Il Comitato per la Sanità lancia l`allarme
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Il Comitato per la Sanità lancia l`allarme
. INDICE RASSEGNA STAMPA . 1. Sanità Pisa e provincia Nazione Pisa 16/11/2013 p. 17 Defibrillatore Corso e appello 1 Nazione Pisa 16/11/2013 p. 19 Pubblica assistenza di Migliarino Corso per volontari di base 2 Nazione Pisa 16/11/2013 p. 38 BAMBINI PREMATURI LA TAVOLA ROTONDA 3 Nazione Pontedera Valdera 16/11/2013 p. 1 "Tata" sorveglia gli ammalati a domicilio 4 Tirreno Pisa 16/11/2013 p. XI Problemi neurologici workshop a cisanello 5 Tirreno Pisa 16/11/2013 p. XII Lettere 6 Tirreno Speciale 16/11/2013 p. 2 Più donne dal medico di famiglia 7 Tirreno Speciale 16/11/2013 p. 2 PARLA LA SENOLOGA MANUELA RONCELLA CURARSI, VUOL DIRE VOLERSI BENE 8 Tirreno Speciale 16/11/2013 p. 3 QUANDO I CAPELLI CASCANO LA COLPA E' DEL TESTOSTERONE 9 Tirreno Speciale 16/11/2013 p. 4 L'agopuntura è (sopratutto) in rosa 10 2. Sanità fiorentina e toscana Nazione Empoli 16/11/2013 p. 4 Paziente di una casa di cura vince maxi causa contro la Asl 11 Irene Puccioni 12 Nazione Empoli 16/11/2013 p. 5 «Addio alla centrale del 118» La Cgil lancia l'allarme Tommaso Carmignani 14 Nazione Grosseto 16/11/2013 p. 13 «I posti letto non si toccano» Gianfranco Beni 15 Nazione Livorno 16/11/2013 p. 11 «Caro direttore, dobbiamo incontrarci...» Nazione Lucca 16/11/2013 p. 21 «Riabilitazione rischia di sparire» Federico Santarini 17 Nazione Massa Carrara 16/11/2013 p. 23 «Salviamo il nostro ospedale» Manuela Ribolla 18 Nazione Massa Carrara 16/11/2013 p. 23 Anche il Pd in campo: «Giù le mani dal nosocomio» 19 Nazione Montecatini 16/11/2013 p. 25 Ospedale, in arrivo pazienti da Pistoia 20 Nazione Viareggio 16/11/2013 p. 11 Asl 12, conti in attivo 21 Qn 16/11/2013 p. 19 Spese per la sanità addio ai tre Estav Ne nascerà uno solo 22 Qn 16/11/2013 p. 1-19 ‘Abusi su paziente' Licenziato in tronco psichiatra fiorentino Tirreno 16/11/2013 p. 12 Visite, lunghe attese per troppi forfait Tirreno 16/11/2013 p. 12 Sanità, un centro unico d'acquisto Gabriele Firmani 26 Tirreno Livorno 16/11/2013 p. IX Fials, M5S e Pdl: «Grosso errore il nuovo ospedale» Andreas Quirici 27 Tirreno Livorno 16/11/2013 p. IX 5000 firme contro il progetto di Montenero Tirreno Livorno 16/11/2013 p. IX Se serve m'incateno davvero Tirreno Lucca 16/11/2013 p. VI Martedì le visite su prolasso e incontinenza 30 Tirreno Lucca 16/11/2013 p. X Convegno di Abc sulle patologie del gioco d'azzardo 31 Tirreno Lucca 16/11/2013 p. XV Sanità, la riorganizzazione allarma la Valle del Serchi Luca Dini 32 Tirreno Massa Carrara 16/11/2013 p. V Opa dimezzata, no di Montignoso Aronne Angelici 33 Tirreno Massa Carrara 16/11/2013 p. V Il consiglio comunale si prepara a votare un documento unitario 34 Tirreno Massa Carrara 16/11/2013 p. XIII «Ospedale da potenziare non da ridurre» 35 Tirreno Viareggio 16/11/2013 p. V L'altro ex primario Medi in un'associazione che fa prestazioni a tariffe low cost 36 Indice Rassegna Stampa 16 Ilaria Ulivetti 23 25 28 Enrico Bianchi 29 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA . Tirreno Viareggio 16/11/2013 p. V Visite gratis per i poveri grazie al medico dei vip Tirreno Speciale 16/11/2013 p. 7 Toscana al "top" per la medicina delle donne Matteo Tuccini, Franco A. Calotti 37 39 4. Servizi sociali Nazione Pontedera Valdera 16/11/2013 p. 29 La carica dei 500 bambini per sostenere l'Unicef 40 Nazione Pontedera Valdera 16/11/2013 p. 29 SAN MINIATO Podere per le cooperative sociali 41 Nazione Pontedera Valdera 16/11/2013 p. 35 Un aiuto concreto ai bambini del Rwanda 42 Tirreno 16/11/2013 p. 6 I pensionati "da fame" rinunciano pure a curarsi Indice Rassegna Stampa Samuele Bartolini 43 Pagina II E; fibrillatore Corso e appello e L'ASSOCIAZIONE del San Frediano calcio ha promosso un corso sull 'utilizzo del defibrillatore tenuto dal dottor Maurizio Cecchini. Nella sala erano presenti cinquanta persone, a cui sono stati mostrati video, illustrate pratiche, fornite informazioni che hanno avvicinato anche "i più distratti" ad una problematica spesso sottovalutata. «A confermare - hanno spiegato gli organizzatori dell'evento - il successo dell'iniziativa i commenti positivi dei tanti soci, volontari , collaboratori del San Frediano che hanno assistito alla lezione di vita, nel senso letterale della parola. In questo modo adesso possiamo intervenire efficacemente in caso di emergenza, a tutela dei nostri 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 1 „/ /,..,,,. ¡ ,.. ,. "; ,. ,/„ 'í.Ej i ,,, ', .,G i„%b„%!e .,,,.a.;G;r•„r i „r;ïii%.•.! , ! .:;ír!,,;r6„%,,,, E i J//,;•r•. ,,,1 • i! Gi''d/iGG i i b „/ Corso dì base z , r . •.%C: • . . - ._.,.,... ._ ess,.: ;.. 0< i,nrs. ;,.l ,,A_, ; .;,. ,r;, ze .. ,.,..._ 1s . _., .. ,. . ,..,., ,;;`., _' %,r, ,;s. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 2 BAMB I N I PREMATURI TAVOLA ROTONDA Domani è la Giornata internazionale del bambino nato pre-termine e anche l'Apan -Associazione pisana amici del neonato - che gestisce la Casa alloggio "L'Isola che c'è" all'Ospedale Santa Chiara, sta organizzando una serie di iniziative. fra cui una tavola rotonda lunedì, sul tema —Bambini in ospedale. Prospettive di integrazione dei progetti del terzo settore rivolti all' infanzia " (Edificio 2° - Santa Chiara - Aula medica 2° piano). L'evento è promosso dalle associazioni e dalle cooperative presenti nelle Unità operative di Neonatologia, Pediatria ed Oncoematologia pediatrica che attuano i progetti. All'esterno ci sarà un banchetto di beneficenza per raccogliere fondi a sostegno dell'Associazione Vivere Ontus. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 3 TELEASSISTENZA / ata?f sonegl a . í g li a a doitïcïlio IL PROGETTO di teleassistenza "Tata" coordinato dalla Asl 5 di Pisa, con la collaborazione della Scuola Sant'Anna, è "best practice" della Regione Toscana ed è stato presentato a Parigi al congresso europeo di telemedicina. La teleassistenza, spiega l'Asl pisana, «permette un monitoraggio 24 ore su 24, con automazione dei processi grazie a un dispositivo wireless che valuta i parametri fisiologici: battito cardiaco, temperatura corporea, postura». La sperimentazione ospedaliera ha coinvolto i reparti di cardiologia e medicina dell'ospedale Lotti di Pontedera e i medici di famiglia. Il sistema è stato testato anche a domicilio in Valdera, e i risultati, sottolinea la Asl pisana, «confermano che, nei pazienti con patologie croniche, vi è una migliore presa in carico e una riduzione dei costi per le opportunità di cura e prevenzione, dimostrando come la `messa a sistema' di un piano di riorganizzazione integrata, possa consentire risparmi importanti per la Asl attraverso l'anticipo nella deospedalizzazione dei pazienti cronici o post-acuti, monitorati da remoto 24 ore al giorno e la riduzione dei ricoveri ripetuti, con un notevole risparmio di risorse». Il monitoraggio ha preso in considerazione la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, l'elettrocardiogramma a 4 derivazioni, la posizione e attività del paziente e la saturazione di ossigeno nel sangue: i dati rilevati sono stati messi a disposizione del medico curante che ha così potuto monitorare in qualsiasi momento i dati in tempo reale del paziente in cura. L'adozione del sistema permetterà di seguire seguire in maniera sempre più continuativa i pazienti cronici da parte della medicina territoriale. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 4 PROBLEMI NEUROLOGICI WORKSHOP A CISANELLO ERE Lunedì, 18 novembre, all'ospedale di Cisanello (Edificio 30 - Aula Cisa 1, alle ore 15) si terrà un workshop dal titolo: "Problematiche neurologiche: medicina occidentale e medicina tradizionale cinese", cui intervengono numerosi esperti. Verrà affrontato il tema delle patologie neurologiche nella prospettiva della terapia con agopuntura e verrà analizzata l'esperienza clinica nel trattamento dell'ictus e di altre malattie neurologiche. Spazio anche all'istituto Confucio di Pisa e alle evidenze secondo la letteratura internazionale. L'iniziativa è aperta a tutti i medici interessati. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 5 LETTERE II Comune non cambi destinazione d'uso Dopo lo sgombero dell'Ex Colorificio di via Montel ungo, si tornaa leggere di una richiestadi variante al Piano Regolatore presentata dalla proprietà al Comune per un cambio di destinazione d'uso dell'area. II sindaco Marco Filippeschi ha ricordato in passato e confermato recentemente che l'attuale destinazione d'uso non consente una simile operazione. Legambiente Pisa condivide questa posizione e invita l'amministrazione a mantenerla all'interno del futuro piano strutturale. Non sono necessarie nuove costruzioni per dare al loggio ai tanti che ne hanno bisogno: basta ricordare i numerosi immobili vuoti e scheletri abbandonati. Ricordiamo la Mattonaia, il complessodi Santa Croce in Fossabanda, le case di via Marsala e il palazzo ex-poste, il palazzo Pampana alla stazione, di proprietà privata. Un l ungo elenco che potrebbe continuare e fa dubitare che la situazioneabitativadei sempre più numerosi cittadini in difficoltà sia realmente considerata una priorità. Pisa non ha bisogno di nuovi edifici, ma di recu- 1. Sanità Pisa e provincia pero e riqualificazione dell'esistente, necessita d i spazi verdi curati, colorati e aperti, sia in senso fisico che sociale per superare l'emergenza abitativae la mancanza di spazi sociali nei quali sviluppare idee e creatività collettiva, valorizzando le grandi potenzialità della città. il circolo Legambiente Pisa ribadisce l'invito alla Giunta Comunale di mantenere ferma la posizione relativa alla destinazione d'uso dell'area dell'ex-colorificio e a mediare tra i proprietari e il Municipio dei Beni Comuni pertrovare unasoluzione positiva per lasocialitàe il benessere collettivo. Il Municipio dei Beni Comuni hadimostrato di saper utilizzare un edificio abbandonato in modo allegro e serio allo stesso tempo, portando attyività e servizi a beneficio dellacittàe sollevando un importante dibattito sul lafunzione sociale della proprietà privata. Monica Zoppé Roberto S rtori Circolo Legambiente Grazie all'équipe dei dottor Maiacarne II mio babbo Giacomo non c'è più. Dopo una rovinosacadutae unasettimanadi ricovero, purtroppo non ce l'ha fatta. il mio pensiero e un infinito grazie vannoal repartodi rianimazione di Cisanello, al dottor Paolo Malacarne eatutta la sua équipe. Non trovo parole adatte per ringraziarvi per tutto quel lo che avete fatto. Ho trovato umanità, cortesia, disponibilità ma soprattutto tanta professionalità. Continuate così, con la speranza che altre persone si possano risvegliare. Grazie di cuore. Francesca Viviani Pagina 6 SECONDO IL PRESIDENTE DELL'ORDINE DI PISA, GIUSEPPE FIGLINI Piu' donne dal medico di famiglia C" siedono informazioni e risposte sicure. Ansia, depressione e stress in crescita. infertilità di coppia, malattie della terza età, sono i motivi di maggiore richiamo. Gli uomini, invece, si vedono molto meno e si tratta prevalentemente di situazioni legate alla senilità. Lo spiega Giuseppe Figlini, presidente dell'Ordine provinciale dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri di Pisa. ano sempre più le donne(giovani, adulte ed anziane) a rivolgersi all'ambulatorio del medico di famiglia. Ansia, depressione, stress , ma anche informazioni contraccettive, 1. Sanità Pisa e provincia > Quali sono le malattie che più frequente riferiscono in ambulatorio? Le più giovani riferiscono soprattutto la crescente presenza di stati di ansia reattivi, legati in particolare all'incertezza economica e sociale del futuro, lo stress e nei casi più gravi la depressione, con non rare somatiz- zazioni di malattie psicogene. Hanno problemi relativi alla vita sessuale? Chiedono informazioni sulla contraccezione sicura, l'uso corretto della pillola, altri sistemi alternativi, infertilità di coppia, motivata dall'età più avanzata del matrimonio e la scelta ad avere figli. In ogni caso, c'è molta disínformazione, anche perché da parte dei genitori non ricevono risposte esaurienti e tranquillizzanti. > Fra gli stili di vita , emerge qualche priorità fra le ragazze? Sempre più frequente è l'abitudine all'alcool, in particolare la scelta della birra. Un po' meno le droghe pesanti, comunque in costante crescita è il fumo, nonostante i divieti. > Come si pongono le giovani, davanti al problema dell'omosessualità? Dai colloqui che ho in ambulatorio, scaturisce in sostanza una maggiore tolleranza, in ogni modo crescono di numero quelle che si dichiarano apertamente, senza mostrare alcuna vergogna, segno inequivocabile del mutamento dei tempi e dei costumi di vita. > Cos'è cambiato in generale fra le donne col passaggio di generazione? In apparenza dimostrano una maggiore informazione, ma è troppo generica e spesso superficiale. In sostanza, si rivelano mediamente meno mature rispetto alle loro madri. > Le medicine hanno lo stesso effetto su uomo e donna? Molte no. Per motivi non chiari, statine, acido acetilsalicilico ed antidiabetici nelle donne hanno meno effetto. g.u.b. Pagina 7 CELLA PARLA LA MANUELA CURARSI, VUOL DIRE VOLERSI BENE Molto più dell'uomo la donna è portata ad avere cura di sé, del proprio corpo e dunque della propria salute. Per un problema ginecologico, infatti, non passano oltre tre settimane in media dalla sua comparsa alla visita. Per l'uomo, molto di più, fino ai tre anni davanti ad un disturbo particolare quale è la disfunzione erettile. Ma a volte non basta, come dimostrano i casi di tumore della mammella, il più diffuso, con i suoi dieci che vengono s coperti ogni giorno in Toscana. Che fare? Risponde Manuela Roncella, direttore dell'Unità Operativa di Senologia all'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana Strano, ma vero, dobbiamo prendere esempio da un animale come il gatto - spiega - che, sulla poltrona, si cura minuziosamente, evitando con i propri istintivi accorgimenti di evitare le malattie e rimanere così in buona salute. Lo stesso lo deve fare ancor di più la donna. Stiamo comunque muovendoci in senso positivo, perché la tutela di sé stesse rappresenta un processo mentale, psicologico e sociale che si sta sviluppando con il trascorrere del tempo . Si riflette e si agisce, a livello di singole, di comunità, di opinione pubblica. Decidere di seguire un corretto stile di vita riguardo alla prevenzione - sono sue parole - è una scelta consapevole, che non sempre diventa parte della cultura femminile. Tante cose stanno cambiando, ma i risultati si dimostrano ancora non ottimali. E' un po' come lavarsi i denti, pochi in proporzione lo fanno con sufficiente regolarità. Se non impariamo a volerci bene in assenza di malattia, come la prevenzione attraverso l'autopalpazione costante e gli accertamenti di routine, il discorso diventa più complesso quando 1. Sanità Pisa e provincia siamo nel contesto della malattia. In sostanza volersi bene richiede anche sacrificio - aggiunge - quando ad esempio ci si trovi in percorso non facile come la chemioterapia, che comunque significa volersi bene perché si va alla ricerca di un migliore stato di salute, contrastandola malattia. In un primo momento può sembrare un paragone assurdo, quasi paradossale, ma poi si entra nel merito e con il trascorrere del tempo si cerca la forza di reagire. Allora, con lo stesso impegno - conclude - mettiamolo in pratica a cominciare da subito. Si, perché in fondo, è meglio prevenire che curare g.u.b. Pagina 8 V _ . ï"'" I L 131— QUANDO I CAPELLI CASCANO SICHETTI COLPA E' DEL TESTOSTERONE Con la menopausa tutto cambia nell'organismo femminile, perché ambia il ruolo degli ormoni. La lonna sa che aumenteranno rughe, assita' della pelle, etc, ma non è reparata ad affrontare il cambio di :apigliatura. I capelli bianchi non sostituiscono infatti un problema - spiega Teresa Sichetti, dirigente 7nita Operativa Chirurgia Plastica, Termocosmesi, Azienda Ospedalieo Universitaria Pisana - al contrario erdere i capelli e vederli diventare gni giorno più sottili ed opachi reoccupa molto, preoccupa la loro 'erdita di vigore e lucentezza ; ere'ccupa di vederli ogni giorno più »rutti e più radi. Turante la menopausa - aggiunge iiminuisce l'estrogeno , componente srmonale femminile e l'ormone naschile, il testosterone, pur non aumentando, diventa di conseguenea piu' forte ed agisce dando effetti nolto visibili , su sedi particolarnente ricche di recettori sensibili allo stesso, cioe' su cute e capelli. 1. Sanità Pisa e provincia A livello del bulbo, il testosterone attivato è in proposito denominato il "killer " dei capelli . A questo disequilibrio di natura ormonale si aggiunge l'effetto negativo determinato dallo stress d'adattamento alla menopausa. Il capello diventa progressivamente piu sottile, spento, opaco, sino a cadere . I capelli fragili, sottili, spenti, opachi che cadono più del solito rappresentano un segnale che indica alla donna che in lei non c'è piu' equilibrio. A peggiorare le cose inoltre e' la zona finte-'res- lata :la caduta dei capelli è in particolare, tutto sopra la fronte e vicino all'attaccatura a simulare verosimilmente nell 'immaginario della donna ad un aspetto "maschile". In Italia la vita media per le donne e', oggi, di 82,5 anni. Esiste quindi un'aumentata attenzione verso la cura di sè stesse, attraverso l'adozione di comportamenti tesi a preservare il bene salute e aspetto fisico. L'utilizzazione degli estrogeni nel trattamento dell'alopecia androgenetica in postmenopausa e' supportata da dati clinici e sperimentali. In alcuni paesi europei vengono frequentemente utilizzati estrogeni topici in lozione che pero' non agiscono per via locale, ma attraverso un assorbimento sistemico e quindi non debbono essere considerati una terapia locale ma generale. Il problema di queste lozioni e' anche il fatto che il dosaggio non e' controllabile in quanto l'assorbimento varia a seconda dello stato del cuoio capelluto che condiziona la permeabilita' del follicolo e dello strato corneo. Indubbiamente un'integrazione alimentare rappresenta un'importante ausilio . Dunque, un problema comune, controllabile, comunque con l'ausilio specialistico. g u.b. Pagina 9 AGOPUb .` TANTI DISTURBI FEMMINILI POSSONO TROVARE GIOVAMENTO L'agopuntura e' (sopratutto) in rosa i Il p -- _ Carlo ,jrsarì, a direttore 3° 13 . eSteaì01 a all' A zie nd a O s p e daliero 1 3rSita a P isana ai rapporti sessuali dolorosi, alla frigidità, dai disturbi mestruali a quelli della menopausa, qualcosa ( e non poco) si può fare . In una disamina obbiettiva, è bene sfatare qualche tabù su un percorso di salute quanto mai attuale e dibattuto . Parliamo cioè d'agopuntura , la più efficace e diffusa tecnica della medicina cinese (così come, al contempo lo è nel mondo occidentale). Si basa, in sostanza, su una stimolazione di determinate zone della pelle mediate l'infissione di sottili aghi metallici, tale da ristabilire il flusso dell'energia e del sangue e da permettere , in tal modo, la riduzione dei sintomi dolorosi o la guarigione . Essendo comunque una tecnica medica, per il suo esercizio è obbligatoria la laurea in medicina e chirurgia. Contrariamente a quanto si possa pensare nell'immaginario collettivo, è indolore e assolutamente innocua; gli aghi utilizzati sono inoltre sterili, monouso , di acciaio flessibile (cioè non si possono rompere) e con il manico in rame. Peculiarità di cui è opportuno informare debitamente in paziente. indicazioni cliniche Le dell'agopuntura - secondo Carlo Borsari, già direttore 3° U.O. Anestesiologia e Rianimazione e del Dipartimento di Anestesia , Azienda le femminili si dimostrano peculiarmente sensibili a questo trattamento , i n tutti i momenti della vita sessuale della donna, in particolare: Nel periodo fertile è in grado di ridurre tutti i disturbi del ciclo mestruale ( mestruazioni dolorose, ritardi o assenze del ciclo) e quelli da esso provocate (mal di testa, lombalgie , ansia e depressione): in questi casi possono essere sufficienti poche sedute per ottenere spesso un buon miglioramento del disturbo. Inoltre, è usata per ridurre la frigidità e il dolore durante i rapporti sessuali; La sua azione sedativa e ansiolitica è molto diffusa nella preparazione al parto fisiologico e in tutte le varie fasi della fecondazione assistita: la preparazione al parto deve essere iniziata alcune settimane prima con sedute settimanali oppure bisettimanali , che consentono alla futura madre di affrontare nel giusto modo lo stress del travaglio con maggior serenità e minore ansia, senza ricorrere dunque all'impiego dei farmaci. Per tale motivo può essere utilizzata anche allo scopo di smettere di fumare durante la gravidanza . Per la Fecondazione Medicalmente Assistita le sedute sono effettuate in coincidenza delle varie fasi della tecnica e in accordo con i ginecologi (anche in tal caso ha molta importanza l'effetto ansiolitico per la stimolazione dell'ovulazione e l'impianto dell'ovulo). Si dimostra altresì efficace nella modificazione della presentazione podalica del feto nelle ultime settimane di gravidanza ; inoltre, una o due sedute di agopuntura possono stimolare efficacemente la carenza del latte dopo l'avvenuto parto. Appare poi molto utile per la riduzione dei fastidiosi disturbi collegati alla menopausa: come ad esempio le vampate di calore, gli stati d'insonnia , la ritenzione di liquidi, le condizioni di ansia, le crisi depressive improvvise, i dolori dovuti ad osteoporosi ( la perdita di massa ossea dello scheletro), ecc. > Come si svolge in pratica una seduta di Agopuntura? Dopo una visita medica accurata (anche di un'ora) e il controllo di eventuali esami diagnostici , il medico agopuntore decide il trattamento più opportuno da eseguire, fornendo risposte esaustive alle domande della paziente. Le successive sedute durano , invece, circa trenta minuti. L'agopuntura è dolorosa? Non è, e non deve essere, dolorosa g.u.b. Ospedaliero Universitaria Pisana - sono molteplici e si estendono a quasi tutte le malattie funzionali. Quel- 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 10 P% %/// /, , ' % ; ! // / i / / i i ; 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 11 DI FRONTE ALLE PRETESE DELLA ASL, LA DONNA MELANIE CORTEZ E' MORTA PER COMPRESSIONE AVEVA IPOTIZZATO DI VENDERE LA PROPRIA CASA TORACICA. LO HA RILEVATO L'ESAME AUTOPTICO ORA LA SENTENZA HA SCONGIURATO IL RISCHIO ESEGUITO IERI ALL'ISTITUTO DI MEDICINA LEGALE il «UN'ARTICOLAZ IONE REGIONALE COSI' A PIA COME QUELLA SU SEI CENTRALI OPERATIVE RICHIEDE UNA NUOVA DISCUSSIONE» Fanente dí una casa dì cura vmce mam causa conto la AsI 11 Chiesti 1 rnila euro di arretrati per le rette della rsa ve vive. di IRENE PUCCIONI ANNA può finalmente tirare un sosprio di sollievo. L'Asl 11 pretendeva da lei la bella cifra di 161 mila euro. La richiesta è arrivata con un decreto ingiuntivo, senza preavviso né trattative. Una doccia fredda, che per tutta la durata della causa civile ha fatto vivere nell'ansia una sessantenne, arrivata addirittura a ipotizzare di vendere la propria casa per poter far fronte all'eventualità del paga- La donna dovrà pagare 13 euro al g iorno co me fa dal 2004 mento. Ma il giudice della seconda sezione civile del Tribunale di Firenze, la dottoressa Angela Bolognese, alla fine le ha dato ragione: la donna, difesa dall'avvocato Antonio Olmi del foro fiorentino, non dovrà sborsare alcuna cifra all'Asl, né oggi né in futuro. ANNA (è il nome di fantasia che abbiamo scelto per tutelarne la privacy) è una signora 60enne di Certaldo affetta da schizofrenia che dal 2004 è ricoverata presso la Casa di cura «Santa Luisa di Marillac» a Firenze. E' sola al mondo, gli unici parenti sono anziani e non possono prendersi cura di lei. Quando, nove anni fa, Anna entra nella struttura fiorentina viene concordato tra le parti che la ripartizione della retta giornaliera è di 13 euro a carico della signora (ha una piccola pensione di invalidità) e i restanti 54,15 euro a carico dell'Asl. Anna paga sempre regolarmente la sua quota di degenza. Nel frattempo, nel 2009, l'Asl richiede per lei un amministrato- 2. Sanità fiorentina e toscana re di sostegno (una sorta di `tutore' per le faccende legali, previsto dalla legge per chi è parzialmente incapace), individuato in un avvocato empolese. Si arriva all'aprile 2011 ed ecco il decreto ingiuntivo da parte dell'Asl di 161mila euro, corredato da una serie di fatture (tutte recanti la stessa data) delle cooperative che gestiscono la rsa dove la signora Anna è ospitata. In pratica quattro anni di rette intere da pagare, senza preavvisi o trattative. La paziente, sotto choc per la richiesta dell'enorme cifra, si è rivolta all'avvocato Antonio Olmi. Un anno di battaglie in aula che alla fine ha dato ragione alla signora, considerata alla stregua di un `evasore' qualsiasi, ignorandone - sostiene il legale - il precario equilibrio psicologico. gìudìce ce del tribunale respinge l'istanza la durata della causa, tanto da pensare di vendere la propria casa per poter far fronte all'eventualità del pagamento. Parliamo di una persona già in gravi difficoltà che proprio da parte del servizio pubblico sanitario avrebbe dovuto ottenere tutela e che invece le si è schierata come ostinata controparte». La signora Anna, dunque, dovrà continuare a corrispondere, come ha sempre fatto, la sola quota sociale. Ma nulla di più. «LA SENTENZA pronunciata dal Tribunale di Firenze - spiega l'avvocato Olmi - chiarisce in modo inequivocabile che la signora non doveva, ne in precedenza, tantomeno da ora in poi, farsi carico dell'intera retta di degenza della casa di cura. A provarlo sono gli stessi documenti prodotti dall'Asl: il provvedimento di ammissione alla casa di cura del 2004, l'istanza presentata dalla Asl per la nomina dell'amministrazione di sostegno e le fatture emesse, tutte curiosamente nella stessa data recanti la cosiddetta "quota sanitaria". La Asl - aggiunge il legale - ha inoltre tentato di difendersi allegando il regolamento adottato dall'ente, ma proprio all'articolo 8 è previsto che affinchè il regolamento sia efficace debba essere sottoscritto ed accettato dall'interessata, cosa che nel caso specifico non è mai avvenuto. La signora oltretutto - sottolinea ancora l'avvocato - ha vissuto nell'ansia per tutta Pagina 12 SE NTE NZA II tribunale respinge la richiesta di un maxi risarcimento avanzata dalla Asi a un'anziana ricoverata LA VICENDA L'Asl 11 ha richieso ad una donna affetta da schizofrenia 161miLa euro: il credito vantato si basava sulla retta di degenza nella casa di cura dove si trova la paziente , pagata dall'Asl D IFE SA L'avvocato Antonio Olmi del foro di Firenze che ha difeso la signora Anna nella causa civile contro l'Asl I I 2. Sanità fiorentina e toscana Il giudice ha dato ragione alla signora che non dovrà risarcire nemmeno un euro all 'Asl e potrà continuare a corrispondere la sola quota sociale alla casa di cura che la ospita Pagina 13 POTREBBE ESSERE I NG LOBATA DA QUE LLA D i FIRENZE «addio alla centrale d-1 -1 el 118» La Cgil lancia l'allarme ADDIO alla centrale operativa del 118 di Empoli? L'ipotesi potrebbe diventare realtà. Tutto è nato da una delibera del consiglio regionale (la n. 1235/2012) che prefigurava la possibilità di avere una centrale unica per tutta la Toscana. Adesso però la Regione si appresterebbe a presentare un'ulteriore modifica legislativa per il superamento dei bacini di utenza delle attuali centrali operative del 118, che nell'ottica degli addetti ai lavori potrebbero diventare sei per tutto il territorio regionale: è questa la soluzione più probabile allo stato attuale delle cose. Un progetto ancora sulla carta, ma con la certezza che Empoli non sarebbe tra le sei prescelte. La prima replica arriva dai sindacati. « Abbiamo visto candidature, rivendicazioni e recriminazioni territoriali sulla scelta della centrale quando ancora si par- 2. Sanità fiorentina e toscana IPOTESI ulta è stato ancora deciso ma L'ipotesi-accorpamenti potrebbe rivelarsi realtà Al dibattito dovrebbero poter concorrere tutte le realtà territoriali, compreso l'Empolese Valdelsa, con le sue peculiarità strutturali, organizzative e professionali». lava di crearne una per tutta la Toscana - attacca la Cgil senza però mai entrare in campo, con la consapevolezza che le diverse opinioni e aspettative dovessero rifarsi tutte alla più volte dichiarata e motivata scelta di una centrale unica. Quanto emerge ora mostrerebbe, se confermato, un quadro molto diverso e un mutamento nelle scelte che non condividiamo e che non possiamo accettare passivamente. E' evidente - prosegue la funzione pubblica Cgil - che un'articolazione così ampia come quella delle sei centrali richiede una nuova discussione. LA CENTRALE operativa del 118 di Empoli, però, sembra veramente destinata a sparire. La discussione non è ancora all'ordine del giorno della commissione regionale sulla sanità: si attende la delibera che rilanci la questione delle centrali operative. Il sistema sanitario regionale è al centro di un ampio dibattito, ma la questione 118 dovrà tornare presto al vaglio degli addetti ai lavori. Il rischio è che la centrale di Empoli venga inglobata da Firenze, ma c'è anche la possibilità che alcuni comuni del Circondario finiscano sotto altre centrali. Tommaso Ca ignani Pagina 14 'CONSIG LIO COMUNALE CHIARIFICATORE DEDICATO AL SANT'ANDREA 0 i i,,,,, ,,,, E 0, , ,f1•,, -r 1 % Cf I L'assessore regio RICCO di interventi chiarificatori il consiglio comunale aperto tenutosi alla sala dell'abbondanza di Massa per illustrare il patto territoriale delle colline metallifere e le politiche sanitarie, ospedaliere e territoriali in quest'area. «E' stato convocato di nuovo un consiglio comunale aperto - ha spiegatoo il sindaco Lidia Bai - per aggiornare tutti i cittadini sugli sviluppi in fatto di sanità nel nostro territorio grazie anche alla presenza dell'assessore regionale Luigi Marroni, del direttore generale dell'Asl 9 Fausto Mariotti e del presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani». La Bai ha poi riassunto gli avvenimenti degli ultimi anni, interventi che sono andati in porto malgrado l'attuale momento di grave crisi con i trasferimenti dallo Stato sempre più ridotti. Due i punti chiave emersi nel corso della seduta. L'ospedale Sant'Andrea non sta andando verso la dismissione ma è stato e sarà ancora riqualificato, verranno mantenuti anche qualitativamente i servizi ai cittadini con l'aggiunta di nuove presta- Marron i all 'assemblea muni cipale vizi. Dal canto suo l'assessore regionale Luigi Marroni ha affermato che «i posti letto non verranno toccati, anzi l'idea è di adeguare anche i piccoli ospedali alle nuove tecniche di cura. Ciò perché il nostro obiettivo è di mettere al centro proprio queste realtà locali. Non rientrano inoltre tra i nostri progetti, accentramenti in una struttura piuttosto che in un'altra nella provincia di Grosseto, se non quelli dovuti all'alta specializzazione del personale in uno specifico settore di cura in un ospedale piuttosto che in un altro». SVILUPPI «L'ospedale Sant'Andrea non sta andando verso le disissioni », queste le assicurazioni del sindaco Bai LA POLEM I CA Luciano Fedeli contro M assa Comune «Fanno solo propaganda» zioni secondo il modello dell'intensità di cura, e il potenziamento delle cure intermedie. Sulla presunta nascita di un ospedale a Riotorto è stato concluso che l'obiettivo è quello di 2. Sanità fiorentina e toscana investire sulle strutture esistenti potenziando piuttosto la collaborazione di rete tra ospedali della provincia e non, ad esempio con l'ospedale di Piombino. A entrare più nel dettaglio è stato il direttore Mariotti che ha parlato di programma di razionalizzazione e non di tagli della spesa, necessario a impiegare le giuste risorse in ogni ambito sanitario portando all'aggiunta e non alla perdita di ser- INTERVENUTO anche il presidente della Sds Luciano Fedeli che ha lamentato «l'atteggiamento propagandistico e per nulla costruttivo di quella parte della minoranza comunale rappresentata dalla lista civica Massa Comune, che ha praticamente disertato la seduta: è già il secondo consiglio comunale che snobbano. Trovo del tutto inutile abbaiare da fuori, sarei stato invece curioso di sapere che cosa i rappresentanti della lista hanno da proporre». Gianfranco Beni Pagina 15 IL COMITATO PRO-OSPEDALE «Caro direttore, dobbiamo incontrarci...» - CECINA - «I SINDACATI Cgil, Cisl e Uil - scrive don Reno Pisaneschi leader del comitato pro-ospedale - hanno chiesto al nuovo direttore Eugenio Porfido "i tavoli per la riorganizzazione dei servizi nei presidi ospedalieri" (La Nazione del 12 scorso) noi plaudiamo alla richiesta attinente al loro servizio sia perché tutto il personale ha il pieno diritto di conoscere il rapporto fra datore di lavoro e lavoratori, e a nostra volta chiediamo a Porfido un incontro pubblico sul documento giacente in regione, inviato insieme ai dieci sindaci della Bassa Val di Cecina con le richieste ritenute necessarie e precedentemente firmato da 22 mila persone oltre che approvato dai sindaci del comprensorio e trasmesso nell'incontro del 4 marzo 2013 alla Commissione regionale. Essa, in accordo con noi, si assumeva l'impegno di "farsi carico delle richieste rappresentate sul territorio attraverso specifici passaggi istituzionali e di 2. Sanità fiorentina e toscana coinvolgere la Giunta Regionale ad intervenire sulla situazione di particolare malessere ed incertezza. Il tutto, all'interno del piano di organizzazione della sanità regionale individuando metodologie organizzative e obiettivi definiti puntualmente ed in linea con le attese dei cittadini, nel pieno Lettera al vertice «Ricordiamoci q ueL docu mento» l: rispetto della concertazione e del coinvolgimento del territorio"». «NATURALM ENTE - aggiunge don Reno - in tutto ciò è "richiesto l'intervento del direttore generale. Dunque, un incontro con la dirigenza sanitaria è quindi indispensabile, un inconro nel quale sia possibile confrontarsi senza lasciare altri dubbi ed incertezze com'è avvenuto nella riunione col consiglio comunale. Siamo certi che il direttore vorrà incontrarci quanto prima». Pagina 16 _ AI ANCHE PER LE SALE OPERATORIE: «CON IL NUOVO SAN LUCA...» 7 0,9 e # 01 e Il Comitato per la Sanità lancia l'allarme: « epano presto ridimensionato» di FEDERICO SANTARINI TIMORI per il futuro della sanità nella Valle. La riorganizzazione dei nosocomi di Santa Croce e Fan Francesco mette in allarme il comitato `Per la Sanità nella Valle del Serchio'. «Spostamenti, riduzioni, chiusure, quei cambiamenti che minacciano di penalizzare tanto la Valle del Serchio sono ormai di fronte a noi . Il direttore D'Urso - scrive il comitato ha pronto dallo scorso febbraio il piano di razionalizzazione, e lo ha esposto ai sindaci mesi fa in un'anomala assemblea della Conferenza chiusa al pubblico. Nonostante questa mancata occasione di trasparenza, si è comunque in- travisto il triste destino cui le nostre strutture sembrano condannate dall'apertura del nuovo San Luca di Lucca, nel febbraio 2014. Dichiarazioni attribuite tempo fa al direttore sanitario Polimeni, nonostante successive smentite dell'azienda, lasciano più di un sospetto che un reparto come riabilitazione, presente in Valle con suocesso, rischi un serio ridimensionamento anche alla luce di strutture che nasceranno a Lucca». «E ANCORA - prosegue il comitato -, l'apertura del San Luca comporterà, tra tre soli mesi, il raddoppio delle sale operatorie oggi presenti al Campo di Marte. Dato che, per ragioni di bilancio, tali sale dovranno funzionare a pieno regime, è doveroso chiedersi che fine farà l'attività interventistica attualmente presente in Valle con ottimi risultati quali - quantitativi. Infine, il caso del poliambulatorio di Montefegatesi : al di là di un esito che pare positivo, l'accaduto conferma l'urgenza di un chiarimento istituzionale circa l'organizzazione dell'Asl 2 nel prossimo futuro». Per il comitato: «Non è accettabile che un tema così importante passi sopra le nostre teste senza un'attendibile informazione pubblica. La convocazione di un'assemblea della conferenza dei sindaci su questo tema, questa volta aperta ai cittadini, non è più rimandabile». aRiabiliw iunc riù hia di spairc» 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 17 IL COMITATO CITTADI NO CONTRO I TAG LI ALLA SAN ITA: 0 . . . . . z. s ervi - FIVIZZANO - "COMITATO per Fivizzano e Lunigiana" interviene sui tagli alla sanità e in particolare sull'ospedale di Fivizzano «una volta esempio di efficienza e qualità del servizio pubblico e oggi ridotto da scelte politiche scellerate. Chiusi i reparti di ostetricia e ginecologia, un unico reparto per area chirurgica e un altro per l'area medica. Non più pneumologia unica specialistica della provincia, e molti ambulatori di distretto persi. Da ospedale efficiente e completo a un piccolo avamposto con soli quarantun posti letto più nove di day hospital». Il Comitato teme che nel futuro l'Asl chiuda anche il Pronto Soccorso trasformandolo in un Punto di Emergen- TIPIORI II pronto soccorso dell'ospedale di Fivizzano potrebbe chiuedere za Territoriale, con il solo 118 presente: «Di fatto sarebbe come chiudere l'ospedale di Fivizzano. Tutti i ricoveri sarebbero dirottati su Pontremoli. La direttrice Maria Teresa De 2. Sanità fiorentina e toscana Lauretis si giustifica fornendo numeri di ricoveri inferiori ai livelli standard». Ma secondo il Comitato è ingiusto utilizzare i parametri usuali anche per le zone montane, con meno densità di popolazione e aggiunge: «La quasi totalità delle pubbliche assistenze della Lunigiana ricoverano i malati nell'ospedale di Pontremoli, dotato di reparto di rianimazione, cosa che abbiamo chiesto anche per Fivizzano. E in tutto questo la politica sembra essere assente». E infine la Don Gnocchi, che proprio questo mese dovrebbe aprire i battenti: «Sono mesi che la De Laureti: ne annuncia l'apertura. Anche se verrà aperto, sarà mutilato della metà dei posti letto promessi. Invitiamo la popolazione, le associazioni e i rappresentanti politici a mobilitarsi per chiedere chiarezza e manifestare dissenso su quel che sta accadendo, perché sanità in Lunigiana ha sempre voluto dire Fivizzano». Manuela Ribolla Pagina 18 !® • ®® campo - FIVIZZANO - IL FUTURO dell'ospedale di Fivizzano deve essere rivisto: lo chiede il segretario del Pd di Fivizzano, Emilio Bonfigli. Il segretario chiede di ripensare la struttura «a partire dagli investimenti fatti sul nuovo polo riabilitativo, potenziando e garantendo la chirurgia programmata, caratterizzando il nosocomio come ospedale di montagna con un serio pronto soccorso h24 che assista la popolazione, effettui le prestazioni diagnostiche terapeutiche, la prima accoglienza di patologie critiche, le quali 2. Sanità fiorentina e toscana r•® ® ® . ' le nrì dopo una prima fase di stabilizzazione, possano essere trasportate, con assistenza sanitaria ai presidi ospedalieri più idonei». Il Partito democratico di Fivizzano esprime quindi una forte preoccupazione per «la deriva che ha preso la riorganizzazione sanitaria della Lunigiana. La "chiusura ridimensionamento" del pronto soccorso, è una grave perdita per tutta la Lunigiana orientale. Questa non è una battaglia contro qualcuno ma per un servizio essenziale, per una comunità. Una battaglia difficile perché ci sono meno risorse economiche ma importante perché non può essere tolta i dal nosocomio» al Sant'Antonio la dignità di ospedale». Bonfigli è consapevole che la struttura «non potrà mai essere un policlinico» ma ribadisce che «deve rimanere un ospedale con Pronto Soccorso h24. Questo è fondamentale e non si discute. L'AslI di Massa Carrara non può prendere decisioni unilaterali senza un coinvolgimento delle amministrazioni locali su problematiche che hanno ed avranno una forte ricaduta sui cittadini». In conclusione il segretario del Pd promette il massimo impegno «per trovare soluzioni che garantiscano la salvaguardia di un così fondamentale servizio». Pagina 19 I c si ie ' di esci Futura» chiedono convocazione della «IL SINDACO Roberta Marchi si attivi per chiedere la convocazione della Conferenza dei Sindaci della Valdinievole così da far luce sui trasferimenti di pazienti dall'ospedale di Pistoia verso quello di Pescia per mancanza di posti letto a disposizione». Lo chiede il gruppo consiliare «Pescia Futura», sicuro che «la situazione possa peggiorare nel tempo, almeno stando a quello che si dice tra gli operatori sanitari». Per i consiglieri Leggio e Giuntoli, dunque, deve essere ridiscussa la riorganizzazione ospedaliera territoriale «che è ben lontana dal mostrare i segnali di mantenimento di prestazioni efficienti in un'ottica di offerta integrata, come invece avrebbe dovuto produrre». TRASFE RIMENTI II «Cosma e Damiano» «ALLA Conferenza dei Sindaci della Valdinievole partecipi anche il direttore generale della Asl 3 - è l'auspicio - affinchè si impegni presso le sedi opportune a richiedere un investimento in termini di risorse umane per il nostro nosocomio». Leggio e Giuntoli temono che il lavoro qualitativamente ineccepibile che gli operatori svolgono attualmente possa venir inficiato in caso di aumento di carico delle degenze rispetto al potenziale». «NON si dimentichi - è l'ammonimento - che nel documento approvato all'unanimità nel consiglio comunale dello scorso 7 ottobre si ribadiva come la nostra struttura sanitaria rappresentasse un presidio essenziale e di qualità dell'offerta sul territorio, e si dichiaravano irricevibili ulteriori depauperamenti della struttura in termini di servizi oltre che di risorse umane». 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 20 APPROVATI I BILANCI AsI 12, conti in attivo SONO tutti in pareggio i bilanci 2012 delle aziende sanitarie, approvati dalla giunta regionale, con un risultato complessivo di esercizio positivo per 738.526 curo. L'Asl 12 chiude con un attivo di 50.404 curo. Da segnalare la contrazione dei costi totali gestionali per oltre 100 milioni (-1,5% rispetto all'anno precedente). In particolare, i maggiori decrementi hanno riguardato sia la spesa per acquisti di beni (-3%) che i costi del personale 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 21 i ' S,ese per I^ vanità addio i tre Estav Ne nascera. uno solo FIRENZE «ADDIO agli Estav, i tre centri per l'acquisto di beni e servizi in sanità: entro il 31 marzo nascerà l'Estar». Così Luigi Marroni, assessore alla sanità, ha confermato l'anticipazione de La Nazione. I tre Estav, che hanno manifestato clamorose differenze anche nell'ultima acquisizione dei vaccini antinfluenzali, diventeranno uno solo. Risparmiando almeno due direzioni generali ma anche un considerevole contorno di seggiole e poltrone. Anche Stefano Mugnai (Pdl), vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale, accoglie bene la decisione della giunta: riproverandole di averla presa con tre anni di ritardo. Molti, comunque,i problemi aperti: dall'accorpamento delle centrali del 118 alla soppressione delle società della salute fino alla riduzione delle Asl. Difficile per i problemi interni al Pd. Sa. Ben. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 22 Prowedimento choc a re i 'Abusi su paziente' Licenziato in tronco psichiatra fiorentino ULIVELLI 2. Sanità fiorentina e toscana A pagina 19 Pagina 23 0 L ceriz ato ï , : i ur AVREBB E abusato di una sua paziente. Con questa motivazione, dopo un'inchiesta interna durata quasi due mesi, un noto psichiatra fiorentino è stato licenziato, senza preavviso, dall'azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. Specialista in psichiatria e neurologia e professore a contratto all'università, alla guida di svariate società specialistiche nel suo settore, il medico era già stato sospeso dal lavoro con una nota dell'ufficio procedimenti disciplinari lo scorso 16 settembre, dopo che il 6 settembre era arrivata la segnalazione di fatti e comportamenti che, se accertati, avrebbero configurato l'ipotesi di infrazione disciplinare. Un'infrazione grave: «per atti e comportamenti nei confronti di una paziente che andavano al di là della consueta relazione medicopaziente», si legge nella delibera che accompagna il provvedimento di licenziamento. Un'infrazione al contratto di lavoro dell'area della dirigenza medica del sistema sanitario nazionale, precisamente «per atti e comportamenti di gravità tale da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro, per i quali è previsto il licenziamento immediato». A Careggi bocche cucite sull'episodio. Ma nei corridoi del policlinico qualcuno dice che la relazione fra lo psichiatra e la sua paziente fosse andata ben oltre i limiti. 2. Sanità fiorentina e toscana ;a t choc all ' os Ilaria UtiveUi FIRENZE i • ia Firenze, provvedi ps ch afl'a ziente» di Careggi DO PO una sospensione di trenta giorni, rinnovata per altri trenta, a conclusione dell'istruttoria è arrivata la decisione. Licenziamento. Nel corso dell'inchiesta interna «i fatti a fondamento della contestazione sono stati ulteriormente avvalorati dalle informazioni e dalle testimonianze raccolte», si legge ancora nel provvedimento. Dove è scritto che «il comportamento» del medico «ha esulato in modo» chiaro e netto «dal normale rapporto medico-paziente», rapporto particolarmente delicato, soprattutto «nella relazione di tipo psichiatrico, di fronte a un evidente squilibrio di posizioni con soggetti in stato di sofferenza psichica, particolarmente delicati e fragili». Chiusa l'inchiesta interna, 1'11 novembre è stato deciso il licenziamento senza preavviso, formalizzato nell'atto del 13 novembre. Pagina 24 0 Visite, lunghe attese per troppi forfait « É importante che chi prenota una visita, se non può andarci si prenda la briga di disdire, perché questo concorre ad allungare le liste d'attesa». Lo ha detto l'assessore toscano al diritto alla salute Luigi marroni, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull'alto numero di cittadini che hanno prenotato una visitaall'ASI di Firenze e poi hanno dato forfait senza disd ire l'appuntamento. Marroni ha ricordato che a tal proposito «esiste una norma regionale che prevede che in questi casi ci sia una sorta di sanzione » pari a 15 euro. «C'è una norma- ha aggiunto - che va rispettata. Prenotare e non presentarsi diventa anche un non partecipare a un senso civico collettivo». 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 25 DALL' ESTAV ALL'ESTAR centro la dâ c o d'acquisto Le attuali tre strutture verranno fuse: risparmi per 80 milioni ! FIRENZE Da tre ad un'unica centrale d'acquisto per l'intera sanità toscana: si chiamerà Estar e prenderà dal 31 marzo prossimo il posto dei tre precedenti Estav. L'obiettivo dichiarato della riforma varata due giorni fa dalla giunta regionale vuole essere soltanto uno: quello del risparmio. Da realizzarsi, tagliando da un lato i costi dell'alta dirigenza - con l'accorpamento delle tre stazioni appaltanti scompariranno due posti di direttore generale e di direttore amministrativo, assieme a due collegi di revisori dei conti, per un totale di risparmio annuo attorno al milione di euro -, e dall'altro, puntando a strappare sconti ben più consistenti, rispetto all'attuale ribasso medio del 5%, sulle future aste per l'acquisto di beni e servizi: queste, con l'entrata in vigore della nuova centrale di acquis lo unica saranno tutte gestite in maniera unitaria regionale. «Le nostre stime, del tutto pru - 2. Sanità fiorentina e toscana denti - ha fatto sapere l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni - prevedono un risparmio annuo rispetto agli attuali livelli di spesa di circa 70-80 milioni di euro: non soltanto la centralizzazione delle aste permetterà di andare incontro, grazie all'ampia massa di acquisti gestita, pari a un miliardo circa di euro l'anno, a una forte facilitazione delle contrattazioni, ma soprattutto, il nuovo centro unico di valutazione centrale, permetterà, nella fase di introduzione di nuovi farmaci, di andare ad allocare risorse laddove queste si rendano realmente necessarie». Nessuno spostamento di sede pero i 997 dipendenti degli attuali Estav: «Il nuovo Estar - ha aggiunto Marroni - sarà diviso in tre articolazioni corrispondenti ciascuna a una delle tre aree vaste in cui è suddivisa la sanità toscana: solo la direzione sarà stabilita in una sola delle tre sedi, da individuare fra Firenze, Pisa e Siena». Gabriele Firmani Pagina 26 Fiais, MSS e NI «Grosso errore nuovo ospedaie» Assemblea del sindacato critica sul progetto di Montenero Lippi (P) ricorda: «Solo Livorno con un presidio vecchio» 1 LIVORNO Anche se mancano molti mesi alla posa della prima pietra, il nuovo ospedale che l'Asl ha intenzione di costruire a Montenerero fa discutere tanto. Ieri mattina l'argomento è stato trattato al primo piano del palazzo amministrativo della struttura di viale Alfieri, dove si è svolta un'assemblea di Fials, a cui erano invitate anche le forze politiche. Samuele Lippi segretario comunale Pd, Vincenzo Pastore del Movimento 5 stelle e Marcella Amadio, consigliere comunale del Pdl hanno espresso le loro opinioni a riguardo con solo il democratico a favore del nuovo progetto. Gli altri due, infatti, si sono dimostrati fortemente contrari, così come Massimo Ferrucci, segretario: «Non ci opponiamo al nuovo ospedale per partito preso. Ma valutiamo i numeri di una struttura che dovrebbe avere 400 posti letto, ripetto ai 981 che avevamo al 31 Samuele Lippi durante il suo intervento all'assemblea Fials dicembre 2012». Secondo Ferrucci, il presidio di Montenero non avrà neurochirurgia. «Non lo dico io, ma il presidente della Regione, Enrico Rossi - spiega il sindacalista - il quale ha affermato che in area vasta ce ne dovrà essere solo una. E che non sarà a Livorno. Ecco, quindi che serve una battaglia per la sanità del nostro territorio». D'accordo Lippi nel condurre una lotta per Livorno e il suo sistema sanitario: «Ci batteremo per il numero di posti letto e per le prestazioni che devono essere in linea con l'importanza della nostra città in Toscana. Neurochirurgia, per esem- pio, è un elemento imprescindibile per noi. Ma non possiamo arrestare l'iter partito per il nuovo ospedale, perché si tratta anche di standard di accoglienza che, con i tanti interventi di ristrutturazione, l'ospedale di viale Alfieri non è riuscito a raggiungere. Livorno è l'unica città della regione a non avere un nuovo ospedale. E deve colmare questo gap». Dalla platea, formata da tesserati Fials si sono alzate voci come «non hanno i soldi per la produttività, però li trovano per il nuovo ospedale». Lippi ha risposto che «un conto sono gli investimenti, un'altra è la spesa corrente». Argomento caldo e delicato che Vincenzo Pastore ha sfruttato per proporre il Movimento 5 stelle come soggetto politico alle prossime elezioni: «Non abbiamo rappresentanti in consiglio comunale, ma appoggeremo le vostre iniziative, partendo dal fatto che, secondo noi, è sbagliatissimo costruire il nuovo ospedale. I soldi necessari alla costruzione potrebbero essere investiti per migliorare i servizi e ilwalfare attorno a quello che già c'è. E c'è il rischio di dare ai privati la sanità pubblica». MarcellaAmadio è anche lei contraria al presidio di Montenero: «Non è un problema di strutture, ma di organizzazione. La sanità livornese è caratterizzata da uno spreco di denaro immenso. Bisogna combattere il disegno della Regione che vuole smantellare la sanità livornese. Nel piano diventeremmo come un centro di campagna, mentre invece siamo la seconda città della Toscana». Andreas Quirici IìaLc.ll,ScPdl: x «r il onmo iePcdalo> 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 27 5 000 firm e co ntro il proge tto d i Mon te nero Una raccolta di firme per dire no al nuovo ospedale. È quella che sta portando avanti Alleanza per lavoro, beni comuni e ambiente (Alba) e che finora hanno superato quota 5000 unità. Ieri, esponenti del l'associazione erano davanti all'ingresso della struttura di viale Alfieri l'inls. MSS c Pd): 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 28 SE SER M'INCATENO DAVVERO DI ENRICO BIANCHI* el leggere l'articolo del segretario provinciale Fials di Livorno in cui si fa riferimento alla volontà da parte del presidente Enrico Rossi di chiudere la neurochirurgia dell'ospedale di Livorno, mi sono preso subito la briga di andare a leggere il testo della delibera 1235 della Regione Toscana sulla riorganizzazione sanitaria regionale per verificare laveridicità di tale affermazione. A dire il vero, non sono riuscito a trovare alcun riferimento alla soppressione della neurochirurgia livornese. E se anche ciò dipendesse da una mia lettura poco attenta del testo, voglio cogliere l'occasione per ribadire che sul problema della neurochirurgia sia il sindaco 2. Sanità fiorentina e toscana Alessandro Cosimi che io stesso ci siamo fortemente battuti a tutti i livelli per il suo mantenimento sul territorio. Lo stesso assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, di cui non ho alcun motivo per non fidarmi, in una manifestazione pubblica in città davanti a centinaia di persone, sconfessò la voce di probabile soppressione della struttura. Un anno fa minacciai di incatenarmi all'ingresso dell' ospedale nel caso in cui si fosse deciso di smantellare una struttura importante, patrimonio della sanità locale, quale la neurochirurgia livornese. Oggi annuncio nuovamente il gesto se il sindacato Fials avesse sfortunatamente ragione. In caso contrario, avrei piacere che i sindacati si prendessero parte del merito se la neurochirurgia, come auspicabile visto che è patrimonio di tutti, rimanesse a Livorno. *Presidente dei consiglio comunale Pagina 29 DONNE E SALUTE Mwrtedì le visite su prolasso e incontinenza / LUCCA L'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedal diretta dal professor Gian Luca Bracco è tra i centri che partecipano alla giornata mondiale dedicata alla salute della donna e in particolare a ai disordini genitali e urinari femminili "World Women Bladder Disorder Day". L'Associazione italiana di ginecologia urologica e del pavimento pelvico (Aiug), che da an ni studia le affezioni che riguardano la sfera uro-genitale e la statica pelvica sta sviluppando importanti linee guida nella classificazione, nella diagnostica e nel trattamento di questi disturbi e ha ideato e promosso questa giornata mondiale dedicata alla salute della donna. Il professor Bracco, consigliere nazionale di questa associazione, prenderà parte all'iniziativa martedì 19 novembre, coadiuvato dalla dottoressa Mariella Lenci. In particolare il Centro di ginecologia del pavimento pelvico del "Campo di Marte" resterà aperto gratuitamente al pubblico per fornire informazioni ed eventuale visita ginecologica alle pazienti per tutti i problemi riguardanti l'incontinenza urinaria femminile, le infezioni vescicali, il dolore pelvico ed il prolasso utero-vaginale. Info: telefonare ogni mattina al Punto Donna a1 numero 0583/ 970120 dalle 9 alle 13. AcaeroM1leaallaCrnceVerAe iii n iblcmi dcl nrrnvo n x l,,l 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 30 LUNATA Convegno di Abc sulle patologie del gioco d'azzardo P LUNATA Il movimento ABC Capannori organizza per oggi il convegno pubblico "È solo un gioco? Riflessioni e proposte di intervento sul tema ludopatie" che si svolgerà nella sala convegni dell'Hotel Hambros invia Pesciatina 197. Interverranno esperti della Asl di Lucca e del servizio Sert, il dottor Massimiliano Andreoni, presidente della cooperativa sociale "Giovani e comunita", e il professor Marco Dotti, docente del corso di laurea specialistica in editoria e comunicazione multimediale dell'università di Pavia. Il professor Dotti è inoltre coordinatore di un gruppo di ricerca sul gioco d'azzardo per "Vita magazine", ha pubblicato saggi e traduzioni sempre su questo tema e si impegna attivamente sull'intero territorio nazionale per contrastare questa grave piaga sociale. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 31 ità, la riorganizzazione allarma la Valle del Serchio il comitato locale chiede la convocazione della Conferenza dei sindaci perché venga fatta chiarezza sul destino delle chirurgie e della riabilitazione di Luca Dini 1 CASTELNUOVO La riorganizzazione dell'assistenza sanitaria e dei servizi della Als 2 è alle porte e in Garfagnana e Valle del Serchio aumenta la preoccupazione sul destino delle strutture locali. Sono infatti previsti spostamenti, riduzioni, chiusure, cambiamenti che interesseranno naturalmente anche la Valle del Serchio e quindi i presidi di Castelnuovo e Barga. Il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio teme che la zona possa essere penalizzata e chiede la immediata convocazione di una Conferenza dei Sindaci: «Il direttore D'Urso ha nel cassetto dallo scorso febbraio il piano di razionalizzazione dell'azienda, e lo ha esposto ai sindaci nell'agosto scorso in un'anomala assemblea della Conferenza che era chiusa al pubblico - dicono i membri del comitato -. Nonostante questa mancata occasione di trasparenza, si è comunque potuto intravedere il triste de- stino cui le nostre strutture sembrano condannate dall' apertura del nuovo San Luca di San Filippo, prevista al momento per il mese di febbraio 2014. «Dichiarazioni attribuite qualche mese fa al direttore sanitario Polimeni, nonostante successive smentite da parte dell'azienda, lasciano più di un sospetto che un reparto come riabilitazione, da tempo presente con successo in Valle, rischi un serio ridimensionamento anche alla luce di analoghe strutture che nasceranno a Lucca. «Ancora, l'apertura del nuovo ospedale San Luca comporterà il sostanziale raddoppio delle sale operatorie oggi disponibili al Campo di Marte: dato che, per ragioni di bilancio, tali sale dovranno funzionare a pieno regime, è triste ma doveroso chiedersi che fine faranno le attività chirurgiche ed ortopediche attualmente presenti in Valle con ottimi risultati qualitativi e quantitativi». caso del poliambulatorio di Montefegatesi, prima chiuso e poi riaperto nel giro di pochi giorni: «Al di là di un esito che pare fortunatamente positivo, quanto successo conferma l'urgenza di un chiarimento istituzionale circa l'organizzazione dell'Asl 2 nel prossimo futuro - afferma in una nota il comitato«Non è accettabile che un tema così importante passi sopra le nostre teste senza una precisa e attendibile informazione pubblica che chiarisca i reali progetti che i vertici dell'Asl 2 intendono portare avanti. «Dopo mesi e mesi di colpevole silenzio, la convocazione di un'assemblea della conferenza dei sindaci incentrata su questo tema, questa volta aperta ai cittadini, non è più rimandabile». ©RIPROUIJZIONE RISERVATA Il comitato parla anche del ullannu la l;ill : dcl Mrcóio ! . L'ospedale di Castelnuovo 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 32 Opa dimezzata, no di Montiioso La Monasterio pronta a mettere sul piatto soldi e proposte per tenersi il materno infantile di Aronne Angeiid / MONTIGNOSO La Fondazione Monasterio è pronta a mettere soldi (e proposte operative) pur di non vedere trasferire da Montepepe al nuovo ospedale unico di viale Matteo (apertura fine 2014 inizio 2015), il dipartimento materno infantile, necessario allo sviluppo (che nel caso vuol dire sopravvivenza) della cardiochirugiainfantile. La notizia la dà il primario, il cardiochirurgo Bruno Murzi, chiamato dal sindaco Narciso Buffoni a spiegare al consiglio comunale - ieri mattina - perché il trasferimento dell'Opa può far morire la ricerca e l'Ospedale del cuore. Far morire quindi una sanità di eccellenza (mortalità zero nel 2012) che adesso attira pazienti non solo dalla Toscana e dalla Sardegna ma anche dall'estero. Bruno Murzi sta girando la Provincia (ha già incontrato la commissione sanità a Massa, presto sarà ad Aulla) per raccontare perchè è così strategica la presenza del materno infantile a Montepepe, con una porta che si apre sull'Ospedale del cuore. Alle forze politiche dei Comuni di tutta la Provincia Murzi chiede un intervento sull'Asl e un ripensamento sul trasferimento del reparto. Pronta la Monasterio ad investire nell'operazione e comunque di mettersi a disposizione per dare un contributo qualificato di idee e proposte per ritoccare il piano sanitario in modo da integrare al meglio l'attività dell'ospedale del cuore con quella che si svolgere nell'ospedale unico. Solo in un passaggio Murzi ha usato un tono più alto: «Non è vero che il dipartimento matemo infantile fu piazzato a Montepepe solo come parcheggio in attesa dell'ospedale unico. Ci sono atti, una delibera dell'asl 1997 che portarono ad investire 13 miliardi di allora nella struttura pensata da subito come un insieme, una inte- grazione di professionalità». Questo per sottolineare che quando invece è stato progettato l'ospedale unico non si è tenuto conto di questa realtà. Murzi è andato poi al centro del problema: «Da anni all'attività chirurgica uniamo la ricerca, come dimostrato da numerose pubblicazioni internazionali, per cercare metodi di prevenzione nella nascita di bambini con problemi cardiaci». Analizzando le placente, è stato scoperto che le madri dei bimbi con problemi cardiaci hanno il 40% in meno di cellule staminali e il 50% in meno di fattori del- la crescita. C'è la possibilità concreta che in breve tempo si possa andare a innesti di staminali direttamente nel feto della madre in modo da ridurre il rischio di malformazioni cardiache nel neonato. Roba da Nobel. «E' chiaro che questa attività di ricerca non può andare avanti se il materno infantile non è letteralmente a portata di mano». E la politica? Il consiglio comunale verrà riconvocato presto per votare un documento congiunto contro - stando all'embri one di dibattito di ieri il trasferimento del materno infantile. L'ospedale pediatrico apuano 2. Sanità fiorentina e toscana Op d ra10.- di 1lomignoar W' Pagina 33 I consiglio comunale si prepara votare Riunione dei capogruppo consiliari in settimana e poi nuovo consiglio comunale per difendere l'ospedale del cuore e contro il trasferimento del materno infantile da Montepepe ali' ospedale unico di viale Mattei. Si cercherà dunque di stilare un documento unitario maggioranza e opposizione - per esprimere la posizione di MOntignoso . II sindaco Buffoni ha 2. Sanità fiorentina e toscana documento unitario già sostenuto la sua contrarietà al trasferimento : « E non da ora, da sempre», ricorda visto che si era battuto contro la costruzione dell'ospedale unico in viale Mattei. Lo vo leva a Montepepe. AndreaAliboni (Fratelli d'Italia) hasottolineato le contraddizioni del Pd rocordando chela mozione a difesa del l'Opa presentata a livello regionale dal consigliere MarinaStaccioli ( presente ieri in aula) era stata respinta grazie all'astensione del consigliere Rossetti del Pd. I Cinque stelle intanto hanno annunciato che porteranno i I caso Opa all'attenzione del comitato toscano del movimento che riunirà domani al parco della Comasca a Ronchi. A favore dell'iniziativa pro Opa anche i consiglierei Cella,Vietinae Quiriconi. Pagina 34 «O ale da potenzi«are non da n* durre» Emilio Bonfigli segretario del Pd fivizzanese lancia un appello all'Asl per il Sant'Antonio Abate / FIVIZZANO Il segretario del Pd, avvocato Emilio Bonfigli, interviene sul futuro dell'ospedale Sant'Antonio Abate. «Il Pd di Fivizzano ritiene che la funzione dell'ospedale vada ripensata a partire dagli investimenti fatti sul nuovo Polo riabilitativo, potenziando e garantendo la chirurgia programmata, caratterizzando il nosocomio come Ospedale di montagna con un serio pronto soccorso h24, che assista la popolazione del comprensorio e turistica, che effettui le prestazioni diagnostiche terapeutiche indirizzate al sostegno delle funzioni vitali, alla mobilizzazione atrau- matica del paziente e a eventi traumatici o a episodi acuti di modesta entità e di pronta risoluzione, che effettui la prima accoglienza di patologie critiche, le quali dopo una prima fase di stabilizzazione, possano essere trasportate, con assistenza sanitaria ai presìdi ospedalieri più idonei alla situazione clinica in atto, che abbia al suo interno tutti i dispositivi medici per l'assistenza ai pazienti critici e che permettono anche la teletrasmissione di dati». Il segretario Bonfigli ritiene che l'ospedale «debba quindi rimanere un presidio ospedaliero di base, sede di un moderno e funzionale Pronto Soccorso, con la presenza di specialità ad L'avvocato Emilio Bonfigli ampia diffusione territoriale, organizzate in base al nuovo modello sanitaria di intensità di cura, senza che ciò ponga però limiti ai servizi offerti al cittadino. Il Pd di Fivizzano quindi esprime forte preoccupazione per la deriva che ha preso la riorganizzazione sanitaria della Lunigiana, affermando senza se e senza ma che la "chiusura/ridimensionamento" del pronto soccorso, è una grave perdita per tutta la Lunigiana orientale. Questa non è una battaglia contro qualcuno, non è una battaglia contro l'Azienda sanitaria, nè contro la Regione, ma una battaglia per un servizio essenziale per una comunità, una battaglia difficile perché ci sono meno risorse economiche, ma importante perché non può essere tolta al Sant'Antonio Abate la dignità di ospedale. Sappiamo che non potrà mai essere un policlinico e che la sanità è cambiata, ma sappiamo anche che non vogliamo essere presi in giro, deve rimanere un ospedale con pronto soccorso h24 questo è fondamentale e non si discute. Non si può tacere: l'Asl Massa Carrara non può prendere decisioni unilaterali, senza un coinvolgimento delle amministrazioni locali su problematiche che hanno e avranno una forte ricaduta sui cittadini. Per questo il Pd si impegnerà, affinchè si trovino soluzione che garantiscano la salvaguardia di un così fondamentale servizio, sia a livello regionale, dove i consiglieri del territorio si sono già attivati, sia a livello locale in quanto oggetto di programmazione territoriale». pareo eolico, stop definitivo ,,, -1 ii i1 rirnr odi ¡tali, 'nf 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 35 D L'altro ex primario Medi in un 'associazione che fa prestazioni a tariffe lo cst un'iniziativa simile a quella di cui parliamo in pagina è quella dell'associazione Mevia (medici di Viareggio), che si propone di garantire un servizio ai cittadini meno abbienti . Parliamo di visite mediche, ma anche di assistenza domiciliare e di primo soccorso. A tariffe low cost. L'idea è di Stefano Mazzocchi, viareggino d'adozione e figlio dell'ex titolare della farmacia Calandra in via Regia. Trai medici coinvolti l'ex primario dell'ospedale Versilia Francesco Medi (nella foto) e il dottor Giovanni Paolo Caprili per quanto riguarda la chirurgia. Poi c'è la cardiologa Lucia Maracci, il biologo nutrizionista Augusto Innocenti, l'otorinolaringoiatra Marco Giannini e l'oculista Stefano Della Maggiore. Per usufruire del servizio occorre essere soci, pagando una quota di iscrizione annuale di 5 euro. Attualmente Mevia mette a disposizione un medico al sabato e alla domenica e nei giorni prefestivi e festivi dell'anno per una visita per i casi meno gravi , i cosiddetti codici bianchi (servizio gratuito per i soci). Inoltre contatta diversi medici specialisti , o esegue visite direttamente tramite i propri professionisti , a prezzi scontati dal 50 al 70%. i.,, . „p , á`; „ r, ,i, ; i, 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 36 Visite gratis per i poveri grazie al medico dei vip Nuovi ambulatori alla Misericordia per l'associazione dell'ex primario Miele «lo e i miei colleghi volontari restituiamo un po' di quello chela vita ci ha dato)) di Matteo Tuccini e Franco A . Calotti 1 VIAREGGIO Ha 70 anni e una grinta da fare invidia a un do ttorino al primo incarico. «Io ortopedico? Beh, ho diretto per anni l'ortopedia della clinica San Camillo, con 12 dottori nella mia squadra. Faccia un p& lei». Bastano poche parole per capire come mai l'ex primario Mauro Miele - luminare della medicina, versiliese e oltre abbia deciso di non godersi in pace il meritato riposo, dopo una carriera brillante. «Ho iniziato che guadagnavo 90mila lire, qualcosa ho fatto», si schernisce, forse per attutire il rimbrotto. In realtà, grazie alle sue capacità cliniche e chirurgiche si è costruito un'autentica fama che è andata ben al di là di Forte dei Marmi, dove oggi vive. Fama cui ha contribuito anche il rapporto speciale con lafamiglia Bocelli, iniziato quando era primario a Pontedera e curava i genitori di Andrea, e proseguito a Forte. L'associazione di volontari. Quando Miele è andato in pensione, però, deve aver pensato che il meglio doveva venire. E nel 2010 ha creato, assieme a dei colleghi, l'associazione di medici volontari chiamata Mevv. L'obiettivo? Curare grati s i poveri e i bisognosi. All'inizio quasi tutti extracomunitari, ma ormai da tempo anche italiani. «Io e altri colleghi - dice - abbiamo pensato che nella nostra vita abbiamo avuto fortuna. E così restituiamo un po' di quello che ci è stato dato». Ora l'associazione ha riunito tutti gli ambulatori - aperti inizialmente alla stazione di Viareggio e poi alla Croce rossa - nella sede della Misericordia, in via Cavallotti. «A Forte dei Marmi, cioè a casa mia spiega Miele - resta la sede legale di Mevv, un'associazione onlus coordinata dal Cesvot regionale e dal Copimav della provincia di Lucca. Mentre la sede operativa è da sempre a Viareggio, prima alla stazione ferroviaria, poi alla Croce Rossa e alla Misericordia». Le visite gratuite. L'obiettivo, come detto, è quello di dare assistenza medica gratuita a tutti i bisognosi. Ci sono quattro ambulatori dentistici attivi in vari giorni della settimana, in cui lavorano un nutrito numero di giovani odontoiatri specialisti, coordinati da Ugo Covani (primario all'ospedale Versilia) e dal suo aiuto, Michele Moriconi. Poi si fanno visite ortopediche (con lo stesso Miele), dermatologiche (con i dottori Alessandro Salvati e Cesare Sabatini), chirurgiche (con il dottor Massimo Minerva), cardiologiche (Daniele Rovai), geriatriche (Maria Angela Torsoli). Ci sono, inoltre, due medici di base come Patrizia Rossi e Ileana Novi. Al gruppo si è aggiunta recentemente LuciaAmadei, notissima oncologa (oggi in pensione) dell'ospedale Versilia. Per accedere in maniera libera e del tutto gratuita al poliambulatorio basta telefonare al mattino alla Misericordia di Viareggio (0584 946800). Suor Vincenza penserà ad organizzare gli appuntamenti nel più breve tempo possibile. Porte aperte alla Misericordia. Ma chi si rivolge agli ambulatori dei medici di Mevv? E soprattutto, come si gestisce un'attività così complicata? «Diciamo subito che il lavoro non è mai mancato - spiega il dottor Miele - siamo partiti da dei locali presi in prestito dalle Ferrovie per intercettare la povera gente che viveva e vive nei dintorni della stazione. Poi abbiamo avuto supporto da Croce rossa e Misericordia. Oggi la nostra attività si svolge totalmente presso il poliambulatorio della Misericordia di Viareggio. Dove arrivano persone di vario genere». Anche qualche furbetto. «Sì, c'è stato un tizio che si è rivenduto la pro tesi dentaria che gli avevamo fatto. Un altro è arrivato con un mac- 2. Sanità fiorentina e toscana chinone e ha preteso una visita gratis. Sembrava la classica immagine dell'evasore totale». I medici - come giuramento di Ippocrate chiede - lo hanno visitato, ma poi gli hanno chiesto un obolo per l'associazione. «Quello che posso garantire - dice l'ex primario tirando fuori la grinta di cui parlavamo prima - è che noi sianio buoni, ma non ingenui. Ci puoi fregare una volta, se cela fai. La volta dopo ti diamo una pacca sulla spalla e ti rimandiamo a casa». Casi isolati: nel 99% delle volte siamo di fronte a vere emergenze. «Nella nostra società siamo abituati ad andare dal medico per ogni cosa, ma queste persone dal medico non ci sono mai andate o non lo fanno quasi mai». I vari trasferimenti da un locale all'altro hanno causato qualche difficoltà nel divenire un punto di riferimento per i poveri, ma grazie a questa nuova sistemazione l'associazione ritiene di aver risolto questo problema. Si tiene a ribadire, comunque, di non avere alcun rapporto di dipendenza con la Misericordia («siamo laici e senza alcuna colorazione») se non il prestito di questi locali. I supporto dei vip. La gestione dell'associazione, visto che le prestazioni sanitarie sono gratuite, richiede un impegno finanziario quotidiano non indifferente per i materiali di consumi e farmaci di primo impiego. «Li acquistiamo in farmacia con il ricavato dalle nostre quote sociali, da donazioni da parte di soci sostenitori o da liberi cittadini - afferma il dottor Miele - Collaboriamo inoltre con altre associazioni di volontariato, fornendo il nostro aiuto al Centro aiuto alla vita, che necessita annualmen- te di pannolini in quantità industriale ed alla Associazione San Vincenzo. In qualche caso disperato sosteniamo a domicilio malati in precarie condizioni economiche. Alcuni dei nostri soci si dedicano anche, una-due volte all'anno per due settimane, ad una missione salesiana in Africa (per la precisione in Camerun). Fortunatamente godianio del supporto anche morale di tanti soci emeriti, come Andrea Bocelli, Veronica Berti, Francesco Alberoni, Rosa GiannettaAlberoni, della Gioielleria Cassetti e di tutti gli amici che apprezzano la nostra attività». Come aiutare l'associazione. Dare una mano al dottor Miele e ai suoi medici è semplice: conce socio sostenitore annuale si può fare con 50 euro all'anno (tessera e ricevuta); con donazioni alla Cassa Risparmio di Lucca (Banco Popolare, sede di Forte dei Marmi) Iban IT 48 06200 70150 0000000000598; e con il 5 per mille della denuncia dei redditi: CF 91040560467. «Comunque - conclude Miele - ringraziamo tutti per qualsiasi contributo, anche modesto, purché sia espressione di piena solidarietà con le nostre iniziati ve». ORIPRODU>IONE RISERVATA Pagina 37 Sopra, il dottor miele (a sinistra) cura un malato assieme al collega Cesare Sabatini; In alto a destra, ladottoressa Angela Torsoli con un paziente A sinistra, Miele nel suo studio a Forte A destra, ancora lui con i medici Torsoli, Minerva, Novi, Rossi e Salvati 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 38 ATTIVI DUE CENTRI STUDI A FIRENZE E PISTOIA ° • Toscana al " top " per la medicina delle donne REGIONE SPECIFICA COMMISSIONE Toscana ai vertici nazionali per la medicina di genere ovvero per la tutela a tutto campo della donna e del suo benessere plico - fisico. Un dato importante che testimonia la profonda cultura in generale di questa terra, assieme ad un totale rispetto della dignità di ogni persona. La nostra Regione non è la sola in un simile percorso, ma certo siamo un passo in avanti. E' però un percorso che coinvolge anche le Istituzioni nazionali. Come ha detto Flavia Franconi del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari, lo dimostrano i risultati del progetto strategico coordinato da Stefano Vella dell'Istituto Superiore di Sanità. La Regione Toscana ha fatto passi da gigante. il Consiglio Sanitario Regionale ha istituito una commissione dedicata alla medicina di genere coordinata da Anna Maria Celesti . Lo scopo è individuare quante e quali differenze di genere sono dovute a fattori intrinseci alla biologia di genere e alla fisiopatologia della malattia e quante sono da ascrivere alla società e al sistema sanità, evidenziando quanto costa questa differenza. Poi vi e quello di ricercare percorsi ottimali per sensibilizzare e formare gli operatori sanitari verso il determinante genere e sviluppare indagini e ricerche finalizzate ad evidenziare le differenze nei fattori dì rischio, nella prevenzione e nella 2. Sanità fiorentina e toscana cura, farmacologica e non, di patologie emergenti tra la popolazione femminile. Sono stati aperti due centri studi uno Firenze ed uno a Pistoia. Infine, l'Assessorato della Salute ha incluso la medicina di genere nel piano sanitario . Organizzazioni come l'Ordine dei Medici, l'osservatorio nazionale sulla salute della donna (ONDA), le società scientifiche , le associazioni come le mogli dei medici , il gruppo italiano Salute e Genere hanno diffuso la cultura di Genere http:l/ .medicinagenere.org/ e http.ll www.donnevip.it/. L'attività svolta in Italia è perfettamente in linea con quanto raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e con la risoluzione del Parlamento Europeo che afferma fra l'altro la necessità di: a) a includere lo stato di salute delle donne e la questione dell'invecchiamento delle donne quali fattori di integrazione della dimensione di genere, nonché ad applicare il bilancio specifico alle politiche, ai programmi e alle ricerche attinenti alla salute; b) inte la dimensione di genere nella lotta contro il tabagismo ed introdurre campagne antifumo concepite espressamente per le donne e le giovani c) sostenere la ricerca medica e farmaceutica nel settore delle patologie che colpiscono le donne in tutte le fasi della loro vita e non soltanto durante l'età riproduttiva . g.u.b. Pagina 39 GIOIA Ieri mattina ai cinema Lami la cerimonia con gli studenti La can*ca deí 500 bambíní per so stenere l'Unícef L'UNICEF nomina Santa Croce "città amica dei bambini e delle bambine" e consegna al sindaco Osvaldo Ciaponi lo speciale riconoscimento di "difensore dei bambini e delle bambine". La bella cerimonia si è svolta ieri, al Supercinema Lami, alla presenza di quasi 500 bambini e bambine delle scuole santacrocesi. Presenti la presidente regionale Maria Valeria Acquaro e provinciale, Patrizia Falcone, di Unicef, Maria Grazia Sestini, garante per l'infanzia della Regione Toscana, la dirigente dell'istituto comprensivo di Santa Croce, Tonella Cenci. Il Comune di Santa Croce, con il contributo e la collaborazione di Biokimica, ha donato Unicef 1.500 euro per l'acquisto di vaccini e medicinali per la diminuzione della mortalità infantile. Tante foto e un ampio servizio nel numero del settimanale Le Cittyà del Cuoio di sabato 23 novembre. 4. Servizi sociali Pagina 40 , e . P odere LA COOPERATIVA Sociale Pegaso, attiva da oltre 10 anni nel reinserimento al lavoro di soggetti svantaggiati dal punto di vista psichiatrico, ha acquistato il podere di Castellonchio di San Miniato per 390mila euro. Lo stabile, ancora da ristrutturare, rappresenta un notevole investimento da parte della Cooperativa, che ha maturato in questi anni la vo- 4. Servizi sociali ® i ° lontà di stabilizzare ulteriormente le attività sul territorio dotandosi di una struttura propria. Nella nuova struttura la Cooperativa ha intenzione di avviare una serie di attività come l'acquisto di animali da cortile, produzione di pinoli, grazie ai contatti con una cooperativa algerina dalla quale saranno importati prodotti semilavorati; il recupero delle potature per la produzione di biomasse. Pagina 41 CONCERTO D i «VOLERE E' POT E» DOMANI AL TTRO ERA Un aiuto concreto ai bambini del Rwanda SOSTENERE i progetti di solidarietà e di aiuto per i bambini del Rwanda. Questo l'obiettivo della serata-concerto denominata «Bimbi per i bimbi» organizzata da Associazione P.E.R. Onlus e Filarmonica Volere è Potere, che si terrà domani al teatro Era di Pontedera alle 17. Un pomeriggio di musica nel segno della solidarietà. Durante la serata saranno raccolti fondi per 4. Servizi sociali contribuire all'acquisto di un'ambulanza attrezzata che possa potenziare le attività sanitarie del Centro Sanitario di Ndongozi, nella Provincia Nord del Rwanda. Il Centro Sanitario provvede infatti all'assistenza sanitaria di circa 25mila abitanti di piccoli villaggi sparsi in una vasta area rurale. L'ambulanza renderà il servizio sanitario più efficiente soprattutto nei casi di urgen- za e sarà utilizzata anche per recarsi nei villaggi e per operare localmente con attività formative e di educazione alla salute, includendo azioni volte alla prevenzione dell'Aids. L'Associazione P.E.R. Pour les Enfants Rwandais, Onlus, opera dal 2005 sul territorio per sostenere progetti da realizzare in Rwanda. Il Comune di Pontedera ha patrocinato l'iniziativa coinvolgendo i ragazzi delle scuole. Pagina 42 11 I pensionati " da fame rinunciano pure a curarsi I sindacati lanciano l'allarme : 570mila toscani non raggiungono i 500 euro «Non hanno i soldi per pagare il ticket, prestazioni sanitarie calate del 10%» di Samuele Bartollni 1 FIRENZE I pensionati toscani battono la fiacca. Cgil Cisl e Uil raccontano di i milione e 200mila persone che vivono con un mensile medio Inps da 800 euro, al limite della sopravvivenza. Poi ci sono 570mila pensionati che non raggiungono nemmeno i 500 euro. E non si capisce come possano tirare a campare. Come se non bastasse continua il blocco della rivalutazione targata Elsa Fornero. Le pensioni sopra i 1.500 euro lordi sono ferme al palo dal 2012 ed è in agguato lo zampino della Legge di stabilità, in discussione al Parlamento , che potrebbe bloccarle fino al 2016. Sventola pure lo spauracchio della spending review che annunciala retroattività dei tagli, anche per le pensioni, se l'Italia non sarà in grado di rispettare certi limiti di spesa entro il 2014. Nel frattempo in Toscana il semaforo è fermo sul rosso per 121mila pensioni Inps che oscillano tra i 1.200 e i 1.800 giuro lordi. Il borsello è sempre più vuoto, la crisi continua a mordere e i sindacati contano almeno 20mila persone over 65 anni uscite dal ciclo produttivo che faticano ad arrivare a fine mese. Un esercito che ha cominciato a rispondere. Come? Tagliando le spese per la salute e per il mangiare, rispondono all'unisono i sindacati Cgil, Cisl e Uil che per mercoledì prossimo hanno indetto una giornata di inobilitazione in Toscana . Il calo del 10% delle prestazioni sanitarie registrato nell ' ultimo anno , la dice lunga sulla gravità della situazione. Inoltre non ha certo dato una mano l'aumento del ticket regionale che ha allontana- 4. Servizi sociali Bruno Calzolari (Spi Cgïl) io i pensionati dalle cure mediche. La salute dei denti può aspettare . L'odontoiatra rimanga pure con le braccia conserte che prima è meglio mettere da parte i soldi di quel poco di pensione che arriva per comprarsi da mangiare. Gli spaccati di vita descritti da Cgil Cisl e Uil aprono scenari che sarebbero stati impensabili fino a qualche tempo fa. Mercoledì a Firenze mobilitazione contro la legge di stabilità. Con il blocco delle rivalutazioni si è impoverita anche la fascia media Non è ancora un fenomeno dai numeri importanti, nia dopo sei anni di recessione succede che le famiglie toscane stanno ritirando i propri anziani dalle case di riposo perché cominciano a scarseggiare i soldi per pagare la retta mensile. Poi ci sono le coppie giovani con figli che hanno provato a fare il salto , a vivere in maniera autonoma, ma la recessione ha tarpato loro le ali e ora tornano dai genitori che nel frattempo sono diventati nonni. Ci sono pure gli iscritti al sindacato che hanno ridato indietro la tessera, magari a malincuore, perché dopo anni di militanza è diventata una spesa insostenibile , che toglie i soldi al necessario . Alla Cisl costalo 0,40% di una pensione media. «I pensionati - dice Bruno Calzolari dello Spi-Cgil Toscana sono stufi di pagare sempre per tutti e hanno diritto, dopo una vita di lavoro , ad un'esistenza serena considerato che hanno dato molto anche dal punto di vita sociale». Ripensare il sistema fiscale. Redistribuire le risorse. Togliere a chi di più per dare a chi ha di meno. E tassare le grandi rendite che non sono indirizzate allo sviluppo. Altrimenti i consumi non ripartiranno mai. Lo dicono all'unisono tutti i tre rappresentanti regionali dei sindacati: Daniela Cappelli, segretario regionale Spi-Cgil, Mauro Scotti, segretario Fnp-Cisl, e Alberto Andreazzoli, segretario Uil Pensionati . E lanciano l'appuntamento del 20 novembre all ' Obihall di Firenze per dire basta alle manovre con i soldi dei pensionati. 1 pcaeioicd; °,6, f,mc" ,,.... i-,,pure , -,,- Pagina 43