno contrarre più spesso lo stesso nu- stimolatore ad un amico, al proprio atleta l’elettrostimolazione l’obiettivo è quello di mero di fibre a parità di ampiezza e vol- o chi per esso. reclutare il maggior numero possibile di fi- taggio. • Frequenza (Numero di impulsi al sec.): si 19 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA Il sapiente mix di questi tre parametri con- gna continuamente tenere sott’occhio, Un esempio di programma per il mi- sente di costruire programmi di elettrosti- per evitare di andare oltre il livello fi- glioramento delle qualità di forza molazione mirati allo sviluppo di una qua- siologico ottimale della contrazione mu- può essere di tipo piramidale lità fisica piuttosto che un’altra. scolare. Contrazioni da 15 sec. 60 Hz 200 Msec A mio parere il dato più interessante ri- Nel calcio dunque le frequenze da utilizza- Contrazioni da 10 sec 80 Hz 200 Msec guarda la possibilità di aumentare il vol- re saranno le seguenti: Contrazioni da 8 Sec 100 Hz 200 Msec Contrazioni da 6 Sec 110 Hz 250 Msec taggio della macchina. Perché? 1. Un aumento esagerato dell’ampiezza • Miglioramento della Resistenza Contrazioni da 4 sec 120 Hz 300 Msec dell’onda può comportare una sensa- generale Contrazioni da 2 sec 120 Hz oltre 300 zione di disagio dovuta al superamento Fase di Contrazione: Msec della soglia di sopportabilità del dolore - Frequenze: da 15 a 35 Hz; Ripetizione del “Loop” al contrario che in condizioni non patologiche corri- - Durata dell’impulso: ca 300 Microsec. sponde al momento in cui vengono sol- - Tempo di durata della contrazione 20 sec. Esempio di lavoro misto per il mi- lecitate le fibre amieliniche più piccole Fase di ristoro: glioramento della Resistenza Speci- (prive di guaina protettiva). Tale feno- - Frequenze: 3 Hz ; fica del Calciatore meno viene esaltato da una durata ec- - Durata dell’Impulso: 200 Microsec • 10’ di lavoro di Forza Isometrica gene- cessiva del tempo di cronassia che in - Tempo di durata delle contrazioni: 4 sec. scolare): contrazioni da 10 sec. di ca. 45 realtà è abbastanza soggettivo. In ogni caso nei programmi di forza non si dovrebbe andare oltre i 300/400 Msec. 2. Un aumento esagerato della frequenza • Miglioramento della Resistenza di 300 Microsec. Al max dell’Intensità. Fase di Contrazione: Fasi di recupero di 20/30 sec. a 3 Hz con - Frequenze da 35 a 45 Hz; denominato “della scala” , che somma - Durata dell’impulso: 300 microsec.; le singole contrazioni fra di loro fino a - Tempo di durata delle contrazioni 15 sec; determinare un altro fenomeno, deno- Fase di ristoro: minato “Frequenza di fusione”. La ricer- - Frequenze: 3 Hz ; ca non ha ancora stabilito, in effetti, - Durata dell’Impulso: 200 Microsec.; quali siano le frequenze limite oltre le - Tempo di durata del ristoro: 8 sec; quali la frequenza di fusione può scon• Miglioramento delle qualità di zione in cui il muscolo non si contrae più Forza Esplosiva in maniera fisiologica ma inizia andare Fase di Contrazione: in spasmo, senza risultati utili. - Frequenze da 75 a 100/120 Hz; 3. Un aumento del voltaggio invece, con- - Durata dell’impulso: 300 microsec.; sente di reclutare un maggior numero di - Tempo di durata delle contrazioni 4/6 sec. fibre muscolari.In questo modo si va ad Fase di ristoro: incidere sulla durata della contrazione - Frequenze: 3 Hz ; o sull’aumento degli impulsi/secondo. - Durata dell’Impulso: 200 Microsec.; Fenomeni che come abbiamo visto biso- - Tempo di durata del ristoro: 20 sec. 20 Hz di frequenza con durata dell’impulso specifica di stimolazione provoca un fenomeno, finare nella contrazione tetanica condi- rale (allenamento di costruzione mu- durata dell’Impulso di 200 Microsec. • 3/5 serie x 6 ostacoli alti ca. 40 cm dis- • 3/5 Serie x 2 Balzi massimali con sovraccarico. elastica; • 3/5 Sprint di 10 metri tra birilli disposti a slalom. 6. Migliorare la capacità di ragionamento. 7. Migliorare la capacità strategica. posti a griglia; • 3/5 serie x 6 balzi sul posto con cintura 5. Migliorare lo schema del movimento. Esempio di lavoro misto per il mi- 8. Migliorare le capacità tecniche. glioramento della Forza Veloce Resistente nel Calciatore: Alcuni esempi di esercizi di coordi- • 15’ di Forza resistente: Contrazioni da nazione per gli arti inferiori con 15” intorno ai 45/55 Hz con durata del- l’ausilio della Elettrostimolazione: I Esempio di lavoro misto per il mi- l’impulso di 300 Microsec. al max del- glioramento della Forza Istantanea l’Intensità. Fasi di recupero di 8 sec. a 3 - Elettrostimolazione durante esercizi su del Calciatore Hz con durata dell’Impulso di 200 Mi- tavole basculanti per migliorare la sen- • 5’ di Forza Istantanea. (Allenamento di crosec. sibilità delle caviglie posizionando gli Coordinazione Intramuscolare). Lavoro in regime Isometrico intorno a 100/120 Hz con contrazioni della durata di 4 secondi con durata dell’Impulso fra • 3/5 serie x 10 Balzi fra ostacoli alti ca. 40 cm a griglia e 5 in linea. • 5/10 serie Sprint navetta di ca. 10 metri da ripetere 3, 4 volte. i 300 e i 400 Microsecondi al max del- elettrodi sui peronei o tibiali a seconda degli obiettivi. - Elettrostimolazione durante esercizi di molleggio posizionando gli elettrodi su flessori ed estensori delle cosce per mi- l’Intensità. Fasi di recupero come nell’e- Miglioramento della Coordinazione gliorare la coordinazione simultanea dei sempio precedente. specifica del calciatore con Elettro- muscoli agonisti e antagonisti. • 3/5 serie x 2 Spinte alla Leg Press orizzontale con 90/100% del carico; • 3/5 Serie x 2 Balzi massimali con sovraccarico. stimolazione: - Elettrostimolazione durante esercizi su é possibile migliorare la propriocettività macchine isotoniche per migliorare la che può essere definita come la capacità sensibilità della risposta neuromuscola- di colloquiare con il proprio corpo attra- re del gastrocnemio. verso le sensazioni più profonde di feed- - Elettrostimolazione sui muscoli delle II Esempio di lavoro misto per il mi- back neuromuscolare. gambe associata ad esercizi di equilibrio glioramento della Forza Istantanea Ascoltare il proprio corpo e conoscerlo al- sulla trave. del Calciatore la perfezione in definitiva vuol dire preve- In definitiva quali sono le indicazio- • 5’ di Forza Istantanea lavorando in di- dere le situazioni e riassumerle senza do- ni della Elettrostimolazione e i suoi namica con molleggi sincronizzati (Alle- verle scomporre risparmiando tempo e effetti nel calcio? namento di Coordinazione Intermusco- guadagnando in termini di prestazioni. É lare) con gli elettrodi posizionati sui mu- la vera differenza che fa di un atleta un scoli agonisti e antagonisti delle cosce. campione. Stimoli intorno a 100/120 Hz con contra- Migliorare le componenti propriocettive 2. Aumenta il metabolismo muscolare. zioni della durata di 4 Secondi con dura- vuol dire: 3. Facilita il dimagramento nella zone trat- ta dell’Impulso fra i 300 e i 400 Microse- 1. Migliorare lo stato d’ansia. tate dovuto al maggiore consumo di os- condi al max dell’Intensità. Fasi di recu- 2. Migliorare la respirazione. sigeno. pero come nell’esempio precedente. 3. Migliorare i riflessi. • 3/5 serie x 2 Spinte alla Leg Press orizzontale con 90/100% del carico. 4. Migliorare la coordinazione e quindi l’equilibrio. 1. Aumenta la resistenza alla forza e migliora il livello di forza massimale. 4. Facilita il reclutamento di unita’ motorie riducendo le inibizioni del sistema nervoso. 21 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA 5. Accelera il recupero muscolare. Prof. J. Dumoulin (Doc. Univ. Med. Lille e 6. Integra i programmi di allenamento. Parigi) nel loro libro: “Neurostimulation • Sembrerebbe che le persone trattate 7. Combatte il dolore. Electrique Transcutanée Antalgique et Ex- con aperture eccessive dei tempi di 8. Migliora la vascolarizzazione sulle zone cito Motrice” pag.88 ultimo paragrafo cronassia dell’onda negativa riscontri- pubblicato da “Masson” , già nel 1991 no una sensazione di “effetto spillo” esaltavano l’onda asimmetrica sia nei che viene sensibilmente ridotta cor- Lo stato dell’arte trattamenti Tens che nelle stimolazioni reggendo la forma con uno “Spike ne- La ricerca nel campo della elettrostimola- per la tonificazione perché in grado di ot- gativo”. zione ha fatto passi da gigante ma molto tenere la massima energia con la minore c’è ancora da fare. intensità. La riprova scientifica di quanto da me Non è assolutamente chiaro, per esempio, In Italia (Prof. S. Bucci, Doc. Facoltà Medi- messo in discussione non può essere an- quale sia il tipo di onda migliore per la sti- cina Univ. Chieti, e G. D’Urbano, Prepara- cora considerata sufficiente nonostante molazione neuromuscolare sportiva. tore Fisico, 2000, 2001) su centinaia di sia validamente supportata. La maggior parte dei tecnici sostiene che soggetti hanno messo in in dubbio che la Vale però la pena di approfondire l’argo- l’onda quadra bifasica, simmetrica sia la simmetria dell’onda sia la più consona ai mento perché di estremo interesse per gli più adatta perché è l’unica in grado di sot- programmi di elettrostimolazione degli specialisti della materia. tendere ai parametri di erogazione di cor- sportivi , essenzialmente per due motivi: trattate. la stimolazione elettrica indotta N.B. rente nell’unità di tempo (Legge di Weiss e • Sembrerebbe, infatti, che proponendo la Per quanto riguarda i protocolli di lavoro Recenti studi però hanno messo in discus- parte negativa dell’onda con una forma da me elaborati ho sempre utilizzato, sia sione tali convinzioni, mai, peraltro, dimo- geometrica diversa dalla positiva, che nella somministrazione di correnti TENS strate su basi scientifiche. deve rimanere quadra, si eviti una sor- sia nell’utilizzazione di programmi sportivi In particolare ricerche condotte in Ger- ta di accomodamento della cellula ner- l’onda asimmetrica che ha dato, evidente- mania (Dott. H J Grober: “Metodische An- vosa durante il processo di reazione al- mente, ottimi risultati. succ. di Lapique). sate der Elektrostimulation in der Terapie”, pubblicato su Elektrostimulation e Elektroterapie Atti del I Congresso di Elettroterapia Agosto 99 Erlangen) ed esperienze maturate in Spagna (Dott. E. Sanchez, Institut Catala de La Salut , 2000; Prof. J.M. Pastor Vega Univ.Malaga e Prof. L.Cayuelas Anton Univ.Cordoba: “Manual de Medicina Fisica” , “Harcourt Brace” ed. ’97 Cap.12) definiscono addirittura poco importante la parte negativa dell’onda e fondamentale che la parte positiva sia quadra. In Francia i Prof. G. de Bisschop (neurof. Marsiglia e doc. Univ. Med. Parigi) e il 22 FONDAZIONE «MUSEO DEL CALCIO» COMUNICAZIONE QUANDO L’ALLENATORE É IN CAMPO di Luigi “Cina” Bonizzoni* el calcio ci sono dettagli e circostanze che illumina- Sedetti sulla panchina del Milan per le prime volte sul finire della no le situazioni di gioco, ma anche il sapere se si stagione calcistica 1957-58, subito dopo che i rossoneri, allora memorizzano i fatti che si manifestano quando si è guidati da “Gipo” Viani che sarebbe poi passato a fare il D.S., ave- giocatori, ma anche quando si è allenatori. Ovvio vano perso la finale di Coppa dei Campioni a Bruxelles con il Real che occorra avere intuizione, cioé la conoscenza ba- Madrid di Di Stefano. C’era in programma una “tournee” in Sud sata sulla osservazione e il ragionamento. Sono no- America e si dovevano disputare alcune partite di Coppa Italia, zioni che meritano un accurato e approfondito stu- una di queste a Como. Durante il gioco, eravamo appunto a Co- dio. Nozioni che vengono affinate poi ai Corsi per allenatori che mo, chiamai il “Pepe”. Mi fece capire con la mano di attendere. aiutano a formarti anche sotto il punto di vista umano, psicologi- Lo vidi partire velocemente verso la porta avversaria, intercettò il co e sociale. passaggio che il portiere aveva fatto ad un suo compagno e mise Molte cose si apprendono dai “maestri”, cioé dagli allenatori che in rete il pallone. Negli spogliatoi, durante l’intervallo venne lui a s’è avuto, altre ancora dai giocatori stessi, sopratutto da coloro dirmi: “L’avevo detto più volte a Cucchiaroni e visto che lui non ci che hanno consacrato la maggior parte della loro esistenza per andava ci sono andato io, tutto qui”. N avvicinarsi alla perfezione, vale dire i campioni, ma anche dai non campioni. Un esempio. Ho avuto l’onore di allenare Juan Alberto Schiaffino detto “Pepe”, quando ero al Milan. Un giocatore che aveva innato il senso geometrico del gioco, che trovava istintivamente la posizione migliore in campo. Egli studiava le partite e gli avversari per cui chiedeva ogni giovedì in quale zona del campo avrebbe giocato e con quali compiti. Quando si presentavano cinque possibili soluzioni egli ne trovava una sesta imprevedibile per gli avversari, ma comprensibilissima ai compagni. Schiaffino ci ha insegnato in primo luogo a difendere la sconfitta, cioè non buttarsi mai a capofitto per eguagliare un gol subito. “Se costoro hanno segnato quando noi ci difendiamo, chissà cosa fanno se appena ci scopriamo”. Il contenuto del suo gioco era il prodotto della velocità di pensiero, la semplicità, la precisione, la creatività , il tutto eseguito con la massima eleganza. Egli trovava - dicevo - la posizione in campo per istinto. Eccone un esempio. Mi ha raccontato “Picchio” De Sisti del suo debutto in prima squadra della Roma, al fianco del “Pepe”. Visto che il giovane correva come un pazzo senza toccare palla che raramente, gli disse: “Ragasso, fermati lì, leggermente più avanti, non correre come un pazzo e aspetta”. “Picchio” toccò una infinità di palloni. Jaun Alberto Schiaffino. * Direttore Tecnico 23 FONDAZIONE «MUSEO DEL CALCIO» COMUNICAZIONE Un commento? Osservazione e ragionamento! disse - così io andrò a mia volta a marcare Loiacono, così uno dei Eravamo in Uruguai. Penalizzati dal fuso orario e da un viaggio in nostri rimarrà libero. Si vinse partita e scudetto. Egli sapeva uni- aereo di circa venti ore, ma soprattutto superati dal gioco del Pe- formarsi con disinvoltura e anche con scaltrezza alle esigenze del- narol perdemmo nettamente. la partita e della squadra. Dopo aver trovato le soluzioni ad un Chiesi a Schiaffino di spiegarmi dettagliatamente come si gioca- problema sapeva trovare i nessi ed integrarli con la fantasia. Vi- va da quelle parti. “Allora Lei (ho sempre dato il Lei a tutti i gio- sione del gioco non vuol dire soltanto capacità di vedere lo svol- catori sia giovani che anziani che fossero) d’ora in poi si dovrà sa- gersi delle azioni, di prevederle, ma neanche la capacità di cono- crificare giocando avanti, unica punta, riceverà il pallone e aspet- scere la situazione, le situazioni. terà che Grillo, Danova, Mariani o Cucchiaroni, arrivino da dietro Il “Pepe” ci ha pure insegnato che la grande squadra deve esse- e li lancerà a rete”. Gli piacque questa contromisura che diede i re in grado di imporre il ritmo che più le aggrada, che si può da- suoi frutti. re protezione alla difesa con un “regista” e due altri centrocam- Il presidente del Milan Rizzoli e Viani volevano cederlo alla Roma, pisti e un’ala tornante, che si può giocare con i “‘libero” “Lied- ma io mi opposi energicamente e il “Pepe” ne fu felice. Alla Ro- holm” in linea con lo stopper (Maldini) i quali si alternano a mar- ma sarebbe andato due stagioni dopo. care il centravanti avversario grazie al sacrificio del “regista”. A Firenze contro la Fiorentina ci attendeva una gara decisiva per Toh! Anche oggi si gioca così. Allora ciò che è moderno è antico. la conquista dello scudetto. Dissi al “Pepe” quali sarebbero stati Ho citato alcuni esempi per affermare che gli allenatori dovreb- i suoi compiti e che molto probabilmente la mezzala avversaria bero fare tesoro di ciò che vedono fare dai loro giocatori i quali Gratton avrebbe avuto il compito di marcarlo stretto. “Bene - mi aiutano a migliorare il sapere. Schiaffino in azione con la maglia del Milan. 24 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA LA SUPERIORITÀ NUMERICA NELLA FASE DI POSSESSO PALLA di Attilio Tesser* possesso di palla soltanto per un Se è vero che nel gioco offensivo è essen- periodo di tempo molto limitato. ziale la capacità tecnica dei singoli l gioco del calcio ha subito, Questo evidenzia l’importanza del giocatori, è altrettanto vero che, essendo negli ultimi anni, una serie di gioco senza palla, sia in fase difen- una squadra costituita da 11 elementi, veloci e improvvise trasfor- siva che in fase offensiva. quando uno di questi sarà in possesso del- Introduzione I la palla diventerà determinante il gioco mazioni. L’adeguamento che ne è scaturito ha coinvolto le abilità dei giocatori e l’organizzazione offensiva e difen- siva del gioco. Partita 90 minuti all’incirca 60 minuti gioco effettivo. Il possesso di palla di un calciatore varia tra i 40 secondi e i 3 minuti e 40 secondi. (movimento) senza palla degli altri giocatori. Sarà la qualità dei movimenti senza palla che determinerà l’efficacia della giocata del portatore e, quindi, della continuità Un gioco sempre più frenetico e agonistico, in cui la componente fisico-atletica e Diventa, quindi, indispensabile, nell’orga- l’organizzazione di squadra sono diventa- nizzazione di gioco di una squadra nella te fondamentali: gli spazi sono diventati fase di possesso palla, dare sempre soste- sempre più ristretti ed i tempi d’azione si gno e appoggio al portatore di palla, sono velocizzati. In queste condizioni il creando situazioni di superiorità nume- Movimento della palla giocatore deve riuscire a trovare soluzioni rica in modo da offrire sempre più possi- di gioco il più rapidamente possibile, sotto bilità allo sviluppo della manovra. Movimento del giocatore senza palla la continua pressione degli avversari. Dal momento che l’interazione con i com- Si sono, di conseguenza, modificate le me- pagni è la condizione di base per poter da- Corsa nello spazio di un giocatore senza palla todiche di allenamento per preparare i re seguito all’azione del singolo, diviene Guida della palla giocatori ad un calcio più “veloce”, dove vitale stabilire delle regole di collaborazio- 5 Giocatore tecnica, tattica ed agonismo devono svi- ne, a mio avviso, prerogativa obbligatoria A lupparsi nel modo migliore. per il gioco di ogni squadra. Giocatore in esercitazione a ranghi e su spazi ridotti I giocatori d’oggi devono non solo saper Tali regole di comportamento, divenendo utilizzare il loro bagaglio tecnico a ritmi un patrimonio comune di tutti i compo- sostenuti quando sono in possesso palla, nenti della squadra, consentono di com- ma anche, e soprattutto, partecipare al prendere gli sviluppi del gioco e le inten- gioco di squadra, in entrambe le fasi di zioni dei compagni, creando così le basi di gioco. Il calcio d’oggi, infatti, più che in un collettivo funzionale. passato è gioco di “squadra”. Ogni giocatore per potersi esprimere al Analizziamo la seguente statistica riguar- meglio dovrà conoscere, oltre al proprio do il possesso di palla di un giocatore du- ruolo e alle proprie competenze nell’orga- rante una partita. I dati dimostrano co- nizzazione di gioco della squadra, anche me in una partita il calciatore è in quelle dei compagni e le loro abilità. dell’azione iniziata, nel rispetto dei princi- LEGENDA Giocatore squadra avversaria Ostacolo difensivo (simula la presenza di un avversario) Palla 5 5 Sequenza di movimenti di un giocatore * Tesi di fine studio del Corso Master 99/2000 per l’abilitazione ad allenatore professionista di 1ª Categoria 25 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA pi offensivi collettivi sotto enunciati. Essendo l’argomento della tesi centrato energie ed evitando il rischio del contrasto L’educazione al movimento, e all’iniziativa sulla superiorità numerica in fase di pos- dell’avversario. senza palla, è un passo obbligato nello svi- sesso palla, procediamo all’analisi degli Guida della palla: finta o dribbling. luppo delle capacità collaborative, e con- aspetti della fase di possesso di palla. Tiro in porta: preferibile la precisione anche a discapito della potenza, calciare sentirà ai giocatori di comprendere come rendersi utili quando ci si trova vicini o lontano rispetto al portatore o dietro alla Tecnica Applicata con il ginocchio sopra la palla. Importante la rapidità di esecuzione. linea della palla. Come risulta evidente, il Smarcamento: capacità di smarcarsi in gioco senza palla è in stretto collegamen- zona luce, quando il compagno è in grado to con la capacità di trasmettere la palla e di passarmi la palla ed in diagonale, in con la capacità di riceverla. modo che il corpo copra la palla. Scaglionamento: mai presentarsi in li- Dopo aver fatto le precedenti considera- Difesa e protezione della palla: an- nea rispetto a chi ha la palla. La disposi- zioni generali sulle peculiarità attuali del dare sempre incontro alla palla. Su palla zione a triangolo è la soluzione ideale per- gioco del calcio, passiamo ad un’analisi aerea vado sempre sul punto di caduta e ché si dà più possibilità di gioco al porta- più dettagliata dei principi di tattica in- negli stop metto il corpo a protezione tore di palla. Farsi trovare allineati è per- dividuale (o tecnica applicata) e di Passaggio: il passaggio deve essere fat- tanto un errore, perché si facilita il passag- tattica collettiva. to in modo veloce preciso e rapido: I van- gio in orizzontale, che è molto pericoloso. I prospetti contenuti di seguito elencano i taggi rispetto alla guida della palla, sono Penetrazione (o verticalizzazione): principi di cui sopra per entrambe le fasi quelli di guadagnare spazio e tempo in Significa cercare di arrivare il prima possi- di gioco. maniera più veloce, anche con risparmio di bile alla porta avversaria,., il che non si- Tattica collettiva gnifica con “palla lunga e pedalare”, ma far sì che i giocatori si abituino all’idea di Principi di tattica individuale (o tecnica applicata) conquistare spazio in avanti. Ampiezza: bisogna cercare di sfruttare la Fase possesso palla Fase non possesso palla Smarcamento Presa di posizione Difesa e protezione della palla Marcamento Passaggio Intercettamento e/o anticipo Mobilità: Il calcio è fatto di movimento, Guida della palla Contrasto serve non dare punti di riferimento agli av- Tiro in porta Difesa della porta larghezza al fine di far aprire la difesa avversaria e, quindi di poter agire in spazi più ampi. versari. Importante è comunque muoversi nei modi e negli spazi giusti. Imprevedibilità: è un fattore fonda- Principi di tattica (collettiva) mentale per sorprendere gli avversari. Nel 26 Fase possesso palla Fase non possesso palla Scaglionamento Scaglionamento Penetrazione Azione ritardatrice Ampiezza Concentrazione Mobilità Equilibrio Imprevedibilità Controllo e limitazione del rischio calcio è importante non essere ripetitivi. Il gioco che una squadra è in grado di esprimere è fondamentalmente frutto di: a - capacità tecniche dei singoli giocatori b - doti intellettuali c - organizzazione delle collaborazioni L’organizzazione delle collaborazio- vari reparti e con l’abilità tecniche (drib- ni determina: bling su avversario) dei singoli giocatori. - l’efficacia nella fase offensiva In questa stagione agonistica europea, - l’efficacia nella fase difensiva due squadre, a mio avviso, hanno entu- • Sovrapposizione - l’equilibrio di squadra siasmato, in modo particolare per la loro • Corsa in diagonale organizzazione di gioco ed efficacia of- • Incroci Come creare la superiorità numerica in fase di possesso palla fensiva: mi riferisco al VALENCIA di Cu- • Corsa di deviazione per e al BARCELLONA di Van Gaal. Que- • Passaggio a muro La tattica di una squadra è l’insieme dei ste due compagini attuano con efficacia • Passaggio indietro comportamenti individuali e collettivi che il possesso palla, utilizzando sistemi dif- • Azione a 3 gg permettono di utilizzare in modo ottimale, ferenti. • Sostegno durante la partita, le potenzialità dei gio- Il BARCELLONA predilige la circolazione di • Appoggio catori in relazione alle caratteristiche de- palla per vie orizzontali, finché non si crea- • Mantenimento possesso della palla gli avversari, al fine di conseguire il miglior no gli spazi per gli inserimenti o, più spes- • Gioco dalla parte cieca risultato. so, le condizioni per soluzioni individuali • Cambio ritmo Una squadra manifesta la sua tattica at- da parte dei suoi giocatori dalle ottime • Blocco traverso il gioco che esprime sul campo. qualità tecniche: dribbling per creare la su- • Velo Il principale obbiettivo della tattica, in fa- periorità numerica. Per attuare questo tipo se di possesso palla, è creare una con- di possesso di palla sono necessari gioca- dizione di superiorità numerica nei tori, oltre che abili tecnicamente, anche confronti dell’avversario, per aumentare le dotati di ottima personalità. possibilità di sviluppo e di finalizzazione Il VALENCIA attua un gioco che si sviluppa Con riferimento alla definizione di supe- della manovra e per rendere inutili e vani i prevalentemente in velocità, con un pos- riorità numerica descritta nelle pagine pre- raddoppi di marcatura ed il pressing del- sesso di palla breve, con una circolazione cedenti, procedo ad illustrare alcuni esem- l’avversario. Tale condizione viene ricerca- di palla veloce (1-2 tocchi al massimo per pi base della stessa. ta in tutte le zone del campo in ambedue cercare di creare un pericolo immediato le fasi di gioco. alla difesa avversaria). Questo tipo di at- Per superiorità numerica si intende: a) Superiorità numerica nel senso letterale del termine, ad esempio 2 contro 1. b) In caso di parità numerica, con uno smarcamento veloce ci si può trovare per qualche istante liberi da marcatura e, quindi, in situazione di superiorità numerica. c) Con calciatore in grado si superare un avversario con un dribbling. Sviluppi del gioco offensivo (fase di possesso) legati ai principi del gioco di attacco Esercitazioni dimostrative teggiamento tattico è possibile grazie al continuo movimento dei giocatori ed al sincronismo di tutti i reparti. La partecipazione dei giocatori laterali con sovrapposizioni, il movimento continuo e gli inserimenti negli spazi dei centrocampisti e degli attaccanti, permette di ottenere la superiorità numerica ed effettuare un calcio veloce, dinamico e redditizio (facilità di arrivare in zona gol). Superiorità numerica 2>1: Una squadra cerca la superiorità numerica Altri sviluppi di gioco in fase di possesso di in situazione di 2 : 1 il giocatore senza pal- con movimenti continui e coordinati tra i palla sono elencati nello schema seguente: la deve andare costantemente in zona luce 27 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA Es. 1 - 1 > 1 a meta: cercando di sfruttare la superiorità numerica col compagno esterno in fase di possesso palla, fare gol portando la palla in zona meta. META Superiorità creata con inserimenti 3>2: inserimento 3° giocatore con il portatore di palla che va a puntare l’avversario e il terzo si allarga per creare spazio. Superiorità creata con dribbling 2>2: superiorità creata con dribbling a saltare l’av- META versario e, contemporaneamente, movimento del compagno tendente a creare spazio. Esercitazioni per creare e sfruttare la superiorità numerica in fase di possesso palla La qualità e la quantità delle iniziative prese dal singolo manifestano, oltre che le qualità tecniche, anche la personalità e l’intelligenza di gioco di un calciatore. Per questo motivo siamo partiti dalle situazioni base del 1 > 1 + 2 giocatori appoggio, in cui si deve capire la situazione, leggere i movimenti offensivi, sfruttando la superiorità numerica sull’avversario. In questa pagina sono inseriti dei giochi, dove i calciatori trasferiscono le abilità tecniche acquisite, giocando in spazi sempre più ristretti, con grande pressione ed elevata intensità. 28 Es. 2 - 4 > 2 mobile: gioco 2 > 2 all’interno di un quadrato, vince chi riesce a fare prima 10 passaggi consecutivi appoggiandosi anche sugli esterni. Es. 3 - 4 > 2 dinamico (torello): 3 coppie con colori diversi si fronteggiano giocando 4 > 2 contro la coppia che sbaglia il passaggio. Es. 4 - 2>2 a meta: cercando di sfruttare la superiorità numerica dei 2 giocatori neutri esterni in fase di possesso palla. META META Es. 5 - 3>3 + jolly: cercando di sfruttare la superiorità numerica del giocatore jolly in fasse di possesso palla cercare di fare gol sulle 2 portine che si attaccano. 29 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA Es. 6 - Gioco 5>3 con portiere a metà campo bloccate: in ogni metà campo si gioca un 5>3. I 5 attaccanti devono cercare di fare gol, i 3 difensori di riconquistare palla e passarla velocemente ai propri 5 attaccanti. Es. 7 - Gioco 3>3 + 2 esterni neutri: cercare di sfruttare la superiorità numerica dei giocatori nella zona di centrocampo, obbligo di un possesso palla di 10 passaggi prima di poter finalizzare nella porta opposta. 30 Sviluppi di gioco per sfruttare la superiorità numerica in determinate zone del campo La superiorità numerica si può adottare in qualsiasi momento e situazione di partita, sia nella propria metà campo che in quella avversaria. Andiamo di seguito ad analizzare alcune situazioni: Sit. 1: inserimento di un difensore esterno nelle fasce laterali, a saltare il centrocampo avversario con uno-due sulla fascia 9 1 1 7 3 6 8 3 2 5 4 Il n. 5 trasmette palla al n. 3 che la guida, punta l’avversario e chiede lo scambio uno-due al n. 8 venuto in appoggio. 31 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA Sit. 2: superiorità numerica attraverso il movimento di smarcamento tra terzino e centrocampista esterno per mezzo di un taglio dell’esterno sulla fascia 3 9 11 1 7 10 6 8 8 3 2 5 4 Quando la palla viaggia dal n. 4 al n. 5, il n. 10 si allarga verso la linea laterale. Quando il n. 5 stoppa la palla, il n. 10 farà un taglio centrale a ricevere e il n. 3 andrà in sovrapposizione, creando così la superiorità numerica. Il n. 10 effettua un retropassaggio al n. 8 venuto a sostegno e copertura, il quale verticalizza esternamente per il n. 3 che va al cross. 32 Sit. 3: inserimento esterno di sovrapposizione del centrocampista centrale 8 1 9 1 7 8 6 3 2 5 4 Palla al n. 8 che serve il giocatore n. 10 sull’esterno. Il n. 10, ricevuta palla, la guida in diagonale verso l’interno del campo e la trasmette al n. 9 che, di prima intenzione, appoggia in fascia al centrocampista centrale n. 8 andato in sovrapposizione nello spazio creato dal n. 10. 33 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA Sit. 4: inserimento centrale nello spazio senza palla del centrocampista centrale 8 10 9 11 7 9 8 6 3 2 5 4 Il n. 6 trasmette la palla verticalmente al n. 9 venuto incontro a ricevere, dopo una finta di smarcamento (contromovimento) che gli frutta lo spazio. Questi si gira, punta l’avversario e serve il n. 8 inseritosi a sorpresa nello spazio lasciato dal taglio in diagonale dietro ai difensori del n. 10. 34 Sit. 5: cambio gioco da parte del centrocampista centrale a creare superiorità numerica sul lato “debole” avversario 11 9 2 10 7 6 8 6 3 2 5 4 Il n. 3 invia la palla al n. 9 che arresta e difende palla per poi passare al n. 8 che, di prima intenzione, cambia lato. Qui si è andato a posizionare il n. 7 con il n. 2 pronto ad andare o a sostegno, o in sovrapposizione. 35 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA TATTICA SIT. 6: superiorità numerica creata su pressing dei due attaccanti avversari 5 5 4 11 2 3 4 8 9 6 8 1 7 9 11 Il n. 5 trasmette palla al n. 2 e gli va a sostegno. Il n. 9 avversario va in pressione sl portatore di palla (n.2) mentre l’altro attaccante (n. 11) va a chiudere l’appoggio sul n. 5. Il n. 2 in possesso di palla trova appoggio nel n. 4, propostosi centralmente nello spazio creatosi. 36 to e le collaborazioni con i compagni di colose (zona centrale di centrocampo e fa- reparto, ovvero l’organizzazione difensiva sce laterali) per gli avversari, ha sicura- di squadra. mente maggiori iniziative e possibilità di Dopo aver analizzato le motivazioni dell’u- Possiamo sintetizzare con una semplice sviluppi di gioco in fase di possesso palla. tilizzare e sfruttare la superiorità numerica esercitazione di base: in essa si evidenzia Una squadra che pratica un gioco con po- nella fase di possesso palla, proviamo a la collaborazione difensiva tra i reparti di- chi movimenti (“statico”) difficilmente ri- dare dei brevi cenni sul suo utilizzo nella versi. In questa esercitazione c’è la marca- uscirà a mettere in difficoltà la squadra av- fase di non possesso. tura individuale con la copertura data dal versaria, e le sue uniche possibilità di vitto- Nella fase difensiva partiamo dal presup- compagno di reparto e il raddoppio effet- ria saranno legate a soluzioni individuali. posto che i giocatori collaborino e si aiuti- tuato da un centrocampista. Inoltre, a mio avviso, un atteggiamento Esercitazione per creare e sfruttare la superiorità numerica in fase di non possesso palla propositivo - offensivo migliora le qualità no reciprocamente, secondo rapporti spaziali ben definiti, nel tentativo di impedire Conclusioni individuali del giocatore, stimolandone le iniziative, la precisione, la creatività e il alla palla di procedere verso la propria porta. Al fine di poter realizzare la condi- La superiorità numerica è quindi un aspet- piacere di giocare. zione, i reparti dovranno mantenere le di- to importante nel gioco moderno, l’equili- Organizzare, invece, collaborazioni difen- stanze per creare compattezza e solidità, brio degli spazi rotto anche per una sola sive creando situazioni di superiorità nu- nell’intento di controllare al meglio lo spa- frazione di gioco può creare soluzioni de- merica nella fase di non possesso, garan- zio di gioco. terminanti in una partita. tisce maggior copertura alla squadra. Fa- E’ quindi importante, oltre alla prestazione Chi riesce a farlo con maggiore intensità e re in modo che ogni giocatore partecipi al tattica individuale, anche il comportamen- nelle zone di campo maggiormente peri- gioco favorisce le iniziative personali e crea uno spirito di squadra basato sull’aiuto reciproco. Per concludere, ritengo che sia fondamentale dedicarsi ad un lavoro atto a migliorare le qualità collettive della squadra, poiché uno dei compiti fondamentali dell’allenatore è quello di organizzare il gioco nel modo più sincronizzato e redditizio possibile. Per ottenere tale organizzazione di gioco, oltre al lavoro dell’allenatore è necessaria la fattiva collaborazione dei giocatori, che devono possedere qualità umane quali altruismo, spirito di sacrificio ed adattamento. 37 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA CRITERI FISIOLOGICI DI ALLENAMENTO SPECIFICO NELLE ATTIVITÀ A SFORZO INTERMITTENTE (CALCIO A 5) di Filippo Cannavacciuolo* – Fausto Cannavacciuolo** – Giulio Del Gusto*** RIASSUNTO L SCOPO DELLA RICERCA e esercitazioni aspecifiche protratte provocano La problematica tecnico scientifica della specificità dell’allena- adattamenti non richiesti dalle esigenze della pre- mento viene testata nell’ambito di uno sport giovane, in rapida e stazione con risposte negative sul rendimento di ga- straordinaria evoluzione: il Calcio a 5. ra e sull’incidenza di traumi. La esiguità degli studi dedicati a questa attività sportiva crea in- In questo studio sono stati riportati i dati ralativi al- fatti non poche difficoltà agli operatori nel puntualizzare le doti le risposte adattative dell’organismo a specifici e di un atleta del tutto particolare, non paragonabile ad altri spor- non con attenzione alla velocità di recupero. tivi e tantomeno al calciatore che, secondo un’opinione superfi- L’indagine ha riguardato dieci giocatori di calcio a 5 divisi in due ciale, potrebbe a torto essere considerato simile o affine. Lo sco- gruppi e sottoposti per un periodo di circa sette mesi ad esercita- po della ricerca concerne l’analisi specifica delle risposte adatta- zioni differenziate e a test d’ingresso per una valutazione globale. tive degli atleti del Calcio a 5 a metodologie aspecifiche di alle- I dati emersi hanno evidenziato che il gruppo sperimentale, alle- namento confrontate con quelle che si ottengono con sistemi nato con stimoli specifici di elevata intensità, in riferimento alla esercitativi ritenuti adeguati al tipo di prestazione. velocità di recupero, ha subito modificazioni migliorative più marcate rispetto al gruppo di controllo, allenato con stimoli aspecifi- MATERIALI E METODI ci di moderata intensità. La ricerca è relativa a 10 giocatori di Calcio a 5, appartenenti alINTRODUZIONE “Lo stimolo di allenamento deve rispettare quanto più possibile lo stimolo di gara” (E.L. FOX, 79). L’assiomatica affermazione riassume e conferma quanto codificato nel principio SAID (Specific Adaptation to Imposed Domands) da Morehouse e Miller (76), secondo il quale l’adattamento all’attività fisica varia in base al tipo di esercizio praticato. Effettivamente le esercitazioni aspecifiche, protratte a lungo, determinano adattamenti non richiesti dalle esigenze della prestazione con risposte negative, non solo sul rendimento di gara, ma anche sull’incidenza di traumi muscolari. Fermo restando che “la conoscenza del profilo fisiologico dell’at- la stessa squadra (Città di Avezzano), militante nel Campionato Regionale Abruzzese di C1. Suddivisi in due gruppi, gli atleti sono stati sottoposti per un periodo di circa 8 mesi (Agosto 99 – Marzo 2000) ad allenamenti dapprima comuni (2 settimane), quindi differenziati (28 settimane circa). La costituzione di un gruppo SPERIMENTALE e un GRUPPO DI CONTROLLO è stata operata secondo criteri rigorosamente omogenei (età – caratteristiche antropometriche – caratteristiche muscolari). In particolare i parametri antropometrici sono stati espressi in Kg./m2 di superficie corporea secondo il BMI (Body Mass Index), riportati nella Tab.1. leta è fondamentale per la corretta programmazione dell’allenamento” (Bosco 90), è altrettanto inconfutabile che “le modalità esercitative devono essere pianificate solo in funzione delle richieste energetiche relative alla tipologia della prestazione sportiva” (Vecchiet 90). 38 *Docente di calcio “Scuola allenatori Settore Tecnico” Firenze; **Preparatore atletico – Docente di calcio “ISEF” l’Aquila; ***Specialista Cardiologia e Medicina dello Sport – ASL Avezzano. La caratterizzazione muscolare è stata osservata e stimata secon- Tab. 1 - BMI (Body Mass Index) do le più recenti e abituali analisi sportive (tests da campo), ri- Gruppo sperimentale Gruppo di controllo Nome e cognome BMI Nome e cognome BMI Roberto S. Luciano S. Fabio F. Davide G. Stefano F. 22.04 22.78 24.11 24.69 20.92 Alfredo M. Mauro P. Massimo C. Massimo L. Francesco V. 24.40 22.60 21.91 21.16 24.37 BMI medio 22.90 BMI medio 23.88 portati nella Tab.2. Prima di effettuare i tests di ingresso, gli atleti sono stati sottoposti a visita medica specialistica e a 3 sedute di allenamento in aerobia per un completo ripristino cardiocircolatorio, provenendo i giocatori da un lungo periodo di inattività. La valutazione globale del singolo atleta è stata ottenuta con tests di semplice esecuzione, non invasivi, riproducibili: Tab. 2 - Tests per l’individuazione delle caratteristiche muscolari Nome e Cognome Età H P. * SJ * CMJ * DJ SJL CMJL 2CMJL * Rea. El. Mt. 30 FR Anni cm. Kg. cm. cm. H Ph cm. cm. Stefano F. 26 168 59 41 47 43 39 198 Fabio F. 29 168 68 34 37 34 27 Alfredo M. 30 173 73 34 36 33 Mauro P. 21 181 74 39 44 Davide G. 28 180 80 40 Massimo L. 21 190 80 Francesco V. 23 179 Massimo C. 27 Roberto S. Luciano S. Caratteristiche cm. m/s cm. t/s. cm. 235 500 124 14.6 4”1 30 rapido 180 192 405 196 8.8 4”7 21 lento 26 160 181 380 200 6.4 4”8 18 lento 41 35 190 232 490 145 12.8 4”3 26 rapido 45 37 36 192 225 476 146 12.5 4”4 26 rapido 42 48 41 37 197 244 510 152 14.2 4”4 22 rapido 78 36 38 37 30 194 202 420 190 5.5 4”7 16 lento 180 71 38 42 40 34 196 224 472 153 10.5 4”2 24 rapido 30 177 69 34 37 33 26 174 180 378 202 8.8 5”1 18 lento 29 178 72 39 44 38 36 192 230 490 126 12.8 4”2 30 rapido Legenda: SJ = Salto verticale – angolo di ginocchio 90°. CMJ = Salto verticale con contromovimento. DJ = Salto in basso con risposta verticale (salto pliometrico) – altezza di caduta 60 cm. SJL = Salto orizzontale – angolo di ginocchio 90°. CMJL = Salto orizzontale con contromovimento. 2CMJL = 2 salti successivi in orizzontale. Rea. = Tempo di contatto dei piedi al suolo dopo caduta da altezza di 40 cm e superamento di un ostacolo di 30 cm. (su ergo jump) FR = Forza reattiva espressa in centimetri ricavata dalla formula: (2CMJL – CMJL) – CMJL. El. = Elasticità espressa in centimetri ricavata dalla formula: ((CMJ – SJ)/SJ) x 100 * = l’asterisco sta ad indicare i test eseguiti su pedana elettronica (Ergo jump - Bosco) 39 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA IRI: adattamento circolatorio allo sforzo; lenamenti differenziati, dalla seconda fase preparatoria a tutto il MAGARIA: misurazione indiretta del Massimo Consumo di Ossi- periodo agonistico (Tab. 5). geno (VO2max); I materiali impiegati sono riportati nella Tab. 6. COOPER: esplorazione della Massima Potenza Aerobica Sopportata (PMS); NAVETTA 10 mt. x 30” 1: esplorazione della resistenza allo sprint e capacità di recupero in un tempo prestabilito (60”). Tab. 5 - Esercitazioni differenziate Gruppo sperimentale Gruppo di controllo Specifiche Aspecifiche Corsa in allungo sostenuto (F. e F. Cannavacciuolo). Corsa in allungo medio Tempo di lavoro 30” (160 mt.) rec. 60 sec. x 3 rip. Macro 3’ x 2 serie Tempo di lavoro tot. 6’ Range cardiaco medio 174/min. Tempo di lavoro 3’ (800 mt.≅) rec. 4’ x 3 rip. Tempo di lavoro tot. 9’ Range cardiaco medio 166/min. Interval Training Mt. 100 in 16” rec. 50’’ x 5 rip. Macro 3’ x 2 serie Range cardiaco medio 162/min. ni di corsa progressiva in aerobia, sprint training, resistenza allo Tira e molla 30” (TEM Cannavacciuolo)3 Rapp. Lavoro pausa 1 : 1 rec. 4’ per 2 rip. Range cardiaco medio 176 min. sprint e potenziamento degli arti inferiori (Tab. 4), quindi ad al- Navetta 10 mt. x 30” Corsa in allungo medio Rec. 60” x 3 rip. Tempo di lavoro tot. 90” Range cardiaco medio 176/min. Mt. 300 in 58” – rec. 2’ x 3 rip. Tempo tot. di lavoro 2’ 54” Range cardiaco medio 166/min. La “soglia anaerobica” di ciascun atleta (Tab.3) è stata calcolata con il metodo indiretto espresso dalla formula: 220 - età x 85/100. La frequenza degli allenamenti è stata articolata in 4 sedute settimanali della durata di 90’ circa, nel periodo preparatorio, di 3 sedute settimanali della durata di 60’ circa, nel periodo agonistico. Entrambi i gruppi, nella prima fase preparatoria (6 sedute) di allenamento, sono stati sottoposti ad esercitazioni comu- Tab. 3 - Valore di soglia anaerobica N.B. La frequenza degli allenamenti è stata di 4 sedute settimanali nel periodo preparatorio, di 3 sedute settimanali nel periodo agonistico. Gruppo sperimentale Gruppo di controllo Nome e cognome F.C. Nome e cognome F.C. Roberto S. Luciano S. Fabio F. Davide G. Stefano F. 161 162 162 163 164 Alfredo M. Mauro P. Massimo C. Massimo L. Francesco V. 161 169 164 169 167 Valore medio 162 Valore medio 2 166 Tab. 6 - Materiali utilizzati • • • • • • 1 pedana elettronica (Ergo Jump Bosco System); 10 cardiofrequenzimetri Polar; 3 sgabelli (40 – 50 – 60 cm.); 1 metronomo; 1 nastro centimetrato; 1 Hs. Cm. 30. Tab. 4 - Esercitazioni comuni Corsa in aerobia 1a – 2a sed. – 40’ – range cardiaco medio 144 puls/min. – vel.6’ al Km. 3a – 4a sed. – 35’ – range cardiaco medio 148 puls/min. – vel. 5’ 30” al Km. 5a – 6a sed. – 30’ – range cardiaco medio 158 puls/min. – vel. 5’ al Km. Sprint training 10/15/20 – mt. rec. completo – tot. mt. 200 Resistenza allo sprint 10/15/20 – mt. rec. parziale – tot. mt. 300 Potenziamento arti inferiori Traino a Carico Variabile con carichi di velocità su distanza di mt. 30 Multibalzi da 40 a 80 to ccate Salti pliometrici da 5 a 10 – h. di caduta 40 cm. Corse in salita 10/15 mt. – tot. mt. 150 40 1 Il test consiste in sprint a navetta sulla distanza di mt. 10 per la durata di 30”. Al termine della prova si rileva: - la distanza percorsa (resistenza allo sprint); - la frequenza cardiaca al termine della prova (potenzialità centrali); - la frequenza cardiaca dopo 60” di recupero (potenzialità periferiche). 2 Cambio di direzione ogni 40 mt. (3 cambi) 3 L’esercitazione consiste in sprint e recuperi per un totale di 30”. Il rapporto tra tempo di lavoro e quello di recupero è di 1: 1. Gli sprint vanno eseguiti con cambi di fronte e direzione. Tempo di lavoro max 2. RISULTATI oper test) si evince che al termine della ricerca il gruppo sperimentale mostra un incremento di 254 mt. contro i 550 mt. del I tests d’ingresso sono stati effettuati il 10 agosto del 99. La va- gruppo di controllo (Tab.9). lutazione comparativa del gruppo sperimentale con quello di con- Il test “anaerobico” NAVETTA mt. 10x30” (Tab.10) evidenzia in- trollo non offre alcuna differenza degna di nota (Tab.7 e 8). I ri- fine che la frequenza cardiaca, dopo il recupero di 60”, rilevata sultati sono sostanzialmente sovrapponibili. nella fase iniziale e finale delle attività esercitative, ha comporta- Confrontando le prove “aerobiche” nella fase iniziale e finale del- to una riduzione media di 14 pulsazioni nel gruppo di controllo la ricerca non emergono differenze importanti nei risultati dei contro le 29 del gruppo sperimentale. tests relativi all’IRI e al Margaria. La distanza percorsa e la frequenza cardiaca subito dopo lo sfor- Riguardo invece alla Massima Potenza Aerobica Sopportata (Co- zo non presentano significative differenze tra i 2 gruppi. Tab. 7 - Tests d’ingresso (Gruppo Sperimentale) TEST AEROBICI IRI TEST ANAEROBICO MARGARIA (VO2 max) COOPER NAVETTA 10 mt. X 30” Nome e Cognome Puls. 60°/90°” IRI (indice) Liv. ml./Kg./min. Dist./mt. Dist./mt. Puls/A Puls/R60” Roberto S. 68 48.1 Sc. 46 2050 115 174 158 Luciano S. 69 47.4 Suff. 46 2150 118 176 162 Fabio F. 72 45.4 Sc.. 45 1970 114 177 158 Davide G. 68 48.1 Sc. 47 2100 116 176 156 Stefano F. 62 52.7 Suff. 48 2080 118 180 156 67.8 48.34 Sc. 46.4 2070 116.2 176.6 158 Valori medi Tab. 8 - Tests d’ingresso (Gruppo di Controllo) TEST AEROBICI IRI TEST ANAEROBICO MARGARIA (VO2 max) COOPER NAVETTA 10 mt. X 30” Nome e Cognome Puls. 60°/90°” IRI (indice) Liv. ml./Kg./min. Dist./mt. Dist./mt. Puls/A Puls/R60” Alfredo M. 74 44.2 Sc. 45 1900 116 176 160 Mauro P. 56 58.4 Suff. 46 2100 118 177 156 Massimo C. 60 54.5 Suff. 48 2200 119 176 158 Massimo L. 67 48.8 Sc. 45 2060 116 182 162 Francesco V. 76 43 Sc. 44 1950 116 180 166 Valori medi 67 49.76 Sc. 45.6 2042 117 178 160.4 41 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA Tab. 9 - Tests aerobici TEST AEROBICI IRI MARGARIA 52 80 65,3 70 67,8 50 40 30 20 49 48 47 46,4 45,6 46 1000 45 500 42 agosto 2042 1500 43 0 2070 2000 44 10 2592 2324 2500 mt. 50 ml./Kg./min. 48,3 49,7 3000 51 51 50 60 indice IRI COOPER 0 agosto marzo marzo agosto marzo Gruppo sperimentale Gruppo di controllo Valori aerobici medi espressi dai due gruppi in agosto e in marzo Tab. 10 - Test anaerobico TEST ANAEROBICO Navetta 10 mt. X 30” 42 ar zo m br e m re ce ob to e Gruppo sperimentale Gruppo di controllo ar zo m m br re ce ob di ot t ag os to 113 152 150 146 140 133 129 ot t 114 os 115 160 158 ag 116 zo 116 ar 117 117 169 169 168 e 118 br 119 173 172 171 m 119 178 re pulsazioni/min distanza/mt. 120 177 ob 120120 di ce 120 ot t 121 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 to 121 os 121 ag 122 Puls./rec. 60” di Puls./arrivo m Distanza DISCUSSIONE “La specificità dello stimolo è il presupposto fondamentale per la La fonte energetica più sollecitata nel Calcio a 5 è rappresentata corretta pianificazione dell’allenamento”. dal sistema ATP/PC nelle sue componenti capacità/potenza/velo- Il GRUPPO SPERIMENTALE, allenato con strategie di allenamento cità di resintesi. I meccanismi di “resintesi” e di “smaltimento” di assoluta specificità (stimoli brevi, intermittenti di elevata in- nello sforzo intermittente di elevata intensità, caratteristico del tensità, recuperi parziali, range cardiaco in prevalenza al di sopra Calcio a 5, devono risultare molto efficienti per la ricostituzione del valore di soglia), ha fornito risposte adattive più rispondenti del “fosfageno” allo scopo di prevenire o ritardare la fatica in- alle esigenze della prestazione di Calcio a 5, come si evidenzia dal dotta dall’accumulo di lattato. Questa capacità definita comune- marcato miglioramento delle capacità di recupero, fattore limi- mente “recupero” rappresenta effettivamente il fattore limitante tante primario nelle attività intermittenti di elevata intensità. primario della “resistenza specifica” in tutte le attività caratteriz- Il ritorno della frequenza cardiaca a valori più contenuti, dopo zate da sforzi intermittenti, massimali, rapidi, protratti nel tempo sforzo intenso, sta a significare una migliorata capacità di resin- (Calcio, Basket, Calcio a 5). tesi del fosfageno e una più rapida eliminazione delle scorie. I fattori limitanti le capacità di recupero sono CENTRALI, ENZI- I migliori risultati dei parametri aerobici del GRUPPO di CON- MATICI e PERIFERICI. TROLLO rispetto al GRUPPO SPERIMENTALE, evidenziati nel Co- Nella fattispecie i fattori enzimatici, “facilmente influenzabili dal- oper test, dimostrano in assoluta sintonia “fisiologica” con i pre- la natura dello stimolo” (ARCELLI, 72) e quelli periferici, “respon- supposti teorici della ricerca, che le attività esercitative a range sabili della capacità di estrazione e assorbimento di ossigeno” cardiaci non superiori al valore di soglia stimolano in modo più (Houssay, 65), rivestono un particolare ruolo nella determinazione specifico i meccanismi aerobici, rispetto a quelli anaerobici. sia dello sforzo aerobio (soglia ventilatoria/VO2max) che anaerobio, nella erogazione basale o massimale di energia intermittente. CONCLUSIONI RIASSUNTIVE Infatti “nella normale attività fisica l’O2 viene estratto in misura Il calcio a 5 è un’attività sportiva caratterizzata da prestazioni in- del 25 %, ed aumenta proporzionalmente all’entità dello sforzo. tensive, reiterate, di durata relativamente breve. Il nostro studio In condizioni di massima attività muscolare l’O2 viene estratto al ha fornito una analisi “dedicata” delle capacità di recupero del- 100% (J. H. Comroe, 64). Inoltre la dissociazione della emoglobi- l’atleta, preparato con sistemi specifici di allenamento. na (HbO2) è favorita da un abbassamento del pH (effetto BOHR) La ricerca è consistita nell’analisi multiparametrica di due gruppi e di temperatura locale del tessuto muscolare, mentre la quota di omogenei di atleti (Sperimentale – Controllo) sottoposti ad alle- ossigeno che il sangue cede ai tessuti dipende dallo stato di atti- namenti differenziati. vità dei medesimi e ovviamente dal flusso ematico (velocità cir- Il gruppo sperimentale è stato preparato con strategie di allena- colatoria). mento corrispondenti alle caratteristiche del calcio a 5, vale a di- “Il numero di capillari pervi, da circa 30 per mm2 di superficie di re stimolazioni brevi, ad elevata intensità, con range cardiaco al sezione del muscolo a riposo, può aumentare fino a 200 nel cor- di sopra del valore di soglia. L’obiettivo è stato quello di privile- so di attività massimale” (Cerretelli, 85). giare i meccanismi fisiologici di recupero, tipici delle fasi anaero- Queste chiare evidenze dimostrano che le capacità di recupero biche. sono influenzate maggiormente dalla intensità dell’esercizio ri- I risultati preliminari della ricerca confermano il presupposto teo- spetto alla durata dello stesso. rico che la specificità dello stimolo è fondamentale per la corret- Su tali principi è stato costruito il nostro studio sperimentale. ta pianificazione dell’allenamento. I dati emersi dal prese nte studio evidenziato quanto enunciato Le attività esercitative a range cardiaco prossimo al valore di so- dalla letteratura (Fox, Morehouse & Miller, Bosco, Vecchiet): glia (Gruppo di Controllo) stimolano specificamente i meccanismi 43 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA PREPARAZIONE FISICA BIBLIOGRAFIA di recupero dello sforzo in aerobiosi. La strategia di preparazione che, viceversa, privilegia le attività a range cardiaco prevalentemente al di sopra del valore di soglia migliora sensibilmente le capacità di resintesi del fosfageno. Quest’ultima strategia è pertanto da ritenersi fisiologicamente corretta e preferibile nelle attività sportive che comportino impegni muscolari e cardiocircolatori in condizioni metaboliche ad elevata concentrazione e ricorrenza di fasi anaerobiche. I valori medi dei parametri estrapolati dal test “Navetta”, eseguito nello stesso periodo (marzo) su un gruppo di calciatori dilettanti (21), militanti nelle squadre di Avezzano e Celano, sono risultati sovrapponibili a quelli del gruppo di controllo (Tab. 11). Uno studio esteso ad una più vasta popolazione di sportivi si rende necessario per una indagine più approfondita delle problematiche oggetto della nostra indagine. 1. Fox E.L. “Fisiologia dello sport” Ed. Grasso, Bologna (82) 2. Miller A.T. - Morehouse L.E. “Phisiology of exercise” Il Pensiero Scientifico Ed., Roma (76) 3. Bosco C. “Aspetti fisiologici della preparazione fisica del calciatore” -S.S.S., Roma (90) 4. Vecchiet L. - Calligaris A. - Montanari G. - Resina A. “Trattato di medicina dello sport applicata al Calcio” Centro Documentazione Scientifica – Menarini -Firenze (90) 5. Arcelli E. “Acido lattico e prestazione” – Coop. Dante Editore (95) 6. Houssay B.A. “Fisiologia umana” Il Pensiero Scientifico Ed. – Roma (65) 7. Comroe J. H. “Fisiologia della respirazione”-Il Pensiero Scientifico Ed. - Roma (67) 8. Cerretelli P. “Manuale di fisiologia dello sport e del lavoro muscolare” Soc. Ed. Universo – Roma (85) Tab. 11 - Test navetta (confronto Gruppo di Controllo con calciatori) TEST ANAEROBICO Navetta 10 mt. X 30” Distanza 140 119,6 120 100 puls./min. distanza/mt. 120 Puls./arrivo 80 60 40 20 0 marzo 200 180 160 140 120 Puls./rec. 60” 170 168 144 146 100 80 60 40 20 0 marzo Calciatori Gruppo di controllo Confronto dei valori medi tra calciatori e gruppo di controllo, estrapolati dal test “navetta, eseguito nello stesso periodo (marzo). 44 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA CALCIO INTERNAZIONALE AIMÉ JACQUET: “É SEMPRE L’ALLENATORE LA FIGURA PRINCIPALE DEL CALCIO” di Marco Viani* er la prima volta nella sua “Sì La Francia ha avuto la possibilità di vin- Che a lei piacerebbe continuare nel- storia la Francia ha vinto nel cere l’ultima Coppa del Mondo e l’ultimo la nuova funzione di direttore tecni- 1998 la Coppa del Mondo Campionato d’Europa di questo secolo. Che co nazionale. Come? della FIFA. Protagonista di bella ricompensa per il nostro calcio! Che é “Questa funzione di direttore tecnico mi questo successo e stato Aimé stato spesso ammirato in passato, ma mai conferisce una responsabilità più pesante Jacquet che, immediatamente si é rivelato di vincere, di raggiungere un di quanto pensassi. Occupo un posto di dopo tale trionfo, si e dimesso dalla carica obbiettivo. Almeno fino al 1984, con Michel osservazione, di proiezione. Sono preso di selezionatore-allenatore per diventare Hidalgo e Michel Platini come leaders”. totalmente da questo lavoro, ovvero il P metodo francese le cui basi furono getta- direttore tecnico nazionale. Intervista ripre- Come caratterizzerebbe il calcio te da Georges Boulogne e poi sviluppate francese? da altri direttori come Gérard Houllier (at- Il secondo millennio e finito il 31 di- “Il nostro calcio é stato sempre tecnico, tuale allenatore del Liverpool n.d.r.). Un cembre 2000. Cosa le ispira questa attraente. Durante certi periodi ben pre- lavoro che ha una dimensione europea. È data questa fine d’epoca? cisi si è adattato alle nuove esigenze e un’eredità pesante ma favolosa. È esal- “Per me è tutta una vita che passa. Quan- ha assunto una maggiore presenza tatti- tante poter lavorare per rendere più soli- do ero ragazzo l’anno 2000 era talmente ca e atletica. Ciò gli ha permesso di di- do il calcio francese”. lontano da non poter immaginare di es- ventare finalmente vincente. Pur diven- serci un giorno. Poi ci si arriva e tutto si ri- tando realista, ha comunque conservato Quali sono i punti principali del suo versa su una nuova vita”. una qualità sublime. In effetti si possono lavoro? distinguere tre grandi epoche, ciascuna “Il mio lavoro segue quattro assi. La prima Non ha già imboccato una nuova legata alla personalità di un giocatore. é la formazione dei quadri degli allenato- strada come direttore tecnico na- La prima nel 1958, l’epoca dello splendi- ri, sia di base sia di vertice. Poi la forma- zionale? do Reims e di Raymond Kopa. Per me fu zione dei giovani dai 15 ai 18 anni. La di- “Ah, sì. Il mio lavoro alla testa della dire- la scoperta del calcio, di un calcio che rezione tecnica nazionale segue una filo- zione tecnica nazionale finirà nel 2002. meravigliò il mondo. In seguito gli anni sofia nella loro preparazione affinchè con- Segue il ciclo della Coppa del Mondo...”. 80, l’epoca platiniana. E poi Francia 98 e servino quella tecnica che é propria del Euro 2000, con Zinedine Zidane che ha nostro calcio. La preformazione prima dei ....che lei ha già conquistato nel rappresentato la concretizzazione del bel 15 anni é la terza asse e infine il calcio 1998. calcio francese”. femminile”. sa da “FIFA Magazine”, dicembre 2000. 45 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA CALCIO INTERNAZIONALE Quali sono gli scopi che perseguite bisogno di una formazione completa per Lei è stato bersaglio di critiche mol- con quest’ultimo? poter affrontare tutti i problemi sociali, to dure prima del trionfo del 1998 “Vorrei che mettesse radici nella Francia come quello del disgregamento delle fa- “Sı, è stato un periodo quasi insopporta- profonda. Il vertice e già buono, ma biso- miglie. Secondo le circostanze dovrà es- bile. Non potevo ammettere ciò che veni- gna allargare la base. Si deve permettere sere educatore, compagno, padre, amico, va scritto. Tutti si possono sbagliare. Che alle ragazze di giocare a calcio, per poi re- eccetera. Non é più sufficiente imporre si critichi va bene, ma da qui a distrugge- cuperarle come allenatori. In futuro biso- un’autorità. Occorre una filosofia, un re tutto non si può. Con quale diritto ci si gnerà formare i quadri dei maschi con le comportamento e soprattutto avere la permette di criticare pesantemente una femmine perché queste apportano una di- volontà di ascoltare e di far passare un persona che ha esperienza? Ma tutto ciò versa dimensione psicologica. Bisogna te- messaggio. Deve essere credibile e difen- non mi ha impedito di seguire la mia li- ner conto dell’evoluzione sociale affinché dere i propri valori”. nea, grazie all’appoggio totale del presidente della Federazione, Claude Simonet, in futuro il calcio femminile possa trasmettere alla gioventù questa passione Per lei, dunque, l’allenatore e l’uo- e del presidente della Lega, Noel Le Graet. del gioco”. mo chiave? E grazie a Michel Platini che ha fatto di- “L’allenatore é la figura principale del cal- chiarazioni in mia difesa. Occorrono dei Una passione che lei vive sempre. cio. Tutto poggia su di lui. Si trova all’in- parapetti che permettano agli allenatori “Sì, é favoloso. La mia passione per il cal- crocio di tutte le situazioni, ha rapporti di lavorare nella fiducia, nella sicurezza e cio e più grande che mai. Oggi mi trovo con tutti: dirigenti, giocatori, pubblico, me- in serenità. Oggi le loro condizioni di la- nella fase della comunicazione. Voglio ri- dia, sponsor. Ha la visione completa del voro sono spaventose, inumane. Le criti- dare qualcosa a quelli che sono stati alla calcio, grazie alla sua esperienza, alla sua che sono a volte eccessive, malsane e dis- base del nostro successo. Il gioco resterà prospettiva”. oneste. Il calcio soffrirà se il suo leader (l’allenatore) sarà eliminato”. sempre il gioco.” L’allenatore é anche il perfetto caAnche se il calcio ha subito dei pro- pro espiatorio? Durante le partite lei aveva sempre fondi cambiamenti, per esempio nel “Ciò che succede a questo riguardo é tal- con se un quaderno. Può parlarci rapporto fra allenatori e giocatori? volta di un’ingiustizia totale. Al massimo del suo contenuto? “Sì, perché le persone si evolvono. Oggi i livello, dove la posta é rilevante, l’allena- “Se non si scrive, si dimenticano le cose, giovani sono più curiosi, più spinti, più tore é il bersaglio privilegiato. Temo che in tutto viene compresso. Nel mio quaderno svegli e interrogativi. Per questo bisogna avvenire l’allenatore completo di campo c’erano più di 4 anni di lavoro di prepara- preparare i tecnici ad allargare le proprie non sia più riconosciuto e apprezzato. Il zione, di piccole annotazioni scritte in se- conoscenze e passare dal lavoro sul cam- suo lavoro non si giudica da una partita al- renità e con lucidità. Ha fatto da ragione al po alla psicologia, alla fisiologia, alla dro- l’altra, ma nel contesto di una stagione. mio calcio. Ad esempio, mi ha aiutato in ga, al doping, ai casi sociali. Certo, l’edu- Ho paura che il calcio-business distrugga certi momenti a non lasciarmi trascinare catore di domani avrà sempre in spalla la l’uomo, in virtù del quale il calcio resta dall’entusiasmo e in altri a non sprofonda- rete dei palloni e un fischietto. Ma avrà umano, resta soprattutto un’arte”. re nel pessimismo. Gli avvenimenti pun- 46 tuali rischiano di eliminare la visione tota- vo sia intellettuale. La scuola di domani Allenatore le e il mio quaderno mi é servito da me- non può sottovalutare l’esperienza sporti- 1975-1980: Lione. moria di riferimento. Grazie alle mie note va. Occorre una visione d’insieme. Così i 1980-1989. Bordeaux. non ho mai messo i miei giocatori in una ragazzi rimarranno nel loro paese e po- 1989-1990: Montpellier. situazione difficile. Talvolta sono stato du- tranno difendere la loro identità sportiva 1990-1991: Nancy. ro con loro, ma mai ingiusto perché avevo ed umana. Il calcio c’insegna umiltà, sem- 1992-1993: Membro della Direzione tecni- i miei appunti a sostegno”. plicità e autenticità. È una scuola di vita”. ca nazionale della Federazione francese. 1993-1998: Selezionatore-allenatore della All’alba del terzo millennio il calcio Lei ha detto che si ferma nel 2002. nazionale francese A. ha davanti diverse sfide. Alcune, co- Non potrebbe essere tentato da un Palmarès: Campione del Mondo 1998. Bi- me il calendario internazionale so- ritorno come allenatore di club o di lancio con la nazionale francese: 53 parti- no state risolte, altre, specie in ma- una nazionale? te, 34 vittorie, 16 pareggi, 3 sconfitte, 93 teria di trasferimenti, restano al “Non si può predire il futuro. Al momento gol fatti, 27 subiti. Prima partita interna- momento aperte. Qual’è la vostra il mio ruolo nella federazione mi basta zionale: Italia-Francia 0:1 (16 gennaio opinione al riguardo? ampiamente”. 1994). Ultima partita internazionale: Francia-Brasile 3:0 (finale della Coppa del “Occorre dire grazie a Michel Platini. Il calendario era assolutamente indispensabi- Cosa fa fuori dal campo, durante il Mondo, 12 luglio 1998). Campione di le. Occorreva questa omogeneità mondia- tempo libero? Francia con il Bordeaux: 1984, 1985, 1987. le perché tutto il mondo fa parte del cal- “Adoro la lettura, il cinema e sono un uo- Vincitore della Coppa di Francia con il Bor- cio. Per quanto riguarda la pratica trasferi- mo che ama la campagna, la natura”. deaux: 1986, 1987. Bilancio globale: 576 partite di D1, 253 vittorie, 156 pareggi, menti, trovo che bisogna proteggere i giovani e la formazione. Un quadro legislati- LA SUA CARRIERA 167 sconfitte. (Fonte: France Football). vo é necessario per evitare che i ragazzi non siano sfruttati da mercenari per fini Aimé Jacquet e nato il 27 novembre 1941 mercantili. Devono poter crescere nel loro a Sail-sous- Couzan (Loira). LA DIREZIONE TECNICA NAZIONALE La Direzione tecnica nazionale della Fede- contesto personale”. Giocatore razione francese, creata da Georges Bou- Tutte le associazioni nazionali non 1960-1973 5aint-Etienne (190 partite di logne nel 1970, é posta sotto la responsa- hanno i mezzi che dispone la Federa- D1, 21 reti; 2 partite di D2, 1 rete). bilità del Direttore tecnico nazionale. In zione francese. Vedrebbe una dire- 1973-1976: Lione (22 partite di D1, 2 reti). questa funzione, Georges Boulogne ha zione tecnica nazionale “light” per Palmarès: Campione di Francia 1964, avuto per predecessori, tra gli altri, Michel queste, al fine di non farle perdere i 1967, 1968, 1969, 1970. Hidalgo, Henri Michel e Gérard Houllier, loro migliori giovani calciatori? Vincitore della Coppa di Francia 1968, attuale allenatore del Liverpool. Il Diretto- “É piuttosto un problema politico. Bisogna 1970. re tecnico nazionale (Aimé Jacquet dal far maturare i giovani, sia sul piano sporti- Selezioni nella nazionale francese A: 2. 1998) e assistito da 14 allenatori naziona- 47 FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA CALCIO INTERNAZIONALE li che hanno pieno potere sulle differenti ci, allenatori, eccetera. squadre nazionali nelle rispettive catego- collegamento sia con le società sia con il Ministero della Gioventù e dello Sport. rie e svolgono altri compiti di formazione Il Direttore tecnico nazionale ha un setto- (per esempio dei quadri o dei giocatori). re di competenza impressionante: tecnico A sud-ovest di Parigi, a Clairefontaine, la riconosciuto, deve costruire il calcio del Direzione tecnica nazionale dispone di un La gestione del calcio di massa é di com- domani, fornire orientamenti e mettere in grande centro di formazione e di allena- petenza di 24 consiglieri tecnici diparti- pratica la sua strategia - con il concorso di mento, dove si è stabilita la nazionale mentali che operano a livello dei diparti- specialisti che lo circondano - avendo per francese durante la Coppa del Mondo, be- menti francesi e fanno da staffette tra la riferimento sia il football di vertice sia di neficiando delle diverse installazioni esi- Direzione tecnica nazionale e i diversi in- massa. Collaborando strettamente con il stenti (unità di alloggio, campi di gioco, teressati: società, dirigenti, poteri pubbli- Presidente della Federazione, assicura un sale di riunioni e altro). 48 SETTORE GIOVANILE RUOLI IL CALCIO ALL’INIZIO DEL 3° MILLENNIO PENSIERI IN LIBERTÀ di Piero Carnacina* C C’è qualcosa di nuovo og- questo piccolo oggetto sta provocando, un gi nel sole, anzi d’antico. nuovo linguaggio sta emergendo dai mes- • COMPLICITÁ’ (immedesimarsi nei loro problemi) saggi che i giovani si inviano continua- • SEVERITÁ’ (non la disprezzano) Ho avuto occasione di analiz- mente. • COMPRENSIONE (ne hanno bisogno) zare con molta calma e con il Il mondo cambia, cambiano le abitudini, il giusto tempo, l’attuale situa- linguaggio, e noi no, noi siamo fermi alle RAPPORTARSI CON LORO quasi alla pari, zione dei Settori Giovanili. nostre consolidate abitudini, al nostro la differenza di età esiste, ma ascoltare Capillare ricerca di talenti da parte delle sempre uguale modo di rapportarci coi gio- quello che hanno da dirci (anche se pos- grandi squadre, cura e professionalità nel- vani. Dobbiamo studiare, non solo schemi sono sembrare delle stupidaggini), perché la ricerca, organizzazione meticolosa dei e sistemi di allenamento, ma psicologia alla loro età hanno diritto di essere “stu- Settori Giovanili delle squadre professioni- spicciola, dobbiamo occuparci dei piccoli pidi” . Lo eravamo anche noi, solo che per ste e non; e allora perché c’è quest’aria di uomini che ci vengono affidati e che si af- timore tenevamo la nostra “stupidità” na- imminente catastrofe, questa convinzione fidano a noi, dobbiamo rispettare la loro scosta, non avevamo coraggio di affronta- generalizzata che qualcosa non va? Per- unicità, la loro capacità critica, la loro vo- re gli adulti. ché i talenti non fioriscono come dovreb- glia di capire. Sono diversi da come erava- Le nuove generazioni sono abituate a par- bero, perché l’entusiasmo dei ragazzi mo noi, molto diversi, la timidezza è prati- lare, a ribattere, a contestare, a discutere. quando arrivano ai 16-18 anni scema con camente scomparsa, non hanno alcun ti- Era più comodo prima, quando sembrava crescente e preoccupante progressione? more di confrontarsi con noi adulti, voglio- ci stessero ascoltando. Se restiamo ancorati ai luoghi comuni, ci no capire, vogliono essere aiutati a capire. E’ più difficile ora che bisogna spiegare, viene da dire: “I giovani sono così, hanno E’ necessario mettersi in discussione, capi- parlare, convincere, ma è anche più grati- sempre meno voglia di soffrire, hanno tut- re che quella che ieri era una verità asso- ficante. Bisogna addirittura stimolare di to e il contrario di tutto, pertanto è nor- luta, oggi possa essere un qualcosa da ri- più il confronto, incoraggiarli a prendere male che non vogliamo e non riescano più disegnare. delle decisioni e fare delle scelte, Perché se è vero che sono più sciolti, più liberi è al- a sacrifıcarsi.” E’ facile parlare così, ma è una vita che COSA FARE ? trettanto vero che non sono abituati a sento questi discorsi, da sempre la gene- • PARLARE prendere delle decisioni, visto che c’è sem- razione precedente critica quella attuale. Il • ASCOLTARE pre qualcuno che pensa per loro, in casa, a problema è a monte, è in noi, in noi che li • CONFRONTARSI scuola e nello sport. alleniamo, in noi che siamo permeati di ot- • SPIEGARE A me sta succedendo qualcosa di strano, a tusità e presunzione, in noi che ormai ma- • FARLI DIVERTIRE scuola dove lavoro (in segreteria) vengono turi, non riusciamo ad adeguarci ad una • RISPETTARLI a trovarmi parecchi ragazzini durante l’in- società in continuo vorticoso mutamento. • DARE PIU’ DI QUELLO CHE SI RICEVE (lo Pensiamo, per esempio, ai telefonini cellulari e alla impetuosa rivoluzione nelle abitudini, nei rapporti interpersonali, che apprezzano molto) • ATTENTI A NON SBAGLIARE (te lo rinfacciano subito) *Allenatore di 3^ Categoria - Responsabile Tecnico del Settore Giovanile dell’U.S. DELTA 2000 49 SETTORE GIOVANILE RUOLI E’ UN GIOCO!!! tervallo, sia maschi che femmine ( a fare punti di riferimento. La famiglia è in diffi- fılo’) come dicevano i nostri “vecchi”. coltà, la scuola ristagna, non si evolve, del- Ho sempre avuto un buon rapporto coi ra- la politica è meglio non parlare. Bisogna divertirsi, i bambini devono torna- gazzini, ma ora sto notando che sono pro- Gli istruttori sportivi possono avere una re a casa dopo l’allenamento stanchi ma prio loro a cercarmi. grande valenza nella crescita di questa felici. Devono avere voglia di ritrovarsi coi Hanno voglia di parlare con un “GRAN- gioventù alla disperata ricerca di motiva- compagni e, perché no, anche con l’allena- DE”; Con uno che pur essendo abbastan- zioni e di esempi. tore. za avanti con gli anni (53 per la precisio- Dobbiamo essere coscienti di ciò e lavora- Una seduta di allenamento è come una ne) sa mettersi al loro livello, a parlare una re duramente per essere all’altezza di que- scala, si deve salire scalino dopo scalino, lingua che comprendono e dal quale ri- sto compito, e umilmente metterci costan- ma ogni tanto ci deve essere anche un pia- escono a farsi capire. temente in discussione, sensibili ai muta- nerottolo dove rifiatare. Non sono sicuro che sia così, mi fa piacere menti continui di una società in veloce Insegnare, con puntiglio, pretendere atten- pensarlo, ma certo qualcosa di nuovo c’è. metamorfosi. zione, ma lasciare sempre un po’ di spazio Parlare con loro, capirli, studiare il loro lin- MENTALITÁ allo svago, al divertimento puro, non ten- guaggio non significare “calare le bra- PROFESSIONALITÁ dere troppo la corda. che”, non per “dargliele tutte vinte”, ma CULTURA SPORTIVA Insegnare divertendo e divertendoci, non per cercare di entrare in sintonia con il lo- Tutto questo è giusto se si vuole riuscire, ma è facile ci vuole preparazione, carattere, ro modo di essere. non deve impregnarsi di tristezza, di noia. voglia di mettersi in discussione, capacità Siamo educatori e pertanto quando è ne- Dove sta scritto che non si possa essere pro- carismatica di mantenere il giusto equili- cessario bisogna intervenire anche dura- fessionali anche divertendosi e sorridendo? brio tra pretendere e concedere. mente perché le regole vengano rispetta- Vedi spesso allenamenti di squadre giova- Solo così il nostro lavoro sarà creativo e te, ma sempre tenendo presente la para- nili in cui il divertimento è completamente potremo mantenere intatta la capacità di bola del FIGLIOL PRODIGO. La porta deve bandito. sorprenderci. essere sempre aperta, chiunque può sempre rientrare anche dopo aver sbagliato, e dovrà essere accettato dal gruppo nel migliore dei modi, aiutandolo a superare eventuali momenti diffıcili. Non permissivismo, ma semplice comprensione, ricerca dei perché, non siamo dei giudici. Il nostro compito non è quello di eliminare, di “tagliare” ma quello di accettare. Non devono gratificarci solo i risultati (peraltro importanti, è piacevole vincere), ma dobbiamo essere contenti quando riusciamo a collaborare fattivamente alla crescita di questi ometti alla ricerca di un futuro. L’allenatore è un leader, cosa non da poco in un momento in cui mancano per tutti i 50 UN SITO PER OGNI VOSTRA DOMANDA www.settoretecnico.figc.it Il sito internet è stato progettato per offrire una completa visibilità delle attività del Settore Tecnico e del Centro Tecnico ed è suddiviso in varie aree: • Area istituzionale - in essa è tratteggiata la storia del Settore ed il suo ruolo all’interno dell’organizzazione federale; inoltre è possibile consultare lo Statuto, il Regolamento del Settore Tecnico ed il suo organigramma; Area delle sezioni - in essa sono descritte le varie sezioni del Settore, la loro finalità e le modalità di funzionamento Le sezioni sono: Centro Studi e Ricerche, Sezione medica, Sezione Formazione e Istruzione Tecnica, Sezione per lo Sviluppo del calcio Giovanile. • Area comunicazioni - in essa è possibile consultare tutti i bandi emessi dal Settore con particolare riferimento ai bandi per l’ammissione ai corsi Master, di 2a Categoria e per Preparatore Atletico. Lo scopo principale di questa area e di dare il massimo dell’informazione onde evitare, nel possibile, che l’utente sia costretto a contattare telefonicamente gli uffici del Settore. • Area Uffici - in essa sono descritti tutti gli uffici operanti presso il Centro Tecnico con i nominativi e gli indirizzi (sia telefonici, sia fax, sia di e-mail) degli operatori. Anche in questo caso lo scopo è di fornire il maggior numero di informazioni senza dover ricorrere al contatto telefonico diretto. • Area pubblicazioni - in essa troverete l’elenco di tutte le pubblicazioni edite dal Settore Tecnico. In particolare in questa sezione è possibile consultare on line i numeri della rivista “Il Notiziario”, nonché le pubblicazioni accessorie come la “News Letter” o i “Quaderni dell’Allenatore”. • Area dei collegamenti - in essa troverete tutte le indicazioni per raggiungere il Centro Tecnico Onde poter migliorare il sito, sono gradite le vostre indicazioni. Ottimizzare il sito permetterà a tutti i tecnici di poter fruire dei servizi del Settore Tecnico senza dover sprecare tempo e denaro nel tentativo di contattarci telefonicamente. NOVITÀ! A partire dal mese di giugno 2001, sul sito del Settore Tecnico sarà possibile consultare il Notiziario. Sono stati inoltre inseriti i numeri arretrati a partire dal n.1 gen-feb 1999. Dunque, anche nel caso malaugurato di mancata ricezione del giornale, sarà sempre possibile consultare l’ultimo numero in uscita. FORZA AZZURRI!