Il Comitato per la Sanità lancia l`allarme

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Il Comitato per la Sanità lancia l`allarme
.
INDICE RASSEGNA STAMPA
.
1. Sanità Pisa e provincia
Nazione Pisa
16/11/2013
p. 17
Defibrillatore Corso e appello
1
Nazione Pisa
16/11/2013
p. 19
Pubblica assistenza di Migliarino Corso per volontari di base
2
Nazione Pisa
16/11/2013
p. 38
BAMBINI PREMATURI LA TAVOLA ROTONDA
3
Nazione Pontedera
Valdera
16/11/2013
p. 1
"Tata" sorveglia gli ammalati a domicilio
4
Tirreno Pisa
16/11/2013
p. XI
Problemi neurologici workshop a cisanello
5
Tirreno Pisa
16/11/2013
p. XII
Lettere
6
Tirreno Speciale
16/11/2013
p. 2
Più donne dal medico di famiglia
7
Tirreno Speciale
16/11/2013
p. 2
PARLA LA SENOLOGA MANUELA RONCELLA CURARSI, VUOL
DIRE VOLERSI BENE
8
Tirreno Speciale
16/11/2013
p. 3
QUANDO I CAPELLI CASCANO LA COLPA E' DEL
TESTOSTERONE
9
Tirreno Speciale
16/11/2013
p. 4
L'agopuntura è (sopratutto) in rosa
10
2. Sanità fiorentina e toscana
Nazione Empoli
16/11/2013
p. 4
Paziente di una casa di cura vince maxi causa contro la Asl 11 Irene Puccioni
12
Nazione Empoli
16/11/2013
p. 5
«Addio alla centrale del 118» La Cgil lancia l'allarme
Tommaso
Carmignani
14
Nazione Grosseto
16/11/2013
p. 13
«I posti letto non si toccano»
Gianfranco Beni
15
Nazione Livorno
16/11/2013
p. 11
«Caro direttore, dobbiamo incontrarci...»
Nazione Lucca
16/11/2013
p. 21
«Riabilitazione rischia di sparire»
Federico
Santarini
17
Nazione Massa
Carrara
16/11/2013
p. 23
«Salviamo il nostro ospedale»
Manuela Ribolla
18
Nazione Massa
Carrara
16/11/2013
p. 23
Anche il Pd in campo: «Giù le mani dal nosocomio»
19
Nazione
Montecatini
16/11/2013
p. 25
Ospedale, in arrivo pazienti da Pistoia
20
Nazione Viareggio
16/11/2013
p. 11
Asl 12, conti in attivo
21
Qn
16/11/2013
p. 19
Spese per la sanità addio ai tre Estav Ne nascerà uno solo
22
Qn
16/11/2013
p. 1-19 ‘Abusi su paziente' Licenziato in tronco psichiatra fiorentino
Tirreno
16/11/2013
p. 12
Visite, lunghe attese per troppi forfait
Tirreno
16/11/2013
p. 12
Sanità, un centro unico d'acquisto
Gabriele Firmani
26
Tirreno Livorno
16/11/2013
p. IX
Fials, M5S e Pdl: «Grosso errore il nuovo ospedale»
Andreas Quirici
27
Tirreno Livorno
16/11/2013
p. IX
5000 firme contro il progetto di Montenero
Tirreno Livorno
16/11/2013
p. IX
Se serve m'incateno davvero
Tirreno Lucca
16/11/2013
p. VI
Martedì le visite su prolasso e incontinenza
30
Tirreno Lucca
16/11/2013
p. X
Convegno di Abc sulle patologie del gioco d'azzardo
31
Tirreno Lucca
16/11/2013
p. XV
Sanità, la riorganizzazione allarma la Valle del Serchi
Luca Dini
32
Tirreno Massa
Carrara
16/11/2013
p. V
Opa dimezzata, no di Montignoso
Aronne Angelici
33
Tirreno Massa
Carrara
16/11/2013
p. V
Il consiglio comunale si prepara a votare un documento
unitario
34
Tirreno Massa
Carrara
16/11/2013
p. XIII
«Ospedale da potenziare non da ridurre»
35
Tirreno Viareggio
16/11/2013
p. V
L'altro ex primario Medi in un'associazione che fa prestazioni
a tariffe low cost
36
Indice Rassegna Stampa
16
Ilaria Ulivetti
23
25
28
Enrico Bianchi
29
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
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Tirreno Viareggio
16/11/2013
p. V
Visite gratis per i poveri grazie al medico dei vip
Tirreno Speciale
16/11/2013
p. 7
Toscana al "top" per la medicina delle donne
Matteo Tuccini,
Franco A. Calotti
37
39
4. Servizi sociali
Nazione Pontedera
Valdera
16/11/2013
p. 29
La carica dei 500 bambini per sostenere l'Unicef
40
Nazione Pontedera
Valdera
16/11/2013
p. 29
SAN MINIATO Podere per le cooperative sociali
41
Nazione Pontedera
Valdera
16/11/2013
p. 35
Un aiuto concreto ai bambini del Rwanda
42
Tirreno
16/11/2013
p. 6
I pensionati "da fame" rinunciano pure a curarsi
Indice Rassegna Stampa
Samuele
Bartolini
43
Pagina II
E; fibrillatore
Corso e appello
e
L'ASSOCIAZIONE del San Frediano calcio ha
promosso un corso sull 'utilizzo del defibrillatore
tenuto dal dottor Maurizio Cecchini. Nella sala
erano presenti cinquanta persone, a cui sono stati mostrati video, illustrate pratiche, fornite informazioni che hanno avvicinato anche "i più distratti" ad una problematica spesso sottovalutata.
«A confermare - hanno spiegato gli organizzatori dell'evento - il successo dell'iniziativa i commenti positivi dei tanti soci, volontari , collaboratori del San Frediano che hanno assistito alla lezione di vita, nel senso letterale della parola. In
questo modo adesso possiamo intervenire efficacemente in caso di emergenza, a tutela dei nostri
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 1
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1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 2
BAMB I N I PREMATURI
TAVOLA ROTONDA
Domani è la Giornata internazionale del
bambino nato pre-termine e anche
l'Apan -Associazione pisana amici del
neonato - che gestisce la Casa alloggio
"L'Isola che c'è" all'Ospedale Santa
Chiara, sta organizzando una serie di iniziative. fra cui una tavola rotonda lunedì, sul tema —Bambini in ospedale. Prospettive di integrazione dei progetti del
terzo settore rivolti all' infanzia " (Edificio 2° - Santa Chiara - Aula medica 2°
piano). L'evento è promosso dalle associazioni e dalle cooperative presenti nelle Unità operative di Neonatologia, Pediatria ed Oncoematologia pediatrica
che attuano i progetti. All'esterno ci sarà un banchetto di beneficenza per raccogliere fondi a sostegno dell'Associazione Vivere Ontus.
1. Sanità Pisa e provincia
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TELEASSISTENZA
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IL PROGETTO di teleassistenza "Tata"
coordinato dalla Asl 5 di Pisa, con la
collaborazione della Scuola Sant'Anna, è
"best practice" della Regione Toscana ed è
stato presentato a Parigi al congresso
europeo di telemedicina. La teleassistenza,
spiega l'Asl pisana, «permette un
monitoraggio 24 ore su 24, con
automazione dei processi grazie a un
dispositivo wireless che valuta i parametri
fisiologici: battito cardiaco, temperatura
corporea, postura». La sperimentazione
ospedaliera ha coinvolto i reparti di
cardiologia e medicina dell'ospedale Lotti
di Pontedera e i medici di famiglia. Il
sistema è stato testato anche a domicilio in
Valdera, e i risultati,
sottolinea la Asl pisana,
«confermano che, nei
pazienti con patologie
croniche, vi è una
migliore presa in carico
e una riduzione dei
costi per le opportunità
di cura e prevenzione,
dimostrando come la
`messa a sistema' di un
piano di
riorganizzazione
integrata, possa
consentire risparmi
importanti per la Asl
attraverso l'anticipo nella
deospedalizzazione dei pazienti cronici o
post-acuti, monitorati da remoto 24 ore al
giorno e la riduzione dei ricoveri ripetuti,
con un notevole risparmio di risorse». Il
monitoraggio ha preso in considerazione
la temperatura corporea, la frequenza
cardiaca, l'elettrocardiogramma a 4
derivazioni, la posizione e attività del
paziente e la saturazione di ossigeno nel
sangue: i dati rilevati sono stati messi a
disposizione del medico curante che ha
così potuto monitorare in qualsiasi
momento i dati in tempo reale del
paziente in cura. L'adozione del sistema
permetterà di seguire seguire in maniera
sempre più continuativa i pazienti cronici
da parte della medicina territoriale.
1. Sanità Pisa e provincia
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PROBLEMI NEUROLOGICI
WORKSHOP A CISANELLO
ERE Lunedì, 18 novembre,
all'ospedale di Cisanello (Edificio
30 - Aula Cisa 1, alle ore 15) si
terrà un workshop dal titolo:
"Problematiche neurologiche:
medicina occidentale e medicina
tradizionale cinese", cui
intervengono numerosi esperti.
Verrà affrontato il tema delle
patologie neurologiche nella
prospettiva della terapia con
agopuntura e verrà analizzata
l'esperienza clinica nel
trattamento dell'ictus e di altre
malattie neurologiche. Spazio
anche all'istituto Confucio di
Pisa e alle evidenze secondo la
letteratura internazionale.
L'iniziativa è aperta a tutti i
medici interessati.
1. Sanità Pisa e provincia
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LETTERE
II Comune non cambi
destinazione d'uso
Dopo lo sgombero dell'Ex Colorificio di via Montel ungo, si tornaa leggere di una richiestadi
variante al Piano Regolatore presentata dalla proprietà al Comune per un cambio di destinazione
d'uso dell'area. II sindaco Marco
Filippeschi ha ricordato in passato e confermato recentemente
che l'attuale destinazione d'uso
non consente una simile operazione. Legambiente Pisa condivide questa posizione e invita l'amministrazione a mantenerla all'interno del futuro piano strutturale. Non sono necessarie nuove
costruzioni per dare al loggio ai
tanti che ne hanno bisogno: basta ricordare i numerosi immobili vuoti e scheletri abbandonati.
Ricordiamo la Mattonaia, il complessodi Santa Croce in Fossabanda, le case di via Marsala e il
palazzo ex-poste, il palazzo Pampana alla stazione, di proprietà
privata. Un l ungo elenco che potrebbe continuare e fa dubitare
che la situazioneabitativadei
sempre più numerosi cittadini in
difficoltà sia realmente considerata una priorità. Pisa non ha bisogno di nuovi edifici, ma di recu-
1. Sanità Pisa e provincia
pero e riqualificazione dell'esistente, necessita d i spazi verdi
curati, colorati e aperti, sia in senso fisico che sociale per superare
l'emergenza abitativae la mancanza di spazi sociali nei quali
sviluppare idee e creatività collettiva, valorizzando le grandi potenzialità della città. il circolo
Legambiente Pisa ribadisce l'invito alla Giunta Comunale di mantenere ferma la posizione relativa
alla destinazione d'uso dell'area
dell'ex-colorificio e a mediare tra
i proprietari e il Municipio dei
Beni Comuni pertrovare unasoluzione positiva per lasocialitàe
il benessere collettivo. Il Municipio dei Beni Comuni hadimostrato di saper utilizzare un edificio
abbandonato in modo allegro e
serio allo stesso tempo, portando attyività e servizi a beneficio
dellacittàe sollevando un importante dibattito sul lafunzione sociale della proprietà privata.
Monica Zoppé
Roberto S rtori
Circolo Legambiente
Grazie all'équipe
dei dottor Maiacarne
II mio babbo Giacomo non c'è
più. Dopo una rovinosacadutae
unasettimanadi ricovero, purtroppo non ce l'ha fatta. il mio
pensiero e un infinito grazie vannoal repartodi rianimazione di
Cisanello, al dottor Paolo Malacarne eatutta la sua équipe. Non
trovo parole adatte per ringraziarvi per tutto quel lo che avete
fatto. Ho trovato umanità, cortesia, disponibilità ma soprattutto
tanta professionalità. Continuate
così, con la speranza che altre
persone si possano risvegliare.
Grazie di cuore.
Francesca Viviani
Pagina 6
SECONDO IL PRESIDENTE DELL'ORDINE DI PISA, GIUSEPPE FIGLINI
Piu' donne dal medico di famiglia
C" siedono informazioni e
risposte sicure.
Ansia, depressione e
stress in crescita.
infertilità di coppia, malattie
della terza età, sono i motivi di maggiore richiamo. Gli
uomini, invece, si vedono
molto meno e si tratta prevalentemente di situazioni
legate alla senilità. Lo spiega
Giuseppe Figlini, presidente
dell'Ordine provinciale dei
Medici, Chirurghi ed Odontoiatri di Pisa.
ano sempre più le
donne(giovani, adulte
ed anziane) a rivolgersi
all'ambulatorio del medico
di famiglia. Ansia, depressione, stress , ma anche informazioni contraccettive,
1. Sanità Pisa e provincia
> Quali sono le malattie che
più frequente riferiscono in
ambulatorio?
Le più giovani riferiscono
soprattutto
la crescente
presenza di stati di ansia
reattivi, legati in particolare
all'incertezza economica e
sociale del futuro, lo stress e
nei casi più gravi la depressione, con non rare somatiz-
zazioni di malattie psicogene.
Hanno problemi relativi
alla vita sessuale?
Chiedono informazioni sulla contraccezione sicura,
l'uso corretto della pillola,
altri sistemi alternativi, infertilità di coppia, motivata dall'età più avanzata del
matrimonio e la scelta ad
avere figli. In ogni caso, c'è
molta disínformazione, anche perché da parte dei genitori non ricevono risposte
esaurienti e tranquillizzanti.
> Fra gli stili di vita , emerge
qualche priorità fra le ragazze?
Sempre più frequente è l'abitudine all'alcool, in particolare la scelta della birra.
Un po' meno le droghe pesanti, comunque in costante
crescita è il fumo, nonostante i divieti.
> Come si pongono le giovani, davanti al problema
dell'omosessualità?
Dai colloqui che ho in ambulatorio, scaturisce in sostanza una maggiore tolleranza,
in ogni modo crescono di
numero quelle che si dichiarano apertamente, senza
mostrare alcuna vergogna,
segno inequivocabile del
mutamento dei tempi e dei
costumi di vita.
> Cos'è cambiato in generale
fra le donne col passaggio di
generazione?
In apparenza dimostrano
una maggiore informazione,
ma è troppo generica e spesso superficiale. In sostanza,
si rivelano mediamente
meno mature rispetto alle
loro madri.
> Le medicine hanno lo stesso effetto su uomo e donna?
Molte no. Per motivi non
chiari, statine, acido acetilsalicilico ed
antidiabetici
nelle donne hanno meno
effetto.
g.u.b.
Pagina 7
CELLA
PARLA LA
MANUELA
CURARSI, VUOL DIRE VOLERSI BENE
Molto più dell'uomo la donna è
portata ad avere cura di sé, del proprio
corpo e dunque della propria salute. Per
un problema ginecologico, infatti, non
passano oltre tre settimane in media
dalla sua comparsa alla visita. Per l'uomo, molto di più, fino ai tre anni davanti
ad un disturbo particolare quale è la disfunzione erettile. Ma a volte non basta,
come dimostrano i casi di tumore della
mammella, il più diffuso, con i suoi dieci
che vengono s coperti ogni giorno in
Toscana. Che fare? Risponde Manuela
Roncella, direttore dell'Unità Operativa
di Senologia all'Azienda Ospedaliero
Universitaria Pisana
Strano, ma vero, dobbiamo prendere
esempio da un animale come il gatto
- spiega - che, sulla poltrona, si cura
minuziosamente, evitando con i propri
istintivi accorgimenti di evitare le malattie e rimanere così in buona salute.
Lo stesso lo deve fare ancor di più la
donna.
Stiamo comunque muovendoci in senso
positivo, perché la tutela di sé stesse
rappresenta un processo mentale, psicologico e sociale che si sta sviluppando
con il trascorrere del tempo . Si riflette e
si agisce, a livello di singole, di comunità, di opinione pubblica. Decidere di
seguire un corretto stile di vita riguardo
alla prevenzione - sono sue parole - è
una scelta consapevole, che non sempre
diventa parte della cultura femminile.
Tante cose stanno cambiando, ma i risultati si dimostrano ancora non ottimali. E' un po' come lavarsi i denti, pochi
in proporzione lo fanno con sufficiente
regolarità. Se non impariamo a volerci
bene in assenza di malattia, come la
prevenzione attraverso l'autopalpazione
costante e gli accertamenti di routine, il
discorso diventa più complesso quando
1. Sanità Pisa e provincia
siamo nel contesto della malattia.
In sostanza volersi bene richiede anche sacrificio - aggiunge - quando ad
esempio ci si trovi in percorso non facile
come la chemioterapia, che comunque
significa volersi bene perché si va alla
ricerca di un migliore stato di salute,
contrastandola malattia. In un primo
momento può sembrare un paragone
assurdo, quasi paradossale, ma poi si
entra nel merito e con il trascorrere del
tempo si cerca la forza di reagire.
Allora, con lo stesso impegno - conclude - mettiamolo in pratica a cominciare
da subito. Si, perché in fondo, è meglio
prevenire che curare
g.u.b.
Pagina 8
V _ .
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I L 131—
QUANDO I CAPELLI CASCANO
SICHETTI
COLPA E' DEL TESTOSTERONE
Con la menopausa tutto cambia
nell'organismo femminile, perché
ambia il ruolo degli ormoni. La
lonna sa che aumenteranno rughe,
assita' della pelle, etc, ma non è
reparata ad affrontare il cambio di
:apigliatura. I capelli bianchi non
sostituiscono infatti un problema
- spiega Teresa Sichetti, dirigente
7nita Operativa Chirurgia Plastica,
Termocosmesi, Azienda Ospedalieo Universitaria Pisana - al contrario
erdere i capelli e vederli diventare
gni giorno più sottili ed opachi
reoccupa molto, preoccupa la loro
'erdita di vigore e lucentezza ; ere'ccupa di vederli ogni giorno più
»rutti e più radi.
Turante la menopausa - aggiunge iiminuisce l'estrogeno , componente
srmonale femminile e l'ormone
naschile, il testosterone, pur non
aumentando, diventa di conseguenea piu' forte ed agisce dando effetti
nolto visibili , su sedi particolarnente ricche di recettori sensibili
allo stesso, cioe' su cute e capelli.
1. Sanità Pisa e provincia
A livello del bulbo, il testosterone
attivato è in proposito denominato il
"killer " dei capelli . A questo disequilibrio di natura ormonale si
aggiunge l'effetto negativo determinato dallo stress d'adattamento alla
menopausa. Il capello diventa progressivamente piu sottile, spento,
opaco, sino a cadere . I capelli fragili,
sottili, spenti, opachi che cadono
più del solito rappresentano un
segnale che indica alla donna che
in lei non c'è piu' equilibrio. A peggiorare le cose inoltre e' la zona
finte-'res- lata :la caduta dei capelli è
in particolare, tutto sopra la fronte
e vicino all'attaccatura a simulare
verosimilmente nell 'immaginario
della donna ad un aspetto "maschile".
In Italia la vita media per le donne
e', oggi, di 82,5 anni. Esiste quindi
un'aumentata attenzione verso
la cura di sè stesse, attraverso
l'adozione di comportamenti tesi a
preservare il bene salute e aspetto
fisico.
L'utilizzazione degli estrogeni nel
trattamento dell'alopecia androgenetica in postmenopausa e'
supportata da dati clinici e sperimentali.
In alcuni paesi europei vengono
frequentemente utilizzati estrogeni
topici in lozione che pero' non agiscono per via locale, ma attraverso
un assorbimento sistemico e quindi
non debbono essere considerati una
terapia locale ma generale.
Il problema di queste lozioni e'
anche il fatto che il dosaggio non
e' controllabile in quanto l'assorbimento varia a seconda dello stato
del cuoio capelluto che condiziona
la permeabilita' del follicolo e dello
strato corneo.
Indubbiamente un'integrazione
alimentare rappresenta un'importante ausilio . Dunque, un problema
comune, controllabile, comunque
con l'ausilio specialistico.
g u.b.
Pagina 9
AGOPUb .`
TANTI DISTURBI FEMMINILI POSSONO TROVARE GIOVAMENTO
L'agopuntura e' (sopratutto) in rosa
i
Il p -- _
Carlo ,jrsarì,
a direttore
3° 13 .
eSteaì01 a
all' A zie nd a
O s p e daliero
1 3rSita a P isana
ai rapporti sessuali
dolorosi, alla frigidità,
dai disturbi mestruali a quelli della menopausa,
qualcosa ( e non poco) si
può fare . In una disamina
obbiettiva, è bene sfatare
qualche tabù su un percorso
di salute quanto mai attuale e dibattuto . Parliamo cioè
d'agopuntura , la più efficace
e diffusa tecnica della medicina cinese (così come, al
contempo lo è nel mondo
occidentale). Si basa, in sostanza, su una stimolazione
di determinate zone della
pelle mediate l'infissione
di sottili aghi metallici, tale
da ristabilire il flusso dell'energia e del sangue e da
permettere , in tal modo, la
riduzione dei sintomi dolorosi o la guarigione . Essendo comunque una tecnica
medica, per il suo esercizio
è obbligatoria la laurea in
medicina e chirurgia. Contrariamente a quanto si
possa pensare nell'immaginario collettivo, è indolore e
assolutamente innocua; gli
aghi utilizzati sono inoltre
sterili, monouso , di acciaio
flessibile (cioè non si possono rompere) e con il manico
in rame. Peculiarità di cui è
opportuno informare debitamente in paziente.
indicazioni
cliniche
Le
dell'agopuntura - secondo
Carlo Borsari, già direttore
3° U.O. Anestesiologia e Rianimazione e del Dipartimento di Anestesia , Azienda
le femminili si dimostrano
peculiarmente sensibili a
questo trattamento , i n tutti i
momenti della vita sessuale
della donna, in particolare:
Nel periodo fertile è in grado
di ridurre tutti i disturbi del
ciclo mestruale ( mestruazioni dolorose, ritardi o assenze del ciclo) e quelli da
esso provocate (mal di testa,
lombalgie , ansia e depressione): in questi casi possono essere sufficienti poche
sedute per ottenere spesso
un buon miglioramento del
disturbo. Inoltre, è usata per
ridurre la frigidità e il dolore
durante i rapporti sessuali;
La sua azione sedativa e
ansiolitica è molto diffusa
nella preparazione al parto
fisiologico e in tutte le varie fasi della fecondazione
assistita: la preparazione al
parto deve essere iniziata
alcune settimane prima con
sedute settimanali oppure
bisettimanali , che consentono alla futura madre di affrontare nel giusto modo lo
stress del travaglio con maggior serenità e minore ansia, senza ricorrere dunque
all'impiego dei farmaci. Per
tale motivo può essere utilizzata anche allo scopo di
smettere di fumare durante
la gravidanza . Per la Fecondazione Medicalmente Assistita le sedute sono effettuate in coincidenza delle varie
fasi della tecnica e in accordo con i ginecologi (anche in
tal caso ha molta importanza l'effetto ansiolitico per la
stimolazione dell'ovulazione e l'impianto dell'ovulo).
Si dimostra altresì efficace
nella modificazione della
presentazione podalica del
feto nelle ultime settimane
di gravidanza ; inoltre, una
o due sedute di agopuntura
possono stimolare efficacemente la carenza del latte
dopo l'avvenuto parto.
Appare poi molto utile per
la riduzione dei fastidiosi
disturbi collegati alla menopausa: come ad esempio le
vampate di calore, gli stati
d'insonnia , la ritenzione di
liquidi, le condizioni di ansia, le crisi depressive improvvise, i dolori dovuti ad
osteoporosi ( la perdita di
massa ossea dello scheletro), ecc.
> Come si svolge in pratica
una seduta di Agopuntura?
Dopo una visita medica accurata (anche di un'ora) e il
controllo di eventuali esami diagnostici , il medico
agopuntore decide il trattamento più opportuno da
eseguire, fornendo risposte
esaustive alle domande della paziente. Le successive
sedute durano , invece, circa
trenta minuti.
L'agopuntura è dolorosa?
Non è, e non deve essere, dolorosa
g.u.b.
Ospedaliero
Universitaria
Pisana - sono molteplici e
si estendono a quasi tutte
le malattie funzionali. Quel-
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 10
P% %/// /, , ' % ; ! // / i / / i i ;
1. Sanità Pisa e provincia
Pagina 11
DI FRONTE ALLE PRETESE DELLA ASL, LA DONNA MELANIE CORTEZ E' MORTA PER COMPRESSIONE
AVEVA IPOTIZZATO DI VENDERE LA PROPRIA CASA TORACICA. LO HA RILEVATO L'ESAME AUTOPTICO
ORA LA SENTENZA HA SCONGIURATO IL RISCHIO ESEGUITO IERI ALL'ISTITUTO DI MEDICINA LEGALE
il
«UN'ARTICOLAZ IONE REGIONALE COSI' A PIA
COME QUELLA SU SEI CENTRALI OPERATIVE
RICHIEDE UNA NUOVA DISCUSSIONE»
Fanente dí una casa dì cura vmce mam causa conto la AsI 11
Chiesti 1 rnila euro di arretrati per le rette della rsa ve vive.
di IRENE PUCCIONI
ANNA può finalmente tirare un
sosprio di sollievo. L'Asl 11 pretendeva da lei la bella cifra di
161 mila euro. La richiesta è arrivata con un decreto ingiuntivo,
senza preavviso né trattative. Una
doccia fredda, che per tutta la durata della causa civile ha fatto vivere nell'ansia una sessantenne, arrivata addirittura a ipotizzare di
vendere la propria casa per poter
far fronte all'eventualità del paga-
La donna dovrà pagare
13 euro al g iorno
co me fa dal 2004
mento. Ma il giudice della seconda sezione civile del Tribunale di
Firenze, la dottoressa Angela Bolognese, alla fine le ha dato ragione: la donna, difesa dall'avvocato
Antonio Olmi del foro fiorentino,
non dovrà sborsare alcuna cifra
all'Asl, né oggi né in futuro.
ANNA (è il nome di fantasia che
abbiamo scelto per tutelarne la
privacy) è una signora 60enne di
Certaldo affetta da schizofrenia
che dal 2004 è ricoverata presso la
Casa di cura «Santa Luisa di Marillac» a Firenze. E' sola al mondo, gli unici parenti sono anziani
e non possono prendersi cura di
lei.
Quando, nove anni fa, Anna entra nella struttura fiorentina viene concordato tra le parti che la ripartizione della retta giornaliera è
di 13 euro a carico della signora
(ha una piccola pensione di invalidità) e i restanti 54,15 euro a carico dell'Asl. Anna paga sempre regolarmente la sua quota di degenza. Nel frattempo, nel 2009, l'Asl
richiede per lei un amministrato-
2. Sanità fiorentina e toscana
re di sostegno (una sorta di `tutore' per le faccende legali, previsto
dalla legge per chi è parzialmente
incapace), individuato in un avvocato empolese. Si arriva all'aprile
2011 ed ecco il decreto ingiuntivo
da parte dell'Asl di 161mila euro,
corredato da una serie di fatture
(tutte recanti la stessa data) delle
cooperative che gestiscono la rsa
dove la signora Anna è ospitata.
In pratica quattro anni di rette intere da pagare, senza preavvisi o
trattative. La paziente, sotto choc
per la richiesta dell'enorme cifra,
si è rivolta all'avvocato Antonio
Olmi. Un anno di battaglie in aula che alla fine ha dato ragione alla signora, considerata alla stregua di un `evasore' qualsiasi, ignorandone - sostiene il legale - il
precario equilibrio psicologico.
gìudìce
ce del tribunale respinge l'istanza
la durata della causa, tanto da pensare di vendere la propria casa
per poter far fronte all'eventualità del pagamento. Parliamo di
una persona già in gravi difficoltà
che proprio da parte del servizio
pubblico sanitario avrebbe dovuto ottenere tutela e che invece le
si è schierata come ostinata controparte».
La signora Anna, dunque, dovrà
continuare a corrispondere, come ha sempre fatto, la sola quota
sociale. Ma nulla di più.
«LA SENTENZA pronunciata
dal Tribunale di Firenze - spiega l'avvocato Olmi - chiarisce
in modo inequivocabile che la signora non doveva, ne in precedenza, tantomeno da ora in poi,
farsi carico dell'intera retta di degenza della casa di cura. A provarlo sono gli stessi documenti prodotti dall'Asl: il provvedimento
di ammissione alla casa di cura
del 2004, l'istanza presentata dalla Asl per la nomina dell'amministrazione di sostegno e le fatture
emesse, tutte curiosamente nella
stessa data recanti la cosiddetta
"quota sanitaria". La Asl - aggiunge il legale - ha inoltre tentato di difendersi allegando il regolamento adottato dall'ente, ma
proprio all'articolo 8 è previsto
che affinchè il regolamento sia efficace debba essere sottoscritto ed
accettato dall'interessata, cosa
che nel caso specifico non è mai
avvenuto. La signora oltretutto
- sottolinea ancora l'avvocato
- ha vissuto nell'ansia per tutta
Pagina 12
SE NTE NZA II tribunale respinge la richiesta di un maxi risarcimento avanzata dalla Asi a un'anziana ricoverata
LA VICENDA
L'Asl 11 ha richieso ad
una donna affetta da
schizofrenia 161miLa
euro: il credito vantato si
basava sulla retta di
degenza nella casa di
cura dove si trova la
paziente , pagata dall'Asl
D IFE SA L'avvocato Antonio
Olmi del foro di Firenze che ha
difeso la signora Anna nella
causa civile contro l'Asl I I
2. Sanità fiorentina e toscana
Il giudice ha dato ragione
alla signora che non
dovrà risarcire nemmeno
un euro all 'Asl e potrà
continuare a
corrispondere la sola
quota sociale alla casa di
cura che la ospita
Pagina 13
POTREBBE ESSERE I NG LOBATA DA QUE LLA D i FIRENZE
«addio alla centrale d-1 -1
el 118»
La Cgil lancia l'allarme
ADDIO alla centrale operativa
del 118 di Empoli? L'ipotesi potrebbe diventare realtà. Tutto è
nato da una delibera del consiglio regionale (la n. 1235/2012)
che prefigurava la possibilità di
avere una centrale unica per tutta la Toscana. Adesso però la Regione si appresterebbe a presentare un'ulteriore modifica legislativa per il superamento dei
bacini di utenza delle attuali
centrali operative del 118, che
nell'ottica degli addetti ai lavori
potrebbero diventare sei per tutto il territorio regionale: è questa la soluzione più probabile allo stato attuale delle cose. Un
progetto ancora sulla carta, ma
con la certezza che Empoli non
sarebbe tra le sei prescelte.
La prima replica arriva dai sindacati. « Abbiamo visto candidature, rivendicazioni e recriminazioni territoriali sulla scelta della centrale quando ancora si par-
2. Sanità fiorentina e toscana
IPOTESI
ulta è stato ancora deciso
ma L'ipotesi-accorpamenti
potrebbe rivelarsi realtà
Al dibattito dovrebbero poter
concorrere tutte le realtà territoriali, compreso l'Empolese Valdelsa, con le sue peculiarità
strutturali, organizzative e professionali».
lava di crearne una per tutta la
Toscana - attacca la Cgil senza però mai entrare in campo, con la consapevolezza che le
diverse opinioni e aspettative
dovessero rifarsi tutte alla più
volte dichiarata e motivata scelta di una centrale unica. Quanto
emerge ora mostrerebbe, se confermato, un quadro molto diverso e un mutamento nelle scelte
che non condividiamo e che
non possiamo accettare passivamente. E' evidente - prosegue
la funzione pubblica Cgil - che
un'articolazione così ampia come quella delle sei centrali richiede una nuova discussione.
LA CENTRALE operativa del
118 di Empoli, però, sembra veramente destinata a sparire. La
discussione non è ancora all'ordine del giorno della commissione regionale sulla sanità: si attende la delibera che rilanci la
questione delle centrali operative. Il sistema sanitario regionale
è al centro di un ampio dibattito, ma la questione 118 dovrà
tornare presto al vaglio degli addetti ai lavori. Il rischio è che la
centrale di Empoli venga inglobata da Firenze, ma c'è anche la
possibilità che alcuni comuni
del Circondario finiscano sotto
altre centrali.
Tommaso Ca ignani
Pagina 14
'CONSIG LIO COMUNALE CHIARIFICATORE DEDICATO AL SANT'ANDREA
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Cf
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L'assessore regio
RICCO di interventi chiarificatori il consiglio comunale aperto tenutosi alla sala dell'abbondanza di Massa per illustrare il
patto territoriale delle colline
metallifere e le politiche sanitarie, ospedaliere e territoriali in
quest'area. «E' stato convocato
di nuovo un consiglio comunale aperto - ha spiegatoo il sindaco Lidia Bai - per aggiornare tutti i cittadini sugli sviluppi
in fatto di sanità nel nostro territorio grazie anche alla presenza dell'assessore regionale Luigi Marroni, del direttore generale dell'Asl 9 Fausto Mariotti
e del presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani». La Bai
ha poi riassunto gli avvenimenti degli ultimi anni, interventi
che sono andati in porto malgrado l'attuale momento di grave crisi con i trasferimenti dallo Stato sempre più ridotti.
Due i punti chiave emersi nel
corso della seduta. L'ospedale
Sant'Andrea non sta andando
verso la dismissione ma è stato
e sarà ancora riqualificato, verranno mantenuti anche qualitativamente i servizi ai cittadini
con l'aggiunta di nuove presta-
Marron i all 'assemblea muni cipale
vizi. Dal canto suo l'assessore
regionale Luigi Marroni ha affermato che «i posti letto non
verranno toccati, anzi l'idea è
di adeguare anche i piccoli ospedali alle nuove tecniche di cura. Ciò perché il nostro obiettivo è di mettere al centro proprio queste realtà locali. Non
rientrano inoltre tra i nostri
progetti, accentramenti in una
struttura piuttosto che in un'altra nella provincia di Grosseto,
se non quelli dovuti all'alta specializzazione del personale in
uno specifico settore di cura in
un ospedale piuttosto che in un
altro».
SVILUPPI «L'ospedale Sant'Andrea non sta andando
verso le disissioni », queste le assicurazioni del sindaco Bai
LA POLEM I CA
Luciano Fedeli contro
M assa Comune
«Fanno solo propaganda»
zioni secondo il modello dell'intensità di cura, e il potenziamento delle cure intermedie.
Sulla presunta nascita di un
ospedale a Riotorto è stato concluso che l'obiettivo è quello di
2. Sanità fiorentina e toscana
investire sulle strutture esistenti potenziando piuttosto la collaborazione di rete tra ospedali
della provincia e non, ad esempio con l'ospedale di Piombino. A entrare più nel dettaglio è
stato il direttore Mariotti che
ha parlato di programma di razionalizzazione e non di tagli
della spesa, necessario a impiegare le giuste risorse in ogni ambito sanitario portando all'aggiunta e non alla perdita di ser-
INTERVENUTO anche il
presidente della Sds Luciano
Fedeli che ha lamentato «l'atteggiamento propagandistico e
per nulla costruttivo di quella
parte della minoranza comunale rappresentata dalla lista civica Massa Comune, che ha praticamente disertato la seduta: è
già il secondo consiglio comunale che snobbano. Trovo del
tutto inutile abbaiare da fuori,
sarei stato invece curioso di sapere che cosa i rappresentanti
della lista hanno da proporre».
Gianfranco Beni
Pagina 15
IL COMITATO PRO-OSPEDALE
«Caro direttore,
dobbiamo incontrarci...»
- CECINA -
«I SINDACATI Cgil,
Cisl e Uil - scrive don
Reno Pisaneschi leader
del comitato pro-ospedale - hanno chiesto al
nuovo direttore Eugenio
Porfido "i tavoli per la
riorganizzazione dei servizi nei presidi ospedalieri" (La Nazione del 12
scorso) noi plaudiamo alla richiesta attinente al loro servizio sia perché tutto il personale ha il pieno
diritto di conoscere il
rapporto fra datore di lavoro e lavoratori, e a nostra volta chiediamo a
Porfido un incontro pubblico sul documento giacente in regione, inviato
insieme ai dieci sindaci
della Bassa Val di Cecina
con le richieste ritenute
necessarie e precedentemente firmato da 22 mila persone oltre che approvato dai sindaci del
comprensorio e trasmesso nell'incontro del 4
marzo 2013 alla Commissione regionale. Essa, in
accordo con noi, si assumeva l'impegno di "farsi
carico delle richieste rappresentate sul territorio
attraverso specifici passaggi istituzionali e di
2. Sanità fiorentina e toscana
coinvolgere la Giunta Regionale ad intervenire
sulla situazione di particolare malessere ed incertezza. Il tutto, all'interno
del piano di organizzazione della sanità regionale
individuando metodologie organizzative e obiettivi definiti puntualmente ed in linea con le attese dei cittadini, nel pieno
Lettera al vertice
«Ricordiamoci
q ueL docu mento»
l:
rispetto della concertazione e del coinvolgimento del territorio"».
«NATURALM ENTE
- aggiunge don Reno
- in tutto ciò è "richiesto l'intervento del direttore generale. Dunque,
un incontro con la dirigenza sanitaria è quindi
indispensabile, un inconro nel quale sia possibile
confrontarsi senza lasciare altri dubbi ed incertezze com'è avvenuto nella
riunione col consiglio comunale. Siamo certi che
il direttore vorrà incontrarci quanto prima».
Pagina 16
_
AI ANCHE PER LE SALE OPERATORIE: «CON IL NUOVO SAN LUCA...»
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01
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Il Comitato per la Sanità lancia l'allarme: « epano presto ridimensionato»
di FEDERICO SANTARINI
TIMORI per il futuro della sanità nella Valle. La riorganizzazione dei nosocomi di Santa Croce e
Fan Francesco mette in allarme il
comitato `Per la Sanità nella Valle
del Serchio'. «Spostamenti, riduzioni, chiusure, quei cambiamenti che minacciano di penalizzare
tanto la Valle del Serchio sono ormai di fronte a noi . Il direttore
D'Urso - scrive il comitato ha pronto dallo scorso febbraio il
piano di razionalizzazione, e lo ha
esposto ai sindaci mesi fa in
un'anomala assemblea della Conferenza chiusa al pubblico. Nonostante questa mancata occasione
di trasparenza, si è comunque in-
travisto il triste destino cui le nostre strutture sembrano condannate dall'apertura del nuovo San
Luca di Lucca, nel febbraio 2014.
Dichiarazioni attribuite tempo fa
al direttore sanitario Polimeni,
nonostante successive smentite
dell'azienda, lasciano più di un sospetto che un reparto come riabilitazione, presente in Valle con suocesso, rischi un serio ridimensionamento anche alla luce di strutture che nasceranno a Lucca».
«E ANCORA - prosegue il comitato -, l'apertura del San Luca comporterà, tra tre soli mesi, il
raddoppio delle sale operatorie oggi presenti al Campo di Marte. Dato che, per ragioni di bilancio, tali
sale dovranno funzionare a pieno
regime, è doveroso chiedersi che
fine farà l'attività interventistica
attualmente presente in Valle con
ottimi risultati quali - quantitativi.
Infine, il caso del poliambulatorio di Montefegatesi : al di là di un
esito che pare positivo, l'accaduto
conferma l'urgenza di un chiarimento istituzionale circa l'organizzazione dell'Asl 2 nel prossimo futuro». Per il comitato:
«Non è accettabile che un tema così importante passi sopra le nostre
teste senza un'attendibile informazione pubblica. La convocazione di un'assemblea della conferenza dei sindaci su questo tema, questa volta aperta ai cittadini, non è
più rimandabile».
aRiabiliw iunc riù hia di spairc»
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 17
IL COMITATO CITTADI NO CONTRO I TAG LI ALLA SAN ITA:
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- FIVIZZANO -
"COMITATO per Fivizzano e Lunigiana" interviene sui
tagli alla sanità e in particolare
sull'ospedale di Fivizzano
«una volta esempio di efficienza e qualità del servizio pubblico e oggi ridotto da scelte politiche scellerate. Chiusi i reparti di ostetricia e ginecologia,
un unico reparto per area chirurgica e un altro per l'area medica. Non più pneumologia
unica specialistica della provincia, e molti ambulatori di distretto persi. Da ospedale efficiente e completo a un piccolo
avamposto con soli quarantun
posti letto più nove di day hospital». Il Comitato teme che
nel futuro l'Asl chiuda anche
il Pronto Soccorso trasformandolo in un Punto di Emergen-
TIPIORI
II pronto
soccorso
dell'ospedale
di Fivizzano
potrebbe
chiuedere
za Territoriale, con il solo 118
presente: «Di fatto sarebbe come chiudere l'ospedale di Fivizzano. Tutti i ricoveri sarebbero dirottati su Pontremoli.
La direttrice Maria Teresa De
2. Sanità fiorentina e toscana
Lauretis si giustifica fornendo
numeri di ricoveri inferiori ai
livelli standard». Ma secondo
il Comitato è ingiusto utilizzare i parametri usuali anche per
le zone montane, con meno
densità di popolazione e aggiunge: «La quasi totalità delle pubbliche assistenze della
Lunigiana ricoverano i malati
nell'ospedale di Pontremoli,
dotato di reparto di rianimazione, cosa che abbiamo chiesto
anche per Fivizzano. E in tutto questo la politica sembra essere assente». E infine la Don
Gnocchi, che proprio questo
mese dovrebbe aprire i battenti: «Sono mesi che la De Laureti: ne annuncia l'apertura. Anche se verrà aperto, sarà mutilato della metà dei posti letto
promessi. Invitiamo la popolazione, le associazioni e i rappresentanti politici a mobilitarsi
per chiedere chiarezza e manifestare dissenso su quel che sta
accadendo, perché sanità in
Lunigiana ha sempre voluto
dire Fivizzano».
Manuela Ribolla
Pagina 18
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- FIVIZZANO -
IL FUTURO dell'ospedale di Fivizzano
deve essere rivisto: lo chiede il segretario
del Pd di Fivizzano, Emilio Bonfigli. Il segretario chiede di ripensare la struttura «a
partire dagli investimenti fatti sul nuovo
polo riabilitativo, potenziando e garantendo la chirurgia programmata, caratterizzando il nosocomio come ospedale di montagna con un serio pronto soccorso h24
che assista la popolazione, effettui le prestazioni diagnostiche terapeutiche, la prima
accoglienza di patologie critiche, le quali
2. Sanità fiorentina e toscana
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dopo una prima fase di stabilizzazione, possano essere trasportate, con assistenza sanitaria ai presidi ospedalieri più idonei». Il
Partito democratico di Fivizzano esprime
quindi una forte preoccupazione per «la deriva che ha preso la riorganizzazione sanitaria della Lunigiana. La "chiusura ridimensionamento" del pronto soccorso, è una
grave perdita per tutta la Lunigiana orientale. Questa non è una battaglia contro
qualcuno ma per un servizio essenziale,
per una comunità. Una battaglia difficile
perché ci sono meno risorse economiche
ma importante perché non può essere tolta
i
dal nosocomio»
al Sant'Antonio la dignità di ospedale».
Bonfigli è consapevole che la struttura
«non potrà mai essere un policlinico» ma
ribadisce che «deve rimanere un ospedale
con Pronto Soccorso h24. Questo è fondamentale e non si discute. L'AslI di Massa
Carrara non può prendere decisioni unilaterali senza un coinvolgimento delle amministrazioni locali su problematiche che
hanno ed avranno una forte ricaduta sui
cittadini». In conclusione il segretario del
Pd promette il massimo impegno «per trovare soluzioni che garantiscano la salvaguardia di un così fondamentale servizio».
Pagina 19
I c si ie ' di esci Futura» chiedono convocazione della
«IL SINDACO Roberta Marchi
si attivi per chiedere la convocazione della Conferenza dei Sindaci della Valdinievole così da far luce sui trasferimenti di pazienti
dall'ospedale di Pistoia verso quello di Pescia per mancanza di posti
letto a disposizione».
Lo chiede il gruppo consiliare
«Pescia Futura», sicuro che «la situazione possa peggiorare nel tempo, almeno stando a quello che si
dice tra gli operatori sanitari».
Per i consiglieri Leggio e Giuntoli, dunque, deve essere ridiscussa
la riorganizzazione ospedaliera
territoriale «che è ben lontana dal
mostrare i segnali di mantenimento di prestazioni efficienti in
un'ottica di offerta integrata, come invece avrebbe dovuto produrre».
TRASFE RIMENTI
II «Cosma e
Damiano»
«ALLA Conferenza dei Sindaci
della Valdinievole partecipi anche il direttore generale della Asl
3 - è l'auspicio - affinchè si impegni presso le sedi opportune a richiedere un investimento in termini di risorse umane per il nostro nosocomio». Leggio e Giuntoli temono che il lavoro qualitativamente ineccepibile che gli operatori svolgono attualmente possa
venir inficiato in caso di aumento
di carico delle degenze rispetto al
potenziale».
«NON si dimentichi - è l'ammonimento - che nel documento approvato all'unanimità nel consiglio comunale dello scorso 7 ottobre si ribadiva come la nostra
struttura sanitaria rappresentasse
un presidio essenziale e di qualità
dell'offerta sul territorio, e si dichiaravano irricevibili ulteriori
depauperamenti della struttura in
termini di servizi oltre che di risorse umane».
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 20
APPROVATI I BILANCI
AsI 12, conti in attivo
SONO tutti in pareggio i bilanci 2012 delle
aziende sanitarie, approvati dalla giunta
regionale, con un risultato complessivo di
esercizio positivo per 738.526 curo. L'Asl
12 chiude con un attivo di 50.404 curo. Da
segnalare la contrazione dei costi totali
gestionali per oltre 100 milioni (-1,5%
rispetto all'anno precedente). In
particolare, i maggiori decrementi hanno
riguardato sia la spesa per acquisti di beni
(-3%) che i costi del personale
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 21
i
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S,ese per I^ vanità
addio i tre Estav
Ne nascera. uno solo
FIRENZE
«ADDIO agli Estav, i tre centri per l'acquisto di beni e servizi in sanità: entro il 31 marzo nascerà l'Estar».
Così Luigi Marroni, assessore alla sanità, ha confermato
l'anticipazione de La Nazione. I tre Estav, che hanno manifestato clamorose differenze anche nell'ultima acquisizione dei vaccini antinfluenzali, diventeranno uno solo.
Risparmiando almeno due direzioni generali ma anche un
considerevole contorno di
seggiole e poltrone. Anche
Stefano Mugnai (Pdl), vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale, accoglie bene la decisione della giunta: riproverandole di averla presa con tre anni
di ritardo. Molti, comunque,i
problemi aperti: dall'accorpamento delle centrali del 118
alla soppressione delle società
della salute fino alla riduzione delle Asl. Difficile per i
problemi interni al Pd.
Sa. Ben.
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 22
Prowedimento choc a
re i
'Abusi su paziente'
Licenziato in tronco
psichiatra fiorentino
ULIVELLI
2. Sanità fiorentina e toscana
A pagina 19
Pagina 23
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L ceriz ato
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AVREBB E abusato di una sua paziente. Con questa motivazione,
dopo un'inchiesta interna durata
quasi due mesi, un noto psichiatra
fiorentino è stato licenziato, senza
preavviso, dall'azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. Specialista in psichiatria e neurologia e
professore a contratto all'università, alla guida di svariate società specialistiche nel suo settore, il medico era già stato sospeso dal lavoro
con una nota dell'ufficio procedimenti disciplinari lo scorso 16 settembre, dopo che il 6 settembre
era arrivata la segnalazione di fatti
e comportamenti che, se accertati,
avrebbero configurato l'ipotesi di
infrazione disciplinare.
Un'infrazione grave: «per atti e
comportamenti nei confronti di
una paziente che andavano al di là
della consueta relazione medicopaziente», si legge nella delibera
che accompagna il provvedimento
di licenziamento. Un'infrazione al
contratto di lavoro dell'area della
dirigenza medica del sistema sanitario nazionale, precisamente «per
atti e comportamenti di gravità tale da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro, per i quali è previsto il licenziamento immediato».
A Careggi bocche cucite sull'episodio. Ma nei corridoi del policlinico qualcuno dice che la relazione
fra lo psichiatra e la sua paziente
fosse andata ben oltre i limiti.
2. Sanità fiorentina e toscana
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Ilaria UtiveUi
FIRENZE
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Firenze, provvedi
ps ch afl'a
ziente»
di Careggi
DO PO una sospensione di trenta
giorni, rinnovata per altri trenta, a
conclusione dell'istruttoria è arrivata la decisione. Licenziamento.
Nel corso dell'inchiesta interna «i
fatti a fondamento della contestazione sono stati ulteriormente avvalorati dalle informazioni e dalle
testimonianze raccolte», si legge
ancora nel provvedimento. Dove è
scritto che «il comportamento»
del medico «ha esulato in modo»
chiaro e netto «dal normale rapporto medico-paziente», rapporto particolarmente delicato, soprattutto «nella
relazione di tipo psichiatrico, di fronte a un evidente squilibrio di posizioni con soggetti in stato di sofferenza psichica, particolarmente delicati e fragili». Chiusa l'inchiesta interna, 1'11 novembre è
stato deciso il licenziamento senza
preavviso, formalizzato nell'atto
del 13 novembre.
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0
Visite, lunghe attese
per troppi forfait
« É importante che chi prenota
una visita, se non può andarci si
prenda la briga di disdire, perché
questo concorre ad allungare le
liste d'attesa».
Lo ha detto l'assessore toscano al
diritto alla salute Luigi marroni,
rispondendo a chi gli chiedeva un
commento sull'alto numero di
cittadini che hanno prenotato una
visitaall'ASI di Firenze e poi
hanno dato forfait senza disd ire
l'appuntamento. Marroni ha
ricordato che a tal proposito
«esiste una norma regionale che
prevede che in questi casi ci sia
una sorta di sanzione » pari a 15
euro. «C'è una norma- ha
aggiunto - che va rispettata.
Prenotare e non presentarsi
diventa anche un non partecipare
a un senso civico collettivo».
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 25
DALL' ESTAV ALL'ESTAR
centro
la dâ
c o d'acquisto
Le attuali tre strutture verranno fuse: risparmi per 80 milioni
! FIRENZE
Da tre ad un'unica centrale d'acquisto per l'intera sanità toscana: si chiamerà Estar e prenderà
dal 31 marzo prossimo il posto
dei tre precedenti Estav. L'obiettivo dichiarato della riforma varata due giorni fa dalla giunta regionale vuole essere soltanto
uno: quello del risparmio. Da realizzarsi, tagliando da un lato i
costi dell'alta dirigenza - con
l'accorpamento delle tre stazioni appaltanti scompariranno
due posti di direttore generale e
di direttore amministrativo, assieme a due collegi di revisori
dei conti, per un totale di risparmio annuo attorno al milione di
euro -, e dall'altro, puntando a
strappare sconti ben più consistenti, rispetto all'attuale ribasso medio del 5%, sulle future
aste per l'acquisto di beni e servizi: queste, con l'entrata in vigore
della nuova centrale di acquis lo
unica saranno tutte gestite in
maniera unitaria regionale.
«Le nostre stime, del tutto pru -
2. Sanità fiorentina e toscana
denti - ha fatto sapere l'assessore regionale al diritto alla salute
Luigi Marroni - prevedono un risparmio annuo rispetto agli attuali livelli di spesa di circa 70-80
milioni di euro: non soltanto la
centralizzazione delle aste permetterà di andare incontro, grazie all'ampia massa di acquisti
gestita, pari a un miliardo circa
di euro l'anno, a una forte facilitazione delle contrattazioni, ma
soprattutto, il nuovo centro unico di valutazione centrale, permetterà, nella fase di introduzione di nuovi farmaci, di andare
ad allocare risorse laddove queste si rendano realmente necessarie». Nessuno spostamento di
sede pero i 997 dipendenti degli
attuali Estav: «Il nuovo Estar - ha
aggiunto Marroni - sarà diviso in
tre articolazioni corrispondenti
ciascuna a una delle tre aree vaste in cui è suddivisa la sanità toscana: solo la direzione sarà stabilita in una sola delle tre sedi,
da individuare fra Firenze, Pisa e
Siena».
Gabriele Firmani
Pagina 26
Fiais, MSS e NI
«Grosso errore
nuovo ospedaie»
Assemblea del sindacato critica sul progetto di Montenero
Lippi (P) ricorda: «Solo Livorno con un presidio vecchio»
1 LIVORNO
Anche se mancano molti mesi
alla posa della prima pietra, il
nuovo ospedale che l'Asl ha intenzione di costruire a Montenerero fa discutere tanto. Ieri
mattina l'argomento è stato
trattato al primo piano del palazzo amministrativo della
struttura di viale Alfieri, dove si
è svolta un'assemblea di Fials,
a cui erano invitate anche le
forze politiche. Samuele Lippi
segretario comunale Pd, Vincenzo Pastore del Movimento
5 stelle e Marcella Amadio,
consigliere comunale del Pdl
hanno espresso le loro opinioni a riguardo con solo il democratico a favore del nuovo progetto. Gli altri due, infatti, si sono dimostrati fortemente contrari, così come Massimo Ferrucci, segretario: «Non ci opponiamo al nuovo ospedale per
partito preso. Ma valutiamo i
numeri di una struttura che dovrebbe avere 400 posti letto, ripetto ai 981 che avevamo al 31
Samuele Lippi durante il suo intervento all'assemblea Fials
dicembre 2012».
Secondo Ferrucci, il presidio
di Montenero non avrà neurochirurgia. «Non lo dico io, ma il
presidente della Regione, Enrico Rossi - spiega il sindacalista
- il quale ha affermato che in
area vasta ce ne dovrà essere
solo una. E che non sarà a Livorno. Ecco, quindi che serve
una battaglia per la sanità del
nostro territorio».
D'accordo Lippi nel condurre una lotta per Livorno e il suo
sistema sanitario: «Ci batteremo per il numero di posti letto
e per le prestazioni che devono
essere in linea con l'importanza della nostra città in Toscana. Neurochirurgia, per esem-
pio, è un elemento imprescindibile per noi. Ma non possiamo arrestare l'iter partito per il
nuovo ospedale, perché si tratta anche di standard di accoglienza che, con i tanti interventi
di
ristrutturazione,
l'ospedale di viale Alfieri non è
riuscito a raggiungere. Livorno
è l'unica città della regione a
non avere un nuovo ospedale.
E deve colmare questo gap».
Dalla platea, formata da tesserati Fials si sono alzate voci
come «non hanno i soldi per la
produttività, però li trovano
per il nuovo ospedale». Lippi
ha risposto che «un conto sono
gli investimenti, un'altra è la
spesa corrente». Argomento
caldo e delicato che Vincenzo
Pastore ha sfruttato per proporre il Movimento 5 stelle come soggetto politico alle prossime elezioni: «Non abbiamo
rappresentanti in consiglio comunale, ma appoggeremo le
vostre iniziative, partendo dal
fatto che, secondo noi, è sbagliatissimo costruire il nuovo
ospedale. I soldi necessari alla
costruzione potrebbero essere
investiti per migliorare i servizi
e ilwalfare attorno a quello che
già c'è. E c'è il rischio di dare ai
privati la sanità pubblica».
MarcellaAmadio è anche lei
contraria al presidio di Montenero: «Non è un problema di
strutture, ma di organizzazione. La sanità livornese è caratterizzata da uno spreco di denaro immenso. Bisogna combattere il disegno della Regione che vuole smantellare la sanità livornese. Nel piano diventeremmo come un centro di
campagna, mentre invece siamo la seconda città della Toscana».
Andreas Quirici
IìaLc.ll,ScPdl:
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 27
5 000 firm e co ntro il proge tto d i Mon te nero
Una raccolta di firme per dire
no al nuovo ospedale. È quella
che sta portando avanti
Alleanza per lavoro, beni
comuni e ambiente (Alba) e che
finora hanno superato quota
5000 unità. Ieri, esponenti
del l'associazione erano
davanti all'ingresso della
struttura di viale Alfieri
l'inls. MSS c Pd):
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 28
SE SER
M'INCATENO
DAVVERO
DI ENRICO BIANCHI*
el leggere l'articolo del
segretario provinciale
Fials di Livorno in cui
si fa riferimento alla volontà
da parte del presidente Enrico Rossi di chiudere la neurochirurgia dell'ospedale di Livorno, mi sono preso subito la
briga di andare a leggere il testo della delibera 1235 della
Regione Toscana sulla riorganizzazione sanitaria regionale per verificare laveridicità di
tale affermazione. A dire il vero, non sono riuscito a trovare
alcun riferimento alla soppressione della neurochirurgia livornese. E se anche ciò
dipendesse da una mia lettura poco attenta del testo, voglio cogliere l'occasione per ribadire che sul problema della
neurochirurgia sia il sindaco
2. Sanità fiorentina e toscana
Alessandro Cosimi che io stesso ci siamo fortemente battuti
a tutti i livelli per il suo mantenimento sul territorio. Lo stesso assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, di cui non
ho alcun motivo per non fidarmi, in una manifestazione
pubblica in città davanti a
centinaia di persone, sconfessò la voce di probabile soppressione della struttura.
Un anno fa minacciai di incatenarmi all'ingresso dell'
ospedale nel caso in cui si fosse deciso di smantellare una
struttura importante, patrimonio della sanità locale, quale la neurochirurgia livornese.
Oggi annuncio nuovamente il
gesto se il sindacato Fials
avesse sfortunatamente ragione.
In caso contrario, avrei piacere che i sindacati si prendessero parte del merito se la
neurochirurgia, come auspicabile visto che è patrimonio
di tutti, rimanesse a Livorno.
*Presidente dei
consiglio comunale
Pagina 29
DONNE E SALUTE
Mwrtedì le visite
su prolasso
e incontinenza
/ LUCCA
L'unità operativa di Ostetricia e
Ginecologia dell'ospedal diretta dal professor Gian Luca Bracco è tra i centri che partecipano
alla giornata mondiale dedicata
alla salute della donna e in particolare a ai disordini genitali e
urinari femminili "World Women Bladder Disorder Day".
L'Associazione italiana di ginecologia urologica e del pavimento pelvico (Aiug), che da an ni studia le affezioni che riguardano la sfera uro-genitale e la
statica pelvica sta sviluppando
importanti linee guida nella
classificazione, nella diagnostica e nel trattamento di questi disturbi e ha ideato e promosso
questa giornata mondiale dedicata alla salute della donna. Il
professor Bracco, consigliere
nazionale di questa associazione, prenderà parte all'iniziativa
martedì 19 novembre, coadiuvato dalla dottoressa Mariella
Lenci. In particolare il Centro di
ginecologia del pavimento pelvico del "Campo di Marte" resterà aperto gratuitamente al
pubblico per fornire informazioni ed eventuale visita ginecologica alle pazienti per tutti i
problemi riguardanti l'incontinenza urinaria femminile, le infezioni vescicali, il dolore pelvico ed il prolasso utero-vaginale.
Info: telefonare ogni mattina al
Punto Donna a1 numero 0583/
970120 dalle 9 alle 13.
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 30
LUNATA
Convegno di Abc
sulle patologie
del gioco d'azzardo
P LUNATA
Il movimento ABC Capannori
organizza per oggi il convegno pubblico "È solo un gioco? Riflessioni e proposte di
intervento sul tema ludopatie" che si svolgerà nella sala
convegni dell'Hotel Hambros
invia Pesciatina 197.
Interverranno esperti della
Asl di Lucca e del servizio Sert,
il dottor Massimiliano Andreoni, presidente della cooperativa sociale "Giovani e comunita", e il professor Marco
Dotti, docente del corso di
laurea specialistica in editoria
e comunicazione multimediale dell'università di Pavia.
Il professor Dotti è inoltre
coordinatore di un gruppo di
ricerca sul gioco d'azzardo
per "Vita magazine", ha pubblicato saggi e traduzioni sempre su questo tema e si impegna attivamente sull'intero
territorio nazionale per contrastare questa grave piaga sociale.
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 31
ità, la riorganizzazione
allarma la Valle del Serchio
il comitato locale chiede la convocazione della Conferenza dei sindaci perché
venga fatta chiarezza sul destino delle chirurgie e della riabilitazione
di Luca Dini
1 CASTELNUOVO
La riorganizzazione dell'assistenza sanitaria e dei servizi
della Als 2 è alle porte e in Garfagnana e Valle del Serchio aumenta la preoccupazione sul
destino delle strutture locali.
Sono infatti previsti spostamenti, riduzioni, chiusure,
cambiamenti che interesseranno naturalmente anche la
Valle del Serchio e quindi i presidi di Castelnuovo e Barga.
Il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio teme che la
zona possa essere penalizzata
e chiede la immediata convocazione di una Conferenza dei
Sindaci:
«Il direttore D'Urso ha nel
cassetto dallo scorso febbraio
il piano di razionalizzazione
dell'azienda, e lo ha esposto ai
sindaci nell'agosto scorso in
un'anomala assemblea della
Conferenza che era chiusa al
pubblico - dicono i membri
del comitato -. Nonostante
questa mancata occasione di
trasparenza, si è comunque
potuto intravedere il triste de-
stino cui le nostre strutture
sembrano condannate dall'
apertura del nuovo San Luca
di San Filippo, prevista al momento per il mese di febbraio
2014.
«Dichiarazioni
attribuite
qualche mese fa al direttore sanitario Polimeni, nonostante
successive smentite da parte
dell'azienda, lasciano più di
un sospetto che un reparto come riabilitazione, da tempo
presente con successo in Valle, rischi un serio ridimensionamento anche alla luce di
analoghe strutture che nasceranno a Lucca.
«Ancora, l'apertura del nuovo ospedale San Luca comporterà il sostanziale raddoppio
delle sale operatorie oggi disponibili al Campo di Marte:
dato che, per ragioni di bilancio, tali sale dovranno funzionare a pieno regime, è triste
ma doveroso chiedersi che fine faranno le attività chirurgiche ed ortopediche attualmente presenti in Valle con ottimi
risultati qualitativi e quantitativi».
caso del poliambulatorio di
Montefegatesi, prima chiuso e
poi riaperto nel giro di pochi
giorni:
«Al di là di un esito che pare
fortunatamente
positivo,
quanto successo conferma
l'urgenza di un chiarimento
istituzionale circa l'organizzazione dell'Asl 2 nel prossimo
futuro - afferma in una nota il
comitato«Non è accettabile che un tema così importante passi sopra le nostre teste senza una
precisa e attendibile informazione pubblica che chiarisca i
reali progetti che i vertici
dell'Asl 2 intendono portare
avanti.
«Dopo mesi e mesi di colpevole silenzio, la convocazione
di un'assemblea della conferenza dei sindaci incentrata su
questo tema, questa volta
aperta ai cittadini, non è più rimandabile».
©RIPROUIJZIONE RISERVATA
Il comitato parla anche del
ullannu la l;ill : dcl Mrcóio ! .
L'ospedale di Castelnuovo
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 32
Opa dimezzata, no di Montiioso
La Monasterio pronta a mettere sul piatto soldi e proposte per tenersi il materno infantile
di Aronne Angeiid
/ MONTIGNOSO
La Fondazione Monasterio è
pronta a mettere soldi (e proposte operative) pur di non vedere
trasferire da Montepepe al nuovo ospedale unico di viale Matteo (apertura fine 2014 inizio
2015), il dipartimento materno
infantile, necessario allo sviluppo (che nel caso vuol dire sopravvivenza) della cardiochirugiainfantile.
La notizia la dà il primario, il
cardiochirurgo Bruno Murzi,
chiamato dal sindaco Narciso
Buffoni a spiegare al consiglio
comunale - ieri mattina - perché il trasferimento dell'Opa
può far morire la ricerca e
l'Ospedale del cuore. Far morire quindi una sanità di eccellenza (mortalità zero nel 2012) che
adesso attira pazienti non solo
dalla Toscana e dalla Sardegna
ma anche dall'estero.
Bruno Murzi sta girando la
Provincia (ha già incontrato la
commissione sanità a Massa,
presto sarà ad Aulla) per raccontare perchè è così strategica la
presenza del materno infantile
a Montepepe, con una porta
che si apre sull'Ospedale del
cuore.
Alle forze politiche dei Comuni di tutta la Provincia Murzi
chiede un intervento sull'Asl e
un ripensamento sul trasferimento del reparto. Pronta la
Monasterio
ad
investire
nell'operazione e comunque di
mettersi a disposizione per dare un contributo qualificato di
idee e proposte per ritoccare il
piano sanitario in modo da integrare
al meglio
l'attività
dell'ospedale del cuore con
quella che si svolgere nell'ospedale unico.
Solo in un passaggio Murzi
ha usato un tono più alto: «Non
è vero che il dipartimento matemo infantile fu piazzato a
Montepepe solo come parcheggio in attesa dell'ospedale unico. Ci sono atti, una delibera
dell'asl 1997 che portarono ad
investire 13 miliardi di allora
nella struttura pensata da subito come un insieme, una inte-
grazione di professionalità».
Questo per sottolineare che
quando invece è stato progettato l'ospedale unico non si è tenuto conto di questa realtà.
Murzi è andato poi al centro del
problema: «Da anni all'attività
chirurgica uniamo la ricerca,
come dimostrato da numerose
pubblicazioni internazionali,
per cercare metodi di prevenzione nella nascita di bambini
con problemi cardiaci». Analizzando le placente, è stato scoperto che le madri dei bimbi
con problemi cardiaci hanno il
40% in meno di cellule staminali e il 50% in meno di fattori del-
la crescita. C'è la possibilità concreta che in breve tempo si possa andare a innesti di staminali
direttamente nel feto della madre in modo da ridurre il rischio
di malformazioni cardiache nel
neonato. Roba da Nobel. «E'
chiaro che questa attività di ricerca non può andare avanti se
il materno infantile non è letteralmente a portata di mano».
E la politica? Il consiglio comunale verrà riconvocato presto per votare un documento
congiunto contro - stando
all'embri one di dibattito di ieri il trasferimento del materno infantile.
L'ospedale pediatrico apuano
2. Sanità fiorentina e toscana
Op d
ra10.- di 1lomignoar
W'
Pagina 33
I consiglio comunale si prepara votare
Riunione dei capogruppo
consiliari in settimana e poi
nuovo consiglio comunale per
difendere l'ospedale del cuore e
contro il trasferimento del
materno infantile da Montepepe
ali' ospedale unico di viale Mattei.
Si cercherà dunque di stilare un
documento unitario maggioranza e opposizione - per
esprimere la posizione di
MOntignoso . II sindaco Buffoni ha
2. Sanità fiorentina e toscana
documento unitario
già sostenuto la sua contrarietà al
trasferimento : « E non da ora, da
sempre», ricorda visto che si era
battuto contro la costruzione
dell'ospedale unico in viale
Mattei. Lo vo leva a Montepepe.
AndreaAliboni (Fratelli d'Italia)
hasottolineato le contraddizioni
del Pd rocordando chela mozione
a difesa del l'Opa presentata a
livello regionale dal consigliere
MarinaStaccioli ( presente ieri in
aula) era stata respinta grazie
all'astensione del consigliere
Rossetti del Pd. I Cinque stelle
intanto hanno annunciato che
porteranno i I caso Opa
all'attenzione del comitato
toscano del movimento che
riunirà domani al parco della
Comasca a Ronchi. A favore
dell'iniziativa pro Opa anche i
consiglierei Cella,Vietinae
Quiriconi.
Pagina 34
«O
ale da potenzi«are non da n* durre»
Emilio Bonfigli segretario del Pd fivizzanese lancia un appello all'Asl per il Sant'Antonio Abate
/ FIVIZZANO
Il segretario del Pd, avvocato
Emilio Bonfigli, interviene sul
futuro dell'ospedale Sant'Antonio Abate.
«Il Pd di Fivizzano ritiene che
la funzione dell'ospedale vada
ripensata a partire dagli investimenti fatti sul nuovo Polo riabilitativo, potenziando e garantendo la chirurgia programmata, caratterizzando il nosocomio come Ospedale di montagna con un serio pronto soccorso h24, che assista la popolazione del comprensorio e turistica,
che effettui le prestazioni diagnostiche terapeutiche indirizzate al sostegno delle funzioni
vitali, alla mobilizzazione atrau-
matica del paziente e a eventi
traumatici o a episodi acuti di
modesta entità e di pronta risoluzione, che effettui la prima accoglienza di patologie critiche,
le quali dopo una prima fase di
stabilizzazione, possano essere
trasportate, con assistenza sanitaria ai presìdi ospedalieri più
idonei alla situazione clinica in
atto, che abbia al suo interno
tutti i dispositivi medici per l'assistenza ai pazienti critici e che
permettono anche la teletrasmissione di dati».
Il segretario Bonfigli ritiene
che l'ospedale «debba quindi rimanere un presidio ospedaliero
di base, sede di un moderno e
funzionale Pronto Soccorso,
con la presenza di specialità ad
L'avvocato Emilio Bonfigli
ampia diffusione territoriale, organizzate in base al nuovo modello sanitaria di intensità di cura, senza che ciò ponga però limiti ai servizi offerti al cittadino.
Il Pd di Fivizzano quindi esprime forte preoccupazione per la
deriva che ha preso la riorganizzazione sanitaria della Lunigiana, affermando senza se e senza
ma che la "chiusura/ridimensionamento" del pronto soccorso,
è una grave perdita per tutta la
Lunigiana orientale. Questa
non è una battaglia contro qualcuno, non è una battaglia contro l'Azienda sanitaria, nè contro la Regione, ma una battaglia
per un servizio essenziale per
una comunità, una battaglia difficile perché ci sono meno risorse economiche, ma importante
perché non può essere tolta al
Sant'Antonio Abate la dignità di
ospedale. Sappiamo che non
potrà mai essere un policlinico
e che la sanità è cambiata, ma
sappiamo anche che non vogliamo essere presi in giro, deve rimanere un ospedale con pronto
soccorso h24 questo è fondamentale e non si discute. Non si
può tacere: l'Asl Massa Carrara
non può prendere decisioni unilaterali, senza un coinvolgimento delle amministrazioni locali
su problematiche che hanno e
avranno una forte ricaduta sui
cittadini. Per questo il Pd si impegnerà, affinchè si trovino soluzione che garantiscano la salvaguardia di un così fondamentale servizio, sia a livello regionale, dove i consiglieri del territorio si sono già attivati, sia a livello locale in quanto oggetto di
programmazione territoriale».
pareo eolico, stop definitivo
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 35
D
L'altro ex primario Medi in un 'associazione che fa prestazioni a tariffe lo cst
un'iniziativa simile a quella di cui
parliamo in pagina è quella
dell'associazione Mevia (medici di
Viareggio), che si propone di
garantire un servizio ai cittadini
meno abbienti . Parliamo di visite
mediche, ma anche di assistenza
domiciliare e di primo soccorso. A
tariffe low cost. L'idea è di Stefano
Mazzocchi, viareggino d'adozione
e figlio dell'ex titolare della
farmacia Calandra in via Regia.
Trai medici coinvolti l'ex primario
dell'ospedale Versilia Francesco
Medi (nella foto) e il dottor
Giovanni Paolo Caprili per quanto
riguarda la chirurgia. Poi c'è la
cardiologa Lucia Maracci, il
biologo nutrizionista Augusto
Innocenti, l'otorinolaringoiatra
Marco Giannini e l'oculista Stefano
Della Maggiore. Per usufruire del
servizio occorre essere soci,
pagando una quota di iscrizione
annuale di 5 euro. Attualmente
Mevia mette a disposizione un
medico al sabato e alla domenica e
nei giorni prefestivi e festivi
dell'anno per una visita per i casi
meno gravi , i cosiddetti codici
bianchi (servizio gratuito per i
soci). Inoltre contatta diversi
medici specialisti , o esegue visite
direttamente tramite i propri
professionisti , a prezzi scontati
dal 50 al 70%.
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2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 36
Visite gratis per i poveri
grazie al medico dei vip
Nuovi ambulatori alla Misericordia per l'associazione dell'ex primario Miele
«lo e i miei colleghi volontari restituiamo un po' di quello chela vita ci ha dato))
di Matteo Tuccini
e Franco A . Calotti
1 VIAREGGIO
Ha 70 anni e una grinta da fare
invidia a un do ttorino al primo
incarico. «Io ortopedico? Beh,
ho diretto per anni l'ortopedia
della clinica San Camillo, con
12 dottori nella mia squadra.
Faccia un p& lei».
Bastano poche parole per
capire come mai l'ex primario
Mauro Miele - luminare della
medicina, versiliese e oltre abbia deciso di non godersi in
pace il meritato riposo, dopo
una carriera brillante. «Ho iniziato che guadagnavo 90mila
lire, qualcosa ho fatto», si
schernisce, forse per attutire il
rimbrotto. In realtà, grazie alle
sue capacità cliniche e chirurgiche si è costruito un'autentica fama che è andata ben al di
là di Forte dei Marmi, dove oggi vive. Fama cui ha contribuito anche il rapporto speciale
con lafamiglia Bocelli, iniziato
quando era primario a Pontedera e curava i genitori di Andrea, e proseguito a Forte.
L'associazione di volontari.
Quando Miele è andato in pensione, però, deve aver pensato
che il meglio doveva venire. E
nel 2010 ha creato, assieme a
dei colleghi, l'associazione di
medici volontari chiamata
Mevv. L'obiettivo? Curare grati s i poveri e i bisognosi. All'inizio quasi tutti extracomunitari, ma ormai da tempo anche
italiani. «Io e altri colleghi - dice - abbiamo pensato che nella nostra vita abbiamo avuto
fortuna. E così restituiamo un
po' di quello che ci è stato dato». Ora l'associazione ha riunito tutti gli ambulatori - aperti inizialmente alla stazione di
Viareggio e poi alla Croce rossa - nella sede della Misericordia, in via Cavallotti. «A Forte
dei Marmi, cioè a casa mia spiega Miele - resta la sede legale di Mevv, un'associazione
onlus coordinata dal Cesvot regionale e dal Copimav della
provincia di Lucca. Mentre la
sede operativa è da sempre a
Viareggio, prima alla stazione
ferroviaria, poi alla Croce Rossa e alla Misericordia».
Le visite gratuite. L'obiettivo,
come detto, è quello di dare assistenza medica gratuita a tutti
i bisognosi. Ci sono quattro
ambulatori dentistici attivi in
vari giorni della settimana, in
cui lavorano un nutrito numero di giovani odontoiatri specialisti, coordinati da Ugo Covani (primario all'ospedale
Versilia) e dal suo aiuto, Michele Moriconi. Poi si fanno visite ortopediche (con lo stesso
Miele), dermatologiche (con i
dottori Alessandro Salvati e Cesare Sabatini), chirurgiche
(con il dottor Massimo Minerva), cardiologiche (Daniele Rovai), geriatriche (Maria Angela
Torsoli). Ci sono, inoltre, due
medici di base come Patrizia
Rossi e Ileana Novi. Al gruppo
si è aggiunta recentemente LuciaAmadei, notissima oncologa (oggi in pensione) dell'ospedale Versilia. Per accedere in
maniera libera e del tutto gratuita al poliambulatorio basta
telefonare al mattino alla Misericordia di Viareggio (0584
946800). Suor Vincenza penserà ad organizzare gli appuntamenti nel più breve tempo
possibile.
Porte aperte alla Misericordia.
Ma chi si rivolge agli ambulatori dei medici di Mevv? E soprattutto, come si gestisce un'attività così complicata? «Diciamo subito che il lavoro non è
mai mancato - spiega il dottor
Miele - siamo partiti da dei locali presi in prestito dalle Ferrovie per intercettare la povera
gente che viveva e vive nei dintorni della stazione. Poi abbiamo avuto supporto da Croce
rossa e Misericordia. Oggi la
nostra attività si svolge totalmente presso il poliambulatorio della Misericordia di Viareggio. Dove arrivano persone
di vario genere». Anche qualche furbetto. «Sì, c'è stato un tizio che si è rivenduto la pro tesi
dentaria che gli avevamo fatto.
Un altro è arrivato con un mac-
2. Sanità fiorentina e toscana
chinone e ha preteso una visita gratis. Sembrava la classica
immagine dell'evasore totale».
I medici - come giuramento di
Ippocrate chiede - lo hanno visitato, ma poi gli hanno chiesto un obolo per l'associazione. «Quello che posso garantire - dice l'ex primario tirando
fuori la grinta di cui parlavamo
prima - è che noi sianio buoni,
ma non ingenui. Ci puoi fregare una volta, se cela fai. La volta dopo ti diamo una pacca
sulla spalla e ti rimandiamo a
casa». Casi isolati: nel 99% delle volte siamo di fronte a vere
emergenze. «Nella nostra società siamo abituati ad andare
dal medico per ogni cosa, ma
queste persone dal medico
non ci sono mai andate o non
lo fanno quasi mai». I vari trasferimenti da un locale all'altro hanno causato qualche difficoltà nel divenire un punto di
riferimento per i poveri, ma
grazie a questa nuova sistemazione l'associazione ritiene di
aver risolto questo problema.
Si tiene a ribadire, comunque,
di non avere alcun rapporto di
dipendenza con la Misericordia («siamo laici e senza alcuna colorazione») se non il prestito di questi locali.
I supporto dei vip. La gestione
dell'associazione, visto che le
prestazioni sanitarie sono gratuite, richiede un impegno finanziario quotidiano non indifferente per i materiali di
consumi e farmaci di primo
impiego. «Li acquistiamo in
farmacia con il ricavato dalle
nostre quote sociali, da donazioni da parte di soci sostenitori o da liberi cittadini - afferma
il dottor Miele - Collaboriamo
inoltre con altre associazioni
di volontariato, fornendo il nostro aiuto al Centro aiuto alla
vita, che necessita annualmen-
te di pannolini in quantità industriale ed alla Associazione
San Vincenzo. In qualche caso
disperato sosteniamo a domicilio malati in precarie condizioni economiche. Alcuni dei
nostri soci si dedicano anche,
una-due volte all'anno per
due settimane, ad una missione salesiana in Africa (per la
precisione in Camerun). Fortunatamente godianio del supporto anche morale di tanti soci emeriti, come Andrea Bocelli, Veronica Berti, Francesco Alberoni, Rosa GiannettaAlberoni, della Gioielleria Cassetti e
di tutti gli amici che apprezzano la nostra attività».
Come aiutare l'associazione.
Dare una mano al dottor Miele
e ai suoi medici è semplice: conce socio sostenitore annuale
si può fare con 50 euro all'anno (tessera e ricevuta); con donazioni alla Cassa Risparmio
di Lucca (Banco Popolare, sede di Forte dei Marmi) Iban IT
48
06200
70150
0000000000598; e con il 5 per
mille della denuncia dei redditi: CF 91040560467. «Comunque - conclude Miele - ringraziamo tutti per qualsiasi contributo, anche modesto, purché sia espressione di piena solidarietà con le nostre iniziati ve».
ORIPRODU>IONE RISERVATA
Pagina 37
Sopra,
il dottor miele
(a sinistra)
cura un malato
assieme
al collega
Cesare
Sabatini;
In alto a destra,
ladottoressa
Angela Torsoli
con un paziente
A sinistra,
Miele nel suo
studio a Forte
A destra,
ancora lui
con i medici
Torsoli,
Minerva, Novi,
Rossi e Salvati
2. Sanità fiorentina e toscana
Pagina 38
ATTIVI DUE CENTRI STUDI A FIRENZE E PISTOIA
° •
Toscana al " top " per la medicina
delle donne
REGIONE
SPECIFICA COMMISSIONE
Toscana ai vertici nazionali per la medicina di genere ovvero per la tutela a tutto
campo della donna e del suo benessere
plico - fisico. Un dato importante che testimonia la profonda cultura in generale di
questa terra, assieme ad un totale rispetto
della dignità di ogni persona. La nostra
Regione non è la sola in un simile percorso,
ma certo siamo un passo in avanti. E' però
un percorso che coinvolge anche le Istituzioni nazionali. Come ha detto Flavia Franconi
del Dipartimento di Scienze Biomediche
dell'Università di Sassari, lo dimostrano i
risultati del progetto strategico coordinato
da Stefano Vella dell'Istituto Superiore di
Sanità.
La Regione Toscana ha fatto passi da
gigante. il Consiglio Sanitario Regionale
ha istituito una commissione dedicata alla
medicina di genere coordinata da Anna
Maria Celesti . Lo scopo è individuare quante
e quali differenze di genere sono dovute a
fattori intrinseci alla biologia di genere e alla
fisiopatologia della malattia e quante sono
da ascrivere alla società e al sistema sanità,
evidenziando quanto costa questa differenza. Poi vi e quello di ricercare percorsi
ottimali per sensibilizzare e formare gli operatori sanitari verso il determinante genere
e sviluppare indagini e ricerche finalizzate
ad evidenziare le differenze nei fattori dì
rischio, nella prevenzione e nella
2. Sanità fiorentina e toscana
cura, farmacologica e non, di patologie
emergenti tra la popolazione femminile.
Sono stati aperti due centri studi uno
Firenze ed uno a Pistoia. Infine, l'Assessorato della Salute ha incluso la medicina di
genere nel piano sanitario . Organizzazioni
come l'Ordine dei Medici, l'osservatorio
nazionale sulla salute della donna (ONDA),
le società scientifiche , le associazioni come
le mogli dei medici , il gruppo italiano Salute
e Genere hanno diffuso la cultura di Genere
http:l/
.medicinagenere.org/ e http.ll
www.donnevip.it/. L'attività svolta in Italia
è perfettamente in linea con quanto raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e con la risoluzione del Parlamento
Europeo che afferma fra l'altro la necessità
di: a) a includere lo stato di salute delle donne e la questione dell'invecchiamento delle
donne quali fattori di integrazione della dimensione di genere, nonché ad applicare il
bilancio specifico alle politiche, ai programmi e alle ricerche attinenti alla salute; b)
inte
la dimensione di genere nella lotta
contro il tabagismo ed introdurre campagne
antifumo concepite espressamente per le
donne e le giovani c) sostenere la ricerca
medica e farmaceutica nel settore delle
patologie che colpiscono le donne in tutte
le fasi della loro vita e non soltanto durante
l'età riproduttiva .
g.u.b.
Pagina 39
GIOIA
Ieri mattina ai
cinema Lami
la cerimonia
con gli
studenti
La can*ca deí 500 bambíní
per so stenere l'Unícef
L'UNICEF nomina Santa Croce "città amica dei
bambini e delle bambine" e consegna al sindaco
Osvaldo Ciaponi lo speciale riconoscimento di "difensore dei bambini e delle bambine". La bella cerimonia si è svolta ieri, al Supercinema Lami, alla presenza di quasi 500 bambini e bambine delle scuole santacrocesi. Presenti la presidente regionale Maria Valeria Acquaro e provinciale, Patrizia Falcone, di Unicef, Maria Grazia Sestini, garante per l'infanzia della
Regione Toscana, la dirigente dell'istituto comprensivo di Santa Croce, Tonella Cenci. Il Comune di Santa
Croce, con il contributo e la collaborazione di Biokimica, ha donato Unicef 1.500 euro per l'acquisto di
vaccini e medicinali per la diminuzione della mortalità infantile. Tante foto e un ampio servizio nel numero del settimanale Le Cittyà del Cuoio di sabato 23
novembre.
4. Servizi sociali
Pagina 40
,
e
.
P
odere
LA COOPERATIVA Sociale Pegaso,
attiva da oltre 10 anni nel reinserimento
al lavoro di soggetti svantaggiati dal punto di vista psichiatrico, ha acquistato il
podere di Castellonchio di San Miniato
per 390mila euro. Lo stabile, ancora da
ristrutturare, rappresenta un notevole
investimento da parte della Cooperativa, che ha maturato in questi anni la vo-
4. Servizi sociali
®
i
°
lontà di stabilizzare ulteriormente le attività sul territorio dotandosi di una
struttura propria. Nella nuova struttura
la Cooperativa ha intenzione di avviare
una serie di attività come l'acquisto di
animali da cortile, produzione di pinoli,
grazie ai contatti con una cooperativa algerina dalla quale saranno importati prodotti semilavorati; il recupero delle potature per la produzione di biomasse.
Pagina 41
CONCERTO D i «VOLERE E' POT E» DOMANI AL TTRO ERA
Un aiuto concreto ai bambini del Rwanda
SOSTENERE i progetti di solidarietà e di aiuto per i bambini del
Rwanda. Questo l'obiettivo della serata-concerto denominata «Bimbi
per i bimbi» organizzata da Associazione P.E.R. Onlus e Filarmonica Volere è Potere, che si terrà domani al teatro Era di Pontedera alle 17. Un pomeriggio di musica nel
segno della solidarietà. Durante la
serata saranno raccolti fondi per
4. Servizi sociali
contribuire all'acquisto di un'ambulanza attrezzata che possa potenziare le attività sanitarie del Centro
Sanitario di Ndongozi, nella Provincia Nord del Rwanda. Il Centro
Sanitario provvede infatti all'assistenza sanitaria di circa 25mila abitanti di piccoli villaggi sparsi in
una vasta area rurale. L'ambulanza
renderà il servizio sanitario più efficiente soprattutto nei casi di urgen-
za e sarà utilizzata anche per recarsi nei villaggi e per operare localmente con attività formative e di
educazione alla salute, includendo
azioni volte alla prevenzione
dell'Aids. L'Associazione P.E.R. Pour les Enfants Rwandais, Onlus,
opera dal 2005 sul territorio per sostenere progetti da realizzare in
Rwanda. Il Comune di Pontedera
ha patrocinato l'iniziativa coinvolgendo i ragazzi delle scuole.
Pagina 42
11
I pensionati " da fame
rinunciano pure a curarsi
I sindacati lanciano l'allarme : 570mila toscani non raggiungono i 500 euro
«Non hanno i soldi per pagare il ticket, prestazioni sanitarie calate del 10%»
di Samuele Bartollni
1 FIRENZE
I pensionati toscani battono la
fiacca. Cgil Cisl e Uil raccontano di i milione e 200mila persone che vivono con un mensile medio Inps da 800 euro, al limite della sopravvivenza. Poi
ci sono 570mila pensionati
che non raggiungono nemmeno i 500 euro. E non si capisce
come possano tirare a campare. Come se non bastasse continua il blocco della rivalutazione targata Elsa Fornero. Le
pensioni sopra i 1.500 euro lordi sono ferme al palo dal 2012
ed è in agguato lo zampino della Legge di stabilità, in discussione al Parlamento , che potrebbe bloccarle fino al 2016.
Sventola pure lo spauracchio
della spending review che annunciala retroattività dei tagli,
anche per le pensioni, se l'Italia non sarà in grado di rispettare certi limiti di spesa entro il
2014.
Nel frattempo in Toscana il
semaforo è fermo sul rosso per
121mila pensioni Inps che
oscillano tra i 1.200 e i 1.800 giuro lordi. Il borsello è sempre
più vuoto, la crisi continua a
mordere e i sindacati contano
almeno 20mila persone over
65 anni uscite dal ciclo produttivo che faticano ad arrivare a
fine mese. Un esercito che ha
cominciato a rispondere. Come? Tagliando le spese per la
salute e per il mangiare, rispondono all'unisono i sindacati Cgil, Cisl e Uil che per mercoledì prossimo hanno indetto una giornata di inobilitazione in Toscana . Il calo del 10%
delle prestazioni sanitarie registrato nell ' ultimo anno , la dice
lunga sulla gravità della situazione. Inoltre non ha certo dato una mano l'aumento del ticket regionale che ha allontana-
4. Servizi sociali
Bruno Calzolari (Spi Cgïl)
io i pensionati dalle cure mediche. La salute dei denti può
aspettare . L'odontoiatra rimanga pure con le braccia
conserte che prima è meglio
mettere da parte i soldi di quel
poco di pensione che arriva
per comprarsi da mangiare.
Gli spaccati di vita descritti
da Cgil Cisl e Uil aprono scenari che sarebbero stati impensabili fino a qualche tempo fa.
Mercoledì
a Firenze
mobilitazione
contro la legge
di stabilità. Con il blocco
delle rivalutazioni
si è impoverita
anche la fascia media
Non è ancora un fenomeno
dai numeri importanti, nia dopo sei anni di recessione succede che le famiglie toscane
stanno ritirando i propri anziani dalle case di riposo perché
cominciano a scarseggiare i
soldi per pagare la retta mensile. Poi ci sono le coppie giovani con figli che hanno provato
a fare il salto , a vivere in maniera autonoma, ma la recessione
ha tarpato loro le ali e ora tornano dai genitori che nel frattempo sono diventati nonni.
Ci sono pure gli iscritti al sindacato che hanno ridato indietro la tessera, magari a malincuore, perché dopo anni di militanza è diventata una spesa
insostenibile , che toglie i soldi
al necessario . Alla Cisl costalo
0,40% di una pensione media.
«I pensionati - dice Bruno Calzolari dello Spi-Cgil Toscana sono stufi di pagare sempre
per tutti e hanno diritto, dopo
una vita di lavoro , ad un'esistenza serena considerato che
hanno dato molto anche dal
punto di vita sociale». Ripensare il sistema fiscale. Redistribuire le risorse. Togliere a chi di
più per dare a chi ha di meno.
E tassare le grandi rendite che
non sono indirizzate allo sviluppo. Altrimenti i consumi
non ripartiranno mai. Lo dicono all'unisono tutti i tre rappresentanti regionali dei sindacati: Daniela Cappelli, segretario regionale Spi-Cgil, Mauro Scotti, segretario Fnp-Cisl, e
Alberto Andreazzoli, segretario Uil Pensionati . E lanciano
l'appuntamento del 20 novembre all ' Obihall di Firenze per
dire basta alle manovre con i
soldi dei pensionati.
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